INU DAGLI STANDARD URBANISTICI AL PROGETTO DELLO...
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DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Prime riflessioni
INU DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
INUOGGI
Gli standard hanno giustificazione all’interno di un impianto della pianificazione razional-comprensiva. Il rapporto domanda-offerta nei bilanci urbanistici da il limite di un approccio regolativo (vincolo) e quantitativo che non corrisponde alla diversificazione delle esigenze locali.
Gli Standard sono valori minimi stabiliti per tutto il territorio nazionale. Le Leggi Regionali avrebbero dovuto modulare gli standard per le diverse situazioni geografiche, ambientali ed economiche.
Gli Standard non tengono conto della distribuzione spaziale delle classi sociali.
Gli Standard sono soltanto uno degli elementi della progettazione urbanistica e non sono quindi in grado di definire le caratteristiche funzionali e di relazione dei servizi.
DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
DOMANIGli Standard fanno riferimento solo a prestazioni dimensionali. Le esigenze della società contemporanea richiedono, per ogni servizio, più fattori prestazionali (legati ad esempio alla localizzazione, accessibilità, centralità, porosità, densità, etc.). Tali fattori prestazionali vanno differenziati in base alle dimensioni territoriali e sociali (analisi specifica dei bisogni sociali) ed economiche. Tra i fattori prestazionali vanno considerati quelli connessi alla sicurezza dei servizi e quelli connessi al metabolismo urbano (effetti dei global changes, flussi di energie e di materiali –Input/Output) a loro volta connessi alla tematica generale della Resilienza. Altri fattori sono ad esempio legati alla tendenza alla riduzione dell’uso dell’automobile che coinvolge lo standard dei parcheggi ma anche altre tematiche come la multimodalità(necessità di Hub si scambio).
Gli Standard, per la loro natura «parametrica», non sono in grado di definire le caratteristiche funzionali e relazionale dei servizi, tema invece tipico del Progetto Urbanistico. Oltre alle prestazioni differenziate è necessario affiancare agli standard strumenti progettuali (ad esempio, come si progetta un sistema del verde).
Si deve sottolineare il ruolo delle nuove tecnologie nella gestione dei servizi, ma anche nella loro progettazione. Ci si riferisce ad esempio alla realtà aumentata, ai veicoli con guida assistita o automatica, agli strumenti di Early Warning, etc., che incidono sulla forma dei servizi, in particolare degli spazi aperti (verde, strade, parcheggi).
INUOGGI
Gli standard fanno riferimento ad un Modello Sociale che oggi non esiste più. Deve essere individuato il Modello Sociale della società contemporanea da cui esplicitare i bisogni in termini di servizi. Il nuovo Modello Socialeintroduce nuove esigenze e quindi nuovi tipi di servizi o nuovi modi di fruire quelli previsti dal DM.
Gli Standard interagiscono con il problema della formazione delle rendite fondiarie urbane.
Gli standard sono stati spesso localizzati in aree marginali, che oggi sono comunque riserve strategiche perché sottratte alla pressione edilizia
DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
DOMANI
Il tema del nuovo Modello Sociale riporta ad uno dei principali obiettivi del piano, l’uguaglianza. Gli standard nascono anche per dare a tutti in misura uguale gli stessi servizi, evitando differenze di classe (Rousseau, Howard, etc.). Questo aspetto oltre che a coinvolgere l’etica nel/del piano (contrattualismo, utilitarismo, liberalismo) introduce anche il tema della qualità dei servizi, che a differenza della quantità è di complessa misurazione (perché soggettiva) e rappresenta uno degli questioni più critiche degli Standard.
INUOGGI
Una delle criticità maggiori degli Standard è legata alla loro sostenibilità economica e quindi alle risorse finanziarie disponibili delle Amministrazioni comunali. La scarsità di risorse associate al Piano pluriennale di attuazione, prima, e il Piano Triennale delle OOPP, oggi, hanno dimostrato che è necessario trovare nuovi strumenti urbanistici per la realizzazione dei servizi, tra i quali la Perequazione, la Compensazione e i Diritti edificatori (rivedendo anche il ruolo della Rendita Fondiaria).
DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
DOMANI
Un nuovo Modello Sociale comporta un nuovo concetto di Pubblica utilità per gli Standard urbanistici e di conseguenza per i Vincoli urbanistici connessi all’Esproprio. Questa riflessione coinvolge anche la questione dell’etica che soggiace agli Standard (è quella «liberale»?) e la concettualizzazione di un nuova pubblica utilità legata alle nuove dimensioni democratiche.
I nuovi Standard dovranno tenere necessariamente conto della sostenibilità economica per la realizzazione dei servizi e quindi delle risorse disponibili a breve e lungo termine.
INUOGGI
Da alcuni decenni è emerso il bisogno/necessità da parte dei cittadini di gestire direttamente alcuni tipi di Servizi, in particolare il verde o gli spazi collettivi. Tale gestione interviene sulle funzioni dei servizi che nei fatti sarebbero definiti dai cittadini a posteriori e anche in contrasto con quelle del DM. Tale criticità introduce i temi della temporaneità del usi e della multifunzionalità dei servizi, in risposta alla monofunzionalità prevista del DM.
DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
DOMANI
La problematica degli standard è direttamente in rapporto con i momenti spontanei ed organizzati di partecipazione dei cittadini.
Dagli anni ‘90 si è sviluppata, parallelamente agli Standard, molta ricerca sugli Indicatori per la Valutazione Ambientale Strategica che spesso entrano in contrasto oppure riguardano le prestazioni dei Servizi previsti dagli Standard. E’ necessario studiare la relazione tra Standard e Indicatori e soprattutto se sia possibile trovare una integrazione su alcune tematiche specifiche.
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Il ruolo del Progetto urbanistico
Progetti urbanistici come nodi delle RETI CORTE e delle RETI LUNGHE
Definizione delle caratteristiche funzionalie relazionali dei servizi
Armonizzazione degli strumenti progettualiin relazione alle nuove prestazioni dei servizi
Il Progetto quale dimensione per la misura delle prestazioni degli spazi pubblici (dimensionamento partecipativo)
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INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Nuova Sfera pubblica
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BENIPubblici Privati
DIRITTI
Democrazia partecipativa/diretta
ISTITUZIONI
Democrazia rappresentativaCrescita
MODELLO SOCIALE DI SVILUPPO
Decrescita
Quello che c’è tra i cittadini
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Nuovo Modello Sociale
Nuove esigenze sociali / Nuovi diritti di cittadinanza
Uguaglianza nel piano Etiche: Neo-Contrattualismo
Neo-UtilitarismoNeo-Liberalismo
Circolarità
SPERIMENTALISMO DEMOCRATICO
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terza viaNeo-Liberalismo
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Nuovi tipi di servizi e di spazi pubblicilegati al nuovo modello sociale…
PartecipazioneTemporaneità
Multifunzionalità… ma anche alle nuove tecnologie
Realtà aumentataVeicoli con guida assistita o automatica
Early Warning
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INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Nuovi tipi di servizi e di spazi pubblici
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Quirino Crosta
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Nuovi tipi di servizi e di spazi pubblici
DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
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INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Nuovi tipi di servizi e di spazi pubblici
DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Standard con Prestazioni differenziate
LocalizzazioneAccessibilità
CentralitàPorositàDensità
Specifici bisogni sociali ed economici Metabolismo urbano (Input/Output risorse)
Resilienza (Cambiamenti Climatici) / Sicurezza / Prestazioni ambientali
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IndicediFunzionalitàdelleAreediAttesa
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Standard con Prestazioni differenziate
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INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
Il ruolo dei Sistemi delle ConoscenzeStandard Urbanistici e Indicatori
Integrazione degli aspetti prestazionali degli Standard urbanisticicon quelli degli Indicatori della Valutazione Ambientale Strategica
Valutazione parte integrante del Pianoe non procedimento a sé
Partecipazione alla Valutazione
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INU DAGLI STANDARD URBANISTICIAL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO
Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta
Standard Urbanistici e IndicatoriIL PROGETTO SICORA
3 set di indicatori:
LA CARTA DEI LUOGHI E DEI PAESAGGI
di carattere «urbanistico»A - AMBIENTE COSTIEROB - TERRITORIO-PIANOC - ARMATURE URBANE e TERRITORIALI
INUTEMI per i nuovi Standard urbanistici
SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DEGLI STANDARD
RISORSE FINANZIARIEFonti europee, nazionali e locali
PON/POR Fondi strutturali
Perequazione Compensazione Diritti Edificatori
POLITICHE TERRITORIALI FISCALITA’ LOCALE
Modello Sociale di Sviluppo
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Pierluigi ProperziDonato Di Ludovico
Quirino Crosta