Introduzione - Studi, musica e cultura

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1 Introduzione «L'Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendoli di mano gl'anni suoi prigionieri, anzi già fatti cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia. Ma gl'illustri Campioni che in tal Arringo fanno messe di Palme e d'Allori, rapiscono solo che le sole spoglie più sfarzose e brillanti, imbalsamando co' loro inchiostri le Imprese de Prencipi e Potentati, e qualificati Personaggj, e trapontando coll'ago finissimo dell'ingegno i fili d'oro e di seta, che formano un perpetuo ricamo di Attioni gloriose. Però alla mia debolezza non è lecito solleuarsi a tal'argomenti, e sublimità pericolose, con aggirarsi tra Labirinti de' Politici maneggj, et il rimbombo de' bellici Oricalchi: solo che hauendo hauuto notitia di fatti memorabili, se ben capitorno a gente meccaniche, e di piccol affare, mi accingo di lasciarne memoria a Posteri, con far di tutto schietta e genuinamente il Racconto, ouuero sia Relatione. Nella quale si vedrà in angusto Teatro luttuose Traggedie d'horrori, e Scene di malvaggità grandiosa, con intermezi d'Imprese virtuose e buontà angeliche, opposte alle operationi diaboliche. E veramente, considerando che questi nostri climi sijno sotto l'amparo del Re Cattolico nostro Signore, che è quel Sole che mai tramonta, e che sopra di essi, con riflesso Lume, qual Luna giamai calante, risplenda l'Heroe di nobil Prosapia che pro tempore ne tiene le sue parti, e gl'Amplissimi Senatori quali Stelle fisse, e gl'altri Spettabili Magistrati qual'erranti Pianeti spandino la luce per ogni doue, venendo così a formare un nobilissimo Cielo, altra causale trouar non si può del vederlo tramutato in inferno d'atti tenebrosi, malvaggità e sevitie che dagl'huomini temerarij si vanno moltiplicando, se non se arte e fattura diabolica, attesoché l'humana malitia per sé sola bastar non dourebbe a resistere a tanti Heroi, che con occhij d'Argo e braccj di Briareo, si vanno trafficando per li pubblici emolumenti. Per locché descriuendo questo Racconto auuenuto ne' tempi di mia verde staggione, abbenché la più parte delle persone che vi rappresentano le loro parti, sijno sparite dalla Scena del Mondo, con rendersi tributarij delle Parche, pure per degni rispetti, si tacerà li loro nomi, cioè la parentela, et il medesmo si farà de' luochi, solo indicando li Territorij generaliter. Né alcuno dirà questa sij imperfettione del Racconto, e defformità di questo mio rozzo Parto, a meno questo tale Critico non sij persona affatto diggiuna della Filosofia: che quanto agl'huomini in essa versati, ben vederanno nulla mancare alla sostanza di detta Narratione. Imperciocché, essendo cosa evidente, e da verun negata non essere i nomi se non puri purissimi accidenti...» «Ma, quando io avrò durata l'eroica fatica di trascriver questa storia da questo dilavato e graffiato autografo, e l'avrò data, come si suol dire, alla luce, si troverà poi chi duri la fatica di leggerla?» Questa riflessione dubitativa, nata nel travaglio del decifrare uno scarabocchio che veniva dopo accidenti, mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di fare. «Ben è vero, dicevo tra me, scartabellando il manoscritto, ben è vero che quella grandine di concettini e di figure non continua così alla distesa per tutta l'opera. Il buon secentista ha voluto sul principio mettere in mostra la sua virtù; ma poi, nel corso della narrazione, e talvolta per lunghi tratti, lo stile cammina ben più naturale e più piano. Sì; ma com'è dozzinale! com'è sguaiato! com'è scorretto! Idiotismi lombardi a iosa, frasi della lingua adoperate a sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati. E poi, qualche eleganza spagnola seminata qua e là; e poi, ch'è peggio, ne' luoghi più terribili o più pietosi della storia, a ogni occasione d'eccitar maraviglia, o di far pensare, a tutti que' passi insomma che richiedono bensì un po' di rettorica, ma rettorica discreta, fine, di buon gusto, costui non manca mai di metterci di quella sua così fatta del proemio. E allora, accozzando, con un'abilità mirabile, le qualità più opposte, trova la maniera di riuscir rozzo insieme e affettato, nella stessa pagina, nello stesso periodo, nello stesso vocabolo. Ecco qui: declamazioni ampollose, composte a forza di solecismi pedestri, e da per tutto quella goffaggine ambiziosa, ch'è il proprio carattere degli scritti di quel secolo, in questo

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Introduzione

«L'HistoriasipuòveramentedeffinireunaguerraillustrecontroilTempo,perchétogliendolidimanogl'annisuoiprigionieri,anzigiàfatticadaueri,lirichiamainvita, lipassainrassegna,e lischieradinuovoinbattaglia.Magl'illustriCampionicheintalArringofannomessediPalmeed'Allori,rapisconosolochelesolespoglie più sfarzose e brillanti, imbalsamando co' loro inchiostri le Imprese de Prencipi e Potentati, e qualificati Personaggj, e trapontando coll'ago finissimodell'ingegnoifilid'oroediseta,cheformanounperpetuoricamodiAttionigloriose.Peròallamiadebolezzanonèlecitosolleuarsiatal'argomenti,esublimitàpericolose, con aggirarsi tra Labirinti de' Politici maneggj, et il rimbombo de' bellici Oricalchi: solo che hauendo hauuto notitia di fatti memorabili, se bencapitorno a gentemeccaniche, e di piccol affare,mi accingo di lasciarnememoria a Posteri, con far di tutto schietta e genuinamente il Racconto, ouuero siaRelatione. Nella quale si vedrà in angusto Teatro luttuose Traggedie d'horrori, e Scene di malvaggità grandiosa, con intermezi d'Imprese virtuose e buontàangeliche,oppostealleoperationidiaboliche.Everamente,considerandochequestinostriclimisijnosottol'amparodelReCattoliconostroSignore,cheèquelSolechemaitramonta,echesopradiessi,conriflessoLume,qualLunagiamaicalante,risplenda l'HeroedinobilProsapiacheprotemporenetiene lesueparti,egl'AmplissimiSenatoriqualiStellefisse,egl'altriSpettabiliMagistratiqual'errantiPianetispandinolaluceperognidoue,venendocosìaformareunnobilissimoCielo,altracausaletrouarnonsipuòdelvederlotramutatoininfernod'attitenebrosi,malvaggitàesevitiechedagl'huominitemerarijsivannomoltiplicando,senonsearteefatturadiabolica,attesochél'humanamalitiapersésolabastarnondourebbearesistereatantiHeroi,checonocchijd'ArgoebraccjdiBriareo,sivanno trafficandoper li pubblici emolumenti.Per locchédescriuendoquestoRaccontoauuenutone' tempidimiaverde staggione,abbenché lapiùpartedellepersonechevirappresentanoleloroparti,sijnosparitedallaScenadelMondo,conrendersitributarijdelleParche,pureperdegnirispetti,sitaceràliloronomi,cioè laparentela, et ilmedesmosi faràde' luochi, solo indicando liTerritorijgeneraliter.Néalcunodiràquesta sij imperfettionedelRacconto, edefformitàdiquestomiorozzoParto,amenoquestotaleCriticononsijpersonaaffattodiggiunadellaFilosofia:chequantoagl'huominiinessaversati,benvederannonullamancareallasostanzadidettaNarratione.Imperciocché,essendocosaevidente,edaverunnegatanonessereinomisenonpuripurissimiaccidenti...»

«Ma,quandoioavròduratal'eroicafaticaditrascriverquestastoriadaquestodilavatoegraffiatoautografo,el'avròdata,comesisuoldire,allaluce,sitroveràpoichidurilafaticadileggerla?»

Questariflessionedubitativa,nataneltravagliodeldecifrareunoscarabocchiochevenivadopoaccidenti,mifecesospenderlacopia,epensarpiùseriamenteaquellocheconvenissedifare.«Benèvero,dicevotrame,scartabellandoilmanoscritto,benèverochequellagrandinediconcettiniedifigurenoncontinuacosìalladistesapertuttal'opera.Ilbuonsecentistahavolutosulprincipiomettereinmostralasuavirtù;mapoi,nelcorsodellanarrazione,etalvoltaperlunghitratti,lostilecamminabenpiùnaturaleepiùpiano.Sì;macom'èdozzinale!com'èsguaiato!com'èscorretto!Idiotismilombardiaiosa,frasidellalinguaadoperate a sproposito, grammatica arbitraria, periodi sgangherati. E poi, qualche eleganza spagnola seminata qua e là; e poi, ch'è peggio, ne' luoghi piùterribiliopiùpietosidellastoria,aognioccasioned'eccitarmaraviglia,odifarpensare,atuttique'passiinsommacherichiedonobensìunpo'direttorica,marettoricadiscreta,fine,dibuongusto,costuinonmancamaidimettercidiquellasuacosìfattadelproemio.Eallora,accozzando,conun'abilitàmirabile, lequalitàpiùopposte,trovalamanieradiriuscirrozzoinsiemeeaffettato,nellastessapagina,nellostessoperiodo,nellostessovocabolo.Eccoqui:declamazioniampollose,compostea forzadisolecismipedestri,edaper tuttoquellagoffaggineambiziosa,ch'è ilpropriocaratteredegliscrittidiquelsecolo, inquesto

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paese.Invero,nonècosadapresentarealettorid'oggigiorno:sontroppoammaliziati,troppodisgustatidiquestogeneredistravaganze.Menomale,cheilbuonpensierom'èvenutosulprincipiodiquestosciaguratolavoro:emenelavolemani».

Nell'attoperòdichiudereloscartafaccio,perriporlo,misapevamalecheunastoriacosìbelladovesserimanersituttaviasconosciuta;perché,inquantostoria,puòesserecheal lettorenepaiaaltrimenti,maameeraparsabella, comedico;moltobella.«Perchénonsipotrebbe,pensai,prender la seriede' fattidaquestomanoscritto,erifarneladicitura?»Nonessendosipresentatoalcunaobiezionragionevole,ilpartitofusubitoabbracciato.Edeccol'originedelpresentelibro,espostaconun'ingenuitàpariall'importanzadellibromedesimo.

Taluniperòdique' fatti, certi costumidescrittidalnostroautore, c'eran sembrati cosìnuovi, così strani,pernondirpeggio, che,primadiprestargli fede,abbiamvolutointerrogarealtritestimoni;ecisiammessiafrugarnellememoriediqueltempo,perchiarirciseveramenteilmondocamminassealloraaquelmodo.Unataleindaginedissipòtuttiinostridubbi:aognipassociabbattevamoincoseconsimili,eincosepiùforti:e,quellocheciparvepiùdecisivo,abbiamperfinoritrovatialcunipersonaggi,de'qualinonavendomaiavutonotiziafuorchedalnostromanoscritto,eravamoindubbiosefosserorealmenteesistiti.E,all'occorrenza,citeremoalcunadiquelletestimonianze,perprocacciarfedeallecose,allequali,perlalorostranezza,illettoresarebbepiùtentatodinegarla.

Ma,rifiutandocomeintollerabileladicituradelnostroautore,chedicituraviabbiamnoisostituita?Quistailpunto.

Chiunque,senzaesserpregato,s'intromettearifarl'operaaltrui,s'esponearendereunostrettocontodellasua,enecontraeincertomodol'obbligazione:èquestaunaregoladifattoedidiritto,allaqualenonpretendiampuntodisottrarci.Anzi,perconformarciadessadibuongrado,avevampropostodidarquiminutamenteragionedelmododiscriveredanoitenuto;e,aquestofine,siamoandati,pertuttoiltempodellavoro,cercandod'indovinarelecritichepossibilie contingenti, con intenzionedi ribatterle tutteanticipatamente.Né inquesto sarebbe stata ladifficoltà; giacché (dobbiamdirloaonordel vero)nonci sipresentòallamenteunacritica,chenonlevenisseinsiemeunarispostatrionfante,diquellerisposteche,nondicorisolvonlequestioni,malemutano.Spessoanche,mettendoduecriticheallemanitra loro, le facevambattere l'unadall'altra;o,esaminandolebena fondo,riscontrandoleattentamente,riuscivamoascoprireeamostrareche,cosìopposteinapparenza,eranperòd'unostessogenere,nascevantutt'eduedalnonbadareaifattieaiprincipisucuiilgiudiziodoveva esser fondato; e,messele, con loro gran sorpresa, insieme, lemandavamo insiemea spasso.Non ci sarebbemai stato autore cheprovasse così adevidenza d'aver fatto bene. Ma che? quando siamo stati al punto di raccapezzar tutte le dette obiezioni e risposte, per disporle con qualche ordine,misericordia!venivanoa fareun libro.Veduta laqual cosa,abbiammessodaparte ilpensiero,perdueragioni che il lettore troveràcertamentebuone: laprima,cheunlibroimpiegatoagiustificarneunaltro,anzilostiled'unaltro,potrebbeparercosaridicola:laseconda,chedilibribastaunopervolta,quandononèd'avanzo.

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CapitoloI

QuelramodellagodiComo,chevolgeamezzogiorno,traduecatenenoninterrottedimonti,tuttoasenieagolfi,asecondadellosporgereedelrientrarediquelli,vien,quasiauntratto,aristringersi,eaprendercorsoefiguradifiume,traunpromontorioadestra,eun’ampiacostieradall’altraparte;eilponte,cheivi congiunge leduerive,parcherendaancorpiùsensibileall’occhioquesta trasformazione,e segni ilpunto incui il lagocessa,e l’Addarincomincia,perripigliarpoinomedilagodovelerive,allontanandosidinuovo,lascianl’acquadistendersierallentarsiinnuovigolfieinnuoviseni.Lacostiera,formatadaldeposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a duemonti contigui, l’uno detto di sanMartino, l’altro, con voce lombarda, ilResegone, daimolti suoi

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cocuzzoliinfila,cheinverolofannosomigliareaunasega:talchénonèchi,alprimovederlo,purchésiadifronte,comeperesempiodisulemuradiMilanocheguardanoasettentrione,nonlodiscernatosto,auntalcontrassegno,inquellalungaevastagiogaia,daglialtrimontidinomepiùoscuroediformapiùcomune.Perunbuonpezzo,lacostasaleconunpendìolentoecontinuo;poisirompeinpoggieinvalloncelli,inerteeinispianate,secondol’ossaturade’duemonti,eillavorodell’acque.Illemboestremo,tagliatodallefocide’torrenti,èquasituttoghiaiaeciottoloni;ilresto,campievigne,sparsediterre,diville,dicasali;inqualcheparteboschi,chesiprolunganosuperlamontagna.Lecco,laprincipalediquelleterre,echedànomealterritorio,giacepocodiscostodalponte,allarivadellago,anzivieneinparteatrovarsinellagostesso,quandoquestoingrossa:ungranborgoalgiornod’oggi,eches’incamminaadiventarcittà.Aitempiincuiaccadderoifatticheprendiamoaraccontare,quelborgo,giàconsiderabile,eraancheuncastello,eavevaperciòl’onored’alloggiareuncomandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che insegnavan la modestia alle fanciulle e alle donne del paese,accarezzavanditempointempolespalleaqualchemarito,aqualchepadre;e,sul finirdell’estate,nonmancavanmaidispandersinellevigne,perdiradarl’uve,ealleggerirea’contadini le fatichedellavendemmia.Dall’unaall’altradiquelle terre,dall’altureallariva,daunpoggioall’altro,correvano,ecorronotuttavia,stradeestradette,piùomenripide,opiane;ognitantoaffondate,sepoltetraduemuri,donde,alzandolosguardo,noniscopritecheunpezzodicieloequalchevettadimonte;ognitantoelevatesuterrapieniaperti:edaquilavistaspaziaperprospettipiùomenoestesi,maricchisempreesemprequalcosanuovi, secondo che i diversi punti piglian più omeno della vasta scena circostante, e secondo che questa o quella parte campeggia o si scorcia, spunta osparisceavicenda.Doveunpezzo,doveunaltro,doveunalungadistesadiquelvastoevariatospecchiodell’acqua;diqualago,chiusoall’estremitàopiuttostosmarritoinungruppo,inunandirivienidimontagne,edimanoinmanopiùallargatotraaltrimontichesispiegano,aunoauno,allosguardo,echel’acquariflettecapovolti,co’paesettipostisullerive;dilàbracciodifiume,poilago,poifiumeancora,chevaaperdersiinlucidoserpeggiamentopurtra’montichel’accompagnano,degradandoviavia,eperdendosiquasianch’essinell’orizzonte.Illuogostessodadovecontemplateque’varispettacoli,vifaspettacolodaogniparte:ilmontedicuipasseggiatelefalde,visvolge,aldisopra,d’intorno,lesuecimeelebalze,distinte,rilevate,mutabiliquasiaognipasso,aprendosiecontornandosi ingioghiciòchev’erasembratoprimaunsolgiogo,ecomparendoinvettaciòchepocoinnanzivisirappresentavasullacosta:e l’ameno, ildomesticodiquellefaldetemperagradevolmenteilselvaggio,eornaviepiùilmagnificodell’altrevedute.

Perunadiquestestradicciole, tornavabelbellodallapasseggiataversocasa,sullaseradelgiorno7novembredell’anno1628,donAbbondio,curatod’unadelle terre accennate di sopra: il nome di questa, né il casato del personaggio, non si trovan nel manoscritto, né a questo luogo né altrove. Dicevatranquillamenteilsuoufizio,etalvolta,traunsalmoel’altro,chiudevailbreviario,tenendovidentro,persegno,l’indicedellamanodestra,e,messapoiquestanell’altradietrolaschiena,proseguivailsuocammino,guardandoaterra,ebuttandoconunpiedeversoilmuroiciottolichefacevanoinciamponelsentiero:poialzavailviso,e,giratioziosamentegliocchiall’intorno,lifissavaallaparted’unmonte,dovelalucedelsolegiàscomparso,scappandoperifessidelmonteopposto,sidipingevaquae làsuimassisporgenti,comea larghee inugualipezzediporpora.Apertopoidinuovoilbreviario,erecitatounaltrosquarcio,giunseaunavoltatadellastradetta,dov’erasolitod’alzarsempregliocchidallibro,ediguardarsidinanzi:ecosìfeceanchequelgiorno.Dopolavoltata,lastradacorrevadiritta,forseunsessantapassi,epoisidividevaindueviottole,afoggiad’unipsilon:quellaadestrasalivaversoilmonte,emenavaallacura:l’altrascendevanellavallefinoauntorrente;edaquestaparteilmurononarrivavacheall’anchedelpasseggiero.Imuriinternidelledueviottole,invecediriunirsi ad angolo, terminavano in un tabernacolo, sul quale eran dipinte certe figure lunghe, serpeggianti, che finivano in punta, e che, nell’intenziondell’artista,eagliocchidegliabitantidelvicinato,volevandirfiamme;e,alternateconlefiamme,cert’altrefiguredanonpotersidescrivere,chevolevandire

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animedelpurgatorio:animeefiammeacolordimattone,surunfondobigiognolo,conqualchescalcinaturaquaelà.Ilcurato,voltatalastradetta,edirizzando,com’erasolito,losguardoaltabernacolo,videunacosachenons’aspettava,echenonavrebbevolutovedere.Dueuoministavano,l’unodirimpettoall’altro,alconfluente,perdircosì,delledueviottole:undi costoro,acavalcioni sulmuricciolobasso, conunagambaspenzolataaldi fuori, e l’altropiedeposatosulterrenodellastrada;ilcompagno,inpiedi,appoggiatoalmuro,conlebracciaincrociatesulpetto.L’abito,ilportamento,equelloche,dalluogoov’eragiuntoilcurato,sipotevadistinguerdell’aspetto,nonlasciavandubbiointornoallalorcondizione.Avevanoentrambiintornoalcapounareticellaverde,checadevasull’omerosinistro,terminatainunagrannappa,edallaqualeuscivasullafronteunenormeciuffo:duelunghimustacchiarricciatiinpunta:unacinturalucidadicuoio,eaquellaattaccateduepistole:unpiccolcornoripienodipolvere,cascantesulpetto,comeunacollana:unmanicodicoltellacciochespuntavafuorid’untaschinodegliampiegonficalzoni:unospadone,conunagranguardiatraforataalamined’ottone,congegnatecomeincifra,forbiteelucenti:aprimavistasidavanoaconoscereperindividuidellaspeciede’bravi.

Questaspecie,oradeltuttoperduta,eraallorafloridissimainLombardia,egiàmoltoantica.Chinonneavesseidea,eccoalcunisquarciautentici,chepotrannodarneunabastantede’suoicaratteriprincipali,deglisforzifattiperispegnerla,edellasuaduraerigogliosavitalità.

Finodall’otto apriledell’anno1583, l’IllustrissimoedEccellentissimo signordonCarlod’Aragon,Principedi Castelvetrano,DucadiTerranuova,Marchesed’Avola, Conte di Burgeto, grande Ammiraglio, e gran Contestabile di Sicilia, Governatore di Milano e Capitan Generale di Sua Maestà Cattolica in Italia,pienamenteinformatodellaintollerabilemiseriaincheèvivutaevivequestacittàdiMilano,percagionedeibravievagabondi,pubblicaunbandocontrodiessi.Dichiaraediffiniscetutticoloroesserecompresiinquestobando,edoversiritenerebravievagabondiàiquali,essendoforestieriodelpaese,nonhannoesercizioalcuno,odavendolo,non lo fanno...ma, senza salario, opur conesso, s’appoggianoaqualche cavaliereogentiluomo,officialeomercante... per fargli spalle efavore,overamente,comesipuòpresumere,pertendereinsidieadaltri...A tutticostoroordinache,nel terminedigiornisei,abbianoasgomberare ilpaese,intima la galera a’ renitenti, e dà a tutti gli ufiziali della giustizia le più stranamente ampie e indefinite facoltà, per l’esecuzionedell’ordine.Ma, nell’annoseguente, il 12 aprile, scorgendo il detto signore,chequestaCittàè tuttaviapienadidettibravi... tornatiaviverecomeprimavivevano,nonpuntomutato ilcostumeloro,néscematoilnumero,dàfuoriun’altragrida,ancorpiùvigorosaenotabile,nellaquale,tral’altreordinazioni,prescrive:

Chequalsivogliapersona,cosìdiquestaCittà,comeforestiera,cheperduetestimonjconsteràessertenuto,ecomunementeriputatoperbravo,etavertalnome,ancorchénonsiverifichiaverfattodelittoalcuno...perquestasolariputazionedibravo,senzaaltriindizj,possadaidettigiudiciedaognunodiloroesserpostoalla corda et al tormento, per processo informativo... et ancorché non confessi delitto alcuno, tuttavia siamandato alla galea, per detto triennio, per la solaopinioneenomedibravo,comedisopra.Tuttociò,eildipiùchesitralascia,perchéSuaEccellenzaèrisolutadivoleressereobbeditadaognuno.

All’udirparoled’untantosignore,cosìgagliardeesicure,eaccompagnatedataliordini,vieneunagranvogliadicredereche,alsolorimbombodiesse,tuttiibravisianoscomparsipersempre.Malatestimonianzad’unsignorenonmenoautorevole,némenodotatodinomi,ciobbligaacrederetuttoilcontrario.Èquesti l’IllustrissimoedEccellentissimoSignor JuanFernandezdeVelasco,ContestabilediCastiglia,CamerieromaggiorediSuaMaestà,DucadellaCittàdiFrias, Conte di Haro e Castelnovo, Signore della Casa di Velasco, e di quella delli sette Infanti di Lara, Governatore dello Stato diMilano, etc. Il 5 giugnodell’anno1593,pienamenteinformatoancheluidiquantodannoerovinesieno...ibravievagabondi,edelpessimoeffettochetalsortadigente,facontrailben

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pubblico,etindelusionedellagiustizia,intimalorodinuovoche,nelterminedigiornisei,abbianoasbrattareilpaese,ripetendoaundipressoleprescrizionieleminaccemedesimedelsuopredecessore.Il23maggiopoidell’anno1598,informato,connonpocodispiaceredell’animosuo,che...ognidìpiùinquestaCittàeStatovacrescendoilnumerodiquestitali(bravievagabondi),nédiloro,giornoenotte,altrosisentecheferiteappostatamentedate,omicidiieruberieetognialtraqualitàdidelitti,aiqualisirendonopiùfacili,confidatiessibravid’essereaiutatidaicapiefautoriloro,...prescrivedinuovoglistessirimedi,accrescendoladose,comes’usanellemalattieostinate.Ognunodunque,conchiudepoi,onninamentesiguardidicontravvenireinpartealcunaallagridapresente,perché,inluogodiprovarelaclemenzadiSuaEccellenza,proveràilrigore,el’irasua...essendorisolutaedeterminatachequestasial’ultimaeperentoriamonizione.

Nonfuperòdiquestoparerel’IllustrissimoedEccellentissimoSignore,ilSignorDonPietroEnriquezdeAcevedo,ContediFuentes,Capitano,eGovernatoredelloStatodiMilano;non fudiquestoparere, eperbuone ragioni.PienamenteinformatodellamiseriainchevivequestaCittàeStatopercagionedelgrannumerodibravicheinessoabbonda...erisolutoditotalmenteestirparesemetantopernizioso,dàfuori,il5decembre1600,unanuovagridapienaanch’essadiseverissimecomminazioni,confermoproponimentoche,conognirigore,esenzasperanzadiremissione,sianoonninamenteeseguite.

Conviencredereperòchenoncisimettessecontuttaquellabuonavogliachesapeva impiegarenell’ordircabale,enelsuscitarnemicialsuogrannemicoEnricoIV;giacché,perquestaparte,lastoriaattestacomeriuscisseadarmarecontroquelreilducadiSavoia,acuifeceperderpiùd’unacittà;comeriuscisseafar congiurare il duca di Biron, a cui fece perder la testa; ma, per ciò che riguarda quel seme tanto pernizioso de’ bravi, certo è che esso continuava agermogliare, il22settembredell’anno1612. Inquelgiorno l’IllustrissimoedEccellentissimoSignore, il SignorDonGiovannideMendozza,Marchesede laHynojosa, Gentiluomo etc., Governatore etc., pensò seriamente ad estirparlo. A quest’effetto, spedì a Pandolfo e Marco Tullio Malatesti, stampatori regiicamerali,lasolitagrida,correttaedaccresciuta,perchélastampasseroadesterminiode’bravi.Maquestivisseroancoraperricevere,il24decembredell’anno1618,glistessiepiùforticolpidall’IllustrissimoedEccellentissimoSignore,ilSignorDonGomezSuarezdeFigueroa,DucadiFeria,etc.,Governatoreetc.Però,nonessendoessimortineppurdiquelli, l’IllustrissimoedEccellentissimoSignore, il SignorGonzaloFernandezdiCordova, sotto il cuigovernoaccadde lapasseggiatadidonAbbondio,s’eratrovatocostrettoaricorreggereeripubblicarelasolitagridacontroibravi,ilgiorno5ottobredel1627,cioèunanno,unmeseeduegiorniprimadiquelmemorabileavvenimento.

Né fu questa l’ultima pubblicazione;ma noi delle posteriori non crediamo dover farmenzione, come di cosa che esce dal periodo della nostra storia. Neaccenneremo soltanto una del 13 febbraio dell’anno 1632, nella quale l’Illustrissimo ed Eccellentissimo Signore, el Duque de Feria, per la seconda voltagovernatore,ciavvisachelemaggiorisceleragginiprocedonodaquellichechiamanobravi.Questobastaadassicurarciche,neltempodicuinoitrattiamo,c’erade’bravituttavia.

Cheiduedescrittidisoprastesseroiviadaspettarqualcheduno,eracosatroppoevidente;maquelchepiùdispiacqueadonAbbondiofuildoveraccorgersi,percertiatti,chel’aspettatoeralui.Perché,alsuoapparire,coloros’eranguardatiinviso,alzandolatesta,conunmovimentodalqualesiscorgevachetutt’edueauntrattoavevandetto:èlui;quellochestavaacavalcionis’eraalzato,tirandolasuagambasullastrada;l’altros’erastaccatodalmuro;etutt’edueglis’avviavano incontro. Egli, tenendosi sempre il breviario aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo sguardo in su, per ispiar le mosse di coloro; e,vedendoselivenirproprioincontro,fuassalitoauntrattodamillepensieri.Domandòsubitoinfrettaasestesso,se,traibravielui,cifossequalcheuscitadi

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strada,adestraoasinistra;eglisovvennesubitodino.Feceunrapidoesame,seavessepeccatocontroqualchepotente,controqualchevendicativo;ma,ancheinquelturbamento, il testimonioconsolantedellacoscienzalorassicuravaalquanto: ibraviperòs’avvicinavano,guardandolofisso.Mise l’indicee ilmediodellamanosinistranelcollare,comeperraccomodarlo;e,girandoledueditaintornoalcollo,volgevaintantolafacciaall’indietro,torcendoinsiemelabocca,eguardandoconlacodadell’occhio,findovepoteva,sequalchedunoarrivasse;manonvidenessuno.Diedeun’occhiata,aldisopradelmuricciolo,ne’campi:nessuno;un’altrapiùmodestasullastradadinanzi;nessuno,fuorchéibravi.Chefare?tornareindietro,noneraatempo:darlaagambe,eralostessochedire,inseguitemi, o peggio. Non potendo schivare il pericolo, vi corse incontro, perché imomenti di quell’incertezza erano allora così penosi per lui, che nondesideravaaltroched’abbreviarli.Affrettòilpasso,recitòunversettoavocepiùalta,composelafacciaatuttaquellaquieteeilaritàchepoté,feceognisforzoperpreparareunsorriso;quandositrovòafrontedeiduegalantuomini,dissementalmente:cisiamo;esifermòsuduepiedi.

-Signorcurato,-disseundique’due,piantandogligliocchiinfaccia.

-Cosacomanda?-risposesubitodonAbbondio,alzandoisuoidallibro,cheglirestòspalancatonellemani,comesurunleggìo.

-Leiha intenzione, -proseguì l’altro,con l’attominacciosoe iracondodichicoglieunsuo inferioresull’intraprendereunaribalderia, - leiha intenzionedimaritardomaniRenzoTramaglinoeLuciaMondella!

-Cioè...-rispose,convocetremolante,donAbbondio:-cioè.Lorsignorisonuominidimondo,esannobenissimocomevannoquestefaccende.Ilpoverocuratononc’entra:fannoiloropasticcitraloro,epoi...epoi,vengondanoi,comes’anderebbeaunbancoariscotere;enoi...noisiamoiservitoridelcomune.

-Orbene,-glidisseilbravo,all’orecchio,maintonosolennedicomando,-questomatrimonionons’hadafare,nédomani,némai.

-Ma,signorimiei,-replicòdonAbbondio,conlavocemansuetaegentiledichivuolpersuadereunimpaziente,-ma,signorimiei,sidegninodimettersine’mieipanni.Selacosadipendessedame,...vedonbenecheamenonmeneviennullaintasca...

-Orsù,-interruppeilbravo,-selacosaavesseadecidersiaciarle,leicimetterebbeinsacco.Noinonnesappiamo,névogliamsapernedipiù.Uomoavvertito...leic’intende.

-Malorsignorisontroppogiusti,tropporagionevoli...

-Ma,-interruppequestavoltal’altrocompagnone,chenonavevaparlatofinallora,-mailmatrimoniononsifarà,o...-equiunabuonabestemmia,-ochilofarànonsenepentirà,perchénonneavràtempo,e...-un’altrabestemmia.

-Zitto,zitto,-ripreseilprimooratore:-ilsignorcuratoèunuomochesailviverdelmondo;enoisiamgalantuomini,chenonvogliamfarglidelmale,purchéabbiagiudizio.Signorcurato,l’illustrissimosignordonRodrigonostropadronelariveriscecaramente.

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Questonomefu,nellamentedidonAbbondio,come,nelforted’untemporalenotturno,unlampocheilluminamomentaneamenteeinconfusoglioggetti,eaccresceilterrore.Fece,comeperistinto,ungrand’inchino,edisse:-semisapesserosuggerire...

-Oh!suggerirealeichesadilatino!-interruppeancorailbravo,conunrisotralosguaiatoeilferoce.-Aleitocca.Esopratutto,nonsilasciuscirparolasuquesto avviso che le abbiam dato per suo bene; altrimenti... ehm... sarebbe lo stesso che fare quel talmatrimonio. Via, che vuol che si dica in suo nomeall’illustrissimosignordonRodrigo?

-Ilmiorispetto...

-Sispieghimeglio!

-...Disposto...dispostosempreall’ubbidienza -.E,proferendoquesteparole,nonsapevanemmen lui se facevaunapromessa,ouncomplimento. Ibravi lepresero,omostrarondiprenderlenelsignificatopiùserio.

-Benissimo,ebuonanotte,messere,-dissel’und’essi,inattodipartircolcompagno.DonAbbondio,che,pochimomentiprima,avrebbedatounocchioperiscansarli,alloraavrebbevolutoprolungarlaconversazioneeletrattative.-Signori...-cominciò,chiudendoillibroconleduemani;maquelli,senzapiùdargliudienza,presero la stradadond’era luivenuto,e s’allontanarono, cantandounacanzonaccia chenonvoglio trascrivere. IlpoverodonAbbondio rimaseunmomentoaboccaaperta,comeincantato;poipresequelladelleduestradettecheconducevaacasasua,mettendoinnanziastentounagambadopol’altra,cheparevanoaggranchiate. Come stessedidentro, s’intenderàmeglio, quandoavremdettoqualche cosadel suonaturale, ede’ tempi in cui gli era toccatodivivere.

Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone. Ma, fin da’ primi suoi anni, aveva dovuto comprendere che la peggiorcondizione, a que’ tempi, eraquellad’un animale senza artigli e senza zanne, e chepurenon si sentisse inclinazioned’esserdivorato. La forza legalenonproteggevainalcuncontol’uomotranquillo,inoffensivo,echenonavessealtrimezzidifarpauraaltrui.Nongiàchemancasseroleggiepenecontroleviolenzeprivate. Le leggi anzi diluviavano; i delitti erano enumerati, e particolareggiati, con minuta prolissità; le pene, pazzamente esorbitanti e, se non basta,aumentabili,quasiperognicaso,adarbitriodel legislatorestessoedicentoesecutori; leprocedure,studiatesoltantoa liberare ilgiudicedaognicosachepotesseesserglid’impedimentoaproferireunacondanna:glisquarcicheabbiamriportatidellegridecontroibravi,nesonounpiccolo,mafedelsaggio.Contutto ciò, anzi in gran parte a cagion di ciò, quelle gride, ripubblicate e rinforzate di governo in governo, non servivano ad altro che ad attestareampollosamente l’impotenza de’ loro autori; o, se producevan qualche effetto immediato, era principalmente d’aggiungermolte vessazioni a quelle che ipacifici e i deboli già soffrivanoda’ perturbatori, e d’accrescer le violenze e l’astuziadi questi. L’impunità eraorganizzata, e aveva radici che le gridenontoccavano, o non potevano smovere. Tali eran gli asili, tali i privilegi d’alcune classi, in parte riconosciuti dalla forza legale, in parte tollerati con astiososilenzio,oimpugnaticonvaneproteste,masostenutiinfattoedifesidaquelleclassi,conattivitàd’interesse,econgelosiadipuntiglio.Ora,quest’impunitàminacciata e insultata,manondistruttadalle gride, dovevanaturalmente, a ogniminaccia, e aogni insulto, adoperarnuovi sforzi enuove invenzioni, per

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conservarsi. Così accadeva in effetto; e, all’apparire delle gride dirette a comprimere i violenti, questi cercavano nella loro forza reale i nuovimezzi piùopportuni,percontinuareafarciòchelegridevenivanoaproibire.Potevanbenesseinceppareaognipasso,emolestarel’uomobonario,chefossesenzaforzapropriaesenzaprotezione;perché,colfined’aversottolamanoogniuomo,perprevenireoperpunireognidelitto,assoggettavanoognimossadelprivatoalvolerearbitrariod’esecutorid’ognigenere.Machi,primadicommettere ildelitto,avevaprese lesuemisureperricoverarsiatempoinunconvento, inunpalazzo,doveibirrinonavrebbermaiosatometterpiede;chi,senz’altreprecauzioni,portavaunalivreacheimpegnasseadifenderlolavanitàel’interessed’unafamigliapotente,dituttounceto,eraliberonellesueoperazioni,epotevaridersidituttoquelfracassodellegride.Diqueglistessich’erandeputatiafarleeseguire,alcuniappartenevanopernascitaallaparteprivilegiata,alcuninedipendevanoperclientela;gliunieglialtri,pereducazione,perinteresse,perconsuetudine,per imitazione,neavevanoabbracciate lemassime,e si sarebberobenguardatidall’offenderle,peramord’unpezzodi cartaattaccato sullecantonate.Gliuominipoiincaricatidell’esecuzioneimmediata,quandofosserostatiintraprendenticomeeroi,ubbidienticomemonaci,eprontiasacrificarsicomemartiri,nonavrebberperòpotutovenirnealla fine, inferiori com’erandinumeroaquelli chesi trattavadi sottomettere, e conunagranprobabilitàd’essereabbandonatidachi,inastrattoe,percosìdire,inteoria,imponevalorodioperare.Ma,oltrediciò,costoroerangeneralmentede’piùabbiettieribaldisoggettidellorotempo;l’incaricoloroeratenutoavileanchedaquellichepotevanoaverneterrore,eillorotitolounimproperio.Eraquindibennaturalechecostoro,inveced’arrischiare,anzidigettarlavitainun’impresadisperata,vendesserolaloroinazione,oanchelaloroconnivenzaaipotenti,esiriservasseroaesercitarelaloroesecrataautoritàelaforzachepureavevano,inquelleoccasionidovenonc’erapericolo;nell’opprimercioè,enelvessaregliuominipacificiesenzadifesa.

L’uomochevuoleoffendere,ocheteme,ognimomento,d’essereoffeso,cercanaturalmentealleatiecompagni.Quindiera,inque’tempi,portataalmassimopuntolatendenzadegl’individuiatenersicollegatiinclassi,aformarnedellenuove,eaprocurareognunolamaggiorpotenzadiquellaacuiapparteneva.Ilclero vegliava a sostenere e ad estendere le sue immunità, la nobiltà i suoi privilegi, ilmilitare le sue esenzioni. Imercanti, gli artigiani erano arrolati inmaestranzee inconfraternite, i giurisperiti formavanouna lega, imedici stessiunacorporazione.Ognunadiquestepiccoleoligarchieavevaunasua forzaspecialeepropria;inognunal’individuotrovavailvantaggiod’impiegarpersé,aproporzionedellasuaautoritàedellasuadestrezza,leforzeriunitedimolti.Ipiùonestisivalevandiquestovantaggioadifesasoltanto;gliastutieifacinorosineapprofittavano,percondurreatermineribalderie,allequaliiloromezzipersonalinonsarebberbastati,eperassicurarsenel’impunità.Leforzeperòdiquestevarielegheeranmoltodisuguali;e,nellecampagneprincipalmente,ilnobile dovizioso e violento, con intorno uno stuolo di bravi, e una popolazione di contadini avvezzi, per tradizione famigliare, e interessati o forzati ariguardarsiquasicomesudditiesoldatidelpadrone,esercitavaunpotere,acuidifficilmentenessun’altrafrazionedilegaavrebbeivipotutoresistere.

IlnostroAbbondiononnobile,nonricco, coraggiosoancormeno, s’eradunqueaccorto,primaquasidi toccargliannidelladiscrezione,d’essere, inquellasocietà,comeunvasodi terracotta,costrettoaviaggiare incompagniadimoltivasidi ferro.Avevaquindi,assaidibuongrado,ubbiditoaiparenti,che lovolleroprete.Perdir la verità, nonavevagran fattopensato agli obblighi e ai nobili finidelministero al quale si dedicava:procacciarsidi chevivere conqualche agio, emettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta.Ma una classe qualunque nonprotegge un individuo, non lo assicura, che fino a un certo segno: nessuna lo dispensa dal farsi un suo sistema particolare. Don Abbondio, assorbitocontinuamentene’pensieridellapropriaquiete,nonsicuravadique’vantaggi,perottenere iquali facessebisognod’adoperarsimolto,od’arrischiarsiunpoco.Ilsuosistemaconsistevaprincipalmentenelloscansartuttiicontrasti,enelcedere,inquellichenonpotevascansare.Neutralitàdisarmataintuttele

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guerrechescoppiavanointornoalui,dallecontese,allorafrequentissime,trailcleroelepodestàlaiche,trailmilitareeilcivile,tranobilienobili,finoallequestioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra duecontendenti,stavacolpiùforte,sempreperòallaretroguardia,eprocurandodifarvedereall’altroch’eglinonglieravolontariamentenemico:parevacheglidicesse:ma perché non avete saputo esser voi il più forte? ch’iomi sareimesso dalla vostra parte. Stando alla larga da’ prepotenti, dissimulando le lorosoverchieriepasseggiereecapricciose,corrispondendoconsommissioniaquellechevenisserodaun’intenzionepiùseriaepiùmeditata,costringendo,aforzad’inchiniedirispettogioviale,anche ipiùburberiesdegnosi,a fargliunsorriso,quandogl’incontravaper lastrada, ilpover’uomoerariuscitoapassare isessant’anni,senzagranburrasche.

Nonèperòchenonavesseancheluiilsuopo’difieleincorpo;equelcontinuoesercitarlapazienza,queldarcosìspessoragioneaglialtri,que’tantibocconiamari inghiottiti in silenzio, glielo avevano esacerbato a segno che, se non avesse, di tanto in tanto, potuto dargli un po’ di sfogo, la sua salute n’avrebbecertamentesofferto.Masiccomev’eranpoifinalmentealmondo,evicinoalui,personech’egliconoscevabenbeneperincapacidifarmale,cosìpotevaconquellesfogarequalchevoltailmalumorelungamenterepresso,ecavarsiancheluilavogliad’essereunpo’fantastico,edigridareatorto.Erapoiunrigidocensoredegliuominichenonsiregolavancomelui,quandoperòlacensurapotesseesercitarsisenzaalcuno,anchelontano,pericolo.Ilbattutoeraalmenoalmenounimprudente;l’ammazzatoerasemprestatounuomotorbido.Achi,messosiasostenerlesueragionicontrounpotente,rimanevacolcaporotto,donAbbondiosapevatrovarsemprequalchetorto;cosanondifficile,perchélaragioneeiltortononsidividonmaiconuntagliocosìnetto,cheogniparteabbiasoltantodell’unaodell’altro.Sopratuttopoi,declamavacontroque’suoiconfratelliche,alororischio,prendevanlepartid’undeboleoppresso,controunsoverchiatorepotente.Questo chiamavauncomprarsi gl’impicci a contanti,unvoler raddirizzar legambeai cani;dicevaancheseveramente, ch’eraunmischiarsinellecoseprofane,adannodelladignitàdelsacroministero.Econtroquestipredicava,sempreperòaquattr’occhi,oinunpiccolissimocrocchio,con tanto più di veemenza, quanto più essi eran conosciuti per alieni dal risentirsi, in cosa che li toccasse personalmente. Aveva poi una sua sentenzaprediletta, con laquale sigillava sempre i discorsi suquestematerie: che aungalantuomo, il qualbadi a sé, e stiane’ suoipanni, nonaccadonmaibruttiincontri.

Pensinooraimieiventicinquelettoricheimpressionedovessefaresull’animodelpoveretto,quelloches’èraccontato.Lospaventodique’visacciediquelleparolacce,laminacciad’unsignorenotopernonminacciareinvano,unsistemadiquietovivere,ch’eracostatotant’annidistudioedipazienza,sconcertatoinunpunto,eunpassodalqualenonsipotevavedercomeuscirne:tuttiquestipensierironzavanotumultuariamentenelcapobassodidonAbbondio.«SeRenzosipotessemandareinpaceconunbelno,via;mavorràdelleragioni;ecosahodarispondergli,peramordelcielo?E,e,e,anchecostuièunatesta:unagnellosenessunlotocca,maseunovuolcontraddirgli... ih!Epoi,epoi,perdutodietroaquellaLucia, innamoratocome...Ragazzacci,che,pernonsaperchefare,s’innamorano,voglionmaritarsi,enonpensanoadaltro;nonsifannocaricode’travagliinchemettonounpoverogalantuomo.Ohpoverome!vedetesequelleduefiguraccedovevanpropriopiantarsisullamiastrada,eprenderlaconme!Chec’entroio?Soniochevogliomaritarmi?Perchénonsonandatipiùttostoaparlare...Ohvedeteunpoco:grandestinoè ilmio,che lecoseapropositomivengansempre inmenteunmomentodopo l’occasione.Seavessipensatodisuggerirlorocheandasseroaportarlaloroimbasciata...»Ma,aquestopunto,s’accorsecheilpentirsidinonesserestatoconsigliereecooperatoredell’iniquitàeracosatroppoiniqua;erivolsetuttalastizzade’suoipensiericontroquell’altrochevenivacosìatoglierglilasuapace.NonconoscevadonRodrigochedivistaedifama,néavevamaiavutochefarconlui,altrocheditoccareilpettocolmento,elaterraconlapuntadelsuocappello,quellepochevoltechel’aveva

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incontrato per la strada. Gli era occorso di difendere, in più d’un’occasione, la riputazione di quel signore, contro coloro che, a bassa voce, sospirando, ealzandogliocchialcielo,maledicevanoqualchesuofatto:avevadettocentovoltech’eraunrispettabilecavaliere.Ma,inquelmomentoglidiedeincuorsuotuttique’titolichenonavevamaiuditoapplicarglidaaltri,senzainterrompereinfrettaconunoibò.Giunto,trailtumultodiquestipensieri,allaportadicasasua,ch’erainfondodelpaesello,miseinfrettanellatoppalachiave,chegiàtenevainmano;aprì,entrò,richiusediligentemente;e,ansiosoditrovarsiinunacompagniafidata,chiamòsubito:-Perpetua!Perpetua!-,avviandosipureversoilsalotto,dovequestadovevaessercertamenteadapparecchiarlatavolaperlacena. EraPerpetua, comeognun sen’avvede, la servadi donAbbondio: serva affezionata e fedele, che sapevaubbidire e comandare, secondo l’occasione,tollerareatempoilbrontolìoelefantasticagginidelpadrone,efargliatempotollerarleproprie,chedivenivandigiornoingiornopiùfrequenti,dacheavevapassatal’etàsinodaledeiquaranta,rimanendocelibe,peraverrifiutatituttiipartitichelesieranoofferti,comedicevalei,opernonavermaitrovatouncanechelavolesse,comedicevanlesueamiche.

-Vengo,-rispose,mettendosultavolino,alluogosolito,ilfiaschettodelvinopredilettodidonAbbondio,esimosselentamente;manonavevaancortoccatalasogliadelsalotto,ch’egliv’entrò,conunpassocosìlegato,conunosguardocosìadombrato,conunvisocosìstravolto,chenoncisarebberonemmenbisognatigliocchiespertidiPerpetua,periscoprireaprimavistacheglieraaccadutoqualchecosadistraordinariodavvero.

-Misericordia!cos’ha,signorpadrone?

-Niente,niente,-risposedonAbbondio,lasciandosiandartuttoansantesulsuoseggiolone.

-Come,niente?Lavuoldareadintendereame?cosìbruttocom’è?Qualchegrancasoèavvenuto.

-Oh,peramordelcielo!Quandodiconiente,oèniente,oècosachenonpossodire.

-Chenonpuòdirneppureame?Chisiprenderàcuradellasuasalute?Chiledaràunparere?...

-Ohimè!tacete,enonapparecchiatealtro:datemiunbicchieredelmiovino.

-Eleimivorràsostenerechenonhaniente!-dissePerpetua,empiendoilbicchiere,etenendolopoiinmano,comesenonvolessedarlocheinpremiodellaconfidenzachesifacevatantoaspettare.

-Datequi,datequi,-dissedonAbbondio,prendendoleilbicchiere,conlamanononbenferma,evotandolopoiinfretta,comesefosseunamedicina.

-Vuoldunquech’iosiacostrettadidomandarquae làcosasiaaccadutoalmiopadrone? -dissePerpetua, rittadinanzia lui, con lemaniarrovesciatesuifianchi,elegomitaappuntatedavanti,guardandolofisso,quasivolessesucchiarglidagliocchiilsegreto.

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-Peramordelcielo!nonfatepettegolezzi,nonfateschiamazzi:neva...nevalavita!

-Lavita!

-Lavita.

-Leisabeneche,ognivoltachem’hadettoqualchecosasinceramente,inconfidenza,iononhomai...

-Brava!comequando...

Perpetuas’avvided’avertoccatountasto falso;onde,cambiandosubito il tono, -signorpadrone, -disse,convocecommossaedacommovere, - io lesonosemprestataaffezionata;e,seoravogliosapere,èperpremura,perchévorreipoterlasoccorrere,darleunbuonparere,sollevarlel’animo...

IlfattostachedonAbbondioavevaforsetantavogliadiscaricarsidelsuodolorososegreto,quantaneavessePerpetuadiconoscerlo;onde,dopoaverrespintisemprepiùdebolmenteinuoviepiùincalzantiassaltidilei,dopoaverlefattopiùd’unavoltagiurarechenonfiaterebbe,finalmente,conmoltesospensioni,conmoltiohimè, le raccontò ilmiserabile caso.Quandosi vennealnome terribiledelmandante,bisognòchePerpetuaproferisseunnuovoepiù solennegiuramento;edonAbbondio,pronunziatoquelnome,sirovesciòsullaspallieradellaseggiola,conungransospiro,alzandolemani,inattoinsiemedicomandoedisupplica,edicendo:-peramordelcielo!

-Dellesue!-esclamòPerpetua.-Ohchebirbone!ohchesoverchiatore!ohcheuomosenzatimordiDio!

-Voletetacere?ovoleterovinarmideltutto?

-Oh!siamquisolichenessuncisente.Macomefarà,poverosignorpadrone?

-Oh vedete, - disse donAbbondio, con voce stizzosa: - vedete che bei parerimi sa dar costei! Viene a domandarmi come farò, come farò; quasi fosse leinell’impiccio,etoccasseamedilevarnela.

-Ma!iol’avreibeneilmiopoveropareredadarle;mapoi...

-Mapoi,sentiamo.

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-Ilmiopareresarebbeche,siccometuttidiconocheilnostroarcivescovoèunsant’uomo,eunuomodipolso,echenonhapauradinessuno,e,quandopuòfare star a dovere un di questi prepotenti, per sostenere un curato, ci gongola; io direi, e dico che lei gli scrivesse una bella lettera, per informarlo comequalmente...

-Voletetacere?voletetacere?Sonparericodestidadareaunpover’uomo?Quandomifossetoccataunaschioppettatanellaschiena,Dioliberi!l’arcivescovomelaleverebbe?

-Eh!leschioppettatenonsidànnoviacomeconfetti:eguaisequesticanidovesseromorderetuttelevoltecheabbaiano!Eiohosemprevedutocheachisamostrareidenti,efarsistimare,glisiportarispetto;e,appuntoperchéleinonvuolmaidirlasuaragione,siamridottiasegnochetuttivengono,conlicenza,a...

-Voletetacere?

-Iotacciosubito;maèperòcertoche,quandoilmondos’accorgecheuno,sempre,inogniincontro,èprontoacalarle...

-Voletetacere?Ètempooradidircodestebaggianate?

-Basta:cipenseràquestanotte;maintantononcominciafarsimaledasé,arovinarsilasalute;mangiunboccone.

-Cipenseròio,-rispose,brontolando,donAbbondio:-sicuro;iocipenserò,iocihodapensare-Es’alzò,continuando:-nonvoglioprenderniente;niente:hoaltravoglia:losoanch’iochetoccaapensarciame.Ma!ladovevaaccaderperl’appuntoame.

-Mandialmengiùquest’altrogocciolo,-dissePerpetua,mescendo.-Leisachequestolerimettesemprelostomaco.

-Eh!civuolaltro,civuolaltro,civuolaltro.Cosìdicendopreseillume,e,brontolandosempre:-unapiccolabagattella!aungalantuomoparmio!edomanicom’andrà?-ealtresimili lamentazioni,s’avviòpersalireincamera.Giuntosulasoglia,sivoltòindietroversoPerpetua,miseilditosullabocca,disse,contonolentoesolenne:-peramordelcielo!-,edisparve.

CapitoloII

DonAbbondioe...donRodrigo,l'Innominato,FedericoBorromeo,lapeste,iLanzichenecchi

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SiraccontacheilprincipediCondédormìprofondamentelanotteavantilagiornatadiRocroi:ma,inprimoluogo,eramoltoaffaticato;secondariamenteavevagiàdate tutte ledisposizioninecessarie, e stabilito ciò chedovesse fare, lamattina.DonAbbondio in vecenon sapeva altro ancora senon che l’indomanisarebbegiornodibattaglia;quindiunagranpartedellanottefuspesainconsulteangosciose.Nonfarcasodell’intimazioneribalda,nédelleminacce,efareilmatrimonio,eraunpartito,chenonvolleneppurmettereindeliberazione.ConfidareaRenzol’occorrente,ecercarconluiqualchemezzo...Dioliberi!-Nonsilasci scappar parola... altrimenti... ehm! - aveva detto un di que’ bravi; e, al sentirsi rimbombar quell’ehm! nellamente, donAbbondio, non che pensare atrasgredireunatallegge,sipentivaanchedell’averciarlatoconPerpetua.Fuggire?Dove?Epoi!Quant’impicci,equanticontidarendere!Aognipartitocherifiutava,ilpover’uomosirivoltavanelletto.Quelloche,perogniverso,gliparveilmegliooilmenmale,fudiguadagnartempo,menandoRenzoperlelunghe.Sirammentòaproposito,chemancavanpochigiornialtempoproibitoperlenozze;«e,sepossotenereabada,perquestipochigiorni,quelragazzone,hopoiduemesi di respiro; e, in duemesi, può nascer di gran cose». Ruminò pretesti dametter in campo; e, benché gli paressero un po’ leggieri, pur s’andavarassicurandocolpensierochelasuaautoritàgliavrebbefattiparerdigiustopeso,echelasuaanticaesperienzaglidarebbegranvantaggiosurungiovanettoignorante.«Vedremo,-dicevatrasé:-eglipensaallamorosa;maiopensoallapelle:ilpiùinteressatosonio,lasciandostarechesonoilpiùaccorto.Figliuolcaro,setutisentiilbrucioreaddosso,nonsochedire;maiononvoglioandarnedimezzo».Fermatocosìunpocol’animoaunadeliberazione,potéfinalmentechiuder occhio:ma che sonno! che sogni!Bravi, donRodrigo,Renzo, viottole, rupi, fughe, inseguimenti, grida, schioppettate. Il primo svegliarsi, dopounasciagura,einunimpiccio,èunmomentomoltoamaro.Lamente,appenarisentita,ricorreall’ideeabitualidellavitatranquillaantecedente;mailpensierodelnuovostatodicoselesiaffacciasubitosgarbatamente;eildispiacereneèpiùvivoinquelparagoneistantaneo.Assaporatodolorosamentequestomomento,donAbbondioricapitolòsubitoisuoidisegnidellanotte,siconfermòinessi,gliordinòmeglio,s’alzò,estetteaspettandoRenzocontimoree,aduntempo,conimpazienza.Lorenzoo,comedicevantutti,Renzononsifecemoltoaspettare.Appenagliparveoradipoter,senzaindiscrezione,presentarsialcurato,v’andò,conlalietafuriad’unuomodivent’anni,chedeveinquelgiornosposarequellacheama.Era,findall’adolescenza,rimastoprivode’parenti,edesercitavalaprofessionedifilatorediseta,ereditaria,perdircosì,nellasuafamiglia;professione,neglianniindietro,assailucrosa;alloragiàindecadenza,manonperòasegnocheunabileoperaiononpotesse cavarnedi chevivereonestamente. Il lavoroandavadi giorno ingiorno scemando;ma l’emigrazione continuade’lavoranti,attiratineglistativicinidapromesse,daprivilegiedagrossepaghe,facevasìchenonnemancasseancoraaquellicherimanevanoinpaese.Oltrediquesto,possedevaRenzounpoderettochefacevalavorareelavoravaeglistesso,quandoilfilatoiostavafermo;dimodoche,perlasuacondizione,potevadirsiagiato.Equantunquequell’annata fosseancorpiùscarsadelleantecedenti,egiàsicominciasseaprovareunaveracarestia,pure ilnostrogiovine,che,daquandoavevamessigliocchiaddossoaLucia, eradivenutomassaio, si trovavaprovvistobastantemente, enonavevaa contrastar con la fame.ComparvedavantiadonAbbondio,ingrangala,conpennedivariocolorealcappello,colsuopugnaledelmanicobello,neltaschinode’calzoni,conunacert’ariadifestae nello stesso tempo di braverìa, comune allora anche agli uomini più quieti. L’accoglimento incerto emisterioso di don Abbondio fece un contrappostosingolareaimodigiovialierisolutidelgiovinotto.

«Cheabbiaqualchepensieroperlatesta»,argomentòRenzotrasé;poidisse:-sonvenuto,signorcurato,persapereacheoralecomodachecitroviamoinchiesa.

-Dichegiornovoleteparlare?

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-Come,dichegiorno?nonsiricordaches’èfissatoperoggi?

-Oggi?-replicòdonAbbondio,comesenesentisseparlareperlaprimavolta.-Oggi,oggi...abbiatepazienza,maogginonposso.

-Ogginonpuò!Cos’ènato?

-Primaditutto,nonmisentobene,vedete.

-Midispiace;maquellochehadafareècosadicosìpocotempo,edicosìpocafatica...

-Epoi,epoi,epoi...

-Epoichecosa?

-Epoic’èdegliimbrogli.

-Degl’imbrogli?Cheimbroglicipuòessere?

-Bisognerebbetrovarsineinostripiedi,perconoscerquantiimpiccinasconoinquestematerie,quanticontis’hadarendere.Iosontroppodolcedicuore,nonpensochealevardimezzogliostacoli,afacilitartutto,afarlecosesecondoilpiacerealtrui,etrascuroilmiodovere;epoimitoccande’rimproveri,epeggio.

-Ma,colnomedelcielo,nonmitengacosìsullacorda

,emidicachiaroenettocosac’è.

-Sapetevoiquanteequanteformalitàcivoglionoperfareunmatrimonioinregola?

-Bisognabench’ionesappiaqualchecosa,-disseRenzo,cominciandoadalterarsi,-poichémenehagiàrottabastantementelatesta,questigiorniaddietro.Maoranons’èsbrigatoognicosa?nons’èfattotuttociòches’avevaafare?

-Tutto,tutto,pareavoi:perché,abbiatepazienza,labestiasonio,chetrascuroilmiodovere,pernonfarpenarelagente.Maora...basta,soquelchedico.Noipovericuratisiamotral’ancudineeilmartello:voiimpaziente;vicompatisco,poverogiovane;eisuperiori...basta,nonsipuòdirtutto.Enoisiamquellicheneandiamdimezzo.

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-Mamispieghiunavoltacos’èquest’altraformalitàches’haafare,comedice;esaràsubitofatta.

-Sapetevoiquantisianogl’impedimentidirimenti?

-Chevuolch’iosappiad’impedimenti?

-Error,conditio,votum,cognatio,crimen,Cultusdisparitas,vis,ordo,ligamen,honestas,

Sisisaffinis,...-cominciavadonAbbondio,contandosullapuntadelledita.

-Sipigliagiocodime?-interruppeilgiovine.-Chevuolch’iofacciadelsuolatinorum?

-Dunque,senonsapetelecose,abbiatepazienza,erimetteteviachilesa.

-Orsù!...

-Via,caroRenzo,nonandateincollera,chesonprontoafare...tuttoquellochedipendedame.Io,iovorreivedervicontento;vivogliobeneio.Eh!...quandopensochestavatecosìbene;cosavimancava?V’èsaltatoilgrillodimaritarvi...

-Chediscorsisonquesti,signormio?-proruppeRenzo,conunvoltotral’attonitoel’adirato.

-Dicoperdire,abbiatepazienza,dicoperdire.Vorreivedervicontento.

-Insomma...

-Insomma,figliuolcaro,iononcihocolpa;laleggenonl’hofattaio.E,primadiconchiudereunmatrimonio,noisiamproprioobbligatiafarmolteemoltericerche,perassicurarcichenoncisianoimpedimenti.

-Mavia,midicaunavoltacheimpedimentoèsopravvenuto?

-Abbiatepazienza,nonsoncosedapotersidecifrarecosìsuduepiedi.Noncisaràniente,cosìspero;ma,nonostante,questericerchenoiledobbiamfare.Iltestoèchiaroelampante:antequammatrimoniumdenunciet...

-Lehodettochenonvogliolatino.

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-Mabisognapurchevispieghi...

-Manonlehagiàfattequestericerche?

-Nonlehofattetutte,comeavreidovuto,vidico.

-Perchénonlehafatteatempo?perchédirmichetuttoerafinito?perchéaspettare...

-Ecco!mirimproveratelamiatroppabontà.Hofacilitatoognicosaperservirvipiùpresto:ma...maoramisonvenute...basta,soio.

-Echevorrebbech’iofacessi?

-Cheavestepazienzaperqualchegiorno.Figliuolcaro,qualchegiornononèpoil’eternità:abbiatepazienza.

-Perquanto?

«Siamoabuonporto»,pensòfrasédonAbbondio;e,conunfarepiùmanierosochemai,-via,-disse:-inquindicigiornicercherò,...procurerò...

-Quindicigiorni!ohquestasìch’ènuova!S’èfattotuttociòchehavolutolei;s’èfissatoilgiorno;ilgiornoarriva;eoraleimivieneadirecheaspettiquindicigiorni!Quindici-ripresepoi,convocepiùaltaestizzosa,stendendoilbraccio,ebattendoilpugnonell’aria;echisaqualdiavoleriaavrebbeattaccataaquelnumero,sedonAbbondiononl’avesseinterrotto,prendendoglil’altramano,conun’amorevolezzatimidaepremurosa:-via,via,nonv’alterate,peramordelcielo.Vedrò,cercheròse,inunasettimana...

-EaLuciachedevodire?

-Ch’èstatounmiosbaglio.

-Eidiscorsidelmondo?

-Ditepureatutti,chehosbagliatoio,pertroppafuria,pertroppobuoncuore:gettatetuttalacolpaaddossoame.Possoparlarmeglio?via,perunasettimana.

-Epoi,noncisaràpiùaltriimpedimenti?

-Quandovidico...

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-Ebbene:avròpazienzaperunasettimana;maritengabeneche,passataquesta,nonm’appagheròpiùdichiacchiere. Intanto lariverisco-.Ecosìdetto,sen’andò,facendoadonAbbondiouninchinomenprofondodelsolito,edandogliun’occhiatapiùespressivacheriverente.

Uscitopoi,ecamminandodimalavoglia,perlaprimavolta,versolacasadellasuapromessa,inmezzoallastizza,tornavaconlamentesuquelcolloquio;esemprepiù lo trovavastrano.L’accoglienza freddae impicciatadidonAbbondio,quel suoparlare stentato insiemee impaziente,que’dueocchigrigi che,mentreparlava,eransempreandatiscappandoquaelà,comeseavesseravutopaurad’incontrarsiconleparolechegliuscivandibocca,quelfarsiquasinuovodel matrimonio così espressamente concertato, e sopra tutto quell’accennar sempre qualche gran cosa, non dicendo mai nulla di chiaro; tutte questecircostanzemesseinsiemefacevanpensareaRenzochecifossesottounmisterodiversodaquellochedonAbbondioavevavolutofarcredere.Stetteilgiovineinforseunmomentoditornareindietro,permetterloallestrette,efarloparlarpiùchiaro;ma,alzandogliocchi,videPerpetuachecamminavadinanzialui,edentravainunorticellopochipassidistantedallacasa.Lediedeunavoce,mentreessaaprival’uscio;studiòilpasso,laraggiunse,laritennesullasoglia,e,coldisegnodiscovarqualchecosadipiùpositivo,sifermòadattaccardiscorsoconessa.

-Buongiorno,Perpetua:iosperavocheoggisisarebbestatiallegriinsieme.

-Ma!quelcheDiovuole,ilmiopoveroRenzo.

-Fatemiunpiacere:quelbenedett’uomodelsignorcuratom’haimpastocchiatecerteragionichenonhopotutobencapire:spiegatemivoimeglioperchénonpuòononvuolemaritarcioggi.

-Oh!vipareglich’iosappiaisegretidelmiopadrone?

«L’hodettoio,chec’eramisterosotto»,pensòRenzo;e,pertirarloinluce,continuò:-via,Perpetua;siamoamici;ditemiquelchesapete,aiutateunpoverofigliuolo.

-Malacosanascerpovero,ilmiocaroRenzo.

-Èvero,-ripresequesto,semprepiùconfermandosine’suoisospetti;e,cercandod’accostarsipiùallaquestione,-èvero,-soggiunse,-matoccaaipretiatrattarmaleco’poveri?

- Sentite,Renzo; iononpossodirniente, perché... non soniente;maquello chevipossoassicurare è che ilmiopadronenonvuol far torto, né a voiné anessuno;eluinoncihacolpa.

-Chièdunquechecihacolpa?-domandòRenzo,conuncert’attotrascurato,macolcuorsospeso,econl’orecchioall’erta.

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- Quando vi dico che non so niente... In difesa del mio padrone, posso parlare; perché mi fa male sentire che gli si dia carico di voler far dispiacere aqualcheduno.Pover’uomo!sepecca,èpertroppabontà.C’èbeneaquestomondode’birboni,de’prepotenti,degliuominisenzatimordiDio...

«Prepotenti!birboni!-pensòRenzo:-questinonsonoisuperiori».-Via,-dissepoi,nascondendoastentol’agitazionecrescente,-via,ditemichiè.

-Ah!voivorrestefarmiparlare;e iononpossoparlare,perché...nonsoniente:quandononsoniente,ècomeseavessigiuratoditacere.Potrestedarmilacorda,chenonmicaverestenulladibocca.Addio;ètempoperdutopertutt’edue-.Cosìdicendo,entròinfrettanell’orto,echiusel’uscio.Renzo,rispostoleconunsaluto,tornaindietropianpiano,pernonfarlaaccorgeredelcamminocheprendeva;ma,quandofufuordeltirodell’orecchiodellabuonadonna,allungailpasso;inunmomentofuall’usciodidonAbbondio;entrò,andòdiviatoalsalottodovel’avevalasciato,velotrovò,ecorseversolui,conunfareardito,econgliocchistralunati.

-Eh!eh!chenovitàèquesta?-dissedonAbbondio.

-Chièquelprepotente, -disseRenzo,con lavoced’unuomoch’èrisolutod’ottenereunarispostaprecisa, -chièquelprepotentechenonvuolch’iosposiLucia?

-Che?che?che?-balbettòilpoverosorpreso,conunvoltofattoinunistantebiancoefloscio,comeuncenciocheescadelbucato.E,purbrontolando,spiccòunsaltodalsuoseggiolone,perlanciarsiall’uscio.MaRenzo,chedovevaaspettarsiquellamossa,estavaall’erta,vibalzòprimadilui,giròlachiave,eselamiseintasca.

-Ah!ah!parleràora,signorcurato?Tuttisannoifattimiei,fuoridime.Vogliosaperli,perbacco,anch’io.Comesichiamacolui?

-Renzo!Renzo!percarità,badateaquelchefate;pensateall’animavostra.

-Pensochelovogliosapersubito,sulmomento-.E,cosìdicendo,mise,forsesenzaavvedersene,lamanosulmanicodelcoltellochegliuscivadaltaschino.

-Misericordia!-esclamòconvocefiocadonAbbondio.

-Lovogliosapere.

-Chiv’hadetto...

-No,no;nonpiùfandonie.Parlichiaroesubito.

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-Mivoletemorto?

-Vogliosapereciòchehoragiondisapere.

-Maseparlo,sonmorto.Nonm’hadapremerelamiavita?

-Dunqueparli.Quel«dunque»fuproferitoconunataleenergia,l’aspettodiRenzodivennecosìminaccioso,chedonAbbondiononpotépiùnemmensupporrelapossibilitàdidisubbidire.

-Mipromettete,migiurate,-disse-dinonparlarneconnessuno,dinondirmai...?

-Lepromettochefounosproposito,seleinonmidicesubitosubitoilnomedicolui.

Aquelnuovoscongiuro,donAbbondio,colvolto,econlosguardodichihainboccaletanagliedelcavadenti,proferì:-don...

-Don?-ripetéRenzo,comeperaiutareilpazienteabuttarfuori ilresto;estavacurvo,conl’orecchiochinosullaboccadi lui,conlebracciatese,e ipugnistrettiall’indietro.

-DonRodrigo!-pronunziòinfrettailforzato,precipitandoquellepochesillabe,estrisciandoleconsonanti,parteperilturbamento,parteperché,rivolgendopurequellapocaattenzionecheglirimanevalibera,afareunatransazionetraleduepaure,parevachevolessesottrarreefarescomparirlaparola,nelpuntostessoch’eracostrettoametterlafuori.

-Ahcane!-urlòRenzo.-Ecomehafatto?Cosalehadettoper...?

-Comeeh?come?-rispose,convocequasisdegnosa,donAbbondio,ilquale,dopouncosìgransagrifizio,sisentivaincertomododivenutocreditore.-Comeeh?Vorreichelafossetoccataavoi,comeètoccataame,chenonc’entropernulla;checertamentenonvisarebberrimastitantigrilliincapo-.Equisifeceadipinger con colori terribili il brutto incontro; e, nel discorrere, accorgendosi sempre più d’una gran collera che aveva in corpo, e che fin allora era statanascostaeinvoltanellapaura,evedendonellostessotempocheRenzo,tralarabbiaelaconfusione,stavaimmobile,colcapobasso,continuòallegramente:-avetefattaunabellaazione!M’aveteresounbelservizio!Untirodiquestasorteaungalantuomo,alvostrocurato!incasasua!inluogosacro!Avetefattaunabellaprodezza!Percavarmidiboccailmiomalanno, ilvostromalanno!ciòch’iovinascondevoperprudenza,pervostrobene!Eorachelosapete?Vorreivederechemifaceste...!Peramordelcielo!Nonsischerza.Nonsitrattaditortoodiragione;si trattadi forza.Equando,questamattina,vidavounbuonparere...eh!subitonellefurie.Ioavevogiudiziopermeepervoi;macomesifa?Apritealmeno;datemilamiachiave.

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-Possoaverfallato,-risposeRenzo,convoceraddolcitaversodonAbbondio,manellaqualesisentivailfurorecontroilnemicoscoperto:-possoaverfallato;masimettalamanoalpetto,epensisenelmiocaso...

Cosìdicendo,s’eralevatalachiaveditasca,eandavaadaprire.DonAbbondiogliandòdietro,e,mentrequegligiravalachiavenellatoppa,segliaccostò,e,convoltoserioeansioso,alzandoglidavantiagliocchiletreprimeditadelladestra,comeperaiutarloancheluidalcantosuo,-giuratealmeno...-glidisse.

-Possoaverfallato;emiscusi,-risposeRenzo,aprendo,edisponendosiaduscire.

-Giurate...-replicòdonAbbondio,afferrandogliilbraccioconlamanotremante.

-Possoaverfallato,-ripetéRenzo,sprigionandosidalui;epartìinfuria,troncandocosìlaquestione,che,alparid’unaquestionediletteraturaodifilosofiaod’altro,avrebbepotutodurardeisecoli,giacchéognunadellepartinonfacevachereplicareilsuoproprioargomento.

-Perpetua!Perpetua!-gridòdonAbbondio,dopoavereinvanorichiamatoilfuggitivo.Perpetuanonrisponde:donAbbondiononsapevapiùinchemondosifosse.

Èaccadutopiùd’unavoltaapersonaggidibenpiùaltoaffarechedonAbbondio,ditrovarsiinfrangenticosìfastidiosi,intantaincertezzadipartiti,cheparvelorounottimoripiegomettersialettoconlafebbre.Questoripiego,eglinonlodovetteandareacercare,perchéglisioffersedasé.Lapauradelgiornoavanti,la veglia angosciosa della notte, la paura avuta in quelmomento, l’ansietà dell’avvenire, fecero l’effetto. Affannato e balordo, si ripose sul suo seggiolone,cominciòasentirsiqualchebrividonell’ossa,siguardavaleunghiesospirando,echiamavaditempointempo,convocetremolanteestizzosa:-Perpetua!-Lavennefinalmente,conungrancavolosottoilbraccio,econlafacciatosta,comesenullafossestato.Risparmioallettoreilamenti,lecondoglianze,leaccuse,ledifese,i«voisolapoteteaverparlato»,ei«nonhoparlato»,tuttiipasticciinsommadiquelcolloquio.BastidirechedonAbbondioordinòaPerpetuadimetterlastangaall’uscio,dinonaprirpiùpernessunacagione,e,sealcunbussasse,risponderdallafinestracheilcuratoeraandatoa lettoconlafebbre.Salìpoilentamentelescale,dicendo,ognitrescalini,-sonservito-;esimisedavveroaletto,dovelolasceremo.

Renzointantocamminavaapassiinfuriativersocasa,senzaaverdeterminatoquelchedovessefare,maconunasmaniaaddossodifarqualcosadistranoediterribile. I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma delpervertimentoancoraacuiportanoglianimideglioffesi.Renzoeraungiovinepacificoealienodalsangue,ungiovineschiettoenemicod’ogniinsidia;ma,inque’momenti,ilsuocuorenonbattevacheperl’omicidio,lasuamentenoneraoccupatacheafantasticareuntradimento.AvrebbevolutocorrereallacasadidonRodrigo,afferrarloperilcollo,e...maglivenivainmentech’eracomeunafortezza,guarnitadibravialdidentro,eguardataaldifuori;cheisoliamicieservitori ben conosciuti v’entravan liberamente, senza essere squadrati da capo a piedi; che un artigianello sconosciuto non vi potrebb’entrare senza unesame,ech’eglisopratutto...eglivisarebbeforsetroppoconosciuto.Sifiguravaalloradiprendereilsuoschioppo,d’appiattarsidietrounasiepe,aspettandosemai,semaicoluivenisseapassarsolo;e,internandosi,conferocecompiacenza,inquell’immaginazione,sifiguravadisentireunapedata,quellapedata,d’alzar

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chetamentelatesta;riconoscevaloscellerato,spianavaloschioppo,prendevalamira,sparava,lovedevacadereedareitratti,glilanciavaunamaledizione,ecorrevasullastradadelconfineamettersiinsalvo.«ELucia?»Appenaquestaparolasifugettataatraversodiquellebiechefantasie,imiglioripensieriacuieraavvezzalamentediRenzo,v’entraronoinfolla.Sirammentòdegliultimiricordide’suoiparenti,sirammentòdiDio,dellaMadonnaede’santi,pensòallaconsolazionecheavevatantevolteprovataditrovarsisenzadelitti,all’orrorecheavevatantevolteprovatoalraccontod’unomicidio;esirisvegliòdaquelsognodisangue,conispavento,conrimorso,einsiemeconunaspeciedigioiadinonaverfattoaltrocheimmaginare.MailpensierodiLucia,quantipensieritirava seco! Tante speranze, tante promesse, un avvenire così vagheggiato, e così tenuto sicuro, e quel giorno così sospirato! E come, con che paroleannunziarleunatalnuova?Epoi,chepartitoprendere?Comefarlasua,adispettodellaforzadiquell’iniquopotente?Einsiemeatuttoquesto,nonunsospettoformato,maun’ombratormentosaglipassavaperlamente.QuellasoverchieriadidonRodrigononpotevaessermossachedaunabrutalepassioneperLucia.ELucia?Cheavessedataacoluilapiùpiccolaoccasione,lapiùleggieralusinga,noneraunpensierochepotessefermarsiunmomentonellatestadiRenzo.Man’erainformata?Potevacoluiaverconcepitaquell’infamepassione,senzacheleisen’avvedesse?Avrebbespintelecosetantoinlà,primad’averlatentatainqualchemodo?ELucianonneavevamaidettaunaparolaalui!alsuopromesso!

Dominatodaquestipensieri,passòdavantiacasasua,ch’eranelmezzodelvillaggio,e,attraversatolo,s’avviòaquelladiLucia,ch’erainfondo,anziunpo’fuori.Avevaquellacasettaunpiccolocortiledinanzi,che laseparavadallastrada,ederacintodaunmurettino.Renzoentrònelcortile,esentìunmistoecontinuoronzìochevenivadaunastanzadisopra.S’immaginòchesarebberoamicheecomari,venuteafarcorteggioaLucia;enonsivollemostrareaquelmercato,conquellanuovaincorpoesulvolto.Unafanciullettachesitrovavanelcortile,glicorseincontrogridando:-losposo!losposo!

-Zitta,Bettina,zitta!-disseRenzo.-Vienqua;va’sudaLucia,tiralaindisparte,edilleall’orecchio...machenessunsenta,nésospettidinulla,ve’...dillechehodaparlarle,che l’aspettonellastanza terrena,echevengasubito -.La fanciullettasalì in fretta lescale, lietaesuperbad’avereunacommissionsegretadaeseguire.

Luciauscivainquelmomentotuttaattillatadallemanidellamadre.Leamichesirubavanolasposa,elefacevanforzaperchésilasciassevedere;eleis’andavaschermendo,conquellamodestiaunpo’guerrieradellecontadine,facendosiscudoallafacciacolgomito,chinandolasulbusto,eaggrottandoilunghienerisopraccigli,mentreperòlaboccas’aprivaalsorriso.Ineriegiovanilicapelli,spartitisopralafronte,conunabiancaesottiledirizzatura,siravvolgevan,dietroilcapo,incerchimoltipliciditrecce,trapassatedalunghispillid’argento,chesidividevanoall’intorno,quasiaguisade’raggid’un’aureola,comeancorausanole contadinenelMilanese. Intornoal colloavevaunvezzodigranatialternati conbottonid’oroa filigrana:portavaunbelbustodibroccatoa fiori, con lemanicheseparateeallacciatedabeinastri:unacortagonnelladifilaticciodiseta,apieghefitteeminute,duecalzevermiglie,duepianelle,disetaanch’esse,aricami.Oltreaquesto,ch’eral’ornamentoparticolaredelgiornodellenozze,Luciaavevaquelloquotidianod’unamodestabellezza,rilevataalloraeaccresciutadallevarieaffezionichelesidipingevansulviso:unagioiatemperatadaunturbamentoleggiero,quelplacidoaccoramentochesimostradiquand’inquandosulvoltodellespose,e,senzascomporlabellezza,ledàuncarattereparticolare.LapiccolaBettinasicacciònelcrocchio,s’accostòaLucia,lefeceintendereaccortamentecheavevaqualcosadacomunicarle,eledisselasuaparolinaall’orecchio.

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-Vounmomento,etorno,-disseLuciaalledonne;esceseinfretta.Alvederlafacciamutata,eilportamentoinquietodiRenzo,-cosac’è?-disse,nonsenzaunpresentimentoditerrore.

-Lucia!-risposeRenzo,-peroggi,tuttoèamonte;eDiosaquandopotremoessermaritoemoglie.

-Che?-disseLuciatuttasmarrita.Renzoleraccontòbrevementelastoriadiquellamattina:ellaascoltavaconangoscia:equandoudìilnomedidonRodrigo,-ah!-esclamò,arrossendoetremando,-finoaquestosegno!

-Dunquevoisapevate...?-disseRenzo.

-Purtroppo!-risposeLucia;-maaquestosegno!

-Checosasapevate?

-Nonmifateoraparlare,nonmifatepiangere.Corroachiamarmiamadre,ealicenziarledonne:bisognachesiamsoli.

Mentreellapartiva,Renzosussurrò:-nonm’avetemaidettoniente.

-Ah,Renzo!-risposeLucia,rivolgendosiunmomento,senzafermarsi.Renzointesebenissimocheilsuonomepronunziatoinquelmomento,conqueltono,daLucia,volevadire:potetevoidubitarech’ioabbiataciutosenonpermotivigiustiepuri?

IntantolabuonaAgnese(cosìsichiamavalamadrediLucia),messainsospettoeincuriositàdallaparolinaall’orecchio,edallosparirdellafiglia,eradiscesaavedercosac’eradinuovo.LafiglialalasciòconRenzo,tornòalledonneradunate,e,accomodandol’aspettoelavoce,comepotémeglio,disse:-ilsignorcuratoèammalato;eogginonsifanulla-.Ciòdetto,lesalutòtutteinfretta,escesedinuovo.

Ledonnesfilarono,esisparseroaraccontarl’accaduto.Dueotreandaronfinall’usciodelcurato,perverificarseeraammalatodavvero.

-Unfebbrone,-risposePerpetuadallafinestra;elatristaparola,riportataall’altre,troncòlecongetturechegiàcominciavanoabrulicarne’lorocervelli,eadannunziarsitroncheemisteriosene’lorodiscorsi.

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CapitoloIII

Luciaentrònellastanzaterrena,mentreRenzostavaangosciosamenteinformandoAgnese,laqualeangosciosamenteloascoltava.Tutt'eduesivolseroachinesapevapiùdiloro,edacuiaspettavanounoschiarimento,ilqualenonpotevaesserechedoloroso:tutt'edue,lasciandotravedere,inmezzoaldolore,econl'amorediversocheognund'essiportavaaLucia,uncrucciopurdiversoperchéavessetaciuto loroqualchecosa,eunatalcosa.Agnese,benchéansiosadisentirparlarelafiglia,nonpotétenersidinonfarleunrimprovero.-Atuamadrenondirniented'unacosasimile!

-Oravidiròtutto,-risposeLucia,asciugandosigliocchicolgrembiule.

-Parla,parla!-Parlate,parlate!-gridaronoauntrattolamadreelosposo.

-SantissimaVergine!-esclamòLucia:-chiavrebbecredutochelecosepotesseroarrivareaquestosegno!-E,convocerottadalpianto,raccontòcome,pochigiorniprima,mentretornavadallafilanda,ederarimastaindietrodallesuecompagne,leerapassatoinnanzidonRodrigo,incompagniad'unaltrosignore;cheilprimoavevacercatoditrattenerlaconchiacchiere,com'elladiceva,nonpuntobelle;maessa,senzadargliretta,avevaaffrettatoilpasso,eraggiuntelecompagne;eintantoavevasentitoquell'altrosignoreriderforte,edonRodrigodire:scommettiamo.Ilgiornodopo,coloros'erantrovatiancorasullastrada;maLuciaeranelmezzodellecompagne,congliocchibassi;el'altrosignoresghignazzava,edonRodrigodiceva:vedremo,vedremo.-Pergraziadelcielo,-continuòLucia,-quelgiornoeral'ultimodellafilanda.Ioraccontaisubito...

-Achihairaccontato?-domandòAgnese,andandoincontro,nonsenzaunpo'disdegno,alnomedelconfidentepreferito.

-AlpadreCristoforo,inconfessione,mamma,-risposeLucia,conunaccentosoavediscusa.-Gliraccontaitutto,l'ultimavoltachesiamoandateinsiemeallachiesadelconvento:e,seviricordate,quellamattina,ioandavamettendomanooraaunacosa,oraaun'altra,perindugiare,tantochepassassealtragentedelpaeseavviataaquellavolta,efarlastradaincompagniaconloro;perché,dopoquell'incontro,lestrademifacevantantapaura...

AlnomeriveritodelpadreCristoforo,losdegnod'Agnesesiraddolcì.-Haifattobene,-disse,-maperchénonraccontartuttoancheatuamadre?

Luciaavevaavuteduebuoneragioni: l'una,dinoncontristarenéspaventare labuonadonna,percosaallaqualeessanonavrebbepotuto trovar rimedio;l'altra,dinonmetterarischiodiviaggiarpermolteboccheunastoriachevolevaesseregelosamentesepolta: tantopiùcheLuciasperavache lesuenozzeavrebbertroncata,sulprincipiare,quell'abbominatapersecuzione.Diquestedueragioniperò,nonallegòchelaprima.

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-Eavoi,-dissepoi,rivolgendosiaRenzo,conquellavocechevuolfarriconoscereaunamicochehaavutotorto:-eavoidovevaioparlardiquesto?Purtroppolosapeteora!

-Echet'hadettoilpadre?-domandòAgnese.

-M'hadettochecercassid'affrettarlenozzeilpiùchepotessi,eintantostessirinchiusa;chepregassibeneilSignore;echesperavachecolui,nonvedendomi,nonsicurerebbepiùdime.Efuallorachemisforzai,-proseguì,rivolgendosidinuovoaRenzo,senzaalzargliperògliocchiinviso,earrossendotutta,-fuallorachefecilasfacciata,echevipregaiiocheprocurastedifarpresto,ediconcludereprimadeltempoches'erastabilito.Chisacosaavretepensatodime!Ma io facevoperbene, ed ero stata consigliata, e tenevoper certo... e questamattina, ero tanto lontanadapensare... -Qui le parole furon troncatedaunviolentoscoppiodipianto.

-Ahbirbone!ahdannato!ahassassino!-gridavaRenzo,correndoinnanzieindietroperlastanza,estringendoditantointantoilmanicodelsuocoltello.

-Ohche imbroglio,peramordiDio! -esclamavaAgnese. Ilgiovinesi fermòd'improvvisodavantiaLuciachepiangeva; laguardòconunattodi tenerezzamestaerabbiosa,edisse:-questaèl'ultimachefaquell'assassino.

-Ah!no,Renzo,peramordelcielo!-gridòLucia.-No,no,peramordelcielo!IlSignorec'èancheperipoveri;ecomevoletecheciaiuti,sefacciamdelmale?

-No,no,peramordelcielo!-ripetevaAgnese.

-Renzo,-disseLucia,conun'ariadisperanzaedirisoluzionepiùtranquilla:-voiaveteunmestiere,eiosolavorare:andiamotantolontano,checoluinonsentapiùparlardinoi.

-AhLucia!epoi?Nonsiamoancoramaritoemoglie!Ilcuratovorràfarcilafededistatolibero?Unuomocomequello?Sefossimomaritati,ohallora...!

Luciasirimiseapiangere;etutt'etrerimaseroinsilenzio,einunabbattimentochefacevauntristocontrappostoallapompafestivade'loroabiti.

-Sentite,figliuoli;daterettaame,-disse,dopoqualchemomento,Agnese.-Iosonvenutaalmondoprimadivoi;eilmondoloconoscounpoco.Nonbisognapoispaventarsitanto:ildiavolononèbruttoquantosidipinge.Anoipoverellilematassepaionpiùimbrogliate,perchénonsappiamtrovarneilbandolo;maallevolteunparere,unaparolinad'unuomocheabbiastudiato...sobenioquelchevogliodire.Fateamiomodo,Renzo;andateaLecco;cercatedeldottorAzzecca-garbugli,raccontategli...Manonlochiamatecosì,peramordelcielo:èunsoprannome.Bisognadireilsignordottor...Comesichiama,ora?Ohto'!nonlosoilnomevero:lochiamantuttiaquelmodo.Basta,cercatediqueldottorealto,asciutto,pelato,colnasorosso,eunavogliadilamponesullaguancia.

-Loconoscodivista,-disseRenzo.

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-Bene,-continuòAgnese:-quelloèunacimad'uomo!Hovistoiopiùd'unoch'erapiùimpicciatocheunpulcinnellastoppa,enonsapevadovebatterlatesta,e,dopoesserestatoun'oraaquattr'occhicoldottorAzzecca-garbugli (badatebenedinonchiamarlocosì!), l'hovisto,dico, ridersene.Pigliatequeiquattrocapponi,poveretti!acuidovevotirareilcollo,perilbanchettodidomenica,eportateglieli;perchénonbisognamaiandarconlemanivotedaque'signori.Raccontateglituttol'accaduto;evedretechevidirà,suduepiedi,diquellecosecheanoinonverrebberointesta,apensarciunanno.

Renzoabbracciòmoltovolentieriquestoparere;Lucial'approvò;eAgnese,superbad'averlodato,levò,aunaauna,lepoverebestiedallastìa,riunìleloroottogambe,comesefacesseunmazzettodifiori,leavvolseelestrinseconunospago,eleconsegnòinmanoaRenzo;ilquale,dateericevuteparoledisperanza,uscìdallapartedell'orto,pernonesservedutoda'ragazzi,cheglicorrerebberdietro,gridando:losposo!losposo!Così,attraversandoicampio,comediconcolà,iluoghi,sen'andòperviottole,fremendo,ripensandoallasuadisgrazia,eruminandoildiscorsodafarealdottorAzzecca-garbugli.Lasciopoipensareallettore,comedovesserostareinviaggioquellepoverebestie,cosìlegateetenuteperlezampe,acapoall'ingiù,nellamanod'unuomoilquale,agitatodatantepassioni,accompagnavacolgestoipensiericheglipassavanatumultoperlamente.Orastendevailbracciopercollera,oral'alzavaperdisperazione,oralodibattevainaria,comeperminaccia,e,intuttiimodi,davalorodifierescosse,efacevabalzarequellequattrotestespenzolate;lequaliintantos'ingegnavanoabeccarsil'unaconl'altra,comeaccadetropposoventetracompagnidisventura.

Giuntoalborgo,domandòdell'abitazionedeldottore;glifuindicata,ev'andò.All'entrare,sisentìpresodaquellasuggezionecheipoverelliilletteratiprovanoin vicinanza d'un signore e d'un dotto, e dimenticò tutti i discorsi che aveva preparati; ma diede un'occhiata ai capponi, e si rincorò. Entrato in cucina,domandòallaservasesipotevaparlarealsignordottore.Adocchiòessalebestie,e,comeavvezzaasomigliantidoni,miselorolemaniaddosso,quantunqueRenzoandassetirandoindietro,perchévolevacheildottorevedesseesapessech'egliportavaqualchecosa.Capitòappuntomentreladonnadiceva:-datequi,eandateinnanzi-.Renzofeceungrandeinchino:ildottorel'accolseumanamente,conun-venite,figliuolo,-elofeceentrarconsénellostudio.Eraquestounostanzone,sutreparetidelqualeerandistribuitiiritrattide'dodiciCesari;laquarta,copertadaungrandescaffaledilibrivecchiepolverosi:nelmezzo,unatavolagremitad'allegazioni,disuppliche,dilibelli,digride,contreoquattroseggioleall'intorno,edaunaparteunseggioloneabraccioli,conunaspallieraaltaequadrata,terminataagliangolidadueornamentidilegno,ches'alzavanoafoggiadicorna,copertadivacchetta,congrosseborchie,alcunedellequali,cadutedagrantempo, lasciavanoinlibertàgliangolidellacopertura,ches'accartocciavaquaelà. Ildottoreerainvestedacamera,cioècopertod'unatogaormaiconsunta, che gli aveva servito,molt'anni addietro, per perorare, ne' giorni d'apparato, quando andava aMilano, per qualche causa d'importanza. Chiusel'uscio,efeceanimoalgiovine,conquesteparole:-figliuolo,ditemiilvostrocaso.

-Vorreidirleunaparolainconfidenza.

-Sonqui,-risposeildottore:-parlate-.Es'accomodòsulseggiolone.Renzo,rittodavantiallatavola,conunamanonelcocuzzolodelcappello,chefacevagirarconl'altra,ricominciò:-vorreisaperedaleichehastudiato...

-Ditemiilfattocomesta,-interruppeildottore.

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-Leim'hadascusare:noialtripoverinonsappiamoparlarbene.Vorreidunquesapere...

-Benedettagente!sietetutticosì:invecediraccontarilfatto,voleteinterrogare,perchéavetegiàivostridisegniintesta.

-Miscusi,signordottore.Vorreisaperese,aminacciareuncurato,perchénonfacciaunmatrimonio,c'èpenale.

«Hocapito»,dissetrasé ildottore,che inveritànonavevacapito.«Hocapito».Esubitosi feceserio,mad'unaserietàmistadicompassioneedipremura;strinsefortementelelabbra,facendoneuscireunsuonoinarticolatocheaccennavaunsentimento,espressopoipiùchiaramentenellesueprimeparole.-Casoserio,figliuolo;casocontemplato.Avetefattobeneavenirdame.E'uncasochiaro,contemplatoincentogride,e...appunto,inunadell'annoscorso,dell'attualesignorgovernatore.Oravifovedere,etoccarconmano.

Cosìdicendo,s'alzòdalsuoseggiolone,ecacciòlemaniinquelcaosdicarte,rimescolandoledalsottoinsu,comesemettessegranoinunostaio.

-Dov'èora?Vienfuori,vienfuori.Bisognaavertantecoseallemani!Maladev'esserquisicuro,perchéèunagridad'importanza.Ah!ecco,ecco-.Laprese,laspiegò,guardòalladata,e, fattounvisoancorpiùserio,esclamò: - il15d'ottobre1627!Sicuro;èdell'annopassato:grida fresca;sonquelleche fannopiùpaura.Sapeteleggere,figliuolo?

-Unpochino,signordottore.

-Bene,venitemidietroconl'occhio,evedrete.E,tenendolagridasciorinatainaria,cominciòaleggere,borbottandoaprecipizioinalcunipassi,efermandosidistintamente,congrand'espressione,sopraalcunialtri,secondoilbisogno:

-Sebene,perlagridapubblicatad'ordinedelsignorDucadiFeriaai14didicembre1620,etconfirmatadall'lllustriss.etEccellentiss.SignoreilSignorGonzaloFernandezdeCordova,eccetera,fuconrimediistraordinariierigorosiprovvistoalleoppressioni,concussionietattitirannicichealcuniardisconodicommetterecontroquestiVassallitantodivotidiS.M.,adognimodolafrequenzadeglieccessi,elamalitia,eccetera,ècresciutaasegno,chehapostoinnecessitàl'Eccell.Sua,eccetera.Onde,colpareredelSenatoetdiunaGiunta,eccetera,harisolutochesipubblichilapresente.

- E cominciando dagli atti tirannici, mostrando l'esperienza che molti, così nelle Città, come nelle Ville... sentite? di questo Stato, con tirannide esercitanoconcussionietopprimonoipiùdeboliinvariimodi,comeinoperarechesifaccianocontrattiviolentidicompre,d'affitti...eccetera:dovesei?ah!ecco;sentite:cheseguanoononseguanomatrimonii.Eh?

E'ilmiocaso,-disseRenzo.

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-Sentite,sentite,c'èbenaltro;epoivedremolapena.Sitestifichi,ononsitestifichi;cheunosipartadalluogodoveabita,eccetera;chequellopaghiundebito;quell'altrononlomolesti,quellovadaalsuomolino:tuttoquestononhachefarconnoi.Ahcisiamo:quelpretenonfacciaquellocheèobbligatoperl'uficiosuo,ofacciacosechenonglitoccano.Eh?

-Parecheabbianfattalagridaappostaperme.

-Eh?nonèvero?sentite,sentite:etaltresimiliviolenze,qualiseguonodafeudatarii,nobili,mediocri,vili,etplebei.Nonsenescappa:cisontutti:ècomelavallediGiosafat.Sentiteoralapena.Tuttequesteetaltresimilimaleattioni,benchésianoproibite,nondimeno,convenendomettermanoamaggiorrigore,S.E.,perlapresente,nonderogando, eccetera,ordinaecomandachecontra li contravventori inqualsivogliadei suddetti capi,oaltro simile, siprocedada tutti ligiudiciordinariidiquestoStatoapenapecuniariaecorporale,ancoradirelegationeodigalera,efinoallamorte...unapiccolabagattella!all'arbitriodell'EccellenzaSua,odelSenato,secondolaqualitàdeicasi,personeecircostanze.Equestoir-re-mis-si-bil-menteeconognirigore,eccetera.Cen'èdellaroba,eh?Evedetequi lesottoscrizioni:GonzaloFernandezdeCordova;epiùingiù:Platonus;equiancora:ViditFerrer:noncimancaniente.

Mentreildottoreleggeva,Renzogliandavadietrolentamenteconl'occhio,cercandodicavarilcostruttochiaro,edimirarproprioquellesacrosanteparole,chegliparevanodoveresserilsuoaiuto.Ildottore,vedendoilnuovoclientepiùattentocheatterrito,simaravigliava.«Chesiamatricolatocostui»,pensavatrasé.-Ah!ah!-glidissepoi:-visieteperòfattotagliareilciuffo.Aveteavutoprudenza:però,volendomettervinellemiemani,nonfacevabisogno.Ilcasoèserio;mavoinonsapetequelchemibastil'animodifare,inun'occasione.

Per intenderquest'uscitadeldottore,bisognasapere,orammentarsiche,aquel tempo, ibravidimestiere,e i facinorosid'ognigenere,usavanportareunlungociuffo,chesitiravanpoisulvolto,comeunavisiera,all'attod'affrontarqualcheduno,ne'casiincuistimassernecessarioditravisarsi,el'impresafossediquelle,cherichiedevanonellostessotempoforzaeprudenza.Legridenoneranostateinsilenziosuquestamoda.ComandaSuaEccellenza(ilmarchesedelaHynojosa)chechiporteràicapelliditallunghezzachecopranoilfrontefinoallicigliesclusivamente,ovveroporteràlatrezza,oavantiodopoleorecchie,incorrala penadi trecento scudi; et in caso d'inhabilità, di tre anni di galera, per la prima volta, e per la seconda, oltre la suddetta,maggiore ancora, pecuniaria etcorporale,all'arbitriodiSuaEccellenza.

Permetteperòche,peroccasioneditrovarsialcunocalvo,operaltraragionevolecausadisegnaleoferita,possanoquellitali,permaggiordecoroesanitàloro,portare icapelli tanto lunghi,quantosiabisognopercopriresimilimancamentienientedipiù;avvertendobeneanoneccedere ildovereepuranecessità,per(non)incorrerenellapenaaglialtricontraffacientiimposta.

Eparimentecomandaa'barbieri,sottopenadicentoscudioditretrattidicordadaesserdati loro inpubblico,etmaggioreancocorporale,all'arbitriocomesopra,chenonlascinoaquellichetoseranno,sortealcunadidettetrezze,zuffi,rizzi,nécapellipiùlunghidell'ordinario,cosìnellafrontecomedallebande,edopoleorecchie,machesianotuttiuguali,comesopra,salvonelcasodeicalvi,oaltridifettosi,comesièdetto.Ilciuffoeradunquequasiunapartedell'armatura,eundistintivode'bravacciedegliscapestrati;iqualipoidaciòvennerocomunementechiamaticiuffi.Questotermineèrimastoevivetuttavia,consignificazione

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piùmitigata,neldialetto:enonci sarà forsenessunode'nostri lettorimilanesi, chenonsi rammentid'aver sentito,nella sua fanciullezza,o iparenti,o ilmaestro,oqualcheamicodicasa,oqualchepersonadiservizio,dirdilui:èunciuffo,èunciuffetto.

-Inverità,dapoverofigliuolo,-risposeRenzo,-iononhomaiportatociuffoinvitamia.

-Nonfacciamniente,-risposeildottore,scotendoilcapo,conunsorriso,tramaliziosoeimpaziente.-Senonavetefedeinme,nonfacciamniente.Chidicelebugiealdottore,vedetefigliuolo,èunoscioccochedirà laveritàalgiudice.All'avvocatobisognaraccontar lecosechiare:anoitoccapoia imbrogliarle.Sevoletech'iov'aiuti,bisognadirmitutto,dall'afinoallazeta,colcuoreinmano,comealconfessore.Dovetenominarmilapersonadacuiaveteavutoilmandato:sarànaturalmentepersonadiriguardo;e,inquestocaso,ioanderòdalui,afareunattodidovere.Nonglidirò,vedete,ch'iosappiadavoi,chev'hamandatolui: fidatevi. Gli dirò che vengo ad implorar la suaprotezione, per unpovero giovine calunniato. E con lui prenderò i concerti opportuni, per finir l'affarelodevolmente.Capitebeneche, salvandosé, salveràanchevoi. Sepoi la scappata fosse tuttavostra, via,nonmi ritiro:ho cavatoaltridapeggio imbrogli...Purchénonabbiateoffesopersonadiriguardo,intendiamoci,m'impegnoatogliervid'impiccio:conunpo'dispesa,intendiamoci.Dovetedirmichisial'offeso,comesidice:e,secondolacondizione, laqualitàe l'umoredell'amico,sivedràseconvengapiùditenerloasegnoconleprotezioni,otrovarqualchemodod'attaccarlonoi incriminale,emettergliunapulcenell'orecchio;perché,vedete,asaperbenmaneggiare legride,nessunoèreo,enessunoè innocente. Inquantoalcurato,seèpersonadigiudizio,senestaràzitto;sefosseunatestolina,c'èrimedioancheperquelle.D'ogni intrigosipuòuscire;macivuoleunuomo:eilvostrocasoèserio,vidico,serio:lagridacantachiaro;eselacosasidevedecidertralagiustiziaevoi,cosìaquattr'occhi,statefresco.Ioviparlodaamico:lescappatebisognapagarle:sevoletepassarvelaliscia,danariesincerità,fidarvidichivivuolbene,ubbidire,fartuttoquellochevisaràsuggerito.

Mentreildottoremandavafuorituttequesteparole,Renzolostavaguardandoconun'attenzioneestatica,comeunmaterialonestasullapiazzaguardandoalgiocatordibussolotti,che,dopoessersicacciata inboccastoppaestoppaestoppa,necavanastroenastroenastro,chenonfiniscemai.Quand'ebbeperòcapitobenecosaildottorevolessedire,equaleequivocoavessepreso,glitroncòilnastroinbocca,dicendo:-oh!signordottore,comel'haintesa?l'èpropriotuttaalrovescio.Iononhominacciatonessuno;iononfodiquestecose,io:edomandipureatuttoilmiocomune,chesentiràchenonhomaiavutochefareconlagiustizia.Labricconerial'hannofattaame;evengodaleipersaperecomehodafareperottenergiustizia;esonbencontentod'avervistoquellagrida.

-Diavolo!-esclamòildottore,spalancandogliocchi.-Chepasticcimifate?Tant'è;sietetutticosì:possibilechenonsappiatedirlechiarelecose?

-Mamiscusi; leinonm'hadatotempo:ora leracconterò lacosa,com'è.Sappiadunquech'iodovevosposareoggi, -equi lavocediRenzosicommosse, -dovevosposareoggiunagiovine,allaqualediscorrevo,findaquest'estate;eoggi,comeledico,erailgiornostabilitocolsignorcurato,es'eradispostoognicosa.Eccocheilsignorcuratocominciaacavarfuoricertescuse...basta,pernontediarla,iol'hofattoparlarchiaro,com'eragiusto;eluim'haconfessatocheglierastatoproibito,penalavita,difarquestomatrimonio.QuelprepotentedidonRodrigo...

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-Ehvia!-interruppesubitoildottore,aggrottandoleciglia,aggrinzandoilnasorosso,estorcendolabocca,-ehvia!Chemivenitearompereilcapoconquestefandonie?Fatediquestidiscorsitravoialtri,chenonsapetemisurarleparole;enonveniteafarliconungalantuomochesaquantovalgono.Andate,andate;nonsapetequelchevidite:iononm'impiccioconragazzi;nonvogliosentirdiscorsidiquestasorte,discorsiinaria.

-Legiuro...

-Andate,vidico:chevoletech'iofacciade'vostrigiuramenti?Iononc'entro:menelavolemani-.Eseleandavastropicciando,comeselelavassedavvero.-Imparateaparlare:nonsivieneasorprendercosìungalantuomo.

-Masenta,masenta,-ripetevaindarnoRenzo:ildottore,sempregridando,lospingevaconlemaniversol'uscio;e,quandovel'ebbecacciato,aprì,chiamòlaserva,eledisse:-restituitesubitoaquest'uomoquellochehaportato:iononvoglioniente,nonvoglioniente.

Quelladonnanonavevamai,intuttoiltempoch'erastatainquellacasa,eseguitounordinesimile:maerastatoproferitoconunatalerisoluzione,chenonesitòaubbidire.Preselequattropoverebestie,elediedeaRenzo,conun'occhiatadicompassionesprezzante,cheparevavolessedire:bisognachetul'abbiafattabella.Renzovolevafarcerimonie;maildottorefuinespugnabile;eilgiovine,piùattonitoepiùstizzitochemai,dovetteriprendersilevittimerifiutate,etornaralpaese,araccontaralledonneilbelcostruttodellasuaspedizione.

Ledonne,nellasuaassenza,dopoessersi tristamente levate ilvestitodelle festeemessoquellodelgiornodi lavoro,simiseroaconsultardinuovo,Luciasinghiozzando e Agnese sospirando. Quando questa ebbe ben parlato de' grandi effetti che si dovevano sperare dai consigli del dottore, Lucia disse chebisognava veder d'aiutarsi in tutte lemaniere; che il padre Cristoforo era uomonon solo da consigliare,madametter l'opera sua, quando si trattasse disollevarpoverelli;echesarebbeunagranbellacosapoterglifarsapereciòch'eraaccaduto.-Sicuro,-disseAgnese:esidiederoacercareinsiemelamaniera;giacchéandaressealconvento,distantedilàforseduemiglia,nonsenesentivanoilcoraggio,inquelgiorno:ecertonessunuomodigiudizioglieneavrebbedatoilparere.Ma,nelmentrechebilanciavanoipartiti,sisentìunpicchiettoall'uscio,e,nellostessomomento,unsommessomadistinto-Deogratias-.Lucia,immaginandosichipotevaessere,corseadaprire;esubito,fattounpiccoloinchinofamigliare,venneavantiunlaicocercatorecappuccino,conlasuabisacciapendenteallaspallasinistra,etenendonel'imboccaturaattortigliataestrettanelleduemanisulpetto.

-OhfraGaldino!-disseroleduedonne.

-IlSignoresiaconvoi,-disseilfrate.-Vengoallacercadellenoci.

-Va'aprenderlenociperipadri,-disseAgnese.Lucias'alzò,es'avviòall'altrastanza,ma,primad'entrarvi,sitrattennedietrolespalledifraGaldino,cherimanevadirittonellamedesimapositura;e,mettendoilditoallabocca,diedeallamadreun'occhiatachechiedevailsegreto,contenerezza,consupplicazione,eancheconunacertaautorità.

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Ilcercatore,sbirciandoAgnesecosìdalontano,disse:-equestomatrimonio?Sidovevapurfareoggi:hovedutonelpaeseunacertaconfusione,comesecifosseunanovità.Cos'èstato?

-Ilsignorcuratoèammalato,ebisognadifferire,-risposeinfrettaladonna.SeLucianonfacevaquelsegno,larispostasarebbeprobabilmentestatadiversa.-Ecomevalacerca?-soggiunsepoi,permutardiscorso.

-Pocobene,buonadonna,pocobene.Lesontuttequi-.E,cosìdicendo,si levòlabisacciad'addosso,e lafecesaltartra leduemani. -Sontuttequi;e,permettereinsiemequestabellaabbondanza,hodovutopicchiareadieciporte.

-Ma!leannatevannoscarse,fraGaldino;e,quandos'haamisurarilpane,nonsipuòallargarlamanonelresto.

-Eperfartornareilbuontempo,cherimedioc'è,lamiadonna?L'elemosina.Sapetediquelmiracolodellenoci,cheavvenne,molt'annisono,inquelnostroconventodiRomagna?

-No,inverità;raccontatemelounpoco.

-Oh!dovetedunquesapereche,inquelconvento,c'eraunnostropadre,ilqualeeraunsanto,esichiamavailpadreMacario.Ungiornod'inverno,passandoperunaviottola,inuncampod'unnostrobenefattore,uomodabbeneanchelui,ilpadreMacariovidequestobenefattorevicinoaunsuogrannoce;equattrocontadini,con lezappe inaria,cheprincipiavanoascalzar lapianta,permetterle leradicialsole.«Chefatevoiaquellapoverapianta?»domandòilpadreMacario.«Eh!padre,sonannieannichelanonmivuolfarnoci;eionefacciolegna».«Lasciatelastare,disseilpadre:sappiateche,quest'anno,lafaràpiùnociche foglie». Ilbenefattore,chesapevachieracoluicheavevadettaquellaparola,ordinòsubitoai lavoratori, chegettasserdinuovo la terrasulleradici;e,chiamatoilpadre,checontinuavalasuastrada,«padreMacario,glidisse,lametàdellaraccoltasaràperilconvento».Sisparselavocedellapredizione;etutticorrevanoaguardareilnoce.Infatti,aprimavera,fioriabizzeffe,e,asuotempo,nociabizzeffe.Ilbuonbenefattorenonebbelaconsolazionedibacchiarle;perchéandò,primadellaraccolta,aricevereilpremiodellasuacarità.Mailmiracolofutantopiùgrande,comesentirete.Quelbrav'uomoavevalasciatounfigliuolodistampabendiversa.Ordunque,allaraccolta,ilcercatoreandòperriscoterelametàch'eradovutaalconvento;macoluisenefecenuovoaffatto,edebbe la temeritàdi risponderechenonavevamaisentitodireche i cappuccini sapessero farnoci.Sapeteoracosaavvenne?Ungiorno, (sentitequesta) loscapestratoavevainvitatoalcunisuoiamicidellostessopelo,e,gozzovigliando,raccontavalastoriadelnoce,eridevade'frati.Que'giovinastriebbervogliad'andaravederequello sterminatomucchiodinoci; e lui limenasu ingranaio.Masentite:apre l'uscio,vaverso il cantucciodov'erastato riposto il granmucchio,ementredice:guardate,guardaeglistessoevede...checosa?Unbelmucchiodifogliesecchedinoce.Fuunesempioquesto?Eilconvento,invecediscapitare,ciguadagnò;perché,dopouncosìgranfatto,lacercadellenocirendevatanto,tanto,cheunbenefattore,mossoacompassionedelpoverocercatore,fecealconvento lacaritàd'unasino,cheaiutasseaportar lenociacasa.Esi facevatant'olio,cheognipoverovenivaaprenderne,secondo ilsuobisogno;perchénoisiamcomeilmare,chericeveacquadatutteleparti,elatornaadistribuireatuttiifiumi.

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QuiricomparveLucia,colgrembiulecosìcaricodinoci, che loreggevaa fatica, tenendone leduecocche inalto,con lebraccia teseeallungate.Mentre fraGaldino,levatasidinuovolabisaccia,lamettevagiù,enescioglievalabocca,perintrodurvil'abbondanteelemosina,lamadrefeceunvoltoattonitoeseveroaLucia, per la sua prodigalità; ma Lucia le diede un'occhiata, che voleva dire: mi giustificherò. Fra Galdino proruppe in elogi, in augùri, in promesse, inringraziamenti,e,rimessalabisacciaalposto,s'avviava.MaLucia,richiamatolo,disse:-vorreiunserviziodavoi;vorreichedicestealpadreCristoforo,chehogranpremuradiparlargli,echemifaccialacaritàdivenirdanoipoverette,subitosubito;perchénonpossiamoandarnoiallachiesa.

-Nonvoletealtro?Nonpasseràun'oracheilpadreCristoforosapràilvostrodesiderio.

-Mifido.

-Nondubitate-.Ecosìdetto,seandò,unpo'piùcurvoepiùcontento,diquelchefossevenuto.

Alvederecheunapoveraragazzamandavaachiamare,contantaconfidenza,ilpadreCristoforo,echeilcercatoreaccettavalacommissione,senzamaravigliaesenzadifficoltà,nessunsipensichequelCristoforofosseunfratedidozzina,unacosadastrapazzo.Eraanziuomodimoltaautorità,pressoisuoi,eintuttoilcontorno;ma taleera lacondizionede' cappuccini, chenullaparevaper loro troppobasso,né troppoelevato.Servirgl'infimi,edesserservitoda'potenti,entrarne'palazziene' tuguri,con lostessocontegnod'umiltàedisicurezza,essertalvolta,nellastessacasa,unsoggettodipassatempo,eunpersonaggiosenza il quale non si decidevanulla, chieder l'elemosinaper tutto, e farla a tutti quelli che la chiedevano al convento, a tutto era avvezzoun cappuccino.Andandoperlastrada,potevaugualmenteabbattersiinunprincipecheglibaciasseriverentementelapuntadelcordone,oinunabrigatadiragazzacciche,fingendod'esserallemanitraloro,gl'inzaccherasserolabarbadifango.Laparola«frate»veniva,inque'tempi,proferitacolpiùgranrispetto,ecolpiùamarodisprezzo:eicappuccini,forsepiùd'ognialtr'ordine,eranoggettode'dueoppostisentimenti,eprovavanoledueoppostefortune;perché,nonpossedendonulla, portando un abito più stranamente diverso dal comune, facendo più aperta professione d'umiltà, s'esponevan più da vicino alla venerazione e alvilipendiochequestecosepossonoattirareda'diversiumori,edaldiversopensaredegliuomini.

PartitofraGaldino,-tuttequellenoci!-esclamòAgnese:-inquest'anno!

-Mamma,perdonatemi,-risposeLucia;-ma,seavessimofattaun'elemosinacomeglialtri, fraGaldinoavrebbedovutogirareancora,Diosaquanto,primad'averlabisacciapiena;Diosaquandosarebbetornatoalconvento;e,conleciarlecheavrebbefatteesentite,Diosaseglisarebberimastoinmente...

-Haipensatobene;epoiètuttacaritàcheportasemprebuonfrutto,-disseAgnese,laquale,co'suoidifettucci,eraunagranbuonadonna,esisarebbe,comesidice,buttatanelfuocoperquell'unicafiglia,incuiavevaripostatuttalasuacompiacenza.

Inquesta,arrivòRenzo,edentrandoconunvoltodispettoso insiemeemortificato,gettò i capponi suruna tavola;e fuquesta l'ultima tristavicendadellepoverebestie,perquelgiorno.

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- Bel parere chem'avete dato! - disse adAgnese. -M'avetemandato da un buon galantuomo, da uno che aiuta veramente i poverelli! - E raccontò il suoabboccamentocoldottore.Ladonna,stupefattadicosìtristariuscita,volevamettersiadimostrarecheilparereperòerabuono,echeRenzonondovevaaversaputofarlacosacomeandavafatta;maLuciainterruppequellaquestione,annunziandochesperavad'avertrovatounaiutomigliore.Renzoaccolseanchequestasperanza,comeaccadeaquellichesononellasventuraenell'impiccio.-Ma,seilpadre,-disse,-noncitrovaunripiego,lotroveròio,inunmodoonell'altro.

Ledonneconsigliaronlapace,lapazienza,laprudenza.-Domani,-disseLucia,-ilpadreCristoforoverràsicuramente;evedretechetroveràqualcherimedio,diquellichenoipoverettinonsappiamnemmenoimmaginare.

-Lospero;-disseRenzo,-ma,inognicaso,sapròfarmiragione,ofarmelafare.Aquestomondoc'ègiustiziafinalmente.

Co'dolorosidiscorsi,econleandateevenutechesisonriferite,quelgiornoerapassato;ecominciavaaimbrunire.

-Buonanotte,-dissetristamenteLuciaaRenzo,ilqualenonsapevarisolversid'andarsene.

-Buonanotte,-risposeRenzo,ancorpiùtristamente.

-Qualchesantociaiuterà,-replicòLucia:-usateprudenza,erassegnatevi.

Lamadreaggiunsealtriconsiglidellostessogenere;elospososen'andò,colcuoreintempesta,ripetendosemprequellestraneparole:-aquestomondoc'ègiustizia,finalmente!-Tant'èverocheunuomosopraffattodaldolorenonsapiùquelchesidica.

CapitoloIV

Ilsolenoneraancortuttoapparsosull'orizzonte,quandoilpadreCristoforouscìdalsuoconventodiPescarenico,persalireallacasettadov'eraaspettato.ÈPescarenicounaterricciola,sullarivasinistradell'Adda,ovogliamdiredellago,pocodiscostodalponte:ungruppettodicase,abitatelapiùpartedapescatori,eaddobbatequaelàditramagliediretiteseadasciugare.Ilconventoerasituato(elafabbricanesussistetuttavia)aldifuori,einfacciaall'entratadellaterra,condimezzolastradachedaLeccoconduceaBergamo.Ilcieloeratuttosereno:dimanoinmanocheilsoles'alzavadietroilmonte,sivedevalasualuce,dallesommità de'monti opposti, scendere, come spiegandosi rapidamente, giù per i pendìi, e nella valle. Un venticello d'autunno, staccando da' rami le foglieappassitedelgelso,leportavaacadere,qualchepassodistantedall'albero.Adestraeasinistra,nellevigne,suitralciancortesi,brillavanlefoglierosseggiantiavarietinte;elaterralavoratadifresco,spiccavabrunaedistintane'campidistoppiebiancastreeluccicantidallaguazza.Lascenaeralieta;maognifigura

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d'uomocheviapparisse,rattristavalosguardoeilpensiero.Ognitanto,s'incontravanomendichilaceriemacilenti,oinvecchiatinelmestiere,ospintialloradallanecessitàatenderlamano.PassavanozittiaccantoalpadreCristoforo,loguardavanopietosamente,e,benchénonavessernullaasperardalui,giacchéuncappuccinonontoccavamaimoneta,glifacevanouninchinodiringraziamento,perl'elemosinacheavevanricevuta,ocheandavanoacercarealconvento.Lospettacolode'lavoratorisparsine'campi,avevaqualcosad'ancorpiùdoloroso.Alcuniandavangettandolelorsemente,rade,conrisparmio,eamalincuore,comechiarrischiacosachetroppoglipreme;altrispingevanlavangacomeastento,erovesciavanosvogliatamentelazolla.Lafanciullascarna,tenendoperlacordaalpascololavaccherellamagrastecchita,guardavainnanzi,esichinavainfretta,arubarle,percibodellafamiglia,qualcheerba,dicuilafameavevainsegnato che anche gli uomini potevan vivere. Questi spettacoli accrescevano, a ogni passo, la mestizia del frate, il quale camminava già col tristopresentimentoincuore,d'andarasentirequalchesciagura.

«MaperchésiprendevatantopensierodiLucia?Eperché,alprimoavviso,s'eramossocontantasollecitudine,comeaunachiamatadelpadreprovinciale?EchieraquestopadreCristoforo?»Bisognasoddisfareatuttequestedomande.

IlpadreCristoforoda***eraunuomopiùvicinoaisessantacheaicinquant'anni. Ilsuocaporaso,salvo lapiccolacoronadicapelli,chevigirava intorno,secondoilritocappuccinesco,s'alzavaditempointempo,conunmovimentochelasciavatrasparireunnonsoched'alteroed'inquieto;esubitos'abbassava,perriflessioned'umiltà.Labarbabiancaelunga,cheglicoprivaleguanceeilmento,facevaancorpiùrisaltareleformerilevatedellapartesuperioredelvolto,allequaliun'astinenza,giàdagranpezzoabituale,avevaassaipiùaggiuntodigravitàchetoltod'espressione.Dueocchiincavatieranperlopiùchinatiaterra,matalvoltasfolgoravano,convivacitàrepentina;comeduecavallibizzarri,condottiamanodauncocchiere,colqualesanno,peresperienza,chenonsipuòvincerla,purefanno,ditempointempo,qualchesgambetto,chescontansubito,conunabuonatiratadimorso.

IlpadreCristoforononerasemprestatocosì,nésempreerastatoCristoforo:ilsuonomedibattesimoeraLodovico.Erafigliuolod'unmercantedi***(questiasterischi vengon tutti dalla circospezione del mio anonimo) che, ne' suoi ultim'anni, trovandosi assai fornito di beni, e con quell'unico figliuolo, avevarinunziatoaltraffico,es'eradatoaviverdasignore.

Nelsuonuovoozio,cominciòaentrargliincorpounagranvergognadituttoqueltempocheavevaspesoafarqualcosainquestomondo.Predominatodaunatalfantasia,studiavatuttelemanieredifardimenticarech'erastatomercante:avrebbevolutopoterlodimenticareanchelui.Mailfòndaco,leballe,illibro,ilbraccio,glicomparivansemprenellamemoria,comel'ombradiBancoaMacbeth,anchetralapompadellemense,eilsorrisode'parassiti.Enonsipotrebbedire la cura che dovevano aver que' poveretti, per schivare ogni parola che potesse parere allusiva all'antica condizione del convitante. Un giorno, perraccontarneuna,ungiorno,sulfinirdellatavola,ne'momentidellapiùvivaeschiettaallegria,chenonsisarebbepotutodirechipiùgodesse,olabrigatadisparecchiare,oilpadroned'averapparecchiato,andavastuzzicando,consuperioritàamichevole,unodique'commensali,ilpiùonestomangiatoredelmondo.Questo,percorrispondereallacelia,senzalaminimaombradimalizia,propriocolcandored'unbambino,rispose:-eh!iofol'orecchiodelmercante-.Eglistessofusubitocolpitodalsuonodellaparolacheglierauscitadibocca:guardò,confacciaincerta,allafacciadelpadrone,ches'erarannuvolata:l'unoel'altroavrebbervolutoriprenderquelladiprima;manonerapossibile.Glialtriconvitatipensavano,ognundasé,almododisopireilpiccoloscandolo,edifareunadiversione;ma,pensando,tacevano,e,inquelsilenzio,loscandoloerapiùmanifesto.Ognunoscansavad'incontrargliocchideglialtri;ognunosentivachetutti

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eranoccupatidelpensierochetuttivolevandissimulare.Lagioia,perquelgiorno,sen'andò;el'imprudenteo,perparlarconpiùgiustizia,losfortunato,nonricevettepiùinvito.CosìilpadrediLodovicopassògliultimisuoianniinangustiecontinue,temendosempred'essereschernito,enonriflettendomaicheilvenderenonè cosapiù ridicola che il comprare, e chequellaprofessionedi cuiallora sivergognava, l'avevapureesercitataper tant'anni, inpresenzadelpubblico,esenzarimorso.Feceeducareilfiglionobilmente,secondolacondizionede'tempi,eperquantoglieraconcessodalleleggiedalleconsuetudini;glidiedemaestridilettereed'esercizicavallereschi;emorì,lasciandoloriccoegiovinetto.

Lodovicoavevacontratteabitudinisignorili;egliadulatori,traiqualieracresciuto,l'avevanoavvezzatoadessertrattatoconmoltorispetto.Ma,quandovollemischiarsicoiprincipalidellasuacittà,trovòunfarebendiversodaquelloacuieraaccostumato;evideche,avoleresserdellalorcompagnia,comeavrebbedesiderato,gliconveniva fareunanuovascuoladipazienzaedisommissione,starsemprealdisotto,e ingozzarneuna,ognimomento.Unatalmanieradiviverenons'accordava,néconl'educazione,néconlanaturadiLodovico.S'allontanòdaessiindispettito.Mapoinestavalontanoconrammarico;perchégliparevachequestiveramenteavrebberdovutoessereisuoicompagni;soltantogliavrebbevolutipiùtrattabili.Conquestomistod'inclinazioneedirancore,nonpotendofrequentarlifamigliarmente,evolendopureaverchefarconloroinqualchemodo,s'eradatoacompeterconlorodisfoggiedimagnificenza,comprandosi cosìa contanti inimicizie, invidiee ridicolo.La sua indole,onesta insiemeeviolenta, l'avevapoi imbarcatoper tempo inaltregarepiù serie.Sentivaunorrorespontaneoesinceroperl'angherieeperisoprusi:orroreresoancorpiùvivoinluidallaqualitàdellepersonechepiùnecommettevanoallagiornata;ch'eranoappuntocolorocoiqualiavevapiùdiquellaruggine.Peracquietare,operesercitaretuttequestepassioniinunavolta,prendevavolentierilepartid'undebolesopraffatto,sipiccavadifarcistareunsoverchiatore,s'intromettevainunabriga,senetiravaaddossoun'altra;tantoche,apocoapoco,venneacostituirsicomeunprotettordeglioppressi,eunvendicatorede' torti.L'impiegoeragravoso;enonèdadomandarese ilpoveroLodovicoavessenemici,impegniepensieri.Oltrelaguerraesterna,erapoitribolatocontinuamentedacontrastiinterni;perché,aspuntarlainunimpegno(senzaparlarediquelliincuirestavaaldisotto),dovevaancheluiadoperarraggirieviolenze,chelasuacoscienzanonpotevapoiapprovare.Dovevatenersiintornounbuonnumerodibravacci;e,cosìperlasuasicurezza,comeperaverneunaiutopiùvigoroso,dovevascegliereipiùarrischiati,cioèipiùribaldi;evivereco'birboni,per amor della giustizia. Tanto che, più d'una volta, o scoraggiato, dopo una trista riuscita, o inquieto per un pericolo imminente, annoiato del continuoguardarsi,stomacatodellasuacompagnia,inpensierodell'avvenire,perlesuesostanzechesen'andavan,digiornoingiorno,inoperebuoneeinbraverie,piùd'unavoltaglierasaltata la fantasiadi farsi frate; che,aque' tempi,era il ripiegopiùcomune,peruscird'impicci.Maquesta, chesarebbe forsestataunafantasiapertuttalasuavita,divenneunarisoluzione,acausad'unaccidente,ilpiùseriocheglifosseancorcapitato.

Andavaungiornoperunastradadellasuacittà,seguitodaduebravi,eaccompagnatodauntalCristoforo,altrevoltegiovinedibottegae,dopochiusaquesta,diventatomaestrodicasa.Eraunuomodicircacinquant'anni,affezionato,dallagioventù,aLodovico,cheavevavedutonascere,eche,trasalarioeregali,glidavanonsolodavivere,madichemantenereetirarsuunanumerosafamiglia.VideLodovicospuntardalontanounsignortale,arroganteesoverchiatorediprofessione,colqualenonavevamaiparlatoinvitasua,macheglieracordialenemico,ealqualerendeva,purdicuore,ilcontraccambio:giacchéèunode'vantaggidiquestomondo,quellodipoterodiareedesserodiati,senzaconoscersi.Costui,seguitodaquattrobravi,s'avanzavadiritto,conpassosuperbo,conlatestaalta,conlaboccacompostaall'alterigiaeallosprezzo.Tutt'eduecamminavanrasentealmuro;maLodovico(notatebene)lostrisciavacollatodestro;eciò,secondounaconsuetudine,glidavaildiritto(dovemaisivaaficcareildiritto!)dinonistaccarsidaldettomuro,perdarpassoachisifosse;cosadellaqualeallorasifacevagrancaso.L'altropretendeva,all'opposto,chequeldirittocompetessealui,comeanobile,echeaLodovicotoccassed'andarnelmezzo;e

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ciòinforzad'un'altraconsuetudine.Perocché,inquesto,comeaccadeinmoltialtriaffari,eranoinvigoredueconsuetudinicontrarie,senzachefossedecisoqualdelleduefosselabuona;ilchedavaopportunitàdifareunaguerra,ognivoltacheunatestaduras'abbattesseinun'altradellastessatempra.Que'duesivenivanoincontro,ristrettiallamuraglia,comeduefiguredibassorilievoambulanti.Quandositrovaronoavisoaviso,ilsignortale,squadrandoLodovico,acapoalto,colcipiglioimperioso,glidisse,inuntonocorrispondentedivoce:-fateluogo.

-Fateluogovoi,-risposeLodovico.-Ladirittaèmia.

-Co'vostripari,èsempremia.

-Sì, se l'arroganzade'vostripari fosse leggeper iparimiei. Ibravidell'unoedell'altroeranrimasti fermi, ciascunodietro il suopadrone,guardandosi incagnesco,conlemanialledaghe,preparatiallabattaglia.Lagentechearrivavadiquaedilà,sitenevaindistanza,aosservareilfatto;elapresenzadiqueglispettatorianimavasemprepiùilpuntigliode'contendenti.

-Nelmezzo,vilemeccanico;och'iot'insegnounavoltacomesitrattaco'gentiluomini.

-Voimentitech'iosiavile.

-Tumentich'ioabbiamentito-.Questarispostaeradiprammatica.-E,setufossicavaliere,comesonio,-aggiunsequelsignore,-tivorreifarvedere,conlaspadaeconlacappa,cheilmentitoreseitu.

-Eunbuonpretestoperdispensarvidisostenerco'fattil'insolenzadellevostreparole.

-Gettatenelfangoquestoribaldo,-disseilgentiluomo,voltandosia'suoi.

-Vediamo!-disseLodovico,dandosubitamenteunpassoindietro,emettendomanoallaspada.

-Temerario!-gridòl'altro,sfoderandolasua:-iospezzeròquesta,quandosaràmacchiatadeltuovilsangue.

Cosìs'avventaronol'unoall'altro;iservitoridelleduepartisislanciaronoalladifesade'loropadroni.Ilcombattimentoeradisuguale,eperilnumero,eancheperchéLodovicomiravapiùttostoascansareicolpi,eadisarmareilnemico,cheaducciderlo;maquestovolevalamortedilui,aognicosto.Lodovicoavevagiàricevutaalbracciosinistrounapugnalatad'unbravo,eunasgraffiaturaleggierainunaguancia,eilnemicoprincipaleglipiombavaaddossoperfinirlo;quandoCristoforo,vedendo il suopadronenell'estremopericolo,andòcolpugnaleaddossoal signore.Questo, rivolta tutta la sua ira controdi lui, lopassòcon laspada.Aquellavista,Lodovico,comefuordisé,cacciòlasuanelventredelferitore,ilqualecaddemoribondo,quasiaunpuntocolpoveroCristoforo.Ibravidelgentiluomo,vistoch'erafinita,sidiederoallafuga,malconci:quellidiLodovico,tartassatiesfregiatiancheloro,nonessendovipiùachidare,enonvolendo

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trovarsiimpicciatinellagente,chegiàaccorreva,scantonaronodall'altraparte:eLodovicositrovòsolo,conque'duefunesticompagniaipiedi,inmezzoaunafolla.

-Com'èandata?-Èuno.-Sondue.-Glihafattounocchiellonelventre.-Chièstatoammazzato?-Quelprepotente.-OhsantaMaria,chesconquasso!-Chicercatrova.-Unalepagatutte.-Hafinitoanchelui.-Checolpo!-Vuolessereunafaccendaseria.-Equell'altrodisgraziato!-Misericordia!chespettacolo!-Salvatelo,salvatelo.-Stafrescoanchelui.-Vedetecom'èconcio!buttasanguedatutteleparti.-Scappi,scappi.Nonsilasciprendere.

Questeparole,chepiùdituttesifacevansentirenelfrastonoconfusodiquellafolla,esprimevanoilvotocomune;e,colconsiglio,venneanchel'aiuto.Ilfattoeraaccadutovicinoaunachiesadicappuccini,asilo,comeognunsa,impenetrabilealloraa'birri,eatuttoquelcomplessodicoseedipersone,chesichiamavala giustizia. L'uccisore ferito fu quivi condotto o portato dalla folla, quasi fuor di sentimento; e i frati lo ricevettero dalle mani del popolo, che glieloraccomandava,dicendo:-èunuomodabbenechehafreddatounbirbonesuperbo:l'hafattopersuadifesa:c'èstatotiratopericapelli.

Lodovicononavevamai,primad'allora,sparsosangue;e,benchél'omicidiofosse,aque'tempi,cosatantocomune,chegliorecchid'ognunoeranoavvezziasentirloraccontare,egliocchiavederlo,purel'impressionech'egliricevettedalvederl'uomomortoperlui,el'uomomortodalui,funuovaeindicibile;fuunarivelazionedi sentimentiancorasconosciuti. Il caderedel suonemico, l'alterazionediquelvolto, chepassava, inunmomento,dallaminacciaedal furore,all'abbattimentoeallaquietesolennedellamorte,fuunavistachecambiò,inunpunto,l'animodell'uccisore.Strascinatoalconvento,nonsapevaquasidovesifosse,nécosasifacesse;e,quandofutornatoinsé,sitrovòinunlettodell'infermeria,nellemanidelfratechirurgo(icappuccinineavevanoordinariamenteunoinogniconvento),cheaccomodavafaldelleefascesulledueferitech'egliavevaricevutenelloscontro.Unpadre,ilcuiimpiegoparticolareerad'assistereimoribondi,echeavevaspessoavutoarenderquestoserviziosullastrada,fuchiamatosubitoalluogodelcombattimento.Tornato,pochiminutidopo,entrònell'infermeria,e,avvicinatosiallettodoveLodovicogiaceva,-consolatevi-glidisse:-almenoèmortobene,em'haincaricatodichiedereilvostroperdono,ediportarvi il suo -.Questaparola fece rinvenireaffatto ilpoveroLodovico,egli risvegliòpiùvivamenteepiùdistintamente i sentimenti ch'eranconfusieaffollatinelsuoanimo:doloredell'amico,sgomentoerimorsodelcolpocheglierauscitodimano,e,nellostessotempo,un'angosciosacompassionedell'uomocheavevaucciso.-El'altro?-domandòansiosamentealfrate.

-L'altroeraspirato,quand'ioarrivai.Frattanto,gliaccessie icontornidelconventoformicolavandipopolocurioso:ma,giuntalasbirraglia, fecesmaltir lafolla,esipostòaunacertadistanzadallaporta,inmodoperòchenessunopotesseuscirneinosservato.Unfratellodelmorto,duesuoicuginieunvecchiozio,venneropure,armatidacapoapiedi, congrandeaccompagnamentodibravi;esimiseroa far la ronda intorno,guardando,conariaeconattididispettominaccioso,que'curiosi,chenonosavandire:glistabene;mal'avevanoscrittoinviso.

AppenaLodovicoebbepotutoraccogliereisuoipensieri,chiamatounfrateconfessore, lopregòchecercassedellavedovadiCristoforo, lechiedesseinsuonomeperdonod'esserestatoluilacagione,quantunquebencertoinvolontaria,diquelladesolazione,e,nellostessotempo,l'assicurassech'egliprendevalafamigliasopradisé.Riflettendoquindia'casisuoi,sentìrinascerepiùchemaivivoeserioquelpensierodifarsifrate,chealtrevolteglierapassatoperlamente:gliparvecheDiomedesimol'avessemessosullastrada,edatogliunsegnodelsuovolere,facendolocapitareinunconvento,inquellacongiuntura;eil

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partitofupreso.Fecechiamareilguardiano,eglimanifestòilsuodesiderio.N'ebbeinrisposta,chebisognavaguardarsidallerisoluzioniprecipitate;mache,sepersisteva,nonsarebberifiutato.Allora,fattovenireunnotaro,dettòunadonazionedituttociòcheglirimaneva(ch'eratuttaviaunbelpatrimonio)allafamigliadiCristoforo:unasommaallavedova,comeselecostituisseunacontraddote,eilrestoaottofigliuolicheCristoforoavevalasciati.

LarisoluzionediLodovicovenivamoltoapropositoperisuoiospiti,iquali,percagionsua,eranoinunbell'intrigo.Rimandarlodalconvento,edesporlocosìalla giustizia, cioè alla vendetta de' suoi nemici, non era partito dametter neppure in consulta. Sarebbe stato lo stesso che rinunziare a' propri privilegi,screditareilconventopressoilpopolo,attirarsiilbiasimodituttiicappuccinidell'universo,peraverlasciatoviolareildirittoditutti,concitarsicontrotuttel'autorità ecclesiastiche, le quali si consideravan come tutrici di questo diritto.Dall'altra parte, la famiglia dell'ucciso, potente assai, e per sé, e per le sueaderenze,s'eramessaalpuntodivolervendetta;edichiaravasuonemicochiunques'attentassedimetterviostacolo.Lastorianondicechea lorodolessemoltodell'ucciso,enemmenocheunalagrimafossestatasparsaperlui,intuttoilparentado:dicesoltantoch'erantuttismaniosid'avernell'unghiel'uccisore,ovivoomorto.Oraquesto,vestendol'abitodicappuccino,accomodavaognicosa.Faceva,incertamaniera,un'emenda,s'imponevaunapenitenza,sichiamavaimplicitamenteincolpa,siritiravadaognigara;erainsommaunnemicochedeponl'armi.Iparentidelmortopotevanpoianche,seloropiacesse,credereevantarsi che s'era fatto frateperdisperazione, e per terroredel loro sdegno. E, ad ognimodo, ridurreunuomoa spropriarsi del suo, a tosarsi la testa, acamminareapiedinudi,adormirsurunsaccone,aviverd'elemosina,potevaparereunapunizionecompetente,ancheall'offesoilpiùborioso.

Il padre guardiano si presentò, con un'umiltà disinvolta, al fratello delmorto, e, dopomille proteste di rispetto per l'illustrissima casa, e di desiderio dicompiacereadessaintuttociòchefossefattibile,parlòdelpentimentodiLodovico,edellasuarisoluzione,facendogarbatamentesentirechelacasapotevaessernecontenta,einsinuandopoisoavemente,econmanieraancorpiùdestra,che,piacesseononpiacesse,lacosadovevaessere.Ilfratellodiedeinismanie,cheilcappuccinolasciòsvaporare,dicendoditempointempo:-èuntroppogiustodolore-.Feceintendereche,inognicaso,lasuafamigliaavrebbesaputoprendersiunasoddisfazione:eilcappuccino,qualunquecosanepensasse,nondissedino.Finalmenterichiese,imposecomeunacondizione,chel'uccisordisuofratellopartirebbesubitodaquellacittà.Ilguardiano,cheavevagiàdeliberatochequestofossefatto,dissechesifarebbe,lasciandochel'altrocredesse,seglipiaceva,esserquestounattod'ubbidienza:etuttofuconcluso.Contentalafamiglia,cheneuscivacononore;contentiifrati,chesalvavanounuomoeiloroprivilegi, senza farsi alcunnemico; contenti i dilettanti di cavalleria, che vedevanoun affare terminarsi lodevolmente; contento il popolo, che vedeva fuord'impicciounuomobenvoluto,eche,nellostessotempo,ammiravaunaconversione;contentofinalmente,epiùditutti,inmezzoaldolore,ilnostroLodovico,ilqualecominciavaunavitad'espiazioneediservizio,chepotesse,senonriparare,pagarealmenoilmalfatto,erintuzzareilpungolointollerabiledelrimorso.Ilsospettochelasuarisoluzionefosseattribuitaallapaura,l'afflisseunmomento;masiconsolòsubito,colpensierocheanchequell'ingiustogiudiziosarebbeungastigoperlui,eunmezzod'espiazione.Così,atrent'anni,siravvolsenelsacco;e,dovendo,secondol'uso,lasciareilsuonome,eprenderneunaltro,nescelseunocheglirammentasse,ognimomento,ciòcheavevadaespiare:esichiamòfraCristoforo.

Appenacompitalacerimoniadellavestizione,ilguardianogl'intimòchesarebbeandatoafareilsuonoviziatoa***,sessantamiglialontano,echepartirebbeall'indomani. Ilnovizios'inchinòprofondamente,echieseunagrazia. -Permettetemi,padre, -disse, -che,primadipartirdaquestacittà,dovehosparsoilsangued'unuomo,dovelasciounafamigliacrudelmenteoffesa,iolaristorialmenodell'affronto,ch'iomostrialmenoilmiorammaricodinonpoterrisarcireildanno,colchiederescusaalfratellodell'ucciso,eglilevi,seDiobenedicelamiaintenzione,ilrancoredall'animo-.Alguardianoparvecheuntalpasso,oltre

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all'esser buono in sé, servirebbe a riconciliar sempre più la famiglia col convento; e andò diviato da quel signor fratello, ad esporgli la domanda di fraCristoforo.Aproposta così inaspettata, colui sentì, insieme con lamaraviglia, un ribollimentodi sdegno, nonperò senzaqualche compiacenza.Dopo averpensatounmomento,-vengadomani,-disse;eassegnòl'ora.Ilguardianotornò,aportarealnovizioilconsensodesiderato.

Ilgentiluomopensòsubitoche,quantopiùquellasoddisfazionefossesolenneeclamorosa,tantopiùaccrescerebbeilsuocreditopressotuttalaparentela,epresso il pubblico; e sarebbe (per dirla con un'eleganzamoderna) una bella pagina nella storia della famiglia. Fece avvertire in fretta tutti i parenti che,all'indomani,amezzogiorno,restasseroserviti(cosìsidicevaallora)divenirdalui,aricevereunasoddisfazionecomune.Amezzogiorno,ilpalazzobrulicavadisignorid'ognietàed'ognisesso:eraungirare,unrimescolarsidigrancappe,d'altepenne,didurlindanependenti,unmoversilibratodigorgiereinamidatee crespe, uno strascico intralciato di rabescate zimarre. Le anticamere, il cortile e la strada formicolavan di servitori, di paggi, di bravi e di curiosi. FraCristoforovidequell'apparecchio,neindovinòilmotivo,eprovòunleggierturbamento;ma,dopounistante,dissetrasé:«stabene:l'houccisoinpubblico,allapresenzaditantisuoinemici:quellofuscandalo,questaèriparazione».Così,congliocchibassi,colpadrecompagnoalfianco,passòlaportadiquellacasa,attraversa il cortile, trauna folla che lo squadrava conuna curiositàpoco cerimoniosa; salì le scale, e, dimezzoall'altra folla signorile, che feceala al suopassaggio,seguitodacentosguardi,giunseallapresenzadelpadrondicasa;ilquale,circondatoda'parentipiùprossimi,stavarittonelmezzodellasala,conlosguardoaterra,eilmentoinaria,impugnando,conlamanosinistra,ilpomodellaspada,estringendoconladestrailbaverodellacappasulpetto.

C'ètalvolta,nelvoltoenelcontegnod'unuomo,un'espressionecosìimmediata,sidirebbequasiun'effusionedell'animointerno,che,inunafolladispettatori,ilgiudiziosopraquell'animosaràunsolo.IlvoltoeilcontegnodifraCristoforodisserchiaroagliastanti,chenons'erafattofrate,névenivaaquell'umiliazionepertimoreumano:equestocominciòaconcigliarglielitutti.Quandovidel'offeso,affrettòilpasso,glisiposeinginocchioniaipiedi,incrociòlemanisulpetto,e,chinandolatestarasa,dissequesteparole:-iosonol'omicidadisuofratello.SaIddiosevorreirestituirglieloacostodelmiosangue;ma,nonpotendoaltrochefarleinefficacietardescuse,lasupplicod'accettarleperl'amordiDio-.Tuttigliocchieranoimmobilisulnovizio,esulpersonaggioacuiegliparlava;tuttigliorecchi eran tesi.Quando fraCristoforo tacque, s'alzò, per tutta la sala, unmormorìodi pietà e di rispetto. Il gentiluomo, che stava in attodi degnazioneforzata,ed'iracompressa,futurbatodaquelleparole;e,chinandosiversol'inginocchiato,-alzatevi,-disse,convocealterata:-l'offesa...ilfattoveramente...mal'abitocheportate...nonsoloquesto,maanchepervoi...S'alzi,padre...Miofratello...nonlopossonegare...erauncavaliere...eraunuomo...unpo'impetuoso...unpo'vivo.MatuttoaccadeperdisposiziondiDio.Nonseneparlipiù...Ma,padre,leinondevestareincodestapositura-.E,presoloperlebraccia,losollevò.FraCristoforo,inpiedi,macolcapochino,rispose:-iopossodunquesperarecheleim'abbiaconcessoilsuoperdono!Esel'ottengodalei,dachinondevosperarlo?Oh!s'iopotessisentiredallasuaboccaquestaparola,perdono!

-Perdono?-disseilgentiluomo.-Leinonnehapiùbisogno.Mapure,poichélodesidera,certo,certo,ioleperdonodicuore,etutti...

-Tutti! tutti! -gridarono,aunavoce,gliastanti. Ilvoltodel frates'aprìaunagioiariconoscente,sotto laqualetrasparivaperòancoraun'umileeprofondacompunzionedelmaleacuilaremissionedegliuomininonpotevariparare.Ilgentiluomo,vintodaquell'aspetto,etrasportatodallacommozionegenerale,gligettòlebracciaalcollo,eglidiedeenericevetteilbaciodipace.Un-bravo!bene!-scoppiòdatuttelepartidellasala;tuttisimossero,esistrinserointornoalfrate.Intantovenneroservitori,congrancopiadirinfreschi.IlgentiluomosiraccostòalnostroCristoforo,ilqualefacevasegnodivolersilicenziare,eglidisse:

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-padre,gradiscaqualchecosa;midiaquestaprovad'amicizia-.Esimiseperservirloprimad'ognialtro;maegli,ritirandosi,conunacertaresistenzacordiale,-questecose,-disse,-nonfannopiùperme;manonsaràmaich'iorifiutiisuoidoni.Iostopermettermiinviaggio:sidegnidifarmiportareunpane,perchéiopossadired'avergodutolasuacarità,d'avermangiatoilsuopane,eavutounsegnodelsuoperdono-.Ilgentiluomo,commosso,ordinòchecosìsifacesse;evennesubitouncameriere,ingrangala,portandounpanesurunpiattod'argento,elopresentòalpadre;ilquale,presoloeringraziato,lomisenellasporta.Chiesequindilicenza;e,abbracciatodinuovoilpadrondicasa,etuttiquelliche,trovandosipiùvicinialui,poteronoimpadronirseneunmomento,siliberòdaessiafatica;ebbeacombatternell'anticamere,perisbrigarsida'servitori,eancheda'bravi,cheglibaciavanoillembodell'abito,ilcordone,ilcappuccio;esitrovònellastrada,portatocomeintrionfo,eaccompagnatodaunafolladipopolo,finoaunaportadellacittà;d'ondeuscì,cominciandoilsuopedestreviaggio,versoilluogodelsuonoviziato.

Ilfratellodell'ucciso,eilparentado,ches'eranoaspettatid'assaporareinquelgiornolatristagioiadell'orgoglio,sitrovaronoinveceripienidellagioiaserenadelperdonoedellabenevolenza.LacompagniaSi trattenneancorqualche tempo,conunabonarietàeconunacordialità insolita, in ragionamentiaiqualinessuno era preparato, andando là. In vece di soddisfazioni prese, di soprusi vendicati, d'impegni spuntati, le lodi del novizio, la riconciliazione, lamansuetudinefuronoitemidellaconversazione.Etaluno,che,perlacinquantesimavolta,avrebberaccontatocomeilconteMuziosuopadreavevasaputo,inquella famosa congiuntura, far stare a dovere il marchese Stanislao, ch'era quel rodomonte che ognun sa, parlò in vece delle penitenze e della pazienzamirabiled'unfraSimone,mortomolt'anniprima.Partitalacompagnia,ilpadrone,ancortuttocommosso,riandavatrasé,conmaraviglia,ciòcheavevainteso,ciòch'eglimedesimoavevadetto;eborbottavatraidenti:-diavolod'unfrate!-(bisognabenechenoitrascriviamolesuepreciseparole)-diavolod'unfrate!se rimaneva lì in ginocchio, ancora per qualche momento, quasi quasi gli chiedevo scusa io, che m'abbia ammazzato il fratello -. La nostra storia notaespressamenteche,daquelgiornoinpoi,quelsignorefuunpo'menprecipitoso,eunpo'piùallamano.

IlpadreCristoforocamminava,conunaconsolazionechenonavevamaipiùprovata,dopoquelgiornoterribile,adespiareilqualetutta lasuavitadovevaesser consacrata. Il silenzio ch'era imposto a' novizi, l'osservava, senza avvedersene, assorto com'era, nel pensiero delle fatiche, delle privazioni edell'umiliazionicheavrebbesofferte,periscontareilsuofallo.Fermandosi,all'oradellarefezione,pressounbenefattore,mangiò,conunaspeciedivoluttà,delpanedelperdono:maneserbòunpezzo,eloriposenellasporta,pertenerlo,comeunricordoperpetuo.

Non è nostro disegnodi far la storia della sua vita claustrale: diremo soltanto che, adempiendo, sempre con gran voglia, e con gran cura, gli ufizi che glivenivanoordinariamenteassegnati,dipredicareed'assistereimoribondi,nonlasciavamaisfuggireun'occasioned'esercitarneduealtri,ches'eraimpostidasé:accomodardifferenze,eproteggereoppressi.Inquestogenioentrava,perqualcheparte,senzach'eglisen'avvedesse,quellasuavecchiaabitudine,eunresticciolodispiritiguerreschi,chel'umiliazionielemacerazioninonavevanpotutospegnerdeltutto.Ilsuolinguaggioeraabitualmenteumileeposato;ma,quando si trattassedi giustizia odi verità combattuta, l'uomo s'animava, aun tratto, dell'impeto antico, che, secondato emodificatodaun'enfasi solenne,venutagli dall'uso del predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. Tutto il suo contegno, come l'aspetto, annunziava una lunga guerra, traun'indolefocosa,risentita,eunavolontàopposta,abitualmentevittoriosa,sempreall'erta,edirettadamotiviedaispirazionisuperiori.Unsuoconfratelloedamico, che lo conosceva bene, l'aveva una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro forma naturale, che alcuni, anche ben educati,

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pronunziano,quandolapassionetrabocca,smozzicate,conqualcheletteramutata;paroleche,inqueltravisamento,fannoperòricordaredellaloroenergiaprimitiva.

Seunapoverellasconosciuta,neltristocasodiLucia,avessechiestol'aiutodelpadreCristoforo,eglisarebbecorsoimmediatamente.TrattandosipoidiLucia,accorsecontantapiùsollecitudine,inquantoconoscevaeammiraval'innocenzadilei,eragiàinpensieroperisuoipericoli,esentivaun'indegnazionesanta,per la turpepersecuzionedellaqualeeradivenuta l'oggetto.Oltredi ciò,avendolaconsigliata,per ilmenomale,dinonpalesarnulla,edi starsenequieta,temevaoracheilconsigliopotesseaverprodottoqualchetristoeffetto;eallasollecitudinedicarità,ch'erainluicomeingenita,s'aggiungeva,inquestocaso,quell'angustiascrupolosachespessotormentaibuoni.

Ma,intantochenoisiamostatiaraccontareifattidelpadreCristoforo,èarrivato,s'èaffacciatoall'uscio;eledonne,lasciandoilmanicodell'aspochefacevangirareestridere,sisonoalzate,dicendo,aunavoce:-ohpadreCristoforo!siabenedetto!

CapitoloV

IlqualpadreCristoforosifermòrittosullasoglia,e,appenaebbedataun'occhiataalledonne,dovetteaccorgersicheisuoipresentimentinoneranfalsi.Onde,conquel tonod'interrogazionecheva incontroauna tristarisposta,alzando labarbaconunmoto leggierodella testaall'indietro,disse: -ebbene? -Luciarisposeconunoscoppiodipianto.Lamadrecominciavaa far lescused'averosato...ma il frates'avanzò,e,messosiasederesurunpanchettoa trepiedi,troncòicomplimenti,dicendoaLucia:-quietatevi,poverafigliuola.Evoi,-dissepoiadAgnese,-raccontatemicosac'è!-Mentrelabuonadonnafacevaallamegliolasuadolorosarelazione,ilfratediventavadimillecolori,eoraalzavagliocchialcielo,orabattevaipiedi.Terminatalastoria,sicoprìilvoltoconlemani,edesclamò:-oDiobenedetto!finoaquando...!-Ma,senzacompirlafrase,voltandosidinuovoalledonne:-poverette!-disse:-Diovihavisitate.PoveraLucia!

-Nonciabbandonerà,padre?-dissequesta,singhiozzando.

-Abbandonarvi!-rispose.-EconchefacciapotreiiochiederaDioqualcosaperme,quandov'avessiabbandonata?voiinquestostato!voi,ch'Eglimiconfida!Nonviperdeted'animo:Egliv'assisterà:Eglivedetutto:Eglipuòservirsianched'unuomodanullacomesonio,perconfondereun...Vediamo,pensiamoquelchesipossafare.

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Cosìdicendo,appoggiòilgomitosinistrosulginocchio,chinòlafrontenellapalma,econladestrastrinselabarbaeilmento,comepertenerfermeeunitetuttelepotenzedell'animo.Malapiùattentaconsiderazionenonservivacheafargliscorgerepiùdistintamentequantoilcasofossepressanteeintrigato,equantoscarsi,quanto incertiepericolosi iripieghi.«Mettereunpo'divergognaadonAbbondio,e farglisentirequantomanchialsuodovere?Vergognaedoveresonounnullaperlui,quandohapaura.Efarglipaura?Chemezzihoiomaidifarglieneunachesuperiquellachehad'unaschioppettata?Informardituttoilcardinalearcivescovo,einvocarlasuaautorità?Civuoltempo:eintanto?epoi?Quand'anchequestapoverainnocentefossemaritata,sarebbequestounfrenoperquell'uomo?Chisaaqualsegnopossaarrivare?...Eresistergli?Come?Ah!sepotessi,pensavailpoverofrate,sepotessitirardallamiaimieifratidiqui,que'diMilano!Ma!nonèunaffarecomune;sareiabbandonato.Costuifal'amicodelconvento,sispacciaperpartigianode'cappuccini:eisuoibravinonsonvenutipiùd'unavoltaaricoverarsidanoi?Sareisoloinballo;mibuschereianchedell'inquieto,dell'imbroglione,dell'accattabrighe;e,quelch'èpiù,potreifors'anche,conuntentativofuorditempo,peggiorarlacondizionediquestapoveretta».Contrappesatoilproeilcontrodiquestoediquelpartito,ilmiglioregliparved'affrontardonRodrigo stesso, tentardi smoverlodal suo infameproposito, con lepreghiere, coi terroridell'altravita, anchediquesta, se fossepossibile.Allapeggio,sipotrebbealmenoconoscere,perquestavia,piùdistintamentequantocoluifosseostinatonelsuosporcoimpegno,scoprirdipiùlesueintenzioni,eprenderconsigliodaciò.

Mentre il frate stavacosìmeditando,Renzo, ilquale,per tutte le ragioni cheognunpuò indovinare,nonsapeva star lontanodaquella casa, era comparsosull'uscio;ma,vistoilpadresoprapensiero,eledonnechefacevancennodinondisturbarlo,sifermòsullasoglia,insilenzio.Alzandolafaccia,percomunicarealledonneilsuoprogetto,ilfrates'accorsedilui,elosalutòinunmodoch'esprimevaun'affezioneconsueta,resapiùintensadallapietà.

-Lehannodetto...,padre?-glidomandòRenzo,convocecommossa.

-Purtroppo;eperquestosonqui.

Chedicediquelbirbone...?

-Chevuoich'iodicadilui?Nonèquiasentire:chegioverebberolemieparole?Dicoate,ilmioRenzo,chetuconfidiinDio,echeDionont'abbandonerà.

-Benedettelesueparole!-esclamòilgiovane.-Leinonèdiquellichedansempretortoa'poveri.Mailsignorcurato,equelsignordottordellecauseperse...

-Nonrivangarequellochenonpuòservireadaltrocheainquietartiinutilmente.Iosonounpoverofrate;matiripetoquelchehodettoaquestedonne:perquelpococheposso,nonv'abbandonerò.

-Oh,leinonècomegliamicidelmondo!Ciarloni!Chiavessecredutoalleprotestechemifacevancostoro,nelbuontempo;eheh!Eranprontiadareilsangueperme;m'avrebberosostenutocontroildiavolo.S'ioavessiavutounnemico?...bastavachemilasciassiintendere;avrebbefinitoprestodimangiarpane.E

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ora, se vedesse come si ritirano... - A questo punto, alzando gli occhi al volto del padre, vide che s'era tutto rannuvolato, e s'accorse d'aver detto ciò checonvenivatacere.Mavolendoraccomodarla,s'andavaintrigandoeimbrogliando:-volevodire...nonintendodire...cioè,volevodire...

-Cosavolevidire?Eche?tuavevidunquecominciatoaguastarl'operamia,primachefosseintrapresa!Buonpertecheseistatodisingannatointempo.Che!tuandaviincercad'amici...qualiamici!...chenont'avrebberpotutoaiutare,neppurvolendo!EcercavidiperderQuelsolochelopuòelovuole!NonsaitucheDioèl'amicode'tribolati,checonfidanoinLui?Nonsaituche,ametterfuoril'unghie,ildebolenonciguadagna?Equandopure...-Aquestopunto,afferròfortementeilbracciodiRenzo:ilsuoaspetto,senzaperderd'autorità,s'atteggiòd'unacompunzionesolenne,gliocchis'abbassarono,lavocedivennelentaecomesotterranea:-quandopure...èunterribileguadagno!Renzo!vuoituconfidareinme?...chedicoinme,omiciattolo,fraticello?VuoituconfidareinDio?

-Ohsì!-risposeRenzo.-QuelloèilSignoredavvero.

-Ebbene;promettichenonaffronterai,chenonprovocherainessuno,chetilasceraiguidardame.

-Loprometto.Luciafeceungranrespiro,comeseleavesserlevatounpesod'addosso;eAgnesedisse:-bravofigliuolo.

-Sentite,figliuoli,-ripresefraCristoforo:-ioanderòoggiaparlareaquell'uomo.SeDioglitoccailcuore,edàforzaallemieparole,bene:seno,Eglicifaràtrovarequalchealtrorimedio.Voiintanto,stateviquieti,ritirati,scansateleciarle,nonvifatevedere.Stasera,odomattinaalpiùtardi,mirivedrete-.Dettoquesto,troncòtutti iringraziamentie lebenedizioni,epartì.S'avviòalconvento,arrivòatempod'andareincoroacantarsesta,desinò,esimisesubitoincammino,versoilcoviledellafierachevolevaprovarsid'ammansare.

IlpalazzottodidonRodrigosorgevaisolato,asomiglianzad'unabicocca,sullacimad'unode'poggiond'èsparsaerilevataquellacostiera.Aquestaindicazionel'anonimoaggiungecheilluogo(avrebbefattomeglioascriverneallabuonailnome)erapiùinsudelpaesellodeglisposi,discostodaquestoforsetremiglia,equattrodalconvento.Appièdelpoggio,dallapartecheguardaamezzogiorno,eversoillago,giacevaunmucchiettodicasupole,abitatedacontadinididonRodrigo;ederacomelapiccolacapitaledelsuopiccolregno.Bastavapassarvi,peresserchiaritodellacondizioneede'costumidelpaese.Dandoun'occhiatanellestanzeterrene,dovequalcheusciofosseaperto,sivedevanoattaccatialmuroschioppi,tromboni,zappe,rastrelli,cappellidipaglia,reticelleefiaschettidapolvere,allarinfusa.Lagentechevis'incontravaeranoomaccitarchiatiearcigni,conungranciuffoarrovesciatosulcapo,echiusoinunareticella;vecchiche,perdutelezanne,parevansemprepronti,chinullanullagliaizzasse,adigrignarlegengive;donneconcertefaccemaschie,econcertebraccianerborute,buonedavenireinaiutodellalingua,quandoquestanonbastasse:ne'sembiantienellemossede'fanciullistessi,chegiocavanperlastrada,sivedevaunnonsochedipetulanteediprovocativo.

FraCristoforoattraversòilvillaggio,salìperunaviuzzaachiocciola,epervennesurunapiccolaspianata,davantialpalazzotto.Laportaerachiusa,segnocheilpadronestavadesinando,enonvolevaesserfrastornato.Leradeepiccolefinestrechedavansullastrada,chiusedaimpostesconnesseeconsuntedaglianni,eranperòdifesedagrosseinferriate,equelledelpianterrenotant'altecheappenavisarebbearrivatounuomosullespalled'unaltro.Regnavaquiviungran

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silenzio;eunpasseggieroavrebbepotutocrederechefosseunacasaabbandonata,sequattrocreature,dueviveeduemorte,collocateinsimmetria,difuori,nonavesserdatounindiziod'abitanti.Duegrand'avoltoi,conl'alispalancate,eco'teschipenzoloni,l'unospennacchiatoemezzorosodaltempo,l'altroancorsaldoepennuto,eranoinchiodati,ciascunosurunbattentedelportone;eduebravi,sdraiati,ciascunosurunadellepancheposteadestraeasinistra,facevanlaguardia,aspettandod'esserchiamatiagodergliavanzidellatavoladelsignore.Ilpadresifermòritto,inattodichisidisponeadaspettare;maunde'bravis'alzò,eglidisse:-padre,padre,vengapureavanti:quinonsifannoaspettareicappuccini:noisiamoamicidelconvento:eiocisonostatoincertimomentichefuorinoneratroppobuon'ariaperme;esemiavessertenutalaportachiusa,lasarebbeandatamale-.Cosìdicendo,diededuepicchicolmartello.Aquelsuonorisposersubitodidentrogliurlie lestridadimastiniedicagnolini;e,pochimomentidopo,giunseborbottandounvecchioservitore;ma,veduto ilpadre,glifeceungrand'inchino,acquietòlebestie,conlemanieconlavoce,introdussel'ospiteinunangustocortile,erichiuselaporta.Accompagnatolopoiinunsalotto,eguardandoloconunacert'ariadimaravigliaedirispetto,disse:-nonèlei...ilpadreCristoforodiPescarenico?

-Perl'appunto.

-Leiqui?

-Comevedete,buonuomo.

-Saràperfardelbene.Delbene,-continuòmormorandotraidenti,erincamminandosi,-senepuòfarpertutto-.Attraversatidueotrealtrisalottioscuri,arrivarono all'uscio della sala del convito. Quivi un gran frastono confuso di forchette, di coltelli, di bicchieri, di piatti, e sopra tutto di voci discordi, checercavanoavicendadisoverchiarsi. Il fratevolevaritirarsi,estavacontrastandodietrol'usciocolservitore,perottenered'esserelasciatoinqualchecantodellacasa,fincheilpranzofosseterminato;quandol'uscios'aprì.UncertoconteAttilio,chestavasedutoinfaccia(erauncuginodelpadrondicasa;eabbiamgiàfattamenzionedilui,senzanominarlo),vedutaunatestarasaeunatonaca,eaccortosidell'intenzionemodestadelbuonfrate,-ehi!ehi!-gridò:-nonciscappi,padreriverito:avanti,avanti-.DonRodrigo,senzaindovinarprecisamenteilsoggettodiquellavisita,pure,pernonsoqualpresentimentoconfuso,n'avrebbefattodimeno.Ma,poichélospensieratod'Attilioavevafattaquellagranchiamata,nonconvenivaaluiditirarseneindietro;edisse:-venga,padre,venga-.Ilpadres'avanzò,inchinandosialpadrone,erispondendo,aduemani,aisalutide'commensali.

L'uomoonestoinfacciaalmalvagio,piacegeneralmente(nondicoatutti) immaginarseloconlafrontealta,conlosguardosicuro,colpettorilevato,conloscilinguagnolobenesciolto.Nelfattoperò,perfargliprenderquell'attitudine,sirichiedonmoltecircostanze,lequalibendiradosiriscontranoinsieme.Perciò,nonvimaravigliatesefraCristoforo,colbuontestimoniodellasuacoscienza,colsentimentofermissimodellagiustiziadellacausachevenivaasostenere,conunsentimentomistod'orroreedicompassioneperdonRodrigo,stesseconunacert'ariadisuggezioneedirispetto,allapresenzadiquellostessodonRodrigo,ch'eralìincapoditavola,incasasua,nelsuoregno,circondatod'amici,d'omaggi,ditantisegnidellasuapotenza,conunvisodafarmorireinboccaachisisiaunapreghiera,noncheunconsiglio,noncheunacorrezione,noncheunrimprovero.AllasuadestrasedevaquelconteAttiliosuocugino,e,sefabisognodidirlo,suocollegadilibertinaggioedisoverchieria,ilqualeeravenutodaMilanoavilleggiare,peralcunigiorni,conlui.Asinistra,eaunaltrolatodellatavola,stava,congranrispetto,temperatoperòd'unacertasicurezza,ed'unacertasaccenteria,ilsignorpodestà,quelmedesimoacui,inteoria,sarebbetoccatoafar

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giustiziaaRenzoTramaglino,eafarestaradoveredonRodrigo,comes'èvistodisopra.Infacciaalpodestà,inattod'unrispettoilpiùpuro,ilpiùsviscerato,sedevailnostrodottorAzzecca-garbugli,incappanera,ecolnasopiùrubicondodelsolito:infacciaaiduecugini,dueconvitatioscuri,de'qualilanostrastoriadice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare il capo, sorridere e approvare ogni cosa che dicesse un commensale, e a cui un altro noncontraddicesse.

-Dasederealpadre, -dissedonRodrigo.Unservitorepresentòunasedia,sullaqualesimise ilpadreCristoforo, facendoqualchescusaalsignore,d'esservenuto in ora inopportuna. - Bramerei di parlarle da solo a solo, con suo comodo, per un affare d'importanza, - soggiunse poi, con voce più sommessa,all'orecchiodidonRodrigo.

-Bene,bene,parleremo; - risposequesto: -ma intanto siportidaberealpadre. Ilpadrevoleva schermirsi;madonRodrigo, alzando lavoce, inmezzoaltrambustoch'eraricominciato,gridava:-no,perbacco,nonmifaràquestotorto;nonsaràmaiverocheuncappuccinovadaviadaquestacasa,senzaavergustatodelmiovino,néuncreditoreinsolente,senzaaverassaggiatelelegnade'mieiboschi-.Questeparoleeccitaronounrisouniversale,einterrupperounmomentolaquestioneches'agitavacaldamentetraicommensali.Unservitore,portandosurunasottocoppaun'ampolladivino,eunlungobicchiereinformadicalice,lopresentòalpadre;ilquale,nonvolendoresistereauninvitotantopressantedell'uomocheglipremevatantodifarsipropizio,nonesitòamescere,esimiseasorbirlentamenteilvino.

-L'autoritàdelTassononserveal suoassunto, signorpodestà riverito;anziè controdi lei; - ripreseaurlare il conteAttilio: -perchéquell'uomoerudito,quell'uomogrande,chesapevaamenaditotutteleregoledellacavalleria,hafattocheilmessod'Argante,primad'esporrelasfidaaicavaliericristiani,chiedalicenzaalpioBuglione...

-Maquesto - replicava,nonmenourlando, il podestà, - questoèundipiù,unmerodipiù,unornamentopoetico, giacché ilmessaggieroèdi suanaturainviolabile,perdirittodellegenti, juregentium:e,senzaandartantoacercare, lodiceancheilproverbio:ambasciatornonportapena.E, iproverbi,signorconte,sonolasapienzadelgenereumano.E,nonavendoilmessaggierodettonullainsuoproprionome,masolamentepresentatalasfidainiscritto...

-Maquandovorràcapirechequelmessaggieroeraunasinotemerario,chenonconoscevaleprime...?

-Conbuona licenzadi lor signori, - interruppedonRodrigo, ilqualenonavrebbevolutoche laquestioneandasse troppoavanti: - rimettiamolanelpadreCristoforo;esistiaallasuasentenza.

-Bene,benissimo, -disse ilconteAttilio,alqualeparvecosamoltogarbatadi fardecidereunpuntodicavalleriadauncappuccino;mentre ilpodestà,piùinfervoratodicuorenellaquestione,sichetavaastento,econuncertoviso,cheparevavolessedire:ragazzate.

-Ma,daquelchemipared'avercapito,-disseilpadre,-nonsoncosedicuiiomidevaintendere.

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-Solitescusedimodestiadiloropadri;-dissedonRodrigo:-manonmiscapperà.Ehvia!sappiambenecheleinonèvenutaalmondocolcappuccioincapo,echeilmondol'haconosciuto.Via,via:eccolaquestione.

-Ilfattoèquesto,-cominciavaagridareilconteAttilio.

-Lasciatedirame,chesonneutrale,cugino,-ripresedonRodrigo.-Eccolastoria.Uncavalierespagnolomandaunasfidaauncavaliermilanese:ilportatore,nontrovandoilprovocatoincasa,consegnailcartelloaunfratellodelcavaliere;ilqualfratelloleggelasfida,einrispostadàalcunebastonatealportatore.Sitratta...

-Bendate,benapplicate,-gridòilconteAttilio.-Fuunaveraispirazione.

-Deldemonio,-soggiunseilpodestà.-Battereunambasciatore!personasacra!Anchelei,padre,midiràsequestaèazionedacavaliere.

-Sì, signore,dacavaliere, -gridò ilconte: -e lo lascidireame,chedevo intendermidiciòcheconvieneauncavaliere.Oh,se fosserostatipugni, sarebbeun'altrafaccenda;mailbastonenonisporcalemanianessuno.Quellochenonpossocapireèperchélepremanotantolespalled'unmascalzone.

-Chilehaparlatodellespalle,signorcontemio?Leimifadirespropositichenonmisonmaipassatiperlamente.Hoparlatodelcarattere,enondispalle,io.Parlosopratuttodeldirittodellegenti.Midicaunpoco,digrazia,seifecialichegliantichiRomanimandavanoaintimarlesfideaglialtripopoli,chiedevanlicenzad'esporrel'ambasciata:emitroviunpocounoscrittorechefacciamenzionecheunfecialesiamaistatobastonato.

-ChehannoafarconnoigliufizialidegliantichiRomani?gentecheandavaallabuona,eche,inquestecose,eraindietro,indietro.Ma,secondoleleggidellacavalleriamoderna,ch'èlavera,dicoesostengocheunmessoilqualeardiscediporreinmanoauncavaliereunasfida,senzaaverglienechiestalicenza,èuntemerario,violabileviolabilissimo,bastonabilebastonabilissimo...

-Rispondaunpocoaquestosillogismo.

-Niente,niente,niente.

-Maascolti,maascolti,maascolti.Percotereundisarmatoèattoproditorio;atquiilmessodequoerasenz'arme;ergo...

-Piano,piano,signorpodestà.

-Chepiano?

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-Piano,ledico:cosamivieneadire?Attoproditorioèferireunoconlaspada,perdidietro,odargliunaschioppettatanellaschiena:e,ancheperquesto,sipossondarcerticasi...mastiamonellaquestione.Concedochequestogeneralmentepossachiamarsiattoproditorio;maappoggiarquattrobastonateaunmascalzone!Sarebbebellachesidovessedirgli:guardachetibastono:comesidirebbeaungalantuomo:manoallaspada.Elei,signordottorriverito,invecedi farmide' sogghigni,per farmicapirech'èdelmioparere,perchénonsostiene lemieragioni, con la suabuona tabella,peraiutarmiapersuaderquestosignore?

-Io...-risposeconfusettoildottore:-iogododiquestadottadisputa;eringrazioilbell'accidentechehadatooccasioneaunaguerrad'ingegnicosìgraziosa.Epoi,amenoncompetedidarsentenza:suasignoriaillustrissimahagiàdelegatoungiudice...quiilpadre...

-Èvero;-dissedonRodrigo:-macomevoletecheilgiudiceparli,quandoilitigantinonvoglionostarezitti?

-Ammutolisco,-disseilconteAttilio.Ilpodestàstrinselelabbra,ealzolamano,comeinattodirassegnazione.

-Ahsiaringraziatoilcielo!Alei,padre,-dissedonRodrigo,conunaserietàmezzocanzonatoria.

-Hogiàfattelemiescuse,coldirechenonmen'intendo,-risposefraCristoforo,rendendoilbicchiereaunservitore.

-Scusemagre:-gridaronoiduecugini:-vogliamolasentenza.

-Quand'ècosì,-ripreseilfrate,-ilmiodebolepareresarebbechenonvifosseronésfide,néportatori,nébastonate.

Icommensalisiguardaronol'unconl'altromaravigliati.

-Ohquestaègrossa!-disseilconteAttilio.-Miperdoni,padre,maègrossa.Sivedecheleinonconosceilmondo.

-Lui?-dissedonRodrigo:-melovoletefarridire:loconosce,cuginomio,quantovoi:nonèvero,padre?Dica,dica,senonhafattalasuacarovana?

Invecedirispondereaquest'amorevoledomanda,ilpadredisseunaparolinainsegretoasémedesimo:«questevengonoate;maricordati,frate,chenonseiquiperte,echetuttociòchetoccatesolo,nonentranelconto».

-Sarà,-disseilcugino:-mailpadre...comesichiamailpadre?

-PadreCristoforo-risposepiùd'uno.

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-Ma,padreCristoforo,padronmiocolendissimo,conquestesuemassime,leivorrebbemandareilmondosottosopra.Senzasfide!Senzabastonate!Addioilpuntod'onore:impunitàpertuttiimascalzoni.Perbuonasortecheilsuppostoèimpossibile.

-Animo,dottore,-scappòfuoridonRodrigo,chevolevasemprepiùdivertireladisputadaidueprimicontendenti,-animo,avoi,che,perdarragioneatutti,sieteunuomo.VediamounpococomefareteperdarragioneinquestoalpadreCristoforo.

-Inverità,-risposeildottore,tenendobranditainarialaforchetta,erivolgendosialpadre,-inveritàiononsointenderecomeilpadreCristoforo,ilqualeèinsiemeilperfettoreligiosoel'uomodimondo,nonabbiapensatochelasuasentenza,buona,ottimaedigiustopesosulpulpito,nonvalniente,siadettocoldovutorispetto,inunadisputacavalleresca.Mailpadresa,megliodime,cheognicosaèbuonaasuoluogo;eiocredoche,questavolta,abbiavolutocavarsi,conunacelia,dall'impicciodiproferireunasentenza.

Chesipotevamairisponderearagionamentidedottidaunasapienzacosìantica,esemprenuova?Niente:ecosìfeceilnostrofrate.

Ma don Rodrigo, per voler troncare quella questione, ne venne a suscitare un'altra. - A proposito, - disse, - ho sentito che a Milano correvan vocid'accomodamento.

Illettoresacheinquell'annosicombattevaperlasuccessionealducatodiMantova,delquale,allamortediVincenzoGonzaga,chenonavevalasciataprolelegittima,eraentratoinpossessoilducadiNevers,suoparentepiùprossimo.LuigiXIII,ossiailcardinalediRichelieu,sostenevaquelprincipe,suobenaffetto,enaturalizzatofrancese:FilippoIV,ossia ilconted'Olivares,comunementechiamato ilconteduca,non lovoleva lì,per lestesseragioni;egliavevamossoguerra.Siccomepoiquelducatoerafeudodell'impero,cosìleduepartis'adoperavano,conpratiche,conistanze,conminacce,pressol'imperatorFerdinandoII,laprimaperchéaccordassel'investituraalnuovoduca;lasecondaperchéglielanegasse,anziaiutasseacacciarlodaquellostato.

-Nonsonlontanodalcredere,-disseilconteAttilio,-chelecosesipossanoaccomodare.Hocertiindizi...

-Noncreda,signorconte,noncreda,-interruppeilpodestà.-Io,inquestocantuccio,possosaperlelecose;perchéilsignorcastellanospagnolo,che,persuabontà,mivuoleunpo'dibene,eperesserfigliuolod'uncreatodelconteduca,èinformatod'ognicosa...

-LedicocheameaccadeognigiornodiparlareinMilanoconbenaltripersonaggi;esodibuonluogocheilpapa,interessatissimo,com'è,perlapace,hafattoproposizioni...

-Cosìdev'essere;lacosaèinregola;suasantitàfailsuodovere;unpapadevesempremetterbenetraiprincipicristiani;mailconteducahalasuapolitica,e...

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-E,e,e;salei,signormio,comelapensil'imperatore,inquestomomento?CredeleichenoncisiaaltrocheMantovaaquestomondo?lecoseacuisidevepensaresonmolte,signormio.Salei,peresempio,finoachesegnol'imperatorepossaorafidarsidiquelsuoprincipediValdistanoodiVallistai,ocomelochiamano,ese...

- Il nome legittimo in lingua alemanna, - interruppe ancora il podestà, - è Vagliensteino, come l'ho sentito proferir più volte dal nostro signor castellanospagnolo.Mastiapurdibuonanimo,che...

-Mivuoleinsegnare...?-riprendevailconte;madonRodrigoglidiéd'occhio,perfargliintendereche,peramorsuo,cessassedicontraddire.Ilcontetacque,eilpodestà,comeunbastimentodisimbrogliatodaunasecca,continuò,avelegonfie,ilcorsodellasuaeloquenza.-Vagliensteinomidàpocofastidio;perchéilconteducahal'occhioatutto,epertutto;eseVagliensteinovorràfareilbell'umore,sapràbenluifarlorigardiritto,conlebuone,oconlecattive.Hal'occhiopertutto,dico,elemanilunghe;e,sehafissoilchiodo,comel'hafisso,egiustamente,daquelgranpoliticocheè,cheilsignorducadiNiversnonmettaleradiciinMantova,ilsignorducadiNiversnoncelemetterà;eilsignorcardinalediRiciliùfaràunbuconell'acqua.Mifapurriderequelcarosignorcardinale,avoler cozzare conun conteduca, conunOlivares.Dico il vero, chevorrei rinasceredi qui adugent'anni, per sentir cosadiranno i posteri, di questabellapretensione.Civuolaltrocheinvidia;testavuolesser:etestecomelatestad'unconteduca,cen'èunasolaalmondo.Ilconteduca,signorimiei,-proseguivailpodestà,semprecolventoinpoppa,eunpo'maravigliatoancheluidinonincontrarmaiunoscoglio:-ilconteducaèunavolpevecchia,parlandocoldovutorispetto,chefarebbeperderlatracciaachisisia:e,quandoaccennaadestra,sipuòessersicurichebatteràasinistra:ond'èchenessunopuòmaivantarsidiconoscereisuoidisegni;equeglistessichedevonmetterli inesecuzione,queglistessichescrivonoidispacci,nonnecapisconniente.Iopossoparlareconqualche cogniziondi causa; perchéquel brav'uomodel signor castellano si degnadi trattenersimeco, conqualche confidenza. Il conteduca, viceversa, saappuntinocosabolleinpentoladituttel'altrecorti;etuttique'politiconi(checen'èdidirittiassai,nonsipuònegare)hannoappenaimmaginatoundisegno,cheilconteducatel'hagiàindovinato,conquellasuatesta,conquellesuestradecoperte,conque'suoifilitesipertutto.Quelpover'uomodelcardinalediRiciliùtentadiqua,fiutadilà,suda,s'ingegna:epoi?quandoglièriuscitodiscavareunamina,trovalacontramminagiàbell'efattadalconteduca...

Sailcieloquandoilpodestàavrebbepresoterra;madonRodrigo,stimolatoancheda'versaccichefacevailcugino,sivoltòall'improvviso,comeseglivenisseun'ispirazione,aunservitore,egliaccennòcheportasseuncertofiasco.

-Signorpodestà,esignorimiei! -dissepoi: -unbrindisialconteduca;emisaprannodirese ilvinosiadegnodelpersonaggio-. Ilpodestàrisposeconuninchino,nelqualetrasparivaunsentimentodiriconoscenzaparticolare;perchétuttociòchesifacevaosidicevainonoredelconteduca,loritenevainpartecomefattoasé.

- Vivamill'anni donGasparoGuzman, conte d'Olivares, duca di san Lucar, gran privato del re don Filippo il grande, nostro signore! - esclamò, alzando ilbicchiere.

Privato,chinonlosapesse,erailtermineinuso,aque'tempi,persignificareilfavoritod'unprincipe.

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-Vivamill'anni!-risposertutti.

-Serviteilpadre,-dissedonRodrigo.

-Miperdoni;-risposeilpadre:-mahogiàfattoundisordine,enonpotrei...

-Come!-dissedonRodrigo:-sitrattad'unbrindisialconteduca.Vuoldunquefarcrederech'ellatengadainavarrini?

Cosìsichiamavanoallora,perischerno,iFrancesi,daiprincipidiNavarra,cheavevancominciato,conEnricoIV,aregnarsopradiloro.

Atalescongiuro,convennebere.Tuttiicommensaliprorupperoinesclamazioni,einelogidelvino;fuorcheildottore,ilquale,colcapoalzato,congliocchifissi,conlelabbrastrette,esprimevamoltopiùchenonavrebbepotutofarconparole.

-Chenediteeh,dottore?-domandòdonRodrigo.Tiratofuordelbicchiereunnasopiùvermiglioepiùlucentediquello,ildottorerispose,battendoconenfasiognisillaba:-dico,proferisco,esentenziochequestoèl'Olivaresde'vini:censui,etineamivisententiam,cheunliquorsimilenonsitrovaintuttiiventidueregnidelrenostrosignore,cheDioguardi:dichiaroedefiniscocheipranzidell'illustrissimosignordonRodrigovinconolecened'Eliogabalo;echelacarestiaèbanditaeconfinatainperpetuodaquestopalazzo,dovesiedeeregnalasplendidezza.

-Bendetto!bendefinito!-gridarono,aunavoce,icommensali:maquellaparola,carestia,cheildottoreavevabuttatafuoriacaso,rivolseinunpuntotuttelementiaqueltristosoggetto;etuttiparlaronodellacarestia.Quiandavantuttid'accordo,almenonelprincipale;mailfracassoeraforsepiùgrandechesecifossestatodisparere.Parlavantuttiinsieme.-Nonc'ècarestia,-dicevauno:-sonogl'incettatori...

-Eifornai,-dicevaunaltro:-chenascondonoilgrano.Impiccarli.

-Appunto;impiccarli,senzamisericordia.

-De'buoniprocessi,-gridavailpodestà.

-Cheprocessi?-gridavapiùforteilconteAttilio:-giustiziasommaria.Pigliarnetreoquattroocinqueosei,diquelliche,pervocepubblica,sonconosciuticomeipiùricchieipiùcani,eimpiccarli.

-Esempi!esempi!senzaesempinonsifanulla.

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-Impiccarli!impiccarli!;esalteràfuorigranodatutteleparti.Chi,passandoperunafiera,s'ètrovatoagoderl'armoniachefaunacompagniadicantambanchi,quando,traunasonatael'altra,ognunoaccordailsuostromento,facendolostriderequantopiùpuò,affinedisentirlodistintamente,inmezzoalrumoredeglialtri, s'immagini che tale fosse la consonanza di quei, se si può dire, discorsi. S'andava intantomescendo e rimescendo di quel tal vino; e le lodi di essovenivano,com'eragiusto,frammischiateallesentenzedigiurisprudenzaeconomica;sicchéleparoleches'udivanpiùsonoreepiùfrequenti,erano:ambrosia,eimpiccarli.

DonRodrigo intanto dava dell'occhiate al solo che stava zitto; e lo vedeva sempre lì fermo, senza dar segno d'impazienza né di fretta, senza far atto chetendessearicordarechestavaaspettando;mainariadinonvolerandarsene,primad'esserestatoascoltato.L'avrebbemandatoaspassovolentieri,efattodimenodiquelcolloquio;macongedareuncappuccino,senzaaverglidatoudienza,nonerasecondoleregoledellasuapolitica.Poichélaseccaturanonsipotevascansare,sirisolvetted'affrontarlasubito,ediliberarsene;s'alzòdatavola,esecotuttalarubicondabrigata,senzainterrompereilchiasso.Chiestapoilicenzaagliospiti,s'avvicinò,inattocontegnoso,alfrate,ches'erasubitoalzatoconglialtri;glidisse:-eccomia'suoicomandi-;elocondusseinun'altrasala.

CapitoloVI

-Inchepossoubbidirla?-dissedonRodrigo,piantandosiinpiedinelmezzodellasala.Ilsuonodelleparoleeratale;mailmodoconcuieranproferite,volevadirchiaramente:badaachiseidavanti,pesaleparole,esbrigati.

PerdarcoraggioalnostrofraCristoforo,nonc'eramezzopiùsicuroepiùspedito,cheprenderloconmanieraarrogante.Eglichestavasospeso,cercandoleparole,efacendoscorreretraleditaleavemariedellacoronachetenevaacintola,comeseinqualchedunadiquellesperasseditrovareilsuoesordio;aquelfaredidonRodrigo,sisentìsubitovenirsullelabbrapiùparoledelbisogno.Mapensandoquantoimportassedinonguastareifattisuoio,ciòch'eraassaipiù,ifattialtrui,corresseetemperòlefrasicheglisieranpresentateallamente,edisse,conguardingaumiltà:-vengoaproporleunattodigiustizia,apregarlad'unacarità.Cert'uominidimalaffarehannomessoinnanziilnomedivossignoriaillustrissima,perfarpauraaunpoverocurato,eimpedirglidicompireilsuodovere,epersoverchiaredueinnocenti.Leipuò,conunaparola,confondercoloro,restituirealdirittolasuaforza,esollevarquelliacuièfattaunacosìcrudelviolenza.Lopuò;epotendolo...lacoscienza,l'onore...

-Leimiparleràdellamiacoscienza,quandoverròaconfessarmidalei.Inquantoalmioonore,hadasaperecheilcustodenesonio,eiosolo;echechiunqueardisceentrareaparteconmediquestacura,loriguardocomeiltemerariochel'offende.

FraCristoforo,avvertitodaquesteparolechequelsignorecercavaditirarealpeggiolesue,pervolgereildiscorsoincontesa,enondargliluogodivenireallestrette,s'impegnòtantopiùallasofferenza,risolvettedimandargiùqualunquecosapiacesseall'altrodidire,erisposesubito,conuntonosommesso:-sehodetto cosa che le dispiaccia, è stato certamente contro lamia intenzione.Mi correggapure,mi riprenda, se non soparlare come si conviene;ma si degni

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ascoltarmi.Peramordelcielo,perquelDio,alcuicospettodobbiamtutticomparire...-e,cosìdicendo,avevapresotraledita,emettevadavantiagliocchidelsuoaccigliatoascoltatoreilteschiettodilegnoattaccatoallasuacorona,-nons'ostinianegareunagiustiziacosìfacile,ecosìdovutaade'poverelli.PensicheDiohasempregliocchisopradiloro,echelelorogrida,ilorogemitisonoascoltatilassù.L'innocenzaèpotentealsuo...

-Eh,padre!-interruppebruscamentedonRodrigo:-ilrispettoch'ioportoalsuoabitoègrande:masequalchecosapotessefarmelodimenticare,sarebbeilvederloindossoaunocheardissedivenireafarmilaspiaincasa.

Questaparolafecevenirlefiammesulvisodelfrate:ilqualeperò,colsembiantedichiinghiottisceunamedicinamoltoamara,riprese:-leinoncredecheuntaltitolomisiconvenga.Leisenteincuorsuo,cheilpassoch'iofooraqui,nonènévilenéspregevole.M'ascolti,signordonRodrigo;evogliailcielochenonvengaungiornoincuisipentadinonavermiascoltato.Nonvogliametter lasuagloria...qualgloria,signordonRodrigo!qualgloriadinanziagliuomini!EdinanziaDio!Leipuòmoltoquaggiù;ma...

-Salei,-dissedonRodrigo,interrompendo,conistizza,manonsenzaqualcheraccapriccio,-saleiche,quandomivieneloschiribizzodisentireunapredica,sobenissimoandareinchiesa,comefannoglialtri?Maincasamia!Oh!-econtinuò,conunsorrisoforzatodischerno:-leimitrattadapiùdiquelchesono.Ilpredicatoreincasa!Nonl'hannocheiprincipi.

-EquelDio che chiede contoaiprincipidellaparola che fa loro sentire,nelle loro regge;quelDio leusaoraun trattodimisericordia,mandandoun suoministro,indegnoemiserabile,maunsuoministro,apregarperunainnocente...

- In somma, padre, - disse donRodrigo, facendo atto d'andarsene, - io non so quel che lei voglia dire: non capisco altro se non che ci dev'essere qualchefanciullacheleprememolto.Vadaafarlesueconfidenzeachilepiace;enonsiprendalalibertàd'infastidirpiùalungoungentiluomo.

AlmoversididonRodrigo,ilnostrofrateglis'eramessodavanti,macongranrispetto;e,alzatelemani,comepersupplicareepertrattenerloadunpunto,risposeancora:-lamipreme,èvero,manonpiùdilei;sondueanimeche,l'unael'altra,mipremonpiùdelmiosangue.DonRodrigo!iononpossofaraltroperlei,chepregarDio;malofaròbendicuore.Nonmidicadino:nonvogliatenernell'angosciaenelterroreunapoverainnocente.Unaparoladileipuòfartutto.

-Ebbene,-dissedonRodrigo,-giacchéleicredech'iopossafarmoltoperquestapersona;giacchéquestapersonalestatantoacuore...

-Ebbene?-ripreseansiosamenteilpadreCristoforo,alqualel'attoeilcontegnodidonRodrigononpermettevanod'abbandonarsiallasperanzacheparevanoannunziarequelleparole.

-Ebbene,laconsiglidivenireamettersisottolamiaprotezione.Nonlemancheràpiùnulla,enessunoardiràd'inquietarla,och'iononsoncavaliere.

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Asiffattaproposta,l'indegnazionedelfrate,rattenutaastentofinallora,traboccò.Tuttique'beiproponimentidiprudenzaedipazienzaandaronoinfumo:l'uomovecchiositrovòd'accordocolnuovo;e,inque'casi,fraCristoforovalevaveramenteperdue.

-Lavostraprotezione!-esclamò,dandoindietroduepassi,postandosifieramentesulpiededestro,mettendoladestrasull'anca,alzandolasinistraconl'indicetesoversodonRodrigo,epiantandogliinfacciadueocchiinfiammati:-lavostraprotezione!Èmegliocheabbiateparlatocosì,cheabbiatefattaameunataleproposta.Avetecolmatalamisura;enonvitemopiù.

-Comeparli,frate?...

-ParlocomesiparlaachièabbandonatodaDio,enonpuòpiùfarpaura.Lavostraprotezione!SapevobenechequellainnocenteèsottolaprotezionediDio;mavoi,voimelofatesentireora,contantacertezza,chenonhopiùbisognodiriguardiaparlarvene.Lucia,dico:vedetecomeiopronunzioquestonomeconlafrontealta,econgliocchiimmobili.

-Come!inquestacasa...!

-Hocompassionediquestacasa: lamaledizione le stasoprasospesa.Stateavedereche lagiustiziadiDioavràriguardoaquattropietre,e suggezionediquattrosgherri.VoiavetecredutocheDioabbiafattaunacreaturaasuaimmagine,perdarviilpiacereditormentarla!VoiavetecredutocheDiononsaprebbedifenderla!Voiavetedisprezzatoilsuoavviso!Visietegiudicato.IlcuorediFaraoneerainduritoquantoilvostro;eDiohasaputospezzarlo.Luciaèsicuradavoi:velodicoiopoverofrate;einquantoavoi,sentitebenequelch'ioviprometto.Verràungiorno...

DonRodrigoerafinallorarimastotralarabbiaelamaraviglia,attonito,nontrovandoparole;ma,quandosentìintonareunapredizione,s'aggiunseallarabbiaunlontanoemisteriosospavento.

Afferròrapidamenteperariaquellamanominacciosa,e,alzandolavoce,pertroncarquelladell'infaustoprofeta,gridò:-escimiditra'piedi,villanotemerario,poltroneincappucciato.

QuesteparolecosìchiareacquietaronoinunmomentoilpadreCristoforo.All'ideadistrapazzoedivillania,era,nellasuamente,cosìbene,edatantotempo,associatal'ideadisofferenzaedisilenzio,che,aquelcomplimento,glicaddeognispiritod'iraed'entusiasmo,enonglirestòaltrarisoluzionechequellad'udirtranquillamente ciò che a don Rodrigo piacesse d'aggiungere. Onde, ritirata placidamente lamano dagli artigli del gentiluomo, abbassò il capo, e rimaseimmobile,come,alcaderdelvento,nelfortedellaburrasca,unalberoagitatoricomponenaturalmenteisuoirami,ericevelagrandinecomeilciellamanda.

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-Villanorincivilito!-proseguìdonRodrigo:-tutrattidapartuo.Maringraziailsaiocheticoprecodestespalledimascalzone,etisalvadallecarezzechesifannoa'tuoipari,perinsegnarloroaparlare.Esciconletuegambe,perquestavolta;elavedremo.Cosìdicendo,additò,conimperosprezzante,unuscioinfacciaaquellopercuieranoentrati;ilpadreCristoforochinòilcapo,esen'andò,lasciandodonRodrigoamisurare,apassiinfuriati,ilcampodibattaglia.

Quandoilfrateebbeserratol'usciodietroasé,videnell'altrastanzadoveentrava,unuomoritirarsipianpiano,strisciandoilmuro,comepernonesservedutodallastanzadelcolloquio;ericonobbeilvecchioservitorech'eravenutoariceverloallaportadistrada.Eracostuiinquellacasa,forsedaquarant'anni,cioèprimachenascessedonRodrigo;entratovialserviziodelpadre, ilqualeerastatotutt'un'altracosa.Morto lui, ilnuovopadrone,dando losfrattoatutta lafamiglia,efacendobrigatanuova,avevaperòritenutoquelservitore,eperessergiàvecchio,eperché,sebbendimassimeedicostumediversointeramentedalsuo,compensavaperòquestodifettoconduequalità:un'altaopinionedelladignitàdellacasa,eunagranpraticadelcerimoniale,dicuiconosceva,megliod'ogni altro, lepiù antiche tradizioni, e i piùminuti particolari. In faccia al signore, il poverovecchionon si sarebbemai arrischiatod'accennare, non ched'esprimerelasuadisapprovazionediciòchevedevatuttoilgiorno:appenanefacevaqualcheesclamazione,qualcherimproverotraidentia'suoicolleghidiservizio; i quali sene ridevano, eprendevanoanzipiacerequalchevolta a toccargli quel tasto, per fargli dirdipiù chenonavrebbevoluto, eper sentirloricantarlelodidell'anticomododivivereinquellacasa.Lesuecensurenonarrivavanoagliorecchidelpadronecheaccompagnatedalraccontodellerisachesen'eranfatte;dimodochériuscivanoancheperluiunsoggettodischerno,senzarisentimento.Ne'giornipoid'invitoediricevimento,ilvecchiodiventavaunpersonaggioserioed'importanza.

IlpadreCristoforologuardò,passando,losalutò,eseguitavalasuastrada;mailvecchiosegliaccostòmisteriosamente,miseilditoallabocca,epoi,colditostesso,glifeceuncenno,perinvitarloaentrarconluiinunanditobuio.Quandofuronlì,glidissesottovoce:-padre,hosentitotutto,ehobisognodiparlarle.

-Ditepresto,buonuomo.

-Quino:guaiseilpadrones'avvede...Maiosomoltecose;evedròdivenirdomanialconvento.

-C'èqualchedisegno?

-Qualcosaperariac'èdisicuro:giàmenesonpotutoaccorgere.Maorastaròsull'intesa,esperodiscoprirtutto.Lascifareame.Mitoccaavedereeasentircose...!cosedifuoco!Sonoinunacasa...!Maiovorreisalvarl'animamia.

-IlSignorevibenedica!-e,proferendosottovocequesteparole,ilfratemiselamanosulcapobiancodelservitore,che,quantunquepiùvecchiodilui,glistavacurvodinanzi,nell'attitudined'unfigliuolo.-IlSignoreviricompenserà,-proseguìilfrate:-nonmancatedivenirdomani.

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- Verrò, - rispose il servitore: -ma lei vada via subito e... per amor del cielo... nonmi nomini -. Così dicendo, e guardando intorno, uscì, per l'altra partedell'andito,inunsalotto,cherispondevanelcortile;e,vistoilcampolibero,chiamòfuoriilbuonfrate,ilvoltodelqualerisposeaquell'ultimaparolapiùchiarochenonavrebbepotutofarequalunqueprotesta.Ilservitoregliadditòl'uscita;eilfrate,senzadiraltro,partì.

Quell'uomoerastatoasentireall'usciodelsuopadrone:avevafattobene?EfraCristoforofacevabenealodarlodiciò?Secondoleregolepiùcomuniemencontraddette,ècosamoltobrutta;maquelcasononpotevariguardarsicomeun'eccezione?Ecisonodell'eccezionialleregolepiùcomuniemencontraddette?Questioniimportanti;macheillettorerisolveràdasé,senehavoglia.Noinonintendiamodidargiudizi:cibastad'averdeifattidaraccontare.

Uscito fuori, evoltate le spalleaquellacasaccia, fraCristofororespiròpiù liberamente,e s'avviò in frettaper la scesa, tutto infocato involto, commossoesottosopra,comeognunopuòimmaginarsi,perquelcheavevasentito,eperquelcheavevadetto.Maquellacosìinaspettataesibizionedelvecchioerastataungranristorativoperlui:gliparevacheilcielogliavessedatounsegnovisibiledellasuaprotezione.«Eccounfilo,-pensava,-unfilochelaprovvidenzamimettenellemani.Einquellacasamedesima!Esenzach'iosognassineppuredicercarlo!»Cosìruminando,alzògliocchiversol'occidente,videilsoleinclinato,chegiàgiàtoccavalacimadelmonte,epensòcherimanevabenpocodelgiorno.Allora,benchésentisseleossagraviefiaccateda'varistrapazzidiquellagiornata,purestudiòdipiùilpasso,perpoterriportareunavviso,qualsifosse,a'suoiprotetti,earrivarpoialconvento,primadinotte:cheeraunadelleleggipiùprecise,epiùseveramentemantenutedelcodicecappuccinesco.

Intanto,nellacasettadiLucia,eranostatimessiincampoeventilatidisegni,de'qualiciconvieneinformareillettore.Dopolapartenzadelfrate,itrerimastieranostatiqualchetempoinsilenzio;Luciapreparandotristamenteildesinare;Renzosulpuntod'andarseneognimomento,perlevarsidallavistadileicosìaccorata,enonsapendostaccarsi;Agnesetuttaintenta,inapparenza,all'aspochefacevagirare.Ma,inrealtà,stavamaturandounprogetto;e,quandoleparvematuro,ruppeilsilenzioinquestitermini:

-Sentite,figliuoli!Sevoleteavercuoreedestrezza,quantobisogna,sevifidatedivostramadre,-aquelvostraLuciasiriscosse,-iom'impegnodicavarvidiquest'impiccio,meglioforse,epiùprestodelpadreCristoforo,quantunquesiaquell'uomocheè-.Luciarimaselì,elaguardòconunvoltoch'esprimevapiùmaravigliachefiduciainunapromessatantomagnifica;eRenzodissesubitamente:-cuore?destrezza?dite,ditepurequelchesipuòfare.

-Nonèvero,-proseguìAgnese,-che,sefostemaritati,sisarebbegiàunpezzoavanti?Echeatuttoilrestositroverebbepiùfacilmenteripiego?

-C'èdubbio?-disseRenzo:-maritatichefossimo...tuttoilmondoèpaese;e,aduepassidiqui,sulbergamasco,chilavorasetaèricevutoabracciaaperte.SapetequantevolteBortolomiocuginom'hafattosollecitared'andarlàastarconlui,chefareifortuna,com'hafattolui:esenonglihomaidatoretta,gliè...cheserve?perchéilmiocuoreeraqui.Maritati,sivatuttiinsieme,simettesucasalà,siviveinsantapace,fuordell'unghiediquestoribaldo,lontanodallatentazionedifareunosproposito.N'èvero,Lucia?

-Sì,-disseLucia:-macome...?

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-Comehodettoio,-ripreselamadre:-cuoreedestrezza;elacosaèfacile.

-Facile!-disseroinsiemeque'due,percuilacosaeradivenutatantostranamenteedolorosamentedifficile.

-Facile,asaperlafare,-replicòAgnese.-Ascoltatemibene,chevedròdifarvelaintendere.Iohosentitodiredagentechesa,eanzinehovedutoiouncaso,che,perfareunmatrimonio,civuolebensìilcurato,manonènecessariochevoglia;bastachecisia.

-Comestaquestafaccenda?-domandòRenzo.

-Ascoltateesentirete.Bisognaaverduetestimonibenlestiebend'accordo.Sivadalcurato:ilpuntostadichiapparloall'improvviso,chenonabbiatempodiscappare. L'uomodice: signor curato, questa èmiamoglie; la donnadice: signor curato, questo èmiomarito. Bisogna che il curato senta, che i testimonisentano;eilmatrimonioèbell'efatto,sacrosantocomesel'avessefattoilpapa.Quandoleparolesondette,ilcuratopuòstrillare,strepitare,fareildiavolo;èinutile;sietemaritoemoglie.

-Possibile?-esclamòLucia.

-Come!-disseAgnese:-stateavedereche,intrent'annichehopassatiinquestomondo,primachenascestevoialtri,nonavròimparatonulla.Lacosaètalequaleveladico:persegnotalecheunamiaamica,chevolevaprenderunocontrolavolontàde'suoiparenti,facendoinquellamaniera,ottenneilsuointento.Ilcurato,cheneavevasospetto,stavaall'erta;ma iduediavoliseppero farcosìbene,che locolsero inunpuntogiusto,dissero leparole,e furonmaritoemoglie:benchélapoverettasenepentìpoi,incapoatregiorni.

Agnesedicevailvero,eriguardoallapossibilità,eriguardoalpericolodinonciriuscire:ché,siccomenonricorrevanoauntaleespediente,senonpersonecheavessertrovatoostacoloorifiutonellaviaordinaria,cosìiparrochimettevangrancuraascansarequellacooperazioneforzata;e,quandound'essivenissepure sorpresodaunadiquelle coppie, accompagnatada testimoni, facevadi tuttoper iscapolarsene, comeProteodallemanidi coloro chevolevano farlovaticinareperforza.

-Sefossevero,Lucia!-disseRenzo,guardandolaconun'ariad'aspettazionesupplichevole.

-Come!sefossevero!-disseAgnese.-Anchevoicredetech'iodicafandonie.Iom'affannopervoi,enonsonocreduta:benebene;cavatevid'impicciocomepotete:iomenelavolemani.

-Ahno!nonciabbandonate,-disseRenzo.-Parlocosì,perchélacosamipartroppobella.Sononellevostremani;viconsiderocomesefostepropriomiamadre.

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Questeparolefecerosvanireilpiccolosdegnod'Agnese,edimenticareunproponimentoche,perverità,nonerastatoserio.

-Maperchédunque,mamma,-disseLucia,conquelsuocontegnosommesso,-perchéquestacosanonèvenutainmentealpadreCristoforo?

-Inmente?-risposeAgnese:-pensasenonglisaràvenutainmente!Manonneavràvolutoparlare.

-Perché?-domandaronoauntrattoiduegiovani.

-Perché...perché,quandolovoletesapere,ireligiosidiconocheveramenteècosachenonistàbene.

-Comepuòesserechenonistiabene,echesiabenfatta,quand'èfatta?-disseRenzo.

-Chevoletech'iovidica?-risposeAgnese.-Laleggel'hannofattaloro,comeglièpiaciuto;enoipoverellinonpossiamocapirtutto.Epoiquantecose...Ecco;ècomelasciarandareunpugnoauncristiano.Nonistàbene;ma,datocheglielabbiate,néancheilpapanonglielopuòlevare.

-Seècosachenonistàbene,-disseLucia,-nonbisognafarla.

- Che! - disseAgnese, - ti vorrei forsedareunparere contro il timordiDio? Se fosse contro la volontàde' tuoiparenti, perprendereun rompicollo...ma,contentame,eperprenderquestofigliuolo;echifanascertutteledifficoltàèunbirbone;eilsignorcurato...

-L'èchiara,chel'intenderebbeognuno,-disseRenzo.

-NonbisognaparlarnealpadreCristoforo,primadi far lacosa, -proseguìAgnese: -ma, fattachesia,ebenriuscita,chepensi tuche tidirà ilpadre?«Ahfigliuola!èunascappatagrossa;mel'avetefatta».Ireligiosidevonparlarcosì.Macredipureche,incuorsuo,saràcontentoanchelui.

Lucia,senzatrovarcherispondereaquelragionamento,nonnesembravaperòcapacitata:maRenzo,tuttorincorato,disse:-quand'ècosì,lacosaèfatta.

-Piano,-disseAgnese.-Eitestimoni?Trovarduechevogliano,echeintantosappianostarezitti!Epotercogliereilsignorcuratoche,daduegiorni,senestarintanatoincasa?Efarlostarlì?ché,benchésiapesantedisuanatura,visodirioche,alvedervicomparireinquellaconformità,diventeràlestocomeungatto,escapperàcomeildiavolodall'acquasanta.

-L'hotrovato io ilverso, l'hotrovato, -disseRenzo,battendoilpugnosullatavola,e facendobalzellare lestoviglieapparecchiateper ildesinare.Eseguitòesponendoilsuopensiero,cheAgneseapprovòintuttoepertutto.

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-Sonimbrogli,-disseLucia:-nonsoncoselisce.Finoraabbiamooperatosinceramente:tiriamoavanticonfede,eDiociaiuterà:ilpadreCristoforol'hadetto.Sentiamoilsuoparere.

-Lasciatiguidaredachinesapiùdite,-disseAgnese,convoltograve.-Chebisognoc'èdichiederpareri?Diodice:aiutati,ch'iot'aiuto.Alpadreracconteremotutto,acosefatte.

-Lucia,-disseRenzo,-voletevoimancarmiora?Nonavevamonoifattotuttelecosedabuoncristiani?Nondovremmoessergiàmaritoemoglie?Ilcuratononciavevafissatoluiilgiornoel'ora?Edichièlacolpa,sedobbiamooraaiutarciconunpo'd'ingegno?No,nonmimancherete.Vadoetornoconlarisposta-.E,salutandoLucia,conunattodipreghiera,eAgnese,conun'ariad'intelligenza,partìinfretta.

Le tribolazioni aguzzano il cervello: e Renzo il quale, nel sentiero retto e piano di vita percorso da lui fin allora, non s'era mai trovato nell'occasioned'assottigliarmolto il suo,ne aveva, inquesto caso, immaginatauna,da faronore aungiureconsulto.Andòaddirittura, secondo cheavevadisegnato, allacasettad'uncertoTonio, ch'era lìpocodistante;e lo trovò incucina, che,conunginocchiosulloscalinodel focolare,e tenendo, conunamano, l'orlod'unpaiolo,messosullecenericalde,dimenava,colmatterelloricurvo,unapiccolapolentabigia,digransaraceno.Lamadre,unfratello,lamogliediTonio,eranoatavola;etreoquattroragazzetti,rittiaccantoalbabbo,stavanoaspettando,congliocchi fissialpaiolo,chevenisse ilmomentodiscodellare.Manonc'eraquell'allegriachelavistadeldesinaresuolpurdareachisel'èmeritatoconlafatica.Lamoledellapolentaerainragiondell'annata,enondelnumeroedellabuonavogliade'commensali:eognund'essi,fissando,conunosguardobiecod'amorrabbioso,lavivandacomune,parevapensareallaporzioned'appetitocheledovevasopravvivere.MentreRenzobarattavaisaluticonlafamiglia,Tonioscodellòlapolentasullatafferìadifaggio,chestavaapparecchiataariceverla:eparve una piccola luna, in un gran cerchio di vapori. Nondimeno le donne dissero cortesemente a Renzo : - volete restar servito? -, complimento che ilcontadinodiLombardia,echisadiquant'altripaesi!nonlasciamaidifareachilotroviamangiare,quand'anchequestofosseunriccoepulonealzatosialloradatavola,eluifosseall'ultimoboccone.

-Viringrazio,-risposeRenzo:-venivosolamenteperdireunaparolinaaTonio;e,sevuoi,Tonio,pernondisturbarletuedonne,possiamoandaradesinareall'osteria, e lì parleremo -. La proposta fu per Tonio tanto più gradita, quantomeno aspettata; e le donne, e anche i bimbi (giacché, su questamateria,principianprestoaragionare)nonvideromalvolentierichesisottraesseallapolentaunconcorrente,eilpiùformidabile.L'invitatononistetteadomandaraltro,eandòconRenzo.

Giuntiall'osteriadelvillaggio;seduti,contuttalibertà,inunaperfettasolitudine,giacchélamiseriaavevadivezzatituttiifrequentatoridiquelluogodidelizie;fattoportarequelpocochesitrovava;votatounboccaledivino;Renzo,conariadimistero,disseaTonio:-setuvuoifarmiunpiccoloservizio,iotenevogliofareunogrande.

-Parla,parla;comandamipure,-risposeTonio,mescendo.

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-Oggimibuttereinelfuocoperte.

-Tuhaiundebitodiventicinquelirecolsignorcurato,perfittodelsuocampo,chelavoravi,l'annopassato.

-Ah,Renzo,Renzo!tumiguastiilbenefizio.Conchecosamivienifuori?M'haifattoandarviailbuonumore.

-Setiparlodeldebito,-disseRenzo,-èperché,setuvuoi,iointendodidartiilmezzodipagarlo.

-Dicidavvero?

-Davvero.Eh?saresticontento?

-Contento?Perdiana. sesareicontento!Senon foss'altro,pernonvederpiùque'versacci,eque'cennicolcapo,chemi fa il signorcurato,ognivoltachec'incontriamo. E poi sempre: Tonio, ricordatevi: Tonio, quando ci vediamo, per quel negozio?A tal segno che quando, nel predicare,mi fissa quegli occhiaddosso,iostoquasiintimorecheabbiaadirmi,lìinpubblico:quelleventicinquelire!Chemaledettesianoleventicinquelire!Epoi,m'avrebbearestituirlacollanad'orodimiamoglie,chelabarattereiintantapolenta.Ma...

-Ma,ma,setumivuoifareunservizietto,leventicinqueliresonpreparate.

-Di'su.

-Ma...!-disseRenzo,mettendoilditoallabocca.

-Fabisognodiquestecose?tumiconosci.

- Il signor curato va cavando fuori certe ragioni senza sugo, per tirare in lungo ilmiomatrimonio; e io in vece vorrei spicciarmi.Mi dicon di sicuro che,presentandoseglidavantiiduesposi,conduetestimoni,edicendoio:questaèmiamoglie,eLucia:questoèmiomarito,ilmatrimonioèbell'efatto.M'haituinteso?

-Tuvuoich'iovengapertestimonio?

-Perl'appunto.

-Epagheraipermeleventicinquelire?

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-Cosìl'intendo.

-Birbachimanca.

-Mabisognatrovareunaltrotestimonio.

-L'hotrovato.QuelsempliciottodimiofratelGervasofaràquellocheglidiròio.Tuglipagheraidabere?

-Edamangiare,-risposeRenzo.-Locondurremoquiastareallegroconnoi.Masapràfare?

-Gl'insegneròio:tusaibenech'iohoavutaanchelasuapartedicervello.

-Domani...

Bene.

-Versosera...

-Benone.

-Ma...!-disseRenzo,mettendodinuovoilditoallabocca.

-Poh...!-risposeTonio,piegandoilcaposullaspalladestra,ealzandolamanosinistra,conunvisochediceva:mifaitorto.

-Ma,setuamoglietidomanda,cometidomanderà,senzadubbio...

-Dibugie,sonoindebitoioconmiamoglie,etantotanto,chenonsosearriveròmaiasaldareilconto.Qualchepastocchialatroverò,dametterleilcuoreinpace.

-Domattina,-disseRenzo,-discorreremoconpiùcomodo,perintendercibenesututto.

Conquesto,uscironodall'osteria,Tonioavviandosiacasa,estudiandolafandoniacheracconterebbealledonne,eRenzo,arendercontode'concertipresi.

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InquestotempoAgnese,s'eraaffaticatainvanoapersuaderlafigliuola.Questaandavaopponendoaogniragione,oral'una,oral'altrapartedelsuodilemma:olacosaècattiva,enonbisognafarla;ononè,eperchénondirlaalpadreCristoforo?

Renzoarrivòtuttotrionfante,feceilsuorapporto,eterminòconunahn?interiezionechesignifica:sonoononsonounuomoio?sipotevatrovardimeglio?visarebbevenutainmente?ecentocosesimili.

Luciatentennavamollementeilcapo;maidueinfervoratilebadavanpoco,comesisuolfareconunfanciullo,alqualenonsisperadifarintenderetuttalaragioned'unacosa,eches'indurràpoi,conlepreghiereeconl'autorità,aciòchesivuoldalui.

-Vabene,-disseAgnese:-vabene;ma...nonavetepensatoatutto.

-Cosacimanca?-risposeRenzo.

-EPerpetua?nonavetepensatoaPerpetua.Tonioesuofratello,lilasceràentrare;mavoi!voidue!pensate!avràordineditenervilontani,piùcheunragazzodaunperochehalefruttemature.

-Comefaremo?-disseRenzo,unpo'imbrogliato.

-Ecco:cihopensatoio.Verròioconvoi;ehounsegretoperattirarla,eperincantarladimanierachenons'accorgadivoialtri,epossiateentrare.Lachiameròio,eletoccheròunacorda...vedrete.

-Benedettavoi!-esclamòRenzo:-l'hosempredettochesietenostroaiutointutto.

-Matuttoquestononserveanulla,-disseAgnese,-senonsipersuadecostei,chesiostinaadirecheèpeccato.

Renzomiseincampoancheluilasuaeloquenza;maLucianonsllasciavasmovere.

-Iononsocherispondereaquestevostreragioni,-diceva:-mavedoche,perfarquestacosa,comeditevoi,bisognaandaravantiafuriadisotterfugi,dibugie,di finzioni. Ah Renzo! non abbiam cominciato così. Io voglio esser vostra moglie, - e non c'era verso che potesse proferir quella parola, e spiegarquell'intenzione,senzafareilvisorosso:-iovoglioesservostramoglie,maperlastradadiritta,coltimordiDio,all'altare.LasciamofareaQuellolassù.NonvoletechesappiatrovarLuiilbandolod'aiutarci,megliochenonpossiamofarnoi,contuttecodestefurberie?EperchéfarmisterialpadreCristoforo?

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Ladisputaduravatuttavia,enonparevavicinaafinire,quandouncalpestìoaffrettatodisandali,eunrumoreditonacasbattuta,somiglianteaquellochefannoinunavelaallentata i soffi ripetutidelvento,annunziarono ilpadreCristoforo.Si chetaron tutti;eAgneseebbeappena tempodi susurrareall'orecchiodiLucia:-badabene,ve',dinondirglinulla.

CapitoloVII

Il padre Cristoforo arrivava nell'attitudine d'un buon capitano che, perduta, senza sua colpa, una battaglia importante, afflittoma non scoraggiato, soprapensieromanonsbalordito,dicorsaenoninfuga,siportadoveilbisognolochiede,apremunireiluoghiminacciati,araccoglierletruppe,adarnuoviordini.

-Lapacesiaconvoi,-disse,nell'entrare.-Nonc'ènulladasperaredall'uomo:tantopiùbisognaconfidareinDio:egiàhoqualchepegnodellasuaprotezione.

SebbenenessunodeitresperassemoltoneltentativodelpadreCristoforo,giacchéilvedereunpotenteritirarsidaunasoverchieria,senzaessercicostretto,eper mera condiscendenza a preghiere disarmate, era cosa piuttosto inaudita che rara; nulladimeno la trista certezza fu un colpo per tutti. Le donneabbassaronoilcapo;manell'animodiRenzo, l'iraprevalseall'abbattimento.Quell'annunziolotrovavagiàamareggiatodatantesorpresedolorose,datantitentativiandatiavòto,datantesperanzedeluse,e,perdipiù,esacerbato,inquelmomento,dalleripulsediLucia.

-Vorreisapere,-gridò,digrignandoidenti,ealzandolavoce,quantononavevamaifattoprimad'allora,allapresenzadelpadreCristoforo;-vorreisaperecheragionihadettequelcane,persostenere...persostenerechelamiasposanondev'esserelamiasposa.

- PoveroRenzo! - rispose il frate, conuna voce grave e pietosa, e conuno sguardo che comandava amorevolmente la pacatezza : - se il potente che vuolcommetterel'ingiustiziafossesempreobbligatoadirlesueragioni,lecosenonanderebberocomevanno.

-Hadettodunquequelcane,chenonvuole,perchénonvuole?

Nonhadettonemmenquesto,poveroRenzo!Sarebbeancoraunvantaggiose,percommetterl'iniquità,dovesseroconfessarlaapertamente.

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-Maqualcosahadovutodire:cos'hadettoqueltizzoned'inferno?

-Lesueparole,iol'hosentite,enontelesapreiripetere.Leparoledell'iniquocheèforte,penetranoesfuggono.Puòadirarsichetumostrisospettodilui,e,nellostessotempo,fartisentirechequellodichetusospettiècerto:puòinsultareechiamarsioffeso,schernireechiederragione,atterrireelagnarsi,esseresfacciatoeirreprensibile.Nonchiederpiùinlà.Coluinonhaproferitoilnomediquestainnocente,néiltuo;nonhafiguratonemmendiconoscervi,nonhadettodipretendernulla;ma...mapurtroppohodovutointenderech'èirremovibile.Nondimeno,confidenzainDio!Voi,poverette,nonviperdeted'animo;etu,Renzo...oh!credipure,ch'iosomettermine'tuoipanni,ch'iosentoquellochepassaneltuocuore.Ma,pazienza!Èunamagraparola,unaparolaamara,perchinoncrede;matu...!nonvorraituconcedereaDioungiorno,duegiorni,iltempochevorràprendere,perfartrionfarelagiustizia?Iltempoèsuo;ecen'hapromessotanto!LasciafareaLui,Renzo;esappi...sappiatetuttich'iohogiàinmanounfilo,peraiutarvi.Perora,nonpossodirvidipiù.Domaniiononverròquassù;devostarealconventotutto ilgiorno,pervoi.Tu,Renzo,procuradivenirci:ose,percaso impensato, tunonpotessi,mandateunuomofidato,ungarzoncellodigiudizio,permezzodelqualeiopossafarvisaperequellocheoccorrerà.Sifabuio;bisognach'iocorraalconvento.Fede,coraggio;eaddio.

Dettoquesto,uscì in fretta, e sen'andò, correndo,equasi saltelloni, giùperquellaviottola stortae sassosa,pernonarrivar tardial convento, a rischiodibuscarsiunabuonasgridata,oquelcheglisarebbepesatoancorpiù,unapenitenza,chegl'impedisse, ilgiornodopo,di trovarsiprontoespeditoaciòchepotesserichiedereilbisognode'suoiprotetti.

-Avetesentitocos'hadettod'unnonsoche...d'unfilocheha,peraiutarci?-disseLucia.-Convienfidarsialui;èunuomoche,quandopromettedieci...

-Senonc'èaltro...!-interruppeAgnese.-Avrebbedovutoparlarpiùchiaro,ochiamarmedaunaparte,edirmicosasiaquesto...

-Chiacchiere!lafiniròio:iolafinirò!-interruppeRenzo,questavolta,andandoinsueingiùperlastanza,econunavoce,conunviso,danonlasciardubbiosulsensodiquelleparole.

-OhRenzo!-esclamòLucia.

-Cosavoletedire?-esclamòAgnese.

-Chebisognoc'èdidire?Lafiniròio.Abbiapurcento,millediavolinell'anima,finalmenteèdicarneeossaanchelui...

-No,no,peramordelcielo...!-cominciòLucia;mailpiantoletroncòlavoce.

-Nonsondiscorsidafarsi,neppurperburla,-disseAgnese.

-Perburla?-gridòRenzo,fermandosirittoinfacciaadAgneseseduta,epiantandoleinfacciadueocchistralunati.-Perburla!vedretesesaràburla.

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-OhRenzo!-disseLucia,astento,traisinghiozzi:-nonv'homaivistocosì.

-Nonditequestecose,peramordelcielo,-ripreseancorainfrettaAgnese,abbassandolavoce.-Nonviricordatequantebracciahaalsuocomandocolui?Equand'anche...Dioliberi!...controipoveric'èsempregiustizia.

-Lafaròio, lagiustizia, io!Èormaitempo.Lacosanonèfacile: losoanch'io.Siguardabene, ilcaneassassino:sacomesta;manonimporta.Risoluzioneepazienza...eilmomentoarriva.Sì,lafaròio,lagiustizia:lolibereròio,ilpaese:quantagentemibenedirà...!epoiintresalti...!

L'orrorecheLuciasentìdiquestepiùchiareparole,lesospeseilpianto,elediedeforzadiparlare.Levandodallepalmeilvisolagrimoso,disseaRenzo,convoceaccorata,marisoluta:-nonv'importapiùdunqued'avermipermoglie.Iom'erapromessaaungiovinecheavevailtimordiDio;maunuomocheavesse...Fossealsicurod'ognigiustiziaed'ognivendetta,foss'ancheilfigliodelre...

Ebene!-gridòRenzo,conunvisopiùchemaistravolto:-iononv'avrò;manonv'avrànéanchelui.Ioquisenzadivoi,eluiacasadel...

-Ahno!percarità,nonditecosì,nonfatequegliocchi:no,nonpossovedervicosì,-esclamòLucia,piangendo,supplicando,conlemanigiunte;mentreAgnesechiamavae richiamava il giovinepernome,eglipalpava le spalle, lebraccia, lemani,peracquietarlo.Stetteegli immobileepensieroso,qualche tempo,acontemplarquellafacciasupplichevolediLucia;poi,tutt'auntratto,laguardòtorvo,diedeaddietro,teseilbraccioel'indiceversodiessa,egridò:-questa!sìquestaeglivuole.Hadamorire!

-Eiochemalev'hofatto,perchémifacciatemorire?-disseLucia,buttandosegliinginocchionidavanti.

-Voi!-rispose,conunavocech'esprimevaun'irabendiversa,maun'iratuttavia:-voi!Chebenemivoletevoi?Cheprovam'avetedata?Nonv'hoiopregata,epregata,epregata?Evoi:no!no!

-Sìsì,-risposeprecipitosamenteLucia:-verròdalcurato,domani,ora,sevolete;verrò.Tornatequellodiprima;verrò.

-Melopromettete?-disseRenzo,conunavoceeconunvisodivenuto,tutt'auntratto,piùumano.

-Veloprometto.

-Mel'avetepromesso.

-Signore,viringrazio!-esclamòAgnese,doppiamentecontenta.

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Inmezzoaquellasuagrancollera,avevaRenzopensatodicheprofittopotevaesserperluilospaventodiLucia?Enonavevaadoperatounpo'd'artifizioafarlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro autore protesta di non ne saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo sapesse bene. Il fatto sta ch'erarealmenteinfuriatocontrodonRodrigo,echebramavaardentementeilconsensodiLucia;equandoduefortipassionischiamazzanoinsiemenelcuord'unuomo,nessuno,neppureilpaziente,puòsempredistinguerchiaramenteunavocedall'altra,edirconsicurezzaqualsiaquellachepredomini.

-Vel'hopromesso,-risposeLucia,conuntonodirimproverotimidoeaffettuoso:-maanchevoiavevatepromessodinonfarescandoli,dirimettervenealpadre...

-Ohvia!peramordichivadoinfuria?Voletetornareindietro,ora?efarmifareunosproposito?

-Nono,-disseLucia,cominciandoarispaventarsi.-Hopromesso,enonmiritiro.Mavedetevoicomemiavetefattopromettere.Diononvoglia...

-Perchévoletefarde'cattiviaugùri,Lucia?Diosachenonfacciammaleanessuno.

-Promettetemialmenochequestasaràl'ultima.

-Veloprometto,dapoverofigliuolo.

-Ma,questavolta,mantenetepoi,-disseAgnese.

Quil'autoreconfessadinonsapereun'altracosa:seLuciafosse,intuttoepertutto,malcontentad'esserestataspintaadacconsentire.Noilasciamo,comelui,lacosaindubbio.

Renzoavrebbevolutoprolungareildiscorso,efissare,aparteaparte,quellochesidovevafareilgiornodopo;maeragiànotte,eledonnegliel'auguraronobuona;nonparendolorocosaconvenienteche,aquell'ora,sitrattenessepiùalungo.

La notte però fu a tutt'e tre così buona come può essere quella che succede a un giorno pieno d'agitazione e di guai, e che ne precede uno destinato aun'impresaimportante,ed'esitoincerto.Renzosi lasciòvederdibuon'ora,econcertòconledonne,opiùttostoconAgnese, lagrand'operazionedellasera,proponendoesciogliendoavicendadifficoltà,antivedendocontrattempi,ericominciando,oral'unooral'altra,adescriverlafaccenda,comesiracconterebbeunacosafatta.Luciaascoltava;e,senzaapprovarconparoleciòchenonpotevaapprovareincuorsuo,promettevadifarmegliochesaprebbe.

-Anderetevoigiùalconvento,perparlarealpadreCristoforo,comev'hadettoiersera?-domandòAgneseaRenzo.

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-Lezucche!-risposequesto:-sapetechediavolid'occhihailpadre:mileggerebbeinviso,comesurunlibro,chec'èqualcosaperaria;esecominciasseafarmidell'interrogazioni,nonpotreiuscirneabene.Epoi,iodevostarqui,peraccudireall'affare.Saràmegliochemandiatevoiqualcheduno.

-ManderòMenico.

-Vabene,-risposeRenzo;epartì,peraccudireall'affare,comeavevadetto.

Agneseandòaunacasavicina,acercarMenico,ch'eraunragazzettodicircadodicianni,sveglio lasuaparte,eche,perviadicuginiedicognati,venivaaessereunpo'suonipote.Lochieseaiparenti,comeinprestito,pertuttoquelgiorno,-peruncertoservizio,-diceva.Avutolo,locondussenellasuacucina,glidiededacolazione,eglidissecheandasseaPescarenico,esifacessevederealpadreCristoforo,ilqualelorimanderebbepoi,conunarisposta,quandosarebbetempo.-IlpadreCristoforo,quelbelvecchio,tusai,conlabarbabianca,quellochechiamanoilsanto...

-Hocapito,-disseMenico:-quellocheciaccarezzasempre,noialtriragazzi,ecidà,ognitanto,qualchesantino.

-Appunto,Menico.Esetidiràchetuaspettiqualchepoco,lìvicinoalconvento,nontisviare:badadinonandar,conde'compagni,allago,avederpescare,néadivertirticonleretiattaccatealmuroadasciugare,néafarquell'altrotuogiochettosolito...

BisognasapercheMenicoerabravissimoperfarearimbalzello;esisachetutti,grandiepiccoli,facciamvolentierilecoseallequaliabbiamoabilità:nondicoquellesole.

-Poh!zia;nonsonpoiunragazzo.

-Bene,abbigiudizio;e,quandotorneraiconlarisposta...guarda;questeduebelleparpagliolenuovesonperte.

-Datemeleora,ch'èlostesso.

-No,no,tulegiocheresti.Va,eportatibene;chen'avraianchedipiù.

Nelrimanentediquellalungamattinata,sividerocertenovitàchemiserononpocoinsospettol'animogiàconturbatodelledonne.Unmendico,nérifinitonécenciosocomeisuoipari,econunnonsoched'oscuroedisinistronelsembiante,entròachiederlacarità,dandoinquaeinlàcert'occhiatedaspione.Glifudatounpezzodipane,chericevetteeripose,conun'indifferenzamaldissimulata.Si trattennepoi, conunacertasfacciataggine,e,nellostesso tempo,conesitazione, facendomoltedomande,allequaliAgneses'affrettòdi rispondersempre il contrariodiquellocheera.Movendosi, comeperandarvia, finsedisbagliarl'uscio,entròinquellochemettevaallascala,elìdiedeun'altraocchiatainfretta,comepoté.Gridatoglidietro:-ehiehi!doveandategalantuomo?diqua!diqua!-tornòindietro,euscìdallapartecheglivenivaindicata,scusandosi,conunasommissione,conun'umiltàaffettata,chestentavaacollocarsinei

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lineamentiduridiquellafaccia.Dopocostui,continuaronoafarsivedere,ditempointempo,altrestranefigure.Cherazzad'uominifossero,nonsisarebbepotutodirfacilmente;manonsipotevacrederneppurechefosseroqueglionestiviandantichevolevanparere.Unoentravacolpretestodifarsiinsegnarlastrada; altri, passando davanti all'uscio, rallentavano il passo, e guardavan sott'occhio nella stanza, a traverso il cortile, come chi vuol vedere senza darsospetto.Finalmente,versoilmezzogiorno,quellafastidiosaprocessionefinì.Agneses'alzavaognitanto,attraversavailcortile,s'affacciavaall'usciodistrada,guardavaadestraeasinistra,etornavadicendo:-nessuno-:parolacheproferivaconpiacere,echeLuciaconpiaceresentiva,senzachenél'unanél'altranesapesserobenchiaramenteilperché.Manerimaseatutt'edueunanonsoqualeinquietudine,chelevòloro,eallafigliuolaprincipalmente,unagranpartedelcoraggiocheavevanmessoinserboperlasera.

Convienperòcheillettoresappiaqualcosadipiùpreciso,intornoaque'ronzatorimisteriosi:e,perinformarloditutto,dobbiamtornareunpassoindietro,eritrovardonRodrigo,cheabbiamlasciatoieri,soloinunasaladelsuopalazzotto,alpartirdelpadreCristoforo.

Don Rodrigo, come abbiam detto, misurava innanzi e indietro, a passi lunghi, quella sala, dalle pareti della quale pendevano ritratti di famiglia, di variegenerazioni.Quandositrovavacolvisoaunaparete,evoltava,sivedevainfacciaunsuoantenatoguerriero,terrorede'nemiciede'suoisoldati,torvonellaguardatura,co'capellicortieritti,co'baffitiratieapunta,chesporgevandalleguance,colmentoobliquo:rittoinpiedil'eroe,conlegambiere,co'cosciali,conlacorazza,co'bracciali,co'guanti,tuttodiferro;conladestrasulfianco,elasinistrasulpomodellaspada.DonRodrigologuardava;equandoglieraarrivatosotto, e voltava, ecco in faccia un altro antenato,magistrato, terrore de' litiganti e degli avvocati, a sedere sur una gran seggiola coperta di velluto rosso,ravvolto in un'ampia toga nera; tutto nero, fuorché un collare bianco, con due larghe facciole, e una fodera di zibellino arrovesciata (era il distintivo de'senatori,enonloportavanchel'inverno,ragionpercuinonsitroveràmaiunritrattodisenatorevestitod'estate);macilento,conlecigliaaggrottate:tenevainmanounasupplica,eparevachedicesse:vedremo.Diquaunamatrona, terroredellesuecameriere;di làunabate, terrorede'suoimonaci: tuttagente insommacheavevafattoterrore,e lospiravaancoradalletele.Allapresenzaditalimemorie,donRodrigotantopiùs'arrovellava,sivergognava,nonpotevadarsipace,cheunfrateavesseosatovenirgliaddosso,conlaprosopopeadiNathan.Formavaundisegnodivendetta,l'abbandonava,pensavacomesoddisfareinsiemeallapassione,ea ciòchechiamavaonore;e talvolta (vedeteunpoco!) sentendosi fischiareancoraagliorecchiquell'esordiodiprofezia, si sentivavenir,comesidice,ibordoni,estavaquasiperdeporreilpensierodelleduesoddisfazioni.Finalmente,perfarqualchecosa,chiamòunservitore,egliordinòcheloscusasseconlacompagnia,dicendoch'eratrattenutodaunaffareurgente.Quandoquellotornòariferirecheque'signorieranpartiti,lasciandoilororispetti:-eilconteAttilio?-domandò,semprecamminando,donRodrigo.

-Èuscitoconque'signori,illustrissimo.

-Bene:seipersonediseguito,perlapasseggiata:subito.Laspada,lacappa,ilcappello:subito.

Ilservitorepartì,rispondendoconuninchino;e,pocodopo,tornò,portandolariccaspada,cheilpadronesicinse;lacappa,chesibuttòsullespalle;ilcappelloagranpenne,chemiseeinchiodò,conunamanata,fieramentesulcapo:segnodimarinatorbida.Simosse,e,allaporta,trovòiseiribaldituttiarmati,iquali,fattoala,einchinatolo,gliandarondietro.Piùburbero,piùsuperbioso,piùaccigliatodelsolito,uscì,eandòpasseggiandoversoLecco.Icontadini,gliartigiani,

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alvederlovenire,siritiravanrasentealmuro,edilìfacevanoscappellateeinchiniprofondi,aiqualinonrispondeva.Comeinferiori,l'inchinavanoanchequellichedaquestierandettisignori;ché,inque'contorni,noncen'eraunochepotesse,amillemiglia,competerconlui,dinome,diricchezze,d'aderenzeedellavogliadiservirsidituttociò,peristarealdisopradeglialtri.Eaquesticorrispondevaconunadegnazionecontegnosa.Quelgiornononavvenne,maquandoavvenivaches'incontrassecolsignorcastellanospagnolo,l'inchinoalloraeraugualmenteprofondodalledueparti;lacosaeracometraduepotentati,iqualinon abbiano nulla da spartire tra loro; ma, per convenienza, fanno onore al grado l'uno dell'altro. Per passare un poco la mattana, e per contrapporreall'immaginedel fratechegliassediava la fantasia, immagini in tuttodiverse,donRodrigoentrò,quelgiorno, inunacasa,doveandava,per il solito,moltagente,edovefuricevutoconquellacordialitàaffaccendataerispettosa,ch'èriserbataagliuominichesifannomoltoamareomoltotemere;e,anottegiàfatta,tornòalsuopalazzotto. IlconteAttilioeraanche lui tornato inquelmomento;e fumessa intavola lacena,durante laquale,donRodrigofusempresoprapensiero,eparlòpoco.

-Cugino,quandopagatequestascommessa?-disse,conunfaredimaliziaedischerno,ilconteAttilio,appenasparecchiato,eandativiaiservitori.

-SanMartinononèancorpassato.

-Tant'èchelapaghiatesubito;perchépasserannotuttiisantidellunario,primache...

-Questoèquelchesivedrà.

-Cugino,voivoletefareilpolitico;maiohocapitotutto,esontantocertod'avervintalascommessa,chesonprontoafarneun'altra.

-Sentiamo.

-Cheilpadre...ilpadre...chesoio?quelfrateinsommav'haconvertito.

-Ecconeun'altradellevostre.

-Convertito,cugino;convertito,vidico.Ioperme,negodo.Sapetechesaràunbellospettacolovedervituttocompunto,econgliocchibassi!Echegloriaperquelpadre!Comesaràtornatoacasagonfioepettoruto!Nonsonpescichesipiglinotuttiigiorni,nécontuttelereti.Siatecertocheviporteràperesempio;e,quandoanderàafarqualchemissioneunpo'lontano,parleràde'fattivostri.Mipardisentirlo-.Equi,parlandocolnaso,accompagnandoleparolecongesticaricati,continuò,intonodipredica:-inunapartediquestomondo,che,perdegnirispetti,nonnomino,viveva,uditoricarissimi,evivetuttavia,uncavalierescapestrato,piùamicodellefemmine,chedegliuominidabbene,ilquale,avvezzoafard'ognierbaunfascio,avevamessogliocchi...

-Basta,basta,-interruppedonRodrigo,mezzosogghignando,emezzoannoiato.-Sevoleteraddoppiarlascommessa,sonprontoanch'io.

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-Diavolo!cheavestevoiconvertitoilpadre!

-Nonmiparlatedicolui:e inquantoallascommessa,sanMartinodeciderà-.Lacuriositàdelconteerastuzzicata;nonglirisparmi interrogazioni,madonRodrigo le seppe eluder tutte, rimettendosi sempre al giorno della decisione, e non volendo comunicare alla parte avversa disegni che non erano néincamminati,néassolutamentefissati.

Lamattinaseguente,donRodrigosidestòdonRodrigo.L'apprensionechequelverràungiornogliavevamessaincorpo,erasvanitadeltutto,co'sognidellanotte; e gli rimaneva la rabbia sola, esacerbata anche dalla vergogna di quella debolezza passeggiera. L'immagini più recenti della passeggiata trionfale,degl'inchini,dell'accoglienze,eilcanzonaredelcugino,avevanocontribuitononpocoarenderglil'animoantico.Appenaalzato,fecechiamareilGriso.«Cosegrosse», disse tra sé il servitore a cui fudato l'ordine;perché l'uomoche avevaquel soprannome,noneranientemeno che il capode' bravi, quello a cuis'imponevanoleimpresepiùrischioseepiùinique,ilfidatissimodelpadrone,l'uomotuttosuo,pergratitudineeperinteresse.Dopoaverammazzatouno,digiorno, inpiazza,eraandatoad implorar laprotezionedidonRodrigo;equesto,vestendolodellasua livrea, l'avevamessoalcopertodaogniricercadellagiustizia.Cosi,impegnandosiaognidelittocheglivenissecomandato,coluisieraassicuratal'impunitàdelprimo.PerdonRodrigo,l'acquistononerastatodipoca importanza;perché ilGriso,oltreall'essere, senzaparagone, ilpiùvalentedella famiglia,eraancheunaprovadi ciòche il suopadroneavevapotutoattentarfelicementecontroleleggi;dimodochelasuapotenzanevenivaingrandita,nelfattoenell'opinione.

-Griso!-dissedonRodrigo:-inquestacongiuntura,sivedràquelchetuvali.Primadidomani,quellaLuciadevetrovarsiinquestopalazzo.

-NonsidiràmaicheilGrisosisiaritiratodauncomandodell'illustrissimosignorpadrone.

-Pigliaquantiuominitipossonobisognare,ordinaedisponi,cometiparmeglio;purchélacosariescaabuonfine.Mabadasopratutto,chenonlesiafattomale.

-Signore,unpo'dispavento,perchélanonfacciatroppostrepito...nonsipotràfardimeno.

-Spavento...capisco...èinevitabile.Manonlesitorcauncapello;esopratutto,lesiportirispettoinognimaniera.Haiinteso?

-Signore,nonsipuòlevareunfioredallapianta,eportarloavossignoria,senzatoccarlo.Manonsifaràcheilpuronecessario.

-Sottolatuasicurtà.E...comefarai?

-Cistavopensando,signore.Siamfortunatichelacasaèinfondoalpaese.Abbiambisognod'unluogoperandarciapostare.eappuntoc'è,pocodistantedilà,quelcasolaredisabitatoesolo,inmezzoaicampi,quellacasa...vossignorianonsaprànientediquestecose...unacasachebruciò,pochiannisono,enonhannoavuto danari da riattarla, e l'hanno abbandonata, e ora ci vanno le streghe:ma non è sabato, eme ne rido. Questi villani, che son pieni d'ubbie, non ci

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bazzicherebbero,innessunanottedellasettimana,pertuttol'orodelmondo:sicchépossiamoandareafermarcilà,consicurezzachenessunoverràaguastareifattinostri.

-Vabene;epoi?

Qui,ilGrisoaproporre,donRodrigoadiscutere,finchéd'accordoebberoconcertatalamanieradicondurreafinel'impresa,senzacherimanessetracciadegliautori,lamanieraanchedirivolgere,confalsiindizi,isospettialtrove,d'imporsilenzioallapoveraAgnese,d'incutereaRenzotalespavento,dafarglipassareildolore,eilpensierodiricorrereallagiustizia,eanchelavolontàdilagnarsi;etuttel'altrebricconerienecessarieallariuscitadellabricconeriaprincipale.Noitralasciamodi riferir que' concerti, perché, come il lettore vedrà, non son necessari all'intelligenza della storia; e siam contenti anche noi di non doverlotrattenerpiùlungamenteasentirparlamentareque'duefastidiosiribaldi.Bastache,mentreilGrisosen'andava,permettermanoall'esecuzione,donRodrigolorichiamò,eglidisse:-senti:sepercaso,queltangherotemerariovidessenell'unghiequestasera,nonsaràmalecheglisiadatoanticipatamenteunbuonricordosullespalle.Così,l'ordinechegliverràintimatodomanidistarezitto,faràpiùsicuramentel'effetto.Manonl'andateacercare,pernonguastarequellochepiùimporta:tum'haiinteso.

-Lascifareame,-risposeilGriso,inchinandosi,conunattod'ossequioedimillanteria;esen'andò.Lamattinafuspesaingiri,perriconoscereilpaese.Quelfalsopezzenteches'erainoltratoaquelmodonellapoveracasetta,noneraaltrocheilGriso,ilqualevenivaperlevarneaocchiolapianta:ifalsiviandantieransuoiribaldi,aiquali,peroperaresottoisuoiordini,bastavaunacognizionepiùsuperficialedelluogo.E,fattalascoperta,nons'eranpiùlasciativedere,pernondartropposospetto.

Tornatichefurontuttialpalazzotto,ilGrisoreseconto,efissòdefinitivamenteildisegnodell'impresa;assegnòleparti,diedeistruzioni.Tuttociònonsipotéfare,senzachequelvecchioservitore,ilqualestavaaocchiaperti,eaorecchitesi,s'accorgessechequalchegrancosasimacchinava.Aforzadistareattentoedidomandare;accattandounamezzanotiziadiqua,unamezzadilà,commentandotraséunaparolaoscura,interpretandounandaremisterioso,tantofece,chevenne inchiarodiciòchesidovevaeseguirquellanotte.Maquandoci furiuscito,essaeragiàpoco lontana,egiàunapiccolavanguardiadibravieraandataaimboscarsiinquelcasolarediroccato.Ilpoverovecchio,quantunquesentissebeneacherischiosogiuocogiocava,eavesseanchepauradiportareilsoccorsodiPisa,purenonvollemancare:uscì,conlascusadiprendereunpo'd'aria,es'incamminòinfrettainfrettaalconvento,perdarealpadreCristoforol'avvisopromesso.Pocodopo,simosseroglialtribravi,edisceserospicciolati,pernonparereunacompagnia:ilGrisovennedopo;enonrimaseindietrocheunabussola,laqualedovevaesserportataalcasolare,aserainoltrata;comefufatto.Radunatichefuronoinquelluogo,ilGrisospedìtredicoloroall'osteriadel paesetto; uno che simettesse sull'uscio, a osservar ciò che accadesse nella strada, e a veder quando tutti gli abitanti fossero ritirati: gli altri due chestesserodentroagiocareeabere, comedilettanti;eattendessero intantoaspiare, sequalchecosadaspiareci fosse.Egli, colgrossodella truppa, rimasenell'agguatoadaspettare.

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Il povero vecchio trottava ancora; i tre esploratori arrivavano al loro posto; il sole cadeva; quando Renzo entrò dalle donne, e disse: - Tonio e Gervasom'aspettanfuori:voconloroall'osteria,amangiareunboccone;e,quandosoneràl'avemaria,verremoaprendervi.Su,coraggio,Lucia!tuttodipendedaunmomento-.Luciasospirò,eripeté:-coraggio,-conunavocechesmentivalaparola.

QuandoRenzoeiduecompagnigiunseroall'osteria,vitrovaronqueltalegiàpiantatoinsentinella,cheingombravamezzoilvanodellaporta,appoggiataconlaschienaaunostipite,conlebracciaincrociatesulpetto;eguardavaeriguardava,adestraeasinistra,facendolampeggiareorailbianco,orailnerodidueocchigrifagni.Unberrettopiattodivellutochermisi,messostorto,glicoprivalametàdelciuffo,che,dividendosisurunafrontefosca,girava,daunaparteedall'altra,sottogliorecchi,eterminavaintrecce,fermateconunpettinesullanuca.Tenevasospesoinunamanoungrossorandello;armepropriamente,nonneportavainvista;ma,soloaguardargliinviso,ancheunfanciulloavrebbepensatochedovevaavernesottoquantecenepotevastare.QuandoRenzo,ch'erainnanziaglialtri,fulìperentrare,colui,senzascomodarsi,loguardòfissofisso;mailgiovine,intentoaschivareogniquestione,comesuoleognunocheabbiaun'impresascabrosaallemani,nonfecevistad'accorgersene,nondisseneppure:fateviinlà;e,rasentandol'altrostipite,passòperisbieco,colfiancoinnanzi,perl'aperturalasciatadaquellacariatide.Iduecompagnidovetterofar lastessaevoluzione,sevolleroentrare.Entrati,videroglialtri,de'qualiavevangiàsentita lavoce,cioèque'duebravacci,chesedutiauncantodellatavola,giocavanoallamora,gridandotutt'edueinsieme(lì,è ilgiuocochelorichiede),emescendosiorl'unoorl'altrodabere,conungranfiascoch'eratraloro.Questipureguardaronfissolanuovacompagnia;eunde'duespecialmente,tenendounamanoinaria,contreditaccitesieallargati,eavendolaboccaancoraaperta,perungran«sei»chen'erascoppiatofuoriinquelmomento,squadròRenzodacapoapiedi;poidieded'occhioalcompagno,poiaqueldell'uscio,cherisposeconuncennodelcapo.Renzoinsospettitoeincertoguardavaaisuoidueconvitati,comesevolessecercarene' loroaspettiun'interpretazionedituttique'segni:mai loroaspettinonindicavanoaltrocheunbuonappetito.L'osteguardavainvisoalui,comeperaspettargliordini:eglilofecevenirconséinunastanzavicina,eordinòlacena.

-Chisonoque'forestieri?-glidomandòpoiavocebassa,quandoquellotornò,conunatovagliagrossolanasottoilbraccio,eunfiascoinmano.

-Nonliconosco,-risposel'oste,spiegandolatovaglia.

-Come?néancheuno?

-Sapetebene,-risposeancoracolui,stirando,contutt'eduelemani,latovagliasullatavola,-chelaprimaregoladelnostromestiere,èdinondomandareifattideglialtri:tantoche,finlenostredonnenonsoncuriose.Sistarebbefreschi,contantagentechevaeviene:èsempreunportodimare:quandoleannatesonragionevoli,vogliodire;mastiamoallegri,chetorneràilbuontempo.Anoibastachegliavventorisianogalantuomini:chisianopoi,ochinonsiano,nonfaniente.Eoraviporteròunpiattodipolpette,chelesimilinonleavetemaimangiate.

-Comepotetesapere...?-ripigliavaRenzo;mal'oste,giàavviatoallacucina,seguitòlasuastrada.Elì,mentreprendevailtegamedellepolpettesummentovate,glis'accostòpianpianoquelbravacciocheavevasquadratoilnostrogiovine,eglidissesottovoce:-Chisonoque'galantuomini?

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-Buonagentequidelpaese,-risposel'oste,scodellandolepolpettenelpiatto.

-Vabene;macomesichiamano?chisono?-insistettecolui,convocealquantosgarbata.

-UnosichiamaRenzo,-risposel'oste,pursottovoce:-unbuongiovine,assestato;filatorediseta,chesabeneilsuomestiere.L'altroèuncontadinochehanomeTonio:buoncamerata,allegro:peccatochen'abbiapochi;cheglispenderebbetuttiqui.L'altroèunsempliciotto,chemangiaperòvolentieri,quandoglienedanno.Conpermesso.

E,conunosgambetto,uscìtra il fornelloe l'interrogante;eandòaportareilpiattoachisidoveva.-Comepotetesapere,-riattaccòRenzo,quandolovidericomparire,-chesianogalantuomini,senonliconoscete?

-Leazioni,caromio:l'uomosiconosceall'azioni.Quellichebevonoilvinosenzacriticarlo,chepaganoilcontosenzatirare,chenonmettonsuliteconglialtriavventori,esehannounacoltellatadaconsegnareauno,lovannoadaspettarfuori,elontanodall'osteria,tantocheilpoveroostenonnevadadimezzo,quellisono igalantuomini.Però, sesipuòconoscer lagentebene,comeci conosciamotranoiquattro,èmeglio.Echediavolovivienvogliadi saper tantecose,quandosietesposo,edoveteavertutt'altrointesta?econdavantiquellepolpette,chefarebberoresuscitareunmorto?-Cosìdicendo,senetornòincucina.

Ilnostroautore,osservandoaldiversomodochetenevacostuinelsoddisfarealledomande,dicech'eraunuomocosìfatto,che,intuttiisuoidiscorsi,facevaprofessioned'essermoltoamicode'galantuomini ingenerale;ma, inattopratico,usavamoltomaggiorcompiacenzaconquellicheavesseroriputazioneosembianzadibirboni.Checaratteresingolare!eh?

Lacenanonfumoltoallegra.Idueconvitatiavrebberovolutogoderselacontuttolorocomodo;mal'invitante,preoccupatodiciòcheillettoresa,einfastidito,eancheunpo'inquietodelcontegnostranodiqueglisconosciuti,nonvedeval'orad'andarsene.Siparlavasottovoce,percausaloro;ederanparoletroncheesvogliate.

-Chebellacosa,-scappòfuoridipuntoinbiancoGervaso,-cheRenzovogliaprendermoglie,eabbiabisogno...!-Renzoglifeceunvisobrusco.-Vuoistarezitto, bestia? - glidisseTonio, accompagnando il titolo conunagomitata. La conversazione fu semprepiù fredda, finoalla fine.Renzo, stando indietronelmangiare,comenelbere,atteseamescereaiduetestimoni,condiscrezione,inmanieradidarlorounpo'dibrio,senzafarliuscirdicervello.Sparecchiato,pagatoilcontodacoluicheavevafattomenguasto,dovetterotuttietrepassarnovamentedavantiaquellefacce, lequalituttesivoltaronoaRenzo,comequand'eraentrato.Questo,fattich'ebbepochipassifuoridell'osteria,sivoltòindietro,evidecheiduecheavevalasciatiseduti incucina, loseguitavano:sifermòallora,co'suoicompagni,comesedicesse:vediamocosavogliondamecostoro.Maidue,quandos'accorserod'essereosservati,sifermaronoanch'essi,siparlaron sottovoce, e tornarono indietro. SeRenzo fosse stato tantovicinoda sentir le loroparole, gli sarebberoparsemolto strane. - Sarebbeperòunbell'onore,senzacontarlamancia,-dicevaunode'malandrini,-se,tornandoalpalazzo,potessimoraccontared'averglispianatelecostoleinfrettainfretta,ecosìdanoi,senzacheilsignorGrisofossequiaregolare.

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-Eguastareilnegozioprincipale!-rispondeval'altro.-Ecco:s'èavvistodiqualchecosa;sifermaaguardarci.Ih!sefossepiùtardi!Torniamoindietro,pernondarsospetto.Vedicheviengentedatutteleparti:lasciamoliandartuttiapollaio.

C'erainfattiquelbrulichìo,quelronzìochesisenteinunvillaggio,sullasera,eche,dopopochimomenti,dàluogoallaquietesolennedellanotte.Ledonnevenivandalcampo,portandosiincolloibambini,etenendoperlamanoiragazzipiùgrandini,aiqualifacevandireledivozionidellasera;venivangliuomini,conlevanghe,econlezappesullespalle.All'aprirsidegliusci,sivedevanluccicarequaelàifuochiaccesiperlepoverecene:sisentivanellastradabarattareisaluti,equalcheparola,sullascarsitàdellaraccolta,esullamiseriadell'annata;epiùdelleparole,sisentivanoitocchimisuratiesonoridellacampana,cheannunziava il finirdelgiorno.QuandoRenzovideche idue indiscretis'eranritirati,continuò lasuastradanelle tenebrecrescenti,dandosottovoceoraunricordo,oraunaltro,oraall'uno,oraall'altrofratello.ArrivaronoallacasettadiLucia,ch'eragiànotte.

Tra il primo pensiero d'una impresa terribile, e l'esecuzione di essa (ha detto un barbaro che non era privo d'ingegno), l'intervallo è un sogno, pieno difantasmiedipaure.Luciaera,damolteore,nell'angosced'untalsogno:eAgnese,Agnesemedesima,l'autricedelconsiglio,stavasoprapensiero,etrovavaastentoparoleperrincorarelafiglia.Ma,almomentodidestarsi,almomentocioèdidarprincipioall'opera,l'animositrovatuttotrasformato.Alterroreealcoraggio che vi contrastavano, succede un altro terrore e un altro coraggio: l'impresa s'affaccia alla mente, come una nuova apparizione: ciò che primaspaventava di più, sembra talvolta divenuto agevole tutt'a un tratto: talvolta comparisce grande l'ostacolo a cui s'era appena badato; l'immaginazione dàindietrosgomentata;lemembraparchericusinod'ubbidire;eilcuoremancaallepromessecheavevafatteconpiùsicurezza.AlpicchiaresommessodiRenzo,Luciafuassalitadatantoterrore,cherisolvette,inquelmomento,disoffrireognicosa,distarsempredivisadalui,piùttostoch'eseguirequellarisoluzione;maquandosifufattovedere,edebbedetto:-sonqui,andiamo-;quandotuttisimostraronprontiadavviarsi,senzaesitazione,comeacosastabilita,irrevocabile;Lucianonebbetemponéforzadifardifficoltà,e,comestrascinata,presetremandounbracciodellamadre,unbracciodelpromessosposo,esimosseconlabrigataavventuriera.

Zitti zitti, nelle tenebre, apassomisurato,uscirondalla casetta, epreser la strada fuoridelpaese.Lapiù corta sarebbe statad'attraversarlo: che s'andavadirittoallacasadidonAbbondio;mascelseroquella,pernonesservisti.Perviottole,tragliortieicampi,arrivaronvicinoaquellacasa,elìsidivisero.Iduepromessi rimasernascostidietro l'angolodi essa;Agnese con loro,maunpo'più innanzi,peraccorrere in tempoa fermarPerpetua, ea impadronirsene;Tonio,conloscempiatodiGervaso,chenonsapevafarnulladasé,esenzailqualenonsipotevafarnulla,s'affacciaronbravamenteallaporta,epicchiarono.

-Chiè,aquest'ora?-gridòunavocedallafinestra,ches'aprìinquelmomento:eralavocediPerpetua.-Ammalatinoncen'è,ch'iosappia.Èforseaccadutaqualchedisgrazia?

-Sonio,-risposeTonio,-conmiofratello,cheabbiambisognodiparlarealsignorcurato.

-Èoradacristianiquesta?-dissebruscamentePerpetua.-Chediscrezione?Tornatedomani.

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-Sentite:torneròonontornerò:horiscossononsochedanari,evenivoasaldarqueldebitucciochesapete:avevaquiventicinquebelleberlinghenuove;masenonsipuò,pazienza:questi,socomespenderli,etorneròquandon'abbiamessiinsiemedeglialtri.

-Aspettate,aspettate:voetorno.Maperchévenireaquest'ora?

-Glihoricevuti,anch'io,pocofa;ehopensato,comevidico,che,selitengoadormirconme,nonsodichepareresaròdomattina.Però,sel'oranonvipiace,nonsochedire:perme,sonqui;esenonmivolete,menevo.

-No,no,aspettateunmomento:tornoconlarisposta.Cosìdicendo,richiuselafinestra.Aquestopunto,Agnesesistaccòdaipromessi,e,dettosottovoceaLucia:-coraggio;èunmomento;ècomefarsicavarundente,-siriunìaiduefratelli,davantiall'uscio;esimiseaciarlareconTonio,inmanierachePerpetua,venendoadaprire,dovessecrederechesifosseabbattutalìacaso,echeToniol'avessetrattenutaunmomento.

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CapitoloVIII

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«Carneade!Chieracostui?» ruminava tra sédonAbbondiosedutosul suoseggiolone, inunastanzadelpianosuperiore, conun libriccioloapertodavanti,quandoPerpetuaentròaportarglil'imbasciata.«Carneade!questonomemiparbened'averlolettoosentito;dovevaessereunuomodistudio,unletteratonedeltempoantico:èunnomediquelli;machidiavoloeracostui?»Tantoilpover'uomoeralontanodaprevederecheburrascaglisiaddensassesulcapo!

BisognasaperechedonAbbondiosidilettavadileggereunpochinoognigiorno;euncuratosuovicino,cheavevaunpo'dilibreria,gliprestavaunlibrodopol'altro, ilprimocheglivenivaallemani.QuellosucuimeditavainquelmomentodonAbbondio,convalescentedellafebbredellospavento,anzipiùguarito(quantoallafebbre)chenonvolesselasciarcredere,eraunpanegiricoinonoredisanCarlo,dettoconmoltaenfasi,euditoconmoltaammirazionenelduomodiMilano,dueanniprima.Ilsantov'eraparagonato,perl'amoreallostudio,adArchimede;efinquidonAbbondionontrovavainciampo;perchéArchimedeneha fattedicosìcuriose,ha fattodir tantodi sé, che,persapernequalchecosa,nonc'èbisognod'un'erudizionemoltovasta.Ma,dopoArchimede, l'oratorechiamavaaparagoneancheCarneade:elìillettoreerarimastoarrenato.InquelmomentoentròPerpetuaadannunziarlavisitadiTonio.

-Aquest'ora?-disseanchedonAbbondio,com'eranaturale.

-Cosavuole?Nonhannodiscrezione:masenonlopigliaalvolo...

-Già:senonlopiglioora,chisaquandolopotròpigliare!Fatelovenire...Ehi!ehi!

sietepoibensicurachesiapropriolui?

-Diavolo! - risposePerpetua, e scese; aprì l'uscio, e disse: - dove siete? -Tonio si fece vedere; e, nello stesso tempo, venne avanti ancheAgnese, e salutòPerpetuapernome.

-Buonasera,Agnese,-dissePerpetua:-didovesiviene,aquest'ora?

-Vengoda...-enominòunpaesettovicino.-Esesapeste...-continuò:-misonfermatadipiù,appuntoingraziavostra.

-Ohperché?-domandòPerpetua;evoltandosia'duefratelli,-entrate,-disse,-chevengoanch'io.

-Perché,-risposeAgnese,-unadonnadiquellechenonsannolecose,evoglionparlare...credereste?s'ostinavaadirechevoinonvisietemaritataconBeppeSuolavecchia,néconAnselmoLunghigna,perchénonv'hannovoluta.Iosostenevochesietestatavoichegliaveterifiutati,l'unoel'altro...

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-Sicuro.Ohlabugiarda!labugiardona!Chiècostei?

-Nonmelodomandate,chenonmipiacemettermale.

-Melodirete,mel'aveteadire:ohlabugiarda!

-Basta...manonpotetecrederequantomisiadispiaciutodinonsaperbenetuttalastoria,perconfondercolei.

-Guardatesesipuòinventare,aquestomodo!-esclamòdinuovoPerpetua;eripresesubito:-inquantoaBeppe,tuttisanno,ehannopotutovedere...Ehi,Tonio!accostatel'uscio,esalitepure,chevengo-.Tonio,didentro,risposedisì;ePerpetuacontinuòlasuanarrazioneappassionata.

Infacciaall'usciodidonAbbondio,s'apriva,traduecasipole,unastradetta,che,finitequelle,voltavainuncampo.Agnesevis'avviò,comesevolessetirarsialquantoindisparte,perparlarpiùliberamente;ePerpetuadietro.Quand'ebberovoltato,efuronoinluogo,dondenonsipotevapiùvederciòcheaccadessedavantiallacasadidonAbbondio,Agnesetossìforte.Erailsegnale:Renzolosentì,fececoraggioaLucia,conunastrettadibraccio;etutt'edue,inpuntadipiedi, venneroavanti, rasentando ilmuro, zitti zitti; arrivaronoall'uscio, lo spinseroadaginoadagino; cheti e chinati, entraronnell'andito,dov'erano iduefratelliadaspettarli.Renzoaccostòdinuovol'usciopianpiano;etutt'equattrosuperlescale,nonfacendorumoreneppurperuno.Giuntisulpianerottolo,iduefratellis'avvicinaronoall'usciodellastanza,ch'eradifiancoallascala;glisposisistrinseroalmuro.

-Deogratias,-disseTonio,avocechiara.

-Tonio,eh?Entrate,-risposelavocedidentro.Ilchiamatoaprìl'uscio,appenaquantobastavaperpoterpassarluieilfratello,aunpervolta.Lastrisciadiluce,cheuscìd'improvvisoperquellaapertura,esidisegnòsulpavimentooscurodelpianerottolo,feceriscoterLucia,comesefossescoperta.Entratiifratelli,Tonio si tiròdietro l'uscio: gli sposi rimasero immobilinelle tenebre, con l'orecchie tese, tenendo il fiato: il rumorepiù forte era ilmartellar che faceva ilpoverocuorediLucia.

DonAbbondiostava,comeabbiamdetto,surunavecchiaseggiola,ravvoltoinunavecchiazimarra,conincapounavecchiapapalina,cheglifacevacorniceintornoallafaccia,allumescarsod'unapiccolalucerna.Duefolteciocchedicapelli,chegliscappavanofuordellapapalina,duefoltisopraccigli,duefoltibaffi,unfoltopizzo,tutticanuti,esparsisuquellafacciabrunaerugosa,potevanoassomigliarsiacespuglicopertidineve,sporgentidaundirupo,alchiarodiluna.

-Ah!ah!-fuilsuosaluto,mentresilevavagliocchiali,eliriponevanellibricciolo.

-Diràilsignorcurato,chesonvenutotardi,-disseTonio,inchinandosi,comepurefece,mapiùgoffamente,Gervaso.

-Sicuroch'ètardi:tardiintuttelemaniere.Losapete,chesonoammalato?

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-Oh!midispiace.

-L'avretesentitodire;sonoammalato,enonsoquandopotròlasciarmivedere...Maperchévisietecondottodietroquel...quelfigliuolo?

-Cosìpercompagnia,signorcurato.

-Basta,vediamo.

-Sonventicinqueberlinghenuove,diquellecolsant'Ambrogioacavallo,-disseTonio,levandosiuninvoltinoditasca.

-Vediamo,-replicòdonAbbondio:e,presol'involtino,sirimessegliocchiali,l'aprì,cavòleberlinghe,lecontò,levoltò,lerivoltò,letrovòsenzadifetto.

-Ora,signorcurato,midaràlacollanadellamiaTecla.

-Ègiusto,-risposedonAbbondio;poiandòaunarmadio,silevòunachiaveditasca,e,guardandosiintorno,comepertenerlontaniglispettatori,aprìunapartedisportello,riempì l'aperturaconlapersona,misedentro latesta,perguardare,eunbraccio,perprender lacollana; laprese,e,chiuso l'armadio, laconsegnòaTonio,dicendo:-vabene?

-Ora,-disseTonio,-sicontentidimettereunpo'dinerosulbianco.

-Anchequesta!-dissedonAbbondio:-lesannotutte.Ih!com'èdivenutosospettosoilmondo!Nonvifidatedime?

-Come,signorcurato!s'iomifido?Leimifatorto.Masiccomeilmionomeèsulsuolibraccio,dallapartedeldebito...dunque,giacchéhagiàavutol'incomododiscrivereunavolta,così...dallavitaallamorte...

-Benebene,-interruppedonAbbondio,ebrontolando,tiròaséunacassettadeltavolino,levòfuoricarta,pennaecalamaio,esimiseascrivere,ripetendoavivavoceleparole,dimanoinmanochegliuscivandallapenna.FrattantoTonioe,aunsuocenno,Gervaso,sipiantaronrittidavantialtavolino,inmanierad'impedirealloscriventelavistadell'uscio;e,comeperozio,andavanostropicciando,co'piedi,ilpavimento,perdarsegnoaqueich'eranofuori,d'entrare,eperconfonderenellostessotempoilrumoredelle loropedate.DonAbbondio, immersonellasuascrittura,nonbadavaadaltro.Allostropiccìode'quattropiedi,RenzopreseunbracciodiLucia, lostrinse,perdarlecoraggio,esimosse, tirandoseladietro tutta tremante,chedasénonvisarebbepotutavenire.Entraronpianpiano,inpuntadipiedi,rattenendoilrespiro;esinascoserodietroiduefratelli.IntantodonAbbondio,finitodiscrivere,rilesseattentamente,senzaalzargliocchidallacarta;lapiegòinquattro,dicendo:-ora,saretecontento?-e,levatosiconunamanogliocchialidalnaso,laporseconl'altraaTonio,alzandoilviso.Tonio,allungandolamanoperprenderlacarta,siritiròdaunaparte;Gervaso,aunsuocenno,dall'altra;e,nelmezzo,comealdividersid'unascena,apparveroRenzoeLucia.DonAbbondio,videconfusamente,poividechiaro,sispaventò,sistupì,s'infuriò,pensò,preseunarisoluzione:tuttoquesto

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neltempocheRenzomiseaproferireleparole:-signorcurato,inpresenzadiquestitestimoni,quest'èmiamoglie-.Lesuelabbranoneranoancoratornatealposto,chedonAbbondio, lasciandocader lacarta,avevagiàafferrataealzata,con lamancina, la lucerna,ghermito,con ladiritta, il tappetodel tavolino,etiratoloasé,confuria,buttandointerralibro,carta,calamaioepolverino;e,balzandotralaseggiolaeiltavolino,s'eraavvicinatoaLucia.Lapoveretta,conquellasuavocesoave,ealloratuttatremante,avevaappenapotutoproferire:-equesto...-chedonAbbondioleavevabuttatosgarbatamenteiltappetosullatesta e sul viso, per impedirle di pronunziare intera la formola. E subito, lasciata cader la lucerna che teneva nell'altramano, s'aiutò anche con quella aimbacuccarlacoltappeto,chequasilasoffogava;eintantogridavaquanton'avevaincanna:-Perpetua!Perpetua!tradimento!aiuto!-Illucignolo,chemorivasulpavimento,mandavaunalucelanguidaesaltellantesopraLucia, laquale,affattosmarrita,nontentavaneppuredisvolgersi,epotevaparereunastatuaabbozzataincreta,sullaqualel'arteficehagettatounumidopanno.Cessataogniluce,donAbbondiolasciòlapoveretta,eandòcercandoatastonil'usciochemettevaaunastanzapiù interna; lo trovò, entrò inquella, si chiusedentro, gridando tuttavia: -Perpetua! tradimento!aiuto! fuoridiquesta casa! fuoridiquestacasa!-Nell'altrastanza,tuttoeraconfusione:Renzo,cercandodifermareilcurato,eremandoconlemani,comesefacesseamoscacieca,eraarrivatoall'uscio,epicchiava,gridando:-apra,apra;nonfacciaschiamazzo-.LuciachiamavaRenzo,convocefioca,ediceva,pregando:-andiamo,andiamo,perl'amordiDio-.Tonio,carpone,andavaspazzandoconlemaniilpavimento,pervederdiraccapezzarelasuaricevuta.Gervaso,spiritato,gridavaesaltellava,cercandol'usciodiscala,peruscireasalvamento.

Inmezzoaquestoserraserra,nonpossiamlasciardi fermarciunmomentoa fareunariflessione.Renzo,chestrepitavadinotte incasaaltrui,chevis'eraintrodottodisoppiatto,etenevailpadronestessoassediatoinunastanza,hatuttal'apparenzad'unoppressore;eppure,allafinde'fatti,eral'oppresso.DonAbbondio, sorpreso,messo in fuga, spaventato,mentreattendeva tranquillamentea' fatti suoi,parrebbe lavittima; eppure, in realtà, era lui che facevaunsopruso.Cosìvaspessoilmondo...vogliodire,cosìandavanelsecolodecimosettimo.

L'assediato,vedendocheilnemiconondavasegnodiritirarsi,aprìunafinestracheguardavasullapiazzadellachiesa,esidiedeagridare:-aiuto!aiuto!-Erailpiùbelchiarodiluna;l'ombradellachiesa,epiùinfuoril'ombralungaedacutadelcampanile,sistendevabrunaespiccatasulpianoerbosoelucentedellapiazza:ognioggettosipotevadistinguere,quasicomedigiorno.Ma,findovearrivavalosguardo,nonapparivaindiziodipersonavivente.Contiguoperòalmurolateraledellachiesa,eappuntodallatocherispondevaversolacasaparrocchiale,eraunpiccoloabituro,unbugigattolo,dovedormivailsagrestano.Fuquestoriscossodaqueldisordinatogrido,feceunsalto,sceseillettoinfuria,aprìl'impannatad'unasuafinestrina,misefuorilatesta,congliocchitra'peli,edisse:-cosac'è?

-Correte,Ambrogio!aiuto!genteincasa,-gridòversoluidonAbbondio.-Vengosubito,-risposequello;tiròindietrolatesta,richiuselasuaimpannata,e,quantunquemezzotra'lsonno,epiùchemezzosbigottito,trovòsuduepiediunespedienteperdarpiùaiutodiquellocheglisichiedeva,senzamettersiluineltafferuglio,qualesifosse.Dàdipiglioallebrache,chetenevasulletto;selecacciasottoilbraccio,comeuncappellodigala,egiùbalzelloniperunascalettadilegno;correalcampanile,afferralacordadellapiùgrossadiduecampanettechec'erano,esuonaamartello.

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Ton,ton,ton,ton:icontadinibalzanoasederesulletto;igiovinettisdraiatisulfenile,tendonl'orecchio,sirizzano.-Cos'è?Cos'è?Campanaamartello!fuoco?ladri?banditi?-Moltedonneconsigliano,preganoimariti,dinonmoversi,dilasciarcorrereglialtri:alcunis'alzano,evannoallafinestra:ipoltroni,comesesiarrendesseroallepreghiere,ritornansotto:ipiùcuriosiepiùbraviscendonoaprenderleforcheeglischioppi,percorrerealrumore:altristannoavedere.

Ma,primachequellifosseroall'ordine,primaanzichefosserbendesti,ilrumoreeragiuntoagliorecchid'altrepersonechevegliavano,nonlontano,ritteevestite:ibraviinunluogo,AgneseePerpetuainunaltro.Diremoprimabrevementeciòchefacessercoloro,dalmomentoincuigliabbiamolasciati,partenelcasolareeparteall'osteria.Questitre,quandoviderotuttigliuscichiusielastradadeserta,uscironoinfretta,comesesifosseroavvistid'averfattotardi,edicendodivolerandarsubitoacasa;diederounagiravoltaperilpaese,pervenireinchiarosetuttieranritirati-einfatti,nonincontraronoanimavivente,nésentironoilpiùpiccolostrepito.Passaronoanche,pianpiano,davantiallanostrapoveracasetta:lapiùquietaditutte,giacchénonc'erapiùnessuno.Andaronoalloradiviatoalcasolare,efecerolalororelazionealsignorGriso.Subito,questosimiseintestauncappellaccio,sullespalleunsanrocchinoditelaincerata,sparso di conchiglie; prese unbordoneda pellegrino, disse: - andiamoda bravi: zitti, e attenti agli ordini -, s'incamminò il primo, gli altri dietro; e, in unmomento,arrivaronoallacasetta,perunastradaoppostaaquellapercuisen'eraallontanatalanostrabrigatella,andandoanch'essaallasuaspedizione.IlGrisotrattennelatruppa,alcunipassilontano,andòinnanzisoloadesplorare,e,vistotuttodesertoetranquillodifuorifecevenireavantiduediqueitristi,diede loroordinedi scalaradagino ilmurochechiudeva il cortiletto,e, calatidentro,nascondersi inunangolo,dietroun folto fico, sulqualeavevamessol'occhio,lamattina.Ciòfatto,picchiòpianpiano,conintenzionedidirsiunpellegrinosmarrito,chechiedevaricovero,finoagiorno.Nessunrisponde:ripicchiaunpo'più forte;nemmenounozitto.Allora,vaachiamareunterzomalandrino, lo fascenderenelcortiletto,comeglialtridue,con l'ordinedisconficcareadagioilpaletto,peraverliberol'ingressoelaritirata.Tuttos'eseguiscecongrancautela,econprosperosuccesso.Vaachiamarglialtri,lifaentrarconsé,limandaanascondersiaccantoaiprimi;accostaadagioadagiol'usciodistrada,vipostaduesentinelledidentro;evadirittoall'usciodelterreno.Picchiaanchelì, easpetta:e'potevabenaspettare.Sconficcapianpianissimoanchequell'uscio:nessunodidentrodice:chiva là?;nessunosi fasentire:megliononpuòandare.Avantidunque:-st-,chiamaqueidelfico,entraconloronellastanzaterrena,dove,lamattina,avevascelleratamenteaccattatoquelpezzodipane.Cavafuoriesca,pietra,acciarinoezolfanelli,accendeunsuolanternino,entranell'altrastanzapiùinterna,peraccertarsichenessuncisia:nonc'ènessuno.Tornaindietro,vaall'usciodiscala,guarda,porgel'orecchio:solitudineesilenzio.Lasciaduealtresentinelleaterreno,sifavenirdietroilGrignapoco,ch'eraunbravodelcontadodiBergamo, ilqualesolodovevaminacciare,acchetare,comandare,essere insommaildicitore,affinché ilsuo linguaggiopotesse farcredereadAgnesechelaspedizionevenivadaquellaparte.Concostuialfianco,eglialtridietro,ilGrisosaleadagioadagio,bestemmiandoincuorsuoogniscalinochescricchiolasse,ognipassodique'mascalzonichefacesserumore.Finalmenteèincima.Quigiacelalepre.Spingemollementel'usciochemetteallaprimastanza;l'usciocede,sifaspiraglio:vimettel'occhio;èbuio:vimettel'orecchio,persentiresequalchedunorussa,fiata,brulicalàdentro;niente.Dunqueavanti: si mette la lanterna davanti al viso, per vedere, senza esser veduto, spalanca l'uscio, vede un letto; addosso: il letto è fatto e spianato, con larimboccaturaarrovesciata,ecompostasulcapezzale.Sistringenellespalle,sivoltaallacompagnia,accennalorochevaavederenell'altrastanza,echeglivengandietropianpiano;entra,falestessecerimonie,trovalastessacosa.-Chediavoloèquesto?-diceallora:-chequalchecanetraditoreabbiafattolaspia?-Simettontutti,conmencautela,aguardare,atastareperognicanto,buttansottosopralacasa.Mentrecostorosonointalifaccende,iduechefanlaguardiaall'usciodistrada,sentonouncalpestìodipassinifrettolosi,ches'avvicinanoinfretta;s'immaginanoche,chiunquesia,passeràdiritto;stanquieti,e,abuonconto,simettonoall'erta.Infatti,ilcalpestìosifermaappuntoall'uscio.EraMenicochevenivadicorsa,mandatodalpadreCristoforoadavvisarleduedonne

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che,perl'amordelcielo,scappasserosubitodicasa,esirifugiasseroalconvento,perché...ilperchélosapete.Prendelamanigliadelpaletto,perpicchiare,eselosentetentennareinmano,schiodatoesconficcato.«Cheèquesto?»pensa;espingel'uscioconpaura:quellos'apre.Menicometteilpiededentro,ingransospetto,esisenteaunpuntoacchiapparperlebraccia,eduevocisommesse,adestraeasinistra,chedicono,intonominaccioso:-zitto!oseimorto-.Luiinvececacciaunurlo:unodique'malandriniglimetteunamanoallabocca;l'altrotirafuoriuncoltellaccio,perfarglipaura.Ilgarzoncellotremacomeunafoglia,enontentaneppurdigridare;ma,tutt'auntratto,invecedilui,econbenaltrotono,sifasentirquelprimotoccodicampanacosìfatto,edietrounatempestadirintocchiinfila.Chièindifettoèinsospetto,diceilproverbiomilanese:all'unoeall'altrofurfanteparvedisentireinque'tocchiilsuonome,cognomeesoprannome:lascianoandarlebracciadiMenico,ritiranoleloroinfuria,spalancanlamanoelabocca,siguardanoinviso,ecorronoallacasa,dov'erailgrossodellacompagnia.Menico,viaagambeperlastrada,allavoltadelcampanile,doveabuoncontoqualchedunocidovevaessere.Aglialtrifurfantichefrugavanlacasa,dall'altoalbasso, ilterribiletoccofecelastessaimpressione:siconfondono,siscompigliano,s'urtanoavicenda:ognunocercalastradapiùcorta,perarrivareall'uscio.Eppureeratuttagenteprovataeavvezzaamostrareilviso;manonpoteronostarsaldicontrounpericoloindeterminato,echenons'erafattovedereunpo'dalontano,primadivenirloroaddosso.CivolletuttalasuperioritàdelGrisoatenerliinsieme,tantochefosseritirataenonfuga.Comeilcanechescortaunamandradiporci,correorquaorlàaqueichesisbandano;neaddentaunoperunorecchio,e lotirainischiera;nespingeunaltrocolmuso;abbaiaaunaltrocheescedifilainquelmomento;cosìilpellegrinoacciuffaundicoloro,chegiàtoccavalasoglia,elostrappaindietro;cacciaindietrocolbordoneunoeunaltro che s'avviavandaquellaparte: grida agli altri che corronquae là, senza saperdove; tanto che li raccozzò tutti nelmezzodelcortiletto.-Presto,presto!pistoleinmano,coltelliinpronto,tuttiinsieme;epoianderemo:cosìsiva.Chivoletechecitocchi,sestiambeninsieme,sciocconi?Ma,secilasciamoacchiappareaunoauno,ancheivillanicenedaranno.Vergogna!Dietroame,euniti-.Dopoquestabrevearinga,simiseallafronte,euscìilprimo.Lacasa,comeabbiamdetto,erainfondoalvillaggio;ilGrisopreselastradachemettevafuori,etuttigliandarondietroinbuonordine.

Lasciamoli andare, e torniamo un passo indietro a prendere Agnese e Perpetua, che abbiam lasciate in una certa stradetta. Agnese aveva procuratod'allontanarl'altradallacasadidonAbbondio, ilpiùchefossepossibile;e, finoauncertopunto, lacosaeraandatabene.Matutt'auntratto, laservas'eraricordatadell'usciorimastoaperto,eavevavolutotornareindietro.Nonc'eracheridire:Agnese,pernonfarlenascerequalchesospetto,avevadovutovoltarconlei,eandarledietro,cercandoditrattenerla,ognivoltachelavedesseriscaldatabenbenenelraccontodique'talimatrimoniandatiamonte.Mostravadidarlemoltaudienza,e,ognitanto,perfarvederechestavaattenta,operravviareilcicalìo,diceva:-sicuro:adessocapisco:vabenissimo:èchiara:epoi?elui?evoi?-Maintanto,facevaunaltrodiscorsoconséstessa.«Sarannouscitiaquest'ora?osarannoancordentro?Chesciocchichesiamostatitutt'etre,anonconcertarqualchesegnale,peravvisarmi,quandolacosafosseriuscita!Èstatapropriogrossa!Maèfatta:oranonc'èaltrochetenercosteiabada,piùcheposso:allapeggio,saràunpo'ditempoperduto».Così,acorserelleeafermatine,erantornatepocodistantedallacasadidonAbbondio, laqualeperònonvedevano,perragionediquellacantonata:ePerpetua,trovandosiaunpuntoimportantedelracconto,s'eralasciatafermaresenzafarresistenza,anzisenzaavvedersene;quando,tutt'auntratto,sisentìvenirrimbombandodall'alto,nelvanoimmotodell'aria,perl'ampiosilenziodellanotte,quelprimosgangheratogridodidonAbbondio:-aiuto!aiuto!

-Misericordia!cos'èstato?-gridòPerpetua,evollecorrere.

-Cosac'è?cosac'è?-disseAgnese,tenendolaperlasottana.

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-Misericordia!nonavetesentito?-replicòquella,svincolandosi.

-Cosac'è?cosac'è?-ripetéAgnese,afferrandolaperunbraccio.

-Diavolod'unadonna!-esclamòPerpetua,rispingendola,permettersiinlibertà;epreselarincorsa.Quando,piùlontano,piùacuto,piùistantaneo,sisentel'urlodiMenico.

-Misericordia! - gridaancheAgnese;edigaloppodietro l'altra.Avevanquasiappenaalzati i calcagni,quandoscoccò la campana:un tocco, edue, e tre, eseguita: sarebbero stati sproni, sequelleneavesseroavutobisogno. Perpetuaarriva,unmomentoprimadell'altra;mentrevuole spinger l'uscio, l'uscio sispalancadidentro, e sulla soglia comparisconoTonio,Gervaso,Renzo,Lucia, che, trovata la scala, eranvenuti giù saltelloni; e, sentendopoiquel terribilescampanìo,correvanoinfuria,amettersiinsalvo.

-Cosac'è?cosac'è?-domandòPerpetuaansanteaifratelli,chelerisposeroconunurtone,escantonarono.-Evoi!come!chefatequivoi?-domandòposciaall'altracoppia,quandol'ebberaffigurata.Maquellipureuscironsenzarispondere.Perpetua,peraccorreredoveilbisognoeramaggiore,nondomandòaltro,entròinfrettanell'andito,ecorse,comepotevaalbuio,versolascala.IduesposirimastipromessisitrovaronoinfacciaAgnese,chearrivavatutt'affannata.-Ahsietequi!-dissequesta,cavandofuorilaparolaastento:-com'èandata?cos'èlacampana?mipard'aversentito...

-Acasa,acasa,-dicevaRenzo,-primachevengagente-.Esavviavano;maarrivaMenicodicorsa, liriconosce, li ferma,e,ancortuttotremante,convocemezzafioca,dice:-doveandate?indietro,indietro!perdiqua,alconvento!

-Seituche...?-cominciavaAgnese.

-Cosac'èd'altro?-domandavaRenzo.Lucia,tuttasmarrita,tacevaetremava.

-C'èildiavoloincasa,-ripreseMenicoansante.-Glihovistiio:m'hannovolutoammazzare:l'hadettoilpadreCristoforo:eanchevoi,Renzo,hadettocheveniatesubito:epoiglihovistiio:provvidenzachevitrovoquitutti!vidiròpoi,quandosaremofuori.

Renzo,ch'erailpiùinséditutti,pensòche,diquaodilà,convenivaandarsubito,primachelagenteaccorresse;echelapiùsicuraeradifarciòcheMenicoconsigliava,anzicomandava,conlaforzad'unospaventato.Peristradapoi,efuordelpericolo,sipotrebbedomandarealragazzounaspiegazionepiùchiara.-Camminaavanti,-glidisse.-Andiamconlui,-dissealledonne.Voltarono,s'incamminaronoinfrettaversolachiesa,attraversaronlapiazza,dovepergraziadelcielo,nonc'eraancoraanimavivente;entraronoinunastradettacheeratralachiesaelacasadidonAbbondio;alprimobucochevideroinunasiepe,dentro,eviapericampi.

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Nons'eranforseallontanatiuncinquantapassi,quandolagentecominciòadaccorreresullapiazza,eingrossavaognimomento.Siguardavanoinvisogliuniconglialtri:ognunoavevaunadomandadafare,nessunounarispostadadare.Iprimiarrivaticorseroallaportadellachiesa:eraserrata.Corseroalcampaniledifuori;eunodiquelli,messalaboccaaunfinestrino,unaspeciediferitoia,cacciòdentroun:-chediavoloc'è?-QuandoAmbrogiosentìunavoceconosciuta,lasciòandar lacorda;eassicuratodal ronzìo,ch'eraaccorsomoltopopolo, rispose: -vengoadaprire -.Simise in fretta l'arnesecheavevaportatosotto ilbraccio,venne,dallapartedidentro,allaportadellachiesa,el'aprì.

-Cos'ètuttoquestofracasso?-Cos'è?-Dov'è?-Chiè?

-Come,chiè?-disseAmbrogio,tenendoconunamanounbattentedellaporta,e,conl'altra,illembodiqueltalearnese,ches'eramessocosìinfretta:-come!nonlosapete?genteincasadelsignorcurato.Animo,figliuoli:aiuto-.Sivoltantuttiaquellacasa,vis'avvicinanoinfolla,guardanoinsu,stannoinorecchi:tuttoquieto.Altricorronodallapartedovec'eral'uscio:èchiuso,enonparchesiastatotoccato.Guardanoinsuancheloro:nonc'èunafinestraaperta:nonsisenteunozitto.

-Chièlàdentro?-Ohe,ohe!-Signorcurato!-Signorcurato!

DonAbbondio, ilquale,appenaaccortosidella fugadegl'invasori, s'eraritiratodalla finestra,e l'avevarichiusa,eche inquestomomentostavaabisticciarsottovoceconPerpetua,chel'avevalasciatosoloinquell'imbroglio,dovette,quandosisentìchiamareavocedipopolo,venirdinuovoallafinestra;evistoquelgransoccorso,sipentìd'averlochiesto.

-Cos'èstato?-Chelehannofatto?-Chisonocostoro?-Dovesono?-glivenivagridatodacinquantavociauntratto.

-Nonc'èpiùnessuno:viringrazio:tornatepureacasa.

-Machièstato?-Dovesonoandati?-Cheèaccaduto?

-Cattivagente,gentechegiradinotte;masonofuggiti:tornateacasa;nonc'èpiùniente:un'altravolta,figliuoli:viringraziodelvostrobuoncuore-.E,dettoquesto,siritirò,echiuselafinestra.Quialcunicominciaronoabrontolare,altriacanzonare,altriasagrare;altrisistringevannellespalle,esen'andavano:quandoarrivaunotuttotrafelato,chestentavaaformarleparole.Stavacostuidicasaquasidirimpettoallenostredonne,edessendosi,alrumore,affacciatoallafinestra,avevavedutonelcortilettoquelloscompigliode'bravi,quandoilGrisos'affannavaaraccoglierli.Quand'ebberipresofiato,gridò:-chefatequi,figliuoli?nonèquiildiavolo;ègiùinfondoallastrada,allacasad'AgneseMondella:gentearmata;sondentro;parchevoglianoammazzareunpellegrino;chisachediavoloc'è!

-Che?-Che?-Che?-Ecominciaunaconsultatumultuosa.-Bisognaandare.-Bisognavedere.-Quantisono?-Quantisiamo?-Chisono?-Ilconsole!ilconsole!

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-Sonqui,-rispondeilconsole,dimezzoallafolla:-sonqui;mabisognaaiutarmi,bisognaubbidire.Presto:dov'èilsagrestano?Allacampana,allacampana.Presto:unochecorraaLeccoacercarsoccorso:venitequitutti...

Chiaccorre,chisguizzatrauomoeuomo,eselabatte;iltumultoeragrande,quandoarrivaunaltro,chegliavevavedutipartireinfretta,egrida:-correte,figliuoli:ladri,obanditichescappanoconunpellegrino:songiàfuoridelpaese:addosso!addosso!-Aquest'avviso,senzaaspettargliordinidelcapitano,simovono inmassa,egiùallarinfusaper lastrada;dimano inmanoche l'esercitos'avanza,qualchedunodiqueidellavanguardiarallenta ilpasso,si lasciasopravanzare,esi ficcanelcorpodellabattaglia:gliultimispingonoinnanzi: losciameconfusogiungefinalmenteal luogoindicato.Letraccedell'invasioneeran fresche emanifeste: l'uscio spalancato, la serratura sconficcata;ma gl'invasori erano spariti. S'entra nel cortile; si va all'uscio del terreno: aperto esconficcatoanchequello:sichiama:-Agnese!Lucia!Ilpellegrino!Dov'èilpellegrino?L'avràsognatoStefano,ilpellegrino.-No,no:l'havistoancheCarlandrea.Ohe, pellegrino! - Agnese! Lucia! -Nessuno risponde. - Le hannoportate via! Le hannoportate via! - Ci fu allora di quelli che, alzando la voce, proposerod'inseguireirapitori:cheeraun'infamità;esarebbeunavergognaperilpaese,seognibirbonepotesseamansalvavenireaportarvialedonne,comeilnibbioipulcinidaun'aiadeserta.Nuovaconsultaepiùtumultuosa:mauno(enonsiseppemaibenechifossestato)gettònellabrigataunavoce,cheAgneseeLucias'eranmesseinsalvoinunacasa.Lavocecorserapidamente,ottennecredenza;nonsiparlòpiùdidarlacacciaaifuggitivi;elabrigatasisparpagliò,andandoognunoacasasua.Eraunbisbiglio,unostrepito,unpicchiareeunaprird'usci,unapparireeunosparirdilucerne,uninterrogaredidonnedallefinestre,unrisponderedallastrada.Tornataquestadesertaesilenziosa, idiscorsicontinuaronnellecase,emorironneglisbadigli,perricominciarpoi lamattina.Fattiperò,noncenefualtri;senonche,quellamedesimamattina,ilconsole,standonelsuocampo,colmentoinunamano,eilgomitoappoggiatosulmanicodellavangamezzaficcatanelterreno,econunpiedesulvangile;stando,dico,aspecularetrasésuimisteridellanottepassata,esullaragioncompostadiciòcheglitoccasseafare,ediciòchegliconvenissefare,videvenirsiincontrodueuominid'assaigagliardapresenza,chiomaticomeduerede'Franchidellaprimarazza,esomigliantissiminelrestoaque'duechecinquegiorniprimaavevanoaffrontatodonAbbondio,sepurnoneranque'medesimi.Costoro,conunfareancormencerimonioso, intimaronoalconsolecheguardassebenedinonfardeposizionealpodestàdell'accaduto,dinonrispondere ilvero,casochenevenisseinterrogato,dinonciarlare,dinonfomentarleciarlede'villani,perquantoavevacaralasperanzadimorirdimalattia.

Inostrifuggiaschicamminaronounpezzodibuontrotto,insilenzio,voltandosi,oral'unooral'altro,aguardaresenessunogl'inseguiva,tuttiinaffannoperlafaticadellafuga,perilbatticuoreeperlasospensioneincuieranostati,perildoloredellacattivariuscita,perl'apprensioneconfusadelnuovooscuropericolo.Eancorpiùinaffannoliteneval'incalzarecontinuodique'rintocchi,iquali,quanto,perl'allontanarsi,venivanpiùfiochieottusi,tantoparevacheprendesseroun non so che di più lugubre e sinistro. Finalmente cessarono. I fuggiaschi allora, trovandosi in un campodisabitato, e non sentendo un alito all'intorno,rallentaronoilpasso;efulaprimaAgneseche,ripresofiato,ruppeilsilenzio,domandandoaRenzocom'eraandata,domandandoaMenicocosafossequeldiavolo in casa.Renzo raccontòbrevemente la sua trista storia; e tutt'e tre si voltaronoal fanciullo, il quale riferì più espressamente l'avvisodelpadre, eraccontòquelloch'eglistessoavevavedutoerischiato,echepurtroppoconfermaval'avviso.GliascoltatoricompreseropiùdiquelcheMenicoavessesaputodire:aquellascoperta,sisentironrabbrividire;sifermarontutt'etreauntratto,siguardaronoinvisol'unconl'altro,spaventati;esubito,conunmovimentounanime,tutt'etreposerounamano,chisulcapo,chisullespalledelragazzo,comeperaccarezzarlo,perringraziarlotacitamentechefossestatoperlorounangelotutelare,perdimostrarglilacompassionechesentivanodell'angosciadaluisofferta,edelpericolocorsoperlalorosalvezza;equasiperchiederglienescusa.-Oratornaacasa,perchéituoinonabbianoastarpiùinpenaperte,-glidisseAgnese;erammentandosidelledueparpagliolepromesse,senelevò

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quattroditasca,eglielediede,aggiungendo:-basta;pregailSignorechecirivediamopresto:eallora...-Renzoglidiedeunaberlinganuova,egliraccomandòmoltodinondirnulladellacommissioneavutadalfrate;Lucial'accarezzòdinuovo,losalutòconvoceaccorata;ilragazzolisalutòtutti,intenerito;etornòindietro. Quelli ripresero la loro strada, tutti pensierosi; le donne innanzi, e Renzo dietro, come per guardia. Lucia stava stretta al braccio dellamadre, escansavadolcemente,econdestrezza, l'aiutoche ilgiovine leoffrivane'passimalagevolidiquelviaggio fuordistrada;vergognosa insé,anche inun taleturbamento, d'esser già stata tanto sola con lui, e tanto famigliarmente, quando s'aspettava di divenir sua moglie, tra pochi momenti. Ora, svanito cosìdolorosamentequelsogno,sipentivad'essereandatatroppoavanti,e,tratantecagioniditremare,tremavaancheperquelpudorechenonnascedallatristascienzadelmale,perquelpudorecheignorasestesso,somiglianteallapauradelfanciullo,chetremanelletenebre,senzasaperdiche.

-Elacasa?-disseauntrattoAgnese.Ma,perquantoladomandafosseimportante,nessunorispose,perchénessunopotevadarleunarispostasoddisfacente.Continuaronoinsilenziolalorostrada,epocodopo,sboccaronofinalmentesullapiazzettadavantiallachiesadelconvento.

Renzos'affacciòallaporta,elasospinsebelbello.Laportadifattos'aprì;elaluna,entrandoperlospiraglio,illuminòlafacciapallida,elabarbad'argentodelpadreCristoforo,chestavaquivirittoinaspettativa.Vistochenoncimancavanessuno,-Diosiabenedetto!-disse,efecelorcennoch'entrassero.Accantoalui,stavaunaltrocappuccino;ederaillaicosagrestano,ch'egli,conpreghiereeconragioni,avevapersuasoavegliarconlui,alasciarsocchiusalaporta,eastarciin sentinella, per accogliere que' poveri minacciati: e non si richiedeva meno dell'autorità del padre, della sua fama di santo, per ottener dal laico unacondiscendenzaincomoda,pericolosae irregolare.Entratichefurono, ilpadreCristofororiaccostòlaportaadagioadagio.Allorailsagrestanononpotépiùreggere,e,chiamatoilpadredaunaparte,gliandavasusurrandoall'orecchio:-mapadre,padre!dinotte... inchiesa...condonne...chiudere... laregola...mapadre!-Etentennavalatesta.Mentredicevastentatamentequelleparole,«vedeteunpoco!»pensavailpadreCristoforo,«sefosseunmasnadieroinseguito,fraFazionongli farebbeunadifficoltàalmondo;eunapoverainnocente,chescappadagliartiglidel lupo...»-Omniamundamundis, -dissepoi,voltandositutt'auntrattoafraFazio,edimenticandochequestononintendevaillatino.Maunataledimenticanzafuappuntoquellachefecel'effetto.Seilpadresifossemessoaquestionareconragioni,afraFaziononsarebbermancatealtreragionidaopporre;esailcieloquandoecomelacosasarebbefinita.Ma,alsentirquelle parole gravide d'un senso misterioso, e proferite così risolutamente, gli parve che in quelle dovesse contenersi la soluzione di tutti i suoi dubbi.S'acquietò,edisse:-basta!leinesapiùdime.

-Fidatevipure,-risposeilpadreCristoforo;e,all'incertochiaroredellalampadacheardevadavantiall'altare,s'accostòairicoverati,iqualistavanosospesiaspettando,edisseloro:-figliuoli!ringraziateilSignore,chev'hascampatidaungranpericolo.Forseinquestomomento...!-Equisimiseaspiegareciòcheavevafattoaccennaredalpiccolmesso:giacchénonsospettavach'essinesapesserpiùdilui,esupponevacheMenicogliavessetrovatitranquilliincasa,primachearrivasseroimalandrini.Nessunolodisingannò,nemmenoLucia,laqualeperòsentivaunrimorsosegretod'unataledissimulazione,conuntaluomo;maeralanottedegl'imbrogliede'sotterfugi.

-Dopodiciò,-continuòegli,-vedetebene,figliuoli,cheoraquestopaesenonèsicuropervoi.'ilvostro;cisietenati;nonavetefattomaleanessuno;maDiovuolcosì.Èunaprova,figliuoli:sopportatelaconpazienza,confiducia,senzaodio,esiatesicuricheverràuntempoincuivitroveretecontentidiciòcheoraaccade.Iohopensatoatrovarviunrifugio,perquestiprimimomenti.Presto,iospero,potreteritornarsicuriacasavostra;aognimodo,Dioviprovvederà,per

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ilvostromeglio;eiocertomistudieròdinonmancareallagraziachemifa,scegliendomipersuoministro,nelserviziodivoisuoipovericaritribolati.Voi,-continuòvolgendosialleduedonne, -potrete fermarvia ***.Là sareteabbastanza fuorid'ognipericolo,e,nello stesso tempo,non troppo lontanedacasavostra.Cercatedelnostroconvento,fatechiamareilpadreguardiano,dategliquestalettera:saràpervoiunaltrofraCristoforo.Eanchetu,ilmioRenzo,anchetudevimetterti,perora,insalvodallarabbiadeglialtri,edallatua.PortaquestaletteraalpadreBonaventuradaLodi,nelnostroconventodiPortaOrientaleinMilano.Eglitifaràdapadre,tiguiderà,titroveràdellavoro,perfinchetunonpossatornareaviverquitranquillamente.Andateallarivadellago,vicinoallosboccodelBione -. Èun torrente apochipassidaPescarenico. - Lì vedreteunbattello fermo;direte:barca; vi saràdomandatoper chi; risponderete: sanFrancesco.Labarcaviriceverà,vitrasporteràall'altrariva,dovetrovereteunbarocciochevicondurràaddiritturafinoa***.

ChidomandassecomefraCristoforoavessecosìsubitoasuadisposizioneque'mezziditrasporto,peracquaeperterra,farebbevederedinonconoscerequalfosseilpotered'uncappuccinotenutoinconcettodisanto.

Restavadapensareallacustodiadellecase.Ilpadrenericevettelechiavi,incaricandosidiconsegnarleaquellicheRenzoeAgnesegl'indicarono.Quest'ultima,levandosidi tasca la sua,miseungran sospiro,pensandoche, inquelmomento, la casaeraaperta, che c'era stato ildiavolo, e chi sa cosa ci rimanevadacustodire!

-Primachepartiate,-disseilpadre,-preghiamotuttiinsiemeilSignore,perchésiaconvoi,incodestoviaggio,esempre;esopratuttovidiaforza,vidiaamoredivolereciòch'Eglihavoluto-.Cosìdicendos'inginocchiònelmezzodellachiesa;etuttifecerlostesso.Dopoch'ebberopregato,alcunimomenti,insilenzio,ilpadre,convocesommessa,madistinta,articolòquesteparole:-noivipreghiamoancoraperquelpoveretto

pelpadreIopregherò,perquell'amatoAdelchi,Perte,perqueichesoffrono,perquelliChefansoffrir,pertutti.—OrturaccogliLamiamentesuprema.

checihacondottiaquestopasso.Noisaremmoindegnidellavostramisericordia,senonvelachiedessimodicuoreperlui;nehatantobisogno!Noi,nellanostratribolazione,abbiamoquestoconforto,chesiamonellastradadoveciavetemessiVoi:possiamooffrirviinostriguai;ediventanounguadagno.Malui!...èvostronemico.Ohdisgraziato!competeconVoi!Abbiatepietàdilui,oSignore,toccategliilcuore,rendetelovostroamico,concedeteglituttiibenichenoipossiamodesiderareanoistessi.

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Alzatosipoi,comeinfretta,disse:-via,figliuoli,nonc'ètempodaperdere:Dioviguardi,ilsuoangelov'accompagni:andate-.Ementres'avviavano,conquellacommozionechenontrovaparole,echesimanifestasenzadiesse,ilpadresoggiunse,convocealterata:-ilcuormidicechecirivedremopresto.

Certo,ilcuore,chiglidàretta,hasemprequalchecosadadiresuquellochesarà.Machesailcuore?Appenaunpocodiquellocheègiàaccaduto.

Senzaaspettar risposta, fraCristoforo,andòverso la sagrestia; iviaggiatoriuscirondi chiesa;e fraFaziochiuse laporta,dando lorounaddio, con lavocealterataanchelui.Essis'avviaronozittizittiallarivach'erastataloroindicata;videroilbattellopronto,edataebarattatalaparola,c'entrarono.Ilbarcaiolo,puntandounremoallaproda,senestaccò;afferratopoil'altroremo,evogandoaduebraccia,preseillargo,versolaspiaggiaopposta.Nontiravaunalitodivento;illagogiacevaliscioepiano,esarebbeparsoimmobile,senonfossestatoiltremolareel'ondeggiarleggierodellaluna,chevisispecchiavadamezzoilcielo.S'udivasoltantoilfiottomortoelentofrangersisulleghiaiedellido,ilgorgoglìopiùlontanodell'acquarottatralepiledelponte,eiltonfomisuratodique'dueremi, che tagliavano la superficieazzurradel lago,uscivanoauncolpogrondanti, e si rituffavano.L'ondasegatadallabarca, riunendosidietro lapoppa,segnavaunastrisciaincrespata,ches'andavaallontanandodallido.Ipasseggierisilenziosi,conlatestavoltataindietro,guardavanoimonti,eilpaeserischiaratodalla luna,evariatoquae làdigrand'ombre.Sidistinguevanoivillaggi, lecase, lecapanne: ilpalazzottodidonRodrigo,conlasuatorrepiatta,elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati,vegliasse,meditandoundelitto.Lucialovide,erabbrividì;sceseconl'occhiogiùgiùperlachina,finoalsuopaesello,guardòfissoall'estremità,scoprìlasuacasetta,scoprìlachiomafoltadelficochesopravanzavailmurodelcortile,scoprìlafinestradellasuacamera;e,seduta,com'era,nelfondodellabarca,posòilbracciosullasponda,posòsulbracciolafronte,comeperdormire,epiansesegretamente.

Addio,montisorgentidall'acque,edelevatialcielo;cimeinuguali,noteachiècresciutotravoi,eimpressenellasuamente,nonmenochelosial'aspettode'suoipiùfamiliari;torrenti,de'qualidistingueloscroscio,comeilsuonodellevocidomestiche;villesparseebiancheggiantisulpendìo,comebranchidipecorepascenti;addio!Quantoè tristo ilpassodichi,cresciutotravoi,seneallontana!Alla fantasiadiquellostessochesenepartevolontariamente, trattodallasperanzadifarealtrovefortuna,sidisabbelliscono,inquelmomento,isognidellaricchezza;eglisimaravigliad'essersipotutorisolvere,etornerebbealloraindietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più si avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezzauniforme;l'ariaglipargravosaemorta;s'inoltramestoedisattentonellecittàtumultuose;lecaseaggiunteacase,lestradechesboccanonellestrade,parecheglilevinoilrespiro;edavantiagliedifiziammiratidallostraniero,pensa,condesiderioinquieto,alcampicellodelsuopaese,allacasucciaacuihagiàmessogliocchiaddosso,dagrantempo,echecomprerà,tornandoriccoa'suoimonti.

Machinonavevamaispintoaldilàdiquellineppureundesideriofuggitivo,chiavevacompostiinessituttiidisegnidell'avvenire,en'èsbalzatolontano,dauna forza perversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia que' monti, per avviarsi in traccia disconosciutichenonhamaidesideratodiconoscere,enonpuòconl'immaginazionearrivareaunmomentostabilitoper ilritorno!Addio,casanatìa,dove,sedendo,conunpensieroocculto,s'imparòadistingueredalrumorede'passicomuniilrumored'unpassoaspettatoconunmisteriosotimore.Addio,casaancorastraniera,casasogguardatatantevolteallasfuggita,passando,enonsenzarossore;nellaqualelamentesifiguravaunsoggiornotranquilloeperpetuodisposa.Addio,chiesa,dovel'animotornòtantevoltesereno,cantandolelodidelSignore;dov'erapromesso,preparatounrito;doveilsospirosegretodel

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cuoredovevaesseresolennementebenedetto,el'amorevenircomandato,echiamarsisanto;addio!Chidavaavoitantagioconditàèpertutto;enonturbamailagioiade'suoifigli,senonperprepararnelorounapiùcertaepiùgrande.

Ditalgenere,senontaliappunto,eranoipensieridiLucia,epocodiversiipensierideglialtriduepellegrini,mentrelabarcagliandavaavvicinandoallarivadestradell'Adda.

CapitoloIX

L'urtarche fece labarcacontro laproda,scosseLucia, laquale,dopoaverasciugate insegreto le lacrime,alzò la testa,comesesi svegliasse.Renzouscì ilprimo,ediedelamanoadAgnese,laquale,uscitapure,ladiedeallafiglia;etutt'etrereserotristamentegraziealbarcaiolo.-Dichecosa?-risposequello:-siamquaggiùperaiutarcil'unoconl'altro,-eritiròlamano,quasiconribrezzo,comeseglifossepropostodirubare,allorchéRenzocercòdifarvisdrucciolareunapartede'quattrinellichesitrovavaindosso,echeavevapresiquellasera,conintenzionediregalargenerosamentedonAbbondio,quandoquestol'avesse,suomalgrado,servito.Ilbaroccioeralìpronto;ilconduttoresalutòitreaspettati,lifecesalire,diedeunavoceallabestia,unafrustata,evia.

Ilnostroautorenondescrivequelviaggionotturno,taceilnomedelpaesedovefraCristoforoavevaindirizzateleduedonne;anziprotestaespressamentedinonlovolerdire.Dalprogressodellastoriasirilevapoilacagionediquestereticenze.LeavventurediLuciainquelsoggiorno,sitrovanoavviluppateinunintrigotenebrosodipersonaappartenenteaunafamiglia,comepare,moltopotente,altempochel'autorescriveva.Perrenderragionedellastranacondottadiquellapersona,nelcasoparticolare,eglihapoianchedovutoraccontarneinsuccintolavitaantecedente;elafamigliacifaquellafigurachevedràchivorràleggere.Maciòchelacircospezionedelpover'uomocihavolutosottrarre,lenostrediligenzecel'hannofattotrovareinaltraparte.Unostoricomilanesechehaavutoafarmenzionediquellapersonamedesima,nonnomina,èvero,nélei,néilpaese;madiquestodicech'eraunborgoanticoenobile,acuidicittànonmancava altro che il nome; dice altrove, che ci passa il Lambro; altrove, che c'è un arciprete.Dal riscontrodi questi dati noi deduciamo che fosseMonzasenz'altro.Nelvastotesorodell'induzionierudite,cenepotràbenesseredellepiùfine,madellepiùsicure,noncrederei.Potremmoanche,sopracongetturemolto fondate, dire il nomedella famiglia;ma, sebbene sia estintadaunpezzo, ci parmeglio lasciarlonellapenna,pernonmetterci a rischiodi far tortoneppureaimorti,eperlasciareaidottiqualchesoggettodiricerca.

I nostri viaggiatori arrivarondunqueaMonza, pocodopo il levardel sole: il conduttore entrò inun'osteria, e lì, comepraticodel luogo, e conoscentedelpadrone,feceassegnarlorounastanza,evegliaccompagnò.Trairingraziamenti,Renzotentòpuredifargliriceverequalchedanaro;maquello,alparidelbarcaiolo,avevainmiraun'altraricompensa,piùlontana,mapiùabbondante:ritiròlemani,anchelui,e,comefuggendo,corseagovernarelasuabestia.

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Dopo una sera quale l'abbiamo descritta, e una notte quale ognuno può immaginarsela, passata in compagnia di que' pensieri, col sospetto incessante diqualcheincontrospiacevole,alsoffiodiunabrezzolinapiùcheautunnale,etralecontinuescossedelladisagiatavettura,cheridestavanosgarbatamentechidilorocominciasseappenaavelarl'occhio,nonparveveroatutt'etredisedersisurunapancachestavaferma,inunastanza,qualunquefosse.Fecerocolazione,comepermettevalapenuriade'tempi,eimezziscarsiinproporzionede'contingentibisognid'unavvenireincerto,eilpocoappetito.Atutt'etrepassòperlamenteilbanchettoche,duegiorniprima,s'aspettavandifare;eciascunomiseungransospiro.Renzoavrebbevolutofermarsi lì,almenotuttoquelgiorno,vederledonneallogate,renderloroiprimiservizi;mailpadreavevaraccomandatoaquestedimandarlosubitoperlasuastrada.Addusseroquindiesseequegliordini,ecentoaltreragioni;chelagenteciarlerebbe,chelaseparazionepiùritardatasarebbepiùdolorosa,ch'eglipotrebbevenirprestoadarnuoveeasentirne; tanto che si risolvette di partire. Si concertaron, come poterono, sullamaniera di rivedersi, più presto che fosse possibile. Lucia non nascose lelacrime;Renzotrattenneastentolesue,e,stringendofortefortelamanoaAgnese,disseconvocesoffogata:-arivederci,-epartì.

Ledonnesisarebbertrovatebenimpicciate,senonfossestatoquelbuonbarocciaio,cheavevaordinediguidarlealconventode'cappuccini,edidar loroogn'altroaiutochepotessebisognare.S'avviarondunquecon luiaquel convento; ilquale, comeognunsa,erapochipassidistantedaMonza.Arrivatiallaporta,ilconduttoretiròilcampanello,fecechiamareilpadreguardiano;questovennesubito,ericevettelalettera,sullasoglia.

- Oh! fra Cristoforo! - disse, riconoscendo il carattere. Il tono della voce e i movimenti del volto indicavanomanifestamente che proferiva il nome d'ungrand'amico.ConvienpoidirecheilnostrobuonCristoforoavesse,inquellalettera,raccomandateledonneconmoltocalore,eriferitoillorocasoconmoltosentimento,perchéilguardiano,faceva,ditantointanto,attidisorpresaed'indegnazione;e,alzandogliocchidalfoglio,lifissavasulledonneconunacertaespressione di pietà e d'interesse. Finito ch'ebbe di leggere, stette lì alquanto a pensare; poi disse: - non c'è che la signora: se la signora vuol prendersiquest'impegno...

TirataquindiAgneseindisparte,sullapiazzadavantialconvento,lefecealcuneinterrogazioni,allequaliessasoddisfece;e,tornatoversoLucia,disseatutt'edue:-donnemie, iotenterò;esperodipotervitrovareunricoveropiùchesicuro,piùcheonorato, fincheDiononv'abbiaprovveduteinmigliormaniera.Voletevenirconme?

Ledonneaccennaronorispettosamentedisì;eilfrateriprese:-bene;ioviconducosubitoalmonasterodellasignora.Stateperòdiscostedamealcunipassi,perchélagentesidilettadidirmale;eDiosaquantebellechiacchieresifarebbero,sesivedesseilpadreguardianoperlastrada,conunabellagiovine...condonnevogliodire.

Così dicendo, andò avanti. Lucia arrossì; il barocciaio sorrise, guardandoAgnese, la qualenonpoté tenersi di non fare altrettanto; e tutt'e tre simossero,quando il frate si fu avviato; e gli andaron dietro, dieci passi discosto. Le donne allora domandarono al barocciaio, ciò che non avevano osato al padreguardiano,chifosselasignora.

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-Lasignora,-risposequello,-èunamonaca;manonèunamonacacomel'altre.Nonèchesialabadessa,nélaprioracheanzi,aquelchedicono,èunadellepiùgiovani:maèdella costolad'Adamo;e i suoidel tempoanticoeranogentegrande,venutadiSpagna,dove sonquelli checomandano;eperquesto lachiamanolasignora,perdirech'èunagransignora;etuttoilpaeselachiamaconquelnome,perchédiconocheinquelmonasterononhannoavutomaiunapersona simile; e i suoi d'adesso, laggiù aMilano, contanmolto, e son di quelli che hanno sempre ragione, e inMonza anche di più,perché suo padre,quantunquenoncistia,èilprimodelpaese;ondeancheleipuòfaraltoebassonelmonastero;eanchelagentedifuorileportaungranrispetto;equandoprendeunimpegno, leriesceanchedispuntarlo;eperciò,sequelbuonreligiosolì,ottienedimettervinellesuemani,echeleiv'accetti,vipossodirechesaretesicurecomesull'altare.

Quandofuvicinoallaportadelborgo,fiancheggiataalloradaunanticotorracchionemezzorovinato,edaunpezzodicastellaccio,diroccatoanch'esso,cheforsediecide'mieilettoripossonoancorrammentarsid'avervedutoinpiedi,ilguardianosifermò,esivoltòaguardarseglialtrivenivano;quindientrò,es'avviòalmonastero,dovearrivato,si fermòdinuovosullasoglia,aspettandolapiccolabrigata.Pregò ilbarocciaioche, traunpard'ore, tornasseda lui,aprenderlarisposta:questolopromise,esilicenziòdalledonne,chelocaricarondiringraziamenti,edicommissioniperilpadreCristoforo.Ilguardianofeceentrarelamadreelafiglianelprimocortiledelmonastero,leintrodussenellecameredellafattoressa;eandòsoloachiederlagrazia.Dopoqualchetempo,ricomparvegiulivo,adirlorochevenisseroavanticonlui;ederaora,perchélafigliaelamadrenonsapevanpiùcomefareadistrigarsidall'interrogazionipressantidellafattoressa.Attraversandounsecondocortile,diedequalcheavvertimentoalledonne,sulmododiportarsiconlasignora.-Ebendispostapervoialtre,-disse,-evipuòfardelbenequantovuole.Siateumilierispettose,rispondeteconsinceritàalledomandechelepiaceràdifarvi,equandononsieteinterrogate, lasciate fareame-.Entrarono inunastanzaterrena,dallaqualesipassavanelparlatorio:primadimettervi ilpiede, ilguardiano,accennandol'uscio,dissesottovocealledonne:-èqui,-comeperrammentarlorotuttiquegliavvertimenti.Lucia,chenonavevamaivistounmonastero,quandofunelparlatorio,guardòingirodovefosselasignoraacuifareilsuoinchino,e,noniscorgendopersona,stavacomeincantata;quando,vistoilpadreeAgneseandarversounangolo,guardòdaquellaparte,evideunafinestrad'unaformasingolare,conduegrosseefittegratedi ferro,distanti l'unadall'altraunpalmo;edietro quelle unamonaca ritta. Il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque anni, faceva a prima vista un'impressione di bellezza,ma d'una bellezzasbattuta,sfioritae,direiquasi,scomposta.Unvelonero,sospesoestiratoorizzontalmentesullatesta,cadevadalledueparti,discostoalquantodalviso;sottoilvelo,unabianchissimabendadilinocingeva,finoalmezzo,unafrontedidiversa,manond'inferiorebianchezza;un'altrabendaapieghecircondavailviso,eterminavasottoilmentoinunsoggòlo,chesistendevaalquantosulpetto,acoprireloscollod'unnerosaio.Maquellafrontesiraggrinzavaspesso,comeperunacontrazionedolorosa;ealloraduesopracciglinerisiravvicinavano,conunrapidomovimento.Dueocchi,nerinerianch'essi,sifissavanotalorainvisoallepersone, conun'investigazione superba; talora si chinavano in fretta, comeper cercareunnascondiglio; in certimomenti, un attentoosservatore avrebbeargomentatochechiedesseroaffetto,corrispondenza,pietà;altrevolteavrebbecredutocogliercilarivelazioneistantanead'unodioinveteratoecompresso,un non so che diminaccioso e di feroce: quando restavano immobili e fissi senza attenzione, chi ci avrebbe immaginata una svogliatezza orgogliosa, chiavrebbepotutosospettarci il travagliod'unpensieronascosto,d'unapreoccupazionefamiliareall'animo,epiù fortesuquellocheglioggetticircostanti.Legotepallidissimescendevanoconuncontornodelicatoegrazioso,maalteratoeresomancantedaunalentaestenuazione.Lelabbra,quantunqueappenatinted'unroseosbiadito,pure,spiccavanoinquelpallore:iloromotierano,comequellidegliocchi,subitanei,vivi,pienid'espressioneedimistero.Lagrandezzabenformatadellapersonascomparivainuncertoabbandonodelportamento,ocomparivasfigurataincertemosserepentine,irregolarietropporisoluteper

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unadonna,noncheperunamonaca.Nelvestire stessoc'eraquae làqualcosadi studiatoodinegletto, cheannunziavaunamonacasingolare: lavitaeraattillataconunacertacurasecolaresca,edallabendauscivasurunatempiaunaciocchettinadinericapelli;cosachedimostravaodimenticanzaodisprezzodellaregolacheprescrivevaditenerlisemprecorti,daquandoeranostatitagliati,nellacerimoniasolennedelvestimento.

Questecosenonfacevanospeciealleduedonne,nonesercitateadistinguermonacadamonaca:eilpadreguardiano,chenonvedevalasignoraperlaprimavolta,eragiàavvezzo,cometant'altri,aquelnonsochedistrano,cheapparivanellasuapersona,comenellesuemaniere.

Eraessa,inquelmomento,comeabbiamdetto,rittavicinoallagrata,conunamanoappoggiatalanguidamenteaquella,elebianchissimeditaintrecciatene'vòti;eguardavafissoLucia,chevenivaavantiesitando.-Reverendamadre,esignoraillustrissima,-disseilguardiano,acapobasso,econlamanoalpetto:-questaèquellapoveragiovine,perlaqualem'hafattosperarelasuavalidaprotezione;equestaèlamadre.

Leduepresentatefacevanogrand'inchini:lasignoraaccennòloroconlamano,chebastava,edisse,voltandosi,alpadre:-èunafortunapermeilpoterfareunpiacerea'nostribuoniamiciipadricappuccini.Ma,-continuò;-midicaunpo'piùparticolarmenteilcasodiquestagiovine,pervedermegliocosasipossafareperlei.

Luciadiventòrossa,eabbassòlatesta.

-Devesapere, reverendamadre... - incominciavaAgnese;ma ilguardiano le troncò,conun'occhiata, leparole inbocca,erispose: -questagiovine,signoraillustrissima,mivienraccomandata,comelehodetto,daunmioconfratello.Essahadovutopartirdinascostodalsuopaese,persottrarsiade'gravipericoli;ehabisogno,perqualchetempo,d'unasilonelqualepossaviveresconosciuta,edovenessunoardiscavenireadisturbarla,quand'anche...

-Qualipericoli?-interruppelasignora.-Digrazia,padreguardiano,nonmidicalacosacosìinenimma.Leisachenoialtremonache,cipiacedisentirlestorieperminuto.

-Sonopericoli,-risposeilguardiano,-cheall'orecchiepurissimedellareverendamadredevonessereappenaleggermenteaccennati...

-Ohcertamente,-disseinfrettalasignora,arrossendoalquanto.Eraverecondia?Chiavesseosservataunarapidaespressionedidispettocheaccompagnavaquelrossore,avrebbepotutodubitarne;etantopiùsel'avesseparagonatoconquellocheditantointantosispandevasullegotediLucia.

-Basteràdire, - riprese ilguardiano, -cheuncavalierprepotente...nontutti igrandidelmondosiservonodeidonidiDio,agloriasua,e invantaggiodelprossimo, come vossignoria illustrissima: un cavalier prepotente, dopo aver perseguitata qualche tempo questa creatura con indegne lusinghe, vedendoch'eranoinutili,ebbecuorediperseguitarlaapertamenteconlaforza,dimodochelapoverettaèstataridottaafuggirdacasasua.

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-Accostatevi,quellagiovine,-disselasignoraaLucia,facendolecennocoldito.-Socheilpadreguardianoèlaboccadellaverità;manessunopuòessermeglioinformatodivoi,inquest'affare.Toccaavoiadircisequestocavaliereeraunpersecutoreodioso-.Inquantoall'accostarsi,Luciaubbidìsubito;marispondereeraun'altrafaccenda.Unadomandasuquellamateria,quand'anchelefossestatafattadaunapersonasuapari,l'avrebbeimbrogliatanonpoco:proferitadaquellasignora,econunacert'ariadidubbiomaligno,lelevòognicoraggioarispondere.-Signora...madre...reverenda...-balbettò,enondavasegnod'averaltroadire.QuiAgnese,comequellache,dopodilei,eracertamentelameglioinformata,sicredéautorizzataavenirleinaiuto.-Illustrissimasignora,-disse,-iopossofartestimonianzachequestamiafigliaavevainodioquelcavaliere,comeildiavolol'acquasanta:vogliodire,ildiavoloeralui;mamiperdoneràseparlomale,perchénoisiamgenteallabuona.Ilfattostachequestapoveraragazzaerapromessaaungiovinenostropari,timoratodiDio,ebenavviato;eseilsignorcuratofossestatounpo'piùunuomodiquellichem'intendoio...socheparlod'unreligioso,mailpadreCristoforo,amicoquidelpadreguardiano,èreligiosoalpardilui,equelloèunuomopienodicarità,e,sefossequi,potrebbeattestare...

-Sietebenprontaaparlaresenz'essereinterrogata,-interruppelasignora,conunattoalteroeiracondo,chelafecequasiparerbrutta.-Statezittavoi:giàlosocheiparentihannosempreunarispostadadareinnomede'lorofigliuoli!

AgnesemortificatadiedeaLuciaunaocchiatachevolevadire:vediquelchemitocca,peressertutantoimpicciata.Ancheilguardianoaccennavaallagiovine,dandoled'occhioetentennandoilcapo,chequelloerailmomentodisgranchirsi,edinonlasciareinseccolapoveramamma.

-Reverendasignora,-disseLucia,-quantolehadettomiamadreèlapuraverità.Ilgiovinechemidiscorreva,-equidiventòrossarossa,-loprendevoiodimiavolontà.Miscusiseparlodasfacciata,maèpernonlasciarpensarmaledimiamadre.Einquantoaquelsignore(Diogliperdoni!)vorreipiùttostomorire,checadernellesuemani.Eseleifaquestacaritàdimettercialsicuro,giacchésiamridotteafarquestafacciadichiederricovero,eadincomodarelepersonedabbene;masiafattalavolontàdiDio;siacerta,signora,chenessunopotràpregareperleipiùdicuorechenoipoveredonne.

-Avoicredo,-disselasignoraconvoceraddolcita.-Maavròpiaceredisentirvidasoloasolo.Noncheabbiabisognod'altrischiarimenti,néd'altrimotivi,perservireallepremuredelpadreguardiano,-aggiunsesubito,rivolgendosialui,conunacompitezzastudiata.-Anzi,-continuò,-cihogiàpensato;edeccociòchemiparedipoterfardimeglio,perora.Lafattoressadelmonasterohamaritata,pochigiornisono,l'ultimasuafigliuola.Questedonnepotrannooccuparlacamera lasciata in libertà da quella, e supplire a que' pochi servizi che faceva lei. Veramente... - e qui accennò al guardiano che s'avvicinasse alla grata, econtinuòsottovoce:-veramente,attesalascarsezzadell'annate,nonsipensavadisostituirnessunoaquellagiovine;maparleròioallamadrebadessa,eunamiaparola...eperunapremuradelpadreguardiano...Insommadolacosaperfatta.

Ilguardianocominciavaaringraziare,malasignoral'interruppe:-nonoccorroncerimonie:anch'io,inuncaso,inunbisogno,sapreifarcapitaledell'assistenzade'padricappuccini.Allafine,-continuò,conunsorriso,nelqualetrasparivaunnonsoched'ironicoed'amaro,-allafine,nonsiamnoifratelliesorelle?

Cosìdetto, chiamaunaconversa (duediquesteerano,perunadistinzionesingolare,assegnateal suoservizioprivato),e leordinòcheavvertissedi ciò labadessa,eprendessepoiiconcertiopportuni,conlafattoressaeconAgnese.Licenziòquesta,accomiatòilguardiano,eritenneLucia.Ilguardianoaccompagnò

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Agneseallaporta,dandolenuoveistruzioni,eseandòascriverlaletteradiragguaglioall'amicoCristoforo.«Grancervellinocheèquestasignora!»pensavatrasé,per lastrada:«curiosadavvero!Machi lasaprendereper ilsuoverso, le fa farciòchevuole. IlmioCristoforonons'aspetteràcertamentech'io l'abbiaservitocosìprestoebene.Quelbrav'uomo!nonc'èrimedio:bisognachesiprendasemprequalcheimpegno;malofaperbene.Buonperluiquestavolta,chehatrovatounamico, ilquale,senzatantostrepito,senzatantoapparato,senzatantefaccende,hacondottol'affareabuonporto, inunbatterd'occhio.SaràcontentoquelbuonCristoforo,es'accorgeràche,anchenoiqui,siambuoniaqualchecosa».

Lasignora,che,allapresenzad'unprovettocappuccino,avevastudiatigliattieleparole,rimastapoisolaconunagiovinecontadinainesperta,nonpensavapiùtantoacontenersi;eisuoidiscorsidivenneroapocoapococosìstrani,che,invecediriferirli,noicrediampiùopportunodiraccontarbrevementelastoriaantecedentediquestainfelice;queltantocioèchebastiarenderragionedell'insolitoedelmisteriosocheabbiamvedutoinlei,eafarcomprendereimotividellasuacondotta,inquellocheavvennedopo.

Eraessal'ultimafigliadelprincipe***,grangentiluomomilanese,chepotevacontarsitraipiùdoviziosidellacittà.Mal'altaopinionecheavevadelsuotitologlifacevaparerlesuesostanzeappenasufficienti,anziscarse,asostenerneildecoro;etuttoilsuopensieroeradiconservarle,almenoqualierano,uniteinperpetuo,perquantodipendevadalui.Quantifigliuoliavesse,lastorianonlodiceespressamente;fasolamenteintenderecheavevadestinatialchiostrotuttiicadettidell'unoedell'altrosesso,perlasciareintattalasostanzaalprimogenito,destinatoaconservarlafamiglia,aprocrearcioède'figliuoli,pertormentarsia tormentarli nella stessamaniera. La nostra infelice era ancor nascosta nel ventre dellamadre, che la sua condizione era già irrevocabilmente stabilita.Rimanevasoltantodadecidersisesarebbeunmonacoounamonaca;decisioneperlaqualefacevabisogno,nonilsuoconsenso,malasuapresenza.Quandovenneallaluce,ilprincipesuopadre,volendodarleunnomecherisvegliasseimmediatamentel'ideadelchiostro,echefossestatoportatodaunasantad'altinatali,lachiamòGertrude.Bambolevestitedamonacafuronoiprimibalocchichelesidiederoinmano;poisantinicherappresentavanmonache;eque'regalieransempreaccompagnaticongranraccomandazioniditenerlibendiconto;comecosapreziosa,econquell'interrogareaffermativo:-belloeh?-Quandoilprincipe,o laprincipessao ilprincipino, che solode'maschivenivaallevato in casa, volevano lodar l'aspettoprosperosodella fanciullina,pareva chenontrovassermodod'esprimerbenelaloroidea,senonconleparole:-chemadrebadessa!-Nessunoperòledissemaidirettamente:tudevifartimonaca.Eraun'ideasottintesaetoccataincidentemente,inognidiscorsocheriguardasseisuoidestinifuturi.SequalchevoltalaGertrudinatrascorrevaaqualcheattounpo'arroganteeimperioso,alchelasuaindolelaportavamoltofacilmente,-tuseiunaragazzina,-lesidiceva:-questemanierenonticonvengono:quandosaraimadrebadessa,alloracomanderaiabacchetta, faraialtoebasso -.Qualchealtravolta ilprincipe, riprendendoladicert'altremaniere troppo libereefamigliariallequaliessatrascorrevaconugualefacilità,-ehi!ehi!-lediceva;-nonèquestoilfared'unapartua:sevuoicheungiornotisiportiilrispettochetisaràdovuto,imparafind'oraastarsopradite:ricordatichetudeviessere,inognicosa,laprimadelmonastero;perchéilsanguesiportapertuttodovesiva.

Tutteleparolediquestogenerestampavanonelcervellodellafanciullinal'ideachegiàleidovevaessermonaca;maquellechevenivandallaboccadelpadre,facevanpiùeffettodituttel'altreinsieme.Ilcontegnodelprincipeeraabitualmentequellod'unpadroneaustero;maquandositrattavadellostatofuturode'suoi figli, dal suovolto edaogni suaparola trasparivaun'immobilitàdi risoluzione, unaombrosa gelosiadi comando, che imprimeva il sentimentod'unanecessitàfatale.

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Aseianni,Gertrudefucollocata,pereducazioneeancorpiùperistradamentoallavocazioneimpostale,nelmonasterodovel'abbiamoveduta:elasceltadelluogonon fu senzadisegno. Il buon conduttoredelle duedonnehadetto che il padredella signora era il primo inMonza: e, accozzandoquesta qualsisiatestimonianzaconalcunealtreindicazionichel'anonimolasciascapparesbadatamentequaelà,noipotremmoancheasserirechefosseilfeudatariodiquelpaese.Comunquesia,vigodevad'unagrandissimaautorità;epensòchelì,megliochealtrove,lasuafigliasarebbetrattataconquelledistinzionieconquellefinezzechepotesserpiùallettarlaasceglierequelmonasteropersuaperpetuadimora.Nés'ingannava: labadessaealcunealtremonachefaccendiere,cheavevano,comesisuoldire,ilmestoloinmano,esultarononelvedersioffertoilpegnod'unaprotezionetantoutileinognioccorrenza,tantogloriosainognimomento; accettaron laproposta, con espressionidi riconoscenza, nonesagerate, perquanto fossero forti; e corrisposeropienamente all'intenzioni che ilprincipe aveva lasciate trasparire sul collocamento stabile della figliuola: intenzioni che andavan così d'accordo con le loro. Gertrude, appena entrata nelmonastero, fu chiamata per antonomasia la signorina; posto distinto a tavola, nel dormitorio; la sua condotta proposta all'altre per esemplare; chicche ecarezze senza fine, e condite conquella famigliarità unpo' rispettosa, che tanto adesca i fanciulli, quando la trovano in coloro che vedon trattare gli altrifanciulliconuncontegnoabitualedisuperiorità.Nonchetuttelemonachefosserocongiurateatirarlapoverinanellaccio;cen'eranmoltedellesemplicielontanedaogniintrigo,allequaliilpensierodisacrificareunafigliaamireinteressateavrebbefattoribrezzo;maqueste,tutteattenteallelorooccupazioniparticolari,partenons'accorgevanbenedituttique'maneggi,partenondistinguevanoquantovifossedicattivo,partes'astenevanodalfarvisopraesame,partestavanozitte,pernonfarescandoliinutili.Qualchedunaanche,rammentandosid'esserestata,consimiliarti,condottaaquellodicuis'erapentitapoi,sentivacompassionedellapoverainnocentina,esisfogavacolfarlecarezzetenereemalinconiche:maquestaerabenlontanadalsospettarechecifossesottomistero; e la faccenda camminava. Sarebbe forse camminata così fino alla fine, se Gertrude fosse stata la sola ragazza in quelmonastero. Ma, tra le suecompagne d'educazione, ce n'erano alcune che sapevano d'esser destinate al matrimonio. Gertrudina, nudrita nelle idee della sua superiorità, parlavamagnificamentede' suoidestini futuridibadessa,diprincipessadelmonastero, volevaaogni contoesserper le altreun soggettod'invidia; e vedeva conmaravigliaecondispetto,chealcunediquellenonnesentivanopunto.All'immaginimaestose,macircoscritteefredde,chepuòsomministrareilprimatoinunmonastero,contrapponevanesseleimmaginivarieeluccicanti,dinozze,dipranzi,diconversazioni,difestini,comedicevanoallora,divilleggiature,divestiti,di carrozze.Queste immagini cagionarononel cervello diGertrudequelmovimento, quel brulichìo cheprodurrebbeun granpanieredi fiori appena colti,messodavanti a un alveare. I parenti e l'educatrici avevan coltivata e accresciuta in lei la vanitànaturale, per farlepiacere il chiostro;maquandoquestapassionefustuzzicatadaideetantopiùomogeneeadessa,sigettòsuquelle,conunardorebenpiùvivoepiùspontaneo.Pernonrestarealdisottodiquellesuecompagne,epercondiscenderenellostessotempoalsuonuovogenio,rispondevache,allafinde'conti,nessunolepotevamettereilveloincaposenzailsuoconsenso,cheancheleipotevamaritarsi,abitareunpalazzo,godersiilmondo,emeglioditutteloro;chelopoteva,purchel'avessevoluto,chelovorrebbe,chelovoleva;elovolevainfatti.L'ideadellanecessitàdelsuoconsenso,ideache,finoaqueltempo,erastatacomeinosservataerannicchiatainunangolodella suamente, si sviluppò allora, e simanifestò, con tutta la sua importanza. Essa la chiamava ognimomento in aiuto, per godersi più tranquillamentel'immaginid'unavveniregradito.Dietroquestaideaperò,necomparivasempreinfallibilmenteun'altra:chequelconsensositrattavadinegarloalprincipepadre,ilqualelotenevagià,omostravaditenerloperdato;e,aquestaidea,l'animodellafigliaerabenlontanodallasicurezzacheostentavanolesueparole.Siparagonavaalloracon le compagne, ch'eranobenaltrimenti sicure, eprovavaperessedolorosamente l'invidia che,daprincipio, avevacredutodi far loroprovare.Invidiandole,leodiava:talvoltal'odios'esalavaindispetti,inisgarbatezze,inmottipungenti;talvoltal'uniformitàdell'inclinazioniedellesperanzelosopiva,efacevanascereun'intrinsichezzaapparenteepasseggiera.Talvolta,volendopuregodersiintantoqualchecosadirealeedipresente,sicompiaceva

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dellepreferenzechelevenivanoaccordate,efacevasentireall'altrequellasuasuperiorità;talvolta,nonpotendopiùtollerarlasolitudinede'suoitimoriede'suoidesidèri,andava,tuttabuona,incercadiquelle,quasiadimplorarbenevolenza,consigli,coraggio.Traquestedeplorabiliguerriccioleconséeconglialtri,aveva varcata la puerizia, e s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna,rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto. Ciò che Gertrude aveva fino allora piùdistintamentevagheggiatoinque'sognidell'avvenire,eralosplendoreesternoelapompa:unnonsochedimolleed'affettuoso,chedaprimav'eradiffusoleggermente e come in nebbia, cominciò allora a spiegarsi e a primeggiare nelle sue fantasie. S'era fatto, nella parte più riposta della mente, come unosplendidoritiro:ivisirifugiavadaglioggettipresenti,iviaccoglievacertipersonaggistranamentecompostidiconfusememoriedellapuerizia,diquelpocochepotevavederedelmondoesteriore,diciòcheavevaimparatodaidiscorsidellecompagne;sitrattenevaconessi,parlavaloro,esirispondevainloronome;ividava ordini, e riceveva omaggi d'ogni genere. Di quando in quando, i pensieri della religione venivano a disturbare quelle feste brillanti e faticose.Ma lareligione, come l'avevano insegnataallanostrapoveretta, e comeessa l'aveva ricevuta,nonbandiva l'orgoglio, anzi lo santificavae loproponevacomeunmezzoperottenereunafelicitàterrena.Privatacosìdellasuaessenza,nonerapiùlareligione,maunalarvacomel'altre.Negl'intervalli incuiquestalarvaprendeva il primo posto, e grandeggiava nella fantasia di Gertrude, l'infelice, sopraffatta da terrori confusi, e compresa da una confusa idea di doveri,s'immaginavachelasuaripugnanzaalchiostro,elaresistenzaall'insinuazionide'suoimaggiori,nellasceltadellostato,fosserounacolpa;epromettevaincuorsuod'espiarla,chiudendosivolontariamentenelchiostro.

Era leggecheunagiovinenonpotessevenireaccettatamonaca,primad'esserestataesaminatadaunecclesiastico,chiamato ilvicariodellemonache,odaqualchealtrodeputatoaciò,affinchéfossecertocheciandavadisualiberascelta:equestoesamenonpotevaaverluogo,senonunannodopoch'ellaavesseespostoaquelvicario il suodesiderio, conunasupplica in iscritto.Quellemonachecheavevanpreso il tristo incaricodi farcheGertrudes'obbligassepersempre,conlaminorpossibilecognizionediciòchefaceva,colserounde'momenticheabbiamdetto,perfarletrascrivereesottoscrivereunatalsupplica.Eafined'indurlapiùfacilmenteaciò,nonmancarondidirleediripeterle,chefinalmenteeraunameraformalità,laquale(equestoeravero)nonpotevaavereefficacia,senondaaltriattiposteriori,chedipenderebberodallasuavolontà.Contuttociò,lasupplicanoneraforseancorgiuntaalsuodestino,cheGertrudes'eragiàpentitad'averlasottoscritta.Sipentivapoid'essersipentita,passandocosì igiornie imesi inun'incessantevicendadisentimenticontrari.Tennelungo tempo nascosto alle compagne quel passo, ora per timore d'esporre alle contraddizioni una buona risoluzione, ora per vergogna di palesare unosproposito. Vinse finalmente il desiderio di sfogar l'animo, e d'accattar consiglio e coraggio. C'era un'altra legge, che una giovine non fosse ammessa aquell'esamedellavocazione,senondopoaverdimoratoalmenounmese fuoridelmonasterodoveerastata ineducazione.Eragiàscorso l'annodache lasupplicaerastatamandata;eGertrudefuavvertitachetrapocoverrebbelevatadalmonastero,econdottanellacasapaterna,perrimanerviquelmese,efartuttiipassinecessarialcompimentodell'operacheavevadifattocominciata.Ilprincipeeilrestodellafamigliatenevanotuttociòpercerto,comesefossegiàavvenuto;ma la giovine aveva tutt'altro in testa: in vecedi far gli altri passi pensava allamanieradi tirare indietro il primo. In tali angustie, si risolvetted'aprirsiconunadellesuecompagne,lapiùfranca,eprontasempreadarconsiglirisoluti.QuestasuggerìaGertruded'informarconunaletterailpadredellasuanuovarisoluzione;giacchénonlebastaval'animodispiattellarglisulvisounbravo:nonvoglio.Eperchéiparerigratuiti,inquestomondo,sonmoltorari,laconsiglierafecepagarquestoaGertrude,contantebeffesullasuadappocaggine.Laletterafuconcertatatraquattroocinqueconfidenti,scrittadinascosto,efattaricapitareperviad'artifizimoltostudiati.Gertrudestavacongrand'ansietà,aspettandounarispostachenonvennemai.Senonche,alcunigiornidopo,la

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badessa,lafecevenirnellasuacella,è,conuncontegnodimistero,didisgustoedicompassione,lediedeuncennooscurod'unagrancolleradelprincipe,ed'unfalloch'elladovevaavercommesso,lasciandoleperòintendereche,portandosibene,potevasperarechetuttosarebbedimenticato.Lagiovinettaintese,enonosòdomandarpiùinlà.

Vennefinalmenteilgiornotantotemutoebramato.QuantunqueGertrudesapessecheandavaauncombattimento,purel'uscirdimonastero,illasciarquellemura nelle quali era stata ott'anni rinchiusa, lo scorrere in carrozza per l'aperta campagna, il riveder la città, la casa, furon sensazioni piene d'una gioiatumultuosa. Inquantoalcombattimento, lapoveretta,conladirezionediquelleconfidenti,avevagiàpreselesuemisure,e fatto,com'orasidirebbe, ilsuopiano.«Omivorrannoforzare»,pensava,«eiostaròdura;saròumile,rispettosa,manonacconsentirò:nonsitrattachedinondireunaltrosì;enonlodirò.Ovveromiprenderannoconlebuone;eiosaròpiùbuonadiloro;piangerò,pregherò,linoveròacompassione:finalmentenonpretendoaltrochedinonessersacrificata».Ma,comeaccadespessodisimiliprevidenze,nonavvennenéunacosanél'altra.Igiornipassavano,senzacheilpadrenéaltrileparlassedellasupplica,nédellaritrattazione,senzachelevenissefattapropostanessuna,néconcarezze,néconminacce.Iparentieranseri,tristi,burbericonlei,senzamaidirne il perché. Si vedeva solamente che la riguardavano come una rea, come un'indegna: un anatema misterioso pareva che pesasse sopra di lei, e lasegregassedallafamiglia,lasciandovelasoltantounitaquantobisognavaperfarlesentirelasuasuggezione.Dirado,esoloacerteorestabilite,eraammessaallacompagniade'parentiedelprimogenito.Tralorotreparevacheregnasseunagranconfidenza,laqualerendevapiùsensibileepiùdolorosol'abbandonoincuieralasciataGertrude.Nessunolerivolgevaildiscorso;equandoessaarrischiavatimidamentequalcheparola,chenonfossepercosanecessaria,ononattaccava,ovenivacorrisposta conunosguardodistratto,o sprezzante,o severo.Chese,nonpotendopiù soffrireunacosì amaraeumiliantedistinzione,insisteva,etentavadifamigliarizzarsi;seimploravaunpo'd'amore,sisentivasubitotoccare,inmanieraindirettamachiara,queltastodellasceltadellostato;lesifacevacopertamentesentirechec'eraunmezzodiriacquistarl'affettodellafamiglia.AlloraGertrude,chenonl'avrebbevolutoaquellacondizione,eracostrettaditirarsiindietro,dirifiutarquasiiprimisegnidibenevolenzacheavevatantodesiderati,dirimettersidaséalsuopostodiscomunicata;eperdipiù,virimanevaconunacertaapparenzadeltorto.

Talisensazionid'oggettipresentifacevanouncontrastodolorosoconquelleridentivisionidellequaliGertrudes'eragiàtantooccupata,es'occupavatuttavia,nel segretodella suamente.Aveva sperato che,nella splendidae frequentata casapaterna, avrebbepotutogoderealmenoqualche saggio realedelle coseimmaginate;masitrovòdeltuttoingannata.Laclausuraerastrettaeintera,comenelmonastero;d'andareaspassononsiparlavaneppure;euncorettoche,dallacasa,guardavainunachiesacontigua,toglievaanchel'unicanecessitàchecisarebbestatad'uscire.Lacompagniaerapiùtrista,piùscarsa,menovariatache nel monastero. A ogni annunzio d'una visita, Gertrude doveva salire all'ultimo piano, per chiudersi con alcune vecchie donne di servizio: e lì anchedesinava, quando c'era invito. I servitori s'uniformavano, nelle maniere e ne' discorsi, all'esempio e all'intenzioni de' padroni: e Gertrude, che, per suainclinazione, avrebbe voluto trattarli con una famigliarità signorile, e che, nello stato in cui si trovava, avrebbe avuto di grazia che le facessero qualchedimostrazioned'affetto, comeauna loropari, e scendevaancheamendicarne, rimanevapoiumiliata, e semprepiùafflittadi vedersi corrisposta conunanoncuranzamanifesta,benchéaccompagnatadaunleggieroossequiodiformalità.Dovetteperòaccorgersicheunpaggio,bendiversodacoloro,leportavaunrispetto,esentivaperleiunacompassioned'ungenereparticolare.IlcontegnodiquelragazzottoeraciòcheGertrudeavevafinoalloravistodipiùsomiglianteaquell'ordinedicosetantocontemplatonellasuaimmaginativa,alcontegnodiquellesuecreatureideali.Apocoapocosiscoprìunnonsochedinuovonellemanieredellagiovinetta:unatranquillitàeun'inquietudinediversadallasolita,unfaredichihatrovatoqualchecosacheglipreme,chevorrebbeguardare

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ognimomento, e non lasciar vedere agli altri. Le furon tenuti gli occhi addosso più chemai: che è che non è, unamattina, fu sorpresa da una di quellecameriere,mentrestavapiegandoallasfuggitaunacarta,sullaqualeavrebbefattomeglioanoniscrivernulla.Dopounbrevetiratira,lacartarimasenellemanidellacameriera,edaquestepassòinquelledelprincipe.

IlterrorediGertrude,alrumorde'passidilui,nonsipuòdescriverenéimmaginare:eraquelpadre,erairritato,eleisisentivacolpevole.Maquandolovidecomparire,conquelcipiglio,conquellacartainmano,avrebbevolutoessercentobracciasottoterra,noncheinunchiostro.Leparolenonfuronmolte,materribili:ilgastigointimatosubitononfuched'esserrinchiusainquellacamera,sottolaguardiadelladonnacheavevafattalascoperta;maquestononeracheunprincipio,cheunripiegodelmomento;siprometteva,silasciavavedereperaria,unaltrogastigooscuro,indeterminato,equindipiùspaventoso.

Ilpaggiofusubitosfrattato,com'eranaturale;efuminacciatoanchealuiqualcosaditerribile,se,inqualunquetempo,avesseosatofiatarnulladell'avvenuto.Nel fargli questa intimazione, il principe gli appoggiò due solenni schiaffi, per associare a quell'avventura un ricordo, che togliesse al ragazzaccio ognitentaziondivantarsene.Unpretestoqualunque,percoonestare la licenzadataaunpaggio,noneradifficile a trovarsi; inquantoalla figlia, sidissech'eraincomodata.

Rimase essa dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'avvenire, e con la sola compagnia di quella donna odiata da lei, come iltestimoniodellasuacolpa,elacagionedellasuadisgrazia.CosteiodiavapoiavicendaGertrude,perlaqualesitrovavaridotta,senzasaperperquantotempo,allavitanoiosadicarceriera,edivenutapersemprecustoded'unsegretopericoloso.

Ilprimoconfuso tumultodique'sentimentis'acquietòapocoapoco;matornandoessipoiaunopervoltanell'animo,vis'ingrandivano,esi fermavanoatormentarlopiùdistintamenteeabell'agio.Chepotevamaiesserquellapunizioneminacciatainenimma?MolteevarieestraneseneaffacciavanoallafantasiaardenteeinespertadiGertrude.Quellacheparevapiùprobabile,eradivenirricondottaalmonasterodiMonza,diricomparirvi,nonpiùcomelasignorina,mainformadicolpevole,edistarvirinchiusa,chisafinoaquando!chisaconqualitrattamenti!Ciòcheunataleimmaginazione,tuttapienadidolori,avevaforsedipiùdolorosoperlei,eral'apprensionedellavergogna.Lefrasi,leparole,levirgolediquelfogliosciagurato,passavanoeripassavanonellasuamemoria:leimmaginavaosservate,pesatedaunlettoretantoimpreveduto,tantodiversodaquelloacuierandestinate;sifiguravacheavesserpotutocadersottogliocchianchedellamadreodel fratello,odichisaaltri:e,alparagondiciò, tutto il rimanente leparevaquasiunnulla.L'immaginedicoluich'erastato laprimaoriginedituttoloscandolo,nonlasciavadivenirespessoanch'essaadinfestarlapoverarinchiusa:epensatechestranacomparsadovevafarquelfantasma,tra quegli altri così diversi da lui, seri, freddi, minacciosi. Ma, appunto perché non poteva separarlo da essi, né tornare un momento a quelle fuggitivecompiacenze,senzachesubitononles'affacciasseroidoloripresentichen'eranolaconseguenza,cominciòapocoapocoatornarcipiùdirado,arispingernelarimembranza,adivezzarsene.Népiùalungo,opiùvolentieri,sifermavainquellelieteebrillantifantasied'unavolta:erantroppoopposteallecircostanzereali,aogniprobabilitàdell'avvenire.IlsolocastellonelqualeGertrudepotesseimmaginareunrifugiotranquilloeonorevole,echenonfosseinaria,erailmonastero, quando si risolvesse d'entrarci per sempre. Una tal risoluzione (non poteva dubitarne) avrebbe accomodato ogni cosa, saldato ogni debito, ecambiatainunattimolasuasituazione.Controquestopropositoinsorgevano,èvero,ipensieridituttalasuavita:maitempieranmutati;e,nell'abissoincuiGertrude era caduta, e al paragone di ciò che poteva temere in certi momenti, la condizione di monaca festeggiata, ossequiata, ubbidita, le pareva uno

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zuccherino.Duesentimentidibendiversogenerecontribuivanpurea intervalli a scemarequella suaanticaavversione: talvolta il rimorsodel fallo, eunatenerezzafantasticadidivozione;talvoltal'orgoglioamareggiatoeirritatodallemanieredellacarceriera,laquale(spesso,adireilvero,provocatadalei)sivendicava,orafacendolepauradiquelminacciatogastigo,orasvergognandoladelfallo.Quandopoivolevamostrarsibenigna,prendevauntonodiprotezione,piùodiosoancoradell'insulto.Intalidiverseoccasioni, ildesideriocheGertrudesentivad'uscirdall'unghiedicolei,edicomparirleinunostatoaldisopradellasuacolleraedellasuapietà,questodesiderioabitualedivenivatantovivoepungente,dafarparereamabileognicosachepotessecondurreadappagarlo.

Incapoaquattroocinquelunghigiornidiprigionia,unamattina,Gertrudestuccataedinvelenitaall'eccesso,perundique'dispettidellasuaguardiana,andòacacciarsiinunangolodellacamera,elì,conlafaccianascostatralemani,stettequalchetempoadivorarlasuarabbia.Sentìalloraunbisognoprepotentedivederealtri visi, di sentirealtreparole,d'esser trattatadiversamente.Pensòalpadre, alla famiglia: il pensiero senearretrava spaventato.Ma levenne inmentechedipendevadaleiditrovareinlorodegliamici;eprovòunagioiaimprovvisa.Dietroquesta,unaconfusioneeunpentimentostraordinariodelsuofallo,eunugualdesideriod'espiarlo.Nongiàchelasuavolontàsifermasseinquelproponimento,magiammainonc'eraentratacontantoardore.S'alzòdilì,andòauntavolino,ripresequellapennafatale,escrissealpadreunaletterapienad'entusiasmoed'abbattimento,d'afflizioneedisperanza, implorandoilperdono,emostrandosiindeterminatamenteprontaatuttociòchepotessepiacereachidovevaaccordarlo.

CapitoloX

Vi son de' momenti in cui l'animo, particolarmente de' giovani, è disposto in maniera che ogni poco d'istanza basta a ottenerne ogni cosa che abbiaun'apparenzadibeneedisacrifizio:comeunfioreappenasbocciato,s'abbandonamollementesulsuofragilestelo,prontoaconcederelesuefragranzeallaprim'ariacheglialitipuntod'intorno.Questimomenti,chesidovrebberodaglialtriammirarecontimidorispetto,sonquelliappuntochel'astuziainteressataspiaattentamente,ecogliedivolo,perlegareunavolontàchenonsiguarda.

Alleggerquellalettera,ilprincipe***videsubitolospiraglioapertoallesueanticheecostantimire.MandòadireaGertrudechevenissedalui;easpettandola,sidisposeabatterilferro,mentreeracaldo.Gertrudecomparve,e,senzaalzargliocchiinvisoalpadre,glisibuttòinginocchionidavanti,edebbeappenafiatodidire:-perdono!-Eglilefececennoches'alzasse;ma,conunavocepocoattaarincorare,lerisposecheilperdonononbastavadesiderarlonéchiederlo;ch'era cosa troppoagevolee tropponaturalea chiunque sia trovato in colpa, e tema lapunizione; che in sommabisognavameritarlo.Gertrudedomandò,sommessamenteetremando,checosadovessefare.Ilprincipe(noncireggeilcuoredidargliinquestomomentoiltitolodipadre)nonrisposedirettamente,macominciòaparlarealungodelfallodiGertrude:equelleparolefrizzavanosull'animodellapoveretta,comeloscorrered'unamanoruvidasurunaferita.Continuòdicendoche,quand'anche...casomai...cheavesseavutoprimaqualcheintenzionedicollocarlanelsecolo,leistessaciavevamessooraunostacoloinsuperabile;giacchéauncavalierd'onore, com'era lui,nonsarebbemaibastato l'animodi regalareaungalantuomounasignorinacheavevadatoun talsaggiodisé.Lamiseraascoltatriceeraannichilata:allorailprincipe,raddolcendoagradoagradolavoceeleparole,proseguìdicendocheperòaognifallo

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c'erarimedioemisericordia;cheilsuoeradiquelliperiqualiilrimedioèpiùchiaramenteindicato:ch'essadovevavedere,inquestotristoaccidente,comeunavvisochelavitadelsecoloeratroppopienadipericoliperlei...

-Ahsì!-esclamòGertrude,scossadaltimore,preparatadallavergogna,emossainquelpuntodaunatenerezzaistantanea.

-Ah! lo capiteanchevoi, - riprese incontanente ilprincipe. -Ebbene,nonsiparlipiùdelpassato: tuttoè cancellato.Avetepreso il solopartitoonorevole,conveniente,chevirimanesse;maperchél'avetepresodibuonavoglia,econbuonamaniera,toccaameafarveloriuscirgraditointuttoepertutto:toccaameafarnetornaretuttoilvantaggioetuttoilmeritosopradivoi.Neprendoiolacura-.Cosìdicendo,scosseuncampanellochestavasultavolino,ealservitorecheentrò,disse: - laprincipessae ilprincipinosubito-.EseguitòpoiconGertrude: -vogliometterlisubitoapartedellamiaconsolazione;vogliochetutticomincinsubitoatrattarvicomesiconviene.Avetesperimentatoinparteilpadresevero;madaquiinnanziproveretetuttoilpadreamoroso.

Aquesteparole,Gertruderimanevacomesbalordita.Oraripensavacomemaiquelsìcheleerascappato,avessepotutosignificartanto,oracercavasecifossemanieradiriprenderlo,diristringerneilsenso;malapersuasionedelprincipeparevacosìintera,lasuagioiacosìgelosa,labenignitàcosìcondizionata,cheGertrudenonosòproferireunaparolachepotesseturbarlemenomamente.

Dopo pochimomenti, vennero i due chiamati, e vedendo lì Gertrude, la guardarono in viso, incerti emaravigliati.Ma il principe, con un contegno lieto eamorevole, che ne prescriveva loro un somigliante, - ecco, - disse, - la pecora smarrita: e sia questa l'ultima parola che richiami tristememorie. Ecco laconsolazionedellafamiglia.Gertrudenonhapiùbisognodiconsigli;ciòchenoidesideravamopersuobene,l'havolutoleispontaneamente.Èrisoluta,m'hafattointenderecheèrisoluta...-Aquestopasso,alzòessaversoilpadreunosguardotraatterritoesupplichevole,comeperchiederglichesospendesse,maegliproseguìfrancamente:-cheèrisolutadiprendereilvelo.

-Brava!bene!-esclamarono,aunavoce,lamadreeilfiglio,el'unodopol'altraabbracciaronGertrude;laqualericevettequesteaccoglienzeconlacrime,chefuronointerpretateperlacrimediconsolazione.Allorailprincipesidiffuseaspiegarciòchefarebbeperrenderlietaesplendidalasortedellafiglia.Parlòdelledistinzionidicuigoderebbenelmonasteroenelpaese;che,làsarebbecomeunaprincipessa,comelarappresentantedellafamiglia;che,appenal'etàl'avrebbepermesso,sarebbe innalzataallaprimadignità;e, intanto,nonsarebbesoggettachedinome.Laprincipessae ilprincipinorinnovavano,ognimomento, lecongratulazioniegliapplausi:Gertrudeeracomedominatadaunsogno.

-Converràpoifissareilgiorno,perandareaMonza,afarlarichiestaallabadessa,-disseilprincipe.-Comesaràcontenta!Visodirechetuttoilmonasterosapràvalutarl'onorecheGertrudeglifa.Anzi...perchénonciandiamooggi?Gertrudeprenderàvolentieriunpo'd'aria.

-Andiamopure,-disselaprincipessa.

-Voadargliordini,-disseilprincipino.

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-Ma...-proferìsommessamenteGertrude.

-Piano,piano,-ripreseilprincipe:-lasciamdeciderealei:forseogginonsisenteabbastanzadisposta,elepiacerebbepiùaspettarfinoadomani.Dite:voletecheandiamooggiodomani?

-Domani,-rispose,convocefiacca,Gertrude,allaqualeparevaancoradifarqualchecosa,prendendounpo'ditempo.

-Domani,-dissesolennementeilprincipe:-hastabilitochesivadadomani.Intantoiovodalvicariodellemonache,afissareungiornoperl'esame-.Dettofatto,ilprincipeuscì,eandòveramente(chenonfupiccoladegnazione)daldettovicario;econcertaronocheverrebbedilìaduegiorni.

Intuttoilrestodiquellagiornata,Gertrudenonebbeunminutodibene.Avrebbedesideratoriposarl'animodatantecommozioni,lasciar,perdircosì,chiarireisuoipensieri,rendercontoasestessadiciòcheavevafatto,diciòchelerimanevadafare,sapereciòchevolesse,rallentareunmomentoquellamacchinache,appenaavviata,andavacosìprecipitosamente;manoncifuverso.L'occupazionisisuccedevanosenzainterruzione,s'incastravanol'unaconl'altra.Subitodopopartitoilprincipe,fucondottanelgabinettodellaprincipessa,peressere,sottolasuadirezione,pettinataerivestitadallasuapropriacameriera.Noneraancorterminatodidarl'ultimamano,chefuronavvertitech'eraintavola.Gertrudepassòinmezzoagl'inchinidellaservitù,cheaccennavadicongratularsiperla guarigione, e trovò alcuni parenti più prossimi, ch'erano stati invitati in fretta, per farle onore, e per rallegrarsi con lei de' due felici avvenimenti, laricuperatasalute,elaspiegatavocazione.

La sposina (così si chiamavan le giovanimonacande, e Gertrude, al suo apparire, fu da tutti salutata con quel nome), la sposina ebbe da dire e da fare arisponderea'complimentichelefioccavandatutteleparti.Sentivabenecheognunadellesuerisposteeracomeun'accettazioneeunaconferma;macomerisponderediversamente?Pocodopoalzatidatavola,vennel'oradellatrottata.Gertrudeentròincarrozzaconlamadre,econdueziich'eranostatialpranzo.Dopounsolitogiro,siriuscìallastradaMarina,chealloraattraversavalospaziooccupatooradalgiardinpubblico,ederailluogodoveisignorivenivanoincarrozzaaricrearsidellefatichedellagiornata.GliziiparlaronoancheaGertrude,comeportavalaconvenienzainquelgiorno:eunodiloro,ilqualparevache,piùdell'altro,conoscesseognipersona,ognicarrozza,ognilivrea,eavevaognimomentoqualcosadadiredelsignortaleedellasignoratalaltra,sivoltòaleitutt'auntratto,eledisse:-ahfurbetta!voidateuncalcioatuttequestecorbellerie;sieteunadirittonavoi;piantatenegl'impiccinoipoverimondani,viritirateafareunavitabeata,eandateinparadisoincarrozza.

Sultardi,sitornòacasa;eiservitori,scendendoinfrettaconletorce,avvertironochemoltevisitestavanoaspettando.Lavoceeracorsa;eiparentiegliamicivenivanoa fare il lorodovere. S'entrònella saladella conversazione.La sposinane fu l'idolo, il trastullo, lavittima.Ognuno lavolevaper sé: chi si facevaprometter dolci, chi prometteva visite, chi parlavadellamadre tale suaparente, chi dellamadre tal altra sua conoscente, chi lodava il cielo diMonza, chidiscorreva, con gran sapore, della gran figura ch'essa avrebbe fatta là. Altri, che non avevan potuto ancora avvicinarsi a Gertrude così assediata, stavanospiandol'occasionedifarsiinnanzi,esentivanouncertorimorso,finchenonavesserofattoillorodovere.Apocoapoco,lacompagnias'andòdileguando;tuttisen'andaronosenzarimorso,eGertruderimasesolaco'genitorieilfratello.

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-Finalmente,-disseilprincipe,-hoavutolaconsolazionedivedermiafigliatrattatadaparsua.Bisognaperòconfessarecheancheleis'èportatabenone,ehafattovederechenonsaràimpicciataafarlaprimafigura,easostenereildecorodellafamiglia.

Sicenòinfretta,perritirarsisubito,edesserprontiprestolamattinaseguente.

Gertrudecontristata, indispettitae,nellostessotempo,unpo'gonfiatada tuttique'complimenti, si rammentò inquelpuntociòcheavevapatitodallasuacarceriera;e,vedendoilpadrecosìdispostoacompiacerlaintutto,fuorcheinunacosa,volleapprofittaredell'augeincuisitrovava,peracquietarealmenounadellepassionichelatormentavano.Mostròquindiunagranripugnanzaatrovarsiconcolei,lagnandosifortementedellesuemaniere.

-Come!-disseilprincipe:-v'hamancatodirispettocolei!Domani,domani,lelaveròilcapocomeva.Lasciatefareame,chelefaròconoscerechièlei,echisietevoi.Eaognimodo,una figliadellaquale iosoncontento,nondevevedersi intornounapersonache ledispiaccia -.Cosìdetto, fecechiamareun'altradonna,eleordinòdiservirGertrude;laqualeintanto,masticandoeassaporandolasoddisfazionecheavevaricevuta,sistupivaditrovarcicosìpocosugo,inparagonedeldesideriochen'avevaavuto.Ciòche,anchesuomalgrado,s'impossessavadituttoilsuoanimo,erailsentimentode'granprogressicheavevafatti,inquellagiornata,sullastradadelchiostro,ilpensierochearitirarseneoracivorrebbemoltapiùforzaerisolutezzadiquellachesarebbebastatapochigiorniprima,echepurenons'erasentitad'avere.

Ladonnacheandòadaccompagnarlaincamera,eraunavecchiadicasa,statagiàgovernantedelprincipino,cheavevaricevutoappenauscitodallefasce,etiratosufinoall'adolescenza,enelqualeavevaripostetuttelesuecompiacenze,lesuesperanze,lasuagloria.Eraessacontentadelladecisionefattainquelgiorno, come d'una sua propria fortuna; e Gertrude, per ultimo divertimento, dovette succiarsi le congratulazioni, le lodi, i consigli della vecchia, e sentirparlaredicertesuezieeprozie, lequalis'erantrovatebencontented'essermonache,perché,essendodiquellacasa,avevansempregoduto iprimionori,avevan sempre saputo tenere uno zampino di fuori, e, dal loro parlatorio, avevano ottenuto cose che le più gran dame, nelle loro sale, non c'eran potutearrivare.Leparlòdellevisitecheavrebbericevute:ungiornopoi,verrebbeilsignorprincipinoconlasuasposa,laqualedovevaessercertamenteunagransignorona;eallora,nonsoloilmonastero,matuttoilpaesesarebbeinmoto.LavecchiaavevaparlatomentrespogliavaGertrude,quandoGertrudeeraaletto;parlavaancora,cheGertrudedormiva.Lagiovinezzaelafaticaeranostatepiùfortide'pensieri.Ilsonnofuaffannoso,torbido,pienodisognipenosi,manonfurottochedallavocestrillantedellavecchia,chevenneasvegliarla,perchésipreparasseperlagitadiMonza.

-Andiamo,andiamo,signorasposina:ègiornofatto;eprimachesiavestitaepettinata,civorràun'oraalmeno.Lasignoraprincipessasistavestendo;el'hannosvegliataquattr'oreprimadelsolito.Ilsignorprincipinoègiàscesoallescuderie,poiètornatosu,edèall'ordineperpartirequandosisia.Vispocomeunalepre, quel diavoletto:ma! è stato così fin da bambino; e io posso dirlo, che l'ho portato in collo.Ma quand'è pronto, non bisogna farlo aspettare, perchésebbenesiadellamigliorpastadelmondo,alloras'impazientisceestrepita.Poveretto!bisognacompatirlo:èilsuonaturale;epoiquestavoltaavrebbeancheunpo'diragione,perchés'incomodaperlei.Guaichilotoccainque'momenti!nonhariguardopernessuno,fuorchéperilsignorprincipe.Mafinalmentenonhasopradi séche il signorprincipe,eungiorno, il signorprincipesarà lui;più tardi chesiapossibile,però.Lesta, lesta, signorina!Perchémiguardacosìincantata?Aquest'oradovrebbeesserfuordellacuccia.

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All'immaginedelprincipino impaziente, tuttiglialtripensieriches'eranoaffollatiallamenterisvegliatadiGertrude,si levaronsubito,comeunostormodipassereall'apparirdelnibbio.Ubbidì,sivestìinfretta,silasciòpettinare,ecomparvenellasala,doveigenitorieilfratelloeranradunati.Fufattasederesurunasediaabraccioli,elefuportataunachiccheradicioccolata:ilche,aque'tempi,eraquelchegiàpressoiRomaniildarelavestevirile.

Quandovenneroaavvertirch'eraattaccato, ilprincipetirò la figlia indisparte,e ledisse:-orsù,Gertrude, ierivisietefattaonore:oggidovetesuperarvoimedesima. Si trattadi fareuna comparsa solennenelmonasteroenelpaesedove sietedestinataa far laprima figura.V'aspettano... -È inutiledire che ilprincipe aveva spedito un avviso alla badessa, il giorno avanti. - V'aspettano, e tutti gli occhi saranno sopra di voi. Dignità e disinvoltura. La badessa vidomanderàcosavolete:èuna formalità.Potete risponderechechiedeted'essereammessaavestir l'abito inquelmonastero,dovesiete stataeducatacosìamorevolmente, dove avete ricevute tante finezze: che è la pura verità.Dite quelle pocheparole, conun fare sciolto: chenon s'avesse a dire che v'hannoimboccata,echenonsapeteparlaredavoi.Quellebuonemadrinonsannonulladell'accaduto:èunsegretochedeverestarsepoltonellafamiglia;eperciònonfateunafacciacontritaedubbiosa,chepotessedarqualchesospetto.Fatevederedichesangueuscite:manierosa,modesta;maricordateviche,inquelluogo,fuordellafamiglia,noncisarànessunosopradivoi.

Senzaaspettarrisposta,ilprincipesimosse;Gertrude,laprincipessaeilprincipinoloseguirono;sceserotuttilescale,emontaronoincarrozza.Gl'impiccielenoiedelmondo,elavitabeatadelchiostro,principalmenteperlegiovanidisanguenobilissimo,furonoiltemadellaconversazione,duranteiltragitto.Sulfinirdellastrada,ilprinciperinnovòl'istruzioniallafiglia,eleripetépiùvoltelaformoladellarisposta.All'entrareinMonza,Gertrudesisentìstringereilcuore;malasuaattenzionefuattirataperunistantedanonsoqualisignoriche,fattafermarlacarrozza,recitaronononsoqualcomplimento.Ripresoilcammino,s'andòquasidipassoalmonastero,traglisguardide'curiosi,cheaccorrevanodatuttelepartisullastrada.Alfermarsidellacarrozza,davantiaquellemura,davantiaquellaporta, ilcuoresistrinseancorpiùaGertrude.Sismontòtraduealedipopolo,cheiservitori facevanostare indietro.Tuttiquegliocchiaddossoallapoveretta l'obbligavano a studiar continuamente il suo contegno:ma più di tutti quelli insieme, la tenevano in suggezione i due del padre, a' quali essa,quantunqueneavessecosìgranpaura,nonpotevalasciardirivolgereisuoi,ognimomento.Equegliocchigovernavanolesuemosseeilsuovolto,comepermezzodiredini invisibili.Attraversatoilprimocortile,s'entròinunaltro,e lìsividelaportadelchiostrointerno,spalancataetuttaoccupatadamonache.Nellaprimafila,labadessacircondatadaanziane;dietro,altremonacheallarinfusa,alcuneinpuntadipiedi;inultimoleconverserittesoprapanchetti.Sivedevanpurequaelàluccicareamezz'ariaalcuniocchietti,spuntarqualchevisinotraletonache:eranlepiùdestre,elepiùcoraggiosetral'educande,che,ficcandosi e penetrando tra monaca e monaca, eran riuscite a farsi un po' di pertugio, per vedere anch'esse qualche cosa. Da quella calca uscivanoacclamazioni;sivedevanmoltebracciadimenarsi,insegnod'accoglienzaedigioia.Giunseroallaporta;Gertrudesitrovòavisoavisoconlamadrebadessa.Dopoiprimicomplimenti,questa,conunamanieratrailgiulivoeilsolenne,ledomandòcosadesiderasseinquelluogo,dovenonc'erachilepotessenegarnulla.

-Sonqui...,-cominciòGertrude;ma,alpuntodiproferirleparolechedovevanodeciderquasiirrevocabilmentedelsuodestino,esitòunmomento,erimasecongliocchi fissisullafollachelestavadavanti.Vide, inquelmomento,unadiquellesuenotecompagne,chelaguardavaconun'ariadicompassioneedimaliziainsieme,eparevachedicesse:ah!lac'ècascatalabrava.Quellavista,risvegliandopiùvivinell'animosuotuttigliantichisentimenti,lerestituìancheunpo'diquelpocoanticocoraggio:egiàstavacercandounarispostaqualunque,diversadaquellacheleerastatadettata;quando,alzatolosguardoallafaccia

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delpadre, quasiper esperimentar le sue forze, scorse suquellaun'inquietudine così cupa,un'impazienza cosìminaccevole, che, risolutaperpaura, con lastessaprontezzacheavrebbepreso la fugadinanziunoggetto terribile,proseguì: - sonquiachiedered'esserammessaavestir l'abitoreligioso, inquestomonastero, dove sono stata allevata così amorevolmente -. La badessa rispose subito, che le dispiacevamolto, in una tale occasione, che le regole non lepermettesserodidareimmediatamenteunarisposta,laqualedovevaveniredaivoticomunidellesuore,eallaqualedovevaprecederelalicenzade'superiori.Che peròGertrude, conoscendo i sentimenti che s'avevan per lei in quel luogo, poteva preveder con certezza qual sarebbe questa risposta; e che intantonessuna regola proibiva alla badessa e alle suore di manifestare la consolazione che sentivano di quella richiesta. Alzò allora un frastono confuso dicongratulazioni ed'acclamazioni.Vennero subito granguantiere colmedi dolci, che furonpresentati, primaalla sposina, edopoai parenti.Mentre alcunemonache facevano a rubarsela, e altre complimentavan lamadre, altre il principino, la badessa fece pregare il principe che volesse venire alla grata delparlatorio,dovel'attendeva.Eraaccompagnatadadueanziane;equandolovidecomparire,-signorprincipe,-disse:-perubbidirealleregole...peradempireunaformalitàindispensabile,sebbeneinquestocaso...puredevodirle...che,ognivoltacheunafigliachieded'essereammessaavestirl'abito,...lasuperiora,quale io sono indegnamente,... è obbligata d'avvertire i genitori... che se, per caso... forzassero la volontà della figlia, incorrerebbero nella scomunica. Miscuserà...

- Benissimo, benissimo, reverendamadre. Lodo la sua esattezza: è troppo giusto...Ma lei nonpuòdubitare... - Oh! pensi, signor principe,... ho parlato perobbligopreciso,...delresto...

-Certo,certo,madrebadessa.

Barattatequestepocheparole, idue interlocutori s'inchinaronovicendevolmente,e si separarono, comesea tutt'eduepesassedi rimaner lì testa testa;eandaronoariunirsiciascunoallasuacompagnia,l'unofuori,l'altradentrolasogliaclaustrale.Datoluogoaunpo'd'altreciarle,-Ohvia,-disseilprincipe:-Gertrudepotràprestogodersiasuobell'agiolacompagniadiquestemadri.Peroraleabbiamoincomodateabbastanza-.Cosìdetto,feceuninchino;lafamigliasimosseconlui;sirinnovaronoicomplimenti,esipartì.

Gertrude,neltornare,nonavevatroppavogliadidiscorrere.Spaventatadelpassocheavevafatto,vergognosadellasuadappocaggine,indispettitacontroglialtriecontroséstessa,facevatristamenteilcontodell'occasioni,chelerimanevanoancoradidirdino;epromettevadebolmenteeconfusamenteaséstessache,inquesta,oinquella,oinquell'altra,sarebbepiùdestraepiùforte.Contuttiquestipensieri,nonleeraperòcessatoaffattoilterrorediquelcipigliodelpadre; talché,quando,conun'occhiatadatagliallasfuggita,potéchiarirsichesulvoltodi luinonc'erapiùalcunvestigiodicollera,quandoanzividechesimostravasoddisfattissimodilei,leparveunabellacosa,efu,perunistante,tuttacontenta.

Appenaarrivati,bisognòrivestirsierilisciarsi;poiildesinare,poialcunevisite,poilatrottata,poilaconversazione,poilacena.Sullafinediquesta,ilprincipemise in campoun altro affare, la sceltadellamadrina. Così si chiamavaunadama, la quale, pregatada' genitori, diventava custode e scortadella giovanemonacanda,nel tempotra larichiestae l'entraturanelmonastero; tempochevenivaspeso invisitar lechiese, ipalazzipubblici, leconversazioni, leville, isantuari:tuttelecoseinsommapiùnotabilidellacittàede'contorni;affinchélegiovani,primadiproferireunvotoirrevocabile,vedesserobeneacosadavano

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uncalcio. -Bisogneràpensareaunamadrina, -disse ilprincipe: -perchédomaniverrà ilvicariodellemonache,per la formalitàdell'esame,esubitodopo,Gertrudeverràpropostaincapitolo,peresseraccettatadallemadri-.Neldirquesto,s'eravoltatoversolaprincipessa;equesta,credendochefosseuninvitoaproporre,cominciava:-cisarebbe... -Mailprincipeinterruppe:-No,no,signoraprincipessa: lamadrinadeveprimadituttopiacereallasposina;ebenchél'uso universale dia la scelta ai parenti, pure Gertrude ha tanto giudizio, tanta assennatezza, che merita bene che si faccia un'eccezione per lei -. E qui,voltandosiaGertrude,inattodichiannunziaunagraziasingolare,continuò:-ognunadelledamechesisontrovatequestaseraallaconversazione,haquelchesirichiedeperessermadrinad'unafigliadellanostracasa;noncen'ènessuna,crederei,chenonsiapertenersionoratadellapreferenza:sceglietevoi.

Gertrudevedevabenechefarquestasceltaeradareunnuovoconsenso;malapropostavenivafattacontantoapparato,cheilrifiuto,perquantofosseumile,potevaparerdisprezzo,oalmenocapriccioeleziosaggine.Fecedunqueanchequelpasso;enominòladamache,inquellasera,leeraandatapiùagenio;quellacioècheleavevafattopiùcarezze,chel'avevapiùlodata,chel'avevatrattataconquellemanierefamigliari,affettuoseepremurose,che,ne'primimomentid'una conoscenza, contraffanno una antica amicizia. - Ottima scelta, - disse il principe, che desiderava e aspettava appunto quella. Fosse arte o caso, eraavvenutocomequandoilgiocatordibussolottifacendoviscorreredavantiagliocchilecarted'unmazzo,vidicechenepensiateuna,eluipoivelaindovinerà;ma leha fattescorrere inmanierachenevediateunasola.Quelladamaerastatatanto intornoaGertrudetutta lasera, l'avevatantooccupatadisé,cheaquestasarebbebisognatounosforzodifantasiaperpensarneun'altra.Tantepremurepoinoneransenzamotivo:ladamaaveva,damoltotempo,messogliocchiaddossoalprincipino,perfarlosuogenero:quindiriguardavalecosediquellacasacomesueproprie;ederabennaturaleches'interessasseperquellacaraGertrude,nientemenode'suoiparentipiùprossimi.

Il giorno dopo, Gertrude si svegliò col pensiero dell'esaminatore che doveva venire; ementre stava ruminando se potesse cogliere quella occasione cosìdecisiva,pertornareindietro,einqualmaniera,ilprincipelafecechiamare.-Orsù,figliuola,-ledisse:-finoravisieteportataegregiamente:oggisitrattadicoronarl'opera.Tuttoquelches'èfattofinora,s'èfattodivostroconsenso.Seinquestotempovifossenatoqualchedubbio,qualchepentimentuccio,grillidigioventù,avrestedovutospiegarvi;maalpuntoacuisonooralecose,nonèpiùtempodifarragazzate.Quell'uomodabbenechedevevenirestamattina,vifaràcentodomandesullavostravocazione:esevifatemonacadivostravolontà,eilperchéeilpercome,echesoio?Sevoititubatenelrispondere,viterràsullacordachisaquanto.Sarebbeun'uggia,untormentopervoi;manepotrebbeanchevenireunaltroguaiopiùserio.Dopotutteledimostrazionipubblichechesisonfatte,ognipiùpiccolaesitazionechesivedesseinvoi,metterebbearepentaglioilmioonore,potrebbefarcrederech'ioavessipresaunavostraleggerezzaperunafermarisoluzione,cheavessiprecipitatolacosa,cheavessi...chesoio?Inquestocaso,mitrovereinellanecessitàdisceglieretraduepartitidolorosi:olasciarcheilmondoformiuntristoconcettodellamiacondotta:partitochenonpuòstareassolutamenteconciòchedevoamestesso.Osvelareilveromotivodellavostrarisoluzionee...-Maqui,vedendocheGertrudeeradiventatascarlatta,chelesigonfiavangliocchi,eilvisosicontraeva,comelefoglied'unfiore,nell'afacheprecedelaburrasca,troncòqueldiscorso,e,conariaserena,riprese:-via,via,tuttodipendedavoi,dalvostrobuongiudizio.Sochen'avetemolto,enonsieteragazzadaguastarsullafineunacosafattabene;maiodovevaprevedertuttiicasi.Nonseneparlipiù;erestiamd'accordochevoirispondereteconfranchezza,inmanieradinonfarnascerdubbinellatestadiquell'uomodabbene.Cosìanchevoinesaretefuoripiùpresto-.Equi,dopoaversuggeritaqualche risposta all'interrogazioni più probabili, entrò nel solito discorso delle dolcezze e de' godimenti ch'eran preparati a Gertrude nelmonastero; e latrattenneinquello,finchevenneunservitoreadannunziareilvicario.Ilprinciperinnovòinfrettagliavvertimentipiùimportanti,elasciòlafigliasolaconlui,com'eraprescritto.

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L'uomodabbenevenivaconunpo'd'opinionegiàfattacheGertrudeavesseunagranvocazionealchiostro:perchécosìgliavevadettoilprincipe,quandoerastatoainvitarlo.Èverocheilbuonprete,ilqualesapevacheladiffidenzaeraunadellevirtùpiùnecessarienelsuoufizio,avevapermassimad'andaradagionelcredereasimiliproteste,edistareinguardiacontrolepreoccupazioni;mabendiradoavvienecheleparoleaffermativeesicured'unapersonaautorevole,inqualsivogliagenere,nontinganodellorocolorelamentedichileascolta.

Dopoiprimicomplimenti,-signorina,-ledisse,-iovengoafarlapartedeldiavolo;vengoamettereindubbiociòche,nellasuasupplicaleihadatopercerto;vengoametterledavantiagliocchiledifficoltà,eadaccertarmiselehabenconsiderate.Sicontentich'iolefacciaqualcheinterrogazione.

-Dicapure,-risposeGertrude.

Ilbuonpretecominciòalloraainterrogarla,nellaformaprescrittadalleregole.-Senteleiincuorsuounalibera,spontanearisoluzionedifarsimonaca?Nonsonostateadoperateminacce,olusinghe?Nons'èfattousodinessunaautorità,perindurlaaquesto?Parlisenzariguardi,econsincerità,aunuomoilcuidovereèdiconoscerelasuaveravolontà,perimpedirechenonlevengausataviolenzainnessunmodo.

La vera risposta a una tale domanda s'affacciò subito allamente di Gertrude, con un'evidenza terribile. Per dare quella risposta, bisognava venire a unaspiegazione,diredicheerastataminacciata,raccontareunastoria...L'infelicerifuggìspaventatadaquestaidea;cercòinfrettaun'altrarisposta;netrovòunasola chepotesse liberarlaprestoe sicuramentedaquel supplizio, lapiù contrariaal vero. -Mi fomonaca, -disse,nascondendo il suo turbamento, -mi fomonaca,dimiogenio,liberamente.

-Daquantotempoleènatocodestopensiero?-domandòancorailbuonprete.

-L'hosempreavuto,-risposeGertrude,divenuta,dopoquelprimopasso,piùfrancaamentirecontrosestessa.

-Maqualeèilmotivoprincipalechelainduceafarsimonaca?

Il buon prete non sapeva che terribile tasto toccasse; e Gertrude si fece una gran forza per non lasciar trasparire sul viso l'effetto che quelle parole leproducevanonell'animo.-Ilmotivo,-disse,-èdiservireaDio,edifuggireipericolidelmondo.

-Non sarebbemai qualchedisgusto? qualche...mi scusi... capriccio?Alle volte, una cagionemomentaneapuò fare un'impressione chepar che devadurarsempre;equandopoilacagionecessa,el'animosimuta,allora...

-No,no,-risposeprecipitosamenteGertrude:-lacagioneèquellachelehodetto.

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Ilvicario,piùperadempireinteramenteilsuoobbligo,cheperlapersuasionechecenefossebisogno,insistetteconledomande;maGertrudeeradeterminatad'ingannarlo.Oltreilribrezzochelecagionavailpensierodirenderconsapevoledellasuadebolezzaquelgraveedabbenprete,cheparevacosìlontanodalsospettartalcosadilei;lapoverettapensavapoianchech'eglipotevabeneimpedirechesifacessemonaca;malìfinivalasuaautoritàsopradilei,elasuaprotezione.Partitochefosse,essarimarrebbesolacolprincipe.Equalunquecosaavessepoiapatireinquellacasa,ilbuonpretenonn'avrebbesaputonulla,osapendolo, con tutta la sua buona intenzione, non avrebbepotuto far altro che aver compassione di lei, quella compassione tranquilla emisurata, che, ingenerale,s'accorda,comepercortesia,achiabbiadatocagioneopretestoalmalecheglifanno.L'esaminatorefuprimastancod'interrogare,chelasventuratadimentire:e,sentendoquellerispostesempreconformi,enonavendoalcunmotivodidubitaredellaloroschiettezza,mutòfinalmentelinguaggio;sirallegròconlei,lechiese,incertomodo,scusad'avertardatotantoafarquestosuodovere;aggiunseciòchecredevapiùattoaconfermarlanelbuonproposito;esilicenziò.

Attraversandolesaleperuscire,s'abbatténelprincipe,ilqualeparevachepassassedilàacaso;econluipuresicongratulòdellebuonedisposizioniincuiavevatrovatalasuafigliuola.Ilprincipeerastatofinoallorainunasospensionemoltopenosa:aquellanotizia,respirò,edimenticandolasuagravitàconsueta,andòquasidicorsadaGertrude,laricolmòdilodi,dicarezzeedipromesse,conungiubilocordiale,conunatenerezzaingranpartesincera:cosìfattoèquestoguazzabugliodelcuoreumano.

NoinonseguiremoGertrudeinquelgirocontinuatodispettacoliedidivertimenti.Eneppuredescriveremo,inparticolareeperordine,isentimentidell'animosuointuttoqueltempo:sarebbeunastoriadidoloriedifluttuazioni,troppomonotona,etropposomiglianteallecosegiàdette.L'amenitàde'luoghi,lavarietàdeglioggetti,quellosvagochepurtrovavanelloscorrereinquaeinlàall'ariaaperta,lerendevanpiùodiosal'ideadelluogodoveallafinesismonterebbeperl'ultimavolta,persempre.Piùpungentiancoraeranl'impressionichericevevanelleconversazionienellefeste.Lavistadellesposeallequalisidavaquestotitolonelsensopiùovvioepiùusitato,lecagionavaun'invidia,unrodimentointollerabile;etalvoltal'aspettodiqualchealtropersonaggiolefacevaparereche,nelsentirsidarequeltitolo,dovessetrovarsiilcolmod'ognifelicità.Talvoltalapompade'palazzi,losplendoredegliaddobbi,ilbrulichìoeilfracassogiulivodelle feste, lecomunicavanoun'ebbrezza,unardortalediviver lieto,chepromettevaasestessadidisdirsi,disoffrirtutto,piùttostochetornareall'ombrafreddaemortadelchiostro.Matuttequellerisoluzionisfumavanoallaconsiderazionepiùriposatadelledifficoltà,alsolofissargliocchiinvisoalprincipe.Talvolta anche, il pensiero di dover abbandonare per sempre que' godimenti, gliene rendeva amaro e penoso quel piccol saggio; come l'infermo assetatoguarda con rabbia, e quasi rispinge con dispetto il cucchiaio d'acqua che il medico gli concede a fatica. Intanto il vicario delle monache ebbe rilasciatal'attestazionenecessaria,evennelalicenzaditenereilcapitoloperl'accettazionediGertrude.Ilcapitolositenne;concorsero,com'eradaaspettarsi,idueterzide'votisegretich'eranrichiestida'regolamenti;eGertrudefuaccettata.Leimedesima,stancadiquellungostrazio,chieseallorad'entrarpiùprestochefossepossibile, nel monastero. Non c'era sicuramente chi volesse frenare una tale impazienza. Fu dunque fatta la sua volontà; e, condotta pomposamente almonastero,vestì l'abito.Dopododicimesidinoviziato,pienidipentimentiediripentimenti,si trovòalmomentodellaprofessione,almomentocioèincuiconveniva,odireunnopiùstrano,piùinaspettato,piùscandalosochemai,oripetereunsìtantevoltedetto;loripetè,efumonacapersempre.

Èunadelle facoltà singolari e incomunicabili della religione cristiana, il poter indirizzare e consolare chiunque, inqualsivoglia congiuntura, aqualsivogliatermine,ricorraadessa.Sealpassatoc'èrimedio,essaloprescrive,losomministra,dàlumeevigorepermetterloinopera,aqualunquecosto;senonc'è,essa

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dà il modo di far realmente e in effetto, ciò che si dice in proverbio, di necessita virtù. Insegna a continuare con sapienza ciò ch'è stato intrapreso perleggerezza;piegal'animoadabbracciarconpropensioneciòcheèstatoimpostodallaprepotenza,edàaunasceltachefutemeraria,macheèirrevocabile,tuttalasantità,tuttalasaviezza,diciamolopurfrancamente,tuttelegioiedellavocazione.Èunastradacosìfattache,daqualunquelaberinto,daqualunqueprecipizio,l'uomocapitiadessa,evifacciaunpasso,puòd'allorainpoicamminareconsicurezzaedibuonavoglia,earrivarlietamenteaunlietofine.Conquestomezzo,Gertrudeavrebbepotutoessereunamonacasantaecontenta,comunquelofossedivenuta.Mal'infelicesidibattevainvecesottoilgiogo,ecosìnesentivapiùforteilpesoelescosse.Unrammaricoincessantedellalibertàperduta,l'abborrimentodellostatopresente,unvagarfaticosodietroadesidèrichenonsarebberomaisoddisfatti,talieranoleprincipalioccupazionidell'animosuo.Rimasticavaquell'amaropassato,ricomponevanellamemoriatuttelecircostanzeper lequali si trovava lì; e disfacevamille volte inutilmente colpensiero ciò che aveva fatto con l'opera; accusava sédi dappocaggine, altri ditiranniaediperfidia;esirodeva.Idolatravainsiemeepiangevalasuabellezza,deploravaunagioventùdestinataastruggersiinunlentomartirio,einvidiava,incertimomenti,qualunquedonna,inqualunquecondizione,conqualunquecoscienza,potesseliberamentegodersinelmondoque'doni.

Lavistadiquellemonachecheavevantenutodimanoatirarlalàdentro,leeraodiosa.Siricordaval'artieiraggiricheavevanmessiinopera,elepagavacontantesgarbatezze,contantidispetti,eancheconapertirinfacciamenti.Aquelleconvenivalepiùvoltemandargiùetacere:perchéilprincipeavevabenvolutotiranneggiarlafigliaquantoeranecessarioperispingerlaalchiostro;maottenutol'intento,nonavrebbecosìfacilmentesoffertochealtripretendessed'averragionecontroilsuosangue:eognipo'dirumorecheavesserfatto,potevaessercagionedifarloroperderequellagranprotezione,ocambiarperavventurailprotettoreinnemico.ParecheGertrudeavrebbedovutosentireunacertapropensioneperl'altresuore,chenonavevanoavutoparteinquegl'intrighi,eche,senzaaverladesideratapercompagna,l'amavanocometale;epie,occupateeilari,lemostravanocolloroesempiocomeanchelàdentrosipotessenonsolovivere,mastarcibene.Maquestepure leeranoodiose,perunaltroverso.La loroariadipietàedi contentezza le riuscivacomeunrimproverodella suainquietudine,edellasuacondottabisbetica;enonlasciavasfuggireoccasionedideriderledietrolespalle,comepinzochere,odimorderlecomeipocrite.Forsesarebbe statameno avversa ad esse, se avesse saputo o indovinato che le pochepalle nere, trovate nel bossolo chedecise della sua accettazione, c'eranoappuntostatemessedaquelle.

Qualcheconsolazione leparevatalvoltadi trovarnelcomandare,nell'essercorteggiata inmonastero,nelricevervisitedicomplimentodapersonedi fuori,nello spuntar qualche impegno, nello spendere la sua protezione, nel sentirsi chiamar la signora;ma quali consolazioni! Il cuore, trovandosene così pocoappagato,avrebbevolutodiquando inquandoaggiungervi, egoderconesse le consolazionidella religione;maquestenonvengonosenonachi trascuraquell'altre:comeilnaufrago,sevuoleafferrarlatavolachepuòcondurloinsalvosullariva,devepureallargareilpugno,eabbandonarl'alghe,cheavevaprese,perunarabbiad'istinto.

Pocodopolaprofessione,Gertrudeerastatafattamaestradell'educande;orapensatecomedovevanostarequellegiovinette,sottounataldisciplina.Lesueanticheconfidentierantutteuscite;maleiserbavavivetuttelepassionidiqueltempo;e,inunmodooinunaltro,l'allievedovevanportarneilpeso.Quandolevenivainmentechemoltediloroerandestinateavivereinquelmondodalqualeessaeraesclusapersempre,provavacontroquellepoverineunastio,undesiderioquasidivendetta;eletenevasotto,lebistrattava,facevaloroscontareanticipatamenteipiacericheavrebbergodutiungiorno.Chiavessesentito,inque'momenti,conchesdegnomagistralelegridava,perognipiccolascappatella,l'avrebbecredutaunadonnad'unaspiritualitàsalvaticaeindiscreta.Inaltri

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momenti,lostessoorroreperilchiostro,perlaregola,perl'ubbidienza,scoppiavainaccessid'umoretuttoopposto.Allora,nonsolosopportavalasvagatezzaclamorosa delle sue allieve,ma l'eccitava; simischiava ne' loro giochi, e li rendeva più sregolati; entrava a parte de' loro discorsi, e li spingeva più in làdell'intenzioniconlequaliessegliavevanoincominciati.Sequalchedunadicevaunaparolasulcicalìodellamadrebadessa,lamaestraloimitavalungamente,ene faceva una scena di commedia; contraffaceva il volto d'una monaca, l'andatura d'un'altra: rideva allora sgangheratamente; ma eran risa che non lalasciavanopiùallegradiprima.Cosìeravissutaalcunianni,nonavendocomodo,néoccasionedifardipiù;quandolasuadisgraziavollecheun'occasionesipresentasse.

Tral'altredistinzionieprivilegicheleeranostaticoncessi,percompensarladinonpoteresserbadessa,c'eraanchequellodistareinunquartiereaparte.Quel latodelmonasteroera contiguoauna casaabitatadaungiovine, scelleratodiprofessione,unode' tanti, che, inque' tempi, e co' loro sgherri, e conl'alleanzed'altriscellerati,potevano,finoauncertosegno,ridersidellaforzapubblicaedelleleggi.IlnostromanoscrittolonominaEgidio,senzaparlardelcasato. Costui, dauna sua finestrina chedominavaun cortilettodi quel quartiere, avendovedutaGertrudequalche voltapassareo girandolar lì, per ozio,allettatoanzicheatterritodaipericoliedall'empietàdell'impresa,ungiornoosòrivolgerleildiscorso.Lasventuratarispose.

Inque'primimomenti,provòunacontentezza,nonschiettaalcerto,maviva.Nelvòtouggiosodell'animosuos'eravenutaainfondereun'occupazioneforte,continua e, direi quasi, una vita potente; ma quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva alcondannato,perdargliforzaasostenereitormenti.Sividero,nellostessotempo,digrannovitàintuttalasuacondotta:divenne,tutt'auntratto,piùregolare,piùtranquilla,smesseglischernieilbrontolìo,simostròanzicarezzevoleemanierosa,dimodochélesuoresirallegravanoavicendadelcambiamentofelice;lontane com'erano dall'immaginarne il veromotivo, e dal comprendere che quella nuova virtù non era altro che ipocrisia aggiunta all'antichemagagne.Quell'apparenzaperò,quella,perdircosì,imbiancaturaesteriore,nondurògrantempo,almenoconquellacontinuitàeuguaglianza:benprestotornaronoincampoisolitidispettieisoliticapricci,tornaronoafarsisentirel'imprecazionieglischernicontrolaprigioneclaustrale,etalvoltaespressiinunlinguaggioinsolitoinquelluogo,eancheinquellabocca.Però,adognunadiquestescappatevenivadietrounpentimento,unagrancuradifarledimenticare,aforzadimoineebuoneparole.Lesuoresopportavanoallamegliotuttiquestialt'ebassi,egliattribuivanoall'indolebisbeticaeleggieradellasignora.

Perqualchetempo,nonparvechenessunapensassepiùinlà;maungiornochelasignora,venutaaparoleconunaconversa,pernonsochepettegolezzo,silasciòandareamaltrattarlafuordimodo,enonlafinivapiù, laconversa,dopoaversofferto,edessersimorsele labbraunpezzo,scappatalefinalmentelapazienza,buttòlàunaparola,cheleisapevaqualchecosa,e,che,atempoeluogo,avrebbeparlato.Daquelmomentoinpoi,lasignoranonebbepiùpace.Nonpassòperòmoltotempo,chelaconversafuaspettatainvano,unamattina,a'suoiufiziconsueti:sivaavedernellasuacella,enonsitrova:èchiamataadaltavoce;nonrisponde:cercadiqua,cercadilà,giraerigira,dallacimaalfondo;nonc'èinnessunluogo.Echisaqualicongetturesisarebberfatte,se,appuntonelcercare,nonsi fossescopertounabucanelmurodell'orto; laqualcosafecepensareatutte,chefossesfrattatadi là.Si fecerogranricercheinMonzaene'contorni,eprincipalmenteaMeda,didov'eraquellaconversa;siscrisse invarieparti:nonsen'ebbemai lapiùpiccolanotizia.Forsesenesarebbepotutosaperdipiù,se,invecedicercarlontano,sifossescavatovicino.Dopomoltemaraviglie,perchénessunol'avrebbecredutacapacediciò,edopomoltidiscorsi,siconclusechedovevaessereandatalontano,lontano.Eperchéscappòdettoaunasuora:-s'èrifugiatainOlandadisicuro,-sidissesubito,esiritenneperunpezzo,nelmonasteroe fuori,chesi fosserifugiata inOlanda.Nonpareperòche lasignorafossediquestoparere.Nongiàchemostrassedinoncredere,o

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combattessel'opinioncomune,consueragioniparticolari:seneaveva,certo,ragioninonfuronomaicosìbendissimulate;néc'eracosadacuis'astenessepiùvolentierichedarimestarquellastoria,cosadicuisicurassemenocheditoccareilfondodiquelmistero.Maquantomenoneparlava,tantopiùcipensava.Quantevoltealgiornol'immaginediquelladonnavenivaacacciarsid'improvvisonellasuamente,esipiantavalì,enonvolevamoversi!Quantevolteavrebbedesideratodivederseladinanzivivaereale,piùttostocheaverlasemprefissanelpensiero,piùttostochedovertrovarsi,giornoenotte,incompagniadiquellaformavana,terribile, impassibile!Quantevolteavrebbevolutosentirdavverolavocedicolei,qualunquecosaavessepotutominacciare,piùttostocheaversemprenell'intimodell'orecchiomentaleilsusurrofantasticodiquellastessavoce,esentirneparoleripetuteconunapertinacia,conun'insistenzainfaticabile,chenessunapersonaviventenonebbemai!

Erascorsocircaunannodopoquelfatto,quandoLuciafupresentataallasignora,edebbeconleiquelcolloquioalqualesiamrimasticolracconto.Lasignoramoltiplicava ledomande intornoallapersecuzionedidonRodrigo,eentrava incertiparticolari, conuna intrepidezza, cheriuscìedovevariuscirepiùchenuova a Lucia, la quale non aveva mai pensato che la curiosità delle monache potesse esercitarsi intorno a simili argomenti. I giudizi poi che quellaframmischiavaall'interrogazioni,ochelasciavatrasparire,noneranmenostrani.ParevaquasicheridessedelgranribrezzocheLuciaavevasempreavutodiquel signore, edomandava seeraunmostro,da far tantapaura:parevaquasi cheavrebbe trovato irragionevolee sciocca la ritrosiadella giovine, senonavesseavutoperragionelapreferenzadataaRenzo.Esuquestopures'avanzavaadomande,chefacevanostupireearrossirel'interrogata.Avvedendosipoid'avertroppolasciatacorrerlalinguadietroaglisvagamentidelcervello,cercòdicorreggereed'interpretareinmeglioquellesueciarle;manonpotéfarecheaLucianonnerimanesseunostuporedispiacevole,ecomeunconfusospavento.Eappenapotétrovarsisolaconlamadre,sen'aprìconlei;maAgnese,comepiùesperta,sciolse,conpocheparole,tuttique'dubbi,espiegòtuttoilmistero.-Nontenefarmaraviglia,-disse:-quandoavraiconosciutoilmondoquantome,vedraichenonsoncosedafarsenemaraviglia.Isignori,chipiù,chimeno,chiperunverso,chiperunaltro,hantuttiunpo'delmatto.Convienlasciarlidire,principalmentequandos'habisognodi loro; farvistad'ascoltarlisulserio,comesedicesserodellecosegiuste.Haisentitocomem'hadatosullavoce,comeseavessidettoqualchegransproposito?Iononmenesonfattacasopunto.Sontutticosì.Econtuttociò,siaringraziatoilcielo,cheparechequestasignorat'abbiapresoabenvolere,evogliaproteggercidavvero.Delresto,secamperai,figliuolamia,eset'accaderàancorad'averchefareconde'signori,nesentirai,nesentirai,nesentirai.

Il desiderio d'obbligare il padre guardiano, la compiacenza di proteggere, il pensiero del buon concetto che poteva fruttare la protezione impiegata cosìsantamente,unacertainclinazioneperLucia,eancheuncertosollievonelfardelbeneaunacreaturainnocente,nelsoccorrereeconsolareoppressi,avevanrealmentedisposta lasignoraaprendersiapetto lasortedelleduepovere fuggitive.Asuarichiesta,easuoriguardo, furonoalloggiatenelquartieredellafattoressaattiguoal chiostro, e trattate come se fosseroaddette al serviziodelmonastero. Lamadree la figlia si rallegravano insiemed'aver trovato cosìprestounasilosicuroeonorato.Avrebberancheavutomoltopiaceredirimanerviignoratedaognipersona;malacosanonerafacileinunmonastero:tantopiùchec'eraunuomotroppopremurosod'avernotizied'unadiloro,enell'animodelquale,allapassioneeallapiccadiprimas'eraaggiuntaanchelastizzad'esserestatoprevenutoedeluso.Enoi,lasciandoledonnenellororicovero,torneremoalpalazzottodicostui,nell'oraincuistavaattendendol'esitodellasuascellerataspedizione.

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CapitoloXI

Comeunbrancodisegugi,dopoaverinseguitainvanounalepre,tornanomortificativersoilpadrone,co'musibassi,econlecodeciondoloni,così,inquellascompigliatanotte,tornavanoibravialpalazzottodidonRodrigo.Eglicamminavainnanzieindietro,albuio,perunastanzacciadisabitatadell'ultimopiano,che rispondeva sulla spianata. Ogni tanto si fermava, tendeva l'orecchio, guardava dalle fessure dell'imposte intarlate, pieno d'impazienza e non privod'inquietudine,nonsoloperl'incertezzadellariuscita,maancheperleconseguenzepossibili;perchéeralapiùgrossaelapiùarrischiataacuiilbrav'uomoavesseancormessomano.S'andavaperòrassicurandocolpensierodelleprecauzionipreseperdistruggergl'indizi,senonisospetti.«Inquantoaisospetti»,pensava,«menerido.Vorreiunpo'saperechisaràquelvogliosochevengaquassùavedersec'èononc'èunaragazza.Venga,vengaqueltanghero,chesaràbenricevuto.Vengailfrate,venga.Lavecchia?VadaaBergamolavecchia.Lagiustizia?Pohlagiustizia!Ilpodestànonèunragazzo,néunmatto.EaMilano?Chi si curadi costoroaMilano?Chi gli darebbe retta?Chi sa che ci siano? Son comegenteperduta sulla terra;nonhannoné ancheunpadrone: gentedinessuno.Via,via,nientepaura.ComerimarràAttilio,domattina!Vedrà,vedràs'iofociarleofatti.Epoi...semainascessequalcheimbroglio...chesoio?qualchenemicochevolessecoglierequest'occasione,...ancheAttiliosapràconsigliarmi:c'èimpegnatol'onoredituttoilparentado».Mailpensierosulqualesifermavadipiù,perché inesso trovava insiemeunacquietamentode'dubbi, eunpascoloallapassionprincipale, era ilpensierodelle lusinghe,dellepromessecheadoprerebbeperabbonireLucia.«Avràtantapauraditrovarsiquisola,inmezzoacostoro,aquestefacce,che...ilvisopiùumanoquisonio,perbacco...chedovràricorrereame,toccheràaleiapregare;eseprega».

Mentrefaquestibeiconti,senteuncalpestìo,vaallafinestra,apreunpoco,facapolino;sonloro.«Elabussola?Diavolo!dov'èlabussola?Tre,cinque,otto:cisontutti;c'èancheilGriso;labussolanonc'è:diavolo!diavolo!ilGrisomenerenderàconto».

Entratichefurono,ilGrisoposòinunangolod'unastanzaterrenailsuobordone,posòilcappellaccioeilsanrocchino,e,comerichiedevalasuacarica,cheinquelmomentonessunogl'invidiava,salìarenderquelcontoadonRodrigo.Questol'aspettavaincimaallascala;evistoloapparireconquellagoffaesguaiatapresenzadelbirbonedeluso,-ebbene,-glidisse,ogligridò:-signorespaccone,signorcapitano,signorlascifareame?

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-L'èdura,-risposeilGriso,restandoconunpiedesulprimoscalino,- l'èduradiriceverde'rimproveri,dopoaverlavoratofedelmente,ecercatodifareilpropriodovere,earrischiataanchelapelle.

-Com'èandata?Sentiremo,sentiremo, -dissedonRodrigo,es'avviòverso lasuacamera,dove ilGriso loseguì,e fecesubito la relazionediciòcheavevadisposto, fatto, veduto e non veduto, sentito, temuto, riparato; e la fece con quell'ordine e con quella confusione, con quella dubbiezza e con quellosbalordimento,chedovevanoperforzaregnareinsiemenellesueidee.

-Tunonhaitorto,etiseiportatobene,-dissedonRodrigo:-haifattoquellochesipoteva;ma...ma,chesottoquestotettocifosseunaspia!Sec'è,seloarrivoascoprire,eloscopriremosec'è,tel'accomodoio;tisodirio,Griso,cheloconcioperildìdellefeste.

-Ancheame,signore,-disseilGriso, -èpassatoper lamenteuntalsospetto:esefossevero,sesivenisseascoprireunbirbonediquestasorte, ilsignorpadronelodevemetternellemiemani.Unochesifossepresoildivertimentodifarmipassareunanottecomequesta!toccherebbeameapagarlo.Però,davariecosem'èparsodipoterrilevarechecidev'esserequalchealtrointrigo,cheperoranonsipuòcapire.Domani,signore,domaniseneverràinchiaro.

-Nonsietestatiriconosciutialmeno?

IlGrisorisposechesperavadino;elaconclusionedeldiscorsofuchedonRodrigogliordinò,perilgiornodopo,trecosechecoluiavrebbesaputebenpensareanchedasé.Spedirelamattinaprestodueuominiafarealconsolequellataleintimazione,chefupoifatta,comeabbiamveduto;duealtrialcasolareafarlaronda, per tenerne lontano ogni ozioso che vi capitasse, e sottrarre a ogni sguardo la bussola fino alla notte prossima, in cui simanderebbe a prenderla;giacchéperalloranonconvenivafarealtrimovimentidadarsospetto;andarpoilui,emandareanchealtri,de'piùdisinvoltiedibuonatesta,amescolarsiconla gente, per scovar qualcosa intorno all'imbroglio di quella notte. Dati tali ordini, don Rodrigo se n'andò a dormire, e ci lasciò andare anche il Griso,congedandoloconmoltelodi,dallequalitrasparivaevidentementel'intenzionedirisarcirlodegl'improperiprecipitaticoiqualiloavevaaccolto.

Vaadormire,poveroGriso,chetunedeviaverbisogno.PoveroGriso!Infaccendetuttoilgiorno,infaccendemezzalanotte,senzacontareilpericolodicadersottol'unghiede'villani,odibuscartiunatagliaperraptodidonnahonesta,pergiuntadiquellechehaigiàaddosso;epoiesserricevutoinquellamaniera!Ma!cosìpaganospessogliuomini.Tuhaiperòpotutovedere,inquestacircostanza,chequalchevoltalagiustizia,senonarrivaallaprima,arriva,oprestootardiancheinquestomondo.Vaadormireperora:cheungiornoavraiforseasomministrarceneun'altraprova,epiùnotabilediquesta.

Lamattinaseguente,ilGrisoerafuoridinuovoinfaccende,quandodonRodrigos'alzò.QuestocercòsubitodelconteAttilio,ilquale,vedendolospuntare,feceunvisoeunattocanzonatorio,egligridò:-sanMartino!

-Nonsocosavidire,-risposedonRodrigo,arrivandogliaccanto:-pagheròlascommessa;manonèquestoquelchepiùmiscotta.Nonv'avevodettonulla,perchéèloconfesso,pensavodifarvirimanerestamattina.Ma...basta,oraviracconteròtutto.

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-Cihamessounozampinoquelfrateinquest'affare,-disseilcugino,dopoaversentitotutto,conpiùserietàchenonsisarebbeaspettatodauncervellocosìbalzano.-Quelfrate,-continuò,-conquelsuofaredigattamorta,econquellesueproposizionisciocche,iol'hoperundirittone,eperunimpiccione.Evoinonvisietefidatodime,nonm'avetemaidettochiarocosasiavenutoquiaimpastocchiarvil'altrogiorno-.DonRodrigoriferìildialogo.-Evoiaveteavutotantasofferenza?-esclamòilconteAttilio:-el'avetelasciatoandarecom'eravenuto?

-Chevolevatech'iomitirassiaddossotuttiicappuccinid'Italia?

-Nonso,-disseilconteAttilio,-se,inquelmomento,misareiricordatochecifosseroalmondoaltricappuccinichequeltemerariobirbante;mavia,anchenelleregoledellaprudenza,mancalamanieradiprendersisoddisfazioneanched'uncappuccino?Bisognasaperraddoppiareatempolegentilezzeatuttoilcorpo,eallorasipuòimpunementedareuncaricodibastonateaunmembro.Basta;hascansatolapunizionecheglistavapiùbene;maloprendoiosottolamiaprotezione,evoglioaverlaconsolazioned'insegnarglicomesiparlaco'parinostri.

-Nonmifatepeggio.

-Fidateviunavolta,cheviserviròdaparenteedaamico.

-Cosapensatedifare?

-Nonlosoancora;maloserviròiodisicuroilfrate.Cipenserò,e...ilsignorconteziodelConsigliosegretoèluichemidevefareilservizio.Carosignorcontezio!Quantomidivertoognivoltachelopossofarlavorareperme,unpoliticonediquelcalibro!Domanl'altrosaròaMilano,e,inunamanieraoinun'altra,ilfratesaràservito.

Venne intanto la colazione, la quale non interruppe il discorso d'un affare di quell'importanza. Il conte Attilio ne parlava con disinvoltura; e, sebbene ciprendessequellapartecherichiedevalasuaamiciziaperilcugino,el'onoredelnomecomune,secondoleideecheavevad'amiciziaed'onore,pureognitantononpotevatenersidinonridersottoibaffi,diquellabellariuscita.MadonRodrigo,ch'eraincausapropria,eche,credendodifarquietamenteungrancolpo,glieraandatofallitoconfracasso,eraagitatodapassionipiùgravi,edistrattodapensieripiùfastidiosi.-Dibelleciarle,-diceva,-farannoquestimascalzoni,intuttoilcontorno.Machem'importa?Inquantoallagiustizia,menerido:provenoncen'è;quandocenefosse,meneridereiugualmente:abuonconto,hofattostamattinaavvertireilconsolecheguardibenedinonfardeposizionedell'avvenuto.Nonneseguirebbenulla;maleciarle,quandovannoinlungo,miseccano.E'graveanchetroppoch'iosiastatoburlatocosìbarbaramente.

- Avete fatto benissimo, - rispondeva il conte Attilio. - Codesto vostro podestà... gran caparbio, gran testa vota, gran seccatore d'un podestà... è poi ungalantuomo, un uomo che sa il suo dovere; e appunto quando s'ha che fare con persone tali, bisogna aver più riguardo di nonmetterle in impicci. Se unmascalzonediconsolefaunadeposizione,ilpodestà,perquantosiabenintenzionato,bisognapureche...

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-Mavoi,-interruppe,conunpo'distizza,donRodrigo,-voiguastatelemiefaccende,conquelvostrocontraddirgliintutto,edarglisullavoce,ecanzonarloanche,all'occorrenza.Chediavolo,cheunpodestànonpossaesserbestiaeostinato,quandonelrimanenteèungalantuomo!

-Sapete,cugino,-disseguardandolo,maravigliato,ilconteAttilio,-sapete,checomincioacrederecheabbiateunpo'dipaura?Miprendetesulserioancheilpodestà...

-Viavia,nonavetedettovoistessochebisognatenerlodiconto?

-L'hodetto:equandositrattad'unaffareserio,vifaròvederechenonsonounragazzo.Sapetecosamibastal'animodifarpervoi?Sonuomodaandareinpersonaafarvisitaalsignorpodestà.Ah!saràcontentodell'onore?Esonuomodalasciarloparlarepermezz'oradelconteduca,edelnostrosignorcastellanospagnolo,edadargliragioneintutto,anchequandonediràdiquellecosìmassicce.ButteròpoilàqualcheparolinasulconteziodelConsigliosegreto:esapetecheeffettofannoquelleparolinenell'orecchiodelsignorpodestà.Allafinde'conti,hapiùbisognoluidellanostraprotezione,chevoidellasuacondiscendenza.Faròdibuono,eciandrei,evelolasceròmegliodispostochemai.

Dopo queste e altre simili parole, il conte Attilio uscì, per andare a caccia; e donRodrigo stette aspettando con ansietà il ritorno del Griso. Venne costuifinalmente,sull'oradeldesinare,afarlasuarelazione.

Loscompigliodiquellanotteerastatotantoclamoroso,lasparizioneditrepersonedaunpaeselloerauntalavvenimento,chelericerche,eperpremuraepercuriosità,dovevanonaturalmenteessermolteecaldeeinsistenti;edall'altraparte,gl'informatidiqualchecosaerantroppi,perandartuttid'accordoatacertutto.Perpetuanonpotevafarsivedersull'uscio,chenonfossetempestatadaquelloedaquell'altro,perchédicessechierastatoafarquellagranpauraalsuopadrone: ePerpetua, ripensandoa tutte le circostanzedel fatto, e raccapezzandosi finalmente ch'era stata infinocchiatadaAgnese, sentiva tanta rabbiadiquellaperfidia,cheavevapropriobisognod'unpo'disfogo.Nongiàcheandasselamentandosicolterzoecolquartodellamanieratenutaperinfinocchiarlei:suquestononfiatava;mailtirofattoalsuopoveropadronenonlopotevapassareaffattosottosilenzio;esopratutto,cheuntirotalefossestatoconcertatoetentato da quel giovine dabbene, da quella buona vedova, da quellamadonnina infilzata.DonAbbondio poteva ben comandarle risolutamente, e pregarlacordialmentechestessezitta;leipotevabeneripeterglichenonfacevabisognodisuggerirleunacosatantochiaraetantonaturale;certoècheuncosìgransegretostavanelcuoredellapoveradonna,come,inunabottevecchiaemalcerchiata,unvinomoltogiovine,chegrillaegorgogliaeribolle,e,senonmandailtappoperaria,gligemeall'intorno,evienfuoriinischiuma,etrapelatradogaedoga,egoccioladiquaedilà,tantocheunopuòassaggiarlo,edireaundipressochevinoè.Gervaso,acuinonparevaverod'essereunavoltapiùinformatodeglialtri,acuinonparevapiccolaglorial'avereavutaunagranpaura,acui,peravertenutodlmanoaunacosachepuzzavadicriminale,parevad'esserdiventatounuomocomeglialtri,crepavadivogliadivantarsene.EquantunqueTonio,chepensavaseriamenteall'inquisizionieaiprocessipossibiliealcontodarendere,glicomandasse,co'pugnisulviso,dinondirnullaanessuno,purenoncifuversodisoffogargliinboccaogniparola.DelrestoTonio,anchelui,dopoesserestatoquellanottefuordicasainorainsolita,tornandovi,conunpassoeconunsembianteinsolito,econun'agitaziond'animochelodisponevaallasincerità,nonpotédissimulareilfattoasuamoglie;laqualenoneramuta.Chiparlòmeno,fuMenico;perché,appenaebberaccontataaigenitorilastoriaeilmotivodellasuaspedizione,parveaquestiunacosacosìterribilecheunloro

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figliuoloavesseavutoparteabuttareall'ariaun'impresadidonRodrigo,chequasiquasinonlasciaronfinirealragazzoilsuoracconto.Glifeceropoisubitoipiù forti e minacciosi comandi che guardasse bene di non far neppure un cenno di nulla: e la mattina seguente, non parendo loro d'essersi abbastanzaassicurati,risolvetteroditenerlochiusoincasa,perquelgiorno,eperqualchealtroancora.Mache?essimedesimipoi,chiacchierandoconlagentedelpaese,esenza volermostrar di sapernepiùdi loro, quando si veniva a quel punto oscurodella fugade' nostri tre poveretti, e del come, e del perché, e del dove,aggiungevano,comecosaconosciuta,ches'eranrifugiatiaPescarenico.Cosìanchequestacircostanzaentròne'discorsicomuni.

Contuttiquestibranidinotizie,messipoiinsiemeecuciticomes'usa,econlafrangiachecis'attaccanaturalmentenelcucire,c'eradafareunastoriad'unacertezzaed'unachiarezzatale,daessernepagoogniintellettopiùcritico.Maquellainvasionde'bravi,accidentetroppograveetropporumorosoperesserlasciatofuori,edelqualenessunoavevaunaconoscenzaunpo'positiva,quell'accidenteeraciòcheimbrogliavatuttalastoria.SimormoravailnomedidonRodrigo: in questo andavan tutti d'accordo; nel resto tutto eraoscurità e congetturediverse. Si parlavamoltode' duebravacci ch'erano stati veduti nellastrada,sulfardellasera,edell'altrochestavasull'usciodell'osteria;machelumesipotevaricavaredaquestofattocosìasciutto?Sidomandavabeneall'ostechierastatodaluilaseraavanti;mal'oste,adargliretta,nonslrammentavaneppureseavessevedutogentequellasera;ebadavaadirechel'osteriaèunportodimare.Sopratutto,confondevaleteste,edisordinavalecongetturequelpellegrinovedutodaStefanoedaCarlandrea,quelpellegrinocheimalandrinivolevanoammazzare,echesen'eraandatoconloro,ocheessiavevanportatovia.Cos'eravenutoafare?Eraun'animadelpurgatorio,comparsaperaiutarledonne;eraun'animadannatad'unpellegrinobirbanteeimpostore,chevenivasempredinotteaunirsiconchifacessediquellecheluiavevafattevivendo;eraunpellegrinovivoevero,checoloroavevanvolutoammazzare,pertimorchegridasse,edestasseilpaese;era(vedeteunpo'cosasivaapensare!)unodiquegli stessimalandrini travestitodapellegrino; eraquesto, eraquello, era tante cose che tutta la sagacità e l'esperienzadelGrisonon sarebbebastata ascoprirechifosse,seilGrisoavessedovutorilevarquestapartedellastoriada'discorsialtrui.Ma,comeillettoresa,ciòchelarendevaimbrogliataaglialtri,era appunto il più chiaro per lui: servendosene di chiave per interpretare le altre notizie raccolte da lui immediatamente, o col mezzo degli esploratorisubordinati,potédituttocomporneperdonRodrigounarelazionebastantementedistinta.Sichiusesubitoconlui,e l'informòdelcolpotentatodaipoverisposi,ilchespiegavanaturalmentelacasatrovatavotaeilsonareamartello,senzachefacessebisognodisupporrecheincasacifossequalchetraditore,comedicevanoque'duegalantuomini.L'informòdellafuga;eancheaquestaerafaciletrovarci lesueragioni: il timoredeglisposicolti infallo,oqualcheavvisodell'invasione,dato loroquand'erascoperta,e ilpaese tuttoasoqquadro.Disse finalmenteches'eranricoveratiaPescarenico;più in lànonandava lasuascienza.PiacqueadonRodrigol'essercertochenessunol'avevatradito,eilvederechenonrimanevanotraccedelsuofatto;mafuquellaunarapidaeleggieracompiacenza. -Fuggiti insieme! -gridò: - insieme!Equel fratebirbante!Quel frate! - laparolagliuscivaarrantolatadallagola,esmozzicata tra'denti, chemordevanoildito:ilsuoaspettoerabruttocomelesuepassioni.-Quelfratemelapagherà.Griso!nonsonchisono...vogliosapere,vogliotrovare...questasera,vogliosaperdovesono.Nonhopace.APescarenico,subito,asapere,avedere,atrovare...Quattroscudisubito,elamiaprotezionepersempre.Questaseralovogliosapere.Equelbirbone...!quelfrate...!

IlGrisodinuovoincampo;e,laseradiquelgiornomedesimo,potériportarealsuodegnopadronelanotiziadesiderata:edeccoinqualmaniera.

Unadellepiùgranconsolazionidiquestavitaèl'amicizia;eunadelleconsolazionidell'amiciziaèquell'avereacuiconfidareunsegreto.Ora,gliamicinonsonoadueadue,comeglisposi;ognuno,generalmenteparlando,nehapiùd'uno:ilcheformaunacatena,dicuinessunopotrebbetrovarlafine.Quandodunqueun

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amicosiprocuraquellaconsolazionedideporreunsegretonelsenod'unaltro,dàacostuilavogliadiprocurarsilastessaconsolazioneanchelui.Loprega,èvero, di non dir nulla a nessuno; e una tal condizione, chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole, troncherebbe immediatamente il corso delleconsolazioni.Malapraticageneralehavolutocheobblighisoltantoanonconfidareilsegreto,senonachisiaunamicougualmentefidato,eimponendoglilastessacondizione.Così,d'amicofidatoinamicofidato,ilsegretogiraegiraperquell'immensacatena,tantochearrivaall'orecchiodicoluiodicoloroacuiilprimochehaparlatointendevaappuntodinonlasciarloarrivarmai.Avrebbeperòordinariamenteastareungranpezzoincammino,seognunononavessechedueamici:quellocheglidice,equelloacuiridicelacosadatacersi.Macisondegliuominiprivilegiatichelicontanoacentinaia;equandoilsegretoèvenutoaunodiquestiuomini,igiridivengonsìrapidiesìmoltiplici,chenonèpiùpossibilediseguirnelatraccia.IlnostroautorenonhapotutoaccertarsiperquantebocchefossepassatoilsegretocheilGrisoavevaordinediscovare:ilfattostacheilbuonuomodacuieranostatescortateledonneaMonza,tornando,versoleventitré,colsuobaroccio,aPescarenico,s'abbatté,primad'arrivareacasa,inunamicofidato,alqualeraccontò,ingranconfidenza,l'operabuonacheavevafatta,eilrimanente;eilfattostacheilGrisopoté,dueoredopo,correrealpalazzotto,ariferireadonRodrigocheLuciaesuamadres'eranricoverateinunconventodiMonza,echeRenzoavevaseguitatalasuastradafinoaMilano.

DonRodrigoprovòunascellerataallegrezzadiquellaseparazione,esentìrinascereunpo'diquellascelleratasperanzad'arrivarealsuointento.Pensòallamaniera,granpartedellanotte;es'alzòpresto,conduedisegni,l'unostabilito,l'altroabbozzato.IlprimoeradispedireimmantinenteilGrisoaMonza,peraverpiùchiarenotiziediLucia,esaperesecifossedatentarqualchecosa.Fecedunquechiamarsubitoquelsuofedele,glimiseinmanoiquattroscudi,lolodòdinuovodell'abilitàconcuigliavevaguadagnati,eglidiedel'ordinecheavevapremeditato.

-Signore...-disse,tentennando,ilGriso.

-Che?nonhoioparlatochiaro?

-Sepotessemandarqualchedunaltro...

-Come?

-Signoreillustrissimo,iosonprontoamettercilapelleperilmiopadrone:èilmiodovere;masoanchecheleinonvuolearrischiartroppolavitade'suoisudditi.

-Ebbene?

-Vossignoriaillustrissimasabenequellepochetagliech'iohoaddosso:e...Quisonsottolasuaprotezione;siamounabrigata;ilsignorpodestàèamicodicasa;ibirrimiportanrispetto;eanch'io...ècosachefapocoonore,maperviverquieto... litrattodaamici.InMilanolalivreadivossignoriaèconosciuta;main

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Monza...cisonoconosciutoioinvece.Esavossignoriache,nonfoperdire,chimipotesseconsegnareallagiustizia,opresentarlamiatesta,farebbeunbelcolpo?Centoscudil'unosull'altro,elafacoltàdiliberarduebanditi.

-Chediavolo! -dissedonRodrigo: - tumiriesciorauncandapagliaiochehacuoreappenad'avventarsiallegambedichipassasullaporta,guardandosiindietrosequeidicasalospalleggiano,enonsisented'allontanarsi!

-Credo,signorpadrone,d'averdateprove...

-Dunque!

-Dunque,-ripigliòfrancamenteilGriso,messocosìalpunto,-dunquevossignoriafacciacontoch'iononabbiaparlato:cuordileone,gambadilepre,esonprontoapartire.

-Eiononhodettochetuvadasolo.Pigliaconteunpaiode'meglio...loSfregiato,eilTiradritto;evadibuonanimo,esiiilGriso.Chediavolo!Trefigurecomelevostre,echevannoperifattiloro,chivuoichenonsiacontentodilasciarlepassare?Bisognerebbechea'birridiMonzafossebenvenutaanoialavita,permetterlasucontrocentoscudiaungiococosìrischioso.Epoi,epoi,noncredod'essercosìsconosciutodaquelleparti,chelaqualitàdimioservitorenoncisicontipernulla.

Svergognatocosìunpoco ilGriso,glidiedepoipiùampieeparticolari istruzioni. IlGrisoprese iduecompagni,epartìcon facciaallegraebaldanzosa,mabestemmiandoincuorsuoMonzaeletaglieeledonneeicapriccide'padroni;ecamminavacomeillupo,chespintodallafame,colventreraggrinzato,econlecostolecheglisipotrebbercontare,scendeda'suoimonti,dovenonc'ècheneve,s'avanzasospettosamentenelpiano,si fermaognitanto,conunazampasospesa,dimenandolacodaspelacchiata,

Levailmuso,adorandoilventoinfido,

semaigliportiodored'uomoodiferro,rizzagliorecchiacuti,egiradueocchisanguigni,dacuitraluceinsiemel'ardoredellapredaeilterroredellacaccia.Delrimanente,quelbelverso,chivolessesaperdondevenga,ètrattodaunadiavoleriaineditadicrociateedilombardi,cheprestononsaràpiùinedita,efaràunbelrumore;eiol'hopreso,perchémivenivaintaglio;edicodove,pernonfarmibellodellarobaaltrui:chequalchedunononpensassechesiaunamiaastuziaperfarsaperechel'autorediquelladiavoleriaediosiamocomefratelli,ech'iofrugoapiacermione'suoimanoscritti.

L'altra cosa che premeva a donRodrigo, era di trovar lamaniera cheRenzo nonpotesse più tornar con Lucia, németter piede in paese; e a questo fine,macchinavadi farespargervocidiminacceed'insidie, che,venendogliall'orecchio,permezzodiqualcheamico,gli facesseropassar lavogliadi tornardaquelleparti.Pensavaperòchelapiùsicurasarebbesesipotessefarlosfrattardallostato:eperriuscireinquesto,vedevachepiùdellaforzagliavrebbepotuto

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servirlagiustizia.Sipoteva,peresempio,dareunpo'dicolorealtentativofattonellacasaparrocchiale,dipingerlocomeun'aggressione,unattosedizioso,e,permezzodeldottore,fareintenderealpodestàch'erailcasodispedircontroRenzounabuonacattura.Mapensòchenonconvenivaaluidirimestarquellabruttafaccenda;esenzastaraltroalambiccarsiilcervello,sirisolvetted'aprirsicoldottorAzzecca-garbugli,quantoeranecessarioperfarglicomprendereilsuodesiderio.«Legridesontante!»pensava:«eildottorenonèun'oca:qualcosachefacciaalcasomiosapràtrovare,qualchegarbugliodaazzeccareaquelvillanaccio:altrimentiglimutonome».Ma(comevannoallevoltelecosediquestomondo!)intantochecoluipensavaaldottore,comeall'uomopiùabileaservirlo inquesto,unaltr'uomo, l'uomochenessunos'immaginerebbe,Renzomedesimo,perdirla, lavoravadicuoreaservirlo, inunmodopiùcertoepiùspeditodituttiquellicheildottoreavrebbemaisaputitrovare.

Hovistopiùvolteuncarofanciullo,vispo,perdireilvero,piùdelbisogno,mache,atuttiisegnali,mostradivolerriuscireungalantuomo;l'hovisto,dico,piùvolteaffaccendatosullaseraamandarealcopertounsuogreggediporcellinid'India, cheaveva lasciati scorrer liberi ilgiorno, inungiardinetto.Avrebbevolutofargliandartuttiinsiemealcovile;maerafaticabuttata:unosisbandavaadestra,ementreilpiccolopastorecorrevapercacciarlonelbranco,unaltro,due,treneuscivanoasinistra,daogniparte.Dimodoché,dopoessersiunpo'impazientito,s'adattavaallorogenio,spingevaprimadentroquellich'eranpiùviciniall'uscio,poiandavaaprenderglialtri,auno,adue,atre,comegliriusciva.Ungiocosimileciconvienfareco'nostripersonaggi:ricoverataLucia,siamcorsiadonRodrigo;eoralodobbiamoabbandonare,perandardietroaRenzo,cheavevamperdutodivista.

Dopo la separazione dolorosa che abbiam raccontata, camminava Renzo da Monza verso Milano, in quello stato d'animo che ognuno può immaginarsifacilmente.Abbandonarlacasa,tralasciareil-mestiere,equelch'erapiùditutto,allontanarsidaLucia,trovarsisurunastrada,senzasaperdoveanderebbeaposarsi;etuttopercausadiquelbirbone!Quandositrattenevacolpensierosull'unaosull'altradiquestecose,s'ingolfavatuttonellarabbia,eneldesideriodellavendetta;maglitornavapoiinmentequellapreghieracheavevarecitataancheluicolsuobuonfrate,nellachiesadiPescarenico;esiravvedeva:glisirisvegliavaancoralastizza;mavedendoun'immaginesulmuro,silevavailcappello,esifermavaunmomentoapregardinuovo:tantoche,inquelviaggio,ebbeammazzatoincuorsuodonRodrigo,erisuscitatolo,almenoventivolte.Lastradaeraalloratuttasepoltatraduealterive,fangosa,sassosa,solcatadarotaieprofonde,che,dopounapioggia,divenivanrigagnoli;eincertepartipiùbasse,s'allagavatutta,chesisarebbepotutoandarciinbarca.Aque'passi,unpiccol sentieroerto,a scalini, sulla riva, indicavachealtripasseggieri s'eran fattaunastradane' campi.Renzo, salitoperundique'valichi sul terrenopiùelevato, vide quella gran macchina del duomo sola sul piano, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto; e si fermò su due piedi,dimenticandotutti i suoiguai,acontemplareancheda lontanoquell'ottavamaraviglia,dicuiavevatantosentitoparlare findabambino.Madopoqualchemomento,voltandosiindietro,videall'orizzontequellacrestafrastagliatadimontagne,videdistintoealtotraquelleilsuoResegone,sisentìtuttorimescolareil sangue, stette lì alquanto a guardar tristamente da quella parte, poi tristamente si voltò, e seguitò la sua strada. A poco a poco cominciò poi a scoprircampanili e torrie cupolee tetti; scesealloranella strada, camminòancoraqualche tempo,equandos'accorsed'esserbenvicinoalla città, s'accostòaunviandante,e,inchinatolo,contuttoquelgarbocheseppe,glidisse:-digrazia,quelsignore.-Chevolete,bravogiovine?

-Saprebbeinsegnarmilastradapiùcorta,perandarealconventode'cappuccinidovestailpadreBonaventura?

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L'uomoacuiRenzos'indirizzava,eraunagiatoabitantedelcontorno,che,andatoquellamattinaaMilano,percertisuoiaffari,senetornava,senzaaverfattonulla,ingranfretta,chénonvedeval'oraditrovarsiacasa,eavrebbefattovolentieridimenodiquellafermata.Contuttociò,senzadarsegnod'impazienza,risposemoltogentilmente:-figliuolcaro,de'conventicen'èpiùd'uno:bisognerebbechemisapestedirpiùchiaroqualeèquellochevoicercate-.RenzoallorasilevòdisenolaletteradelpadreCristoforo,elafecevedereaquelsignore,ilquale,lettovi:portaorientale,glielarendettedicendo:-sietefortunato,bravogiovine;ilconventochecercateèpocolontanodiqui.Prendeteperquestaviottolaamancina:èunascorciatoia:inpochiminutiarrivereteaunacantonatad'una fabbrica lungaebassa: è il lazzeretto; costeggiate il fossato che lo circonda, e riuscirete aportaorientale. Entrate, e, dopo treoquattrocentopassi,vedreteunapiazzettaconde'begliolmi:làèilconvento:nonpotetesbagliare.Diov'assista,bravogiovine-.E,accompagnandol'ultimeparoleconungestograziosodellamano,sen'andò.Renzorimasestupefattoeedificatodellabuonamanierade'cittadiniversolagentedicampagna;enonsapevach'eraungiornofuordell'ordinario,ungiornoincuilecappes'inchinavanoaifarsetti.Fecelastradacheglierastatainsegnata,esitrovòaportaorientale.Nonbisognaperòche,aquestonome,illettoresilascicorrereallafantasial'immaginicheoravisonoassociate.QuandoRenzoentròperquellaporta,lastradaaldifuorinonandavadirittachepertutta la lunghezzadel lazzeretto;poiscorrevaserpeggianteestretta,traduesiepi.Laportaconsistevainduepilastri,consopraunatettoia,perriparareibattenti,edaunaparte,unacasucciaperigabellini.Ibastioniscendevanoinpendìoirregolare,eilterrenoeraunasuperficieaspraeinugualedirottamiedicoccibuttati làacaso.Lastradaches'aprivadinanziachientravaperquellaporta,nonsiparagonerebbemaleaquellacheorasipresentaachientridaportaTosa.Unfossatellolescorrevanelmezzo,finoapocadistanzadallaporta,eladividevacosìinduestradettetortuose,ricopertedipolvereodifango,secondolastagione.Alpuntodov'era,edov'ètuttoraquellaviuzzachiamatadiBorghetto,ilfossatellosiperdevainunafogna.Lìc'eraunacolonna,consopraunacroce,dettadisanDionigi:adestraeasinistra,eranoorticintidisiepee,adintervalli,casucce,abitateperlopiùdalavandai.Renzoentra,passa;nessunode'gabelliniglibada:cosachegliparvestrana,giacché,daque'pochidelsuopaesechepotevanvantarsid'esserestatiaMilano,avevasentito raccontar cose grosse de' frugamenti e dell'interrogazioni a cui venivan sottoposti quelli che arrivavan dalla campagna. La strada era deserta,dimodoché,senonavessesentitounronzìolontanocheindicavaungranmovimento,glisarebbeparsod'entrareinunacittàdisabitata.Andandoavanti,senzasapercosasipensare,videperterracertestriscebiancheesoffici,comedineve;manevenonpotevaessere;chenonvieneastrisce,né,perilsolito,inquellastagione. Si chinò surunadiquelle, guardò, toccò, e trovòch'era farina. «Grand'abbondanza»,disse tra sé, «cidev'essere inMilano, se straziano inquestamanieralagraziadiDio.Cidavanpoiadintenderechelacarestiaèpertutto.Eccocomefanno,pertenerquietalapoveragentedicampagna».Ma,dopopochialtripassi,arrivatoafiancodellacolonna,vide,appièdiquella,qualcosadipiùstrano;videsugliscalinidelpiedestallocertecosesparse,checertamentenoneranciottoli,esefosserostatesulbancod'unfornaio,nonsisarebbeesitatounmomentoachiamarlipani.MaRenzononardivacredercosìprestoa'suoiocchi;perché,diamine!noneraluogodapaniquello.«Vediamounpo'cheaffareèquesto»,disseancoratrasé;andòversolacolonna,sichinò,neraccolseuno:eraveramenteunpantondo,bianchissimo,diquellicheRenzononerasolitomangiarnechenellesolennità.-Èpanedavvero!-disseadaltavoce;tantaeralasuamaraviglia:-così loseminanoinquestopaese?inquest'anno?enonsiscomodanoneppureperraccoglierlo,quandocade?Chesiailpaesedicuccagnaquesto?-Dopodiecimigliadistrada,all'ariafrescadellamattina,quelpane,insiemeconlamaraviglia,glirisvegliòl'appetito.«Lopiglio?»deliberavatrasé:«poh!l'hannolasciatoquialladiscrezionde'cani;tant'èchenegodaancheuncristiano.Allafine,secomparisceilpadrone,glielopagherò».Cosìpensando,simiseinunatascaquellocheavevainmano,nepreseunsecondo,elomisenell'altra;unterzo,ecominciòamangiare;esirincamminò,piùincertochemai,edesideroso di chiarirsi che storia fosse quella. Appena mosso, vide spuntar gente che veniva dall'interno della città, e guardò attentamente quelli cheapparivanoiprimi.Eranounuomo,unadonnae,qualchepassoindietro,unragazzotto;tutt'etreconuncaricoaddosso,cheparevasuperiorealleloroforze,e

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tutt'etreinunafigurastrana.Ivestitioglistracciinfarinati;infarinatiivisi,edipiùstravoltieaccesi;eandavano,nonsolocurvi,perilpeso,masopradoglia,comeseglifosserostatepestel'ossa.L'uomoreggevaastentosullespalleungransaccodifarina,ilquale,bucatoquaelà,neseminavaunpoco,aogniintoppo,aognimossadisequilibrata.Mapiùsconciaera la figuradelladonna:unpancionesmisurato, chepareva tenutoa faticadaduebracciapiegate: comeunapentolacciaaduemanichi;edi sottoaquelpancioneuscivanduegambe,nude finsopra ilginocchio, chevenivano innanzibarcollando.Renzoguardòpiùattentamente, e vide che quel gran corpo era la sottana che la donna teneva per il lembo, con dentro farina quanta ce ne poteva stare, e un po' di più;dimodoché,quasiaognipasso,nevolavaviaunaventata.Ilragazzottotenevacontutt'eduelemanisulcapounapanieracolmadipani;ma,peraverlegambepiùcortede'suoigenitori,rimanevaapocoapocoindietro,e,allungandopoiilpassoognitanto,perraggiungerli,lapanieraperdeval'equilibrio,equalchepanecadeva.

-Buttaneviaancorunaltro,buonoanientechesei,-disselamadre,digrignandoidentiversoilragazzo.

-Iononlibuttovia;cascandasé:com'hoafare?-risposequello.

-Ih!buonperte,cheholemaniimpicciate,-ripreseladonna,dimenandoipugni,comesedesseunabuonascossaalpoveroragazzo;e,conquelmovimento,fecevolarviapiùfarina,diquelchecisarebbevolutoperfarneiduepanilasciaticaderealloradalragazzo.-Via,via,-dissel'uomo:-torneremoindietroaraccoglierli,oqualchedunoliraccoglierà.Sistentadatantotempo:orachevieneunpo'd'abbondanza,godiamolainsantapace.

Intantoarrivavaaltragentedallaporta;eunodiquesti,accostatosialladonna,ledomandò:-dovesivaaprendereilpane?

-Piùavanti, - risposequella;equando furon lontanidiecipassi, soggiunseborbottando: -questi contadinibirboniverrannoaspazzar tutti i fornie tutti imagazzini,enonresteràpiùnientepernoi.

-Unpo'peruno,tormentochesei,-disseilmarito:-abbondanza,abbondanza.

Da queste e da altrettali cose che vedeva e sentiva, Renzo cominciò a raccapezzarsi ch'era arrivato in una città sollevata, e che quello era un giorno diconquista,valeadirecheognunopigliava,aproporzionedellavogliaedellaforza,dandobusseinpagamento.Perquantonoidesideriamodifarfarebuonafiguraalnostropoveromontanaro,lasinceritàstoricaciobbligaadirecheilsuoprimosentimentofudipiacere.Avevacosìpocodalodarsidell'andamentoordinariodellecose,chesitrovavainclinatoadapprovareciòchelomutasseinqualunquemaniera.Edelresto,nonessendopuntounuomosuperiorealsuosecolo,vivevaancheluiinquell'opinioneoinquellapassionecomune,chelascarsezzadelpanefossecagionatadagl'incettatorieda'fornai;ederadispostoatrovargiustoognimododistrapparlorodallemanil'alimentocheessi,secondoquell'opinione,negavanocrudelmenteallafamedituttounpopolo.Pure,siproposedistarfuorideltumulto,esirallegròd'esserdirettoauncappuccino,cheglitroverebbericovero,eglifarebbedapadre.Cosìpensando,eguardandointantoinuoviconquistatorichevenivanocarichidipreda,fecequellapo'distradacheglirimanevaperarrivarealconvento.

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Doveorasorgequelbelpalazzo,conquell'altologgiato,c'eraallora,ec'eraancoranonsonmolt'anni,unapiazzetta,einfondoaquellalachiesaeilconventode'cappuccini,conquattrogrand'olmidavanti.Noicirallegriamo,nonsenzainvidia,conque'nostrilettorichenonhanvistolecoseinquellostato:ciòvuoldirechesonmoltogiovani,enonhannoavutotempodifarmoltecorbellerie.Renzoandòdirittoallaporta,siriposeinsenoilmezzopanecheglirimaneva,levòfuorietennepreparatainmanola lettera,etiròilcampanello.S'aprìunosportellinocheavevaunagrata,evicomparvelafacciadelfrateportinaioadomandarchiera.

-Unodicampagna,cheportaalpadreBonaventuraunaletterapressantedelpadreCristoforo.

-Datequi,-disseilportinaio,mettendounamanoallagrata.

-No,no,-disseRenzo:-glieladevoconsegnareinpropriemani.

-Nonèinconvento.

-Milascientrare,chel'aspetterò.

-Fateamiomodo,-risposeilfrate:-andateaaspettareinchiesa,cheintantopotretefareunpo'dibene.Inconvento,peradesso,nons'entra-.Edettoquesto,richiuselosportello.Renzorimaselì,conlasualetterainmano.Fecediecipassiversolaportadellachiesa,perseguireilconsigliodelportinaio;mapoipensòdidarprimaun'altraocchiataal tumulto.Attraversò lapiazzetta,siportòsull'orlodellastrada,esi fermò,con lebraccia incrociatesulpetto,aguardareasinistra,versol'internodellacittà,doveilbrulichìoerapiùfoltoepiùrumoroso.Ilvorticeattrasselospettatore.«Andiamoavedere»,dissetrasé;tiròfuoriilsuomezzopane,esbocconcellando,simosseversoquellaparte.Intantoches'incammina,noiracconteremo,piùbrevementechesiapossibile,lecagionieilprincipiodiquellosconvolgimento.

CapitoloXII

Eraquelloilsecond'annodiraccoltascarsa.Nell'antecedente,leprovvisionirimastedeglianniaddietroavevansupplito,finoauncertosegno,aldifetto;elapopolazioneeragiunta,nonsatollanéaffamata,ma,certo,affattosprovveduta,allamessedel1628,nelqualesiamoconlanostrastoria.Ora,questamessetantodesideratariuscìancorpiùmiseradellaprecedente,inpartepermaggiorcontrarietàdellestagioni(equestononsolonelmilanese,mainunbuontrattodipaesecirconvicino);inpartepercolpadegliuomini.Ilguastoelosperperìodellaguerra,diquellabellaguerradicuiabbiamfattomenzionedisopra,eratale,che,nellapartedellostatopiùvicinaadessa,moltipoderipiùdell'ordinariorimanevanoincoltieabbandonatida'contadini,iquali,invecediprocacciar

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collavoropaneperséeperglialtri,erancostrettid'andareadaccattarlopercarità.Hodetto:piùdell'ordinario;perchéleinsopportabiligravezze,imposteconunacupidigiaeconun'insensatezzadelparisterminate, lacondottaabituale,anche inpienapace,delle truppealloggiatene'paesi,condottache idolorosidocumentidique'tempiuguaglianoaquellad'unnemicoinvasore,altrecagionichenonèquiilluogodimentovare,andavanogiàdaqualchetempooperandolentamentequeltristoeffettointuttoilmilanese:lecircostanzeparticolaridicuioraparliamo,eranocomeunarepentinaesacerbazioned'unmalcronico.Equellaqualunqueraccoltanoneraancorfinitadiriporre,cheleprovvisioniperl'esercito,elosciupinìochesempreleaccompagna,cifecerodentrountalvòto,chelapenuriasifecesubitosentire,econlapenuriaquelsuodoloroso,masalutevolecomeinevitabileeffetto,ilrincaro.

Maquandoquesto arriva a un certo segno, nasce sempre (o almeno è semprenata finora; e se ancora, dopo tanti scritti di valentuomini, pensate inqueltempo!),nasceun'opinionene'molti,chenonnesiacagionelascarsezza.Sidimenticad'averlatemuta,predetta;sisupponetutt'auntrattochecisiagranoabbastanza,echeilmalevengadalnonvenderseneabbastanzaperilconsumo:supposizionichenonstannonéincielo,néinterra;machelusinganoauntempo la collera e la speranza.Gl'incettatori di grano, reali o immaginariw, i possessori di terre, chenon lo vendevano tutto inun giorno, i fornai chenecompravano,tutticoloroinsommacheneavesseroopocooassai,ocheavesseroilnomed'averne,aquestisidavalacolpadellapenuriaedelrincaro,questierano il bersaglio del lamento universale, l'abbominio della moltitudine male e ben vestita. Si diceva di sicuro dov'erano i magazzini, i granai, colmi,traboccanti, appuntellati; s'indicava il numero de' sacchi, spropositato; si parlava con certezza dell'immensa quantità di granaglie che veniva speditasegretamente in altri paesi; ne' quali probabilmente si gridava, con altrettanta sicurezza e con fremito uguale, che le granaglie di là venivano a Milano.S'imploravanda'magistratique'provvedimenti,cheallamoltitudinepaionsempre,oalmenosonosempreparsifinora,cosìgiusti,cosìsemplici,cosìattiafarsaltar fuori ilgrano,nascosto,murato,sepolto,comedicevano,ea farritornar l'abbondanza. Imagistratiqualchecosa facevano:comedistabilire ilprezzomassimod'alcunederrate,d'intimarpeneachi ricusassedivendere,ealtriedittidiquelgenere.Siccomeperò tutti iprovvedimentidiquestomondo,perquanto siano gagliardi, nonhanno virtùdi diminuire il bisognodel cibo, nédi far venire derrate fuor di stagione; e siccomequesti in ispecie non avevancertamentequellad'attirarnedadovecenepotesseesseredi soprabbondanti; così ilmaleduravaecresceva.Lamoltitudineattribuivaun taleeffettoallascarsezzaealladebolezzade'rimedi,enesollecitavaadaltegridade'piùgenerosiedecisivi.Epersuasventura,trovòl'uomosecondoilsuocuore.

Nell'assenza del governatore don Gonzalo Fernandez de Cordova, che comandava l'assedio di Casale delMonferrato, faceva le sue veci inMilano il grancancelliereAntonioFerrer,purespagnolo.Costuivide,echinonl'avrebbeveduto?chel'essereilpaneaunprezzogiusto,èperséunacosamoltodesiderabile;epensò,equifulosbaglio,cheunsuoordinepotessebastareaprodurla.Fissòlameta(cosìchiamanoquilatariffainmateriadicommestibili),fissòlametadelpanealprezzochesarebbestatoilgiusto,seilgranosifossecomunementevendutotrentatrélireilmoggio:esivendevafinoaottanta.Fececomeunadonnastatagiovine,chepensassediringiovinire,alterandolasuafededibattesimo.

Ordinimeno insensati emeno iniqui eran, più d'una volta, per la resistenza delle cose stesse, rimasti ineseguiti; ma all'esecuzione di questo vegliava lamoltitudine,che,vedendofinalmenteconvertitoinleggeilsuodesiderio,nonavrebbesoffertochefossepercelia.Accorsesubitoaiforni,achiederpanealprezzotassato;elochieseconquelfaredirisolutezzaediminaccia,chedànnolapassione,laforzaelaleggeriuniteinsieme.Seifornaistrillassero,nonlodomandate. Intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa; perché il popolo, sentendo in confuso che l'era una cosa violenta, assediava i forni dicontinuo,pergoderquellacuccagnafinchedurava;affacchinarsi,dico,escalmanarsipiùdelsolito,periscapitarci,ognunvedechebelpiaceredovesseessere.

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Ma, da una parte imagistrati che intimavan pene, dall'altra il popolo che voleva esser servito, e, punto punto che qualche fornaio indugiasse, pressava ebrontolava, con quel suo vocione, eminacciava una di quelle sue giustizie, che sono delle peggio che si facciano in questomondo; non c'era redenzione,bisognavarimenare,infornare,sfornareevendere.Però,afarlicontinuareinquell'impresa,nonbastavachefosselorcomandato,nécheavesseromoltapaura;bisognavapotere:eunpo'piùchelacosafossedurata,nonavrebberopiùpotuto.Facevanvedereaimagistratil'iniquitàel'insopportabilitàdelcaricoimpostoloro,protestavanodivolergettarlapalanelforno,eandarsene;eintantotiravanoavanticomepotevano,sperando,sperandoche,unavoltaol'altra,ilgrancancelliere avrebbe inteso la ragione. Ma Antonio Ferrer, il quale era quel che ora si direbbe un uomo di carattere\, rispondeva che i fornai s'eranoavvantaggiatimoltoepoimoltonelpassato,ches'avvantaggerebberomoltoepoimoltocolritornardell'abbondanza;cheanchesivedrebbe,sipenserebbeforseadar loroqualcherisarcimento;eche intanto tirasseroancoraavanti.O fosseveramentepersuaso luidiquesteragionicheallegavaaglialtri,oche,anche conoscendo dagli effetti l'impossibilità dimantener quel suo editto, volesse lasciare agli altri l'odiosità di rivocarlo; giacché, chi può ora entrar nelcervellod'AntonioFerrer?il fattostacherimasefermosuciòcheavevastabilito.Finalmenteidecurioni(unmagistratomunicipalecompostodinobili,chedurò finoalnovantaseidel secolo scorso) informaronper lettera il governatore,dello stato in cuieran le cose: trovasse luiqualche ripiego, che le facesseandare.

DonGonzalo, ingolfato fin sopra i capelli nelle faccende della guerra, fece ciò che il lettore s'immagina certamente: nominò una giunta, alla quale conferìl'autoritàdistabilirealpaneunprezzochepotessecorrere;unacosadapotercicampartantounapartechel'altra. Ideputatisiradunarono,ocomequisidicevaspagnolescamentenelgergosegretariescod'allora,sigiuntarono;edopomilleriverenze,complimenti,preamboli,sospiri,sospensioni,proposizioniinaria,tergiversazioni,strascinatituttiversounadeliberazionedaunanecessitàsentitadatutti,sapendobenechegiocavanounagrancarta,maconvintichenonc'eradafaraltro,concluserodirincarareilpane.Ifornairespirarono;mailpopoloimbestialì.

LaseraavantiquestogiornoincuiRenzoarrivòinMilano,lestradeelepiazzebrulicavanod'uomini,chetrasportatidaunarabbiacomune,predominatidaunpensierocomune,conoscentioestranei,siriunivanoincrocchi,senzaessersidatil'intesa,quasisenzaavvedersene,comegocciolesparsesullostessopendìo.Ognidiscorsoaccrescevalapersuasioneelapassionedegliuditori,comedicoluichel'avevaproferito.Tratantiappassionati,c'eranpurealcunipiùdisanguefreddo,iqualistavanoosservandoconmoltopiacere,chel'acquas'andavaintorbidando;es'ingegnavanod'intorbidarladipiù,conque'ragionamenti,econquellestorieche i furbisannocomporre,echeglianimialteratisannocredere;esiproponevanodinon lasciarlaposare,quell'acqua,senza farciunpo'dipesca.Migliaiad'uominiandaronoalettocolsentimentoindeterminatochequalchecosabisognavafare,chequalchecosasifarebbe.Avantigiorno,lestradeeran di nuovo sparse di crocchi: fanciulli, donne, uomini, vecchi, operai, poveri, si radunavano a sorte: qui era un bisbiglio confuso dimolte voci; là unopredicava,eglialtriapplaudivano;questofacevaalpiùvicinolastessadomandach'eraallorastatafattaa lui;quest'altroripeteva l'esclamazioneches'erasentitarisonareagliorecchi;pertuttolamenti,minacce,maraviglie:unpiccolnumerodivocabolierailmaterialeditantidiscorsi.

Nonmancavaaltrocheun'occasione,unaspinta,unavviamentoqualunque,perridurreleparoleafatti;enontardòmolto.Uscivano,sulfardelgiorno,dallebotteghede'fornaiigarzoniche,conunagerlacaricadipane,andavanoaportarneallesolitecase.Ilprimocomparired'unodique'malcapitatiragazzidov'erauncrocchiodigente,fucomeilcadered'unsalterelloaccesoinunapolveriera.-Eccosec'èilpane!-gridaronocentovociinsieme.-Sì,peritiranni,chenotanonell'abbondanza,evoglionfarmorirnoidifame,-diceuno;s'accostaalragazzetto,avventalamanoall'orlodellagerla,dàunastratta,edice:-lasciavedere-.

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Ilragazzettodiventarosso,pallido,trema,vorrebbedire: lasciatemiandare;malaparolaglimuoreinbocca;allenta lebraccia,ecercadi liberarle infrettadallecigne.-Giùquellagerla,-sigridaintanto.Moltemanil'afferranoauntempo:èinterra;sibuttaperariailcanovacciochelacopre:unatepidafragranzasidiffondeall'intorno. - Siamcristiani anchenoi:dobbiamomangiarpaneanchenoi, -dice il primo;prendeunpan tondo, l'alza, facendolovederealla folla,l'addenta:maniallagerla,paniperaria; inmenchenonsidice, fusparecchiato.Coloroacuinonera toccatonulla, irritatiallavistadelguadagnoaltrui,eanimatidallafacilitàdell'impresa,simosseroabranchi,incercad'altregerle:quanteincontrate,tantesvaligiate.Enonc'eraneppurbisognodidarl'assaltoaiportatori:quelliche,perlorodisgrazia,sitrovavanoingiro,vistalamalaparata,posavanovolontariamenteilcarico,eviaagambe.Contuttociò,colorocherimanevanoadentisecchi,eranosenzaparagoneipiù;ancheiconquistatorinoneransoddisfattidipredecosìpiccole,e,mescolatipoicongliunieconglialtri,c'erancolorocheavevanfattodisegnosopraundisordinepiùco'fiocchi.-Alforno!alforno!-sigrida.

NellastradachiamatalaCorsiade'Servi,c'era,ec'ètuttaviaunforno,checonservalostessonome;nomecheintoscanovieneadireilfornodellegrucce(elprestindi Scansc=Scansi), e inmilanese è composto di parole così eteroclite, così bisbetiche, così salvatiche, che l'alfabeto della lingua non ha i segni perindicarneilsuono.Aquellapartes'avventòlagente.Quellidellabottegastavanointerrogandoilgarzonetornatoscarico,ilquale,tuttosbigottitoeabbaruffato,riferivabalbettandolasuatristaavventura;quandosisenteuncalpestìoeunurlìoinsieme;crescees'avvicina;comparisconoiforieridellamasnada.

Serra,serra;presto,presto:unocorreachiedereaiutoalcapitanodigiustizia;glialtrichiudonoinfrettalabottega,eappuntellanoibattenti.Lagentecominciaaaffollarsidifuori,eagridare:-pane!pane!aprite!aprite!

Pochimomentidopo,arrivailcapitanodigiustizia,conunascortad'alabardieri.-Largo,largo,figliuoli:acasa,acasa;fateluogoalcapitanodigiustizia,-gridalui egli alabardieri.Lagente, chenoneraancor troppo fitta, faunpo'di luogo;dimodochéquellipoteronoarrivare, epostarsi, insieme, senon inordine,davantiallaportadellabottega.

-Mafigliuoli,-predicavadilìilcapitano,-chefatequi?Acasa,acasa.Dov'èiltimordiDio?Chediràilrenostrosignore?Nonvogliamfarvimale;maandateacasa.Dabravi!Chediaminevoletefarqui,cosìammontati?Nientedibene,neperl'anima,néperilcorpo.Acasa,acasa.

Maquellichevedevanlafacciadeldicitore,esentivanlesueparole,quand'ancheavesserovolutoubbidire,diteunpocoinchemanieraavrebberpotuto,spinticom'erano,eincalzatidaquellididietro,spintianch'essidaaltri,comefluttidaflutti,viaviafinoall'estremitàdellafolla,cheandavasemprecrescendo.Alcapitano,cominciavaamancargliilrespiro.-Fatelidareaddietroch'iopossariprenderfiato,-dicevaaglialabardieri:-manonfatemaleanessuno.Vediamod'entrareinbottega:picchiate;fatelistareindietro.

-Indietro!indietro!-gridanoglialabardieri,buttandosituttiinsiemeaddossoaiprimi,erespingendoliconl'astedell'alabarde.Quelliurlano,sitiranoindietro,comepossono;dànnoconleschienene'petti,co'gomitinellepance,co'calcagnisullepuntede'piediaquellichesondietroaloro:sifaunpigìo,unacalca,chequellichesitrovavanoinmezzo,avrebberopagatoqualcosaaesserealtrove.Intantounpo'divòtos'èfattodavantiallaporta:ilcapitanopicchia,ripicchia,urlachegliaprano:quellididentrovedonodallefinestre,scendondicorsa,aprono;ilcapitanoentra,chiamaglialabardieri,chesificcandentroanch'essil'un

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dopo l'altro, gliultimi rattenendo la folla con l'alabarde.Quando sonoentrati tutti, simette tantodi catenaccio, si riappuntella; il capitano saledi corsa, es'affacciaaunafinestra.Uh,cheformicolaio!

-Figliuoli,-grida:moltisivoltanoinsu;-figliuoli,andateacasa.Perdonogeneraleachitornasubitoacasa.

-Pane!pane!aprite!aprite!-eranleparolepiùdistintenell'urlìoorrendo,chelafollamandavainrisposta.

-Giudizio,figliuoli!badatebene!sieteancoraatempo.Via,andate,tornateacasa.Pane,neavrete;manonèquestalamaniera.Eh!...eh!chefatelaggiù!Eh!aquellaporta!oibòoibò!Vedo,vedo:giudizio!badatebene!èundelittogrosso.Ororavengoio.Eh!eh!smetteteconque'ferri;giùquellemani.Vergogna!Voialtrimilanesi,che,perlabontà,sietenominatiintuttoilmondo!Sentite,sentite:sietesemprestatibuonifi...Ahcanaglia!

Questarapidamutazionedistilefucagionatadaunapietrache,uscitadallemanid'unodique'buonifigliuoli,venneabatternellafrontedelcapitano,sullaprotuberanzasinistradellaprofonditàmetafisica.-Canaglia!canaglia!-continuavaagridare,chiudendoprestoprestolafinestra,eritirandosi.Maquantunqueavessegridatoquanton'avevaincanna,lesueparole,buoneecattive,s'erantuttedileguateedisfatteamezz'aria,nellatempestadellegridachevenivandigiù.Quellopoichedicevadivedere,eraungranlavoraredipietre,diferri(iprimichecoloroavevanopotutoprocacciarsiperlastrada),chesifacevaallaporta,persfondarla,eallefinestre,persvellerel'inferriate:egiàl'operaeramoltoavanzata.

Intanto,padroniegarzonidellabottega,ch'eranoallefinestrede'pianidisopra,conunamunizionedipietre(avrannoprobabilmentedisselciatouncortile),urlavano e facevan versacci a quelli di giù, perché smettessero; facevan vedere le pietre, accennavano di volerle buttare. Visto ch'era tempo perso,cominciaronoabuttarledavvero.Neppurunanecadevainfallo;giacchélacalcaeratale,cheungranellodimiglio,comesisuoldire,nonsarebbeandatointerra.

-Ahbirboni!ahfurfantoni!Èquestoilpane,chedateallapoveragente?Ahi!Ahimè!Ohi!Ora,ora!-s'urlavadigiù.Piùd'unofuconciatomale;dueragazzivirimaseromorti.Ilfuroreaccrebbeleforzedellamoltitudine:laportafusfondata,l'inferriate,svelte;eiltorrentepenetròpertuttiivarchi.Quellididentro,vedendolamalaparata,scapparonoinsoffitta:ilcapitano,glialabardieri,ealcunidellacasastetterolìrannicchiatine'cantucci;altri,uscendopergliabbaini,andavanosupe'tetti,comeigatti.

Lavistadellapredafecedimenticareaivincitoriidisegnidivendettesanguinose.Sislancianoaicassoni;ilpaneèmessoaruba.Qualchedunoinvececorrealbanco,buttagiù laserratura,agguanta leciotole,pigliaamanate, intasca,edescecaricodiquattrini,per tornarpoiarubarpane,senerimarrà.La follasispargene'magazzini.Mettonmanoaisacchi,listrascicano,lirovesciano:chisenecacciaunotralegambe,gliscioglielabocca,e,perridurloauncaricodapotersiportare,buttaviaunapartedellafarina:chi,gridando:-aspetta,aspetta,-sichinaaparareilgrembiule,unfazzoletto,ilcappello,perriceverquellagraziadiDio;unocorreaunamàdia,eprendeunpezzodipasta,ches'allunga,egliscappadaogniparte;unaltro,chehaconquistatounburattello,loporta

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peraria:chiva,chiviene:uomini,donne,fanciulli,spinte,rispinte,urli,eunbiancopolverìochepertuttosiposa,pertuttosisolleva,etuttovelaeannebbia.Difuori,unacalcacompostadidueprocessioniopposte,chesiromponoes'intralcianoavicenda,dichiesceconlapreda,edichivuolentrareafarne.

Mentrequelfornovenivacosìmessosottosopra,nessunaltrodellacittàeraquietoesenzapericolo.Maanessunolagenteaccorseinnumerotaledapotereintraprender tutto; in alcuni, i padroni avevan raccolto degli ausiliari, e stavan sulle difese; altrove, trovandosi in pochi, venivano in certomodo a patti:distribuivanpaneaquelliches'erancominciatiaaffollaredavantiallebotteghe,conquestochesen'andassero.Equellisen'andavano,nontantoperchéfossersoddisfatti,quantoperchéglialabardierielasbirraglia,standoallalargadaqueltremendofornodellegrucce,sifacevanperòvederealtrove,inforzabastanteatenere inrispetto i tristichenonfosserounafolla.Così il trambustoandavasemprecrescendoaquelprimodisgraziatoforno;perchétutticolorocheglipizzicavanlemanidifarqualchebell'impresa,correvanlà,dovegliamicieranoipiùforti,el'impunitàsicura.

Aquestopuntoeranlecose,quandoRenzo,avendoormaisgranocchiatoilsuopane,venivaavantiperilborgodiportaorientale,es'avviava,senzasaperlo,proprioalluogocentraledeltumulto.Andava,oralesto,oraritardatodallafolla;eandando,guardavaestavainorecchi,perricavardaquelronzìoconfusodidiscorsiqualchenotiziapiùpositivadellostatodellecose.Edeccoaundipressoleparolechegliriuscìdirilevareintuttalastradachefece.

-Ora è scoperta, - gridavauno, - l'impostura infamedique'birboni, chedicevano chenon c'eranépane,né farina,né grano.Ora si vede la cosa chiara elampante;enoncelapotrannopiùdareadintendere.Vival'abbondanza!

-Vidicoiochetuttoquestononserveanulla,-dicevaunaltro:-èunbuconell'acqua;anzisaràpeggio,senonsifaunabuonagiustizia.Ilpaneverràabuonmercato,macimetterannoilveleno,perfarmorirlapoveragente,comemosche.Giàlodiconochesiamtroppi;l'hannodettonellagiunta;elosodicerto,peraverlosentitodirio,conquest'orecchi,daunamiacomare,cheèamicad'unparented'unosguatterod'unodique'signori.

Paroledanonripetersidiceva,conlaschiumaallabocca,unaltro,chetenevaconunamanouncenciodifazzolettosu'capelliarruffatieinsanguinati.Equalchevicino,comeperconsolarlo,glifacevaeco.

-Largo,largo,signori,incortesia;lascinpassareunpoveropadredifamiglia,cheportadamangiareacinquefigliuoli-.Cosìdicevaunochevenivabarcollandosottoungransaccodifarina;eognunos'ingegnavadiritirarsi,perfarglilargo.

-Io?-dicevaunaltro,quasisottovoce,aunsuocompagno:-iomelabatto.Sonuomodimondo,esocomevannoquestecose.Questimerlottichefannooratanto fracasso,domaniodoman l'altro,senestaranno incasa, tuttipienidipaura.Hogiàvistocertivisi, certigalantuominichegiran, facendo l'indiano,enotanochic'èechinonc'è:quandopoituttoèfinito,siraccolgonoiconti,eachitocca,tocca.

-Quellocheproteggeifornai,-gridavaunavocesonora,cheattiròl'attenzionediRenzo,-èilvicariodiprovvisione.

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-Sontuttibirboni,-dicevaunvicino.

-Sì;mailcapoèlui,-replicavailprimo.

Il vicario di provvisione, eletto ogn'anno dal governatore tra sei nobili proposti dal Consiglio de' decurioni, era il presidente di questo, e del tribunale diprovvisione;ilquale,compostodidodici,anchequestinobili,aveva,conaltreattribuzioni,quellaprincipalmentedell'annona.Chioccupavauntalpostodovevanecessariamente,intempidifameed'ignoranza,esserdettol'autorede'mali:menochenonavessefattociòchefeceFerrer;cosachenoneranellesuefacoltà,seanchefossestatanellesueidee.

-Scellerati!-esclamavaunaltro:-sipuòfardipeggio?sonoarrivatiadirecheilgrancancelliereèunvecchiorimbambito,perlevargliilcredito,ecomandarlorosoli.Bisognerebbefareunagranstia,emetterlidentro,aviverdivecceediloglio,comevolevanotrattarnoi.

-Paneeh?-dicevaunochecercavad'andarinfretta:-sassatedilibbra:pietrediquestafatta,chevenivangiùcomelagrandine.Echeschiacciatadicostole!Nonvedol'orad'essereacasamia.

Traquestidiscorsi,daiqualinonsapreidiresefossepiùinformatoosbalordito,etragliurtoni,arrivòRenzofinalmentedavantiaquelforno.Lagenteeragiàmoltodiradata, dimodochépoté contemplare il brutto e recente soqquadro. Lemura scalcinate e ammaccateda sassi, damattoni, le finestre sgangherate,diroccatalaporta.

«Questapoinonèunabellacosa»,disseRenzotrasé:«seconciancosìtuttiiforni,dovevoglionfareilpane?Ne'pozzi?»

Ognitanto,uscivadallabottegaqualchedunocheportavaunpezzodicassone,odimadia,odifrullone,lastangad'unagramola,unapanca,unapaniera,unlibrodiconti,qualchecosainsommadiquelpoveroforno;egridando:-largo,largo,-passavatralagente.Tuttiquestis'incamminavanodallastessaparte,eaunluogoconvenuto,sivedeva.«Cos'èquest'altrastoria?»pensòdinuovoRenzo;eandòdietroaunoche,fattounfasciod'assespezzateedischegge,selomiseinispalla,avviandosi,comeglialtri,perlastradachecosteggiailfiancosettentrionaledelduomo,ehapresonomedagliscalinichec'erano,edapocoinquanoncisonpiù.Lavogliad'osservargliavvenimentinonpotéfarecheilmontanaro,quandoglisiscoprìdavantilagranmole,nonsisoffermasseaguardareinsu,conlaboccaaperta.Studiòpoiilpasso,perraggiungercoluicheavevapresocomeperguida;voltòilcanto,diedeun'occhiataancheallafacciatadelduomo,rusticaalloraingranparteebenlontanadalcompimento;esempredietroacolui,cheandavaversoilmezzodellapiazza.Lagenteerapiùfittaquantopiùs'andavaavanti,maalportatoreglisifacevalargo:eglifendeval'ondadelpopolo,eRenzo,standoglisempreattaccato,arrivòconluialcentrodellafolla.Lìc'eraunospaziovòto,einmezzo,unmucchiodibrace,reliquiedegliattrezzidettidisopra.All'intornoeraunbatterdimaniedipiedi,unfrastonodimillegridaditrionfoed'imprecazione.

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L'uomodelfasciolobuttòsuquelmucchio;unaltro,conunmozziconedipalamezzoabbruciacchiato,sbraciailfuoco:ilfumocrescees'addensa;lafiammasiridesta;conessalegridasorgonpiùforti.-Vival'abbondanza!Moianogliaffamatori!Moialacarestia!CrepilaProvvisione!Crepilagiunta!Vivailpane!

Veramente, ladistruzionde'frulloniedellemadie, ladevastazionde'forni,eloscompigliode'fornai,nonsonoimezzipiùspicciperfarvivereilpane;maquestaèunadiquellesottigliezzemetafisiche,cheunamoltitudinenonciarriva.Però,senzaessereungranmetafisico,unuomociarrivatalvoltaallaprima,finch'ènuovonellaquestione;esoloaforzadiparlarne,edisentirneparlare,diventeràinabileancheaintenderle.ARenzoinfattiquelpensieroglieravenuto,comeabbiamvisto,daprincipio,eglitornavaognimomento.Lotenneperaltroinsé;perché,ditantivisi,noncen'eraunochesembrassedire:fratello,sefallo,correggimi,chel'avròcaro.

Già era di nuovo finita la fiamma; non si vedevapiù venir nessuno con altramateria, e la gente cominciava a annoiarsi; quando si sparse la voce, che, alCordusio(unapiazzettaouncrocicchiononmoltodistantedi lì), s'eramesso l'assedioaun forno.Spesso, insimilicircostanze, l'annunziod'unacosa la faessere.Insiemeconquellavoce,sidiffusenellamoltitudineunavogliadicorrerlà:-iovo;tu,vai?vengo;andiamo,-sisentivapertutto:lacalcasirompe,ediventaunaprocessione.Renzorimanevaindietro,nonmovendosiquasi,senonquantoerastrascinatodaltorrente;etenevaintantoconsiglioincuorsuo,sedovesseuscirdalbaccano,eritornarealconvento,incercadelpadreBonaventura,oandareavedereanchequest'altra.Prevalsedinuovolacuriosità.Peròrisolvette di non cacciarsi nel fitto dellamischia, a farsi ammaccar l'ossa, o a risicar qualcosa di peggio;madi tenersi in qualche distanza, a osservare. Etrovandosigiàunpocoallargo,silevòditascailsecondopane,eattaccandociunmorso,s'avviòallacodadell'esercitotumultuoso.

Questo,dallapiazza,eragiàentratonellastradacortaestrettadiPescheriavecchia,edilà,perquell'arcoasbieco,nellapiazzade'Mercanti.Elìeranbenpochiquelli che, nelpassardavanti allanicchia che taglia ilmezzodella loggiadell'edifizio chiamato allora il collegiode' dottori, nondesseroun'occhiatina allagrandestatuachevicampeggiava,aquelvisoserio,burbero,accipigliato,enondicoabbastanza,didonFilippoII,che,anchedalmarmo,imponevaunnonsochedirispetto,e,conquelbraccioteso,parevachefosselìperdire:oravengoio,marmaglia.

Quellastatuanonc'èpiù,peruncasosingolare.Circacentosettant'annidopoquellochestiamraccontando,ungiornolefucambiatalatesta,lefulevatodimano lo scettro, e sostituito aquestounpugnale; e alla statua fumessonomeMarcoBruto.Così accomodata stette forseunpard'anni;ma,unamattina,certunichenonavevansimpatiaconMarcoBruto,anzidovevanoavereconluiunarugginesegreta,gettaronounafuneintornoallastatua,latirarongiù,lefecero cento angherie; e,mutilata e ridotta aun torso informe, la strascicarono, congli occhi in fuori, e con le lingue fuori, per le strade, e, quando furonstracchibene,laruzzolaronononsodove.Chil'avessedettoaAndreaBiffi,quandolascolpiva!

Dalla piazza de'Mercanti, lamarmaglia insaccò, per quell'altr'arco, nella via de' fustagnai, e di lì si sparpagliò nel Cordusio. Ognuno, al primo sboccarvi,guardavasubitoverso il fornoch'erastato indicato.Ma invecedellamoltitudined'amiciches'aspettavanodi trovar lìgiàal lavoro,viderosoltantoalcunistarsene,comeesitando,aqualchedistanzadellabottega,laqualeerachiusa,eallefinestregentearmata,inattodistarprontiadifendersi.Aquellavista,chisimaravigliava,chisagrava,chirideva;chisivoltava,perinformarquellichearrivavanviavia;chisifermava,chivolevatornareindietro,chidiceva:-avanti,avanti-.C'eraunincalzareeunrattenere,comeunristagno,unatitubazione,unronzìoconfusodicontrastiediconsulte.Inquesta,scoppiòdimezzoallafolla

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unamaledettavoce:-c'èquivicinolacasadelvicariodiprovvisione:andiamoafargiustizia,eadareilsacco-.Parveilrammentarsicomuned'unconcertopreso,piùttostochel'accettazioned'unaproposta.-Dalvicario!dalvicario!-èilsologridochesipossasentire.Laturbasimove,tuttainsieme,versolastradadov'eralacasanominatainuncosìcattivopunto.

CapitoloXIII

Losventuratovicariostava,inquelmomento,facendounchiloagroestentatod'undesinarebiascicatosenzaappetito,esenzapanfresco,eattendeva,congransospensione,comeavesseafinirequellaburrasca,lontanoperòdalsospettarchedovessecadercosìspaventosamenteaddossoalui.Qualchegalantuomoprecorsedigaloppolafolla,peravvertirlodiquelcheglisovrastava.Iservitori,attiratigiàdalrumoresullaporta,guardavanosgomentatilungolastrada,dallapartedondeilrumorevenivaavvicinandosi.Mentreascoltanl'avviso,vedoncomparirelavanguardia:infrettaeinfuria,siportal'avvisoalpadrone:mentrequestopensaafuggire,ecomefuggire,unaltrovieneadirglichenonèpiùatempo.Iservitorinehannoappenatantochebastiperchiuderlaporta.Mettonlastanga,mettonpuntelli, corronoa chiuder le finestre, comequandosivedevenireavantiun temponero, e s'aspetta lagrandine,daunmomentoall'altro.L'urlìocrescente,scendendodall'altocomeuntuono,rimbombanelvòtocortile;ognibucodellacasanerintrona:edimezzoalvastoeconfusostrepito,sisentonfortiefitticolpidipietreallaporta.

-Ilvicario!Iltiranno!L'affamatore!Lovogliamo!vivoomorto!

Ilmeschino girava di stanza in stanza, pallido, senza fiato, battendo palma a palma, raccomandandosi a Dio, e a' suoi servitori, che tenessero fermo, chetrovassero lamaniera di farlo scappare.Ma come, e di dove? Salì in soffitta; da un pertugio, guardò ansiosamente nella strada, e la vide piena zeppa difuribondi;sentìlevocichechiedevanlasuamorte;epiùsmarritochemai,siritirò,eandòacercareilpiùsicuroeripostonascondiglio.Lìrannicchiato,stavaattento,attento,semaiilfunestorumores'affievolisse,seiltumultos'acquietasseunpoco;masentendoinveceilmuggitoalzarsipiùferoceepiùrumoroso,eraddoppiare ipicchi,presodaunnuovosoprassaltoalcuore,si turavagliorecchi in fretta.Poi,come fuoridisé,stringendo identi,eraggrinzando ilviso,stendevalebraccia,epuntavaipugni,comesevolessetenerfermalaporta...Delresto,quelchefacesseprecisamentenonsipuòsapere,giacchéerasolo;elastoriaècostrettaaindovinare.Fortunachec'èavvezza.

Renzo,questavolta,sitrovavanelfortedeltumulto,nongiàportatovidallapiena,macacciatovisideliberatamente.Aquellaprimapropostadisangue,avevasentito il suorimescolarsi tutto: inquantoal saccheggio,nonavrebbesaputodirese fossebeneomale inquelcaso;ma l'ideadell'omicidiogli cagionòun

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orroreprettoeimmediato.Equantunque,perquellafunestadocilitàdeglianimiappassionatiall'affermareappassionatodimolti,fossepersuasissimocheilvicarioeralacagionprincipaledellafame,ilnemicode'poveri,pure,avendo,alprimomoversidellaturba,sentitaacasoqualcheparolacheindicavalavolontàdi fareognisforzopersalvarlo,s'erasubitopropostod'aiutareancheluiun'operatale;e,conquest'intenzione,s'eracacciato,quasi finoaquellaporta,chevenivatravagliataincentomodi.Chiconciottolipicchiavasu'chiodidellaserratura,perisconficcarla;altri,conpaliescarpelliemartelli,cercavanodilavorarpiù in regola: altri poi, con pietre, con coltelli spuntati, con chiodi, con bastoni, con l'unghie, non avendo altro, scalcinavano e sgretolavano il muro, es'ingegnavanodi levare imattoni,e fareunabreccia.Quelli chenonpotevanoaiutare, facevancoraggiocongliurli;manellostesso tempo,con lostar lìapigiare,impicciavandipiùillavorogiàimpicciatodallagaradisordinatade'lavoranti:giacché,pergraziadelcielo,accadetalvoltaanchenelmalequellacosatroppofrequentenelbene,cheifautoripiùardentidivenganounimpedimento.

Imagistratich'ebberoiprimil'avvisodiquelcheaccadeva,spedironsubitoachiedersoccorsoalcomandantedelcastello,cheallorasidicevadiportaGiovia;ilqualemandòalcunisoldati.Ma,tral'avviso,el'ordine,eilradunarsi,eilmettersiincammino,eilcammino,essiarrivaronochelacasaeragiàcintadivastoassedio; e fecero alto lontano da quella, all'estremità della folla. L'ufiziale che li comandava, non sapeva che partito prendere. Lì non era altro che una,lasciatemidire,accozzagliadigentevariad'etàedisesso,chestavaavedere.All'intimazionicheglivenivanfatte,disbandarsi,edidarluogo,rispondevanoconuncupoelungomormorìo;nessunosimoveva.Farfuocosopraquellaciurma,parevaall'ufizialecosanonsolocrudele,mapienadipericolo;cosache,offendendo imeno terribili, avrebbe irritato imolti violenti: e del resto, non aveva una tale istruzione. Aprire quella prima folla, rovesciarla a destra e asinistra, e andare avanti a portar la guerra a chi la faceva, sarebbe stata lameglio;ma riuscirvi, lì stava il punto. Chi sapeva se i soldati avrebber potutoavanzarsiunitieordinati?Chese,invecediromperlafolla,sifosserosparpagliatilorotraquella,sisarebbertrovatiasuadiscrezione,dopoaverlaaizzata.L'irresolutezzadelcomandanteel'immobilitàde'soldatiparve,adirittooatorto,paura.Lagentechesitrovavanvicinoaloro,sicontentavanodiguardargliinviso,conun'aria,comesidice,dimen'impipo;quellich'eranounpo'piùlontani,nonsenestavanodiprovocarli,convisacciecongridadischerno;piùinlà,pochi sapevano o si curavano che ci fossero; i guastatori seguitavano a smurare, senz'altro pensiero che di riuscir presto nell'impresa; gli spettatori noncessavanod'animarlacongliurli.

Spiccavatraquesti,ederaluistessospettacolo,unvecchiomalvissuto,che,spalancandodueocchiaffossatieinfocati,contraendolegrinzeaunsogghignodicompiacenzadiabolica,conlemanialzatesopraunacanizievituperosa,agitavainariaunmartello,unacorda,quattrogranchiodi,conchedicevadivolereattaccareilvicarioaunbattentedellasuaporta,ammazzatochefosse.

-Oibò!vergogna!-scappòfuoriRenzo,inorriditoaquelleparole,allavistaditant'altrivisichedavansegnod'approvarle,eincoraggitodalvedernedeglialtri,suiquali,benchémuti, traspariva lostessoorroredelqualeeracompreso lui. -Vergogna!Vogliamnoirubare ilmestierealboia?assassinareuncristiano?ComevoletecheDiocidiadelpane,sefacciamodiquesteatrocità?Cimanderàde'fulmini,enondelpane!

-Ahcane!ahtraditordellapatria!-gridò,voltandosiaRenzo,conunvisodaindemoniato,undicolorocheavevanpotutosentiretrailfrastonoquellesanteparole.-Aspetta,aspetta!Èunservitoredelvicario,travestitodacontadino:èunaspia:dàlli,dàlli!-Centovocisispargonoall'intorno.-Cos'è?dov'è?chiè?Unservitoredelvicario.Unaspia.Ilvicariotravestitodacontadino,chescappa.Dov'è?dov'è?dàlli,dàlli!

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Renzoammutolisce,diventapiccinopiccino,vorrebbesparire;alcunisuoiviciniloprendonoinmezzo;econalteediversegridacercanodiconfonderequellevocinemicheeomicide.Maciòchepiùdituttoloservìfuun-largo,largo,-chesisentìgridarlìvicino:-largo!èquil'aiuto:largo,ohe!

Cos'era?Eraunalungascalaamano,chealcuniportavano,perappoggiarlaallacasa,eentrarcidaunafinestra.Maperbuonasorte,quelmezzo,cheavrebberesalacosafacile,nonerafacileessoamettereinopera.Iportatori,all'unaeall'altracima,ediquaedilàdellamacchina,urtati,scompigliati,divisidallacalca,andavanoaonde:uno,conlatestatraduescalini,eglistaggisullespalle,oppressocomesottoungiogoscosso,mugghiava;unaltrovenivastaccatodalcaricoconunaspinta; lascalaabbandonatapicchiavaspalle,braccia,costole:pensatecosadovevandirecolorode'qualierano.Altrisollevanoconlemani ilpesomorto, vi si caccian sotto, se lomettono addosso, gridando: - animo! andiamo! - Lamacchina fatale s'avanza balzelloni, e serpeggiando.Arrivò a tempo adistrarreeadisordinareinemicidiRenzo,ilqualeprofittòdellaconfusionenatanellaconfusione;e,quattoquattosulprincipio,poigiocandodigomitaapiùnonposso,s'allontanòdaquelluogo,dovenonc'erabuon'ariaperlui,conl'intenzioneanched'uscire,piùprestochepotesse,daltumulto,ed'andardavveroatrovareoaaspettareilpadreBonaventura.

Tutt'auntratto,unmovimentostraordinariocominciatoaunaestremità,sipropagaperlafolla,unavocesisparge,vieneavantidiboccainbocca:-Ferrer!Ferrer!-Unamaraviglia,unagioia,unarabbia,un'inclinazione,unaripugnanza,scoppianopertuttodovearrivaquelnome;chilogrida,chivuolsoffogarlo;chiafferma,chinega,chibenedice,chibestemmia.

-ÈquiFerrer!-Nonèvero,nonèvero!-Sì,sì;vivaFerrer!quellochehamessoilpaneabuonmercato.-No,no!-Equi,èquiincarrozza.-Cosaimporta?chec'entralui?nonvogliamonessuno!-Ferrer!vivaFerrer!l'amicodellapoveragente!vienepercondurreinprigioneilvicario.-No,no:vogliamofargiustizianoi:indietro,indietro!-Sì,sì:Ferrer!vengaFerrer!inprigioneilvicario!

Etutti,alzandosiinpuntadipiedi,sivoltanoaguardaredaquellapartedondes'annunziaval'inaspettatoarrivo.Alzandositutti,vedevanonépiùnémenochesefosserostatitutticonlepianteinterra;matant'è,tuttis'alzavano.

In fatti, all'estremità della folla, dalla parte opposta a quella dove stavano i soldati, era arrivato in carrozza Antonio Ferrer, il gran cancelliere; il quale,rimordendogliprobabilmentelacoscienzad'essereco'suoispropositieconlasuaostinazione,statocausa,oalmenooccasionediquellasommossa,venivaoraacercard'acquietarla,ed'impedirnealmenoilpiùterribileeirreparabileeffetto:venivaaspenderbeneunapopolaritàmalacquistata.

Ne'tumultipopolaric'èsempreuncertonumerod'uominiche,operunriscaldamentodipassione,operunapersuasionefanatica,operundisegnoscellerato,operunmaledettogustodelsoqquadro,fannodituttoperispingerlecosealpeggio;propongonoopromovonoipiùspietaticonsigli,soffiannelfuocoognivoltacheprincipiaaillanguidire:nonèmaitroppopercostoro;nonvorrebberocheiltumultoavessenéfinenémisura.Mapercontrappeso,c'èsempreancheuncertonumerod'altriuominiche,conpariardoreeconinsistenzapari,s'adopranoperprodurl'effettocontrario:talunimossidaamiciziaodaparzialitàperlepersoneminacciate;altrisenz'altroimpulsoched'unpioespontaneoorroredelsangueede'fattiatroci.Ilcielolibenedica.Inciascunadiquesteduepartiopposte,anchequandononcisianoconcertiantecedenti,l'uniformitàde'volericreaunconcertoistantaneonell'operazioni.Chiformapoilamassa,equasiil

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materialedeltumulto,èunmiscuglioaccidentaled'uomini,che,piùomeno,pergradazioniindefinite,tengonodell'unoedell'altroestremo:unpo'riscaldati,unpo'furbi,unpo'inclinatiaunacertagiustizia,comel'intendonloro,unpo'vogliosidivedernequalchedunagrossa,prontiallaferociaeallamisericordia,adetestareeadadorare,secondochesipresentil'occasionediprovarconpienezzal'unool'altrosentimento;avidiognimomentodisapere,dicrederequalchecosagrossa,bisognosidigridare,d'applaudireaqualcheduno,od'urlarglidietro.Vivaemoia,sonleparolechemandanfuoripiùvolentieri;echièriuscitoapersuaderlicheuntalenonmeritid'esseresquartato,nonhabisognodispenderpiùparoleperconvincerlichesiadegnod'esserportato intrionfo:attori,spettatori,strumenti,ostacoli,secondoilvento;prontiancheastarezitti,quandononsentanpiùgridadaripetere,afinirla,quandomanchinogl'istigatori,asbandarsi,quandomoltevociconcordienoncontraddetteabbianodetto:andiamo;eatornarseneacasa,domandandosil'unoconl'altro:cos'èstato?Siccomeperòquestamassa,avendolamaggiorforza,lapuòdareachivuole,cosìognunadelleduepartiattiveusaogniartepertirarladallasua,perimpadronirsene:sonoquasidueanimenemiche,checombattonoperentrareinquelcorpaccio,efarlomovere.Fannoachisapràspargerlevocipiùatteaeccitarlepassioni,adirigereimovimentiafavoredell'unoodell'altrointento;achisapràpiùapropositotrovarelenuovecheriaccendanoglisdegni,ogliaffievoliscano,risveglinolesperanzeoiterrori;achisapràtrovareilgrido,cheripetutodaipiùepiùforte,esprima,attestiecreinellostessotempoilvotodellapluralità,perl'unaoperl'altraparte.

Tutta questa chiacchierata s'è fatta per venire a dire che, nella lotta tra le dueparti che si contendevano il votodella gente affollata alla casadel vicario,l'apparizioned'AntonioFerrerdiede,quasiinunmomento,ungranvantaggioallapartedegliumani,laqualeeramanifestamentealdisotto,e,unpo'piùchequelsoccorsofossetardato,nonavrebbeavutopiù,néforza,némotivodicombattere.L'uomoeragraditoallamoltitudine,perquellatariffadisuainvenzionecosìfavorevolea'compratori,eperquelsuoeroicostardurocontroogniragionamentoincontrario.Glianimigiàpropensieranooraancorpiùinnamoratidallafiduciaanimosadelvecchioche,senzaguardie,senzaapparato,venivacosìatrovare,adaffrontareunamoltitudineirritataeprocellosa.Facevapoiuneffettomirabile ilsentirechevenivaacondurre inprigione ilvicario:così il furorecontrocostui,chesisarebbescatenatopeggio,chi l'avessepresocon lebrusche,enongliavessevolutoconcedernulla,ora,conquellapromessadisoddisfazione,conquell'ossoinbocca,s'acquietavaunpoco,edavaluogoaglialtrioppostisentimenti,chesorgevanoinunagranpartedeglianimi.

I partigiani della pace, ripreso fiato, secondavano Ferrer in centomaniere: quelli che si trovavan vicini a lui, eccitando e rieccitando col loro il pubblicoapplauso,ecercandoinsiemedifarritirarelagente,peraprireilpassoallacarrozza;glialtri,applaudendo,ripetendoefacendopassarelesueparole,oquellechealorparevanolemigliorichepotessedire,dandosullavoceaifuriosiostinati,erivolgendocontrodilorolanuovapassionedellamobileadunanza.-Chièchenonvuolechesidica:vivaFerrer?Tunonvorrestieh,cheilpanefosseabuonmercato?Sonbirbonichenonvoglionounagiustiziadacristiani:ec'èdiquelli che schiamazzanopiùdegli altri,per fare scappare il vicario. Inprigione il vicario!VivaFerrer!LargoaFerrer! -E crescendosemprepiùquelli cheparlavancosì,s'andavaaproporzioneabbassando labaldanzadellapartecontraria;dimanierache iprimidalpredicarevenneroancheadarsullemaniaquellichediroccavanoancora,acacciarliindietro,alevarlorodall'unghiegliordigni.Questifremevano,minacciavanoanche,cercavandirifarsi;malacausadelsangueeraperduta:ilgridochepredominavaera:prigione,giustizia,Ferrer!Dopounpo'didibattimento,colorofuronrespinti:glialtris'impadronirondellaporta,epertenerladifesadanuoviassalti,eperprepararvil'aditoaFerrer;ealcunodiessi,mandandodentrounavoceaquellidicasa(fessurenonnemancava),gliavvisòchearrivavasoccorso,echefacesserostarprontoilvicario,-perandarsubito...inprigione:ehm,aveteinteso?

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- È quel Ferrer che aiuta a far le gride? - domandò a un nuovo vicino il nostro Renzo, che si rammentò del vidit Ferrer che il dottore gli aveva gridatoall'orecchio,facendoglielovedereinfondodiquellatale.

-Già:ilgrancancelliere-glifurisposto.

-Èungalantuomo,n'èvero?

-Eccomeseèungalantuomo!èquellocheavevamessoilpaneabuonmercato;eglialtrinonhannovoluto;eoravieneacondurreinprigioneilvicario,chenonhafattolecosegiuste.

Non fa bisogno di dire che Renzo fu subito per Ferrer. Volle andargli incontro addirittura: la cosa non era facile;ma con certe sue spinte e gomitate daalpigiano,riuscìafarsifarlargo,eaarrivareinprimafila,propriodifiancoallacarrozza.

Eraquestagiàunpo'inoltratanellafolla;einquelmomentostavaferma,perunodiquegl'incagliinevitabiliefrequenti,inun'andatadiquellasorte.IlvecchioFerrerpresentavaoraall'uno,oraall'altrosportello,unvisotuttoumile,tuttoridente,tuttoamoroso,unvisocheavevatenutosempreinserboperquandositrovasseallapresenzadidonFilippoIV;mafucostrettoaspenderloancheinquest'occasione.Parlavaanche;mailchiassoeilronzìoditantevoci,glievvivastessichesifacevanoalui,lasciavanobenpocoeabenpochisentirlesueparole.S'aiutavadunqueco'gesti,oramettendolapuntadellemanisullelabbra,aprendere un bacio che le mani, separandosi subito, distribuivano a destra e a sinistra in ringraziamento alla pubblica benevolenza; ora stendendole emovendole lentamentefuorid'unosportello,perchiedereunpo'di luogo;oraabbassandolegarbatamente,perchiedereunpo'disilenzio.Quandon'avevaottenutounpoco,ipiùvicinisentivanoeripetevanolesueparole:-pane,abbondanza:vengoafargiustizia:unpo'diluogodigrazia-.Sopraffattopoiecomesoffogatodalfracassoditantevoci,dallavistaditantivisifitti,ditant'occhiaddossoalui,sitiravaindietrounmomento,gonfiavalegote,mandavaungransoffio,edicevatrasé:«pormivida,quedegente!»-VivaFerrer!Nonabbiapaura.Leièungalantuomo.Pane,pane!

-Sì;pane,pane,-rispondevaFerrer:-abbondanza;lopromettoio,-emettevalamanoalpetto.

-Unpo'diluogo,-aggiungevasubito:-vengopercondurloinprigione,perdargliilgiustogastigochesimerita:-esoggiungevasottovoce:-siesculpable-.Chinandosipoiinnanziversoilcocchiere,glidicevainfretta:-adelante,Pedro,sipuedes.

Ilcocchieresorridevaancheluiallamoltitudine,conunagraziaaffettuosa,comesefossestatoungranpersonaggio;econungarboineffabile,dimenavaadagioadagiolafrusta,adestraeasinistra,perchiedereagl'incomodivicinichesiristringesseroesiritirasserounpoco.-Digrazia,-dicevaanchelui,-signorimiei,unpo'diluogo,unpochino;appenaappenadapoterpassare.

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Intantoibenevolipiùattivis'adopravanoafarfareilluogochiestocosìgentilmente.Alcunidavantiaicavallifacevanoritirarlepersone,conbuoneparole,conunmetterelemanisuipetti,concertespintesoavi:-inlà,via,unpo'diluogo,signori-;alcunifacevanlostessodalleduepartidellacarrozza,perchépotessepassaresenzaarrotarpiedi,néammaccarmostacci;che,oltreilmaledellepersone,sarebbestatoporreaungranrepentagliol'auged'AntonioFerrer.

Renzo,dopoesserestatoqualchemomentoavagheggiarequelladecorosavecchiezza,conturbataunpo'dall'angustia,aggravatadallafatica,maanimatadallasollecitudine,abbellita,perdircosì,dallasperanzaditogliereunuomoall'angoscemortali,Renzo,dico,misedaparteognipensierod'andarsene;esirisolvetted'aiutareFerrer,edinonabbandonarlo,finchenonfosseottenutol'intento.Dettofatto,simiseconglialtriafarfarlargo;enoneracertode'menoattivi.Illargosifece;-venitepureavanti,-dicevapiùd'unoalcocchiere,ritirandosioandandoafargliunpo'distradapiùinnanzi.-Adelante,presto,conjuicio,-glidisseancheilpadrone;elacarrozzasimosse.Ferrer,inmezzoaisalutichescialacquavaalpubblicoinmassa,nefacevacertiparticolaridiringraziamento,conunsorrisod'intelligenza,aquellichevedevaadoprarsiperlui:ediquestisorrisinetoccòpiùd'unoaRenzo,ilqualeperveritàselimeritava,eservivainquelgiornoilgrancancellieremegliochenonavrebbepotutofareilpiùbravode'suoisegretari.Algiovanemontanaroinvaghitodiquellabuonagrazia,parevaquasid'averfattoamiciziaconAntonioFerrer.

Lacarrozza,unavoltaincamminata,seguitòpoi,piùomenoadagio,enonsenzaqualchealtrafermatina.Iltragittononeraforsepiùcheuntirodischioppo;mariguardoaltempoimpiegatovi,avrebbepotutoparereunviaggetto,ancheachinonavesseavutolasantafrettadiFerrer.Lagentesimoveva,davantiedidietro,adestraeasinistradellacarrozza,aguisadicavalloniintornoaunanavecheavanzanelfortedellatempesta.Piùacuto,piùscordato,piùassordantediquellodellatempestaerailfrastono.Ferrer,guardandooradaunaparte,oradall'altra;atteggiandosiegestendoinsieme,cercavad'intenderqualchecosa,peraccomodarlerispostealbisogno;volevafarallamegliounpo'didialogoconquellabrigatad'amici;malacosaeradifficile,lapiùdifficileforsecheglifosseancoracapitata,intant'annidigran-cancellierato.Ognitantoperò,qualcheparola,anchequalchefrase,ripetutadauncrocchionelsuopassaggio,glisifacevasentire, come lo scoppio d'un razzo più forte si fa sentire nell'immenso scoppiettìo d'un fuoco artifiziale. E lui, ora ingegnandosi di rispondere inmodosoddisfacenteaquestegrida,oradicendoabuoncontoleparolechesapevadoveresserpiùaccette,ochequalchenecessitàistantaneaparevarichiedere,parlòanche luiper tutta la strada. - Sì, signori;pane, abbondanza.Locondurrò io inprigione: saràgastigato... siesculpable. Sì, sì, comanderò io: ilpaneabuonmercato.Asies... così è, vogliodire: il renostro signorenonvuole che codesti fedelissimi vassalli patiscan la fame.Ox!ox!guardaos: non si faccianomale,signori.Pedro,adelanteconjuicio.Abbondanza,abbondanza.Unpo'diluogo,percarità.Pane,pane.Inprigione,inprigione.Cosa?-domandavapoiaunoches'erabuttatomezzodentrolosportello,aurlargliqualchesuoconsiglioopreghieraoapplausochefosse.Macostui,senzapoterneppurericevereil«cosa?»erastatotiratoindietrodaunochelovedevalìlìperessereschiacciatodaunarota.Conquestebotteerisposte,traleincessantiacclamazioni,traqualchefremitoanched'opposizione,chesi facevasentirequae là,maerasubitosoffogato,eccoalla fineFerrerarrivatoallacasa,peroperaprincipalmentedique'buoniausiliari.

Gli altri che, come abbiam detto, eran già lì con lemedesime buone intenzioni, avevano intanto lavorato a fare e a rifare un po' di piazza. Prega, esorta,minaccia;pigia,ripigia,incalzadiquaedilà,conquelraddoppiaredivoglia,econquelrinnovamentodiforzechevienedalvedervicinoilfinedesiderato;glierafinalmenteriuscitodidividerlacalcaindue,epoidispingereindietroleduecalche;tantoche,tralaportaelacarrozza,chevisifermòdavanti,v'eraunpiccolospaziovoto.Renzo,che,facendounpo'dabattistrada,unpo'dascorta,eraarrivatoconlacarrozza,potécollocarsiinunadiquelleduefrontieredi

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benevoli,chefacevano,nellostessotempo,alaallacarrozzaearginealledueondeprementidipopolo.Eaiutandoarattenerneunaconlepoderosesuespalle,sitrovòancheinunbelpostoperpotervedere.

Ferrermiseungran respiro, quandovidequellapiazzetta libera, e laporta ancor chiusa. Chiusaqui vuoldirenonaperta; del resto i gangheri eranquasisconficcati fuor de' pilastri: i battenti scheggiati, ammaccati, sforzati e scombaciati nel mezzo lasciavano veder fuori da un largo spiraglio un pezzo dicatenacciostorto,allentato,equasidivelto,che,sevogliamdircosì,litenevainsieme.Ungalantuomos'eraaffacciatoaquelfesso,agridarcheaprissero;unaltrospalancòinfrettalosportellodellacarrozza:ilvecchiomisefuorilatesta,s'alzò,eafferrandoconladestrailbracciodiquelgalantuomo,uscì,escesesulpredellino.

Lafolla,daunaparteedall'altra,stavatuttainpuntadipiedipervedere:millevisi,millebarbeinaria:lacuriositàel'attenzionegeneralecreòunmomentodigeneralesilenzio.Ferrer,fermatosiquelmomentosulpredellino,diedeun'occhiataingiro,salutòconuninchinolamoltitudine,comedaunpulpito,emessalamanosinistraalpetto,gridò: -paneegiustizia-;e franco,diritto, togato,scese interra, tra l'acclamazionicheandavanoallestelle. Intantoquellididentroavevano aperto, ossia avevan finito d'aprire, tirando via il catenaccio insieme con gli anelli giàmezzi sconficcati, e allargando lo spiraglio, appenaquantobastavaperfareentrareildesideratissimoospite.-Presto,presto,-dicevalui:-apritebene,ch'iopossaentrare:evoi,dabravi,teneteindietrolagente;nonmilasciatevenireaddosso...perl'amordelcielo!Serbateunpo'dilargopertrapoco.Ehi!ehi!signori,unmomento,-dicevapoiancoraaquellididentro:-adagioconquelbattente,lasciatemipassare:eh!lemiecostole;viraccomandolemiecostole.Chiudeteora:no;eh!eh!latoga!latoga!-Sarebbeinfattirimastapresatraibattenti,seFerrernonn'avesseritiratoconmoltadisinvolturalostrascico,chedisparvecomelacodad'unaserpe,chesirimbucainseguita.

Riaccostatiibattenti,furonoancheriappuntellatiallameglio.Difuori,quelliches'erancostituitiguardiadelcorpodiFerrer,lavoravanodispalle,dibracciaedigrida,amantenerlapiazzavota,pregandoincuorloroilSignorechelofacessefarpresto.

-Presto,presto,-dicevaancheFerrerdidentro,sottoilportico,aiservitori,cheglisieranmessid'intornoansanti,gridando:-siabenedetto!aheccellenza!oheccellenza!uheccellenza!

-Presto,presto,-ripetevaFerrer:-dov'èquestobenedett'uomo?

Ilvicarioscendeva lescale,mezzostrascicatoemezzoportatodaaltrisuoiservitori,biancocomeunpanno lavato.Quandovide ilsuoaiuto,miseungranrespiro;glitornòilpolso,gliscorseunpo'divitanellegambe,unpo'dicoloresullegote;ecorse,comepoté,versoFerrer,dicendo:-sononellemanidiDioedivostraeccellenza.Macomeuscirdiqui?Pertuttoc'ègentechemivuolmorto.

-Vengaustedconmigo,esifacciacoraggio:quifuoric'èlamiacarrozza;presto,presto-.Lopreseperlamano,elocondusseversolaporta,facendoglicoraggiotuttavia;madicevaintantotrasé:«aquiestàelbusilis;Diosnosvalga!»

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Laportas'apre;Ferreresceilprimo;l'altrodietro,rannicchiato,attaccato,incollatoallatogasalvatrice,comeunbambinoallasottanadellamamma.Quellicheavevanmantenutalapiazzavota,fannoora,conunalzardimani,dicappelli,comeunarete,unanuvola,persottrarreallavistapericolosadellamoltitudineilvicario;ilqualeentrailprimonellacarrozza,evisirimpiattainunangolo.Ferrersaledopo;losportellovienchiuso.Lamoltitudinevideinconfuso,riseppe,indovinòquelch'eraaccaduto;emandòunurlod'applausied'imprecazioni.

Lapartedellastradacherimanevadafarsi,potevaparerlapiùdifficileelapiùpericolosa.Mailvotopubblicoeraabbastanzaspiegatoperlasciarandareinprigioneilvicario;eneltempodellafermata,moltidiquellicheavevanoagevolatol'arrivodiFerrer,s'erantantoingegnatiapreparareeamantenercomeunacorsìanelmezzodella folla, che la carrozzapoté,questa secondavolta, andareunpo'più lesta, edi seguito.Dimano inmanoches'avanzava, ledue follerattenutedalleparti,siricadevanoaddossoesirimischiavano,dietroaquella.

Ferrer, appena seduto, s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse ben rincantucciato nel fondo, e non si facesse vedere, per l'amor del cielo; mal'avvertimentoerasuperfluo.Lui,invece,bisognavachesifacessevedere,peroccupareeattirareasétuttal'attenzionedelpubblico.Epertuttaquestagita,comenellaprima,fecealmutabileuditorioundiscorso,ilpiùcontinuoneltempo,eilpiùsconnessonelsenso,chefossemai;interrompendoloperòognitantoconqualcheparolinaspagnola,cheinfrettainfrettasivoltavaabisbigliarnell'orecchiodelsuoacquattatocompagno.-Sì,signori;paneegiustizia:incastello,inprigione,sottolamiaguardia.Grazie,grazie,grazietante.No,no:noniscapperà.Porablandarlos.Etroppogiusto;s'esaminerà,sivedrà.Anch'iovogliobenealorsignori.Ungastigosevero.Estolodigoporsubien.Unametagiusta,unametaonesta,egastigoagliaffamatori.Sitirindaparte,digrazia.Sì,sì;iosonoungalantuomo,amicodelpopolo.Saràgastigato:èvero,èunbirbante,unoscellerato.Perdone,usted.Lapasseràmale, lapasseràmale...siesculpable.Sì,sì, lifaremorigardirittoifornai.Vivailre,eibuonimilanesi,suoifedelissimivassalli!Stafresco,stafresco.Animo;estamosyaquasifuera.

Avevanoinfattiattraversatalamaggiorcalca,egiàeranviciniauscirallargo,deltutto.LìFerrer,mentrecominciavaadareunpo'diriposoa'suoipolmoni,vide il soccorso di Pisa, que' soldati spagnoli, che però sulla fine non erano stati affatto inutili, giacché sostenuti e diretti da qualche cittadino, avevanocooperatoamandare inpaceunpo'digente, ea tenere ilpasso liberoall'ultimauscita.All'arrivardella carrozza, feceroala, epresentaron l'armealgrancancelliere,ilqualefeceanchequiunsalutoadestra,unsalutoasinistra;eall'ufiziale,chevennepiùvicinoafargliilsuo,disse,accompagnandoleparoleconuncennodelladestra:-besoaustedlasmanos-:parolechel'ufizialeinteseperquelchevolevanodirrealmente,cioè:m'avetedatounbell'aiuto!Inrisposta,feceunaltrosaluto,esiristrinsenellespalle.Eraveramenteilcasodidire:cedantarmatogae;maFerrernonavevainquelmomentolatestaacitazioni:edelrestosarebberostateparolebuttatevia,perchél'ufizialenonintendevaillatino.

APedro,nelpassar traquelledue filedimicheletti, traque'moschetti così rispettosamentealzati, gli tornò inpetto il cuoreantico. Si riebbeaffattodallosbalordimento,si rammentòchiera,echiconduceva;egridando: -ohe!ohe! -senz'aggiuntad'altrecerimonie,allagenteormairadaabbastanzaperpoteressertrattatacosì,esferzandoicavalli,feceloroprenderlarincorsaversoilcastello.

-Levantese,levantese;estàmosyafuera,-disseFerreralvicario;ilquale,rassicuratodalcessardellegrida,edalrapidomotodellacarrozza,edaquelleparole,sisvolse,sisgruppò,s'alzò;eriavutosialquanto,cominciòarendergrazie,grazieegraziealsuoliberatore.Questi,dopoessersicondolutoconluidelpericoloe

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rallegratodellasalvezza:-ah!-esclamò,battendolamanosullasuazuccamonda,-quediràdeestosuexcelencia,chehagiàtantolalunaarovescio,perquelmaledettoCasale,chenonvuolearrendersi?Quediràelcondeduque,chepigliaombraseunafogliafapiùrumoredelsolito?Quediràelreynuestroseñor,chepurqualchecosabisogneràchevengaa risapered'un fracassocosì?E saràpoi finito?Dioslosabe. -Ah!perme,nonvogliopiù impicciarmene, -diceva ilvicario:-menechiamofuori;rassegnolamiacaricanellemanidivostraeccellenza,evoavivereinunagrotta,surunamontagna,afarl'eremita, lontano,lontanodaquestagentebestiale.

-Ustedfaràquellochesaràpiùconvenienteporelserviciodesumagestad,-risposegravementeilgrancancelliere.

-Suamaestànonvorràlamiamorte,-replicavailvicario:-inunagrotta,inunagrotta;lontanodacostoro.

Cheavvenissepoidiquestosuoproponimentononlodiceilnostroautore,ilquale,dopoavereaccompagnatoilpover'uomoincastello,nonfapiùmenzionede'fattisuoi.

CapitoloXIV

Lafollarimastaindietrocominciòasbandarsi,adiramarsiadestraeasinistra,perquestaeperquellastrada.Chiandavaacasa,aaccudireancheallesuefaccende;chi s'allontanava,perrespirareunpo'al largo,dopo tanteoredi stretta; chi, incercad'amici,perciarlarede'gran fattidellagiornata.Lostessosgomberos'andavafacendodall'altrosboccodellastrada,nellaqualelagenterestòabbastanzaradaperchéqueldrappellodispagnolipotesse,senzatrovarresistenza,avanzarsi,epostarsiallacasadelvicario.Accostoaquellastavaancorcondensatoilfondaccio,perdircosì,deltumulto;unbrancodibirboni,chemalcontentid'unafinecosìfreddaecosìimperfettad'uncosìgrand'apparato,partebrontolavano,partebestemmiavano,partetenevanconsiglio,pervedersequalchecosasipotesseancoraintraprendere;e,comeperprovare,andavanourtacchiandoepigiandoquellapoveraporta,ch'erastatadinuovoappuntellataallameglio.All'arrivardeldrappello,tutticoloro,chidirittodiritto,chibaloccandosi,ecomeastento,sen'andaronodallaparteopposta,lasciandoilcampoliberoa'soldati,chelopresero,evisipostarono,aguardiadellacasaedellastrada.Matuttelestradedelcontornoeranoseminatedicrocchi:dovec'erandueotrepersoneferme,senefermavanotre,quattro,ventialtre:quiqualchedunosistaccava;làtuttouncrocchiosimovevainsieme:eracomequellanuvolagliachetalvoltarimanesparsa,egiraperl'azzurrodelcielo,dopounaburrasca;efadireachiguardainsu:questotempononèrimessobene.Pensatepoichebabiloniadidiscorsi.Chiraccontavaconenfasiicasiparticolaricheavevavisti;chiraccontavaciòcheluistessoavevafatto;chisirallegravachelacosafossefinitabene,elodavaFerrer,epronosticavaguaiseriperilvicario;chi,sghignazzando,diceva:-nonabbiatepaura,chenonl'ammazzeranno:illupononmangialacarnedellupo-;chipiùstizzosamentemormoravachenons'eranfattelecoseadovere,ch'erauninganno,ech'erastataunapazziailfartantochiasso,perlasciarsipoicanzonareinquellamaniera.

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Intantoilsoleeraandatosotto,lecosediventavantutted'uncolore;emolti,stanchidellagiornataeannoiatidiciarlarealbuio,tornavanoversocasa.Ilnostrogiovine,dopoavereaiutatoilpassaggiodellacarrozza,finchéc'erastatobisognod'aiuto,eesserpassatoancheluidietroaquella,tralefilede'soldati,comeintrionfo,sirallegròquandolavidecorrerliberamente,efuordipericolo;feceunpo'distradaconlafolla,en'uscì,allaprimacantonata,perrespirareancheluiunpo'liberamente.Fattoch'ebbepochipassiallargo,inmezzoall'agitazioneditantisentimenti,ditanteimmagini,recentieconfuse,sentìungranbisognodimangiareediriposarsi;ecominciòaguardareinsu,daunaparteedall'altra,cercandoun'insegnad'osteria;giacché,perandarealconventode'cappuccini,eratroppotardi.Camminandocosìconlatestaperaria,sitrovòaridossoauncrocchio;efermatosi,sentìchevidiscorrevandicongetture,didisegni,perilgiornodopo.Statounmomentoasentire,nonpotétenersidinondireancheluilasua;parendoglichepotessesenzapresunzioneproporrequalchecosachiavevafattotanto.Epersuaso,pertuttociòcheavevavistoinquelgiorno,cheormai,permandareaeffettounacosa,bastassefarlaentrareingraziaaquellichegiravanoper lestrade, -signorimiei! -gridò, intonod'esordio: -devodireanch'io ilmiodebolparere?Ilmiodebolparereèquesto:chenonèsolamentenell'affaredelpanechesifannodellebricconerie:egiacchéoggis'èvistochiaroche,afarsisentire,s'ottienequelcheègiusto;bisognaandaravanticosì,finchenonsisiamessorimedioatuttequellealtrescelleratezze,echeilmondovadaunpo'piùdacristiani.Nonèvero,signorimiei,chec'èunamanoditiranni,chefannoproprioalrovesciode'diecicomandamenti,evannoacercarlagentequieta,chenonpensaaloro,perfarleognimale,epoihannosempreragione?anzi quando n'hanno fatta una più grossa del solito, camminano con la testa più alta, che par che gli s'abbia a rifare il resto? Già anche inMilano ce nedev'esserelasuaparte.

-Purtroppo,-disseunavoce.

-Lodicevoio,-ripreseRenzo:-giàlestoriesiraccontanoanchedanoi.Epoilacosaparladasé.Mettiamo,peresempio,chequalchedunodicostorochevogliodiriostiaunpo'incampagna,unpo'inMilano:seèundiavololà,nonvorràesserunangioloqui;mipare.Dunquemidicanounpoco,signorimiei,sehannomaivistounodiquesticolmusoall'inferriata.Equelcheèpeggio(equestolopossodiriodisicuro),èchelegridecisono,stampate,pergastigarli:enongiàgride senza costrutto; fattebenissimo, chenoinonpotremmo trovarnientedimeglio; ci sonnominate lebricconerie chiare,proprio comesuccedono;eaciascheduna,ilsuobuongastigo.Edice:siachisisia,vilieplebei,echesoio.Ora,andateadireaidottori,scribiefarisei,chevifaccianofargiustizia,secondochecantalagrida:vidànnorettacomeilpapaaifurfanti:cosedafargirareilcervelloaqualunquegalantuomo.Sivededunquechiaramentecheilre,equellichecomandano,vorrebberocheibirbonifosserogastigati;manonsenefanulla,perchéc'èunalega.Dunquebisognaromperla;bisognaandardomattinadaFerrer,chequelloèungalantuomo,unsignoreallamano;eoggis'èpotutovederecom'eracontentoditrovarsiconlapoveragente,ecomecercavadisentirleragionicheglivenivandette,erispondevaconbuonagrazia.BisognaandardaFerrer,edirglicomestannolecose;eio,perlapartemia,glienepossoraccontardellebelle;chehovistoio,co'mieiocchi,unagridacontantod'armeincima,ederastatafattadatrediquellichepossono,ched'ognunoc'erasottoilsuonomebell'estampato,eunodiquestinomieraFerrer,vistodame,co'mieiocchi:ora,questagridadicevapropriolecosegiusteperme;eundottorealqualeioglidissichedunquemifacesserendergiustizia,com'eral'intenzionedique'tresignori,traiqualic'eraancheFerrer,questosignordottore,chem'avevafattovederlagridaluimedesimo,cheèilpiùbello,ah!ah!parevacheglidicessidellepazzie.Sonsicuroche,quandoquelcarovecchionesentiràquestebellecose;cheluinonlepuòsapertutte,specialmentequelledifuori;nonvorràpiùcheilmondovadacosì,ecimetteràunbuonrimedio.Epoi,ancheloro,sefannolegride,devonoaverpiacereches'ubbidisca:cheèancheundisprezzo,unpitaffiocolloronome,contarlopernulla.Eseiprepotentinonvoglionoabbassarlatesta,efannoilpazzo,siamquinoiperaiutarlo,comes'èfattooggi.Nondicochedevaandarluiingiro,incarrozza,adacchiappartuttiibirboni,prepotentie

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tiranni:sì;civorrebbel'arcadiNoè.Bisognacheluicomandiachitocca,enonsolamenteinMilano,mapertutto,chefaccianlecoseconformediconlegride;eformareunbuonprocessoaddossoatuttiquellichehannocommessodiquellebricconerie;edovediceprigione,prigione;dovedicegalera,galera;edireaipodestàchefacciandavvero;seno,mandarliaspasso,emetternede'meglio:epoi,comedico,cisaremoanchenoiadareunamano.Eordinarea'dottorichestianoasentireipoverieparlinoindifesadellaragione.Dicobene,signorimiei?

Renzoavevaparlatotantodicuore,che,findall'esordio,unagranpartede'radunati,sospesoognialtrodiscorso,s'eranrivoltatialui;e,auncertopunto,tuttieranodivenutisuoiuditori.Ungridoconfusod'applausi,di-bravo:sicuro:haragione:èveropurtroppo,- fucomelarispostadell'udienza.Nonmancaronperòicritici.-Ehsì,-dicevauno:-darrettaa'montanari:sontuttiavvocati-;eseneandava.-Ora,-mormoravaunaltro,-ogniscalzacanevorràdirlasua;eafuriadimettercarneafuoco,nons'avràilpaneabuonmercato;cheèquellopercuicisiammossi-Renzoperònonsentìcheicomplimenti;chigliprendevaunamano,chigliprendeval'altra.-Arivederciadomani.-Dove?-Sullapiazzadelduomo.-Vabene.-Vabene.-Equalcosasifarà.-Equalcosasifarà.

-Chièdiquestibravisignorichevogliainsegnarmiun'osteria,permangiareunboccone,edormiredapoverofigliuolo?-disseRenzo.

-Sonquiioaservirvi,quelbravogiovine,-disseuno,cheavevaascoltataattentamentelapredica,enonavevadettoancornulla.-Conoscoappuntoun'osteriachefaràalcasovostro;eviraccomanderòalpadrone,cheèmioamico,egalantuomo.

-Quivicino?-domandòRenzo.-Pocodistante,-risposecolui.

Laradunatasisciolse;eRenzo,dopomoltestrettedimanisconosciute,s'avviòconlosconosciuto,ringraziandolodellasuacortesia.

-Dichecosa?-dicevacolui:-unamanolaval'altra,etutt'eduelavanoilviso.Nonsiamoobbligatiafarservizioalprossimo?-Ecamminando,facevaaRenzo,inariadidiscorso,orauna,oraun'altradomanda.-Nonpersapereifattivostri;mavoimiparetemoltostracco:dachepaesevenite?

-Vengo,-risposeRenzo,-fino,finodaLecco.

-FindaLecco?DiLeccosiete?

-DiLecco...cioèdelterritorio.

-Poverogiovine!perquantohopotutointendereda'vostridiscorsi,ven'hannofattedellegrosse.

-Eh!caroilmiogalantuomo!hodovutoparlareconunpo'dipolitica,pernondireinpubblicoifattimiei;ma...basta,qualchegiornosisaprà;eallora...Maquivedoun'insegnad'osteria;e,infedemia,nonhovogliad'andarpiùlontano.

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-No,no!venitedov'hodettoio,chec'èpoco,-disselaguida:-quinonistarestebene.

-Eh,sì;-risposeilgiovine:-nonsonounsignorinoavvezzoastarnelcotone:qualcosaallabuonadamettereincastello,eunsaccone,mibasta:quelchemipremeèditrovarprestol'unoel'altro.Allaprovvidenza!-Edentròinunusciaccio,soprailqualependeval'insegnadellalunapiena.-Bene;vicondurròqui,giacchévipiacecosì,-disselosconosciuto;egliandòdietro.

-Nonoccorrechev'incomodiatedipiù,-risposeRenzo.-Però,-soggiunse,-seveniteabereunbicchiereconme,mifatepiacere.

-Accetteròlevostregrazie,-risposecolui;eandò,comepiùpraticodelluogo,innanziaRenzo,peruncortiletto;s'accostòall'usciochemettevaincucina,alzòilsaliscendi,aprì,ev'entròcolsuocompagno.Duelumiamano,pendentidadueperticheattaccateallatravedelpalco,vispandevanounamezzaluce.Moltagenteeraseduta,nonperòinozio,suduepanche,diquaedilàd'unatavolastrettaelunga,chetenevaquasituttaunapartedellastanza:aintervalli,tovaglieepiatti;aintervalli,cartevoltateerivoltate,dadibuttatieraccolti;fiaschiebicchieripertutto.Sivedevanoanchecorrereberlinghe,realieparpagliole,che,seavesseropotutoparlare,avrebberodettoprobabilmente:«noieravamostamattinanellaciotolad'unfornaio,onelletaschediqualchespettatoredeltumulto,chetutt'intentoavederecomeandasserogliaffaripubblici,sidimenticavadivigilarlesuefaccendoleprivate».Ilchiassoeragrande.Ungarzonegiravainnanzieindietro,infrettaeinfuria,alserviziodiquellatavolainsiemeetavoliere:l'osteeraasederesurunapiccolapanca,sottolacappadelcammino,occupato,inapparenza, incertefigurechefacevaedisfacevanellacenere,conlemolle;mainrealtà intentoatuttociòcheaccadevaintornoa lui.S'alzò,alrumoredelsaliscendi;eandòincontroaisoprarrivati.Vistach'ebbelaguida,«maledetto!»dissetrasé:«chetum'abbiaavenirsempretra'piedi,quandomenotivorrei!»Datapoiun'occhiatainfrettaaRenzo,disse,ancoratrasé:«nonticonosco;mavenendoconuntalcacciatore,ocaneolepresarai:quandoavraidettodueparole,ticonoscerò».Però,diquesteriflessioninullatrasparvesullafacciadell'oste,laqualestavaimmobilecomeunritratto:unafacciapienottaelucente,conunabarbettafolta,rossiccia,edueocchiettichiariefissi.

-Cosacomandanquestisignori?-disseadaltavoce.

-Primaditutto,unbuonfiascodivinosincero,-disseRenzo:-epoiunboccone-.Cosìdicendo,sibuttòasederesurunapanca,versolacimadellatavola,emandòun-ah!-sonoro,comesevolessedire:fabeneunpo'dipanca,dopoesserestato,tantotempo,rittoeinfaccende.Maglivennesubitoinmentequellapancaequellatavola,acuierastatosedutol'ultimavolta,conLuciaeconAgnese:emiseunsospiro.Scossepoilatesta,comeperiscacciarquelpensiero:evidevenirl'ostecolvino.Ilcompagnos'eramessoasedereinfacciaaRenzo.Questoglimescésubitodabere,dicendo:perbagnarlelabbra-.Eriempitol'altrobicchiere,lotracannòinunsorso.

-Cosamidaretedamangiare?-dissepoiall'oste.

-Hodellostufato:vipiace?-dissequesto.

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-Sì,bravo;dellostufato.

-Sareteservito,-dissel'osteaRenzo;ealgarzone:-servitequestoforestiero-.Es'avviòversoilcammino.-Ma...-ripresepoi,tornandoversoRenzo:-mapane,noncen'hoinquestagiornata.

-Alpane,-disseRenzo,adaltavoceeridendo,-cihapensatolaprovvidenza-.Etiratofuoriilterzoeultimodique'paniraccoltisottolacrocedisanDionigi,l'alzòperaria,gridando:-eccoilpanedellaprovvidenza!

All'esclamazione,moltisivoltarono;evedendoqueltrofeoinaria,unogridò:-vivailpaneabuonmercato!

-Abuonmercato?-disseRenzo:-gratisetamore.

-Meglio,meglio.

-Ma,-soggiunsesubitoRenzo,-nonvorreichelorsignoripensasseroamale.Nonèch'iol'abbia,comesisuoldire,sgraffignato.L'hotrovatointerra;esepotessitrovareancheilpadrone,sonprontoapagarglielo.

-Bravo!bravo!-gridarono,sghignazzandopiùforte,icompagnoni;anessunode'qualipassòperlamentechequelleparolefosserodettedavvero.

-Credonoch'iocanzoni;mal'èpropriocosì,-disseRenzoallasuaguida;e,girandoinmanoquelpane,soggiunse:-vedetecomel'hannoaccomodato;pareunaschiacciata:macen'eradelprossimo!Secisitrovavandiquellichehanl'ossaunpo'tenere,sarannostatifreschi-.Esubito,divoratitreoquattrobocconidiquelpane,glimandòdietrounsecondobicchierdivino;esoggiunse:-dasénonvuolandargiùquestopane.Nonhoavutomailagolatantosecca.S'èfattoungrangridare!

-Preparateunbuonlettoaquestobravogiovine,-disselaguida:-perchéhaintenzionedidormirqui.

-Voletedormirqui?-domandòl'osteaRenzo,avvicinandosiallatavola.

-Sicuro,-risposeRenzo:-unlettoallabuona;bastacheilenzolisiandibucato;perchésonpoverofigliuolo,maavvezzoallapulizia.

-Oh,inquantoaquesto!-dissel'oste:andòalbanco,ch'erainunangolodellacucina;eritornò,conuncalamaioeunpezzettodicartabiancainunamano,eunapennanell'altra.

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-Cosavuoldirquesto?-esclamòRenzo,ingoiandounbocconedellostufatocheilgarzonegliavevamessodavanti,esorridendopoiconmaraviglia,soggiunse:-èillenzolodibucato,codesto?

L'oste,senzarispondere,posòsullatavolailcalamaioelacarta;poiappoggiòsullatavolamedesimailbracciosinistroeilgomitodestro;e,conlapennainaria,eilvisoalzatoversoRenzo,glidisse:-fatemiilpiaceredidirmiilvostronome,cognomeepatria.

-Cosa?-disseRenzo:-cosac'entranocodestestoriecolletto?

-Iofoilmiodovere,-dissel'oste,guardandoinvisoallaguida:-noisiamoobbligatiarendercontodituttelepersonechevengonoaalloggiardanoi:nomeecognome,edichenazionesarà,achenegozioviene,sehasecoarmi...quantotempohadifermarsiinquestacittà...Sonparoledellagrida.

Primadirispondere,Renzovotòunaltrobicchiere:erailterzo;ed'orainpoihopaurachenonlipotremopiùcontare.Poidisse:-ahah!avetelagrida!Eiofocontod'esserdottordilegge;eallorasosubitochecasosifadellegride.

-Dicodavvero, -disse l'oste, sempreguardando ilmutocompagnodiRenzo;e,andatodinuovoalbanco,ne levòdallacassettaungran foglio,unproprioesemplaredellagrida;evenneaspiegarlodavantiagliocchidiRenzo.

-Ah!ecco!-esclamòquesto,alzandoconunamanoilbicchiereriempitodinuovo,erivotandolosubito,estendendopoil'altramano,conunditoteso,versolagrida:-eccoquelbelfogliodimessale.Menerallegromoltissimo.Laconoscoquell'arme;socosavuoldirequellafacciad'ariano,conlacordaalcollo-(Incimaallegridesimettevaalloral'armedelgovernatore;einquelladidonGonzaloFernandezdeCordova,spiccavaunremoroincatenatoperlagola).-Vuoldire,quellafaccia:comandachipuò,eubbidiscechivuole.Quandoquestafacciaavràfattoandareingalerailsignordon...basta,losoio;comediceinunaltrofogliodimessalecompagnoaquesto;quandoavràfattoinmanieracheungiovineonestopossasposareunagiovineonestacheècontentadisposarlo,alloralediròilmionomeaquestafaccia;ledaròancheunbacioperdipiù.Possoaverdellebuoneragionipernondirlo,ilmionome.Ohbella!Eseunfurfantone,cheavessealsuocomandounamanod'altrifurfanti:perchésefossesolo...-equifinìlafraseconungesto:-seunfurfantonevolessesaperdov'iosono,perfarmiqualchebrutto tiro, domando io se questa faccia simoverebbe per aiutarmi. Devo dire i fattimiei! Anche questa è nuova. Son venuto aMilano per confessarmi,supponiamo;mavoglioconfessarmidaunpadrecappuccino,permododidire,enondaunoste.

L'ostestavazitto,eseguitavaaguardarlaguida,laqualenonfacevadimostrazionedisorteveruna.Renzo,cidispiaceildirlo,tracannòunaltrobicchiere,eproseguì:-tiporteròunaragione,ilmiocarooste,cheticapaciterà.Selegridecheparlanbene,infavorede'buonicristiani,noncontano;tantomenodevoncontarequellecheparlanmale.Dunquelevatuttiquest'imbrogli,eportainveceunaltrofiasco;perchéquestoèfesso-Cosìdicendo,lopercosseleggermenteconlenocca,esoggiunse:-senti,senti,oste,comecrocchia.

Anchequestavolta,Renzoaveva,apocoapoco,attiratal'attenzionediquellicheglistavand'intorno:eanchequestavolta,fuapplauditodalsuouditorio.

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-Cosadevofare?-dissel'oste,guardandoquellosconosciuto,chenonerataleperlui.

-Via,via,-gridaronmoltidique'compagnoni:-haragionequelgiovine:sontutteangherie,trappole,impicci:leggenuovaOggi,leggenuova.Inmezzoaquestegrida, losconosciuto,dandoall'osteun'occhiatadirimprovero,perquell'interrogazionetropposcoperta,disse:- lasciatelounpo'fareasuomodo:nonfatescene.

- Ho fatto ilmio dovere, - disse l'oste, forte; e poi tra se: «ora ho le spalle almuro». E prese la carta, la penna, il calamaio, la grida, e il fiasco voto, perconsegnarloalgarzone.

-Portadelmedesimo,-disseRenzo:-chelotrovogalantuomo;elometteremoalettocomel'altro,senzadomandarglinomeecognome,edichenazionesarà,ecosavieneafare,esehaastareunpezzoinquestacittà.

-Delmedesimo,-dissel'ostealgarzone,dandogliilfiasco;eritornòasederesottolacappadelcammino.«Altrochelepre!»pensava,istoriandodinuovolacenere:«einchemaniseicapitato!Pezzod'asino!sevuoiaffogare,affoga;mal'ostedellalunapienanondeveandarnedimezzo,perletuepazzie».

Renzoringraziòlaguida,etuttiqueglialtricheavevanpreselesueparti.-Braviamici!-disse:-oravedopropriocheigalantuominisidànnolamano,esisostengono-Poi,spianandoladestraperariasopralatavola,emettendosidinuovoinattitudinedipredicatore,-grancosa,-esclamò,-chetuttiquellicheregolanoilmondo,voglianfareentrarpertuttocarta,pennaecalamaio!Semprelapennaperaria!Grandesmaniachehannoque'signorid'adoprarlapenna!

-Ehi,quelgalantuomodicampagna!voletesapernelaragione?-disseridendounodique'giocatori,chevinceva.

-Sentiamounpoco,-risposeRenzo.

-Laragioneèquesta,-dissecolui:-cheque'signorisonlorochemangianl'oche,esitrovanlìtantepenne,tantepenne,chequalcosabisognachenefacciano.

Tuttisimiseroaridere,fuorcheilcompagnocheperdeva.

-To', -disseRenzo:-èunpoetacostui.Cen'èanchequide'poeti:giànenascepertutto.N'hounavenaanch'io,equalchevoltanedicodellecuriose...maquandolecosevannobene.

PercapirequestabaggianatadelpoveroRenzo,bisognasapereche,pressoilvolgodiMilano,edelcontadoancorapiù,poetanonsignificagià,comepertuttiigalantuomini,unsacroingegno,unabitatordiPindo,unallievodelleMuse;vuoldireuncervellobizzarroeunpo'balzano,che,ne'discorsiene'fatti,abbiapiùdell'argutoedelsingolarechedelragionevole.Tantoquelguastamestieridelvolgoèarditoamanomettereleparole,eafardirlorolecosepiùlontanedallorolegittimosignificato!Perché,vidomandoio,cosacihachefarepoetaconcervellobalzano?

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-Malaragionegiustaladiròio,-soggiunseRenzo:-èperchélapennalatengonloro:ecosì,leparolechediconloro,volanvia,espariscono;leparolechediceunpoverofigliuolo,stannoattentibene,eprestoprestoleinfilzanperaria,conquellapenna,eteleinchiodanosullacarta,perservirsene,atempoeluogo.Hannopoiancheun'altramalizia;che,quandovoglionoimbrogliareunpoverofigliuolo,chenonabbiastudiato,macheabbiaunpo'di...soioquelchevogliodire...-e,perfarsiintendere,andavapicchiando,ecomearietandolafronteconlapuntadell'indice;-es'accorgonochecominciaacapirl'imbroglio,taffete,buttandentroneldiscorsoqualcheparolainlatino,perfargliperdereilfilo,perconfonderglilatesta.Basta;senedevesmetterdell'usanze!Oggi,abuonconto,s'è fatto tutto in volgare, e senza carta, penna e calamaio; edomani, se la gente saprà regolarsi, sene farà anchedellemeglio: senza torcereun capello anessuno,però;tuttoperviadigiustizia.

Intantoalcunidique'compagnonis'eranrimessiagiocare,altriamangiare,moltiagridare;alcunisen'andavano;altragentearrivava;l'ostebadavaagliunieagli altri: tutte cose chenonhannoche fare con lanostra storia.Anche la sconosciutaguidanonvedeva l'orad'andarsene;nonaveva, aquel cheparesse,nessunaffareinquelluogo;eppurenonvolevapartireprimad'averchiacchieratounaltropococonRenzoinparticolare.Sivoltòalui,riattaccòildiscorsodelpane;edopoalcunediquellefrasiche,daqualchetempo,correvanopertuttelebocche,venneametterfuoriunsuoprogetto.-Eh!secomandassiio,-disse,-lotrovereiilversodifareandarlecosebene.

-Comevorrestefare?-domandòRenzo,guardandolocondueocchiettibrillantipiùdeldovere,estorcendounpo'labocca,comeperstarpiùattento.

-Comevorreifare?-dissecolui:-vorreichecifossepanepertutti;tantoperipoveri,comeperiricchi.

-Ah!cosìvabene,-disseRenzo.

-Eccocomefarei.Unametaonesta,che tutticipotesserocampare.Epoi,distribuire ilpane inragionedellebocche:perchéc'èdegl'ingordi indiscreti, chevorrebberotuttoperloro,efannoaruffaraffa,piglianoabuonconto;epoimancailpaneallapoveragente.Dunquedividereilpane.Ecomesifa?Ecco:dareunbelbigliettoaognifamiglia,inproporziondellebocche,perandareaprendereilpanedalfornaio.Ame,peresempio,dovrebberorilasciareunbigliettoinquestaforma:AmbrogioFusella,diprofessionespadaio,conmoglieequattrofigliuoli,tuttiinetàdamangiarpane(notatebene):glisidiapanetanto,epaghisolditanti.Mafarlecosegiuste,sempreinragiondellebocche.Avoi,peresempio,dovrebberofareunbigliettoper...ilvostronome?

-LorenzoTramaglino,-disseilgiovine;ilquale,invaghitodelprogetto,nonfeceattenzionech'eratuttofondatosucarta,pennaecalamaio;eche,permetterloinopera,laprimacosadovevaesserediraccogliereinomidellepersone.

-Benissimo,-disselosconosciuto:-maavetemoglieefigliuoli?

-Dovreibene...figliuolino...troppopresto...malamoglie...seilmondoandassecomedovrebbeandare...

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-Ahsietesolo!Dunqueabbiatepazienza,maunaporzionepiùpiccola.

-Ègiusto;masepresto,comespero...econl'aiutodiDio..Basta;quandoavessimoglieanch'io?

-Allorasicambiailbiglietto,esicrescelaporzione.Comev'hodetto;sempreinragiondellebocche,-disselosconosciuto,alzandosi.

-Cosìvabene,-gridòRenzo;econtinuò,gridandoebattendoilpugnosullatavola:-eperchénonlafannounaleggecosì?

-Cosavoletechevidica?Intantovidolabuonanotte,emenevo;perchépensochelamoglieeifigliuolim'aspetterannodaunpezzo.

-Unaltrogocciolino,unaltrogocciolino,-gridavaRenzo,riempiendoinfrettailbicchieredicolui;esubitoalzatosi,eacchiappatoloperunafaldadelfarsetto,tiravaforte,perfarlosederdinuovo.-Unaltrogocciolino:nonmifatequest'affronto.

Ma l'amico, conunastratta, si liberò,e lasciandoRenzo fareunguazzabugliod'istanzeedi rimproveri,dissedinuovo: -buonanotte, -e sen'andò.Renzoseguitavaancoraapredicargli,chequelloeragiàinistrada;epoiripiombòsullapanca.Fissògliocchisuquelbicchierecheavevariempito;e,vedendopassardavantiallatavolailgarzone,gliaccennòdifermarsi,comeseavessequalcheaffaredacomunicargli;poigliaccennòilbicchiere,econunapronunzialentaesolenne,spiccandoleparoleinuncertomodoparticolare,disse:-ecco,l'avevopreparatoperquelgalantuomo:vedete;pienoraso,propriodaamico;manonl'havoluto.Allevolte, lagentehadell'ideecuriose.Iononcihocolpa: ilmiobuoncuorel'hofattovedere.Ora,giacchélacosaèfatta,nonbisognalasciarloandareamale-Cosìdetto,loprese,elovotòinunsorso.

-Hointeso,-disseilgarzone,andandosene.

-Ah!aveteintesoanchevoi,-ripreseRenzo:-dunqueèvero.Quandoleragionisongiuste...!

Quiènecessariotuttol'amore,cheportiamoallaverità,perfarciproseguirefedelmenteunraccontodicosìpocoonoreaunpersonaggiotantoprincipale,sipotrebbequasidirealprimouomodellanostrastoria.Perquestastessaragioned'imparzialità,dobbiamoperòancheavvertirech'eralaprimavolta,cheaRenzoavvenisseuncasosimile:eappuntoquestosuononesserusoastravizifucagioneingranpartecheilprimogliriuscissecosìfatale.Que'pochibicchiericheavevabuttatigiùdaprincipio,l'unodietrol'altro,controilsuosolito,parteperquell'arsionechesisentiva,parteperunacertaalterazioned'animo,chenongli lasciavafarnullaconmisura,glidiederosubitoallatesta:aunbevitoreunpo'esercitatononavrebberofattoaltroche levargli lasete.Suquesto ilnostroanonimofaunaosservazione,chenoiripeteremo:econtiquelchepuòcontare.Leabitudinitemperateeoneste,dice,recanoanchequestovantaggio,che,quantopiùsonoinveterateeradicateinunuomo,tantopiùfacilmente,appenaappenasen'allontani,senerisentesubito;dimodochésenericordapoiperunpezzo;eancheunospropositogliservediscola.

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Comunquesia,quandoque'primifumifuronosalitiallatestadiRenzo,vinoeparolecontinuaronoaandare,l'unoingiùel'altreinsu,senzamisuranéregola:e,alpuntoacuil'abbiamlasciato,stavagiàcomepoteva.Sisentivaunagranvogliadiparlare:ascoltatori,oalmenouominipresentichepotesseprenderpertali,nonnemancava;e,perqualchetempo,ancheleparoleeranvenuteviasenzafarsipregare,es'eranlasciatecollocareinuncertoqualordine.Maapocoapoco,quellafaccendadifinirlefrasicominciòadivenirglifieramentedifficile.Ilpensiero,ches'erapresentatovivoerisolutoallasuamente,s'annebbiavaesvanivatutt'auntratto;elaparola,dopoessersifattaaspettareunpezzo,noneraquellachefossealcaso.Inquesteangustie,perunodique'falsiistintiche,intantecose,rovinangliuomini,ricorrevaaquelbenedettofiasco.Madicheaiutoglipotesseessereilfiasco,inunatalecircostanza,chihafiordisennolodica.

Noiriferiremosoltantoalcunedellemoltissimeparolechemandòfuori,inquellasciaguratasera:lemoltepiùchetralasciamo,disdirebberotroppo;perché,nonsolononhannosenso,manonfannovistad'averlo:condizionenecessariainunlibrostampato.

-Ahoste,oste! - ricominciò, accompagnandolocon l'occhio intornoalla tavola,o sotto la cappadel cammino; talvolta fissandolodovenonera, eparlandosempreinmezzoalchiassodellabrigata:-ostechetusei!Nonpossomandarlagiù...queltirodelnome,cognomeenegozio.Aunfigliuoloparmio...!Nontiseiportatobene.Chesoddisfazione,chesugo,chegusto...dimettereincartaunpoverofigliuolo?Parlobene,signori?Gliostidovrebberoteneredallapartede'buonifigliuoli...Senti,senti,oste;tivogliofareunparagone...perlaragione...Ridonoeh?Hounpo'dibrio,sì...maleragioniledicogiuste.Dimmiunpoco;chièchetimandaavantilabottega?Ipoverifigliuoli,n'èvero?dicobene?Guardaunpo'seque'signoridellegridevengonomaidateabereunbicchierino.

-Tuttagentechebeveacqua,-disseunvicinodiRenzo.

-Voglionostareinsé,-soggiunseunaltro,-perpoterdirlebugieadovere.

-Ah!-gridòRenzo:-oraèilpoetachehaparlato.Dunqueintendeteanchevoialtrilemieragioni.Rispondidunque,oste:eFerrer,cheèilmeglioditutti,èmaivenutoquiafareunbrindisi,easpendereunbeccod'unquattrino?Equelcaneassassinodidon...?Stozitto,perchésonoincervelloanchetroppo.FerrereilpadreCrrr...soio,sonduegalantuomini;macen'èpochide'galantuomini.Ivecchipeggiode'giovani;eigiovani...peggioancorade'vecchi.Però,soncontentochenonsisiafattosangue:oibò;barbarie,dalasciarlefarealboia.Pane;ohquestosì.Nehoricevutidegliurtoni;ma...nehoanchedati.Largo!abbondanza!viva!... Eppure, anche Ferrer... qualche parolina in latino... siésbaraòs trapolorum... Maledetto vizio! Viva! giustizia! pane! ah, ecco le parole giuste!... Là civolevanoque'galantuomini...quandoscappòfuoriquelmaledettotontonton,epoiancoratontonton.Nonsisarebbefuggiti,ve',allora.Tenerlolìquelsignorcurato...Soioachipenso!

Aquestaparola,abbassòlatesta,estettequalchetempo,comeassortoinunpensiero:poimiseungransospiro,ealzòilviso,condueocchiinumiditielustri,conuncertoaccoramentocosìsvenevole,cosìsguaiato,cheguaisechin'eral'oggettoavessepotutovederlounmomento.Maquegliomaccichegiàavevancominciatoaprendersispassodell'eloquenzaappassionataeimbrogliatadiRenzo,tantopiùsenepreserodellasuaariacompunta;ipiùvicinidicevanoaglialtri:guardate;etuttisivoltavanoalui;tantochedivennelozimbellodellabrigata.Nongiàchetuttifosseronellorobuonsenno,onelloroqualsifossesennoordinario;ma,perdireilvero,nessunon'eratantouscito,quantoilpoveroRenzo:eperdipiùeracontadino.Simisero,orl'unoorl'altro,astuzzicarlocon

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domandescioccheegrossolane,concerimoniecanzonatorie.Renzo,oradavasegnod'averselopermale,oraprendevalacosainischerzo,ora,senzabadareatuttequellevoci,parlavaditutt'altro,orarispondeva,orainterrogava;sempreasalti,efuordiproposito.Perbuonasorte,inquelvaneggiamento,glieraperòrimastacomeun'attenzioneistintivaascansareinomidellepersone;dimodochéanchequellochedovevaesserpiùaltamentefittonellasuamemoria,nonfuproferito:chétroppocidispiacerebbesequelnome,perilqualeanchenoisentiamounpo'd'affettoediriverenza,fossestatostrascinatoperquelleboccacce,fossedivenutotrastullodiquellelinguesciagurate.

CapitoloXV

L'oste,vedendocheilgiocoandavainlungo,s'eraaccostatoaRenzo;epregando,conbuonagrazia,queglialtrichelolasciasserostare,l'andavascotendoperunbraccio,ecercavadifargliintendereedipersuaderlocheandasseadormire.MaRenzotornavasempredacapocolnomeecognome,econlegride,eco'buoni figliuoli. Però quelle parole: letto e dormire, ripetute al suo orecchio, gli entraron finalmente in testa; gli fecero sentire un po' più distintamente ilbisognodiciòchesignificavano,eprodusserounmomentodilucidointervallo.Quelpo'disennocheglitornò,glifeceincertomodocapirecheilpiùsen'eraandato:aundipressocomel'ultimomoccolorimastoaccesod'un'illuminazione,favedereglialtrispenti.Sifececoraggio;steselemani,eleappuntellòsullatavola;tentò,unaeduevolte,d'alzarsi;sospirò,barcollò;allaterza,sorrettodall'oste,sirizzò.Quello,reggendolotuttavia, lofeceuscireditralatavolaelapanca;e,presoconunamanounlume,conl'altra,partelocondusse,partelotirò,allameglio,versol'usciodiscala.LìRenzo,alchiassode'salutichecolorogliurlavandietro,sivoltò in fretta;ese il suosostenitorenon fossestatoben lestoa tenerloperunbraccio, lavoltatasarebbestatauncapitombolo;sivoltòdunque,e,conl'altrobracciocheglirimanevalibero,andavatrinciandoeiscrivendonell'ariacertisaluti,aguisad'unnododiSalomone.

-Andiamoaletto,aletto,-dissel'oste,strascicandolo;glifeceimboccarl'uscio;econpiùfaticaancora,lotiròincimadiquellascaletta,epoinellacamerachegli aveva destinata. Renzo, visto il letto che l'aspettava, si rallegrò; guardò amorevolmente l'oste, con due occhietti che ora scintillavan più chemai, oras'eclissavano, come due lucciole; cercò d'equilibrarsi sulle gambe; e stese la mano al viso dell'oste, per prendergli il ganascino, in segno d'amicizia e diriconoscenza;manongli riuscì. -Bravooste! -gli riuscìperòdidire: -oravedocheseiungalantuomo:questaèun'operabuona,dareun lettoaunbuonfigliuolo;maquellafigurachem'haifatta,sulnomeecognome,quellanoneradagalantuomo.Perbuonasortecheanch'iosonfurbolamiaparte...

L'oste, il quale nonpensava che colui potesse ancor tanto connettere; l'oste che, per lunga esperienza, sapeva quanto gli uomini, in quello stato, sian piùsoggettidelsolitoacambiardiparere,volleapprofittarediquellucidointervallo,perfareunaltrotentativo.-Figliuolocaro,-disse,conunavoceeconunfaretuttogentile:-nonl'hofattoperseccarvi,népersapereifattivostri.Cosavolete?èlegge:anchenoibisognaubbidire;altrimentisiamoiprimiaportarnela

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pena.Èmegliocontentarli,e...Dichesitrattafinalmente?Grancosa!dirdueparole.Nonperloro,maperfareunpiacereame:via;quitranoi,aquattr'occhi,facciamlenostrecose;ditemiilvostronome,e...epoiandatealettocolcuorquieto.

-Ahbirbone!-esclamòRenzo:-mariolo!tumitorniancoraincampoconquell'infamitàdelnome,cognomeenegozio!

-Sta'zitto,buffone;va'aletto,-diceval'oste.

MaRenzocontinuavapiù forte: -ho inteso:seidella legaanchetu.Aspetta,aspetta,chet'accomodo io. -Evoltando la testaverso lascaletta,cominciavaaurlarepiùforteancora:-amici!l'osteèdella...

-Hodettopercelia,-gridòquestosulvisodiRenzo,spingendoloversoilletto:-percelia;nonhaiintesochehodettopercelia?

-Ah!percelia:oraparlibene.Quandohaidettopercelia...Sonpropriocelie-.Ecaddebocconisulletto.

- Animo; spogliatevi; presto, - disse l'oste, e al consiglio aggiunse l'aiuto; che ce n'era bisogno.QuandoRenzo si fu levato il farsetto (e ce ne volle), l'ostel'agguantòsubito,ecorseconlemanialletasche,pervederesec'erailmorto.Lotrovò:epensandoche,ilgiornodopo,ilsuoospiteavrebbeavutoafareiconticontutt'altricheconlui,echequelmortosarebbeprobabilmentecadutoinmanididoveunostenonavrebbepotutofarlouscire;volleprovarsisealmenogliriuscivadiconcluderquest'altroaffare.

-Voisieteunbuonfigliuolo,ungalantuomo;n'èvero?-disse.

-Buonfigliuolo,galantuomo,-risposeRenzo,facendotuttavialitigarleditaco'bottonide'pannichenons'eraancorpotutolevare.

-Bene,-replicòl'oste:-saldateoradunquequelpococonticino,perchédomaniiodevouscirepercertimieiaffari...

-Quest'ègiusto,-disseRenzo.-Sonfurbo,magalantuomo...Maidanari?Andareacercareidanariora!

-Eccoliqui,-dissel'oste:e,mettendoinoperatuttalasuapratica,tuttalasuapazienza,tuttalasuadestrezza,gliriuscìdifareilcontoconRenzo,edipagarsi.

-Dammiunamano,ch'iopossafinirdispogliarmi,oste,-disseRenzo.-Lovedoanch'io,ve',chehoaddossoungransonno.

L'osteglidiedel'aiutorichiesto;glisteseperdipiùlacopertaaddosso,eglidissesgarbatamente-buonanotte,-chegiàquellorussava.Poi,perquellaspecied'attrattiva,cheallevoltecitieneaconsiderareunoggettodistizza,alparicheunoggettod'amore,echeforsenonèaltrocheildesideriodiconoscereciòcheoperafortementesull'animonostro,sifermòunmomentoacontemplarel'ospitecosìnoiosoperlui,alzandogliillumesulviso,efacendovi,conlamanostesa,

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ribattersopralaluce;inquell'attoaundipressocheviendipintaPsiche,quandostaaspiarefurtivamenteleformedelconsortesconosciuto.-Pezzod'asino!-dissenellasuamentealpoveroaddormentato:-seiandatoproprioacercartela.Domanipoi,misapraidirechebelgustociavrai.Tangheri,chevoletegirareilmondo,senzasaperdachepartesileviilsole;perimbrogliarvoieilprossimo.

Cosìdettoopensato, ritirò il lume, simosse,uscìdallacamera,echiuse l'uscioachiave.Sulpianerottolodella scala, chiamò l'ostessa;allaqualedissechelasciasseifigliuoliinguardiaaunaloroservetta,escendesseincucina,afarlesueveci.-Bisognach'iovadafuori,ingraziad'unforestierocapitatoqui,nonsocomediavolo,permiadisgrazia,-soggiunse;eleraccontòincompendioilnoiosoaccidente.Poisoggiunseancora:-occhioatutto;esopratuttoprudenza,inquestamaledettagiornata.Abbiamolaggiùunamanodiscapestratiche,trailbere,etrachedinaturasonosboccati,nedicondituttiicolori.Basta,sequalchetemerario...

-Oh!nonsonounabambina,esoanch'ioquelchevafatto.Finora,miparechenonsipossadire...

-Bene,bene;ebadarchepaghino;e tuttique'discorsi che fanno, sulvicariodiprovvisionee ilgovernatoreeFerrere idecurionie i cavalierieSpagnaeFranciaealtresimilicorbellerie,farvistadinonsentire;perché,sesicontraddice,lapuòandarmalesubito;esesidàragione,lapuòandarmaleinavvenire:egiàsaianchetuchequalchevoltaquellichelediconpiùgrosse...Basta;quandosisentoncerteproposizioni,girarlatesta,edire:vengo;comesequalchedunochiamassedaun'altraparte.Iocercheròditornarepiùprestocheposso.

Ciòdetto,sceseconleiincucina,diedeun'occhiataingiro,pervedersec'eranovitàdirilievo;staccòdauncavicchioilcappelloelacappa,preseunrandellodauncantuccio,ricapitolò,conun'altraocchiataallamoglie,l'istruzionicheleavevadate;euscì.Ma,giànelfarquelleoperazioni,avevaripreso,dentrodisé,ilfilodell'apostrofecominciataallettodelpoveroRenzo;elaproseguiva,camminandoinistrada.

«Testardod'unmontanaro!»ChéperquantoRenzoavessevolutotenernascostol'essersuo,questaqualitàsimanifestavadasénelleparole,nellapronunzia,nell'aspettoenegliatti.«Unagiornatacomequesta,aforzadipolitica,aforzad'avergiudizio,ion'uscivonetto;edovevivenirtusullafine,aguastarmil'uovanel paniere.Manca osterie inMilano, che tu dovessi proprio capitare allamia? Fossi almeno capitato solo; che avrei chiuso un occhio, per questa sera; edomattinat'avreifattointenderlaragione.Manosignore;incompagniacivieni;eincompagniad'unbargello,perfarmeglio!»

Aognipasso,l'osteincontravaopasseggieriscompagnati,ocoppie,obrigatedigente,chegiravanosusurrando.Aquestopuntodellasuamutaallocuzione,videvenireunapattugliadisoldati;etirandosidaparte,perlasciarlipassare,liguardòconlacodadell'occhio,econtinuòtrasé:«eccoliigastigamatti.Etu,pezzod'asino,peravervistounpo'digente ingiroa farbaccano, ti sei cacciato in testa che ilmondoabbiaamutarsi.E suquestobel fondamento, ti seirovinatote,evoleviancherovinarme;chenonègiusto.Iofacevodituttopersalvarti;etu,bestia,incontraccambio,c'èmancatopocochenonm'haimessosottosopral'osteria.Oratoccheràatealevartid'impiccio:permecipensoio.Comeseiovolessisapereiltuonomeperunamiacuriosità!Cosam'importaamechetutichiamiTaddeooBartolommeo?Cihounbelgustoanch'ioaprenderlapennainmano!manonsietevoialtrisoliavolerlecoseamodovostro.Losoanch'iochecisondellegridechenoncontannulla:bellanovità,davenircelaadireunmontanaro!Matunonsaichelegridecontrogliosticontano.Epretendi

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girareilmondo,eparlare;enonsaiche,avolerfareamodosuo,eimpiparsidellegride,laprimacosaèdiparlarnecongranriguardo.Eperunpoveroostechefossedeltuoparere,enondomandasseilnomedichicapitaafavorirlo,saitu,bestia,cosac'èdibello?Sottopenaaqualsivogliadeidettiosti,tavernaiedaltri,come sopra, di trecento scudi: sì, son lì che covano trecento scudi; e per ispenderli così bene;daesserapplicati, per i due terzialla regiaCamera, e l'altroall'accusatoreodelatore: quel bel cecino!Ed incasodi inabilità, cinqueannidigalera,emaggiorpena,pecuniariaocorporale,all'arbitriodi suaeccellenza.Obbligatissimoallesuegrazie».

Aquesteparole,l'ostetoccavalasogliadelpalazzodigiustizia.

Lì,comeatuttiglialtriufizi,c'eraungrandafare:pertuttos'attendevaadargliordinicheparevanpiùattiapreoccupareilgiornoseguente,alevareipretestiel'ardireaglianimivogliosidinuovitumulti,adassicurarelaforzanellemanisoliteaadoprarla.S'accrebbelasoldatescaallacasadelvicario;glisbocchidellastradafuronosbarratiditravi,trinceratidicarri.S'ordinòatuttiifornaichefacesseropanesenzaintermissione;sispedironostaffettea'paesicirconvicini,conordinidimandargranoallacittà;aognifornofuronodeputatinobili,chevisiportasserodibuonmattino,ainvigilaresulladistribuzioneeatenereafrenogl'inquieti,conl'autoritàdellapresenza,econlebuoneparole.Maperdar,comesidice,uncolpoalcerchioeunoallabotte,erenderpiùefficaciiconsigliconunpo'dispavento,sipensòanchea trovar lamanieradimetter lemaniaddossoaqualchesedizioso:equestaeraprincipalmente lapartedelcapitanodigiustizia;ilquale,ognunopuòpensarechesentimentiavesseperlesollevazionieperisollevati,conunapezzettad'acquavulnerariasurunodegliorganidellaprofonditàmetafisica.Isuoibracchieranoincampofinodalprincipiodeltumulto:equelsedicenteAmbrogioFusellaera,comehadettol'oste,unbargellotravestito,mandato in giro appuntoper cogliere sul fattoqualchedunodapotersi riconoscere, e tenerlo inpetto, e appostarlo, e acchiapparlopoi, a notteaffattoquieta,o ilgiornodopo.SentitequattroparolediquellapredicadiRenzo,coluigliavevafattosubitoassegnamentosopra;parendogliquellounreobuonuomo,proprioquelchecivoleva.Trovandolopoinuovoaffattodelpaese,avevatentatoilcolpomaestrodicondurlocaldocaldoallecarceri,comeallalocandapiùsicuradellacittà;magliandòfallito,comeavetevisto.Potéperòportareacasalanotiziasicuradelnome,cognomeepatria,oltrecent'altrebellenotiziecongetturali;dimodoché,quandol'ostecapitòlì,adirciòchesapevaintornoaRenzo,nesapevangiàpiùdilui.Entrònellasolitastanza,efecelasuadeposizione:comeeragiuntoadalloggiardaluiunforestiero,chenonavevamaivolutomanifestareilsuonome.

-Avetefattoilvostrodovereainformarlagiustizia-;disseunnotaiocriminale,mettendogiùlapenna,-magiàlosapevamo.

«Belsegreto!»pensòl'oste:«civuoleungrantalento!»-Esappiamoanche,-continuòilnotaio,-quelriveritonome.

«Diavolo!ilnomepoi,com'hannofatto?»pensòl'ostequestavolta.

-Mavoi,-ripresel'altro,convoltoserio,-voinonditetuttosinceramente.

-Cosadevodiredipiù?

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-Ah!ah!sappiamobenissimochecoluihaportatonellavostraosteriaunaquantitàdipanerubato,erubatoconviolenza,perviadisaccheggioedisedizione.

-Vienunoconunpaneintasca;soassaidov'èandatoaprenderlo.Perché,aparlarcomeinpuntodimorte,possodiredinonaverglivistocheunpanesolo.

-Già;semprescusare,difendere:chisentevoialtri,sontuttigalantuomini.Comepoteteprovarechequelpanefossedibuonacquisto?

-Cosahodaprovareio?iononc'entro:iofol'oste.

-Nonpotreteperònegarechecodestovostroavventorenonabbiaavutalatemeritàdiproferirparoleingiuriosecontrolegride,edifareattimalieindecenticontrol'armedisuaeccellenza.

-Mifacciagrazia,vossignoria:comepuòmaiesseremioavventore,selovedoperlaprimavolta?Èildiavolo,conrispettoparlando,chel'hamandatoacasamia:eseloconoscessi,vossignoriavedebenechenonavreiavutobisognodidomandargliilsuonome.

-Però,nellavostraosteria,allavostrapresenza,sisondettecosedifuoco:paroletemerarie,proposizionisediziose,mormorazioni,strida,clamori.

- Come vuole vossignoria ch'io badi agli spropositi che possondire tanti urloni che parlan tutti insieme? Io devo attendere a'miei interessi, che sonounpover'uomo.Epoivossignoriasabenechechièdilinguasciolta,perilsolitoèanchelestodimano,tantopiùquandosonounabrigata,e...

-Sì,sì;lasciatelifareedire:domani,domani,vedreteseglisaràpassatoilruzzo.Cosacredete?

-Iononcredonulla.

-ChelacanagliasiadiventatapadronadiMilano?

-Ohgiusto!

-Vedrete,vedrete.

- Intendobenissimo: ilresaràsempre ilre;machiavràriscosso,avràriscosso:enaturalmenteunpoveropadredi famiglianonhavogliadiriscotere.Lorsignorihannolaforza:alorsignoritocca.

-Aveteancoramoltagenteincasa?

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-Unvisibilio.

-Equelvostroavventorecosafa?Continuaaschiamazzare,amettersulagente,apreparartumultiperdomani?

-Quelforestiero,vuoldirevossignoria:èandatoaletto.

-Dunqueavetemoltagente...Basta;badateanonlasciarloscappare.

«Chedevofareilbirroio?»pensòl'oste;manondissenésìnéno.

-Tornatepureacasa;eabbiategiudizio,-ripreseilnotaio.

-Iohosempreavutogiudizio.Vossignoriapuòdiresehomaidatodafareallagiustizia.

-Enoncrediatechelagiustiziaabbiaperdutalasuaforza.

-Io?percarità!iononcredonulla:abbadoafarl'oste.

-Lasolitacanzone:nonavetemaialtrodadire.

-Chehodadirealtro?Laveritàèunasola.

-Basta;perorariteniamociòcheavetedeposto;severràpoiilcaso,informeretepiùminutamentelagiustizia,intornoaciòchevipotràvenirdomandato.

-Cosahodainformare?iononsonulla;appenaappenaholatestadaattendereaifattimiei.

-Badateanonlasciarlopartire.

-Sperochel'illustrissimosignorcapitanosapràchesonvenutosubitoafareilmiodovere.Baciolemaniavossignoria.

Allospuntardelgiorno,Renzorussavadacircasett'ore,ederaancora,poveretto!sulpiùbello,quandoduefortiscosseallebraccia,eunavocechedappièdellettogridava:«LorenzoTramaglino!»,lofeceroriscotere.Sirisentì,ritiròlebraccia,aprìgliocchiastento;eviderittoappièdellettounuomovestitodinero,eduearmati,unodiqua,unodilàdelcapezzale.E,tralasorpresa,eilnonesserdestobene,elaspranghettadiquelvinochesapete,rimaseunmomentocomeincantato;ecredendodisognare,enonpiacendogliquelsogno,sidimenava,comeperisvegliarsiaffatto.

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-Ah!avetesentitounavolta,LorenzoTramaglino?-dissel'uomodallacappanera,quelnotaiomedesimodellaseraavanti.-Animodunque;levatevi,eveniteconnoi.

-LorenzoTramaglino!-disseRenzoTramaglino:-cosavuoldirquesto?Cosavoletedame?Chiv'hadettoilmionome?

-Menociarle,efatepresto,-disseunode'birricheglistavanoafianco,prendendoglidinuovoilbraccio.

-Ohe!cheprepotenzaèquesta?-gridòRenzo,ritirandoilbraccio.-Oste!ol'oste!

-Loportiamviaincamicia?-disseancoraquelbirro,voltandosialnotaio.

-Aveteinteso?-dissequestoaRenzo:-sifaràcosì,senonvilevatesubitosubito,pervenirconnoi.

-Eperché?-domandòRenzo.

-Ilperchélosentiretedalsignorcapitanodigiustizia.

-Io?Iosonoungalantuomo:nonhofattonulla;emimaraviglio...

-Megliopervoi,megliopervoi;così,indueparolesaretespicciato,epotreteandarveneperifattivostri.

-Milascinoandareora,-disseRenzo:-iononhochefarnullaconlagiustizia.

-Orsù,finiamola!-disseunbirro.

-Loportiamoviadavvero?-dissel'altro.

-LorenzoTramaglino!-disseilnotaio.

-Comesailmionome,vossignoria?

-Fateilvostrodovere,-disseilnotaioa'birri;iqualimiserosubitolemaniaddossoaRenzo,pertirarlofuoridelletto.

-Eh!nontoccatelacarned'ungalantuomo,che...!Misovestirdame.

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-Dunquevestitevisubito,-disseilnotaio.

-Mivesto,-risposeRenzo;eandavadifattiraccogliendoquaelàipannisparsisulletto,comegliavanzid'unnaufragiosullido.Ecominciandoametterseli,proseguivatuttaviadicendo:-maiononcivoglioandaredalcapitanodigiustizia.Nonhochefarnullaconlui.Giacchémisifaquest'affrontoingiustamente,voglioessercondottodaFerrer.Quelloloconosco,socheèungalantuomo;em'hadell'obbligazioni.

-Sì,sì,figliuolo,saretecondottodaFerrer,-risposeilnotaio.Inaltrecircostanze,avrebberiso,propriodigusto,d'unarichiestasimile;manoneramomentodaridere.Giànelvenire,avevavistoperlestradeuncertomovimento,danonpotersibendefiniresefosserorimasuglid'unasollevazionenondeltuttosedata,oprincìpid'unanuova:unosbucardipersone,unaccozzarsi,unandareabrigate,unfarcrocchi.Eora,senzafarnesembiante,ocercandoalmenodinonfarlo,stavainorecchi,egliparevacheilronzìoandassecrescendo.Desideravadunquedispicciarsi;maavrebbeanchevolutocondurviaRenzod'amoreed'accordo;giacché,sesifossevenutiaguerraapertaconlui,nonpotevaessercerto,quandofosseroinistrada,ditrovarsitrecontr'uno.Perciòdavad'occhioa'birri,cheavessero pazienza, e non inasprissero il giovine; e dalla parte sua, cercava di persuaderlo con buone parole. Il giovine intanto,mentre si vestiva adaginoadagino, richiamandosi, comepoteva,allamemoriagliavvenimentidelgiornoavanti, indovinavabene,aundipresso, che legridee ilnomee il cognomedovevanoesser lacausaditutto;macomediaminecolui losapevaquelnome?Echediamineeraaccadutoinquellanotte,perchélagiustiziaavessepresotant'animo,davenireacolposicuro,ametterlemaniaddossoaunode'buonifigliuoliche,ilgiornoavanti,avevantantavoceincapitolo?echenondovevanoessertuttiaddormentati,poichéRenzos'accorgevaancheluid'unronzìocrescentenellastrada.Guardandopoiinvisoilnotaio,viscorgevainpelleinpellelatitubazionechecostuisisforzavainvanoditenernascosta.Onde,cosìpervenireinchiarodellesuecongetture,escoprirpaese,comepertirareinlungo,eanchepertentareuncolpo,disse:-vedobenecos'èl'originedituttoquesto:glièperamordelnomeedelcognome.Ierseraveramenteerounpo'allegro:questiostiallevoltehannocertivinitraditori;eallevolte,comedico,sisa,quandoilvinoègiù,èluicheparla.Ma,senonsitrattad'altro,orasonprontoadarleognisoddisfazione.Epoi,giàleilosailmionome.Chidiamineglielhadetto?

-Bravo,figliuolo,bravo!-risposeilnotaio,tuttomanieroso:-vedocheavetegiudizio;e,credeteamechesondelmestiere,voisietepiùfurbochetant'altri.Èlamigliormanierad'uscirneprestoebene:concodestebuonedisposizioni,indueparolesietespicciato,elasciatoinlibertà.Maio,vedetefigliuolo,holemanilegate,nonpossorilasciarviqui,comevorrei.Via,fatepresto,evenitepuresenzatimore;chequandovedrannochisiete;epoiiodirò...Lasciatefareame...Basta;sbrigatevi,figliuolo.

-Ah!leinonpuò:intendo,-disseRenzo;econtinuavaavestirsi,rispingendoconde'cenniicennicheibirrifacevanodimetterglilemaniaddosso,perfarlospicciare.

-Passeremodallapiazzadelduomo?-domandòpoialnotaio.

-Didovevolete;perlapiùcorta,affinedilasciarvipiùprestoinlibertà,-dissequello,rodendosidentrodisé,didoverlasciarcadereinterraquelladomandamisteriosadiRenzo,chepotevadivenireuntemadicentointerrogazioni.«Quandounonascedisgraziato!»pensava.«Ecco;mivieneallemaniunoche,sivede,

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nonvorrebbealtrochecantare;e,unpo'direspiroches'avesse,cosìextraformam,accademicamente,inviadidiscorsoamichevole,glisifarebbeconfessar,senzacorda,quelcheunovolesse;unuomodacondurloinprigionegiàbell'eesaminato,senzachesenefosseaccorto:eunuomodiquestasortemideveperl'appuntocapitareinunmomentocosìangustiato.Eh!nonc'èscampo»,continuavaapensare,tendendogliorecchi,epiegandolatestaall'indietro:«nonc'èrimedio;e'risicad'essereunagiornatapeggiodiieri».Ciòchelofecepensarcosì,fuunrumorestraordinariochesisentìnellastrada:enonpotétenersidinonaprir l'impannata, per dare un'occhiatina. Vide ch'era un crocchio di cittadini, i quali, all'intimazione di sbandarsi, fatta loro da una pattuglia, avevan daprincipiorispostoconcattiveparole,efinalmentesiseparavancontinuandoabrontolare;equelchealnotaioparveunsegnomortale,isoldatieranpienidiciviltà.Chiusel'impannata,estetteunmomentoinforse,sedovessecondurl'impresaatermine,olasciarRenzoinguardiade'duebirri,ecorrerdalcapitanodigiustizia,arendercontodiciòcheaccadeva.«Ma»,pensòsubito,«misidiràchesonounbuonanulla,unpusillanime,echedovevoeseguirgliordini.Siamoinballo;bisognaballare.Malannaggialafuria!Maledettoilmestiere!»

Renzo era levato; i due satelliti gli stavano a' fianchi. Il notaio accennò a costoro che non lo sforzasser troppo, e disse a lui: - da bravo, figliuolo; a noi,spicciatevi.

AncheRenzosentiva,vedevaepensava.Eraormaituttovestito,salvo il farsetto,chetenevaconunamano, frugandocon l'altranelle tasche. -Ohe! -disse,guardandoilnotaio,conunvisomoltosignificante:-quic'erade'soldieunalettera.Signormio!

-Visaràdatoognicosapuntualmente,-disseilnotaio,dopoadempitequellepocheformalità.Andiamo,andiamo.

-No,no,no,-disseRenzo,tentennandoilcapo:-questanonmiva:vogliolarobamia,signormio.Renderòcontodellemieazioni;mavogliolarobamia.

-Vogliofarvivederechemifidodivoi:tenete,efatepresto,-disseilnotaio,levandosidiseno,econsegnando,conunsospiro,aRenzolecosesequestrate.Questo,riponendolealloroposto,mormoravatra'denti:-allalarga!bazzicatetantoco'ladri,cheaveteunpocoimparatoilmestiere-.Ibirrinonpotevanpiùstareallemosse;mailnotaiolitenevaafrenocongliocchi,edicevaintantotrasé:«setuarriviametterpiededentroquellasoglia,l'haidapagarconusura,l'haidapagare».

MentreRenzosimettevailfarsetto,eprendevailcappello,ilnotaiofececennoaunde'birri,ches'avviasseperlascala;glimandòdietroilprigioniero,poil'altroamico;poisimosseanchelui.Incucinachefurono,mentreRenzodice:-equest'ostebenedettodoves'ècacciato?-ilnotaiofaunaltrocennoa'birri;iquali afferrano, l'uno la destra, l'altro la sinistra del giovine, e in fretta in fretta gli legano i polsi con certi ordigni, per quell'ipocrita figura d'eufemismo,chiamatimanichini.Consistevanoquesti(cidispiacedidoverdiscendereaparticolariindegnidellagravitàstorica;malachiarezzalorichiede),consistevanoinunacordicella lungaunpo'piùche ilgirod'unpolsoordinario, laqualeavevanellecimeduepezzettidi legno, comeduepiccolestanghette.Lacordicellacircondavailpolsodelpaziente;ilegnetti,passatitrailmedioel'anularedelprenditore,glirimanevanochiusiinpugno,dimodoche,girandoli,ristringevalalegatura,avolontà;econciòavevamezzo,nonsolod'assicurarelapresa,maanchedimartirizzareunricalcitrante:eaquestofine,lacordicellaerasparsadinodi.

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Renzosidivincola,grida:-chetradimentoèquesto?Aungalantuomo...!-Mailnotaio,cheperognitristofattoavevalesuebuoneparole,-abbiatepazienza,-diceva:-fannoillorodovere.Cosavolete?sontutteformalità;eanchenoinonpossiamotrattarlagenteasecondadelnostrocuore.Senonsifacessequellocheciviencomandato,staremmofreschinoialtri,peggiodivoi.Abbiatepazienza.

Mentreparlava,idueacuitoccavaafare,diederounagirataa'legnetti.Renzos'acquietò,comeuncavallobizzarrochesisenteillabbrostrettotralemorse,eesclamò:-pazienza!

- Bravo figliuolo! - disse il notaio: - questa è la veramaniera d'uscirne a bene. Cosa volete? è una seccatura; lo vedo anch'io;ma, portandovi bene, in unmomentonesietefuori.Egiacchévedochesietebendisposto,eiomisentoinclinatoaaiutarvi,vogliodarviancheunaltroparere,pervostrobene.Credeteame,chesonpraticodiquestecose:andateviadirittodiritto,senzaguardareinquaeinlà,senzafarviscorgere:cosìnessunobadaavoi,nessunos'avvedediquelcheè;evoiconservateilvostroonore.Diquiaun'oravoisieteinlibertà:c'ètantodafare,cheavrannofrettaanchelorodisbrigarvi:epoiparleròio...Ven'andateperifattivostri;enessunosapràchesietestatonellemanidellagiustizia.Evoialtri,-continuòpoi,voltandosia'birri,conunvisosevero:-guardatebenedinonfarglimale,perchéloproteggoio:ilvostrodoverebisognachelofacciate;maricordatevicheèungalantuomo,ungiovinecivile,ilquale,diquiapoco,saràinlibertà;echeglidevepremereilsuoonore.Andateinmanierachenessunos'avvedadinulla:comesefostetregalantuominichevannoaspasso-.E,contonoimperativo,econsopraccigliominaccioso,concluse:-m'avete inteso-.VoltatosipoiaRenzo,colsopraccigliospianato,ecolvisodivenutoauntrattoridente,cheparevavolessedire:ohnoisìchesiamoamici!,glibisbigliòdinuovo:-giudizio;fateamiomodo:andateraccoltoequieto;fidatevidichivivuolbene:andiamo-.Elacomitivas'avviò.

Però,ditantebelleparoleRenzo,nonnecredetteuna:nécheilnotaiovolessepiùbenealuichea'birri,nécheprendessetantoacuorelasuariputazione,nécheavesseintenziond'aiutarlo:capìbenissimocheilgalantuomo,temendochesipresentasseperlastradaqualchebuonaoccasionediscapparglidallemani,metteva innanzi que' beimotivi, per istornar lui dallo starci attento e da approfittarne. Dimodoché tutte quelle esortazioni non servirono ad altro che aconfermarloneldisegnochegiàavevaintesta,difartuttoilcontrario.

Nessunoconcludadaciòcheilnotaiofosseunfurboinespertoenovizio;perchés'ingannerebbe.Eraunfurbomatricolato,diceilnostrostorico,ilqualeparechefossenelnumerode'suoiamici:ma,inquelmomento,sitrovavaconl'animoagitato.Asanguefreddo,visodiriocomesisarebbefattobeffedichi,perindurreunaltroafareunacosapersésospetta,fosseandatosuggerendoglielaeinculcandoglielacaldamente,conquellamiserabilefintadidargliunpareredisinteressato, da amico.Ma è una tendenza generale degli uomini, quando sono agitati e angustiati, e vedono ciò che un altro potrebbe fare per levarlid'impiccio,dichiederglieloconistanzaeripetutamenteeconognisortedipretesti;eifurbi,quandosonoangustiatieagitati,cadonoanchelorosottoquestaleggecomune.Quindièche,insimilicircostanze,fannoperlopiùunacosìmeschinafigura.Que'ritrovatimaestri,quellebellemalizie,conlequalisonoavvezziavincere,chesondiventateperloroquasiunasecondanatura,eche,messeinoperaatempo,econdotteconlapacatezzad'animo,conlaserenitàdimentenecessarie, fanno ilcolpocosìbeneecosìnascostamente,econosciuteanche,dopo lariuscita, riscotono l'applausouniversale; ipoveriniquandosonoallestrette,leadopranoinfretta,all'impazzata,senzagarbonégrazia.Dimanieracheaunochelivedaingegnarsiearrabattarsiaquelmodo,fannopietàemovonlerisa,el'uomochepretendonoalloradimettereinmezzo,quantunquemenoaccortodiloro,scoprebenissimotuttoillorogioco,edaquegliartifiziricava

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lumepersé,controdiloro.Perciònonsipuòmaiabbastanzaraccomandarea'furbidiprofessionediconservarsempreillorosanguefreddo,od'essersempreipiùforti,cheèlapiùsicura.

Renzoadunque,appenafuronoinistrada,cominciòagirargliocchiinquaeinlà,asporgersiconlapersona,adestraeasinistra,atendergliorecchi.Nonc'eraperòconcorsostraordinario;ebenchésulvisodipiùd'unpasseggierosipotesseleggerfacilmenteuncertononsochedisedizioso,pureognunoandavadirittoperlasuastrada;esedizionepropriamentedetta,nonc'era.

-Giudizio,giudizio!-glisusurravailnotaiodietrolespalle:-ilvostroonore;l'onore,figliuolo-.MaquandoRenzo,badandoattentamenteatrechevenivanoconvisiaccesi,sentìcheparlavand'unforno,difarinanascosta,digiustizia,cominciòancheafarlorode'cennicolviso,eatossireinquelmodocheindicatutt'altrocheunraffreddore.Quelliguardaronopiùattentamente lacomitiva,esi fermarono;con lorosi fermaronoaltri chearrivavano;altri, cheglieranpassatidavanti,voltatisialbisbiglìo,tornavanoindietro,efacevancoda.

-Badateavoi; giudizio, figliuolo;peggiopervoivedete;nonguastate i fatti vostri; l'onore, la riputazione, - continuavaa susurrare ilnotaio.Renzo facevapeggio.Ibirri,dopoessersiconsultaticonl'occhio,pensandodifarbene(ognunoèsoggettoasbagliare),glidiederounastrettadimanichini.

-Ahi!ahi!ahi!-gridailtormentato:algrido,lagentes'affollaintorno;n'accorredaognipartedellastrada:lacomitivasitrovaincagliata.-Èunmalvivente,-bisbigliavailnotaioaquellicheglieranoaridosso:-èunladrocoltosulfatto.Siritirino,lascinpassarlagiustizia-.MaRenzo,vistoilbelmomento,vistiibirridiventarbianchi,oalmenopallidi,«senonm'aiutoora,pensò,miodanno».Esubitoalzòlavoce:-figliuoli!mimenanoinprigione,perchéierihogridato:paneegiustizia.Nonhofattonulla;songalantuomo:aiutatemi,nonm'abbandonate,figliuoli!

Unmormorìofavorevole,vocipiùchiarediproteziones'alzanoinrisposta:ibirrisulprincipiocomandano,poichiedono,poipreganoipiùvicinid'andarsene,edifarlargo:lafollainveceincalzaepigiasemprepiù.Quelli,vistalamalaparata,lascianandareimanichini,enonsicuranpiùd'altrochediperdersinellafolla, per uscirne inosservati. Il notaio desiderava ardentemente di far lo stesso; ma c'era de' guai, per amor della cappa nera. Il pover'uomo, pallido esbigottito,cercavadifarsipiccinopiccino,s'andavastorcendo,perisgusciarfuordellafolla;manonpotevaalzargliocchi,chenonsenevedesseventiaddosso.Studiava tutte le maniere di comparire un estraneo che, passando di lì a caso, si fosse trovato stretto nella calca, come una pagliucola nel ghiaccio; eriscontrandosi a viso a viso conuno che lo guardava fisso, conun cipiglio peggiodegli altri, lui, composta la bocca al sorriso, conun suo fare sciocco, glidomandò:-cos'èstato?

-Uhcorvaccio!-risposecolui.-Corvaccio!corvaccio!-risonòall'intorno.Allegridas'aggiunserogliurtoni;dimanierache,inpocotempo,parteconlegambeproprie,parteconlegomitaaltrui,ottenneciòchepiùglipremevainquelmomento,d'esserfuoridiquelserraserra.

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CapitoloXVI

-Scappa,scappa,galantuomo:lìc'èunconvento,eccolàunachiesa;diqui,di là,-sigridaaRenzodaogniparte.Inquantoalloscappare,pensateseavevabisognodiconsigli.Findalprimomomentocheglierabalenatoinmenteunasperanzad'uscirdaquell'unghie,avevacominciatoafareisuoiconti,estabilito,sequestogliriusciva,d'andaresenzafermarsi,finchenonfossefuori,nonsolodellacittà,madelducato.«Perché»,avevapensato,«ilmionomel'hannosu'lorolibracci,inqualunquemanieral'abbianoavuto;ecolnomeecognome,mivengonoaprenderequandovogliono».Einquantoaunasilo,nonvisisarebbecacciatochequandoavesseavuto ibirriallespalle.«Perché, sepossoessereucceldibosco»,avevaanchepensato,«nonvogliodiventareucceldigabbia».AvevadunquedisegnatopersuorifugioquelpaesenelterritoriodiBergamo,dov'eraaccasatoquelsuocuginoBortolo,sevenerammentate,chepiùvoltel'avevainvitatoaandarlà.Matrovarlastrada,lìstavailmale.Lasciatoinunapartesconosciutad'unacittàsipuòdiresconosciuta,Renzononsapevaneppuredacheportas'uscisseperandareaBergamo;equandol'avessesaputo,nonsapevapoiandareallaporta.Fulìlìperfarsiinsegnarlastradadaqualchedunode'suoi liberatori; ma siccome nel poco tempo che aveva avuto per meditare su' casi suoi, gli eran passate per la mente certe idee su quello spadaio cosìobbligante,padrediquattrofigliuoli,così,abuonconto,nonvollemanifestareisuoidisegniaunagranbrigata,dovecenepotevaesserequalchealtrodiquelconio; e risolvette subito d'allontanarsi in fretta di lì: che la strada se la farebbe poi insegnare, in luogo dove nessuno sapesse chi era, né il perché ladomandasse.Dissea'suoiliberatori:-grazietante,figliuoli:siatebenedetti,-e,uscendoperillargocheglifufattoimmediatamente,preselarincorsa,evia;dentroperunvicolo,giùperunastradetta,galoppòunpezzo,senzasaperdove.Quandogliparved'essersiallontanatoabbastanza,rallentòilpasso,pernondarsospetto;ecominciòaguardareinquaeinlà,perisceglierlapersonaacuifarlasuadomanda,unafacciacheispirasseconfidenza.Maanchequic'eradell'imbroglio.Ladomandaperséerasospetta; il tempostringeva; ibirri,appenaliberatidaquelpiccolointoppo,dovevansenzadubbioessersirimessi intracciadellorofuggitivo;lavocediquellafugapotevaesserearrivatafinlà;eintalistrette,Renzodovettefareforsediecigiudizifisionomici,primaditrovarlafigurachegliparesseaproposito.Quelgrassotto,chestavarittosullasogliadellasuabottega,agambelarghe,conlemanididietro,conlapanciainfuori,colmentoinaria,dalqualependevaunagranpappagorgia,eche,nonavendoaltrochefare,andavaalternativamentesollevandosullapuntade'piedilasuamassatremolante,elasciandolaricaderesuicalcagni,avevaunvisodicicalonecurioso,che,invecedidardellerisposte,avrebbefattodelleinterrogazioni.Quell'altrochevenivainnanzi,congliocchifissi,ecollabbroinfuori,noncheinsegnarprestoebenelastradaaunaltro,appenaparevaconoscerlasua.Quelragazzotto,che,adireilvero,mostravad'essermoltosveglio,mostravaperòd'essereanchepiùmalizioso;eprobabilmenteavrebbeavutoungustomattoafarandareunpoverocontadinodallaparteoppostaaquellachedesiderava.Tant'èverocheall'uomoimpicciato,quasiognicosaèunnuovoimpiccio!Vistofinalmenteunochevenivainfretta,pensòchequesto,avendoprobabilmentequalcheaffarepressante,glirisponderebbesubito,senz'altrechiacchiere;esentendoloparlardasé,giudicòchedovesseessereunuomosincero.Glis'accostò,edisse:-digrazia,quelsignore,dachepartesivaperandareaBergamo?

-PerandareaBergamo?Daportaorientale.

-Grazietante;eperandareaportaorientale?

-Prendetequestastradaamancina;vitroveretesullapiazzadelduomo;poi...

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-Basta,signore;ilrestoloso.Dioglienerendamerito-.Ediviatos'incamminòdallapartecheglierastataindicata.L'altrogliguardòdietrounmomento,e,accozzandonelsuopensieroquellamanieradicamminareconladomanda,dissetrasé:«on'hafattauna,oqualchedunolavuolfarealui».

Renzoarriva sullapiazzadelduomo; l'attraversa,passaaccantoaunmucchiodi cenereedi carboni spenti, e riconoscegli avanzidel falòdi cuiera statospettatoreilgiornoavanti;costeggiagliscalinidelduomo,rivedeilfornodellegrucce,mezzosmantellato,eguardatodasoldati;etiradirittoperlastradadacuieravenutoinsiemeconlafolla;arrivaalconventode'cappuccini;dàun'occhiataaquellapiazzaeallaportadellachiesa,edicetrasé,sospirando:«m'avevaperòdatounbuonparerequelfratediieri:chestessiinchiesaaaspettare,eafareunpo'dibene».

Qui,essendosifermatounmomentoaguardareattentamenteallaportapercuidovevapassare,evedendovi,cosìdalontano,moltagenteaguardia,eavendolafantasiaunpo'riscaldata(bisognacompatirlo;avevaisuoimotivi),provòunacertaripugnanzaadaffrontarequelpasso.Sitrovavacosìamanounluogod'asilo,edove,conquellalettera,sarebbebenraccomandato;futentatofortemented'entrarvi.Ma,subitoripresoanimo,pensò:«ucceldibosco,finchesipuò.Chimiconosce?Diragione,ibirrinonsisaranfattiinpezzi,perandarmiadaspettareatutteleporte».Sivoltò,pervederesemaivenisserodaquellaparte:nonvidenéquelli,néaltricheparesserooccuparsidilui.Vainnanzi;rallentaquellegambebenedette,chevolevansemprecorrere,mentreconvenivasoltantocamminare;eadagioadagio,fischiandoinsemitono,arrivaallaporta.

C'era,propriosulpasso,unmucchiodigabellini,e,perrinforzo,anchede'michelettispagnoli;mastavantuttiattentiversoildifuori,pernonlasciareentrardiquelliche,allanotiziad'unasommossa,v'accorrono,comeicorvialcampodoveèstatadatabattaglia;dimanieracheRenzo,conun'ariaindifferente,congliocchibassi,econunandarecosìtrailviandanteeunochevadaaspasso,uscì,senzachenessunoglidicessenulla;mailcuoredidentrofacevaungranbattere.Vedendoadirittaunaviottola,entròinquella,perevitarelastradamaestra;ecamminòunpezzoprimadivoltarsineppureindietro.

Cammina, cammina; trova cascine, trova villaggi, tira innanzi senza domandarne il nome; è certo d'allontanarsi daMilano, spera d'andar verso Bergamo;questoglibastaperora.Ognitanto,sivoltavaindietro;ognitanto,andavaancheguardandoestrofinandoorl'unoorl'altropolso,ancoraunpo'indolenziti,esegnati in giro d'una striscia rosseggiante, vestigio della cordicella. I suoi pensieri erano, come ognuno può immaginarsi, un guazzabuglio di pentimenti,d'inquietudini,dirabbie,ditenerezze;eraunostudiofaticosodiraccapezzarelecosedetteefattelaseraavanti,discoprirlapartesegretadellasuadolorosastoria, e sopra tutto come avean potuto risapere il suo nome. I suoi sospetti cadevan naturalmente sullo spadaio, al quale si rammentava bene d'averlospiattellato.Eripensandoallamanieraconcuiglielavevacavatodibocca,eatuttoilfaredicolui,eatuttequell'esibizionicheriuscivansempreavolersaperqualcosa,ilsospettodivenivaquasicertezza.Senonchesirammentavapoianche,inconfuso,d'aver,dopolapartenzadellospadaio,continuatoacicalare;conchi,indovinalagrillo;dicosa,lamemoria,perquantovenisseesaminata,nonlosapevadire:nonsapevadiraltroched'essersiinqueltempotrovatafuordicasa. Il poverino si smarriva in quella ricerca: era come un uomo che ha sottoscritti molti fogli bianchi, e gli ha affidati a uno che credeva il fior de'galantuomini;escoprendolopoiunimbroglione,vorrebbeconoscerelostatode'suoiaffari:checonoscere?èuncaos.Unaltrostudiopenosoeraquellodifarsull'avvenireundisegnocheglipotessepiacere:quellichenoneranoinaria,erantuttimalinconici.

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Mabenpresto,lostudiopiùpenosofuquelloditrovarlastrada.Dopoavercamminatounpezzo,sipuòdire,allaventura,videchedasénonnepotevauscire.ProvavabensìunacertaripugnanzaametterfuoriquellaparolaBergamo,comeseavesseunnonsochedisospetto,disfacciato;manonsipotevafardimeno.Risolvettedunquedirivolgersi,comeavevafattoinMilano,alprimoviandantelacuifisonomiagliandasseagenio;ecosìfece.

-Sietefuordistrada,-glirisposequesto;e,pensatociunpoco,parteconparole,parteco'cenni,gl'indicòilgirochedovevafare,perrimettersisullastradamaestra.Renzoloringraziò,fecelevistedifarcomeglierastatodetto,preseinfattidaquellaparte,conintenzioneperòd'avvicinarsibensìaquellabenedettastradamaestra,dinonperderladivista,dicosteggiarlapiùchefossepossibile;masenzamettervipiede.Ildisegnoerapiùfaciledaconcepirsichedaeseguirsi.Laconclusionefuche,andandocosìdadestraasinistra,e,comesidice,azigzag,parteseguendol'altreindicazionichesifacevacoraggioapescarquaelà,partecorreggendolesecondoisuoilumi,eadattandolealsuointento,partelasciandosiguidardallestradeincuisitrovavaincamminato,ilnostrofuggitivoavevafatteforsedodicimiglia,chenoneradistantedaMilanopiùdisei;einquantoaBergamo,eramoltosenonsen'eraallontanato.Cominciòapersuadersiche,ancheinquellamaniera,nonsen'uscivaabene;epensòatrovarqualchealtroripiego.

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Quellocheglivenneinmente,fudiscovar,conqualcheastuzia,ilnomediqualchepaesevicinoalconfine,ealqualesipotesseandareperistradecomunali:edomandandodiquello, si farebbe insegnar lastrada,senzaseminarquae làquelladomandadiBergamo,chegliparevapuzzar tantodi fuga,disfratto,dicriminale.

Mentrecercalamanieradipescartuttequellenotizie,senzadarsospetto,vedependereunafrascadaunacasucciasolitaria,fuorid'unpaesello.Daqualchetempo,sentivaanchecrescereilbisognodiristorarlesueforze;pensòchelìsarebbeilluogodifareidueserviziinunavolta;entrò.Nonc'eracheunavecchia,conlaroccaalfianco,ecolfusoinmano.Chieseunboccone;glifuoffertounpo'distracchinoedelvinbuono:accettòlostracchino,delvinolaringraziò(glieravenutoinodio,perquelloscherzochegliavevafattolaseraavanti);esimiseasedere,pregandoladonnachefacessepresto.Questa,inunmomento,ebbemessointavola;esubitodopocominciòatempestare ilsuoospitedidomande,esulsuoessere,esuigranfattidiMilano:ché lavocen'eraarrivatafin là.Renzo,nonsoloseppeschermirsidalledomande,conmoltadisinvoltura;ma,approfittandosidelladifficoltàmedesima,feceservirealsuointentolacuriositàdellavecchia,cheglidomandavadovefosseincamminato.

-Devoandareinmolti luoghi,-rispose:-e,setrovounritaglioditempo,vorreianchepassareunmomentodaquelpaese,piùttostogrosso,sullastradadiBergamo,vicinoalconfine,perònellostatodiMilano...Comesichiama?-«Qualchedunocenesarà»,pensavaintantotrasé.

-Gorgonzola,voletedire,-risposelavecchia.

-Gorgonzola!-ripetéRenzo,quasipermettersimeglioinmentelaparola.-Èmoltolontanodiqui?-ripresepoi.

-Nonlosoprecisamente:sarannodieci,sarannododicimiglia.Secifossequalchedunode'mieifigliuoli,velosaprebbedire.

-Ecredetechecisipossaandareperquestebelleviottole,senzaprenderlastradamaestra?dovec'èunapolvere,unapolvere!Tantotempochenonpiove!

-Amemipardisì:potetedomandarenelprimopaesechetrovereteandandoadiritta-.Eglielonominò.

-Vabene;-disseRenzo;s'alzò,preseunpezzodipanecheglieraavanzatodellamagracolazione,unpanebendiversodaquellocheavevatrovato,ilgiornoavanti,appièdellacrocedisanDionigi;pagòilconto,uscì,epreseadiritta.E,pernonvel'allungarpiùdelbisogno,colnomediGorgonzolainbocca,dipaeseinpaese,ciarrivò,un'oracircaprimadisera.

Giàcamminfacendo,avevadisegnatodifarlìun'altrafermatina,perfareunpastounpo'piùsostanzioso.Ilcorpoavrebbeanchegraditounpo'diletto;maprimachecontentarloinquesto,Renzol'avrebbelasciatocaderrifinitosullastrada.Ilsuopropositoerad'informarsiall'osteria,delladistanzadell'Adda,dicavardestramentenotiziadiqualchetraversachemettesselà,edirincamminarsidaquellaparte,subitodopoessersirinfrescato.Natoecresciutoallaseconda

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sorgente,perdircosì,diquelfiume,avevasentitodirpiùvolte,che,auncertopunto,eperuncertotratto,essofacevaconfinetralostatomilaneseeilveneto:delpuntoedeltrattononavevaun'ideaprecisa;ma,alloracomeallora,l'affarpiùurgenteeradipassarlo,dovunquesifosse.Senongliriuscivainquelgiorno,erarisolutodicamminarefinchel'oraelalenaglielopermettessero:ed'aspettarpoil'alba,inuncampo,inundeserto;dovepiacesseaDio;purchenonfosseun'osteria.

FattialcunipassiinGorgonzola,videun'insegna,entrò;eall'oste,cheglivenneincontro,chieseunboccone,eunamezzettadivino:lemigliadipiù,eiltempogliavevanfattopassarequell'odiocosìestremoefanatico.-Vipregodifarpresto,soggiunse:-perchéhobisognodirimettermisubitoinistrada-.Equestolodisse,nonsoloperchéeravero,maancheperpaurachel'oste,immaginandosichevolessedormirlì,nongliuscissefuoriadomandardelnomeedelcognome,edondeveniva,eperchenegozio...Allalarga!

L'osterisposeaRenzo,chesarebbeservito;equestosimiseasedereinfondodellatavola,vicinoall'uscio:ilpostode'vergognosi.

C'eranoinquellastanzaalcunisfaccendatidelpaese,iquali,dopoaverdiscusseecommentatelegrannotiziediMilanodelgiornoavanti,sistruggevanodisapereunpococomefosseandataancheinquelgiorno;tantopiùchequelleprimeeranpiùatteastuzzicarlacuriosità,cheasoddisfarla:unasollevazione,nésoggiogata né vittoriosa, sospesa più che terminata dalla notte; una cosa tronca, la fine d'un atto piùttosto che d'un dramma.Un di coloro si staccò dallabrigata,s'accostòalsoprarrivato,eglidomandòsevenivadaMilano.

-Io?-disseRenzosorpreso,perprendertempoarispondere.

-Voi,seladomandaèlecita.

Renzo,tentennandoilcapo,stringendolelabbra,efacendoneuscireunsuonoinarticolato,disse:-Milano,daquelchehosentitodire...nondev'essereunluogodaandarciinquestimomenti,menocheperunagrannecessità.

-Continuadunqueancheoggiilfracasso?-domandò,conpiùistanza,ilcurioso.

-Bisognerebbeesserlà,persaperlo,-disseRenzo.

-Mavoi,nonvenitedaMilano?

-VengodaLiscate, -rispose lesto ilgiovine,che intantoavevapensata lasuarisposta.Neveniva in fatti,arigordi termini,perchéc'erapassato;e ilnomel'aveva saputo, a un certo punto della strada, da un viandante che gli aveva indicato quel paese come il primo che doveva attraversare, per arrivare aGorgonzola.

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-Oh!-dissel'amico;comesevolessedire:farestimeglioavenirdaMilano,mapazienza.-EaLiscate,-soggiunse,-nonsisapevanientediMilano?

-Potrebb'esserebenissimochequalchedunolàsapessequalchecosa,-risposeilmontanaro:-maiononhosentitodirnulla.

Equesteparoleleproferìinquellamanieraparticolarecheparchevogliadire:hofinito.Ilcuriosoritornòalsuoposto;e,unmomentodopo,l'ostevenneamettereintavola.

-Quantoc'èdiquiall'Adda?-glidisseRenzo,mezzotra'denti,conunfaredaaddormentato,chegliabbiamvistoqualchealtravolta.

-All'Adda,perpassare?-dissel'oste.

-Cioè...sì...all'Adda.

-VoletepassaredalpontediCassano,osullachiattadiCanonica?

-Dovesisia...Domandocosìpercuriosità.

-Eh,volevodire,perchéquellisonoiluoghidovepassanoigalantuomini,lagentechepuòdarcontodisé.

-Vabene:equantoc'è?

-Fatecontoche,tantoaunluogo,comeall'altro,pocopiù,pocomeno,cisaràseimiglia.

-Seimiglia!noncredevotanto,-disseRenzo.-Egià,-egià,chiavessebisognodiprendereunascorciatoia,cisarannoaltriluoghidapoterpassare?

-Cen'èsicuro,-risposel'oste,ficcandogliinvisodueocchipienid'unacuriositàmaliziosa.Bastòquestoperfarmorirtra'dentialgiovinel'altredomandecheavevapreparate.Sitiròdavantiilpiatto;eguardandolamezzettachel'osteavevaposata,insiemeconquello,sullatavola,disse:-ilvinoèsincero?

Comel'oro,-dissel'oste:-domandatenepureatuttalagentedelpaeseedelcontorno,chesen'intende:epoi, losentirete-.Ecosìdicendo,tornòversolabrigata.

«Maledettigliosti!»esclamòRenzotrasé:«piùneconosco,peggiolitrovo».Nonostante,simiseamangiarecongrand'appetito,stando,nellostessotempo,inorecchi,senzacheparessesuofatto,pervederdiscoprirpaese,dirilevarecomesipensassecolàsulgrand'avvenimentonelqualeegliavevaavutanonpiccola

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parte,ed'osservarespecialmentese, traque'parlatori, ci fossequalchegalantuomo,acuiunpovero figliuolopotesse fidarsididomandar la strada, senzatimored'essermessoallestrette,eforzatoaciarlarede'fattisuoi.

-Ma!-dicevauno:-questavoltaparpropriocheimilanesiabbianvolutofardavvero.Basta;domanialpiùtardi,sisapràqualcosa.

-MipentodinonesserandatoaMilanostamattina,-dicevaunaltro.

-Sevaidomani,vengoanch'io,-disseunterzo;poiunaltro,poiunaltro.

-Quel chevorrei sapere, - riprese ilprimo, -è seque' signoridiMilanopenserannoancheallapoveragentedi campagna,o se faranno far la leggebuonasolamenteperloro.Sapetecomesonoeh?Cittadinisuperbi,tuttoperloro:glialtri,comesenoncifossero.

-Labocca l'abbiamoanchenoi,siapermangiare,siaperdir lanostraragione, -disseunaltro,convocetantopiùmodesta,quantopiù laproposizioneeraavanzata:-equandolacosasiaincamminata...-Macredettemegliodinonfinirlafrase.

-Delgranonascosto,noncen'èsolamenteinMilano,-cominciavaunaltro,conun'ariacupaemaliziosa;quandosentonoavvicinarsiuncavallo.Corrontuttiall'uscio;e,riconosciutocoluichearrivava,glivannoincontro.EraunmercantediMilano,che,andandopiùvolte l'annoaBergamo,per isuoitraffichi,erasolitopassarlanotteinquell'osteria;esiccomecitrovavaquasisemprelastessacompagnia,liconoscevatutti.Glis'affollanointorno;unoprendelabriglia,unaltrolastaffa.-Benarrivato,benarrivato!

-Bentrovati.

-Avetefattobuonviaggio?

-Bonissimo;evoialtri,comestate?

-Bene,bene.ChenuoveciportatediMilano?

-Ah!eccoquellidellenovità,-disseilmercante,smontando,elasciandoilcavalloinmanod'ungarzone.-Epoi,epoi,continuò,entrandoconlacompagnia,-aquest'oralesapreteforsemegliodime.

-Nonsappiamonulla,davvero,-dissepiùd'uno,mettendosilamanoalpetto.

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-Possibile?-disseilmercante.-Dunquenesentiretedellebelle...odellebrutte.Ehi,oste,ilmiolettosolitoèinlibertà?Bene:unbicchierdivino,eilmiosolitoboccone,subito;perchévoglioandarealettopresto,perpartirprestodomattina,earrivareaBergamoperl'oradeldesinare.Evoialtri,-continuò,mettendosiasedere,dallaparteoppostaaquelladovestavaRenzo,zittoeattento,-voialtrinonsapetedituttequellediavoleriediieri?

-Diierisì.

-Vedetedunque,-ripreseilmercante,-selesapetelenovità.Lodicevoioche,standoquisemprediguardia,perfrugarquellichepassano...

-Maoggi,com'èandataoggi?

-Ahoggi.Nonsapeteniented'oggi?

-Nienteaffatto:nonèpassatonessuno.

-Dunque lasciatemibagnar le labbra;epoividirò lecosed'oggi.Sentirete -.Empì ilbicchiere, lopreseconunamano,poicon leprimedueditadell'altrasollevòibaffi,poisilisciòlabarba,bevette,eriprese:-oggi,amicicari,cimancòpoco,chenonfosseunagiornatabruscacomeieri,opeggio.Enonmiparquasiverod'esserquiachiacchierarconvoialtri;perchéavevogiàmessodaparteognipensierodiviaggio,perrestareaguardarlamiapoverabottega.

-Chediavoloc'era?-disseunodegliascoltanti.

-Proprioildiavolo:sentirete-.Etrinciandolapietanzacheglierastatamessadavanti,epoimangiando,continuòilsuoracconto.Icompagni,rittidiquaedilàdellatavola,lostavanoasentire,conlaboccaaperta;Renzo,alsuoposto,senzacheparessesuofatto,stavaattento,forsepiùditutti,masticandoadagioadagiogliultimisuoibocconi.

-Stamattinadunqueque'birbonicheieriavevanofattoquelchiassoorrendo,sitrovaronoa'posticonvenuti(giàc'eraun'intelligenza:tuttecosepreparate);siriunirono,ericominciaronoquellabellastoriadigiraredistradainstrada,gridandopertiraraltragente.Sapetecheècomequandosispazza,conriverenzaparlando, lacasa; ilmucchiodelsudiciumeingrossaquantopiùvaavanti.Quandoparvelorod'essergenteabbastanza,s'avviaronoversolacasadelsignorvicariodiprovvisione;comesenonbastasseroletiranniecheglihannofatteieri:aunsignorediquellasorte!ohchebirboni!Elarobachedicevancontrodilui!Tutte invenzioni:unsignordabbene,puntuale;e io lopossodire, cheson tuttodicasa,e loservodipannoper le livreedellaservitù.S'incamminarondunqueversoquellacasa:bisognavavederchecanaglia,chefacce:figuratevichesonpassatidavantiallamiabottega:facceche...igiudeidellaViaCrucisnoncisonpernulla.Elecosecheuscivandaquellebocche!daturarsenegliorecchi,senonfossestatochenontornavacontodifarsiscorgere.Andavandunqueconlabuonaintenzionedidareilsacco;ma...-Equi,alzatainaria,estesalamanosinistra,simiselapuntadelpolliceallapuntadelnaso.

-Ma?-disseroforsetuttigliascoltatori.

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-Ma,-continuòilmercante,-trovaronlastradachiusacontravieconcarri,e,dietroquellabarricata,unabellafiladimicheletti,congliarchibusispianati,perriceverlicomesimeritavano.Quandovideroquestobell'apparato...Cosaavrestefattovoialtri?

-Tornareindietro.

- Sicuro; e così fecero. Ma vedete un poco se non era il demonio che li portava. Son lì sul Cordusio, vedon lì quel forno che fin da ieri, avevan volutosaccheggiare;ecosasifacevainquellabottega?sidistribuivailpaneagliavventori;c'erade'cavalieri,efiordicavalieri,ainvigilarechetuttoandassebene;ecostoro (avevano il diavolo addosso vi dico, e poi c'era chi gli aizzava), costoro, dentro comedisperati; piglia tu, chepiglio anch'io: in unbatter d'occhio,cavalieri,fornai,avventori,pani,banco,panche,madie,casse,sacchi,frulloni,crusca,farina,pasta,tuttosottosopra.

-Eimicheletti?

-Imichelettiavevanlacasadelvicariodaguardare:nonsipuòcantareeportarlacroce.Fuinunbatterd'occhio,vidico:pigliapiglia;tuttociòchec'erabuonoaqualcosa,fupreso.Epoitornaincampoquelbelritrovatodiieri,diportareilrestosullapiazza,edifarneunafiammata.Egiàcominciavano,imanigoldi,atirarfuoriroba;quandounopiùmanigoldodeglialtri,indovinateunpo'conchebellapropostavennefuori.

-Conchecosa?

-Difareunmucchiodituttonellabottega,edidarfuocoalmucchioeallacasainsieme.Dettofatto...

-Cihandatofuoco?

-Aspettate.Ungalantuomodelvicinatoebbeun'ispirazionedalcielo.Corsesunellestanze,cercòd'unCrocifisso,lotrovò,l'attaccòall'archettod'unafinestra,presedacapod'un lettoduecandelebenedette, leaccese,e lemisesuldavanzale,adestraeasinistradelCrocifisso.Lagenteguarda insu. InunMilano,bisognadirla,c'èancoradeltimordiDio;tuttitornaronoinsé.Lapiùparte,vogliodire;c'erabensìde'diavoliche,perrubare,avrebberodatofuocoanchealparadiso;mavistochelagentenoneradelloroparere,dovetterosmettere,estarcheti.Indovinateorachiarrivòall'improvviso.Tuttiimonsignoridelduomo,in processione, a croce alzata, in abito corale; emonsignorMazenta, arciprete, comincio a predicare da una parte, emonsignor Settala, penitenziere, daun'altra,eglialtriancheloro:ma,bravagente!macosavoletefare?maèquestol'esempiochedatea'vostrifigliuoli?matornateacasa;manonsapetecheilpaneèabuonmercato,piùdiprima?maandateavedere,chec'èl'avvisosullecantonate.

-Eravero?

-Diavolo!Voletecheimonsignoridelduomovenisseroincappamagnaadirdellefandonie?

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-Elagentecosafece?

-Apocoapocosen'andarono;corseroallecantonate;e,chisapevaleggere,lac'erapropriolameta.Indovinateunpoco:unpaned'ott'once,perunsoldo.

-Chebazza!

-Lavignaèbella;purcheladuri.Sapetequantafarinahannomandataamale,traieriestamattina?Damantenerneilducatoperduemesi.

-EperfuoridiMilano,nons'èfattanessunaleggebuona?

-Quelches'èfattoperMilano,ètuttoaspesedellacittà.Nonsochevidire:pervoialtrisaràquelcheDiovorrà.Abuonconto,ifracassisonfiniti.Nonv'hodettotutto;oravieneilbuono.

-Cosac'èancora?

-C'èche,ierseraostamattinachesia,nesonostatiagguantatimolti;esubitos'èsaputocheicapisarannoimpiccati.Appenacominciòaspargersiquestavoce,ognunoandavaacasaperlapiùcorta,pernonarrischiared'essernelnumero.Milano,quand'ionesonouscito,parevaunconventodifrati.

-Gl'impiccherannopoidavvero?

-Eccome!epresto,-risposeilmercante.

-Elagentecosafarà?-domandòancoracoluicheavevafattal'altradomanda.

-Lagente?anderàavedere,-disseilmercante.-Avevantantavogliadivedermorireuncristianoall'ariaaperta,chevolevano,birboni!farlafestaalsignorvicariodiprovvisione.Invecesua,avrannoquattrotristi,serviticontutteleformalità,accompagnatida'cappuccini,eda'confratellidellabuonamorte;egentechesel'èmeritato.Èunaprovvidenza,vedete;eraunacosanecessaria.Cominciavangiàaprenderilviziod'entrarnellebotteghe,ediservirsi,senzamettermanoallaborsa;selilasciavanfare,dopoilpanesarebberovenutialvino,ecosìdimanoinmano...Pensatesecolorovolevanosmettere,dilorospontaneavolontà,unausanzacosìcomoda.Evisodirioche,perungalantuomochehabottegaaperta,eraunpensierpocoallegro.

-Davvero,-disseunodegliascoltatori.-Davvero,-ripeteronglialtri,aunavoce.

-E,-continuòilmercante,asciugandosilabarbacoltovagliolo,-l'eraorditadaunpezzo:c'eraunalega,sapete?

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-C'eraunalega?

-C'eraunalega.Tuttecabaleorditeda'navarrini,daquelcardinalelàdiFrancia,sapetechivogliodire,chehauncertonomemezzoturco,echeognigiornonepensauna,perfarqualchedispettoallacoronadiSpagna.Masopratutto,tendeafarqualchetiroaMilano;perchévedebene,ilfurbo,chequistalaforzadelre.

-Già.

-Nevoleteunaprova?Chihafatto ilpiùgranchiasso,eranforestieri;andavanoingirofacce,cheinMilanonons'eranmaivedute.Anzimidimenticavodidirveneunachem'èstatadatapercerta.Lagiustiziaavevaacchiappatounoinun'osteria...-Renzo,ilqualenonperdevaunettediqueldiscorso,altoccodiquestacorda,sisentìvenirfreddo,ediedeunguizzo,primachepotessepensareacontenersi.Nessunoperòsen'avvide;eildicitore,senzainterrompereilfilodelracconto,seguitò:-unochenonsisabeneancoradachepartefossevenuto,dachifossemandato,nécherazzad'uomosifosse;macertoeraunode'capi.Già ieri, nel forte del baccano, aveva fatto il diavolo; e poi, non contento di questo, s'era messo a predicare, e a proporre, così una galanteria, ches'ammazzasserotutti isignori.Birbante!Chifarebbeviverlapoveragente,quandoisignorifosseroammazzati?Lagiustizia,chel'avevaappostato,glimisel'unghieaddosso;glitrovaronounfasciodilettere;elomenavanoingabbia;mache?isuoicompagni,chefacevanlarondaintornoall'osteria,venneroingrannumero,eloliberarono,ilmanigoldo.

-Ecosan'èstato?

-Nonsi sa; saràscappato,osarànascosto inMilano:songentechenonhanécasané tetto,e trovanper tuttodaalloggiareedarintanarsi:però finché ildiavolopuò,evuoleaiutarli:cidanpoidentroquandomenoselopensano;perché,quandolaperaèmatura,convienchecaschi.Perorasisadisicurocheleletteresonrimasteinmanodellagiustizia,echec'èdescrittatuttalacabala;esidicechen'anderàdimezzomoltagente.Peggioperloro;chehannomessoasoqquadromezzoMilano,evolevanoanchefarpeggio.Diconocheifornaisonbirboni.Losoanch'io;mabisognaimpiccarliperviadigiustizia.C'èdelgranonascosto.Chinonlosa?Matoccaachicomandaatenerbuonespie,eandarloadisotterrare,emandareanchegl'incettatoriadarcalciall'aria,incompagniade'fornai.Esechicomandanonfanulla, toccaallacittàaricorrere;esenondànnorettaallaprima,ricorrereancora;chéa forzadiricorreres'ottiene;enonmettersuun'usanzacosìscelleratad'entrarnellebottegheene'fondachi,aprenderlarobaamansalva.

ARenzoquelpocomangiareeraandatointantoveleno.Gliparevamill'annid'esserfuorielontanodaquell'osteria,daquelpaese;epiùdidiecivolteavevadettoaséstesso:andiamo,andiamo.Maquellapauradidarsospetto,cresciutaalloraoltremodo,efattatirannadituttiisuoipensieri,l'avevatenutosempreinchiodatosullapanca. Inquellaperplessità,pensòche ilciarlonedovevapoi finirediparlardi lui;econclusetrasé,dimoversi,appenasentisseattaccarequalchealtrodiscorso.

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-Eperquesto, -disseunodellabrigata, - io chesocomevannoqueste faccende,e chene' tumulti i galantuomininonci stannobene,nonmison lasciatovinceredallacuriosità,esonrimastoacasamia.

-Eio,misonmosso?-disseunaltro.

-Io?-soggiunseunterzo:-sepercasomifossitrovatoinMilano,avreilasciatoimperfettoqualunqueaffare,esareitornatosubitoacasamia.Homoglieefigliuoli;epoi,dicolaverità,ibaccaninonmipiacciono.

Aquestopunto, l'oste, ch'era stato anche lui a sentire, andò verso l'altra cimadella tavola, per veder cosa facevaquel forestiero.Renzo colse l'occasione,chiamòl'osteconuncenno,glichieseilconto,losaldòsenzatirare,quantunquel'acquefosseromoltobasse;e,senzafaraltridiscorsi,andòdirittoall'uscio,passòlasoglia,e,aguidadellaProvvidenza,s'incamminòdallaparteoppostaaquellapercuieravenuto.

CapitoloXVII

Bastaspessounavoglia,pernonlasciarbenavereunuomo;pensatepoidueallavolta,l'unainguerracoll'altra.IlpoveroRenzon'aveva,damolteore,duetaliincorpo,comesapete:lavogliadicorrere,equelladistarnascosto:elesciagurateparoledelmercante(songentechenonhanécasanétetto,)gliavevanoaccresciutaoltremodol'unael'altraauncolpo.Dunquelasuaavventuraavevafattochiasso;dunquelovolevanoaqualunquepatto;chisaquantibirrieranoin campo per dargli la caccia! quali ordini erano stati spediti di frugar ne' paesi, nell'osterie, per le strade! Pensava bensì che finalmente i birri che loconoscevano,eranduesoli,echeilnomenonloportavascrittoinfronte;maglitornavanoinmentecertestoriecheavevasentiteraccontare,difuggitivicoltiescopertiperistranecombinazioni,riconosciutiall'andare,all'ariasospettosa,adaltrisegnaliimpensati:tuttoglifacevaombra.Quantunque,nelmomentocheuscivadiGorgonzola,scoccasseroleventiquattro,eletenebrechevenivanoinnanzi,diminuisserosemprepiùque'pericoli,ciònonostantepresecontrovoglialastradamaestra,esiproposed'entrarnellaprimaviottolachegliparessecondurdallapartedoveglipremevadiriuscire.Sulprincipio,incontravaqualcheviandante;ma,pienolafantasiadiquellebrutteapprensioni,nonebbecuored'abbordarnenessuno,perinformarsidellastrada.«Hadettoseimiglia,colui,-pensava:-seandandofuordistrada,dovesseroanchediventarottoodieci, legambechehannofatte l'altre, farannoanchequeste.VersoMilanononvodicerto;dunquevoversol'Adda.Cammina,cammina,oprestootardiciarriverò.L'Addahabuonavoce;e,quandolesaròvicino,nonhopiùbisognodichimel'insegni.Sequalchebarcac'è,dapoterpassare,passosubito,altrimentimifermeròfinoallamattina,inuncampo,surunapianta,comelepassere:megliosurunapianta,cheinprigione».

Benprestovideaprirsiunastraducolaamancina;ev'entrò.Aquell'ora,sesifosseabbattutoinqualcheduno,nonavrebbepiùfattetantecerimonieperfarsiinsegnarlastrada;manonsentivaanimavivente.Andavadunquedovelastradaloconduceva;epensava.

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«Iofareildiavolo!Ioammazzaretuttiisignori!Unfasciodilettere,io!Imieicompagnichemistavanoafarlaguardia!Paghereiqualchecosaatrovarmiavisoavisoconquelmercante,di làdall'Adda(ahquando l'avròpassataquest'Addabenedetta!),e fermarlo,edomandargliconcomododov'abbiapescate tuttequellebellenotizie.Sappiateora,miocarosignore,chelacosaèandatacosìecosì,echeildiavoloch'iohofatto,èstatod'aiutarFerrer,comesefossestatounmiofratello;sappiatecheque'birboniche,asentirvoi,eranoimieiamici,perché,inuncertomomento,iodissiunaparoladabuoncristiano,mivollerofareunbrutto scherzo; sappiate che, intanto che voi stavate a guardar la vostra bottega, iomi faceva schiacciar le costole, per salvare il vostro signor vicario diprovvisione,chenonl'homainévistonéconosciuto.Aspettachemimovaun'altravolta,peraiutarsignori...Èverochebisognafarloperl'anima:sonprossimoancheloro.Equelgranfasciodilettere,dovec'eratuttalacabala,echeadessoèinmanodellagiustizia,comevoisapetedicerto;scommettiamochevelofocomparirqui,senzal'aiutodeldiavolo?Avrestecuriositàdivederloquelfascio?Eccoloqui...Unaletterasola?...Sìsignore,unaletterasola;equestalettera,selovoletesapere,l'hascrittaunreligiosochevipuòinsegnarladottrina,quandosisia;unreligiosoche,senzafarvitorto,valpiùunpelodellasuabarbachetuttalavostra;eèscritta,questalettera,comevedete,aunaltroreligioso,unuomoanchelui...Vedeteoraqualisonoifurfantimieiamici.Eimparateaparlareun'altravolta;principalmentequandositrattadelprossimo».

Madopoqualche tempo,questipensieri edaltri simili cessaronoaffatto: le circostanzepresentioccupavan tutte le facoltàdelpoveropellegrino.Lapaurad'essereinseguitooscoperto,cheavevatantoamareggiatoilviaggioinpienogiorno,nonglidavaormaipiùfastidio;maquantecoserendevanquestomoltopiùnoioso!Letenebre,lasolitudine,lastanchezzacresciuta,eormaidolorosa;tiravaunabrezzolinasorda,uguale,sottile,chedovevafarpocoservizioachisitrovavaancoraindossoqueglistessivestitiches'eramessiperandareanozzeinquattrosalti,etornaresubitotrionfanteacasasua;e,ciòcherendevaognicosapiùgrave,quell'andareallaventura,e,perdircosì,altasto,cercandounluogodiriposoedisicurezza.

Quandos'abbattevaapassareperqualchepaese,andavaadagioadagio,guardandoperòsecifosseancoraqualcheuscioaperto;manonvidemaialtrosegnodigentedesta, chequalche lumicino trasparentedaqualche impannata.Nellastrada fuordell'abitato, si soffermavaogni tanto;stava inorecchi,pervedersesentivaquellabenedettavocedell'Adda;mainvano.Altrevocinonsentiva,cheunmugolìodicani,chevenivadaqualchecascinaisolata,vagandoperl'aria,lamentevoleinsiemeeminaccioso.Alsuoavvicinarsiaqualchedunadiquelle,ilmugolìosicambiavainunabbaiarfrettolosoerabbioso:nelpassardavantiallaporta, sentiva, vedevaquasi, il bestione, colmusoal fessolinodellaporta, raddoppiar gli urli: cosa che gli faceva andar via la tentazionedi picchiare, edichiederricovero.Eforse,anchesenzaicani,noncisisarebberisolto.«Chièlà?-pensava:-cosavoleteaquest'ora?Comesietevenutoqui?Fateviconoscere.Nonc'èosteriedaalloggiare?Ecco,andandomibene,quelchemidiranno,sepicchio:quand'anchenoncidormaqualchepaurosoche,abuonconto,simettaagridare:aiuto!alladro!Bisognaaversubitoqualcosadichiarodarispondere:ecosahodarispondereio?Chisenteunrumorelanotte,nonglivieneintestaaltrocheladri,malviventi,trappole:nonsipensamaicheungalantuomopossatrovarsiinistradadinotte,senonèuncavaliereincarrozza».Alloraserbavaquelpartitoall'estremanecessità,e tirava innanzi, con lasperanzadiscoprirealmeno l'Adda,senonpassarla, inquellanotte;edinondoverandarneallacerca,digiornochiaro.

Cammina, cammina; arrivò dove la campagna coltivatamoriva in una sodaglia sparsa di felci e di scope. Gli parve, se non indizio, almeno un certo qualargomentodifiumevicino,es'inoltròperquella,seguendounsentierochel'attraversava.Fattipochipassi,sifermòadascoltare;maancorainvano.Lanoiadelviaggiovenivaaccresciutadallasalvatichezzadelluogo,daquelnonvederpiùnéungelso,néunavite,néaltrisegnidicolturaumana,cheprimaparevaquasi

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cheglifacesserounamezzacompagnia.Ciònonostanteandòavanti;esiccomenellasuamentecominciavanoasuscitarsicerteimmagini,certeapparizioni,lasciateviinserbodallenovellesentiteraccontardabambino,così,perdiscacciarle,operacquietarle,recitava,camminando,dell'orazioniperimorti.

Apocoapoco,sitrovòtramacchiepiùalte,dipruni,diquercioli,dimarruche.Seguitandoaandareavanti,eallungandoilpasso,conpiùimpazienzachevoglia,cominciòavedertra lemacchiequalchealberosparso;eandandoancora,sempreper lostessosentiero,s'accorsed'entrare inunbosco.Provavauncertoribrezzoainoltrarvisi;malovinse,econtrovogliaandòavanti;mapiùches'inoltrava,piùilribrezzocresceva,piùognicosaglidavafastidio.Glialberichevedeva in lontananza, gli rappresentavan figure strane, deformi,mostruose; l'annoiava l'ombradelle cime leggermente agitate, che tremolava sul sentieroilluminatoquaelàdallaluna;lostessoscrosciardellefogliesecchechecalpestavaomovevacamminando,avevaperilsuoorecchiounnonsoched'odioso.Legambeprovavanocomeunasmania,un impulsodicorsa,enellostesso tempoparevachedurassero faticaa regger lapersona.Sentiva labrezzanotturnabatter più rigida emaligna sulla fronte e sulle gote; se la sentiva scorrer tra i panni e le carni, e raggrinzarle, e penetrar più acuta nelle ossa rotte dallastanchezza,espegnerviquell'ultimorimasugliodivigore.Auncertopunto,quell'uggia,quell'orroreindefinitoconcuil'animocombattevadaqualchetempo,parvecheauntrattolosoverchiasse.Eraperperdersiaffatto;maatterrito,piùched'ognialtracosa,delsuoterrore,richiamòalcuoregliantichispiriti,eglicomandòchereggesse.Cosìrinfrancatounmomento,si fermòsuduepiediadeliberare;risolvevad'uscirsubitodi lìper lastradagià fatta,d'andardirittoall'ultimopaesepercuierapassato,di tornartragliuomini,edicercareunricovero,ancheall'osteria.Estandocosì fermo,sospeso il fruscìode'piedinelfogliame, tutto tacendod'intorno a lui, cominciò a sentireun rumore, unmormorìo, unmormorìod'acqua corrente. Sta in orecchi; n'è certo; esclama: - èl'Adda!-Fuilritrovamentod'unamico,d'unfratello,d'unsalvatore.Lastanchezzaquasiscomparve,glitornòilpolso,sentìilsanguescorrerliberoetepidopertuttelevene,sentìcrescerlafiduciade'pensieri,esvanireingranpartequell'incertezzaegravitàdellecose;enonesitòainternarsisemprepiùnelbosco,dietroall'amicorumore.

Arrivòinpochimomentiall'estremitàdelpiano,sull'orlod'unarivaprofonda;eguardandoingiùtralemacchiechetuttalarivestivano,videl'acqualuccicareecorrere.Alzandopoilosguardo,videilvastopianodell'altrariva,sparsodipaesi,ealdilàicolli,esurunodiquelliunagranmacchiabiancastra,chegliparvedoveressereunacittà,Bergamosicuramente.Sceseunpo'sulpendìo,e,separandoediramando,conlemanieconlebraccia,ilprunaio,guardògiù,sequalchebarchettasimovessenel fiume,ascoltòsesentissebatterde' remi;manonvidenésentìnulla.Se fossestatoqualcosadimenodell'Adda,Renzoscendevasubito,pertentarneilguado;masapevabenechel'Addanonerafiumedatrattarsicosìinconfidenza.

Perciòsimiseaconsultartrasé,moltoasanguefreddo,sulpartitodaprendere.Arrampicarsisurunapianta,estarlìaaspettarl'aurora,perforseseiorechepotevaancoraindugiare,conquellabrezza,conquellabrina,vestitocosì,c'erapiùchenonbisognasseperintirizzirdavvero.Passeggiareinnanzieindietro,tuttoqueltempo,oltrechesarebbestatopocoefficaceaiutocontroilrigoredelsereno,eraunrichiedertroppodaquellepoveregambe,chegiàavevanofattopiùdellorodovere.Glivenneinmented'averveduto,inunode'campipiùviciniallasodaglia,unadiquellecapannecopertedipaglia,costrutteditronchiedirami,intonacatipoiconlamota,doveicontadinidelmilaneseusan,l'estate,depositarlaraccolta,eripararsilanotteaguardarla:nell'altrestagioni,rimangonoabbandonate.Ladisegnòsubitopersuoalbergo;sirimisesulsentiero,ripassòilbosco,lemacchie,lasodaglia;eandòversolacapanna.Unusciacciointarlatoesconnesso,erarabbattuto,senzachiavenécatenaccio;Renzol'aprì,entrò;videsospesoperaria,esostenutodaritortedirami,ungraticcio,afoggiad'hamac;manonslcuròdisalirvi.Videinterraunpo'dipaglia;epensòche,anchelì,unadormitinasarebbebensaporita.

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PrimaperòdisdraiarsisuquellettochelaProvvidenzagliavevapreparato,vis'inginocchiò,aringraziarladiquelbenefizio,edituttal'assistenzacheavevaavutadaessa,inquellaterribilegiornata.Dissepoilesuesolitedivozioni;eperdipiù,chieseperdonoaDomeneddiodinonaverledettelaseraavanti;anzi,per dir le sue parole, d'essere andato a dormire come un cane, e peggio. «E per questo, - soggiunse poi tra sé; appoggiando le mani sulla paglia, ed'inginocchionimettendosiagiacere: -perquesto,m'ètoccata, lamattina,quellabellasvegliata».Raccolsepoitutta lapagliacherimanevaall'intorno,esel'accomodòaddosso,facendosene,allameglio,unaspeciedicoperta,pertemperareilfreddo,cheanchelàdentrosifacevasentirmoltobene;evisirannicchiòsotto,conl'intenzionedidormireunbelsonno,parendoglid'averlocompratoanchepiùcarodeldovere.

Maappenaebbechiusigliocchi,cominciònellasuamemoriaonellasuafantasia(illuogoprecisononvelosapreidire),cominciò,dico,unandareeveniredigente,cosìaffollato,cosìincessante,cheaddiosonno.Ilmercante,ilnotaio,ibirri,lospadaio,l'oste,Ferrer,ilvicario,labrigatadell'osteria,tuttaquellaturbadellestrade,poidonAbbondio,poidonRodrigo:tuttagenteconcuiRenzoavevachedire.

Tre sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcunamemoria amara, nette d'ogni sospetto, amabili in tutto; e due principalmente,moltodifferentialcerto,mastrettamentelegatenelcuoredelgiovine:unatreccianeraeunabarbabianca.Maanchelaconsolazionecheprovavanelfermaresopradi esse il pensiero, era tutt'altro che pretta e tranquilla. Pensando al buon frate, sentiva più vivamente la vergogna delle proprie scappate, della turpeintemperanza,delbelcasocheavevafattode'paterniconsiglidilui;econtemplandol'immaginediLucia!nonciproveremoadireciòchesentisse:illettoreconoscelecircostanze;selofiguri.EquellapoveraAgnese,comel'avrebbepotutadimenticare?Quell'Agnese,chel'avevascelto,chel'avevagiàconsideratocomeunacosasolaconlasuaunicafiglia,eprimadiriceverdaluiiltitolodimadre,n'avevapresoillinguaggioeilcuore,edimostrataco'fattilapremura.Maeraundoloredipiù,enonilmenopungente,quelpensiero,che,ingraziaappuntodicosìamorevoliintenzioni,ditantobenechevolevaalui,lapoveradonnasitrovavaorasnidata,quasiraminga,incertadell'avvenire,eraccoglievaguaietravaglidaquellecoseappuntodacuiavevasperatoilriposoelagioconditàdegliultimisuoianni.Chenotte,poveroRenzo!Quellachedovevaesserlaquintadellesuenozze!Chestanza!Chelettomatrimoniale!Edopoqualgiornata!Eperarrivareaqualdomani,aqualseriedigiorni!«QuelcheDiovuole,-rispondevaaipensiericheglidavanpiùnoia:-quelcheDiovuole.Luisaquelchefa:c'èanchepernoi.Vadatuttoiniscontode'mieipeccati.Luciaètantobuona!nonvorràpoifarlapatireunpezzo,unpezzo,unpezzo!»

Traquestipensieri,edisperandoormaid'attaccarsonno,efacendosegliilfreddosentirsemprepiù,asegnoch'eracostrettoognitantoatremareeabattereidenti,sospiravalavenutadelgiorno,emisuravaconimpazienzaillentoscorrerdell'ore.Dicomisurava,perché,ognimezz'ora,sentivainquelvastosilenzio,rimbombareitocchid'unorologio:m'immaginochedovesseesserquellodiTrezzo.Elaprimavoltachegliferìgliorecchiquelloscocco,cosìinaspettato,senzachepotesseaverealcunaideadelluogodondevenisse,glifeceunsensomisteriosoesolenne,comed'unavvertimentochevenissedapersonanonvista,conunavocesconosciuta.

Quandofinalmentequelmartelloebbebattutoundicitocchi,ch'eral'oradisegnatadaRenzoperlevarsi,s'alzòmezzointirizzito,simiseinginocchioni,disse,econpiùfervoredelsolito,ledivozionidellamattina,sirizzò,sistiròinlungoeinlargo,scosselavitaelespalle,comepermettereinsiemetuttelemembra,cheognunoparevachefacessedasé,soffiòinunamano,poinell'altra,selestropicciò,aprìl'usciodellacapanna;e,perlaprimacosa,diedeun'occhiatainquaeinlà,pervedersec'eranessuno.Enonvedendonessuno,cercòconl'occhioilsentierodellaseraavanti;loriconobbesubito,epreseperquello.

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Il cielopromettevaunabellagiornata: la luna, inuncanto,pallidae senzaraggio,purespiccavanel campo immensod'unbigioceruleo, che,giùgiùversol'oriente,s'andavasfumandoleggermenteinungialloroseo.Piùgiù,all'orizzonte,sistendevano,alunghefaldeineguali,pochenuvole,tral'azzurroeilbruno,lepiùbasseorlatealdisottod'unastrisciaquasidifuoco,chedimanoinmanosifacevapiùvivaetagliente:damezzogiorno,altrenuvoleravvolteinsieme,leggieriesoffici,perdircosì,s'andavanlumeggiandodimillecolorisenzanome:quelcielodiLombardia,cosìbelloquand'èbello,cosìsplendido,cosìinpace.SeRenzosifossetrovatolìandandoaspasso,certoavrebbeguardatoinsu,eammiratoquell'albeggiarecosìdiversodaquelloch'erasolitovederene'suoimonti;mabadavaallasuastrada,ecamminavaapassilunghi,perriscaldarsi,eperarrivarpresto.Passaicampi,passalasodaglia,passalemacchie,attraversailbosco,guardandoinquae in là,eridendoevergognandosinellostessotempo,delribrezzocheviavevaprovatopocheoreprima;èsulcigliodellariva,guardagiù;e,ditrairami,vedeunabarchettadipescatore,chevenivaadagio,contr'acqua,radendoquellasponda.Scendesubitoperlapiùcorta,traipruni;èsullariva;dàunavoceleggieraleggieraalpescatore;e,conl'intenzionedifarcomesechiedesseunserviziodipocaimportanza,ma,senzaavvedersene,inunamanieramezzosupplichevole,gliaccennacheapprodi. Ilpescatoregiraunosguardo lungo la riva,guardaattentamente lungo l'acquacheviene, sivoltaaguardareindietro,lungol'acquacheva,epoidirizzalaproraversoRenzo,eapproda.Renzochestavasull'orlodellariva,quasiconunpiedenell'acqua,afferralapuntadelbattello,cisaltadentro,edice:-mifaresteilservizio,colpagare,ditragittarmidilà?-Ilpescatorel'avevaindovinato,egiàvoltavadaquellaparte.Renzo,vedendosulfondodellabarcaunaltroremo,sichina,el'afferra.

-Adagio,adagio,-disseilpadrone;manelvederpoiconchegarboilgiovineavevapresolostrumento,esldisponevaamaneggiarlo,-ah,ah,-riprese:-sietedelmestiere.

-Unpochino,-risposeRenzo,ecisimiseconunvigoreeconunamaestria,piùchedadilettante.Esenzamairallentare,davaognitantoun'occhiataombrosaallarivadacuis'allontanavano,epoiunaimpazienteaquelladov'eranrivolti,esicocevadinonpoterciandarperlapiùcorta;chélacorrenteera, inquelluogo,tropporapida,pertagliarladirettamente;elabarca,parterompendo,partesecondandoilfilodell'acqua,dovevafareuntragittodiagonale.Comeaccadeintuttigliaffariunpo'imbrogliati,cheledifficoltàallaprimasipresentinoall'ingrosso,enell'eseguirepoi,venganfuoriperminuto,Renzo,orachel'Addaera,sipuòdir,passata,glidavafastidio ilnonsaperdicertose lìessafosseconfine,ose,superatoquell'ostacolo,glienerimanesseunaltrodasuperare.Onde,chiamatoilpescatore,eaccennandocolcapoquellamacchiabiancastracheavevavedutalanotteavanti,echealloragliapparivabenpiùdistinta,disse:-èBergamo,quelpaese?

-LacittàdiBergamo,-risposeilpescatore.

-Equellarivalì,èbergamasca?

-TerradisanMarco.

-VivasanMarco!-esclamòRenzo.Ilpescatorenondissenulla.

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Toccanofinalmentequellariva;Renzovisislancia;ringraziaDiotrasé,epoiconlaboccailbarcaiolo;mettelemaniintasca,tirafuoriunaberlinga,che,atteselecircostanze,nonfuunpiccolosproprio,elaporgealgalantuomo;ilquale,dataancoraunaocchiataallarivamilanese,ealfiumedisopraedisotto,steselamano,preselamancia,laripose,poistrinselelabbra,eperdipiùcimiseilditoincroce,accompagnandoquelgestoconun'occhiataespressiva;edissepoi:-buonviaggio-,etornòindietro.

Perché la così pronta e discreta cortesia di costui verso uno sconosciuto non faccia troppomaravigliare il lettore, dobbiamo informarlo che quell'uomo,pregatospessod'unsimileserviziodacontrabbandieriedabanditi,eraavvezzoafarlo;nontantoperamoredelpocoeincertoguadagnocheglienepotevavenire,quantopernon farside'nemici inquelle classi. Lo faceva,dico, ognivolta chepotesseesser sicuro chenon lovedesseronégabellieri, nébirri, néesploratori.Così,senzavolerpiùbeneaiprimicheaisecondi,cercavadisoddisfarli tutti,conquell'imparzialità,cheè ladoteordinariadichièobbligatoatrattarconcert'uni,esoggettoarendercontoacert'altri.

Renzosifermòunmomentinosullarivaacontemplarlarivaopposta,quellaterrachepocoprimascottavatantosottoisuoipiedi.«Ah!nesonpropriofuori!-fuilsuoprimopensiero.-Sta'lì,maledettopaese»,fuilsecondo,l'addioallapatria.Mailterzocorseachilasciavainquelpaese.Alloraincrociòlebracciasulpetto,miseun sospiro, abbassò gli occhi sull'acqua che gli scorreva a' piedi, e pensò «èpassata sotto il ponte!» Così, all'usodel suopaese, chiamava, perantonomasia,quellodiLecco.«Ahmondobirbone!Basta;quelcheDiovuole».

Voltòlespalleaque'tristioggetti,es'incamminò,prendendoperpuntodimiralamacchiabiancastrasulpendìodelmonte,finchétrovassequalchedunodafarsiinsegnarlastradagiusta.Ebisognavavedereconchedisinvolturas'accostavaa'viandanti,e,senzatantirigiri,nominavailpaesedoveabitavaquelsuocugino.Dalprimoacuisirivolse,seppecheglirimanevanoancornovemigliadafare.

Quelviaggiononfulieto.Senzaparlarede'guaicheRenzoportavaconsé,ilsuoocchiovenivaognimomentorattristatodaoggettidolorosi,da'qualidovetteaccorgersichetroverebbenelpaeseincuis'inoltrava,lapenuriacheavevalasciatanelsuo.Pertuttalastrada,epiùancoranelleterreene'borghi,incontravaaognipassopoveri,chenoneranpoveridimestiere,emostravanlamiseriapiùnelvisochenelvestiario:contadini,montanari,artigiani,famiglieintere;eunmistoronzìodipreghiere,dilamentiedivagiti.Quellavista,oltrelacompassioneelamalinconia,lomettevaancheinpensierode'casisuoi.

«Chisa,-andavameditando,-setrovodafarbene?sec'èlavoro,comenegliannipassati?Basta;Bortolomivolevabene,èunbuonfigliuolo,hafattodanari,m'hainvitatotantevolte;nonm'abbandonerà.Epoi,laProvvidenzam'haaiutatofinora;m'aiuteràancheperl'avvenire».

Intanto l'appetito, risvegliatogiàdaqualche tempo,andavacrescendodimiglio inmiglio;equantunqueRenzo,quandocominciòadargli retta, sentissedipoterreggere,senzagrand'incomodo,perquelledueotrecheglipotevanrimanere;pensò,daun'altraparte,chenonsarebbeunabellacosadipresentarsialcugino,comeunpitocco,edirgli,perprimocomplimento:dammidamangiare.Si levòdi tascatutte lesuericchezze, le fecescorreresurunamano, tirò lasomma.Nonerauncontocherichiedesseunagrandearitmetica;maperòc'eraabbondantementedafareunamangiatina.Entròinun'osteriaaristorarsilostomaco;einfatti,pagatocheebbe,glirimaseancorqualchesoldo.

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Nell'uscire,vide,accantoallaporta,chequasiv'inciampava,sdraiateinterra,piùchesedute,duedonne,unaattempata,un'altrapiùgiovine,conunbambino,che,dopoaversucchiatainvanol'unael'altramammella,piangeva,piangeva;tuttidelcolordellamorte:eritto,vicinoaloro,unuomo,nelvisodelqualeenellemembra,sipotevanoancoravedereisegnid'un'anticarobustezza,domataequasispentadallungodisagio.Tutt'etresteserolamanoversocoluicheuscivaconpassofranco,econl'aspettorianimato:nessunoparlò;chepotevadirdipiùunapreghiera?

-Lac'èlaProvvidenza!-disseRenzo;e,cacciatasubitolamanointasca,lavotòdique'pochisoldi;limisenellamanochesitrovòpiùvicina,eripreselasuastrada.

Larefezioneel'operabuona(giacchésiamcompostid'animaedicorpo)avevanoriconfortatierallegratituttiisuoipensieri.Certo,dall'essersicosìspogliatodegliultimidanari, gli eravenutopiùdi confidenzaper l'avvenire, chenonglieneavrebbedato il trovarnediecivolte tanti.Perché, sea sostenere inquelgiornoque'poverinichemancavanosullastrada,laProvvidenzaavevatenutiinserbopropriogliultimiquattrinid'unestraneo,fuggitivo,incertoancheluidelcomevivrebbe;chipotevacrederechevolessepoilasciareinseccocoluidelquales'eraservitaaciò,eacuiavevadatounsentimentocosìvivodiséstessa,cosìefficace,cosìrisoluto?Questoera,aundipresso,ilpensierodelgiovine;peròmenchiaroancoradiquelloch'iol'abbiasaputoesprimere.Nelrimanentedellastrada,ripensandoa'casisuoi,tuttoglisispianava.Lacarestiadovevapoifinire:tuttigliannisimiete:intantoavevailcuginoBortoloelapropriaabilità:aveva,perdipiù,acasaunpo'didanaro,chesifarebbemandarsubito.Conquello,allapeggio,camperebbe,giornopergiorno,finchétornassel'abbondanza.«Eccopoi tornata finalmente l'abbondanza, -proseguivaRenzonella sua fantasia: - rinasce la furiade' lavori: ipadroni fannoagaraperaverdeglioperaimilanesi,chesonquellichesannobeneilmestiere;glioperaimilanesialzanlacresta;chivuolgenteabile,bisognachelapaghi;siguadagnadavivereperpiùd'uno,edametterqualcosadaparte;esifascriverealledonnechevengano...Epoi,perchéaspettartanto?Nonèveroche,conquelpococheabbiamoinserbo,sisarebbecampati là,anchequest'inverno?Cosìcamperemoqui.De'curaticen'èper tutto.Vengonoquelleduecaredonne:simettesucasa.Chepiacere,andarpasseggiandosuquestastessastradatuttiinsieme!andarfinoall'Addainbaroccio,efarmerendasullariva,propriosullariva,efarvederealledonneilluogodovemisonoimbarcato,ilprunaiodacuisonosceso,quelpostodovesonostatoaguardaresec'eraunbattello».

Arrivaalpaesedelcugino;nell'entrare,anziprimadimettervipiede,distingueunacasaaltaalta,apiùordinidifinestrelunghelunghe;riconosceunfilatoio,entra,domandaadaltavoce,trailrumoredell'acquacadenteedellerote,sestialìuncertoBortoloCastagneri.

-IlsignorBortolo!Eccololà.

«Signore?buonsegno»,pensaRenzo;vedeilcugino,glicorreincontro.Quellosivolta,riconosceilgiovine,cheglidice:-sonqui-.Unoh!disorpresa,unalzardibraccia,ungettarselealcolloscambievolmente.Dopoquelleprimeaccoglienze,Bortolo tira ilnostrogiovine lontanodallostrepitodegliordigni,edagliocchide'curiosi, inun'altrastanza,eglidice:- tivedovolentieri;maseiunbenedettofigliuolo.T'avevoinvitatotantevolte;nonseimaivolutovenire;oraarriviinunmomentounpo'critico.

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-Setelodevodire,nonsonovenutoviadimiavolontà,disseRenzo;e,conlapiùgranbrevità,nonperòsenzamoltacommozione,gliraccontòladolorosastoria.

Èunaltropardimaniche,-disseBortolo.-OhpoveroRenzo!Matuhaifattocapitaledime;eionont'abbandonerò.Veramente,oranonc'èricercad'operai;anziappenaappenaognunotieneisuoi,pernonperderliedisviareilnegozio;mailpadronemivuolbene,ehadellaroba.E,adirtela,ingranparteladeveame,senzavantarmi:luiilcapitale,eioquellapocaabilità.Sonoilprimolavorante,sai?epoi,adirtela,sonoilfactotum.PoveraLuciaMondella!Menericordo,comesefosseieri:unabuonaragazza!semprelapiùcompostainchiesa;equandosipassavadaquellasuacasuccia...Mipardivederla,quellacasuccia,appenafuordelpaese,conunbelficochepassavailmuro...

-No,no;nonneparliamo.

-Volevodireche,quandosipassavadaquellacasuccia,sempresisentivaquell'aspo,chegirava,girava,girava.EqueldonRodrigo!già,anchealmiotempo,eraperquellastrada;maorafaildiavoloaffatto,aquelchevedo:fincheDioglilascialabrigliasulcollo.Dunque,cometidicevo,anchequisipatisceunpo'lafame...Aproposito,comestaid'appetito?

-Homangiatopocofa,perviaggio.

-Eadanari,comestiamo?

Renzosteseunamano,l'avvicinòallabocca,evifecescorrersopraunpiccolsoffio.

-Nonimporta,-disseBortolo:-n'hoio:enoncipensare,che,prestopresto,cambiandosilecose,seDiovorrà,melirenderai,eten'avanzeràancheperte.

-Hoqualcosinaacasa;emelifaròmandare.

-Vabene;eintantofa'contodime.Diom'hadatodelbene,perchéfacciadelbene;esenonnefoa'parentieagliamici,achinefarò?

-L'hodettoiodellaProvvidenza!-esclamòRenzo,stringendoaffettuosamentelamanoalbuoncugino.

-Dunque,-ripresequesto,- inMilanohannofattotuttoquelchiasso.Mipaionounpo'matticoloro.Già,n'eracorsalavoceanchequi;mavogliochetumiraccontipoilacosapiùminutamente.Eh!n'abbiamodellecosedadiscorrere.Quiperò,vedi,lavapiùquietamente,esifannolecoseconunpo'piùdigiudizio.LacittàhacomprateduemilasomedigranodaunmercantechestaaVenezia:granocheviendiTurchia;ma,quandositrattadimangiare,lanonsiguardatantoper il sottile.Orasentiunpo'cosanasce:nasceche i rettoridiVeronaediBresciachiudono ipassi,edicono:diquinonpassagrano.Che ti fanno ibergamaschi?SpedisconoaVeneziaLorenzoTorre,undottore,madiquelli!Èpartito in fretta, s'èpresentatoaldoge,ehadetto:che ideaèvenutaaque'

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signorirettori?Maundiscorso!undiscorso,dicono,dadareallestampe.Cosavuoldireavereunuomochesappiaparlare!Subitounordinechesilascipassareilgrano;eirettori,nonsololasciarlopassare,mabisognachelofaccianoscortare;edèinviaggio.Es'èpensatoanchealcontado.GiovanbatistaBiava,nunziodiBergamoinVenezia(unuomoanchequello!)hafattointenderealsenatoche,ancheincampagna,sipativalafame;eilsenatohaconcessoquattromilastaiadimiglio.Anchequestoaiutaafarpane.Epoi,lovuoisapere?senoncisaràpane,mangeremodelcompanatico.IlSignorem'hadatodelbene,cometidico.Oraticondurròdalmiopadrone:glihoparlatoditetantevolte,etifaràbuonaaccoglienza.Unbuonbergamasconeall'antica,unuomodicuorlargo.Veramente,oranont'aspettava;maquandosentiràlastoria...Epoiglioperaisatenerlidiconto,perchélacarestiapassa,eilnegoziodura.Maprimaditutto,bisognachet'avvertad'unacosa.Saicomecichiamanoinquestopaese,noialtridellostatodiMilano?

-Comecichiamano?

-Cichiamanbaggiani.

-Nonèunbelnome.

-Tant'è:chiènatonelmilanese,evuolviverenelbergamasco,bisognaprenderseloinsantapace.Perquestagente,dardelbaggianoaunmilanese,ècomedardell'illustrissimoauncavaliere.

-Lodiranno,m'immagino,achiselovorràlasciardire.

-Figliuolomio,setunonseidispostoasucciartidelbaggianoatuttopasto,nonfarcontodipoterviverqui.Bisognerebbeessersemprecolcoltelloinmano:equando,supponiamo,tun'avessiammazzatidue,tre,quattro,verrebbepoiquellocheammazzerebbete:eallora,chebelgustodicomparirealtribunaldiDio,contreoquattroomicidisull'anima!

-Eunmilanesecheabbiaunpo'di...-equipicchiòlafrontecoldito,comeavevafattonell'osteriadellalunapiena.-Vogliodire,unochesappiabeneilsuomestiere?

-Tutt'uno:quièunbaggianoanche lui. Sai comedice ilmiopadrone,quandoparladimeco' suoiamici?«Quelbaggianoè stato lamandiDio,per ilmionegozio;senonavessiquelbaggiano,sareibenimpicciato».L'èusanzacosì.

-L'èun'usanzasciocca.Evedendoquellochesappiamfare(chéfinalmentechihaportataquiquest'arte,echilafaandare,siamonoi),possibilechenonsisiancorretti?

- Finora no: col tempo può essere; i ragazzi che vengon su; ma gli uomini fatti, non c'è rimedio: hanno preso quel vizio; non lo smetton più. Cos'è poifinalmente?Erabenun'altracosaquellegalanteriechet'hannofatte,eildipiùchetivolevanfareinostricaricompatriotti.

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-Già,èvero:senonc'èaltrodimale...

-Oracheseipersuasodiquesto,tuttoanderàbene.Vienidalpadrone,ecoraggio.

Tuttoinfattiandòbene,etantoasecondadellepromessediBortolo,checrediamoinutiledifarneparticolarrelazione.Efuveramenteprovvidenza;perchélarobaeiquattrinicheRenzoavevalasciatiincasa,vedremoororaquantofossedafarciassegnamento.

CapitoloXVIII

Quellostessogiorno,13dinovembre,arrivaunespressoalsignorpodestàdiLecco,eglipresentaundispacciodelsignorcapitanodigiustizia,contenenteunordinedifareognipossibileepiùopportunainquisizione,periscoprireseuncertogiovinenominatoLorenzoTramaglino,filatorediseta,scappatodalleforzepraedictiegregiidominicapitanei,siatornato,palamvelclam,alsuopaese,ignotumqualeperl'appunto,veruminterritorioLeuci:quodsicompertumfueritsicesse, cerchi il detto signor podestà, quanta maxima diligentia fieri poterit, d'averlo nelle mani, e, legato a dovere, videlizet con buone manette, attesal'esperimentatainsufficienzade'manichiniperilnominatosoggetto,lofacciacondurrenellecarceri,eloritengalì,sottobuonacustodia,perfarneconsegnaachisaràspeditoaprenderlo;etantonelcasodelsì,comenelcasodelno,accedatisaddomumpraedictiLaurentiiTramaliini;et,factadebitadiligentia,quidquidadremrepertumfueritauferatis;etinformationesdeilliuspravaqualitate,vita,etcomplicibussumatis;edituttoildettoeilfatto,iltrovatoeilnontrovato,ilpresoeillasciato,diligenterreferatis.Ilsignorpodestà,dopoessersiumanamentecerzioratocheilsoggettononeratornatoinpaese,fachiamareilconsoledelvillaggio,esifacondurdaluiallacasaindicata,congrantrenodinotaioedibirri.Lacasaèchiusa;chihalechiavinonc'è,ononsilasciatrovare.Sisfondal'uscio; si fa ladebitadiligenza, vale adire che si fa come inuna cittàpresad'assalto. La vocedi quella spedizione si sparge immediatamenteper tutto ilcontorno;vieneagliorecchidelpadreCristoforo; ilquale,attonitononmenocheafflitto,domandaal terzoealquarto,peraverqualche lume intornoallacagione d'un fatto così inaspettato;ma non raccoglie altro che congetture in aria, e scrive subito al padreBonaventura, dal quale spera di poter riceverequalchenotiziapiùprecisa.IntantoiparentiegliamicidiRenzovengonocitatiadeporreciòchepossonsaperedellasuapravaqualità:avernomeTramaglinoèunadisgrazia,unavergogna,undelitto:ilpaeseèsottosopra.Apocoapoco,sivieneasaperecheRenzoèscappatodallagiustizia,nelbelmezzodiMilano,epoiscomparso;correvocecheabbiafattoqualcosadigrosso;malacosapoinonsisadire,osiraccontaincentomaniere.Quantopiùègrossa,tantomenoviencredutanelpaese,doveRenzoèconosciutoperunbravogiovine: ipiùpresumono,evannosusurrandosiagliorecchi l'unoconl'altro,cheèunamacchinamossadaquelprepotentedidonRodrigo,perrovinareilsuopoverorivale.Tant'èveroche,agiudicarperinduzione,esenzalanecessariacognizionede'fatti,sifaallevoltegrantortoancheaibirbanti.

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Manoi,co'fattiallamano,comesisuoldire,possiamoaffermareche,secoluinonavevaavutopartenellasciaguradiRenzo,senecompiacqueperò,comesefosseoperasua,enetrionfòco'suoifidati,eprincipalmentecolconteAttilio.Questo,secondoisuoiprimidisegni,avrebbedovutoaquell'oratrovarsigiàinMilano;ma,alleprimenotiziedel tumulto,edellacanagliachegiravaper lestrade, in tutt'altraattitudinechediriceverbastonate, avevacredutobeneditrattenersiincampagna,finoacosequiete.Tantopiùche,avendooffesomolti,avevaqualcheragionditemerechealcunode'tanti,chesoloperimpotenzastavanocheti,nonprendesseanimodallecircostanze,egiudicasseilmomentobuonodafarlevendetteditutti.Questasospensionenonfudilungadurata:l'ordinevenutodaMilanodell'esecuzionedafarsicontroRenzoeragiàunindiziochelecoseavevanripresoilcorsoordinario;e,quasinellostessotempo,sen'ebbelacertezzapositiva.IlconteAttiliopartìimmediatamente,animandoilcuginoapersisternell'impresa,aspuntarl'impegno,epromettendogliche,dalcantosuo,metterebbesubitomanoasbrigarlodalfrate;alqualaffare,ilfortunatoaccidentedell'abiettorivaledovevafareungiocomirabile.AppenapartitoAttilio, arrivò ilGrisodaMonza sanoe salvo, e riferì al suopadrone ciò cheavevapotuto raccogliere: cheLucia era ricoveratanel talmonastero, sotto laprotezionedellatalsignora;estavasemprenascosta,comesefosseunamonacaanchelei,nonmettendomaipiedefuordellaporta,eassistendoallefunzionidichiesadaunafinestrinaconlagrata:cosachedispiacevaamolti,iqualiavendosentitomotivarnonsochedisueavventure,edirgrancosedelsuoviso,avrebberovolutounpocovederecomefossefatto.

QuestarelazionemiseildiavoloaddossoadonRodrigo,o,perdirmeglio,rendépiùcattivoquellochegiàcistavadicasa.Tantecircostanzefavorevolialsuodisegno infiammavanosemprepiù la suapassione, cioèquelmistodipuntiglio,di rabbiaed'infamecapriccio,di cui la suapassioneera composta.Renzoassente,sfrattato,bandito,dimanieracheognicosadiventavalecitacontrodilui,eanchelasuasposapotevaesserconsiderata,incertomodo,comerobadirubello:ilsolouomoalmondochevolesseepotesseprenderlesueparti,efareunrumoredaessersentitoanchelontanoedapersonealte,l'arrabbiatofrate,trapocosarebbeprobabilmenteancheluifuordelcasodinuocere.Edeccocheunnuovoimpedimento,nonchecontrappesaretuttique'vantaggi,lirendeva,sipuòdire,inutili.UnmonasterodiMonza,quand'anchenoncifossestataunaprincipessa,eraunossotroppoduroperidentididonRodrigo;eperquantoeglironzasseconlafantasiaintornoaquelricovero,nonsapevaimmaginarnévianéversod'espugnarlo,néconlaforza,néperinsidie.Fuquasiquasiperabbandonarl'impresa;fuperrisolversid'andareaMilano,allungandoanchelastrada,pernonpassarneppuredaMonza;eaMilano,gettarsi inmezzoagliamicieaidivertimenti,perdiscacciar,conpensieriaffattoallegri,quelpensierodivenutoormaituttotormentoso.Ma,ma,ma,gliamici;pianounpococonquesti amici. In vece d'una distrazione, poteva aspettarsi di trovar nella loro compagnia, nuovi dispiaceri: perchéAttilio certamente avrebbe già preso latromba,emessotutti inaspettativa.Daognipartegliverrebberodomandatenotiziedellamontanara:bisognavarenderragione.S'eravoluto,s'eratentato;cosas'eraottenuto?S'erapresounimpegno:unimpegnounpo'ignobile,adireilvero:ma,via,unononpuòallevolteregolareisuoicapricci;ilpuntoèdisoddisfarli;ecomes'uscivadaquest'impegno?Dandolavintaaunvillanoeaunfrate!Uh!Equandounabuonasorteinaspettata,senzafaticadelbuonanulla,avevatoltodimezzol'uno,eunabileamicol'altro,ilbuonanullanonavevasaputovalersidellacongiuntura,-esiritiravavilmentedall'impresa.Cen'erapiùdelbisogno,pernonalzarmaipiùilvisotraigalantuomini,oavereognimomentolaspadaallemani.Epoi,cometornare,ocomerimanereinquellavilla,inquelpaese,dove,lasciandodaparteiricordiincessantiepungentidellapassione,siporterebbelosfregiod'uncolpofallito?dove,nellostessotempo,sarebbecresciutol'odiopubblico,escematalariputaziondelpotere?dovesulvisod'ognimascalzone,ancheinmezzoagl'inchini,sipotrebbeleggereunamaro:l'haiingoiata, cihogusto?La stradadell'iniquità,dicequi ilmanoscritto, è larga;maquestononvuoldire che sia comoda:ha i suoibuoni intoppi, i suoipassiscabrosi;ènoiosalasuaparte,efaticosa,benchévadaall'ingiù.

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AdonRodrigo,ilqualenonvolevauscirne,nédareaddietro,néfermarsi,enonpotevaandareavantidasé,venivabensìinmenteunmezzoconcuipotrebbe:ederadichiederl'aiutod'untale,lecuimaniarrivavanospessodovenonarrivavalavistadeglialtri:unuomooundiavolo,percuiladifficoltàdell'impreseeraspessounostimoloaprenderlesopradisé.Maquestopartitoavevaancheisuoi inconvenientie isuoirischi, tantopiùgraviquantomenosipotevanocalcolarprima;giacchénessunoavrebbesaputoprevederefindoveanderebbe,unavoltachesifosseimbarcatoconquell'uomo,potenteausiliariocertamente,manonmenoassolutoepericolosocondottiere.

TalipensieritenneroperpiùgiornidonRodrigotraunsìeunno, l'unoel'altropiùchenoiosi.Venneintantounaletteradelcugino, laqualedicevachelatramaerabenavviata.Pocodopo ilbaleno, scoppiò il tuono;valeadire che,unabellamattina, si sentì che ilpadreCristoforoerapartitodal conventodiPescarenico.Questobuonsuccessocosìpronto,laletterad'Attiliochefacevaungrancoraggio,eminacciavadigrancanzonature,feceroinclinarsemprepiùdonRodrigoalpartitorischioso:ciòcheglidiedel'ultimaspinta,fulanotiziainaspettatacheAgneseeratornataacasasua:unimpedimentodimenovicinoaLucia.Rendiamcontodiquestidueavvenimenti,cominciandodall'ultimo.

Leduepoveredonnes'eranoappenaaccomodatenellororicovero,chesisparseperMonza,eperconseguenzaanchenelmonastero,lanuovadiquelgranfracassodiMilano;edietroallanuovagrande,unaserieinfinitadiparticolari,cheandavanocrescendoevariandosiognimomento.Lafattoressa,che,dallasuacasa,potevatenereunorecchioallastrada,eunoalmonastero,raccoglievanotiziediqui,notiziedilì,enefacevaparteall'ospiti.

-Due,sei,otto,quattro,settenehannomessiinprigione;gl'impiccheranno,partedavantialfornodellegrucce,parteincimaallastradadovec'èlacasadelvicariodiprovvisione...Ehi,ehi,sentitequesta!n'èscappatouno,cheèdiLecco,odiquelleparti.Ilnomenonloso;maverràqualchedunochemelosapràdire;pervederseloconoscete.

Quest'annunzio,conlacircostanzad'esserRenzoappuntoarrivatoinMilanonelgiornofatale,diedequalcheinquietudinealledonne,eprincipalmenteaLucia;mapensatecosafuquandolafattoressavenneadirloro:-epropriodelvostropaesequellochesel'èbattuta,pernonessereimpiccato;unfilatorediseta,chesichiamaTramaglino:loconoscete?

A Lucia, ch'era a sedere, orlando non so che cosa, cadde il lavoro dimano; impallidì, si cambiò tutta, dimaniera che la fattoressa se ne sarebbe avvistacertamente,se le fossestatapiùvicina.MaerarittasullasogliaconAgnese; laquale,conturbataanchelei,perònontanto,potéstarforte;e,perrisponderqualcosa,disseche,inunpiccolopaese,tuttisiconoscono,echeloconosceva;machenonsapevapensarecomemaiglifossepotutaseguireunacosasimile;perchéeraungiovineposato.Domandòpoiseerascappatodicerto,edove.

- Scappato, lodicon tutti;dove,nonsi sa;puòessereche l'accalappinoancora,puòesserechesia in salvo;masegli tornasotto l'unghie, il vostrogiovineposato...

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Qui,perbuonasorte,lafattoressafuchiamata,esen'andò:figuratevicomerimanesserolamadreelafiglia.Piùd'ungiorno,dovetterolapoveradonnaeladesolata fanciulla stare in una tale incertezza, amulinare sul come, sul perché, sulle conseguenze di quel fatto doloroso, a commentare, ognuna tra sé, osottovocetraloro,quandopotevano,quelleterribiliparole.

Ungiovedìfinalmente,capitòalmonasterounuomoacercard'Agnese.EraunpesciaiolodiPescarenico,cheandavaaMilano,secondol'ordinario,aspacciarlasuamercanzia; e il buon frate Cristoforo l'aveva pregato che, passando per Monza, facesse una scappata al monastero, salutasse le donne da parte sua,raccontasse loro quel che si sapeva del tristo caso di Renzo, raccomandasse loro d'aver pazienza, e confidare in Dio; e che lui povero frate non sidimenticherebbecertamentediloro,espierebbel'occasionedipoterleaiutare;eintantononmancherebbe,ognisettimana,difarlorosaperlesuenuove,perquelmezzo,oaltrimenti.IntornoaRenzo,ilmessononseppediraltrodinuovoedicerto,senonlavisitafattagliincasa,elericercheperaverlonellemani;mainsiemech'eranoandatetutteavoto,esisapevadicertoches'eramessoinsalvosulbergamasco.Unatalecertezza,enonfabisognodidirlo,fuungranbalsamoperLucia:d'allora inpoi le sue lacrime scorseropiù facili epiùdolci; provòmaggior confortonegli sfoghi segreti con lamadre; e in tutte le suepreghiere,c'eramescolatounringraziamento.

Gertrudelafacevavenirespessoinunsuoparlatorioprivato,elatrattenevatalvoltalungamente,compiacendosidell'ingenuitàedelladolcezzadellapoverina,enelsentirsiringraziareebenedireognimomento.Leraccontavaanche,inconfidenza,unaparte(lapartenetta)dellasuastoria,diciòcheavevapatito,perandar lì a patire; e quella primamaraviglia sospettosa di Lucia s'andava cambiando in compassione. Trovava in quella storia ragioni più che sufficienti aspiegarciòchec'erad'unpo'stranonellemanieredellasuabenefattrice;tantopiùconl'aiutodiquelladottrinad'Agnesesu'cervellide'signori.PerquantoperòsisentisseportataacontraccambiarelaconfidenzacheGertrudeledimostrava,nonlepassòneppurperlatestadiparlarledellesuenuoveinquietudini,dellasuanuovadisgrazia,didirlechifossequelfilatorescappato;pernonrischiaredispargereunavocecosìpienadidoloreediscandolo.Sischermivaanche,quantopoteva,dalrisponderealledomandecuriosediquella,sullastoriaantecedenteallapromessa;maquinoneranragionidiprudenza.Eraperchéallapoverainnocentequellastoriaparevapiùspinosa,piùdifficiledaraccontarsi,dituttequellecheavevasentite,echecredessedipotersentiredallasignora.Inquestec'eratirannia,insidie,patimenti;cosebrutteedolorose,machepursipotevannominare:nellasuac'eramescolatopertuttounsentimento,unaparola,chenonleparevapossibilediproferire,parlandodisé;eallaqualenonavrebbemaitrovatodasostituireunaperifrasichenonleparessesfacciata:l'amore!

Qualchevolta,Gertrudequasis'indispettivadiquellostarcosìsulledifese;mavi trasparivatantaamorevolezza, tantorispetto, tantariconoscenza,eanchetantafiducia!Qualchevoltaforse,quelpudorecosìdelicato,cosìombroso,ledispiacevaancorpiùperunaltroverso;matuttosiperdevanellasoavitàd'unpensierocheletornavaognimomento,guardandoLucia:«aquestafodelbene».Ederavero;perché,oltreilricovero,que'discorsi,quellecarezzefamigliarieranodinonpococonfortoaLucia.Unaltronetrovavanellavorardicontinuo;epregavasemprecheledesseroqualcosadafare:anchenelparlatorio,portavasemprequalchelavorodatenerlemaniinesercizio:ma,comeipensieridolorosisicaccianpertutto!cucendo,cucendo,ch'eraunmestierequasinuovoperlei,levenivaognipocoinmenteilsuoaspo;edietroall'aspo,quantecose!

Il secondogiovedì, tornòquelpesciaioloounaltromesso, co' salutidelpadreCristoforo,e con la confermadella fuga felicediRenzo.Notiziepiùpositiveintorno a' suoi guai, nessuna; perché, come abbiam detto al lettore, il cappuccino aveva sperato d'averle dal suo confratello di Milano, a cui l'aveva

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raccomandato;equestorisposedinonavervedutonélapersona,nélalettera;cheunodicampagnaerabensìvenutoalconvento,acercardilui;mache,nonavendocelotrovato,eraandatovia,enonerapiùcomparso.

Ilterzogiovedì,nonsividenessuno;e,perlepoveredonne,funonsolounaprivazioned'unconfortodesideratoesperato,ma,comeaccadeperognipiccolacosaachièafflittoe impicciato,unacagioned'inquietudine,dicentosospettimolesti.Giàprimad'allora,Agneseavevapensatoafareunascappataacasa;questanovitàdinonvederel'ambasciatorepromesso,lafecerisolvere.PerLuciaeraunafaccendaseriailrimaneredistaccatadallagonnelladellamadre;mala smaniadi saperqualche cosa, e la sicurezza che trovava inquell'asilo così guardatoe sacro, vinsero le sue ripugnanze.E fudeciso tra loro cheAgneseanderebbe il giorno seguente ad aspettar sulla strada il pesciaiolo chedovevapassardi lì, tornandodaMilano; e gli chiederebbe in cortesia unposto sulbaroccio,perfarsicondurrea'suoimonti.Lotrovòinfatti,glidomandòseilpadreCristoforonongliavevadataqualchecommissioneperlei: ilpesciaiolo,tuttoilgiornoavantilasuapartenzaerastatoapescare,enonavevasaputonientedelpadre.Ladonnanonebbebisognodipregare,perottenereilpiacerechedesiderava:presecongedodallasignoraedallafiglia,nonsenzalacrime,promettendodimandarsubitolesuenuove,editornarpresto;epartì.

Nelviaggio,nonaccaddenulladiparticolare.Riposaronopartedellanotteinun'osteria,secondoilsolito;ripartironoinnanzigiorno;earrivarondibuon'oraaPescarenico. Agnese smontò sulla piazzetta del convento, lasciò andare il suo conduttore conmolti: Dio ve ne rendamerito; e giacché era lì, volle, primad'andareacasa,vedereilsuobuonfratebenefattore.Sonòilcampanello;chivenneaaprire,fufraGaldino,queldellenoci.

-Oh!lamiadonna,cheventov'haportata?

-VengoacercareilpadreCristoforo.

-IlpadreCristoforo?Nonc'è.

-Oh!staràmoltoatornare?

-Ma...?-disseilfrate,alzandolespalle,eritirandonelcappucciolatestarasa.

-Dov'èandato?

-ARimini.

-A?

-ARimini.

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-Dov'èquestopaese?

-Eheheh!-risposeilfrate,trinciandoverticalmentel'ariaconlamanodistesa,persignificareunagrandistanza.

-Ohpoverame!Maperchéèandatoviacosìall'improvviso?

-Perchéhavolutocosìilpadreprovinciale.

-Eperchémandarlovia?chefacevatantobenequi?OhSignore!

-Seisuperioridovesserorendercontodegliordinichedànno,dovesarebbel'ubbidienza,lamiadonna?

-Sì;maquestaelamiarovina.

-Sapetecosasarà?SaràcheaRiminiavrannoavutobisognod'unbuonpredicatore(cen'abbiamopertutto;maallevoltecivuolquell'uomofattoapposta);ilpadreprovincialedilàavràscrittoalpadreprovincialediqui,seavevaunsoggettocosìecosì;eilpadreprovincialeavràdetto:quicivuoleilpadreCristoforo.Dev'esserpropriocosì,vedete.

-Ohpoverinoi!Quand'èpartito?

-Ierlaltro.

-Ecco!s'iodavorettaallamiaispirazionedivenirviaqualchegiornoprima!Enonsisaquandopossatornare?cosìaundipresso?

-Ehlamiadonna!losailpadreprovinciale;selosaanchelui.Quandounnostropadrepredicatorehapresoilvolo,nonsipuòprevederesucheramopotràandarsiaposare.Licercandiqua,licercandilà:eabbiamoconventiintuttelequattropartidelmondo.Supponeteche,aRimini,ilpadreCristoforofacciaungranfracassocolsuoquaresimale:perchénonpredicasempreabraccio,comefacevaqui,peripescatorieicontadini:peripulpitidellecittà,halesuebellepredichescritte;efiordiroba.Sispargelavoce,daquelleparti,diquestogranpredicatore;elopossonocercareda...dachesoio?Eallora,bisognamandarlo;perchénoiviviamodellacaritàdituttoilmondo,edègiustocheserviamotuttoilmondo.

OhSignore!Signore!-esclamòdinuovoAgnese,quasipiangendo:-comedevofare,senzaquell'uomo?Eraquellochecifacevadapadre!Pernoièunarovina.

- Sentite, buona donna; il padre Cristoforo era veramente un uomo;ma ce n'abbiamo degli altri, sapete? pieni di carità e di talento, e che sanno trattareugualmenteco'signorieco'poveri.VoleteilpadreAtanasio?voleteilpadreGirolamo?voleteilpadreZaccaria?Èunuomodivaglia,vedete,ilpadreZaccaria.E

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nonistateabadare,comefannocertiignoranti,chesiacosìmingherlino,conunavocinafessa,eunabarbettamiseramisera:nondicoperpredicare,perchéognunohaisuoidoni;maperdarpareri,èunuomo,sapete?

-Ohpercarità!-esclamòAgnese,conquelmistodigratitudineed'impazienza,chesiprovaaun'esibizioneincuisitrovipiùlabuonavolontàaltrui,chelapropriaconvenienza:-cosam'importaamecheuomosiaononsiaunaltro,quandoquelpover'uomochenonc'èpiù,eraquellochesapevalenostrecose,eavevapreparatotuttoperaiutarci?

-Allora,bisognaaverpazienza.

-Questoloso,-risposeAgnese:-scusatedell'incomodo.

-Dichecosa,lamiadonna?midispiacepervoi.Esevirisolvetedicercarqualchedunode'nostripadri,ilconventoèquichenonsimove.Ehi,milasceròpoivederpresto,perlacercadell'olio.

-Statebene,-disseAgnese;es'incamminòversoilsuopaesetto,desolata,confusa,sconcertata,comeilpoverociecocheavesseperdutoilsuobastone.

Unpo'meglioinformatichefraGaldino,noipossiamodirecomeandòveramentelacosa.Attilio,appenaarrivatoaMilano,andò,comeavevapromessoadonRodrigo,afarvisitaallorocomuneziodelConsigliosegreto.(Eraunaconsulta,compostaalloraditredicipersonaggiditogaedispada,dacuiilgovernatoreprendeva parere, e che, morendo uno di questi, o venendomutato, assumeva temporaneamente il governo). Il conte zio, togato, e uno degli anziani delconsiglio, vi godeva un certo credito; ma nel farlo valere, e nel farlo rendere con gli altri, non c'era il suo compagno . Un parlare ambiguo, un taceresignificativo,unrestareamezzo,unostringerd'occhicheesprimeva:nonpossoparlare;unlusingaresenzapromettere,unminacciareincerimonia;tuttoeradirettoaquelfine;etutto,opiùomeno,tornavainpro.Asegnochefinoaun:iononpossonienteinquestoaffare:dettotalvoltaperlapuraverità,madettoinmodochenonglieracreduto,servivaadaccrescereilconcetto,equindilarealtàdelsuopotere:comequellescatolechesivedonoancorainqualchebottegadispeziale,consucerteparolearabe,edentrononc'ènulla;maservonoamantenereilcreditoallabottega.Quellodelcontezio,che,dagrantempo,erasempreandato crescendo a lentissimi gradi, ultimamente aveva fatto in una volta un passo, come si dice, di gigante, per un'occasione straordinaria, un viaggio aMadrid,conunamissioneallacorte;dove,cheaccoglienzaglifossefatta,bisognavasentirloraccontardalui.Pernondiraltro,ilconteducal'avevatrattatoconunadegnazioneparticolare,eammessoallasuaconfidenza,asegnod'avergliunavoltadomandato,inpresenza,sipuòdire,dimezzalacortecomeglipiacesseMadrid,ed'avergliun'altravoltadettoaquattr'occhi,nelvanod'unafinestra,cheilduomodiMilanoerailtempiopiùgrandechefosseneglistatidelre.

Fattiisuoicomplimentialcontezio,epresentatigliquellidelcugino,Attilio,conunsuocontegnoserio,chesapevaprendereatempo,disse:-credodifareilmiodovere,senzamancareallaconfidenzadiRodrigo,avvertendoilsignoreziod'unaffareche,seleinoncimetteunamano,puòdiventarserio,eportardelleconseguenze...

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-Qualchedunadellesue,m'immagino.

-Pergiustizia,devodirecheiltortononèdallapartedimiocugino.Maèriscaldato;e,comedico,nonc'ècheilsignorezio,chepossa...

-Vediamo,vediamo.

-C'èdaquellepartiunfratecappuccinochel'haconRodrigoelacosaèarrivataaunpuntoche...

-Quantevoltev'hodetto,all'unoeall'altro,cheifratibisognalasciarlicuocerenellorobrodo?Bastaildafarechedànnoachideve...achitocca...-Equisoffiò.-Mavoialtrichepotetescansarli...

-Signorezio,inquesto,èmiodoveredidirlecheRodrigol'avrebbescansato,seavessepotuto.Eilfratechel'haconlui,chel'hapresoaprovocarlointuttelamaniere...

-Chediavolohacodestofrateconmionipote?

-Primaditutto,èunatestainquieta,conosciutopertale,echefaprofessionediprenderselacoicavalieri.Costuiprotegge,dirige,chesoio?unacontadinottadilà;ehaperquestacreaturaunacarità,unacarità...nondicopelosa,maunacaritàmoltogelosa,sospettosa,permalosa.

-Intendo,-disseilcontezio;esuruncertofondodigoffaggine,dipintogliinvisodallanatura,velatopoiericoperto,apiùmani,dipolitica,balenòunraggiodimalizia,chevifacevaunbellissimovedere.

-Ora,daqualchetempo,-continuòAttilio,-s'ècacciatointestaquestofrate,cheRodrigoavessenonsochedisegnisopraquesta...

-S'ècacciatointesta,s'ècacciatointesta:loconoscoanch'ioilsignordonRodrigo;ecivuolaltroavvocatochevossignoria,pergiustificarloinquestematerie.

-Signorezio,cheRodrigopossaaverfattoqualchescherzoaquellacreatura,incontrandolaperlastrada,nonsareilontanodalcrederlo:ègiovine,efinalmentenon è cappuccino; ma queste son bazzecole da non trattenerne il signore zio; il serio è che il frate s'è messo a parlar di Rodrigo come si farebbe d'unmascalzone,cercad'aizzarglicontrotuttoilpaese...

-Eglialtrifrati?

-Nonsene impicciano,perché loconosconoperunatestacalda,ehannotutto ilrispettoperRodrigo;ma,dall'altraparte,questo fratehaungrancreditopressoivillani,perchéfapoiancheilsanto,e...

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-M'immaginochenonsappiacheRodrigoèmionipote.

-Selosa!Anziquestoèquelcheglimettepiùildiavoloaddosso.

-Come?Come?

-Perché,elovadicendolui,citrovapiùgustoafarlavedereaRodrigo,appuntoperchéquestohaunprotettornaturale,ditantaautoritàcomevossignoria:echeluiselaridede'grandiede'politici,echeilcordonedisanFrancescotienlegateanchelespade,eche...

-Ohfratetemerario!Comesichiamacostui?

-FraCristoforoda***-disseAttilio;eilcontezio,presodaunacassettadelsuotavolino,unlibriccinodimemorie,viscrisse,soffiando,soffiando,quelpoveronome.IntantoAttilioseguitava:-èsemprestatodiquell'umore,costui:sisalasuavita.Eraunplebeoche,trovandosiaverquattrosoldi,volevacompeterecoicavalieridelsuopaese;e,perrabbiadinonpoterlavincercontutti,neammazzòuno;onde,periscansarlaforca,sifecefrate.

-Mabravo!mabene!Lavedremo,lavedremo,-dicevailcontezio,seguitandoasoffiare.

-Orapoi,-continuavaAttilio,-èpiùarrabbiatochemai,perchéglièandatoamonteundisegnocheglipremevamoltomolto:edaquestoilsignoreziocapiràcheuomosia.Volevacostuimaritarequellasuacreatura: fosseper levarladaipericolidelmondo, leim'intende,operchealtrosi fosse, lavolevamaritareassolutamente;eavevatrovatoil...l'uomo:un'altrasuacreatura,unsoggetto,che,forseesenzaforse,ancheilsignorezioloconosceràdinome;perchétengopercertocheilConsigliosegretoavràdovutooccuparsidiqueldegnosoggetto.

-Chiècostui?

-Unfilatorediseta,LorenzoTramaglino,quelloche...

-LorenzoTramaglino!-esclamòilcontezio.-Mabene!mabravo,padre!Sicuro...infatti...,avevaunaletteraperun...Peccatoche...Manonimporta;vabene.EperchéilsignordonRodrigononmidicenulladituttoquesto?perchélasciaandarlecosetant'avanti,enonsirivolgeachilopuòevuoledirigereesostenere?

-Diròilveroancheinquesto,-proseguivaAttilio.-Daunaparte,sapendoquantebrighe,quantecosehaperlatestailsignorezio...-(questo,soffiando,vimiselamano,comepersignificarelagranfaticach'eraafarcelestartutte)-s'èfattoscrupolodidarleunabrigadipiù.Epoi,diròtutto:daquellochehopotutocapire,ècosìirritato,cosìfuorde'gangheri,cosìstuccodellevillaniediquelfrate,chehapiùvogliadifarsigiustiziadasé,inqualchemanierasommaria,ched'ottenerlainunamanieraregolare,dallaprudenzaedalbracciodelsignorezio.Iohocercatodismorzare;mavedendochelacosaandavaperlebrutte,hocredutochefossemiodovered'avvertirdituttoilsignorezio,cheallafineèilcapoelacolonnadellacasa...

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-Avrestifattomeglioaparlareunpocoprima.

-Èvero;maioandavosperandochelacosasvanirebbedasé,ocheilfratetornerebbefinalmenteincervello,ochesen'anderebbedaquelconvento,comeaccadediquestifrati,cheorasonoqua,orasonolà;ealloratuttosarebbefinito.Ma...

-Oratoccheràamearaccomodarla.

-Cosìhopensatoanch'io.Hodettotrame:ilsignorezio,conlasuaavvedutezza,conlasuaautorità,sapràluiprevenireunoscandolo,einsiemesalvarl'onorediRodrigo,cheèpoiancheilsuo.Questofrate,dicevoio,l'hasemprecolcordonedisanFrancesco;maperadoprarloaproposito,ilcordonedisanFrancesco,nonènecessariod'averlointornoallapancia.Ilsignoreziohacentomezzich'iononconosco:socheilpadreprovincialeha,com'ègiusto,unagrandeferenzaperlui;eseilsignoreziocredecheinquestocasoilmigliorripiegosiadifarcambiarariaalfrate,luicondueparole...

-Lasciilpensieroachitocca,vossignoria,-disseunpo'ruvidamenteilcontezio.

-Ahèvero!-esclamòAttilio,conunatentennatinaditesta,econunsogghignodicompassioneperséstesso.-Soniol'uomodadarparerialsignorezio!Maèlapassionechehodellariputazionedelcasatochemifaparlare.Ehoanchepaurad'averfattounaltromale,-soggiunseconun'ariapensierosa:-hopaurad'averfattotortoaRodrigonelconcettodelsignorezio.Nonmidareipace,sefossicagionedifarlepensarecheRodrigononabbiatuttaquellafedeinlei,tuttaquellasommissionechedeveavere.Creda,signorezio,cheinquestocasoèproprio...

-Via,via;chetorto,chetortotravoialtridue?chesaretesempreamici,finchél'unononmettagiudizio.Scapestrati,scapestrati,chesemprenefateuna;eametoccadirattopparle:che...mifarestedireunosproposito,midatepiùdapensarevoialtridue,che,-equiimmaginatevichesoffiomise,-tuttiquestibenedettiaffaridistato.

Attiliofeceancoraqualchescusa,qualchepromessa,qualchecomplimento;poisilicenziò,esen'andò,accompagnatodaun-eabbiamogiudizio,-ch'eralaformoladicommiatodelcontezioperisuoinipoti.

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CapitoloXIX

Chi,vedendoinuncampomalcoltivato,un'erbaccia,peresempiounbellapazio,volessepropriosaperesesiavenutodaunsemematuratonelcampostesso,oportatovidalvento,olasciatovicaderdaunuccello,perquantocipensasse,nonneverrebbemaiaunaconclusione.Cosìanchenoinonsapremmodiresedalfondonaturaledel suo cervello, odall'insinuazioned'Attilio, venisse al conte zio la risoluzionedi servirsi del padreprovincialeper troncarenellamigliormanieraquelnodoimbrogliato.CertoècheAttiliononavevadettaacasoquellaparola;equantunquedovesseaspettarsiche,aunsuggerimentocosìscoperto,laboriaombrosadelcontezioavrebbericalcitrato,aognimodovollefarglibalenardinanzil'ideadiquelripiego,emetterlosullastrada,dovedesideravacheandasse.Dall'altraparte,ilripiegoeratalmenteadattatoall'umoredelcontezio,talmenteindicatodallecircostanze,che,senzasuggerimentodichisisia,sipuòscommetterechel'avrebbetrovatodasé.Sitrattavache, inunaguerrapurtroppoaperta,unodelsuonome,unsuonipote,nonrimanessealdisotto:puntoessenzialissimoallariputazionedelpoterecheglistavatantoacuore.Lasoddisfazionecheilnipotepotevaprendersidasé,sarebbestataunrimediopeggiordelmale,unasementadiguai;ebisognavaimpedirla,inqualunquemaniera,esenzaperdertempo.Comandarglichepartisseinquelmomentodallasuavilla;giànonavrebbeubbidito;equand'ancheavesse,erauncedereilcampo,unaritiratadellacasadinanziaunconvento.Ordini,forzalegale,spauracchiditalgenere,nonvalevanocontrounavversariodiquellacondizione:ilcleroregolareesecolareeraaffattoimmunedaognigiurisdizionelaicale;nonsololepersone,mai luoghiancoraabitatidaesso:comedevesapereanchechinonavesselettaaltrastoriachelapresente;chestarebbefresco.Tuttoquelchesipotevacontrountaleavversarioeracercard'allontanarlo,eilmezzoaciòerailpadreprovinciale,inarbitriodelqualeeral'andareelostarediquello.

Ora,trailpadreprovincialeeilconteziopassavaun'anticaconoscenza:s'eranvedutidirado,masemprecongrandimostrazionid'amicizia,econesibizionisperticatediservizi.Eallevolte,èmeglioaverchefareconunochesiasopraamoltiindividui,checonunsolodiquesti,ilqualenonvedechelasuacausa,nonsentechelasuapassione,noncuracheilsuopunto;mentrel'altrovedeinuntrattocentorelazioni,centoconseguenze,centointeressi,centocosedascansare,centocosedasalvare;esipuòquindiprenderedacentoparti.

Tuttobenponderato, ilcontezio invitòungiornoapranzo ilpadreprovinciale,egli fece trovareunacoronadicommensaliassortiticonun intendimentosopraffino.Qualcheparentede' più titolati, di quelli il cui solo casato eraun gran titolo; e che, col solo contegno, conuna certa sicurezzanativa, conunasprezzaturasignorile,parlandodicosegrandiconterminifamigliari,riuscivano,anchesenzafarloapposta,aimprimereerinfrescare,ognimomento, l'ideadella superiorità e della potenza; e alcuni clienti legati alla casa per una dipendenza ereditaria, e al personaggio per una servitù di tutta la vita; i quali,cominciandodallaminestraadirdisì,conlabocca,congliocchi,congliorecchi,contuttalatesta,contuttoilcorpo,contuttal'anima,allefruttev'avevanridottounuomoanonricordarsipiùcomesifacesseadirdino.

Atavola,ilcontepadronefececaderbenprestoildiscorsosultemadiMadrid.ARomasivaperpiùstrade;aMadridegliandavapertutte.Parlòdellacorte,delconteduca,de'ministri,dellafamigliadelgovernatore;dellecaccedeltoro,cheluipotevadescriverbenissimo,perchéleavevagodutedaunpostodistinto;dell'Escurialedicuipotevarendercontoaunpuntino,perchéuncreatodelconteducal'avevacondottopertuttiibuchi.Perqualchetempo,tuttalacompagnia

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stette,comeunuditorio,attentaaluisolo,poisidiviseincolloquiparticolari;eluialloracontinuòaraccontarealtrediquellebellecose,comeinconfidenza,alpadreprovincialecheglieraaccanto,echelolasciòdire,direedire.Maauncertopunto,diedeunagiratinaaldiscorso,lostaccòdaMadrid,edicorteincorte,didignitàindignità,lotiròsulcardinalBarberini,ch'eracappuccino,efratellodelpapaallorasedente,UrbanoVIII:nientemeno.Ilconteziodovetteancheluilasciarparlareunpoco,estareasentire,ericordarsichefinalmente,inquestomondo,nonc'erasoltantoipersonaggichefacevanperlui.Pocodopoalzatidatavola,pregòilpadreprovincialedipassarconluiinun'altrastanza.

Due potestà, due canizie, due esperienze consumate si trovavano a fronte. Ilmagnifico signore fece sedere il padremolto reverendo, sedette anche lui, ecominciò:-stantel'amiciziachepassatradinoi,hocredutodifarparolaavostrapaternitàd'unaffaredicomuneinteresse,daconcludertradinoi,senz'andarperaltrestrade,chepotrebbero...Eperciò,allabuona,colcuoreinmano,lediròdichesitratta;eindueparolesoncertocheanderemod'accordo.Midica:nelloroconventodiPescarenicoc'èunpadreCristoforoda***?

Ilprovincialefececennodisì.

-Midicaunpocovostrapaternità,schiettamente,dabuonamico...questosoggetto...questopadre...Dipersonaiononloconosco;esìchede'padricappuccinineconoscoparecchi:uominid'oro,zelanti,prudenti,umili:sonostatoamicodell'ordinefindaragazzo...Maintuttelefamiglieunpo'numerose...c'èsemprequalche individuo, qualche testa... E questo padre Cristoforo, so da certi ragguagli che è un uomo... un po' amico de' contrasti... che non ha tutta quellaprudenza,tuttique'riguardi...Scommettereichehadovutodarpiùd'unavoltadapensareavostrapaternità.

«Hointeso:èunimpegno,-pensavaintantoilprovinciale:-colpamia; losapevochequelbenedettoCristoforoeraunsoggettodafarlogiraredipulpitoinpulpito,enonlasciarlofermaremesiinunluogo,specialmenteinconventidicampagna».

- Oh! - disse poi: -mi dispiace davvero di sentire che vostramagnificenza abbia in un tal concetto il padre Cristoforo;mentre, per quanto ne so io, è unreligioso...esemplareinconvento,etenutoinmoltastimaanchedifuori.

- Intendobenissimo; vostra paternità deve... Però, però, da amico sincero, voglio avvertirla d'una cosa che le sarà utile di sapere; e se anchene fosse giàinformata,posso, senzamancareaimieidoveri,metterle sott'occhio certe conseguenze... possibili: nondicodipiù.QuestopadreCristoforo, sappiamocheproteggevaunuomodiquelleparti,unuomo...vostrapaternitàn'avràsentitoparlare;quelloche,contantoscandolo,scappòdallemanidellagiustizia,dopoaverfatto,inquellaterribilegiornatadisanMartino,cose...cose...LorenzoTramaglino!

«Ahi!»pensòilprovinciale;edisse:-questacircostanzamiriescenuova;mavostramagnificenzasabenecheunapartedelnostroufizioèappuntod'andareincercade'traviati,perridurli...

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-Vabene;malaprotezionede'traviatid'unacertaspecie...!Soncosespinose,affaridelicati...-Equi,invecedigonfiarlegoteedisoffiare,strinselelabbra,etirò dentro tant'aria quanta ne solevamandar fuori, soffiando. E riprese: - ho creduto bene di darle un cenno su questa circostanza, perché semai suaeccellenza...PotrebbeesserfattoqualchepassoaRoma...nonsoniente...edaRomavenirle...

- Sonben tenutoa vostramagnificenzadi codestoavviso;però son certo che, se siprenderanno informazioni suquestoproposito, si troverà che il padreCristoforononavràavutochefareconl'uomocheleidice,senonafinedimettergliilcervelloapartito.IlpadreCristoforo,loconosco.

-Giàleisamegliodimechesoggettofossealsecolo,lecosettechehafatteingioventù.

- È la gloria dell'abito questa, signor conte, cheunuomo, il quale al secolohapotuto far dir di sé, conquesto indosso, diventi un altro. E da che il padreCristoforoportaquest'abito...

-Vorreicrederlo:lodicodicuore:vorreicrederlo;maallevolte,comediceilproverbio...l'abitononfailmonaco.

Ilproverbiononvenivaintaglioesattamente;mailcontel'avevasostituitoinfrettaaunaltrocheglieravenutosullapuntadellalingua:illupocambiailpelo,manonilvizio.

-Hode'riscontri,-continuava,-hode'contrassegni...

-Seleisapositivamente,-disseilprovinciale,-chequestoreligiosoabbiacommessoqualcheerrore(tuttisipuòmancare),avròperunverofavorel'esserneinformato.Sonsuperiore:indegnamente;malosonoappuntopercorreggere,perrimediare.

-Ledirò:insiemeconquestacircostanzadispiacevoledellaprotezioneapertadiquestopadreperchilehodetto,c'èun'altracosadisgustosa,echepotrebbe...Ma,tradinoi,accomoderemotuttoinunavolta.C'è,dico,chelostessopadreCristoforohapresoacozzareconmionipote,donRodrigo***.

-Oh!questomidispiace,midispiace,midispiacedavvero.

-Mionipoteègiovine,vivo,sisentequellocheè,nonèavvezzoaesserprovocato...

-Saràmiodoverediprenderbuoneinformazionid'unfattosimile.Comehogiàdettoavostramagnificenza,eparloconunsignorechenonhamenogiustiziachepraticadimondo,tuttisiamodicarne,soggettiasbagliare...tantodaunaparte,quantodall'altra:eseilpadreCristoforoavràmancato...

- Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo... si fa peggio. Lei sa cosa segue:quest'urti,questepicche,principianotalvoltadaunabagattella,evannoavanti,vannoavanti...Avolertrovarneilfondo,ononsenevieneacapo,ovengon

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fuori cent'altri imbrogli. Sopire, troncare, padremolto reverendo: troncare, sopire.Mionipote è giovine; il religioso, daquel che sento, ha ancora tutto lospirito,le...inclinazionid'ungiovine:etoccaanoi,cheabbiamoinostrianni...purtroppoeh,padremoltoreverendo?...

Chifossestatolìavedere,inquelpunto,fucomequando,nelmezzod'un'operaseria,s'alza,perisbaglio,unoscenario,primadeltempo,esivedeuncantanteche,nonpensando,inquelmomento,checisiaunpubblicoalmondo,discorreallabuonaconunsuocompagno.Ilviso,l'atto,lavocedelcontezio,neldirquelpurtroppo!,tuttofunaturale:lìnonc'erapolitica:eraproprioverocheglidavanoiad'avereisuoianni.Nongiàchepiangesseipassatempi,ilbrio,l'avvenenzadellagioventù:frivolezze,sciocchezze,miserie!Lacagiondelsuodispiacereerabenpiùsodaeimportante:erachesperavauncertopostopiùalto,quandofossevacato;etemevadinonarrivareatempo.Ottenutochel'avesse,sipotevaessercertichenonsisarebbepiùcuratodeglianni,nonavrebbedesideratoaltro,esarebbemortocontento,cometuttiquellichedesideranmoltounacosa,assicuranodivolerfare,quandosianoarrivatiaottenerla.

Maperlasciarloparlarlui,-toccaanoi,-continuò,-aavergiudizioperigiovani,earassettarleloromalefatte.Perbuonasorte,siamoancoraatempo;lacosanonhafattochiasso;èancorailcasod'unbuonprincipiisobsta.Allontanareilfuocodallapaglia.Allevolteunsoggettoche,inunluogo,nonfabene,ochepuòessercausadiqualcheinconveniente,riesceamaravigliainunaltro.Vostrapaternitàsapràbentrovarelanicchiaconvenienteaquestoreligioso.C'ègiustoanchel'altracircostanza,chepossaessercadutoinsospettodichi...potrebbedesiderarechefosserimosso:e,collocandoloinqualchepostounpo'lontanetto,facciamounviaggioedueservizi;tuttos'accomodadasé,operdirmeglio,nonc'ènulladiguasto.

Questaconclusione,ilpadreprovincialesel'aspettavafinodalprincipiodeldiscorso.«Ehgià!-pensavatrasé:-vedodovevuoiandaraparare:dellesolite;quandounpoverofrateèpresoanoiadavoialtri,odaunodivoialtri,ovidàombra,subito,senzacercarseabbiatortooragione, ilsuperioredevefarlosgomberare».

Equandoilconteebbefinito,emessounlungosoffio,cheequivalevaaunpuntofermo,-intendobenissimo,-disseilprovinciale,-quelcheilsignorcontevuoldire;maprimadifareunpasso...

-Èunpassoenonèunpasso,padremoltoreverendo:èunacosanaturale,unacosaordinaria;esenonsiprendequestoripiego,esubito,prevedounmontedidisordini,un'iliadediguai.Unosproposito...mionipotenoncrederei...cisonio,perquesto...Ma,alpuntoacuilacosaèarrivata,senonlatronchiamonoi,senzaperdertempo,conuncolponetto,nonèpossibilechesifermi,cherestisegreta...ealloranonèpiùsolamentemionipote...Sistuzzicaunvespaio,padremoltoreverendo.Leivede;siamounacasa,abbiamoattinenze...

-Cospicue.

-Leim'intende:tuttagentechehasanguenellevene,eche,aquestomondo...èqualchecosa.C'entrailpuntiglio;divieneunaffarecomune;eallora...anchechièamicodellapace...Sarebbeunverocrepacuoreperme,didovere...di trovarmi... iochehosempreavutatantapropensioneper ipadricappuccini...!Loropadri,perfardelbene,comefannocontantaedificazionedelpubblico,hannobisognodipace,dinonavercontese,distareinbuonaarmoniaconchi...Epoi,

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hannode'parentialsecolo...equestiaffaraccidipuntiglio,perpocochevadanoinlungo,s'estendono,siramificano,tirandentro...mezzomondo.Iomitrovoinquesta benedetta carica, chem'obbliga a sostenere un certo decoro... Sua eccellenza... imiei signori colleghi... tutto diviene affar di corpo... tanto più conquell'altracircostanza...Leisacomevannoquestecose.

-Veramente,-disseilpadreprovinciale,-ilpadreCristoforoèpredicatore;eavevogiàqualchepensiero...Misirichiedeappunto...Mainquestomomento,intalicircostanze,potrebbeparereunapunizione;eunapunizioneprimad'averbenmessoinchiaro...

-Nopunizione,no:unprovvedimentoprudenziale,unripiegodicomuneconvenienza,perimpedireisinistrichepotrebbero...misonospiegato.

-Trailsignorconteeme,lacosarimaneinquestitermini;intendo.Ma,standoilfattocomefuriferitoavostramagnificenza,èimpossibile,mipare,chenelpaesenonsiatraspiratoqualcosa.Pertuttoc'èdegliaizzatori,de'mettimale,oalmenode'curiosimaligniche,sepossonvedereallepresesignoriereligiosi,cihannoungustomatto;efiutano,interpretano,ciarlano...Ognunohailsuodecorodaconservare;eiopoi,comesuperiore(indegno),houndovereespresso...L'onordell'abito...nonècosamia...èundepositodelquale...Ilsuosignornipote,giacchéècosìalterato,comedicevostramagnificenza,potrebbeprenderlacosacomeunasoddisfazionedataalui,e...nondicovantarsene,trionfarne,ma...

-Lepare,padremoltoreverendo?Mionipoteèuncavalierechenelmondoèconsiderato...secondoilsuogradoeildovere:madavantiameèunragazzo;enonfarànépiùnémenodiquellochegliprescriveròio.Lediròdipiù:mionipotenonnesaprànulla.Chebisognoabbiamonoidirenderconto?Soncosechefacciamotradinoi,dabuoniamici;e tradinoihannodarimanere.Nonsidiapensierodiciò.Devoessereavvezzoanonparlare. -Esoffiò. - Inquantoaicicaloni, - riprese, - che vuol che dicano? Un religioso che vada a predicare in un altro paese, è cosa così ordinaria! E poi, noi che vediamo... noi cheprevediamo...noichecitocca...nondobbiamopoicurarcidelleciarle.

-Però,affinediprevenirle,sarebbebeneche,inquest'occasione,ilsuosignornipotefacessequalchedimostrazione,dessequalchesegnopalesed'amicizia,diriguardo...nonpernoi,maperl'abito...

-Sicuro,sicuro;quest'ègiusto...Perònonc'èbisogno:socheicappuccinisonsempreaccolticomesidevedamionipote.Lofaperinclinazione:èungenioinfamiglia:epoisadi farcosagrataame.Delresto, inquestocaso...qualcosadistraordinario...è troppogiusto.Lasci fareame,padremoltoreverendo;checomanderòamionipote...Cioèbisognerà insinuargli conprudenza,affinchénons'avvedadiquelcheèpassato tradinoi.Perchénonvorreiallevoltechemettessimounimpiastrodovenonc'èferita.Eperquelcheabbiamoconcluso,quantopiùprestosarà,meglio.Esesitrovassequalchenicchiaunpo'lontana...perlevarproprioognioccasione...

-Mivienchiestoperl'appuntounpredicatoredaRimini;efors'anche,senz'altromotivo,avreipotutomettergliocchi...

-Moltoaproposito,moltoaproposito.Equando...?

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-Giacchélacosasidevefare,sifaràpresto.

- Presto, presto, padremolto reverendo:meglio oggi che domani. E, - continuava poi, alzandosi da sedere, - se posso qualche cosa, tanto io, come lamiafamiglia,perinostribuonipadricappuccini...

-Conosciamoperprovalabontàdellacasa,-disseilpadreprovinciale,alzatosianchelui,eavviandosiversol'uscio,dietroalsuovincitore.

-Abbiamospentounafavilla,-dissequesto,soffermandosi,-unafavilla,padremoltoreverendo,chepotevadestareungrand'incendio.Trabuoniamici,condueparoles'accomodanodigrancose.

Arrivato all'uscio, lo spalancò, e volle assolutamente che il padre provinciale andasse avanti: entrarono nell'altra stanza, e si riunirono al resto dellacompagnia.

Ungrandestudio,unagrand'arte,digranparole,mettevaquelsignorenelmaneggiod'unaffare;maproducevapoiancheeffetticorrispondenti. Infatti,colcolloquiocheabbiamriferito,riuscìafarandarfraCristoforoapiedidaPescarenicoaRimini,cheèunabellapasseggiata.

Unasera,arrivaaPescarenicouncappuccinodiMilano,conunplicoperilpadreguardiano.C'èdentrol'obbedienzaperfraCristoforo,diportarsiaRimini,dovepredicheràlaquaresima.Laletteraalguardianoportal'istruzioned'insinuarealdettofratechedepongaognipensierod'affarichepotesseavereavviatinelpaesedacuidevepartire,echenonvimantengacorrispondenze:ilfratelatoredev'essereilcompagnodiviaggio.Ilguardianonondicenullalasera;lamattina,fachiamarfraCristoforo,glifavederel'obbedienza,glidicechevadaaprenderlasporta,ilbastone,ilsudarioelacintura,econquelpadrecompagnocheglipresenta,simettapoisubitoinviaggio.

Sefuuncolpoperilnostrofrate,lolasciopensareavoi.Renzo,Lucia,Agnese,glivennerosubitoinmente;eesclamò,perdircosì,dentrodisé:«ohDio!cosafarannoque'meschini,quandoiononsaròpiùqui!»Maalzògliocchialcielo,es'accusòd'avermancatodifiducia,d'essersicredutonecessarioaqualchecosa.Miselemaniincrocesulpetto,insegnod'ubbidienza,echinòlatestadavantialpadreguardiano;ilqualelotiròpoiindisparte,eglidiedequell'altroavviso,conparolediconsiglio,econsignificazionediprecetto.FraCristoforoandòallasuacella,preselasporta,viriposeilbreviario,ilsuoquaresimale,eilpanedelperdono,s'allacciòlatonacaconlasuacinturadipelle,silicenziòda'suoiconfratellichesitrovavanoinconvento,andòdaultimoaprenderlabenedizionedelguardiano,ecolcompagno,preselastradacheglierastataprescritta.

AbbiamodettochedonRodrigo,intestatopiùchemaidivenireafinedellasuabellaimpresa,s'erarisolutodicercareilsoccorsod'unterribileuomo.Dicostuinonpossiamdarené il nome, né il cognome, néun titolo, e nemmenouna congettura sopranulla di tutto ciò: cosa tantopiù strana, chedel personaggiotroviamomemoriainpiùd'unlibro(libristampati,dico)diqueltempo.Cheilpersonaggiosiaquelmedesimo,l'identitàde'fattinonlascialuogoadubitarne;maper tuttoungrandestudioa scansarne ilnome,quasiavessedovutobruciar lapenna, lamanodello scrittore.FrancescoRivola,nellavitadel cardinal

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FederigoBorromeo,dovendoparlardiquell'uomo, lochiama«unsignorealtrettantopotenteperricchezze,quantonobilepernascita»,e fermilì.GiuseppeRipamonti, che, nel quinto libro della quinta decade della sua Storia Patria, ne fa più distesa menzione, lo nomina uno, costui, colui, quest'uomo, quelpersonaggio.«Riferirò»,dice,nelsuobellatino,dacuitraduciamocomeciriesce,«ilcasod'untaleche,essendode'primitraigrandidellacittà,avevastabilitalasuadimorainunacampagna,situatasulconfine;e lì,assicurandosiaforzadidelitti, tenevapernienteigiudizi, igiudici,ognimagistratura, lasovranità;menava una vita affatto indipendente; ricettatore di forusciti, foruscito un tempo anche lui; poi tornato, come se niente fosse...» Da questo scrittoreprenderemoqualchealtropasso,checivengaintaglioperconfermareeperdilucidareilraccontodelnostroanonimo;colqualetiriamoavanti

Fareciòch'eravietatodalleleggi,oimpeditodaunaforzaqualunque;esserarbitro,padronenegliaffarialtrui,senz'altrointeressecheilgustodicomandare;essertemutodatutti,averlamanodacoloroch'eransolitiaverladaglialtri;talieranostateinognitempolepassioniprincipalidicostui.Finodall'adolescenza,allospettacoloealrumoreditanteprepotenze,ditantegare,allavistaditantitiranni,provavaunmistosentimentodisdegnoed'invidiaimpaziente.Giovine,evivendoincittà,nontralasciavaoccasione,anzin'andavaincerca,d'averchedireco'piùfamosidiquellaprofessione,d'attraversarli,perprovarsiconloro,efarlistareadovere,otirarliacercarelasuaamicizia.Superiorediricchezzeediseguitoallapiùparte,eforseatuttid'ardireedicostanza,neridussemoltiaritirarsidaognirivalità,moltineconciòmale,moltin'ebbeamici;nongiàamicidelpari,ma,comesoltantopotevanpiacerea lui,amicisubordinati,chesiriconoscessero suoi inferiori, che gli stessero alla sinistra. Nel fatto però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento di tutti coloro: essi nonmancavanodirichiederene'loroimpegnil'operad'untantoausiliario;perlui,tirarseneindietrosarebbestatodecaderedallasuariputazione,mancarealsuoassunto. Dimaniera che, per conto suo, e per conto d'altri, tante ne fece che, non bastando né il nome, né il parentado, né gli amici, né la sua audacia asostenerlocontroibandipubblici,econtrotanteanimositàpotenti,dovettedarluogo,euscirdallostato.CredocheaquestacircostanzasiriferiscauntrattonotabileraccontatodalRipamonti.«Unavoltachecostuiebbeasgomberareilpaese,lasegretezzacheusò,ilrispetto,latimidezza,furontali:attraversòlacittàacavallo,conunseguitodicani,asuonditromba;epassandodavantialpalazzodicorte,lasciòallaguardiaun'imbasciatad'impertinenzeperilgovernatore».

Nell'assenza, non ruppe le pratiche, né tralasciò le corrispondenze con que' suoi tali amici, i quali rimasero uniti con lui, per tradurre letteralmente dalRipamonti,«inlegaoccultadiconsigliatroci,edicosefuneste».Pareanzichealloracontraesseconpiùaltepersone,certenuoveterribilipratiche,dellequalilostoricosummentovatoparlaconunabrevitàmisteriosa.«Anchealcuniprincipiesteri, -dice,-sivalseropiùvoltedell'operasua,perqualcheimportanteomicidio,espessogliebberoamandardalontanorinforzidigentecheservissesottoisuoiordini».

Finalmente(nonsisadopoquantotempo),ofosselevatoilbando,perqualchepotenteintercessione,ol'audaciadiquell'uomoglitenesseluogod'immunità,sirisolvetteditornareacasa,evitornòdifatti;nonperòinMilano,mainuncastelloconfinantecolterritoriobergamasco,chealloraera,comeognunsa,statoveneto.«Quellacasa-citoancorailRipamonti,-eracomeun'officinadimandatisanguinosi:servitori,lacuitestaeramessaataglia,echeavevanpermestiereditroncarteste:nécuoco,nésguatterodispensatidall'omicidio:lemanide'ragazziinsanguinate».Oltrequestabellafamigliadomestica,n'aveva,comeaffermalostessostorico,un'altradisoggettisimili,dispersieposticomeaquartiere invari luoghide'duestatisul lembode'qualiviveva,eprontisemprea'suoiordini.

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Tuttiitiranni,perunbeltrattodipaeseall'intorno,avevandovuto,chiinun'occasioneechiinun'altra,sceglieretral'amiciziael'inimiciziadiqueltirannostraordinario.Maaiprimicheavevanovolutoprovardiresistergli,laglieraandatacosìmale,chenessunosisentivapiùdimettersiaquellaprova.Eneppurcolbadarea'fattisuoi,conlostareasé,unononpotevarimanereindipendentedalui.Capitavaunsuomessoaintimarglicheabbandonasselataleimpresa,checessassedimolestareiltaldebitore,ocosesimili:bisognavarisponderesìono.Quandounaparte,conunomaggiovassallesco,eraandataarimettereinluiunaffarequalunque,l'altrapartesitrovavaaquelladurascelta,odistareallasuasentenza,odidichiararsisuonemico;ilcheequivalevaaesser,comesidicevaaltrevolte,tisicointerzogrado.Molti,avendoiltorto,ricorrevanoaluiperaverragioneineffetto;moltianche,avendoragione,perpreoccupareuncosìgran patrocinio, e chiuderne l'adito all'avversario: gli uni e gli altri divenivano più specialmente suoi dipendenti. Accadde qualche volta che un deboleoppresso,vessatodaunprepotente,sirivolsealui;elui,prendendolepartideldebole,forzòilprepotenteafinirla,ariparareilmalfatto,achiederescusa;o,sestavaduro,glimossetalguerra,dacostringerloasfrattardailuoghicheavevatiranneggiati,oglifeceanchepagareunpiùprontoepiùterribilefio.Einqueicasi,quelnometantotemutoeabborritoerastatobenedettounmomento:perché,nondiròquellagiustizia,maquelrimedio,quelcompensoqualunque,nonsisarebbepotuto, inque'tempi,aspettarlodanessun'altraforzanéprivata,népubblica.Piùspesso,anziper l'ordinario, lasuaerastataederaministradivoleriiniqui,disoddisfazioniatroci,dicapriccisuperbi.Magliusicosìdiversidiquellaforzaproducevansemprel'effettomedesimo,d'imprimereneglianimiunagrand'ideadiquantoeglipotessevolereeeseguireinontadell'equitàedell'iniquità,quelleduecosechemettontantiostacoliallavolontàdegliuomini,elifannocosìspessotornareindietro.Lafamade'tiranniordinaririmanevaperlopiùristrettainquelpiccolotrattodipaesedov'eranoipiùricchieipiùforti:ognidistrettoavevaisuoi;esirassomigliavantanto,chenonc'eraragionechelagentes'occupassediquellichenonavevaaridosso.Malafamadiquestonostroeragiàdagrantempodiffusainognipartedelmilanese:pertutto,lasuavitaeraunsoggettodiraccontipopolari;eilsuonomesignificavaqualcosad'irresistibile,distrano,difavoloso.Ilsospettochepertuttos'avevade'suoicollegatiede'suoisicari,contribuivaanch'essoatenervivapertuttolamemoriadi lui. Non eran più che sospetti; giacché chi avrebbe confessata apertamente una tale dipendenza?ma ogni tiranno poteva essere un suo collegato, ognimalandrino,unode' suoi;e l'incertezzastessarendevapiùvasta l'opinione,epiùcupo il terroredellacosa.Eognivoltache inqualchepartesivedesserocomparirefiguredibravisconosciuteepiùbruttedell'ordinario,aognifattoenormedicuinonsisapesseallaprimaindicareoindovinarl'autore,siproferiva,simormoravailnomedicoluichenoi,grazieaquellabenedetta,pernondiraltro,circospezionede'nostriautori,saremocostrettiachiamarel'innominato.

DalcastellacciodicostuialpalazzottodidonRodrigo,nonc'erapiùdisettemiglia:equest'ultimo,appenadivenutopadroneetiranno,avevadovutovedereche,acosìpocadistanzadauntalpersonaggio,nonerapossibilefarquelmestieresenzavenirealleprese,oandard'accordoconlui.Glis'eraperciòoffertoegli era divenuto amico, almododi tutti gli altri, s'intende; gli aveva resopiùd'un servizio (ilmanoscritto nondice di più); e n'aveva riportate ogni voltapromesse di contraccambio e d'aiuto, in qualunque occasione.Metteva peròmolta cura a nascondere una tale amicizia, o almeno a non lasciare scorgerequantostretta,edichenaturafosse.DonRodrigovolevabensìfareiltiranno,manoniltirannosalvatico:laprofessioneeraperluiunmezzo,nonunoscopo:volevadimorarliberamenteincittà,godereicomodi,glispassi,glionoridellavitacivile;eperciòbisognavacheusassecertiriguardi,tenessedicontoparenti,coltivassel'amiciziadipersonealte,avesseunamanosullebilancedellagiustizia,perfarleaunbisognotraboccaredallasuaparte,operfarlesparire,operdarle anche, in qualche occasione, sulla testa di qualcheduno che in quelmodo si potesse servir più facilmente che con l'armi della violenzaprivata.Ora,l'intrinsichezza,diciammeglio,unalegaconunuomodiquellasorte,conunapertonemicodellaforzapubblica,nongliavrebbecertamentefattobuongiocoaciò,specialmentepressoilcontezio.Peròqueltantod'unataleamiciziachenonerapossibiledinascondere,potevapassareperunarelazioneindispensabile

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conunuomolacuiinimiciziaeratroppopericolosa;ecosìriceverescusadallanecessità:giacchéchihal'assuntodiprovvedere,enonn'halavolontà,ononnetrovailverso,allalungaacconsentechealtriprovvedadasé,finoauncertosegno,a'casisuoi;esenonacconsenteespressamente,chiudeunocchio.

Unamattina,donRodrigouscìacavallo,intrenodacaccia,conunapiccolascortadibraviapiedi;ilGrisoallastaffa,equattroaltriincoda;es'avviòalcastellodell'innominato.

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CapitoloXX

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Ilcastellodell'innominatoeraacavaliereaunavalleangustaeuggiosa,sullacimad'unpoggiochesporgeinfuoridaun'aspragiogaiadimonti,edè,nonsisaprebbedirbene,secongiuntoadessaoseparatone,daunmucchiodimassiedidirupi,edaunandirivieniditaneediprecipizi,chesiprolunganoanchedalledueparti.Quellacheguardalavalleèlasolapraticabile;unpendìopiùttostoerto,maugualeecontinuato;apratiinalto;nellefaldeacampi,sparsiquaelàdicasucce.Ilfondoèunlettodiciottoloni,dovescorreunrigagnolootorrentaccio,secondolastagione:alloraservivadiconfineaiduestati.Igioghiopposti,

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cheformano,perdircosì,l'altraparetedellavalle,hannoanch'essiunpo'difaldacoltivata;ilrestoèscheggeemacigni,erteripide,senzastradaenude,menoqualchecespuglione'fessiesuiciglioni.

Dall'altodelcastellaccio,comel'aquiladalsuonidoinsanguinato,ilselvaggiosignoredominavaall'intornotuttolospaziodovepieded'uomopotesseposarsi,enonvedevamainessunoaldisopradisé,népiùinalto.Dandoun'occhiataingiro,scorrevatuttoquelrecinto,ipendìi,ilfondo,lestradepraticatelàdentro.Quellache,agomitieagiravolte,salivaalterribiledomicilio,sispiegavadavantiachiguardassedilassù,comeunnastroserpeggiante:dallefinestre,dalleferitoie,potevailsignorecontareasuobell'agioipassidichiveniva,espianarglil'armecontro,centovolte.Eanched'unagrossacompagnia,avrebbepotuto,conquellaguarnigionedibravichetenevalassù,stendernesulsentiero,ofarneruzzolarealfondoparecchi,primacheunoarrivasseatoccarlacima.Delresto,nonchelassù,maneppurenellavalle,eneppurdipassaggio,nonardivametterpiedenessunochenonfossebenvistodalpadronedelcastello.Ilbirropoichevisifosselasciatovedere,sarebbestatotrattatocomeunaspianemicachevengacoltainunaccampamento.Siraccontavanolestorietragichedegliultimicheavevanovoluto tentar l'impresa;maerangiàstorieantiche;enessunode'giovanisi rammentavad'avervedutonellavalleunodiquellarazza,névivo,némorto.

Taleèladescrizionechel'anonimofadelluogo:delnome,nulla;anzi,pernonmettercisullastradadiscoprirlo,nondicenientedelviaggiodidonRodrigo,eloporta addirittura nelmezzo della valle, appiè del poggio, all'imboccatura dell'erto e tortuoso sentiero. Lì c'era una taverna, che si sarebbe anche potutachiamareuncorpodiguardia.Surunavecchiainsegnachependevasopral'uscio,eradipintodatutt'eduelepartiunsoleraggiante;malavocepubblica,chetalvoltaripeteinomicomelevengonoinsegnati,talvoltalirifàamodosuo,nonchiamavaquellatavernachecolnomedellaMalanotte.

Al rumore d'una cavalcatura che s'avvicinava, comparve sulla soglia un ragazzaccio, armato comeun saracino; e data un'occhiata, entrò ad informare tresgherri,chestavangiocando,concertecartesudiceepiegateinformaditegoli.Coluicheparevailcapos'alzò,s'affacciòall'uscio,e,riconosciutounamicodelsuopadrone, lo salutò rispettosamente.DonRodrigo, resogli conmolto garbo il saluto, domandò se il signore si trovasse al castello; e rispostogli daquelcaporalaccio,checredevadisì,smontòdacavallo,ebuttòlabrigliaalTiradritto,unodelsuoseguito.Silevòloschioppo,eloconsegnòalMontanarolo,comeperisgravarsid'unpesoinutile,esalirpiùlesto;ma,inrealtà,perchésapevabene,chesuquell'ertanonerapermessod'andarconloschioppo.Sicavòpoiditasca alcune berlinghe, e le diede al Tanabuso, dicendogli: - voi altri state ad aspettarmi; e intanto starete un po' allegri con questa brava gente. - Cavòfinalmentealcuniscudid'oro,elimiseinmanoalcaporalaccio,assegnandonemetàalui,emetàdadividersitraisuoiuomini.Finalmente,colGriso,cheavevaancheluiposatoloschioppo,cominciòapiedilasalita.Intantoitrebravisopraddetti,eloSquinternottoch'erailquarto(oh!vedetechebeinomi,daserbarcelicontantacura),rimaserocoitredell'innominato,econquelragazzoallevatoalleforche,agiocare,atrincare,earaccontarsiavicendaleloroprodezze.

Unaltrobravacciodell'innominato,chesaliva,raggiunsepocodopodonRodrigo;loguardò,loriconobbe,es'accompagnòconlui;eglirisparmiòcosìlanoiadidireilsuonome,edirenderealtrocontodiséaquant'altriavrebbeincontrati,chenonloconoscessero.Arrivatoalcastello,eintrodotto(lasciandoperòilGrisoallaporta),fufattopassareperunandirivienidicorridoibui,epervariesaletappezzatedimoschetti,disciaboleedipartigiane,einognunadellequalic'eradiguardiaqualchebravo;e,dopoaverealquantoaspettato,fuammessoinquelladovesitrovaval'innominato.

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Questo gli andò incontro, rendendogli il saluto, e insieme guardandogli le mani e il viso, come faceva per abitudine, e ormai quasi involontariamente, achiunquevenissedalui,perquantofossede'piùvecchieprovatiamici.Eragrande,bruno,calvo;bianchiipochicapellicheglirimanevano;rugosalafaccia:aprimavista,glisisarebbedatopiùde'sessant'annicheaveva;mailcontegno,lemosse,ladurezzarisentitade'lineamenti,illampeggiarsinistro,mavivodegliocchi,indicavanounaforzadicorpoedianimo,chesarebbestatastraordinariainungiovine.

DonRodrigodissechevenivaperconsiglioeperaiuto; che, trovandosi inun impegnodifficile,dalquale il suoonorenonglipermettevadi ritirarsi, s'eraricordatodellepromessediquell'uomochenonpromettevamaitroppo,néinvano;esifeceadesporreilsuoscelleratoimbroglio.L'innominatochenesapevagiàqualcosa,mainconfuso,stetteasentireconattenzione,ecomecuriosodisimilistorie,eperessereinquestamischiatounnomealuinotoeodiosissimo,quello di fra Cristoforo, nemico aperto de' tiranni, e in parole e, dove poteva, in opere. DonRodrigo, sapendo con chi parlava, simise poi a esagerare ledifficoltà dell'impresa; la distanza del luogo, unmonastero, la signora!... A questo, l'innominato, come se un demonio nascosto nel suo cuore gliel avessecomandato,interruppesubitamente,dicendocheprendeval'impresasopradisé.Presel'appuntodelnomedellanostrapoveraLucia,elicenziòdonRodrigo,dicendo:-trapocoavretedamel'avvisodiquelchedovretefare.

SeillettoresiricordadiquellosciaguratoEgidiocheabitavaaccantoalmonasterodovelapoveraLuciastavaricoverata,sappiaorachecostuieraunode'piùstretti ed intimi colleghidi scelleratezzecheavesse l'innominato:perciòquestoaveva lasciata correrecosìprontamentee risolutamente la suaparola.Maappenarimasesolo,sitrovò,nondiròpentito,maindispettitod'averladata.Giàdaqualchetempocominciavaaprovare,senonunrimorso,unacert'uggiadellesuescelleratezze.Quelletantech'eranoammontate,senonsullasuacoscienza,almenonellasuamemoria,sirisvegliavanoognivoltachenecommettesseunadinuovo,esipresentavanoall'animobrutteetroppe:eracomeilcrescereecrescered'unpesogià incomodo.Unacertaripugnanzaprovatane'primidelitti,evintapoi,escomparsaquasiaffatto,tornavaoraafarsisentire.Mainque'primitempi,l'immagined'unavvenirelungo,indeterminato,ilsentimentod'unavitalitàvigorosa,riempivanol'animod'unafiduciaspensierata:oraall'opposto,ipensieridell'avvenireeranquellicherendevanopiùnoiosoilpassato.«Invecchiare! morire! e poi?» E, cosa notabile! l'immagine della morte, che, in un pericolo vicino, a fronte d'un nemico, soleva raddoppiar gli spiriti diquell'uomo,e infondergliun'irapienadicoraggio,quellastessaimmagine,apparendoglinelsilenziodellanotte,nellasicurezzadelsuocastello,glimettevaaddossounacosternazionerepentina.Noneralamorteminacciatadaunavversariomortaleanchelui;nonsipotevarispingerlaconarmimigliori,econunbraccio più pronto; veniva sola, nasceva di dentro; era forse ancor lontana, ma faceva un passo ogni momento; e, intanto che la mente combattevadolorosamenteperallontanarneilpensiero,quellas'avvicinava.Ne'primitempi,gliesempicosìfrequenti,lospettacolo,perdircosì,continuodellaviolenza,dellavendetta,dell'omicidio,ispirandogliun'emulazioneferoce,gliavevanoancheservitocomed'unaspecied'autoritàcontrolacoscienza:ora,glirinascevaognitantonell'animol'ideaconfusa,materribile,d'ungiudizioindividuale,d'unaragioneindipendentedall'esempio;ora,l'essereuscitodallaturbavolgarede'malvagi,l'essereinnanziatutti,glidavatalvoltailsentimentod'unasolitudinetremenda.QuelDiodicuiavevasentitoparlare,mache,dagrantempo,nonsicurava di negare né di riconoscere, occupato soltanto a vivere come se non ci fosse, ora, in certimomenti d'abbattimento senzamotivo, di terrore senzapericolo,gliparevasentirlogridardentrodisé:Iosonoperò.Nelprimobollordellepassioni,laleggecheaveva,senonaltro,sentitaannunziareinnomediLui,nonglieraparsacheodiosa:ora,quandoglitornavad'improvvisoallamente,lamente,suomalgrado,laconcepivacomeunacosachehailsuoadempimento.Ma,noncheaprirsiconnessunosuquestasuanuovainquietudine,lacoprivaanziprofondamente,elamascheravaconl'apparenzed'unapiùcupaferocia;econquestomezzo,cercavaanchedinasconderlaasestesso,odisoffogarla.Invidiando(giacchénonpotevaannientarlinédimenticarli)que'tempiincuiera

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solitocommetterel'iniquitàsenzarimorso,senz'altropensierochedellariuscita,facevaognisforzoperfarlitornare,perritenereoperriafferrarequell'anticavolontà,pronta,superba,imperturbata,perconvincersestessoch'eraancorquello.

Così in quest'occasione, aveva subito impegnata la sua parola a don Rodrigo, per chiudersi l'adito a ogni esitazione. Ma appena partito costui, sentendoscemarequella fermezzaches'era comandataperpromettere, sentendoapocoapocovenirsi innanzinellamentepensieri che lo tentavanodimancareaquellaparola,el'avrebberocondottoascomparireinfacciaaunamico,auncomplicesecondario;pertroncareauntrattoquelcontrastopenoso,chiamòilNibbio, uno de' più destri e arditiministri delle sue enormità, e quello di cui era solito servirsi per la corrispondenza con Egidio. E, con aria risoluta, glicomandòchemontassesubitoacavallo,andassedirittoaMonza,informasseEgidiodell'impegnocontratto,erichiedesseilsuoaiutoperadempirlo.

Ilmessoribaldotornòpiùprestocheilsuopadronenonsel'aspettasse,conlarispostad'Egidio:chel'impresaerafacileesicura;glisimandassesubitounacarrozza,condueotrebravibentravisati;eluiprendevalacuradituttoilresto,eguiderebbelacosa.Aquest'annunzio, l'innominato,comunquestessedidentro,diedeordineinfrettaalNibbiostesso,chedisponessetuttosecondoavevadettoEgidio,eandasseconduealtricheglinominò,allaspedizione.

Seperrenderel'orribileserviziocheglierastatochiesto,Egidioavessedovutofarcontode'solisuoimezziordinari,nonavrebbecertamentedatacosìsubitounapromessacosìdecisa.Ma,inquell'asilostessodoveparevachetuttodovesseessereostacolo,l'atrocegiovineavevaunmezzonotoaluisolo;eciòcheperglialtrisarebbestata lamaggiordifficoltà,erastrumentoper lui.Noiabbiamoriferitocome lasciaguratasignoradesseunavoltarettaallesueparole;e illettorepuòavereintesochequellavoltanonful'ultima,nonfucheunprimopassoinunastradad'abbominazioneedisangue.Quellastessavoce,cheavevaacquistatoforzae,direiquasi,autoritàdaldelitto,leimposeorailsagrifiziodell'innocentecheavevaincustodia.

LapropostariuscìspaventosaaGertrude.PerderLuciaperuncasoimpreveduto,senzacolpa,lesarebbeparsaunasventura,unapunizioneamara:elevenivacomandatodiprivarseneconunascellerataperfidia,dicambiareinunnuovorimorsounmezzodiespiazione.Lasventuratatentòtuttelestradeperesimersidall'orribilecomando;tutte,fuorchélasolach'erasicura,echelestavapursempreapertadavanti.Ildelittoèunpadronerigidoeinflessibile,controcuinondivienfortesenonchiseneribellainteramente.AquestoGertrudenonvolevarisolversi;eubbidì.

Era il giorno stabilito; l'ora convenuta s'avvicinava; Gertrude, ritirata con Lucia nel suo parlatorio privato, le faceva più carezze dell'ordinario, e Lucia lericeveva e le contraccambiava con tenerezza crescente: come la pecora, tremolando senza timore sotto la mano del pastore che la palpa e la strascinamollemente,sivoltaaleccarquellamano;enonsache,fuoridellastalla,l'aspettailmacellaio,acuiilpastorel'havendutaunmomentoprima.

-Hobisognod'ungranservizio;evoisolapotetefarmelo.Hotantagentea'mieicomandi;madicuimifidi,nessuno.Perunaffaredigrand'importanza,chevidiròpoi,hobisognodiparlarsubitosubitoconquelpadreguardianode'cappuccinichev'hacondottaquidame,lamiapoveraLucia;maèanchenecessariochenessunosappiachel'homandatoachiamareio.Nonhochevoiperfarsegretamentequest'imbasciata.

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Luciafuatterritad'unatalerichiesta;econquellasuasuggezione,masenzanascondereunagranmaraviglia,addussesubito,perdisimpegnarsene,leragioniche la signora doveva intendere, che avrebbe dovute prevedere: senza la madre, senza nessuno, per una strada solitaria, in un paese sconosciuto... MaGertrude,ammaestrataaunascolainfernale,mostròtantamaravigliaanchelei,etantodispiacereditrovareunatalritrosianellapersonadicuicredevapoterfarpiùconto,figuròditrovarcosìvanequellescuse!digiornochiaro,quattropassi,unastradacheLuciaavevafattapochigiorniprima,eche,quand'anchenonl'avessemaiveduta,ainsegnargliela,nonlapotevasbagliare!...Tantodisse,chelapoverina,commossaepuntaauntempo,silasciòsfuggirdibocca:-ebene;cosadevofare?

-Andatealconventode'cappuccini:-eledescrisselastradadinuovo:-fatechiamareilpadreguardiano,ditegli,dasoloasolo,chevengadamesubitosubito;machenondicaanessunochesoniochelomandoachiamare.

-Macosadiròallafattoressa,chenonm'hamaivistauscire,emidomanderàdovevo?

-Cercatedipassaresenz'esservista;esenonviriesce,ditelecheandateallachiesatale,doveavetepromessodifareorazione.

Nuovadifficoltàperlapoveragiovine:direunabugia;malasignorasimostròdinuovocosìafflittadelleripulse,lefeceparercosìbruttacosal'anteporreunvanoscrupoloallariconoscenza,cheLucia,sbalorditapiùcheconvinta,esoprattuttocommossapiùchemai,rispose:-ebene;anderò.Diom'aiuti!-Esimosse.

QuandoGertrude,chedallagratalaseguivaconl'occhiofissoetorbido,lavidemetterpiedesullasoglia,comesopraffattadaunsentimentoirresistibile,aprìlabocca,edisse:-sentite,Lucia!Questasivoltò,etornòversolagrata.Magiàunaltropensiero,unpensieroavvezzoapredominare,avevavintodinuovonellamentesciaguratadiGertrude.Facendolevistedinonessercontentadell'istruzionigiàdate,spiegòdinuovoaLucialastradachedovevatenere,elalicenziòdicendo:-fateognicosacomev'hodetto,etornatepresto-.Luciapartì.

Passò inosservata laportadelchiostro,prese lastrada,congliocchibassi,rasentealmuro; trovò,con l'indicazioniavuteecon leproprierimembranze, laporta del borgo, n'uscì, andò tutta raccolta e un po' tremante, per la stradamaestra, arrivò in pochi momenti a quella che conduceva al convento; e lariconobbe.Quellastradaera,edètutt'ora,affondata,aguisad'unlettodifiume,traduealteriveorlatedimacchie,cheviformansopraunaspeciedivolta.Lucia,entrandovi,evedendolaaffattosolitaria, sentìcrescere lapaura,eallungava ilpasso;mapocodoposi rincoròalquanto,nelvedereunacarrozzadaviaggioferma,eaccantoaquella,davantiallosportelloaperto,dueviaggiatoricheguardavanoinquaeinlà,comeincertidellastrada.Andandoavanti,sentìunodique'due,chediceva:-eccounabuonagiovinechec'insegneràlastrada-.Infatti,quandofuarrivataallacarrozza,quelmedesimo,conunfarepiùgentilechenonfossel'aspetto,sivoltò,edisse:-quellagiovine,cisapresteinsegnarlastradadiMonza?

-Andandodilì,vannoarovescio,-rispondevalapoverina:

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-Monzaèdiqua...-esivoltava,peraccennarcoldito;quandol'altrocompagno(erailNibbio),afferrandolad'improvvisoperlavita,l'alzòdaterra.Luciagiròlatestaindietroatterrita,ecacciòunurlo;ilmalandrinolamiseperforzanellacarrozza:unochestavaasederedavanti,lapreseelacacciò,perquantoleisidivincolasseestridesse,asederedirimpettoasé:unaltro,mettendoleunfazzolettoallabocca,lechiuseilgridoingola.IntantoilNibbioentròprestoprestoancheluinellacarrozza:losportellosichiuse,elacarrozzapartìdicarriera.L'altrocheleavevafattaquelladomandatraditora,rimastonellastrada,diedeun'occhiata in qua e in là, per veder se fosse accorso qualcheduno agli urli di Lucia: non c'era nessuno; saltò sur una riva, attaccandosi a un alberodellamacchia,edisparve.Eracostuiunosgherrod'Egidio;erastato,facendol'indiano,sullaportadelsuopadrone,pervederquandoLuciauscivadalmonastero;l'avevaosservatabene,perpoterlariconoscere;ederacorso,perunascorciatoia,adaspettarlaalpostoconvenuto.

Chipotràoradescrivereilterrore,l'angosciadicostei,esprimereciòchepassavanelsuoanimo?Spalancavagliocchispaventati,peransietàdiconoscerelasuaorribilesituazione,elirichiudevasubito,perilribrezzoeperilterroredique'visacci:sistorceva,maeratenutadatutteleparti:raccoglievatuttelesueforze, e dava delle stratte, per buttarsi verso lo sportello;ma due braccia nerborute la tenevano come conficcata nel fondo della carrozza; quattro altremanaccevel'appuntellavano.Ognivoltacheaprisselaboccapercacciareunurlo,ilfazzolettovenivaasoffogarglieloingola.Intantotrebocched'inferno,conlavocepiùumanachesapesseroformare,andavanripetendo:-zitta,zitta,nonabbiatepaura,nonvogliamofarvimale-.Dopoqualchemomentod'unalottacosìangosciosa,parveches'acquietasse;allentòlebraccia,lasciòcaderlatestaall'indietro,alzòastentolepalpebre,tenendol'occhioimmobile;equegliorridivisaccichelestavandavantileparveroconfondersieondeggiareinsiemeinunmescugliomostruoso:lefuggìilcoloredalviso;unsudorfreddoglielocoprì;s'abbandonò,esvenne.

-Su,su,coraggio,-dicevailNibbio.-Coraggio,coraggio,-ripetevanglialtriduebirboni;malosmarrimentod'ognisensopreservavainquelmomentoLuciadalsentireiconfortidiquelleorribilivoci.

-Diavolo!parmorta,-disseunodicoloro:-sefossemortadavvero?

-Oh!morta!-dissel'altro:-èunodiqueglisvenimentichevengonoalledonne.Iosoche,quandohovolutomandareall'altromondoqualcheduno,uomoodonnachefosse,c'èvolutoaltro.

-Via!-disseilNibbio:-attentialvostrodovere,enonandateacercaraltro.Tiratefuoridallacassettaitromboni,etenetelipronti;cheinquestoboscodoves'entraora,c'èsemprede'birboniannidati.Noncosìinmano,diavolo!riponetelidietrolespalle,stesi:nonvedetechecosteièunpulcinbagnatochebasiscepernulla?Sevedearmi,ècapacedimorirdavvero.Equandosaràrinvenuta,badatebenedinonfarlepaura;nonlatoccate,senonvifosegno;atenerlabastoio.Ezitti:lasciateparlareame.

Intantolacarrozza,andandosempredicorsa,s'erainoltratanelbosco.

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Dopoqualchetempo,lapoveraLuciacominciòarisentirsi,comedaunsonnoprofondoeaffannoso,eaprìgliocchi.Penòalquantoadistinguereglispaventosioggetti che la circondavano, a raccogliere i suoi pensieri: alfine comprese di nuovo la sua terribile situazione. Il primo uso che fece delle poche forzeritornatele,fudibuttarsiancoraversolosportello,perslanciarsifuori;mafuritenuta,enonpotéchevedereunmomentolasolitudineselvaggiadelluogopercuipassava.Cacciòdinuovounurlo;mailNibbio,alzandolamanacciacolfazzoletto,-via,-ledisse,piùdolcementechepoté;-statezitta,chesaràmegliopervoi:nonvogliamofarvimale;masenonistatezitta,vifaremostarnoi.

-Lasciatemiandare!Chisietevoi?Dovemiconducete?Perchém'avetepresa?Lasciatemiandare,lasciatemiandare!

-Vidicochenonabbiatepaura:nonsieteunabambina,edovetecapirechenoinonvogliamofarvimale.Nonvedetecheavremmopotutoammazzarvicentovolte,seavessimocattiveintenzioni?Dunquestatequieta.

-No,no,lasciatemiandareperlamiastrada:iononviconosco.

-Viconosciamonoi.

-OhsantissimaVergine!comemiconoscete?Lasciatemiandare,percarità.Chisietevoi?Perchém'avetepresa?

-Perchéc'èstatocomandato.

-Chi?chi?chivelopuòavercomandato?

-Zitta!-disseconunvisaccioseveroilNibbio:-anoinonsifadicodestedomande.

Luciatentòun'altravoltadibuttarsid'improvvisoallosportello;mavedendoch'erainutile,ricorsedinuovoallepreghiere;econlatestabassa,conlegoteirrigate di lacrime, con la voce interrotta dal pianto, con lemani giunte dinanzi alle labbra, - oh - diceva: - per l'amor di Dio, e della Vergine santissima,lasciatemi andare!Cosa v'ho fattodimale io? Sonounapovera creatura chenonv'ha fattoniente.Quello chem'avete fatto voi, ve loperdonodi cuore; epregherò Dio per voi. Se avete anche voi una figlia, una moglie, una madre, pensate quello che patirebbero, se fossero in questo stato. Ricordatevi chedobbiamomorirtutti,echeungiornodesidereretecheDioviusimisericordia.Lasciatemiandare,lasciatemiqui:ilSignoremifaràtrovarlamiastrada.

-Nonpossiamo.

-Nonpotete?OhSignore!perchénonpotete?Dovevoletecondurmi?Perché?...

-Nonpossiamo:èinutile:nonabbiatepaura,chenonvogliamofarvimale:statequieta,enessunovitoccherà.

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Accorata, affannata, atterrita semprepiùnel vedere che le sueparolenon facevanonessun colpo, Lucia si rivolse aColui che tiene inmano il cuoredegliuomini,epuò,quandovoglia,intenerireipiùduri.Sistrinseilpiùchepoté,nelcantodellacarrozza,miselebracciaincrocesulpetto,epregòqualchetempoconlamente;poi,tiratafuorilacorona,cominciòadireilrosario,conpiùfedeeconpiùaffettochenonavesseancorfattoinvitasua.Ognitanto,sperandod'avereimpetratalamisericordiacheimplorava,sivoltavaaripregarcoloro;masempreinutilmente.Poiricadevaancorasenzasentimenti,poisiriavevadinuovo,perrivivereanuoveangosce.Maormainoncireggeilcuoreadescriverlepiùalungo:unapietàtroppodolorosaciaffrettaalterminediquelviaggio,cheduròpiùdiquattr'ore;edopoilqualeavremoaltreoreangosciosedapassare.Trasportiamocialcastellodovel'infeliceeraaspettata.

Eraaspettatadall'innominato,conun'inquietudine,conunasospensiond'animoinsolita.Cosastrana!quell'uomo,cheavevadispostoasanguefreddoditantevite,cheintantisuoifattinonavevacontatopernullaidoloridaluicagionati,senonqualchevoltaperassaporareinessiunaselvaggiavoluttàdivendetta,ora,nelmetterlemaniaddossoaquestasconosciuta,aquestapoveracontadina,sentivacomeunribrezzo,direiquasiunterrore.Daun'altafinestradelsuocastellaccio,guardavadaqualchetempoversounosboccodellavalle;edeccospuntarlacarrozza,evenireinnanzilentamente:perchéquelprimoandardicarrieraavevaconsumatalafoga,edomateleforzede'cavalli.Ebenché,dalpuntodovestavaaguardare,lanonparessepiùcheunadiquellecarrozzinechesidànnoperbaloccoaifanciulli,lariconobbesubito,esisentìilcuorebatterpiùforte.

«Cisarà?-pensòsubito;econtinuavatrasé:-chenoiamidàcostei!Liberiamocene».

Evolevachiamareunode'suoisgherri,espedirlosubitoincontroallacarrozza,aordinarealNibbiochevoltasse,econducessecoleialpalazzodidonRodrigo.Maunnoimperiosocherisonònellasuamente, fecesvanirequeldisegno.Tormentatoperòdalbisognodidarqualcheordine,riuscendogli intollerabile lostareaspettandooziosamentequellacarrozzachevenivaavantipassopasso,comeuntradimento,chesoio?comeungastigo,fecechiamareunasuavecchiadonna.

Eracosteinatainquellostessocastello,daunanticocustodediesso,eavevapassatalìtuttalasuavita.Ciòcheavevavedutoesentitofindallefasce,leavevaimpressonellamenteunconcettomagnificoeterribiledelpoterede'suoipadroni;elamassimaprincipalecheavevaattintadall'istruzioniedagliesempi,erachebisognavaubbidirliinognicosa,perchépotevanofardelgranmaleedelgranbene.L'ideadeldovere,depostacomeungermenelcuoredituttigliuomini,svolgendosi nel suo, insieme co' sentimenti d'un rispetto, d'un terrore, d'una cupidigia servile, s'era associata e adattata a quelli. Quando l'innominato,divenutopadrone,cominciòafarquell'usospaventevoledellasuaforza,costeineprovòdaprincipiouncertoribrezzoinsiemeeunsentimentopiùprofondodisommissione.Coltempo,s'eraavvezzataaciòcheavevatuttoilgiornodavantiagliocchienegliorecchi:lavolontàpotenteesfrenatad'uncosìgransignore,era per lei come una specie di giustizia fatale. Ragazza già fatta, aveva sposato un servitor di casa, il quale, poco dopo, essendo andato a una spedizionerischiosa, lasciò l'ossa sur una strada, e lei vedova nel castello. La vendetta che il signore ne fece subito, le diede una consolazione feroce, e le accrebbel'orgogliodi trovarsisottounatalprotezione.D'allora inpoi,nonmisepiede fuordelcastello,chemoltodirado;eapocoapoconon lerimasedelvivereumanoquasialtreideesalvoquellechenericevevainquelluogo.Noneraaddettaadalcunservizioparticolare,ma,inquellamasnadadisgherri,oral'unooral'altro, le davan da fare ogni poco; ch'era il suo rodimento. Ora aveva cenci da rattoppare, ora da preparare in fretta damangiare a chi tornasse da unaspedizione,oraferitidamedicare. Icomandipoidicoloro, irimproveri, iringraziamenti,eranconditidibeffeed'improperi:vecchia,era ilsuoappellativo

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usuale; gli aggiunti, che qualcheduno sempre ci se n'attaccava, variavano secondo le circostanze e l'umore dell'amico. E colei, disturbata nella pigrizia, eprovocata nella stizza, ch'erano due delle sue passioni predominanti, contraccambiava alle volte que' complimenti con parole, in cui Satana avrebbericonosciutopiùdelsuoingegno,cheinquellede'provocatori.

-Tuvedilaggiùquellacarrozza!-ledisseilsignore.

-Lavedo,-risposelavecchia,cacciandoavantiilmentoappuntato,eaguzzandogliocchiinfossati,comesecercassedispingerlisugliorlidell'occhiaie.

-Faallestirsubitounabussola,entraci,efattiportareallaMalanotte.Subitosubito;chetuciarriviprimadiquellacarrozza:giàlavieneavanticolpassodellamorte.Inquellacarrozzac'è...cidev'essere...unagiovine.Sec'è,dìalNibbio,inmionome,chelamettanellabussola,eluivengasusubitodame.Tustarainellabussola,conquella...giovine;equandosaretequassù,lacondurrainellatuacamera.Setidomandadovelameni,dichièilcastello,guardadinon...

-Oh!-disselavecchia.

-Ma,-continuòl'innominato,-fallecoraggio.

-Cosaledevodire?

-Cosa ledevidire?Fallecoraggio, tidico.Tuseivenutaacodestaetà,senzasaperecomesi facoraggioaunacreatura,quandosivuole!Haitumaisentitoaffannodicuore?Haitumaiavutopaura?Nonsaileparolechefannopiacereinque'momenti?Dillediquelleparole:trovale,allamalora.Va'.

E partita che fu, si fermòalquanto alla finestra, con gli occhi fissi a quella carrozza, che già apparivapiù grandedimolto; poi gli alzò al sole, che in quelmomento si nascondevadietro lamontagna;poi guardò lenuvole sparse al di sopra, chedi brune si fecero, quasi aun tratto, di fuoco. Si ritirò, chiuse lafinestra,esimiseacamminareinnanzieindietroperlastanza,conunpassodiviaggiatorefrettoloso.

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CapitoloXXI

Lavecchiaeracorsaaubbidireeacomandare,conl’autoritàdiquelnomeche,dachiunquefossepronunziatoinquelluogo,lifacevaspicciartutti;perchèanessunovenivaintestachecifosseunotantoarditodaservirsenefalsamente.SitrovòinfattiallaMalanotteunpo’primachelacarrozzaciarrivasse;evistalavenire,uscìdibussola,fecesegnoalcocchierechefermasse,s’avvicinòallosportello;ealNibbio,chemiseilcapofuori,riferìsottovocegliordinidelpadrone.

Lucia,alfermarsidellacarrozza,siscosse,erinvennedaunaspeciediletargo.Sisentìdacaporimescolareilsangue,spalancòlaboccaegliocchi,eguardò.IlNibbios’eratirato indietro;e lavecchia,colmentosullosportello,guardandoLucia,diceva:“venite, lamiagiovine;venite,poverina;veniteconme,chehoordineditrattarvibeneedifarvicoraggio.”

Alsuonod’unavocedidonna,lapoverinaprovòunconforto,uncoraggiomomentaneo;maricaddesubitoinunospaventopiùcupo.“Chisiete?”disseconvocetremante,fissandolosguardoattonitoinvisoallavecchia.

“Venite,venite,poverina,”andavaquestaripetendo.IlNibbioeglialtridue,argomentandodalleparoleedallavocecosìstraordinariamenteraddolcitadicolei,qualifosserol’intenzionidelsignore,cercavanodipersuaderconlebuonel’oppressaaubbidire.Maleiseguitavaaguardarfuori;ebenchèilluogoselvaggioesconosciuto,elasicurezzade’suoiguardianinonlelasciasseroconcepiresperanzadisoccorso,aprivanonostantelaboccapergridare;mavedendoilNibbiofargliocchiaccidelfazzoletto,ritenneilgrido,tremò,sistorse,fupresaemessanellabussola.Dopo,c’entròlavecchia;ilNibbiodisseaiduealtrimanigoldicheandasserodietro,epresespeditamentelasalita,peraccorrereaicomandidelpadrone.

“Chisiete?”domandavaconansietàLuciaalceffosconosciutoedeforme:“perchèsonconvoi?dovesono?dovemiconducete?”

“Dachivuolfarvidelbene,”rispondevalavecchia,“daungran...Fortunatiquelliacuivuolfardelbene!Buonpervoi,buonpervoi.Nonabbiatepaura,stateallegra,chèm’hacomandatodifarvicoraggio.Glielodirete,eh?chev’hofattocoraggio?”

“Chiè?perchè?chevuoldame?Iononsonsua.Ditemidovesono;lasciatemiandare;diteacostorochemilascinoandare,chemiportinoinqualchechiesa.Oh!voichesieteunadonna,innomediMariaVergine...!”

Quelnomesantoesoave,giàripetutoconvenerazionene’primianni,epoinonpiùinvocatopertantotempo,nèforsesentitoproferire,facevanellamentedellasciaguratachelosentivainquelmomento,un’impressioneconfusa,strana,lenta,comelarimembranzadellaluce,inunvecchioneaccecatodabambino.

Intantol’innominato,rittosullaportadelcastello,guardavaingiù;evedevalabussolavenirpassopasso,comeprimalacarrozza,eavanti,aunadistanzachecrescevaognimomento,salirdicorsailNibbio.Quandoquestofuincima,ilsignoregliaccennòcheloseguisse;eandòconluiinunastanzadelcastello.

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“Ebbene?”disse,fermandosilì.

“Tuttoaunpuntino” rispose, inchinandosi, ilNibbio: “l’avvisoa tempo, ladonnaa tempo,nessunosul luogo,unurlosolo,nessunocomparso, il cocchierepronto,icavallibravi,nessunincontro:ma...”

“Mache?”

“Ma...dicoilvero,cheavreiavutopiùpiacerechel’ordinefossestatodidarleunaschioppettatanellaschiena,senzasentirlaparlare,senzavederlainviso.”

“Cosa?cosa?chevuoitudire?”

“Vogliodirechetuttoqueltempo,tuttoqueltempo...M’hafattotroppacompassione.”

“Compassione!Chesaitudicompassione?Cos’èlacompassione?”

“Nonl’homaicapitocosìbenecomequestavolta:èunastorialacompassioneunpococomelapaura:seunolalasciaprenderpossesso,nonèpiùuomo.”

“Sentiamounpococomehafattocosteipermovertiacompassione.”

“Osignoreillustrissimo!tantotempo...!piangere,pregare,efarcert’occhi,ediventarbiancabiancacomemorta,epoisinghiozzare,epregardinuovo,ecerteparole...”

—Nonlavoglioincasacostei,—pensavaintantol’innominato.—Sonostatounabestiaaimpegnarmi;mahopromesso,hopromesso.Quandosaràlontana...—Ealzandolatesta,inattodicomando,versoilNibbio,“ora,”glidisse,“mettidapartelacompassione:montaacavallo,prendiuncompagno,duesevuoi;eva’dicorsaacasadiqueldonRodrigochetusai.Diglichemandi...masubitosubito,perchèaltrimenti...”

Maunaltrono internopiù imperiosodelprimogliproibìdi finire. “No,”disseconvocerisoluta,quasiperesprimereasèstesso ilcomandodiquellavocesegreta,“no:va’ariposarti;edomattina...faraiquellochetidirò!”

—Unqualchedemoniohacosteidallasua,-pensavapoi,rimastosolo,ritto,conlebracciaincrociatesulpetto,econlosguardoimmobilesurunapartedelpavimento,doveilraggiodellaluna,entrandodaunafinestraalta,disegnavaunquadratodilucepallida,tagliataascacchidallegrosseinferriate,eintagliatapiùminutamentedaipiccolicompartimentidellevetriate.Unqualchedemonio,o....unqualcheangelochelaprotegge....CompassionealNibbio!....Domattina,domattinadibuon’ora,fuordiquicostei;alsuodestino,enonseneparlipiù,e,—proseguivatrasè,conquell’animoconcuisicomandaaunragazzoindocile,sapendochenonubbidirà—enoncisipensipiù.Quell’animaledidonRodrigononmivengaaromperlatestaconringraziamenti;che....nonvogliopiùsentir

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parlardicostei.L’hoservitoperchè....perchèhopromesso:ehopromessoperchè....è ilmiodestino.Mavogliochemelopaghibenequestoservizio,colui.Vediamounpoco....—

Evolevaalmanaccarecosaavrebbepotutorichiederglidiscabrosopercompenso,equasiperpena;maglisiattraversarondinuovoallamentequelleparole:compassionealNibbio!—Comepuòaverfattocostei?-continuava,strascinatodaquelpensiero.—Vogliovederla....Eh!no....Sì,vogliovederla.

Ed’unastanzainun’altra,trovòunascaletta,esuatastone,andòallacameradellavecchia,epicchiòall’uscioconuncalcio.

“Chiè?”

“Apri.”

Aquellavoce,lavecchiafecetresalti;esubitosisentìscorrereilpalettoneglianelli,el’usciosispalancò.L’innominato,dallasoglia,diedeun’occhiataingiro;e,allumed’unalucernacheardevasuruntavolino,videLuciarannicchiatainterra,nelcantoilpiùlontanodall’uscio.

“Chit’hadettochetulabuttassilàcomeunsaccodicenci,sciagurata?”disseallavecchia,conuncipiglioiracondo.

“S’èmessadoveleèpiaciuto,”risposeumilmentecolei:“iohofattodituttoperfarlecoraggio:lopuòdireanchelei;manonc’èstatoverso.”

“Alzatevi,”dissel’innominatoaLucia,andandolevicino.MaLucia,acuiilpicchiare,l’aprire,ilcomparirdiquell’uomo,lesueparole,avevanmessounnuovospaventonell’animospaventato,stavapiùchemairaggomitolatanelcantuccio,colvisonascostotralemani,enonmovendosi,senonchetremavatutta.

“Alzatevi,chènonvogliofarvidelmale....epossofarvidelbene,”ripetèilsignore....“Alzatevi!”tonòpoiquellavoce,sdegnatad’averduevoltecomandatoinvano.

Comerinvigoritadallospavento,l’infelicissimasirizzòsubitoinginocchioni;egiungendolemani,comeavrebbefattodavantiaun’immagine,alzògliocchiinvisoall’innominato,eriabbassandolisubito,disse:“sonqui:m’ammazzi.”

“V’hodettochenonvogliofarvidelmale,”rispose,convocemitigata,l’innominato,fissandoquelvisoturbatodall’accoramentoedalterrore.

“Coraggio,coraggio,”dicevalavecchia:“sevelodicelui,chenonvuolfarvidelmale....”

“Eperchè,”ripreseLuciaconunavoce,incui,coltremitodellapaura,sisentivaunacertasicurezzadell’indegnazionedisperata,“perchèmifapatirelepenedell’inferno?Cosalehofattoio?....”

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“V’hannoforsemaltrattata?Parlate.”

“Ohmaltrattata!M’hannopresaatradimento,perforza!perchè?perchèm’hannopresa?perchèsonqui?dovesono?Sonounapoveracreatura:cosalehofatto?InnomediDio....”

“Dio,Dio, ” interruppe l’innominato:“sempreDio:colorochenonpossonodifendersidasè,chenonhanno la forza,semprehanquestoDiodamettere incampo,comesegliavesseroparlato.Cosapretendeteconcodestavostraparola?Difarmi....?”elasciòlafraseamezzo.

“OhSignore!pretendere!Cosapossopretendereiomeschina,senoncheleimiusimisericordia?Dioperdonatantecose,perun’operadimisericordia!Milasciandare;percaritàmilasciandare!Nontornacontoaunocheungiornodevemoriredifarpatirtantounapoveracreatura.Oh!leichepuòcomandare,dicachemilascinoandare!M’hannoportataquiperforza.Mimandiconquestadonnaa***,dov’èmiamadre.OhVerginesantissima!miamadre!miamadre,percarità,miamadre!Forsenonèlontanadiqui....hovedutoimieimonti!Perchèleimifapatire?Mifacciacondurreinunachiesa.Pregheròperlei,tuttalamiavita.Cosalecostadireunaparola?Ohecco!vedochesimoveacompassione:dicaunaparola,ladica.Dioperdonatantecose,perun’operadimisericordia!”

—Ohperchènonè figliad’unodique’canichem’hannobandito!—pensava l’innominato: -d’unodique’vilichemivorrebberomorto!cheoragodreidiquestosuostrillare;einvece....—

“Noniscacciunabuonaispirazione!”proseguivafervidamenteLucia,rianimatadalvedereunacert’ariad’esitazionenelvisoenelcontegnodelsuotiranno.“Seleinonmifaquestacarità,melafaràilSignore:mifaràmorire,epermesaràfinita;malei!....Forseungiornoanchelei....Mano,no;pregheròsempreioilSignorechelapreservidaognimale.Cosalecostadireunaparola?Seprovasseleiapatirquestepene....!”

“Via,fatevicoraggio,”interruppel’innominato,conunadolcezzachefecestrasecolarlavecchia.“V’hofattonessunmale?V’hominacciata?”

“Ohno!Vedocheleihabuoncuore,echesentepietàdiquestapoveracreatura.Seleivolesse,potrebbefarmipaurapiùdituttiglialtri,potrebbefarmimorire;einvecemiha....unpo’allargatoilcuore.Dioglienerenderàmerito.Compiscal’operadimisericordia:miliberi,miliberi.”

“Domattina....”

“Ohmiliberiora,subito....”

“Domattinacirivedremo,vidico.Via,intantofatevicoraggio.Riposate.Doveteaverbisognodimangiare.Oraveneporteranno.”

“No,no;iomoiosealcunoentraqui:iomoio.Miconducaleiinchiesa....que’passiDioglieliconterà.”

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“Verràunadonnaaportarvidamangiare,”dissel’innominato;edettolo,rimasestupitoancheluicheglifossevenutoinmenteuntalripiego,echeglifossenatoilbisognodicercarneuno,perrassicurareunadonnicciola.

“Etu,”ripresepoisubito,voltandosiallavecchia,“fallecoraggiochemangi;mettilaadormireinquestoletto:esetivuoleincompagnia,bene;altrimenti,tupuoibendormireunanotteinterra.Fallecoraggio,tidico;tienlaallegra.Echenonabbiaalamentarsidite!”

Cosìdetto,simosserapidamenteversol’uscio.Lucias’alzòecorsepertrattenerlo,erinnovarelasuapreghiera;maerasparito.

“Ohpoverame!Chiudete,chiudetesubito.”Esentitoch’ebbeaccostareibattentiescorrereilpaletto,tornòarannicchiarsinelsuocantuccio.“Ohpoverame!”esclamòdinuovosinghiozzando:“chipregheròora?Dovesono?Ditemivoi,ditemipercarità,chièquelsignore....quellochem’haparlato?”

“Chiè,eh?chiè?Voletech’iovelodica.Aspettach’iotelodica.Perchèviprotegge,avetemessosusuperbia;evoleteessersoddisfattavoi,efarneandardimezzome.Domandatenealui.S’iovicontentassiancheinquesto,nonmitoccherebbediquellebuoneparolecheavetesentitevoi.”—Iosonvecchia,sonvecchia,—continuò,mormorandotraidenti.—Maledettelegiovani,chefannobelvedereapiangereearidere,ehannosempreragione.—MasentendoLuciasinghiozzare,etornandoleminacciosoallamenteilcomandodelpadrone,sichinòversolapoverarincantucciata,e,convoceraddolcita,riprese:“via,nonv’hodettonientedimale:stateallegra.Nonmidomandatediquellecosechenonvipossodire;edelresto,statedibuonanimo.Ohsesapestequantagentesarebbecontentadisentirloparlarecomehaparlatoavoi!Stateallegra,cheororaverràdamangiare;eiochecapisco....nellamanierachev’haparlato,cisaràdellarobabuona.Epoianderetealetto,e....milascereteuncantuccinoancheame,spero,”soggiunse,conunavoce,suomalgrado,stizzosa.

“Nonvogliomangiare,nonvogliodormire.Lasciatemistare;nonv’accostate;nonpartitediqui!”

“No,no,via,”disselavecchia,ritirandosi,emettendosiasederesurunaseggiolaccia,dondedavaallapoverinacerteocchiatediterroreed’astioinsieme;epoiguardava il suocovo, rodendosid’esserne forseesclusaper tutta lanotte,ebrontolandocontro il freddo.Masi rallegravacolpensierodellacena,econ lasperanzachecenesarebbeancheperlei.Lucianons’avvedevadelfreddo,nonsentivalafame,ecomesbalordita,nonavevade’suoidolori,de’suoiterroristessi,cheunsentimentoconfuso,simileall’immaginisognatedaunfebbricitante.

Siriscossequandosentìpicchiare;e,alzandolafacciaatterrita,gridò:“chiè?chiè?Nonvenganessuno!”

“Nulla,nulla;buonenuove,”disselavecchia:“èMartacheportadamangiare.”

“Chiudete,chiudete!”gridavaLucia.

“Ih!subito,subito,”rispondevalavecchia;epresaunapanieradallemanidiquellaMarta,lamandòvia,richiuse,evenneaposarlapanierasurunatavolanelmezzodellacamera.InvitòpoipiùvolteLuciachevenisseagoderdiquellabuonaroba.Adopravaleparolepiùefficaci,secondolei,amettereappetitoalla

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poverina, prorompeva in esclamazioni sulla squisitezza de’ cibi: “ di que’ bocconi che, quando le persone comenoi possono arrivare a assaggiarne, se nericordanperunpezzo!Delvinochebeveilpadroneco’suoiamici....quandocapitaqualchedunodiquelli...!evoglionostareallegri!Ehm!”Mavedendochetuttigl’incantiriuscivanoinutili,“sietevoichenonvolete,”disse.“Nonistatepoiadirglidomanich’iononv’hofattocoraggio.Mangeròio;eneresteràpiùcheabbastanza per voi, per quandometterete giudizio, e vorrete ubbidire. ” Così detto, si mise a mangiare avidamente. Saziata che fu, s’alzò, andò verso ilcantuccio,e,chinandosisopraLucia,l’invitòdinuovoamangiare,perandarpoialetto.

“No,no,nonvoglionulla,”risposequesta,convocefiaccaecomesonnolenta.Poi,conpiùrisolutezza,riprese:“èserratol’uscio?èserratobene?”Edopoaverguardatoingiroperlacamera,s’alzò,e,conlemaniavanti,conpassosospettoso,andavaversoquellaparte.

Lavecchiacicorseprimadilei,steselamanoalpaletto,loscosse,edisse:“sentite?vedete?èserratobene?sietecontentaora?”

“Ohcontenta!contentaioqui!”disseLucia,rimettendosidinuovonelsuocantuccio.“MailSignorelosa

checisono!”

“Venitealetto:cosavoletefarlì,accucciatacomeuncane?S’èmaivistorifiutareicomodi,quandosipossonoavere?”

“No,no;lasciatemistare.”

“Sietevoiche lovolete.Ecco, iovi lascio ilpostobuono:mimettosullasponda;starò incomodapervoi.Sevoletevenirea letto,sapetecomeavetea fare.Ricordatevichev’hopregatapiùvolte.”Cosìdicendo,sicacciòsottovestita;etuttotacque.

Luciastavaimmobileinquelcantuccio,tuttainungomitolo,conleginocchiaalzate,conlemaniappoggiatesulleginocchia,ecolvisonascostonellemani.Nonera il suo nè sonno nè veglia, ma una rapida successione, una torbida vicenda di pensieri, d’immaginazioni, di spaventi. Ora, più presente a sè stessa, erammentandosipiùdistintamentegliorrorivedutiesoffertiinquellagiornata,s’applicavadolorosamenteallecircostanzedell’oscuraeformidabilerealtàincuisitrovavaavviluppata;oralamente,trasportatainunaregioneancorpiùoscura,sidibattevacontroifantasminatidall’incertezzaedalterrore.Stetteunpezzoinquest’angoscia;alfine,piùchemaistancaeabbattuta,steselemembraintormentite,sisdraiò,ocaddesdraiata,erimasealquantoinunostatopiùsomiglianteaun sonnovero.Ma tutt’aun tratto si risentì, comeauna chiamata interna, eprovò ilbisognodi risentirsi interamente,di riaver tutto il suopensiero,diconosceredovefosse,come,perchè.Tesel’orecchioaunsuono:erailrussarelento,arrantolatodellavecchia;spalancògliocchi,evideunchiarorefiocoapparireesparireavicenda:eraillucignolodellalucerna,che,vicinoaspegnersi,scoccavaunalucetremola,esubitolaritirava,perdircosì,indietro,comeèilvenireel’andaredell’ondasullariva:equellaluce,fuggendodaglioggetti,primacheprendesserodaessarilievoecoloredistinto,nonrappresentavaallosguardocheunasuccessionediguazzabugli.Mabenprestolerecentiimpressioni,ricomparendonellamente,l’aiutaronoadistinguereciòcheapparivaconfusoalsenso.L’infelicerisvegliatariconobbelasuaprigione:tuttelememoriedell’orribilgiornatatrascorsa,tuttiiterroridell’avvenire,l’assalironoinuna

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volta:quellanuovaquietestessadopotanteagitazioni,quellaspeciediriposo,quell’abbandonoincuieralasciata,lefacevanounnuovospavento:efuvintadauntaleaffanno,chedesideròdimorire.Mainquelmomento,sirammentòchepotevaalmenpregare,einsiemeconquelpensiero,lespuntòincuorecomeun’improvvisasperanza.Presedinuovolasuacorona,ericominciòadireilrosario;e,dimanoinmanochelapreghierauscivadalsuolabbrotremante, ilcuoresentivacrescereunafiduciaindeterminata.Tutt’auntratto,lepassòperlamenteunaltropensiero:chelasuaorazionesarebbestatapiùaccettaepiùcertamenteesaudita,quando,nellasuadesolazione, facesseanchequalcheofferta.Siricordòdiquellocheavevadipiùcaro,ochedipiùcaroavevaavuto;giacchè,inquelmomento,l’animosuononpotevasentirealtraaffezionechedispavento,nèconcepirealtrodesideriochedellaliberazione;senericordò,erisolvettesubitodifarneunsacrifizio.S’alzò,esimiseinginocchio,etenendogiuntealpettolemani,dallequalipendevalacorona,alzòilvisoelepupillealcielo,edisse:“oVerginesantissima!Voi,acuimisonoraccomandatatantevolte,echetantevoltem’aveteconsolata,voicheavetepatitotantidolori,esieteoratantogloriosa,eavetefattitantimiracoliperipoveritribolati;aiutatemi!fatemiusciredaquestopericolo,fatemitornarsalvaconmiamadre,oMadredelSignore;efovotoavoidirimanervergine;rinunziopersempreaquelmiopoveretto,pernonessermaid’altrichevostra.”

Proferitequesteparole, abbassò la testa, e simise la corona intornoal collo,quasi comeunsegnodi consacrazione,eunasalvaguardiaaun tempo, comeun’armaturadellanuovamiliziaacuis’eraascritta.Rimessasiasedereinterra,sentìentrarnell’animounacertatranquillità,unapiùlargafiducia.Levenneinmentequeldomattinaripetutodallosconosciutopotente,eleparvedisentireinquellaparolaunapromessadisalvazione.Isensiaffaticatidatantaguerras’assopirono a poco a poco in quell’acquietamentodi pensieri; e finalmente, già vicino a giorno, col nomedella sua protettrice tronco tra le labbra, Lucias’addormentòd’unsonnoperfettoecontinuo.

Mac’eraqualchedunaltroinquellostessocastello,cheavrebbevolutofarealtrettanto,enonpotèmai.Partito,oquasiscappatodaLucia,datol’ordineperlacenadilei,fattaunaconsuetavisitaacertipostidelcastello,sempreconquell’immaginevivanellamente,econquelleparolerisonantiall’orecchio,ilsignores’eraandatoacacciareincamera,s’erachiusodentroinfrettaeinfuria,comeseavesseavutoatrincerarsicontrounasquadradinemici;espogliatosi,pureinfuria, era andato a letto. Ma quell’immagine, più chemai presente, parve che in quel momento gli dicesse: tu non dormirai.— Che sciocca curiosità dadonnicciola,—pensava,—m’èvenutadivederla?HaragionequelbestionedelNibbio;unononèpiùuomo;èvero,nonèpiùuomo!... Io?... iononsonpiùuomo,io?Cos’èstato?chediavolom’èvenutoaddosso?chec’èdinuovo?Nonlosapevoioprimad’ora,cheledonnestrillano?Strillanoanchegliuominiallevolte,quandononsipossonorivoltare.Chediavolo!nonhomaisentitobelardonne?

Equi,senzaches’affaticassemoltoarintracciarenellamemoria, lamemoriadasèglirappresentòpiùd’uncaso incuinèpreghinè lamentinon l’avevanopuntosmossodalcompirelesuerisoluzioni.Malarimembranzaditaliimprese,nonchegliridonasselafermezza,chegiàglimancava,dicompirquesta;nonchespegnessenell’animoquellamolestapietà;videstava inveceunaspeciedi terrore,unanonsoqual rabbiadipentimento.DimanierachegliparveunsollievoiltornareaquellaprimaimmaginediLucia,controlaqualeavevacercatodirinfrancareilsuocoraggio.—Èvivacostei,—pensava,—èqui;sonoatempo; lepossodire:andate,rallegratevi;possovederquelvisocambiarsi, lepossoanchedire:perdonatemi....Perdonatemi? iodomandarperdono?aunadonna?io...!Ah,eppure!seunaparola,unaparolatalemipotessefarbene,levarmid’addossounpo’diquestadiavoleria,ladirei;eh!sentocheladirei.Achecosa son ridotto! Non son più uomo, non son più uomo!... Via!— disse, poi, rivoltandosi arrabbiatamente nel letto divenuto duro duro, sotto le copertedivenutepesantipesanti:—via!sonosciocchezzechemisonpassateperlatestaaltrevolte.Passeràanchequesta.—

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Eperfarlapassare,andòcercandocolpensieroqualchecosaimportante,qualchedunadiquellechesolevanooccuparlofortemente,ondeapplicarvelotutto;manonnetrovònessuna.Tuttogliapparivacambiato:ciòchealtrevoltestimolavapiùfortementeisuoidesidèri,oranonavevapiùnulladidesiderabile:lapassione, come un cavallo divenuto tutt’a un tratto restìo per un’ombra, non voleva più andare avanti. Pensando all’imprese avviate e non finite, in veced’animarsialcompimento,inveced’irritarsidegliostacoli(chèl’irainquelmomentoglisarebbeparsasoave),sentivaunatristezza,quasiunospaventode’passi già fatti. Il tempo gli s’affacciò davanti voto d’ogni intento, d’ogni occupazione, d’ogni volere, pieno soltanto di memorie intollerabili; tutte l’oresomigliantiaquellacheglipassavacosìlenta,cosìpesantesulcapo.Sischieravanellafantasiatuttiisuoimalandrini,enontrovavadacomandareanessunodilorounacosachegl’importasse;anzil’ideadirivederli,ditrovarsitraloro,eraunnuovopeso,un’ideadischifoed’impiccio.Esevolletrovareun’occupazioneperl’indomani,un’operafattibile,dovettepensarecheall’indomanipotevalasciareinlibertàquellapoverina.

—Lalibererò,sì;appenaspuntailgiorno,correròdalei,eledirò:andate,andate.Lafaròaccompagnare...Elapromessa?el’impegno?edonRodrigo?...ChièdonRodrigo?—

Aguisadi chiè coltodauna interrogazione inaspettatae imbarazzanted’unsuperiore, l’innominatopensòsubitoa rispondereaquestaches’era fatta luistesso,opiuttostoquelnuovolui,checresciutoterribilmenteauntratto,sorgevacomeagiudicarel’antico.Andavadunquecercandoleragionipercui,primaquasid’esserpregato,s’erapotutorisolvereaprenderl’impegnodifartantopatire,senz’odio,senzatimore,un’infelicesconosciuta,perservirecolui;ma,noncheriuscisseatrovarragionicheinquelmomentogliparesserobuoneascusareilfatto,nonsapevaquasispiegareasèstessocomecisifosseindotto.Quelvolere,piuttostocheunadeliberazione,erastatounmovimentoistantaneodell’animoubbidienteasentimentiantichi,abituali,unaconseguenzadimillefattiantecedenti;e il tormentatoesaminatordisèstesso,perrendersiragioned’unsol fatto, si trovò ingolfatonell’esamedi tutta lasuavita. Indietro, indietro,d’annoinanno,d’impegnoinimpegno,disangueinsangue,discelleratezzainscelleratezza:ognunaricomparivaall’animoconsapevoleenuovo,separatada’sentimentiche l’avevanfattavolereecommettere;ricomparivaconunamostruositàcheque’sentimentinonavevanoallora lasciatoscorgere inessa.Erantuttesue,eranlui:l’orrorediquestopensiero,rinascenteaognunadiquell’immagini,attaccatoatutte,crebbefinoalladisperazione.S’alzòinfuriaasedere,gettò in furia lemani alla parete accanto al letto, afferrò una pistola, la staccò, e... almomento di finire una vita divenuta insopportabile, il suo pensierosorpresodaunterrore,daun’inquietudine,perdircosì,superstite,sislanciòneltempochepurecontinuerebbeascorreredopolasuafine.S’immaginavaconraccapriccioilsuocadaveresformato,immobile,inbalìadelpiùvilesopravvissuto;lasorpresa,laconfusionenelcastello,ilgiornodopo:ognicosasottosopra;lui,senzaforza,senzavoce,buttatochisadove.Immaginavaidiscorsichesenesarebberfattilì,d’intorno,lontano;lagioiade’suoinemici.Ancheletenebre,ancheilsilenzio,glifacevanvedernellamortequalcosadipiùtristo,dispaventevole;gliparevachenonavrebbeesitato,sefossestatodigiorno,all’aperto,infacciaallagente:buttarsiinunfiumeesparire.Eassortoinquestecontemplazionitormentose,andavaalzandoeriabbassando,conunaforzaconvulsivadelpollice,ilcanedellapistola;

quandoglibalenòinmenteunaltropensiero.—Sequell’altravitadicuim’hannoparlatoquand’eroragazzo,dicuiparlanosempre,comesefossecosasicura;se quella vita non c’è; se è un’invenzionede’ preti; che fo io? perchèmorire? cos’importa quello che ho fatto? cos’importa? è una pazzia lamia... E se c’èquest’altravita...!—

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Auntaldubbio,auntalrischio,glivenneaddossounadisperazionepiùnera,piùgrave,dallaqualenonsipotevafuggire,neppurconlamorte.Lasciòcaderl’arme,estavaconlemanine’capelli,battendoidenti,tremando.Tutt’auntratto,glitornaronoinmenteparolecheavevasentiteerisentite,pocheoreprima:—Dioperdonatantecose,perun’operadimisericordia!—Enonglitornavangiàconquell’accentod’umilepreghiera,concuieranostateproferite;maconunsuonopienod’autorità, e che insieme inducevauna lontana speranza. Fuquellounmomentodi sollievo: levò lemanidalle tempie, e, inun’attitudinepiùcomposta,fissògliocchidellamenteincoleidacuiavevasentitequelleparole;elavedeva,noncomelasuaprigioniera,noncomeunasupplichevole,mainattodichidispensagrazieeconsolazioni.Aspettavaansiosamenteilgiorno,percorrerealiberarla,asentiredallaboccadileialtreparoledirefrigerioedivita;s’immaginavadicondurlaluistessoallamadre.—Epoi?chefaròdomani, ilrestodellagiornata?chefaròdomanl’altro?chefaròdopodomanl’altro?Elanotte?lanotte,chetorneràtradodiciore!Ohlanotte!no,no,lanotte!—Ericadutonelvòtopenosodell’avvenire,cercavaindarnounimpiegodeltempo,unamanieradipassareigiorni,lenotti.Orasiproponevad’abbandonareilcastello,ed’andarseneinpaesilontani,dovenessunloconoscesse,neppurdinome;masentivachelui,luisarebbesempreconsè:oraglirinascevaunafoscasperanzadiripigliarl’animoantico,leantichevoglie;echequellofossecomeundeliriopasseggiero;oratemevailgiorno,chedovevafarlovederea’suoicosìmiserabilmentemutato;oralosospirava,comesedovesseportarlaluceanchene’suoipensieri. Ed ecco, appunto sull’albeggiare, pochi momenti dopo che Lucia s’era addormentata, ecco che, stando così immoto a sedere, sentì arrivarsiall’orecchiocomeun’ondadisuonononbeneespresso,machepureavevanonsoched’allegro.Stetteattento,ericonobbeunoscampanareafestalontano;edopoqualchemomento,sentìanchel’ecodelmonte,cheognitantoripetevalanguidamenteilconcento,esiconfondevaconesso.Dilìapoco,senteunaltroscampanìopiùvicino,anchequelloafesta;poiunaltro.—Cheallegriac’è?cos’hannodibellotutticostoro?—Saltòfuoridaquelcoviledipruni;evestitosiamezzo,corseaaprireunafinestra,eguardò.Lemontagneeranmezzevelatedinebbia;ilcielo,piuttostochenuvoloso,eratuttounanuvolacenerognola;ma,alchiarorechepureandavaapocoapococrescendo,sidistingueva,nellastradainfondoallavalle,gentechepassava,altracheuscivadallecase,es’avviava,tuttidallastessaparte,versolosbocco,adestradelcastello,tutticolvestitodellefeste,econun’alacritàstraordinaria.

—Chediavolohannocostoro?chec’èd’allegroinquestomaledettopaese?dovevatuttaquellacanaglia?—Edataunavoceaunbravofidatochedormivainunastanzaaccanto,glidomandòqualfosselacagionediquelmovimento.Quello,chenesapevaquantolui,risposecheanderebbesubitoainformarsene.Ilsignorerimaseappoggiatoallafinestra,tuttointentoalmobilespettacolo.Eranouomini,donne,fanciulli,abrigate,acoppie,soli;uno,raggiungendochiglieraavanti,s’accompagnavaconlui;unaltro,uscendodicasa,s’univacolprimocherintoppasse;eandavanoinsieme,comeamiciaunviaggioconvenuto.Gliattiindicavanomanifestamenteunafrettaeunagioiacomune;equelrimbombononaccordatomaconsentaneodellevariecampane,qualipiù,qualimenovicine,pareva,perdircosì,lavocedique’gesti,eilsupplimentodelleparolechenonpotevanoarrivarlassù.Guardava,guardava;eglicrescevaincuoreunapiùchecuriositàdisapercosamaipotessecomunicareuntrasportougualeatantagentediversa.

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CapitoloXXII

Pocodopo,ilbravovenneariferireche,ilgiornoavanti,ilcardinalFederigoBorromeo,arcivescovodiMilano,eraarrivatoa***,ecistarebbetuttoquelgiorno;echelanuovasparsalaseradiquest’arrivone’paesid’intornoavevainvogliatituttid’andareavederquell’uomo;esiscampanavapiùperallegria,cheperavvertir lagente. Il signore, rimasto solo, continuòaguardarnellavalle, ancorpiùpensieroso. «Perunuomo!Tuttipremurosi, tutti allegri,pervedereunuomo!Eperòognunodicostoroavràilsuodiavolochelotormenti.Manessuno,nessunon’avràunocomeilmio;nessunoavràpassataunanottecomelamia!Cos’ha quell’uomo, per render tanta gente allegra? Qualche soldo che distribuirà così alla ventura... Ma costoro non vanno tutti per l’elemosina. Ebbene,qualchesegnonell’aria,qualcheparola...Ohseleavessepermeleparolechepossonoconsolare!se...!Perchénonvadoanch’io?Perchéno?...Anderò,anderò;eglivoglioparlare:aquattr’occhiglivoglioparlare.Cosaglidirò?Ebbene,quelloche,quelloche...Sentiròcosasadirlui,quest’uomo!»

Fattacosìinconfusoquestarisoluzione,finìinfrettadivestirsi,mettendosiunasuacasaccad’untagliocheavevaqualchecosadelmilitare;preselaterzettarimastasulletto,el’attaccòallacinturadaunaparte;dall’altra,un’altrachestaccòdaunchiododellaparete;miseinquellastessacinturailsuopugnale;estaccatapurdallapareteunacarabinafamosaquasialpardilui,selamiseadarmacollo;preseilcappello,uscìdicamera;eandòprimadituttoaquelladoveavevalasciataLucia.Posòfuorilacarabinainuncantucciovicinoall’uscio,epicchiò,facendoinsiemesentirlasuavoce.Lavecchiasceseillettoinunsalto,ecorseadaprire.Ilsignoreentrò,edataun’occhiataperlacamera,videLuciarannicchiatanelsuocantuccioequieta.

-Dorme?-domandòsottovoceallavecchia:-là,dorme?eranquestiimieiordini,sciagurata?

-Iohofattoditutto,-risposequella:-manonhamaivolutomangiare,nonèmaivolutavenire...

-Lascialadormireinpace;guardadinonladisturbare;equandosisveglierà...Martaverràquinellastanzavicina;etumanderaiaprenderequalunquecosachecosteipossachiederti.Quandosisveglierà...dillecheio...cheilpadroneèpartitoperpocotempo,chetornerà,eche...faràtuttoquellocheleivorrà.

Lavecchiarimasetuttastupefattapensandotrasé:«chesiaqualcheprincipessacostei?»

Ilsignoreuscì,ripreselasuacarabina,mandòMartaafaranticamera,mandòilprimobravocheincontròafarlaguardia,perchénessunaltrochequelladonnamettessepiedenellacamera;epoiuscìdalcastello,epreselascesa,dicorsa.

Ilmanoscrittonondicequantocifossedalcastelloalpaesedov’erailcardinale;madaifattichesiamperraccontare,risultachenondovevaesserpiùcheunalungapasseggiata.Dalsoloaccorrerede’valligiani,eanchedigentepiùlontana,aquelpaese,questononsipotrebbeargomentare;giacchénellememoriediqueltempotroviamochedaventiepiùmigliavenivagenteinfolla,pervederFederigo.

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Ibraviches’abbattevanosullasalita,sifermavanorispettosamentealpassardelsignore,aspettandosemaiavesseordinidadarloro,osevolesseprenderliseco,perqualchespedizione;enonsapevanchesipensaredellasuaaria,edell’occhiatechedavainrispostaa’loroinchini.

Quando funellastradapubblica,quelloche facevamaravigliare ipasseggieri,eradivederlosenzaseguito.Delresto,ognunogli faceva luogo,prendendolalarga,quantosarebbebastatoancheperilseguito,elevandosirispettosamenteilcappello.Arrivatoalpaese,trovòunagranfolla;mailsuonomepassòsubitodiboccainbocca;elafollas’apriva.S’accostòauno,eglidomandòdovefosseilcardinale.-Incasadelcurato,-risposequello,inchinandosi,egl’indicòdov’era.Ilsignoreandòlà,entròinuncortilettodovec’eranmoltipreti,chetuttiloguardaronoconun’attenzionemaravigliataesospettosa.Videdirimpettounusciospalancato,chemettevainunsalottino,dovemoltialtripretierancongregati.Silevòlacarabina,el’appoggiòinuncantodelcortile;poientrònelsalottino:eanchelì,occhiate,bisbigli,unnomeripetuto,esilenzio.Lui,voltatosiaunodiquelli,glidomandòdovefosseilcardinale;echevolevaparlargli.

-Iosonforestiero,-risposel’interrogato,edataun’occhiataintorno,chiamòilcappellanocrocifero,cheinuncantodelsalottino,stavaappuntodicendosottovoceaunsuocompagno: - colui?quel famoso?chehaa farquicolui?alla larga! -Però,aquellachiamatacherisonònelsilenziogenerale,dovettevenire;inchinòl’innominato,stetteasentirquelchevoleva,ealzandoconunacuriositàinquietagliocchisuquelviso,eriabbassandolisubito,rimaselìunpoco,poidisse o balbettò: - non saprei semonsignore illustrissimo... in questomomento... si trovi... sia... possa... Basta, vado a vedere -. E andò amalincorpo a farl’imbasciatanellastanzavicina,dovesitrovavailcardinale.

Aquestopuntodellanostrastoria,noinonpossiamfaramenodinonfermarciqualchepoco,comeilviandante,straccoetristodaunlungocamminareperunterrenoaridoesalvatico,si trattieneeperdeunpo’di tempoall’ombrad’unbell’albero,sull’erba,vicinoauna fonted’acquaviva.Cisiamoabbattuti inunpersonaggio, ilnomee lamemoriadelquale,affacciandosi, inqualunquetempoallamente, laricreanoconunaplacidacommozionediriverenza,econunsensogiocondodisimpatia:ora,quantopiùdopotanteimmaginididolore,dopolacontemplazioned’unamoltipliceefastidiosaperversità!Intornoaquestopersonaggiobisognaassolutamentechenoispendiamoquattroparole:chinonsicurassedisentirle,eavesseperòvogliad’andareavantinellastoria,saltiaddiritturaalcapitoloseguente.

FederigoBorromeo,natonel1564,fudegliuominirariinqualunquetempo,cheabbianoimpiegatouningegnoegregio,tuttiimezzid’unagrand’opulenza,tuttiivantaggid’unacondizioneprivilegiata,unintentocontinuo,nellaricercaenell’eserciziodelmeglio.Lasuavitaècomeunruscelloche,scaturitolimpidodallaroccia,senzaristagnarenéintorbidarsimai,inunlungocorsoperdiversiterreni,valimpidoagettarsinelfiume.Tragliagielepompe,badòfindallapueriziaaquelleparoled’annegazioneed’umiltà,aquellemassimeintornoallavanitàde’piaceri,all’ingiustiziadell’orgoglio,allaveradignitàea’veribeni,che, sentite o non sentite ne’ cuori, vengono trasmessedauna generazione all’altra, nel più elementare insegnamentodella religione.Badò, dico, a quelleparole,aquellemassime,lepresesulserio,legustò,letrovòvere;videchenonpotevandunqueesserverealtreparoleealtremassimeopposte,chepuresitrasmettonodigenerazioneingenerazione,conlastessasicurezza,etaloradallestesselabbra;eproposediprenderpernormadell’azioniede’pensieriquellecheeranoilvero.Persuasochelavitanonègiàdestinataadessereunpesopermolti,eunafestaperalcuni,mapertuttiunimpiego,delqualeognunorenderàconto,cominciòdafanciulloapensarecomepotesserenderlasuautileesanta.

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Nel1580manifestòlarisoluzionedidedicarsialministeroecclesiastico,enepresel’abitodallemanidiquelsuocuginoCarlo,cheunafama,giàfind’alloraanticaeuniversale,predicavasanto.Entròpocodoponelcollegio fondatodaquesto inPavia,echeportaancora ilnomedel lorocasato;e lì,applicandosiassiduamentealleoccupazioniche trovòprescritte,duealtreneassunsedisuavolontà;e furonod’insegnar ladottrinacristianaaipiùrozziederelittidelpopolo, e di visitare, servire, consolare e soccorrere gl’infermi. Si valse dell’autorità che tutto gli conciliava in quel luogo, per attirare i suoi compagni asecondarlointaliopere;einognicosaonestaeprofittevoleesercitòcomeunprimatod’esempio,unprimatochelesuedotipersonalisarebberoforsebastateaprocacciargli,sefosseanchestatol’infimopercondizione.Ivantaggid’unaltrogenere,chelasuagliavrebbepotutoprocurare,nonsolononliricerca,mamiseogni studioa schivarli.Volleuna tavolapiùttostopovera che frugale, usòunvestiariopiùttostopovero che semplice; a conformitàdiquesto, tutto iltenoredellavitaeilcontegno.Necredettemaididoverlomutare,perquantoalcunicongiuntigridasseroesilamentasserocheavvilissecosìladignitàdellacasa.Un’altraguerraebbeasostenerecongl’istitutori, iquali, furtivamenteecomepersorpresa,cercavanodimetterglidavanti,addosso, intorno,qualchesuppellettilepiùsignorile,qualcosachelofacessedistinguerdaglialtri,efigurarecomeilprincipedelluogo:ocredesserodifarsiallalungabenvolereconciò;ofosseromossidaquellasvisceratezzaservileches’invanisceesiricreanellosplendorealtrui;ofosserodique’prudentiches’adombranodellevirtùcomede’vizi,predicanosemprechelaperfezionestanelmezzo;eilmezzolofissangiustoinquelpuntodov’essisonoarrivati,ecistannocomodi.Federigo,nonchelasciarsivinceredaque’tentativi,ripresecolorochelifacevano;eciòtralapubertàelagiovinezza.

Che,viventeilcardinalCarlo,maggiordiluidiventiseianni,davantiaquellapresenzagrave,solenne,ch’esprimevacosìalvivolasantità,enerammentavaleopere,eallaquale,secenefossestatobisogno,avrebbeaggiuntoautoritàognimomentol’ossequiomanifestoespontaneode’circostanti,qualiequantisifossero,Federigofanciulloegiovinettocercassediconformarsialcontegnoealpensared’untalsuperiore,nonècertamentedafarsenemaraviglia;maèbensìcosamoltonotabileche,dopolamortedilui,nessunosisiapotutoaccorgerecheaFederigo,allordivent’anni,fossemancataunaguidaeuncensore.Lafamacrescentedel suo ingegno,della suadottrinaedella suapietà, laparentelaegl’impegnidipiùd’uncardinalepotente, il creditodella sua famiglia, ilnomestesso,acuiCarloavevaquasiannessanellementiun’ideadisantitàedipreminenza,tuttociòchedeve,etuttociòchepuòcondurregliuominialledignitàecclesiastiche,concorrevaapronosticargliele.Maegli,persuasoincuorediciòchenessunoilqualeprofessicristianesimopuònegarconlabocca,nonciessergiustasuperioritàd’uomosopragliuomini,senoninloroservizio,temevaledignità,ecercavadiscansarle;noncertamenteperchésfuggissediservirealtrui;chepochevitefuronospeseinquestocomelasua;maperchénonsistimavaabbastanzadegnonécapacedicosìaltoepericolososervizio.Perciò,venendogli,nel1595,propostodaClementeVIIIl’arcivescovadodiMilano,apparvefortementeturbato,ericusòsenzaesitare.Cedettepoialcomandoespressodelpapa.

Talidimostrazioni,echinonlosa?nonsononédifficilinérare;el’ipocrisianonhabisognod’unpiùgrandesforzod’ingegnoperfarle,chelabuffoneriaperderiderleabuonconto,inognicaso.Macessanforseperquestod’esserl’espressionenaturaled’unsentimentovirtuosoesapiente?Lavitaèilparagonedelleparole:eleparolech’esprimonoquelsentimento,fosseroanchepassatesullelabbradituttigl’impostoriedituttiibeffardidelmondo,sarannosemprebelle,quandosianopreceduteeseguitedaunavitadidisinteresseedisacrifizio.

InFederigoarcivescovoapparveunostudiosingolareecontinuodinonprenderpersé,dellericchezze,deltempo,dellecure,dituttosestessoinsomma,senonquantofossestrettamentenecessario.Diceva,cometuttidicono,chelerenditeecclesiastichesonopatrimoniode’poveri:comepoiintendesseinfattiunatalmassima,sivedadaquesto.Vollechesistimasseaquantopotevaascendereilsuomantenimentoequellodellasuaservitù;edettoglicheseicentoscudi

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(scudosichiamavaalloraquellamonetad’oroche,rimanendosempredellostessopesoetitolo,fupoidettazecchino),diedeordinechetantisenecontasseogniannodallasuacassaparticolareaquelladellamensa;noncredendochealuiricchissimofosselecitoviverediquelpatrimonio.Delsuopoieracosìscarsoesottilemisuratoreasestesso,chebadavadinonismettereunvestito,primachefosselogoroaffatto:unendoperò,comefunotatodascrittoricontemporanei,algeniodellasemplicitàquellod’unasquisitapulizia:dueabitudininotabili infatti, inquell’etàsudiciaesfarzosa.Similmente,affinchénullasidisperdessedegliavanzidellasuamensafrugale,gliassegnòaunospiziodipoveri;eunodiquesti,persuoordine,entravaognigiornonellasaladelpranzoaraccoglierciòchefosserimasto.Cure,chepotrebberoforseindurconcettod’unavirtùgretta,misera,angustiosa,d’unamenteimpaniatanelleminuzie,eincapacedidisegnielevati; senon fosse inpiediquestabibliotecaambrosiana, cheFederigo ideòconsì animosa lautezza, ederesse, con tantodispendio,da’ fondamenti;perfornirlaqualedilibriedimanoscritti,oltreildonode’giàraccolticongrandestudioespesadalui,spedìottouomini,de’piùcoltiedespertichepotéavere,afarneincetta,perl’Italia,perlaFrancia,perlaSpagna,perlaGermania,perleFiandre,nellaGrecia,alLibano,aGerusalemme.Cosìriuscìaradunarvicircatrentamilavolumistampati,equattordicimilamanoscritti.Allabibliotecaunìuncollegiodidottori(furonnove,epensionatida lui finchevisse;dopo,nonbastandoaquella spesa l’entrateordinarie, furonristretti adue);e il loroufizioeradi coltivarevari studi, teologia, storia, lettere, antichitàecclesiastiche,lingueorientali,conl’obbligoadognunodipubblicarqualchelavorosullamateriaassegnatagli;v’unìuncollegiodaluidettotrilingue,perlostudiodellelinguegreca,latinaeitaliana;uncollegiod’alunni,chevenisseroistruitiinquellefacoltàelingue,perinsegnarleungiorno;v’unìunastamperiadilingueorientali,dell’ebraicacioè,dellacaldea,dell’arabica,dellapersiana,dell’armena;unagalleriadiquadri,unadistatue,e,unascuoladelletreprincipaliartideldisegno.Perqueste,potétrovarprofessorigiàformati;perilrimanente,abbiamvistochedafaregliavessedatolaraccoltade’libriede’manoscritti;certopiùdifficiliatrovarsidovevanoessereitipidiquellelingue,alloramoltomencoltivateinEuropachealpresente;piùancorade’tipi,gliuomini.Basteràildireche,dinovedottori,ottonepresetraigiovanialunnidelseminario;edaquestosipuòargomentarechegiudiziofacessedeglistudiconsumatiedelleriputazionifattediqueltempo:giudizioconformeaquellocheparchen’abbiaportatolaposterità,colmetteregliunielealtreindimenticanza.Nelleregolechestabilìperl’usoeperilgovernodellabiblioteca,sivedeunintentod’utilitàperpetua,nonsolamentebelloinsé,mainmoltepartisapienteegentilemoltoaldi làdell’ideeedell’abitudinicomunidiquel tempo.Prescrissealbibliotecariochemantenessecommerciocongliuominipiùdottid’Europa,peraverda loronotiziedellostato delle scienze, e avviso de’ libri migliori che venissero fuori in ogni genere, e farne acquisto; gli prescrisse d’indicare agli studiosi i libri che nonconoscessero,epotesserloroesserutili;ordinòcheatutti,fosserocittadinioforestieri,sidessecomoditàetempodiservirsene,secondoilbisogno.Unataleintenzionedeveoraparereadognunotropponaturale,eimmedesimataconlafondazioned’unabiblioteca:alloranoneracosì.Einunastoriadell’ambrosiana,scritta(colcostruttoeconl’eleganzecomunidelsecolo)daunPierpaoloBosca,chevifubibliotecariodopolamortediFederigo,viennotatoespressamente,come cosa singolare, che in questa libreria, eretta da un privato, quasi tutta a sue spese, i libri fossero esposti alla vista del pubblico, dati a chiunque lichiedesse,edatoglianchedasedere,ecarta,penneecalamaio,perprendergliappunticheglipotesserobisognare;mentreinqualchealtrainsignebibliotecapubblicad’Italia,ilibrinoneranonemmenvisibili,machiusiinarmadi,dondenonsilevavanosenonpergentilezzade’bibliotecari,quandosisentivanodifarlivedereunmomento;didareaiconcorrentiilcomododistudiare,nonsen’avevaneppurl’idea.Dimodochéarricchirtalibibliotecheeraunsottrarlibriall’usocomune:unadiquellecoltivazioni,comecen’eraecen’ètuttaviamolte,cheisterilisconoilcampo.

Nondomandatequalisianostatiglieffettidiquesta fondazionedelBorromeosullacolturapubblica:sarebbe faciledimostrare indue frasi,almodochesidimostra,chefuronmiracolosi,ochenonfuronniente;cercareespiegare,finoauncertosegno,qualisianostativeramente,sarebbecosadimoltafatica,di

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pococostrutto,efuorditempo.Mapensatechegeneroso,chegiudizioso,chebenevolo,cheperseveranteamatoredelmiglioramentoumano,dovesseesserecolui che volle una tal cosa, la volle in quella maniera, e l’eseguì, in mezzo a quell’ignorantaggine, a quell’inerzia, a quell’antipatia generale per ogniapplicazionestudiosa,eperconseguenzainmezzoaicos’importa?ec’eraaltrodapensare?echebell’invenzione!emancavaanchequesta,esimili;chesarannocertissimamentestatipiùchegliscudispesidaluiinquell’impresa;iqualifuroncentocinquemila,lapiùpartede’suoi.

Perchiamareuntaluomosommamentebeneficoeliberale,puòparerchenoncisiabisognodisaperesen’abbiaspesimolt’altriinsoccorsoimmediatode’bisognosi;ecisonforseancoradiquellichepensanochelespesediquelgenere,estoperdiretuttelespese,sianolamiglioreelapiùutileelemosina.MaFederigoteneval’elemosinapropriamentedettaperundovereprincipalissimo;equi,comenelresto,isuoifattifuronconsentaneiall’opinione.Lasuavitafuuncontinuoprofondereaipoveri;eapropositodiquestastessacarestiadicuihagiàparlatolanostrastoria,avremotrapocooccasionediriferirealcunitratti,daiqualisivedràchesapienzaechegentilezzaabbiasaputomettereancheinquestaliberalità.De’moltiesempisingolariched’unatalesuavirtùhannonotatiisuoibiografi,neciteremoquiunsolo.Avendorisaputocheunnobileusavaartifizieangherieperfarmonacaunasuafiglia,laqualedesideravapiùttostodimaritarsi,fecevenireilpadre;ecavatoglidiboccacheilveromotivodiquellavessazioneerailnonaverequattromilascudiche,secondolui,sarebberostatinecessariamaritarlafigliaconvenevolmente,Federigoladotòdiquattromilascudi.Forseatalunoparràquestaunalarghezzaeccessiva,nonbenponderata,troppocondiscendenteaglistolticapriccid’unsuperbo;echequattromilascudipotevanoessermeglioimpiegatiincent’altremaniere.Aquestononabbiamonulladarispondere,senonchesarebbedadesiderarsichesivedesserospessoeccessid’unavirtùcosìliberadall’opinionidominanti(ognitempohalesue),così indipendentedalla tendenzagenerale, come, inquestocaso, fuquellachemosseunuomoadarquattromilascudi,perchéunagiovinenon fosse fattamonaca.

Lacaritàinesaustadiquest’uomo,nonmenocheneldare,spiccavaintuttoilsuocontegno.Difacileabbordocontutti,credevadidoverespecialmenteaquellichesichiamanodibassacondizione,unvisogioviale,unacortesiaaffettuosa;tantopiù,quantonetrovanmenonelmondo.Equipureebbeacombattereco’galantuominidelnequidnimis, iquali, inognicosa,avrebberovolutofarlostarne’ limiti,cioène’ lorolimiti.Unodicostoro,unavoltache,nellavisitad’unpaesealpestreesalvatico,Federigoistruivacertipoverifanciulli,e,tral’interrogareel’insegnare,gliandavaamorevolmenteaccarezzando,l’avvertìcheusassepiùriguardonelfartantecarezzeaque’ragazzi,perchéerantropposudiciestomacosi:comesesupponesse, ilbuonuomo,cheFederigononavessesensoabbastanzaperfareunatalescoperta,ononabbastanzaperspicacia,pertrovardaséquelripiegocosìfino.Taleè, incertecondizioniditempiedicose, lasventura degli uomini costituiti in certe dignità: che mentre così di rado si trova chi gli avvisi de’ loro mancamenti, non manca poi gente coraggiosa ariprenderlidellorofarbene.Mailbuonvescovo,nonsenzauncertorisentimento,rispose:-sonomieanime,eforsenonvedrannomaipiùlamiafaccia;enonvoletechegliabbracci?

Ben raro però era il risentimento in lui, ammirato per la soavità de’ suoimodi, per una pacatezza imperturbabile, che si sarebbe attribuita a una felicitàstraordinariaditemperamento;ederal’effettod’unadisciplinacostantesopraun’indolevivaerisentita.Sequalchevoltasimostròsevero,anzibrusco,fuco’pastorisuoisubordinatichescoprissereid’avariziaodinegligenzaod’altretaccespecialmenteopposteallospiritodelloronobileministero.Pertuttociòchepotessetoccareoilsuointeresse,olasuagloriatemporale,nondavamaisegnodigioia,nédirammarico,néd’ardore,néd’agitazione:mirabilesequestimotinonsidestavanonell’animosuo,piùmirabilesevisidestavano.Nonsoloda’molticonclaviaiqualiassistette,riportòilconcettodinonavermaiaspiratoa

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quelpostocosìdesiderabileall’ambizione,ecosìterribileallapietà;maunavoltacheuncollega,ilqualecontavamolto,venneaoffrirgliilsuovotoequellidella sua fazione (bruttaparola,maeraquella cheusavano), Federigo rifiutòuna talproposta inmodo, chequellodepose il pensiero, e si rivolsealtrove.Questa stessamodestia, quest’avversione al predominare apparivanougualmentenell’occasionipiù comunidella vita.Attento e infaticabile adisporre e agovernare,doveritenevachefossesuodovereil farlo,sfuggìsempred’impicciarsinegliaffarialtrui;anzisiscusavaatuttopoteredall’ingerirvisiricercato:discrezioneeritegnononcomune,comeognunosa,negliuominizelatoridelbene,qualeraFederigo.

Se volessimo lasciarci andare al piacere di raccogliere i tratti notabili del suo carattere, ne risulterebbe certamente un complesso singolare di meriti inapparenzaopposti,ecertodifficiliatrovarsiinsieme.Perònonometteremodinotareun’altrasingolaritàdiquellabellavita:che,pienacomefud’attività,digoverno,difunzioni,d’insegnamento,d’udienze,divisitediocesane,diviaggi,dicontrasti,nonsololostudioc’ebbeunaparte,macen’ebbetanta,cheperunletteratodiprofessionesarebbebastato.Einfatti,contant’altriediversititolidilode,Federigoebbeanche,pressoisuoicontemporanei,quellod’uomdotto.

Nondobbiamoperòdissimularechetenneconfermapersuasione,esostenneinpratica,conlungacostanza,opinioni,chealgiornod’oggiparrebberoaognunopiùttostostranechemalfondate;dicoancheacolorocheavrebberounagranvogliaditrovarlegiuste.Chi lovolessedifendereinquesto,cisarebbequellascusacosìcorrenteericevuta,ch’eranoerroridelsuotempo,piùttostochesuoi:scusache,percertecose,equandorisultidall’esameparticolarede’fatti,puòaverqualchevalore,oanchemolto;macheapplicatacosìnudaeallacieca,comesifad’ordinario,nonsignificaproprionulla.Eperciò,nonvolendorisolvereconformolesempliciquestionicomplicate,néallungartroppounepisodio,tralasceremoanched’esporle;bastandocid’avereaccennatocosìallasfuggitache,d’unuomocosìammirabile incomplesso,noinonpretendiamocheogni cosa lo fosseugualmente;perchénonpaiacheabbiamvolutoscrivereun’orazionfunebre.

Nonècertamentefareingiuriaainostrilettoriilsupporrechequalchedunodilorodomandiseditantoingegnoeditantostudioquest’uomoabbialasciatoqualchemonumento.Sen’halasciati!Circacentosonl’operecherimangondilui,tragrandiepiccole,tralatineeitaliane,trastampateemanoscritte,chesiserbanonellabibliotecadaluifondata:trattatidimorale,orazioni,dissertazionidistoria,d’antichitàsacraeprofana,diletteratura,d’artied’altro.«Ecomemai,diràcodestolettore,tanteoperesonodimenticate,oalmenocosìpococonosciute,cosìpocoricercate?Comemai,contantoingegno,contantostudio,contantapraticadegliuominiedellecose,contantomeditare,contantapassioneper ilbuonoeper ilbello,contantocandord’animo,contant’altrediquellequalitàchefannoilgrandescrittore,questo,incentoopere,nonnehalasciataneppurunadiquellechesonriputateinsignianchedachinonleapprovaintutto, e conosciutedi titolo ancheda chinon le legge? Comemai, tutte insieme,non sonobastate aprocurare, almeno colnumero, al suonomeuna famaletterariapressonoiposteri?»

Ladomandaèragionevolesenzadubbio,e laquestione,molto interessante;perchéleragionidiquestofenomenosi troverebberoconl’osservarmolti fattigenerali:etrovate,condurrebberoallaspiegazionedipiùaltrifenomenisimili.Masarebberomolteeprolisse:epoisenonv’andasseroagenio?sevifacesseroarricciareilnaso?Sicchésaràmegliocheriprendiamoilfilodellastoria,eche,invecedicicalarpiùalungointornoaquest’uomo,andiamoavederloinazione,conlaguidadelnostroautore.

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CapitoloXXIII

IlcardinalFederigo, intantocheaspettava l'orad'andar inchiesaacelebrargliufizidivini,stavastudiando,com'erasolitodi fare intutti iritaglidi tempo;quandoentròilcappellanocrocifero,conunvisoalterato.

-Unastranavisita,stranadavvero,monsignoreillustrissimo!

-Chiè?-domandòilcardinale.

-Nientemenoche ilsignor... - riprese ilcappellano-espiccando lesillabeconunagransignificazione,proferìquelnomechenoinonpossiamoscrivereainostrilettori.Poisoggiunse:-èquifuoriinpersona;echiedenient'altroched'esserintrodottodavossignoriaillustrissima.

-Lui!-disseilcardinale,conunvisoanimato,chiudendoillibro,ealzandosidasedere:-venga!vengasubito!

-Ma...-replicòilcappellano,senzamoversi:-vossignoriaillustrissimadevesaperechiècostui:quelbandito,quelfamoso...

-Enonèunafortunaperunvescovo,cheauntaluomosianatalavolontàdivenirloatrovare?

-Ma...-insistetteilcappellano:-noinonpossiamomaiparlaredicertecose,perchémonsignoredicechelesonciance:peròquandovieneilcaso,miparechesiaundovere...Lozelofade'nemici,monsignore;enoisappiamopositivamentechepiùd'unribaldohaosatovantarsiche,ungiornool'altro...

-Echehannofatto?-interruppeilcardinale.

-Dicochecostuièunappaltatoredidelitti,undisperato,chetienecorrispondenzaco'disperatipiùfuriosi,echepuòessermandato...

-Oh,chedisciplinaècodesta,- interruppeancorasorridendoFederigo,-cheisoldatiesortinoilgeneraleadaverpaura?-Poi,divenutoserioepensieroso,riprese: - san Carlo non si sarebbe trovato nel caso di dibattere se dovesse ricevere un tal uomo: sarebbe andato a cercarlo. Fatelo entrar subito: ha giàaspettatotroppo.

Ilcappellanosimosse,dicendotrasé:«nonc'èrimedio:tuttiquestisantisonoostinati».

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Apertol'uscio,eaffacciatosiallastanzadov'erailsignoreelabrigata,videquestaristrettainunaparte,abisbigliareeaguardardisott'occhioquello,lasciatosolo in un canto. S'avviò verso di lui; e intanto squadrandolo, come poteva, con la coda dell'occhio, andava pensando che diavolo d'armeria poteva essernascosta sottoquella casacca; e che, veramente, primad'introdurlo, avrebbedovutoproporgli almeno...manon si seppe risolvere.Gli s'accostò, e disse: -monsignoreaspettavossignoria.Sicontentidivenirconme.-Eprecedendoloinquellapiccolafolla,chesubitofeceala,davaadestraeasinistraocchiate,lequalisignificavano:cosavolete?nonlosapeteanchevoialtri,chefasempreamodosuo?

Appenaintrodottol'innominato,Federigogliandòincontro,conunvoltopremurosoesereno,econlebracciaaperte,comeaunapersonadesiderata,efecesubitocennoalcappellanocheuscisse:ilqualeubbidì.

I due rimasti stettero alquanto senza parlare, e diversamente sospesi. L'innominato, ch'era stato come portato lì per forza da una smania inesplicabile,piùttostochecondottodaundeterminatodisegno,cistavaanchecomeperforza,straziatodaduepassioniopposte,queldesiderioequellasperanzaconfusaditrovareunrefrigerioaltormentointerno,edall'altraparteunastizza,unavergognadivenirlìcomeunpentito,comeunsottomesso,comeunmiserabile,aconfessarsi in colpa, a implorare un uomo: e non trovava parole, né quasi ne cercava. Però, alzando gli occhi in viso a quell'uomo, si sentiva sempre piùpenetraredaunsentimentodivenerazioneimperiosoinsiemeesoave,che,aumentandolafiducia,mitigavaildispetto,esenzaprenderl'orgogliodifronte,l'abbatteva,e,diròcosì,gl'imponevasilenzio.

La presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano una superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente composto, e quasiinvolontariamentemaestoso,nonincurvatonéimpigritopuntodaglianni;l'occhiograveevivace,lafronteserenaepensierosa;conlacanizie,nelpallore,traisegnidell'astinenza,dellameditazione,dellafatica,unaspeciedifloridezzaverginale:tutteleformedelvoltoindicavanoche,inaltreetà,c'erastataquellachepiùpropriamentesichiamabellezza;l'abitudinede'pensierisolenniebenevoli,lapaceinternad'unalungavita,l'amoredegliuomini,lagioiacontinuad'unasperanzaineffabile,viavevanosostituitauna,direiquasi,bellezzasenile,chespiccavaancorpiùinquellamagnificasemplicitàdellaporpora.

Tenne anche lui, qualchemomento, fisso nell'aspetto dell'innominato il suo sguardo penetrante, ed esercitato da lungo tempo a ritrarre dai sembianti ipensieri;e,sottoaquelfoscoeaquelturbato,parendoglidiscopriresemprepiùqualcosadiconformeallasperanzadaluiconcepitaalprimoannunziod'unatalvisita,tutt'animato,-oh!-disse:-chepreziosavisitaèquesta!equantovidevoessergratod'unasìbuonarisoluzione;quantunquepermeabbiaunpo'delrimprovero!

-Rimprovero!-esclamòilsignoremaravigliato,maraddolcitodaquelleparoleedaquelfare,econtentocheilcardinaleavesserottoilghiaccio,eavviatoundiscorsoqualunque.

-Certo,m'èunrimprovero,-ripresequesto,-ch'iomisialasciatoprevenirdavoi;quando,datantotempo,tantevolte,avreidovutovenirdavoiio.

-Dame,voi!Sapetechisono?V'hannodettobeneilmionome?

-Equestaconsolazionech'iosento,eche,certo,visimanifestanelmioaspetto,vipareglich'iodovessiprovarlaall'annunzio,allavistad'unosconosciuto?Sietevoichemelafateprovare;voi,dico,cheavreidovutocercare;voichealmenohotantoamatoepianto,percuihotantopregato;voi,de'mieifigli,che

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pure amo tutti e di cuore, quello che avrei più desiderato d'accogliere e d'abbracciare, se avessi creduto di poterlo sperare. Ma Dio sa fare Egli solo lemaraviglie,esuppliscealladebolezza,allalentezzade'suoipoveriservi.

L'innominatostavaattonitoaqueldirecosì infiammato,aquelleparole,cherispondevanotantorisolutamenteaciòchenonavevaancordetto,néerabendeterminatodidire;ecommossomasbalordito,stavainsilenzio.-Eche?-riprese,ancorpiùaffettuosamente,Federigo:-voiaveteunabuonanuovadadarmi,emelafatetantosospirare?

-Unabuonanuova,io?Hol'infernonelcuore;evidaròunabuonanuova?Ditemivoi,selosapete,qualèquestabuonanuovacheaspettatedaunparmio.

-CheDiov'hatoccatoilcuore,evuolfarvisuo,-risposepacatamenteilcardinale.

-Dio!Dio!Dio!Selovedessi!Selosentissi!Dov'èquestoDio?

-Voimelodomandate?voi?Echipiùdivoi l'havicino?Nonve losentite incuore,chev'opprime,chev'agita,chenonvi lasciastare,enellostessotempov'attira,vi fapresentireunasperanzadiquiete,diconsolazione,d'unaconsolazionechesaràpiena, immensa,subitochevoi loriconosciate, loconfessiate,l'imploriate?

-Oh,certo!hoquiqualchecosachem'opprime,chemirode!MaDio!Sec'èquestoDio,seèquellochedicono,cosavoletechefacciadime?

Questeparolefurondetteconunaccentodisperato;maFederigo,conuntonosolenne,comediplacidaispirazione,rispose:-cosapuòfarDiodivoi?cosavuolfarne?Unsegnodellasuapotenzaedellasuabontà:vuolcavardavoiunagloriachenessunaltroglipotrebbedare.Cheilmondogrididatantotempocontrodivoi,chemilleemillevocidetestinolevostreopere...-(l'innominatosiscosse,erimasestupefattounmomentonelsentirquellinguaggiocosìinsolito,piùstupefattoancoradinonprovarnesdegno,anziquasiunsollievo);-chegloria,-proseguivaFederigo,-nevieneaDio?Sonvociditerrore,sonvocid'interesse;vociforseanchedigiustizia,mad'unagiustiziacosìfacile,cosìnaturale!alcuneforse,purtroppo,d'invidiadicodestavostrasciaguratapotenza,dicodesta,finoadoggi,deplorabilesicurezzad'animo.Maquandovoistessosorgereteacondannarelavostravita,adaccusarvoistesso,allora!alloraDiosaràglorificato!EvoidomandatecosaDiopossafardivoi?Chisoniopover'uomo,chesappiadirvifind'oracheprofittopossaricavardavoiuntalSignore?cosapossafaredicodesta volontà impetuosa, di codesta imperturbata costanza, quando l'abbia animata, infiammata d'amore, di speranza, di pentimento? Chi siete voi,pover'uomo,chevipensiated'aversaputodavoiimmaginareefarecosepiùgrandinelmale,cheDiononpossafarvenevolereeoperarenelbene?CosapuòDiofardivoi?Eperdonarvi?efarvisalvo?ecompireinvoil'operadellaredenzione?NonsoncosemagnificheedegnediLui?Ohpensate!seioomiciattolo,iomiserabile,epurcosìpienodimestesso,ioqualmisono,mistruggooratantodellavostrasalute,cheperessadareicongaudio(Eglim'ètestimonio)questipochigiornichemirimangono;ohpensate!quanta,qualedebbaesserelacaritàdiColuichem'infondequestacosìimperfetta,macosìviva;comeviami,comevivogliaQuellochemicomandaem'ispiraunamorepervoichemidivora!

Amisurachequesteparoleuscivandalsuolabbro,ilvolto,losguardo,ognimotonespiravailsenso.Lafacciadelsuoascoltatore,distravoltaeconvulsa,sifecedaprincipioattonitaeintenta;poisicomposeaunacommozionepiùprofondaemenoangosciosa;isuoiocchi,chedall'infanziapiùnonconoscevanlelacrime,sigonfiarono;quandoleparolefuroncessate,sicoprìilvisoconlemani,ediedeinundirottopianto,chefucomel'ultimaepiùchiararisposta.

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-Diograndeebuono!-esclamòFederigo,alzandogliocchielemanialcielo:-chehomaifattoio,servoinutile,pastoresonnolento,perchéVoimichiamasteaquestoconvitodigrazia,perchémifacestedegnod'assistereaunsìgiocondoprodigio!-Cosìdicendo,steselamanoaprenderquelladell'innominato.

- No! - gridò questo, - no! lontano, lontano dame voi: non lordate quellamano innocente e benefica.Non sapete tutto ciò che ha fatto questa che voletestringere.

-Lasciate,-disseFederigo,prendendolaconamorevoleviolenza,-lasciatech'iostringacodestamanocheripareràtantitorti,chespargeràtantebeneficenze,chesolleveràtantiafflitti,chesistenderàdisarmata,pacifica,umileatantinemici.

- È troppo! - disse, singhiozzando, l'innominato. - Lasciatemi, monsignore; buon Federigo, lasciatemi. Un popolo affollato v'aspetta; tant'anime buone,tant'innocenti,tantivenutidalontano,pervederviunavolta,persentirvi:evoivitrattenete...conchi!

-Lasciamolenovantanovepecorelle,-risposeilcardinale:-sonoinsicurosulmonte:iovoglioorastareconquellach'erasmarrita.Quell'animesonforseorabenpiùcontente,chedivederequestopoverovescovo.ForseDio,chehaoperatoinvoi ilprodigiodellamisericordia,diffondeinesseunagioiadicuinonsentonoancora lacagione.Quelpopoloè forseunitoanoisenzasaperlo: forse loSpiritomettene' lorocuoriunardore indistintodicarità,unapreghierach'esaudiscepervoi,unrendimentodigraziedicuivoisietel'oggettononancorconosciuto-.Cosìdicendo,steselebracciaalcollodell'innominato;ilquale,dopoavertentatodisottrarsi,eresistitounmomento,cedette,comevintodaquell'impetodicarità,abbracciòancheluiilcardinale,eabbandonòsull'omerodilui il suo volto tremante emutato. Le sue lacrime ardenti cadevano sulla porpora incontaminata di Federigo; e lemani incolpevoli di questo stringevanoaffettuosamentequellemembra,premevanoquellacasacca,avvezzaaportarl'armidellaviolenzaedeltradimento.

L'innominato,sciogliendosidaquell'abbraccio,sicoprìdinuovogliocchiconunamano,e,alzandoinsiemela faccia,esclamò:-Dioveramentegrande!Dioveramentebuono!iomiconoscoora,comprendochisono;lemieiniquitàmistannodavanti;horibrezzodimestesso;eppure...!eppureprovounrefrigerio,unagioia,sìunagioia,qualenonhoprovatamaiintuttaquestamiaorribilevita!

Èunsaggio,-disseFederigo,-cheDiovidàpercattivarvialsuoservizio,peranimarviadentrarrisolutamentenellanuovavitaincuiavretetantodadisfare,tanto da riparare, tanto da piangere! -Me sventurato! - esclamò il signore, - quante, quante... cose, le quali nonpotrò se nonpiangere!Ma almenone hod'intraprese,d'appenaavviate,cheposso,senonaltro,rompereamezzo:unaneho,chepossorompersubito,disfare,riparare.

Federigo simise in attenzione; e l'innominato raccontò brevemente,ma con parole d'esecrazione anche più forti di quelle che abbiamo adoprato noi, laprepotenzafattaaLucia,iterrori,ipatimentidellapoverina,ecomeavevaimplorato,elasmaniachequell'implorareavevamessaaddossoalui,ecomeessaeraancornelcastello...

-Ah,nonperdiamtempo!-esclamòFederigo,ansantedipietàedisollecitudine.-Beatovoi!QuestoèpegnodelperdonodiDio!farchepossiatediventarestrumentodisalvezzaachivolevateesserdirovina.Diovibenedica!Diov'habenedetto!Sapetedidovesiaquestapoveranostratravagliata?

IlsignorenominòilpaesediLucia.

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-Nonèlontanodiqui,-disseilcardinale:-lodatosiaDio;eprobabilmente...-Cosìdicendo,corseauntavolino,escosseuncampanello.Esubitoentròconansietàilcappellanocrocifero,eperlaprimacosa,guardòl'innominato;evistaquellafacciamutata,equegliocchirossidipianto,guardòilcardinale;esottoquell'inalterabilecompostezza,scorgendogliinvoltocomeungravecontento,eunapremuraquasiimpaziente,eraperrimanereestaticoconlaboccaaperta,seilcardinalenonl'avessesubitosvegliatodaquellacontemplazione,domandandoglise,traiparrochiradunatilì,sitrovassequellodi***.

-C'è,monsignoreillustrissimo,-risposeilcappellano.

-Fatelovenirsubito,-disseFederigo,-econluiilparrocoquidellachiesa.

Ilcappellanouscì,eandònellastanzadov'eranque'pretiriuniti:tuttigliocchisirivolseroalui.Lui,conlaboccatuttaviaaperta,colvisoancortuttodipintodiquell'estasi,alzandolemani,emovendoleperaria,disse:-signori!signori!haecmutatiodexteraeExcelsi-.Estetteunmomentosenzadiraltro.Poi,ripresoiltonoelavocedellacarica,soggiunse:-suasignoriaillustrissimaereverendissimavuoleilsignorcuratodellaparrocchia,eilsignorcuratodi***.

Ilprimochiamatovennesubitoavanti,enellostessotempo,uscìdimezzoallafollaun:-io?-strascicato,conun'intonazionedimaraviglia.

-Nonèleiilsignorcuratodi***?-ripreseilcappellano.

-Perl'appunto;ma...

-Suasignoriaillustrissimaereverendissimavuollei.

-Me? -disseancoraquellavoce, significandochiaramente inquelmonosillabo:comecipossoentrar io?Maquestavolta, insiemecon lavoce,venne fuoril'uomo,donAbbondioinpersona,conunpassoforzato,econunvisotral'attonitoeildisgustato.Ilcappellanoglifeceuncennoconlamano,chevolevadire:anoi,andiamo;civuoltanto?Eprecedendoiduecurati,andòall'uscio,l'aprì,egl'introdusse.

Ilcardinalelasciòandarlamanodell'innominato,colqualeintantoavevaconcertatoquellochedovevanfare;sidiscostòunpoco,echiamòconuncennoilcuratodellachiesa.Glidisseinsuccintodichesitrattava;esesaprebbetrovarsubitounabuonadonnachevolesseandareinunalettigaalcastello,aprenderLucia:unadonnadicuoreeditesta,dasapersibengovernareinunaspedizionecosìnuova,eusarlemanierepiùaproposito,trovarleparolepiùadattate,arincorare, a tranquillizzare quella poverina, a cui, dopo tante angosce, e in tanto turbamento, la liberazione stessa poteva metter nell'animo una nuovaconfusione.Pensatounmomento,ilcuratodissecheavevalapersonaaproposito,euscì.Ilcardinalechiamòconunaltrocennoilcappellano,alqualeordinòchefacesseprepararesubitolalettigaeilettighieri,esellareduemule.Uscitoancheilcappellano,sivoltòadonAbbondio.

Questo,chegiàglieravicino,pertenersilontanodaquell'altrosignore,echeintantodavaun'occhiatinadisottoinsuoraall'unooraall'altro,seguitandoaalmanaccartraséchecosamaipotesseesseretuttoquelrigirìo,s'accostòdipiù,feceunariverenza,edisse:-m'hannosignificatochevossignoriaillustrissimamivolevame;maiocredocheabbianosbagliato.

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-Nonhannosbagliato,-risposeFederigo:-hounabuonanuovadadarvi,eunconsolante,unsoavissimoincarico.Unavostraparrocchiana,cheavretepiantaperismarrita,LuciaMondella,èritrovata,èquivicino,incasadiquestomiocaroamico;evoiandereteoraconlui,econunadonnacheilsignorcuratodiquièandatoacercare,anderete,dico,aprenderequellavostracreatura,el'accompagneretequi.

DonAbbondiofecedituttopernasconderelanoia,chedico?l'affannoel'amaritudinecheglidavaunataleproposta,ocomandochefosse;enonessendopiùatempoasciogliereeascomporreunversacciogiàformatosullasuafaccia,lonascose,chinandoprofondamentelatesta,insegnod'ubbidienza.Enonl'alzòcheperfareunaltroprofondoinchinoall'innominato,conun'occhiatapietosachediceva:sononellevostremani:abbiatemisericordia:parceresubjectis.

Glidomandòpoiilcardinale,cheparentiavesseLucia.

-Distretti,econcuiviva,ovivesse,nonhachelamadre,-risposedonAbbondio.

-Equestasitrovaalsuopaese?

-Monsignor,sì.

-Giacché,-ripreseFederigo,-quellapoveragiovinenonpotràessercosìprestorestituitaacasasua,lesaràunagranconsolazionedivedersubitolamadre:quindi,seilsignorcuratodiquinontornaprimach'iovadainchiesa,fatemivoiilpiaceredidirglichetroviunbaroccioounacavalcatura;espediscaunuomodigiudizioacercarquelladonna,percondurlaqui.

-Eseandassiio?-dissedonAbbondio.

-No,no,voi:v'hogiàpregatod'altro,-risposeilcardinale.

-Dicevo,-replicòdonAbbondio,-perdisporrequellapoveramadre.Èunadonnamoltosensitiva;ecivuoleunochelaconosca,elasappiaprendereperilsuoverso,pernonfarlemaleinvecedibene.

-Eperquesto,vipregod'avvertireilsignorcuratochescelgaunuomodiproposito:voisietemoltopiùnecessarioaltrove,-risposeilcardinale.Eavrebbevolutodire:quellapoveragiovinehamoltopiùbisognodivedersubitounafacciaconosciuta,unapersonasicura,inquelcastello,dopotant'oredispasimo,ein una terribile oscurità dell'avvenire.Ma questa non era ragione da dirsi così chiaramente davanti a quel terzo. Parve però strano al cardinale che donAbbondiononl'avesseintesaperaria,anzipensatadasé;ecosìfuordiluogogliparvelapropostael'insistenza,chepensòdoverciessersottoqualchecosa.Loguardò in viso, e vi scoprì facilmente la paura di viaggiare con quell'uomo tremendo, d'andare in quella casa, anche per pochimomenti. Volendo quindidissipareaffattoquell'ombrecodarde,enonpiacendogliditirareindisparteilcuratoedibisbigliarconluiinsegreto,mentreilsuonuovoamicoeralìinterzo,pensò che ilmezzopiù opportuno era di far ciò che avrebbe fatto anche senza questomotivo, parlare all'innominatomedesimo; e dalle sue risposte donAbbondiointenderebbefinalmentechequellononerapiùuomodaavernepaura.S'avvicinòdunqueall'innominato,econquell'ariadispontaneaconfidenza,che si trova inunanuovaepotente affezione, come inun'antica intrinsichezza, - non crediate, - gli disse, - ch'iomi contenti di questa visitaperoggi.Voitornerete,n'èvero?incompagniadiquestoecclesiasticodabbene?

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-S'io torneerò? -rispose l'innominato: -quandovoimirifiutaste,rimarreiostinatoallavostraporta,come ilpovero.Hobisognodiparlarvi!hobisognodisentirvi,divedervi!hobisognodivoi!

Federigoglipreselamano,glielastrinse,edisse:- favoriretedunquedirestareadesinareconnoi.V'aspetto.Intanto, iovoapregare,earendergraziecolpopolo;evoiacogliereiprimifruttidellamisericordia.

DonAbbondio,aquelledimostrazioni, stavacomeunragazzopauroso, chevedaunoaccarezzarconsicurezzaunsuocagnacciogrosso, rabbuffato, congliocchirossi,conunnomacciofamosopermorsieperispaventi,esentadirealpadronecheilsuocaneèunbuonbestione,quieto,quieto:guardailpadrone,enoncontraddicenéapprova;guardailcane,enonardisceaccostarglisi,pertimorecheilbuonbestionenonglimostriidenti,fosseancheperfarglilefeste;nonardisceallontanarsi,pernonfarsiscorgere;ediceincuorsuo:ohsefossiacasamia!

Alcardinale,ches'eramossoperuscire,tenendosempreperlamanoeconducendosecol'innominato,diededinuovonell'occhioilpover'uomo,cherimanevaindietro,mortificato,malcontento,facendoilmusosenzavolerlo.Epensandocheforsequeldispiacereglipotesseancheveniredalparerglid'essertrascurato,ecomelasciatoinuncanto,tantopiùinparagoned'unfacinorosocosìbenaccolto,cosìaccarezzato,seglivoltònelpassare,sifermòunmomento,econunsorrisoamorevole,glidisse:-signorcurato,voisietesempreconmenellacasadelnostrobuonPadre;maquesto...questoperierat,etinventusest.

-Ohquantomenerallegro!-dissedonAbbondio,facendounagranriverenzaatutt'edueincomune.

L'arcivescovoandòavanti,spinsel'uscio,chefusubitospalancatodifuoridadueservitori,chestavanounodiquaeunodilà:elamirabilecoppiaapparveaglisguardibramosidelcleroraccoltonellastanza.Sivideroque'duevoltisuiqualieradipintaunacommozionediversa,maugualmenteprofonda;unatenerezzariconoscente, un'umile gioia nell'aspetto venerabile di Federigo; in quello dell'innominato, una confusione temperata di conforto, un nuovo pudore, unacompunzione,dallaqualeperò traspariva tuttavia il vigoredi quella selvaggia e risentitanatura.E si seppepoi, che apiùd'unode' riguardanti era alloravenutoinmentequeldettod'Isaia:illupoel'agnelloandrannoadunpascolo;illeoneeilbuemangerannoinsiemelostrame.DietrovenivadonAbbondio,acuinessunobadò.

Quando furono nel mezzo della stanza, entrò dall'altra parte l'aiutante di camera del cardinale, e gli s'accostò, per dirgli che aveva eseguiti gli ordinicomunicatiglidalcappellano;chelalettigaeleduemuleeranpreparate,es'aspettavasoltantoladonnacheilcuratoavrebbecondotta.Ilcardinaleglidisseche,appenaarrivatoquesto,lofacesseparlarsubitocondonAbbondio:etuttopoifosseagliordinidiquestoedell'innominato;alqualestrinsedinuovolamano,inattodicommiato,dicendo:-v'aspetto-.SivoltòasalutardonAbbondio,es'avviòdallapartecheconducevaallachiesa.Ilclerogliandòdietro,trainfollaeinprocessione:iduecompagnidiviaggiorimaserosolinellastanza.

Staval'innominatotuttoraccoltoinsé,pensieroso,impazientechevenisseilmomentod'andarealevardipeneedicarcerelasuaLucia:suaorainunsensocosì diverso da quello che lo fosse il giorno avanti: e il suo viso esprimeva un'agitazione concentrata, che all'occhio ombroso di don Abbondio potevafacilmenteparerequalcosadipeggio.Losogguardava,avrebbevolutoattaccareundiscorsoamichevole;ma,«cosadevodirgli?-pensava:-devodirgliancora:mirallegro?Mirallegrodiche?cheessendostatofinoraundemonio,visiatefinalmenterisolutodidiventareungalantuomocomeglialtri?Belcomplimento!Eheheh!inqualunquemanieraiolerigiri,lecongratulazioninonvorrebberodiraltrochequesto.Esesaràpoiverochesiadiventatogalantuomo:cosìauntratto!Delledimostrazionisenefannotanteaquestomondo,epertantecagioni!Chesoio,allevolte?Eintantomitoccaaandarconlui!inquelcastello!Oh

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chestoria!chestoria!chestoria!Chimel'avessedettostamattina!Ah,sepossouscirneasalvamento,m'hadasentirelasignoraPerpetua,d'avermicacciatoquiperforza,quandononc'eranecessità,fuordellamiapieve:echetuttiiparrochid'intornoaccorrevano,anchepiùdalontano;echenonbisognavastareindietro;echequesto,echequest'altro;eimbarcarmiinunaffarediquestasorte!Ohpoverome!Eppurequalcosabisogneràdirgliacostui».Epensaeripensa,avevatrovatochegliavrebbepotutodire:nonmisareimaiaspettatoquestafortunad'incontrarmiinunacosìrispettabilecompagnia;estavaperaprirbocca,quandoentròl'aiutantedicamera,colcuratodelpaese,ilqualeannunziòcheladonnaeraprontanellalettiga;epoisivoltòadonAbbondio,perriceveredaluil'altracommissionedelcardinale.DonAbbondiosenesbrigòcomepoté,inquellaconfusionedimente;eaccostatosipoiall'aiutante,glidisse:-midiaalmenounabestiaquieta;perché,dicolaverità,sonounpoverocavalcatore.

-Sifiguri,-risposel'aiutante,conunmezzosogghigno:-èlamuladelsegretario,cheèunletterato.

-Basta...-replicòdonAbbondio,econtinuòpensando:«ilcielomelamandibuona».

Ilsignores'eraincamminatodicorsa,alprimoavviso:arrivatoall'uscio,s'accorsedidonAbbondio,ch'erarimastoindietro.Sifermòadaspettarlo;equandoquestoarrivòfrettoloso,inariadichiederperdono,l'inchinò,elofecepassareavanti,conunattocorteseeumile:cosacheraccomodòalquantolostomacoalpoverotribolato.Maappenamessopiedenelcortiletto,videun'altranovitàchegliguastòquellapocaconsolazione;videl'innominatoandarversouncanto,prender per la canna, con unamano, la sua carabina, poi per la cigna con l'altra, e, con unmovimento spedito, come se facesse l'esercizio,mettersela adarmacollo.

«Ohi!ohi!ohi!-pensòdonAbbondio:-cosavuolfarnediquell'ordigno,costui?Belcilizio,belladisciplinadaconvertito!Eseglisaltaqualchegrillo?Ohchespedizione!ohchespedizione!»

Se quel signore avesse potuto appena sospettare che razza di pensieri passavano per la testa al suo compagno, non si può dire cosa avrebbe fatto perrassicurarlo;maeralontanolemillemigliadauntalsospetto;edonAbbondiostavaattentoanonfarnessunattochesignificassechiaramente:nonmifidodivossignoria.Arrivatiall'usciodistrada,trovaronoleduecavalcatureinordine:l'innominatosaltòsuquellacheglifupresentatadaunpalafreniere.

-Vizinonneha?-disseall'aiutantedicameradonAbbondio,rimettendointerrailpiede,cheavevagiàalzatoversolastaffa.

-Vadapursudibuonanimo:èunagnello-.DonAbbondio,arrampicandosiallasella,sorrettodall'aiutante,su,su,su,èacavallo.

Lalettiga,ch'erainnanziqualchepasso,portatadaduemule,simosse,aunavocedellettighiero;elacomitivapartì.

Sidovevapassardavantialla chiesapienazeppadipopolo,perunapiazzettapienaanch'essad'altropopolodelpaesee forestieri, chenonavevanpotutoentrareinquella.Giàlagrannuovaeracorsa;eall'apparirdellacomitiva,all'apparirdiquell'uomo,oggettoancorpocheoreprimaditerroreed'esecrazione,oradilietamaraviglia,s'alzònellafollaunmormorìoquasid'applauso;efacendolargo,sifacevainsiemeallespinte,pervederlodavicino.Lalettigapassò,l'innominatopassò;edavantiallaportaspalancatadellachiesa,silevòilcappello,echinòquellafrontetantotemuta,finsullacrinieradellamula,trailsusurrodicentovocichedicevano:Diolabenedica!DonAbbondiosilevòancheluiilcappello,sichinò,siraccomandòalcielo;masentendoilconcertosolennede'suoiconfratellichecantavanoadistesa,provòun'invidia,unamestatenerezza,unaccoramentotale,cheduròfaticaatenerlelacrime.

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Fuoripoidell'abitato,nell'apertacampagna,negliandirivienitalvoltaaffattodesertidellastrada,unvelopiùnerosistesesuisuoipensieri.Altrooggettononavevasucuiriposarconfiducialosguardo,cheillettighiero,ilquale,essendoalserviziodelcardinale,dovevaesserecertamenteunuomodabbene,einsiemenonavevaariad'imbelle.Ognitanto,comparivanoviandanti,ancheacomitive,cheaccorrevanopervedereilcardinale;ederaunristoroperdonAbbondio;mapasseggiero,mas'andavaversoquellavalletremenda,dovenons'incontrerebbechesudditidell'amico:echesudditi!Conl'amicoavrebbedesideratoorapiù chemai d'entrare in discorso, tanto per tastarlo sempre più, comeper tenerlo in buona;ma vedendolo così soprappensiero, gliene passava la voglia.Dovettedunqueparlarconsestesso;edeccounapartediciòcheilpover'uomosidisseinqueltragitto:ché,ascrivertutto,cisarebbedafarneunlibro.

«Èungrandirechetantoisanticomeibirbonigliabbianoaaverl'argentovivoaddosso,enonsicontentinod'essersempreinmotoloro,mavogliantirareinballo,sepotessero,tuttoilgenereumano;echeipiùfaccendonimidevanpropriovenireacercarme,chenoncerconessuno,etirarmipericapelline'loroaffari: iochenonchiedoaltroched'esser lasciatovivere!QuelmattobirbonedidonRodrigo!Cosaglimancherebbeperesser l'uomoilpiùfelicediquestomondo,seavesseappenaunpochinodigiudizio?Luiricco,luigiovine,luirispettato,luicorteggiato:glidànoiailbenestare;ebisognachevadaaccattandoguaiperséeperglialtri.Potrebbefarl'artediMichelaccio;nosignore:vuolfareilmestieredimolestarlefemmine:ilpiùpazzo,ilpiùladro,ilpiùarrabbiatomestierediquestomondo;potrebbeandareinparadisoincarrozza,evuolandareacasadeldiavoloapièzoppo.Ecostui...!»Equiloguardava,comeseavessesospettochequelcostuisentisseisuoipensieri,«costui,dopoavermessosottosoprailmondoconlescelleratezze,oralomettesottosopraconlaconversione...sesaràvero.Intantotoccaameafarnel'esperienza!...Èfinita:quandosonnaticonquellasmaniaincorpo,bisognachefacciansemprefracasso.Civuoltantoafareilgalantuomotuttalavita,com'hofatt'io?Nosignore:sidevesquartare,ammazzare,fareildiavolo...ohpoverome!...epoiunoscompiglio,ancheperfarpenitenza.Lapenitenza,quandos'habuonavolontà, sipuò farlaa casasua,quietamente, senza tant'apparato, senzadar tant'incomodoalprossimo.E suasignoria illustrissima, subito subito, a braccia aperte, caro amico, amico caro; stare a tutto quel che gli dice costui, come se l'avesse visto farmiracoli; eprendereaddiritturaunarisoluzione,mettercisidentroconlemanieco'piedi,prestodiqua,prestodilà:acasamiasichiamaprecipitazione.Esenzaavereunaminima caparra, dargli inmanounpovero curato! questo si chiama giocareunuomoapari e caffo.Un vescovo santo, com'è lui, de' curati dovrebbeessernegeloso,comedellapupilladegliocchisuoi.Unpochinodiflemma,unpochinodiprudenza,unpochinodicarità,miparechepossastareancheconlasantità...Esefossetuttoun'apparenza?Chipuòconoscertuttiifinidegliuomini?edicodegliuominicomecostui?Apensarechemitoccaaandarconlui,acasasua!Cipuòessersottoqualchediavolo:ohpoverome!èmegliononcipensare.CheimbroglioèquestodiLucia?Checifosseun'intesacondonRodrigo?chegente!maalmenolacosasarebbechiara.Macomel'haavutanell'unghiecostui?Chilosa?Ètuttounsegretoconmonsignore:eamechemifannotrottareinquestamaniera,nonsidicenulla. Iononmicurodisapere i fattideglialtri;maquandounocihaametter lapelle,haancheragionedisapere.Se fosseproprioperandareaprenderequellapoveracreatura,pazienza!Benché,potevabencondurlaconséaddirittura.Epoi,seècosìconvertito,seèdiventatounsantopadre,chebisognoc'eradime?Ohchecaos!Basta;vogliailcielochelasiacosì:saràstatounincomodogrosso,mapazienza!SaròcontentoancheperquellapoveraLucia: anche leideveaverla scampatagrossa; sa il cielo cos'hapatito: la compatisco;maènataper lamia rovina...Almenopotessi vedergliproprioincuoreacostui,comelapensa.Chilopuòconoscere?Eccolì,oraparesant'Antonioneldeserto;orapareOloferneinpersona.Ohpoverome!poverome!Basta:ilcieloèinobbligod'aiutarmi,perchénonmicisonmessoiodimiocapriccio».

Infatti, sulvoltodell'innominatosivedevano,perdircosì,passare ipensieri, come, inun'oraburrascosa, lenuvole trascorronodinanzialla facciadel sole,alternandoognimomentounalucearrabbiataeunfreddobuio.L'animo,ancortuttoinebriatodallesoaviparolediFederigo,ecomerifattoeringiovanitonellanuovavita,s'elevavaaquell'ideedimisericordia,diperdonoed'amore;poiricadevasotto ilpesodel terribilepassato.Correvaconansietàacercarequalifosseroleiniquitàriparabili,cosasipotessetroncareamezzo,qualiirimedipiùespedientiepiùsicuri,comesciogliertantinodi,chefareditanticomplici:eraunosbalordimentoapensarci.Aquellastessaspedizione,ch'eralapiùfacileecosìvicinaaltermine,andavaconun'impazienzamistad'angoscia,pensandoche

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intantoquellacreaturapativa,Diosaquanto,echelui,ilqualepuresistruggevadiliberarla,eraluichelatenevaintantoapatire.Dovec'eranduestrade,illettighierosivoltava,persaperqualedovesseprendere:l'innominatogliel'indicavaconlamano,einsiemeaccennavadifarpresto.

Entranonellavalle.ComestavaallorailpoverodonAbbondio!Quellavallefamosa,dellaqualeavevasentitoraccontartantestorieorribili,essercidentro:que'famosiuomini, il fioredellabraveriad'Italia,quegliuominisenzapauraesenzamisericordia,vederli incarnee inossa; incontrarneunoodueotreaognivoltatadistrada.Sichinavanosommessamentealsignore;macertivisiabbronzati!certibaffiirti!certiocchiacci,cheadonAbbondioparevachevolesserodire:farglilafestaaquelprete?Asegnoche,inunpuntodisommacosternazione,glivennedettotrasé:«gliavessimaritati!nonmipotevaaccaderdipeggio».Intantos'andavaavantiperunsentierosassoso,lungoiltorrente:aldilàquelprospettodibalzeaspre,scure,disabitate;aldiquaquellapopolazionedafarparerdesiderabileognideserto:DantenonistavapeggionelmezzodiMalebolge.

PassandavantilaMalanotte;bravaccisull'uscio,inchinialsignore,occhiatealsuocompagnoeallalettiga.Colorononsapevancosasipensare:giàlapartenzadell'innominatosolo,lamattina,avevadellostraordinario;ilritornononloerameno.Eraunapredacheconduceva?Ecomel'avevafattadasé?Ecomeunalettigaforestiera?Edichipotevaesserquellalivrea?Guardavano,guardavano,manessunosimoveva,perchéquestoeral'ordinecheilpadronedavalorocondell'occhiate.

Fannolasalita,sonoincima.Ibravichesitrovansullaspianataesullaporta,siritiranodiquaedilà,perlasciareilpassolibero:l'innominatofasegnochenonsimovandipiù;sprona,epassadavantiallalettiga;accennaallettighieroeadonAbbondiocheloseguano;entrainunprimocortile,daquelloinunsecondo;vaversounusciolino,fastareindietroconungestounbravocheaccorrevapertenerglilastaffa,eglidice:-tusta'costì,enonvenganessuno-.Smonta,legainfrettalamulaaun'inferriata,vaallalettiga,s'accostaalladonna,cheavevatiratalatendina,eledicesottovoce:-consolatelasubito;fatelesubitocapirecheèlibera,inmanod'amici.Diovenerenderàmerito-.Poifacennoallettighiero,cheapra;pois'avvicinaadonAbbondio,e,conunsembiantecosìserenocomequestononglielavevaancorvisto,nécredevachelopotesseavere,condipintavilagioiadell'operabuonachefinalmentestavapercompire,glidice,ancorasottovoce:-signorcurato,nonlechiedoscusadell'incomodochehapercagionmia:leilofaperUnochepagabene,eperquestasuapoverina-.Ciòdetto,prendeconunamanoilmorso,conl'altralastaffa,peraiutardonAbbondioascendere.

Quel volto, quelle parole, quell'atto, gli avevan dato la vita.Mise un sospiro, che da un'ora gli s'aggirava dentro, senzamai trovar l'uscita; si chinò versol'innominato,risposeavocebassabassa:-lepare?Ma,ma,ma,ma,...!-esdrucciolòallamegliodallasuacavalcatura.L'innominatolegòanchequella,edettoallettighierochestesselìaaspettare,silevòunachiaveditasca,aprìl'uscio,entrò,feceentrareilcuratoeladonna,s'avviòdavantialoroallascaletta;etutt'etresalironoinsilenzio.

CapitoloXXIV

Lucia s’era risentita da poco tempo; e di quel tempo una parte aveva penato a svegliarsi affatto, a separar le torbide visioni del sonno dallememorie edall’immaginidiquellarealtàtropposomiglianteaunafunestavisioned’infermo.Lavecchialesierasubitoavvicinata,e,conquellavoceforzatamenteumile,leavevadetto:-ah!avetedormito?Avrestepotutodormireinletto:vel’hopurdettotantevolteiersera-.Enonricevendorisposta,avevacontinuato,sempre

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conuntonodisupplicazionestizzosa:-mangiateunavolta:abbiategiudizio.Uhcomesietebrutta!Avetebisognodimangiare.Epoise,quandotorna,lapigliaconme?

-No,no;voglioandarvia,voglioandardamiamadre.Ilpadronemel’hapromesso,hadetto:domattina.Dov’èilpadrone?

-Èuscito;m’hadettochetorneràpresto,echefaràtuttoquelchevolete.

-Hadettocosì?hadettocosì?Ebbene;iovoglioandardamiamadre;subito,subito.

Edeccosisenteuncalpestìonellastanzavicina;poiunpicchioall’uscio.Lavecchiaaccorre,domanda:-chiè?

-Apri, - rispondesommessamente lanotavoce.Lavecchia tira ilpaletto; l’innominato, spingendo leggermente ibattenti, faunpo’di spiraglio:ordinaallavecchiadivenirfuori,faentrarsubitodonAbbondioconlabuonadonna.Socchiudepoidinuovol’uscio,sifermadietroaquello,emandalavecchiainunapartelontanadelcastellaccio;comeavevagiàmandataviaanchel’altradonnachestavafuori,diguardia.

Tuttoquestomovimento,quelpuntod’aspetto, ilprimoappariredipersonenuove, cagionaronounsoprassaltod’agitazioneaLucia, allaquale, se lo statopresenteeraintollerabile,ognicambiamentoperòeramotivodisospettoedinuovospavento.Guardò,videunprete,unadonna;sirincoròalquanto:guardapiù attenta: è lui, o non è lui? Riconosce don Abbondio, e rimane con gli occhi fissi, come incantata. La donna, andatale vicino, si chinò sopra di lei, e,guardandolapietosamente,prendendolelemani,comeperaccarezzarlaealzarlaauntempo,ledisse:-ohpoverina!venite,veniteconnoi.

-Chisiete?-ledomandòLucia;ma,senzaaspettarlarisposta,sivoltòancoraadonAbbondio,ches’eratrattenutodiscostoduepassi,conunviso,anchelui,tuttocompassionevole;lofissòdinuovo,eesclamò:-lei!èlei?ilsignorcurato?Dovesiamo?...Ohpoverame!sonfuoridisentimento!

-No,no, - risposedonAbbondio: - son iodavvero: fatevi coraggio.Vedete? siamquiper condurvi via. Sonproprio il vostro curato, venutoqui apposta, acavallo...

Lucia,comeriacquistateinuntrattotuttelesueforze,sirizzòprecipitosamente;poifissòancoralosguardosuque’duevisi,edisse:-èdunquelaMadonnachevihamandati.

-Iocredodisì,-disselabuonadonna.

-Mapossiamoandarvia,possiamoandarviadavvero?-ripreseLucia,abbassandolavoce,econunosguardotimidoesospettoso.-Etuttaquellagente...?-continuò,conlelabbracontratteetremantidispaventoed’orrore:-equelsignore...!quell’uomo...!Già,mel’avevapromesso...

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-Èquiancheluiinpersona,venutoappostaconnoi,-dissedonAbbondio:-èquifuoricheaspetta.Andiamopresto;nonlofacciamoaspettare,unparsuo.

Allora,quellodicuisiparlava,spinsel’uscio,esi fecevedere;Lucia,chepocoprimalodesiderava,anzi,nonavendosperanzainaltracosadelmondo,nondesideravache lui,ora,dopoavervedutivisi,esentitevociamiche,nonpotéreprimereunsubitaneoribrezzo;si riscosse,ritenne il respiro,sistrinseallabuonadonna, e lenascose il viso in seno.L’innominato, allavistadiquell’aspetto sulqualegià la seraavantinonavevapotuto tener fermo lo sguardo,diquell’aspettoresoorapiùsquallido,sbattuto,affannatodalpatireprolungatoedaldigiuno,erarimastolì fermo,quasisull’uscio;nelvederpoiquell’attoditerrore, abbassò gli occhi, stette ancora un momento immobile e muto; indi rispondendo a ciò che la poverina non aveva detto, - è vero, - esclamò: -perdonatemi!

-Vienealiberarvi;nonèpiùquello;èdiventatobuono:sentitechevichiedeperdono?-dicevalabuonadonnaall’orecchiodiLucia.

-Sipuòdirdipiù?Via,suquellatesta;nonfatelabambina;chepossiamoandarpresto,-ledicevadonAbbondio.Luciaalzòlatesta,guardòl’innominato,e,vedendobassaquellafronte,atterratoeconfusoquellosguardo,presadaunmistosentimentodiconforto,diriconoscenzaedipietà,disse:-oh,ilmiosignore!Diolerendameritodellasuamisericordia!

-Eavoi,centovolte,ilbenechemifannocodestevostreparole.

Cosìdetto,sivoltò,andòversol’uscio,euscìilprimo.Lucia,tuttarianimata,conladonnacheledavabraccio,gliandòdietro;donAbbondioincoda.Sceserolascala,arrivaronoall’usciochemettevanelcortile.L’innominatolospalancò,andòalla lettiga,aprì losportello,e,conunacertagentilezzaquasitimida(duecosenuoveinlui)sorreggendoilbracciodiLucia,l’aiutòadentrarvi,poilabuonadonna.SlegòquindilamuladidonAbbondio,el’aiutòancheluiamontare.

-Ohchedegnazione! -dissequesto;emontòmoltopiù lestochenonavesse fatto laprimavolta.Lacomitivasimossequando l’innominato fuanche luiacavallo.Lasuafrontes’erarialzata;losguardoavevaripresolasolitaespressioned’impero.Ibravicheincontrava,vedevanbenesulsuovisoisegnid’unfortepensiero,d’unapreoccupazionestraordinaria;manoncapivano,népotevancapirepiù in là.Al castello,nonsi sapevaancornulladellagranmutazionediquell’uomo;epercongettura,certo,nessundicolorovisarebbearrivato.

La buona donna aveva subito tirate le tendine della lettiga: prese poi affettuosamente lemani di Lucia, s’eramessa a confortarla, con parole di pietà, dicongratulazioneeditenerezza.Evedendocome,oltrelafaticaditantotravagliosofferto,laconfusioneel’oscuritàdegliavvenimentiimpedivanoallapoverinadisentirpienamentelacontentezzadellasualiberazione,ledissequantopotevatrovardipiùattoadistrigare,aravviare,perdircosì,isuoipoveripensieri.Lenominòilpaesedoveandavano.

-Sì?-disseLucia,laqualsapevach’erapocodiscostodalsuo.-AhMadonnasantissima,viringrazio!Miamadre!miamadre!

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-Lamanderemoacercarsubito,-disselabuonadonna,laqualenonsapevachelacosaeragiàfatta.

-Sì,sì;cheDiovenerendamerito...Evoi,chisiete?Comesietevenuta...

-M’hamandatailnostrocurato,-disselabuonadonna:-perchéquestosignore,Dioglihatoccatoilcuore(siabenedetto!),edèvenutoalnostropaese,perparlarealsignorcardinalearcivescovo(chel’abbiamolàinvisita,quelsant’uomo),es’èpentitode’suoipeccatacci,evuolmutarvita;ehadettoalcardinalecheavevafattarubareunapoverainnocente,chesietevoi,d’intesaconunaltrosenzatimordiDio,cheilcuratononm’hadettochipossaessere.

Luciaalzògliocchialcielo.

-Losapreteforsevoi,-continuòlabuonadonna:-basta;dunqueilsignorcardinalehapensatoche,trattandosid’unagiovine,civolevaunadonnapervenireincompagnia,ehadettoalcuratochenecercasseuna;eilcurato,persuabontà,èvenutodame...

-Oh!ilSignoreviricompensidellavostracarità!

-Cheditemai,lamiapoveragiovine?Em’hadettoilsignorcurato,chevifacessicoraggio,ecercassidisollevarvisubito,efarviintenderecomeilSignorev’hasalvatamiracolosamente...

-Ahsì!propriomiracolosamente;perintercessiondellaMadonna.

-Dunque,chestiatedibuonanimo,eperdonareachiv’hafattodelmale,eessercontentacheDiogliabbiausatamisericordia,anzipregareperlui;ché,oltreall’acquistarnemerito,visentireteancheallargareilcuore.

Lucia rispose conuno sguardo chedicevadi sì, tanto chiaro comeavrebberopotuto far leparole, e conunadolcezza che leparolenonavrebbero saputaesprimere.

-Bravagiovine!-ripreseladonna:-etrovandosialnostropaeseancheilvostrocurato(checen’ètantitanti,dituttoilcontorno,damettereinsiemequattroufizigenerali),hapensatoilsignorcardinaledimandarloancheluiincompagnia;maèstatodipocoaiuto.Giàl’avevosentitodirech’eraunuomodapoco;mainquest’occasione,hodovutopropriovederecheèpiùimpicciatocheunpulcinnellastoppa.

-Equesto...-domandòLucia,-questocheèdiventatobuono...chiè?

-Come!nonlosapete?-disselabuonadonna,elonominò.

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-Ohmisericordia!-esclamòLucia.Quelnome,quantevoltel’avevasentitoripetereconorroreinpiùd’unastoria,incuifiguravasemprecomeinaltrestoriequellodell’orco!Eora,alpensierod’esserestatanelsuoterribilpotere,ed’esseresottolasuaguardiapietosa;alpensierod’unacosìorrendasciagura,ed’unacosìimprovvisaredenzione;aconsideraredichieraquelvisocheavevavedutoburbero,poicommosso,poiumiliato,rimanevacomeestatica,dicendosolo,ognipoco:-ohmisericordia!

-Èunagranmisericordiadavvero!-dicevalabuonadonna:-dev’essereungransollievopermezzomondo.Apensarequantagentetenevasottosopra;eora,comem’hadettoilnostrocurato...epoi,soloaguardarloinviso,èdiventatounsanto!Epoisivedonsubitoleopere.

Direchequestabuonadonnanonprovassemoltacuriositàdiconoscereunpo’piùdistintamentelagrand’avventuranellaqualesitrovavaafareunaparte,nonsarebbelaverità.Mabisognadireasuagloriache,compresad’unapietàrispettosaperLucia,sentendoincertomodolagravitàeladignitàdell’incaricocheleerastatoaffidato,nonpensòneppureafarleunadomandaindiscreta,néoziosa:tuttelesueparole,inqueltragitto,furonodiconfortoedipremuraperlapoveragiovine.

-Diosaquant’èchenonavetemangiato!

-Nonmenericordopiù...Daunpezzo.

-Poverina!Avretebisognodiristorarvi.

-Sì,-risposeLuciaconvocefioca.

-Acasamia,grazieaDio,troveremosubitoqualcosa.Fatevicoraggio,cheormaic’èpoco.

Luciasilasciavapoicaderlanguidasulfondodellalettiga,comeassopita;ealloralabuonadonnalalasciavainriposo.

PerdonAbbondioquestoritornononeracertocosìangosciosocomel’andatadipocoprima;manonfuneppuressounviaggiodipiacere.Alcessardiquellapauraccia, s’eradaprincipio sentito tutto scarico,mabenpresto cominciaronoa spuntargli in cuore cent’altridispiaceri; come,quand’è stato sbarbatoungrand’albero,ilterrenorimanesgombroperqualchetempo,mapoisicopretuttod’erbacce.Eradiventatopiùsensibileatuttoilresto;etantonelpresente,quanto ne’ pensieri dell’avvenire, non glimancava pur troppomateria di tormentarsi. Sentiva ora,molto più che nell’andare, l’incomododi quelmododiviaggiare, al quale non era molto avvezzo; e specialmente sul principio, nella scesa dal castello al fondo della valle. Il lettighiero, stimolato da’ cennidell’innominato,facevaandardibuonpassolesuebestie;leduecavalcatureandavandietrodietro,conlostessopasso;ondeseguivache,acertiluoghipiùripidi,ilpoverodonAbbondio,comesefossemessoalevaperdidietro,tracollavasuldavanti,e,perreggersi,dovevaappuntellarsiconlamanoall’arcione;enonosavaperòpregareches’andassepiùadagio,edall’altraparteavrebbevolutoesserfuoridiquelpaesepiùprestochefossepossibile.Oltrediciò,dovela

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stradaerasurunrialto,surunciglione, lamula,secondol’usode’parisuoi,parevachefacesseperdispettoatenersempredallapartedi fuori,eametterpropriolezampesull’orlo;edonAbbondiovedevasottodisé,quasiaperpendicolo,unsalto,ocomepensavalui,unprecipizio.«Anchetu,-dicevatraséallabestia,-haiquelmaledettogustod’andareacercareipericoli,quandoc’ètantosentiero!»Etiravalabrigliadall’altraparte;mainutilmente.Sicché,alsolito,rodendosidistizzaedipaura,silasciavacondurreapiacerealtrui.Ibravinonglifacevanpiùtantospavento,orachesapevapiùdicertocomelapensavailpadrone.«Ma,-riflettevaperò,-selanotiziadiquestagranconversionesispargequadentro,intantochecisiamoancora,chisacomel’intenderannocostoro!Chisacosanasce!Ches’andasseroaimmaginarechesiavenutoioafareilmissionario!Poverome!mimartirizzano!»Ilcipigliodell’innominatononglidavafastidio.«Pertenereasegnoquellefaccelì,-pensava,-noncivuolmenodiquestaqui;locapiscoanch’io;maperchédevetoccareameatrovarmitratutticostoro!»

Basta;s’arrivòinfondoallascesa,es’uscìfinalmenteanchedallavalle.Lafrontedell’innominatos’andòspianando.AnchedonAbbondiopreseunafacciapiùnaturale,sprigionòalquantolatestaditralespalle,sgranchìlebracciaelegambe,simiseastareunpo’piùsullavita,chefacevauntutt’altrovedere,mandòpiùlarghirespiri,e,conanimopiùriposato,simiseaconsiderarealtrilontanipericoli.«CosadiràquelbestionedidonRodrigo?Rimanercontantodinasoaquestomodo,coldannoeconlebeffe,figuriamociselaglideveparereamara.Oraèquandofaildiavolodavvero.Staavederecheselapigliaancheconme,perchémisontrovatodentroinquestacerimonia.Sehaavutocuorefind’alloradimandareque’duedemòniafarmiunafiguradiquellasortesullastrada,orapoi,chisacosafarà!Consuasignoriaillustrissimanonlapuòprendere,cheèunpezzomoltopiùgrossodilui;lìbisogneràrodereilfreno.Intantoilvelenol’avràincorpo,esopraqualchedunolovorràsfogare.Comefinisconoquestefaccende?Icolpicascanosempreall’ingiù;icencivannoall’aria.Lucia,diragione,suasignoriaillustrissimapenseràametterlainsalvo:quell’altropoveracciomalcapitatoèfuordeltiro,ehagiàavutolasua:eccocheilcenciosondiventatoio.La sarebbebarbara,dopo tant’incomodi,dopo tanteagitazioni, e senzaacquistarnemerito, chenedovessiportar lapena io.Cosa faràora sua signoriaillustrissimaperdifendermi,dopoavermimessoinballo?Mipuòstarmallevadoreluichequeldannatononmifacciaun’azionepeggiodellaprima?Epoi,hatantiaffariperlatesta!mettemanoatantecose!Comesipuòbadareatutto?Lascianpoiallevoltelecosepiùimbrogliatediprima.Quellichefannoilbene,lofannoall’ingrosso:quand’hannoprovataquellasoddisfazione,n’hannoabbastanza,enonsivoglionseccareastardietroatutteleconseguenze;macolorochehannoquelgustodifareilmale,cimettonopiùdiligenza,cistannodietrofinoallafine,nonprendonmairequie,perchéhannoquelcancherochelirode.Devoandar io a dire che son venuto qui per comando espresso di sua signoria illustrissima, e non di mia volontà? Parrebbe che volessi tenere dalla partedell’iniquità.Ohsantocielo!Dallapartedell’iniquitàio!Perglispassichelamidà!Basta;ilmegliosaràraccontareaPerpetualacosacom’è;elasciapoifareaPerpetuaamandarlaingiro.Purchéamonsignorenonvengailgrillodifarqualchepubblicità,qualchescenainutile,emettermicidentroancheme.Abuonconto,appenasiamoarrivati,seèuscitodichiesa,vadoariverirloinfrettainfretta;seno,lasciolemiescuse,emenevodirittodirittoacasamia.Luciaèbeneappoggiata;dimenon cen’èpiùbisogno; edopo tant’incomodi, possopretendereanch’iod’andarmi a riposare.Epoi... chenonvenisse anche curiosità amonsignoredi saper tutta la storia, emi toccassea rendercontodell’affaredelmatrimonio!Noncimancherebbealtro.E seviene invisitaancheallamiaparrocchia!...Oh!saràquelchesarà;nonvo’confondermiprimadeltempo:n’hoabbastanzade’guai.Peroravoachiudermiincasa.Finchemonsignoresitrovadaquesteparti,donRodrigononavràfacciadifarpazzie.Epoi...Epoi?Ah!vedocheimieiultimiannihodapassarlimale!»

Lacomitivaarrivòchelefunzionidichiesanoneranoancorterminate;passòpermezzoallafollamedesimanonmenocommossadellaprimavolta;epoisidivise.Idueacavallovoltaronosurunapiazzettadifianco,infondoacuieralacasadelparroco;lalettigaandòavantiversoquelladellabuonadonna.

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DonAbbondiofecequellocheavevapensato:appenasmontato,feceipiùsvisceraticomplimentiall’innominato,elopregòdivolerloscusarconmonsignore;chéluidovevatornareallaparrocchiaaddirittura,peraffariurgenti.Andòacercarequelchechiamavailsuocavallo,cioèilbastonecheavevalasciatoinuncantucciodelsalotto,es’incamminò.L’innominatostetteaaspettarecheilcardinaletornassedichiesa.

Labuonadonna, fattasederLucianelmiglior luogodellasuacucina,s’affaccendavaaprepararqualcosadaristorarla,ricusando,conunacertarustichezzacordiale,iringraziamentielescusechequestarinnovavaognitanto.

Prestopresto,rimettendostipasottouncalderotto,dovenotavaunbuoncappone,fecealzareilbollorealbrodo,eriempitaneunascodellagiàguarnitadifettedipane,potéfinalmentepresentarlaaLucia.Enelvederelapoverinaariaversiaognicucchiaiata,sicongratulavaadaltavoceconsestessachelacosafosseaccadutainungiornoincui,com’essadiceva,nonc’erailgattonelfuoco.-Tuttis’ingegnanooggiafarqualcosina,-aggiungeva:-menoque’poveripoverichestentanoaaverpanedivecceepolentadisaggina;peròoggidaunsignorecosìcaritatevolesperanodibuscartuttiqualcosa.Noi,graziealcielo,nonsiamoinquestocaso:trailmestieredimiomarito,equalcosacheabbiamoalsole,sicampa.Sicchémangiatesenzapensieriintanto;chéprestoilcapponesaràatiro,epotreteristorarviunpo’meglio-.Cosìdetto,ritornòadaccudirealdesinare,eadapparecchiare.

Lucia, tornatele alquanto le forze, e acquietandosele sempre più l’animo, andava intanto assettandosi, per un’abitudine, per un istinto di pulizia e diverecondia:rimettevaefermavaletrecceallentateearruffate,raccomodavailfazzolettosulseno,eintornoalcollo.Infarquesto,lesueditas’intralciarononellacoronacheciavevamessa, lanotteavanti; losguardovicorse;si fecenellamenteuntumulto istantaneo; lamemoriadelvoto,oppressafinoalloraesoffogatadatantesensazionipresenti,visisuscitòd’improvviso,evicomparvechiaraedistinta.Alloratuttelepotenzedelsuoanimo,appenariavute,furonsopraffattedinuovo,auntratto:esequell’animononfossestatocosìpreparatodaunavitad’innocenza,dirassegnazioneedifiducia,lacosternazionecheprovòinquelmomento,sarebbestatadisperazione.Dopounribollimentodique’pensierichenonvengonoconparole,leprimechesiformarononellasuamentefurono:«ohpoverame,cos’hofatto!»

Manonappena l’ebbepensate,nerisentìcomeunospavento.Le tornarono inmente tutte lecircostanzedelvoto, l’angoscia intollerabile, ilnonavereunasperanzadisoccorso,ilfervoredellapreghiera,lapienezzadelsentimentoconcuilapromessaerastatafatta.Edopoavereottenutalagrazia,pentirsidellapromessa,leparveun’ingratitudinesacrilega,unaperfidiaversoDioelaMadonna;leparvecheunataleinfedeltàleattirerebbenuoveepiùterribilisventure,inmezzoallequalinonpotrebbepiùsperareneppurnellapreghiera;es’affrettòdirinnegarequelpentimentomomentaneo.Silevòcondivozionelacoronadalcollo,etenendolanellamanotremante,confermò,rinnovòilvoto,chiedendonellostessotempo,conunasupplicazioneaccorata,chelefosseconcessalaforzad’adempirlo,chelefosserorisparmiatiipensieriel’occasionilequaliavrebberopotuto,senonismovereilsuoanimo,agitarlotroppo.LalontananzadiRenzo,senzanessunaprobabilitàdiritorno,quellalontananzachefinalloraleerastatacosìamara,leparveoraunadisposizionedellaProvvidenza,cheavessefattiandareinsiemeidueavvenimentiperunfinesolo;esistudiavaditrovarnell’unolaragioned’essercontentadell’altro.Edietroaquelpensiero,s’andavafigurando ugualmente che quella Provvidenzamedesima, per compir l’opera, saprebbe trovar la maniera di far che Renzo si rassegnasse anche lui, nonpensassepiù...Maunataleidea,appenatrovata,misesottosopralamentech’eraandataacercarla.LapoveraLucia,sentendocheilcuoreeralìlìperpentirsi,

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ritornòallapreghiera,alleconferme,alcombattimento,dalquales’alzò,secisipassaquest’espressione,comeilvincitorestancoeferito,disoprailnemicoabbattuto:nondicoucciso.

Tutt’auntratto,sisenteunoscalpiccìo,eunchiassodivociallegre.Eralafamigliolachetornavadichiesa.Duebambinetteeunfanciulloentransaltando;sifermanounmomentoadareun’occhiatacuriosaaLucia,poicorronoallamamma,eles’aggruppanointorno:chidomandailnomedell’ospitesconosciuta,eilcomeeilperché;chivuolraccontarelemaraviglievedute:labuonadonnarispondeatuttoeatutticonun-zitti,zitti-.Entrapoi,conunpassopiùquieto,maconunapremuracordialedipintainviso,ilpadronedicasa.Era,senonl’abbiamoancordetto,ilsartodelvillaggio,ede’contorni;unuomochesapevaleggere,cheavevalettoinfattipiùd’unavoltailLeggendariode’Santi,ilGuerrinmeschinoeiRealidiFrancia,epassava,inquelleparti,perunuomoditalentoediscienza:lodeperòcherifiutavamodestamente,dicendosoltantocheavevasbagliatolavocazione;echesefosseandatoaglistudi,inveceditant’altri...!Conquesto,lamigliorpastadelmondo.Essendositrovatopresentequandosuamoglieerastatapregatadalcuratod’intraprenderequelviaggiocaritatevole,nonsolociavevadatalasuaapprovazione,maleavrebbefattocoraggio,secenefossestatobisogno.Eorachelafunzione,lapompa,ilconcorso,esoprattuttolapredicadelcardinaleavevano,comesidice,esaltatituttiisuoibuonisentimenti,tornavaacasaconun’aspettativa,conundesiderioansiosodisaperecomelacosafosseriuscita,editrovarelapoverainnocentesalvata.

-Guardateunpoco,-glidisse,alsuoentrare,labuonadonna,accennandoLucia;laqualefeceilvisorosso,s’alzò,ecominciavaabalbettarqualchescusa.Malui, avvicinatosele, l’interruppe facendole una gran festa, e esclamando: - ben venuta, ben venuta! Siete la benedizione del cielo in questa casa. Come soncontentodivederviqui!Giàerosicurochesarestearrivataabuonporto;perchénonhomaitrovatocheilSignoreabbiacominciatounmiracolosenzafinirlobene;masoncontentodivederviqui.Poveragiovine!Maèperòunagrancosad’averricevutounmiracolo!

Nésicredachefosseluiilsoloaqualificarcosìquell’avvenimento,perchéavevalettoilLeggendario:pertuttoilpaeseepertutt’icontorninonseneparlòconaltritermini,finchecenerimaselamemoria.E,adirlaverità,conlefrangechevis’attaccarono,nonglipotevaconvenirealtronome.

AccostatosiPoipassopassoallamoglie,chestaccavailcalderottodallacatena,ledissesottovoce:-èandatobeneognicosa?

-Benone:tiracconteròpoitutto.

-Sì,sì;concomodo.

Messopoisubitointavola,lapadronaandòaprenderLucia,vel’accompagnò,lafecesedere;estaccataun’aladiquelcappone,glielamisedavanti;simiseasedereancheleieilmarito,facendotutt’eduecoraggioall’ospiteabbattutaevergognosa,perchémangiasse.Ilsartocominciò,aiprimibocconi,adiscorrerecongrand’enfasi,inmezzoall’interruzionide’ragazzi,chemangiavanorittiintornoallatavola,echeinveritàavevanovistetroppecosestraordinarie,perfarealla lunga la sola parte d’ascoltatori. Descriveva le cerimonie solenni, poi saltava a parlare della conversione miracolosa. Ma ciò che gli aveva fatto piùimpressione,esucuitornavapiùspesso,eralapredicadelcardinale.

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-Avederlolìdavantiall’altare,-diceva,-unsignorediquellasorte,comeuncurato...

-Equellacosad’orocheavevaintesta...-dicevaunabambinetta.

-Sta’zitta.Apensare,dico,cheunsignorediquellasorte,eunuomotantosapiente,che,aquelchedicono,halettotuttiilibrichecisono,cosaacuinonèmaiarrivatonessunaltro,néancheinMilano;apensarechesappiaadattarsiadirquellecoseinmanierachetuttiintendano...

-Hointesoanch’io,-dissel’altrachiacchierina.

-Sta’zitta!cosavuoiavereinteso,tu?

-HointesochespiegavailVangeloinvecedelsignorcurato.

-Sta’zitta.Nondicochisaqualchecosa;chéalloraunoèobbligatoaintendere;maancheipiùduriditesta,ipiùignoranti,andavandietroalfilodeldiscorso.Andateoraadomandarlorosesaprebberoripeterleparolechediceva:sì;nonneripescherebberouna;mailsentimentolohannoqui.Esenzamainominarequelsignore,comesicapivachevolevaparlardilui!Epoi,percapire,sarebbebastatoosservarequandoavevalelacrimeagliocchi.Ealloratuttalagenteapiangere...

-Epropriovero,-scappòfuoriilfanciullo:-maperchépiangevantuttiaquelmodo,comebambini?

-Sta’zitto.Esìchec’ède’cuoriduriinquestopaese.Ehafattopropriovedereche,benchécisialacarestia,bisognaringraziareilSignore,edessercontenti:farquelchesipuò, industriarsi,aiutarsi,epoiessercontenti.Perché ladisgrazianonè ilpatire,e l’esserpoveri; ladisgraziaè il fardelmale.Enonsonbelleparole;perchésisacheancheluivivedapover’uomo,esilevailpanediboccaperdarloagliaffamati;quandopotrebbefarvitascelta,megliodichisisia.Ah!alloraunuomodàsoddisfazioneasentirlodiscorrere;noncometant’altri,fatequellochedico,enonfatequelchefo.Epoihafattopropriovederecheanchecolorochenonsonsignori,sehannopiùdelnecessario,sonoobbligatidifarneparteachipatisce.

Quiinterruppeildiscorsodasé,comesorpresodaunpensiero.Stetteunmomento;poimiseinsiemeunpiattodellevivandech’eransullatavola,eaggiuntoviunpane,mise ilpiatto inuntovagliolo,epresoquestoper lequattrococche,disseallasuabambinettamaggiore:-pigliaqui-.Lediedenell’altramanounfiaschettodivino,esoggiunse:-va’quidaMariavedova;lascialequestaroba,edillecheèperstareunpo’allegraco’suoibambini.Maconbuonamaniera,ve’;chenonpaiachetulefaccial’elemosina.Enondirniente,seincontriqualcheduno;eguardadinonrompere.

Luciafecegliocchirossi,esentìincuoreunatenerezzaricreatrice;comegiàda’discorsidiprimaavevaricevutounsollievocheundiscorsofattoappostanonleavrebbepotutodare.L’animoattiratodaquelledescrizioni,daquellefantasiedipompa,daquellecommozionidipietàedimaraviglia,presodall’entusiasmo

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medesimodel narratore, si staccavada’ pensieri dolorosi di sé; e anche ritornandoci sopra, si trovavapiù forte controdi essi. Il pensiero stessodel gransacrifizio,nongiàcheavesseperdutoilsuoamaro,mainsiemconessoavevaunnonsoched’unagioiaausteraesolenne.

Pocodopo,entròilcuratodelpaese,edissed’essermandatodalcardinaleainformarsidiLucia,adavvertirlachemonsignorevolevavederlainquelgiorno,earingraziare in suo nome il sarto e la moglie. E questi e quella, commossi e confusi, non trovavan parole per corrispondere a tali dimostrazioni d’un talpersonaggio.

-Evostramadrenonèancoraarrivata?-disseilcuratoaLucia.

-Miamadre!-esclamòquesta.Dicendolepoiilcurato,chel’avevamandataaprendere,d’ordinedell’arcivescovo,simiseilgrembiuleagliocchi,ediedeinundirottopianto,cheduròunpezzodopochefuandatoviailcurato.Quandopoigliaffettitumultuosichelesieranosuscitatiaquell’annunzio,cominciaronoadarluogoapensieripiùposati,lapoverinasiricordòchequellaconsolazionealloracosìvicina,dirivederlamadre,unaconsolazionecosìinaspettatapocheoreprima,erastatadaleiespressamenteimploratainquell’oreterribili,emessaquasicomeunacondizionealvoto.Fatemitornarsalvaconmiamadre,avevadetto;equesteparolelericomparverooradistintenellamemoria.Siconfermòpiùchemainelpropositodimantenerlapromessa,esifecedinuovo,epiùamaramente,scrupolodiquelpoverame!cheleerascappatodettotrasé,nelprimomomento.

Agnese infatti,quandosiparlavadi lei,eragiàpoco lontana.È facilepensarecomelapoveradonnafosserimasta,aquell’invitocosì inaspettato,eaquellanotizia,necessariamentetroncaeconfusa,d’unpericolo,sipotevadir,cessato,maspaventoso;d’uncasoterribile,cheilmessononsapevanécircostanziarenéspiegare;eleinonavevaacheattaccarsiperispiegarlodasé.Dopoessersicacciatelemanine’capelli,dopoavergridatopiùvolte:-ahSignore!ahMadonna!-,dopoaverfattealmessovariedomande,allequaliquestononsapevacherispondere,eraentratainfrettaeinfurianelbaroccio,continuandoperlastradaaesclamareeinterrogare,senzaprofitto.Ma,auncertopunto,avevaincontratodonAbbondiochevenivaadagioadagio,mettendoavanti,aognipasso,ilsuobastone. Dopo un - oh! - di tutt’e due le parti, lui s’era fermato, lei aveva fatto fermare, ed era smontata; e s’eran tirati in disparte in un castagneto checosteggiava la strada. Don Abbondio l’aveva ragguagliata di ciò che aveva potuto sapere e dovuto vedere. La cosa non era chiara;ma almeno Agnese fuassicuratacheLuciaeraaffattoinsalvo;erespirò.

Dopo, donAbbondio era voluto entrare in un altro discorso, e darle una lunga istruzione sullamaniera di regolarsi con l’arcivescovo, se questo, com’eraprobabile,avessedesideratodiparlarconleieconlafigliuola;esoprattuttochenonconvenivafarparoladelmatrimonio...MaAgnese,accorgendosicheilbrav’uomononparlavacheperilsuopropriointeresse,l’avevapiantato,senzapromettergli,anzisenzarisolvernulla;chéavevatutt’altrodapensare.Es’erarimessainistrada.

Finalmenteilbaroccioarriva,esifermaallacasadelsarto.Lucias’alzaprecipitosamente;Agnesescende,edentrodicorsa:sononellebraccial’unadell’altra.Lamogliedel sarto, ch’era la sola che si trovava lìpresente, fa coraggioa tutt’edue, le acquieta, si rallegra con loro, epoi, semprediscreta, le lascia sole,

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dicendocheandavaapreparareunlettoperloro;cheavevailmodo,senzaincomodarsi;mache,inognicaso,tantolei,comesuomarito,avrebberopiùttostovolutodormireinterra,chelasciarleandareacercareunricoveroaltrove.

Passatoquelprimosfogod’abbracciamentiedisinghiozzi,AgnesevollesapereicasidiLucia,equestasimiseaffannosamentearaccontarglieli.Ma,comeillettore sa, era una storia che nessuno la conosceva tutta; e per Lucia stessa c’eran delle parti oscure, inesplicabili affatto. E principalmente quella fatalecombinazioned’essersi laterribilecarrozzatrovatalìsullastrada,perl’appuntoquandoLuciavipassavaperuncasostraordinario:sudichelamadreelafigliafacevancentocongetture,senzamaidarnelsegno,anzisenzaneppureandarcivicino.

Inquantoall’autorprincipaledellatrama,tantol’unachel’altranonpotevanofareamenodinonpensarechefossedonRodrigo.

-Ahanimanera!ahtizzoned’inferno! -esclamavaAgnese: -maverrà lasuaoraancheper lui.Domeneddio lopagheràsecondo ilmerito;ealloraproveràanchelui...

-No,no,mamma;no!-interruppeLucia:-nongliauguratedipatire,nonl’augurateanessuno!Sesapestecosasiapatire!Seavesteprovato!No,no!preghiamopiùttostoDioelaMadonnaperlui:cheDioglitocchiilcuore,comehafattoaquest’altropoverosignore,ch’erapeggiodilui;eoraèunsanto.

IlribrezzocheLuciaprovavaneltornaresopramemoriecosìrecentiecosìcrudeli, lafecepiùd’unavoltarestareamezzo;piùd’unavoltadissechenonlebastava l’animodicontinuare,edopomolte lacrime, riprese laparolaastento.Maunsentimentodiverso la tennesospesa,auncertopuntodel racconto:quandofualvoto.Iltimorechelamadreledessedell’imprudenteedellaprecipitosa;eche,comeavevafattonell’affaredelmatrimonio,mettesseincampoqualchesuaregolalargadicoscienza,evolessefarglielatrovargiustaperforza;oche,poveradonna,dicesselacosaaqualchedunoinconfidenza,senonaltroperaverlumeeconsiglio,elafacessecosìdivenirpubblica,cosacheLucia,solamenteapensarci,sisentivavenireilvisorosso;ancheunacertavergognadellamadre stessa, una ripugnanza inesplicabile a entrare in quella materia; tutte queste cose insieme fecero che nascose quella circostanza importante,proponendosidifarneprimalaconfidenzaalpadreCristoforo.Macomerimaseallorché,domandandodilui,sisentìrisponderechenonc’erapiù,ch’erastatomandatoinunpaeselontanolontano,inunpaesecheavevauncertonome!

-ERenzo?-disseAgnese.

-Èinsalvo,n’èvero?-disseansiosamenteLucia.

-Questoèsicuro,perchétuttilodicono;sitienpercertochesisiaricoveratosulbergamasco;mailluogoproprionessunolosadire:eluifinoranonhamaifattosapernulla.Chenonabbiaancoratrovatalamaniera.

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-Ah,seèinsalvo,siaringraziatoilSignore!-disseLucia;ecercavadicambiardiscorso;quandoildiscorsofuinterrottodaunanovitàinaspettata:lacomparsadelcardinalearcivescovo.

Questo,tornatodichiesa,dovel’abbiamlasciato,sentitodall’innominatocheLuciaeraarrivata,sanaesalva,eraandatoatavolaconlui,facendoselosedereadestra, in mezzo a una corona di preti, che non potevano saziarsi di dare occhiate a quell’aspetto così ammansato senza debolezza, così umiliato senzaabbassamento,ediparagonarloconl’ideachedalungotempos’eranfattadelpersonaggio.

Finitodidesinare, lorodues’eranritiratidinuovoinsieme.Dopouncolloquiocheduròmoltopiùdelprimo, l’innominatoerapartitoperilsuocastello,suquellastessamuladellamattina;eilcardinale,fattochiamareilcurato,gliavevadettochedesideravad’essercondottoallacasadov’eraricoverataLucia.

-Oh!monsignore,-avevarispostoilcurato,-nons’incomodi:manderòiosubitoadavvertirechevengaquilagiovine,lamadre,seèarrivata,anchegliospiti,semonsignorelivuole,tuttiquellichedesideravossignoriaillustrissima.

-Desiderod’andarioatrovarli,-avevareplicatoFederigo.

-Vossignoriaillustrissimanondeveincomodarsi:manderòiosubitoachiamarli:ècosad’unmomento,-avevainsistitoilcuratoguastamestieri(buonuomodelresto),nonintendendocheilcardinalevolevaconquellavisitarendereonoreallasventura,all’innocenza,all’ospitalitàealsuoproprioministeroinuntempo.Ma,avendoilsuperioreespressodinuovoilmedesimodesiderio,l’inferiores’inchinòesimosse.

Quandoiduepersonaggifuronvedutispuntarnellastrada,tuttalagentechec’eraandòversodiloro;einpochimomentin’accorsedaogniparte,camminandoloroaifianchichipoteva,eglialtridietro,allarinfusa.Ilcuratobadavaadire:-via,indietro,ritiratevi;ma!ma!-Federigoglidiceva:-lasciatelifare,-eandavaavanti,oraalzandolamanoabenedirlagente,oraabbassandolaadaccarezzareiragazzicheglivenivantra’piedi.Cosìarrivaronoallacasa,ec’entrarono:lafollarimaseammontataaldifuori.Manellafollasitrovavaancheilsarto,ilqualeeraandatodietrocomeglialtri,congliocchifissieconlaboccaaperta,nonsapendodovesiriuscirebbe.Quandovidequeldoveinaspettato,sifecefarlargo,pensateconchestrepito,gridandoerigridando:-lasciatepassarechihadapassare-;eentrò.

Agnese eLucia sentironoun ronzìo crescentenella strada;mentrepensavano cosapotesse essere, videro l’uscio spalancarsi, e comparire il porporato colparroco.

-Èquella?-domandòilprimoalsecondo;e,auncennoaffermativo,andòversoLucia,ch’erarimastalìconlamadre,tutt’edueimmobiliemutedallasorpresaedallavergogna.Mailtonodiquellavoce,l’aspetto,ilcontegno,esoprattuttoleparolediFederigol’ebberosubitorianimate.-Poveragiovine,-cominciò:-Diohapermessochefostemessaaunagranprova;mav’haanchefattovederechenonavevalevatol’occhiodavoi,chenonv’avevadimenticata.V’harimessainsalvo;es’èservitodivoiperunagrand’opera,perfareunagranmisericordiaauno,epersollevarmoltinellostessotempo.

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Quicomparvenellastanzalapadrona,laquale,alrumore,s’eraaffacciataanch’essaallafinestra,eavendovedutochileentravaincasa,avevascesolescale,dicorsa,dopoessersiraccomodataallameglio;equasinellostessotempo,entròilsartodaunaltr’uscio.Vedendoavviatoildiscorso,andaronoariunirsiinuncanto,dove rimasero congran rispetto. Il cardinale, salutatili cortesemente, continuòaparlar con ledonne,mescolandoai confortiqualchedomanda,pervedersenellerispostepotessetrovarqualchecongiunturadifardelbeneachiavevatantopatito.

-Bisognerebbechetuttiipretifosserocomevossignoria,chetenesserounpo’dallapartede’poveri,enonaiutasseroametterliinimbroglio,percavarseneloro, - disse Agnese, animata dal contegno così famigliare e amorevole di Federigo, e stizzita dal pensare che il signor don Abbondio, dopo aver sempresacrificatiglialtri,pretendessepoianched’impedir lorounpiccolosfogo,un lamentoconchieraaldisopradi lui,quando,peruncasoraro,n’eravenutal’occasione.

-Ditepuretuttoquelchepensate,-disseilcardinale:-parlateliberamente.

-Vogliodireche,seilnostrosignorcuratoavessefattoilsuodovere,lacosanonsarebbeandatacosì.

Ma facendole il cardinale nuove istanze perché si spiegassemeglio, quella cominciò a trovarsi impicciata a dover raccontare una storia nella quale avevaanch’essaunapartechenonsicuravadifarsapere,specialmenteauntalpersonaggio.Trovòperòilversod’accomodarlaconunpiccolostralcio:raccontòdelmatrimonioconcertato,delrifiutodidonAbbondio,nonlasciòfuoriilpretestode’superioricheluiavevamessoincampo(ah,Agnese!);esaltòall’attentatodidonRodrigo,ecome,essendostatiavvertiti,avevanopotutoscappare.-Masì,-soggiunseeconcluse:-scappareperinciamparcidinuovo.Seinveceilsignorcuratociavessedettosinceramentelacosa,eavessesubitomaritatiimieipoverigiovani,noicen’andavamoviasubito,tuttiinsieme,dinascosto,lontano,inluogochenéanchel’arianonl’avrebbesaputo.Cosìs’èperdutotempo;edènatoquelcheènato.

-Ilsignorcuratomirenderàcontodiquestofatto,-disseilcardinale.

-No,signore,no,signore,-dissesubitoAgnese:-nonhoparlatoperquesto:nonlogridi,giàquelcheèstatoèstato;epoinonserveanulla:èunuomofattocosì:tornandoilcaso,farebbelostesso.

MaLucia,noncontentadiquellamanieradiraccontarlastoria,soggiunse:-anchenoiabbiamofattodelmale:sivedechenoneralavolontàdelSignorechelacosadovesseriuscire.

-Chemaleavetepotutofarvoi,poveragiovine?-disseFederigo.

Lucia,malgradogliocchiaccichelamadrecercavadi farleallasfuggita,raccontòlastoriadeltentativofattoincasadidonAbbondio;econclusedicendo:-abbiamfattomale;eDiocihagastigati.

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-Prendetedallasuamanoipatimenticheavetesofferti,estatedibuonanimo,-disseFederigo:-perché,chiavràragionedirallegrarsiedisperare,senonchihapatito,epensaadaccusarsemedesimo?

Domandòalloradovefosseilpromessosposo,esentendodaAgnese(Luciastavazitta,conlatestaegliocchibassi)ch’erascappatodalsuopaese,neprovòenemostròmaravigliaedispiacere;evollesapereilperché.

AgneseraccontòallamegliotuttoquelpocochesapevadellastoriadiRenzo.

- Ho sentito parlare di questo giovine, - disse il cardinale: - ma comemai uno che si trovò involto in affari di quella sorte, poteva essere in trattato dimatrimonioconunaragazzacosì?

-Eraungiovinedabbene,-disseLucia,facendoilvisorosso,maconvocesicura.

-Eraungiovinequieto, fintroppo,-soggiunseAgnese: -equesto lopuòdomandareachisisia,anchealsignorcurato.Chisache imbroglioavrannofattolaggiù,checabale?Ipoveri,civuolpocoafarlicomparirbirboni.

Èveropurtroppo,-disseilcardinale:-m’informeròdi luisenzadubbio-:efattosidirenomeecognomedelgiovine,nepresel’appuntosurunlibriccindimemorie.Aggiunsepoichecontavadiportarsialloropaesetrapochigiorni,chealloraLuciapotrebbevenirlàsenzatimore,echeintantopenserebbeluiaprovvederlad’unluogodovepotesseesseralsicuro,fincheognicosafosseaccomodataperilmeglio.

Sivoltòquindiaipadronidicasa,chevennerosubitoavanti.Rinnovòiringraziamenticheavevafattifaredalcurato,edomandòsesarebberostaticontentidiricoverare,perque’pochigiorni,leospiticheDioavevaloromandate.

-Oh!sìsignore,-risposeladonna,conuntonodivoceeconunvisoch’esprimevamoltopiùdiquell’asciuttarisposta,strozzatadallavergogna.Mailmarito,messoinorgasmodallapresenzad’untaleinterrogatore,daldesideriodifarsionoreinun’occasioneditantaimportanza,studiavaansiosamentequalchebellarisposta.Raggrinzòlafronte,torsegliocchiintraverso,strinselelabbra,teseatuttaforzal’arcodell’intelletto,cercò,frugò,sentìdidentrouncozzod’ideemoncheedimezzeparole:mailmomentostringeva;ilcardinaleaccennavagiàd’avereinterpretatoilsilenzio:ilpover’uomoaprìlabocca,edisse:-sifiguri!-Altrononglivollevenire.Cosa,dicuinonsolorimaseavvilitosulmomento;masemprepoiquellarimembranzaimportunagliguastavalacompiacenzadelgrand’onorericevuto.Equantevolte,tornandocisopra,erimettendosicolpensieroinquellacircostanza,glivenivanoinmente,quasiperdispetto,parolechetuttesarebberostatemegliodiquell’insulsosifiguri!Ma,comediceunanticoproverbio,delsennodipoinesonpienelefosse.

Ilcardinalepartì,dicendo:-labenedizionedelSignoresiasopraquestacasa.

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Domandòpoi la sera al curato come si sarebbepotuto inmodo convenevole ricompensarequell’uomo, chenondoveva esser ricco, dell’ospitalità costosa,specialmenteinque’tempi.Ilcuratorisposeche,perverità,néiguadagnidellaprofessione,nélerenditedicerticampicelli,cheilbuonsartoavevadelsuo,nonsarebberobastate,inquell’annata,ametterloinistatod’esserliberaleconglialtri;mache,avendofattodegliavanzineglianniaddietro,sitrovavade’piùagiatidelcontorno,epotevafarqualchespesadipiù,senzadissesto,comecertofacevaquestavolentieri;eche,delrimanente,noncisarebbestatoversodifargliaccettarenessunaricompensa.

-Avràprobabilmente,-disseilcardinale,-crediticongentechenonpuòpagare.

-Pensi,monsignoreillustrissimo:questapoveragentepagaconquelcheleavanzadellaraccolta:l’annoscorso,nonavanzònulla;inquesto,tuttirimangonoindietrodelnecessario.

-Ebbene,-disseFederigo:-prendoiosopradimetuttique’debiti;evoimifareteilpiacered’averdaluilanotadellepartite,edisaldarle.

-Saràunasommaragionevole.

-Tantomeglio:eavretepurtroppodiquelliancorpiùbisognosi,chenonhannodebitiperchénontrovancredenza.

-Eh,purtroppo!Sifaquelchesipuò;macomearrivareatutto,intempidiquestasorte?

-Fatecheluilivestaamioconto,epagatelobene.Veramente,inquest’anno,miparrubatotuttociòchenonvainpane;maquestoèuncasoparticolare.

Nonvogliamperòchiuderelastoriadiquellagiornata,senzaraccontarbrevementecomelaterminassel’innominato.

Questavolta, lanuovadellasuaconversionel’avevaprecedutonellavalle;vis’erasubitosparsa,eavevamessopertuttounosbalordimento,un’ansietà,uncruccio, un susurro. Ai primi bravi, o servitori (era tutt’uno) che vide, accennò che lo seguissero: e così dimano inmano. Tutti venivan dietro, con unasospensionenuova,econlasuggezionesolita;finché,conunseguitosemprecrescente,arrivòalcastello.Accennòaquellichesitrovavansullaporta,cheglivenisserodietroconglialtri;entrònelprimocortile,andòversoilmezzo,elì,essendoancoraacavallo,miseunsuogridotonante:erailsegnousato,alqualeaccorrevanotuttique’suoichel’avesserosentito.Inunmomento,quellich’eranosparsiperilcastello,vennerodietroallavoce,es’univanoaigiàradunati,guardandotuttiilpadrone.

-Andateadaspettarminellasalagrande,-disseloro;edall’altodellasuacavalcatura,glistavaavederpartire.Nescesepoi, lamenòluistessoallastalla,eandòdov’eraaspettato.Alsuoapparire,cessòsubitoungranbisbiglìochec’era;tuttisiristrinserodaunaparte,lasciandovotoperluiungrandespaziodellasala:potevanoessereunatrentina.

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L’innominatoalzòlamano,comepermantenerquelsilenzioimprovviso;alzòlatesta,chepassavatuttequelledellabrigata,edisse:-ascoltatetutti,enessunoparli,senonèinterrogato.Figliuoli!lastradaperlaqualesiamoandatifinora,conducenelfondodell’inferno.Nonèunrimproveroch’iovogliafarvi,iochesonoavantiatutti,ilpeggioreditutti;masentiteciòchev’hodadire.Diomisericordiosom’hachiamatoamutarvita;eiolamuterò,l’hogiàmutata:cosìfacciacontuttivoi.Sappiatedunque,eteneteperfermochesonrisolutodiprimamorirechefarpiùnullacontrolasuasantalegge.Levoaognundivoigliordiniscelleraticheavetedame;voim’intendete;anzivicomandodinonfarnulladiciòchev’eracomandato.Eteneteperfermougualmente,chenessuno,daquiavanti,potràfardelmaleconlamiaprotezione,almioservizio.Chivuolrestareaquestipatti,saràpermecomeunfigliuolo:emitrovereicontentoallafinediquelgiorno, incuinonavessimangiatopersatollar l’ultimodivoi,con l’ultimopanechemirimanesse incasa.Chinonvuole,glisaràdatoquellocheglièdovutodisalario,eunregalodipiù:potràandarsene;manonmettapiùpiedequi:quandononfossepermutarvita;cheperquestosaràsemprericevutoabracciaaperte.Pensateciquestanotte:domattinavichiamerò,aunoauno,adarmilarisposta;ealloravidarònuoviordini.Perora,ritiratevi,ognunoalsuoposto.EDiochehausatoconmetantamisericordia,vimandiilbuonpensiero.

Qui finì,etuttorimase insilenzio.Perquantovarietumultuosi fosseroipensiericheribollivanoinque’cervellacci,nonneapparvedi fuorinessunsegno.Eranoavvezziaprenderlavocedellorosignorecomelamanifestazioned’unavolontàconlaqualenonc’eradaripetere:equellavoce,annunziandochelavolontà era mutata, non dava punto indizio che fosse indebolita. A nessuno di loro passò neppur per la mente che, per esser lui convertito, si potesseprendergliilsopravvento,risponderglicomeaunaltr’uomo.Vedevanoinluiunsanto,maundique’santichesidipingonoconlatestaalta,econlaspadainpugno.Oltreiltimore,avevanoancheperlui(principalmentequellich’erannatisulsuo,ederanounagranparte)un’affezionecomed’uominiligi;avevanpoituttiunabenevolenzad’ammirazione;eallasuapresenzasentivanounaspeciediquella,diròpurcosì,verecondia,cheancheglianimipiùzoticiepiùpetulantiprovanodavantiaunasuperioritàchehannogiàriconosciuta.Lecosepoichealloraavevansentitedaquellabocca,eranobensìodiosea’loroorecchi,manonfalsenéaffattoestraneeailorointelletti:semillevoltesen’eranfattibeffe,noneragiàperchénonlecredessero,maperprevenirconlebeffelapauracheglienesarebbevenuta,apensarcisulserio.Eora,avederl’effettodiquellapaurainunanimocomequellodelloropadrone,chipiù,chimeno,noncenefuunochenonglisen’attaccasse,almenoperqualchetempo.S’aggiungaatuttociò,chequellitraloroche,trovandosilamattinafuordellavalle,avevanrisaputaperiprimi la gran nuova, avevano insieme veduto, e avevano anche riferito la gioia, la baldanza della popolazione, l’amore e la venerazione per l’innominato,ch’eranoentrati inluogodell’anticoodioedell’anticoterrore.Dimanierache,nell’uomocheavevansempreriguardato,perdircosì,dibassoinalto,anchequando loro medesimi erano in gran parte la sua forza, vedevano ora la maraviglia, l’idolo d’una moltitudine; lo vedevano al di sopra degli altri, bendiversamentediprima,manonmeno;semprefuoridellaschieracomune,semprecapo.

Stavanoadunquesbalorditi, incerti l’unodell’altro,eognundisé.Chisirodeva,chi facevadisegnideldovesarebbeandatoacercarricoveroe impiego;chis’esaminavaseavrebbepotutoadattarsiadiventargalantuomo;chianche,toccodaquelleparole,senesentivaunacertainclinazione;chi,senzarisolvernulla,proponevadiprometter tuttoabuonconto,dirimanere intantoamangiarequelpaneoffertocosìdibuoncuore,ealloracosìscarso,ed’acquistar tempo:nessunofiatò.Equandol’innominato,allafinedellesueparole,alzòdinuovoquellamanoimperiosaperaccennarchesen’andassero,quattiquatti,comeunbranco di pecore, tutti insieme se la batterono.Uscì anche lui, dietro a loro, e, piantatosi primanelmezzo del cortile, stette a vedere al barlume come sisbrancassero,eognunos’avviassealsuoposto.Salitopoiaprendereunasualanterna,giròdinuovoicortili,icorridoi,lesale,visitòtuttel’entrature,e,quandovidech’eratuttoquieto,andòfinalmenteadormire.Sì,adormire;perchéavevasonno.

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Affariintralciati,einsiemeurgenti,perquantonefossesempreandatoincerca,nonsen’eramaitrovatiaddossotanti,innessunacongiuntura,comeallora;eppureavevasonno.Irimorsicheglielavevanlevatolanotteavanti,noncheessereacquietati,mandavanoanzigridapiùalte,piùsevere,piùassolute;eppureaveva sonno. L’ordine, la specie di governo stabilito là dentro da lui in tant’anni, con tante cure, con un tanto singolare accoppiamento d’audacia e diperseveranza,oral’avevaluimedesimomessoinforse,conpocheparole;ladipendenzaillimitatadique’suoi,quelloroesserdispostiatutto,quellafedeltàdamasnadieri,sullaqualeeraavvezzodatantotempoariposare,l’avevaorasmossaluimedesimo;isuoimezzi,gliavevafattidiventareunmonted’imbrogli,s’eramessalaconfusioneel’incertezzaincasa;eppureavevasonno.

Andòdunqueincamera,s’accostòaquellettoincuilanotteavantiavevatrovatetantespine;evis’inginocchiòaccanto,conl’intenzionedipregare.Trovòinfattiinuncantuccioripostoeprofondodellamente,lepreghierech’erastatoammaestratoarecitardabambino;cominciòarecitarle;equelleparole,rimastelìtantotemporavvolteinsieme,venivanol’unadopol’altracomesgomitolandosi.Provavainquestounmistodisentimentiindefinibile;unacertadolcezzainquel ritornomateriale all’abitudini dell’innocenza; un inasprimento di dolore al pensiero dell’abisso che avevamesso tra quel tempo e questo; un ardored’arrivare,conoperediespiazione,aunacoscienzanuova,aunostatoilpiùvicinoall’innocenza,acuinonpotevatornare;unariconoscenza,unafiduciainquella misericordia che lo poteva condurre a quello stato, e che gli aveva già dati tanti segni di volerlo. Rizzatosi poi, andò a letto, e s’addormentòimmediatamente.

Cosìterminòquellagiornata,tantocelebreancoraquandoscrivevailnostroanonimo;eora,senoneralui,nonsenesaprebbenulla,almenode’particolari;giacchéilRipamontieilRivola,citatidisopra,nondiconosenonchequelsìsegnalatotiranno,dopounabboccamentoconFederigo,mutòmirabilmentevita,epersempre.Equantisonquellichehannolettoilibridique’due?Menoancoradiquellicheleggerannoilnostro.Echisase,nellavallestessa,chiavessevogliadicercarla,el’abilitàditrovarla,saràrimastaqualchestraccaeconfusatradizionedelfatto?Sonnatetantecosedaqueltempoinpoi!

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CapitoloXXV

Il giorno seguente, nel paesetto di Lucia e in tutto il territorio di Lecco, non si parlava che di lei, dell’innominato, dell’arcivescovo e d’un altro tale, che,quantunque gli piacessemolto d’andar per le bocche degli uomini, n’avrebbe, in quella congiuntura, fatto volentieri dimeno: vogliam dire il signor donRodrigo.

Nongiàcheprimad’alloranonsiparlassede’fattisuoi;maerandiscorsirotti,segreti:bisognavacheduesiconoscesserobenebenetradiloro,peraprirsisurun tale argomento. E anche, non ci mettevano tutto il sentimento di che sarebbero stati capaci: perché gli uomini, generalmente parlando, quandol’indegnazionenonsipossasfogaresenzagravepericolo,nonsolodimostranmeno,otengonoaffattoinséquellachesentono,manesentonmenoineffetto.Ma ora, chi si sarebbe tenuto d’informarsi, e di ragionare d’un fatto così strepitoso, in cui s’era vista lamano del cielo, e dove facevan buona figura duepersonaggitali?uno,incuiunamoredellagiustiziatantoanimosoandavaunitoatantaautorità;l’altro,concuiparevachelaprepotenzainpersonasifosseumiliata,chelabraverìafossevenuta,perdircosì,arenderl’armi,eachiedereilriposo.Ataliparagoni,ilsignordonRodrigodivenivaunpo’piccino.Allorasicapiva da tutti cosa fosse tormentar l’innocenza per poterla disonorare, perseguitarla con un’insistenza così sfacciata, con sì atroce violenza, con sìabbominevoliinsidie.Sifaceva,inquell’occasione,unarivistaditant’altreprodezzediquelsignore:esututtoladicevancomelasentivano,incoraggitiognunodaltrovarsid’accordocontutti.Eraunsusurro,unfremitogenerale;allalargaperò,perragionedituttique’bravichecoluiavevad’intorno.

Unabuonapartediquest’odiopubblicocadevaancorasuisuoiamiciecortigiani.Sirosolavabeneilsignorpodestà,sempresordoeciecoemutosuifattidiqueltiranno;maallalontana,anchelui,perché,senonavevaibravi,avevaibirri.ColdottorAzzecca-garbugli,chenonavevasenonchiacchiereecabale,econaltricortigianellisuoipari,nons’usavatantiriguardi:eranmostratiadito,eguardaticonocchitorti;dimanierache,perqualchetempo,stimaronbenedinonfarsivederperlestrade.

DonRodrigo,fulminatodaquellanotiziacosìimpensata,cosìdiversadall’avvisocheaspettavadigiornoingiorno,dimomentoinmomento,stetterintanatonelsuopalazzotto,soloco’suoibravi,arodersi,perduegiorni;ilterzo,partìperMilano.Senonfossestatoaltrochequelmormoracchiaredellagente,forse,poichélecoseeranoandatetant’avanti,sarebberimastoappostaperaffrontarlo,anzipercercarl’occasionedidareunesempioatuttisopraqualchedunode’piùarditi;machilocacciò,ful’essersisaputopercerto,cheilcardinalevenivadaquelleparti.Ilcontezio,ilqualedituttaquellastorianonsapevasenonquelchegliavevadettoAttilio,avrebbecertamentepretesoche,inunacongiunturasimile,donRodrigofacesseunagranfigura,eavesseinpubblicodalcardinalelepiù distinte accoglienze: ora, ognun vede come ci fosse incamminato. L’avrebbe preteso, e se ne sarebbe fatto render conto minutamente; perché eraun’occasione importantedi far vedere in che stima fosse tenuta la famiglia daunaprimaria autorità. Per levarsi daun impiccio così noioso, donRodrigo,alzatosiunamattinaprimadelsole,simiseinunacarrozza,colGrisoeconaltribravi,difuori,davantiedidietro;e,lasciatol’ordinecheilrestodellaservitùvenissepoiinseguito,partìcomeunfuggitivo,come(cisiaunpo’lecitodisollevareinostripersonaggiconqualcheillustreparagone),comeCatilinadaRoma,sbuffando,egiurandoditornarbenpresto,inaltracomparsa,afarlesuevendette.

Intanto,ilcardinalevenivavisitando,aunapergiorno,leparrocchiedelterritoriodiLecco.IlgiornoincuidovevaarrivareaquelladiLucia,giàunagranpartedegliabitantieranoandatisullastradaaincontrarlo.All’entratadelpaese,proprioaccantoallacasettadellenostreduedonne,c’eraunarcotrionfale,costrutto

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distiliperilritto,edipaliperiltraverso,rivestitodipagliaediborraccina,eornatodiramiverdidipugnitopoed’agrifoglio,distintidibacchescarlatte;lafacciatadellachiesaeraparataditappezzerie;aldavanzaled’ognifinestrapendevanocoperteelenzolidistesi,fascedibambinidisposteaguisadipendoni;tuttoquelpoconecessariochefosseattoafare,obeneomale,figuradisuperfluo.Versoleventidue,ch’eral’oraincuis’aspettavailcardinale,quellich’eranrimastiincasa,vecchi,donneefanciullilapiùparte,s’avviaronoancheloroaincontrarlo,parteinfila,parteintruppa,precedutidadonAbbondio,uggiosoinmezzoatantafesta,eperilfracassochelosbalordiva,eperilbrulicardellagenteinnanzieindietro,che,comeandavaripetendo,glifacevagirarlatesta,eperilrodìosegretocheledonneavesserpotutocicalare,edovessetoccargliarendercontodelmatrimonio.

Quand’eccosivedespuntareilcardinale,operdirmeglio,laturbainmezzoacuisitrovavanellasualettiga,colsuoseguitod’intorno;perchédituttoquestononsivedevaaltrocheunindizioinaria,aldisopraditutteleteste,unpezzodellacroceportatadalcappellanochecavalcavaunamula.LagentecheandavacondonAbbondio,s’affrettòallarinfusa,araggiungerquell’altra:elui,dopoaverdetto,treequattrovolte:-adagio;infila;cosafate?-sivoltòindispettito;eseguitandoaborbottare:-èunababilonia,èunababilonia,-entròinchiesa,intantoch’eravota;estettelìadaspettare.

Ilcardinalevenivaavanti,dandobenedizioniconlamano,ericevendonedallebocchedellagente,chequellidelseguitoavevanounbeldafareatenereunpo’indietro.PeresserdelpaesediLucia,avrebbevolutoquellagentefareall’arcivescovodimostrazionistraordinarie;malacosanonerafacile,perchéerausoche, per tuttodove arrivava, tutti facevanopiù chepotevano.Già sul principio stessodel suopontificato, nel primo solenne ingresso induomo, la calca el’impetodellagenteaddossoa lui era stato tale,da far temeredella suavita; e alcunigentiluomini chegli eranpiùvicini, avevanosfoderate le spade,peratterrireerespingerlafolla.Tantoc’erainque’costumidiscompostoediviolento,che,anchenelfardimostrazionidibenevolenzaaunvescovoinchiesa,enelmoderarle,sidovesseandarvicinoall’ammazzare.Equelladifesanonsarebbeforsebastata,seilmaestroeilsottomaestrodellecerimonie,unClericieunPicozzi,giovanipretichestavanbenedicorpoed’animo,nonl’avesseroalzatosullebraccia,eportatodipeso,dallaportafinoall’altarmaggiore.D’allorainpoi,intantevisiteepiscopalich’ebbeafare,ilprimoentrarnellachiesasipuòsenzascherzocontarlotralesuepastoralifatiche,equalchevolta,traipericolipassatidalui.

Entròanche inquestacomepoté;andòall’altaree,dopoesserestatoalquanto inorazione, fece,secondo ilsuosolito,unpiccoldiscorsoalpopolo,sulsuoamoreperloro,sulsuodesideriodellalorosalvezza,ecomedovesserodisporsiallefunzionidelgiornodopo.Ritiratosipoinellacasadelparroco,traglialtridiscorsi,glidomandòinformazionediRenzo.DonAbbondiodissech’eraungiovineunpo’vivo,unpo’testardo,unpo’collerico.Ma,apiùparticolarieprecisedomande,dovetterisponderech’eraungalantuomo,echeancheluinonsapevacapirecome,inMilano,avessepotutofaretuttequellediavoleriecheavevandetto.

-Inquantoallagiovine,-ripreseilcardinale,-pareancheavoichepossaoravenirsicuramenteadimorareincasasua?

- Per ora, - rispose don Abbondio, - può venire e stare, come vuole: dico, per ora; ma, - soggiunse poi con un sospiro, - bisognerebbe che vossignoriaillustrissimafossesemprequi,oalmenovicino.

-IlSignoreèsemprevicino,-disseilcardinale:-delresto,penseròioametterlaalsicuro-.Ediedesubitoordineche,ilgiornodopo,sispedissedibuon’oralalettiga,conunascorta,aprenderleduedonne.

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DonAbbondiouscìdilìtuttocontentocheilcardinalegliavesseparlatode’duegiovani,senzachiederglicontodelsuorifiutodimaritarli.«Dunquenonsaniente,-dicevatrasé:-Agneseèstatazitta:miracolo!Èveroches’hannoatornareavedere;maledaremoun’altraistruzione,ledaremo».Enonsapeva,ilpover’uomo,cheFederigononeraentratoinquell’argomento,appuntoperchéintendevadiparlarglienealungo,intempopiùlibero;e,primadidargliciòcheglieradovuto,volevasentireanchelesueragioni.

MaipensieridelbuonprelatopermetterLuciaalsicuroerandivenutiinutili:dopochel’avevalasciata,erannatedellecose,chedobbiamoraccontare.

Leduedonne,inque’pochigiornich’ebberoapassarenellacasucciaospitaledelsarto,avevanripreso,perquantoavevanpotuto,ognunailsuoanticotenordivita.Luciaavevasubitochiestodalavorare;e,comeavevafattonelmonastero,cuciva,cuciva,ritiratainunastanzina,lontanodagliocchidellagente.Agneseandava un po’ fuori, un po’ lavorava in compagnia della figlia. I loro discorsi eran tanto più tristi, quanto più affettuosi: tutt’e due eran preparate a unaseparazione;giacchélapecoranonpotevatornareastarcosìvicinoallatanadellupo:equando,quale,sarebbeilterminediquestaseparazione?L’avvenireeraoscuro,imbrogliato:perunadiloroprincipalmente.Agnesetantociandavafacendodentrolesuecongettureallegre:cheRenzofinalmente,senonglieraaccaduto nulla di sinistro, dovrebbe presto dar le sue nuove; e se aveva trovato da lavorare e da stabilirsi, se (e comedubitarne?) stava fermonelle suepromesse,perchénonsipotrebbeandareastarconlui?Editalisperanze,neparlavaeneriparlavaallafiglia,perlaqualenonsapreidiresefossemaggiordolore ilsentire,opena ilrispondere. Ilsuogransegreto l’avevasempretenuto insé;e, inquietatabensìdaldispiaceredi fareaunamadrecosìbuonaunsotterfugio,chenonerailprimo;matrattenuta,comeinvincibilmente,dallavergognaeda’varitimoricheabbiamdettodisopra,andavad’oggiindomani,senzadirnulla.Isuoidisegnieranbendiversidaquellidellamadre,o,perdirmeglio,nonn’aveva;s’eraabbandonataallaProvvidenza.Cercavadunquedilasciarcadere,odistornarequeldiscorso;odiceva,interminigenerali,dinonaverpiùsperanza,nédesideriodicosadiquestomondo,fuorchédipoterprestoriunirsiconsuamadre;lepiùvolte,ilpiantovenivaopportunamenteatroncarleparole.

-Saiperchétiparcosì?-dicevaAgnese:-perchéhaitantopatito,enontiparverochelapossavoltarsiinbene.MalasciafarealSignore;ese...Lasciachesivedaunbarlume,appenaunbarlumedisperanza;ealloramisapraidiresenonpensipiùanulla-.Luciabaciavalamadre,epiangeva.

Delresto,traloroeiloroospitieranatasubitounagrand’amicizia:edovenascerebbe,senontrabeneficatiebenefattori,quandogliunieglialtrisonbuonagente?Agnesespecialmente facevadigranchiacchierecon lapadrona. Ilsartopoidava lorounpo’disvagocondellestorie,econde’discorsimorali:e,adesinaresoprattutto,avevasemprequalchebellacosadaraccontare,diBovod’Antonaode’Padrideldeserto.

Pocodistantedaquelpaesetto,villeggiavaunacoppiad’altoaffare;donFerranteedonnaPrassede: ilcasato,alsolito,nellapennadell’anonimo.EradonnaPrassedeunavecchiagentildonnamoltoinclinataafardelbene:mestierecertamenteilpiùdegnochel’uomopossaesercitare;machepurtroppopuòancheguastare,cometuttiglialtri.Perfareilbene,bisognaconoscerlo;e,alparid’ognialtracosa,nonpossiamoconoscerlocheinmezzoallenostrepassioni,permezzode’nostrigiudizi,conlenostreidee;lequalibenespessostannocomepossono.Conl’ideedonnaPrassedesiregolavacomediconochesidevefarcongliamici:n’avevapoche;maaquellepocheeramoltoaffezionata.Tralepoche,cen’eraperdisgraziamoltedellestorte;enoneranquellechelefosseromencare.Leaccadevaquindi,odiproporsiperbeneciòchenonlofosse,odiprenderpermezzi,cosechepotesseropiùttostofarriusciredallaparteopposta,odicredernelecitidiquellichenonlofosseropunto,perunacertasupposizioneinconfuso,chechifapiùdelsuodoverepossafarpiùdiquelcheavrebbediritto;leaccadevadinonvederenelfattociòchec’eradireale,odivederciciòchenonc’era;emoltealtrecosesimili,chepossonoaccadere,echeaccadonoatutti,senzaeccettuarneimigliori;maadonnaPrassede,troppospessoe,nondirado,tutteinunavolta.

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AlsentireilgrancasodiLucia,etuttociòche,inquell’occasione,sidicevadellagiovine,levennelacuriositàdivederla;emandòunacarrozza,conunvecchiobracciere,aprender lamadree la figlia.Questasi ristringevanellespalle,epregava il sarto, ilqualeaveva fatta loro l’imbasciata, che trovassemanieradiscusarla.Finchés’eratrattatodigenteallabuonachecercavadiconoscerlagiovinedelmiracolo,ilsartoleavevaresovolentieriuntalservizio;mainquestocaso,ilrifiutogliparevaunaspeciediribellione.Fecetantiversi,tant’esclamazioni,dissetantecose:echenonsifacevacosì,ech’eraunacasagrande,echeaisignorinonsidicedino,echepotevaesserlalorofortuna,echelasignoradonnaPrassede,oltreilresto,eraancheunasanta;tantecoseinsomma,cheLuciasidovettearrendere:moltopiùcheAgneseconfermavatuttequelleragioniconaltrettanti-sicuro,sicuro.

Arrivatedavantiallasignora,essafecelorogrand’accoglienza,emoltecongratulazioni;interrogò,consigliò:iltuttoconunacertasuperioritàquasiinnata,macorretta da tante espressioni umili, temperata da tanta premura, condita di tanta spiritualità, che, Agnese quasi subito, Lucia poco dopo, cominciarono asentirsisollevatedalrispettoopprimentechedaprincipioavevaloroincussoquellasignorilepresenza;anzicitrovaronounacertaattrattiva.Epervenireallecorte,donnaPrassede,sentendoche ilcardinales’era incaricatodi trovareaLuciaunricovero,puntadaldesideriodisecondareediprevenireauntrattoquellabuonaintenzione,s’esibìdiprenderlagiovineincasa,dove,senz’essereaddettaadalcunservizioparticolare,potrebbe,apiacersuo,aiutarl’altredonnene’lorolavori.Esoggiunsechepenserebbeleiadarneparteamonsignore.

Oltreilbenechiaroeimmediatochec’erainun’operatale,donnaPrassedecenevedeva,eseneproponevaunaltro,forsepiùconsiderabile,secondolei;diraddirizzareuncervello,dimettersullabuonastradachin’avevagranbisogno.Perché,findaquandoavevasentitolaprimavoltaparlardiLucia,s’erasubitopersuasacheunagiovinelaqualeavevapotutopromettersiaunpocodibuono,aunsedizioso,aunoscampaforcainsomma,qualchemagagna,qualchepeccanascostaladovevaavere.Dimmichipratichi,etidiròchisei.LavistadiLuciaavevaconfermataquellapersuasione.Nonche,infondo,comesidice,nonleparesseunabuonagiovine;mac’eramoltodaridire.Quellatestinabassa,colmentoinchiodatosullafontanelladellagola,quelnonrispondere,orisponderseccosecco,comeperforza,potevanoindicarverecondia;madenotavanosicuramentemoltacaparbietà:noncivolevamoltoaindovinarechequellatestinaavevalesueidee.Equell’arrossireognimomento,equelrattenereisospiri...Dueocchionipoi,cheadonnaPrassedenonpiacevanpunto.Tenevaessapercerto,comeselosapessedibuonluogo,chetuttelesciagurediLuciaeranounapunizionedelcieloperlasuaamiciziaconquelpocodibuono,eunavvisoperfarchesenestaccasseaffatto;estantequesto,siproponevadicooperareauncosìbuonfine.Giacché,comedicevaspessoaglialtrieasestessa,tuttoilsuostudioeradisecondareivoleridelcielo:mafacevaspessounosbagliogrosso,ch’eradiprenderpercieloilsuocervello.Però,dellasecondaintenzionecheabbiamdetto, siguardòbenedidarne ilminimo indizio.Eraunadelle suemassimequesta, che,per riuscirea fardelbeneallagente, laprimacosa,nellamaggiorpartede’casi,èdinonmetterliapartedeldisegno.

Lamadreelafigliasiguardaronoinviso.Nelladolorosanecessitàdidividersi,l’esibizioneparveatutt’eduedaaccettarsi,senonaltroperesserquellavillacosìvicinaalloropaesetto:percui,allapeggiode’peggi,siravvicinerebberoepotrebberotrovarsiinsieme,allaprossimavilleggiatura.Visto,l’unanegliocchidell’altra, il consenso, si voltaron tutt’e due a donna Prassede con quel ringraziare che accetta. Essa rinnovò le gentilezze e le promesse, e disse chemanderebbesubitounaletteradapresentareamonsignore.

Partite le donne, la lettera se la fece distendere da don Ferrante, di cui, per esser letterato, come diremo più in particolare, si serviva per segretario,nell’occasionid’importanza.Trattandosid’unadiquestasorte,donFerrantecimisetuttoilsuosapere,e,consegnandolaminutadacopiareallaconsorte,leraccomandòcaldamentel’ortografia;ch’eraunadellemoltecosecheavevastudiate,edellepochesullequaliavesseluiilcomandoincasa.DonnaPrassedecopiòdiligentissimamente,espedìlaletteraallacasadelsarto.Questofudueotregiorniprimacheilcardinalemandasselalettigaperricondurledonnealloropaese.

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Arrivate, smontaronoalla casaparrocchiale, dove si trovava il cardinale. C’eraordined’introdurle subito: il cappellano, che fu il primoa vederle, l’eseguì,trattenendolesoloquant’eranecessarioperdarloro,infrettainfretta,unpo’d’istruzionesulcerimonialedausarsiconmonsignore,esuititolidadargli;cosache soleva fare, ogni volta che lo potesse di nascosto a lui. Era per il pover’uomo un tormento continuo il vedere il poco ordine che regnava intorno alcardinale, su quel particolare: - tutto, - diceva con gli altri della famiglia, - per la troppa bontà di quel benedett’uomo; per quella gran famigliarità -. Eraccontavad’averperfinosentitopiùd’unavoltaco’suoiorecchi,rispondergli:messersì,emesserno.

StavainquelmomentoilcardinalediscorrendocondonAbbondio,sugliaffaridellaparrocchia:dimodochéquestononebbecampodidareanchelui,comeavrebbedesiderato,lesueistruzionialledonne.Solo,nelpassarloroaccanto,mentreusciva,equellevenivanoavanti,potédarlorod’occhio,peraccennarech’eracontentodiloro,echecontinuassero,dabrave,anondirnulla.

Dopoleprimeaccoglienzedaunaparte,eiprimiinchinidall’altra,Agnesesicavòdisenolalettera,elapresentòalcardinale,dicendo:-èdellasignoradonnaPrassede, la quale dice che conosce molto vossignoria illustrissima, monsignore; come naturalmente, tra loro signori grandi, si devon conoscer tutti.Quand’avràletto,vedrà.

-Bene,-disseFederigo,lettocheebbe,ericavatoilsugodelsensoda’fiorididonFerrante.ConoscevaquellacasaquantobastasseperessercertocheLuciac’erainvitataconbuonaintenzione,echelìsarebbesicuradall’insidieedallaviolenzadelsuopersecutore.CheconcettoavessedellatestadidonnaPrassede,nonn’abbiamnotiziapositiva.Probabilmente,noneraquellalapersonacheavrebbesceltaauntalintento;ma,comeabbiamdettoofattointenderealtrove,nonerasuocostumedidisfarlecosechenontoccavanoalui,perrifarlemeglio.

-Prendeteinpaceanchequestaseparazione,el’incertezzaincuivitrovate,-soggiunsepoi:-confidatechesiaperfinirpresto,echeilSignorevogliaguidarlecoseaquel termineacuipareche leavesse indirizzate;ma tenetepercertochequellochevorràLui, sarà ilmegliopervoi -.DiedeaLucia inparticolarequalchealtroricordoamorevole;qualchealtroconfortoatutt’edue;lebenedisse,elelasciòandare.Appenafuori,sitrovaronoaddossounosciamed’amicied’amiche, tutto il comune, si può dire, che le aspettava, e le condusse a casa, come in trionfo. Era tra tutte quelle donne una gara di congratularsi, dicompiangere,didomandare;etutteesclamavanodaldispiacere,sentendocheLuciasen’anderebbeilgiornodopo.Gliuominigareggiavanonell’offrirservizi;ognunovolevastarquellanotteafarlaguardiaallacasetta.Sulqualfatto,ilnostroanonimocredébenediformareunproverbio:voleteavermoltiinaiuto?cercatedinonavernebisogno.

Tante accoglienze confondevano e sbalordivano Lucia: Agnese non s’imbrogliava così per poco. Ma in sostanza fecero bene anche a Lucia, distraendolaalquantoda’pensieriedallerimembranzeche,purtroppo,ancheinmezzoalfrastono,lesirisvegliavano,suquell’uscio,inquellestanzucce,allavistad’ognioggetto.

Altoccodellacampanacheannunziavavicinoilcominciardellefunzioni,tuttisimosseroversolachiesa,efuperlenostredonneun’altrapasseggiatatrionfale.

Terminatelefunzioni,donAbbondio,ch’eracorsoavederesePerpetuaavevabendispostoognicosaperildesinare,fuchiamatodalcardinale.Andòsubitodalgrand’ospite, ilquale, lasciatolovenirvicino, - signorcurato, - cominciò;equelleparole furondette inmaniera,dadovercapire, ch’erano ilprincipiod’undiscorsolungoeserio:-signorcurato;perchénonavetevoiunitainmatrimonioquellapoveraLuciacolsuopromessosposo?

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«Hannovotatoilsaccostamattinacoloro»,pensòdonAbbondio;erisposeborbottando:-monsignoreillustrissimoavràbensentitoparlaredegliscompiglicheson nati in quell’affare: è stata una confusione tale, da non poter, neppure al giorno d’oggi, vederci chiaro: come anche vossignoria illustrissima puòargomentaredaquesto,chelagiovineèqui,dopotantiaccidenti,comepermiracolo;eilgiovine,dopoaltriaccidenti,nonsisadovesia.

-Domando,-ripreseilcardinale,-seèveroche,primaditutticodesticasi,abbiaterifiutatodicelebrareilmatrimonio,quandon’eravaterichiesto,nelgiornofissato;eilperché.

-Veramente...sevossignoriaillustrissimasapesse...cheintimazioni...checomanditerribilihoavutidinonparlare...-Erestòlìsenzaconcludere,inuncert’atto,dafarrispettosamenteintenderechesarebbeindiscrezioneilvolersapernedipiù.

-Ma!-disseilcardinale,convoceeconariagravefuordelconsueto:-èilvostrovescovoche,persuodovereepervostragiustificazione,vuolsaperdavoiilperchénonabbiatefattociòche,nellaviaregolare,eraobbligovostrodifare.

-Monsignore, - dissedonAbbondio, facendosi piccinopiccino, - nonho già volutodire...Mam’èparso che, essendo cose intralciate, cose vecchie e senzarimedio,fosseinutiledirimestare...Però,per,dico...sochevossignoriaillustrissimanonvuoltradireunsuopoveroparroco.Perchévedebene,monsignore;vossignoriaillustrissimanonpuòesserpertutto;eiorestoquiesposto...Però,quandoLeimelocomanda,dirò,diròtutto.

-Dite:iononvorreialtrochetrovarvisenzacolpa.

AlloradonAbbondiosimisearaccontareladolorosastoria;matacqueilnomeprincipale,evisostituì:ungransignore;dandocosìallaprudenzatuttoquelpocochesipoteva,inunatalestretta.

-Enonaveteavutoaltromotivo?-domandòilcardinale,quandodonAbbondioebbefinito.

-Maforsenonmisonospiegatoabbastanza,-risposequesto:-sottopenadellavita,m’hannointimatodinonfarquelmatrimonio.

-Eviparcodestaunaragionbastante,perlasciard’adempireundoverepreciso?

-Iohosemprecercatodifarlo,ilmiodovere,ancheconmiograveincomodo,maquandositrattadellavita...

-EquandovisietepresentatoallaChiesa,-disse,conaccentoancorpiùgrave,Federigo,-peraddossarvicodestoministero,v’haessafattosicurtàdellavita?V’hadettocheidoveriannessialministerofosseroliberidaogniostacolo,immunidaognipericolo?Ov’hadettoforsechedovecominciasseilpericolo,ivicesserebbeildovere?Ononv’haespressamentedettoilcontrario?Nonv’haavvertitochevimandavacomeunagnellotrailupi?Nonsapevatevoichec’erande’violenti,acuipotrebbedispiacereciòcheavoisarebbecomandato?QuellodaCuiabbiamladottrinael’esempio,adimitazionediCuicilasciamnominareecinominiamopastori,venendointerraaesercitarnel’ufizio,miseforsepercondizioned’aversalvalavita?Epersalvarla,perconservarla,dico,qualchegiornodipiùsullaterra,aspesedellacaritàedeldovere,c’erabisognodell’unzionesanta,dell’imposiziondellemani,dellagraziadelsacerdozio?Bastailmondoadarquestavirtù,ainsegnarquestadottrina.Chedico?ohvergogna!ilmondostessolarifiuta:ilmondofaanch’essolesueleggi,cheprescrivonoilmalecomeil

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bene; ha il suo vangelo anch’esso, un vangelo di superbia e d’odio; e non vuol che si dica che l’amore della vita sia una ragione per trasgredirne icomandamenti.Nonlovuole;edèubbidito.Enoi!noifiglieannunziatoridellapromessa!ChesarebbelaChiesa,secodestovostrolinguaggiofossequellodituttiivostriconfratelli?Dovesarebbe,sefossecomparsanelmondoconcodestedottrine?

DonAbbondiostavaacapobasso:ilsuospiritositrovavatraquegliargomenti,comeunpulcinonegliartiglidelfalco,chelotengonosollevatoinunaregionesconosciuta, in un’aria che non ha mai respirata. Vedendo che qualcosa bisognava rispondere, disse, con una certa sommissione forzata: - monsignoreillustrissimo,avròtorto.Quandolavitanonsidevecontare,nonsocosamidire.Maquandos’hachefareconcertagente,congentechehalaforza,echenonvuolsentirragioni,ancheavolerfareilbravo,nonsapreicosacisipotesseguadagnare.Èunsignorequello,concuinonsipuònévincerlanéimpattarla.

-Enonsapetevoicheilsoffrireperlagiustiziaèilnostrovincere?Esenonsapetequesto,checosapredicate?dichesietemaestro?qualèlabuonanuovacheannunziatea’poveri?Chipretendedavoichevinciatelaforzaconlaforza?Certononvisaràdomandato,ungiorno,seabbiatesaputofarestareadovereipotenti;cheaquestononvifudatonémissione,némodo.Mavisaràbendomandatoseavreteadopratiimezzich’eranoinvostramanoperfarciòchev’eraprescritto,anchequandoavesserolatemeritàdiproibirvelo.

«Anchequestisantisoncuriosi,-pensavaintantodonAbbondio:-insostanza,aspremerneilsugo,glistannopiùacuoregliamorididuegiovani,chelavitad’unpoverosacerdote».E,inquant’alui,sisarebbevolentiericontentatocheildiscorsofinisselì;mavedevailcardinale,aognipausa,restareinattodichiaspettiunarisposta:unaconfessione,oun’apologia,qualcosainsomma.

-Tornoadire,monsignore,-risposedunque,-cheavròtortoio...Ilcoraggio,unononselopuòdare.

-Eperchédunque,potreidirvi,visietevoiimpegnatoinunministerochev’imponedistareinguerraconlepassionidelsecolo?Macome,vidiròpiùttosto,comenonpensateche,seincodestoministero,comunquevicisiatemesso,v’ènecessarioilcoraggio,peradempirlevostreobbligazioni,c’èChivelodaràinfallibilmente,quandoglielochiediate?Credetevoichetuttique’milionidimartiriavesseronaturalmentecoraggio?chenonfacesseronaturalmentenessuncontodellavita?tantigiovinettichecominciavanoagustarla,tantivecchiavvezziarammaricarsichefossegiàvicinaafinire,tantedonzelle,tantespose,tantemadri?Tuttihannoavutocoraggio;perchéilcoraggioeranecessario,edessiconfidavano.Conoscendolavostradebolezzaeivostridoveri,avetevoipensatoaprepararviaipassidifficiliacuipotevatetrovarvi,acuivisietetrovatoineffetto?Ah!sepertant’annid’ufiziopastorale,avete(ecomenonavreste?)amatoilvostrogregge,seaveteripostoinessoilvostrocuore,levostrecure,levostredelizie,ilcoraggionondovevamancarvialbisogno:l’amoreèintrepido.Ebbene,sevoigliamavate,quellichesonoaffidatiallevostrecurespirituali,quellichevoichiamatefigliuoli;quandovedesteduedilorominacciatiinsiemeconvoi,ahcerto!comeladebolezzadellacarnev’hafattotremarpervoi,cosìlacaritàv’avràfattotremarperloro.Visareteumiliatodiquelprimotimore,perchéerauneffettodellavostramiseria;avrete implorato la forzapervincerlo,perdiscacciarlo,perchéeraunatentazione:mail timorsantoenobileperglialtri,per ivostri figliuoli, quello l’avrete ascoltato, quello non v’avrà dato pace, quello v’avrà eccitato, costretto, a pensare, a fare ciò che si potesse, per riparare alpericolochelorsovrastava...Cosav’haispiratoiltimore,l’amore?Cosaavetefattoperloro?Cosaavetepensato?

Etacqueinattodichiaspetta.

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CapitoloXXVI

Aunasiffattadomanda,donAbbondio,chepurs’eraingegnatodirisponderqualcosaadellemenoprecise,restòlìsenzaarticolarparola.E,perdirlaverità,anchenoi,conquestomanoscrittodavanti,conunapennainmano,nonavendodacontrastarecheconlefrasi,néaltrodatemerechelecritichede’nostrilettori;anchenoi,dico,sentiamounacertaripugnanzaaproseguire:troviamounnonsochedistranoinquestomettereincampo,concosìpocafatica,tantibeiprecettidi fortezzaedicarità,dipremuraoperosaperglialtri,disacrifizio illimitatodisé.Mapensandochequellecoseeranodettedaunochepoi lefaceva,tiriamoavanticoncoraggio.

-Voinonrispondete?-ripreseilcardinale.-Ah,seavestefatto,dallapartevostra,ciòchelacarità,ciòcheildovererichiedeva;inqualunquemanierapoilecosefosseroandate,nonvimancherebbeoraunarisposta.Vedetedunquevoistessocosaavetefatto.Aveteubbiditoall’iniquità,noncurandociòcheildovereviprescriveva.L’aveteubbiditapuntualmente:s’erafattavedereavoi,perintimarviilsuodesiderio;mavolevarimanereoccultaachiavrebbepotutoripararsidaessa,emettersiinguardia;nonvolevachesifacesserumore,volevailsegreto,permaturareasuobell’agioisuoidisegnid’insidieodiforza;vicomandòlatrasgressioneeilsilenzio:voiavetetrasgredito,enonparlavate.Domandooraavoisenonavetefattodipiù;voimidireteseèverocheabbiatemendicatide’pretestialvostrorifiuto,pernonrivelarneilmotivo-.Estettelìalquanto,aspettandodinuovounarisposta.

«Anchequestaglihannorapportatalechiacchierone»,pensavadonAbbondio;manondavasegnod’avernulladadire;ondeilcardinaleriprese:-seèvero,cheabbiatedettoaque’poveriniciòchenonera,pertenerlinell’ignoranza,nell’oscurità,incuil’iniquitàlivoleva...Dunquelodevocredere;dunquenonmirestached’arrossirneconvoi,edisperarechevoinepiangereteconme.Vedeteachev’hacondotto(Diobuono!epuroravoilaadducevateperiscusa)quella

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premuraper lavitachedevefinire.V’hacondotto... ribattete liberamentequesteparole,sevipaionoingiuste,prendetele inumiliazionesalutare,senon losono...v’hacondottoaingannareideboli,amentireaivostrifigliuoli.

«Eccocomevannolecose,-dicevaancoratrasédonAbbondio:-aquelsatanasso,-epensavaall’innominato,-lebracciaalcollo;econme,perunamezzabugia,dettaasolofinedisalvarlapelle,tantochiasso.Masonosuperiori;hannosempreragione.Èilmiopianeta,chetuttim’abbianoadareaddosso;ancheisanti».Eadaltavoce,disse:-homancato;capiscochehomancato;macosadovevofare,inunfrangentediquellasorte?

-Eancor lodomandate?Enonve l’hodetto?Edovevodirvelo?Amare, figliuolo;amareepregare.Alloraavrestesentitoche l’iniquitàpuòaverbensìdelleminacce da fare, de’ colpi da dare, ma non de’ comandi; avreste unito, secondo la legge di Dio, ciò che l’uomo voleva separare; avreste prestato aquegl’innocentiinfeliciilministerocheavevanragionedirichiederdavoi:delleconseguenzesarebberestatomallevadoreIddio,perchésisarebbeandatiperlasuastrada:avendonepresaun’altra,nerestatemallevadorevoi;ediqualiconseguenze!Maforsechetuttiiripariumanivimancavano?forsechenoneraapertaalcunaviadiscampo,quand’avestevolutoguardarvid’intorno,pensarci,cercare?Oravoipotetesaperecheque’vostripoverini,quandofosserostatimaritati,avrebberopensatodaséalloroscampo,erandispostiafuggiredallafacciadelpotente,s’erangiàdisegnatoilluogodirifugio.Maanchesenzaquesto,nonvivenne inmentechealla fineavevateunsuperiore? Ilquale, comemaiavrebbequest’autoritàdi riprendervid’avermancatoalvostroufizio, senonavesseanche l’obbligod’aiutarvi adadempirlo?Perchénonavetepensatoa informare il vostrovescovodell’impedimento cheun’infameviolenzamettevaall’eserciziodelvostroministero?

«IpareridiPerpetua!»pensavastizzosamentedonAbbondio,acui,inmezzoaque’discorsi,ciòchestavapiùvivamentedavanti,eral’immaginedique’bravi,eilpensierochedonRodrigoeravivoesano,e,ungiornool’altro,tornerebbegloriosoetrionfante,earrabbiato.Ebenchéquelladignitàpresente,quell’aspettoequel linguaggio, lo facessero star confuso, egl’incutesserouncerto timore, eraperòun timorechenon lo soggiogavaaffatto,né impedivaalpensierodiricalcitrare:perchéc’erainquelpensiero,che,allafindellefini,ilcardinalenonadopravanéschioppo,néspada,nébravi.

-Comenonavetepensato,-proseguivaquesto,-che,seaquegliinnocentiinsidiatinonfossestatoapertoaltrorifugio,c’eroio,peraccoglierli,permetterliinsalvo,quandovoimegliaveste indirizzati, indirizzatideiderelittiaunvescovo,comecosasua,comepartepreziosa,nondicodelsuocarico,madellesuericchezze?Einquantoavoi,io,sareidivenutoinquietopervoi;io,avreidovutonondormire,finchenonfossisicurochenonvisarebbetortouncapello.Ch’iononavessicome,dove,mettereinsicurolavostravita?Maquell’uomochefutantoardito,credetevoichenonglisisarebbescematopuntol’ardire,quandoavessesaputochelesuetrameerannotefuordiqui,noteame,ch’iovegliavo,ederorisolutod’usareinvostradifesatuttiimezzichefosseroinmiamano?Nonsapevateche,sel’uomopromettetroppospessopiùchenonsiapermantenere,minacciaanchenondirado,piùchenons’attentipoidicommettere?Nonsapevatechel’iniquitànonsifondasoltantosullesueforze,maanchesullacredulitàesullospaventoaltrui?

«ProprioleragionidiPerpetua»,pensòanchequidonAbbondio,senzarifletterechequeltrovarsid’accordolasuaservaeFederigoBorromeosuciòchesisarebbepotutoedovutofare,volevadirmoltocontrodilui.

-Mavoi,-proseguìeconcluseilcardinale,-nonavetevisto,nonavetevolutovederaltrocheilvostropericolotemporale;qualmaravigliachevisiaparsotale,datrascurarperessoognialtracosa?

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-Glièperchélehovisteioquellefacce,-scappòdettoadonAbbondio;-lehosentiteioquelleparole.Vossignoriaillustrissimaparlabene;mabisognerebbeesserne’pannid’unpoveroprete,eessersitrovatoalpunto.

Appena ebbeproferite queste parole, simorse la lingua; s’accorse d’essersi lasciato troppo vincere dalla stizza, e disse tra sé: «ora vien la grandine».Maalzandodubbiosamentelosguardo,fututtomaravigliato,nelvederl’aspettodiquell’uomo,chenongliriuscivamaid’indovinarenédicapire,nelvederlo,dico,passare,daquellagravitàautorevoleecorrettrice,aunagravitàcompuntaepensierosa.

-Purtroppo!-disseFederigo,-taleèlamiseraeterribilenostracondizione.DobbiamoesigererigorosamentedaglialtriquellocheDiosasenoisaremmoprontiadare:dobbiamogiudicare,correggere,riprendere;eDiosaquelchefaremmonoinelcasostesso,quelcheabbiamfattoincasisomiglianti!Maguais’iodovessiprenderlamiadebolezzapermisuradeldoverealtrui,pernormadelmioinsegnamento!Eppureècertoche,insiemeconledottrine,iodevodareaglialtri l’esempio,nonrendermisimilealdottordella legge,checaricaglialtridipesichenonpossonportare,echeluinontoccherebbeconundito.Ebbene,figliuoloefratello;poichéglierroridiquellichepresiedono,sonospessopiùnotiaglialtrichealoro;sevoisapetech’ioabbia,perpusillanimità,perqualunquerispetto, trascurato qualche mio obbligo, ditemelo francamente, fatemi ravvedere; affinché, dov’è mancato l’esempio, supplisca almeno la confessione.Rimproveratemiliberamentelemiedebolezze;ealloraleparoleacquisterannopiùvalorenellamiabocca,perchésentiretepiùvivamente,chenonsonmie,madiChipuòdareavoieamelaforzanecessariaperfarciòcheprescrivono.

«Ohchesant’uomo!machetormento!-pensavadonAbbondio:-anchesopradisé:purchéfrughi,rimesti,critichi,inquisisca;anchesopradisé».Dissepoiadaltavoce:-oh,monsignore!chemifacelia?Chinonconosceilpettoforte,lozeloimperterritodivossignoriaillustrissima?-Etrasésoggiunse:«anchetroppo».

- Io non vi chiedevo una lode, che mi fa tremare, - disse Federigo, - perché Dio conosce i miei mancamenti, e quello che ne conosco anch’io, basta aconfondermi.Maavreivoluto,vorreicheci confondessimo insiemedavantiaLui,perconfidare insieme.Vorrei,peramorvostro, che intendestequanto lavostracondottasiastataopposta,quantosiaoppostoilvostrolinguaggioallaleggechepurpredicate,esecondolaqualesaretegiudicato.

-Tuttocascaaddossoame,-dissedonAbbondio:-maquestepersonechesonvenutearapportare,nonlehannopoidettod’essersiintrodotteincasamia,atradimento,persorprendermi,eperfareunmatrimoniocontroleregole.

-Mel’hannodetto,figliuolo:maquestom’accora,questom’atterra,chevoidesideriateancoradiscusarvi;chepensiatediscusarvi,accusando;cheprendiatemateriad’accusadaciòchedovrebb’esserpartedellavostraconfessione.Chiglihamessi,nondiconellanecessità,manellatentazionedifarciòchehannofatto?Avrebberoessicercataquellaviairregolare,selalegittimanonfosselorostatachiusa?pensatoainsidiareilpastore,sefosserostatiaccoltinellesuebraccia,aiutati,consigliatidalui?asorprenderlo,senonsifossenascosto?Eaquestivoidatecarico?evisdegnateperché,dopotantesventure,chedico?nelmezzodellasventura,abbiandettounaparoladisfogoalloro,alvostropastore?Cheilricorsodell’oppresso,laquereladell’afflittosianoodiosialmondo,ilmondoètale;manoi!Echeprosarebbestatopervoi,seavesserotaciuto?VitornavacontochelalorocausaandasseinteraalgiudiziodiDio?Nonèpervoiunanuovaragioned’amarquestepersone(egiàtanteragionin’avete),chev’abbiandatooccasionedisentirlavocesinceradelvostrovescovo,chev’abbiandatounmezzodiconoscermeglio,ediscontareinparteilgrandebitocheaveteconloro?Ah!sev’avesseroprovocato,offeso,tormentato,vidirei(edovreiiodirvelo?) d’amarli, appunto per questo. Amateli perché hanno patito, perché patiscono, perché son vostri, perché son deboli, perché avete bisogno d’unperdono,aottenerviilquale,pensatediqualforzapossaesserelaloropreghiera.

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DonAbbondiostavazitto;manonerapiùquelsilenzioforzatoeimpaziente:stavazittocomechihapiùcosedapensarechedadire.Leparolechesentiva,eranconseguenzeinaspettate,applicazioninuove,mad’unadottrinaanticaperònellasuamente,enoncontrastata.Ilmaledeglialtri,dallaconsideraziondelqualel’avevasempredistrattolapauradelproprio,glifacevaoraun’impressionenuova.Esenonsentivatuttoilrimorsochelapredicavolevaprodurre(chéquella stessa paura era sempre lì a far l’ufizio di difensore), ne sentiva però; sentiva un certo dispiacere di sé, una compassioneper gli altri, unmisto ditenerezzaediconfusione.Era,secisilasciapassarequestoparagone,comelostoppinoumidoeammaccatod’unacandela,chepresentatoallafiammad’unagrantorcia,daprincipio fuma,schizza,scoppietta,nonnevuolsapernulla;maalla fines’accendee,beneomale,brucia.Sisarebbeapertamenteaccusato,avrebbepianto,senonfossestatoilpensierodidonRodrigo;matuttaviasimostravaabbastanzacommosso,perchéilcardinaledovesseaccorgersichelesueparolenoneranostatesenzaeffetto.

-Ora,-proseguìquesto,-unofuggitivodacasasua,l’altrainprocintod’abbandonarla,tutt’eduecontroppofortimotividistarnelontani,senzaprobabilitàdiriunirsimaiqui,econtentidisperarecheDioliriuniscaaltrove;ora,purtroppo,nonhannobisognodivoi;purtroppo,voinonaveteoccasionedifarlorodelbene;néilcortonostroprevederepuòscoprirnealcunanell’avvenire.MachisaseDiomisericordiosononveneprepara?Ahnonlelasciatesfuggire!cercatele,stateallevelette,pregatelochelefaccianascere.

-Nonmancherò,monsignore,nonmancherò,davvero,-risposedonAbbondio,conunavoceche,inquelmomento,venivapropriodalcuore.

-Ahsì,figliuolo,sì!-esclamòFederigo;econunadignitàpienad’affetto,concluse:-losailcieloseavreidesideratoditenerconvoitutt’altridiscorsi.Tutt’edueabbiamogiàvissutomolto:losailcielosem’èstatodurodidovercontristarconrimprovericodestavostracanizie,equantosareistatopiùcontentodiconsolarciinsiemedellenostrecurecomuni,de’nostriguai,parlandodellabeatasperanza,allaqualesiamoarrivaticosìvicino.PiacciaaDiocheleparolelequalihopurdovutousarconvoi,servanoavoieame.Nonfatechem’abbiaachiederconto,inquelgiorno,d’avervimantenutoinunufizio,alqualeavetecosìinfelicementemancato.Ricompriamoiltempo:lamezzanotteèvicina;loSposononpuòtardare;teniamoacceselenostrelampade.PresentiamoaDioinostricuorimiseri, vòti, perché Gli piaccia riempirli di quella carità, che ripara al passato, che assicura l’avvenire, che teme e confida, piange e si rallegra, consapienza;chediventainognicasolavirtùdicuiabbiamobisogno.

Cosìdetto,simosse;edonAbbondiogliandòdietro.

Qui l’anonimo ci avvisa che non fu questo il solo abboccamento di que’ due personaggi, né Lucia il solo argomento de’ loro abboccamenti;ma che lui s’èristrettoaquesto,pernonandar lontanodalsoggettoprincipaledelracconto.Eche,per lostessomotivo,nonfaràmenzioned’altrecosenotabili,dettedaFederigointuttoilcorsodellavisita,nédellesueliberalità,nédellediscordiesedate,degliodiantichitrapersone,famiglie,terreintere,spentio(cosach’erapurtroppopiùfrequente)sopiti,nédiqualchebravacciootirannelloammansato,opertuttalavita,operqualchetempo;cosetuttedellequalicen’erasemprepiùomeno,inogniluogodelladiocesidovequell’uomoeccellentefacessequalchesoggiorno.

Dicepoi,che,lamattinaseguente,vennedonnaPrassede,secondoilfissato,aprenderLucia,eacomplimentareilcardinale,ilqualeglielalodò,eraccomandòcaldamente.Luciasi staccòdallamadre,potetepensarconchepianti;euscìdallasuacasetta;disseper lasecondavoltaaddioalpaese, conquelsensodidoppiaamarezza,chesiprovalasciandounluogochefuunicamentecaro,echenonpuòesserlopiù.Maicongediconlamadrenonerangliultimi;perchédonnaPrassedeavevadettochesistarebbeancorqualchegiornoinquellasuavilla,laqualenoneramoltolontana;eAgnesepromiseallafigliad’andarlàatrovarla,adareearicevereunpiùdolorosoaddio.

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Il cardinale era anche lui sulle mosse per continuar la sua visita, quando arrivò, e chiese di parlargli il curato della parrocchia, in cui era il castellodell’innominato. Introdotto, glipresentòungruppoeuna letteradiquel signore, laquale lopregavadi faraccettareallamadrediLucia cento scudid’oroch’erannelgruppo,perservirdidoteallagiovine,operquell’usocheadessesarebbeparsomigliore;lopregavainsiemedidirloro,che,semai,inqualunquetempo,avesserocredutochepotesserenderloroqualcheservizio,lapoveragiovinesapevapurtroppodovestesse;eperlui,quellasarebbeunadellefortunepiùdesiderate.IlcardinalefecesubitochiamareAgnese,leriferìlacommissione,chefusentitaconaltrettantasoddisfazionechemaraviglia;elepresentòilrotolo,ch’essaprese,senzafargrancomplimenti.-Dioglienerendamerito,aquelsignore,-disse:-evossignoriaillustrissimaloringrazitantotanto.Enondicanullaanessuno,perchéquestoèuncertopaese...Miscusi,veda;sobenecheunparsuononvaachiacchierarediquestecose;ma...leim’intende.

Andòacasa,zitta,zitta;sichiuseincamera,svoltòilrotolo,equantunquepreparata,videconammirazione,tuttiinunmucchiettoesuoi,tantidique’ruspi,de’qualinonavevaforsemaivistopiùd’unopervolta,eanchedirado;licontò,penòalquantoametterlidinuovopertaglio,eatenerlilìtutti,chéognimomentofacevanpancia,esgusciavanodallesueditainesperte;ricompostofinalmenteunrotoloallameglio,lomiseinuncencio,nefeceuninvolto,unbatuffoletto,elegatolobene in giro condella cordellina, l’andòa ficcare inun cantucciodel suo saccone. Il restodi quel giorno, non fece altro chemulinare, fardisegnisull’avvenire,esospirar l’indomani.Andataa letto,stettedestaunpezzo,colpensiero incompagniadique’centocheavevasotto:addormentata, livide insogno.All’alba,s’alzòes’incamminòsubitoversolavilla,dov’eraLucia.

Questa,dalcantosuo,quantunquenonlefossediminuitaquellagranripugnanzaaparlardelvoto,pureerarisolutadifarsiforza,ed’aprirseneconlamadreinquell’abboccamento,cheperlungotempodovevachiamarsil’ultimo.

Appenapoteronoessersole,Agnese,conunafacciatuttaanimata,einsiemeavocebassa,comesecifossestatopresentequalchedunoacuinonvolessefarsisentire,cominciò:-hodadirtiunagrancosa;-eleraccontòl’inaspettatafortuna.

-Iddiolobenedica,quelsignore,-disseLucia:-cosìavretedastarbenevoi,epotreteanchefardelbeneaqualchedunaltro.

-Come?-risposeAgnese:-nonvediquantecosepossiamofare,contantidanari?Senti;iononhoaltrochete,chevoidue,possodire;perchéRenzo,dachecominciòadiscorrerti,l’hosempreriguardatocomeunmiofigliuolo.Tuttostachenonglisiaaccadutaqualchedisgrazia,avederechenonhamaifattosapernulla:maeh!deveandartuttomale?Speriamodino,speriamo.Perme,avreiavutocarodi lasciar l’ossanelmiopaese;maorachetunoncipuoistare, ingraziadiquelbirbone,eanchesolamenteapensared’averlovicinocolui,m’èvenuto inodio ilmiopaese:econvoialtri iostoper tutto.Erodisposta, find’allora, avenir convoi altri, anche in capoalmondo;e son sempre statadiquelparere;masenzadanari comesi fa? Intendiora?Que’quattro, chequelpoverinoavevamessidaparte,contantostentoecontantorisparmio,èvenutalagiustizia,ehaspazzatoognicosa;ma,perricompensa,ilSignorehamandatola fortunaanoi.Dunque,quandoavrà trovato ilbandolodi far sapere seèvivo, edov’è, e che intenzioniha, ti vengoaprender ioaMilano; io ti vengoaprendere.Altrevoltemisarebbeparsoungranche;maledisgraziefannodiventardisinvolti;finoaMonzacisonoandata,esocos’èviaggiare.Prendoconmeunuomodiproposito,unparente,comesarebbeadireAlessiodiMaggianico:chéavolerdirproprioinpaese,unuomodipropositononc’è:vengoconlui:giàlaspesalafacciamonoi,e...intendi?

Mavedendo che, in veced’animarsi, Lucia s’andava accorando, e nondimostrava cheuna tenerezza senz’allegria, lasciò il discorso amezzo, e disse: -macos’hai?nontipare?

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-Poveramamma!-esclamòLucia,gettandoleunbraccioalcollo,enascondendoilvisonelsenodilei.

-Cosac’è?-domandòdinuovoansiosamentelamadre.

-Avreidovutodirveloprima,-risposeLucia,alzandoilviso,easciugandosilelacrime;-manonhomaiavutocuore:compatitemi.

-Madìsu,dunque.

-Iononpossopiùessermogliediquelpoverino!

-Come?come?

Lucia,colcapobasso,colpettoansante,lacrimandosenzapiangere,comechiraccontaunacosache,quand’anchedispiacesse,nonsipuòcambiare,rivelòilvoto; e insieme, giungendo lemani, chiese di nuovo perdono allamadre, di non aver parlato fin allora; la pregò di non ridir la cosa ad anima vivente, ed’aiutarlaadadempireciòcheavevapromesso.

Agneseerarimastastupefattaecosternata.Volevasdegnarsidelsilenziotenutoconlei;maigravipensieridelcasosoffogavanoqueldispiaceresuoproprio;voleva dirle: cos’hai fatto? ma le pareva che sarebbe un prendersela col cielo: tanto più che Lucia tornava a dipinger co’ più vivi colori quella notte, ladesolazionecosìnera,elaliberazionecosìimpreveduta,tralequalilapromessaerastatafatta,cosìespressa,cosìsolenne.Eintanto,adAgnesevenivaancheinmentequestoequell’esempio, cheavevasentitoraccontarpiùvolte, che lei stessaavevaraccontatoalla figlia,digastighi stranie terribili,venutiper laviolazionediqualchevoto.Dopoesserrimastaunpococomeincantata,disse:-eoracosafarai?

- Ora, - rispose Lucia, - tocca al Signore a pensarci; al Signore e alla Madonna. Mi son messa nelle lor mani: non m’hanno abbandonata finora; nonm’abbandoneranno ora che... La grazia che chiedo perme al Signore, la sola grazia, dopo la salvazion dell’anima, è chemi faccia tornar con voi: eme laconcederà,sì,melaconcederà.Quelgiorno...inquellacarrozza...ahVerginesantissima!...quegliuomini!...chim’avrebbedettochemimenavanodacoluichemidovevamenareatrovarmiconvoi,ilgiornodopo?

-Manonparlarnesubitoatuamadre!-disseAgneseconunacertastizzettatemperatad’amorevolezzaedipietà.

-Compatitemi;nonavevocuore...echesarebbegiovatod’affliggerviqualchetempoprima?

-ERenzo?-disseAgnese,tentennandoilcapo.`

-Ah!-esclamòLucia,riscotendosi,-iononcidevopensarpiùaquelpoverino.Giàsivedechenoneradestinato...VedetecomeparecheilSignoreciabbiavolutipropriotenerseparati.Echisa...?mano,no:l’avràpreservatoLuida’pericoli,elofaràesserfortunatoanchedipiù,senzadime.

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-Maintanto,-ripreselamadre,-senonfossechetutiseilegatapersempre,atuttoilresto,quandoaRenzononglisiaaccadutaqualchedisgrazia,conque’danariiociavevotrovatorimedio.

-Maque’danari,-replicòLucia,-cisarebberovenuti,s’iononavessipassataquellanotte?ÈilSignorechehavolutochetuttoandassecosì:siafattalasuavolontà-.Elaparolamorìnelpianto.

Aquell’argomentoinaspettato,Agneserimaselìpensierosa.Dopoqualchemomento,Lucia,rattenendoisinghiozzi,riprese:-orachelacosaèfatta,bisognaadattarsidibuonanimo;evoi,poveramamma,voimipoteteaiutare,prima,pregando il Signoreper lavostrapovera figlia, epoi... bisognabenechequelpoverino lo sappia.Pensateci voi, fatemianchequesta carità; chévoi cipotetepensare.Quando sapretedov’è, fategli scrivere, trovateunuomo... appuntovostrocuginoAlessio,cheèunuomoprudenteecaritatevole,ecihasemprevolutobene,enonciarlerà:fategliscriverdaluilacosacom’èandata,dovemisontrovata,comehopatito,echeDiohavolutocosì,echemettailcuoreinpace,ech’iononpossomaimaiesserdinessuno.Efarglicapirlacosaconbuonagrazia,spiegarglichehopromesso,chehopropriofattovoto.QuandosapràchehopromessoallaMadonna...hasempreavutoiltimordiDio.Evoi,laprimavoltacheavretelesuenuove,fatemiscrivere,fatemisapercheèsano;epoi...nonmifatepiùsapernulla.

Agnese,tuttaintenerita,assicuròlafigliacheognicosasifarebbecomedesiderava.

-Vorreidirviun’altracosa,-ripresequesta:-quelpoverino,senonavesseavutoladisgraziadipensareame,nonglisarebbeaccadutociòcheglièaccaduto.Èperilmondo;glihannotroncatoilsuoavviamento,glihannoportatovialasuaroba,que’risparmicheavevafatti,poverino,sapeteperché...Enoiabbiamotantidanari!Ohmamma!giacchéilSignorecihamandatotantobene,equelpoverino,èproprioverocheloriguardavatecomevostro...sì,comeunfigliuolo,oh!fatemezzoperuno;ché,sicuro,Iddiononcimancherà.Cercateun’occasionefidata,emandateglieli,chésailcielocomen’habisogno!

-Ebbene,cosacredi?-risposeAgnese:-glielimanderòdavvero.Poverogiovine!Perchépensituch’iofossicosìcontentadique’danari?Ma...!ioerapropriovenutaquituttacontenta.Basta,ioglielimanderò,poveroRenzo!maanchelui...soquelchedico;certocheidanarifannopiacereachin’habisogno;maquestinonsarannoquellichelofarannoingrassare.

Luciaringraziòlamadrediquellaprontaeliberalecondiscendenza,conunagratitudine,conunaffetto,dafarcapireachil’avesseosservata,cheilsuocuorefacevaancoraamezzoconRenzo,forsepiùcheleimedesimanonlocredesse.

-Esenzadite,chefaròiopoveradonna?-disseAgnese,piangendoanch’essa.

-Eiosenzadivoi,poveramamma?eincasadiforestieri?elaggiùinquelMilano...!MailSignoresaràcontutt’edue;epoicifaràtornareinsieme.Traottoonovemesicirivedremo;ediquiallora,eancheprima,spero,avràaccomodatelecoseLui,perriunirci.LasciamofareaLui.LachiederòsempresempreallaMadonnaquestagrazia.Seavessiqualchealtracosadaoffrirle,lofarei;maètantomisericordiosa,chemel’otterràperniente.

Conquesteedaltresimili,epiùvolteripetuteparoledilamentoediconforto,dirammaricoedirassegnazione,conmolteraccomandazioniepromessedinondirnulla,conmoltelacrime,dopolunghierinnovatiabbracciamenti,ledonnesisepararono,promettendosiavicendadirivedersiilprossimoautunno,alpiùtardi;comeseilmanteneredipendessedaloro,ecomeperòsifasempreincasisimili.

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IntantocominciòapassarmoltotemposenzacheAgnesepotessesapernulladiRenzo.Néletterenéimbasciatedapartedilui,nonneveniva:dituttiquellidelpaese,odelcontorno,acuipotédomandare,nessunonesapevapiùdilei.

Enoneralasolachefacesseinvanounatalricerca:ilcardinalFederigo,chenonavevadettopercerimoniaallepoveredonne,divolerprendereinformazionidelpoverogiovine,avevainfattiscrittosubitoperaverne.TornatopoidallavisitaaMilano,avevaricevutolarispostaincuiglisidicevachenons’erapotutotrovarrecapitodell’indicatosoggetto;cheveramenteerastatoqualchetempoincasad’unsuoparente,neltalpaese,dovenonavevafattodirdisé;ma,unamattina,erascomparsoall’improvviso,equelsuoparentestessononsapevacosanefossestato,enonpotevacheripeterecertevociinariaecontraddittoriechecorrevano,essersiilgiovinearrolatoperilLevante,esserpassatoinGermania,peritonelguadareunfiume:chenonsimancherebbedistareallevelette,semaisipotessesaperqualcosadipiùpositivo,perfarnesubitoparteasuasignoriaillustrissimaereverendissima.

Piùtardi,quelleedaltrevocisisparseroanchenelterritoriodiLecco,evenneroperconseguenzaagliorecchid’Agnese.Lapoveradonnafacevadituttopervenireinchiaroqualfosselavera,perarrivareallafontediquestaediquella,manonriuscivamaiatrovardipiùdiqueldicono,che,anchealgiornod’oggi,bastadaséadattestartantecose.Talora,appenaglien’erastataraccontatauna,venivaunoe ledicevachenoneraveronulla;maperdarglieneincambioun’altra,ugualmentestranaosinistra.Tutteciarle:eccoilfatto.

IlgovernatorediMilanoecapitanogeneraleinItalia,donGonzaloFernandezdiCordova,avevafattoungranfracassocolsignorresidentediVeneziainMilano,perchéunmalandrino,un ladronepubblico,unpromotoredisaccheggioed’omicidio, il famoso LorenzoTramaglino,che,nellemanistessedellagiustizia,avevaeccitatosommossaperfarsiliberare,fosseaccoltoericettatonelterritoriobergamasco.Ilresidenteavearispostochelacosagliriuscivanuova,echescriverebbeaVenezia,perpoterdareasuaeccellenzaquellaspiegazionecheilcasoavesseportato.

AVeneziaavevanpermassimadisecondareedicoltivarel’inclinazionedeglioperaidisetamilanesiatrasportarsinelterritoriobergamasco,equindidifarchecitrovasseromoltivantaggie,soprattuttoquellosenzadicuiognialtroènulla,lasicurezza.Siccomeperò,traduegrossilitiganti,qualchecosa,perpocochesia,bisognasemprecheilterzogoda;cosìBortolofuavvisatoinconfidenza,nonsisadachi,cheRenzononistavabeneinquelpaese,echefarebbemeglioaentrareinqualchealtrafabbrica,cambiandoanchenomeperqualchetempo.Bortolointeseperaria,nondomandòaltro,corseadirlacosaalcugino,lopreseconséinuncalessino,locondusseaunaltrofilatoio,discostodaquelloforsequindicimiglia,elopresentò,sottoilnomed’AntonioRivolta,alpadrone,ch’eranativoancheluidellostatodiMilano,esuoanticoconoscente.Questo,quantunquel’annatafossescarsa,nonsifecepregarearicevereunoperaiocheglieraraccomandatocomeonestoeabile,daungalantuomochesen’intendeva.Allaprovapoi,nonebbechealodarsidell’acquisto;menoche,sulprincipio,glieraparsocheilgiovinedovesseessereunpo’stordito,perché,quandosichiamava:Antonio!lepiùvoltenonrispondeva.

Pocodopo,venneunordinedaVenezia,inistilepacato,alcapitanodiBergamo,cheprendesseedesseinformazione,senellasuagiurisdizione,esegnatamenteneltalpaese,sitrovasseiltalsoggetto.Ilcapitano,fattelesuediligenze,comeavevacapitochesivolevano,trasmiselarispostanegativa,laqualefutrasmessaalresidenteinMilano,chelatrasmettessealgrancancellierechepotrebbetrasmetterlaadonGonzaloFernandezdiCordova.

Nonmancavanpoicuriosi,chevolesserosaperdaBortoloilperchéquelgiovinenonc’erapiù,edovefosseandato.AllaprimadomandaBortolorispondeva:-ma!èscomparso-.Permandarpoiinpaceipiùinsistenti,senzadarlorosospettodiquelchen’eradavvero,avevacredutobenediregalarloro,achil’una,achil’altradellenotiziedanoiriferitedisopra:però,comecoseincerte,cheavevasentitedireanchelui,senzaaverneunriscontropositivo.

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Maquandoladomandaglivennefattapercommissiondelcardinale,senzanominarlo,econuncertoapparatod’importanzaedimistero, lasciandocapirech’erainnomed’ungranpersonaggio,tantopiùBortolos’insospettì,ecredénecessariodirispondersecondoilsolito;anzi,trattandosid’ungranpersonaggio,diedeinunavoltatuttelenotiziecheavevastampateaunaauna,inquellediverseoccorrenze.

NonsicredaperòchedonGonzalo,unsignorediquellasorte,l’avessepropriodavverocolpoverofilatoredimontagna;cheinformatoforsedelpocorispettousato,edellecattiveparoledettedacoluialsuoremoroincatenatoperlagola,volessefarglielapagare;ochelocredesseunsoggettotantopericoloso,daperseguitarloanchefuggitivo,danonlasciarlovivereanche lontano,comeilsenatoromanoconAnnibale.DonGonzaloavevatroppeetroppograncose intesta,perdarsitantopensierode’fattidiRenzo;eseparvechesenedesse,nacquedaunconcorsosingolaredicircostanze,percuiilpoveraccio,senzavolerlo,esenzasaperlonéalloranémai,sitrovò,conunsottilissimoeinvisibilefilo,attaccatoaquelletroppeetroppograncose.

CapitoloXXVII IIGUERRADISUCCESSIONEDIMANTOVAEMONFERRATO(ASTI+ALESSANDRIA) L'imperatore(Asburgo)inunprimomomentononinterviene negandosolol'investitutaaCarloGonzaga.L'investitura perlopiùeraunaformlità,mal'imperatorequestavolta lanega,mettendosiafiancodellaSpagna. Spagna>>DonGonzalo>>AssedioaCasale íî FerranteGonzagaprincipediGuastalla CarloEmanueleIducadiSavoia(moltoattivo) î ígiàvintonellaIguerradisuccessione MantovaeMonferrato mortediVincenzoIIGonzaga(1627a32anni) êê CarloIGonzaga ducadiNeversediRhetel(Francia) ì é ë Francia(Richelieu) Venezia StatopontificioUrbanoVIII

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î ê í molteparoleepochifatti

Giàpiùd'unavoltac'èoccorsodifarmenzionedellaguerracheallorabolliva,perlasuccessioneaglistatidelducaVincenzoGonzaga,secondodiquelnome;mac'èoccorsosempre inmomentidigran fretta: sicchénonabbiammaipotutodarnepiùcheuncennoalla sfuggita.Oraperò, all'intelligenzadelnostroraccontosirichiedepropriod'avernequalchenotiziapiùparticolare.Soncosechechiconoscelastorialedevesapere;masiccome,perungiustosentimentodinoimedesimi,dobbiamsupporrechequest'operanonpossaesserlettasenondaignoranti,cosìnonsaràmalechenediciamoquiquantobastiperinfarinarnechin'avessebisogno.

Abbiamdetto che, allamorte di quel duca, il primo chiamato in linea di successione, Carlo Gonzaga, capo d'un ramo cadetto trapiantato in Francia, dovepossedevaiducatidiNeversediRhetel,eraentratoalpossessodiMantova;eoraaggiungiamo,delMonferrato:chelafrettaappuntocel'avevafattolasciarnellapenna.LacortediMadrid,chevolevaaognipatto(abbiamdettoanchequesto)escluderedaque'due feudi ilnuovoprincipe,eperescluderloavevabisogno d'una ragione (perché le guerre fatte senza una ragione sarebbero ingiuste), s'era dichiarata sostenitrice di quella che pretendevano avere, suMantovaunaltroGonzaga,Ferrante,principediGuastalla;sulMonferratoCarloEmanueleI,ducadiSavoia,eMargheritaGonzaga,duchessavedovadiLorena.DonGonzalo,ch'eradellacasadelgrancapitano,eneportavailnome,echeavevagiàfattolaguerrainFiandra,vogliosooltremododicondurneunainItalia,eraforsequellochefacevapiùfuoco,perchéquestasidichiarasse;e intanto, interpretandol'intenzionieprecorrendogliordinidellacortesuddetta,avevaconclusocolducadiSavoiauntrattatod'invasioneedidivisionedelMonferrato;en'avevapoiottenutafacilmentelaratificazionedalconteduca,facendoglicredermolto agevole l'acquistodiCasale, ch'era il puntopiùdifesodellapartepattuita al redi Spagna.Protestavaperò, innomediquesto,dinonvolereoccuparpaese,senonatitolodideposito,finoallasentenzadell'imperatore;ilquale,inpartepergliufizialtrui,inpartepersuoiproprimotivi,avevaintantonegata l'investituraalnuovoduca,e intimatogli cherilasciassea lui insequestrogli stati controversi: luipoi, sentite leparti, li rimetterebbeachi fossedidovere.CosaallaqualeilNeversnons'eravolutopiegare.

Avevaanche luiamicid'importanza: il cardinalediRichelieu, i signoriveneziani,e ilpapa,ch'era,comeabbiamdetto,UrbanoVIII.Ma ilprimo, impegnatoalloranell'assediodellaRoccellaeinunaguerraconl'Inghilterra,attraversatodalpartitodellareginamadre,Mariade'Medici,contraria,percertisuoimotivi,alla casadiNevers,nonpotevadarechedelle speranze. I venezianinonvolevanmoversi, enemmenodichiararsi, seprimaunesercito francesenon fossecalato in Italia; e, aiutando il duca sottomano, come potevano, con la corte diMadrid e col governatore diMilano stavano sulle proteste, sulle proposte,sull'esortazioni,placideominacciose, secondo imomenti. Ilpaparaccomandava ilNeversagli amici, intercedeva in suo favorepressogli avversari, facevaprogettid'accomodamento;dimettergenteincampononnevolevasapernulla.

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Cosìiduealleatialleoffesepoterono,tantopiùsicuramente,cominciarl'impresaconcertata.IlducadiSavoiaeraentrato,dallasuaparte,nelMonferrato;donGonzaloavevamesso,congranvoglia,l'assedioaCasale;manoncitrovavatuttaquellasoddisfazioneches'eraimmaginato:chenoncredestechenellaguerrasiatuttorose.Lacortenonl'aiutavaasecondade'suoidesidèri,anziglilasciavamancareimezzipiùnecessari;l'alleatol'aiutavatroppo:vogliodireche,dopoaverpresalasuaporzione,andavaspilluzzicandoquellaassegnataalrediSpagna.DonGonzalosenerodevaquantomaisipossadire;matemendo,sefacevaappenaunpo'dirumore,chequelCarloEmanuele,cosìattivone'maneggiemobilene'trattati,comeprodenell'armi,sivoltasseallaFrancia,dovevachiudereunocchio,mandarlagiù,estarezitto.L'assediopoiandavamale,inlungo,ognitantoall'indietro,eperilcontegnosaldo,vigilante,risolutodegliassediati,eperaverluipocagente,e,aldirediqualchestorico,perimoltispropositichefaceva.Suquestonoilasciamolaveritàasuoluogo,dispostianche,quandolacosafosserealmentecosì,atrovarlabellissima,sefucagionecheinquell'impresasiarestatomorto,smozzicato,storpiatoqualcheuomodimeno,e,ceterisparibus,anchesoltantounpo'menodanneggiatiitegolidiCasale.InquestifrangentiricevettelanuovadellasedizionediMilano,eciaccorseinpersona.

Qui,nel ragguagliochegli sidiede, fu fattaanchemenzionedella fuga ribellee clamorosadiRenzo,de' fattiverie supposti ch'eranostati cagionedel suoarresto;eglisiseppeanchedirechequestotales'erarifugiatosulterritoriodiBergamo.Questacircostanzafermòl'attenzionedidonGonzalo.Erainformatodatutt'altraparte,cheaVeneziaavevanoalzatalacresta,perlasommossadiMilano;chedaprincipioavevancredutochesarebbecostrettoalevarl'assediodaCasale,epensavantuttaviachenefosseancorasbalordito,eingranpensiero:tantopiùche,subitodopoquell'avvenimento,eraarrivatalanotizia,sospiratadaque'signorietemutadalui,dellaresadellaRoccella.Escottandoglimolto,ecomeuomoecomepolitico,cheque'signoriavesserountalconcettode'fattisuoi,spiavaognioccasionedipersuaderli,perviad'induzione,chenonavevapersonulladell'anticasicurezza;giacchéildireespressamente:nonhopaura,ècomenondirnulla.Unbuonmezzoèdifareildisgustato,diquerelarsi,direclamare:eperciò,essendovenutoilresidentediVeneziaafargliuncomplimento,eadesplorareinsieme,nellasuafacciaenelsuocontegno,comestessedentrodisé(notatetutto;chéquestaèpoliticadiquellavecchiafine),donGonzalo,dopoaverparlatodeltumulto,leggermenteedauomochehagiàmessoriparoatutto;fecequelfracassochesapeteapropositodiRenzo;comesapeteanchequelchenevenneinconseguenza.Dopo,nons'occupòpiùd'unaffarecosìminutoe, inquantoalui,terminato;equandopoi,chefuunpezzodopo,gliarrivòlarisposta,alcamposopraCasale,dov'eratornato,edoveavevatutt'altripensieri,alzòedimenòlatesta,comeunbacodasetachecerchilafoglia;stettelìunmomento,perfarsitornarvivonellamemoriaquelfatto,dicuinoncirimanevapiùcheun'ombra;sirammentòdellacosa,ebbeun'ideafugaceeconfusadelpersonaggio;passòadaltro,enoncipensòpiù.

MaRenzo, il quale, daquelpoco chegli s'era fatto vederper aria, doveva supporre tutt'altro cheuna così benignanoncuranza, stetteunpezzo senz'altropensieroo,perdirmeglio,senz'altrostudio,chedivivernascosto.Pensatesesistruggevadimandarlesuenuovealledonne,ed'averleloro;mac'eranduegrandifficoltà.Una,cheavrebbedovutoancheluiconfidarsiaunsegretario,perchéilpoverinononsapevascrivere,eneppurleggere,nelsensoestesodellaparola;ese,interrogatodiciò,comeforseviricorderete,daldottorAzzecca-garbugli,avevarispostodisì,nonfuunvanto,unasparata,comesidice;maeralaveritàchelostampatolosapevaleggere,mettendociilsuotempo:loscrittoèunaltropardimaniche.Eradunquecostrettoamettereunterzoapartede'suoiinteressi,d'unsegretocosìgeloso:eunuomochesapessetenerlapennainmano,edicuiunosipotessefidare,aque'tempinonsitrovavacosìfacilmente;tantopiùinunpaesedovenons'avessenessunaanticaconoscenza.L'altradifficoltàerad'avereancheuncorriere;unuomocheandasseappuntodaquelleparti,chevolesseincaricarsidellalettera,edarsidavveroilpensierodirecapitarla;tuttecose,anchequeste,difficiliatrovarsiinunuomosolo.

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Finalmente,cercaericerca,trovòchiscrivesseperlui.Ma,nonsapendoseledonnefosseroancoraaMonza,odove,credébenedifareaccluderlaletteraperAgneseinun'altradirettaalpadreCristoforo.Loscrivanopreseanchel'incaricodifarrecapitareilplico;loconsegnòaunochedovevapassarenonlontanodaPescarenico;costuilolasciò,conmolteraccomandazioni,inun'osteriasullastrada,alpuntopiùvicino;trattandosicheilplicoeraindirizzatoaunconvento,ciarrivò;macosan'avvenissedopo,nons'èmaisaputo.Renzo,nonvedendocomparirrisposta,fecestendereun'altralettera,aundipressocomelaprima,eaccluderlainun'altraaunsuoamicodiLecco,oparentechefosse.Sicercòunaltrolatore,sitrovò;questavoltalaletteraarrivòachieradiretta.AgnesetrottòaMaggianico,selafeceleggereespiegaredaquell'Alessiosuocugino:concertòconluiunarisposta,chequestomiseincarta;sitrovòilmezzodimandarlaadAntonioRivoltanelluogodelsuodomicilio:tuttoquestoperònoncosìprestocomenoiloraccontiamo.Renzoebbelarisposta,efeceriscrivere.Insomma,s'avviòtraleduepartiuncarteggio,nérapidonéregolare,mapure,abalzieadintervalli,continuato.

Maperavereun'ideadiquelcarteggio,bisognasapereunpococomeandasseroalloratalicose,anzicomevadano;perché,inquestoparticolare,credochecisiapocoonulladicambiato.

Ilcontadinochenonsascrivere,echeavrebbebisognodiscrivere,sirivolgeaunocheconoscaquell'arte,scegliendolo,perquantopuò,traquellidellasuacondizione,perchédeglialtrisiperita,osifidapoco;l'informa,conpiùomenoordineechiarezza,degliantecedenti:egliespone,nellastessamaniera,lacosadamettereincarta.Illetterato,parteintende,partefrantende,dàqualcheconsiglio,proponequalchecambiamento,dice:lasciatefareame;piglialapenna,mettecomepuòinformaletterariaipensieridell'altro,licorregge,limigliora,caricalamano,oppuresmorza,lasciaanchefuori,secondogliparechetornimeglioallacosa:perché,nonc'èrimedio,chinesapiùdeglialtrinonvuolesserestrumentomaterialenelleloromani;equandoentranegliaffarialtrui,vuolanchefargliandareunpo'amodosuo.Contuttociò,alletteratosuddettonongliriescesempredidiretuttoquelchevorrebbe;qualchevoltagliaccadedidiretutt'altro:accadeancheanoialtri,chescriviamoperlastampa.Quandolaletteracosìcompostaarrivaallemanidelcorrispondente,cheancheluinonabbiapratica dell'abbiccì, la porta a un altro dotto di quel calibro, il quale gliela legge e gliela spiega. Nascono delle questioni sul modo d'intendere; perchél'interessato, fondandosi sulla cognizione de' fatti antecedenti, pretende che certe parole voglian dire una cosa; il lettore, stando alla pratica che ha dellacomposizione,pretendechenevoglianodireun'altra.Finalmentebisognachechinonsasimettanellemanidichisa,ediaalui l'incaricodellarisposta: laquale,fattasulgustodellaproposta,vapoisoggettaaun'interpretazionesimile.Chese,perdipiù,ilsoggettodellacorrispondenzaèunpo'geloso;sec'entranoaffarisegreti,chenonsivorrebberolasciarcapireaunterzo,casomaichelaletteraandassepersa;se,perquestoriguardo,c'èstataanchel'intenzionepositivadinondir lecoseaffattochiare;allora,perpocochelacorrispondenzaduri, lepartifinisconoaintendersitradi lorocomealtrevolteduescolasticichedaquattr'oredisputasserosull'entelechia:pernonprendereunasimilitudinedacosevive;checiavessepoiatoccarequalchescappellotto.

Ora, il caso de' nostri due corrispondenti era appunto quello che abbiam detto. La prima lettera scritta in nome di Renzo contenevamolte materie. Daprincipio,oltreunraccontodellafuga,moltopiùconciso,maanchepiùarruffatodiquellocheaveteletto,unragguagliodellesuecircostanzeattuali;dalquale,tantoAgnesequanto il suo turcimanno furonoben lontanidi ricavareuncostruttochiaroe intero:avvisosegreto, cambiamentodinome,essersicuro,madovere star nascosto; cose per sé non troppo famigliari a' loro intelletti, e nella lettera dette anche un po' in cifra. C'era poi delle domande affannose,appassionate,su'casidiLucia,conde'cennioscuriedolenti,intornoallevocichen'eranoarrivatefinoaRenzo.C'eranofinalmentesperanzeincerte,elontane,disegnilanciatinell'avvenire,eintantopromesseepreghieredimantenerlafededata,dinonperderlapazienzanéilcoraggio,d'aspettarmiglioricircostanze.

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Dopounpo'di tempo,Agnese trovòunmezzo fidatodi farpervenirenellemanidiRenzounarisposta, co' cinquantascudiassegnatiglidaLucia.Alvedertant'oro,Renzononsapevacosasipensare;econl'animoagitatodaunamaravigliaedaunasospensionechenondavanluogoacontentezza,corseincercadelsegretario,perfarsiinterpretarlalettera,eaverlachiaved'uncosìstranomistero.

Nellalettera, ilsegretariod'Agnese,dopoqualchelamentosullapocachiarezzadellaproposta,passavaadescrivere,conchiarezzaaundipressouguale, latremendastoriadiquellapersona(cosìdiceva);equirendevaragionede'cinquantascudi;poivenivaaparlardelvoto,maperviadiperifrasi,aggiungendo,conparolepiùdiretteeaperte,ilconsigliodimettereilcuoreinpace,edinonpensarcipiù.

Renzo,pocomancòchenonse laprendessecol lettore interprete: tremava, inorridiva,s'infuriava,diquelcheavevacapito,ediquelchenonavevapotutocapire.Treoquattrovoltesifecerileggereilterribilescritto,oraparendoglid'intendermeglio,oradivenendoglibuiociòcheprimaglieraparsochiaro.Einquellafebbredipassioni,vollecheilsegretariomettessesubitomanoallapenna,erispondesse.Dopol'espressionipiùfortichesipossanoimmaginaredipietàediterrorepericasidiLucia,-scrivete,-proseguivadettando,-cheioilcuoreinpacenonlovogliomettere,enonlometteròmai;echenonsonpareridadarsiaunfigliuoloparmio;echeidanarinonlitoccherò;cheliripongo,elitengoindeposito,perladotedellagiovine;chegiàlagiovinedev'essermia;cheiononsodipromessa;echehobensempresentitodirechelaMadonnac'entraperaiutareitribolati,eperottenerdellegrazie,maperfardispettoepermancardiparola,nonl'hosentitomai;echecodestononpuòstare;eche,conquestidanari,abbiamoamettersucasaqui;eche,seorasonounpo'imbrogliato,l'èunaburrascachepasseràpresto-;ecosesimili.

Agnesericevépoiquellalettera,efeceriscrivere;eilcarteggiocontinuò,nellamanieracheabbiamdetto.

Lucia,quandolamadreebbepotuto,nonsoperqualmezzo,farlesaperechequeltaleeravivoeinsalvoeavvertito,sentìungransollievo,enondesideravapiùaltro,senonchesidimenticassedilei;o,perdirlacosaproprioaunpuntino,chepensasseadimenticarla.Dalcantosuo,facevacentovoltealgiornounarisoluzionesimileriguardoalui;eadopravaancheognimezzo,permandarlaadeffetto.Stavaassiduaallavoro,cercavad'occuparsituttainquello:quandol'immaginediRenzolesipresentava,eleiadireoacantareorazioniamente.Maquell'immagine,propriocomeseavesseavutomalizia,nonvenivaperlopiù,cosìallascoperta;s'introducevadisoppiattodietroall'altre,inmodochelamentenons'accorgessed'averlaricevuta,senondopoqualchetempochelac'era.IlpensierodiLuciastavaspessoconlamadre:comenoncisarebbestato?eilRenzoidealevenivapianpianoamettersiinterzo,comeilrealeavevafattotantevolte.Cosìcontutte lepersone, in tutti i luoghi, in tutte lememoriedelpassato,coluisivenivaa ficcare.Ese lapoverinasi lasciavaandarqualchevoltaafantasticarsulsuoavvenire,anchelìcomparivacolui,perdire,senonaltro:ioabuoncontononcisarò.Però,seilnonpensarealuieraimpresadisperata,apensarcimeno,emenointensamentecheilcuoreavrebbevoluto,Luciaciriuscivafinoauncertosegno:cisarebbeancheriuscitameglio,sefossestatasolaavolerlo.Mac'eradonnaPrassede,laquale,tuttaimpegnatadalcantosuoalevarledall'animocolui,nonavevatrovatomigliorespedientechediparlarglienespesso.-Ebbene?-lediceva:-noncipensiampiùacolui?

-Iononpensoanessuno,-rispondevaLucia.

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DonnaPrassedenons'appagavad'unarispostasimile;replicavachecivolevanfattienonparole;sidiffondevaaparlaresulcostumedellegiovani, lequali,diceva,-quandohannonelcuoreunoscapestrato(edèlìcheinclinanosempre),nonselostaccanpiù.Unpartitoonesto,ragionevole,d'ungalantuomo,d'unuomoassestato,che,perqualcheaccidente,vadaamonte,sonsubitorassegnate;maunrompicollo,èpiagaincurabile-.Ealloraprincipiavailpanegiricodelpoveroassente,delbirbantevenutoaMilano,perrubareescannare;evolevafarconfessareaLucia lebricconatechecoluidovevaaver fatte,sicuramenteanchealsuopaese.

Lucia, con la voce tremante di vergogna, di dolore, e di quello sdegno che poteva aver luogo nel suo animo dolce e nella sua umile fortuna, assicurava eattestava,che,alsuopaese,quelpoverettononavevamaifattoparlardisé,altrocheinbene;avrebbevoluto,diceva,chefossepresentequalchedunodilà,perfarglifartestimonianza.Anchesull'avventurediMilano,dellequalinonerabeninformata,lodifendeva,appuntoconlacognizionecheavevadiluiede'suoiportamentifinodallafanciullezza.Lodifendevaosiproponevadidifenderlo,perpurodoveredicarità,peramoredelvero,e,adirpropriolaparolaconlaqualespiegavaasestessailsuosentimento,comeprossimo.MadaquesteapologiedonnaPrassedericavavanuoviargomentiperconvincerLucia,cheilsuocuore era ancorapersodietro a colui. E per verità, in que'momenti, non saprei bendire come la cosa stesse. L'indegno ritratto che la vecchia facevadelpoverino,risvegliava,peropposizione,piùvivaepiùdistintachemai,nellamentedellagiovinel'ideachevis'eraformatainunacosìlungaconsuetudine;lerimembranzecompressea forza, si svolgevano in folla; l'avversionee ildisprezzorichiamavano tantiantichimotividi stima; l'odiociecoeviolento facevasorgerpiùfortelapietà:econquestiaffetti,chisaquantocipotesseessereononesserediquell'altrochedietroadessis'introducecosìfacilmenteneglianimi;figuriamocicosafaràinquelli,dondesitrattidiscacciarloperforza.Siacomesisia,ildiscorso,perlapartediLucia,nonsarebbemaiandatomoltoinlungo;chéleparolefinivanprestoinpianto.

Se donna Prassede fosse stata spinta a trattarla in quellamaniera da qualche odio inveterato contro di lei, forse quelle lacrime l'avrebbero, tocca e fattasmettere;maparlandoafindibene,tiravaavanti,senzalasciarsismovere:comeigemiti,igridisupplichevoli,potrannobentrattenerel'armed'unnemico,manonilferrod'unchirurgo.Fattoperòbeneilsuodovereperquellavolta,dallestoccateeda'rabbuffivenivaall'esortazioni,aiconsigli,conditianchediqualchelode,pertemperarcosìl'agrocoldolce,eottenermegliol'effetto,operandosull'animointuttiiversi.Certo,diquellebaruffe(cheavevansempreaundipressolostessoprincipio,mezzoefine),nonrimanevaallabuonaLuciapropriamenteastiocontrol'acerbapredicatrice, laqualepoinelrestolatrattavacongrandolcezza;eancheinquesto,sivedevaunabuonaintenzione.Lerimanevabensìunribollimento,unasollevazionedipensieried'affettitale,checivolevamoltotempoemoltafaticapertornareaquellaqualunquecalmadiprima.

Buonperlei,chenoneralasolaacuidonnaPrassedeavesseafardelbene;sicchélebaruffenonpotevanoessercosìfrequenti.Oltreilrestodellaservitù,tutticervellicheavevanbisogno,piùomeno,d'esserraddirizzatieguidati;oltretuttel'altreoccasionidiprestarlostessoufizio,perbuoncuore,amolticoncuinoneraobbligataaniente:occasionichecercava,senons'offrivandasé;avevaanchecinque figlie;nessuna incasa,mache ledavanpiùdapensare,chesecifosserostate.Treeranmonache,duemaritate;edonnaPrassedesitrovavanaturalmenteavertremonasterieduecaseacuisoprintendere:impresavastaecomplicata,etantopiùfaticosa,cheduemariti,spalleggiatidapadri,damadri,dafratelli,etrebadesse,fiancheggiatedaaltredignitàedamoltemonache,nonvolevanoaccettarelasuasoprintendenza.Eraunaguerra,anzicinqueguerre,coperte,gentili,finoauncertosegno,maviveesenzatregua:eraintuttique'luoghiun'attenzionecontinuaascansarelasuapremura,achiuderl'aditoa'suoipareri,aeluderelesuerichieste,afarchefossealbuio,piùchesipoteva,

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d'ogniaffare.Nonparlode'contrasti,delledifficoltàcheincontravanelmaneggiod'altriaffarianchepiùestranei:sisacheagliuominiilbenebisogna,lepiùvolte,farloperforza.Doveilsuozelopotevaesercitarsiliberamente,eraincasa:lìognipersonaerasoggetta,intuttoepertutto,allasuaautorità,fuorchédonFerrante,colqualelecoseandavanoinunmodoaffattoparticolare.

Uomodistudio,nonglipiacevanédicomandarenéd'ubbidire.Che,intuttelecosedicasa,lasignoramogliefosselapadrona,allabuon'ora;maluiservo,no.Ese,pregato,leprestavaaun'occorrenzal'ufiziodellapenna,eraperchéciavevailsuogenio;delrimanente,ancheinquestosapevadirdino,quandononfossepersuasodiciòcheleivolevafargliscrivere.-Las'ingegni,-dicevainque'casi;-facciadasé,giacchélacosalepartantochiara-.DonnaPrassede,dopoavertentatoperqualchetempo,einutilmente,ditirarlodallasciarfarealfare,s'eraristrettaabrontolarespessocontrodilui,anominarlounoschivafatiche,unuomofissonellesueidee,unletterato;titolonelquale,insiemeconlastizza,c'entravaancheunpo'dicompiacenza.

DonFerrantepassavadigrand'orenelsuostudio,doveavevaunaraccoltadilibriconsiderabile,pocomenoditrecentovolumi:tuttarobascelta,tutteoperedellepiùriputate,invariematerie;inognunadellequalierapiùomenoversato.Nell'astrologia,eratenuto,econragione,perpiùcheundilettante;perchénonnepossedevasoltantoquellenozionigeneriche,equelvocabolariocomune,d'influssi,d'aspetti,dicongiunzioni;masapevaparlareaproposito,ecomedallacattedra,delledodicicasedelcielo,de'circolimassimi,de'gradilucidietenebrosi,d'esaltazioneedideiezione,ditransitiedirivoluzioni,de'princìpiinsommapiùcertiepiùreconditidellascienza.Ederanforsevent'anniche,indisputefrequentielunghe,sostenevaladomificazionedelCardanocontrounaltrodottoattaccatoferocementeaquelladell'Alcabizio,permeraostinazione,dicevadonFerrante;ilquale,riconoscendovolentierilasuperioritàdegliantichi,nonpotevaperòsoffrirequelnonvolerdarragionea'moderni,anchedovel'hannochiarachelavedrebbeognuno.Conoscevaanche,piùchemediocremente,lastoriadellascienza;sapevaaunbisognocitarelepiùcelebripredizioniavverate,eragionarsottilmenteederuditamentesopraaltrecelebripredizioniandateavòto,perdimostrarchelacolpanoneradellascienza,madichinonl'avevasaputaadoprarbene.

Della filosofia antica aveva imparatoquantopotevabastare, e n'andavadi continuo imparandodi più, dalla letturadiDiogeneLaerzio. Siccomeperòque'sistemi,perquantosianbelli,nonsipuòadottarlitutti;e,avoleresserfilosofo,bisognascegliereunautore,cosìdonFerranteavevasceltoAristotile,ilquale,comedicevalui,nonènéanticonémoderno;èilfilosofo.Avevaanchevarieoperede'piùsaviesottiliseguacidilui,traimoderni:quellede'suoiimpugnatorinonavevamaivolutoleggerle,pernonbuttarviailtempo,diceva;nécomprarle,pernonbuttarviaidanari.Pereccezioneperò,davaluogonellasualibreriaaque'celebriventiduelibriDesubtilitate,eaqualchealtr'operaantiperipateticadelCardano,ingraziadelsuovaloreinastrologia;dicendochechiavevapotutoscrivereiltrattatoDerestitutionetemporumetmotuumcoelestium,eillibroDuodecimgeniturarum,meritavad'essereascoltato,anchequandospropositava;eche ilgrandifettodiquell'uomoerastatod'aver troppo ingegno;echenessunosipuò immaginaredovesarebbearrivato,anche in filosofia,se fossestatosempre nella strada retta.Del rimanente, quantunque, nel giudizio de' dotti, don Ferrante passasse per unperipatetico consumato, non ostante a lui nonparevadisaperneabbastanza;epiùd'unavoltadisse,congranmodestia,chel'essenza,gliuniversali,l'animadelmondo,elanaturadellecosenonerancosetantochiare,quantosipotrebbecredere.

Dellafilosofianaturales'erafattopiùunpassatempocheunostudio;l'operestessed'Aristotilesuquestamateria,equellediPlinioleavevapiuttostolettechestudiate:nondimeno,conquestalettura,conlenotizieraccolteincidentementeda'trattatidifilosofiagenerale,conqualchescorsadataallaMagianaturale

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delPorta,alletrestorielapidum,animalium,plantarum,delCardano,alTrattatodell'erbe,dellepiante,deglianimali,d'AlbertoMagno,aqualchealtr'operadiminorconto,sapevaa tempotrattenereunaconversazioneragionandodellevirtùpiùmirabiliedellecuriositàpiùsingolaridimoltisemplici;descrivendoesattamenteleformeel'abitudinidellesireneedell'unicafenice;spiegandocomelasalamandrastianelfuocosenzabruciare:comelaremora,quelpesciolino,abbialaforzael'abilitàdifermaredipuntoinbianco,inaltomare,qualunquegrannave;comelegoccioledellarugiadadiventinperleinsenodelleconchiglie;come ilcameleontesicibid'aria;comedalghiaccio lentamente indurato,con l'andarde'secoli, si formi ilcristallo;ealtride'piùmaravigliosisegretidellanatura.

Inquellidellamagiaedellastregonerias'erainternatodipiù,trattandosi,diceilnostroanonimo,discienzamoltopiùinvogaepiùnecessaria,enellaqualeifattisonodimoltomaggioreimportanza,epiùamano,dapoterliverificare.Nonc'èbisognodidireche,inuntalestudio,nonavevamaiavutaaltramirached'istruirsiediconoscerea fondo lepessimeartide'maliardi,perpoterseneguardare,edifendere.E,con lascortaprincipalmentedelgranMartinoDelrio(l'uomodellascienza),eraingradodidiscorrereexprofessodelmaleficioamatorio,delmaleficiosonnifero,delmaleficioostile,edell'infinitespecieche,purtroppo,diceancoral'anonimo,sivedonoinpraticaallagiornata,diquestitregenericapitalidimalìe,coneffetticosìdolorosi.UgualmentevasteefondateeranlecognizionididonFerranteinfattodistoria,specialmenteuniversale:nellaqualeisuoiautorieranoilTarcagnota,ilDolce,ilBugatti,ilCampana,ilGuazzo,ipiùriputatiinsomma.

Ma cos'è mai la storia, diceva spesso don Ferrante, senza la politica? Una guida che cammina, cammina, con nessuno dietro che impari la strada, e perconseguenzabuttaviaisuoipassi;comelapoliticasenzalastoriaèunochecamminasenzaguida.C'eradunquene'suoiscaffaliunpalchettoassegnatoaglistatisti;dove,tramoltidipiccolamole,edifamasecondaria,spiccavanoilBodino,ilCavalcanti,ilSansovino,ilParuta,ilBoccalini.DueperòeranoilibrichedonFerranteanteponevaatutti,edigranlunga,inquestamateria;dueche,finoauncertotempo,fusolitodichiamareiprimi,senzamaipotersirisolvereaqualde'dueconvenisseunicamentequelgrado:l'uno,ilPrincipeeiDiscorsidelcelebresegretariofiorentino;mariolosì,dicevadonFerrante,maprofondo:l'altro, laRagiondiStatodelnonmencelebreGiovanniBotero;galantuomosì,dicevapure,maacuto.Ma,pocoprimadel temponelqualeècircoscritta lanostrastoria,eravenutofuoriillibrocheterminòlaquestionedelprimato,passandoavantiancheall'operedique'duematadori,dicevadonFerrante;illibroincuisitrovanracchiuseecomestillatetuttelemalizie,perpoterleconoscere,etuttelevirtù,perpoterlepraticare;quellibropiccino,matuttod'oro;inunaparola,loStatistaRegnantedidonValerianoCastiglione,diquell'uomoceleberrimo,dicuisipuòdire,cheipiùgranletteratiloesaltavanoagara,eipiùgranpersonaggifacevanoarubarselo;diquell'uomo,cheilpapaUrbanoVIIIonorò,comeènoto,dimagnifichelodi;cheilcardinalBorgheseeilvicerèdiNapoli,donPietrodiToledo,sollecitaronoadescrivere,ilprimoifattidipapaPaoloV,l'altroleguerredelrecattolicoinItalia,l'unoel'altroinvano;diquell'uomo,cheLuigiXIII,rediFrancia,persuggerimentodelcardinaldiRichelieu,nominòsuoistoriografo;acuiilducaCarloEmanuelediSavoiaconferìlastessacarica;inlodedi cui,per tralasciarealtregloriose testimonianze, laduchessaCristina, figliadel cristianissimoreEnrico IV,poté inundiploma, conmoltialtri titoli,annoverare"lacertezzadellafamach'egliottieneinItalia,diprimoscrittorede'nostritempi".

Mase,intuttelescienzesuddette,donFerrantepotevadirsiaddottrinato,unacen'eraincuimeritavaegodevailtitolodiprofessore:lascienzacavalleresca.Nonsoloneragionavaconveropossesso,mapregatofrequentemented'intervenireinaffarid'onore,davasemprequalchedecisione.Avevanellasualibreria,esipuòdireintesta,leoperedegliscrittoripiùriputatiintalmateria:ParidedalPozzo,FaustodaLongiano,l'Urrea,ilMuzio,ilRomei,l'Albergato,ilForno

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primoeilFornosecondodiTorquatoTasso,dicuiavevaancheinpronto,eaunbisognosapevacitareamemoriatuttiipassicosìdellaGerusalemmeLiberata,comedellaConquistata,chepossonofartestoinmateriadicavalleria.L'autoreperòdegliautori,nelsuoconcetto,erailnostrocelebreFrancescoBirago,concuisitrovòanche,piùd'unavolta,adargiudiziosopracasid'onore;eilquale,dalcantosuo,parlavadidonFerranteinterminidistimaparticolare.EfindaquandovennerfuoriiDiscorsiCavallereschidiquell'insignescrittore,donFerrantepronosticò,senzaesitazione,chequest'operaavrebberovinatal'autoritàdell'Olevano,esarebberimasta,insiemeconl'altresuenobilisorelle,comecodicediprimariaautoritàpressoaiposteri:profezia,dicel'anonimo,cheognunpuòvederecomesisiaavverata.

Daquestopassapoiallelettereamene;manoicominciamoadubitareseveramenteillettoreabbiaunagranvogliad'andaravanticonluiinquestarassegna,anziatemeredinonavergiàbuscatoiltitolodicopiatorservilepernoi,equellodiseccatoredadividersiconl'anonimosullodato,peraverlobonariamenteseguitofinqui,incosaestraneaalraccontoprincipale,enellaqualeprobabilmentenons'ètantodisteso,cheperisfoggiardottrina,efarvederechenoneraindietrodelsuosecolo.Però,lasciandoscrittoquelcheèscritto,pernonperderlanostrafatica,ometteremoilrimanente,perrimetterciinistrada:tantopiùchene abbiamounbel pezzodapercorrere, senza incontrare alcunde' nostri personaggi, e unopiù lungo ancora, primadi trovar quelli ai fatti de' qualicertamenteillettores'interessadipiù,seaqualchecosas'interessaintuttoquesto.

Finoall'autunnodelseguenteanno1629,rimaserotutti,chipervolontà,chiperforza,nellostatoaundipressoincuigliabbiamlasciati,senzacheadalcunoaccadesse,néchealcunaltropotessefarcosadegnad'esserriferita.Vennel'autunno, incuiAgneseeLuciaavevanfattocontodiritrovarsi insieme:maungrandeavvenimentopubblicomandòquelcontoall'aria:efuquestocertamenteunode'suoipiùpiccolieffetti.Seguironpoialtrigrandiavvenimenti,cheperònonportarononessuncambiamentonotabilenellasortede'nostripersonaggi.Finalmentenuovicasi,piùgenerali,piùforti,piùestremi,arrivaronoanchefinoaloro,finoagliinfimidiloro,secondolascaladelmondo:comeunturbinevasto,incalzante,vagabondo,scoscendendoesbarbandoalberi,arruffandotetti,scoprendocampanili,abbattendomuraglie,esbattendonequaelàirottami,sollevaancheifuscellinascostitral'erba,vaacercarenegliangolilefogliepasseeleggieri,cheunminorventoviavevaconfinate,eleportaingiroinvoltenellasuarapina.

Ora, perché i fatti privati che ci rimangon da raccontare, riescan chiari, dobbiamo assolutamente premettere un racconto alla meglio di quei pubblici,prendendolaancheunpo'dalontano.

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CapitoloXXVIII

DopoquellasedizionedelgiornodisanMartinoedelseguente,parvechel'abbondanzafossetornatainMilano,comepermiracolo.Paneinquantitàdatuttiifornai;ilprezzo,comenell'annatemigliori;lefarineaproporzione.Coloroche,inque'duegiorni,s'eranoaddatiaurlareoafaranchequalcosadipiù,avevanoora (menoalcuni pochi stati presi) di che lodarsi: e non crediate che sene stessero, appena cessatoquel primo spaventodelle catture. Sullepiazze, sullecantonate,nellebettole,erauntripudiopalese,uncongratularsieunvantarsitra'dentid'avertrovatalamanieradifarrinviliareilpane.Inmezzoperòallafestaeallabaldanza,c'era(ecomenoncisarebbestata?)un'inquietudine,unpresentimentochelacosanonavesseadurare.Assediavanoifornaieifarinaioli,comegiàavevanfattoinquell'altrafattiziaepasseggieraabbondanzaprodottadallaprimatariffad'AntonioFerrer;tutticonsumavanosenzarisparmio;chiavevaqualchequattrinodaparte,l'investivainpaneeinfarine;facevanmagazzinodellecasse,dellebotticine,dellecaldaie.Così,facendoagaraagoderdelbuonmercatopresente,nerendevano,nondicoimpossibilelalungadurata,chegiàloerapersé,masemprepiùdifficileanchelacontinuazionemomentanea.Edeccoche,il15dinovembre,AntonioFerrer,DeordendeSuExcelencia,pubblicòunagrida,conlaquale,achiunqueavessegranaglieofarineincasa,venivaproibitodicomprarnenépuntonépoco,eadognunodicomprarpane,perpiùcheilbisognodiduegiorni,sottopenepecuniarieecorporali,all'arbitriodiSuaEccellenza;intimazioneachitoccavaperufizio,eaognipersona,didenunziareitrasgressori;ordinea'giudici,difarricerchenellecasechepotesserovenirloro indicate; insiemeperò,nuovocomandoa' fornaidi tener lebottegheben fornitedipane,sottopenaincasodimancamento,dicinqueannidigalera,etmaggiore,all'arbitriodiS.E.Chisaimmaginarsiunagridataleeseguita,deveavereunabellaimmaginazione;ecerto,setuttequellechesipubblicavanoinqueltempoeranoeseguite,ilducatodiMilanodovevaaverealmenotantagenteinmare,quantanepossaavereoralagranBretagna.

Siacom'essersivoglia,ordinandoaifornaidifartantopane,bisognavaanchefareinmodochelamateriadelpanenonmancasseloro.S'eraimmaginato(comesempreintempodicarestiarinasceunostudiodiridurreinpanede'prodottiched'ordinariosiconsumanosott'altraforma),s'era,dico,immaginatodifarentrareilrisonelcompostodelpanedettodimistura.Il23dinovembre,gridachesequestra,agliordinidelvicarioede'dodicidiprovvisione,lametàdelrisovestito(risonelodicevanoqui,elodicontuttora)cheognunopossegga;penaachiunquenedispongasenzailpermessodique'signori,laperditadelladerrata,eunamultaditrescudipermoggio.È,comeognunvede,lapiùonesta.

Maquestorisobisognavapagarlo,eunprezzotropposproporzionatodaquellodelpane.Ilcaricodisupplireall'enormedifferenzaerastatoimpostoallacittà;ma il Consiglio de' decurioni, che l'aveva assunto per essa, deliberò, lo stesso giorno 23 di novembre, di rappresentare al governatore l'impossibilità disostenerlopiùalungo.Eilgovernatore,congridadel7didicembre,fissòilprezzodelrisosuddettoaliredodiciilmoggio:achinechiedessedipiù,comeachiricusassedivendere,intimòlaperditadelladerrataeunamultaaltrettantovalore,etmaggiorpenapecuniariaetancoracorporalesinoallagalera,all'arbitriodiS.E.,secondolaqualitàde'casietdellepersone.

Alrisobrillatoeragiàstatofissatoilprezzoprimadellasommossa;comeprobabilmentelatariffao,perusarequelladenominazioneceleberrimanegliannalimoderni,ilmaximumdelgranoedell'altregranagliepiùordinariesaràstatofissatoconaltregride,chenonc'èavvenutodivedere.

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MantenutocosìilpaneelafarinaabuonmercatoinMilano,nevenivadiconseguenzachedallacampagnaaccorressegenteaprocessioneacomprarne.DonGonzalo,perriparareaquesto,comedicelui,inconveniente,proibì,conun'altragridadel15didicembre,diportarfuoridellacittàpane,perpiùdelvalorediventisoldi;penalaperditadelpanemedesimo,eventicinquescudi,etincasodiinhabilità'diduetrattidicordainpublico,etmaggiorpenaancora,secondoilsolito,all'arbitriodiS.E.Il22dellostessomese(enonsivedeperchécosìtardi),pubblicòunordinesomiglianteperlefarineeperigrani.

Lamoltitudineavevavolutofarnascerel'abbondanzacolsaccheggioeconl'incendio;ilgovernovolevamantenerlaconlagaleraeconlacorda.Imezzieranoconvenientitraloro;macosaavesseroafarecolfine,illettorelovede:comevalesseroinfattoadottenerlo,lovedràamomenti.Èpoifacileanchevedere,enoninutilel'osservarecometraqueglistraniprovvedimenticisiaperòunaconnessionenecessaria:ognunoeraunaconseguenzainevitabiledell'antecedente,etuttidelprimo,chefissavaalpaneunprezzocosìlontanodalprezzoreale,daquellocioèchesarebberisultatonaturalmentedallaproporzionetrailbisognoe laquantità.Allamoltitudineun taleespedienteèsempreparso,ehasempredovutoparere,quantoconformeall'equità,altrettantosempliceeagevoleamettersiinesecuzione:èquindicosanaturaleche,nell'angustieene'patimentidellacarestia,essalodesideri,l'implorie,sepuò,l'imponga.Dimanoinmanopoicheleconseguenzesifannosentire,convienechecoloroacuitocca,vadanoalriparodiciascheduna,conunaleggelaqualeproibiscaagliuominidifarquelloacheeranportatidall'antecedente.Cisipermettad'osservarquidipassaggiounacombinazionesingolare.Inunpaeseeinun'epocavicina,nell'epocalapiùclamorosaelapiùnotabiledellastoriamoderna,siricorse,incircostanzesimili,asimiliespedienti(imedesimi,sipotrebbequasidire,nellasostanza,conlasoladifferenzadiproporzione,eaundipressonelmedesimoordine)adontade'tempitantocambiati,edellecognizionicresciuteinEuropa,einquelpaeseforsepiùchealtrove;eciòprincipalmenteperché lagranmassapopolare,allaqualequellecognizioninoneranoarrivate,poté farprevalerea lungo ilsuogiudizio,eforzare,comecolàsidice,lamanoaquellichefacevanlalegge.

Così, tornando a noi, due erano stati, alla fin de' conti, i frutti principali della sommossa; guasto e perdita effettiva di viveri, nella sommossamedesima;consumo,fincheduròlatariffa,largo,spensierato,senzamisura,aspesediquelpocograno,chepurdovevabastarefinoallanuovaraccolta.Aquestieffettigeneralis'aggiungaquattrodisgraziati,impiccaticomecapideltumulto:duedavantialfornodellegrucce,dueincimadellastradadov'eralacasadelvicariodiprovvisione.

Delresto,lerelazionistorichedique'tempisonfattecosìacaso,chenoncisitrovaneppurlanotiziadelcomeedelquandocessassequellatariffaviolenta.Se,inmancanzadinotiziepositive,èlecitoproporcongetture,noiincliniamoacrederechesiastataabolitapocoprimaopocodopoil24didicembre,chefuilgiornodiquell'esecuzione.Einquantoallegride,dopol'ultimacheabbiamcitatadel22dellostessomese,nonnetroviamoaltreinmateriadigrasce;sianesseperite,osianosfuggiteallenostrericerche,osiafinalmentecheilgoverno,disanimato,senonammaestratodall'inefficaciadique'suoirimedi,esopraffattodallecose,leabbiaabbandonateallorocorso.Troviamobensìnellerelazionidipiùd'unostorico(inclinati,com'erano,piùadescrivergrand'avvenimenti,cheanotarne lecagionie ilprogresso) il ritrattodelpaese,edellacittàprincipalmente,nell'invernoavanzatoenellaprimavera,quando lacagiondelmale, lasproporzionecioètraiviverieilbisogno,nondistrutta,anziaccresciutada'rimedichenesospeserotemporariamenteglieffetti,eneppuredaun'introduzionesufficientedigranaglieestere,allaqualeostavanol'insufficienzade'mezzipubblicieprivati,lapenuriade'paesicirconvicini,lascarsezza,lalentezzaeivincolidelcommercio,eleleggistessetendentiaprodurreemantenereilprezzobasso,quando,dico,lacagionveradellacarestia,operdirmeglio,lacarestiastessaoperavasenzaritegno,econtuttalasuaforza.Edeccolacopiadiquelritrattodoloroso.

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Aognipasso,botteghechiuse;lefabbricheingranpartedeserte;lestrade,unindicibilespettacolo,uncorsoincessantedimiserie,unsoggiornoperpetuodipatimenti.Gliaccattonidimestiere,diventatiorailminornumero,confusieperdutiinunanuovamoltitudine,ridottialitigarl'elemosinaconquellitalvoltadacui in altri giorni l'avevan ricevuta. Garzoni e giovani licenziati da padroni di bottega, che, scemato o mancato affatto il guadagno giornaliero, vivevanostentatamente degli avanzi e del capitale; de' padroni stessi, per cui il cessar delle faccende era stato fallimento e rovina; operai, e anchemaestri d'ognimanifatturaed'ogn'arte,dellepiùcomunicomedellepiùraffinate,dellepiùnecessariecomediquelledilusso,vagantidiportainporta,distradainistrada,appoggiatiallecantonate,accovacciatisullelastre,lungolecaseelechiese,chiedendopietosamentel'elemosina,oesitantitrailbisognoeunavergognanonancordomata,smunti,spossati,rabbrividitidalfreddoedallafamene'pannilogoriescarsi,macheinmoltiserbavanoancoraisegnid'un'anticaagiatezza;comenell'inerziaenell'avvilimento,comparivanonsoqualeindiziod'abitudinioperoseefranche.Mescolatitra ladeplorabileturba,enonpiccolapartediessa,servitori licenziatidapadronicadutialloradallamediocritànellastrettezza,ochequantunquefacoltosissimisitrovavanoinabili, inunataleannata,amantenere quella solita pompa di seguito. E a tutti questi diversi indigenti s'aggiunga un numero d'altri, avvezzi in parte a vivere del guadagno di essi:bambini,donne,vecchi,aggruppatico'loroantichisostenitori,odispersiinaltrepartiall'accatto.

C'eranpure,esidistinguevanoaiciuffiarruffati,aicencisfarzosi,oancheauncertononsochenelportamentoenelgesto,aquelmarchiocheleconsuetudinistampanosu'visi, tantopiùrilevatoechiaro,quantopiùsonostrane,moltidiquellagenìade'braviche,perduto,per lacondizioncomune,quel loropanescellerato,neandavanchiedendopercarità.Domatidallafame,nongareggiandoconglialtrichedipreghiere,spauriti,incantati,sistrascicavanperlestradecheavevanopertantotempopasseggiateatestaalta,conisguardosospettosoeferoce,vestitidi livreericcheebizzarre,congranpenne,guarnitidiricchearmi,attillati,profumati;eparavanoumilmentelamano,chetantevolteavevanoalzatainsolenteaminacciare,otraditriceaferire.

Maforseilpiùbruttoeinsiemeilpiùcompassionevolespettacoloeranoicontadini,scompagnati,acoppie,afamiglieintere;mariti,mogli,conbambiniincollo,oattaccatidietrolespalle,conragazziperlamano,convecchidietro.Alcuniche,invaseespogliatelelorocasedallasoldatesca,alloggiatalìodipassaggio,n'eranfuggitidisperatamente;etraquesticen'eradiquelliche,perfarpiùcompassione,ecomeperdistinzionedimiseria,facevanvedereilividielemarginide' colpi ricevuti nel difendere quelle loro poche ultime provvisioni, o scappando da una sfrenatezza cieca e brutale. Altri, andati esenti da quel flagelloparticolare,maspintidaque'duedacuinessunangoloerastatoimmune,lasterilitàelegravezze,piùesorbitantichemaipersoddisfareaciòchesichiamavaibisognidellaguerra,eranvenuti,venivanoallacittà,comeasedeanticaeadultimoasilodiricchezzaedipiamunificenza.Sipotevandistingueregliarrivatidifresco,piùancoracheall'andareincertoeall'arianuova,aunfaremaravigliatoeindispettitoditrovareunatalpiena,unatalerivalitàdimiseria,alterminedove avevan creduto di comparire oggetti singolari di compassione, e d'attirare a sé gli sguardi e i soccorsi. Gli altri che da più omen tempo giravano eabitavanolestradedellacittà,tenendosirittico'sussidiottenutiotoccaticomeinsorte,inunatantasproporzionetraimezzieilbisogno,avevandipintane'voltienegliattiunapiùcupaestancacosternazione.Vestitidiversamente,quellicheancorasipotevanodirvestiti;ediversianchenell'aspetto:faccedilavatedelbassopaese,abbronzatedelpiandimezzoedellecolline,sanguignedimontanari;matutteaffilateestravolte,tutteconocchiincavati,conisguardifissi,trailtorvoel'insensato;arruffatiicapelli,lungheeirsutelebarbe:corpicresciutieinduratiallafatica,esaustioradaldisagio;raggrinzatalapellesullebracciaaduste e sugli stinchi e sui petti scarniti, che si vedevandimezzo ai cenci scomposti. E diversamente,manonmenodolorosodi questo aspettodi vigoreabbattuto,l'aspettod'unanaturapiùprestovinta,d'unlanguoreed'unosfinimentopiùabbandonato,nelsessoenell'etàpiùdeboli.

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Quaelàperlestrade,rasenteaimuridellecase,qualchepo'dipagliapesta,tritaemistad'immondociarpume.Eunatalporcheriaeraperòundonoeunostudio della carità; eran covili apprestati a qualcheduno di que'meschini, per posarci il capo la notte. Ogni tanto, ci si vedeva, anche di giorno, giacere osdraiarsitalunoacuilastanchezzaoildigiunoavevalevateleforzeetronchelegambe:qualchevoltaqueltristolettoportavauncadavere:qualchevoltasivedevaunocadercomeuncencioall'improvviso,erimanercadaveresulselciato.

Accantoaqualchedunodique'covili,sivedevapurechinatoqualchepasseggieroovicino,attiratodaunacompassionsubitanea.Inqualcheluogoapparivaunsoccorsoordinatoconpiùlontanaprevidenza,mossodaunamanoriccadimezzi,eavvezzaabeneficareingrande;ederalamanodelbuonFederigo.Avevasceltoseipretine'qualiunacaritàvivaeperseverante fosseaccompagnatae servitadaunacomplessionerobusta;gli avevadivisi incoppie,eadognunaassegnataunaterzapartedellacittàdapercorrere,condietrofacchinicarichidivaricibi,d'altripiùsottiliepiùprontiristorativi,edivesti.Ognimattina,letrecoppiesimettevanoinistradadadiverseparti,s'avvicinavanoaquellichevedevanoabbandonatiperterra,edavanoaciaschedunoaiutosecondoilbisogno.Talunogiàagonizzanteenonpiùincasodiriceverealimento,ricevevagliultimisoccorsieleconsolazionidellareligione.Agliaffamatidispensavanominestra,ova,pane, vino; adaltri, estenuatidapiùanticodigiuno,porgevano consumati, stillati, vinopiùgeneroso, riavendoliprima, se facevadibisogno, con cosespiritose.Insieme,distribuivanovestiallenuditàpiùsconceepiùdolorose.

Néquifinivalaloroassistenza:ilbuonpastoreavevavolutoche,almenodov'essapotevaarrivare,recasseunsollievoefficaceenonmomentaneo.Aipoveriniacuiquelprimoristoroavessereseforzebastantiperreggersiepercamminare,davanounpo'didanaro,affinchéilbisognorinascenteelamancanzad'altrosoccorso non li rimettesse ben presto nello stato di prima; agli altri cercavano ricovero e mantenimento, in qualche casa delle più vicine. In quelle de'benestanti,eranoperlopiùricevutipercarità,ecomeraccomandatidalcardinale;inaltre,doveallabuonavolontàmancasseroimezzi,chiedevanque'pretiche ilpoverino fosse ricevutoadozzina, fissavano ilprezzo, ene sborsavan subitounapartea conto.Davanopoi,diquesti ricoverati, lanotaaiparrochi,acciocchélivisitassero;etornavanoessimedesimiavisitarli.

Nonc'èbisognodidirecheFederigononristringevalesuecureaquestaestremitàdipatimenti,nél'avevaaspettatapercommoversi.Quellacaritàardenteeversatiledovevatuttosentire,intuttoadoprarsi,accorreredovenonavevapotutoprevenire,prender,perdircosì,tanteforme,inquantevariavailbisogno.Infatti,radunandotuttiisuoimezzi,rendendopiùrigorosoilrisparmio,mettendomanoarisparmidestinatiadaltreliberalità,divenuteorad'un'importanzatropposecondaria,avevacercatoognimanieradifardanari,perimpiegarlituttiinsoccorsodegliaffamati.Avevafattegrancompredigranaglie,espeditaneuna buona parte ai luoghi della diocesi, che n'eran più scarsi; ed essendo il soccorso troppo inferiore al bisogno,mandò anche del sale, - con cui, - dice,raccontandolacosa,ilRipamonti(HistoriaePatriae,DecadisV,Lib.VI,pag.386.)-l'erbedelpratoelecorteccedeglialberisiconvertonoincibo-.Granagliepure e danari aveva distribuiti ai parrochi della città; lui stesso la visitava, quartiere per quartiere, dispensando elemosine; soccorreva in segretomoltefamigliepovere;nelpalazzoarcivescovile,comeattestaunoscrittorecontemporaneo,ilmedicoAlessandroTadino,inunsuoRagguagliocheavremospessooccasiondicitareandandoavanti, sidistribuivanoognimattinaduemilascodellediminestradi riso (Ragguagliodell'origineetgiornali sucessidellagranpestecontagiosa,veneficaetmalefica,seguitanellacittàdiMilanoetc.Milano,1648,pag.10.).

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Ma questi effetti di carità, che possiamo certamente chiamar grandiosi, quando si consideri che venivano da un sol uomo e dai soli suoimezzi (giacchéFederigo ricusava, per sistema, di farsi dispensatore delle liberalità altrui); questi, insieme con le liberalità d'altremani private, se non così feconde, purnumerose;insiemeconlesovvenzionicheilConsigliode'decurioniavevadecretate,dandoaltribunaldiprovvisionel'incombenzadidistribuirle;eranoancorpocacosainparagonedelbisogno.Mentreadalcunimontanariviciniamorirdifame,veniva,perlacaritàdelcardinale,prolungatalavita,altriarrivavanoaquell'estremo;iprimi,finitoquelmisuratosoccorso,ciricadevano;inaltreparti,nondimenticate,maposposte,comemenoangustiate,daunacaritàcostrettaascegliere,l'angustiedivenivanmortali;pertuttosiperiva,daognipartes'accorrevaallacittà.Qui,duemigliaia,mettiamo,d'affamatipiùrobustiedespertiasuperar la concorrenza e a farsi largo, avevano acquistata unaminestra, tanto da nonmorire in quel giorno;ma più altremigliaia rimanevano indietro,invidiandoquei,diremonoi,piùfortunati,quando,trairimastiindietro,c'eranospessolemogli,ifigli,ipadriloro?Ementreinalcunepartidellacittà,alcunidiqueipiùabbandonatieridottiall'estremovenivanlevatiditerra,rianimati,ricoveratieprovvedutiperqualchetempo;incent'altreparti,altricadevano,languivanooanchespiravano,senzaaiuto,senzarefrigerio.

Tutto il giorno, si sentiva per le strade un ronzìo confuso di voci supplichevoli; la notte, un susurro di gemiti, rotto di quando in quando da alti lamentiscoppiatiall'improvviso,daurli,daaccentiprofondid'invocazione,cheterminavanoinistridaacute.

Ècosanotabileche,inuntantoeccessodistenti,inunatantavarietàdiquerele,nonsivedessemaiuntentativo,noniscappassemaiungridodisommossa:almenononsenetrovailminimocenno.Eppure,tracolorochevivevanoemorivanoinquellamaniera,c'eraunbuonnumerod'uominieducatiatutt'altrocheatollerare;c'eranoacentinaia,dique'medesimiche,ilgiornodisanMartino,s'eranotantofattisentire.Nésipuòpensarechel'esempiode'quattrodisgraziatichen'avevanportatalapenapertutti,fossequellocheoralitenessetuttiafreno:qualforzapotevaavere,nonlapresenza,malamemoriade'supplizisuglianimid'unamoltitudinevagabondaeriunita,chesivedevacomecondannataaunlentosupplizio,chegiàlopativa?Manoiuominisiamingeneralefatticosì:cirivoltiamosdegnatiefuriosicontroimalimezzani,ecicurviamoinsilenziosottogliestremi;sopportiamo,nonrassegnatimastupidi,ilcolmodiciòchedaprincipioavevamochiamatoinsopportabile.

Ilvòtochelamortalitàfacevaognigiornoinquelladeplorabilemoltitudine,venivaognigiornopiùcheriempito:eraunconcorsocontinuo,primada'paesicirconvicini,poidatuttoilcontado,poidallecittàdellostato,allafineanchedaaltre.Eintanto,anchedaquestapartivanoognigiornoantichiabitatori;alcunipersottrarsiallavistadi tantepiaghe;altri,vedendosi,perdircosì,preso ilpostoda'nuoviconcorrentid'accatto,uscivanoaun'ultimadisperataprovadichiedersoccorsoaltrove,dovesifosse,dovealmenononfossecosìfittaecosìincalzantelafollaelarivalitàdelchiedereS'incontravanonell'oppostoviaggioquestieque'pellegrini,spettacolodiribrezzogliuniaglialtri,esaggiodoloroso,auguriosinistrodeltermineacuigliunieglialtrieranoincamminati.Maseguitavanoognunolasuastrada,senonpiùperlasperanzadimutarsorte,almenopernontornaresottouncielodivenutoodioso,pernonrivedereiluoghidoveavevandisperato.Senonchetaluno,mancandogliaffattoleforze,cadevaperlastrada,erimanevalìmorto:spettacoloancorpiùfunestoaisuoicompagnidimiseria,oggettod'orrore,forsedirimproveroaglialtripasseggieri."Vidiio,-scriveilRipamonti,-nellastradachegiralemura,ilcadavered'unadonna...Leuscivadiboccadell'erbamezzarosicchiata,elelabbrafacevanoancoraquasiunattodisforzorabbioso...Avevaunfagottinoinispalla,eattaccatoconlefascealpettounbambino,chepiangendochiedevalapoppa...Ederanosopraggiuntepersonecompassionevoli,lequali,raccoltoilmeschinelloditerra,loportavanvia,adempiendocosìintantoilprimoufiziomaterno".

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Quelcontrappostodigaleedicenci,disuperfluitàedimiseria,spettacoloordinariode'tempiordinari,eraalloraaffattocessato.Icencielamiseriaeranquasipertutto;eciòchesenedistingueva,eraappenaunapparenzadiparcamediocrità.Sivedevanoinobilicamminareinabitosempliceedimesso,oanchelogoroegretto;alcuni,perchélecagionicomunidellamiseriaavevanmutataaquelsegnoanchelalorofortuna,odatoiltracolloapatrimonigiàsconcertati:glialtri,ochetemesserodiprovocarecolfastolapubblicadisperazione,ochesivergognasserod'insultareallapubblicacalamità.Que'prepotentiodiatierispettati,solitiaandare ingiroconunostrascicodibravi,andavanooraquasisoli,acapobasso, convisi cheparevanooffrireechiederpace.Altri che,anchenellaprosperità,eranostatidipensieripiùumani,ediportamentipiùmodesti,parevanoanch'essiconfusi,costernati,ecomesopraffattidallavistacontinuad'unamiseriachesorpassava,nonsololapossibilitàdelsoccorso,madireiquasi,leforzedellacompassione.Chiavevailmododifarqualcheelemosina,dovevaperòfareunatristasceltatrafameefame,traurgenzeeurgenze.Eappenasivedevaunamanopietosaavvicinarsiallamanod'uninfelice,nascevaall'intornounagarad'altriinfelici;coloroacuirimanevapiùvigore,sifacevanoavantiachiederconpiùistanza;gliestenuati,ivecchi,ifanciulli,alzavanolemaniscarne;lemadrialzavanoefacevanvederdalontanoibambinipiangenti,malrinvoltatinellefascecenciose,eripiegatiperlanguorenelleloromani.

Cosìpassòl'invernoelaprimavera:egiàdaqualchetempoiltribunaledellasanitàandavarappresentandoaquellodellaprovvisioneilpericolodelcontagio,chesovrastavaallacittà,pertantamiseriaammontatainognipartediessa;eproponevachegliaccattonivenisseroraccoltiindiversiospizi.Mentresidiscutequestaproposta,mentres'approva,mentresipensaaimezzi,aimodi,ai luoghi,permandarlaadeffetto, icadavericrescononellestradeognigiornopiù;aproporziondiquesto,crescetuttol'altroammassodimiserie.Neltribunalediprovvisionevienproposto,comepiùfacileepiùspeditivo,unaltroripiego,diradunar tuttigliaccattoni, sanie infermi, inunsol luogo,nel lazzeretto,dove fossermantenutiecuratiaspesedelpubblico;ecosìvienrisoluto, contro ilpareredellaSanità,laqualeopponevache,inunacosìgranriunione,sarebbecresciutoilpericoloacuisivolevametterriparo.

Il lazzerettodiMilano (se,per caso,questa storia capitassenellemanidiqualchedunochenon lo conoscesse,nédi vistanéperdescrizione)èun recintoquadrilateroequasiquadrato,fuoridellacittà,asinistradellaportadettaorientale,distantedallemuralospaziodellafossa,d'unastradadicirconvallazione,ed'unagorachegirailrecintomedesimo.Iduelatimaggiorisonlunghiaundipressocinquecentopassi;glialtridue, forsequindicimeno;tutti,dallaparteesterna,sondivisiinpiccolestanzed'unpianosolo;didentrogiraintornoatrediessiunporticocontinuoavolta,sostenutodapiccoleemagrecolonne.

Le stanzine eran dugent'ottantotto, o giu di lì: a' nostri giorni, una grande apertura fatta nelmezzo, e una piccola, in un canto della facciata del lato checosteggialastradamaestra,nehannoportatevianonsoquante.Altempodellanostrastoria,nonc'eranchedueentrature;unanelmezzodellatocheguardalemuradellacittà,l'altradirimpetto,nell'opposto.Nelcentrodellospaziointerno,c'era,ec'ètutt'ora,unapiccolachiesaottangolare.

Laprimadestinazionedituttol'edifizio,cominciatonell'anno1489,co'danarid'unlascitoprivato,continuatopoiconquellidelpubblicoed'altritestatoriedonatori,fu,comel'accennailnomestesso,diricoverarvi,all'occorrenza,gliammalatidipeste;laquale,giàmoltoprimadiquell'epoca,erasolita,elofupermoltotempodopo,acomparirequelledue,quattro,sei,ottovoltepersecolo,orainquesto,orainquelpaesed'Europa,prendendonetalvoltaunagranparte,oanche scorrendola tutta, per il lungo e per il largo. Nel momento di cui parliamo, il lazzeretto non serviva che per deposito delle mercanzie soggette acontumacia.

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Ora,permetterlo in libertà,non si stetteal rigordelle leggi sanitarie, e fatte in fretta in fretta lepurgheegli esperimentiprescritti, si rilasciaron tutte lemercanzieauntratto.Sifecestenderdellapagliaintuttelestanze,sifeceroprovvisionidiviveri,dellaqualitàenellaquantitàchesipoté;es'invitarono,conpubblicoeditto,tuttigliaccattoniaricoverarsilì.

Moltiviconcorserovolontariamente;tuttiquellichegiacevanoinfermiperlestradeeperlepiazze,civennerotrasportati;inpochigiorni,cenefu,tragliunieglialtri,piùditremila.Mamoltipiùfuronquellicherestaronfuori.Ocheognundiloroaspettassedivederglialtriandarsene,edirimanereinpochiagoderl'elemosinedellacittà,o fossequellanaturalripugnanzaallaclausura,oquelladiffidenzade'poveripertuttociòchevien loropropostodachipossiede lericchezzeeilpotere(diffidenzasempreproporzionataall'ignoranzacomunedichilasenteedichil'ispira,alnumerode'poveri,ealpocogiudiziodelleleggi),oilsaperdifattoqualefosseinrealtàilbenefizioofferto,ofossetuttoquestoinsieme,ochealtro,ilfattostachelapiùparte,nonfacendocontodell'invito,continuavanoa strascicarsi stentandoper le strade.Vistociò, si credébenedipassardall'invitoalla forza.Simandarono in rondabirri checacciasserogliaccattoni al lazzeretto, evimenassero legatiquelli che resistevano;perognunde'quali fuassegnatoa coloro ilpremiodidieci soldi: ecco se, anchenellemaggioristrettezze,idanaridelpubblicositrovansempre,perimpiegarliasproposito.Equantunque,com'erastatacongettura,anziintentoespressodellaProvvisione,uncertonumerod'accattonisfrattassedallacittà,perandareavivereoamorirealtrove, in libertàalmeno;pure lacaccia fu taleche, inpocotempo,ilnumerode'ricoverati,traospitieprigionieri,s'accostòadiecimila.

Le donne e i bambini, si vuol supporre che saranno stati messi in quartieri separati, benché le memorie del tempo non ne dican nulla. Regole poi eprovvedimentiper ilbuonordine,nonnesarannocertamentemancati;masi figuriognunoqualordinepotesseesserestabilitoemantenuto, inque'tempispecialmenteeinquellecircostanze,inunacosìvastaevariariunione,dovecoivolontarisitrovavanoiforzati;conquellipercuil'accattoeraunanecessità,undolore,unavergogna,colorodicuierailmestiere;conmolticresciutinell'onestaattivitàde'campiedell'officine,moltialtrieducatinellepiazze,nelletaverne,ne'palazzide'prepotenti,all'ozio,allatruffa,alloscherno,allaviolenza.

Comestesseropoituttiinsiemed'alloggioedivitto,sipotrebbetristamentecongetturarlo,quandononn'avessimonotiziepositive;maleabbiamo.Dormivanoammontatiaventiatrentaperognunadiquellecellette,oaccovacciatisottoiportici,surunpo'dipagliaputridaefetente,osullanudaterra:perché,s'erabensìordinatochelapagliafossefrescaeasufficienza,ecambiataspesso;maineffettoerastatacattiva,scarsa,enonsicambiava.S'eraugualmenteordinatocheilpanefossedibuonaqualità:giacché,qualeamministratorehamaidettochesifacciaesidispensirobacattiva?maciòchenonsisarebbeottenutonellecircostanzesolite,ancheperunpiùristrettoservizio,comeottenerloinquelcaso,eperquellamoltitudine?Sidisseallora,cometroviamonellememorie,cheilpanedellazzerettofossealteratoconsostanzepesantienonnutrienti:edèpurtroppocredibilechenonfosseunodique'lamentiinaria.D'acquaperfinoc'erascarsità;d'acqua,vogliodire,vivaesalubre:ilpozzocomune,dovevaesserlagorachegiralemuradelrecinto,bassa,lenta,doveanchemotosa,edivenutapoiqualepotevarenderlal'usoelavicinanzad'unatantaetalmoltitudine.

Atuttequestecagionidimortalità,tantopiùattive,cheoperavanosopracorpiammalatioammalazzati,s'aggiungaunagranperversitàdellastagione:pioggeostinate,seguitedaunasiccitàancorpiùostinata,econessauncaldoanticipatoeviolento.Aimalis'aggiungailsentimentode'mali,lanoiaelasmaniadellaprigionia,larimembranzadell'anticheabitudini,ildoloredicariperduti, lamemoriainquietadicariassenti,iltormentoeilribrezzovicendevole,tant'altre

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passionid'abbattimentoodirabbia,portateonatelàdentro;l'apprensionepoielospettacolocontinuodellamorteresafrequentedatantecagioni,edivenutaessamedesimaunanuovaepotentecagione.Enonfaràstuporechelamortalitàcrescesseeregnasseinquelrecintoasegnodiprendereaspettoe,pressomolti,nomedipestilenza:siachelariunioneel'aumentodituttequellecausenonfacessecheaumentarel'attivitàd'un'influenzapuramenteepidemica;sia(comeparcheavvenganellecarestieanchemengraviemenprolungatediquella)cheviavesseluogouncertocontagio,ilqualene'corpiaffettiepreparatidaldisagioedalla cattivaqualitàdegli alimenti,dall'intemperie,dal sudiciume,dal travaglioedall'avvilimento trovi la tempera,perdir così, e la stagionesuapropria,lecondizioninecessarieinsommapernascere,nutrirsiemoltiplicare(seaunignoranteèlecitobuttarlàquesteparole,dietrol'ipotesipropostadaalcunifisicieripropostadaultimo,conmolteragionieconmoltariserva,dauno,diligentequantoingegnoso)(Delmorbopetecchiale...edeglialtricontagiingenerale, operadeldott. F.EnricoAcerbi, Cap. III, §1 e2.): siapoi che il contagio scoppiassedaprincipionel lazzerettomedesimo, come,daun'oscura einesattarelazione,parchepensasseroimedicidellaSanità;siachevivesseeandassecovandoprimad'allora(ciòcheparforsepiùverisimile,chipensicomeildisagio era già antico e generale, e lamortalità già frequente), e che portato in quella folla permanente, vi si propagasse con nuova e terribile rapidità.Qualunquediquestecongetturesialavera,ilnumerogiornalierode'mortinellazzerettooltrepassòinpocotempoilcentinaio.

Mentreinquelluogotuttoilrestoeralanguore,angoscia,spavento,rammarichìo,fremito,nellaProvvisioneeravergogna,stordimento,incertezza.Sidiscusse,sisentìilpareredellaSanità;nonsitrovòaltrochedidisfareciòches'erafattocontantoapparato,contantaspesa,contantevessazioni.S'aprìillazzeretto,silicenziarontuttiipoverinonammalatichecirimanevano,echescapparonfuoriconunagioiafuribonda.Lacittàtornòarisonaredell'anticolamento,mapiùdebolee interrotto;rividequella turbapiùradaepiùcompassionevole,dice ilRipamonti,per ilpensierodelcomefossedi tantoscemata.Gl'infermi furontrasportatiaSantaMariadellaStella,alloraospiziodipoveri;dovelapiùparteperirono.

Intantoperòcominciavanoque'benedetticampiaimbiondire.Gliaccattonivenutidalcontadosen'andarono,ognunodallasuaparte,aquellatantosospiratasegatura.IlbuonFederigogliaccomiatòconunultimosforzo,econunnuovoritrovatodicarità:aognicontadinochesipresentasseall'arcivescovado,fecedareungiulio,eunafalcedamietere.

Conlamessefinalmentecessòlacarestia:lamortalità,epidemicaocontagiosa,scemandodigiornoingiorno,siprolungòperòfinnell'autunno.Erasulfinire,quand'eccounnuovoflagello.

Moltecose importanti,diquelleacuipiùspecialmentesidà titolodistoriche,eranoaccadute inquesto frattempo. Il cardinaldiRichelieu,presa,comes'èdetto, la Roccella, abborracciata allameglio una pace col re d'Inghilterra, aveva proposto e persuaso con la sua potente parola, nel Consiglio di quello diFrancia,chesisoccorresseefficacementeilducadiNevers;eavevainsiemedeterminatoilremedesimoacondurreinpersonalaspedizione.Mentresifacevangliapparecchi,ilcontediNassau,commissarioimperiale,intimavainMantovaalnuovoduca,chedesseglistatiinmanoaFerdinando,oquestomanderebbeunesercitoadoccuparli. Ilducache, inpiùdisperatecircostanze, s'era schermitod'accettareunacondizionecosìdurae così sospetta, incoraggitooradalvicinosoccorsodiFrancia,tantopiùseneschermiva;peròconterminiincuiilnofosserigiratoeallungato,quantosipoteva,econpropostedisommissione,anchepiùapparente,mamenocostosa.Ilcommissariosen'eraandato,protestandoglichesiverrebbeallaforza.Inmarzo,ilcardinaldiRichelieuerapoicalatoinfatticolre,allatestad'unesercito:avevachiestoilpassoalducadiSavoia;s'eratrattato;nons'eraconcluso;dopounoscontro,colvantaggiode'Francesi,

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s'eratrattatodinuovo,econclusounaccordo,nelqualeilduca,tral'altrecose,avevastipulatocheilCordovaleverebbel'assediodaCasale;obbligandosi,sequestoricusasse,aunirsico'Francesi,perinvadereilducatodiMilano.DonGonzalo,parendoglianched'uscirneconpoco,avevalevatol'assediodaCasale,dov'erasubitoentratouncorpodiFrancesi,arinforzarlaguarnigione.

Fuinquestaoccasionechel'AchilliniscrissealreLuigiquelsuofamososonetto:

Sudate,ofochi,aprepararmetalli:

eunaltro,concuil'esortavaaportarsisubitoallaliberazionediTerrasanta.Maèundestinocheipareride'poetinonsianoascoltati:esenellastoriatrovatede'fatticonformiaqualchelorosuggerimento,ditepurfrancamentech'erancoserisoluteprima.IlcardinaldiRichelieuavevainvecestabilitodiritornareinFrancia,peraffarichealuiparevanopiùurgenti.GirolamoSoranzo,inviatode'Veneziani,potébeneaddurreragionipercombatterequellarisoluzione;cheilreeilcardinale,dandorettaallasuaprosacomeaiversidell'Achillini,seneritornaronocolgrossodell'esercito,lasciandosoltantoseimilauominiinSusa,permantenereilpasso,epercaparradeltrattato.

Mentrequell'esercitosen'andavadaunaparte,quellodiFerdinandos'avvicinavadall'altra;avevainvasoilpaesede'GrigionielaValtellina;sidisponevaacalar nelmilanese.Oltre tutti i danni che si potevan temereda un tal passaggio, eran venuti espressi avvisi al tribunale della sanità, che in quell'esercitocovasselapeste,dellaqualealloranelletruppealemannec'erasemprequalchesprazzo,comediceilVarchi,parlandodiquellache,unsecoloavanti,avevanportata in Firenze. Alessandro Tadino, uno de' conservatori della sanità (eran sei, oltre il presidente: quattromagistrati e duemedici), fu incaricato daltribunale,comeraccontaluistesso,inquelsuoragguagliogiàcitato(Pag.16),dirappresentarealgovernatorelospaventosopericolochesovrastavaalpaese,sequellagentecipassava,perandareall'assediodiMantova,comes'erasparsalavoce.DatuttiiportamentididonGonzalo,parecheavesseunagransmaniad'acquistarsiunpostonellastoria,laqualeinfattinonpoténonoccuparsidilui;ma(comespessoleaccade)nonconobbe,ononsicuròdiregistrarel'attodiluipiùdegnodimemoria,larispostachediedealTadinoinquellacircostanza.Risposechenonsapevacosafarci;cheimotivid'interesseediriputazione,periqualis'eramossoquell'esercito,pesavanpiùcheilpericolorappresentato;checontuttociòsicercassediriparareallameglio,esisperassenellaProvvidenza.

Perriparardunqueallameglio,iduemedicidellaSanità(ilTadinosuddettoeSenatoreSettala,figliodelcelebreLodovico)proposeroinqueltribunalechesiproibissesottoseverissimepenedicomprarrobadinessunasorteda'soldatich'eranperpassare;manonfupossibilefarintenderelanecessitàd'untalordinealpresidente,"uomo",diceilTadino,"dimoltabontà,chenonpotevacrederedovessesuccedereincontridimorteditantemigliaiadipersone,perilcomercio,diquestagente,etlororobbe".Citiamoquestotrattoperunode'singolaridiqueltempo:chédicerto,dachecisontribunalidisanità,nonaccaddemaiaunaltropresidented'untalcorpo,difareunragionamentosimile;seragionamentosipuòchiamare.

InquantoadonGonzalo,pocodopoquellarisposta,sen'andòdaMilano;e lapartenzafutristaperlui,comeloeralacagione.Venivarimossopericattivisuccessidellaguerra,dellaqualeerastatoilpromotoreeilcapitano;eilpopololoincolpavadellafamesoffertasottoilsuogoverno.(Quellocheavevafattoperlapeste,ononsisapeva,ocertonessunosen'inquietava,comevedremopiùavanti,fuorchéiltribunaledellasanità,eiduemedicispecialmente).All'uscir

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dunque,incarrozzadaviaggio,dalpalazzodicorte,inmezzoaunaguardiad'alabardieri,conduetrombettiacavallodavanti,econaltrecarrozzedinobilicheglifacevanseguito,fuaccoltocongranfischiatedaragazzich'eranradunatisullapiazzadelduomo,echegliandarondietroallarinfusa.Entratalacomitivanella strada che conduce a porta ticinese, di dove si doveva uscire, cominciò a trovarsi inmezzo a una folla di gente che, parte era lì ad aspettare, parteaccorreva;tantopiùchei trombetti,uominidi formalità,noncessarondisonare,dalpalazzodicorte, finoallaporta.Enelprocessochesi fecepoisuqueltumulto,unodicostoro,ripresoche,conquelsuotrombettare,fossestatocagionedifarlocrescere,risponde:-carosignore,questaèlanostraprofessione;etseS.E.nonhauessehauutoacarochenoihauessimosonato,dovevacomandarnechetacessimo-.MadonGonzalo,operripugnanzaafarcosachemostrassetimore,opertimoredirenderconquestopiùarditalamoltitudine,operchéfosseineffettounpo'sbalordito,nondavanessunordine.Lamoltitudine,cheleguardieavevantentatoinvanodirespingere,precedeva,circondava,seguivalecarrozze,gridando:-lavavialacarestia,vaviailsanguede'poveri,-epeggio.Quandofuronviciniallaporta,cominciaronoancheatirarsassi,mattoni, torsoli,bucced'ognisorte, lamunizionesolita insommadiquellespedizioni;unapartecorsesullemura,edilàfeceroun'ultimascaricasullecarrozzecheuscivano.Subitodoposisbandarono.

InluogodidonGonzalo,fumandatoilmarcheseAmbrogioSpinola,ilcuinomeavevagiàacquistata,nelleguerrediFiandra,quellacelebritàmilitarecheancorglirimane.

Intanto l'esercito alemanno, sotto il comando supremodel conteRambaldo di Collalto, altro condottiere italiano, diminore,ma non d'ultima fama, avevaricevutol'ordinedefinitivodiportarsiall'impresadiMantova;enelmesedisettembre,entrònelducatodiMilano.

Lamilizia,aque'tempi,eraancorcompostaingranpartedisoldatidiventuraarrolatidacondottieridimestiere,percommissionediquestoodiquelprincipe,qualchevoltaancheperloroproprioconto,epervendersipoiinsiemeconessi.Piùchedallepaghe,eranogliuominiattiratiaquelmestieredallesperanzedelsaccheggioedatuttigliallettamentidellalicenza.Disciplinastabileegeneralenoncen'era;néavrebbepotutoaccordarsicosìfacilmenteconl'autoritàinparteindipendentede'varicondottieri.Questipoiinparticolare,néeranomoltoraffinatoriinfattodidisciplina,né,anchevolendo,sivedecomeavrebberopotutoriuscireastabilirlaeamantenerla;chésoldatidiquellarazza,osisarebberorivoltaticontrouncondottierenovatorechesifossemessointestad'abolireilsaccheggio;operlomeno,l'avrebberolasciatosoloaguardarlebandiere.Oltrediciò,siccomeiprincipi,nelprendere,perdircosì,adaffittoquellebande,guardavanpiùadavergenteinquantità,perassicurarl'imprese,cheaproporzionareilnumeroallalorofacoltàdipagare,perilsolitomoltoscarsa;cosìlepaghe venivanoper lopiù tarde, a conto, a spizzico; e le spogliede' paesi a cui la toccava, nedivenivano comeun supplimento tacitamente convenuto. Ècelebre,pocomenodelnomediWallenstein,quellasuasentenza:esserpiùfacilemantenereunesercitodicentomilauomini,cheunodidodicimila.Equestodicuiparliamoeraingranpartecompostodellagenteche,sottoilsuocomando,avevadesolatalaGermania,inquellaguerracelebretraleguerre,eperséeperisuoieffetti,chericevettepoiilnomeda'trent'annidellasuadurata:ealloranecorreval'undecimo.C'eraanzi,condottodaunsuoluogotenente,ilsuoproprioreggimento;deglialtricondottieri,lapiùparteavevancomandatosottodilui,ecisitrovavapiùd'unodiquelliche,quattr'annidopo,dovevanoaiutareafarglifarquellacattivafinecheognunsa.

Eranvent'ottomilafanti,esettemilacavalli;e,scendendodallaValtellinaperportarsinelmantovano,dovevanseguiretuttoilcorsochefal'Addaperdueramidilago,epoidinuovocomefiumefinoalsuosboccoinPo,edopoavevanounbuontrattodiquestodacosteggiare:intuttoottogiornatenelducatodiMilano.

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Unagranpartedegliabitantisirifugiavanosuperimonti,portandoviquelcheavevandimeglio,ecacciandosiinnanzilebestie;altririmanevano,opernonabbandonarqualcheammalato,operpreservarlacasadall'incendio,opertenerd'occhiocosepreziosenascoste,sotterrate;altriperchénonavevannulladaperdere,oanchefacevancontod'acquistare.Quandolaprimasquadraarrivavaalpaesedellafermata,sispandevasubitoperquelloepericirconvicini,elimettevaasaccoaddirittura:ciòchec'eradagodereodaportarvia,spariva;ilrimanente,lodistruggevanoolorovinavano;imobilidiventavanlegna,lecase,stalle:senzaparlardellebusse,delleferite,deglistupri.Tuttiiritrovati,tuttel'astuziepersalvarlaroba,riuscivanoperlopiùinutili,qualchevoltaportavanodannimaggiori. I soldati, gente benpiù pratica degli stratagemmi anchedi questa guerra, frugavanoper tutti i buchi delle case, smuravano, diroccavano;conoscevanfacilmentenegliortilaterrasmossadifresco;andaronofinosuperimontiarubareilbestiame;andarononellegrotte,guidatidaqualchebirbantedelpaese,incercadiqualchericcochevisifosserimpiattato;lostrascinavanoallasuacasa,econtorturadiminacceedipercosse,locostringevanoaindicareiltesoronascosto.

Finalmentesen'andavano;eranoandati;sisentivadalontanomorireilsuonode'tamburiodelletrombe;succedevanoalcuneored'unaquietespaventata;epoiunnuovomaledettobatterdicassa,unnuovomaledettosuonditrombe,annunziavaun'altrasquadra.Questi,nontrovandopiùdafarpreda,contantopiùfurorefacevanosperperodelresto,bruciavanlebottivotatedaquelli,gliuscidellestanzedovenonc'erapiùnulla,davanfuocoancheallecase;econtantapiùrabbia,s'intende,maltrattavanlepersone;ecosìdipeggioinpeggio,perventigiorni:chéintantesquadreeradivisol'esercito.

Colicofulaprimaterradelducato,cheinvaseroque'demòni;sigettaronopoisopraBellano;dilàentraronoesisparseronellaValsassina,dadovesboccarononelterritoriodiLecco.

CapitoloXXIX

Qui,traipoverispaventatitroviamopersonedinostraconoscenza.

ChinonhavistodonAbbondio,ilgiornochesisparserotutteinunavoltalenotiziedellacalatadell'esercito,delsuoavvicinarsi,ede'suoiportamenti,nonsabene cosa sia impiccio e spavento. Vengono; son trenta, son quaranta, son cinquanta mila; son diavoli, sono ariani, sono anticristi; hanno saccheggiatoCortenuova;handatofuocoaPrimaluna:devastanoIntrobbio,Pasturo,Barsio;sonoarrivatiaBalabbio;domanisonqui:talieranlevocichepassavandibocca

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inbocca;einsiemeuncorrere,unfermarsiavicenda,unconsultaretumultuoso,un'esitazionetrailfuggireeilrestare,unradunarsididonne,unmetterlemanine'capelli.DonAbbondio,risolutodifuggire,risolutoprimadituttiepiùditutti,vedevaperò,inognistradadaprendere,inogniluogodaricoverarsi,ostacoliinsuperabili,epericolispaventosi.-Comefare?-esclamava:-doveandare?-Imonti,lasciandodaparteladifficoltàdelcammino,noneransicuri:giàs'erasaputocheilanzichenecchivis'arrampicavanocomegatti,doveappenaavesseroindizioosperanzadifarpreda.Illagoeragrosso;tiravaungranvento:oltrediquesto, lapiùpartede'barcaioli, temendod'esserforzatiatragittarsoldatiobagagli,s'eranrifugiati,conle lorobarche,all'altrariva:alcunepocherimaste,eranpoipartitestracarichedigente;e,travagliatedalpesoedallaburrasca,sidicevachepericolasseroognimomento.Perportarsilontanoefuoridellastradachel'esercitoavevaapercorrere,nonerapossibiletrovarnéuncalesse,néuncavallo,néalcunaltromezzo:apiedi,donAbbondiononavrebbepotuto far troppocammino, e temevad'esser raggiuntoper istrada. Il territoriobergamascononera tantodistante, che le suegambenonce lopotesseroportareinunatirata;masisapevach'erastatospeditoinfrettadaBergamounosquadronedicappelletti,ilqualdovevacosteggiareilconfine,pertenereinsuggezioneilanzichenecchi;equellierandiavoliincarne,népiùnémenodiquesti,efacevandallaparteloroilpeggiochepotevano.Ilpover'uomocorreva,stralunatoemezzofuordisé,perlacasa;andavadietroaPerpetua,perconcertareunarisoluzioneconlei;maPerpetua,affaccendataaraccogliereilmegliodicasa,eanasconderloinsoffitta,operibugigattoli,passavadicorsa,affannata,preoccupata,conlemanieconlebracciapiene,erispondeva:-ororafiniscodimetterquestarobaalsicuro,epoifaremoanchenoicomefannoglialtri-.DonAbbondiovolevatrattenerla,ediscuterconleiivaripartiti;malei,traildafare,elafretta,elospaventocheavevaanch'essaincorpo,elarabbiachelefacevaquellodelpadrone,era,intalcongiuntura,menotrattabilediquelchefossestatamai.-S'ingegnanoglialtri;c'ingegneremoanchenoi.Miscusi,manonècapaceched'impedire.Credeleicheancheglialtrinonabbianounapelledasalvare?Chevengonoper far laguerraa lei isoldati?Potrebbeanchedareunamano, inquestimomenti, invecedivenir tra'piediapiangereea impicciare-.Conquesteesimilirispostesisbrigavadalui,avendogiàstabilito,finitachefosseallameglioquellatumultuariaoperazione,diprenderloperunbraccio,comeunragazzo, e di strascinarlo superunamontagna. Lasciato così solo, s'affacciava alla finestra, guardava, tendeva gli orecchi; e vedendopassar qualcheduno,gridavaconunavocemezzadipiantoemezzadirimprovero:-fatequestacaritàalvostropoverocuratodicercargliqualchecavallo,qualchemulo,qualcheasino. Possibile che nessunomi voglia aiutare!Oh che gente!Aspettatemi almeno, che possa venire anch'io con voi; aspettate d'esser quindici o venti, dacondurmiviainsieme,ch'iononsiaabbandonato.Voletelasciarmiinmande'cani?Nonsapetechesonoluterani lapiùparte,cheammazzareunsacerdotel'hannoperoperameritoria?Voletelasciarmiquiaricevereilmartirio?Ohchegente!Ohchegente!

Maachidicevaquestecose?Aduominichepassavanocurvisottoilpesodellaloropoveraroba,pensandoaquellachelasciavanoincasa,spingendolelorovaccherelle,conducendosidietroifigli,carichianch'essiquantopotevano,eledonneconincolloquellichenonpotevancamminare.Alcunitiravandilungo,senzarisponderenéguardare insu;qualchedunodiceva:-ehmessere! facciaancheleicomepuò; fortunato leichenonhadapensarealla famiglia;s'aiuti,s'ingegni.

-Ohpoverome!-esclamavadonAbbondio:-ohchegente!checuori!Nonc'ècarità:ognunpensaasé;eamenessunovuolpensare-.EtornavaincercadiPerpetua.

-Ohappunto!-glidissequesta:-eidanari?

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-Comefaremo?

-Lidiaame,cheanderòasotterrarliquinell'ortodicasa,insiemeconleposate.

-Ma...

-Ma,ma;diaqui;tengaqualchesoldo,perquelchepuòoccorrere;epoilascifareame.

DonAbbondioubbidì, andòallo scrigno, cavò il suo tesoretto, e lo consegnòaPerpetua; laqualedisse: -voa sotterrarlinell'orto, appièdel fico -; eandò.Ricomparvepocodopo,conunpanieredovec'eradellamunizionedabocca,econunapiccolagerlavota;esimiseinfrettaacollocarvinelfondounpo'dibiancheriasuaedelpadrone,dicendointanto:-ilbreviarioalmenoloporteràlei.

-Madoveandiamo?

-Dovevannotuttiglialtri?Primaditutto,anderemoinistrada;elàsentiremo,evedremocosaconvengadifare.

InquelmomentoentròAgneseconunagerlettasullespalle,einariadichivieneafareunapropostaimportante.

Agnese,risolutaancheleidinonaspettareospitidiquellasorte,solaincasa,com'era,econancoraunpo'diquell'orodell'innominato,erastataqualchetempoinforsedelluogodoveritirarsi.Ilresiduoappuntodiquegliscudi,chene'mesidellafameleavevanfattotantopro,eralacagionprincipaledellasuaangustiaedellairresoluzione,peraveressasentitoche,ne'paesigiàinvasi,quellicheavevandanari,s'erantrovatiapiùterribilcondizione,espostiinsiemeallaviolenzadegli stranieri, e all'insidie de' paesani. Era vero che, del bene piovutole, come si dice, dal cielo, non aveva fatta la confidenza a nessuno, fuorché a donAbbondio;dalqualeandava,voltapervolta,afarsispicciolareunoscudo,lasciandoglisemprequalcosadadareaqualchedunopiùpoverodilei.Maidanarinascosti,specialmentechinonèavvezzoamaneggiarnemolti,tengonoilpossessoreinunsospettocontinuodelsospettoaltrui.Ora,mentreandavaanch'essarimpiattando qua e là allameglio ciò che non poteva portar con sé, e pensava agli scudi, che teneva cuciti nel busto, si rammentò che, insieme con essi,l'innominato,leavevamandatelepiùlargheoffertediservizi;sirammentòlecosecheavevasentitoraccontarediquelsuocastellopostoinluogocosìsicuro,edove,adispettodelpadrone,nonpotevanoarrivarsenongliuccelli;esirisolvetted'andareachiedereunasilolassù.Pensòcomepotrebbefarsiconosceredaquelsignore,e levennesubito inmentedonAbbondio; ilquale,dopoquelcolloquiocosì fattocon l'arcivescovo, leavevasemprefatto festa,e tantopiùdicuore,chelopotevasenzacompromettersiconnessuno,eche,essendolontaniiduegiovani,eraanchelontanoilcasochealuivenissefattaunarichiesta,laqualeavrebbemessaquellabenevolenzaaungrancimento.Supposeche,inuntalparapiglia,ilpover'uomodovevaesserancorpiùimpicciatoepiùsbigottitodilei,echeilpartitopotrebbeparermoltobuonoanchealui;eglielovenivaaproporre.TrovatoloconPerpetua,fecelapropostaatutt'edue.

-Chenedite,Perpetua?-domandòdonAbbondio.

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-Dicocheèun'ispirazionedelcielo,echenonbisognaperdertempo,emettersilastradatralegambe.

-Epoi...

-Epoi,epoi,quandosaremolà,citroveremobencontenti.Quelsignore,orasisachenonvorrebbealtrochefarservizialprossimo;esaràbencontentoancheluidiricoverarci.Là,sulconfine,ecosìperaria,soldatinonneverràcertamente.Epoiepoi,citroveremoanchedamangiare;ché,superimonti,finitaquestapocagraziadiDio,-ecosìdicendo,l'accomodavanellagerla,sopralabiancheria,-cisaremmotrovatiamalpartito.

-Convertito,èconvertitodavvero,eh?

-Chec'èdadubitarneancora,dopotuttoquellochesisa,dopoquellocheancheleihaveduto?

-Eseandassimoametterciingabbia?

-Chegabbia?Contutticodestisuoicasi,miscusi,nonsiverrebbemaiaunaconclusione.BravaAgnese!v'èpropriovenutounbuonpensiero-.Emessalagerlasuruntavolino,passòlebraccianellecigne,elapresesullespalle.

-Nonsipotrebbe,-dissedonAbbondio,-trovarqualcheuomochevenisseconnoi,perfarlascortaalsuocurato?Seincontrassimoqualchebirbone,chepurtroppocen'èingiroparecchi,cheaiutom'aveteadarvoialtre?

-Un'altra,perperdertempo!-esclamòPerpetua.-Andarloacercaroral'uomo,cheognunohadapensarea'fattisuoi.Animo!vadaaprendereilbreviarioeilcappello;eandiamo.

DonAbbondioandò, tornò,di lì aunmomento, colbreviario sotto ilbraccio, col cappello in capo,e col suobordone inmano;euscirono tutt'e treperunusciolinochemettevasullapiazzetta.Perpetuarichiuse,piùpernontrascurareunaformalità,cheperfedecheavesseinquellatoppaeinque'battenti,emiselachiaveintasca.DonAbbondiodiede,nelpassare,un'occhiataallachiesa,edissetraidenti:-alpopolotoccaacustodirla,cheservealui.Sehannounpo'dicuoreperlalorochiesa,cipenseranno;sepoinonhannocuore,talsiadiloro.

Preseropericampi,zittizitti,pensandoognunoa'casisuoi,eguardandosiintorno,specialmentedonAbbondio,seapparissequalchefigurasospetta,qualcosadistraordinario.Nons'incontravanessuno: lagenteera,onellecaseaguardarle,a far fagotto,anascondere,oper lestradecheconducevandirettamenteall'alture.

Dopoaversospiratoerisospirato,epoilasciatoscapparqualcheinteriezione,donAbbondiocominciòabrontolarepiùdiseguito.SelaprendevacolducadiNevers,cheavrebbepotutostareinFranciaagodersela,afareilprincipe,evolevaesserducadiMantovaadispettodelmondo;conl'imperatore,cheavrebbe

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dovutoavergiudizioperglialtri,lasciarcorrerl'acquaall'ingiù,nonistarsututtiipuntigli:chéfinalmente,luisarebbesemprestatol'imperatore,fosseducadiMantovaTiziooSempronio.L'avevaprincipalmentecolgovernatore,acuisarebbetoccatoafarditutto,pertenerlontaniiflagellidalpaese,ederaluichecegliattirava:tuttoperilgustodifarlaguerra.-Bisognerebbe,-diceva,-chefosseroquique'signoriavedere,aprovare,chegustoè.Hannodarendereunbelconto!Maintanto,nevadimezzochinoncihacolpa.

-Lasciunpo'starcodestagente;chegiànonsonquellicheciverrannoaaiutare,-dicevaPerpetua.-Codeste,miscusi,sonodiquellesuesolitechiacchierechenonconcludonnulla.Piuttosto,quelchemidànoia...

-Cosac'è?

Perpetua, laquale, inquelpezzodistrada,avevapensatoconcomodoalnascondimentofattoinfuria,cominciòa lamentarsid'averdimenticata latalcosa,d'avermalripostalatalaltra;qui,d'averlasciataunatracciachepotevaguidareiladroni,là...

-Brava!-dissedonAbbondio,ormaisicurodellavita,quantobastavaperpoterangustiarsidellaroba:-brava!cosìavetefatto?Doveavevatelatesta?

-Come!-esclamòPerpetua, fermandosiunmomentosuduepiedi,emettendoipugnisu' fianchi, inquellamanierache lagerlaglielopermetteva: -come!verràoraafarmicodestirimproveri,quand'eraleichemelafacevaandarvia,latesta,inveced'aiutarmiefarmicoraggio!Hopensatoforsepiùallarobadicasacheallamia;nonhoavutochimidesseunamano;hodovutofardaMartaeMaddalena;sequalcosaanderàamale,nonsocosamidire:hofattoanchepiùdelmiodovere.

Agnese interrompevaquesticontrasti,entrandoanche leiaparlarede'suoiguai:enonsi rammaricava tantodell'incomodoedeldanno,quantodivederesvanita la speranzadi riabbracciar presto la suaLucia; ché, se vi rammentate, era appuntoquell'autunno sul quale avevan fatto assegnamento: né eradasupporrechedonnaPrassedevolessevenireavilleggiaredaquelleparti,intalicircostanze:piuttostonesarebbepartita,secisifossetrovata,comefacevantuttiglialtrivilleggianti.

Lavistade'luoghirendevaancorpiùvivique'pensierid'Agnese,epiùpungenteilsuodispiacere.Uscitida'sentieri,avevanpresalastradapubblica,quellamedesimapercui lapoveradonnaeravenutariconducendo,percosìpoco tempo,acasa la figlia,dopoaversoggiornatocon lei, incasadel sarto.Egià sivedevailpaese.

-Anderemobeneasalutarquellabravagente,-disseAgnese.

-Eancheariposareunpochino:chédiquestagerlaiocomincioadaverneabbastanza;epoipermangiareunboccone,-dissePerpetua.

-Conpattodinonperdertempo;chénonsiamoinviaggioperdivertimento,-conclusedonAbbondio.

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Furonoricevutiabracciaaperte,eveduticongranpiacere:rammentavanounabuonaazione.Fatedelbeneaquantipiùpotete,dicequiilnostroautore;eviseguiràtantopiùspessod'incontrarde'visichevimettanoallegria.

Agnese,nell'abbracciarlabuonadonna,diedeinundirottopianto,chelefud'ungransollievo;erispondevaconsinghiozzialledomandechequellaeilmaritolefacevandiLucia.

-Stamegliodinoi,-dissedonAbbondio:-èaMilano,fuorde'pericoli,lontanadaquestediavolerie.

-Scappano,eh?ilsignorcuratoelacompagnia,-disseilsarto.

-Sicuro,-risposeroaunavoceilpadroneelaserva.

-Licompatisco.

-Siamoincamminati,-dissedonAbbondio;-alcastellodi***.

-L'hannopensatabene:sicuricomeinchiesa.

-Equi,nonhannopaura?-dissedonAbbondio.

-Dirò,signorcurato:propriamenteinospitazione,comeleisachesidice,aparlarbene,quinondovrebberovenirecoloro:siamtroppofuoridellalorostrada,grazie al cielo. Al più al più, qualche scappata, che Dio non voglia:ma in ogni caso c'è tempo; s'hanno a sentir prima altre notizie da' poveri paesi doveanderannoafermarsi.

Siconclusedistarlìunpocoaprenderfiato;e,siccomeeral'oradeldesinare,-signori,-disseilsarto:-devonoonorarelamiapoveratavola:allabuona:cisaràunpiattodibuonviso.

Perpetuadissed'averconséqualcosadarompereildigiuno.Dopounpo'dicerimoniedaunaparteedall'altra,sivenneapattid'accozzar,comesidice, ilpentolino,edidesinareincompagnia.

I ragazzi s'eranmessi con gran festa intorno ad Agnese loro amica vecchia. Presto, presto; il sarto ordinò a una bambina (quella che aveva portato quelbocconeaMariavedova:chisasevenerammentatepiù!),cheandasseadiricciarquattrocastagneprimaticce,ch'eranriposteinuncantuccio:elemettesseaarrostire.

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-Etu,-disseaunragazzo,-va'nell'orto,adareunascossaalpesco,dafarnecaderquattro,eportalequi:tutte,ve'.Etu,-disseaunaltro,-va'sulfico,acogliernequattrode'piùmaturi.Giàloconosceteanchetroppoquelmestiere-.Luiandòaspillareunasuabotticina;ladonnaaprendereunpo'dibiancheriada tavola. Perpetua cavò fuori leprovvisioni; s'apparecchiò: un tovagliolo eunpiattodimaiolica al postod'onore, perdonAbbondio, conunaposata chePerpetuaavevanellagerla.Simiseroatavola,edesinarono,senoncongrand'allegria,almenoconmoltapiùchenessunode'commensalisifosseaspettatod'averneinquellagiornata.

-Cosanedice,signorcurato,d'unoscombussolamentodiquestasorte?-disseilsarto:-mipardileggerelastoriade'moriinFrancia.

-Cosadevodire?Midovevacascareaddossoanchequesta!

-Però,hannosceltounbuonricovero,-ripresequello:-chidiavolohaaandarlassùperforza?Etroverannocompagnia:chégiàs'èsentitochecisiarifugiatamoltagente,echecen'arrivituttora.

-Vogliosperare,-dissedonAbbondio,-chesaremobenaccolti.Loconoscoquelbravosignore;equandohoavutoun'altravoltal'onoreditrovarmiconlui,fucosìcompito!

-Eame,-disseAgnese,-m'hafattodiredalsignormonsignorillustrissimo,che,quandoavessibisognodiqualcosa,bastavacheandassidalui.

-Granbellaconversione!-ripresedonAbbondio:-esimantiene,n'èvero?simantiene.

Ilsartosimiseaparlarealladistesadellasantavitadell'innominato,ecome,dall'essereilflagellode'contorni,n'eradivenutol'esempioeilbenefattore.

-Equellagentechetenevaconsé?...tuttaquellaservitù?...-ripresedonAbbondio,ilqualen'avevapiùd'unavoltasentitodirqualcosa,manoneramaiquietoabbastanza.

-Sfrattati lapiùparte, -rispose ilsarto: -equellichesonrimasti,hanmutatosistema,macome! InsommaèdiventatoquelcastellounaTebaide: lei lesaquestecose.

EntròpoiaparlarconAgnesedellavisitadelcardinale.-Grand'uomo!-diceva;-grand'uomo!Peccatochesiapassatodiquicosìinfuria,chenonhonéanchepotutofargliunpo'd'onore.Quantosareicontentodipotergliparlareun'altravolta,unpo'piùconcomodo.

Alzatipoidatavola, le feceosservareunastamparappresentante ilcardinale,chetenevaattaccataaunbattented'uscio, invenerazionedelpersonaggio,eancheperpoterdireachiunquecapitasse,chenonerasomigliante;giacchéluiavevapotutoesaminardavicinoeconcomodoilcardinaleinpersona,inquellamedesimastanza.

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-L'hannovolutofarlui,conquestacosaqui?-disseAgnese.-Nelvestitoglisomiglia;ma...

-N'èverochenonsomiglia?-disseilsarto:-lodicosempreanch'io:noi,nonc'ingannano,eh?ma,senonaltro,c'èsottoilsuonome:èunamemoria.

DonAbbondiofacevafretta;ilsartos'impegnòditrovareunbarocciocheliconducesseappièdellasalita;n'andòsubitoincerca,epocodopo,tornòadirechearrivava.SivoltòpoiadonAbbondio,eglidisse:-signorcurato,semaidesiderassediportarlassùqualchelibro,perpassareiltempo,dapover'uomopossoservirla:chéanch'iomidivertounpo'aleggere.Cosenondaparsuo,libriinvolgare;maperò...

-Grazie,grazie,-risposedonAbbondio:-soncircostanze,chesihaappenatestad'occuparsidiquelcheèdiprecetto.

Mentresifannoesiricusanoringraziamenti,esibarattanosalutiebuoniaugùri,invitiepromessed'un'altrafermataalritorno,ilbaroccioèarrivatodavantiall'usciodistrada.Cimettonlegerle,salgonsu,eprincipiano,conunpo'piùd'agioeditranquillitàd'animo,lasecondametàdelviaggio.

IlsartoavevadettolaveritàadonAbbondio,intornoall'innominato.Questo,dalgiornochel'abbiamlasciato,avevasemprecontinuatoafarciòchealloras'eraproposto, compensardanni, chiederpace, soccorrerpoveri, sempredel bene in somma, secondo l'occasione.Quel coraggio che altre volte avevamostratonell'offendereeneldifendersi,oralomostravanelnonfarenél'unacosanél'altra.Andavasempresoloesenz'armi,dispostoatuttoquellocheglipotesseaccaderedopotanteviolenzecommesse,epersuasochesarebbecommetterneunanuoval'usarlaforzaindifesadichieradebitoreditantoeatanti;persuasocheognimalecheglivenissefatto,sarebbeun'ingiuriariguardoaDio,mariguardoaluiunagiustaretribuzione;echedell'ingiuria,luimenod'ognialtro,avevadirittodifarsipunitore.Contuttociò,erarimastononmenoinviolatodiquandotenevaarmate,perlasuasicurezza,tantebracciaeilsuo.Larimembranzadell'antica ferocia, e la vista della mansuetudine presente, una, che doveva aver lasciati tanti desidèri di vendetta, l'altra, che la rendeva tanto agevole,cospiravanoinveceaprocacciarglieamantenergliun'ammirazione,chegliservivaprincipalmentedisalvaguardia.Eraquell'uomochenessunoavevapotutoumiliare,eches'eraumiliatodasé.Irancori,irritatialtrevoltedalsuodisprezzoedallapauradeglialtri,sidileguavanooradavantiaquellanuovaumiltà:glioffesiavevanoottenuta, controogniaspettativa,e senzapericolo,unasoddisfazionechenonavrebberopotutapromettersidallapiù fortunatavendetta, lasoddisfazionedivedereuntaluomopentitode'suoitorti,epartecipe,perdircosì,dellaloroindegnazione.Molti,ilcuidispiacerepiùamaroepiùintensoerastatopermolt'anni,dinonvederprobabilitàditrovarsiinnessuncasopiùfortidicolui,perricattarsidiqualchegrantorto;incontrandolopoisolo,disarmato,einattodichinonfarebberesistenza,nons'eransentitialtroimpulsochedifarglidimostrazionid'onore.Inquell'abbassamentovolontario,lasuapresenzaeilsuocontegnoavevanoacquistato,senzacheluilosapesse,unnonsochedipiùaltoedipiùnobile;perchécisivedeva,ancormegliodiprima,lanoncuranzad'ognipericolo.Gliodi,ancheipiùrozzierabbiosi,sisentivanocomelegatietenutiinrispettodallavenerazionepubblicaperl'uomopenitenteebenefico.Questa era tale, che spessoquell'uomo si trovava impicciato a schermirsi dalledimostrazioni che gliene venivan fatte, e doveva star attento anon lasciartroppotrasparirenelvoltoenegliattiilsentimentointernodicompunzione,anonabbassarsitroppo,pernonessertroppoesaltato.S'erasceltonellachiesal'ultimoluogo;enonc'erapericolochenessunoglieloprendesse:sarebbestatocomeusurpareunpostod'onore.Offenderpoiquell'uomo,oanchetrattarloconpocoriguardo,potevaparerenontantoun'insolenzaeunaviltà,quantounsacrilegio:equellistessiacuiquestosentimentodeglialtripotevaservirdiritegno,nepartecipavanoancheloro,piùomeno.

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Questemedesimeedaltrecagioni,allontanavanopuredaluilevendettedellaforzapubblica,egliprocuravano,anchedaquestaparte,lasicurezzadellaqualenonsidavapensiero.Ilgradoeleparentele,cheinognitempoglieranostatediqualchedifesa,tantopiùvalevanoperlui,oracheaquelnomegiàillustreeinfame,andavaaggiuntalaloded'unacondottaesemplare,lagloriadellaconversione.Imagistratieigrandis'eranrallegratidiquesta,pubblicamentecomeilpopolo; e sarebbeparso strano l'infierire controchi era stato soggettodi tante congratulazioni.Oltredi ciò,unpotereoccupato inunaguerraperpetua, espessoinfelice,controribellioniviveerinascenti,potevatrovarsiabbastanzacontentod'esserliberatodallapiùindomabileemolesta,pernonandareacercaraltro:tantopiù,chequellaconversioneproducevariparazionichenoneraavvezzoadottenere,enemmenoarichiedere.Tormentareunsanto,nonparevaunbuonmezzodicancellarlavergognadinonaversaputofarestareadovereunfacinoroso:el'esempiochesifossedatocolpunirlo,nonavrebbepotutoaveraltroeffetto,chedistornareisuoisimilidaldivenireinoffensivi.ProbabilmenteanchelapartecheilcardinalFederigoavevaavutanellaconversione,eilsuonomeassociatoaquellodelconvertito,servivanoaquestocomed'unoscudosacro.Einquellostatodicoseed'idee,inquellesingolarirelazionidell'autoritàspiritualeedelpotercivile,ch'erancosìspessoallepresetraloro,senzamirarmaiadistruggersi,anzimischiandosemprealleostilitàattidiriconoscimentoeprotestedideferenza,eche,spessopure,andavandiconservaaunfinecomune,senzafarmaipace,potéparere,incertamaniera,chelariconciliazionedellaprimaportasseconsél'oblivione,senonl'assoluzionedelsecondo,quandoquellas'erasolaadoprataaprodurreuneffettovolutodatutt'edue.

Cosìquell'uomosulquale,sefossecaduto,sarebberocorsiagaragrandiepiccoliacalpestarlo;messosivolontariamenteaterra,venivarisparmiatodatutti,einchinatodamolti.

Èveroch'erananchemoltiacuiquellastrepitosamutazionedovettefartutt'altrochepiacere:tantiesecutoristipendiatididelitti,tanticompagnineldelitto,cheperdevanounacosìgranforzasullaqualeeranoavvezziafareassegnamento,cheanchesitrovavanoauntrattorottiifiliditrameorditedaunpezzo,nelmomentoforsecheaspettavanolanuovadell'esecuzione.Magiàabbiamvedutoqualidiversisentimentiquellaconversionefacessenascereneglisgherrichesitrovavanoalloracon lui,eche lasentironoannunziaredallasuabocca:stupore,dolore,abbattimento,stizza;unpo'di tutto, fuorchédisprezzonéodio.Lostessoaccaddeaglialtrichetenevasparsiindiversiposti,lostessoa'complicidipiùaltoaffare,quandorisepperolaterribilenuova,eatuttiperlecagionimedesime.Molt'odio, come trovonel luogo, altrovecitato,delRipamonti,nevennepiuttostoal cardinalFederigo.Riguardavanquestocomeunoches'eramischiatone'loroaffari,perguastarli;l'innominatoavevavolutosalvarl'animasua:nessunoavevaragiondilagnarsene.

Dimano inmanopoi, la piùpartedegli sgherri di casa, nonpotendo accomodarsi alla nuovadisciplina, né vedendoprobabilità che s'avesse amutare, sen'erano andati. Chi avrà cercato altro padrone, e fors'anche tra gli antichi amici di quello che lasciava; chi si sarà arrolato in qualche terzo, come alloradicevano,diSpagnaodiMantova,odiqualchealtrapartebelligerante;chisisaràmessoallastrada,perfarlaguerraaminuto,epercontosuo;chisisaràanchecontentatod'andarbirboneggiandoin libertà.E ilsimileavrannofattoqueglialtrichestavanoprimaa'suoiordini, indiversipaesi.Diquellipoiches'eranpotutiavvezzarealnuovotenordivita,ocheloavevanoabbracciatovolentieri,ipiù,natividellavalle,erantornatiaicampi,oaimestieriimparatinellaprimaetà,epoiabbandonati;iforestierieranrimastinelcastello,comeservitori:gliunieglialtri,quasiribenedettinellostessotempocheilloropadrone,selapassavano,alpardilui,senzafarenéricevertorti,inermierispettati.

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Ma quando, al calar delle bande alemanne, alcuni fuggiaschi di paesi invasi o minacciati capitarono su al castello a chieder ricovero, l'innominato, tuttocontentochequellesuemurafosserocercatecomeasiloda'deboli,chepertantotempoleavevanguardatedalontanocomeunenormespauracchio,accolsequeglisbandati,conespressionipiuttostodiriconoscenzachedicortesia;fecespargerlavoce,chelasuacasasarebbeapertaachiunquecisivolesserifugiare,epensòsubitoamettere,nonsoloquesta,maanchelavalle,inistatodidifesa,semailanzichenecchiocappellettivolesseroprovarsidivenirciafardelleloro.Radunòiservitoricheglieranrimasti,pochievalenti,comeiversidiTorti;fecelorounaparlatasullabuonaoccasionecheDiodavaloroealui,d'impiegarsiuna volta in aiuto del prossimo, che avevan tanto oppresso e spaventato; e, con quel tononaturale di comando, ch'esprimeva la certezza dell'ubbidienza,annunziòloroingeneraleciòcheintendevachefacessero,esoprattuttoprescrissecomedovesserocontenersi,perchélagentechevenivaaricoverarsilassù,nonvedesseinlorocheamiciedifensori.Fecepoiportargiùdaunastanzaatettol'armidafuoco,dataglio,inasta,chedaunpezzostavanlìammucchiate,eglieledistribuì;fecedirea'suoicontadinieaffittuaridellavalle,chechiunquesisentiva,venisseconarmialcastello;achinonn'aveva,nediede;scelsealcuni,che fosserocomeufiziali,eavesseroaltri sotto il lorocomando;assegnò ipostiall'entraturee inaltri luoghidellavalle, sullasalita,alleportedelcastello;stabilìl'oreeimodididarlamuta,comeinuncampo,ocomegiàs'eracostumatoinquelcastellomedesimo,ne'tempidellasuavitadisperata.

In un canto di quella stanza a tetto, c'erano in disparte l'armi che lui solo aveva portate; quella sua famosa carabina,moschetti, spade, spadoni, pistole,coltellacci, pugnali, per terra, o appoggiati almuro.Nessunode' servitori le toccò;ma concertaronodi domandare al padronequali voleva che gli fosseroportate.-Nessuna,-rispose;e,fossevoto,fosseproposito,restòsempredisarmato,allatestadiquellaspeciediguarnigione.

Nello stesso tempo, avevamesso inmoto altr'uomini e donne di servizio, o suoi dipendenti, a preparar nel castello alloggio a quante più persone fossepossibile, a rizzar letti, a disporre sacconi e strapunti nelle stanze, nelle sale, che diventavan dormitòri. E aveva dato ordine di far venire provvisioniabbondanti,perispesaregliospiticheDioglimanderebbe,eiqualiinfattiandavancrescendodigiornoingiorno.Luiintantononistavamaifermo;dentroefuoridelcastello,suegiùperlasalita,ingiroperlavalle,astabilire,arinforzare,avisitarposti,avedere,afarsivedere,amettereeatenereinregola,conleparole,congliocchi,conlapresenza.Incasa,perlastrada,facevaaccoglienzaaquellichearrivavano;etutti,oloavesserogiàvisto,olovedesseroperlaprimavolta,loguardavanoestatici,dimenticandounmomentoiguaieitimorichegliavevanospintilassù;esivoltavanoancoraaguardarlo,quando,staccatosidaloro,seguitavalasuastrada.

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CapitoloXXX

Quantunque il concorso maggiore non fosse dalla parte per cui i nostri tre fuggitivi s'avvicinavano alla valle, ma all'imboccatura opposta, con tutto ciò,cominciaronoatrovarcompagnidiviaggioedisventura,chedatraverseeviottoleeranosboccatiosboccavanonellastrada.Incircostanzesimili,tuttiquelliches'incontrano,ècomesesiconoscessero.Ognivoltacheilbaroccioavevaraggiuntoqualchepedone,sibarattavandomandeerisposte.Chierascappato,comeinostri,senzaaspettarl'arrivode'soldati;chiavevasentiti itamburioletrombe;chigliavevavisticoloro,e lidipingevacomeglispaventatisogliondipingere.

-Siamoancorafortunati,-dicevanleduedonne:-ringraziamoilcielo.Vadalaroba;maalmenosiamoinsalvo.

MadonAbbondionontrovavachecifossetantodarallegrarsi;anziquelconcorso,epiùancorailmaggiorechesentivaessercidall'altraparte,cominciavaadargliombra.-Ohchestoria!-borbottavaalledonne,inunmomentochenonc'eranessunod'intorno:-ohchestoria!Noncapite,cheradunarsitantagenteinunluogoèlostessochevolercitirareisoldatiperforza?Tuttinascondono,tuttiportanvia;nellecasenonrestanulla;crederannochelassùcisianotesori.Civengonosicuro:sicurocivengono.Ohpoverome!dovemisonoimbarcato!

-Oh!voglionfaraltrochevenirlassù,-dicevaPerpetua:-anchelorodevonoandarperlalorostrada.Epoi,iohosempresentitodireche,ne'pericoli,èmeglioessereinmolti.

- Inmolti? inmolti?-replicavadonAbbondio:-poveradonna!Nonsapetecheogni lanzichenecconemangiacentodicostoro?Epoi,sevolesserofardellepazzie,sarebbeunbelgusto,eh?ditrovarsiinunabattaglia.Ohpoverome!Eramenomaleandarsuperimonti.Cheabbiantuttiavolercacciarsiinunluogo!...Seccatori!-borbottavapoi,avocepiùbassa:-tuttiqui:evia,evia,evia;l'unodietrol'altro,comepecoresenzaragione.

-Aquestomodo,-disseAgnese,-ancheloropotrebberodirlostessodinoi.

-Chetateviunpo', -dissedonAbbondio:-chégià lechiacchierenonservonoanulla.Quelch'èfattoèfatto:cisiamo,bisognastarci.SaràquelchevorràlaProvvidenza:ilcielocelamandibuona.

Mafubenpeggioquando,all'entratadellavalle,videunbuonpostod'armati,partesull'usciod'unacasa,epartenellestanzeterrene:parevaunacaserma.Liguardòconlacodadell'occhio:noneranquellefaccecheglieratoccatoavederenell'altradolorosasuagita,osecen'eradiquelle,eranobencambiate;macontuttociò,nonsipuòdirechenoiaglidessequellavista."Ohpoverome!-pensava:-eccoselefannolepazzie.Giànonpotevaesserealtrimenti:melosarei

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dovutoaspettaredaunuomodiquellaqualità.Macosavuolfare?vuolfarlaguerra?vuolfareilre,lui?Ohpoverome!Incircostanzechesivorrebbepotersinascondersottoterra,ecostuicercaognimanieradifarsiscorgere,didarnell'occhio;parchelivogliainvitare!"

-Vedeora,signorpadrone, -glidissePerpetua, -sec'èdellabravagentequi,checisapràdifendere.Venganoora isoldati:quinonsonocomeque'nostrispauriti,chenonsonbuonicheamenarlegambe.

-Zitta! - rispose, convocebassama iraconda,donAbbondio: - zitta! chenonsapetequel chevidite.Pregate il cielo cheabbian fretta i soldati, o chenonvenganoasaperelecosechesifannoqui,echesimetteall'ordinequestoluogocomeunafortezza.Nonsapetecheisoldatièil loromestierediprenderlefortezze?Noncercanaltro;per loro,dareunassaltoècomeandareanozze;perchétuttoquelchetrovanoèper loro,epassano lagentea fildispada.Ohpoverome!Basta,vedròsecisaràmanieradimettersiinsalvosuperquestebalze.Inunabattaglianonmicicolgonooh!inunabattaglianonmicicolgono.

-Sehapoipauraanched'esserdifesoeaiutato... - ricominciavaPerpetua;madonAbbondio l'interruppeaspramente, sempreperòavocebassa: - zitta!Ebadatebenedinonriportarequestidiscorsi.Ricordatevichequibisognafarsemprevisoridente,eapprovaretuttoquellochesivede.

AllaMalanotte,trovaronounaltropicchettod'armati,aiqualidonAbbondiofeceunascappellata,dicendointantotrasé:"ohimè,ohimè:sonpropriovenutoinunaccampamento!"Quiilbarocciosifermò;nescesero;donAbbondiopagòinfretta,elicenziòilcondottiere;es'incamminòconleduecompagneperlasalita,senzafarparola.Lavistadique'luoghigliandavarisvegliandonellafantasia,emescolandoall'angoscepresenti,larimembranzadiquellecheviavevasoffertel'altravolta.EAgnese,laqualenongliavevamaivistique'luoghi,esen'erafattainmenteunapitturafantasticachelesirappresentavaognivoltachepensavaalviaggiospaventosodiLucia,vedendolioraqualierandavvero,provavacomeunnuovoepiùvivosentimentodiquellecrudelimemorie.-Ohsignorcurato!-esclamò:-apensarechelamiapoveraLuciaèpassataperquestastrada!

-Voletestarezitta?donnasenzagiudizio!-legridòinunorecchiodonAbbondio:-sondiscorsicodestidafarsiqui?Nonsapetechesiamoincasasua?Fortunacheoranessunvisente;maseparlateinquestamaniera...

-Oh!-disseAgnese:-oracheèsanto...!

-Statezitta,-lereplicòdonAbbondio:-credetevoicheaisantisipossadire,senzariguardo,tuttociòchepassaperlamente?Pensatepiuttostoaringraziarlodelbenechev'hafatto.

-Oh!perquesto,ciavevogiàpensato:checredechenonlesappiaunpochinolecreanze?

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-Lacreanzaèdinondirlecosechepossondispiacere,specialmenteachinonèavvezzoasentirne.Eintendetelabenetutt'edue,chequinonèluogodafarpettegolezzi,edadirtuttoquellochevipuòvenireintesta.Ecasad'ungransignore,giàlosapete:vedetechecompagniac'èd'intorno:civiengentedituttelesorte;sicché,giudizio,sepotete:pesarleparole,esoprattuttodirnepoche,esoloquandoc'ènecessità:chéastarezittinonsisbagliamai.

-Fapeggioleicontuttecodestesue...-riprendevaPerpetua.

Ma:-zitta!-gridòsottovocedonAbbondio,einsiemesilevòilcappelloinfretta,efeceunprofondoinchino:ché,guardandoinsu,avevavistol'innominatoscenderversodiloro.AnchequestoavevavistoericonosciutodonAbbondio;eaffrettavailpassoperandargliincontro.

-Signorcurato,-disse,quandoglifuvicino,-avreivolutooffrirlelamiacasainmiglioroccasione;ma,aognimodo,sonbencontentodipoterleesserutileinqualchecosa.

-Confidatonellagranbontàdivossignoriaillustrissima,-risposedonAbbondio,-misonpresol'ardiredivenire,inquestetristecircostanze,aincomodarla:e,comevedevossignoriaillustrissima,misonpresoanchelalibertàdimenarcompagnia.Questaèlamiagovernante...

-Benvenuta,-dissel'innominato.

-Equesta,-continuòdonAbbondio,-èunadonnaacuivossignoriahagiàfattodelbene:lamadrediquella...diquella...

-DiLucia,-disseAgnese.

-DiLucia!-esclamòl'innominato,voltandosi,conlatestabassa,adAgnese.-Delbene,io!Dioimmortale!Voi,mifatedelbene,avenirqui...dame...inquestacasa.Siatelabenvenuta.Voiciportatelabenedizione.

-Ohgiusto!-disseAgnese:-vengoaincomodarla.Anzi,-continuò,avvicinandosegliall'orecchio,-hoanchearingraziarla...

L'innominatotroncòquelleparole,domandandopremurosamentelenuovediLucia;esaputechel'ebbe,sivoltòperaccompagnarealcastelloinuoviospiti,comefece,malgradolalororesistenzacerimoniosa.Agnesediedealcuratoun'occhiatachevolevadire:vedaunpocosec'èbisognocheleientridimezzotranoidueadarpareri.

-Sonoarrivatiallasuaparrocchia?-glidomandòl'innominato.

-No,signore,chenonglihovolutiaspettareque'diavoli,-risposedonAbbondio.-Sailcieloseavreipotutouscirvivodalleloromani,evenireaincomodarevossignoriaillustrissima.

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-Bene,sifacciacoraggio,-ripresel'innominato:-chéoraèinsicuro.Quassùnonverranno;esesivolesseroprovare,siamprontiariceverli.

-Speriamochenonvengano,-dissedonAbbondio.-Esento,-soggiunse,accennandocolditoimontichechiudevanolavalledirimpetto,-sentoche,anchedaquellaparte,giriun'altramasnadadigente,ma...ma...

-Evero,-risposel'innominato:-manondubiti,chesiamprontiancheperloro.

"Tradue fuochi, -dicevatrasédonAbbondio: -propriotradue fuochi.Dovemison lasciatotirare!edaduepettegole!Ecostuiparpropriochecisguazzidentro!Ohchegentec'èaquestomondo!"

Entratinelcastello,ilsignorefececondurreAgneseePerpetuainunastanzadelquartiereassegnatoalledonne,cheoccupavatrelatidelsecondocortile,nellaparteposterioredell'edifiziosituatasurunmassosporgenteeisolato,acavaliereaunprecipizio.Gliuominialloggiavanone'latidell'altrocortileadestraeasinistra, e in quello che rispondeva sulla spianata. Il corpodimezzo, che separava i due cortili, e davapassaggio dall'uno all'altro, per un vasto andito dirimpettoallaportaprincipale,erainparteoccupatodalleprovvisioni,einpartedovevaservirdidepositoperlarobacheirifugiativolesseromettereinsalvolassù. Nel quartiere degli uomini, c'erano alcune camere destinate agli ecclesiastici che potessero capitare. L'innominato v'accompagnò in persona donAbbondio,chefuilprimoaprenderneilpossesso.

Ventitreoventiquattrogiornistetteroinostrifuggitivinelcastello,inmezzoaunmovimentocontinuo,inunagrancompagnia,echene'primitempi,andòsemprecrescendo;masenzacheaccadessenulladistraordinario.Nonpassòforsegiorno,chenonsidesseall'armi.Vengonlanzichenecchidiqua;sisonveduticappellettidilà.Aogniavviso,l'innominatomandavauominiaesplorare;e,sefacevabisogno,prendevaconsédellagentechetenevasempreprontaaciò,eandavaconessafuordellavalle,dallapartedov'eraindicatoilpericolo.Ederacosasingolare,vedereunaschierad'uominiarmatidacapoapiedi,eschieraticomeunatruppa,condottidaunuomosenz'armi.Lepiùvoltenoneranocheforaggieriesaccheggiatorisbandati,chesen'andavanoprimad'essersorpresi.Maunavolta,cacciandoalcunidicostoro,perinsegnarloroanonvenirpiùdaquelleparti,l'innominatoricevetteavvisocheunpaesettovicinoerainvasoemessoasacco.Eranolanzichenecchidivaricorpiche,rimastiindietroperrubare,s'eranriuniti,eandavanoagettarsiall'improvvisosulleterrevicineaquelledove alloggiava l'esercito; spogliavano gli abitanti, e gliene facevan di tutte le sorte. L'innominato fece un breve discorso a' suoi uomini, e li condusse alpaesetto.

Arrivaronoinaspettati.Iribaldicheavevancredutodinonandarcheallapreda,vedendosivenireaddossogenteschierataeprontaacombattere,lasciaronoilsaccheggioamezzo,esen'andaronoinfretta,senz'aspettarsil'unoconl'altro,dallapartedond'eranvenuti.L'innominatogl'inseguìperunpezzodistrada;poi,fattofaralto,stettequalchetempoaspettando,sevedessequalchenovità;efinalmenteseneritornò.Eripassandonelpaesettosalvato,nonsipotrebbedireconqualiapplausiebenedizionifosseaccompagnatoildrappelloliberatoreeilcondottiero.

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Nelcastello,traquellamoltitudine,formataacaso,dipersone,variedicondizione,dicostumi,disessoed'età,nonnacquemaialcundisordined'importanza.L'innominatoavevamesseguardieindiversiluoghi,lequalitutteinvigilavanochenonseguissenessuninconveniente,conquellapremuracheognunomettevanellecosedicuis'avessearendergliconto.

Avevapoipregatigliecclesiastici,egliuominipiùautorevolichesitrovavantrairicoverati,d'andareingiroed'invigilareancheloro.Epiùspessochepoteva,giravaanchelui,esifacevavederpertutto;ma,ancheinsuaassenza, ilricordarsidichis'eraincasa,servivadifrenoachinepotesseaverbisogno.E,delresto,eratuttagentescappata,equindiinclinataingeneraleallaquiete:ipensieridellacasaedellaroba,peralcunianchedicongiuntiod'amicirimastinelpericolo,lenuovechevenivandifuori,abbattendoglianimi,mantenevanoeaccrescevanosemprepiùquelladisposizione.

C'eraperòanchede' capi scarichi,degliuominid'una temprapiùsaldaed'uncoraggiopiùverde, checercavanodipassarque'giorni inallegria.Avevanoabbandonatelelorocase,pernonesserfortiabbastanzadadifenderle;manontrovavangustoapiangereeasospiraresurunacosachenonc'erarimedio,néafigurarsieacontemplarconlafantasiailguastochevedrebberopurtroppoco'loroocchi.Famiglieamicheeranoandatediconserva,os'eranritrovatelassù,s'eranfatteamicizienuove;elafollas'eradivisaincrocchi,secondogliumoriel'abitudini.Chiavevadanariediscrezione,andavaadesinaregiùnellavalle,doveinquellacircostanza,s'eranrizzateinfrettaosterie:inalcune,ibocconieranoalternatico'sospiri,enoneralecitoparlard'altrochedisciagure:inaltre,nonsi rammentavan lesciagure, senonperdirechenonbisognavapensarci.Achinonpotevaononvoleva farsi lespese, sidistribuivanelcastellopane,minestraevino:oltrealcunetavolech'eranserviteognigiorno,perquellicheilpadroneviavevaespressamenteinvitati;einostrierandiquestonumero.

Agnese e Perpetua, per non mangiare il pane a ufo, avevan voluto essere impiegate ne' servizi che richiedeva una così grande ospitalità; e in questospendevanounabuonapartedellagiornata;ilrestonelchiacchierareconcerteamicheches'eranfatte,ocolpoverodonAbbondio.Questononavevanulladafare,manons'annoiavaperò;lapauraglitenevacompagnia.Lapaurapropriod'unassalto,credochelaglifossepassata,osepurglienerimaneva,eraquellacheglidavamenofastidio;perché,pensandociappenaappena,dovevacapirequantopocofossefondata.Mal'immaginedelpaesecirconvicinoinondato,daunaparteedall'altra,dasoldatacci,learmiegliarmatichevedevasempreingiro,uncastello,quelcastello,ilpensieroditantecosechepotevannascereognimomentointalicircostanze,tuttoglitenevaaddossounospaventoindistinto,generale,continuo;lasciandostareilrodìocheglidavailpensareallasuapoveracasa.Intuttoiltempochestetteinquell'asilo,nonsenediscostòmaiquantountirodischioppo,némaimisepiedesulladiscesa:l'unicasuapasseggiataerad'usciresullaspianata,ed'andare,quandodaunaparteequandodall'altradelcastello,aguardargiùper lebalzeeper iburroni,per istudiareseci fossequalchepassounpo'praticabile,qualchepo'disentiero,perdoveandarcercandounnascondiglioincasod'unserraserra.Atuttiisuoicompagnidirifugiofacevagranriverenzeogransaluti,mabazzicavaconpochissimi:lasuaconversazionepiùfrequenteeraconleduedonne,comeabbiamdetto;conloroandavaafare isuoisfoghi,arischiochetalvoltagli fossedatosullavocedaPerpetua,echelosvergognasseancheAgnese.Atavolapoi,dovestavapocoeparlavapochissimo,sentivalenuovedelterribilepassaggio,lequaliarrivavanoognigiorno,odipaeseinpaeseediboccainbocca,oportatelassùdaqualcheduno,chedaprincipioavevavolutorestarseneacasa,escappavainultimo,senzaaverpotutosalvarnulla,eaunbisognoanchemalconcio:eognigiornoc'eraqualchenuovastoriadisciagura.Alcuni,novellistidiprofessione,raccoglievandiligentementetuttelevoci,abburattavantuttelerelazioni,enedavanpoiilfioreaglialtri. Si disputava quali fossero i reggimenti più indiavolati, se fosse peggio la fanteria o la cavalleria; si ripetevano, ilmeglio che si poteva, certi nomi dicondottieri;d'alcunisiraccontavanl'impresepassate,sispecificavanolestazionielemarce:quelgiorno,iltalereggimentosispandevane'talipaesi,domani

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anderebbeaddossoaitalialtri,doveintantoiltalaltrofacevaildiavoloepeggio.Sopratuttosicercavad'averinformazione,esitenevailcontode'reggimentiche passavan di mano in mano il ponte di Lecco, perché quelli si potevano considerar come andati, e fuori veramente del paese. Passano i cavalli diWallenstein,passanoifantidiMerode,passanoicavallidiAnhalt,passanoifantidiBrandeburgo,epoiicavallidiMontecuccoli,epoiquellidiFerrari;passaAltringer,passaFurstenberg,passaColloredo;passanoiCroati,passaTorquatoConti,passanoaltriealtri;quandopiacquealcielo,passòancheGalasso,cheful'ultimo.Losquadronvolantede'veneziani finìd'allontanarsianche lui;e tutto ilpaese,adestraeasinistra, si trovò libero.Giàquellidelle terre invaseesgombrateleprime,eranpartitidalcastello;eognigiornonepartiva:come,dopountemporaled'autunno,sivededaipalchifronzutid'ungrand'alberousciredaognipartegliuccellichecis'eranoriparati.Credocheinostritrefosserogliultimiadandarsene;eciòpervoleredidonAbbondio,ilqualetemeva,sesitornasse subito a casa, di trovare ancora in giro lanzichenecchi rimasti indietro sbrancati, in coda all'esercito. Perpetua ebbe un bel dire che, quanto piùs'indugiava,tantopiùsidavaagioaibirbonidelpaesed'entrareincasaaportarviailresto;quandositrattavad'assicurarlapelle,erasempredonAbbondiochelavinceva;menochel'imminenzadelpericolonongliavessefattoperdereaffattolatesta.

Ilgiornofissatoperlapartenza,l'innominatofecetrovarprontaallaMalanotteunacarrozza,nellaqualeavevagiàfattomettereuncorredodibiancheriaperAgnese.Etiratalaindisparte,lefeceancheaccettareungruppettodiscudi,perripararealguastochetroverebbeincasa;quantunque,battendolamanosulpetto,essaandasseripetendocheneavevalìancorade'vecchi.

-Quandovedretequellavostrabuona,poveraLucia...-ledisseinultimo:-giàsoncertochepregaperme,poichélehofattotantomale:diteleadunquech'iolaringrazio,econfidoinDio,chelasuapreghieratorneràancheintantabenedizioneperlei.

Vollepoiaccompagnartuttietregliospiti,finoallacarrozza.IringraziamentiumiliesvisceratididonAbbondioeicomplimentidiPerpetua,segl'immaginiillettore.Partirono;fecero,secondoilfissato,unafermatina,masenzaneppurmettersiasedere,nellacasadelsarto,dovesentironoraccontarcentocosedelpassaggio:lasolitastoriadiruberie,dipercosse,disperpero,disporchizie:malì,perbuonasorte,nons'eranvistilanzichenecchi.

-Ahsignorcurato!-disseilsarto,dandoglidibraccioarimontareincarrozza:-s'hadafarde'libriinistampa,sopraunfracassodiquestasorte.

Dopoun'altrapo'distrada,cominciaronoinostriviaggiatoriavederco'loroocchiqualchecosadiquellocheavevantantosentitodescrivere:vignespogliate,noncomedallavendemmia,macomedallagrandineedallabuferachefosserovenuteincompagnia:tralciaterra,sfrondatiescompigliati;strappati ipali,calpestato il terreno, e sparsodi schegge, di foglie, di sterpi; schiantati, scapezzati gli alberi; sforacchiate le siepi; i cancelli portati via.Ne' paesi poi, uscisfondati,impannatelacere,paglia,cenci,rottamid'ognisorte,amucchioseminatiperlestrade;un'ariapesante,zaffatedipuzzopiùfortecheuscivandallecase;lagente,chiabuttarfuoriporcherie,chiaraccomodarleimposteallameglio,chiincrocchioalamentarsiinsieme;e,alpassardellacarrozza,manidiquaedilàteseaglisportelli,perchiederl'elemosina.

Conquesteimmagini,oradavantiagliocchi,oranellamente,econl'aspettativaditrovarealtrettantoacasaloro,ciarrivarono;etrovaronoinfattiquelloches'aspettavano.

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Agnesefeceposareifagottiinuncantodelcortiletto,ch'erarimastoilluogopiùpulitodellacasa;simisepoiaspazzarla,araccogliereearigovernarequellapocarobacheleavevanlasciata;fecevenireunlegnaioloeunfabbro,perriparareiguastipiùgrossi,eguardandopoi,capopercapo,labiancheriaregalata,econtandoque'nuoviruspi,dicevatrasé:"soncaduta inpiedi;siaringraziatoIddioe laMadonnaequelbuonsignore:possopropriodired'essercaduta inpiedi".

DonAbbondioePerpetuaentranoincasa,senzaaiutodichiavi;ognipassochefannonell'andito,sentoncrescereuntanfo,unveleno,unapeste,chelirespingeindietro;conlamanoalnaso,vannoall'usciodicucina;entranoinpuntadipiedi,studiandodovemetterli,periscansarpiùchepossonolaporcheriachecopreilpavimento;edànnoun'occhiataingiro.Nonc'eranullad'intero;maavanzieframmentidiquelchec'erastato,lìealtrove,senevedevainognicanto:piumeepennedellegallinediPerpetua,pezzidibiancheria, foglide'calendarididonAbbondio,coccidipentoleedipiatti; tutto insiemeosparpagliato.Solonelfocolaresipotevanvedereisegnid'unvastosaccheggioaccozzatiinsieme,comemolteideesottintese,inunperiodostesodaunuomodigarbo.C'era,dico,unrimasuglioditizzietizzonispenti,iqualimostravanod'esserestati,unbracciolodiseggiola,unpiededitavola,unosportellod'armadio,unapancadiletto,unadogadellabotticina,dovecistavailvinocherimettevalostomacoadonAbbondio.Ilrestoeracenereecarboni;econque'carbonistessi,iguastatori,perristoro,avevanoscarabocchiati imuridi figuracce, ingegnandosi, concerteberrettineoconcertecheriche,e concerte larghe facciole,di farnede'preti, emettendostudioafarliorribilieridicoli:intentoche,perverità,nonpotevaandarfallitoataliartisti.

-Ahporci!-esclamòPerpetua.-Ahbaroni!-esclamòdonAbbondio;e,comescappando,andaronfuori,perunaltr'usciochemettevanell'orto.Respirarono;andarondiviatoalfico;magiàprimad'arrivarci,viderolaterrasmossa,emiseroungridotutt'edueinsieme;arrivati,trovaronoeffettivamente,invecedelmorto, labucaaperta.Quinacquerode'guai:donAbbondiocominciòaprenderselaconPerpetua,chenonavessenascostobene:pensatesequestarimasezitta:dopoch'ebberobengridato,tutt'eduecolbraccioteso,econl'indiceappuntatoversolabuca,senetornaronoinsieme,brontolando.Efatecontochepertuttotrovaronoaundipressolamedesimacosa.Penaronononsoquanto,afarripulireesmorbarelacasa,tantopiùche,inque'giorni,eradifficiletrovaraiuto;enonsoquantodovetterostarecomeaccampati,accomodandosiallameglio,oallapeggio,erifacendoapocoapocousci,mobili,utensili,condanariprestatidaAgnese.

Pergiuntapoi,queldisastro fuunasemenzad'altrequestionimoltonoiose;perchéPerpetua,a forzadichiedereedomandare,dispiaree fiutare,venneasaperdicertochealcunemasseriziedelsuopadrone,credutepredaostraziode'soldati,eranoinvecesaneesalveincasadigentedelpaese;etempestavailpadronechesifacessesentire,erichiedesseilsuo.TastopiùodiosononsipotevatoccareperdonAbbondio;giacchélasuarobaerainmanodibirboni,cioèdiquellaspeciedipersoneconcuiglipremevapiùdistareinpace.

-Masenonnevogliosapernulladiquestecose,-diceva.-Quantevoltevelodevoripetere,chequelcheèandatoèandato?Hodaessermessoancheincroce,perchém'èstataspogliatalacasa?

-Selodico,-rispondevaPerpetua,-cheleisilascerebbecavargliocchiditesta.Rubareaglialtrièpeccato,maalei,èpeccatononrubare.

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-Mavedetesecodestisonospropositidadirsi!-replicavadonAbbondio:-mavoletestarezitta?

Perpetuasichetava,manonsubitosubito;eprendevapretestodatuttoperriprincipiare.Tantocheilpover'uomos'eraridottoanonlamentarsipiù,quandotrovavamancantequalchecosa,nelmomentocheneavrebbeavutobisogno;perché,piùd'unavolta,glieratoccatoasentirsidire:-vadaachiederloaltalechel'ha,enonl'avrebbetenutofinoaquest'ora,senonavessechefareconunbuonuomo.

Un'altraepiùvivainquietudineglidavailsentirechegiornalmentecontinuavanoapassarsoldatiallaspicciolata,comeavevatroppobenecongetturato;ondestavasempreinsospettodivedersenecapitarqualchedunooancheunacompagniasull'uscio,cheavevafattoraccomodareinfrettaperlaprimacosa,echetenevachiusocongrancura;ma,pergraziadelcielo,ciònonavvennemai.Néperòquestiterrorieranoancoracessati,cheunnuovonesopraggiunse.

Maquilasceremodaparteilpover'uomo:sitrattabend'altrochedisueapprensioniprivate,chede'guaid'alcunipaesi,ched'undisastropasseggiero.

CapitoloXXXI

Lapeste che il tribunaledella sanità aveva temuto chepotesse entrar con lebandealemannenelmilanese, c'era entratadavvero, comeènoto; edènotoparimentechenonsifermòqui,mainvaseespopolòunabuonaparted'Italia.Condottidalfilodellanostrastoria,noipassiamoaraccontargliavvenimentiprincipalidiquellacalamità;nelmilanese,s'intende,anziinMilanoquasiesclusivamente:chédellacittàquasiesclusivamentetrattanolememoriedeltempo,come a un di presso accade sempre e per tutto, per buone e per cattive ragioni. E in questo racconto, il nostro fine non è, per dir la verità, soltanto dirappresentarlostatodellecosenelqualeverrannoatrovarsiinostripersonaggi;madifarconoscereinsieme,perquantosipuòinristretto,eperquantosipuòdanoi,untrattodistoriapatriapiùfamosocheconosciuto.

Dellemolterelazionicontemporanee,noncen'èalcunachebastidaséadarneun'ideaunpo'distintaeordinata;comenoncen'èalcunachenonpossaaiutareaformarla.Inognunadiquesterelazioni,senzaeccettuarnequelladelRipamonti(JosephiRipamontii,canoniciscalensis,chronistaeurbisMediolani,Depestequae fuitanno1630, Libri V.Mediolani, 1640, apudMalatestas.), la quale le supera tutte, per la quantità e per la scelta de' fatti, e ancor più per ilmodod'osservarli, inognunasonoomessifattiessenziali,chesonregistrati inaltre; inognunacisonoerrorimateriali,chesipossonriconoscereerettificareconl'aiutodiqualchealtra,odique'pochiattidellapubblicaautorità,editieinediti,cherimangono;spessoinunasivengonoatrovarlecagionidicuinell'altras'eranvisti,comeinaria,glieffetti.Intuttepoiregnaunastranaconfusioneditempiedicose;èuncontinuoandareevenire,comeallaventura,senzadisegnogenerale,senzadisegnone'particolari:carattere,delresto,de'piùcomuniede'piùapparentine'libridiqueltempo,principalmenteinquelliscrittiinlinguavolgare,almenoinItalia;seanchenelrestod'Europa,idottilosapranno,noilosospettiamo.Nessunoscrittored'epocaposteriores'èpropostod'esaminareedi confrontare quellememorie, per ritrarne una serie concatenata degli avvenimenti, una storia di quella peste; sicché l'idea che se ne ha generalmente,dev'essere,dinecessità,moltoincerta,eunpo'confusa:un'ideaindeterminatadigranmaliedigrand'errori(eperveritàcifudell'unoedell'altro,aldilàdiquelchesipossaimmaginare),un'ideacompostapiùdigiudizichedifatti,alcunifattidispersi,nondiradoscompagnatidallecircostanzepiùcaratteristiche,

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senzadistinzionditempo,cioèsenzaintelligenzadicausaed'effetto,dicorso,diprogressione.Noi,esaminandoeconfrontando,conmoltadiligenzasenonaltro,tuttelerelazionistampate,piùd'unainedita,molti(inragionedelpocochenerimane)documenti,comedicono,ufiziali,abbiamcercatodifarnenongiàquelchesivorrebbe,maqualchecosachenonèstatoancorfatto.Nonintendiamodiriferiretuttigliattipubblici,enemmenotuttigliavvenimentidegni,inqualchemodo,dimemoria.Moltomenopretendiamodirendere inutileachivoglia farsiun'ideapiùcompitadellacosa, la letturadellerelazionioriginali :sentiamotroppoche forzaviva,propriae,perdircosì, incomunicabile,cisiasemprenell'operediquelgenere,comunqueconcepiteecondotte.Solamenteabbiamtentatodidistinguereediverificareifattipiùgeneraliepiùimportanti,didisporlinell'ordinerealedellalorosuccessione,perquantolocomportilaragioneelanaturad'essi,d'osservarelaloroefficienzareciproca,edidarcosì,peroraefinchéqualchedunaltrononfacciameglio,unanotiziasuccinta,masinceraecontinuata,diqueldisastro.

Pertuttaadunquelastrisciaditerritoriopercorsadall'esercito,s'eratrovatoqualchecadaverenellecase,qualchedunosullastrada.Pocodopo,inquestoeinquelpaese,cominciaronoadammalarsi,amorire,persone,famiglie,dimaliviolenti,strani,consegnisconosciutiallapiùpartede'viventi.C'erasoltantoalcuniacuinonriuscisseronuovi:que'pochichepotesseroricordarsidellapesteche,cinquantatreanniavanti,avevadesolatapureunabuonaparted'Italia,e inispecieilmilanese,dovefuchiamata,edètuttora,lapestedisanCarlo.Tantoèfortelacarità!Tralememoriecosìvarieecosìsolennid'uninfortuniogenerale,puòessafarprimeggiarequellad'unuomo,perchéaquest'uomohaispiratosentimentieazionipiùmemorabiliancorade'mali;stamparlonellementi,comeunsuntodituttique'guai,perchéintuttil'haspintoeintromesso,guida,soccorso,esempio,vittimavolontaria;d'unacalamitàpertutti,farperquest'uomocomeun'impresa;nominarladalui,comeunaconquista,ounascoperta.

IlprotofisicoLodovicoSettala,ché,nonsoloavevavedutaquellapeste,man'erastatounode'piùattivieintrepidi,e,quantunqueallorgiovinissimo,de'piùriputaticuratori;echeora, ingransospettodiquesta,stavaall'ertaesull'informazioni,riferì, il20d'ottobre,neltribunaledellasanità,come,nellaterradiChiuso(l'ultimadelterritoriodiLecco,econfinantecolbergamasco),erascoppiatoindubitabilmenteilcontagio.Nonfuperquestopresaverunarisoluzione,comesihadalRagguagliodelTadino(Pag.24.).

EdeccosopraggiungereavvisisomigliantidaLeccoedaBellano.Iltribunaleallorasirisolvetteesicontentòdispedireuncommissarioche,stradafacendo,prendesseunmedicoaComo,esiportasseconluiavisitareiluoghiindicati.Tutt'edue,"operignoranzaoperaltro,silasciornopersuaderedaunvecchioetignorantebarbierodiBellano, chequella sortedemali non eraPeste" (Tadino, ivi.);ma, in alcuni luoghi, effetto consuetodell'emanazioni autunnali dellepaludi,eneglialtri,effettode'disagiedeglistrapazzisofferti,nelpassaggiodeglialemanni.Unataleassicurazionefuriportataaltribunale,ilqualeparechenemettesseilcuoreinpace.

Maarrivandosenzaposaaltreealtrenotiziedimortedadiverseparti,furonospeditiduedelegatiavedereeaprovvedere:ilTadinosuddetto,eunauditoredeltribunale.Quandoquestigiunsero,ilmales'eragiàtantodilatato,cheleprovesioffrivano,senzachebisognasseandarneincerca.ScorseroilterritoriodiLecco, la Valsassina, le coste del lago di Como, i distretti denominati ilMonte di Brianza, e la Gera d'Adda; e per tutto trovarono paesi chiusi da cancelliall'entrature, altri quasi deserti, e gli abitanti scappati e attendati alla campagna, o dispersi: "et ci parevano, - dice il Tadino, - tante creature seluatiche,portandoinmanochil'herbamenta,chilaruta,chiilrosmarinoetchiunaampollad'aceto".S'informaronodelnumerode'morti:eraspaventevole;visitarono

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infermiecadaveri,epertuttotrovaronolebrutteeterribilimarchedellapestilenza.Diederosubito,perlettere,quellesinistrenuovealtribunaledellasanità,ilquale,alriceverle,chefuil30d'ottobre,"sidispose",diceilmedesimoTadino,aprescriverlebullette,perchiuderfuoridallaCittàlepersoneprovenientida'paesidoveilcontagios'eramanifestato;"etmentresicompilaualagrida",nediedeanticipatamentequalcheordinesommarioa'gabellieri.

Intantoidelegatipreseroinfrettaeinfuriaquellemisurecheparverloromigliori;esenetornarono,conlatristapersuasionechenonsarebberobastatearimediareeafermareunmalegiàtantoavanzatoediffuso.

Arrivatiil14dinovembre,datoragguaglio,avoceedinuovoiniscritto,altribunale,ebberodaquestocommissionedipresentarsialgovernatore,ed'esporglilostatodellecose.V'andarono,eriportarono:averluiditalinuoveprovatomoltodispiacere,mostratoneungransentimento;maipensieridellaguerraesserpiùpressanti:sedbelligravioresessecuras.CosìilRipamonti,ilqualeavevaspogliatiiregistridellaSanità,econferitocolTadino,incaricatospecialmentedellamissione:eralaseconda,seillettoresenericorda,perquellacausa,econquell'esito.Dueotregiornidopo,il18dinovembre,emanòilgovernatoreunagrida,incuiordinavapubblichefeste,perlanascitadelprincipeCarlo,primogenitodelreFilippoIV,senzasospettareosenzacurareilpericolod'ungranconcorso,intalicircostanze:tuttocomeintempiordinari,comesenonglifossestatoparlatodinulla.

Eraquest'uomo,comegiàs'èdetto,ilcelebreAmbrogioSpinola,mandatoperraddirizzarquellaguerraeriparareaglierrorididonGonzalo,eincidentemente,agovernare;enoipurepossiamoquiincidentementerammentarchemorìdopopochimesi,inquellastessaguerracheglistavatantoacuore;emorì,nongiàdiferitesulcampo,mainletto,d'affannoedistruggimento,perrimproveri,torti,disgustid'ognispeciericevutidaquelliacuiserviva.Lastoriahadeploratalasuasorte,ebiasimatal'altruisconoscenza;hadescritteconmoltadiligenzalesueimpresemilitariepolitiche,lodatalasuaprevidenza,l'attività,lacostanza:potevaanchecercarecos'abbiafattodituttequestequalità,quandolapesteminacciava,invadevaunapopolazionedatagliincura,opiuttostoinbalìa.

Ma ciò che, lasciando intero il biasimo, scema lamaraviglia di quella sua condotta, ciò che fa nascere un'altra e più fortemaraviglia, è la condotta dellapopolazionemedesima,diquella,vogliodire,che,nontoccaancoradalcontagio,avevatantaragionditemerlo.All'arrivodiquellenuovede'paesichen'eranocosìmalamenteimbrattati,dipaesicheformanointornoallacittàquasiunsemicircolo,inalcunipuntidistantedaessanonpiùdidiciottooventimiglia;chinoncrederebbechevisisuscitasseunmovimentogenerale,undesideriodiprecauzionibeneomaleintese,almenounasterileinquietudine?Eppure,seinqualchecosalememoriediqueltempovannod'accordo,ènell'attestarechenonnefunulla.Lapenuriadell'annoantecedente,leangheriedellasoldatesca,leafflizionid'animo,parveropiùchebastantiarenderragionedellamortalità:sullepiazze,nellebotteghe,nellecase,chibuttasselàunaparoladelpericolo,chimotivasse peste, veniva accolto con beffe incredule, con disprezzo iracondo. La medesimamiscredenza, la medesima, per dir meglio, cecità e fissazioneprevalevanelsenato,nelConsigliode'decurioni,inognimagistrato.

Trovo che il cardinal Federigo, appena si riseppero i primi casi di mal contagioso, prescrisse, con lettera pastorale a' parrochi, tra le altre cose, cheammonisseropiùepiùvolteipopolidell'importanzaedell'obbligostrettodirivelareognisimileaccidente,ediconsegnarlerobeinfetteosospette(VitadiFederigoBorromeo,compilatadaFrancescoRivola.Milano,1666,pag.582.):eanchequestapuòesserecontatatralesuelodevolisingolarità.

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Il tribunale della sanità chiedeva, implorava cooperazione, ma otteneva poco o niente. E nel tribunale stesso, la premura era ben lontana da uguagliarel'urgenza:erano,comeaffermapiùvolteilTadino,ecomeappareancormegliodatuttoilcontestodellasuarelazione,iduefisiciche,persuasidellagravitàedell'imminenzadelpericolo,stimolavanquelcorpo,ilqualeavevapoiastimolareglialtri.

Abbiam già veduto come, al primo annunzio della peste, andasse freddo nell'operare, anzi nell'informarsi: ecco ora un altro fatto di lentezza non menportentosa,seperònoneraforzata,perostacolifrappostidamagistratisuperiori.Quellagridaperlebullette,risolutail30d'ottobre,nonfustesacheildì23delmeseseguente,nonfupubblicatacheil29.LapesteeragiàentratainMilano.

IlTadinoeilRipamontivolleronotareilnomedichicelaportòilprimo,ealtrecircostanzedellapersonaedelcaso:einfatti,nell'osservareiprincìpid'unavastamortalità,incuilevittime,noncheesserdistintepernome,appenasipotrannoindicareall'incirca,perilnumerodellemigliaia,nasceunanonsoqualecuriositàdiconoscereque'primiepochinomichepoteronoesserenotatieconservati:questaspeciedidistinzione, laprecedenzanell'esterminio,parchefacciantrovareinessi,enelleparticolarità,peraltropiùindifferenti,qualchecosadifataleedimemorabile.

L'unoe l'altrostoricodiconochefuunsoldatoitalianoalserviziodiSpagna;nelrestononsonobend'accordo,neppursulnome.Fu,secondoilTadino,unPietroAntonioLovato,diquartierenelterritoriodiLecco;secondoilRipamonti,unPierPaoloLocati,diquartiereaChiavenna.DifferisconoanchenelgiornodellasuaentratainMilano:ilprimolametteal22d'ottobre,ilsecondoadaltrettantidelmeseseguente:enonsipuòstarenéall'unonéall'altro.Tutt'eduel'epochesonoincontraddizioneconaltrebenpiùverificate.EppureilRipamonti,scrivendoperordinedelConsigliogeneralede'decurioni,dovevaaverealsuocomandomoltimezzidiprenderl'informazioninecessarie;eilTadino,perragionedelsuoimpiego,poteva,megliod'ogn'altro,essereinformatod'unfattodiquestogenere.Delresto,dalriscontrod'altredatechecipaiono,comeabbiamdetto,piùesatte,risultachefu,primadellapubblicazionedellagridasullebullette;e,senemettesseconto,sipotrebbeancheprovareoquasiprovare,chedovetteessereaiprimidiquelmese;macerto,illettorecenedispensa.

Siacomesisia,entròquestofantesventuratoeportatordisventura,conungranfagottodivesticomprateorubateasoldatialemanni;andòafermarsiinunacasadisuoiparenti,nelborgodiportaorientale,vicinoaicappuccini;appenaarrivato,s'ammalò;fuportatoallospedale;doveunbubbonecheglisiscoprìsottoun'ascella,misechilocuravainsospettodiciòch'erainfatti;ilquartogiornomorì.

Iltribunaledellasanitàfecesegregareesequestrareincasaladiluifamiglia;isuoivestitieillettoincuierastatoallospedale,furonbruciati.Dueserventichel'avevanoavutoincura,eunbuonfratechel'avevaassistito,cadderoanch'essiammalatiinpochigiorni,tutt'etredipeste.Ildubbiocheinquelluogos'eraavuto,findaprincipio,dellanaturadelmale,elecauteleusateinconseguenza,fecerosìcheilcontagiononvisipropagassedipiù.

Mailsoldatoneavevalasciatodifuoriunseminìochenontardòagermogliare.Ilprimoacuis'attaccò,fuilpadronedellacasadovequelloavevaalloggiato,unCarloColonnasonatordiliuto.Alloratuttiipigionalidiquellacasafurono,d'ordinedellaSanità,condottiallazzeretto,dovelapiùpartes'ammalarono;alcunimorirono,dopopocotempo,dimanifestocontagio.

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Nella città, quello che già c'era stato disseminato da costoro, da' loro panni, da' loromobili trafugati da parenti, da pigionali, da persone di servizio, allericerche e al fuoco prescritto dal tribunale, e di più quello che c'entrava di nuovo, per l'imperfezion degli editti, per la trascuranza nell'eseguirli, e per ladestrezzanell'eluderli,andòcovandoeserpendolentamente,tuttoilrestantedell'anno,ene'primimesidelsusseguente1630.Diquandoinquando,orainquesto,orainquelquartiere,aqualchedunos'attaccava,qualchedunonemoriva:elaradezzastessade'casiallontanavailsospettodellaverità,confermavasemprepiùilpubblicoinquellastupidaemicidialefiduciachenoncifossepeste,nécifossestataneppureunmomento.Moltimediciancora,facendoecoallavocedelpopolo(era,ancheinquestocaso,vocediDio?),deridevangliaugùrisinistri,gliavvertimentiminaccioside'pochi;eavevanprontinomidimalattiecomuni,perqualificareognicasodipestechefosserochiamatiacurare;conqualunquesintomo,conqualunquesegnofossecomparso.

Gliavvisidiquestiaccidenti,quandopurpervenivanoallaSanità,cipervenivanotardiperlopiùeincerti.Ilterroredellacontumaciaedellazzerettoaguzzavatutti gl'ingegni:non sidenunziavangli ammalati, si corrompevano ibecchini e i loro soprintendenti;da subalternidel tribunale stesso,deputatidaessoavisitareicadaveri,s'ebbero,condanari,falsiattestati.

Siccomeperò,aogniscopertachegliriuscissefare,iltribunaleordinavadibruciarrobe,mettevainsequestrocase,mandavafamiglieallazzeretto,cosìèfacileargomentarequantadovesseesserecontrodiessol'iraelamormorazionedelpubblico,"dellaNobiltà,delliMercantietdellaplebe",diceilTadino;persuasi,com'erantutti,chefosserovessazionisenzamotivo,esenzacostrutto.L'odioprincipalecadevasuiduemedici;ilsuddettoTadino,eSenatoreSettala,figliodelprotofisico:atalsegno,cheormainonpotevanoattraversarlepiazzesenzaessereassalitidaparolacce,quandononeransassi.Ecertofusingolare,emeritachene sia fattamemoria, la condizione in cui, perqualchemese, si trovaronquegliuomini, di vedervenireavantiunorribile flagello,d'affaticarsi inognimaniera a stornarlo, d'incontrare ostacoli dove cercavano aiuti, e d'essere insieme bersaglio delle grida, avere il nome di nemici della patria:propatriaehostibus,diceilRipamonti.

Diquell'odionetoccavaunaparteancheaglialtrimediciche,convinticomeloro,dellarealtàdelcontagio,suggerivanoprecauzioni,cercavanodicomunicareatuttilalorodolorosacertezza.Ipiùdiscretilitacciavanodicredulitàed'ostinazione:pertuttiglialtri,eramanifestaimpostura,cabalaorditaperfarbottegasulpubblicospavento.

IlprotofisicoLodovicoSettala,allorapocomencheottuagenario,statoprofessoredimedicinaall'universitàdiPavia,poidifilosofiamoraleaMilano,autoredimolte opere riputatissime allora, chiaro per inviti a cattedre d'altre università, Ingolstadt, Pisa, Bologna, Padova, e per il rifiuto di tutti questi inviti, eracertamenteunodegliuominipiùautorevolidelsuotempo.Allariputazionedellascienzas'aggiungevaquelladellavita,eall'ammirazionelabenevolenza,perlasuagrancaritànelcurareenelbeneficareipoveri.E,unacosacheinnoiturbaecontristailsentimentodistimaispiratodaquestimeriti,machealloradovevarenderlopiùgeneraleepiùforte,ilpover'uomopartecipavade'pregiudizipiùcomuniepiùfunestide'suoicontemporanei:erapiùavantidiloro,masenzaallontanarsidallaschiera,cheèquellocheattiraiguai,efamoltevolteperderel'autoritàacquistatainaltremaniere.Eppurequellagrandissimachegodeva,nonsolononbastòavincere,inquestocaso,l'opiniondiquellocheipoetichiamavanvolgoprofano,eicapocomici,rispettabilepubblico;manonpotésalvarlodall'animositàedagl'insultidiquellapartediessochecorrepiùfacilmenteda'giudizialledimostrazionieaifatti.

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Ungiornocheandavainbussolaavisitareisuoiammalati,principiòaradunarglisiintornogente,gridandoesserluiilcapodicolorochevolevanoperforzacheci fosselapeste; luichemettevainispaventolacittà,conquelsuocipiglio,conquellasuabarbaccia:tuttoperdardafareaimedici.Lafollae il furoreandavancrescendo:iportantini,vedendolamalaparata,ricoveraronoilpadroneinunacasad'amici,chepersorteeravicina.Questoglitoccòperavervedutochiaro,dettociòcheera,evolutosalvardallapestemoltemigliaiadipersone:quando,conunsuodeplorabileconsulto,cooperòafartorturare,tanagliareebruciare,comestrega,unapoverainfelicesventurata,perchéilsuopadronepativadoloristranidistomaco,eunaltropadronediprimaerastatofortementeinnamoratodilei(StoriadiMilanodelContePietroVerri;Milano,1825,Tom.4,pag.155.),alloraneavràavutapressoilpubbliconuovalodedisapientee,ciòcheèintollerabileapensare,nuovotitolodibenemerito.

Masulfiniredelmesedimarzo,cominciarono,primanelborgodiportaorientale,poiinogniquartieredellacittà,afarsifrequentilemalattie,lemorti,conaccidentistranidispasimi,dipalpitazioni,diletargo,didelirio,conquelleinsegnefunestedilividiedibubboni;mortiperlopiùceleri,violente,nondiradorepentine,senzaalcunindizioantecedentedimalattia.Imedicioppostiallaopiniondelcontagio,nonvolendooraconfessareciòcheavevanderiso,edovendopurdareunnomegenericoallanuovamalattia, divenuta troppo comunee troppopaleseper andarne senza, trovaronoquellodi febbrimaligne,di febbripestilenti:miserabiletransazione,anzitrufferiadiparole,echepurfacevagrandanno;perché,figurandodiriconoscerelaverità,riuscivaancoraanonlasciarcredereciòchepiù importavadicredere,divedere,che ilmales'attaccavapermezzodelcontatto. Imagistrati,comechisirisentedaunprofondosonno,principiaronoadareunpo'piùorecchioagliavvisi,allepropostedellaSanità,afareseguireisuoieditti,isequestriordinati,lequaranteneprescrittedaqueltribunale.Chiedevaessodicontinuoanchedanaripersupplireallespesegiornaliere,crescenti,dellazzeretto,ditantialtriservizi;elichiedevaaidecurioni,intantochefossedeciso(chenonfu,credo,mai,senoncolfatto)setalispesetoccasseroallacittà,oall'erarioregio.Aidecurionifacevapureistanzailgrancancelliere,perordineanchedelgovernatore,ch'eraandatodinuovoametterl'assedioaquelpoveroCasale;facevaistanzailsenato,perchépensasseroallamanieradi vettovagliar la città, prima chedilatandovisi per isventura il contagio, le venissenegatopraticadagli altri paesi; perché trovassero ilmezzodimantenereunagranpartedellapopolazione,acuieranmancatii lavori.Idecurionicercavanodifardanariperviad'imprestiti,d'imposte;ediquelcheneraccoglievano,nedavanounpo'allaSanità,unpo'a'poveri;unpo'digranocompravano:supplivanoaunapartedelbisogno.Elegrandiangoscenoneranoancorvenute.

Nellazzeretto,dovelapopolazione,quantunquedecimataognigiorno,andavaognigiornocrescendo,eraun'altraarduaimpresaquellad'assicurareilservizioelasubordinazione,diconservarleseparazioniprescritte,dimantenerviinsommao,perdirmeglio,distabilirviilgovernoordinatodaltribunaledellasanità:ché, finda'primimomenti,c'erastataognicosa inconfusione,per lasfrenatezzadimoltirinchiusi,per la trascuratezzaeper laconnivenzade'serventi. Iltribunalee idecurioni,nonsapendodovebattereilcapo,pensarondirivolgersiaicappuccini,esupplicaronoilpadrecommissariodellaprovincia, ilqualefaceva levecidelprovinciale,mortopocoprima,acciòvolessedar lorode'soggettiabiliagovernarequelregnodesolato. Ilcommissariopropose loro,perprincipale,unpadreFeliceCasati,uomod'etàmatura,ilqualegodevaunagranfamadicarità,d'attività,dimansuetudineinsiemeedifortezzad'animo,aquelcheilseguitofecevedere,benmeritata;epercompagnoecomeministrodilui,unpadreMichelePozzobonelli,ancorgiovine,magraveesevero,dipensiericomed'aspetto.Furonoaccettaticongranpiacere;eil30dimarzo,entrarononellazzeretto.IlpresidentedellaSanitàlicondusseingiro,comeperprenderneilpossesso;e,convocatiiserventiegl'impiegatid'ognigrado,dichiarò,davantialoro,presidentediquelluogoilpadreFelice,conprimariaepienaautorità.Dimanoinmanopoichelamiserabileradunanzaandòcrescendo,v'accorseroaltricappuccini;efuronoinquelluogosoprintendenti,confessori,amministratori,

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infermieri,cucinieri,guardarobi,lavandai,tuttociòcheoccorresse.IlpadreFelice,sempreaffaticatoesempresollecito,giravadigiorno,giravadinotte,periportici,perlestanze,perquelvastospaziointerno,talvoltaportandoun'asta,talvoltanonarmatochedicilizio;animavaeregolavaognicosa;sedavaitumulti,facevaragioneallequerele,minacciava,puniva,riprendeva,confortava,asciugavaespargevalacrime.Prese,sulprincipio,lapeste;neguarì,esirimise,connuovalena,allecurediprima.Isuoiconfratellicilasciaronolapiùpartelavita,etutticonallegrezza.

Certo,unataledittaturaeraunostranoripiego;stranocomelacalamità,comeitempi;equandononnesapessimoaltro,basterebbeperargomento,anzipersaggiod'unasocietàmolto rozzaemal regolata, il veder chequelli a cui toccavauncosì importantegoverno,nonsapesserpiù farnealtro checederlo,nétrovasseroachicederlo,cheuomini,peristituto,ilpiùalienidaciò.Maèinsiemeunsaggiononignobiledellaforzaedell'abilitàchelacaritàpuòdareinognitempo,einqualunqueordindicose,ilvederquest'uominisostenereuntalcaricocosìbravamente.Efubellolostessoaverloaccettato,senz'altraragionecheilnonessercichilovolesse,senz'altrofinechediservire,senz'altrasperanzainquestomondo,ched'unamortemoltopiùinvidiabilecheinvidiata;fubellolostessoesserloroofferto,soloperchéeradifficileepericoloso,esisupponevacheilvigoreeilsanguefreddo,cosìnecessarioeraroinque'momenti,essilodovevanoavere.Eperciòl'operaeilcuoredique'fratimeritanochesenefacciamemoria,conammirazione,contenerezza,conquellaspeciedigratitudinecheèdovuta,comeinsolido,perigranserviziresidauominiauomini,epiùdovutaaquellichenonselapropongonoperricompensa."ChesequestiPadriiuinonsiritrouauano,-diceilTadino,-alsicurotuttalaCittàannichilatasitrouaua;puoichéfucosamiracolosal'hauerquestiPadrifattoincosìpuocospatioditempotantecoseperbenefitiopublico,chenonhauendohauutoagiutto,oalmenopuocodallaCittà,conlasuaindustriaetprudenzahaueuanomantenutonelLazerettotantemigliaiadepoueri".Lepersonericoverateinquelluogo,duranteisettemesicheilpadreFelicen'ebbeilgoverno,furonocircacinquantamila,secondoilRipamonti;ilqualediceconragione,ched'unuomotaleavrebbedovutougualmenteparlare,seinvecedidescriverlemiseried'unacittà,avessedovutoraccontarlecosechepossonfarleonore.

Anchenelpubblico,quellacaparbietàdinegarlapesteandavanaturalmentecedendoeperdendosi,dimanoinmanocheilmorbosidiffondeva,esidiffondevaperviadelcontattoedellapratica;etantopiùquando,dopoesserqualchetemporimastosolamentetra'poveri,cominciòatoccarpersonepiùconosciute.Etraqueste,comeallorafuilpiùnotato,cosìmeritaancheadessoun'espressamenzioneilprotofisicoSettala.Avrannoalmenconfessatocheilpoverovecchioavevaragione?Chi losa?Cadderoinfermidipeste, lui, lamoglie,duefigliuoli,settepersonediservizio.Luieunode' figliuolin'uscironsalvi; ilrestomorì."Questi casi, -dice ilTadino, - occorsinellaCittà in caseNobili, disposero laNobiltà, et laplebeapensare, et gli increduliMedici, et laplebe ignoranteettemerariacominciòstringerelelabra,chiuderelidenti,etinarcareleciglia".

Mal'uscite,iripieghi,levendette,perdircosì,dellacaparbietàconvinta,sonoallevoltetalidafardesiderarechefosserimastafermaeinvitta,finoall'ultimo,controlaragioneel'evidenza:equestafubeneunadiquellevolte.Coloroiqualiavevanoimpugnatocosìrisolutamente,ecosìalungo,checifossevicinoaloro,traloro,ungermedimale,chepoteva,permezzinaturali,propagarsiefareunastrage;nonpotendoormainegareilpropagamentodiesso,enonvolendoattribuirloaque'mezzi(chesarebbestatoconfessareauntempoungrand'ingannoeunagrancolpa),eranotantopiùdispostiatrovarciqualchealtracausa,amenarbuonaqualunquenevenissemessaincampo.Perdisgrazia,cen'eraunainprontonelleideeenelletradizionicomuniallora,nonquisoltanto,mainogni parte d'Europa: arti venefiche, operazioni diaboliche, gente congiurata a sparger la peste, per mezzo di veleni contagiosi, di malìe. Già cose tali, osomiglianti, erano state supposte e credute inmolte altre pestilenze, e qui segnatamente, in quella dimezzo secolo innanzi. S'aggiunga che, fin dall'anno

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antecedente,eravenutoundispaccio,sottoscrittodalreFilippoIV,algovernatore,peravvertirloch'eranoscappatidaMadridquattrofrancesi,ricercaticomesospettidispargereunguentivelenosi,pestiferi:stesseall'erta,semaicolorofosserocapitatiaMilano.Ilgovernatoreavevacomunicatoildispaccioalsenatoealtribunaledellasanità;né,perallora,parechecisibadassepiùchetanto.Però,scoppiataericonosciutalapeste,iltornarnellementiquell'avvisopotéservirdiconfermaalsospettoindeterminatod'unafrodescellerata;potéancheesserelaprimaoccasionedifarlonascere.

Madue fatti, l'unodiciecae indisciplinatapaura, l'altrodinonsoqualecattività, furonquellicheconvertironoquelsospetto indeterminatod'unattentatopossibile,insospetto,epermoltiincertezza,d'unattentatopositivo,ed'unatramareale.Alcuni,aiqualieraparsodivedere,laseradel17dimaggio,personeinduomoandareungendounassitocheservivaadividereglispaziassegnatia'duesessi,fecero,nellanotte,portarfuoridellachiesal'assitoeunaquantitàdipancherinchiuseinquello;quantunqueilpresidentedellaSanità,accorsoafarlavisita,conquattropersonedell'ufizio,avendovisitatol'assito,lepanche,lepiledell'acquabenedetta,senzatrovarnullachepotesseconfermare l'ignorantesospettod'unattentatovenefico,avesse,percompiacereall'immaginazionialtrui,epiùtostoperabbondareincautela,cheperbisogno,avesse,dico,decisochebastavadarunalavataall'assito.Quelvolumedirobaaccatastataprodusseunagrand'impressionedispaventonellamoltitudine,percuiunoggettodiventacosìfacilmenteunargomento.Sidisseesicredettegeneralmentechefosserostateunteinduomotuttelepanche,lepareti,efinlecordedellecampane.Nésidissesoltantoallora:tuttelememoriede'contemporaneicheparlanodiquelfatto(alcunescrittemolt'annidopo),neparlanoconugualsicurezza:elastoriasinceradiesso,bisognerebbeindovinarla,senonsitrovasseinunaletteradeltribunaledellasanitàalgovernatore,chesiconservanell'archiviodettodisanFedele;dallaqualel'abbiamocavata,edellaqualesonoleparolecheabbiammesseincorsivo.

Lamattinaseguente,unnuovoepiùstrano,piùsignificantespettacolocolpìgliocchielementide'cittadini.Inognipartedellacittà,sivideroleportedellecaseelemuraglie,perlunghissimitratti,intrisedinonsochesudiceria,giallognola,biancastra,sparsavicomecondellespugne.Osiastatoungustoscioccodifarnascereuno spaventopiù rumorosoepiùgenerale, o sia statounpiù reodisegnod'accrescer lapubblica confusione, onon saprei chealtro; la cosaèattestatadimaniera,checiparrebbemenragionevolel'attribuirlaaunsognodimolti,chealfattod'alcuni:fatto,delresto,chenonsarebbestato,néilprimoné l'ultimodi talgenere. IlRipamonti, chespesso, suquestoparticolaredell'unzioni,deride,epiùspessodeplora lacredulitàpopolare,quiaffermad'avervedutoquell'impiastramento,elodescrive(...etnosquoqueivimusvisere.Maculaeerantsparsiminaequaliterquemanantes,velutisiquishaustamspongiasaniemadspersisset,impressissetveparietietianuaepassimostiaqueaediumeademadsperginecontaminatacernebantur.Pag.75.).Nellaletterasopraccitata,i signoridellaSanità raccontan la cosane'medesimi termini;parlandivisite,d'esperimenti fatti conquellamateria soprade' cani, e senzacattivoeffetto;aggiungono,esserloroopinione,checotaletemeritàsiapiùtostoprocedutadainsolenza,chedafinescelerato:pensierocheindicainloro, finoaqueltempo,pacatezzad'animobastantepernonvedereciòchenonci fossestato.L'altrememoriecontemporanee,raccontandolacosa,accennanoanche,esserestata,sulleprime,opiniondimolti,chefossefattaperburla,perbizzarria;nessunaparladinessunochelanegasse;en'avrebberoparlatocertamente,secenefossestati;senonaltro,perchiamarlistravaganti.Hocredutochenonfossefuordipropositoilriferireeilmettereinsiemequestiparticolari,inpartepoconoti,inparteaffattoignorati,d'uncelebredelirio;perché,neglierroriemassimeneglierroridimolti,ciòcheèpiùinteressanteepiùutileaosservarsi,miparechesiaappuntolastradachehannofatta,l'apparenze,imodiconcuihannopotutoentrarnellementi,edominarle.

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La città già agitata ne fu sottosopra: i padroni delle case, con paglia accesa, abbruciacchiavano gli spazi unti; i passeggieri si fermavano, guardavano,inorridivano,fremevano.Iforestieri,sospettiperquestosolo,echeallorasiconoscevanfacilmentealvestiario,venivanoarrestatinellestradedalpopolo,econdottiallagiustizia.Sifecerointerrogatòri,esamid'arrestati,d'arrestatori,ditestimoni;nonsitrovòreonessuno:lementieranoancorcapacididubitare,d'esaminare,d'intendere.Iltribunaledellasanitàpubblicòunagrida,conlaqualepromettevapremioeimpunitàachimettesseinchiarol'autoreogliautoridelfatto.Adognimodononparendociconueniente,diconoque'signorinellacitatalettera,cheportaladatadel21dimaggio,machefuevidentementescrittail19,giornosegnatonellagridastampata,chequestodelittoinqualsiuogliamodorestiimpunito,massimeintempotantopericolosoesospettoso,perconsolationeequiete di questo Popolo, e per cauare indicio del fatto, habbiamo oggi publicata grida, etc. Nella grida stessa però, nessun cenno, almen chiaro, di quellaragionevoleeacquietantecongettura,chepartecipavanoalgovernatore:silenziocheaccusaauntempounapreoccupazionefuriosanelpopolo,einlorounacondiscendenza,tantopiùbiasimevole,quantopiùpotevaesserperniciosa.

Mentreiltribunalecercava,moltinelpubblico,comeaccade,avevangiàtrovato.Colorochecredevanoesserquellaun'unzionevelenosa,chivolevachelafosseunavendettadidonGonzaloFernandezdeCordova,pergl'insultiricevutinellasuapartenza,chiunritrovatodelcardinaldiRichelieu,perspopolarMilano,eimpadronirsenesenzafatica;altri,enonsisaperqualiragioni,nevolevanoautoreilcontediCollalto,Wallenstein,questo,quell'altrogentiluomomilanese.Nonmancavan,comeabbiamdetto,diquellichenonvedevanoinquel fattoaltrocheunoscioccoscherzo,e l'attribuivanoascolari,asignori,aufizialiches'annoiasseroall'assediodiCasale.Ilnonvederpoi,comesisaràtemuto,cheneseguisseaddiritturauninfettamento,uneccidiouniversale,fuprobabilmentecagionechequelprimospaventos'andasseperalloraacquietando,elacosafosseoparessemessainoblìo.

C'era,del resto,uncertonumerodipersonenonancorapersuasechequestapesteci fosse.Eperché, tantonel lazzeretto, comeper lacittà,alcunipurneguarivano,"sidiceua"(gliultimiargomentid'unaopinionebattutadall'evidenzasonsemprecuriosiasapersi),"sidiceuadallaplebe,etancoradamoltimedicipartiali, non essere vera peste, perché tutti sarebbero morti" (Tadino, pag. 93.). Per levare ogni dubbio, trovò il tribunale della sanità un espedienteproporzionatoalbisogno,unmododiparlareagliocchi,qualeitempipotevanorichiederloosuggerirlo.InunadellefestedellaPentecoste,usavanoicittadinidi concorrereal cimiterodiSanGregorio, fuoridiPortaOrientale, apregarper imortidell'altro contagio, ch'eransepolti là; e,prendendodalladivozioneopportunitàdidivertimentoedi spettacolo, ciandavano,ognunopiù ingalachepotesse.Era inquelgiornomortadipeste, traglialtri,un'intera famiglia.Nell'oradelmaggior concorso, inmezzo alle carrozze, alla gente a cavallo, e apiedi, i cadaveri di quella famiglia furono, d'ordinedella Sanità, condotti alcimiterosuddetto,suruncarro,ignudi,affinchélafollapotessevedereinessiilmarchiomanifestodellapestilenza.Ungridodiribrezzo,diterrore,s'alzavapertuttodovepassavailcarro;unlungomormorìoregnavadoveerapassato;unaltromormorìoloprecorreva.Lapestefupiùcreduta:madelrestoandavaacquistandosifededasé,ognigiornopiù;equellariunionemedesimanondovéservirpocoapropagarla.

In principio dunque, nonpeste, assolutamente no, per nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo. Poi, febbri pestilenziali: l'idea s'ammette perisbiecoinunaggettivo.Poi,nonverapeste,valeadirepestesì,mainuncertosenso;nonpesteproprio,maunacosaallaqualenonsisatrovareunaltronome.Finalmente,pestesenzadubbio,esenzacontrasto:magiàcis'èattaccataun'altra idea, l'ideadelvenefizioedelmalefizio, laqualealteraeconfonde l'ideaespressadallaparolachenonsipuòpiùmandareindietro.

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Nonè,credo,necessariod'essermoltoversatonellastoriadell'ideeedelleparole,pervederechemoltehannofattounsimilcorso.Pergraziadelcielo,chenonsonomoltequelled'unatalsorte,ed'unataleimportanza,echeconquistinolaloroevidenzaauntalprezzo,eallequalisipossanoattaccareaccessòrid'untalgenere.Sipotrebbeperò,tantonellecosepiccole,comenellegrandi,evitare,ingranparte,quelcorsocosìlungoecosìstorto,prendendoilmetodopropostodatantotempo,d'osservare,ascoltare,paragonare,pensare,primadiparlare.

Maparlare,questacosacosìsola,ètalmentepiùfaciledituttequell'altreinsieme,cheanchenoi,diconoiuominiingenerale,siamounpo'dacompatire.

CapitoloXXXII

Divenendosemprepiùdifficile ilsupplireall'esigenzedolorosedellacircostanza,erastato, il4dimaggio,decisonelconsigliode'decurioni,diricorrerperaiutoalgovernatore.E,il22,furonospeditialcampoduediquelcorpo,cheglirappresentasseroiguaielestrettezzedellacittà:lespeseenormi,lecassevote,lerenditedeglianniavvenireimpegnate,leimpostecorrentinonpagate,perlamiseriagenerale,prodottadatantecause,edalguastomilitareinispecie;glimettesseroinconsiderazioneche,perleggieconsuetudininoninterrotte,eperdecretospecialediCarloV,lespesedellapestedovevanessereacaricodelfisco: inquelladel1576avere il governatore,marchesed'Ayamonte,nonsolo sospese tutte le imposizioni camerali,madataalla cittàunasovvenzionediquarantamila scudi della stessa Camera; chiedessero finalmente quattro cose: che l'imposizioni fossero sospese, come s'era fatto allora; la Camera dessedanari;ilgovernatoreinformasseilre,dellemiseriedellacittàedellaprovincia;dispensassedanuovialloggiamentimilitariilpaesegiàrovinatodaipassati.Ilgovernatore scrisse in risposta condoglianze, e nuove esortazioni: dispiacergli di non poter trovarsi nella città, per impiegare ogni sua cura in sollievo diquella;masperarecheatuttoavrebbesupplitolozelodique'signori:questoessereiltempodispenderesenzarisparmio,d'ingegnarsiinognimaniera.Inquantoallerichiesteespresse,proueeréenelmejormodoqueeltiempoynecesidadespresentespermitieren.Esotto,ungirigogolo,chevolevadireAmbrogioSpinola,chiarocomelesuepromesse.IlgrancancelliereFerrergliscrissechequellarispostaerastatalettadaidecurioni,congrandesconsuelo;cifuronoaltreandateevenute,domandee risposte;manon trovochesenevenisseapiù strette conclusioni.Qualche tempodopo,nel colmodellapeste, il governatoretrasferì,conletterepatenti,lasuaautoritàaFerrermedesimo,avendolui,comescrisse,dapensareallaguerra.Laquale,siadettoquiincidentemente,dopoaverportatovia,senzaparlarde'soldati,unmiliondipersone,adirpoco,permezzodelcontagio,tralaLombardia,ilVeneziano,ilPiemonte,laToscana,euna

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partedellaRomagna;dopoaverdesolati, comes'èvistodi sopra, i luoghipercuipassò,e figurateviquellidove fu fatta;dopo lapresae il saccoatrocediMantova;finìconriconoscernetuttiilnuovoduca,perescludereilqualelaguerraerastataintrapresa.BisognaperòdirechefuobbligatoacederealducadiSavoiaunpezzodelMonferrato,dellarenditadiquindicimilascudi,eaFerranteducadiGuastallaaltreterre,dellarenditadiseimila;echeci fuunaltrotrattatoaparteesegretissimo,colqualeilducadiSavoiasuddettocedéPineroloallaFrancia:trattatoeseguitoqualchetempodopo,sott'altripretesti,eafuriadifurberie.

Insiemeconquellarisoluzione,idecurionineavevanpresaun'altra:dichiederealcardinalearcivescovo,chesifacesseunaprocessionesolenne,portandoperlacittàilcorpodisanCarlo.

Ilbuonprelato rifiutò,permolte ragioni.Glidispiacevaquella fiducia inunmezzoarbitrario, e temevache, se l'effettononavessecorrisposto, comepuretemeva,lafiduciasicambiasseiniscandolo(MemoriadellecosenotabilisuccesseinMilanointornoalmalcontaggiosol'anno1630,ec.raccoltedaD.PiolaCroce,Milano,1730.Ètrattaevidentementedascrittoineditod'autorevissutoaltempodellapestilenza:sepurenonèunasempliceedizione,piuttostocheuna nuova compilazione.). Temeva di più, che, se pur c'era di questi untori, la processione fosse un'occasion troppo comoda al delitto: se non ce n'era, ilradunarsitantagentenonpotevachespandersemprepiùilcontagio:pericolobenpiùreale(Siunguentascelerataetunctoresinurbeessent...Sinonessent...Certiusqueadeomalum.Ripamonti,pag185.).Chéilsospettosopitodell'unzionis'eraintantoridestato,piùgeneraleepiùfuriosodiprima.

S'eravistodinuovo,oquestavoltaeraparsodivedere,untemuraglie,ported'edifizipubblici,uscidicase,martelli.Lenuoveditaliscopertevolavandiboccainbocca;e,comeaccadepiùchemai,quandoglianimisonpreoccupati,ilsentirefaceval'effettodelvedere.Glianimi,semprepiùamareggiatidallapresenzade'mali,irritatidall'insistenzadelpericolo,abbracciavanopiùvolentieriquellacredenza:chélacolleraaspiraapunire:e,comeosservòacutamente,aquestostessoproposito,unuomod'ingegno(P.Verri,Osservazionisullatortura:Scrittoriitalianid'economiapolitica:partemoderna,tom.17,pag.203.),lepiacepiùd'attribuire imali aunaperversitàumana, contro cuipossa far le suevendette, chedi riconoscerli dauna causa, con laqualenon ci sia altroda fare cherassegnarsi.Unvelenosquisito,istantaneo,penetrantissimo,eranparolepiùchebastantiaspiegarlaviolenza,etuttigliaccidentipiùoscuriedisordinatidelmorbo.Sidicevacomposto,quelveleno,dirospi,diserpenti,dibavaedimateriad'appestati,dipeggio,dituttociòcheselvaggeestravoltefantasiesapesserotrovardisozzoed'atroce.Vis'aggiunseropoilemalìe,perlequaliognieffettodivenivapossibile,ogniobiezioneperdevalaforza,siscioglievaognidifficoltà.Seglieffettinons'eranvedutisubitodopoquellaprimaunzione,senecapivailperché;erastatountentativosbagliatodiveneficiancornovizi:oral'arteeraperfezionata,elevolontàpiùaccanitenell'infernaleproposito.Ormaichiavessesostenutoancorach'erastataunaburla,chiavessenegatal'esistenzad'unatrama,passavapercieco,perostinato;sepurnoncadevainsospettod'uomointeressatoastornardalverol'attenziondelpubblico,dicomplice,d'untore:ilvocabolofubenprestocomune,solenne,tremendo.Conunatalpersuasionechecifosserountori,senedovevascoprire,quasiinfallibilmente:tuttigliocchistavanoall'erta;ogniattopotevadargelosia.Elagelosiadivenivafacilmentecertezza,lacertezzafurore.

Due fatti ne adduce in prova il Ripamonti, avvertendo d'averli scelti, non come i più atroci tra quelli che seguivano giornalmente, ma perché dell'uno edell'altroerastatopurtroppotestimonio.

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Nellachiesadisant'Antonio,ungiornodinonsoqualesolennità,unvecchiopiùcheottuagenario,dopoaverpregatoalquantoinginocchioni,vollemettersiasedere;eprima,conlacappa,spolveròlapanca.-Quelvecchioungelepanche!-gridaronoaunavocealcunedonnecheviderl'atto.Lagentechesitrovavainchiesa(inchiesa!),fuaddossoalvecchio;loprendonpericapelli,bianchicom'erano;locaricandipugniedicalci;partelotirano,partelospingonfuori;senonlofinirono,fuperistrascinarlo,cosìsemivivo,allaprigione,aigiudici,alletorture."Iolovidimentrelostrascinavancosì,-diceilRipamonti:-enonneseppipiùaltro:credobenechenonabbiapotutosopravviverepiùdiqualchemomento".

L'altrocaso(eseguìilgiornodopo)fuugualmentestrano,manonugualmentefunesto.Tregiovanicompagnifrancesi,unletterato,unpittore,unmeccanico,venutipervederl'Italia,peristudiarvileantichità,epercercarvioccasiondiguadagno,s'eranoaccostatianonsoqualparteesternadelduomo,estavanlìguardandoattentamente.Unochepassava,livedeesiferma;gliaccennaaunaltro,adaltrichearrivano:siformòuncrocchio,aguardare,atenerd'occhiocoloro,cheilvestiario,lacapigliatura,lebisacce,accusavanodistranierie,quelch'erapeggio,difrancesi.Comeperaccertarsich'eramarmo,steseroessilamanoatoccare.Bastò.Furonocircondati,afferrati,malmenati,spinti,afuriadipercosse,allecarceri.Perbuonasorte,ilpalazzodigiustiziaèpocolontanodalduomo;e,perunasorteancorpiùfelice,furontrovatiinnocenti,erilasciati.

Né tali cose accadevan soltanto in città: la frenesia s'era propagata come il contagio. Il viandante che fosse incontrato da de' contadini, fuor della stradamaestra,ocheinquellasidondolasseaguardarinquaeinlà,osibuttassegiùperriposarsi;losconosciutoacuisitrovassequalcosadistrano,disospettonelvolto,nelvestito,eranountori:alprimoavvisodichisifosse,algridod'unragazzo,sisonavaamartello,s'accorreva;gl'infelicierantempestatidipietre,o,presi,venivanmenati,afuriadipopolo,inprigione.CosìilRipamontimedesimo.Elaprigione,finoauncertotempo,eraunportodisalvamento.

Ma i decurioni, non disanimati dal rifiuto del savio prelato, andavan replicando le loro istanze, che il voto pubblico secondava rumorosamente. Federigoresistetteancorqualchetempo,cercòdiconvincerli;questoèquellochepotéilsennod'unuomo,controlaforzade'tempi,el'insistenzadimolti.Inquellostatod'opinioni,conl'ideadelpericolo,confusacom'eraallora,contrastata,benlontanadall'evidenzachecisitrovaora,nonèdifficileacapirecomelesuebuone ragioni potessero, anche nella suamente, esser soggiogate dalle cattive degli altri. Se poi, nel ceder che fece, avesse o non avesse parte un po' didebolezzadellavolontà,sonomisteridelcuoreumano.Certo,seinalcuncasoparchesipossadareintuttol'erroreall'intelletto,escusarnelacoscienza,èquandositrattidique'pochi(equestofubendelnumero),nellavitainterade'qualiappariscaunubbidirrisolutoallacoscienza,senzariguardoainteressitemporalidinessungenere.Alreplicardell'istanze,cedetteeglidunque,acconsentìchesifacesselaprocessione,acconsentìdipiùaldesiderio,allapremuragenerale,chelacassadov'eranrinchiuselereliquiedisanCarlo,rimanessedopoesposta,perottogiorni,sull'altarmaggioredelduomo.

Nontrovocheiltribunaledellasanità,néaltri,facesserorimostranzanéopposizionedisortealcuna.Soltanto,iltribunalesuddettoordinòalcuneprecauzioniche,senzaripararealpericolo,neindicavanoiltimore.Prescrissepiùstretteregoleperl'entratadellepersoneincittà;e,perassicurarnel'esecuzione,fecestarchiuseleporte:comepure,affined'escludere,perquantofossepossibile,dallaradunanzagliinfettieisospetti,feceinchiodargliuscidellecasesequestrate:lequali, per quantopuò valere, in un fattodi questa sorte, la semplice affermazioned'uno scrittore, e d'uno scrittoredi quel tempo, eran circa cinquecento(AlleggiamentodelloStatodiMilanoetc.diC.G.CavatiodellaSomaglia.Milano,1653,pag.482.).

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Tregiornifuronospesiinpreparativi:l'undicidigiugno,ch'erailgiornostabilito,laprocessioneuscì,sull'alba,dalduomo.Andavadinanziunalungaschieradipopolo,donnelapiùparte,coperteilvoltod'ampizendali,moltescalze,evestitedisacco.Venivanpoil'arti,preceduteda'lorogonfaloni,leconfraternite,inabitivaridiformeedicolori;poilefraterie,poiilclerosecolare,ognunoconl'insegnedelgrado,econunacandelaountorcettoinmano.Nelmezzo,trailchiaroredipiùfittilumi,traunrumorpiùaltodicanti,sottounriccobaldacchino,s'avanzavalacassa,portatadaquattrocanonici,paratiingranpompa,chesicambiavano ogni tanto. Dai cristalli traspariva il venerato cadavere, vestito di splendidi abiti pontificali, e mitrato il teschio; e nelle forme mutilate escomposte,sipotevaancoradistinguerequalchevestigiodell'anticosembiante,qualelorappresentanol'immagini,qualealcunisiricordavand'averlovistoeonoratoinvita.Dietrolaspogliadelmortopastore(diceilRipamonti,dacuiprincipalmenteprendiamoquestadescrizione),evicinoalui,comedimeritiedisangueedidignità,cosìoraanchedipersona,venival'arcivescovoFederigo.Seguival'altrapartedelclero;poiimagistrati,congliabitidimaggiorcerimonia;poiinobili,qualivestitisfarzosamente,comeadimostrazionesolennediculto,quali,insegnodipenitenza,abbrunati,oscalzieincappati,conlabuffasulviso;tutticontorcetti.Finalmenteunacodad'altropopolomisto.

Tutta la strada era parata a festa; i ricchi avevan cavate fuori le suppellettili più preziose; le facciate delle case povere erano state ornate da de' vicinibenestanti,oapubblichespese;doveinluogodiparati,dovesopraiparati,c'erande'ramifronzuti;daognipartependevanoquadri,iscrizioni,imprese;su'davanzali delle finestre stavano in mostra vasi, anticaglie, rarità diverse; per tutto lumi. A molte di quelle finestre, infermi sequestrati guardavan laprocessione,el'accompagnavanoconleloropreci.L'altrestrade,mute,deserte;senonchealcuni,purdallefinestre,tendevanl'orecchioalronzìovagabondo;altri,etraquestisividerofindellemonache,eransalitisuitetti,sedilìpotesserovederdalontanoquellacassa,ilcorteggio,qualchecosa.

Laprocessionepassòpertuttiiquartieridellacittà:aognunodique'crocicchi,opiazzette,dovelestradeprincipalisboccanne'borghi,echealloraserbavanol'anticonomedicarrobi,orarimastoaunosolo,sifacevaunafermata,posandolacassaaccantoallacrocecheinognunoerastataerettadasanCarlo,nellapesteantecedente,edellequalialcunesonotuttaviainpiedi:dimanierachesitornòinduomounpezzodopoilmezzogiorno.

Ed ecco che, il giorno seguente,mentre appunto regnava quella presontuosa fiducia, anzi inmolti una fanatica sicurezza che la processione dovesse avertroncatalapeste,lemorticrebbero,inogniclasse,inognipartedellacittà,auntaleccesso,conunsaltocosìsubitaneo,chenoncifuchinonnevedesselacausa,ol'occasione,nellaprocessionemedesima.Ma,ohforzemirabiliedolorosed'unpregiudiziogenerale!nongiàaltrovarsiinsiemetantepersone,epertanto tempo,nonall'infinitamoltiplicazionede' contatti fortuiti, attribuivano ipiùquell'effetto; l'attribuivanoalla facilità chegliuntori ci avessero trovatad'eseguireingrandeilloroempiodisegno.Sidisseche,mescolatinellafolla,avesseroinfettaticollorounguentoquantipiùavevanpotuto.Masiccomequestononparevaunmezzobastante,né appropriato aunamortalità così vasta, e cosìdiffusa inogni classedipersone; siccome, aquel chepare,nonera statopossibileall'occhiocosìattento,epurcosìtravedente,delsospetto,discorgereuntumi,macchiedinessunasorte,su'muri,néaltrove;cosìsiricorse,perlaspiegaziondelfatto,aquell'altroritrovato,giàvecchio,ericevutoalloranellascienzacomuned'Europa,dellepolveriveneficheemalefiche;sidissechepolveritali,sparselungolastrada,especialmenteailuoghidellefermate,sifosseroattaccateaglistrascichide'vestiti,etantopiùaipiedi,cheingrannumeroeranoquel giornoandati in giro scalzi. "Videpertanto, - diceuno scrittore contemporaneo (AgostinoLampugnano; Lapestilenza seguita inMilano, l'anno1630.Milano1634,pag.44.),-l'istessogiornodellaprocessione,lapietàcozzarconl'empietà,laperfidiaconlasincerità,laperditaconl'acquisto".Ederainveceilpoverosennoumanochecozzavaco'fantasmicreatidasé.

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Daquelgiorno,lafuriadelcontagioandòsemprecrescendo:inpocotempo,noncifuquasipiùcasachenonfossetoccata:inpocotempolapopolazionedellazzeretto,aldirdelSomagliacitatodisopra,montòdaduemilaadodicimila:piùtardi,aldirdiquasitutti,arrivòfinoasedicimila.Il4diluglio,cometrovoinun'altra letterade' conservatoridella sanitàal governatore, lamortalitàgiornalieraoltrepassava i cinquecento.Più innanzi, enel colmo,arrivò, secondo ilcalcolo più comune, amille dugento,mille cinquecento; e a più di tremila cinquecento, se vogliam credere al Tadino. Il quale anche afferma che, "per lediligenzefatte",dopolapeste,sitrovòlapopolaziondiMilanoridottaapocopiùdisessantaquattromilaanime,echeprimapassavaledugentocinquantamila.SecondoilRipamonti,eradisoledugentomila:de'morti,dicechenerisultavacentoquarantamilada'registricivici,oltrequellidicuinonsipotétenerconto.Altridiconpiùomeno,maancorpiùacaso.

Sipensioraincheangustiedovesserotrovarsi idecurioni,addossoaiqualierarimastoilpesodiprovvedereallepubblichenecessità,diriparareaciòchec'eradiriparabileinuntaldisastro.Bisognavaognigiornosostituire,ognigiornoaumentareserventipubblicidivariespecie:monatti,apparitori,commissari.Iprimieranoaddettiaiservizipiùpenosiepericolosidellapestilenza:levardallecase,dallestrade,dallazzeretto,icadaveri;condurlisuicarriallefosse,esotterrarli;portareoguidareallazzerettogl'infermi,egovernarli;bruciare,purgarelarobainfettaesospetta.Ilnome,vuoleilRipamontichevengadalgrecomonos;GaspareBugatti(inunadescriziondellapesteantecedente),dallatinomonere;mainsiemedubita,conpiùragione,chesiaparolatedesca,peresserquegliuominiarrolati lapiùpartenellaSvizzeraene'Grigioni.Né sarebbe infatti assurdo il crederlouna troncaturadelvocabolomonathlich (mensuale);giacché,nell'incertezzadiquantopotessedurareilbisogno,èprobabilechegliaccordinonfosserochedimeseinmese.L'impiegospecialedegliapparitorieradiprecedereicarri,avvertendo,colsuonod'uncampanello,ipasseggieri,chesiritirassero.Icommissariregolavanogliunieglialtri,sottogliordiniimmediatideltribunaledellasanità.Bisognavatenerfornitoillazzerettodimedici,dichirurghi,dimedicine,divitto,dituttigliattrezzid'infermeria;bisognavatrovareeprepararnuovoalloggioper gli ammalati che sopraggiungevanoogni giorno. Si fecero aquest'effetto costruire in fretta capannedi legnoedipaglianellospaziointernodellazzeretto;senepiantòunnuovo,tuttodicapanne,cintodaunsempliceassito,ecapacedicontenerquattromilapersone.Enonbastando,nefurondecretatiduealtri;cisimiseanchemano;ma,permancanzadimezzid'ognigenere,rimaserointronco.Imezzi,lepersone,ilcoraggio,diminuivanodimanoinmanocheilbisognocresceva.

Enonsolol'esecuzionerimanevasempreaddietrode'progettiedegliordini;nonsolo,amoltenecessità,purtropporiconosciute,siprovvedevascarsamente,ancheinparole;s'arrivòaquest'eccessod'impotenzaedidisperazione,cheamolte,edellepiùpietose,comedellepiùurgenti,nonsiprovvedevainnessunamaniera.Moriva,peresempio,d'abbandonounagranquantitàdibambini,aiqualieranmortelemadridipeste:laSanitàproposeches'istituisseunricoveroperquestieperlepartorientibisognose,chequalcosasifacesseperloro;enonpotéottenernulla."Sidoueuanondimeno,-diceilTadino,-compatireancoraalliDecurionidellaCittà,liqualisitrouauanoafflitti,mestietlaceratidallaSoldatescasenzaregola,etrispettoalcuno;comemoltomenonell'infeliceDucato,attesocheaggiuttoalcuno,néprouisionesipoteuahaueredalGouernatore,senonchesitrouauatempodiguerra,etbisognauatrattarbeneliSoldati"(Pag.117.).TantoimportavailprenderCasale!Tantoparbellalalodedelvincere,indipendentementedallacagione,dalloscopopercuisicombatta!

Cosìpure,trovandosicolmadicadaveriun'ampia,maunicafossa,ch'erastatascavatavicinoallazzeretto;erimanendo,nonsoloinquello,mainognipartedellacittà,insepoltiinuovicadaveri,cheognigiornoerandipiù,imagistrati,dopoavereinvanocercatobracciaperiltristolavoro,s'eranridottiadiredinonsaper più che partito prendere. Né si vede come sarebbe andata a finire, se non veniva un soccorso straordinario. Il presidente della Sanità ricorse, per

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disperato,conle lacrimeagliocchi,aque'duebravi fratichesoprintendevanoal lazzeretto;e ilpadreMicheles'impegnòadargli, incapoaquattrogiorni,sgombralacittàdicadaveri;incapoaotto,apertefossesufficienti,nonsoloalbisognopresente,maaquellochesipotesseprevederdipeggionell'avvenire.Conunfratecompagno,econpersonedeltribunale,dateglidalpresidente,andòfuordellacittà,incercadicontadini;e,parteconl'autoritàdeltribunale,parteconquelladell'abitoedellesueparole,neraccolsecircadugento,aiquali fecescavartregrandissimefosse;spedìpoidal lazzerettomonattiaraccogliereimorti;tantoche,ilgiornoprefisso,lasuapromessasitrovòadempita.

Unavolta, il lazzerettorimasesenzamedici;e,conoffertedigrossepagheed'onori,a faticaenonsubito,senepotéavere;mamoltomendelbisogno.Fuspessolìlìpermancareaffattodiviveri,asegnoditemerechecis'avesseamorireanchedifame;epiùd'unavolta,mentrenonsisapevapiùdovebatterlatestapertrovareilbisognevole,venneroatempoabbondantisussidi,perinaspettatodonodimisericordiaprivata:ché,inmezzoallostordimentogenerale,all'indifferenzaperglialtri,natadalcontinuotemerpersé,cifuronodeglianimisempredestiallacarità,cenefurondeglialtriincuilacaritànacquealcessared'ogniallegrezzaterrena;come,nellastrageenellafugadimoltiacuitoccavadisoprintendereediprovvedere,cenefuronoalcuni,sanisempredicorpo,esaldidicoraggioalloroposto:cifuronpurealtriche,spintidallapietà,assunseroesostennerovirtuosamentelecureacuinoneranchiamatiperimpiego.

Dovespiccòunapiùgeneraleepiùprontaecostantefedeltàaidoveridifficilidellacircostanza,funegliecclesiastici.Ailazzeretti,nellacittà,nonmancòmailaloroassistenza:dovesipativa,cen'era;sempresivideromescolati,confusico'languenti,co'moribondi,languentiemoribondiqualchevoltaloromedesimi;aisoccorsispiritualiaggiungevano,perquantopotessero,itemporali;prestavanoogniserviziocherichiedesserolecircostanze.Piùdisessantaparrochi,dellacittàsolamente,morirondicontagio:gliottononi,all'incirca.

Federigodavaatutti,com'eradaaspettarsidalui,incitamentoedesempio.Mortagliintornoquasituttalafamigliaarcivescovile,efacendogliistanzaparenti,altimagistrati,principicirconvicini,ches'allontanassedalpericolo,ritirandosiinqualchevilla,rigettòuntalconsiglio,eresistetteall'istanze,conquell'animo,con cui scrivevaaiparrochi: "siatedisposti ad abbandonarquesta vitamortale, piuttosto chequesta famiglia, questa figliolanzanostra: andate conamoreincontroallapeste,comeaunpremio,comeaunavita,quandocisiadaguadagnareun'animaaCristo"(Ripamonti,pag.164.).Nontrascuròquellecautelechenongl'impedisserodifareilsuodovere(sullaqualcosadiedeancheistruzionieregolealclero);einsiemenoncuròilpericolo,néparvechesen'avvedesse,quando,per fardelbene,bisognavapassarperquello.Senzaparlaredegliecclesiastici, coiqualierasempreper lodareeregolare il lorozelo,pereccitarechiunquediloroandassefreddonellavoro,permandarliaipostidovealtrieranmorti,vollechefosseapertol'aditoachiunqueavessebisognodilui.Visitavailazzeretti,perdarconsolazioneagl'infermi,eperanimareiserventi;scorrevalacittà,portandosoccorsiaipoverisequestratinellecase,fermandosiagliusci,sotto le finestre, ad ascoltare i loro lamenti, a dare in cambioparoledi consolazione edi coraggio. Si cacciò in sommae vissenelmezzodella pestilenza,maravigliatoancheluiallafine,d'esserneuscitoilleso.

Così,ne'pubblici infortuni,enellelungheperturbazionidiquelqualsisiaordineconsueto,sivedesempreunaumento,unasublimazionedivirtù;ma,purtroppo,nonmancamaiinsiemeunaumento,ed'ordinariobenpiùgenerale,diperversità.Equestopurefusegnalato.Ibirbonichelapesterisparmiavaenonatterriva,trovarononellaconfusioncomune,nelrilasciamentod'ogni forzapubblica,unanuovaoccasioned'attività,eunanuovasicurezzad'impunitàauntempo.Cheanzi, l'usodella forzapubblica stessavennea trovarsi ingranpartenellemanide'peggiori tra loro.All'impiegodimonatti ed'apparitorinon

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s'adattavanogeneralmentecheuominisuiqualil'attrattivadellerapineedellalicenzapotessepiùcheilterrordelcontagio,cheogninaturaleribrezzo.Eranoacostoroprescrittestrettissimeregole,intimateseverissimepene,assegnatiposti,datipersuperioride'commissari,comeabbiamdetto;sopraquestiequellieran delegati in ogni quartiere, magistrati e nobili, con l'autorità di provveder sommariamente a ogni occorrenza di buon governo. Un tal ordin di cosecamminò,efeceeffetto,finoauncertotempo;ma,crescendo,ognigiorno,ilnumerodiquellichemorivano,diquellicheandavanvia,diquellicheperdevanlatesta, venner coloroanonaverquasipiùnessunoche li tenessea freno; si fecero, imonattiprincipalmente, arbitrid'ogni cosa.Entravanodapadroni,danemicinelle case, e, senzaparlarde' rubamenti, e come trattavanogl'infelici ridotti dallapeste apassarper talimani, lemettevano,quellemani infette escellerate,suisani,figliuoli,parenti,mogli,mariti,minacciandodistrascinarliallazzeretto,senonsiriscattavano,ononvenivanoriscattaticondanari.Altrevolte,mettevano a prezzo i loro servizi, ricusando di portar via i cadaveri già putrefatti, ameno di tanti scudi. Si disse (e tra la leggerezza degli uni e lamalvagitàdeglialtri,èugualmentemalsicuroilcredereeilnoncredere),sidisse,el'affermaancheilTadino(Pag.102.),chemonattieapparitorilasciasserocadereappostadaicarrirobeinfette,perpropagareemantenerelapestilenza,divenutaperessiun'entrata,unregno,unafesta.Altrisciagurati, fingendosimonatti,portandouncampanelloattaccatoaunpiede,com'eraprescrittoaquelli,perdistintivoeperavvisodelloroavvicinarsi,s'introducevanonellecaseafarne di tutte le sorte. In alcune, aperte e vote d'abitanti, o abitate soltanto da qualche languente, da qualchemoribondo, entravan ladri, aman salva, asaccheggiare:altrevenivansorprese,invasedabirrichefacevanlostesso,eanchecosepeggiori.

Delpari con laperversità, crebbe lapazzia: tutti gli errori giàdominantipiùomeno,preserodallo sbalordimento, edall'agitazionedellementi, una forzastraordinaria,produsseroeffettipiùrapidiepiùvasti.Etuttiservironoarinforzareeaingrandirequellapauraspecialedell'unzioni,laquale,ne'suoieffetti,ne'suoisfoghi,eraspesso,comeabbiamveduto,un'altraperversità.L'immaginediquelsuppostopericoloassediavaemartirizzavaglianimi,moltopiùcheilpericolorealeepresente."Ementre,-diceilRipamonti,-icadaverisparsi,oimucchidicadaveri,sempredavantiagliocchi,sempretra'piedi,facevanodellacittàtuttacomeunsolomortorio,c'eraqualcosadipiùbrutto,dipiùfunesto,inquell'accanimentovicendevole,inquellasfrenatezzaemostruositàdisospetti...Non del vicino soltanto si prendeva ombra, dell'amico, dell'ospite;ma que' nomi, que' vincoli dell'umana carità,marito emoglie, padre e figlio, fratello efratello,eranditerrore:e,cosaorribileeindegnaadirsi!lamensadomestica,illettonuziale,sitemevano,comeagguati,comenascondiglidivenefizio".

Lavastitàimmaginata,lastranezzadellatramaturbavantuttiigiudizi,alteravantutteleragionidellafiduciareciproca.Daprincipio,sicredevasoltantochequei supposti untori fossermossi dall'ambizione edalla cupidigia; andando avanti, si sognò, si credette che ci fosseunanon soquale voluttàdiabolica inquell'ungere, un'attrattiva che dominasse le volontà. I vaneggiamenti degl'infermi che accusavan se stessi di ciò che avevan temuto dagli altri, parevanorivelazioni,erendevanoognicosa,perdircosì,credibiled'ognuno.Epiùdelleparole,dovevanfarcolpoledimostrazioni,seaccadevacheappestatiindelirioandasserfacendodiquegliattiches'eranofiguratichedovesserofaregliuntori:cosainsiememoltoprobabile,eattaadarmigliorragionedellapersuasiongeneraleedell'affermazionidimoltiscrittori.Così,nel lungoetristoperiodode'processiperstregoneria, leconfessioni,nonsempreestorte,degl'imputati,nonservironpocoapromovereeamantenerl'opinionecheregnavaintornoadessa:ché,quandoun'opinioneregnaperlungotempo,einunabuonapartedelmondo,finisceaesprimersiintuttelemaniere,atentartuttel'uscite,ascorrerpertuttiigradidellapersuasione;edèdifficilechetuttiomoltissimicredanoalungocheunacosastranasifaccia,senzachevengaalcunoilqualecredadifarla.

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Tralestoriechequeldeliriodell'unzionifeceimmaginare,unameritachesenefacciamenzione,perilcreditocheacquistò,eperilgirochefece.Siraccontava,nondatuttinell'istessamaniera(chesarebbeuntropposingolarprivilegiodellefavole),maaundipresso,cheuntale,iltalgiorno,avevavistoarrivarsullapiazzadelduomountiroasei,edentro,conaltri,ungranpersonaggio,conunafacciafoscaeinfocata,congliocchiaccesi,coicapelliritti,eillabbroatteggiatodiminaccia.Mentrequeltalestavaintentoaguardare,lacarrozzas'erafermata;eilcocchierel'avevainvitatoasalirvi;eluinonavevasaputodirdino.Dopodiversirigiri,eranosmontatiallaportad'untalpalazzo,doveentratoanchelui,conlacompagnia,avevatrovatoamenitàeorrori,desertiegiardini,caverneesale;einesse,fantasimeseduteaconsiglio.Finalmente,glieranostatefattevederegrancassedidanaro,edettocheneprendessequantoglifossepiaciuto,conquestoperò,cheaccettasseunvasettod'unguento,eandasseconessoungendoperlacittà.Ma,nonavendovolutoacconsentire,s'eratrovato,inunbatterd'occhio, nelmedesimo luogodove era statopreso.Questa storia, credutaqui generalmentedal popolo, e, al dir delRipamonti, non abbastanzaderisadaqualcheuomodipeso(Apudprudentiumplerosque,nonsicutidebueratirrisa.DePesteetc.,pag.77.),giròpertuttaItaliaefuori.InGermaniasenefeceunastampa: l'elettorearcivescovodiMagonzascrissealcardinalFederigo,perdomandarglicosasidovessecrederede' fattimaravigliosichesiraccontavandiMilano;en'ebbeinrispostach'eransogni.

D'ugualvalore,senonintuttod'ugualnatura,eranoisognide'dotti;comedisastrosidelparin'eranglieffetti.Vedevano,lapiùpartediloro,l'annunzioelaragione insiemede' guai inuna cometaapparsa l'anno1628, e inuna congiunzionedi SaturnoconGiove, "inclinando, - scrive ilTadino, - la congiontionesodettasopraquestoanno1630,tantochiara,checiascunlapoteuaintendere.Mortalesparatmorbos,mirandavidentur".Questapredizione,cavata,dicevano,da un libro intitolatoSpecchiodeglialmanacchiperfetti, stampato in Torino, nel 1623, correva per le bocche di tutti. Un'altra cometa, apparsa nel giugnodell'annostessodellapeste,sipreseperunnuovoavviso;anziperunaprovamanifestadell'unzioni.Pescavanne'libri,epurtropponetrovavanoinquantità,esempidipeste,comedicevano,manufatta:citavanoLivio,Tacito,Dione,chedico?OmeroeOvidio,imoltialtriantichichehannoraccontatioaccennatifattisomiglianti:dimodernineavevanoancorpiùinabbondanza.Citavanocent'altriautorichehannotrattatodottrinalmente,oparlatoincidentementediveleni,dimalìe,d'unti,dipolveri:ilCesalpino,ilCardano,ilGrevino,ilSalio,ilPareo,loSchenchio,loZachiae,perfinirla,quelfunestoDelrio,ilquale,selarinomanzadegliautorifosseinragionedelbeneedelmaleprodottodalleloroopere,dovrebb'essereunode'piùfamosi;quelDelrio,lecuivegliecostaronlavitaapiùuomini che l'impresedi qualche conquistatore: quelDelrio, le cuiDisquisizioniMagiche (il ristrettodi tutto ciò che gli uomini avevano, fino a' suoi tempi,sognato in quellamateria), divenute il testo più autorevole, più irrefragabile, furono, per più d'un secolo, norma e impulso potente di legali, orribili, noninterrottecarnificine.

Da'trovatidelvolgo,lagenteistruitaprendevaciòchesipotevaaccomodarconlesueidee;da'trovatidellagenteistruita,ilvolgoprendevaciòchenepotevaintendere,ecomelopoteva;edituttosiformavaunamassaenormeeconfusadipubblicafollia.

Maciòcherecamaggiormaraviglia,è ilvedereimedici,dicoimedicichefindaprincipioavevancredutalapeste,dicoinispecieilTadino, ilqualel'avevapronosticata,vistaentrare,tenutad'occhio,perdircosì,nelsuoprogresso,ilqualeavevadettoepredicatochel'erapeste,es'attaccavacolcontatto,chenonmettendoviriparo,nesarebbeinfettatotuttoilpaese,vederlopoi,daquestieffettimedesimicavareargomentocertodell'unzioniveneficheemalefiche;luicheinquelCarloColonna,ilsecondochemorìdipesteinMilano,avevanotatoildeliriocomeunaccidentedellamalattia,vederlopoiaddurreinprovadell'unzioniedellacongiuradiabolica,unfattodiquestasorte:cheduetestimonideponevanod'aversentitoraccontaredaunloroamicoinfermo,come,unanotte,glieran

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venutepersoneincamera,aesibirglilaguarigioneedanari,seavessevolutoungerlecasedelcontorno;ecomealsuorifiutoquellisen'eranoandati,einlorovece,erarimastounluposottoilletto,etregattonisopra,"chesinoalfardelgiornovidimororno"(Pag.123,124.).Sefossestatounosolocheconnettessecosì,sidovrebbedirecheavevaunatestacuriosa;opiuttostononcisarebberagiondiparlarne;masiccomeeranmolti,anziquasitutti,cosìèstoriadellospiritoumano,edàoccasiond'osservarequantounaserieordinataeragionevoled'ideepossaesserescompigliatadaun'altraseried'idee,checisigettiatraverso.Delresto,quelTadinoeraquiunodegliuominipiùriputatidelsuotempo.

DueillustriebenemeritiscrittorihannoaffermatocheilcardinalFederigodubitassedelfattodell'unzioni(Muratori;Delgovernodellapeste,Modena,1714,pag.117.-P.Verri;opuscolocitato,pag.261.).Noivorremmopoterdareaquell'inclitaeamabilememoriaunalodeancorpiùintera,erappresentareilbuonprelato,inquesto,comeintant'altrecose,superioreallapiùpartede'suoicontemporanei,masiamoinvececostrettidinotardinuovoinluiunesempiodellaforzad'un'opinionecomuneanchesullementipiùnobili.S'èvisto,almenodaquelchenediceilRipamonti,comedaprincipio,veramentestesseindubbio:ritennepoisemprecheinquell'opinioneavessegranpartelacredulità,l'ignoranza,lapaura,ildesideriodiscusarsid'avercosìtardiriconosciutoilcontagio,epensatoametterviriparo;chemoltocifossed'esagerato,mainsieme,chequalchecosacifossedivero.Nellabibliotecaambrosianasiconservaun'operettascrittadisuamanointornoaquellapeste;equestosentimentoc'èaccennatospesso,anziunavoltaenunciatoespressamente."Eraopinioncomune,-diceaundi presso, - che di questi unguenti se ne componesse in vari luoghi, e chemolte fossero l'arti dimetterlo in opera: delle quali alcune ci paion vere, altreinventate" (Ecco le sue parole: Unguenta uero haec aiebant componi conficiquemultifariam, fraudisque uias fuisse complures; quarum sane fraudum, etartiumaliisquidemassentimur,aliasuerofictasfuissecomentitiasquearbitramur.DepestilentiaquaeMediolanianno1630magnamstragemedidit.Cap.V.).

Cifuronperòdiquellichepensaronofinoallafine,efinchevissero,chetuttofosseimmaginazione:elosappiamo,nondaloro,chénessunofuabbastanzaarditoperesporrealpubblicounsentimentocosìoppostoaquellodelpubblico; losappiamodagliscrittoricheloderidonoo loriprendonoo loribattono,comeunpregiudiziod'alcuni, unerrore chenon s'attentavadi venire adisputapalese,ma chepurviveva; lo sappiamoancheda chineavevanotiziapertradizione."HotrovatogentesaviainMilano,-diceilbuonMuratori,nel luogosopraccitato,-cheavevabuonerelazionidai loromaggiori,enoneramoltopersuasachefosseveroilfattodiquegliuntivelenosi".Sivedech'eraunosfogosegretodellaverità,unaconfidenzadomestica:ilbuonsensoc'era;masenestavanascosto,perpauradelsensocomune.

Imagistrati,scematiognigiorno,esemprepiùsmarritieconfusi,tutta,perdircosì,quellapocarisoluzionedicuierancapaci,l'impiegaronoacercardiquestiuntori.Tralecartedeltempodellapeste,chesiconservanonell'archivionominatodisopra,c'èunalettera(senzaalcunaltrodocumentorelativo)incuiilgrancancelliereinforma,sulserioecongranpremura,ilgovernatored'averricevutounavvisoche,inunacasadicampagnade'fratelliGirolamoeGiulioMonti,gentiluomini milanesi, si componeva veleno in tanta quantità, che quaranta uomini erano occupati en este exercicio, con l'assistenza di quattro cavalieribresciani, iquali facevanovenirmaterialidalveneziano,paralafábricadelveneno. Soggiungeche luiavevapreso, ingransegreto, i concertinecessaripermandarlàilpodestàdiMilanoel'auditoredellaSanità,contrentasoldatidicavalleria;chepurtroppounode'fratellierastatoavvertitoatempoperpotertrafugare gl'indizi deldelitto, eprobabilmentedall'auditormedesimo, suoamico; e chequesto trovavadelle scusepernonpartire;ma chenonostante, ilpodestàco'soldatieraandatoareconocerlacasa,yaversihallaráalgunosvestigios,eprendereinformazioni,earrestartuttiquellichefosseroincolpati.

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Lacosadové finire innulla,giacchégli scrittidel tempocheparlanode'sospettichec'eransuque'gentiluomini,noncitanoalcun fatto.Mapur troppo, inun'altraoccasione,sicredéd'avertrovato.

Iprocessichenevennero inconseguenza,nonerancertamente iprimid'untalgenere:enonsipuòneppurconsiderarlicomeunararitànellastoriadellagiurisprudenza.Ché,pertaceredell'antichità,eaccennarsoloqualcosade'tempipiùviciniaquellodicuitrattiamo,inPalermo,del1526;inGinevra,del1530,poidel1545,poiancoradel1574; inCasalMonferrato,del1536; inPadova,del1555; inTorino,del1599,edinuovo, inquelmedesim'anno1630, furonprocessatiecondannatiasupplizi,perlopiùatrocissimi,dovequalcheduno,dovemoltiinfelici,comereid'averpropagatalapeste,conpolveri,oconunguenti,oconmalìe,ocontuttociòinsieme.Mal'affaredellecosìdetteunzionidiMilano,comefuilpiùcelebre,cosìèfors'ancheilpiùosservabile;o,almeno,c'èpiùcampodifarcisopraosservazione,peressernerimastidocumentipiùcircostanziatiepiùautentici.Equantunqueunoscrittorelodatopocosoprasenesiaoccupato,pure,essendosiluiproposto,nontantodifarnepropriamentelastoria,quantodicavarnesussidiodiragioni,perunassuntodimaggiore,ocertodipiùimmediataimportanza,c'èparsochelastoriapotesseessermateriad'unnuovolavoro.Manonècosadauscirneconpocheparole;enonèquiilluogoditrattarlaconl'estensionechemerita.Eoltrediciò,dopoessersifermatosuque'casi,illettorenonsicurerebbepiùcertamentediconoscereciòcherimanedelnostroracconto.Serbandoperòaunaltroscrittolastoriael'esamediquelli(V.l'opuscoloinfinedelvolume.),torneremofinalmentea'nostripersonaggi,pernonlasciarlipiù,finoallafine.

CapitoloXXXIII

Unanotte,versolafined'agosto,proprionelcolmodellapeste,tornavadonRodrigoacasasua,inMilano,accompagnatodalfedelGriso,l'unode'treoquattroche,dituttalafamiglia,glieranrimastivivi.Tornavadaunridottod'amicisolitiastraviziareinsieme,perpassarlamalinconiadiqueltempo:eognivoltacen'erande'nuovi,enemancavade'vecchi.Quelgiorno,donRodrigoerastatounode'piùallegri;etral'altrecose,avevafattoridertantolacompagnia,conunaspecied'elogiofunebredelconteAttilio,portatoviadallapeste,duegiorniprima.

Camminandoperò,sentivaunmalessere,unabbattimento,unafiacchezzadigambe,unagravezzadirespiro,un'arsioneinterna,cheavrebbevolutoattribuirsolamentealvino,allaveglia,allastagione.Nonaprìbocca,pertuttalastrada;elaprimaparola,arrivatiacasa,fud'ordinarealGrisocheglifacesselumeper

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andareincamera.Quandocifurono,ilGrisoosservòilvisodelpadrone,stravolto,acceso,congliocchiinfuori,elustrilustri;eglistavaallalontana:perché,inquellecircostanze,ognimascalzoneavevadovutoacquistar,comesidice,l'occhiomedico.

-Stobene,ve',-dissedonRodrigo,chelessenelfaredelGrisoilpensierocheglipassavaperlamente.-Stobenone;mahobevuto,hobevutoforseunpo'troppo.C'eraunavernaccia!...Ma,conunabuonadormita,tuttoseneva.Houngransonno...Levamiunpo'quellumedinanzi,chem'accieca...midàunanoia...!

-Scherzidellavernaccia,-disseilGriso,tenendosisempreallalarga.-Mavadaalettosubito,chéildormirelefaràbene.

-Hairagione:sepossodormire...Delresto,stobene.Mettiquivicino,abuonconto,quelcampanello,sepercaso,stanotteavessibisognodiqualchecosa:esta'attento, ve', semai senti sonare.Manonavròbisognodinulla... Portaviaprestoquelmaledetto lume, - ripresepoi, intanto che ilGrisoeseguiva l'ordine,avvicinandosimenochepoteva.-Diavolo!chem'abbiaadartantofastidio!

IlGrisopreseillume,e,auguratalabuonanottealpadrone,sen'andòinfretta,mentrequellosicacciavasotto.

Malecopertegliparverounamontagna.Lebuttòvia,esirannicchiò,perdormire;chéinfattimorivadalsonno.Ma,appenavelatol'occhio,sisvegliavaconunriscossone,comeseuno,perdispetto,fossevenutoadargliunatentennata;esentivacresciutoilcaldo,cresciutalasmania.Ricorrevacolpensieroall'agosto,allavernaccia,aldisordine;avrebbevolutopoterdarlorotuttalacolpa;maaquesteideesisostituivasempredaséquellachealloraeraassociatacontutte,ch'entrava,perdircosì,datuttiisensi,ches'eraficcataintuttiidiscorsidellostravizio,giacchéeraancorpiùfacileprenderlainischerzo,chepassarlasottosilenzio:lapeste.

Dopounlungorivoltarsi,finalmentes'addormentò,ecominciòafareipiùbruttiearruffatisognidelmondo.Ed'unoinunaltro,gliparveditrovarsiinunagran chiesa, in su, in su, in mezzo a una folla; di trovarcisi, ché non sapeva come ci fosse andato, come gliene fosse venuto il pensiero, in quel tempospecialmente;en'eraarrabbiato.Guardavaicircostanti;erantuttivisigialli,distrutti,concert'occhiincantati,abbacinati,conlelabbraspenzolate;tuttagenteconcertivestitichecascavanoapezzi;eda'rottisivedevanomacchieebubboni.-Largocanaglia!-gliparevadigridare,guardandoallaporta,ch'eralontanalontana,eaccompagnandoilgridoconunvisominaccioso,senzaperòmoversi,anziristringendosi,pernontoccarque'sozzicorpi,chegiàlotoccavanoanchetroppodaogniparte.Manessunodiquegl'insensatidavasegnodivolersiscostare,enemmenod'avereinteso;anziglistavanpiùaddosso:esopratuttogliparevachequalchedunodiloro,conlegomitaoconaltro,lopigiasseasinistra,trailcuoreel'ascella,dovesentivaunapunturadolorosa,ecomepesante.Esesistorceva,pervederdiliberarsene,subitounnuovononsochevenivaapuntarglisialluogomedesimo.Infuriato,vollemettermanoallaspada;eappuntogliparveche,perlacalca,glifosseandatainsu,efosseilpomodiquellachelopremesseinquelluogo;ma,mettendocilamano,noncitrovòlaspada,esentìinveceunatrafittapiùforte.Strepitava,eratutt'affannato,evolevagridarpiùforte;quandogliparvechetuttique'visisirivolgesseroaunaparte.Guardòanchelui;videunpulpito,edalparapettodiquellospuntarsuunnonsochediconvesso,liscioeluccicante;poialzarsiecomparirdistintaunatestapelata,poidueocchi, un viso, una barba lunga e bianca, un frate ritto, fuor del parapetto fino alla cintola, fra Cristoforo. Il quale, fulminato uno sguardo in giro su tuttol'uditorio,parveadonRodrigochelofermasseinvisoalui,alzandoinsiemelamano,nell'attitudineappuntocheavevapresainquellasalaaterrenodelsuo

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palazzotto. Allora alzò anche lui lamano in furia, fece uno sforzo, comeper islanciarsi ad acchiappar quel braccio teso per aria; una voce che gli andavabrontolandosordamentenellagola,scoppiòinungrand'urlo;esidestò.Lasciòcadereilbracciocheavevaalzatodavvero;stentòalquantoaritrovarsi,adaprirbengliocchi;chélalucedelgiornogiàinoltratoglidavanoia,quantoquelladellacandela,laseraavanti;riconobbeilsuoletto,lasuacamera;siraccapezzòchetuttoerastatounsogno:lachiesa,ilpopolo,ilfrate,tuttoerasparito;tuttofuorchéunacosa,queldoloredallapartesinistra.Insiemesisentivaalcuoreunapalpitazionviolenta,affannosa,negliorecchiunronzìo,unfischìocontinuo,unfuocodidentro,unagravezzaintuttelemembra,peggiodiquandoeraandatoaletto.Esitòqualchemomento,primadiguardarlapartedoveavevaildolore;finalmentelascoprì,cidiedeun'occhiatapaurosa;evideunsozzobubboned'unlividopaonazzo.

L'uomosivideperduto:ilterrordellamortel'invase,e,conunsensoperavventurapiùforte,ilterroredidiventarpredade'monatti,d'esserportato,buttatoallazzeretto.Ecercandolamanierad'evitarequest'orribilesorte,sentivaisuoipensiericonfondersieoscurarsi,sentivaavvicinarsiilmomentochenonavrebbepiùtesta,senonquantobastasseperdarsialladisperazione.Afferròilcampanello,eloscosseconviolenza.ComparvesubitoilGriso,ilqualestavaall'erta.Sifermòaunacertadistanzadalletto;guardòattentamenteilpadrone,es'accertòdiquelloche,lasera,avevacongetturato.

-Griso!-dissedonRodrigo,rizzandosistentatamenteasedere:-tuseisemprestatoilmiofido.

-Sì,signore.

-T'hosemprefattodelbene.

-Persuabontà.

-Ditemipossofidare...!

-Diavolo!

-Stomale,Griso.

-Men'eroaccorto.

-Seguarisco,tifaròdelbeneancorpiùdiquellocheten'hofattoperilpassato.

IlGrisononrisposenulla,estetteaspettandodoveandasseroapararequestipreamboli.

-Nonvogliofidarmid'altrichedite,-ripresedonRodrigo:-fammiunpiacere,Griso.

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-Comandi,-dissequesto,rispondendoconlaformolasolitaaquell'insolita.

-SaidovestadicasailChiodochirurgo?

-Losobenissimo.

-Èungalantuomo,che,chilopagabene,tiensegretigliammalati.Va'achiamarlo:diglicheglidaròquattro,seiscudipervisita,dipiù,sedipiùnechiede;machevengaquisubito;efa'lacosabene,chenessunsen'avveda.

-Benpensato,-disseilGriso:-voetornosubito.

-Senti,Griso:dammiprimaunpo'd'acqua.Misentoun'arsione,chenonnepossopiù.

-No,signore,-risposeilGriso:-nientesenzailpareredelmedico.Sonmalibisbetici:nonc'ètempodaperdere.Stiaquieto:intresaltisonquicolChiodo.

Cosìdetto,uscì,raccostandol'uscio.

DonRodrigo,tornatosotto,l'accompagnavaconl'immaginazioneallacasadelChiodo,contavaipassi,calcolavailtempo.Ognitantoritornavaaguardareilsuobubbone;mavoltavasubitolatestadall'altraparte,conribrezzo.Dopoqualchetempo,cominciòastareinorecchi,persentireseilchirurgoarrivava:equellosforzod'attenzionesospendevailsentimentodelmale,etenevainsestoisuoipensieri.Tutt'auntratto,senteunosquillolontano,machegliparchevengadallestanze,nondallastrada.Staattento;losentepiùforte,piùripetuto,einsiemeunostropiccìodipiedi:unorrendosospettoglipassaperlamente.Sirizzaasedere,esimetteancorpiùattento;senteunrumorcuponellastanzavicina,comed'unpesochevengamessogiùconriguardo;buttalegambefuordelletto,comeperalzarsi,guardaall'uscio,lovedeaprirsi,vedepresentarsievenireavantiduelogoriesudicivestitirossi,duefaccescomunicate,duemonatti,inunaparola;vedemezzalafacciadelGrisoche,nascostodietrounbattentesocchiuso,rimanlìaspiare.

- Ah traditore infame!... Via, canaglia! Biondino! Carlotto! aiuto! son assassinato! - grida donRodrigo; caccia unamano sotto il capezzale, per cercare unapistola;l'afferra,latirafuori;maalprimosuogrido,imonattiavevanpresolarincorsaversoilletto;ilpiùprontoglièaddosso,primacheluipossafarnulla;glistrappalapistoladimano,lagettalontano,lobuttaagiacere,elotienlì,gridando,conunversacciodirabbiainsiemeedischerno:-ahbirbone!controimonatti!controiministrideltribunale!controquellichefannol'operedimisericordia!

-Tienlobene,fincheloportiamvia,-disseilcompagno,andandoversounoscrigno.EinquellailGrisoentrò,esimiseconcoluiascassinarlaserratura.

- Scellerato! - urlò don Rodrigo, guardandolo per di sotto all'altro che lo teneva, e divincolandosi tra quelle braccia forzute. - Lasciatemi ammazzarquell'infame,-dicevaquindiaimonatti,-epoifatedimequelchevolete-.Poiritornavaachiamarconquantavoceaveva,glialtrisuoiservitori;maerainutile,

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perché l'abbominevoleGrisogliavevamandati lontano,con fintiordinidelpadronestesso,primad'andarea fareaimonatti lapropostadivenireaquellaspedizione,edividerlespoglie.

- Sta' buono, sta' buono, - dicevaallo sventuratoRodrigo l'aguzzino che lo tenevaappuntellato sul letto.E voltandopoi il viso ai due che facevanbottino,gridava:-fatelecosedagalantuomini!

- Tu! tu! -mugghiava don Rodrigo verso il Griso, che vedeva affaccendarsi a spezzare, a cavar fuori danaro, roba, a far le parti, - Tu! dopo...! Ah diavolodell'inferno!Possoancoraguarire!possoguarire!-IlGrisononfiatava,eneppure,perquantopoteva,sivoltavadallapartedidovevenivanquelleparole.

-Tienloforte,-diceval'altromonatto:-èfuordisé.

Ederaormaivero.Dopoungrand'urlo,dopounultimoepiùviolentosforzopermettersi inlibertà,caddetutt'auntrattorifinitoestupido:guardavaperòancora,comeincantato,eognitantosiriscoteva,osilamentava.

Imonatti lopresero,unoper ipiedi, e l'altroper le spalle, eandaronoaposarlo surunabarella cheavevan lasciatanella stanzaaccanto;poiuno tornòaprenderlapreda;quindi,alzatoilmiserabilpeso,loportaronvia.

IlGrisorimaseascegliereinfrettaqueldipiùchepotessefarperlui;fecedituttounfagotto,esen'andò.Avevabensìavutocuradinontoccarmaiimonatti,dinonlasciarsitoccardaloro;ma,inquell'ultimafuriadelfrugare,avevapoipresi,vicinoalletto,ipannidelpadrone,egliavevascossi,senzapensareadaltro,perveder se ci fossedanaro.C'ebbeperòapensare il giornodopo, che,mentre stavagozzovigliando inunabettola, gli venneroaun trattode'brividi, glis'abbagliarongliocchi,glimancaronleforze,ecascò.Abbandonatoda'compagni,andòinmanode'monatti,che,spogliatolodiquantoavevaindossodibuono,lobuttaronosuruncarro;sulqualespirò,primad'arrivareallazzeretto,dov'erastatoportatoilsuopadrone.

Lasciandooraquestonelsoggiornode'guai,dobbiamoandareincercad'unaltro,lacuistorianonsarebbemaistataintralciataconlasua,seluinonl'avessevolutoperforza;anzisipuòdirdicertochenonavrebberoavutostorianél'unonél'altro:Renzo,vogliodire,cheabbiamlasciatoalnuovofilatoio,sottoilnomed'AntonioRivolta.

C'erastatocinqueoseimesi,salvo ilvero;dopoiquali,dichiarata l'inimiciziatra larepubblicae ilrediSpagna,ecessatoquindiogni timorediricercheed'impegnidallapartediqui,Bortolo s'eradatopremurad'andarloaprendere, edi tenerloancora con sé, eperchégli volevabene, eperchéRenzo, comegiovineditalento,eabilenelmestiere,era,inunafabbrica,digrandeaiutoalfactotum,senzapotermaiaspirareadivenirlolui,perquellabenedettadisgraziadi non saper tener lapenna inmano. Siccomeanchequesta ragione c'era entrataperqualche cosa, così abbiamdovuto accennarla. Forse voi vorresteunBortolopiùideale:nonsochedire:fabbricatevelo.Quelloeracosì.

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Renzoerapoisemprerimastoa lavorarepressodi lui.Piùd'unavolta,especialmentedopoaverricevutaqualchedunadiquellebenedette letteredaparted'Agnese,glierasaltato ilgrillodi farsisoldato,e finirla:e l'occasioninonmancavano;ché,appunto inquell'intervallodi tempo, larepubblicaavevaavutobisognodifargente.LatentazioneeraqualchevoltastataperRenzotantopiùforte,ches'eraancheparlatod'invadereilmilanese;enaturalmentealuiparevachesarebbestataunabellacosa,tornareinfiguradivincitoreacasasua,rivederLucia,espiegarsiunavoltaconlei.MaBortolo,conbuonamaniera,avevasempresaputosmontarlodaquellarisoluzione.

-Secihannodaandare,-glidiceva,-cianderannoanchesenzadite,etupotraiandarcidopo,contuocomodo;setornanocolcaporotto,nonsaràmeglioesserestatoacasatua?Disperatichevadanoafarlastrada,nonnemancherà.E,primachecipossanmettereipiedi...!Perme,sonoeretico:costoroabbaiano;masì;lostatodiMilanononèunbocconedaingoiarsicosìfacilmente.SitrattadellaSpagna,figliuolomio:saicheaffareèlaSpagna?SanMarcoèforteacasasua;macivuolaltro.Abbipazienza:non istaibenequi?...Vedocosavuoidire;ma,seèdestinato lassùche lacosariesca, sta' sicuroche,anon farpazzie,riusciràanchemeglio.Qualchesantot'aiuterà.Credipurechenonèmestiereperte.Tiparcheconvengalasciared'incannarseta,perandareaammazzare?Cosavuoifareconquellarazzadigente?Civuoldegliuominifattiapposta.

AltrevolteRenzosirisolvevad'andardinascosto,travestito,econunnomefinto.Maanchedaquesto,Bortoloseppesvolgerloognivolta,conragionitroppofaciliaindovinarsi.

Scoppiatapoilapestenelmilanese,eappunto,comeabbiamdetto,sulconfinedelbergamasco,nontardòmoltoapassarlo;e...nonvisgomentate,ch'iononvivoglio raccontar la storia anchediquesta: chi la volesse, la c'è, scrittaperordinepubblicodaun certoLorenzoGhirardelli: libro raroperòe sconosciuto,quantunquecontengaforsepiùrobachetutteinsiemeledescrizionipiùcelebridipestilenze:datantecosedipendelacelebritàde'libri!Quelch'iovolevodireècheRenzopreseancheluilapeste,sicuròdasé,cioènonfecenulla;nefuinfindimorte,malasuabuonacomplessionevinselaforzadelmale:inpochigiorni,sitrovòfuordipericolo.Coltornardellavita,risorseropiùchemairigogliosenell'animosuolememorie,idesidèri,lesperanze,idisegnidellavita;valadirechepensòpiùchemaiaLucia.Cosanesarebbedilei,inqueltempo,cheilvivereeracomeun'eccezione?E,acosìpocadistanza,nonpoternesapernulla?Erimaner,Diosaquanto,inunataleincertezza!Equand'anchequestasifossepoidissipata,quando,cessatoognipericolo,venissearisapercheLuciafosseinvita;c'erasemprequell'altromistero,quell'imbrogliodelvoto."Anderòio,anderòasincerarmidituttoinunavolta,-dissetrasé,elodisseprimad'essereancoraincasodireggersi.-Purchésiaviva!Trovarla,latroveròio;sentiròunavoltadaleiproprio,cosasiaquestapromessa,lefaròconoscerechenonpuòstare,elaconducoviaconme,leiequellapoveraAgnese,seèviva!chem'hasemprevolutobene,esonsicurochemenevuoleancora.Lacattura?eh!adessohannoaltrodapensare,quellichesonvivi.Giransicuri,anchequi,certagente,chen'hann'addosso...Cihaaessersalvocondottosolamenteperibirboni?EaMilano,diconotuttichel'èunaconfusionepeggio.Selascioscappareunaoccasioncosìbella,-(Lapeste!Vedeteunpococomecifaqualchevoltaadoprarleparolequelbenedettoistintodiriferireedisubordinartuttoanoimedesimi!)-nonneritornapiùunasimile!"

Giovasperare,caroilmioRenzo.

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Appenapotéstrascicarsi,andòincercadiBortolo,ilquale,finoallora,avevapotutoscansarlapeste,estavariguardato.Nonglientròincasa,ma,datogliunavocedallastrada,lofeceaffacciareallafinestra.

-Ahah!-disseBortolo:-l'haiscampata,tu.Buonperte!

-Stoancoraunpo'maleingambe,comevedi,ma,inquantoalpericolo,nesonfuori.

-Eh!vorreiesserione'tuoipiedi.Adire:stobene,lealtrevolte,parevadidirtutto;maoracontapoco.Chipuòarrivareadire:stomeglio;quellasìèunabellaparola!

Renzo,fattoalcuginoqualchebuonaugurio,glicomunicòlasuarisoluzione.

-Va',questavolta,cheilcielotibenedica,-risposequello:-cercadischivarlagiustizia,com'iocercheròdischivareilcontagio;e,seDiovuolechelacivadabeneatutt'edue,cirivedremo.

-Oh!tornosicuro:esepotessinontornarsolo!Basta;spero.

-Tornapureaccompagnato;chè,seDiovuole,cisaràdalavorarpertutti,ecifaremobuonacompagnia.Purchétumiritrovi,echesiafinitoquestodiavolod'influsso!

-Cirivedremo,cirivedremo;cidobbiamrivedere!

-Tornoadire:Diovoglia!

Peralquantigiorni,Renzositenneinesercizio,peresperimentarlesueforze,eaccrescerle;eappenagliparvedipoterfarlastrada,sidisposeapartire.Simisesottopanniunacintura,condentroque'cinquantascudi,chenonavevamaiintaccati,ede'qualinonavevamaifattoparola,neppurconBortolo;presealcunialtripochiquattrini,cheavevamessidapartegiornopergiorno,risparmiandosututto;presesottoilbracciounfagottinodipanni;simiseintascaunbenservito,ches'erafattofareabuonconto,dalsecondopadrone,sottoilnomed'AntonioRivolta;inuntaschinode'calzonisimiseuncoltellaccio,ch'erailmenocheungalantuomopotesseportareaque'tempi;es'avviò,agliultimid'agosto,tregiornidopochedonRodrigoerastatoportatoal lazzeretto.Preseverso Lecco, volendo, per non andar così alla cieca a Milano, passar dal suo paese, dove sperava di trovare Agnese viva, e di cominciare a saper da leiqualchedunadelletantecosechesistruggevadisapere.

Ipochiguaritidallapesteerano,inmezzoalrestodellapopolazione,veramentecomeunaclasseprivilegiata.Unagranpartedell'altragentelanguivaomoriva;equelli ch'eranostati finallora illesidalmorbo,nevivevano incontinuo timore;andavanriservati,guardinghi, conpassimisurati, convisi sospettosi, con

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frettaedesitazioneinsieme:chétuttopotevaessercontrodiloroarmediferitamortale.Queglialtriall'opposto,sicuriaundipressodelfattoloro(giacchéaverduevoltelapesteeracasopiuttostoprodigiosocheraro),giravanopermezzoalcontagiofranchierisoluti;comeicavalierid'un'epocadelmedioevo,ferratifindoveferrocipotevastare,esoprapalafreniaccomodatianch'essi,perquantoerafattibile,inquellamaniera,andavanoazonzo(dondequellalorogloriosadenominazioned'erranti),azonzoeallaventura,inmezzoaunapoveramarmagliapedestredicittadiniedivillani,che,perribattereeammortireicolpi,nonavevanoindossoaltrochecenci.Bello,savioedutilemestiere!mestiere,proprio,dafarlaprimafigurainuntrattatod'economiapolitica.

Con una tale sicurezza, temperata però dall'inquietudini che il lettore sa, e contristata dallo spettacolo frequente, dal pensiero incessante della calamitàcomune,andavaRenzoversocasasua,sottounbelcieloeperunbelpaese,manonincontrando,dopolunghitrattiditristissimasolitudine,senonqualcheombra vagante piuttosto che persona viva, o cadaveri portati alla fossa, senza onor d'esequie, senza canto, senza accompagnamento. Amezzo circa dellagiornata,sifermòinunboschetto,amangiareunpo'dipaneedicompanaticocheavevaportatoconsé.Frutte,n'avevaasuadisposizione,lungolastrada,anchepiùdelbisogno: fichi,pesche,susine,mele,quanten'avessevolute;bastavach'entrassene'campiacoglierne,oaraccattarlesottoglialberi,dovecen'eracomese fossegrandinato;giacché l'annoerastraordinariamenteabbondante,di fruttespecialmente;enonc'eraquasichi seneprendessepensiero:anchel'uvenascondevano,perdircosì,ipampani,ederanlasciateinbalìadelprimooccupante.

Versosera,scoprìilsuopaese.Aquellavista,quantunquecidovesseesserpreparato,sisentìdarecomeunastrettaalcuore:fuassalitoinunpuntodaunafolladi rimembranzedolorose,edidolorosipresentimenti:gliparevad'avernegliorecchique' sinistri tocchiamartelloche l'avevancomeaccompagnato,inseguito,quand'era fuggitodaque' luoghi;e insiemesentiva,perdircosì,unsilenziodimortecheciregnavaattualmente.Unturbamentoancorpiù forteprovòallosboccaresullapiazzettadavantiallachiesa;eancorapeggios'aspettavaalterminedelcammino:chédoveavevadisegnatod'andareafermarsi,eraaquellacasach'erastatosolitoaltrevoltedichiamarlacasadiLucia.Oranonpotevaessere,tutt'alpiù,chequellad'Agnese;elasolagrazia,chesperavadalcieloeraditrovarcelainvitaeinsalute.Einquellacasasiproponevadichiederealloggio,congetturandobenechelasuanondovesseesserpiùabitazionechedatopiedafaine.

Nonvolendofarsivedere,preseperunaviottoladifuori,quellastessapercuieravenutoinbuonacompagnia,quellanottecosìfatta,persorprendereilcurato.Amezzocirca,c'eradaunapartelavigna,edall'altralacasettadiRenzo;sicché,passando,potrebbeentrareunmomentonell'unaenell'altra,avedereunpococomestesseilfattosuo.

Andando,guardava innanzi, ansioso insiemee timorosodivederqualcheduno;e,dopopochipassi,vide infattiunuomo incamicia, seduto in terra, con lespalleappoggiateaunasiepedigelsomini,inun'attitudined'insensato:e,aquesta,epoiancheallafisonomia,gliparvediraffigurarquelpoveromezzoscemodi Gervaso ch'era venuto per secondo testimonio alla sciagurata spedizione.Ma essendosegli avvicinato, dovette accertarsi ch'era in vece quel Tonio cosìsvegliochecel'avevacondotto.Lapeste,togliendogliilvigoredelcorpoinsiemeedellamente,gliavevasvoltoinfacciaeinognisuoattounpiccoloevelatogermedisomiglianzacheavevaconl'incantatofratello.

-OhTonio!-glidisseRenzo,fermandoseglidavanti:-seitu?

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Tonioalzògliocchi,senzamoverlatesta.

-Tonio!nonmiriconosci?

-Achilatocca,latocca,-risposeTonio,rimanendopoiconlaboccaaperta.

-L'haiaddossoeh?poveroTonio;manonmiriconoscipiù?

-Achilatocca,latocca,-replicòquello,conuncertosorrisosciocco.Renzo,vedendochenonnecaverebbealtro,seguitòlasuastrada,piùcontristato.Edeccospuntardaunacantonata,evenireavantiunacosanera,chericonobbesubitoperdonAbbondio.Camminavaadagioadagio,portandoilbastonecomechin'èportatoavicenda;edimanoinmanoches'avvicinava,semprepiùsipotevaconoscerenelsuovoltopallidoesmunto,einogniatto,cheancheluidovevaaverpassata la suaburrasca.Guardava anche lui; gli pareva enon gli pareva: vedevaqualcosadi forestieronel vestiario;ma era appunto forestierodi quel diBergamo.

"Èluisenz'altro!"dissetrasé,ealzòlemanialcielo,conunmovimentodimaravigliascontenta,restandoglisospesoinariailbastonechetenevanelladestra;esivedevanoquellepoverebracciaballarnellemaniche,dovealtrevoltestavanoappenaperl'appunto.Renzogliandòincontro,allungandoilpasso,eglifeceunariverenza;ché,sebbenesifosserolasciaticomesapete,eraperòsempreilsuocurato.

-Sietequi,voi?-esclamòdonAbbondio.

-Sonqui,comeleivede.SisanientediLucia?

-Chevoletechesenesappia?Nonsenesaniente.ÈaMilano,sepureèancorainquestomondo.Mavoi...

-EAgnese,èviva?

-Puòessere;machivoletechelosappia?nonèqui.Ma...

-Dov'è?

-ÈandataastarsenenellaValsassina,daque'suoiparenti,aPasturo,sapetebene;chélàdiconochelapestenonfacciaildiavolocomequi.Mavoi,dico...

-Questalamidispiace.EilpadreCristoforo...?

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-Èandatoviacheèunpezzo.Ma...

-Losapevo;mel'hannofattoscrivere:domandavosepercasofossetornatodaquesteparti.

-Ohgiusto!nonsen'èpiùsentitoparlare.Mavoi...

-Lamidispiaceanchequesta.

-Mavoi,dico,cosaveniteafardaquesteparti,perl'amordelcielo?Nonsapetechebagattelladicattura...?

-Cosam'importa?Hannoaltrodapensare.Hovolutovenireanch'iounavoltaavedereifattimiei.Enonsisaproprio...?

-Cosavoletevedere?cheororanonc'èpiùnessuno,nonc'èpiùniente.Edico,conquellabagattelladicattura,venirqui,proprioinpaese,inboccaallupo,c'ègiudizio?Fateamodod'unvecchiocheèobbligatoadavernepiùdivoi,echeviparlaperl'amorecheviporta;legatevilescarpebene,e,primachenessunoviveda, tornatedidovesietevenuto;esesietestatovisto, tantopiù tornatevenedicorsa.Viparechesiaariapervoi,questa?Nonsapetechesonovenutiacercarvi,chehannofrugato,frugato,buttatosottosopra...

-Losopurtroppo,birboni!

-Madunque...!

-Maseledicochenoncipenso.Ecolui,èvivoancora?èqui?

-Vidicochenonc'ènessuno;vidicochenonpensiateallecosediqui;vidicoche...

-Domandoseèqui,colui.

-Ohsantocielo!Parlatemeglio.Possibilecheabbiateancoraaddossotuttoquelfuoco,dopotantecose!

-C'è,ononc'è?

-Nonc'è,via.Ma,elapeste,figliuolo,lapeste!Chièchevadaingiro,inquestitempi?

-Senoncifossealtrochelapesteinquestomondo...dicoperme:l'hoavuta,esonfranco.

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-Madunque!madunque!nonsonoavvisiquesti?Quandosen'èscampataunadiquestasorte,miparechesidovrebberingraziareilcielo,e...

-Loringraziobene.

-Enonandarneacercardell'altre,dico.Fateamodomio...

-L'haavutaanchelei,signorcurato,senonm'inganno.

-Sel'hoavuta!Perfidaeinfameèstata:sonquipermiracolo:bastadirechem'haconciatoinquestamanierachevedete.Oraavevopropriobisognod'unpo'diquiete,perrimettermiintono:via,cominciavoastareunpo'meglio...Innomedelcielo,cosaveniteafarqui?Tornate...

-Semprel'haconquestotornare,lei.Pertornare,tanton'avevoanonmovermi.Dice:cosavenite?cosavenite?Ohbella!vengo,anch'io,acasamia.

-Casavostra...

-Midica;nesonmortimoltiqui?...

-Eheh!-esclamòdonAbbondio;e,cominciandodaPerpetua,nominòunafilastroccadipersoneedifamiglieintere.Renzos'aspettavapurtroppoqualcosadisimile;maalsentirtantinomidipersonecheconosceva,d'amici,diparenti,stavaaddolorato,colcapobasso,esclamandoognimomento:-poverino!poverina!poverini!

-Vedete!-continuòdonAbbondio:-enonèfinita.Sequellicherestanononmettongiudizioquestavolta,escacciartuttiigrillidallatesta,nonc'èpiùaltrochelafinedelmondo.

-Nondubiti;chegiànonfocontodifermarmiqui.

-Ah!siaringraziatoilcielo,chelav'èentrata!E,giàs'intende,fatebencontodiritornarsulbergamasco.

-Diquestononsiprendapensiero.

-Che!nonvorrestegiàfarmiqualchespropositopeggiodiquesto?

-Leinoncipensi,dico;toccaame:nonsonpiùbambino:hol'usodellaragione.Speroche,abuonconto,nondiràanessunod'avermivisto.Èsacerdote;sonounasuapecora:nonmivorràtradire.

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-Hointeso,-dissedonAbbondio,sospirandostizzosamente:-hointeso.Voleterovinarvivoi,erovinarmime.Nonvibastadiquellecheavetepassatevoi;nonvibastadiquellechehopassateio.Hointeso,hointeso-.E,continuandoaborbottartraidentiquest'ultimeparole,ripreseperlasuastrada.

Renzorimaselìtristoescontento,apensardoveanderebbeafermarsi.InquellaenumeraziondimortifattaglidadonAbbondio,c'eraunafamigliadicontadiniportataviatuttadalcontagio,salvoungiovinotto,dell'etàdiRenzoaundipresso,esuocompagnofindapiccino;lacasaerapochipassifuoridelpaese.Pensòd'andarlì.

Eandando,passòdavantiallasuavigna;egiàdaldifuoripotésubitoargomentareinchestatolafosse.Unavetticciola,unafrondad'alberodiquellicheciavevalasciati,nonsivedevapassareilmuro;sequalcosasivedeva,eratuttarobavenutainsuaassenza.S'affacciòall'apertura(delcancellononc'eranpiùneppureigangheri);diedeun'occhiataingiro:poveravigna!Perdueinvernidiseguito,lagentedelpaeseeraandataafarlegna-nelluogodiquelpoverino-,comedicevano.Viti, gelsi, fruttid'ogni sorte, tuttoera stato strappatoallapeggio, o tagliatoalpiede. Si vedevanoperòancora i vestigidell'antica coltura:giovanitralci,inrighespezzate,machepuresegnavanolatracciade'filaridesolati;quaelà,rimessiticciogettidigelsi,difichi,dipeschi,diciliegi,disusini;maanchequestosivedevasparso,soffogato,inmezzoaunanuova,variaefittagenerazione,nataecresciutasenzal'aiutodellamandell'uomo.Eraunamarmagliad'ortiche,di felci, di logli, di gramigne,di farinelli, d'avene salvatiche,d'amaranti verdi, di radicchielle, d'acetoselle, dipanicastrelle ed'altrettalipiante;diquelle,vogliodire,dicuiilcontadinod'ognipaesehafattounagranclasseamodosuo,denominandoleerbacce,oqualcosadisimile.Eraunguazzabugliodisteli, che facevano a soverchiarsi l'uno con l'altro nell'aria, o a passarsi avanti, strisciando sul terreno, a rubarsi in somma il posto per ogni verso; unaconfusionedi foglie,di fiori,di frutti,dicentocolori,dicento forme,dicentograndezze:spighette,pannocchiette,ciocche,mazzetti, capolinibianchi, rossi,gialli,azzurri.Traquestamarmagliadipiantecen'eraalcunedipiùrilevateevistose,nonperòmigliori,almenolapiùparte:l'uvaturca,piùaltaditutte,co'suoi ramiallargati, rosseggianti, co' suoipomposi foglioniverdecupi,alcunigiàorlatidiporpora, co' suoigrappoli ripiegati,guarnitidibacchepaonazzealbasso,piùsudiporporine,poidiverdi,eincimadifiorellinibiancastri;iltassobarbasso,conlesuegranfoglielanoseaterra,elostelodirittoall'aria,elelunghespighesparseecomestellatedivivifiorigialli:cardi,ispidine'rami,nellefoglie,ne'calici,dondeuscivanociuffettidifioribianchioporporini,ovverosistaccavano,portativiadalvento,pennacchioliargenteieleggieri.Quiunaquantitàdivilucchioniarrampicatieavvoltatia'nuovirampollid'ungelso,gliavevantuttiricopertidellelorfoglieciondoloni,espenzolavanodallacimadiquellilelorcampanellecandideemolli:làunazuccasalvatica,co'suoichicchivermigli,s'eraavviticchiataainuovitralcid'unavite;laquale,cercatoinvanounpiùsaldosostegno,avevaattaccatiavicendaisuoiviticciaquella;e,mescolandoilorodebolistelielelorofogliepocodiverse,sitiravangiù,pureavicenda,comeaccadespessoaidebolichesiprendonl'unoconl'altroperappoggio.Ilrovoerapertutto;andavadaunapiantaall'altra,saliva,scendeva,ripiegavairamioglistendeva,secondogliriuscisse;e,attraversatodavantiallimitarestesso,parevachefosselìpercontrastareilpasso,anchealpadrone.

Maquestononsicuravad'entrareinunatalvigna;eforsenonistettetantoaguardarla,quantonoiafarnequestopo'dischizzo.Tiròdilungo:pocolontanoc'eralasuacasa;attraversòl'orto,camminandofinoamezzagambatral'erbaccedicuierapopolato,coperto,comelavigna.Misepiedesullasogliad'unadelledue stanze che c'era a terreno: al rumore de' suoi passi, al suo affacciarsi, uno scompiglìo, uno scappare incrocicchiato di topacci, un cacciarsi dentro ilsudiciumechecoprivatuttoilpavimento:eraancoraillettode'lanzichenecchi.Diedeun'occhiataallepareti:scrostate,imbrattate,affumicate.Alzògliocchialpalco:unparatodiragnateli.Nonc'eraaltro.Sen'andòanchedilà,mettendosilemanine'capelli;tornòindietro,rifacendoilsentierocheavevaapertolui,un

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momentoprima;dopopochi passi, preseun'altra straducola amancina, chemettevane' campi; e senza vederné sentire animavivente, arrivò vicino allacasettadoveavevapensatodifermarsi.Giàprincipiavaafarsibuio.L'amicoerasull'uscio,asederesurunpanchettodilegno,conlebracciaincrociate,congliocchifissialcielo,comeunuomosbalorditodalledisgrazie,einsalvatichitodallasolitudine.Sentendouncalpestìo,sivoltòaguardarchifosse,e,aquelchegliparvedivederecosìalbarlume,trairamielefronde,disse,adaltavoce,rizzandosiealzandolemani:-noncisoncheio?nonnehofattoabbastanzaieri?Lasciatemiunpo'stare,chesaràanchequestaun'operadimisericordia.

Renzo,nonsapendocosavolessedirquesto,glirisposechiamandolopernome.

-Renzo...!-dissequello,esclamandoinsiemeeinterrogando.

-Proprio,-disseRenzo;esicorseroincontro.

-Seipropriotu!-dissel'amico,quandofuronvicini:-ohchegustohodivederti!Chil'avrebbepensato?T'avevopresoperPaolinde'morti,cheviensempreatormentarmi,perchévadaasotterrare.Saichesonrimastosolo?solo!solo,comeunromito!

-Losopurtroppo,-disseRenzo.Ecosì,barattandoemescolandoinfrettasaluti,domandeerisposte,entraronoinsiemenellacasuccia.Elì,senzasospendereidiscorsi,l'amicosimiseinfaccendeperfareunpo'd'onoreaRenzo,comesipotevacosìall'improvvisoeinqueltempo.Misel'acquaalfuoco,ecominciòafarlapolenta;macedépoiilmatterelloaRenzo,perchéladimenasse;esen'andòdicendo:-sonrimastosolo;ma!sonrimastosolo!

Tornòconunpiccolsecchiodilatte,conunpo'dicarnesecca,conunpaiodiraveggioli,confichiepesche;eposatoiltutto,scodellatalapolentasullatafferìa,simiseroinsiemeatavola,ringraziandosiscambievolmente,l'unodellavisita,l'altrodelricevimento.E,dopoun'assenzadiforsedueanni,sitrovaronoauntrattomoltopiùamicidiquellocheavessermaisaputod'essereneltempochesivedevanoquasiognigiorno;perchéall'unoeall'altro,dicequiilmanoscritto,erantoccatediquellecosechefannoconoscerechebalsamosiaall'animolabenevolenza;tantoquellachesisente,quantoquellachesitrovaneglialtri.

Certo,nessunopoteva tenerepressodiRenzo il luogod'Agnese,néconsolarlodelladi leiassenza,nonsoloperquell'anticaespecialeaffezione,maancheperché,tralecosechealuipremevadidecifrare,cen'eraunadicuiessasolaavevalachiave.Stetteunmomentotradue,sedovessecontinuareilsuoviaggio,oandarprima incercad'Agnese,giacchén'eracosìpoco lontano;ma,consideratochedellasalutediLucia,Agnesenonnesaprebbenulla,restònelprimopropositod'andareaddiritturaalevarsiquestodubbio,aaverlasuasentenza,ediportarpoiluilenuoveallamadre.Però,anchedall'amicoseppemoltecoseche ignorava,edimoltevenne inchiarochenonsapevabene,suicasidiLucia,esullepersecuzionichegliavevanfattea lui,ecomedonRodrigosen'eraandatoconlacodatralegambe,enons'erapiùvedutodaquelleparti;insommasututtoquell'intrecciodicose.Seppeanche(enoneraperRenzocognizionedipocaimportanza)comefosseproprioilcasatodidonFerrante:chéAgneseglielavevabensìfattoscriveredalsuosegretario;masailcielocom'erastatoscritto;el'interpretebergamasco,nelleggerglilalettera,n'avevafattaunaparolatale,che,seRenzofosseandatoconessaacercarricapitodiquellacasainMilano,probabilmentenonavrebbetrovatopersonacheindovinassedichivolevaparlare.Eppurequelloeral'unicofilocheavesse,perandarincercadiLucia.

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Inquantoallagiustizia,potéconfermarsisemprepiùch'eraunpericoloabbastanza lontano,pernondarsenegranpensiero: ilsignorpodestàeramortodipeste:chisaquandosenemanderebbeunaltro;anchelasbirragliasen'eraandatalapiùparte;quellicherimanevano,avevantutt'altrodapensarecheallecosevecchie.

Raccontòanche lui all'amico le suevicende, en'ebbe in contraccambio cento storie,delpassaggiodell'esercito,dellapeste,d'untori, diprodigi. - Son cosebrutte,-dissel'amico,accompagnandoRenzoinunacameracheilcontagioavevaresadisabitata;-cosechenonsisarebbemaicredutodivedere;cosedalevarvil'allegriapertuttalavita;maperò,aparlarnetraamici,èunsollievo.

Allo spuntardel giorno, eran tutt'edue in cucina;Renzo inarnesedaviaggio, con la sua cinturanascosta sotto il farsetto, e il coltellaccionel taschinode'calzoni:ilfagottino,perandarpiùlesto,lolasciòindepositopressoall'ospite.-Selamivabene,-glidisse,-selatrovoinvita,se...basta...ripassodiqui;corroaPasturo,adarlabuonanuovaaquellapoveraAgnese,epoi,epoi...Mase,perdisgrazia,perdisgraziacheDiononvoglia...allora,nonsoquelchefarò,nonsodov'anderò:certo,daquestepartinonmivedetepiù-.Ecosìparlando,rittosullasogliadell'uscio,conlatestaperaria,guardavaconunmistoditenerezzaed'accoramento, l'auroradel suopaese chenonavevapiùvedutada tanto tempo.L'amicoglidisse, comes'usa,di sperarbene; volle cheprendesse con séqualcosadamangiare;l'accompagnòperunpezzettodistrada,elolasciòconnuoviaugùri.

Renzo,s'incamminòconlasuapace,bastandoglid'arrivarvicinoaMilanoinquelgiorno,perentrarciilseguente,dibuon'ora,ecominciarsubitolasuaricerca.IlviaggiofusenzaaccidentiesenzanullachepotessedistrarRenzoda'suoipensieri,fuorchélesolitemiserieemalinconie.Comeavevafattoilgiornoavanti,sifermòasuotempo,inunboschettoamangiareunboccone,eariposarsi.PassandoperMonza,davantiaunabottegaaperta,dovec'erade'paniinmostra,nechiesedue,pernonrimaneresprovvisto,inognicaso.Ilfornaio,gl'intimòdinonentrare,egliporsesurunapiccolapalaunascodelletta,condentroacquaeaceto,dicendoglichebuttasselìidanari;efattoquesto,concertemolle,gliporse,l'unodopol'altro,iduepani,cheRenzosimiseunopertasca.

Versosera,arrivaaGreco,senzaperòsaperneilnome;ma,traunpo'dimemoriade'luoghi,cheglierarimastadell'altroviaggio,eilcalcolodelcamminofattodaMonzainpoi,congetturandochedovevaesserpocolontanodallacittà,uscìdallastradamaestra,perandarne'campiincercadiqualchecascinotto,e lìpassarlanotte;chéconosterienonsivolevaimpicciare.Trovòmegliodiquelchecercava:videun'aperturainunasiepechecingevailcortiled'unacascina;entrò a buon conto. Non c'era nessuno: vide da un canto un gran portico, con sotto del fieno ammontato, e a quello appoggiata una scala amano; diedeun'occhiataingiro,epoisalìallaventura;s'accomodòperdormire,einfattis'addormentòsubito,pernondestarsicheall'alba.Allora,andòcarponcarponiversol'orlodiquelgranletto;miselatestafuori,enonvedendonessuno,scesedidov'erasalito,uscìdidov'eraentrato,s'incamminòperviottole,prendendopersuastellapolareilduomo;edopounbrevissimocammino,venneasbucarsotto lemuradiMilano,traportaOrientaleeportaNuova,emoltovicinoaquesta.

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CapitoloXXXIV

Inquantoallamanieradipenetrareincittà,Renzoavevasentito,cosìall'ingrosso,chec'eranordiniseverissimidinonlasciarentrarnessuno,senzabullettadisanità;macheinvececis'entravabenissimo,chiappenasapesseunpo'aiutarsiecogliereilmomento.Erainfatticosì;e lasciandoanchedapartelecausegenerali,percuiinque'tempiogniordineerapocoeseguito;lasciandodapartelespeciali,cherendevanocosìmalagevolelarigorosaesecuzionediquesto;Milanositrovavaormaiintalestato,danonvedercosagiovasseguardarlo,edacosa;echiunquecivenisse,potevaparerpiuttostononcurantedellapropriasalute,chepericolosoaquellade'cittadini.

Suquestenotizie,ildisegnodiRenzoeraditentared'entrardallaprimaportaacuisifosseabbattuto;secifossequalcheintoppo,riprenderlemuradifuori,finchénetrovasseun'altradipiùfacileaccesso.Esailcieloquanteportes'immaginavacheMilanodovesseavere.Arrivatodunquesottolemura,sifermòaguardard'intorno,comefachi,nonsapendodachepartegliconvengadiprendere,parchen'aspetti,enechiedaqualcheindiziodaognicosa.Ma,adestraeasinistra,nonvedevacheduepezzid'unastradastorta;dirimpetto,untrattodimura;danessunaparte,nessunsegnod'uominiviventi:senonche,dauncertopuntodelterrapieno,s'alzavaunacolonnad'unfumooscuroedenso,chesalendos'allargavaes'avvolgevainampiglobi,perdendosipoinell'ariaimmobileebigia.Eranvestiti, lettiealtremasserizie infettechesibruciavano:edi tali triste fiammatesenefacevadicontinuo,nonlìsoltanto,mainvariepartidellemura.

Iltempoerachiuso,l'ariapesante,ilcielovelatopertuttodaunanuvolaodaunnebbioneuguale,inerte,cheparevanegareilsole,senzaprometterlapioggia;lacampagnad'intorno,parte incolta,e tuttaarida;ogniverzurascolorita,eneppureunagoccioladi rugiadasulle fogliepasseecascanti.Perdipiù,quellasolitudine,quelsilenzio,cosìvicinoaunagrancittà,aggiungevanounanuovacosternazioneall'inquietudinediRenzo,erendevanpiùtetrituttiisuoipensieri.

Statolìalquanto,preseladiritta,allaventura,andando,senzasaperlo,versoportaNuova,dellaquale,quantunquevicina,nonpotevaaccorgersi,acagioned'unbaluardo,dietrocuieraalloranascosta.Dopopochipassi,principiòasentireuntintinnìodicampanelli,checessavaericominciavaognitanto,epoiqualchevoced'uomo.Andòavantie,passatoilcantodelbaluardo,videperlaprimacosa,uncasottodilegno,esull'uscio,unaguardiaappoggiataalmoschetto,conunacert'ariastraccaetrascurata:dietroc'eraunostecconato,edietroquello,laporta,cioèduealaccedimuro,conunatettoiasopra,perriparareibattenti;iqualieranospalancati,comepureilcancellodellostecconato.Però,davantiappuntoall'apertura,c'erainterrauntristoimpedimento:unabarella,sullaqualeduemonattiaccomodavanounpoverino,perportarlovia.Erailcapode'gabellieri,acui,pocoprima,s'erascopertalapeste.Renzosifermò,aspettandolafine:partitoilconvoglio,enonvenendonessunoarichiudereilcancello,gliparvetempo,ecis'avviòinfretta;malaguardia,conunamanieraccia,gligridò:-olà!-Renzosi fermòdinuovosuduepiedi,e,datoglid'occhio, tirò fuoriunmezzoducatone,eglielo fecevedere.Colui,ocheavessegiàavuta lapeste,oche latemessemenodiquelcheamavaimezziducatoni,accennòaRenzocheglielobuttasse;evistoselovolarsubitoa'piedi,susurrò:-va'innanzipresto-.Renzo

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nonselofecedirduevolte;passòlostecconato,passòlaporta,andòavanti,senzachenessunos'accorgessedilui,oglibadasse;senonche,quandoebbefattiforsequarantapassi,sentìunaltro-olà-cheungabellieregligridavadietro.Questavolta,fecelevistedinonsentire,e,senzavoltarsinemmeno,allungòilpasso. -Olà! -gridòdinuovo ilgabelliere,conunavoceperòche indicavapiù impazienzacherisoluzionedi farsiubbidire;enonessendoubbidito,alzò lespalle,etornònellasuacasaccia,comepersonaacuipremessepiùdinonaccostarsitroppoaipasseggieri,ched'informarside'fattiloro.

LastradacheRenzoavevapresa,andavaallora,comeadesso,dirittafinoalcanaledettoilNaviglio:ilatieranosiepiomurid'orti,chieseeconventi,epochecase.Incimaaquestastrada,enelmezzodiquellachecosteggiailcanale,c'eraunacolonna,conunacrocedettalacrocedisant'Eusebio.EperquantoRenzoguardasseinnanzi,nonvedevaaltrochequellacroce.Arrivatoalcrocicchiochedividelastradacircaallametà,eguardandodalledueparti,videadritta,inquellastradachesichiamalostradonedisantaTeresa,uncittadinochevenivaappuntoversodilui."Uncristiano,finalmente!"dissetrasé;esivoltòsubitodaquellaparte, pensandodi farsi insegnar la stradada lui.Questopureavevavisto il forestiero che s'avanzava; e andava squadrandoloda lontano, conunosguardo sospettoso; e tanto più, quando s'accorse che, in vece d'andarsene per i fatti suoi, gli veniva incontro. Renzo, quando fu poco distante, si levò ilcappello,daquelmontanarorispettosocheera;etenendoloconlasinistra,misel'altramanonelcocuzzolo,eandòpiùdirettamenteversolosconosciuto.Maquesto,stralunandogliocchiaffatto,feceunpassoaddietro,alzòunnoderosobastone,evoltatalapunta,ch'eradiferro,allavitadiRenzo,gridò:-via!via!via!

-Ohoh!-gridòilgiovineanchelui;rimiseilcappellointesta,e,avendotutt'altravoglia,comedicevapoi,quandoraccontavalacosa,chedimettersuliteinquelmomento,voltòlespalleaquellostravagante,econtinuòlasuastrada,o,permegliodire,quellaincuisitrovavaavviato.

L'altrotiròavantiancheluiperlasua,tuttofremente,evoltandosi,ognimomento,indietro.Earrivatoacasa,raccontòcheglis'eraaccostatoununtore,conun'ariaumile,mansueta,conunvisod'infameimpostore,conloscatolinodell'unto,ol'involtinodellapolvere(nonerabencertoqualde'due)inmano,nelcocuzzolodelcappello,perfargliiltiro,seluinonl'avessesaputotenerlontano.-Semis'accostavaunpassodipiù,-soggiunse,-l'infilavoaddirittura,primacheavessetempod'accomodarmime,ilbirbone.Ladisgraziafuch'eravamoinunluogocosìsolitario,chéseerainmezzoMilano,chiamavogente,emifacevoaiutareaacchiapparlo.Sicurocheglisitrovavaquellascellerataporcherianelcappello.Malìdasoloasolo,misondovutocontentaredifarglipaura,senzarisicaredicercarmiunmalanno;perchéunpo'dipolvereèsubitobuttata;ecolorohannounadestrezzaparticolare;epoihannoildiavolodallaloro.OrasaràingiroperMilano:chisachestragefa!-Efinchevisse,chefupermolt'anni,ognivoltachesiparlassed'untori,ripetevalasuastoria,esoggiungeva:-quellichesostengonoancorachenoneravero,nonlovenganoadireame;perchélecosebisognaaverleviste.

Renzo, lontano dall'immaginarsi come l'avesse scampata bella, e agitato più dalla rabbia che dalla paura, pensava, camminando, a quell'accoglienza, eindovinavabeneaundipressociòchelosconosciutoavevapensatodilui;malacosagliparevacosìirragionevole,checonclusetraséchecoluidovevaessereunqualchemezzomatto."Laprincipiamale, -pensavaperò:-parchecisiaunpianetaperme, inquestoMilano.Perentrare, tuttomivaaseconda;epoi,quandocisondentro,trovoidispiacerilìapparecchiati.Basta...coll'aiutodiDio...setrovo...seciriescoatrovare...eh!tuttosaràstatoniente".

Arrivatoalponte,voltò,senzaesitare,asinistra,nellastradadisanMarco,parendogli,aragione,chedovessecondurreversol'internodellacittà.Eandandoavanti,guardavainquaeinlà,pervedersepotevascoprirequalchecreaturaumana;manonnevidealtracheunosformatocadaverenelpiccolfossochecorre

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traquellepochecase(chealloraeranoanchemeno),eunpezzodellastrada.Passatoquelpezzo,sentìgridare:-oquell'uomo!-eguardandodaquellaparte,videpoco lontano,aunterrazzinod'unacasuccia isolata,unapoveradonna,conunanidiatadibambini intorno; laquale,seguitandoloachiamare,gli fececennoanche con lamano.Ci andòdi corsa; e quando fu vicino, - oquel giovine, - dissequelladonna: - per i vostri poverimorti, fate la caritàd'andare aavvertireilcommissariochesiamoquidimenticati.Cihannochiusiincasacomesospetti,perchéilmiopoveromaritoèmorto;cihannoinchiodatol'uscio,comevedete;edaiermattina,nessunoèvenutoaportarcidamangiare.Intanteorechesiamqui,nonm'èmaicapitatouncristianochemelafacessequestacarità:equestipoveriinnocentimoiondifame.

-Difame!-esclamòRenzo;e,cacciatelemaninelletasche,-ecco,ecco,-disse,tirandofuoriiduepani:-calatemigiùqualcosadametterlidentro.

-Dio vene rendamerito; aspettateunmomento, - dissequelladonna; e andòa cercareunpaniere, e una funeda calarlo, come fece.ARenzo intanto glivenneroinmenteque'panicheavevatrovativicinoallacroce,nell'altrasuaentratainMilano,epensava:"ecco:èunarestituzione,eforsemegliochesegliavessirestituitialpropriopadrone:perchéquièveramenteun'operadimisericordia".

Inquantoal commissariochedite, lamiadonna, -dissepoi,mettendo ipaninelpaniere, - iononvipossoservire innulla;perché,perdirvi laverità, sonforestiero,enonsonnientepraticodiquestopaese.Però,seincontroqualcheuomounpo'domesticoeumano,dapotergliparlare,lodiròalui.

Ladonnalopregòchefacessecosì,eglidisseilnomedellastrada,ondeluisapesseindicarla.

-Anchevoi,-ripreseRenzo,-credochepotretefarmiunpiacere,unaveracarità,senzavostroincomodo.Unacasadicavalieri,digransignoroni,quidiMilano,casa***sapresteinsegnarmidovesia?

-Sochelac'èquestacasa,-risposeladonna:-madovesia,nonlosodavvero.Andandoavantidiqua,qualchedunochevelainsegni,lotroverete.Ericordatevididirglianchedinoi.

-Nondubitate,-disseRenzo,eandòavanti.

Aognipasso,sentivacrescereeavvicinarsiunrumorechegiàavevacominciatoasentirementreeralìfermoadiscorrere:unrumordiruoteedicavalli,conuntintinnìodicampanelli,eognitantounchioccardifruste,conunaccompagnamentod'urli.Guardavainnanzi,manonvedevanulla.Arrivatoallosboccodiquellastrada,scoprendoseglidavantilapiazzadisanMarco,laprimacosacheglidiedenell'occhio,furonduetraviritte,conunacorda,econcertecarrucole;enontardòariconoscere(ch'eracosafamigliareinqueltempo)l'abbominevolemacchinadellatortura.Erarizzatainquelluogo,enoninquellosoltanto,maintutte le piazze e nelle strade più spaziose, affinché i deputati d'ogni quartiere, muniti a questo d'ogni facoltà più arbitraria, potessero farci applicareimmediatamentechiunqueparesseloromeritevoledipena:osequestraticheuscisserodicasa,osubalternichenonfacesseroillorodovere,ochiunquealtro.Eraunodique'rimedieccessivieinefficacide'quali,aqueltempo,einque'momentispecialmente,sifacevatantoscialacquìo.

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Ora,mentreRenzoguardaquellostrumento,pensandoperchépossaesserealzatoinquelluogo,senteavvicinarsisemprepiùilrumore,evedespuntardallacantonatadellachiesaunuomochescotevauncampanello:eraunapparitore;edietroaluiduecavalliche,allungandoilcollo,epuntandolezampe,venivanoavanti a fatica; e strascinatodaquelli, un carrodimorti, edopoquellounaltro, epoiunaltroeunaltro; ediquaedi là,monatti alle costolede' cavalli,spingendoli, a frustate, a punzoni, a bestemmie. Eran que' cadaveri, la più parte ignudi, alcunimal involtati in qualche cencio, ammonticchiati, intrecciatiinsieme, comeungruppodi serpi che lentamentesi svolganoal teporedellaprimavera; ché,aogni intoppo,aogni scossa, sivedevanque'mucchi funestitremolareescompaginarsibruttamente,eciondolarteste,echiomeverginaliarrovesciarsi,ebracciasvincolarsi,ebattersullerote,mostrandoall'occhiogiàinorriditocomeuntalespettacolopotevadivenirepiùdolorosoepiùsconcio.

Ilgiovines'erafermatosullacantonatadellapiazza,vicinoallasbarradelcanale,epregavaintantoperque'mortisconosciuti.Unatrocepensieroglibalenòinmente:"forselà,làinsieme,làsotto...Oh,Signore!fatechenonsiavero!fatech'iononcipensi!"

Passatoilconvogliofunebre,Renzosimosse,attraversòlapiazza,prendendolungoilcanaleamancina,senz'altraragionedellascelta,senoncheilconvoglioeraandatodall'altraparte.Fattique'quattropassitrailfiancodellachiesaeilcanale,videadestrailponteMarcellino;presedilì,eriuscìinBorgoNuovo.Eguardandoinnanzi,sempreconquellamiraditrovarqualchedunodafarsiinsegnarlastrada,videinfondoaquellaun.preteinfarsetto,conunbastoncinoinmano,rittovicinoaunusciosocchiuso,colcapochinato,el'orecchioallospiraglio;epocodopolovidealzarlamanoebenedire.Congetturòquelloch'eradifatto,cioèchefinissediconfessarqualcheduno;edissetrasé:"questoèl'uomochefaperme.Seunprete,infunziondiprete,nonhaunpo'dicarità,unpo'd'amoreedibuonagrazia,bisognadirechenoncenesiapiùinquestomondo".

Intantoilprete,staccatosidall'uscio,venivadallapartediRenzo,tenendosi,congranriguardo,nelmezzodellastrada.Renzo,quandoglifuvicino,silevòilcappello,egliaccennòchedesideravaparlargli,fermandosinellostessotempo,inmanieradafargliintenderechenonsisarebbeaccostatodipiù.Quellopuresi fermò, inattodistareasentire,puntandoperòinterrailsuobastoncinodavantiasé,comeperfarseneunbaluardo.Renzoesposelasuadomanda,allaqualeilpretesoddisfece,nonsolocondirgliilnomedellastradadovelacasaerasituata,madandoglianche,comevidecheilpoverinon'avevabisogno,unpo'd'itinerario;indicandogli,cioè,aforzadidiritteedimancine,dichieseedicroci,quell'altreseioottostradecheavevadapassareperarrivarci.

-Diolamantengasano,inquestitempi,esempre,-disseRenzo:ementrequellosimovevaperandarsene,-un'altracarità,-soggiunse;eglidissedellapoveradonnadimenticata.Ilbuonpreteringraziòluid'averglidatooccasionedifareunacaritàcosìnecessaria;e,dicendocheandavaadavvertirechibisognava,tiròavanti.Renzosimosseanchelui,e,camminando,cercavadifareasestessounaripetizionedell'itinerario,pernonesserdacapoadoverdomandareaognicantonata. Ma non potreste immaginarvi come quell'operazione gli riuscisse penosa, e non tanto per la difficoltà della cosa in sé, quanto per un nuovoturbamentocheglieranatonell'animo.Quelnomedellastrada,quellatracciadelcamminol'avevanmessocosìsottosopra.Eral'indiziocheavevadesideratoedomandato,edelqualenonpotevafardimeno;néglierastatodettonient'altro,dachepotessericavarenessunauguriosinistro;machevolete?quell'ideaunpo'piùdistintad'unterminevicino,doveuscirebbed'unagrand'incertezza,dovepotrebbesentirsidire:èviva,osentirsidire:èmorta;quell'ideal'avevacosìcolpitoche,inquelmomento,glisarebbepiaciutopiùditrovarsiancoraalbuioditutto,d'esserealprincipiodelviaggio,dicuiormaitoccavalafine.Raccolse

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peròlesueforze,edisseasestesso:"ehi!seprincipiamooraafareilragazzo,com'anderà?"Cosìrinfrancatoallameglio,seguitòlasuastrada,inoltrandosinellacittà.

Qualecittà!ecos'eramai,alparagone,quelloch'erastatal'annoavanti,percagiondellafame!

Renzos'abbattevaappuntoapassareperunadellepartipiùsquallideepiùdesolate:quellacrociatadistradechesichiamavailcarrobiodiportaNuova.(C'eraalloraunacrocenelmezzo,e,dirimpettoadessa,accantoadoveoraèsanFrancescodiPaola,unavecchiachiesacoltitolodisant'Anastasia).Tantaerastatainquelvicinatolafuriadelcontagio,eilfetorde'cadaverilasciatilìcheipochirimastivivieranostaticostrettiasgomberare:sicché,allamestiziachedavaalpasseggieroquell'aspettodisolitudineed'abbandono,s'aggiungeva l'orroree loschifodelle tracceedegliavanzidellarecenteabitazione.Renzoaffrettò ilpasso, facendosi coraggiocolpensareche lametanondovevaesserecosìvicina,e sperandoche,primad'arrivarci, troverebbemutata,almeno inparte, lascena;einfatti,dilìanonmolto,riuscìinunluogochepotevapurdirsicittàdiviventi;maqualecittàancora,equaliviventi!Serrati,persospettoeperterrore,tuttigliuscidistrada,salvoquellichefosserospalancatiperesserlecasedisabitate,oinvase;altriinchiodatiesigillati,peressernellecasemortaoammalatagentedipeste;altrisegnatid'unacrocefattacolcarbone,perindizioaimonatti,chec'erande'mortidaportarvia:iltuttopiùallaventurachealtro,secondochesi fossetrovatopiuttostoquachelàunqualchecommissariodellaSanitàoaltroimpiegato,cheavessevolutoeseguirgliordini,ofareun'angheria.Pertuttocencie,piùributtantide'cenci,fascemarciose,strameammorbato,olenzolibuttatidallefinestre;talvoltacorpi,odipersonemorteall'improvviso,nellastrada,elasciatilìfinchepassasseuncarrodaportarlivia,ocascatida'carrimedesimi,obuttatianch'essidallefinestre:tantol'insistereel'imperversardeldisastroavevainsalvatichitiglianimi,efattodimenticareognicuradipietà,ogni,riguardosociale!Cessatopertuttoognirumordibotteghe,ognistrepitodicarrozze,ognigridodivenditori,ognichiacchierìodipasseggieri,erabenrarochequelsilenziodimortefosserottodaaltrochedarumordicarrifunebri,dalamentidipoveri,darammarichìod'infermi,daurlidifrenetici,dagridadimonatti.All'alba,amezzogiorno,asera,unacampanadelduomodavailsegnodirecitarcertepreciassegnatedall'arcivescovo:aqueltoccorispondevanlecampanedell'altrechiese;ealloraavrestevedutopersoneaffacciarsiallefinestre,apregareincomune;avrestesentitounbisbigliodivociedigemiti,chespiravaunatristezzamistapurediqualcheconforto.

Mortiaquell'oraforseidueterzide'cittadini,andativiaoammalatiunabuonapartedelresto,ridottoquasianullailconcorsodellagentedifuori,de'pochicheandavanperlestrade,nonsenesarebbeperavventura,inunlungogiro,incontratounosoloincuinonsivedessequalcosadistrano,echedavaindiziod'unafunestamutazionedicose.Sivedevanogliuominipiùqualificati,senzacappanémantello,partealloraessenzialissimadelvestiariocivile;senzasottanaipreti,eanchede'religiosiinfarsetto;dismessainsommaognisortedivestitochepotesseconglisvolazzitoccarqualchecosa,odare(ciòchesitemevapiùdituttoilresto)agioagliuntori.Efuordiquestacurad'andarsuccintieristrettiilpiùchefossepossibile,neglettaetrasandataognipersona;lunghelebarbediquelli cheusavanportarle, cresciuteaquelli cheprimacostumavandi raderle; lunghepureearruffate lecapigliature,nonsoloperquella trascuranzachenasce da un invecchiato abbattimento, ma per esser divenuti sospetti i barbieri, da che era stato preso e condannato, come untor famoso, uno di loro,GiangiacomoMora: nome che, per un pezzo, conservò una celebritàmunicipale d'infamia, e nemeriterebbe una ben più diffusa e perenne di pietà. I piùtenevanodaunamanounbastone,alcuniancheunapistola,peravvertimentominacciosoachiavessevolutoavvicinarsitroppo;dall'altrapasticcheodorose,opalledimetalloodilegnotraforate,condentrospugneinzuppated'acetimedicati;eseleandavanoognitantomettendoalnaso,oceletenevanodicontinuo.Portavano alcuni attaccata al collo una boccetta con dentro un po' d'argento vivo, persuasi che avesse la virtù d'assorbire e di ritenere ogni esalazione

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pestilenziale;eavevanpoi curadi rinnovarloogni tantigiorni. I gentiluomini,nonsolouscivanosenza il solito seguito,masivedevano, conunasporta inbraccio, andare a comprar le cose necessarie al vitto. Gli amici, quando pur due s'incontrassero per la strada, si salutavan da lontano, con cenni taciti efrettolosi.Ognuno,camminando,avevamoltodafare,periscansareglischifosiemortiferiinciampidicuiilterrenoerasparsoe,inqualcheluogo,ancheaffattoingombro:ognunocercavadistareinmezzoallastrada,pertimored'altrosudiciume,od'altropiùfunestopesochepotessevenirgiùdallefinestre;pertimoredelle polveri venefiche che si diceva esser spesso buttate da quelle su' passeggieri; per timore delle muraglie, che potevan esser unte. Così l'ignoranza,coraggiosa e guardinga alla rovescia, aggiungeva ora angustie all'angustie, e dava falsi terrori, in compenso de' ragionevoli e salutari che aveva levati daprincipio.

Taleraciòchedimenodeformeedimencompassionevolesifacevavedereintorno,isani,gliagiati:ché,dopotanteimmaginidimiseria,epensandoaquellaancorpiùgrave,permezzoallaqualedovremcondurreil lettore,nonci fermeremooraadirqual fosse lospettacolodegliappestatichesistrascicavanoogiacevanoper lestrade,de'poveri,de' fanciulli,delledonne.Eratale,cheilriguardantepotevatrovarquasiundisperatoconforto inciòcheai lontanieaiposterifalapiùforteedolorosaimpressione;nelpensare,dico,nelvederequantoque'viventifosseroridottiapochi.

InmezzoaquestadesolazioneavevaRenzofattogiàunabuonapartedelsuocammino,quando,distanteancormoltipassidaunastradaincuidovevavoltare,sentìvenirdaquellaunvariofrastono,nelqualesifacevadistinguerequelsolitoorribiletintinnìo.

Arrivatoallacantonatadellastrada,ch'eraunadellepiùlarghe,videquattrocarriferminelmezzo;ecome,inunmercatodigranaglie,sivedeunandareeveniredigente,uncaricareeunrovesciardisacchi,taleerailmovimentoinquelluogo:monattich'entravannellecase,monattichen'uscivanconunpesosulespalle,elomettevanosul'unool'altrocarro:alcuniconladivisarossa,altrisenzaqueldistintivo,molticonunoancorpiùodioso,pennacchiefiocchidivaricolori,chequeglisciaguratiportavanocomepersegnod'allegria,intantopubblicolutto.Oradauna,oradaun'altrafinestra,venivaunavocelugubre:-qua,monatti!-Econsuonoancorpiùsinistro,daqueltristobrulichìouscivaqualchevociacciacherispondeva:-ora,ora-.Ovveroeranpigionalichebrontolavano,edicevanodifarpresto:aiqualiimonattirispondevanoconbestemmie.

Entrato nella strada, Renzo allungò il passo, cercandodi non guardar quegl'ingombri, se nonquanto era necessario per iscansarli; quando il suo sguardos'incontròinunoggettosingolaredipietà,d'unapietàcheinvogliaval'animoacontemplarlo;dimanierachesifermò,quasisenzavolerlo.

Scendevadallasogliad'unodiquegliusci,evenivaversoilconvoglio,unadonna, ilcuiaspettoannunziavaunagiovinezzaavanzata,manontrascorsa;evitrasparivaunabellezzavelataeoffuscata,manonguasta,daunagranpassione,edaunlanguormortale:quellabellezzamolleauntempoemaestosa,chebrillanelsanguelombardo.Lasuaandaturaeraaffaticata,manoncascante;gliocchinondavanlacrime,maportavansegnod'avernesparsetante;c'erainqueldoloreunnonsochedipacatoediprofondo,cheattestavaun'animatuttaconsapevoleepresenteasentirlo.Manonerailsolosuoaspettoche,tratantemiserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne' cuori. Portava essa in collo unabambinadiforsenov'anni,morta;matuttabenaccomodata,co'capellidivisisullafronte,conunvestitobianchissimo,comesequellemanil'avesseroadornataperunafestapromessadatantotempo,edataperpremio.Nélatenevaagiacere,masorretta,asederesurunbraccio,colpettoappoggiatoalpetto,comese

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fossestataviva;senoncheunamaninabiancaaguisadiceraspenzolavadaunaparte,conunacertainanimatagravezza,eilcapoposavasull'omerodellamadre,conunabbandonopiùfortedelsonno:dellamadre,ché,seanchelasomiglianzade'voltinonn'avessefattofede,l'avrebbedettochiaramentequellode'duech'esprimevaancoraunsentimento.

Un turpemonatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d'insolito rispetto, con un'esitazione involontaria. Ma quella, tirandosiindietro,senzaperòmostraresdegnonédisprezzo,-no!-disse:-nonmelatoccateperora;devometterlaiosuquelcarro:prendete-.Cosìdicendo,aprìunamano,fecevedereunaborsa,elalasciòcadereinquellacheilmonattoletese.Poicontinuò:-promettetemidinonlevarleunfilod'intorno,nédilasciarchealtriardiscadifarlo,edimetterlasottoterracosì.

Ilmonattosimiseunamanoalpetto;epoi,tuttopremuroso,equasiossequioso,piùperilnuovosentimentodacuieracomesoggiogato,cheperl'inaspettataricompensa,s'affaccendòafarunpo'dipostosulcarroperlamorticina.Lamadre,datoaquestaunbacioinfronte,lamiselìcomesurunletto,cel'accomodò,lestesesopraunpannobianco,edissel'ultimeparole:-addio,Cecilia!riposainpace!Staseraverremoanchenoi,perrestarsempreinsieme.Pregaintantopernoi;ch'iopregheròperteeperglialtri-.Poivoltatasidinuovoalmonatto,-voi,-disse,-passandodiquiversosera,salireteaprendereancheme,enonmesola.

Cosìdetto,rientròincasa,e,unmomentodopo,s'affacciòallafinestra,tenendoincolloun'altrabambinapiùpiccola,viva,macoisegnidellamorteinvolto.Stetteacontemplarequellecosì indegneesequiedellaprima, finchéilcarrononsimosse, finchélopotévedere;poidisparve.Echealtropotéfare,senonposarsullettol'unicachelerimaneva,emetterseleaccantopermorireinsieme?comeilfioregiàrigogliososullostelocadeinsiemecolfiorellinoancorainboccia,alpassardellafalcechepareggiatuttel'erbedelprato.

-OSignore!-esclamòRenzo:-esauditela!tiratelaavoi,leielasuacreaturina:hannopatitoabbastanza!hannopatitoabbastanza!

Riavutodaquella commozionestraordinaria, ementrecercadi tirarsi inmente l'itinerarioper trovareseallaprimastradadevevoltare,e seadirittaoamancina,senteanchedaquestavenireunaltroediversostrepito,unsuonoconfusodigridaimperiose,difiochilamenti,unpiangerdidonne,unmugolìodifanciulli.

Andòavanti,conincuorequellasolitatristaeoscuraaspettativa.Arrivatoalcrocicchio,videdaunaparteunamoltitudineconfusaches'avanzava,esifermòlì,perlasciarlapassare.Eranoammalatichevenivancondottiallazzeretto;alcuni,spintiaforza,resistevanoinvano,invanogridavanochevolevanmoriresulloro letto,erispondevanocon inutili imprecazioniallebestemmieeaicomandide'monattiche liguidavano;altricamminavano insilenzio, senzamostrardolore,néalcunaltrosentimento,comeinsensati;donneco'bambiniincollo;fanciullispaventatidallegrida,daquegliordini,daquellacompagnia,piùchedalpensieroconfusodellamorte, iqualiadaltestrida imploravano lamadree lesuebraccia fidate,e lacasa loro.Ahi!e forse lamadre,checredevanod'averlasciata addormentata sul suo letto, ci s'era buttata, sorpresa tutt'a un tratto dalla peste; e stava lì senza sentimento, per esser portata sur un carro allazzeretto,o alla fossa, se il carrovenivapiù tardi. Forse,o sciaguradegnadi lacrimeancorpiùamare! lamadre, tuttaoccupatade' suoipatimenti, aveva

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dimenticatoognicosa,ancheifigli,enonavevapiùcheunpensiero:dimorireinpace.Pure,intantaconfusione,sivedevaancoraqualcheesempiodifermezzaedipietà:padri,madri,fratelli,figli,consorti,chesostenevanoicariloro,egliaccompagnavanoconparolediconforto:néadultisoltanto,maragazzetti,mafanciullinecheguidavanoi fratellinipiùteneri,e,congiudizioeconcompassionedagrandi,raccomandavanolorod'essereubbidienti,gliassicuravanoches'andavainunluogodovec'erachiavrebbecuradiloroperfarliguarire.

Inmezzoallamalinconiaeallatenerezzaditaliviste,unacosatoccavapiùsulvivo,etenevainagitazioneilnostroviaggiatore.Lacasadovevaesserlìvicina,echisasetraquellagente...Mapassatatuttalacomitiva,ecessatoqueldubbio,sivoltòaunmonattochevenivadietro,eglidomandòdellastradaedellacasadidonFerrante.- Inmalora,tanghero,- fu larispostachen'ebbe.Nésicuròdidareacoluiquellachesimeritava;ma,visto,aduepassi,uncommissariochevenivaincodaalconvoglio,eavevaunvisounpo'piùdicristiano,fecealui lastessadomanda.Questo,accennandoconunbastonelapartedondeveniva,disse:-laprimastradaadiritta,l'ultimacasagrandeasinistra.

Conunanuovaepiùforteansietàincuore,ilgiovineprendedaquellaparte.Ènellastrada;distinguesubitolacasatral'altre,piùbasseemeschine;s'accostaalportonecheèchiuso,mettelamanosulmartello,ecelatiensospesa,comeinun'urna,primaditirarsulapolizzadovefossescrittalasuavita,olasuamorte.Finalmentealzailmartello,edàunpicchiorisoluto.

Dopoqualchemomento,s'apreunpocounafinestra;unadonnafacapolino,guardandochiera,conunvisoombrosocheparchedica:monatti?vagabondi?commissari?untori?diavoli?

-Quellasignora,-disseRenzoguardandoinsu,econvocenontropposicura:-cistaquiaservireunagiovinedicampagna,chehanomeLucia?

-Lanonc'èpiù;andate,-risposequelladonna,facendoattodichiudere.

-Unmomento,percarità!Lanonc'èpiù?Dov'è?

-Allazzeretto-;edinuovovolevachiudere.

-Maunmomento,perl'amordelcielo!Conlapeste?

-Già.Cosanuova,eh?Andate.

-Ohpoverome!Aspetti:eraammalatamolto?Quantotempoè...?

Maintantolafinestrafuchiusadavvero.

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-Quellasignora!quellasignora!unaparola,percarità!perisuoipoverimorti!Nonlechiedonientedelsuo:ohe!-Maeracomedirealmuro.

Afflittodellanuova,earrabbiatodellamaniera,Renzoafferròancorailmartello,e,cosìappoggiatoallaporta,andavastringendoloestorcendolo,l'alzavaperpicchiardinuovoalladisperata,poilotenevasospeso.Inquest'agitazione,sivoltòpervederesemaicifossed'intornoqualchevicino,dacuipotesseforseaverqualcheinformazionepiùprecisa,qualcheindizio,qualchelume.Malaprima,l'unicapersonachevide,fuun'altradonna,distanteforseunventipassi;laquale,conunvisoch'esprimevaterrore,odio,impazienzaemalizia,concert'occhistravoltichevolevanoinsiemeguardarlui,eguardarlontano,spalancandolaboccacomeinattodigridareapiùnonposso,marattenendoancheilrespiro,alzandoduebracciascarne,allungandoeritirandoduemanigrinzoseepiegateaguisad'artigli,comesecercassed'acchiapparqualcosa,sivedevachevolevachiamargente,inmodochequalchedunononsen'accorgesse.Quandos'incontraronoaguardarsi,colei,fattasiancorpiùbrutta,siriscossecomepersonasorpresa.

-Chediamine...? -cominciavaRenzo,alzandoanchelui lemaniverso ladonna;maquesta,perduta lasperanzadipoterlofarcogliereall'improvviso, lasciòscappareilgridocheavevarattenutofinallora:-l'untore!dàgli!dàgli!dàgliall'untore!

-Chi?io!ahstregabugiarda!sta'zitta,-gridòRenzo;efeceunsaltoversodilei,perimpaurirlaefarlachetare.Mas'avvidesubito,cheavevabisognopiuttostodipensareaicasisuoi.Allostrillardellavecchia,accorrevagentediquaedilà;nonlafollache,inuncasosimile,sarebbestata,tremesiprima;mapiùcheabbastanzaperpoterfared'unuomosoloquelchevolessero.Nellostessotempo,s'aprìdinuovolafinestra,equellamedesimasgarbatadiprimacis'affacciòquestavolta,egridavaanchelei:-pigliatelo,pigliatelo;chedev'essereunodique'birbonichevannoingiroaungerleportede'galantuomini.

Renzononistettelìapensare:gliparvesubitomigliorpartitosbrigarsidacoloro,cherimanereadirlesueragioni:diedeun'occhiataadestraeasinistra,dachepartecifossemengente,esvignòdilà.Rispinseconunurtoneunochegliparavalastrada;conungranpunzonenelpetto,fecedareindietroottoodiecipassiunaltrocheglicorrevaincontro;eviadigaloppo,colpugnoinaria,stretto,nocchiuto,prontoperqualunquealtroglifossevenutotra'piedi.Lastradadavantierasemprelibera;madietrolespallesentivailcalpestìoe,piùfortidelcalpestìo,quellegridaamare:-dàgli!dàgli!all'untore!-Nonsapevaquandofosseroperfermarsi;nonvedevadovesipotrebbemettereinsalvo.L'iradivennerabbia,l'angosciasicangiòindisperazione;e,persoillumedegliocchi,misemanoalsuocoltellaccio, losfoderò, si fermòsuduepiedi,voltò indietro ilvisopiù torvoepiùcagnescocheavesse fattoa' suoigiorni;e, colbraccio teso,brandendoinarialalamaluccicante,gridò:-chihacuore,vengaavanti,canaglia!chel'ungeròiodavveroconquesto.

Ma,conmaraviglia,econunsentimentoconfusodiconsolazione,videcheisuoipersecutoris'erangiàfermati,estavanlìcometitubanti,eche,seguitandoaurlare,facevan,conlemaniperaria,certicennidaspiritati,comeagentechevenissedilontanodietroalui.Sivoltòdinuovo,evide(chéilgranturbamentononglielavevalasciatovedereunmomentoprima)uncarroches'avanzava,anziunafiladique'soliticarrifunebri,colsolitoaccompagnamento;edietro,aqualche distanza, un altro mucchietto di gente che avrebbero voluto anche loro dare addosso all'untore, e prenderlo in mezzo; ma eran trattenutidall'impedimentomedesimo.Vistosicosìtraduefuochi,glivenneinmentecheciòcheeraditerroreacoloro,potevaesserealuidisalvezza;pensòchenoneratempodifarloschizzinoso;rimiseilcoltellaccionelfodero,sitiròdaunaparte,preselarincorsaversoicarri,passòilprimo,eadocchiònelsecondounbuonospaziovoto.Prendelamira,spiccaunsalto;èsu,piantatosulpiededestro,colsinistroinaria,econlebracciaalzate.

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- Bravo! bravo! - esclamarono, a una voce, imonatti, alcuni de' quali seguivano il convoglio a piedi, altri eran seduti sui carri, altri, per dire l'orribil cosacom'era,suicadaveri,trincandodaungranfiascocheandavaingiro.-Bravo!belcolpo!

-Seivenutoamettertisottolaprotezionede'monatti;fa'contod'essereinchiesa,-glidisseunode'duechestavanosulcarrodov'eramontato.

Inemici,all'avvicinarsideltreno,avevano,ipiù,voltatelespalle,esen'andavano,nonlasciandodigridare:-dàgli!dàgli!all'untore!-Qualchedunosiritiravapiùadagio,fermandosiognitanto,evoltandosi,conversacciecongestidiminaccia,aRenzo;ilquale,dalcarro,rispondevalorodibattendoipugniinaria.

-Lasciafareame,-glidisseunmonatto;estrappatod'addossoauncadavereunlaidocencio,l'annodòinfretta,e,presoloperunadellecocche,l'alzòcomeunafiondaversoquegliostinati,efecelevistedibuttarglielo,gridando:-aspetta,canaglia!-Aquell'atto,fuggirontutti,inorriditi;eRenzononvidepiùcheschienedinemici,ecalcagnicheballavanorapidamenteperaria,aguisadigualchiere.

Traimonattis'alzòunurloditrionfo,unoscroscioprocellosodirisa,un-uh!-prolungato,comeperaccompagnarquellafuga.

-Ahah!vedisenoisappiamoproteggereigalantuomini?disseaRenzoquelmonatto:-valpiùunodinoichecentodique'poltroni.

-Certo,possodirechevidevolavita,-risposeRenzo:-eviringraziocontuttoilcuore.

-Dichecosa?-disseilmonatto:-tulomeriti:sivedecheseiunbravogiovine.Faibeneaungerequestacanaglia:ungili,estirpalicostoro,chenonvaglionqualcosa,senonquandosonmorti;che,perricompensadellavitachefacciamo,cimaledicono,evannodicendoche,finitalamorìa,civoglionfareimpiccartutti.Hannoafinirprimalorochelamorìa,eimonattihannoarestarsoli,acantarvittoria,easguazzarperMilano.

-Vivalamorìa,emoialamarmaglia!-esclamòl'altro;e,conquestobelbrindisi,simiseilfiascoallabocca,e,tenendolocontutt'eduelemani,tralescossedelcarro,diedeunabuonabevuta,poiloporseaRenzo,dicendo:-beviallanostrasalute.

-Vel'auguroatutti,contuttoilcuore,-disseRenzo:-manonhosete;nonhopropriovogliadibereinquestomomento.

-Tuhaiavutounabellapaura,aquelchemipare,-disseilmonatto:-m'hail'ariad'unpover'uomo;civuolaltrivisiafarl'untore.

-Ognunos'ingegnacomepuò,-dissel'altro.

-Dammeloquiame,-disseunodiquellichevenivanoapiediaccantoalcarro,-chénevogliobereanch'iounaltrosorso,allasalutedelsuopadrone,chesitrovaquiinquestabellacompagnia...lì,lì,appunto,mipare,inquellabellacarrozzata.

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E,conunsuoatroceemaledettoghigno,accennavailcarrodavantiaquellosucuistavailpoveroRenzo.Poi,compostoilvisoaunattodiserietàancorpiùbiecoefellonesco,feceunariverenzadaquellaparte,eriprese:-sicontenta,padronmio,cheunpoveromonattuccioassaggidiquellodellasuacantina?Vedebene:sifacertevite:siamquellichel'abbiammessoincarrozza,percondurloinvilleggiatura.Epoi,giàalorosignoriilvinofasubitomale:ipoverimonattihanlostomacobuono.

Etralerisatede'compagni,preseilfiasco,el'alzò;ma,primadibere,sivoltòaRenzo,glifissògliocchiinviso,eglidisse,conunacert'ariadicompassionesprezzante:-bisognacheildiavolocolqualehaifattoilpatto,siabengiovine;ché,senoneravamolìnoiasalvarti,luitidavaunbell'aiuto-.Etraunnuovoscrosciodirisa,s'attaccòilfiascoallelabbra.

-Enoi?eh!enoi?-gridaronpiùvocidalcarroch'eraavanti.Ilbirbone,tracannatoquantonevolle,porse,contutt'eduelemani,ilgranfiascoaqueglialtrisuoisimili, i quali se lo passarondall'uno all'altro, fino a uno che, votatolo, lo preseper il collo, gli fece fare ilmulinello, e lo scagliò a fracassarsi sulle lastre,gridando: -viva lamorìa! -Dietroaquesteparole, intonòuna lorocanzonaccia;e subitoalla suavoces'accompagnaron tutte l'altrediquel turpecoro.Lacantilenainfernale,mistaaltintinnìode'campanelli,alcigolìode'carri,alcalpestìode'cavalli,risonavanelvotosilenziosodellestrade,e,rimbombandonellecase,stringevaamaramenteilcuorede'pochicheancorleabitavano.

Macosanonpuòallevoltevenireinacconcio?cosanonpuòfarpiacereinqualchecaso?Ilpericolod'unmomentoprimaavevaresapiùchetollerabileaRenzolacompagniadique'mortiedique'vivi;eorafua'suoiorecchiunamusica,stoperdire,gradita,quellachelolevavadall'impicciod'unataleconversazione.Ancormezzoaffannato,etuttosottosopra,ringraziavaintantoallameglioincuorsuolaProvvidenza,d'essereuscitod'untalfrangente,senzaricevermalenéfarne;lapregavachel'aiutasseoraaliberarsiancheda'suoiliberatori;edalcantosuo,stavaall'erta,guardavaquelli,guardavalastrada,percogliereiltempodisdrucciolargiùquattoquatto,senzadarlorooccasionedifarqualcherumore,qualchescenata,chemettesseinmaliziaipasseggieri.

Tutt'aun tratto,aunacantonata,gliparvedi riconoscere il luogo:guardòpiùattentamente,ene fusicuro.Sapetedov'era?Sulcorsodiportaorientale, inquellastradapercuieravenutoadagio,etornatoviainfretta,circaventimesiprima.Glivennesubitoinmentechedilìs'andavadirittoallazzeretto;equestotrovarsisullastradagiusta,senzastudiare,senzadomandare,l'ebbeperuntrattospecialedellaProvvidenza,eperbuonauguriodelrimanente.Inquelpunto,veniva incontroaicarriuncommissario,gridandoa'monattidi fermare,enonsochealtro: il fattoèche ilconvogliosi fermò,e lamusicasicambiò inundiverbiorumoroso,Unode'monattich'eransulcarrodiRenzo,saltògiù:Renzodisseall'altro:-viringraziodellavostracarità:Diovenerendamerito-;egiùanchelui,dall'altraparte.

-Va',va',poverountorello,-risposecolui:-nonsaraituquellochespiantiMilano.

Perfortuna,nonc'erachipotessesentire.Ilconvoglioerafermatosullasinistradelcorso:Renzoprendeinfrettadall'altraparte,e,rasentandoilmuro,trottainnanziversoilponte;lopassa,continuaperlastradadelborgo,riconosceilconventode'cappuccini,èvicinoallaporta,vedespuntarl'angolodellazzeretto,passailcancello,eglisispiegadavantilascenaesteriorediquelrecinto:unindizioappenaeunsaggio,egiàunavasta,diversa,indescrivibilescena.

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Lungo i due lati che si presentano a chi guardi da quel punto, era tutto unbrulichìo; erano ammalati che andavano, in compagnie, al lazzeretto; altri chesedevanoogiacevanosullespondedelfossatochelocosteggia;siacheleforzenonfosserlorobastatepercondursifindentroalricovero,siache,uscitidilàperdisperazione,leforzefosserlorougualmentemancateperandarpiùavanti.Altrimeschinierravanosbandati,comestupidi,enonpochifuordiséaffatto;unostavatuttoinfervoratoaraccontarlesueimmaginazioniaundisgraziatochegiacevaoppressodalmale;unaltrodavanellesmanie;unaltroguardavainquaeinlàconunvisinoridente,comeseassistesseaunlietospettacolo.Malaspeciepiùstranaepiùrumorosad'unataltristaallegrezza,erauncantarealtoecontinuo,ilqualeparevachenonvenissefuoridaquellamiserabilefolla,epuresifacevasentirepiùchetuttel'altrevoci:unacanzonecontadinescad'amoregaioescherzevole,diquellechechiamavanvillanelle;eandandoconlosguardodietroalsuono,periscoprirechimaipotesseessercontento,inqueltempo,inquelluogo,sivedevaunmeschinoche,sedutotranquillamenteinfondoalfossato,cantavaapiùnonposso,conlatestaperaria.

Renzoavevaappenafattialcunipassilungoillatomeridionaledell'edifizio,chesisentìinquellamoltitudineunrumorestraordinario,edilontanovocichegridavano:guarda!piglia!S'alzainpuntadipiedi,evedeuncavallacciocheandavadicarriera,spintodaunpiùstranocavaliere:eraunfreneticoche,vistaquellabestiascioltaenonguardata,accantoauncarro,c'eramontatoinfrettaabisdosso,e,martellandoleilcolloco'pugni,efacendospronide'calcagni,lacacciavainfuria;emonattidietro,urlando;etuttosiravvolseinunnuvolodipolvere,chevolavalontano.

Così,giàsbalorditoestancodivedermiserie,ilgiovinearrivòallaportadiquelluogodovecen'eranoadunateforsepiùchenoncenefossedisparseintuttolospaziocheglieragiàtoccatodipercorrere.S'affacciaaquellaporta,entrasottolavolta,erimaneunmomentoimmobileamezzodelportico.

CapitoloXXXV

S'immaginiillettoreilrecintodellazzeretto,popolatodisedicimilaappestati;quellospaziotutt'ingombro,dovedicapanneedibaracche,dovedicarri,dovedigente;quelledueinterminatefughediportici,adestraeasinistra,piene,gremitedilanguentiodicadavericonfusi,soprasacconi,osullapaglia;esututtoquel quasi immenso covile, un brulichìo, come un ondeggiamento; e qua e là, un andare e venire, un fermarsi, un correre, un chinarsi, un alzarsi, diconvalescenti,difrenetici,diserventi.TalefulospettacolocheriempìauntrattolavistadiRenzo,elotennelì,sopraffattoecompreso.Questospettacolo,noinonciproponiamcertodidescriverloaparteaparte,né il lettore lodesidera; solo, seguendo ilnostrogiovinenelsuopenosogiro, ci fermeremoallesuefermate,ediciòcheglitoccòdivederediremoquantosianecessarioaraccontarciòchefece,eciòchegliseguì.

Dallaportadoves'erafermato,finoallacappelladelmezzo,edilàall'altraportainfaccia,c'eracomeunvialesgombrodicapanneed'ognialtroimpedimentostabile; e alla seconda occhiata, Renzo vide in quello un tramenìo di carri, un portar via roba, per far luogo; vide cappuccini e secolari che dirigevanoquell'operazione,einsiememandavanviachinonciavessechefare.Etemendod'essereancheluimessofuoriinquellamaniera,sicacciòaddiritturatralecapanne,dallaparteacuisitrovavacasualmentevoltato,alladiritta.

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Andavaavanti,secondochevedevapostodapotermettereilpiede,dacapannaacapanna,facendocapolinoinognuna,eosservandoilettich'eranfuorialloscoperto,esaminandovoltiabbattutidalpatimento,ocontrattidallospasimo,oimmobilinellamorte,semaiglivenissefattoditrovarquellochepurtemevaditrovare.Maavevagiàfattounbelpezzettodicammino,eripetutopiùepiùvoltequeldolorosoesame,senzavedermainessunadonna:ondes'immaginòchedovesseroessereinunluogoseparato.Eindovinava;madovefosse,nonn'avevaindizio,népotevaargomentarlo.Incontravaognitantoministri,tantodiversid'aspetto edimaniere ed'abito, quantodiversoeopposto era il principio chedavaagli uni e agli altri una forzaugualedi vivere in tali servizi: negli unil'estinzioned'ogni sensodipietà,negli altriunapietà sovrumana.Manéagliuninéagli altri si sentivadi fardomande,pernonprocacciarsi allevolteuninciampo;edeliberòd'andare,andare,finchearrivasseatrovardonne.Eandandononlasciavadispiareintorno;maditempointempoeracostrettoaritirarelosguardocontristato,ecomeabbagliatodatantepiaghe.Madoverivolgerlo,doveriposarlo,chesopraaltrepiaghe?

L'aria stessa e il cielo accrescevano, se qualche cosa poteva accrescerlo, l'orrore di quelle viste. La nebbia s'era a poco a poco addensata e accavallata innuvoloniche,rabbuiandosisemprepiù,davanoidead'unannottartempestoso;senonche,versoilmezzodiquelcielocupoeabbassato,traspariva,comedaunfittovelo, lasperadelsole,pallida,chespargevaintornoaséunbarlumefiocoesfumato,epiovevauncaloremortoepesante.Ognitanto,tramezzoalronzìo continuodi quella confusamoltitudine, si sentiva unborbottar di tuoni, profondo, come tronco, irresoluto; né, tendendo l'orecchio, avreste saputodistinguereda chepartevenisse;oavrestepotuto crederlouncorrer lontanodi carri, che si fermassero improvvisamente.Nonsi vedeva,nelle campagned'intorno,moversiunramod'albero,néunuccelloandarvisiaposare,ostaccarsene:sololarondine,comparendosubitamentedisoprail tettodelrecinto,sdrucciolava ingiùcon l'ali tese, comeperrasentare il terrenodel campo;masbigottitadaquelbrulichìo, risalivarapidamente,e fuggiva.Eraunodique'tempi, incui,traunacompagniadiviandantinonc'ènessunocherompailsilenzio;e ilcacciatorecamminapensieroso,conlosguardoaterra;e lavillana,zappandonel campo, smettedi cantare, senza avvedersene;di que' tempi forieri dellaburrasca, in cui lanatura, come immota al di fuori, e agitatadauntravagliointerno,parcheopprimaognivivente,eaggiunganonsoqualegravezzaaognioperazione,all'ozio,all'esistenzastessa.Mainquelluogodestinatoper sé al patire e al morire, si vedeva l'uomo già alle prese col male soccombere alla nuova oppressione; si vedevan centinaia e centinaia peggiorarprecipitosamente;einsieme,l'ultimalottaerapiùaffannosa,enell'aumentode'dolori,igemitipiùsoffogati:néforsesuquelluogodimiserieeraancorpassataun'oracrudelealpardiquesta.

Giàaveva ilgiovinegiratounbelpezzo,esenza frutto,perquell'andirivienidicapanne,quando,nellavarietàde' lamentienellaconfusionedelmormorìo,cominciò a distinguere un misto singolare di vagiti e di belati; fin che arrivò a un assito scheggiato e sconnesso, di dentro il quale veniva quel suonostraordinario.Miseunocchioaunlargospiraglio,tradueasse,evideunrecintocondentrocapannesparse,e,cosìinquelle,comenelpiccolcampo,nonlasolitainfermeria,mabambinelliagiaceresopramaterassine,oguanciali,olenzolidistesi,otopponi;ebalieealtredonneinfaccende;e,ciòchepiùdituttoattraevaefermavalosguardo,capremescolateconquelle,efatteloroaiutanti:unospedaled'innocenti,qualeilluogoeiltempopotevandarlo.Era,dico,unacosasingolareavederealcunediquellebestie,ritteequietesopraquestoequelbambino,dargli lapoppa;equalchealtraaccorrereaunvagito,comeconsensomaterno,efermarsipressoilpiccoloallievo,eprocurard'accomodarcisisopra,ebelare,edimenarsi,quasichiamandochivenisseinaiutoatutt'edue.

Quaelàeransedutebalieconbambinialpetto;alcuneintalattod'amore,dafarnascerdubbionelriguardante,sefosserostateattirateinquelluogodallapaga,odaquellacaritàspontaneachevaincercade'bisogniede'dolori.Unadiesse,tuttaaccorata,staccavadalsuopettoesaustounmeschinellopiangente,e

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andavatristamentecercandolabestia,chepotessefarlesueveci.Un'altraguardavaconocchiodicompiacenzaquellochelesieraaddormentatoallapoppa,ebaciatolomollemente,andavainunacapannaaposarlosurunamaterassina.Maunaterza,abbandonandoilsuopettoallattantestraniero,conunacert'ariaperònonditrascuranza,madipreoccupazione,guardavafissoilcielo:achepensavaessa,inquell'atto,conquellosguardo,senonaunnatodallesueviscere,che, forsepocoprima,avevasucchiatoquelpetto,che forsec'eraspiratosopra?Altredonnepiùattempateattendevanoadaltriservizi.Unaaccorrevaallegridad'unbambinoaffamato,loprendeva,eloportavavicinoaunacaprachepascolavaaunmucchiod'erbafresca,eglielopresentavaallepoppe,gridandol'inespertoanimaleeaccarezzandoloinsieme,affinchésiprestassedolcementeall'ufizio.Questacorrevaaprendereunpoverino,cheunacapratutt'intentaaallattarneunaltro,pestavaconunazampa:quellaportavainquaeinlailsuo,ninnandolo,cercando,orad'addormentarlocolcanto,orad'acquietarlocondolciparole,chiamandoloconunnomech'essamedesimagliavevamesso.Arrivòinquelpuntouncappuccinoconlabarbabianchissima,portandoduebambinistrillanti,unoperbraccio,raccoltialloravicinoallemadrispirate;eunadonnacorseariceverli,eandavaguardandotra labrigataenelgregge,pertrovarsubitochitenesselorluogodimadre.

Piùd'unavoltailgiovine,spintodaquelloch'erailprimo,eilpiùfortede'suoipensieri,s'erastaccatodallospiraglioperandarsene;epoiciavevarimessol'occhio,perguardareancoraunmomento.

Levatosidilìfinalmente,andòcosteggiandol'assito,fincheunmucchiettodicapanneappoggiateaquello,locostrinseavoltare.Andòalloralungolecapanne,conlamiradiriguadagnarl'assito,d'andarfinoallafinediquello,escoprirpaesenuovo.Ora,mentreguardavainnanzi,perstudiarlastrada,un'apparizionerepentina,passeggiera,istantanea,gliferìlosguardo,eglimisel'animosottosopra.Vide,auncentopassididistanza,passareeperdersisubitotralebaraccheuncappuccino,uncappuccinoche,anchecosìdalontanoecosìdifuga,avevatuttol'andare,tuttoilfare,tuttalaformadelpadreCristoforo.Conlasmaniachepotetepensare,corseversoquellaparte;elì,agirare,acercare,innanzi,indietro,dentroefuori,perquegliandirivieni,tantocherivide,conaltrettantagioia,quella forma,quel fratemedesimo; lovidepoco lontano,che,scostandosidaunacaldaia,andava,conunascodella inmano,versounacapanna;poi lovidesedersi sull'uscio di quella, fare un segno di croce sulla scodella che teneva dinanzi; e, guardando intorno, come uno che stia sempre all'erta,mettersi amangiare.EraproprioilpadreCristoforo.

Lastoriadelquale,dalpuntoche l'abbiamperdutodivista, finoaquest'incontro, sarà raccontata indueparole.Nons'eramaimossodaRimini,néavevapensatoamoversene,senonquandolapestescoppiatainMilanoglioffrìoccasionediciòcheavevasempretantodesiderato,didarlasuavitaperilprossimo.Pregò, congrand'istanza,d'esserci richiamato,perassisteree serviregli appestati. Il conte zioeramorto; edel resto c'erapiùbisognod'infermieri chedipolitici:sicchéfuesauditosenzadifficoltà.VennesubitoaMilano;entrònellazzeretto;ec'eradacircatremesi.

MalaconsolazionediRenzonelritrovareilsuobuonfrate,nonfuinteraneppureunmomento:nell'attostessod'accertarsich'eralui,dovettevederequant'eramutato.Ilportamentocurvoestentato;ilvisoscarnoesmorto;eintuttosivedevaunanaturaesausta,unacarnerottaecadente,ches'aiutavaesisorreggeva,ognimomento,conunosforzodell'animo.

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Andavaancheluifissandolosguardonelgiovinechevenivaversodilui,eche,colgesto,nonosandoconlavoce,cercavadifarsidistinguereericonoscere.-OhpadreCristoforo!-dissepoi,quandoglifuvicinodapoteressersentitosenzaalzarlavoce.

-Tuqui!-disseilfrate,posandointerralascodella,ealzandosidasedere.

-Comesta,padre?comesta?

-Meglioditantipoverinichetuvediqui,-risposeilfrate:elasuavoceerafioca,cupa,mutatacometuttoilresto.L'occhiosoltantoeraquellodiprima,eunnonsochepiùvivoepiùsplendido;quasilacarità,sublimatanell'estremodell'opera,edesultantedisentirsivicinaalsuoprincipio,cirimettesseunfuocopiùardenteepiùpurodiquellochel'infermitàciandavaapocoapocospegnendo.

-Matu,-proseguiva,-comeseiqui?perchévienicosìadaffrontarlapeste?

-L'hoavuta,graziealcielo.Vengo...acercardi...Lucia.

-Lucia!èquiLucia?

-Èqui:almenosperoinDiochecisiaancora.

-Ètuamoglie?

-Ohcaropadre!nochenonèmiamoglie.Nonsanulladituttoquellocheèaccaduto?

-No,figliuolo:dacheDiom'haallontanatodavoialtri,iononn'hosaputopiùnulla;maorach'Eglimitimanda,dicolaveritàchedesideromoltodisaperne.Ma...eilbando?

-Lesadunque,lecosechem'hannofatto?

-Matu,cheavevifatto?

-Senta,sevolessidired'averavutogiudizio,quelgiornoinMilano,direiunabugia;macattiveazioninonn'hofattepunto.

-Telocredo,elocredevoancheprima.

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-Oradunquelepotròdirtutto.

-Aspetta,-disseilfrate;eandatoalcunipassifuordellacapanna,chiamò:-padreVittore!-Dopoqualchemomento,comparveungiovinecappuccino,alqualedisse: - fatemi la carità, padre Vittore, di guardare anche perme, a questi nostri poverini, intanto ch'iome ne sto ritirato; e se alcuno peròmi volesse,chiamatemi.Queltaleprincipalmente!semaidesseilpiùpiccolosegnoditornareinsé,avvisatemisubito,percarità.

-Nondubitate,-risposeilgiovine;eilvecchio,tornatoversoRenzo,-entriamoqui,-glidisse.-Ma...-soggiunsesubito,fermandosi,-tumiparibenrifinito:deviaverbisognodimangiare.

-Èvero,-disseRenzo:-oracheleimicifapensare,miricordochesonoancoradigiuno.

-Aspetta,-disseilfrate;e,presaun'altrascodella,l'andòaempireallacaldaia:tornato,ladiede,conuncucchiaio,aRenzo;lofecesederesurunsacconechegliservivadiletto;poiandòaunabottech'erainuncanto,enespillòunbicchierdivino,chemisesuruntavolino,davantialsuoconvitato;ripresequindilasuascodella,esimiseasedereaccantoalui.

-OhpadreCristoforo!-disseRenzo:-toccaaleiafarcodestecose?Magiàleièsemprequelmedesimo.Laringraziopropriodicuore.

-Nonringraziarme,-disseilfrate:-èrobade'poveri;maanchetuseiunpovero,inquestomomento.Oradimmiquellochenonso,dimmidiquellanostrapoverina;ecercadispicciarti;chéc'èpocotempo,emoltodafare,cometuvedi.

Renzoprincipiò,traunacucchiaiatael'altra,lastoriadiLucia:com'erastataricoveratanelmonasterodiMonza,comerapita...All'immagineditalipatimentiedi talipericoli, alpensierod'essere stato luiquello cheaveva indirizzata inquel luogo lapovera innocente, ilbuon frate rimase senza fiato;ma lo ripresesubito,sentendocom'erastatamirabilmenteliberata,resaallamadre,eallogatadaquestapressoadonnaPrassede.

-Oraleracconteròdime,-proseguìRenzo;eraccontòinsuccintolagiornatadiMilano,lafuga;ecomeerasemprestatolontanodacasa,eora,essendoognicosasottosopra,s'eraarrischiatod'andarci;comenonciavevatrovatoAgnese;comeinMilanoavevasaputocheLuciaeraallazzeretto.-Esonqui,-concluse,-sonquiacercarla,avederseèviva,ese...mivuoleancora...perché...allevolte...

-Ma,-domandòilfrate,-haiqualcheindiziodovesiastatamessa,quandocisiavenuta?

-Niente,caropadre;nientesenoncheèqui,sepurlac'è,cheDiovoglia!

-Ohpoverino!machericerchehaitufinorafattequi?

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-Hogiratoerigirato;ma,tral'altrecose,nonhomaivistoquasialtrocheuomini.Hobenpensatocheledonnedevonoessereinunluogoaparte,manoncisonomaipotutoarrivare:seècosì,oraleimel'insegnerà.

-Nonsai,figliuolo,cheèproibitod'entrarciagliuominichenonabbianoqualcheincombenza?

-Ebbene,cosamipuòaccadere?

-Laregolaègiustaesanta,figliuolocaro;eselaquantitàelagravezzade'guainonlasciachesipossafarlaosservarcontuttoilrigore,èunaragionequestaperchéungalantuomolatrasgredisca?

-Ma,padreCristoforo!-disseRenzo:-Luciadovevaessermiamoglie;leisacomesiamostatiseparati;sonventimesichepatisco,ehopazienza;sonvenutofinqui,arischioditantecose,l'unapeggiodell'altra,eora...

-Nonsocosadire,-ripreseilfrate,rispondendopiuttostoa'suoipensierichealleparoledelgiovine:-tuvaiconbuonaintenzione;epiacesseaDiochetuttiquellichehannoliberol'accessoinquelluogo,cisicomportasserocomepossofidarmichefaraitu.Dio,ilqualecertamentebenedicequestatuaperseveranzad'affetto,questatuafedeltàinvolereeincercarecoleich'Eglit'avevadata;Dio,cheèpiùrigorosodegliuomini,mapiùindulgente,nonvorràguardareaquelchecipossaessered'irregolareincodestotuomododicercarla.Ricordatisolo,che,dellatuacondottainquelluogo,avremoarendercontotutt'edue;agliuominifacilmenteno,maaDiosenzadubbio.Vienqui-.Incosìdire,s'alzò,enelmedesimotempoancheRenzo;ilquale,nonlasciandodidarrettaallesueparole,s'eraintantoconsigliatotrasédinonparlare,comes'erapropostoprima,diquellatalpromessadiLucia."Sesenteanchequesto,-avevapensato,-mifadell'altredifficoltàsicuro.Olatrovo;esaremosempreatempoadiscorrerne;o...eallora!cheserve?"

Tiratolosull'usciodellacapanna,ch'eraasettentrione,ilfrateriprese:-Senti;ilnostropadreFelice,cheèilpresidentequidellazzeretto,conduceoggiafarlaquarantinaaltroveipochiguaritichecisono.Tuvediquellachiesalìnelmezzo...-e,alzandolamanoscarnaetremolante,indicavaasinistranell'ariatorbidalacupoladellacappella,chetorreggiavasopralemiserabilitende;eproseguì:-làintornosivannooraradunando,peruscireinprocessionedallaportaperlaqualetudeviessereentrato.

-Ah!eraperquestodunque,chelavoravanoasbrattarelastrada.

-Perl'appunto:etudeviancheaversentitoqualchetoccodiquellacampana.

-N'hosentitouno.

-Erailsecondo:alterzosarantuttiradunati:ilpadreFelicefaràlorounpiccolodiscorso;epois'avvieràconloro.Tu,aqueltocco,portatilà;cercadimettertidietroquellagente,daunapartedellastrada,dove,senzadisturbare,nédarnell'occhio,tupossavederlipassare;evedi...vedi...selacifosse.SeDiononha

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volutochelacisia;quellaparte,-ealzòdinuovolamano,accennandoillatodell'edifiziocheavevandirimpetto:-quellapartedellafabbrica,eunapartedelterrenocheèlìdavanti,èassegnataalledonne.Vedraiunostecconatochedividequestodaquelquartiere,maincertiluoghiinterrotto,inaltriaperto,sicchénontroveraidifficoltàperentrare.Dentropoi,nonfacendotunullachediaombraanessuno,nessunoprobabilmentenondirànullaate.Seperòtisifacessequalcheostacolo,dìcheilpadreCristoforoda***ticonosce,erenderàcontodite.Cercalalì;cercalaconfiduciae...conrassegnazione.Perché,ricordatichenonèpocociòchetuseivenutoacercarqui:tuchiediunapersonavivaallazzeretto!Saituquantevolteiohovedutorinnovarsiquestomiopoveropopolo!quantinehovedutiportarvia!quantipochiuscire!...Va'preparatoafareunsacrifizio...

-Già; intendoanch'io,- interruppeRenzostravolgendogliocchi,ecambiandosituttoinviso;- intendo!Vo:guarderò,cercherò, inunluogo,nell'altro,epoiancora,pertuttoillazzeretto,inlungoeinlargo...esenonlatrovo!...

-Senonlatrovi?-disseilfrate,conun'ariadiserietàed'aspettativa,econunosguardocheammoniva.

Ma Renzo, a cui la rabbia riaccesa dall'idea di quel dubbio aveva fatto perdere il lume degli occhi, ripeté e seguitò: - se non la trovo, vedrò di trovarequalchedunaltro.OinMilano,onelsuoscelleratopalazzo,oincapoalmondo,oacasadeldiavolo,lotroveròquelfurfantechecihaseparati;quelbirboneche,senonfossestatolui,Luciasarebbemia,daventimesi;eseeravamodestinatiamorire,almenosaremmomortiinsieme.Sec'èancoracolui,lotroverò...

-Renzo!-disseilfrate,afferrandoloperunbraccio,eguardandoloancorpiùseveramente.

-Eselotrovo,-continuòRenzo,ciecoaffattodallacollera,-selapestenonhagiàfattogiustizia...Nonèpiùiltempocheunpoltrone,co'suoibravid'intorno,possametterlagentealladisperazione,eridersene:èvenutountempochegliuominis'incontrinoavisoaviso:e...lafaròiolagiustizia!

-Sciagurato!-gridòilpadreCristoforo,conunavocecheavevaripresatuttal'anticapienezzaesonorità:-sciagurato!-elasuatestacadentesulpettos'erasollevata;legotesicolorivanodell'anticavita;eilfuocodegliocchiavevaunnonsochediterribile.

-Guarda,sciagurato!-Ementreconunamanostringevaescotevaforte ilbracciodiRenzo,giraval'altradavantiasé,accennandoquantopiùpotevadelladolorosascenaall'intorno.-GuardachièColuichegastiga!Coluichegiudica,enonègiudicato!Coluicheflagellaecheperdona!Matu,vermedellaterra,tuvuoifargiustizia!Tulosai,tu,qualesialagiustizia!Va',sciagurato,vattene!Io,speravo...sì,hosperatoche,primadellamiamorte,Diom'avrebbedataquestaconsolazionedisentirchelamiapoveraLuciafosseviva;forsedivederla,edisentirmiprometterdaleicherivolgerebbeunapreghieralàversoquellafossadov'iosarò.Va',tum'hailevatalamiasperanza.Diononl'halasciatainterraperte;etu,certo,nonhail'ardiredicredertidegnocheDiopensiaconsolarti.Avràpensatoalei,perchéleièunadiquell'animeacuisonriservateleconsolazionieterne.Va'!nonhopiùtempodidartiretta.

Ecosìdicendo,rigettòdaséilbracciodiRenzo,esimosseversounacapannad'infermi.

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-Ahpadre!-disseRenzo,andandoglidietroinattosupplichevole:-mivuolmandarviainquestamaniera?

-Come!-riprese,convocenonmenosevera,ilcappuccino.-Ardirestitudipretenderech'iorubassiiltempoaquestiafflitti,iqualiaspettanoch'ioparlilorodelperdonodiDio,perascoltarletuevocidirabbia,ituoiproponimentidivendetta?T'hoascoltatoquandochiedeviconsolazioneeaiuto;holasciatalacaritàperlacarità;maoratuhailatuavendettaincuore:chevuoidame?vattene.Nehovistimorirequideglioffesicheperdonavano;deglioffensorichegemevanodinonpotersiumiliaredavantiall'offeso:hopiantocongliunieconglialtri;macontechehodafare?

-Ahgliperdono!gliperdonodavvero,gliperdonopersempre!-esclamòilgiovine.

-Renzo!-disse,conunaserietàpiùtranquilla,ilfrate:pensaci;edimmiunpocoquantevolteglihaiperdonato.

E,statoalquantosenzariceverrisposta,tutt'auntrattoabbassòilcapo,e,convocecupaelenta,riprese:-tusaiperchéioportoquest'abito.

Renzoesitava.

-Tulosai!-ripreseilvecchio.

-Loso,-risposeRenzo.

-Hoodiatoanch'io:io,chet'horipresoperunpensiero,perunaparola,l'uomoch'ioodiavocordialmente,cheodiavodagrantempo,iol'houcciso.

-Sì,maunprepotente,unodiquelli...

-Zitto!-interruppeilfrate:-credituche,secifosseunabuonaragione,iononl'avreitrovataintrent'anni?Ah!s'iopotessioramettertiincuoreilsentimentochedopohoavutosempre,echehoancora,perl'uomoch'ioodiavo!S'iopotessi!io?maDiolopuò:Eglilofaccia!...Senti,Renzo:Eglitivuolpiùbenediquelche te ne vuoi tu: tu hai potuto macchinar la vendetta; ma Egli ha abbastanza forza e abbastanza misericordia per impedirtela; ti fa una grazia di cuiqualchedunaltroeratroppoindegno.Tusai,tul'haidettotantevolte,ch'Eglipuòfermarlamanod'unprepotente;masappichepuòanchefermarquellad'unvendicativo.Eperchéseipovero,perchéseioffeso,credituch'Eglinonpossadifenderecontroditeunuomochehacreatoasuaimmagine?Credituch'Eglitilascerebbefaretuttoquellochevuoi?No!masaitucosapuoifare?Puoiodiare,eperderti;puoi,conuntuosentimento,allontanardateognibenedizione.Perché,inqualunquemanierat'andasserolecose,qualunquefortunatuavessi,tienpercertochetuttosaràgastigo,finchétunonabbiaperdonatoinmanieradanonpotermaipiùdire:iogliperdono.

-Sì,sì,-disseRenzo,tuttocommosso,etuttoconfuso:capiscochenongliavevomaiperdonatodavvero;capiscochehoparlatodabestia,enondacristiano:eora,conlagraziadelSignore,sì,gliperdonopropriodicuore.

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-Esetulovedessi?

-PreghereiilSignoredidarpazienzaame,editoccareilcuorealui.

-TiricorderesticheilSignorenoncihadettodiperdonarea'nostrinemici,cihadettod'amarli?Tiricorderestich'Eglilohaamatoasegnodimorirperlui?

-Sì,colsuoaiuto.

-Ebbene,vieniconme.Haidetto:lotroverò;lotroverai.Vieni,evedraiconchitupotevitenerodio,achipotevidesiderardelmale,volerglienefare,soprachevitatuvolevifardapadrone.

E,presalamanodiRenzo,estrettalacomeavrebbepotutofareungiovinesano,simosse.Quello,senzaosardidomandaraltro,gliandòdietro.

Dopopochipassi,ilfratesifermòvicinoall'aperturad'unacapanna,fissògliocchiinvisoaRenzo,conunmistodigravitàeditenerezza;elocondussedentro.

Laprimacosachesivedeva,nell'entrare,eraun infermosedutosullapaglianel fondo;un infermoperònonaggravato,echeanzipotevaparervicinoallaconvalescenza; ilquale,visto ilpadre, tentennò la testa,comeaccennandodino: ilpadreabbassò lasua,conunattodi tristezzaedirassegnazione.Renzointanto,girando,conunacuriositàinquieta,losguardosuglialtrioggetti,videtreoquattroinfermi,nedistinseunodaunapartesurunamaterassa,involtatoinunlenzolo,conunacappasignorile indosso,aguisadicoperta: lofissò,riconobbedonRodrigo,efeceunpassoindietro;mail frate, facendoglidinuovosentirfortementelamanoconcuiloteneva,lotiròappièdelcovile,e,stesavisopral'altramano,accennavacolditol'uomochevigiaceva.

Staval'infelice,immoto;spalancatigliocchi,masenzasguardo;pallidoilvisoesparsodimacchienere;nereedenfiatelelabbra:l'avrestedettoilvisod'uncadavere,seunacontrazioneviolentanonavessereso testimoniod'unavita tenace. Ilpettosisollevavadiquando inquando,conunrespiroaffannoso; ladestra,fuordellacappa,lopremevavicinoalcuore,conunostringereaduncodelledita,lividetutte,esullapuntanere.

-Tuvedi!-disseilfrate,convocebassaegrave.-Puòessergastigo,puòessermisericordia.Ilsentimentochetuproveraioraperquest'uomochet'haoffeso,sì;lostessosentimento,ilDio,chetupurehaioffeso,avràperteinquelgiorno.Benedicilo,eseibenedetto.Daquattrogiornièquicometulovedi,senzadarsegnodisentimento.Forse ilSignoreèprontoaconcedergliun'oradi ravvedimento;mavolevaessernepregatoda te: forsevuoleche tune lopreghiconquellainnocente;forseserbalagraziaallatuasolapreghiera,allapreghierad'uncuoreafflittoerassegnato.Forselasalvezzadiquest'uomoelatuadipendeoradate,dauntuosentimentodiperdono,dicompassione...d'amore!

Tacque;e,giuntelemani,chinòilvisosopradiesse,epregò:Renzofecelostesso.

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Eranodapochimomentiinquellapositura,quandoscoccòlacampana.Simosserotutt'edue,comediconcerto;euscirono.Nél'unofecedomande,nél'altroproteste:ilorovisiparlavano.

-Va'ora,-ripreseilfrate,-va'preparato,siaaricevereunagrazia,siaafareunsacrifizio;alodarDio,qualunquesial'esitodelletuericerche.Equalunquesia,vieniadarmenenotizia;noiloloderemoinsieme.

Qui,senzadiraltro,sisepararono;unotornòdond'eravenuto;l'altros'avviòallacappella,chenoneralontanapiùd'uncentopassi.

CapitoloXXXVI

ChiavrebbemaidettoaRenzo,qualcheoraprima,che,nelforted'unatalricerca,alcominciarde'momentipiùdubbiosiepiùdecisivi,ilsuocuoresarebbestatodiviso traLuciaedonRodrigo?Eppureera così:quella figuravenivaamischiarsi con tutte l'immagini careo terribili che la speranzao il timoreglimettevandavantiavicenda,inqueltragitto;leparolesentiteappièdiquelcovile,sicacciavanotraisìeino,ond'eracombattutalasuamente;enonpotevaterminareunapreghieraperl'esitofelicedelgrancimento,senzaattaccarciquellacheavevaprincipiatalà,echeloscoccodellacampanaavevatroncata.

La cappella ottangolare che sorge, elevata d'alcuni scalini, nel mezzo del lazzeretto, era, nella sua costruzione primitiva, aperta da tutti i lati, senz'altrosostegnochedipilastriedicolonne,unafabbrica,perdircosì,traforata:inognifacciataunarcotradueintercolunni;dentrogiravaunporticointornoaquellachesidirebbepiùpropriamentechiesa,noncompostached'ottoarchi,rispondentiaquellidellefacciate,consopraunacupola;dimanierachel'altareerettonelcentro,potevaesservedutodaognifinestradellestanzedelrecinto,equasidaognipuntodelcampo.Ora,convertitol'edifizioatutt'altr'uso,ivanidellefacciatesonmurati;mal'anticaossatura,rimastaintatta,indicachiaramentel'anticostato,el'anticadestinazionediquello.

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Renzos'eraappenaavviato, chevide ilpadreFelicecomparirenelporticodellacappella,eaffacciarsi sull'arcodimezzodel latocheguardaverso lacittà;davantialqualeeraradunatalacomitiva,alpiano,nellastradadimezzo;esubitodalsuocontegnos'accorsecheavevacominciatalapredica.

Giròperquelleviottole,perarrivareallacodadell'uditorio,comeglierastatosuggerito.Arrivatoci,sifermòchetocheto,loscorsetuttoconlosguardo;manonvedevadi làaltrocheun folto,direiquasiunselciatodi teste.Nelmezzo,cen'erauncertonumerocopertedi fazzoletti,odiveli: inquellaparte ficcòpiùattentamente gli occhi;ma, non arrivando a scoprirci dentro nulla di più, gli alzò anche lui dove tutti tenevan fissi i loro. Rimase tocco e compuntodallavenerabilfiguradelpredicatore;e,conquelcheglipotevarestard'attenzioneinuntalmomentod'aspettativa,sentìquestapartedelsolenneragionamento.

-Diamounpensieroaimilleemillechesonouscitidi là -;e,colditoalzatosopra laspalla,accennavadietrosé laportachemettealcimiterodettodisanGregorio, ilqualealloraeratutto,sipuòdire,unagranfossa:-diamointornoun'occhiataaimilleemillecherimangonqui, troppoincertididovesianperuscire; diamo un'occhiata a noi, così pochi, che n'usciamo a salvamento. Benedetto il Signore! Benedetto nella giustizia, benedetto nella misericordia!benedettonellamorte,benedettonellasalute!benedettoinquestasceltachehavolutofardinoi!Oh!perchél'havoluto,figliuoli,senonperserbarsiunpiccolpopolocorrettodall'afflizione,e infervoratodallagratitudine?senona fineche,sentendoorapiùvivamente,che lavitaèunsuodono,ne facciamoquellastima chemerita una cosa data da Lui, l'impieghiamo nell'opere che si possono offrire a Lui? se non a fine che lamemoria de' nostri patimenti ci rendacompassionevoliesoccorrevoliainostriprossimi?Questiintanto,incompagniade'qualiabbiamopenato,sperato,temuto;traiqualilasciamodegliamici,de'congiunti;echetuttisonpoifinalmentenostrifratelli;quellitraquesti,checivedrannopassareinmezzoaloro,mentreforsericeverannoqualchesollievonelpensarechequalchedunoescepursalvodiqui,ricevanoedificazionedalnostrocontegno.Diononvogliachepossanovedereinnoiunagioiarumorosa,unagioiamondanad'averescansataquellamorte,conlaqualeessistannoancordibattendosi.Vedanochepartiamoringraziandopernoi,epregandoperloro;epossandire:anchefuordiqui,questisiricorderannodinoi,continuerannoapregarepernoimeschini.Cominciamodaquestoviaggio,da'primipassichesiamperfare,unavitatuttadicarità.Quellichesonotornatinell'anticovigore,dianounbracciofraternoaifiacchi;giovani,sosteneteivecchi;voichesieterimastisenzafigliuoli,vedete,intornoavoi,quantifigliuolirimastisenzapadre!siateloperloro!Equestacarità,ricoprendoivostripeccati,raddolciràancheivostridolori.

Quiunsordomormorìodigemiti,unsinghiozzìocheandavacrescendonell'adunanza,fusospesoauntratto,nelvedereilpredicatoremettersiunacordaalcollo,ebuttarsiinginocchio:esistavaingransilenzio,aspettandoquelchefosseperdire.

-Perme,-disse,-epertuttiimieicompagni,che,senzaalcunnostromerito,siamostatisceltiall'altoprivilegiodiservirCristoinvoi;iovichiedoumilmenteperdonosenonabbiamodegnamenteadempitounsìgranministero.Selapigrizia,sel'indocilitàdellacarneciharesimenoattentiallevostrenecessità,menprontiallevostrechiamate; seun'ingiusta impazienza, seuncolpevol tediociha fattiqualchevolta comparirvidavanti conunvoltoannoiatoe severo; sequalchevoltailmiserabilepensierochevoiavestebisognodinoi,cihaportatianontrattarvicontuttaquell'umiltàchesiconveniva,selanostrafragilitàcihafattitrascorrereaqualcheazionechevisiastatadiscandolo;perdonateci!CosìDiorimettaavoiognivostrodebito,evibenedica-.E,fattosull'udienzaungransegnodicroce,s'alzò.

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Noiabbiampotutoriferire,senonlepreciseparole,ilsensoalmeno,iltemadiquellecheproferìdavvero;malamanieraconcuifurondettenonècosadapotersidescrivere.Era lamanierad'unuomochechiamavaprivilegioquellodiservirgliappestati,perché lo tenevaper tale;checonfessavadinonavercidegnamentecorrisposto,perchésentivadinonavercicorrispostodegnamente;chechiedevaperdono,perchéerapersuasod'avernebisogno.Malagenteches'eravedutid'intornoque'cappuccininonoccupatid'altrochediservirla,etantin'avevavedutimorire,equellocheparlavapertutti,sempreilprimoallafatica,comenell'autorità,senonquandos'eratrovatoancheluiinfindimorte;pensateconchesinghiozzi,conchelacrimerisposeataliparole.Ilmirabilfratepresepoiunagrancrocech'eraappoggiataaunpilastro,selainalberòdavanti,lasciòsull'orlodelporticoesterioreisandali,scesegliscalini,e,tralafollacheglifecerispettosamentelargo,s'avviòpermettersiallatestadiessa.

Renzo,tuttolacrimoso,népiùnémenochesefossestatounodiquelliacuierachiestoquelsingolareperdono,siritiròanchelui,eandòamettersidifiancoaunacapanna;estettelìaspettando,mezzonascosto,conlapersonaindietroelatestaavanti,congliocchispalancati,conunagranpalpitaziondicuore,mainsiemeconunacertanuovaeparticolarefiducia,nata,cred'io,dallatenerezzachegliavevaispiratalapredica,elospettacolodellatenerezzagenerale.

Ed ecco arrivare il padre Felice, scalzo, con quella corda al collo, con quella lunga e pesante croce alzata; pallido e scarno il viso, un viso che spiravacompunzioneinsiemeecoraggio;apassolento,marisoluto,comedichipensasoltantoarisparmiarel'altruidebolezza;eintuttocomeunuomoacuiundipiùdifaticheedidisagidesselaforzadisostenereitantinecessarieinseparabilidaquelsuoincarico.Subitodopolui,venivanoifanciullipiùgrandini,scalziunagran parte, ben pochi interamente vestiti, chi affatto in camicia. Venivan poi le donne, tenendo quasi tutte per la mano una bambina, e cantandoalternativamente ilMiserere; e il suono fiacco di quelle voci, il pallore e la languidezza di que' visi eran cose da occupar tutto di compassione l'animo dichiunquesi fosse trovato lìcomesemplicespettatore.MaRenzoguardava,esaminava,di fila in fila,diviso inviso,senzapassarneuno;ché laprocessioneandavatantoadagio,dadarglienetuttoilcomodo.Passaepassa;guardaeguarda;sempreinutilmente:davaqualcheocchiatadicorsaallefilecherimanevanoancora indietro:sonoormaipoche;siamoall'ultima;sonpassate tutte; furontuttivisisconosciuti.Con lebracciaciondoloni,econ la testapiegatasurunaspalla,accompagnòconl'occhioquellaschiera,mentreglipassavadavantiquelladegliuomini.Unanuovaattenzione,unanuovasperanzaglinacquenelveder,dopoquesti,comparirealcunicarri,sucuieranoiconvalescentichenoneranoancorainistatodicamminare.Lìledonnevenivanl'ultime;eiltrenoandavacosìadagiocheRenzopotéugualmenteesaminarletutte,senzacheglienesfuggisseuna.Mache?esaminailprimocarro,ilsecondo,ilterzo,eviadiscorrendo,sempre con la stessa riuscita, fino a uno, dietro al quale non veniva più che un altro cappuccino, con un aspetto serio, e con un bastone inmano, comeregolatoredellacomitiva.EraquelpadreMichelecheabbiamdettoesserestatodatopercompagnonelgovernoalpadreFelice.

Cosìsvanìaffattoquellacarasperanza;e,andandosene,nonsoloportòviailconfortocheavevarecato,ma,comeaccadelepiùvolte,lasciòl'uomoinpeggiorestatodiprima.Ormaiquelchecipotevaesserdimeglio,eraditrovarLuciaammalata.Pure,all'ardored'unasperanzapresentesottentrandoquellodeltimorecresciuto,ilpoverinos'attaccòcontutteleforzedell'animoaqueltristoedebolefilo;entrònellacorsia,es'incamminòdaquellapartedidoveeravenutalaprocessione.Quandofuappièdellacappella,andòainginocchiarsisull'ultimoscalino;elìfeceaDiounapreghiera,o,perdirmeglio,unaconfusionediparolearruffate,difrasiinterrotte,d'esclamazioni,d'istanze,dilamenti,dipromesse:unodique'discorsichenonsifannoagliuomini,perchénonhannoabbastanzapenetrazioneperintenderli,népazienzaperascoltarli;nonsongrandiabbastanzapersentirnecompassionesenzadisprezzo.

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S'alzòalquantopiùrincorato;giròintornoallacappella;sitrovònell'altracorsiachenonavevaancoraveduta,echeriuscivaall'altraporta;dopopochipassi,vide lostecconatodicuigliavevaparlato il frate,mainterrottoquae là,appuntocomequestoavevadetto;entròperunadiquelleaperture,esi trovònelquartieredelledonne.Quasialprimopassochefece,videinterrauncampanello,diquellicheimonattiportavanoaunpiede;glivenneinmentecheuntalestrumentoavrebbepotutoservirglicomedipassaportolàdentro;loprese,guardòsenessunologuardava,eselolegòcomeusavanquelli.Esimisesubitoallaricerca, aquella ricerca, che,per laquantità soladegli oggetti sarebbe stata fieramentegravosa, quand'anchegli oggetti fossero stati tutt'altri; cominciò ascorrerconl'occhio,anziacontemplarnuovemiserie,cosìsimiliinparteallegiàvedute,inpartecosìdiverse:ché,sottolastessacalamità,eraquiunaltropatire,perdircosì,unaltrolanguire,unaltrolamentarsi,unaltrosopportare,unaltrocompatirsiesoccorrersiavicenda;era,inchiguardasse,un'altrapietàeunaltroribrezzo.

Avevagiàfattononsoquantastrada,senzafruttoesenzaaccidenti;quandosisentìdietrolespalleun-oh!-unachiamata,cheparevadirettaalui.Sivoltòevide,aunacertadistanza,uncommissario,chealzòunamano,accennandoproprioalui,egridando:-lànellestanze,chéc'èbisognod'aiuto:quis'èfinitooradisbrattare.

Renzos'avvidesubitoperchivenivapreso,eche il campanelloera lacagionedell'equivoco; sidiededellabestiad'averpensatosolamenteagl'impicci chequell'insegnaglipotevascansare,enonaquellicheglipotevatirareaddosso;mapensònellostessotempoallamanieradisbrigarsisubitodacolui.Glifecereplicatamenteeinfrettauncennocolcapo,comeperdirecheavevainteso,echeubbidiva;esilevòdallasuavista,cacciandosidaunapartetralecapanne.

Quandogliparved'essereabbastanzalontano,pensòanchealiberarsidallacausadelloscandolo; e, per far quell'operazione senz'essere osservato, andò amettersiinunpiccolospaziotraduecapannechesivoltavan,perdircosì,laschiena.Sichinaperlevarsiilcampanello,estandocosìcolcapoappoggiatoallaparetedipagliad'unadellecapanne,gliviendaquellaall'orecchiounavoce...Ohcielo!èpossibile?Tuttalasuaanimaèinquell'orecchio: larespirazioneèsospesa...Sì!sì!èquellavoce!...-Pauradiche?-dicevaquellavocesoave:-abbiampassatobenaltrocheuntemporale.Chicihacustoditefinora,cicustodiràancheadesso.

SeRenzononcacciòunurlo,nonfupertimoredifarsiscorgere,fuperchénonn'ebbeilfiato.Glimancaronleginocchia,glis'appannòlavista;mafuunprimomomento;alsecondo,eraritto,piùdesto,piùvigorosodiprima;intresaltigiròlacapanna,fusull'uscio,videcoleicheavevaparlato,lavidelevata,chinatasopraunlettuccio.Sivoltaessaalrumore;guarda,crededitravedere,disognare;guardapiùattenta,egrida:-ohSignorbenedetto!

-Lucia!v'hotrovata!vitrovo!sietepropriovoi!sieteviva!esclamòRenzo,avanzandosi,tuttotremante.

-OhSignorbenedetto!-replicò,ancorpiùtremante,Lucia:-voi?checosaèquesta!inchemaniera?perché?Lapeste!

-L'hoavuta.Evoi...?

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-Ah!...anch'io.Edimiamadre...?

-Nonl'hovista,perchéèaPasturo;credoperòchestiabene.Mavoi...comesieteancorapallida!comeparetedebole!Guaritaperò,sieteguarita?

-IlSignorem'havolutolasciareancoraquaggiù.AhRenzo!perchésietevoiqui?

-Perché?-disseRenzoavvicinandoselesemprepiù:-midomandateperché?Perchécidovevovenire?Avetebisognochevelodica?Chihoioacuipensi?NonmichiamopiùRenzo,io?NonsietepiùLucia,voi?

-Ahcosadite!cosadite!Manonv'hafattoscriveremiamadre...?

-Sì:purtroppom'hafattoscrivere.Bellecosedafarescrivereaunpoverodisgraziato,tribolato,ramingo,aungiovineche,dispettialmeno,nonven'avevamaifatti!

-MaRenzo!Renzo!giacchésapevate...perchévenire?perché?

-Perchévenire!OhLucia!perchévenire,midite?Dopotantepromesse!Nonsiampiùnoi?Nonviricordatepiù?Checosacimancava?

-OhSignore!-esclamòdolorosamenteLucia,giungendolemani,ealzandogliocchialcielo:-perchénonm'avetefattalagraziaditirarmiaVoi...!OhRenzo!cos'avetemaifatto?Ecco;cominciavoasperareche...coltempo...misareidimenticata...

-Bellasperanza!bellecosedadirmelepropriosulviso!

-Ah,cos'avetefatto!Einquestoluogo!traquestemiserie!traquestispettacoli!quidovenonsifaaltrochemorire,avetepotuto...!

-Quellichemoiono,bisognapregareIddioperloro,esperarecheanderannoinunbuonluogo;manonègiusto,néancheperquesto,chequellichevivonoabbianoaviverdisperati...

-Ma,Renzo!Renzo!voinonpensateaquelchedite.UnapromessaallaMadonna!...Unvoto!

-Eiovidicochesonpromessechenoncontannulla.

-OhSignore!Cosadite?Dovesietestatoinquestotempo?Conchiavetetrattato?Comeparlate?

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-Parlodabuoncristiano;edellaMadonnapensomeglioiochevoi;perchécredochenonvuolpromesseindannodelprossimo.SelaMadonnaavesseparlato,oh,allora!Macos'èstato?unavostra idea.SapetecosadovetepromettereallaMadonna?Prometteteleche laprima figliacheavremo, lemetteremonomeMaria:chéquestosonquianch'ioaprometterlo:questesoncosechefannobenpiùonoreallaMadonna:questesondivozionichehannopiùcostrutto,enonportandannoanessuno.

-Nono;nonditecosì:nonsapetequellochevidite:non losapetevoicosasia fareunvoto:noncisietestatovoi inquelcaso:nonaveteprovato.Andate,andate,peramordelcielo!

Esiscostòimpetuosamentedalui,tornandoversoillettuccio.

-Lucia!-disseRenzo,senzamoversi:-ditemialmeno,ditemi:senonfossequestaragione...sarestelastessaperme?

-Uomosenzacuore!-risposeLucia,voltandosi,erattenendoastentolelacrime:-quandom'avestefattedirdelleparoleinutili,delleparolechemifarebberomale,delleparolechesarebbero forsepeccati, sarestecontento?Andate,ohandate!dimenticatevidime: sivedechenoneravamodestinati!Ci rivedremolassù:giànoncisidevestarmoltoinquestomondo.Andate;cercatedifarsapereamiamadrechesonguarita,cheanchequiDiom'hasempreassistita,chehotrovatoun'animabuona,questabravadonna,chemifadamadre;ditelechesperocheleisaràpreservatadaquestomale,echecirivedremoquandoDiovorrà,ecomevorrà...Andate,peramordelcielo,enonpensateame...senonquandopreghereteilSignore.

E,comechinonhapiùaltrodadire,névuolsentiraltro,comechivuolsottrarsiaunpericolo,siritiròancorpiùvicinoal lettuccio,dov'eraladonnadicuiavevaparlato.

-Sentite,Lucia,sentite!-disseRenzo,senzaperòaccostarseledipiù.

-No,no;andatepercarità!

-Sentite:ilpadreCristoforo...

-Che?

-Èqui.

-Qui?dove?Comelosapete?

-Glihoparlatopocofa;sonostatounpezzoconlui:eunreligiosodellasuaqualità,mipare...

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-Èqui!perassistereipoveriappestati,sicuro.Malui?l'haavutalapeste?

-AhLucia!hopaura,hopaurapurtroppo...-ementreRenzoesitavacosìaproferirlaparoladolorosaperlui,echedovevaesserlotantoaLucia,questas'erastaccatadinuovodallettuccio,esiravvicinavaalui:-hopaurachel'abbiaadesso!

-Ohpoverosant'uomo!Macosadico,pover'uomo?Poverinoi!Com'è?èaletto?èassistito?

-Èlevato,gira,assisteglialtri;maselovedeste,checolorecheha,comesiregge!Sen'èvistitantietanti,chepurtroppo...nonsisbaglia!

-Ohpoverinoi!Eèproprioqui!

-Qui,epocolontano:pocopiùchedacasavostraacasamia...seviricordate...!

-OhVergineSantissima!

-Bene,pocopiù.Epensateseabbiamparlatodivoi!M'hadettodellecose...Esesapestecosam'hafattovedere!Sentirete;maoravogliocominciareadirviquelchem'hadettoprima,lui,conlasuapropriabocca.M'hadettochefacevobeneavenirviacercare,echealSignoreglipiacecheungiovinetratticosì,em'avrebbeaiutatoafarchevitrovassi;comeèpropriostatolaverità:magiàèunsanto.Sicché,vedete!

-Ma,sehaparlatocosì,èperchéluinonsa...

-Chevoletechesappialuidellecosecheavetefattevoidivostratesta,senzaregolaesenzailpareredinessuno?Unbrav'uomo,unuomodigiudizio,comeèlui,nonvaapensarcosediquestasorte.Maquelchem'hafattovedere!-Equiraccontòlavisitafattaaquellacapanna:Lucia,quantunqueisuoisensieilsuoanimo,avessero,inquelsoggiorno,dovutoavvezzarsiallepiùfortiimpressioni,stavatuttacompresad'orroreedicompassione.

-Eanchelì,-proseguìRenzo,-haparlatodasanto:hadettocheilSignoreforsehadestinatodifarlagraziaaquelmeschino...(oranonpotreipropriodargliunaltronome)...cheaspettadiprenderloinunbuonpunto;mavuolechenoipreghiamoinsiemeperlui...Insieme!aveteinteso?

-Sì,sì;lopregheremo,ognunodoveilSignoreciterrà:leorazionilesamettereinsiemeLui.

-Masevidicolesueparole...!

-MaRenzo,luinonsa...

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-Manoncapiteche,quandoèunsantocheparla,èilSignorechelofaparlare?echenonavrebbeparlatocosì,senondovesseesserpropriocosì?...El'animadiquelpoverino?Iohobensìpregato,epregheròperlui:dicuorehopregato,propriocomesefossestatoperunmiofratello.Macomevoletechestianelmondodilà,ilpoverino,sediquanons'accomodaquestacosa,senonèdisfattoilmalechehafattolui?Chesevoiintendetelaragione,alloratuttoècomeprima:quelcheèstatoèstato:luihafattolasuapenitenzadiqua...

-No,Renzo,no:ilSignorenonvuolechefacciamodelmale,perfarLuimisericordia.LasciatefareaLui,perquesto:noi,ilnostrodovereèdipregarlo.S'iofossimortaquellanotte,nongliavrebbedunquepotutoperdonare?Esenonsonmorta,sesonostataliberata...

-Evostramadre,quellapoveraAgnese,chem'hasemprevolutotantobene,echesistruggevatantodivedercimaritoemoglie,nonvel'hadettoancheleichel'èun'ideastorta?Lei,chev'hafattointenderlaragioneanchedell'altrevolte,perché,incertecose,pensapiùgiustodivoi...

-Miamadre!voletechemiamadremidesseilpareredimancareaunvoto!Ma,Renzo!nonsieteinvoi.

-Oh!voletecheveladica?Voialtredonne,questecosenonlepotetesapere.IlpadreCristoforom'hadettochetornassidaluiaraccontarglisev'avevotrovata.Vo:losentiremo:quelchediràlui...

-Sì,sì;andatedaquelsant'uomo;diteglichepregoperlui,echepreghiperme,chen'hobisognotantotanto!Ma,peramordelcielo,perl'animavostra,perl'animamia,nonvenitepiùqui,afarmidelmale,a...tentarmi.IlpadreCristoforo,luisapràspiegarvilecose,efarvitornareinvoi;luivifaràmettereilcuoreinpace.

-Ilcuoreinpace!Oh!questo,levatevelodallatesta.Giàmel'avetefattascriverequestaparolaccia;esoioquelchem'hafattopatire;eoraaveteancheilcuoredidirmela.Eioinvecevidicochiaroetondocheilcuoreinpacenonlometteròmai.Voivoletedimenticarvidime;eiononvogliodimenticarmidivoi.Eviprometto,vedete,che,semifateperdereilgiudizio,nonloracquistopiù.Aldiavoloilmestiere,aldiavolo labuonacondotta!Voletecondannarmiaesserearrabbiatopertuttalavita;edaarrabbiatoviverò...Equeldisgraziato!LosailSignoreseglihoperdonatodicuore;mavoi...Voletedunquefarmipensarepertuttalavitachesenoneralui...?Lucia!avetedettoch'iovidimentichi:ch'iovidimentichi!Comedevofare?Achicredetech'iopensassiintuttoquestotempo?...Edopo tantecose!dopo tantepromesse!Cosav'ho fatto io,dopocheci siamo lasciati?Perchéhopatito,mi trattatecosì?perchéhoavutodelledisgrazie?perchélagentedelmondom'haperseguitato?perchéhopassatotantotempofuoridicasa,tristo,lontanodavoi?perché,alprimomomentochehopotuto,sonvenutoacercarvi?

Lucia,quandoilpiantolepermisediformarparole,esclamò,giungendodinuovolemani,ealzandoalcielogliocchipregnidilacrime:-oVerginesantissima,aiutatemivoi!Voisapeteche,dopoquellanotte,unmomentocomequestononl'homaipassato.M'avetesoccorsaallora;soccorretemiancheadesso!

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-Sì,Lucia;fatebened'invocarlaMadonna;maperchévoletecrederecheLeicheètantobuona,lamadredellemisericordie,possaaverpiaceredifarcipatire...me almeno... per una parola scappata in un momento che non sapevate quello che vi dicevate? Volete credere che v'abbia aiutata allora, per lasciarciimbrogliatidopo?...Sepoiquestafosseunascusa;seèch'iovisiavenutoinodio...ditemelo...parlatechiaro.

-Percarità,Renzo,percarità,per ivostripoverimorti, finitela, finitela;nonmi fatemorire...Nonsarebbeunbuonmomento.AndatedalpadreCristoforo;raccomandatemialui,nontornatepiùqui,nontornatepiùqui.

-Vo;mapensatesenonvogliotornare!Tornereisefosseincapoalmondo,tornerei-.Edisparve.

Luciaandòasedere,opiuttostosilasciòcadereinterra,accantoallettuccio;e,appoggiataaquellolatesta,continuòapiangeredirottamente.Ladonna,chefinalloraerastataaocchieorecchiaperti,senzafiatare,domandòcosafossequell'apparizione,quellacontesa,questopianto.Maforse il lettoredomandadalcantosuochifossecostei;e,persoddisfarlo,noncivorranno,néanchequi,troppeparole.

Eraun'agiatamercantessa,diforsetrent'anni.Nellospaziodipochigiorni,s'eravistomorireincasailmaritoetuttiifigliuoli:dilìapoco,venutalelapesteanchealei,erastatatrasportataallazzeretto,emessainquellacapannuccia,neltempocheLucia,dopoaversuperata,senzaavvedersene,lafuriadelmale,ecambiate,ugualmentesenzaavvedersene,piùcompagne,cominciavaariaversi,eatornareinsé;ché,findalprincipiodellamalattia,trovandosiancoraincasadidonFerrante,erarimastacomeinsensata.Lacapannanonpotevacontenerecheduepersone:etraquestedue,afflitte,derelitte,sbigottite,sole intantamoltitudine,eraprestonataun'intrinsichezza,un'affezione,cheappenasarebbepotutaveniredaunlungovivereinsieme.Inpocotempo,Luciaerastataingradodipoteraiutarl'altra,ches'eratrovataaggravatissima.Orachequestapureerafuoridipericolo,sifacevanocompagniaecoraggioeguardiaavicenda;s'eranpromessedinonuscirdallazzeretto,senoninsieme;eavevanpresialtriconcertipernonsepararsineppurdopo.Lamercantessache,avendolasciataincustodiad'unsuofratellocommissariodellaSanità,lacasaeilfondacoelacassa,tuttobenfornito,erapertrovarsisolaetristapadronadimoltopiùdiquelchelebisognassepervivercomodamente,volevatenerLuciaconsé,comeunafigliuolaounasorella.Luciaavevaaderito,pensateconchegratitudineperlei,eper laProvvidenza;masoltanto finchepotesseavernuovedi suamadre,e sapere, comesperava, lavolontàdiessa.Del resto, riservatacom'era,nédellapromessadellosposalizio,nédell'altresueavventurestraordinarie,nonavevamaidettaunaparola.Maora,inuncosìgranribollimentod'affetti,avevaalmentantobisognodisfogarsi,quantol'altradesideriodisentire.E,strettacontutt'eduelemaniladestradilei,simisesubitoasoddisfarealladomanda,senz'altroritegno,chequellochelefacevanoisinghiozzi.

Renzo intanto trottava verso il quartiere del buon frate. Con un po' di studio, e non senza dover rifare qualche pezzetto di strada, gli riuscì finalmented'arrivarci.Trovòlacapanna; luinonce lotrovò;ma,ronzandoecercandonelcontorno, lovide inunabaracca,che,piegatoaterra,equasibocconi,stavaconfortandounmoribondo.Sifermòlì,aspettandoinsilenzio.Pocodopo,lovidechiudergliocchiaquelpoverino,poimettersiinginocchio,farorazioneunmomento,ealzarsi.Allorasimosse,egliandòincontro

-Oh!-disseilfrate,vistolovenire;-ebbene?

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-Lac'è:l'hotrovata!

-Inchestato?

-Guarita,oalmenolevata.

-SiaringraziatoilSignore!

-Ma...-disseRenzo,quandoglifuvicinodapoterparlarsottovoce:-c'èunaltroimbroglio.

-Cosac'è?

-Vogliodireche...Giàleilosacomeèbuonaquellapoveragiovine;maallevolteèunpo'fissanellesueidee.Dopotantepromesse,dopotuttoquellochesaanchelei,oradicechenonmipuòsposare,perchédice,chesoio?che,quellanottedellapaura,s'èscaldatalatesta,es'è,comeadire,votataallaMadonna.Cosesenzacostrutto,n'èvero?Cosebuone,chihalascienzaeilfondamentodafarle,mapernoigenteordinaria,chenonsappiamobenecomesidevonfare...n'èverochesoncosechenonvalgono?

-Dimmi:èmoltolontanadiqui?

-Ohno:pochipassidilàdallachiesa.

-Aspettamiquiunmomento,-disseilfrate:-epoicianderemoinsieme.

-Vuoldirecheleilefaràintendere...

-Nonsonulla,figliuolo;bisognach'iosentalei.

-Capisco,-disseRenzo,estettecongliocchifissiaterra,econlebracciaincrociatesulpetto,amasticarsilasuaincertezza,rimastaintera.IlfrateandòdinuovoincercadiquelpadreVittore,lopregòdisupplireancoraperlui,entrònellasuacapanna,n'uscìconlasportainbraccio,tornòdaRenzo,glidisse:-andiamo-;eandòinnanzi,avviandosiaquellatalcapanna,dove,qualchetempoprima,eranoentratiinsieme.Questavolta,entròsolo,edopounmomentoricomparve,edisse:-niente!Preghiamo;preghiamo-.Poiriprese:-ora,conducimitu.

Esenzadiraltro,s'avviarono.

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Il tempo s'era andato sempre più rabbuiando, e annunziava ormai certa e poco lontana la burrasca. De' lampi fitti rompevano l'oscurità cresciuta, elumeggiavanod'unchiaroreistantaneoilunghissimitettiegliarchide'portici,lacupoladellacappella,ibassicomignolidellecapanne;eituoniscoppiaticonistrepito repentino, scorrevano rumoreggiandodall'unaall'altra regionedel cielo.Andava innanzi il giovine, attentoalla strada, conunagrand'impazienzad'arrivare,erallentandoperòilpasso,permisurarloalleforzedelcompagno;ilquale,stancodallefatiche,aggravatodalmale,oppressodall'afa,camminavastentatamente,alzandoognitantoalcielolafacciasmunta,comepercercareunrespiropiùlibero.

Renzo,quandovidelacapanna,sifermò,sivoltòindietro,disseconvocetremante:-èqui.

Entrano...-Eccoli!-gridaladonnadellettuccio.Luciasivolta,s'alzaprecipitosamente,vaincontroalvecchio,gridando:-ohchivedo!OpadreCristoforo!

-Ebbene,Lucia!daquanteangustiev'haliberatailSignore!Doveteesserbencontentad'aversempresperatoinLui.

-Ohsì!Malei,padre?Poverame,comeècambiato!Comesta?dica:comesta?

-ComeDiovuole,ecome,persuagrazia,voglioanch'io,rispose,convoltosereno,ilfrate.E,tiratalainuncanto,soggiunse:-sentite:iononpossorimanerquichepochimomenti.Sietevoidispostaaconfidarviinme,comealtrevolte?

-Oh!nonèleisempreilmiopadre?

-Figliuola,dunque;cos'ècodestovotochem'hadettoRenzo?

-ÈunvotochehofattoallaMadonna...oh!inunagrantribolazione!...dinonmaritarmi.

-Poverina!Maavetepensatoallora,ch'eravatelegatadaunapromessa?

-TrattandosidelSignoreedellaMadonna!...noncihopensato.

-IlSignore,figliuola,gradisceisagrifizi,l'offerte,quandolefacciamodelnostro.Èilcuorechevuole,èlavolontà:mavoinonpotevateoffrirglilavolontàd'unaltro,alqualev'eravategiàobbligata.

-Hofattomale?

-No,poverina,nonpensateaquesto: iocredoanziche laVerginesantaavràgradita l'intenzionedelvostrocuoreafflitto,e l'avràoffertaaDiopervoi.Maditemi;nonvisietemaiconsigliataconnessunosuquestacosa?

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-Iononpensavochefossemale,dadovermeneconfessare:equelpocobenechesipuòfare,sisachenonbisognaraccontarlo.

-NonavetenessunaltromotivochevitrattengadalmantenerlapromessacheavetefattaaRenzo?

-Inquantoaquesto...perme...chemotivo...?Nonpotreipropriodire...-risposeLucia,conun'esitazionecheindicavatutt'altrocheun'incertezzadelpensiero;eilsuovisoancorascoloritodallamalattia,fiorìtutt'auntrattodelpiùvivorossore.

-Credetevoi,-ripreseilvecchio,abbassandogliocchi,-cheDiohadataallasuaChiesal'autoritàdirimettereediritenere,secondochetorniinmaggiorbene,idebitiegliobblighichegliuominipossonoavercontratticonLui?

-Sì,chelocredo.

-Orasappiatechenoi,deputatiallacuradell'animeinquestoluogo,abbiamo,pertuttiquellichericorronoanoi,lepiùampiefacoltàdellaChiesa;echeperconseguenza,ioposso,quandovoilochiediate,sciogliervidall'obbligo,qualunquesia,chepossiateavercontrattoacagiondicodestovoto.

-Manonèpeccato tornare indietro,pentirsid'unapromessa fattaallaMadonna? Ioallora l'ho fattapropriodicuore... -disseLucia,violentementeagitatadall'assaltod'unataleinaspettata,bisognapurdiresperanza,edall'insorgereoppostod'unterrorefortificatodatuttiipensieriche,datantotempo,eranlaprincipaleoccupazionedell'animosuo.

-Peccato,figliuola?-disseilpadre:-peccatoilricorrereallaChiesa,echiederealsuoministrochefacciausodell'autoritàcheharicevutodaessa,echeessaharicevutadaDio?Iohovedutoinchemanieravoiduesietestaticondottiadunirvi;e,certo,semaim'èparsocheduefosserounitidaDio,voialtrieravatequelli:oranonvedoperchéDiov'abbiaavolerseparati.Elobenedicochem'abbiadato,indegnocomesono,ilpoterediparlareinsuonome,edirendervilavostraparola.Esevoimichiedetech'iovidichiariscioltadacodestovoto,iononesiteròafarlo;edesideroanzichemelochiediate.

-Allora...!allora...!lochiedo;-disseLucia,conunvoltononturbatopiùchedipudore.

Ilfratechiamòconuncennoilgiovine,ilqualesenestavanelcantuccioilpiùlontano,guardando(giacchénonpotevafaraltro)fissofissoaldialogoincuieratantointeressato;e,quandoquellofulì,disse,avocepiùalta,aLucia:-conl'autoritàchehodallaChiesa,vidichiaroscioltadalvotodiverginità,annullandociòchecipotéessered'inconsiderato,eliberandovidaogniobbligazionechepotesteavernecontratta.

Pensiillettorechesuonofacesseroall'orecchiodiRenzotaliparole.Ringraziòvivamentecongliocchicoluicheleavevaproferite;ecercòsubito,mainvano,quellidiLucia.

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-Tornate,consicurezzaeconpace,aipensierid'unavolta,seguìadirleilcappuccino:-chiedetedinuovoalSignorelegraziecheGlichiedevate,peressereunamogliesanta;econfidatecheveleconcederàpiùabbondanti,dopotantiguai.Etu,-disse,voltandosiaRenzo,-ricordati,figliuolo,cheselaChiesatirendequestacompagna,nonlofaperprocurartiunaconsolazionetemporaleemondana,laquale,seanchepotesseessereintera,esenzamisturad'alcundispiacere,dovrebbefinire inungrandolore,almomentodi lasciarvi;malofaperavviarvitutt'eduesullastradadellaconsolazionechenonavràfine.Amatevicomecompagnidiviaggio,conquestopensierod'averealasciarvi,econlasperanzadiritrovarvipersempre.Ringraziateilcielochev'hacondottiaquestostato,nonpermezzodell'allegrezzeturbolenteepasseggiere,maco'travaglietralemiserie,perdisporviaunaallegrezzaraccoltaetranquilla.SeDioviconcedefigliuoli,abbiate inmirad'allevarliperLui,d'istillar loro l'amorediLuiedi tuttigliuomini;eallora liguideretebeneintutto ilresto.Lucia!v'hadetto, -eaccennavaRenzo,-chihavistoqui?

-Ohpadre,mel'hadetto!

-Voipreghereteperlui!Nonvenestancate.Eanchepermepregherete!...Figliuoli!vogliocheabbiateunricordodelpoverofrate-.Equilevòdallasportaunascatolad'un legnoordinario,matornitae lustrataconunacerta finitezzacappuccinesca;eproseguì: -quidentroc'è il restodiquelpane... ilprimochehochiestopercarità;quelpane,dicuiavetesentitoparlare!Lolascioavoialtri:serbatelo;fatelovedereaivostrifigliuoli.Verrannoinuntristomondo,eintristitempi,inmezzoa'superbiea'provocatori:ditelorocheperdoninosempre,sempre!tutto,tutto!echepreghino,ancheloro,perilpoverofrate!

EporselascatolaaLucia,chelapreseconrispetto,comesifarebbed'unareliquia.Poi,convocepiùtranquilla,riprese:-oraditemi;cheappoggiavetequiinMilano?Dovepensated'andareaalloggiare,appenauscitadiqui?Echivicondurràdavostramadre,cheDiovogliaaverconservatainsalute?

-Questabuonasignoramifaleiintantodamadre:noidueusciremodiquiinsieme,epoiessapenseràatutto.

-Diolabenedica,-disseilfrate,accostandosiallettuccio.

-Laringrazioanch'io, -disse lavedova, -dellaconsolazionechehadataaquestepoverecreature;sebbeneioavessi fattocontodi tenerlasempreconme,questacaraLucia.Malaterròintanto;l'accompagneròioalsuopaese,laconsegneròasuamadre;e,soggiunsepoisottovoce,-vogliofarleioilcorredo.N'hotroppadellaroba;ediquellichedovevangoderlaconme,nonhopiùnessuno!

-Così,-risposeilfrate,-leipuòfareungransacrifizioalSignore,edelbenealprossimo.Nonleraccomandoquestagiovine:giàvedocheècomesua:nonc'èchedalodareilSignore,ilqualesamostrarsipadreanchene'flagelli,eche,colfarletrovareinsieme,hadatouncosìchiarosegnod'amoreall'unaeall'altra.Orsù,ripresepoi,voltandosiaRenzo,eprendendoloperunamano:noiduenonabbiampiùnulladafarqui:ecisiamostatianchetroppo.Andiamo.

-Ohpadre!-disseLucia:-lavedròancora?Iosonoguarita,iochenonfonulladibeneaquestomondo;elei...!

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-Ègiàmoltotempo,-risposecontonoserioedolceilvecchio,-chechiedoalSignoreunagrazia,ebengrande:difinireimieigiorniinserviziodelprossimo.Semelavolesseoraconcedere,hobisognochetuttiquellichehannocaritàperme,m'aiutinoaringraziarlo.Via;dateaRenzolevostrecommissionipervostramadre.

-Raccontatelequelcheaveteveduto,-disseLuciaalpromessosposo:-chehotrovataquiun'altramadre,cheverròconquestapiùprestochepotrò,echespero,speroditrovarlasana.

-Seavetebisognodidanari,-disseRenzo,-hoquituttiquellichem'avetemandati,e...

-No,no,-interruppelavedova:-nehoioanchetroppi.

-Andiamo,-replicòilfrate.

-Arivederci,Lucia...!eanchelei,dunque,quellabuonasignora,-disseRenzo,nontrovandoparolechesignificasseroquellochesentiva.

-ChisacheilSignorecifaccialagraziadirivederciancoratutti!-esclamòLucia.

-SiaEglisempreconvoi,evibenedica,-dissealleduecompagnefraCristoforo;euscìconRenzodallacapanna.

Mancava poco alla sera, e il tempopareva sempre più vicino a risolversi. Il cappuccino esibì di nuovo al giovine di ricoverarlo per quella notte nella suabaracca.-Compagnia,nontenepotròfare,-soggiunse:-maavraidastarealcoperto.

Renzoperòsisentivaunasmaniad'andare;enonsicuravadirimanerpiùalungoinunluogosimile,quandononpotevaprofittarnepervederLucia,enonavrebbeneppurpotutostarseneunpo'colbuonfrate.Inquantoall'oraealtempo,sipuòdirechenotteegiorno,soleepioggia,zeffiroetramontano,erantutt'unoperluiinquelmomento.Ringraziòdunqueilfrate,dicendochevolevaandarpiùprestochefossepossibileincercad'Agnese.

Quandofurononellastradadimezzo,ilfrateglistrinselamano,edisse:-selatrovi,cheDiovoglia!quellabuonaAgnese,salutalaancheinmionome;ealei,eatuttiquellicherimangono,esiricordanodifraCristoforo,dìchepreghinperlui.Diot'accompagni,etibenedicapersempre.

-Ohcaropadre...!cirivedremo?cirivedremo?

-Lassù,spero-.Econquesteparole,sistaccòdaRenzo;ilquale,statolìaguardarlofinchenonl'ebbepersodivista,preseinfrettaversolaporta,dandoadestraeasinistral'ultimeocchiatedicompassioneaquelluogodidolori.C'eraunmovimentostraordinario,uncorrerdimonatti,untrasportardiroba,unaccomodarletendedellebaracche,unostrascicarsidiconvalescentiaquesteeaiportici,perripararsidallaburrascaimminente.

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CapitoloXXXVII

AppenainfattiebbeRenzopassatalasogliadellazzerettoepresoadiritta,perritrovarlaviottoladidov'erasboccatolamattinasottolemura,principiòcomeunagrandinedigoccioloniradieimpetuosi,che,battendoerisaltandosullastradabiancaearida,sollevavanounminutopolverìo;inunmomento,diventaronfitti;eprimachearrivasseallaviottola,lavenivagiùasecchie.Renzo,inveced'inquietarsene,cisguazzavadentro,selagodevainquellarinfrescata,inquelsusurrìo,inquelbrulichìodell'erbeedellefoglie,tremolanti,gocciolanti,rinverdite,lustre;mettevacertirespironilarghiepieni;einquelrisolvimentodellanaturasentivacomepiùliberamenteepiùvivamentequelloches'erafattonelsuodestino.

Ma quanto più schietto e intero sarebbe stato questo sentimento, se Renzo avesse potuto indovinare quel che si vide pochi giorni dopo: che quell'acquaportavaviailcontagio;che,dopoquella,illazzeretto,senoneraperrestituireaiviventituttiiviventicheconteneva,almenononn'avrebbepiùingoiatialtri;che, traunasettimana, sivedrebberoriapertiusciebotteghe,nonsiparlerebbequasipiùchediquarantina;edellapestenonrimarrebbesenonqualcheresticcioloquaelà;quellostrascicocheuntalflagellolasciavasempredietroaséperqualchetempo.

Andavadunqueilnostroviaggiatoreallegramente,senzaaverdisegnatonédove,nécome,néquando,néseavessedafermarsilanotte,premurososoltantodiportarsiavanti,d'arrivarprestoalsuopaese,ditrovarconchiparlare,achiraccontare,soprattuttodipoterprestorimettersiincamminoperPasturo,incercad'Agnese.Andava,conlamentetuttasottosopradallecosediquelgiorno;madisottolemiserie,gliorrori,ipericoli,venivasempreagallaunpensierino:l'hotrovata; è guarita; èmia! E allora faceva uno sgambetto, e con ciò dava un'annaffiata all'intorno, comeun can barbone uscito dall'acqua; qualche volta sicontentavad'una fregatinadimani; e avanti, conpiù ardoredi prima.Guardandoper la strada, raccattava, per dir così, i pensieri, che ci aveva lasciati lamattinaeilgiornoavanti,nelvenire;econpiùpiacerequelliappuntochealloraavevapiùcercatodiscacciare,idubbi,ledifficoltà,trovarla,trovarlaviva,tratantimorti emoribondi! "E l'ho trovata viva!" concludeva. Si rimetteva col pensiero nelle circostanze più terribili di quella giornata; si figurava con quelmartelloinmano:cisaràononcisarà?eunarispostacosìpocoallegra;enonavernemmenoiltempodimasticarla,cheaddossoquellafuriadimattibirboni;equellazzeretto,quelmare!lìtivolevoatrovarla!Eaverlatrovata!Ritornavasuquelmomentoquandofufinitadipassarelaprocessionede'convalescenti:chemomento!checrepacorenontrovarcela!eoranongliene importavapiùnulla.Equelquartieredelledonne!E làdietroaquellacapanna,quandomenosel'aspettava,quellavoce,quellavoceproprio!Evederla,vederlalevata!Mache?c'eraancoraquelnododelvoto,epiùstrettochemai.Scioltoanchequesto.Equell'odiocontrodonRodrigo,quelrodìocontinuocheesacerbavatuttiiguai,eavvelenavatutteleconsolazioni,scomparsoanchequello.Talmentechénonsaprei immaginare una contentezza più viva, se non fosse stata l'incertezza intorno adAgnese, il tristo presentimento intorno al padre Cristoforo, e queltrovarsiancorainmezzoaunapeste.

ArrivòaSesto,sullasera;néparevachel'acquavolessecessare.Ma,sentendosipiùingambechemai,econtantedifficoltàditrovardovealloggiare,ecosìinzuppato,noncipensòneppure.Lasolacosachel'incomodasse,eraungrand'appetito:chéunaconsolazionecomequellagliavrebbefattosmaltirealtrochelapocaminestradelcappuccino.Guardòsetrovasseanchequiunabottegadifornaio;nevideuna;ebbeduepaniconlemolle,econquell'altrecerimonie.Unointascael'altroallabocca,eavanti.

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QuandopassòperMonza,eranottefatta:nonostante,gliriuscìditrovarlaportachemettevasullastradagiusta.Mamenoquesto,che,perdirlaverità,eraungranmerito,poteteimmaginarvicomefossequellastrada,ecomeandassefacendosidimomentoinmomento.Affondata(com'erantutte;edobbiamoaverlodettoaltrove)traduerive,quasiun lettodi fiume,sisarebbeaquell'orapotutadire,senonunfiume,unagoradavvero;eognitantopozze,davolercidelbuonoedelbelloalevarneipiedi,nonchelescarpe.MaRenzon'uscivacomepoteva,senz'attid'impazienza,senzaparolacce,senzapentimenti;pensandocheognipasso,perquantocostasse,loconducevaavanti,echel'acquacesserebbequandoaDiopiacesse,eche,asuotempo,spunterebbeilgiorno,echelastradachefacevaintanto,allorasarebbefatta.

Ediròanchechenoncipensavasenonproprioquandononpotevafardimeno.Erandistrazioniqueste;ilgranlavorodellasuamenteeradiriandarelastoriadique'tristiannipassati:tant'imbrogli,tantetraversìe,tantimomentiincuierastatoperperdereanchelasperanza,efareandataognicosa;edicontrapporcil'immaginazionid'unavvenirecosìdiverso:el'arrivardiLucia,elenozze,eilmettersucasa,eilraccontarsilevicendepassate,etuttalavita.

Come la facesse quando trovava due strade; se quella poca pratica, con quel poco barlume, fossero quelli che l'aiutassero a trovar sempre la buona, o sel'indovinassesempreallaventura,nonvelosapreidire;chéluimedesimo,ilqualesolevaraccontarlasuastoriamoltoperminuto,lunghettamenteanzicheno(etuttoconduceacrederecheilnostroanonimol'avessesentitadaluipiùd'unavolta),luimedesimo,aquestopunto,dicevache,diquellanotte,nonsenerammentavachecomesel'avessepassatainlettoasognare.Ilfattostache,sulfinirdiessa,sitrovòallarivadell'Adda.

Noneramaispiovuto;ma,auncerto tempo,dadiluvioeradiventatapioggia,epoiun'acquerugiola fine fine, chetacheta,ugualuguale: inuvolialtie radistendevanounvelononinterrotto,maleggieroediafano;eillumedelcrepuscolofecevedereaRenzoilpaesed'intorno.C'eradentroilsuo;equelchesentì,aquellavista,nonsisaprebbespiegare.Altrononvisodire,senoncheque'monti,quelResegonevicino,ilterritoriodiLecco,eradiventatotuttocomerobasua.Diedeun'occhiataancheasé,esitrovòunpo'strano,quale,perdir laverità,daquelchesisentiva,s'immaginavagiàdidoverparere:sciupataeattaccataaddossoogni cosa: dalla testa alla vita, tuttoun fradiciume, una grondaia; dalla vita allapuntade' piedi,melletta emota: leparti dovenon cene fosse sisarebberopotutechiamareessezacchereeschizzi.Esesifossevistotutt'interoinunospecchio,conlatesadelcappelloflosciaecascante,eicapellistesieincollatisulviso,sisarebbefattoancorpiùspecie.Inquantoastanco,lopotevaessere,manonnesapevanulla:eilfrescolinodell'albaaggiuntoaquellodellanotteediquelpocobagno,nonglidavaaltrocheunafierezza,unavogliadicamminarpiùpresto.

È a Pescate; costeggia quell'ultimo tratto dell'Adda, dando però un'occhiata malinconica a Pescarenico; passa il ponte; per istrade e campi, arriva in unmomentoallacasadell'ospiteamico.Questo,ches'eralevatoallora,estavasull'uscio,aguardareiltempo,alzògliocchiaquellafiguracosì inzuppata,cosìinfangata,diciampurecosìlercia,einsiemecosìvivaedisinvolta:a'suoigiorninonavevavistounuomopeggioconciatoepiùcontento.

-Ohe!-disse:-giàqui?econquestotempo?Com'èandata?

-Lac'è,-disseRenzo:-lac'è:lac'è.

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-Sana?

-Guarita,cheèmeglio.DevoringraziareilSignoreelaMadonnafinchecampo.Macosegrandi,cosedifuoco:tiracconteròpoitutto.

-Macomeseiconciato!

-Sonbelloeh?

-Adirlaverità,potrestiadoprareildatantoinsu,perlavareildatantoingiù.Ma,aspetta,aspetta;chetifacciaunbuonfuoco.

-Nondicodino.Saidovelam'hapreso?proprioallaportadellazzeretto.Maniente!iltempoilsuomestiere,eioilmio.

L'amicoandòetornòconduebracciatedistipa:nemiseunainterra,l'altrasulfocolare,e,conunpo'dibracerimastadellaseraavanti,feceprestounabellafiammata.Renzointantos'eralevatoilcappello,e,dopoaverloscossodueotrevolte,l'avevabuttatointerra:e,noncosìfacilmente,s'eratiratoviaancheilfarsetto. Levòpoidal taschinode' calzoni il coltello, col fodero tutto fradicio, chepareva stato inmolle; lomise suunpanchetto, edisse: - anche costui èaccomodatoadovere;mal'èacqua! l'èacqua!siaringraziato ilSignore...Sonostato lì lì...!Tidiròpoi-.Esi fregavalemani. -Orafammiunaltropiacere, -soggiunse:-quelfagottinocheholasciatosuincamera,va'aprendermelo,chéprimaches'asciughiquestarobachehoaddosso...!

Tornatocolfagotto,l'amicodisse:-pensocheavraiancheappetito:capiscochedabere,perlastrada,nontenesaràmancato;madamangiare...

-Hotrovatodacomprarduepani,ierisultardi;ma,perdirlaverità,nonm'hannotoccatoundente.

- Lascia fare, - disse l'amico;mise l'acqua in un paiolo, che attaccò poi alla catena; e soggiunse: - vado amungere: quando tornerò col latte, l'acqua saràall'ordine;esifaunabuonapolenta.Tuintantofa'iltuocomodo.

Renzo,rimastosolo,silevò,nonsenzafatica,ilrestode'panni,cheglis'erancomeappiccicatiaddosso;s'asciugò,sirivestìdacapoapiedi.L'amicotornò,eandòalsuopaiolo:Renzointantosimiseasedere,aspettando.

-Orasentochesonostanco,-disse:-maèunabellatirata!Peròquestoènulla!Nehodaraccontartenepertuttalagiornata.Com'èconciatoMilano!Lecosechebisognavedere!Lecosechebisognatoccare!Cosedafarsipoischifoasemedesimo.Stoperdirechenoncivolevamenodiquelbucatinochehoavuto.Equelchem'hannovolutofareque'signoridilaggiù!Sentirai.Masetuvedessiillazzeretto!C'èdaperdersinellemiserie.Basta;tiracconteròtutto...Elac'è,elaverràqui,esaràmiamoglie;etudevifardatestimonio,e,pesteononpeste,almenoqualcheora,vogliochestiamoallegri.

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Del restomantenne ciò, che avevadetto all'amico, di voler raccontarglieneper tutta la giornata; tantopiù, che, avendo sempre continuato apiovigginare,questolapassòtuttaincasa,partesedutoaccantoall'amico,parteinfaccendeintornoaunsuopiccolotino,eaunabotticina,eadaltrilavori,inpreparazionedellavendemmia;ne'qualiRenzononlasciòdidargliunamano;ché,comesolevadire,eradiquellichesistancanopiùastarsenzafarnulla,chealavorare.Nonpotéperòtenersidinonfareunascappatinaallacasad'Agnese,perrivedereunacertafinestra,eperdareanchelìunafregatinadimani.Tornòsenzaesserestatovistodanessuno;eandòsubitoaletto.S'alzòprimachefacessegiorno;e,vedendocessatal'acqua,senonritornatoilsereno,simiseincamminoperPasturo.

Eraancorprestoquandociarrivò:chénonavevamenofrettaevogliadifinire,diquelchepossaaverneillettore.Cercòd'Agnese;sentìchestavabene,eglifuinsegnataunacasucciaisolatadoveabitava.Ciandò;lachiamòdallastrada:aunatalvoce,essas'affacciòdicorsaallafinestra;e,mentrestavaaboccaapertapermandarfuorinonsocheparola,nonsochesuono,Renzolaprevennedicendo:-Luciaèguarita:l'hovedutaierlaltro;visaluta;verràpresto.Epoineho,nehodellecosedadirvi.

Tralasorpresadell'apparizione,elacontentezzadellanotizia,elasmaniadisapernedipiù,Agnesecominciavaoraun'esclamazione,oraunadomanda,senzafinirnulla:poi,dimenticandoleprecauzionich'erasolitaaprenderedamoltotempo,disse:-vengoadaprirvi.

-Aspettate:elapeste?-disseRenzo:-voinonl'aveteavuta,credo.

-Iono:evoi?

-Iosì;mavoidunquedoveteavergiudizio.VengodaMilano;e,sentirete,sonopropriostatonelcontagiofinoagliocchi.Èverochemisonmutatotuttodacapoapiedi;mal'èunaporcheriaches'attaccaallevoltecomeunmalefizio.EgiacchéilSignorev'hapreservatafinora,vogliochestiateriguardatafinchenonèfinito quest'influsso; perché siete la nostramamma: e voglio che campiamo insieme un bel pezzo allegramente, a conto del gran patire che abbiam fatto,almenoio.

-Ma...-cominciavaAgnese.

-Eh!-interruppeRenzo:-nonc'èmachetenga.Soquelchevoletedire;masentirete,sentirete,chede'manoncen'èpiù.Andiamoinqualcheluogoall'aperto,dovesipossaparlarconcomodo,senzapericolo;esentirete.

Agnesegl'indicòunortoch'eradietroallacasa;esoggiunse:-entratelì,evedretechec'èduepanche,l'unainfacciaall'altra,chepaionmesseapposta.Iovengosubito.

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Renzoandòamettersiasederesuruna:unmomentodopo,Agnesesitrovòlìsull'altra:esoncertoche,seillettore,informatocomeèdellecoseantecedenti,avesse potuto trovarsi lì in terzo, a veder con gli occhi quella conversazione così animata, a sentir con gli orecchi que' racconti, quelle domande, quellespiegazioni,quell'esclamare,quelcondolersi,quelrallegrarsi,edonRodrigo,eilpadreCristoforo,etuttoilresto,equelledescrizionidell'avvenire,chiareepositive come quelle del passato, son certo, dico, che ci avrebbe preso gusto, e sarebbe stato l'ultimo a venir via. Ma d'averla sulla carta tutta quellaconversazione, con parole mute, fatte d'inchiostro, e senza trovarci un solo fatto nuovo, son di parere che non se ne curi molto, e che gli piaccia piùd'indovinarladasé.Laconclusionefuches'anderebbeamettersucasatuttiinsiemeinquelpaesedelbergamascodoveRenzoavevagiàunbuonavviamento:inquantoaltempo,nonsipotevadecidernulla,perchédipendevadallapeste,edaaltrecircostanze:appenacessatoilpericolo,Agnesetornerebbeacasa,adaspettarviLucia,oLuciavel'aspetterebbe:intantoRenzofarebbespessoqualchealtracorsaaPasturo,avederlasuamamma,eatenerlainformatadiquelchepotesseaccadere.

Primadipartire,offrìanchealeidanari,dicendo:-glihoquitutti,vedete,que'tali:avevofattovotoanch'iodinontoccarli,finchelacosanonfossevenutainchiaro.Ora,sen'avetebisogno,portatequiunascodellad'acquaeaceto;vibuttodentroicinquantascudibellielampanti.

-No,no,-disseAgnese:-nehoancorapiùdelbisognoperme:ivostri,serbateli,chesaranbuonipermettersucasa.

Renzotornòalpaeseconquestaconsolazionedipiùd'avertrovatasanaesalvaunapersonatantocara.Stetteilrimanentediquellagiornata,elanotte,incasadell'amico;ilgiornodopo,inviaggiodinuovo,madaun'altraparte,cioèversoilpaeseadottivo.

TrovòBortolo,inbuonasaluteanchelui,einminortimorediperderla;ché,inque'pochigiorni,lecose,anchelà,avevanpresorapidamenteunabonissimapiega. Pochi eran quelli che s'ammalavano; e il male non era più quello; non più que' lividi mortali, né quella violenza di sintomi; ma febbriciattole,intermittentilamaggiorparte,conalpiùqualchepiccolbubbonescolorito,chesicuravacomeunfignoloordinario.Giàl'aspettodelpaesecomparivamutato;irimasti vivi cominciavano a uscir fuori, a contarsi tra loro, a farsi a vicenda condoglianze e congratulazioni. Si parlava già di ravviare i lavori: i padronipensavanogiàacercareeacaparrareoperai,einquell'artiprincipalmentedoveilnumeron'erastatoscarsoancheprimadelcontagio,com'eraquelladellaseta.Renzo,senzafareillezioso,promise(salveperòledebiteapprovazioni)alcuginodirimettersiallavoro,quandoverrebbeaccompagnato,astabilirsiinpaese.S'occupòintantode'preparativipiùnecessari:trovòunacasapiùgrande;cosadivenutapurtroppofacileepococostosa;elafornìdimobilied'attrezzi,intaccandoquestavoltailtesoro,masenzafarciungranbuco,chétuttoeraabuonmercato,essendocimoltapiùrobachegentechelacomprassero.

Dopononsoquantigiorni, ritornòalpaesenativo, che trovòancorpiùnotabilmentecambiato inbene.TrottòsubitoaPasturo; trovòAgneserincoraggitaaffatto,edispostaaritornareacasaquandosifosse;dimanierachecelacondusselui:nédiremoqualifosseroilorosentimenti,qualileparole,alrivedereinsiemeque'luoghi.

Agnese trovò ogni cosa come l'aveva lasciata. Sicché non poté far ameno di non dire che, questa volta, trattandosi d'una povera vedova e d'una poverafanciulla,avevanfattolaguardiagliangioli.

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-El'altravolta,-soggiungeva,-chesisarebbecredutocheilSignoreguardassealtrove,enonpensasseanoi,giacchélasciavaportarviailpoverofattonostro;eccochehafattovedereilcontrario,perchém'hamandatodaun'altrapartedibeidanari,concuihopotutorimettereognicosa.Dicoognicosa,enondicobene;perché ilcorredodiLuciachecoloroavevanportatoviabell'enuovo, insiemecolresto,quellomancavaancora;maeccocheoracivienedaun'altraparte.Chim'avessedetto,quandoiom'arrapinavotantoaallestirquell'altro:tucredidilavorarperLucia:ehpoveradonna!lavoriperchinonsai:sailcielo,questatela,questipanni,achesortedicreatureanderannoindosso:quelliperLucia,ilcorredodavverochehadaservireperlei,cipenseràun'animabuona,laqualetunonsainéanchechelasiainquestomondo.

Ilprimopensierod'Agnesefuquellodiprepararenellasuapoveracasuccial'alloggioilpiùdecentechepotesse,aquell'animabuona:poiandòincercadisetadaannaspare;elavorandoingannavailtempo.

Renzo,dalcantosuo,nonpassò inozioque'giornigià tanto lunghipersé:sapeva farduemestieriperbuonasorte;sirimiseaquellodelcontadino.Parteaiutavailsuoospite,perilqualeeraunagranfortunal'avereintaltempospessoalsuocomandoun'opera,eun'operadiquell'abilità;partecoltivava,anzidissodaval'orticellod'Agnese,trasandatoaffattonell'assenzadi lei. Inquantoalsuopropriopodere,nonsen'occupavapunto,dicendoch'eraunaparruccatroppoarruffata,echecivolevaaltrocheduebracciaaravviarla.Enoncimettevaneppureipiedi;comenéancheincasa:chégliavrebbefattomaleavederequelladesolazione;eavevagiàpresoilpartitodidisfarsid'ognicosa,aqualunqueprezzo,ed'impiegarnellanuovapatriaqueltantochenepotrebbericavare.

Seirimastivivierano,l'unoperl'altro,comemortiresuscitati,Renzo,perquellidelsuopaese,loera,comeadire,duevolte:ognunoglifacevaaccoglienzeecongratulazioni,ognunovolevasentirdaluilasuastoria.Direteforse:comeandavacolbando?L'andavabenone:luinoncipensavaquasipiù,supponendochequelliiqualiavrebberopotutoeseguirlo,noncipensasseropiùnéancheloro:enons'ingannava.Equestononnascevasolodallapestecheavevafattomontedi tantecose;maera,comes'èpotutovedereanche invari luoghidiquestastoria, cosacomuneaque' tempi, che idecreti, tantogeneraliquantospeciali,contro le persone, se non c'era qualche animosità privata e potente che li tenesse vivi, e li facesse valere, rimanevano spesso senza effetto, quando nonl'avessero avuto sul primomomento; come palle di schioppo, che, se non fanno colpo, restano in terra, dove non dànno fastidio a nessuno. Conseguenzanecessariadellagranfacilitàconcuiliseminavanoque'decreti.L'attivitàdell'uomoèlimitata;etuttoildipiùchec'eranelcomandare,dovevatornareintantomenonell'eseguire.Quelchevanellemaniche,nonpuòandarne'gheroni.

ChivolesseanchesaperecomeRenzoselapassassecondonAbbondio,inqueltempod'aspetto,diròchestavanoallalargal'unodall'altro:donAbbondio,pertimoredisentireintonarqualcosadimatrimonio:e,alsolopensarci,sivedevadavantiagliocchidonRodrigodaunaparte,co'suoibravi,ilcardinaledall'altra,co'suoiargomenti:Renzo,perchéavevafissatodinonparlarglienechealmomentodiconcludere,nonvolendorisicaredifarloinalberarprimadeltempo,disuscitar,chisamai?qualchedifficoltà,ed'imbrogliarlecoseconchiacchiereinutili.Lesuechiacchiere,lefacevaconAgnese.-Credetevoicheverràpresto?-domandaval'uno.-Iosperodisì,-rispondeval'altro:espessoquellocheavevadatalarisposta,facevapocodopoladomandamedesima.Econquesteeconsimilifurberie,s'ingegnavanoafarpassareiltempo,cheparevaloropiùlungo,dimanoinmanochen'erapiùpassato.

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Allettorenoilofaremopassareinunmomentotuttoqueltempo,dicendoincompendioche,qualchegiornodopolavisitadiRenzoallazzeretto,Lucian'uscìconlabuonavedova;che,essendostataordinataunaquarantinagenerale,lafeceroinsieme,rinchiusenellacasadiquest'ultima;cheunapartedeltempofuspesainallestireilcorredodiLucia,alquale,dopoaverfattounpo'dicerimonie,dovettelavorareanchelei;eche,terminatachefulaquarantina,lavedovalasciòinconsegnailfondacoelacasaaquelsuofratellocommissario;esifeceroipreparativiperilviaggio.Potremmoanchesoggiungersubito:partirono,arrivarono,equelchesegue;ma,contuttalavolontàcheabbiamodisecondarlafrettadellettore,cisontrecoseappartenentiaquell'intervalloditempo,chenonvorremmopassarsottosilenzio;e,perduealmeno,crediamocheillettorestessodiràcheavremmofattomale.

La prima, che, quando Lucia tornò a parlare alla vedova delle sue avventure, più in particolare, e più ordinatamente di quel che avesse potuto inquell'agitazionedellaprimaconfidenza,efecemenzionepiùespressadellasignorachel'avevaricoveratanelmonasterodiMonza,venneasaperedicosteicoseche,dandolelachiavedimoltimisteri,leriempironl'animod'unadolorosaepaurosamaraviglia.Seppedallavedovachelasciagurata,cadutainsospettod'atrocissimifatti,erastata,perordinedelcardinale, trasportata inunmonasterodiMilano;chelì,dopomoltoinfuriareedibattersi,s'eraravveduta,s'eraaccusata;echelasuavitaattualeerasuppliziovolontariotale,chenessuno,amenodinontogliergliela,neavrebbepotutotrovareunpiùsevero.Chivolesseconoscereunpo'piùinparticolarequestatristastoria,latroverànellibroealluogocheabbiamcitatoaltrove,apropositodellastessapersona(Ripam.Hist.Pat.,Dec.V,Lib.VI,Cap.III.).

L'altracosaècheLucia,domandandodelpadreCristoforoatuttiicappuccinichepotévederenellazzeretto,sentì,conpiùdolorechemaraviglia,ch'eramortodipeste.

Finalmente,primadipartire,avrebbeanchedesideratodisaperqualcosade'suoiantichipadroni,edifare,comediceva,unattodelsuodovere,sealcunonerimaneva.Lavedoval'accompagnòallacasa,dovesepperochel'unoel'altraeranoandatitraque'più.DidonnaPrassede,quandosidicech'eramorta,èdettotutto;maintornoadonFerrante, trattandosich'erastatodotto, l'anonimohacredutod'estendersiunpo'più;enoi,anostrorischio, trascriveremoaundipressoquellochenelasciòscritto.

Dice adunque che, al primo parlar che si fece di peste, don Ferrante fu uno de' più risoluti a negarla, e che sostenne costantemente fino all'ultimo,quell'opinione;nongiàconischiamazzi,comeilpopolo;maconragionamenti,aiqualinessunopotràdirealmenochemancasselaconcatenazione.

-Inrerumnatura,-diceva,-noncisoncheduegeneridicose:sostanzeeaccidenti;eseioprovocheilcontagiononpuòessernél'unonél'altro,avròprovatochenonesiste,cheèunachimera.Esonqui.Lesostanzesono,ospirituali,omateriali.Cheilcontagiosiasostanzaspirituale,èunospropositochenessunovorrebbesostenere;sicchéè inutileparlarne.Lesostanzematerialisono,osemplici,ocomposte.Ora,sostanzasemplice ilcontagiononè;esidimostra inquattro parole. Non è sostanza aerea; perché, se fosse tale, in vece di passar da un corpo all'altro, volerebbe subito alla sua sfera. Non è acquea; perchébagnerebbe,everrebbeasciugatada'venti.Nonèignea;perchébrucerebbe.Nonèterrea;perchésarebbevisibile.Sostanzacomposta,neppure;perchéaognimododovrebbeessersensibileall'occhiooaltatto;equestocontagio,chil'haveduto?chil'hatoccato?Rimandavederesepossaessereaccidente.Peggiochepeggio.Cidiconoquestisignoridottorichesicomunicadauncorpoall'altro;chéquestoè il loroachille,questo ilpretestoper fartanteprescrizionisenza

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costrutto.Ora,supponendoloaccidente,verrebbeaessereunaccidentetrasportato:dueparolechefannoaicalci,nonessendoci,intuttalafilosofia,cosapiùchiara,più liquidadiquesta: cheunaccidentenonpuòpassardaunsoggettoall'altro.Chese,perevitarquestaScilla, si riduconoadirechesiaaccidenteprodotto,dànnoinCariddi:perché,seèprodotto,dunquenonsicomunica,nonsipropaga,comevannoblaterando.Postiquestiprincìpi,cosaservevenircitantoaparlaredivibici,d'esantemi,d'antraci...?

-Tuttecorbellerie,-scappòfuoriunavoltauntale.

-No,no, - ripresedonFerrante: -nondicoquesto: la scienzaèscienza; solobisognasaperlaadoprare.Vibici,esantemi,antraci,parotidi,bubboniviolacei,furoncolinigricanti,sontutteparolerispettabili,chehannoillorosignificatobell'ebuono;madicochenonhanchefareconlaquestione.Chinegachecipossaesserediquestecose,anzichecenesia?Tuttostaavederdidovevengano.

QuicominciavanoiguaiancheperdonFerrante.Finchenonfacevachedareaddossoall'opiniondelcontagio,trovavapertuttoorecchiattentiebendisposti:perchénonsipuòspiegarequantosiagrandel'autoritàd'undottodiprofessione,allorchévuoldimostrareaglialtrilecosedicuisonogiàpersuasi.Maquandoveniva a distinguere, e a voler dimostrare che l'errore di que' medici non consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale; manell'assegnarne la cagione; allora (parlo de' primi tempi, in cui non si voleva sentir discorrere di peste), allora, in vece d'orecchi, trovava lingue ribelli,intrattabili;allora,dipredicareadistesaerafinita;elasuadottrinanonpotevapiùmetterlafuori,cheapezziebocconi.

-Lac'èpurtroppolaveracagione,-diceva;-esoncostrettiariconoscerlaanchequellichesostengonopoiquell'altracosì inaria...Laneghinounpoco,sepossono, quella fatale congiunzione di Saturno con Giove. E quandomai s'è sentito dire che l'influenze si propaghino...? E lor signorimi vorranno negarl'influenze?Minegherannochecisiandegliastri?Omivorrannodirechestianlassùafarnulla,cometantecapocchiedispillificcatiinunguancialino?...Maquelchenonmipuòentrare,èdiquestisignorimedici;confessarechecitroviamosottounacongiunzionecosìmaligna,epoivenirciadire,confacciatosta:non toccate qui, non toccate là, e sarete sicuri! Come sequesto schivare il contattomateriale de' corpi terreni, potesse impedir l'effetto virtualede' corpicelesti!Etantoaffannarsiabruciarde'cenci!Poveragente!brucereteGiove?brucereteSaturno?

Hisfretus,valeadiresuquestibeifondamenti,nonpresenessunaprecauzionecontrolapeste;glis'attaccò;andòaletto,amorire,comeuneroediMetastasio,prendendoselaconlestelle.

Equellasuafamosalibreria?Èforseancoradispersasuperimuriccioli.

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CapitoloXXXVIII

Unasera,Agnesesentefermarsiunlegnoall'uscio.-Èlei,dicerto!-Erapropriolei,conlabuonavedova.L'accoglienzevicendevoliseleimmaginiillettore.

Lamattinaseguente,dibuon'ora,capitaRenzochenonsanulla,eviensolamenteperisfogarsiunpo'conAgnesesuquelgrantardarediLucia.Gliattichefece,e lecosechedisse,altrovarseladavanti,sirimettonoanchequelliall'immaginaziondel lettore.LedimostrazionidiLuciainvecefurontali,chenoncivuolmoltoadescriverle.-Visaluto:comestate?-disse,aocchibassi,esenzascomporsi.EnoncrediatecheRenzotrovassequelfaretroppoasciutto,esel'avessepermale.Presebenissimolacosaperilsuoverso;e,come,tragenteeducata,sisafarlataraaicomplimenti,cosìluiintendevabenechequelleparolenonesprimevantuttociòchepassavanelcuorediLucia.Delresto,erafacileaccorgersicheavevaduemanieredipronunziarle:unaperRenzo,eun'altrapertuttalagentechepotesseconoscere.

-Stobenequandovivedo,-risposeilgiovine,conunafrasevecchia,macheavrebbeinventatalui,inquelmomento.

-IlnostropoveropadreCristoforo...!-disseLucia:-pregateperl'animasua:benchésipuòesserquasisicuricheaquest'orapregaluipernoilassù.

-Me l'aspettavo,pur troppo, -disseRenzo.Enon fuquesta la sola trista corda che si toccasse inquel colloquio.Ma che?diqualunque cosa siparlasse, ilcolloquio gli riusciva sempre delizioso. Come que' cavalli bisbetici che s'impuntano, e si piantan lì, e alzano una zampa e poi un'altra, e le ripiantano almedesimoposto,efannomillecerimonieprimadifareunpasso,epoituttoauntrattoprendonl'andare,evia,comeseilventoliportasse,cosìeradivenutoiltempoperlui:primaiminutigliparevanore;poil'oregliparevanminuti.

Lavedova,nonsolononguastavalacompagnia,macifacevadentromoltobene;ecertamente,Renzo,quandolavideinquellettuccio,nonselasarebbepotutaimmaginared'unumorecosìsocievoleegioviale.Maillazzerettoelacampagna,lamorteelenozze,nonsontutt'uno.ConAgneseessaavevagiàfattoamicizia;conLuciapoieraunpiacereavederla,tenerainsiemeescherzevole,ecomelastuzzicavagarbatamente,esenzaspingertroppo,appenaquantocivolevaperobbligarlaadimostrartuttal'allegriacheavevaincuore.

RenzodissefinalmentecheandavadadonAbbondio,aprendereiconcertiperlosposalizio.Ciandò,e,conuncertofaretraburlescoerispettoso,-signorcurato,-glidisse:-leèpoipassatoqueldolordicapo,percuimidicevadinonpotercimaritare?Orasiamoatempo;lasposac'è:esonquipersentirequandolesiadicomodo:maquestavolta,sareiapregarladi farpresto-.DonAbbondionondissedino;macominciòa tentennare,a trovarcert'altrescuse,a farcert'altreinsinuazioni:eperchémettersiinpiazza,efargridareilsuonome,conquellacatturaaddosso?echelacosapotrebbefarsiugualmentealtrove;equestoequest'altro.

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-Hointeso,-disseRenzo:-leihaancoraunpo'diquelmaldicapo.Masenta,senta-.EcominciòadescrivereinchestatoavevavistoquelpoverodonRodrigo;echegiàaquell'oradovevasicuramenteessereandato.-Speriamo,-concluse,-cheilSignoregliavràusatomisericordia.

-Questononcihachefare,-dissedonAbbondio:-v'hoforsedettodino?Ionondicodino;parlo...parloperdellebuoneragioni.Delresto,vedete,finchec'èfiato...Guardatemime:sonounaconcafessa;sonostatoanch'io,piùdilàchediqua:esonqui;e...senonmivengonoaddossode'guai...basta...possosperaredistarciancoraunpochino.Figuratevipoicertitemperamenti.Ma,comedico,questononcihachefarnulla.

Dopoqualchealtrabottaerisposta,népiùnémenoconcludenti,Renzostrisciòunabellariverenza,senetornòallasuacompagnia,fecelasuarelazione,efinìcondire:-sonvenutovia,chen'eropieno,epernonrisicardiperderelapazienza,edilevargliilrispetto.Incertimomenti,parevaproprioquellodell'altravolta;proprioquellamutria,quelleragioni:sonsicuroche,seladuravaancoraunpoco,mitornavaincampoconqualcheparolainlatino.Vedochevuolessereun'altralungagnata:èmegliofareaddiritturacomedicelui,andareamaritarsidoveandiamoastare.

-Sapetecosafaremo?-disselavedova:-vogliocheandiamonoialtredonneafareun'altraprova,evedereseciriescemeglio.Cosìavròanch'ioilgustodiconoscerloquest'uomo,seèpropriocomedite.Dopodesinarevogliocheandiamo;pernontornareadargliaddossosubito.Ora,signoresposo,menateciunpo'aspassonoialtredue, intantocheAgneseè in faccende:chéaLucia farò iodamamma:ehopropriovogliadivedereunpo'meglioquestemontagne,questolago,dicuihosentitotantoparlare;eilpocochen'hogiàvisto,mipareunagranbellacosa.

Renzolecondusseprimadituttoallacasadelsuoospite,dovefuun'altrafesta:eglifeceropromettereche,nonsoloquelgiorno,matuttiigiorni,sepotesse,verrebbeadesinareconloro.

Passeggiato,desinato,Renzosen'andò,senzadirdove.Ledonnerimaserounpezzettoadiscorrere,aconcertarsisullamanieradiprenderdonAbbondio;efinalmenteandaronoall'assalto.

"Sonquiloro",dissequestotrasé;mafecefacciatosta:grancongratulazioniaLucia,salutiadAgnese,complimentiallaforestiera.Lefecemettereasedere,epoientròsubitoaparlardellapeste:vollesentirdaLuciacomel'avevapassatainque'guai:illazzerettodiedeopportunitàdifarparlareanchequellachel'erastatacompagna;poi,com'eragiusto,donAbbondioparlòanchedellasuaburrasca;poide'granmirallegriancheaAgnese,chel'avevapassataliscia.Lacosaandavainlungo:giàfindalprimomomento,ledueanzianestavanoallevelette,semaivenissel'occasioned'entrarneldiscorsoessenziale:finalmentenonsoqualedelledueruppeilghiaccio.Macosavolete?DonAbbondioerasordodaquell'orecchio.Nonchedicessedino;maeccolodinuovoaquelsuoserpeggiare,volteggiareesaltardipaloinfrasca.-Bisognerebbe,-diceva,-poterfarlevarequellacatturaccia.Lei,signora,cheèdiMilano,conosceràpiùomenoilfilodellecose,avràdellebuoneprotezioni,qualchecavalieredipeso:chéconquestimezzisisanaognipiaga.Sepoisivolesseandarperlapiùcorta,senzaimbarcarsiintantestorie;giacchécodestigiovani,equilanostraAgnese,hannogiàintenzionedispatriarsi(eiononsapreicosadire:lapatriaèdovesistabene),mipareche si potrebbe far tutto là, dove non c'è cattura che tenga. Non vedo proprio l'ora di saperlo concluso questo parentado, ma lo vorrei concluso bene,

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tranquillamente.Dico laverità:qui, conquella catturaviva, spiattellardall'altarequelnomediLorenzoTramaglino,non lo farei col cuorquieto:glivogliotroppobene;avreipauradifargliuncattivoservizio.Vedalei;vedetevoialtre.

Qui,parteAgnese,partelavedova,aribatterquelleragioni;donAbbondioarimetterleincampo,sott'altraforma:s'erasempredacapo;quandoentraRenzo,conunpassorisoluto,econunanotiziainviso;edice:-èarrivatoilsignormarchese***.

-Cosavuoldirquesto?arrivatodove?-domandadonAbbondio,alzandosi.

-Earrivatonelsuopalazzo,ch'eraquellodidonRodrigo;perchéquestosignormarcheseèl'eredeperfidecommisso,comedicono;sicchénonc'èpiùdubbio.Perme,nesareicontento,sepotessisaperechequelpover'uomofossemortobene.Abuonconto,finorahodettoperluide'paternostri,adessoglidiròde'Deprofundis.Equestosignormarcheseèunbravissim'uomo.

-Sicuro,-dissedonAbbondio:-l'hosentitonominarpiùd'unavoltaperunbravosignoredavvero,perunuomodellastampaantica.Machesiapropriovero...?

-Alsagrestanoglicrede?

-Perché?

-Perché lui l'havedutoco'suoiocchi. Iosonostatosolamente lìne'contorni,e,perdir laverità,cisonoandatoappuntoperchéhopensato:qualcosa làsidovrebbesapere.Epiùd'unom'hadettolostesso.HopoiincontratoAmbrogiochevenivapropriodilassu,echel'haveduto,comedico,fardapadrone.Lovuolsentire,Ambrogio?L'hofattoaspettarquifuoriapposta.

-Sentiamo,-dissedonAbbondio.Renzoandòachiamareilsagrestano.Questoconfermòlacosaintuttoepertutto,ciaggiunsealtrecircostanze,sciolsetuttiidubbi;epoisen'andò.

-Ah!èmortodunque!èproprioandato!-esclamòdonAbbondio.-Vedete,figliuoli,selaProvvidenzaarrivaallafinecertagente.Sapetechel'èunagrancosa!ungranrespiroperquestopoveropaese!chenoncisipotevavivereconcolui.Estataungranflagelloquestapeste;maèanchestataunascopa;haspazzatoviacertisoggetti,che,figliuolimiei,nonceneliberavamopiù:verdi,freschi,prosperosi:bisognavadirechechieradestinatoafarlorol'esequie,eraancorainseminario, a fare i latinucci. E in un batter d'occhio, sono spariti, a cento per volta. Non lo vedremo più andare in giro con quegli sgherri dietro, conquell'albagìa,conquell'aria,conquelpaloincorpo,conquelguardarlagente,cheparevachesistessetuttialmondopersuadegnazione.Intanto,luinonc'èpiù,enoicisiamo.Nonmanderàpiùdiquell'imbasciateaigalantuomini.Cihadatoungranfastidioatutti,vedete:chéadessolopossiamodire.

-Ioglihoperdonatodicuore,-disseRenzo.

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-Efaiiltuodovere,-risposedonAbbondio:-masipuòancheringraziareilcielo,checen'abbialiberati.Ora,tornandoanoi,viripeto:fatevoialtriquelchecredete.Sevoletechevimaritiio,sonqui;sevitornapiùcomodoinaltramaniera,fatevoialtri.Inquantoallacattura,vedoanch'ioche,nonessendociorapiùnessunochevitengadimira,evogliafarvidelmale,nonècosadaprendersenegranpensiero:tantopiù,chec'èstatodimezzoqueldecretograzioso,perlanascitadelserenissimoinfante.Epoilapeste!lapeste!hadatodibiancoadigrancoselapeste!Sicché,sevolete...oggiègiovedì...domenicavidicoinchiesa;perchéquelches'èfattol'altravolta,noncontapiùniente,dopotantotempo;epoiholaconsolazionedimaritarviio.

-Leisabenech'eravamovenutiappuntoperquesto,-disseRenzo.

-Benissimo;eioviservirò:evogliodarnepartesubitoasuaeminenza.

-Chièsuaeminenza?-domandòAgnese.

-Suaeminenza,-risposedonAbbondio,-èilnostrocardinalearcivescovo,cheDioconservi.

-Oh!inquantoaquestomiscusi,-replicòAgnese:-ché,sebbeneiosiaunapoveraignorante,lepossoaccertarechenonglisidicecosì;perché,quandosiamostatelasecondavoltaperparlargli,comeparloalei,unodique'signoripretimitiròdaparte,em'insegnòcomesidovevatrattareconquelsignore,echeglisidovevadirevossignoriaillustrissima,emonsignore.

-Eora,sevidovessetornareainsegnare,vidirebbecheglivadatodell'eminenza:aveteinteso?Perchéilpapa,cheDioloconservianchelui,haprescritto,findalmesedigiugno,cheaicardinalisidiaquestotitolo.Esapeteperchésaràvenutoaquestarisoluzione?Perchél'illustrissimo,ch'erariservatoaloroeacertiprincipi,ora,vedeteanchevoialtri,cos'èdiventato,aquantisidà:ecomeselosuccianovolentieri!Ecosadovevafare,ilpapa?Levarloatutti?Lamenti,ricorsi,dispiaceri,guai;eperdipiù,continuarcomeprima.Dunquehatrovatounbonissimoripiego.Apocoapocopoi,sicominceràadardell'eminenzaaivescovi;poilovorrannogliabati,poiiproposti:perchégliuominisonfatticosì;semprevoglionsalire,sempresalire;poiicanonici...

-Poiicurati,-disselavedova.

-Nono,-ripresedonAbbondio:-icuratiatirarlacarretta:nonabbiatepaurachegliavvezzinmale,icurati:delreverendo,finoallafindelmondo.Piuttosto,non mi maraviglierei punto che i cavalieri, i quali sono avvezzi a sentirsi dar dell'illustrissimo, a esser trattati come i cardinali, un giorno volesserodell'eminenzaancheloro.Eselavogliono,vedete,troverannochiglienedarà.Eallora,ilpapachecisaràallora,troveràqualchealtracosapericardinali.Orsù,ritorniamoallenostrecose:domenicavidiròinchiesa;eintanto,sapetecos'hopensatoperservirvimeglio?Intantochiederemoladispensaperl'altreduedenunzie.Hannoaavereunbeldafarelaggiùincuria,adardispense,selavapertuttocomequi.Perdomenicanehogià...uno...due...tre;senzacontarvivoialtri:enepuòcapitareancora.Epoivedrete,andandoavanti,cheaffarevuolessere:nonnedeverimanereunoscompagnato.HapropriofattounospropositoPerpetuaamorireora;chéquestoerailmomentochetrovaval'avventoreanchelei.EaMilano,signora,mifigurochesaràlostesso.

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-Eccome!sifiguriche,solamentenellamiacura,domenicapassata,cinquantadenunzie.

-Selodico;ilmondononvuolfinire.Elei,signora,nonhannoprincipiatoaronzarleintornode'mosconi?

-No,no;iononcipenso,nécivogliopensare.

-Sì,sì,chevorràesserleisola.AncheAgnese,veda;ancheAgnese...

-Uh!havogliadischerzare,lei,-dissequesta.

-Sicurochehovogliadischerzare:emiparechesiaorafinalmente.Neabbiampassatedellebrutte,n'èvero,imieigiovani?dellebrutten'abbiampassate:questi quattro giorni chedobbiamo stare inquestomondo, si può sperare chevoglianoessereunpo'meglio.Ma! fortunati voi altri, che, non succedendodisgrazie,aveteancoraunpezzodaparlarede'guaipassati:ioinvece,sonoalleventitreetrequarti,e...ibirbonipossonmorire;dellapestesipuòguarire;maaglianninonc'èrimedio:e,comedice,senectusipsaestmorbus.

-Ora,-disseRenzo,-parlipurlatinoquantovuole;chenonmen'importanulla.

-Tul'haiancoracollatino,tu:benebene,t'accomoderòio:quandomiverraidavanti,conquestacreatura,persentirvidireappuntocerteparolineinlatino,tidirò:latinotunonnevuoi:vatteneinpace.Tipiacerà?

-Eh!soioquelchedico,-ripreseRenzo:-nonèquellatinolìchemifapaura:quelloèunlatinosincero,sacrosanto,comequeldellamessa:ancheloro, lì,bisognachelegganoquelchec'èsullibro.Parlodiquellatinobirbone,fuordichiesa,chevieneaddossoatradimento,nelbuonod'undiscorso.Peresempio,orachesiamqui, che tuttoè finito;quel latinocheandavacavando fuori, lìproprio, inquelcanto,perdarmiad intenderechenonpoteva,echecivolevadell'altrecose,echesoio?melovoltiunpo'involgareora.

-Sta'zitto,buffone,sta'zitto:nonrimestarquestecose;ché,sedovessimoorafareiconti,nonsochiavanzerebbe.Iohoperdonatotutto:nonneparliampiù:mamen'avetefattide'tiri.Ditenonmifaspecie,cheseiunmalandrinaccio;madicoquest'acquacheta,questasanterella,questamadonninainfilzata,chesisarebbecredutofarpeccatoaguardarsene.Magià,losoiochil'avevaammaestrata,losoio,losoio-.Cosìdicendo,accennavaAgnesecoldito,cheprimaavevatenuto rivolto a Lucia: e non si potrebbe spiegare con che bonarietà, con che piacevolezza facesse que' rimproveri. Quella notizia gli aveva dato unadisinvoltura,unaparlantina,insolitadagrantempo;esaremmoancorbenlontanidallafine,sevolessimoriferirtuttoilrimanentedique'discorsi,cheluitiròinlungo,ritenendopiùd'unavoltalacompagniachevolevaandarsene,efermandolapoiancoraunpochinosull'usciodistrada,sempreaparlardibubbole.

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Il giorno seguente, gli capitò una visita, quantomeno aspettata tanto più gradita: il signormarchese del quale s'era parlato: un uomo tra la virilità e lavecchiezza,ilcuiaspettoeracomeunattestatodiciòchelafamadicevadilui:aperto,cortese,placido,umile,dignitoso,equalcosacheindicavaunamestiziarassegnata.

-Vengo,-disse,-aportarleisalutidelcardinalearcivescovo.

-Ohchedegnazioneditutt'edue!

-Quandofuiaprendercongedodaquest'uomoincomparabile,chem'onoradellasuaamicizia,miparlòdiduegiovanidicodestacura,ch'eranpromessisposi,echehannoavutode'guai,percausadiquelpoverodonRodrigo.Monsignoredesiderad'avernenotizia.Sonvivi?Elelorocosesonoaccomodate?

-Accomodatoognicosa.Anzi,iom'erapropostodiscriverneasuaeminenza;maorachehol'onore...

-Sitrovanqui?

-Qui;e,piùprestochesipotrà,sarannomaritoemoglie.

-Eiolapregodivolermidiresesipossafarlorodelbene,eanched'insegnarmilamanierapiùconveniente.Inquestacalamità,hoperdutoiduesolifiglicheavevo,elamadreloro,ehoavutetreereditàconsiderabili.Delsuperfluo,n'avevoancheprima:sicchéleivedecheildarmiunaoccasioned'impiegarne,etantopiùunacomequesta,èfarmiveramenteunservizio.

-Ilcielolabenedica!Perchénonsonotutticomeleii...?Basta;laringrazioanch'iodicuoreperquestimieifigliuoli.Egiacchévossignoriaillustrissimamidàtantocoraggio,sìsignore,chehounespedientedasuggerirle,ilqualeforsenonledispiacerà.Sappiadunquechequestabuonagentesonrisolutid'andareamettersucasaaltrove,edivenderquelpocochehannoalsolequi:unavignettailgiovine,dinoveodiecipertiche,salvoilvero,matrasandataaffatto:bisognafarcontodelterreno,nient'altro;dipiùunacasuccialui,eun'altralasposa:duetopaie,veda.Unsignorecomevossignorianonpuòsaperecomelavadaperipoveri,quandovogliondisfarsidelloro.Finiscesempreaandareinboccadiqualchefurbo,cheforsesaràgiàunpezzochefaall'amoreaquellequattrobracciaditerra,equandosachel'altrohabisognodivendere,siritira,falosvogliato;bisognacorrerglidietro,edarglieleperunpezzodipane:specialmentepoiincircostanzecomequeste.Ilsignormarchesehagiàvedutodovevadaaparareilmiodiscorso.Lacaritàpiùfioritachevossignoriaillustrissimapossafareaquestagente,èdicavarlidaquest'impiccio,comprandoquelpocofattoloro.Io,neldirlaverità,dounparereinteressato,perchéverreiadacquistarenellamiacurauncompadronecomeilsignormarchese;mavossignoriadecideràsecondocheleparràmeglio:iohoparlatoperubbidienza.

Ilmarcheselodòmoltoilsuggerimento;ringraziòdonAbbondio,elopregòdivoleresserarbitrodelprezzo,edifissarloaltobene;elofecepoirestardisasso,colproporgliches'andassesubitoinsiemeacasadellasposa,dovesarebbeprobabilmenteanchelosposo.

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Perlastrada,donAbbondio,tuttogongolante,comevipoteteimmaginare,nepensòenedisseun'altra.-Giacchévossignoriaillustrissimaètantoinclinatoafardelbeneaquestagente,cisarebbeunaltroserviziodarenderloro.Ilgiovinehaaddossounacattura,unaspeciedibando,perqualchescappatucciachehafatta inMilano,dueannisono,quelgiornodelgranfracasso,doves'ètrovato impicciato,senzamalizia,da ignorante,comeuntoponellatrappola:nulladiserio,veda:ragazzate,scapataggini:difardelmaleveramente,nonècapace:eiopossodirlo,chel'hobattezzato,el'hovedutovenirsu:epoi,sevossignoriavuolprendersi ildivertimentodisentirquestapoveragenteragionarsuallacarlona,potràfargliraccontar lastoriaa lui,esentirà.Ora,trattandosidicosevecchie,nessunoglidàfastidio;e,comelehodetto,luipensad'andarsenefuordistato;ma,coltempo,otornandoqui,oaltro,nonsisamai,leim'insegnacheèsempremegliononessersuque'libri.Ilsignormarchese,inMilano,conta,comeègiusto,eperquelgrancavaliere,eperquelgrand'uomocheè...No,no,milascidire;chélaveritàvuoleavereilsuoluogo.Unaraccomandazione,unaparolinad'unparsuo,èpiùdelbisognoperottenereunabuonaassolutoria.

-Nonc'èimpegniforticontrocodestogiovine?

-No,no;noncrederei.Glihannofattofuocoaddossonelprimomomento;maoracredochenoncisiapiùaltrochelasempliceformalità.

-Essendocosì,lacosasaràfacile;elaprendovolentierisopradime

-Epoinonvorràchesidicacheèungrand'uomo.Lodico,elovogliodire;asuodispetto,lovogliodire.Eancheseiostessizitto,giànonservirebbeanulla,perchéparlantutti;evoxpopuli,voxDei.

TrovaronoappuntoletredonneeRenzo.Comequestirimanessero,lolascioconsiderareavoi:iocredocheanchequellenudeeruvidepareti,el'impannate,eipanchetti,elestovigliesimaravigliasserodiricevertralorounavisitacosìstraordinaria.Avviòluilaconversazione,parlandodelcardinaleedell'altrecose,conapertacordialità,einsiemecondelicatiriguardi.Passòpoiafarlapropostapercuieravenuto.DonAbbondio,pregatodaluidifissareilprezzo,sifeceavanti;e,dopounpo'dicerimonieediscuse,echenonerasuafarina,echenonpotrebbealtrocheandareatastoni,echeparlavaperubbidienza,echesirimetteva,proferì,aparersuo,unosproposito.Ilcompratoredisseche,perlapartesua,eracontentissimo,e,comeseavessefranteso,ripetéildoppio;nonvolle sentir rettificazioni, e troncòe concluseognidiscorso invitando la compagniaadesinareper il giornodopo lenozze, al suopalazzo,dove si farebbel'istrumentoinregola.

"Ah!-dicevapoitrasédonAbbondio,tornatoacasa:-selapestefacessesempreepertuttolecoseinquestamaniera,sarebbepropriopeccatoildirnemale:quasiquasicenevorrebbeuna,ognigenerazione;esipotrebbestareapattid'averla;maguarire,ve'".

Venneladispensa,vennel'assolutoria,vennequelbenedettogiorno:iduepromessiandarono,consicurezzatrionfale,proprioaquellachiesa,dove,proprioperboccadidonAbbondio,furonosposi.Unaltrotrionfo,ebenpiùsingolare,ful'andareaquelpalazzotto;evilasciopensarechecosedovesseropassarloroperlamente,infarquellasalita,all'entrareinquellaporta;echediscorsidovesserofare,ognunosecondoilsuonaturale.Accenneròsoltantoche,inmezzo

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all'allegria,oral'uno,oral'altromotivòpiùd'unavolta,che,percompirlafesta,cimancavailpoveropadreCristoforo.-Maperlui,-dicevanpoi,-stamegliodinoisicuramente.

Ilmarchesefecelorounagranfesta,licondusseinunbeltinello,miseatavolaglisposi,conAgneseeconlamercantessa;eprimadiritirarsiapranzarealtrovecondonAbbondio,vollestarlìunpocoafarcompagniaagl'invitati,eaiutòanziaservirli.Anessunoverrà,spero,intestadidirechesarebbestatacosapiùsemplicefareaddiritturaunatavolasola.Vel'hodatoperunbrav'uomo,manonperunoriginale,comesidirebbeora;v'hodettoch'eraumile,nongiàchefosseunportentod'umiltà.N'avevaquantanebisognavapermettersialdisottodiquellabuonagente,manonperistarloroinpari.

Dopoiduepranzi,fustesoilcontrattopermanod'undottore,ilqualenonful'Azzecca-garbugli.Questo,vogliodirelasuaspoglia,eraedètuttaviaaCanterelli.Eperchinonèdiquelleparti,capiscoanch'iochequicivuoleunaspiegazione.

SopraLeccoforseunmezzomiglio,equasisulfiancodell'altropaesechiamatoCastello,c'èunluogodettoCanterelli,doves'incrocianduestrade;edaunapartedelcrocicchio,sivedeunrialto,comeunpoggettoartificiale,conunacroceincima;ilqualenonèaltrocheungranmucchiodimortiinquelcontagio.Latradizione,perdirlaverità,dicesemplicementeimortidelcontagio;madev'esserquellosenz'altro,cheful'ultimo,eilpiùmicidialedicuirimangamemoria.Esapetecheletradizioni,chinonleaiuta,dasédiconsempretroppopoco.

Nelritornononcifualtroinconveniente,senoncheRenzoeraunpo'incomodatodalpesode'quattrinicheportavavia.Mal'uomo,comesapete,avevafattobenaltrevite.Nonparlodellavorodellamente,chenonerapiccolo,apensareallamigliormanieradifarlifruttare.Avedereiprogettichepassavanperquellamente,leriflessioni,l'immaginazioni;asentireiproeicontro,perl'agricolturaeperl'industria,eracomesecisifosseroincontratedueaccademiedelsecolopassato.Eperluil'impiccioerabenpiùreale;perché,essendounuomosolo,nonglisipotevadire:chebisognoc'èdiscegliere?l'unoel'altro,allabuon'ora;chéimezzi,insostanza,sonoimedesimi;esonduecosecomelegambe,cheduevannomegliod'unasola.

Non si pensòpiù che a fare i fagotti, e amettersi in viaggio: casaTramaglinoper la nuovapatria, e la vedovaperMilano. Le lacrime, i ringraziamenti, lepromessed'andarsiatrovarefuronmolte.Nonmenotenera,eccettuatelelacrime,fulaseparazionediRenzoedellafamigliadall'ospiteamico:enoncrediatechecondonAbbondiolecosepassasserofreddamente.Quellebuonecreatureavevansempreconservatouncertoattaccamentorispettosoperillorocurato;equesto,infondo,avevasemprevolutobenealoro.Sonque'benedettiaffari,cheimbrogliangliaffetti.

Chidomandassesenoncifuanchedeldoloreindistaccarsidalpaesenativo,daquellemontagne;cenefusicuro:chédeldolore,cen'è,stoperdire,unpo'pertutto.Bisognaperò chenon fossemolto forte, giacchéavrebberopotuto risparmiarselo, standoa casa loro, ora che iduegrand'inciampi,donRodrigoe ilbando,eranlevati.Ma,giàdaqualchetempo,eranoavvezzitutt'etreariguardarcomeloroilpaesedoveandavano.Renzol'avevafattoentrareingraziaalledonne,raccontandol'agevolezzechecitrovavanoglioperai,ecentocosedellabellavitachesifacevalà.Delresto,avevantuttipassatode'momentibenamariinquelloacuivoltavanlespalle;elememorietriste,allalungaguastansemprenellamenteiluoghichelerichiamano.Eseque'luoghisonquellidovesiamnati,c'èforseintalimemoriequalcosadipiùasproepungente.Ancheilbambino,diceilmanoscritto,riposavolentierisulsenodellabalia,cercaconaviditàe

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con fiducia la poppa che l'ha dolcemente alimentato fino allora;ma se la balia, per divezzarlo, la bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca, poi torna aprovare,mafinalmentesenestacca;piangendosì,masenestacca.

Cosadirete ora, sentendo che, appena arrivati e accomodati nel nuovopaese,Renzo ci trovòde' disgusti bell'e preparati?Miserie;ma ci vuol così poco adisturbareunostatofelice!Ecco,inpocheparole,lacosa.

Ilparlareche,inquelpaese,s'erafattodiLucia,moltotempoprimachelaciarrivasse;ilsapercheRenzoavevaavutoapatirtantoperlei,esemprefermo,semprefedele;forsequalcheparoladiqualcheamicoparzialeperluiepertuttelecosesue,avevanfattonascereunacertacuriositàdivederlagiovine,eunacertaaspettativadellasuabellezza.Orasapetecomeèl'aspettativa:immaginosa,credula,sicura;allaprovapoi,difficile,schizzinosa:nontrovamaitantochelebasti,perché, insostanza,nonsapevaquellochesivolesse;efascontaresenzapietàildolcecheavevadatosenzaragione.QuandocomparvequestaLucia,moltiiqualicredevanforsechedovesseavereicapellipropriod'oro,elegotepropriodirosa,edueocchil'unopiùbellodell'altro,echesoio?cominciaronoaalzarlespalle,adarricciarilnaso,eadire:-eh!l'èquesta?Dopotantotempo,dopotantidiscorsi,s'aspettavaqualcosadimeglio.Cos'èpoi?Unacontadinacometant'altre.Eh!diquesteedellemeglio,cen'èpertutto-.Venendopoiaesaminarlainparticolare,notavanchiundifetto,chiunaltro:ecifuronfindiquellichelatrovavanbruttaaffatto.

SiccomeperònessunoleandavaadirsulvisoaRenzo,questecose;cosìnonc'eragranmalefinlì.Chilofeceilmale,furoncertitalicheglielerapportarono:eRenzo,chevolete?nefutoccosulvivo.Cominciòaruminarcisopra,afarnedigranlamenti,econchiglieneparlava,epiùalungotrasé."Ecosav'importaavoialtri?Echiv'hadettod'aspettare?Sonmaivenutoioaparlarvene?adirvichelafossebella?Equandomelodicevatevoialtri,v'homairispostoaltro,senoncheeraunabuonagiovine?Èunacontadina!V'hodettomaichev'avreimenatoquiunaprincipessa?Nonvipiace?Nonlaguardate.N'avetedellebelledonne:guardatequelle".

Evedeteunpococomeallevolteunacorbelleriabastaadecideredellostatod'unuomopertuttalavita.SeRenzoavessedovutopassarlasuainquelpaese,secondoilsuoprimodisegno,sarebbestataunavitapocoallegra.Aforzad'esserdisgustato,eraormaidiventatodisgustoso.Erasgarbatocontutti,perchéognunopotevaessereunode' criticidiLucia.Nongiàche trattassepropriocontro ilgalateo;masapetequantebellecosesiposson faresenzaoffender leregoledellabuonacreanza:finosbudellarsi.Avevaunnonsochedisardonicoinognisuaparola;intuttotrovavaancheluidacriticare,asegnoche,sefacevacattivotempoduegiornidiseguito,subitodiceva:-ehgià,inquestopaese!-Vidicochenoneranpochiquellichel'avevangiàpresoanoia,eanchepersonecheprimaglivolevanbene;ecoltempo,d'unacosanell'altra,sisarebbetrovato,perdircosì, inguerraconquasituttalapopolazione,senzapoterforsenéancheluiconoscerlaprimacagioned'uncosìgranmale.

Masidirebbechelapesteavessepresol'impegnodiraccomodartuttelemalefattedicostui.Avevaessaportatoviailpadroned'unaltrofilatoio,situatoquasisulleportediBergamo;el'erede,giovinescapestrato,cheintuttoquell'edifizionontrovavachecifossenulladidivertente,eradeliberato,anzismaniosodivendere,ancheamezzoprezzo;mavolevaidanaril'unosopral'altro,perpoterliimpiegarsubitoinconsumazioniimproduttive.VenutalacosaagliorecchidiBortolo,corseavedere;trattò:pattipiùgrassinonsisarebberopotutisperare;maquellacondizionede'pronticontantiguastavatutto,perchéquellicheaveva

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messidaparte,apocoapoco,aforzadirisparmi,eranoancorlontanidaarrivareallasomma.Tennel'amicoinmezzaparola,tornòindietroinfretta,comunicòl'affarealcugino,egliproposedifarloamezzo.UnacosìbellapropostatroncòidubbieconomicidiRenzo,chesirisolvettesubitoperl'industria,edissedisì.Andaronoinsieme,esistrinseilcontratto.Quandopoiinuovipadronivenneroastaresulloro,Lucia,chelìnoneraaspettatapernulla,nonsolononandòsoggettaacritiche,masipuòdirechenondispiacque;eRenzovennea risapereches'eradettodapiùd'uno: -avetevedutoquellabellabaggianachec'èvenuta?-L'epitetofacevapassareilsostantivo.

Eanchedeldispiacerecheavevaprovatonell'altropaese,glirestòunutileammaestramento.Primad'alloraerastatounpo'lestonelsentenziare,esilasciavaandarvolentieria criticar ladonnad'altri, eogni cosa.Alloras'accorseche leparole fannouneffetto inbocca,eunaltronegliorecchi;epreseunpo'piùd'abitudined'ascoltardidentrolesue,primadiproferirle.

Noncrediateperòchenoncifossequalchefastidiuccioanchelì.L'uomo(diceilnostroanonimo:egiàsapeteperprovacheavevaungustounpo'stranoinfattodi similitudini;mapassategli anchequesta, cheavrebbeaesser l'ultima), l'uomo, fin chesta inquestomondo,èun infermochesi trovasurun lettoscomodopiùomeno,evedeintornoaséaltri letti,benrifattialdi fuori,piani,a livello:esi figurachecisidevestarbenone.Masegliriescedicambiare,appenas'èaccomodatonelnuovo,comincia,pigiando,asentirequiunaliscachelopunge,lìunbernoccolochelopreme:siamoinsomma,aundipresso,allastoriadiprima.Eperquesto,soggiungel'anonimo,sidovrebbepensarepiùafarbene,cheastarbene:ecosìsifinirebbeancheastarmeglio.Ètirataunpo'congliargani,epropriodasecentista;mainfondoharagione.Peraltro,prosegue,dolorieimbroglidellaqualitàedellaforzadiquellicheabbiamraccontati,noncenefuronpiùperlanostrabuonagente:fu,daquelpuntoinpoi,unavitadellepiùtranquille,dellepiùfelici,dellepiùinvidiabili;dimanierache,sevel'avessiaraccontare,viseccherebbeamorte.

Gliaffariandavand'incanto:sulprincipioci fuunpo'd'incaglioper lascarsezzade' lavorantieper losviamentoe lepretensionide'pochich'eranrimasti.Furonpubblicatiedittichelimitavanolepaghedeglioperai;malgradoquest'aiuto, lecosesirincamminarono,perchéallafinebisognachesirincamminino.ArrivòdaVeneziaunaltroeditto,unpo'piùragionevole:esenzione,perdiecianni,daognicaricorealeepersonaleai forestierichevenisseroaabitare inquellostato.Perinostrifuunanuovacuccagna.

Primache finisse l'annodelmatrimonio,vennealla luceunabellacreatura;e, comese fosse fattoappostaperdarsubitoopportunitàaRenzod'adempirequella suamagnanimapromessa, fu una bambina; e potete credere che le fumesso nomeMaria.Ne vennero poi col temponon so quant'altri, dell'uno edell'altrosesso:eAgneseaffaccendataaportarliinquaeinlà,l'unodopol'altro,chiamandolicattivacci,estampandoloroinvisode'bacioni,checilasciavanoilbiancoperqualchetempo.Efurontuttibeninclinati;eRenzovollecheimparasserotuttialeggereescrivere,dicendoche,giacchélac'eraquestabirberia,dovevanoalmenoprofittarneancheloro.

Ilbelloeraasentirloraccontarelesueavventure:efinivasemprecoldirelegrancosecheciavevaimparate,pergovernarsimeglioinavvenire.-Hoimparato,-diceva,-anonmettermine'tumulti:hoimparatoanonpredicareinpiazza:hoimparatoaguardareconchiparlo:hoimparatoanonalzartroppoilgomito:

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hoimparatoanontenereinmanoilmartellodelleporte,quandoc'èlìd'intornogentechehalatestacalda:hoimparatoanonattaccarmiuncampanelloalpiede,primad'averpensatoquelchepossanascere-.Ecent'altrecose.

Luciaperò,nonchetrovasseladottrinafalsainsé,manonn'erasoddisfatta;lepareva,cosìinconfuso,checimancassequalcosa.Aforzadisentirripeterelastessacanzone,edipensarcisopraognivolta,-eio,-disseungiornoalsuomoralista,-cosavoletecheabbiaimparato?Iononsonoandataacercareiguai:sonlorochesonovenutiacercarme.Quandononvolestedire,-aggiunse,soavementesorridendo,-cheilmiospropositosiastatoquellodivolervibene,edipromettermiavoi.

Renzo,allaprima,rimaseimpicciato.Dopounlungodibattereecercareinsieme,concluserocheiguaivengonobensìspesso,perchécisièdatocagione;machelacondottapiùcautaepiùinnocentenonbastaatenerlilontani;echequandovengono,opercolpaosenzacolpa,lafiduciainDioliraddolcisce,elirendeutiliperunavitamigliore.Questaconclusione,benchétrovatadapoveragente,c'èparsacosìgiusta,cheabbiampensatodimetterlaqui,comeilsugodituttalastoria.

Laquale,senonv'èdispiaciutaaffatto,vogliatenebeneachil'hascritta,eancheunpochinoachil'haraccomodata.Maseinvecefossimoriuscitiadannoiarvi,credetechenons'èfattoapposta.

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INDICE

Introduzione Pag 1

CapitoloI 3CapitoloII 13CapitoloIII 24CapitoloIV 33CapitoloV 41CapitoloVI 51CapitoloVII 62CapitoloVIII 75CapitoloIX 90CapitoloX 100CapitoloXI 112CapitoloXII 122CapitoloXIII 130CapitoloXIV 138CapitoloXV 148CapitoloXVI 159CapitoloXVII 171CapitoloXVIII 180CapitoloXIX 190CapitoloXX 199CapitoloXXI 209CapitoloXXII 218CapitoloXXIII 224CapitoloXXIV 233CapitoloXXV 250CapitoloXXVI 257CapitoloXXVII 265CapitoloXXVIII 274

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CapitoloXXIX 284CapitoloXXX 294CapitoloXXXI 301CapitoloXXXII 310CapitoloXXXIII 319CapitoloXXXIV 333CapitoloXXXV 344CapitoloXXXVI 353CapitoloXXXVII 367CapitoloXXXVIII 375