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INTRODUZIONE Quella che state per leggere non è la versione di "When Fates Collide" che conoscete (be', non del tutto almeno), ma non si tratta neanche della sceneggiatura originale che Katherine Fugate scrisse a suo tempo. Quella sceneggiatura subì numerosi rimaneggiamenti prima di diventare l'episodio che tutti ricordiamo; alcune parti vennero trasformate, altre rimosse, altre ancora accorciate, come spesso accade. Qualcuna delle scene è tutt'ora disponibile su siti e forum specializzati, ed è appunto da questi che io ho preso l'idea. Non essendo in possesso del testo integrale di quella sceneggiatura (purtroppo), mi sono trovato a baloccarmi con alcuni passaggi, trovati girovagando per la rete, e mi sono chiesto cosa sarebbe successo se avessi provato a reintegrarli nello "script" finale ricavato dall'episodio finito. In particolare, come forse avrete immaginato, mi dispiaceva che Tapert avesse deciso di eliminare la famosa scena del bacio tra Xena e Olimpia nella cella (a sentir lui perché era già stata prevista una scena simile per l'episodio finale della serie, inoltre c'era stato quello in "Return of The Valkyire", come se farle scambiare tre baci in una stagione fosse troppo!) e la cosa mi intrigava parecchio. Ma ovviamente non poteva essere tutto qui. Riscrivere un'intera sceneggiatura solo per inserirci una scena di pochi secondi, sia pur così importante? E quindi, perché non approfittarne per rendere la storia più corposa, per approfondire qualche dialogo? Disgraziatamente però, come ho detto, io non posseggo la sceneggiatura originale (e se a questo punto pensate che il mio ribadire il concetto voglia essere di stimolo a qualcuno a renderla disponibile in rete per tutti, non vi state sbagliando affatto) e di conseguenza alcuni passaggi dal 'concept' iniziale dell'autrice al risultato finale mi restavano ostici da inserire. Per esempio, nel testo scritto dalla Fugate, Olimpia si presenta a Roma con un marito, ma questo marito è completamente scomparso al momento di filmare la storia. Era possibile reinserirlo? Ma soprattutto, era conveniente? In realtà negli stralci di sceneggiatura disponibili non si sa neanche bene che fine volesse fargli fare l'autrice. Pare che fuggisse insieme a Olimpia da Roma, ma poi? Inoltre mi sembrava che l'idea di una Olimpia sola ("Non ho mai conosciuto l'amore prima") funzionasse molto meglio, e dato che questo non meglio specificato marito non solo non faceva progredire la storia, ma anzi la ostacolava, ho deciso di eliminarlo. Poi, come dicevo più su, alcune parti della vicenda avevano subìto cambiamenti sostanziosi anche nei personaggi, per cui una scena tra Xena e Antinea, in cui la prima faceva quasi un tentativo di seduzione sulla strega per indurla a tradire Cesare e unirsi a lei, non mi pareva che corrispondesse al carattere dei due personaggi nel testo finale, e quindi, con un po' di rammarico, devo ammettere, ho eliminato anche questa. Per il resto, credo di aver inserito meglio possibile le altre scene nel contesto del telefilm così come lo abbiamo visto in tv, (allungando notevolmente quella nella cella di Xena, bacio compreso, ed asciugando nella sua essenzialità invece la scena finale nella foresta, che mi pare funzioni molto meglio così) con l'aggiunta di immagini tratte appunto da questo con una tecnica resa famosa dalle "virtual seasons", per aumentare la suggestione di stare davvero assistendo ad una specie di "Director's Cut" dell'episodio. Spero che il risultato vi piaccia. Buona lettura.

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INTRODUZIONE

Quella che state per leggere non è la versione di "When Fates Collide" che conoscete (be', non del tutto almeno), ma non si tratta neanche della sceneggiatura originale che Katherine Fugate scrisse a suo tempo. Quella sceneggiatura subì numerosi rimaneggiamenti prima di diventare l'episodio che tutti ricordiamo; alcune parti vennero trasformate, altre rimosse, altre ancora accorciate, come spesso accade. Qualcuna delle scene è tutt'ora disponibile su siti e forum specializzati, ed è appunto da questi che io ho preso l'idea. Non essendo in possesso del testo integrale di quella sceneggiatura (purtroppo), mi sono trovato a baloccarmi con alcuni passaggi, trovati girovagando per la rete, e mi sono chiesto cosa sarebbe successo se avessi provato a reintegrarli nello "script" finale ricavato dall'episodio finito. In particolare, come forse avrete immaginato, mi dispiaceva che Tapert avesse deciso di eliminare la famosa scena del bacio tra Xena e Olimpia nella cella (a sentir lui perché era già stata prevista una scena simile per l'episodio finale della serie, inoltre c'era stato quello in "Return of The Valkyire", come se farle scambiare tre baci in una stagione fosse troppo!) e la cosa mi intrigava parecchio. Ma ovviamente non poteva essere tutto qui. Riscrivere un'intera sceneggiatura solo per inserirci una scena di pochi secondi, sia pur così importante? E quindi, perché non approfittarne per rendere la storia più corposa, per approfondire qualche dialogo? Disgraziatamente però, come ho detto, io non posseggo la sceneggiatura originale (e se a questo punto pensate che il mio ribadire il concetto voglia essere di stimolo a qualcuno a renderla disponibile in rete per tutti, non vi state sbagliando affatto) e di conseguenza alcuni passaggi dal 'concept' iniziale dell'autrice al risultato finale mi restavano ostici da inserire. Per esempio, nel testo scritto dalla Fugate, Olimpia si presenta a Roma con un marito, ma questo marito è completamente scomparso al momento di filmare la storia. Era possibile reinserirlo? Ma soprattutto, era conveniente? In realtà negli stralci di sceneggiatura disponibili non si sa neanche bene che fine volesse fargli fare l'autrice. Pare che fuggisse insieme a Olimpia da Roma, ma poi? Inoltre mi sembrava che l'idea di una Olimpia sola ("Non ho mai conosciuto l'amore prima") funzionasse molto meglio, e dato che questo non meglio specificato marito non solo non faceva progredire la storia, ma anzi la ostacolava, ho deciso di eliminarlo. Poi, come dicevo più su, alcune parti della vicenda avevano subìto cambiamenti sostanziosi anche nei personaggi, per cui una scena tra Xena e Antinea, in cui la prima faceva quasi un tentativo di seduzione sulla strega per indurla a tradire Cesare e unirsi a lei, non mi pareva che corrispondesse al carattere dei due personaggi nel testo finale, e quindi, con un po' di rammarico, devo ammettere, ho eliminato anche questa. Per il resto, credo di aver inserito meglio possibile le altre scene nel contesto del telefilm così come lo abbiamo visto in tv, (allungando notevolmente quella nella cella di Xena, bacio compreso, ed asciugando nella sua essenzialità invece la scena finale nella foresta, che mi pare funzioni molto meglio così) con l'aggiunta di immagini tratte appunto da questo con una tecnica resa famosa dalle "virtual seasons", per aumentare la suggestione di stare davvero assistendo ad una specie di "Director's Cut" dell'episodio. Spero che il risultato vi piaccia. Buona lettura.

WHEN FATES COLLIDE(XENA E IL CORSO DEL DESTINO)

scritto da Katherine Fugate

nuova versione (con aggiunte dalla sceneggiatura originale)

tradotta e rielaborata da Antonio Scaglioni

PROLOGO

APERTURA SU:

EST. RIVA DEL MARE - GIORNO

Una grande croce viene sollevata e piantata al suolo. C'è Xena legata sopra, ma è la Xena dei tempi di "Destiny", ed infatti riconosciamo le immagini di quell'episodio, con Giulio Cesare e Bruto che, ai piedi della croce, osservano.

CESAREAddio, Xena.

Si rivolge ad un soldato armato di un grosso martello che è in piedi lì accanto.

CESARE(proseguendo)

Rompile le gambe.

Il soldato si avvicina alla prigioniera crocifissa, mentre Cesare e Bruto le voltano le spalle allontanandosi, e sollevato il maglio colpisce con forza le gambe di Xena, che urla per il dolore.

XENAA-a-a-a-ah!

La voce di Cesare risuona da fuori campo.

CESARE (V.F.C.)Ferma.

E improvvisamente sull'urlo di Xena l'immagine si blocca, come in una "stop-motion".

CESARE(proseguendo)

(V.F.C.) Torna indietro.

Le immagini cominciano a scorrere velocissime all'indietro, come in un "rewind", fino a giungere ad un momento precedente di quello stesso episodio, che ricordiamo bene: Xena e Cesare sulla nave pirata, che lei comandava a quei tempi, in intimo colloquio.

INT. NAVE DI XENA - CABINA - NOTTE

CESARE(proseguendo)

(V.F.C.) Ferma.

L'immagine si blocca di nuovo.

CESARE(proseguendo)

(V.F.C.)Qui. Diamo un'occhiata a questo.

L'immagine riprende a scorrere regolarmente e vediamo Xena vestita di un'elegante e provocante abito da sera salire sul letto su cui è già seduto Cesare, avvicinandosi a lui con sguardo seducente.

XENAPerché io e te non lavoriamo insieme?

CESARECosì vorresti aiutarmi a conquistare il mondo.

XENAPerché no? Saremmo una coppia invincibile.

Mi piacerebbe unire le mie forze alle tue.

CESARECerti nemici sono più duri di altri.

XENAOh, ma io ci conto.

Xena si avvicina ancora di più a Cesare e lo bacia.

CESARE(V.F.C.)

Molto meglio.

DISSOLVENZA SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - TEMPO INDETERMINATO

L'immagine sembra allontanarsi, fino a trasformarsi in una visione all'interno di un bacile pieno d'acqua. Cesare di spalle immerge le mani nell'acqua disperdendo le immagini. Ne estrae un filamento e comincia a voltarsi. Indossa la lunga toga bianca macchiata di sangue, con cui è stato ucciso nel finale di "Ides of March".

CESARE(proseguendo)

Che ironia, eh? Come un singolo passaggio possa cambiare l'intero

corso del destino di una persona. Se io non avessi tradito Xena, oggi governerei

Roma. Invece, sono morto pugnalato alla schiena dal mio buon amico, Bruto... mentre Xena cavalca verso

il tramonto con la sua fidanzatina. Non certo una fine degna del grande Cesare.

Mentre Cesare parla, l'inquadratura si allarga a mostrare l'interno del Tempio delle Parche e Cesare in piedi davanti alla Tela del Destino. Ora ci rendiamo conto che il filamento che tiene nelle mani fa parte dell'immensa Tela. Cesare gira lo sguardo verso le tre Parche che vediamo incatenate ad una colonna del tempio.

Continuando a tenere il filo, Cesare si avvicina alle Parche.

CLOTHOTu non puoi cambiare il tuo fato...

LACHESISUna volta che è stato scelto.

ATROPOSLiberaci dalle catene ora ed accetta il tuo destino.

CESARELasciate che vi parli del mio destino.

Con Ade fuori gioco, la sicurezza degli inferi è piuttosto... trascurata, il che mi conduce a questo specifico momento di

Xena. Misterioso... romantico... luminoso.

Cesare taglia il filamento e con uno sguardo soddisfatto si gira e torna verso la Tela.

ATROPOSManomettere la Tela muterà

la struttura stessa della vita...

CLOTHOCambiando non solo il tuo destino...

LACHESISMa quello di innumerevoli altri.

Cesare inserisce il filamento dentro il tessuto della Tela e questo comincia a muoversi, prendendo vita.

CESARE (sogghignando)

Oh, ma io ci conto.

Autonomamente il filamento si unisce, s'interseca ad altri, divenendo presto parte integrante della Tela.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

EST. ROMA - PALAZZO IMPERIALE - CORTE - GIORNO

Bruto, vivo e vegeto, esce dal palazzo imperiale e si dirige verso un gruppo di notabili e soldati al centro del quale vediamo Cesare, anch'esso ora perfettamente integro e in salute. Evidentemente il suo piano ha avuto successo e questa è la nuova realtà da lui creata. Sta parlando ad una delle persone intorno.

CESAREQuel grano va assegnato. Il popolo deve mangiare.

Bruto raggiunge Cesare e si schiarisce educatamente la gola per farsi notare. Cesare si volta verso di lui.

BRUTOCesare?

Cesare rivolge un cenno al suo interlocutore.

CESAREScusami.

Si gira e si allontana, appartandosi con Bruto.

CESARE(proseguendo)

Che novità mi porti, Bruto?

BRUTOGli emissari dalla Cina sono arrivati.

CESARE (sorridendo compiaciuto)

Ah-h-h-h, eccellente. I mediatori di Lao Ma.

BRUTOQuesta visita è molto importante per noi.

CESARENaturalmente. E come sempre, Bruto, apprezzo enormemente il tuo consiglio.

Cesare ride e lo abbraccia. Ma l'espressione sul suo volto, che Bruto non può vedere, non è affatto rassicurante.

CESARE(proseguendo)

Mio buon amico. Adesso, scortali dentro.

Sorridendo, Bruto fa per allontanarsi ad eseguire l'ordine, quando un grido risuona.

SOLDATOAprite le porte!

Bruto e Cesare si voltano a guardare cosa succede. Anche tutti gli altri si fermano a guardare le porte che si aprono, rivelando una figura in armatura con l'elmo calato sul volto, in sella ad un cavallo. Lunghi capelli scuri fuoriescono da sotto l'elmo.

SOLDATO 2Mettetevi in posizione!

I soldati si preparano impugnando le armi, mentre i civili corrono a mettersi al riparo. Ma i due soldati a guardia delle porte non fanno in tempo a spostarsi, mentre la figura a cavallo con un

ben riconoscibile urlo di battaglia si getta al galoppo all'interno delle mura, scagliandoli via con violenza. Con una serie di audaci mosse, mettendosi di traverso sulla groppa dell'animale, colpisce ed atterra senza difficoltà anche tutti gli altri soldati che le si parano davanti, puntando verso Cesare che, sempre a fianco di Bruto, l'osserva senza apparente timore. La figura, continuando a cavalcare, prende l'arco e scaglia in rapida successione due frecce che si piantano nella porta alle spalle di Bruto che fissa sorpreso e spaventato le asticelle vibrare sinistre a pochissima distanza dalla sua testa. Cesare non fa una piega, nonostante le frecce siano arrivate vicinissime anche a lui. Giunta di fronte a loro, la figura con un altro riconoscibilissimo grido prolungato balza da cavallo e piroettando nell'aria atterra in piedi davanti ai due uomini. Bruto e Cesare si scambiano uno sguardo eloquente e Bruto con un sospiro rinfodera la spada che stava per estrarre.

Tra i gemiti e le imprecazioni dei soldati contusi, con passo elastico la figura sale i gradini, andando verso Cesare che le va incontro. La figura si toglie l'elmo e i lunghi capelli scuri le ricadono sulle spalle. Come avevamo già capito tutti si tratta di Xena, che si ferma davanti a Cesare. I due si sorridono.

XENAMio Imperatore.

CESAREMia Imperatrice.

Il sorriso di Xena si allarga in un riso silenzioso.

FINE DEL PROLOGO

TITOLI DI TESTA

ATTO 1

APERTURA SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - BALCONE - GIORNO

Cesare e Xena sono in piedi fianco a fianco sul balcone che dà sulla vasta piazza gremita dalla cittadinanza romana adorante.

CESAREAmici, cittadini di Roma e delle province. Abbiamo un importante annuncio da fare.

In questo giorno, le Idi di Marzo, il senato ha unanimamente votato per la nostra elezione

ad Imperatore ed Imperatrice di Roma.

E mentre ci rendiamo conto che in questa realtà alternativa, Cesare è riuscito a completare il suo famigerato proclama senza essere assassinato, applausi ed ovazioni si levano dalla folla sotto di loro. Ma gli inni a "Xena" e "Imperatrice" sovrastano quelli a "Cesare". Cesare e Xena sollevano le mani unite in segno di vittoria.

XENAStasera, tutta Roma festeggerà.

Cesare e Xena abbassano le braccia, ancora sommersi dalle ovazioni del pubblico, ed immediatamente Xena lascia andare la mano di Cesare, voltandosi e tornando dentro. Cesare la guarda allontanarsi in tralice, continuando a salutare il popolo. Questo ci fa comprendere che la loro relazione si è sviluppata più sulla loro comune passione per il governo di Roma che sulla passione reciproca. In questa realtà, Xena è una donna sola.

STACCO SU:

EST. ROMA - GIORNO

Panoramica della città, con i suoi templi, i suoi palazzi. La gente passeggia lungo le strade.

CESARE (V.F.C.)

Oh, ho fatto allestire alcuni divertimenti per la mia signora questa sera.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

INT. PALAZZO IMPERIALE - PROSEGUIMENTO

Sulla voce di Cesare, entriamo nel palazzo imperiale per trovare Cesare e Xena che camminano a braccetto tra file di colonne.

XENAUn nuovo lottatore dalla Tracia?

CESARENo, un nuovo dramma da Atene.

Ho pensato che avresti apprezzato un assaggio della tua antica cultura.

XENAOh-oh. Altra robaccia da vecchi

con nomi impossibili. (in tono ironicamente divertito) Molto premuroso da parte tua.

I due si fermano uno davanti all'altra. Un rumore di passi alle loro spalle li fa voltare.

Bruto entra con i due emissari cinesi.

BRUTOImperatore.

CESAREAh, emissari da onorare.

Xena getta un'occhiata leggermente sprezzante ai due visitatori, poi torna a rivolgersi a Cesare.

XENA Oh. Bene, il senato si sta riunendo

per votare sui nuovi armamenti per i miei uomini. Credo che dovrei andare.

CESARE (annuendo)

Naturalmente.

Con passo lento e maestoso Xena passa davanti agli emissari, chinando leggermente la testa verso di loro, mentre questi rispondono al suo saluto con un altro inchino, e si allontana. Cesare si rivolge a Bruto.

CESARE(proseguendo)

Bruto, accompagnala, ti prego.

Bruto appare perplesso, ma esegue, girandosi e seguendo Xena. Cesare va incontro ai sue emissari, sorridente.

CESARE(proseguendo)

Delegati di Lao Ma dalla terra di Cina, benvenuti.

China la testa in segno di saluto e i due emissari lo imitano.

CESARE(proseguendo)

Allora, cosa mi avete portato?

Il primo emissario, inchinandosi ancora, avanza e gli porge un rotolo di pergamena. Cesare prende il rotolo.

EMISSARIODirettamente dalle mani di Lao Ma.

Con un cenno di ringraziamento, Cesare si allontana, leggendolo. Poi si volta di nuovo verso di loro.

CESAREHm-m. La reputazione di equità di Lao Ma

è ben meritata. Roma accetta la sua offerta di alleanza con la Cina. Ora, prego voi di accettare

la mia offerta di ospitalità per questa sera.

Cesare si inchina nuovamente e i due emissari rispondono con un altro inchino. Ma improvvisamente due mani spuntano alle loro spalle e li afferrano alla base del collo. I due sono come attraversati da una violenta scarica elettrica e gettano indietro la testa con un grido, mentre vediamo che le mani appartengono ad Antinea.

CESARE(proseguendo) (in tono gelido)

Lasciate che vi presenti Antinea.

Con un sorriso sadico e senza sforzo apparente, Antinea solleva da terra i due uomini, che si agitano impotenti.

CESARE(proseguendo)

Alta sacerdotessa di Roma.

ANTINEAIl piacere è tutto mio.

Alternativamente alla vista dei loro volti in estrema sofferenza, attraverso le menti dei due poveretti assistiamo a momenti di tortura, di distruzione e di morte (tratti da vari episodi delle precedenti stagioni: "The Debt II", "Back in the Bottle", "Purity"). I due emissari cominciano a sanguinare dal naso, dalla bocca e dalle orecchie, finchè i loro corpi cessano di muoversi e Antinea li lascia cadere al suolo senza vita. Sempre sorridendo malvagiamente, Antinea scavalca i cadaveri e va verso Cesare che ha assistito senza battere ciglio.

ANTINEA(proseguendo)

Una vita di dolore in un unico squisito (schioccando le dita)

momento

Con una risatina, accarezza con le dita il viso di Cesare, passandogli accanto.

CESARE (girandosi verso di lei)

Xena ha ragione. Sei ambiziosa.

Antinea lo guarda con espressione crudele.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

INT. TEATRO - SERA

Sul palcoscenico, si recita il dramma "L'angelo caduto". La scenografia ricorda appunto molto da vicino la scena conclusiva di "Fallen Angel", e due attori, un uomo ed una donna, due giovani amanti, stanno dichiarandosi il loro amore sotto gli occhi di Xena e Cesare sul palco imperiale, ed Antinea tra il pubblico in platea. L'atteggiamento dei tre appare piuttosto in contrasto. Mentre Cesare e Antinea sono piuttosto annoiati e non fanno nulla per nasconderlo, la "cinica" Xena, avvolta in un'insolita tenuta, con un elegante abito da sera e ingioiellata, i lughi capelli raccolti in un'elaborata acconciatura, sembra completamente rapita dalla rappresentazione.

ATTOREIl nostro amore è più forte dei

Campi Elisi e del Tartaro.

ATTRICEResteremo insieme per l'eternità.

ATTOREE non potrei desiderare nient'altro.

I due amanti si abbracciano e il teatro applaude, ma l'applauso più convinto viene proprio da Xena. Gli attori avanzano sul palcoscenico a ricevere il meritato tributo e, mentre gli applausi si spengono, il protagonista fa un passo avanti, rivolgendosi al pubblico.

ATTORE(proseguendo)

Lasciate che vi presenti l'autrice di "L'angelo caduto". Dal cuore della Grecia,

Olimpia, l'immaginifica voce di Atene.

Il pubblico tutto si alza ad applaudire Olimpia, che (anch'essa in abiti insoliti e con i capelli lunghi trattenuti sotto una tiara preziosa) fa il suo ingresso sul palcoscenico, ringraziando. Anche Xena si è alzata e le lancia una rosa, continuando ad applaudirla sempre più forte.

Olimpia si piega a raccogliere un mazzo di fiori ed insieme a tutti i suoi attori rivolge un deferente inchino al palco imperiale, incrociando per la prima volta lo sguardo con quello di Xena.

Non possiamo dire che si siano riconosciute, ma è piuttosto come se una scintilla fosse scoccata fra di loro, poi Olimpia, che sembra lievemente turbata, torna a ringraziare il pubblico della platea, mentre Xena resta con gli occhi fissi su di lei, e il suo turbamento appare ben più profondo, come notano con curiosità Antinea e con allarme Cesare, accanto a lei.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

INT. SALONE DEI RICEVIMENTI - SERA

Dopo lo spettacolo, il pubblico e gli artisti stanno celebrando e Cesare, tra sorrisi e parole di circostanza ai suoi ospiti, continua a tenere d'occhio preoccupato Xena in colloquio con Olimpia. La musica, la curiosità e un'evidente attrazione reciproca attraversano la loro conversazione.

XENAHo trovato la tua opera molto toccante.

(sorridendole) "L'immaginifica voce di Atene"?

Olimpia ride.

OLIMPIAGià, be', è sempre meglio di "La nullità priva d'immaginazione di Atene", come

mi chiamarono dopo l'allestimento del mio primo spettacolo.

Antinea si avvicina a Cesare. Olimpia continua a ridere.

ANTINEA (con tono ironico)

Di cosa pensi che l'Imperatrice e la commediografa stiano discutendo,

eh? Di equitazione? Di scherma?

Cesare le rivolge un'occhiataccia, e sta probabilmente per risponderle, ma è interrotto dall'arrivo di Bruto che gli si rivolge visibilmente agitato.

BRUTOImperatore... Ho bisogno di parlarti immediatamente.

Cesare si volta verso di lui, ma non sembra molto interessato ad ascoltarlo.

CESAREDavvero, Bruto, questo

non è il momento adatto.

BRUTO (bruscamente)

Riguarda i due emissari dalla Cina.

CESARE (leggermente a disagio)

Ah, sì, certo. (ad Antinea)

Scusami.

Cesare segue Bruto, sotto lo sguardo ironico e divertito di Antinea, poi torna a guardare verso Xena e Olimpia che stanno continuando a parlare tra loro, fissandosi negli occhi, come se nella sala non ci fossero che loro due.

XENADa dove trai l'ispirazione?

OLIMPIA (riflettendo sulla domanda)

È come se le parole mi giungessero da altrove. Io mi limito a trascriverle. Piuttosto tu,

Imperatrice. In tutta Roma si parla di te. Il paese prospera. Il popolo ti adora.

Xena abbassa lo sguardo imbarazzata, bevendo dalla sua coppa.

OLIMPIA (proseguendo)

Si dice che il tuo esercito ti seguirebbe fino oltre le porte dell'Ade.

XENABe', tutto ha il suo prezzo, Olimpia.

Parlando, Xena scorge con la coda dell'occhio Bruto e Cesare, appartati in un angolo.

BRUTO (bisbigliando)

Tu hai ordinato l'assassinio degli emissari di Lao Ma?!

CESARESì. Su consiglio di Antinea.

BRUTOLao Ma vorrà vendicarsi.

CESARENon temere, Bruto. So come difendermi.

Cesare guarda verso Xena e Olimpia che continuano a chiacchierare tra loro.

XENA (a Olimpia)

Nel terzo atto, tu fai saltare dalla scogliera il tuo eroe senza paura

della morte... tutto per lei.

Con un rapido cenno a Bruto, che lo fissa sconcertato, Cesare si allontana tornando a rivolgere tutta la sua attenzione alle due donne.

XENA(proseguendo)

Tu credi davvero che quel genere d'amore esista?

OLIMPIAÈ quello che sognamo tutti, no? Qualcuno

che ci guardi così profondamente nell'anima da trovare qualcosa per cui valga la pena di morire.

Gli occhi di Olimpia sfavillano letteralmente nel pronunciare quelle parole e Xena sembra molto colpita. Ma il confidenziale colloquio tra le due donne è interrotto dall'intromissione di Cesare.

CESAREScusatemi.

Xena si gira verso di lui, un po' irritata da quell'interruzione.

CESARE (proseguendo)

(a Olimpia, sbrigativamente)Il tuo spettacolo era... ehm...

affascinante. Brava. Ti ringrazio.

Olimpia lo guarda senza sorridere, evidentemente neanche lei troppo lieta di questo inopinato intervento, poi china educatamente il capo in ringraziamento. Ma Cesare sembra averla già liquidata e si rivolge a Xena.

CESARE(proseguendo)

L'esercito ci attende domattina presto.

Lancia una rapida occhiata in tralice verso Olimpia, per far capire a Xena di congedarla. Con un sorriso rassegnato, Xena si rivolge a Olimpia.

XENATi ringrazio, Olimpia, per aver onorato Roma con la tua opera. Buonanotte.

Cesare prende Xena per mano (platealmente, quasi come per stabilire una sua proprietà) e i due si allontanano, salutando i presenti con lievi cenni del capo, sotto lo sguardo di Olimpia che sembra incapace di smettere di guardare Xena.

. CESARE (a Xena)

Hai passato una bella serata?

Olimpia continua a fissare Xena.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

EST. ROMA - NOTTE

Visione d'insieme davanti al palazzo imperiale, con la popolazione che passeggia per le strade.

STACCO SU:

INT. PALAZZO IMPERIALE - CAMERA DA LETTO DI CESARE E XENA - PROSEGUIMENTO

Xena sta preparandosi per la notte. La voce di Cesare giunge da dietro delle cortine.

CESARE (V.F.C.) Dimmi-

Cesare appare alle spalle di Xena.

CESARE(proseguendo)

-di cosa parlavate tu e quella commediografa?

XENA (intrecciandosi i lunghi capelli)

Le sue opere, la sua vita. Lei mi interessa.

Cesare l'abbraccia da dietro.

CESAREDavvero?

Le posa un bacio sulla spalla.

CESARE (proseguendo)

Quanto tempo è passato.

Le respira praticamente sul collo, risalendo con le mani lungo le sue braccia. Xena appare imbarazzata e vagamente infastidita. Con un sorriso forzato, gli dà un buffetto sul dorso di una mano, scostandosi da lui.

XENAÈ stata una giornata faticosa.

Visibilmente innervosito, Cesare la lascia andare e si allontana, andando a prendere un rotolo di pergamena e un cuscino. Xena si volta verso di lui, perplessa.

XENA (aggrottando la fronte)Dove stai andando?

CESAREBe', visto che qui non sono richiesto,

ho una piccola questione da discutere con Bruto.

Agitando lievemente il rotolo, come in segno di saluto, Cesare se ne va. Xena distoglie lo sguardo, pensierosa.

STACCO SU:

EST. BALCONE - PROSEGUIMENTO Xena esce sul balcone, appoggiando i gomiti sul parapetto, guardandosi intorno nel buio della notte, sempre pensierosa. I suoi occhi si posano su un altro balcone prospiciente al suo. Proprio in quel momento, Olimpia appare sull'altro balcone ed avanza fino al parapetto, avvolta in un telo da bagno. Xena la vede e subito si tira indietro, nascondendosi nel buio.

Ma poi, quasi come per un richiamo irresistibile, ne emerge nuovamente. Ha lo stesso sguardo che le abbiamo visto prima in teatro, quando ha posato gli occhi su Olimpia per la prima volta. All'inizio, Olimpia non la vede. Anche lei è profondamente immersa nei suoi pensieri, poi alza lo sguardo e i loro occhi s'incontrano.

Xena, continuando a fissarla, apre la bocca, ma non riesce a spiccicare parola. Olimpia, a disagio sotto quello sguardo intenso, abbassa gli occhi. Sorridendo timidamente, si congeda con un lieve cenno del capo e, voltatasi, rientra nella sua stanza. Sullo sguardo quasi mesmerizzato di Xena, udiamo la voce di Antinea, proveniente da dietro di lei.

ANTINEA(V.F.C.)

Ho avuto la più interessante delle visioni stasera-

Xena si volta di scatto e scorge la donna che esce dal buio della stanza.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - PROSEGUIMENTO

ANTINEA (proseguendo)

(sorridendo ironicamente)-su di te e la commediografa?

XENA (gelidamente)

Ti prendi troppe libertà, Antinea.

ANTINEADici?

Xena avanza verso di lei con aria minacciosa.

XENAL'alta sacerdotessa non ha motivo di entrare nella mia camera da letto.

ANTINEABe', è anche la camera

da letto di Cesare. (pausa)

Ho visto come la guardavi stasera durante lo spettacolo.

Xena non risponde. Antinea ridacchia.

ANTINEA(proseguendo)

Cosa non darebbe Cesare perché tu lo guardassi in quel modo?

XENA (in tono di disprezzo)

Che cosa vuoi?

Antinea le si avvicina.

ANTINEATu mi stai intralciando la strada, Xena

ed è ora che io vi ponga rimedio.

All'improvviso Antinea l'attacca. Xena reagisce e le due donne si scambiano una serie di colpi. Xena sembra avere il sopravvento, ma Antinea la colpisce violentemente con uno schiaffo e subito dopo l'afferra per la gola. Xena non pare in grado di reagire al suo tocco.

ANTINEA(proseguendo)

Io posso leggerti nell'anima, Xena. Dove sei stata e dove stai andando.

Io posseggo questo potere e ti distruggerò.

Sotto la stretta della strega, Xena è come attraversata da una scarica elettrica, come è accaduto ai due emissari cinesi, e anche lei rivive esperienze dolorose del suo passato. (Qui assistiamo a scene tratte da "The Ides of March": Xena colpita alla schiena dal proprio chakram, lanciato da Callisto; "The Way": il re dei demoni le mozza il braccio; "Between the Lines": la stessa Antinea che grazie al suo potere le fa rivivere i colpi ricevuti nell'arena in "When in Rome...".) Le immagini dissolvono in uno schermo bianco e torniamo nella camera da letto. Xena ha ancora la mano di Antinea stretta intorno al collo e sta boccheggiando.

ANTINEA(proseguendo)

Riesci a sentire il dolore e il terrore della tua anima?

Xena la fissa quasi agonizzante. Lo schermo torna bianco, mentre sentiamo la voce fuori campo di Antinea su nuove immagini di morte e dolore che le affollano la mente. ( Da "The Way": Xena giace morente al suolo con entrambe le braccia mozzate; "Coming Home": Xena sta annegando nel fiume gelato; "The Way": di nuovo il momento in cui sta per esalare l'ultimo respiro; e "The Quest": Xena che giace morta nella sua bara.)

ANTINEA(proseguendo)

(V.F.C.) Spandendo la sua tenebra,

fluendo dentro di te?

L'immagine dissolve nuovamente, riportandoci nella stanza buia, dove Xena sta lottando disperatamente per respirare.

ANTINEA(proseguendo)

E sappilo, Xena, Cesare, Roma... tutto questo sarà mio.

Con un ghigno crudele, Antinea stringe la sua presa sempre di più, mentre Xena rantola ad un passo dalla morte.

DISSOLVENZA IN NERO.

FINE DELL'ATTO 1

ATTO 2

APERTURA SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NOTTE - PROSEGUIMENTO

Ormai sull'orlo della morte, con un rivolo di sangue che le fuoriesce dalla bocca, Xena sente improvvisamente la stretta di Antinea allentarsi e cade di schianto al suolo, reggendosi la gola. Cercando di riacquistare la lucidità, Xena si solleva faticosamente sulle ginocchia, voltandosi per vedere Antinea che si dibatte impotente, tenuta saldamente per le braccia da Bruto. Subito dietro questi emerge la figura di Cesare.

CESARE (in tono allarmato)Xena... stai bene?

Xena si alza in piedi, appoggiandosi a lui ed entrambi si girano verso la strega, ancora bloccata da Bruto. Con sguardo furente, Cesare si avvicina a lei, puntandole contro minacciosamente la spada.

CESARE(proseguendo)

Dimmi, Antinea... esiste una sola ragione per cui non dovrei ucciderti subito?

La voce di Xena, ancora un po' arrochita, risuona alle sue spalle.

XENA (V.F.C.)

Sì...

Cesare si gira verso di lei. Xena supera Cesare e avanza verso Antinea, fissandola dritto negli occhi.

XENA (proseguendo)(gelidamente)

... perché voglio farlo io, nel Foro davanti al popolo.

Cesare torna a guardare Antinea.

CESARENaturalmente. Bruto, falla interrogare.

Potrebbe aver avuto dei complici. E assicurati che le guardie siano avvisate dei suoi poteri.

Bruto annuisce e trascina via Antinea, sempre immobilizzandola per le braccia. Xena appare ancora sconvolta e Cesare la stringe a sé. Ma, forse richiamata dalle voci, sul balcone di fronte, riappare Olimpia, avvolta come prima nel grande telo. Cesare la scorge e lei sotto quello sguardo inquisitivo abbassa gli occhi. Xena, che non può vederla perché è voltata di spalle, si scosta da Cesare senza una parola e quasi con una smorfia di fastidio, e questi rimane immobile, guardandola allontanarsi da lui, e riflettendo su quanto ha visto.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

EST. ROMA - PALAZZO IMPERIALE - GIORNO

Stessa visione d'insieme della scena precedente, con la gente che passeggia per le strade e sullo sfondo il palazzo imperiale.

STACCO SU:

INT. PALAZZO IMPERIALE - STUDIO DI CESARE - PROSEGUIMENTO

Bruto e i soldati stanno uscendo a passo di marcia dallo studio di Cesare, incrociando Xena che vi sta entrando. Xena si volta a guardarli incuriosita, poi avanza verso Cesare che è seduto alla sua scrivania, intento a vergare una pergamena.

XENADove sta andando Bruto con la guardia reale?

Cesare solleva appena gli occhi per poi tornare subito al suo lavoro.

CESARE (in tono casuale)

Oh, ad arrestare quella commediografa. Antinea ha confessato che lei era sua complice

nell'attentato. A quanto pare, collaboravano entrambe con i sicari dalla Cina per distruggerci.

Xena lo fissa sconcertata. Cesare alza lo sguardo su di lei.

CESARE(proseguendo)

Spero che tu non ti fossi troppo affezionata a lei.

Xena cerca di dissimulare i propri sentimenti e scuote la testa con un mezzo sorriso poco convincente. Cesare annuisce e riabbassa gli occhi sulla pergamena. Appena lei non sente più addosso il suo sguardo, la sua espressione s'incupisce.

STACCO SU:

INT. PRIGIONI ROMANE - CORRIDOIO - GIORNO

Olimpia è scortata da un gruppo di guardie armate, comandate da Bruto, lungo un corridoio illuminato da fiaccole. È incredula e sconvolta.

OLIMPIA Ci deve essere un errore! Io non ho

commesso alcun crimine contro Cesare!

Bruto non risponde e il piccolo corteo prosegue il cammino a passo veloce. Un soldato li guarda passare. Il suo nome è Barnabus, ma somiglia come una goccia d'acqua al defunto Corilo. Perplesso, li segue.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

INT. CELLA DI OLIMPIA - GIORNO

Nella sua cella, Olimpia, seduta su un pancaccio, è sottoposta al taglio dei capelli che, insieme ai due succinti indumenti che le coprono solo il seno e i fianchi, la rendono molto simile alla Olimpia che conosciamo.

STACCO SU:

INT. PRIGIONI ROMANE - SCALE - GIORNO

Xena sta scendendo per le scale che conducono alle celle, seguita da Barnabus.

BARNABUSQuesto è un grande onore, Imperatrice.

Sai, una volta tu mi hai fatto un grande favore.

XENAOh, davvero?

Barnabus la precede, prendendo le chiavi delle celle.

BARNABUSMm-hmm. La mia figlia minore era

molto malata e tu hai mandato il tuo medico a curarla. Le hai salvato la vita.

Barnabus apre la porta della cella di Olimpia, dove la poveretta sta finendo di subire il taglio dei capelli, e si fa da parte. Xena gli rivolge un sorriso.

XENAMi fa piacere.

Poi entra nella cella e si rivolge alla guardia che sta tagliando i capelli a Olimpia.

XENALasciaci sole.

Olimpia alza gli occhi, vede Xena e la fissa immobile. La guardia se ne va. Barnabus rimane sulla soglia e non accenna a muoversi.

XENA (a Barnabus)

Anche tu.

BARNABUSNon posso lasciare la prigioniera incustodita.

Senza neanche guardarlo, Xena sbatte la porta dietro di sé. Barnabus chiude la porta a chiave e se ne va. Olimpia si alza in piedi.

OLIMPIAImperatrice.

Xena comincia a camminare su e giù per la cella, senza guardarla.

XENACesare dice che tu volevi ucciderci. È vero?

Xena si ferma e la fissa negli occhi. Olimpia sostiene il suo sguardo.

OLIMPIA (sospirando)

Uccidervi? Non ho mai fatto del male a nessuno in vita mia.

Le due donne si guardano.

OLIMPIA(proseguendo)

Ma perché dovresti credere a me, invece che al tuo sposo?

Abbassando gli occhi, Olimpia si rimette a sedere con aria mesta.

XENAIo ti credo.

Olimpia rialza lo sguardo su di lei, assottigliando gli occhi.

OLIMPIA(perplessa)Perché?

Sempre guardandola fissa, Xena avanza verso di lei.

XENATu pensi che valga la pena

morire per amore.

Xena si siede accanto a lei, distogliendo lo sguardo.

XENA(proseguendo)

Questo non è esattamente il modo di pensare di un assassina.

Olimpia si volta verso di lei con un sospiro, poi alza la testa sentendo in distanza colpi di martello. Ha una luce spaventata, ma anche rassegnata, negli occhi.

OLIMPIAStanno costruendo delle croci.

Anche Xena alza la testa ad ascoltare.

XENASì. Non si può fare una

crocifissione senza croci.

Olimpia chiude gli occhi. Xena si protende verso di lei.

XENA(proseguendo)

Perché Cesare ti potrebbe volere morta?

Olimpia riapre gli occhi, scuotendo la testa.

OLIMPIANon lo so. Io scrivo commedie.

Vivo in un vigneto vicino al mare. (girandosi verso Xena)

Io... conduco una vita semplice. Che minaccia potrei mai rappresentare per Cesare?

XENA (scuotendo la testa)

Non lo so... ma intendo scoprirlo.

Xena si alza in piedi e va alla porta.

XENA(proseguendo)

(alzando la voce)Guardie?!

Barnabus appare dietro la grata ed apre la porta. Xena scambia un ultimo lungo sguardo con Olimpia, poi si gira ed esce. Passa accanto a Barnabus e lo fissa per un momento.

XENA(proseguendo)

Tu. Vieni con me.

Xena si allontana. Barnabus chiude la cella e la segue. Attraverso le sbarre vediamo il volto di Olimpia che li guarda andarsene.

STACCO SU:

INT. CELLA DI ANTINEA - PROSEGUIMENTO

Xena seguita da Barnabus giunge davanti alle sbarre della cella di Antinea. Seduta sulla sua branda, la strega l'accoglie col solito sguardo ironico di sfida.

XENA(V.F.C.)

(a Barnabus)Aprila.

BARNABUSMa Cesare ha detto...

Xena si volta parzialmente verso di lui.

XENA (in tono minaccioso)

Di far infuriare l'Imperatrice finchénon ti pesta come un tamburo?

BARNABUSNo, questo devo essermelo

perso. Ti apro la porta.

Sotto lo sguardo da sfinge di Antinea, Barnabus apre la cella e lascia il passo a Xena, chinando il capo. Xena entra nella cella, gli occhi fissi su Antinea.

XENA(a Barnabus)

Vattene.

Con evidente disapprovazione in volto, ma senza ulteriori obiezioni, Barnabus chiude la cella e si allontana. Xena e Antinea si fissano per un attimo in silenzio. Poi Xena parla.

XENA(proseguendo)

Hai accusato la commediografa di essere tua complice.

Antinea ride.

ANTINEALa commediografa?

(pausa) Ti prendi gioco di me?

Che cosa vuoi?

Xena avanza verso di lei.

XENALe tue mani su di me...

come l'altra notte.

Antinea si alza in piedi.

XENA(proseguendo)

Mi hanno dato la capacità di vedere e la conoscenza. Entrambe cose

che valuto grandemente.

ANTINEAE perché dovrei farlo?

XENAMarcisci allora.

Xena si gira per andarsene.

ANTINEAAspetta.

Xena si ferma e torna a voltarsi verso di lei. Antinea le si avvicina, quasi con atteggiamento seduttivo.

ANTINEATu liberami...

Le sfiora il viso in una carezza

ANTINEA(proseguendo)

...e io ti darò le visioni.

Antinea sorride.

XENATieni a mente cosa ti farebbe il mio sposo se mi nuocessi in un qualunque modo.

ANTINEA (ironicamente)

Oh... il tuo sposo?

Antinea posa la mano intorno alla gola di Xena. Xena chiude gli occhi e una serie di immagini, alternate a lampi bianchi che riempiono lo schermo, le si succedono nella mente: Cesare che sta per proclamarsi Imperatore davanti al senato riunito ("The Ides of March"); Cesare e lei che si baciano su una spiaggia ("Destiny"); e ancora l'imperatore che dà inizio ai combattimenti nell'arena ("When in Rome..."). Tutte cose che non si sono verificate in questo universo alterato. Poi, un ennesimo lampo bianco dissolve in una scena che non abbiamo mai visto, e che evidentemente riguarda un futuro possibile.

DISSOLVENZA SU:

INT. CAMERA DA LETTO - TEMPO INDETERMINATO

Cesare e una donna, che non riusciamo a vedere in viso, stanno facendo sesso nella camera da letto imperiale. Xena li osserva come una presenza invisibile ai piedi del letto.

DISSOLVENZA SU:

INT. CELLA DI ANTINEA - PROSEGUIMENTO

Con una smorfia di dolore, Xena avverte altre visioni arrivare. Stavolta si tratta del momento che abbiamo già rivisto all'inizio (tratto da "Destiny"): Cesare e Bruto che si allontanano da lei appesa alla croce. Cesare si rivolge al soldato che impugna il maglio.

CESARE Spezzale le gambe.

Il soldato esegue e l'urlo di dolore emesso dalla Xena crocifissa si ripercuote anche nella Xena attuale che sta vivendo sotto ogni aspetto fisico e mentale quell'atroce esperienza.

XENAA-a-a-a-a-a-a-a-a-h-h-h-h-h-h-h-h!

Mentre Xena rantola con le dita di Antinea ancora strette intorno alla sua gola, anche la strega appare sorpresa e perplessa. La visione cambia ancora: adesso entrambe vestite di pesanti abiti in pelle, stanno lottando l'una contro l'altra ("Adventures in the Sin Trade II"). Antinea tiene

Xena schiacciata a terra con il suo peso e con uno sguardo furioso la minaccia.

ANTINEADimmi chi è la fanciulla bionda!

Mentre Xena fissa allucinata la sua persecutrice, immagini di Olimpia (tratte da "Forget Me Not", "The Way" e "The Ides of March") si succedono rapide, per poi tornare alla lotta tra Xena e Antinea (di "Adventures in the Sin Trade II").

ANTINEA(proseguendo)Dimmi chi è!

Nuove visioni di Olimpia, più circostanziate, si rivelano. Olimpia morente per la freccia avvelenata ("One Against an Army"):

OLIMPIATu mi hai insegnato che ci sono cose per cui vale-

Olimpia ferita e febbricitante tra le braccia di Xena ("The Abyss").

OLIMPIA(proseguendo)

(V.F.C.) -la pena morire.

La crocifissione di Olimpia e della stessa Xena ad opera degli uomini di Cesare. Le due donne vengono inchiodate alle croci. Cesare e Bruto a colloquio. ("The Ides of March")

CESARENon si può fare una crocifissione senza croci-

Xena appesa alla sua croce viene sollevata.

CESARE (proseguendo)

(V.F.C.) -Bruto.

DISSOLVENZA SU:

INT. CELLA DI ANTINEA - PROSEGUIMENTO

Siamo ancora per un attimo nella cella di Antinea, con Xena che soffre fisicamente tutti i momenti dolorosi che la stretta di Antinea le infligge, ma anche Antinea sembra incapace di sottrarsi a quell'esperienza.

DISSOLVENZA SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - FLASHBACK

E ora siamo di nuovo all'inizio di questo stesso episodio, con Cesare che studia il filamento della Tela del Destino sottratta alle Parche.

CESAREIl che mi conduce a questo specifico momento di Xena. Misterioso... romantico... luminoso.

Sulle immagini di Cesare che fissa come ipnotizzato il filo del destino, se ne alternano altre (tratte da "The Ides of March"): Olimpia che si china a baciare la fronte di Xena, e ancora una volta la scena della crocifissione. Cesare taglia il filo.

DISSOLVENZA SU:

INT. CELLA DI ANTINEA - PROSEGUIMENTO

Contemporaneamente nell'attuale universo, Antinea lascia la gola di Xena che crolla al suolo. Reggendosi a fatica, col respiro affannato, Xena si rialza afferrandosi alle sbarre della cella. Ha lo sguardo sconvolto, ma anche Antinea appare abbastanza confusa.

ANTINEAQuelle immagini... non appartengono a questa vita. C'è qualcosa... di più.

XENA (ansimando)

Sì, molto di più.

Antinea le si avvicina alle spalle.

ANTINEAOra, mantieni la tua parte dell'accordo.

Xena si volta verso di lei. Proprio in quel momento i colpi di martello che erano proseguiti in sottofondo per tutta la scena, s'interrompono. Xena alza lo sguardo angosciata.

XENAIl martello si è fermato.

Barnabus arriva di corsa davanti alla cella. Xena si gira verso di lui.

BARNABUSImperatrice, hanno portato via la commediografa.

Sotto lo sguardo costernato di Xena, l'uomo apre la cella.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - GIORNO

Olimpia sta venendo trascinata fuori da due soldati, tra due file di armati. Si dibatte vanamente. Come inebetita, vede avvicinarsi il suo destino. Viene fatta adagiare su una croce distesa al suolo.

OLIMPIANo, vi prego! Vi pre... uh!

Senza darle ascolto i soldati la tengono ferma sulla croce, distendendole le braccia e cominciano a legarle i polsi all'asse orizzontale. Disperata, incredula su quanto le sta capitando, Olimpia si guarda intorno impotente.

DISSOLVENZA IN NERO.

FINE DELL'ATTO 2

ATTO 3

APERTURA SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - PROSEGUIMENTO

Olimpia è legata alla croce. Cesare avanza tra le due ali di soldati, fissando gelidamente lo spettacolo. Olimpia rivolge uno sguardo disperato verso la propria mano dove è già stato applicato il pezzo di legno in cui sarà piantato il lungo chiodo che l'attraverserà. I soldati proseguono imperterriti nei loro compiti, senza mostrare la minima pietà o interesse per la loro vittima. Il chiodo è puntato, il martello già si solleva pronto a calare, quando la porta si spalanca e Xena irrompe all'esterno.

XENA (urlando)

Fermi!

Il soldato che sta già calando il martello si blocca un secondo prima che questo colpisca il chiodo e tutti gli uomini intenti alla macabra bisogna alzano gli occhi sorpresi. Anche Cesare si gira verso Xena. Per un attimo, mentre questa si avvicina con passo deciso a lui, il silenzio cade su tutti. Abbassando la voce, Xena si rivolge a Cesare.

XENAConosco la verità, Cesare. So chi ero. E so chi sei tu.

CESARE(ridendo)

Ma di che accidenti stai parlando?

Olimpia legata alla croce li osserva, ancora terrorizzata ed incapace di capire cosa stia succedendo.

XENAFarmi crocifiggere su quella spiaggia

è stato drastico. Dovevo essere proprio il tuo incubo peggiore.

Comprendendo dalle sue parole che il suo piano è stato scoperto, Cesare con aria circospetta tira Xena lontano da orecchie indiscrete e fa per rientrare dentro con lei.

CESAREGià, be', ho avuto esperienze

migliori con le donne.

Ma Xena si ferma e costringe anche lui a fermarsi, fissandolo con gelida furia.

XENAAllora, è vero. Tu mi hai tradita!

CESAREUn rimpianto che ho nutrito eternamente, per questo

ho creato per noi una seconda opportunità.

XENATu hai manomesso la Tela del Destino.

(scuotendo la testa) Questa è follia.

CESAREAscolta, amore mio.

Le prende il viso tra le mani, cercando di calmarla.

CESARE(proseguendo)

Mentre parliamo, le nostre legioni si preparano a conquistare il regno di Lao Ma,

la regione più ricca della Cina. Quando lo avremo fatto, tutte le nazioni s'inginocchieranno ai nostri

piedi. Saremo Imperatore ed Imperatrice, non solo di Roma, ma del mondo.

Xena che è stata ad ascoltarlo, quasi incredula, gira lo sguardo verso la povera Olimpia che, ancora legata supina alla croce, la fissa implorante di rimando.

Cesare la costringe di nuovo a portare la sua attenzione su di lui.

CESARE(proseguendo)

Quello è il nostro destino.

Xena squadra le spalle, fissando Cesare dritto negli occhi con sguardo deciso.

XENAE può ancora avvenire. Se tu la farai liberare, io sarò la tua Imperatrice e insieme conquisteremo il mondo. Ma se la uccidi, dedicherò la mia vita a cercare di riportare le cose come

erano e ci riuscirò, perché entrambi sappiamo che ho molte doti.

Guardando gli occhi di Xena, Cesare vi legge l'assoluta determinazione ad attuare le sue minacce.

CESARE(con espressione rassegnata)

Olimpia, di nuovo. Ci sarebbe da chiedersi cosa abbia lei che io non ho.

(rivolgendosi ai soldati)Rilasciate la prigioniera.

Con un respiro di sollievo e un silenzioso ringraziamento a qualche divinità, Olimpia vede gli uomini che poco prima si apprestavano a sottoporla al supplizio, ritirare i chiodi già pronti ad entrarle nelle carni e cominciare a slegarla dalla croce. Senza più curarsi di Cesare, Xena le accorre accanto.

XENAOlimpia.

Con rabbia spinge via uno dei soldati.

XENA(proseguendo)

Via di qui! (agli altri soldati)

Toglietele le vostre sporche mani di dosso.

Xena s'inginocchia accanto a lei e si china sollecita. Dalla soglia del palazzo, Cesare le osserva con durezza.

XENA(proseguendo)

Olimpia. Ce la fai ad alzarti?

Xena l'aiuta a mettersi in piedi.

XENA(proseguendo)

Stai bene?

Sull'orlo delle lacrime, Olimpia tiene gli occhi bassi.

OLIMPIATi ringrazio per aver salvato la mia vita, Imperatrice. Ti sono debitrice.

Con la mano, Xena le solleva il viso, costringendola a guardarla.

XENAIo non sono la tua Imperatrice.

Frettolosamente, Xena si toglie il mantello e l'avvolge intorno alle spalle di Olimpia.

XENA(proseguendo)

Sono la tua amica. (ai soldati)

Portatele un cavallo!

Poi torna a rivolgersi a lei.

XENA(proseguendo)

Olimpia, torna al tuo vigneto sul mare. E sii felice.

Le due donne si abbracciano.

XENA(proseguendo)

Scrivi tutti quei bellissimi drammi che hai dentro di te.

Olimpia le sorride con le lacrime agli occhi, ma Xena ha un'espressione triste e malinconica in volto e fa per allontanarsi. Olimpia la chiama.

OLIMPIAXena. Xena!

A quel richiamo, Xena si ferma, ma senza voltarsi.

OLIMPIA(proseguendo)

Quando pensavo di stare per morire, tutto mi è diventato chiaro. Malgrado il mio successo, la mia vita è vuota.

Xena si gira a guardarla. Olimpia le va incontro.

OLIMPIA(proseguendo)

Io scrivo dell'amore, ma non l'ho mai conosciuto prima.

Con un dito, Xena le asciuga una lacrima dal viso.

A quel tocco, Olimpia chiude gli occhi, ingoiando il pianto. Poi torna a guardarla.

XENA (bisbigliando)

Roma non è sicura per te. Devi andartene subito.

OLIMPIA (bisbigliando)

Non ti dimenticherò mai.

Xena le sorride incerta, poi con un cenno del capo ordina ai soldati di condurla fuori. Questi la scortano via. Xena resta per qualche momento ad osservarla, chiaramente sulle spine. Poi si volta quasi casualmente verso Cesare, e scorge perplessa due suoi soldati della guardia imperiale allontanarsi da lui come se avessero appena ricevuto degli ordini urgenti. Lo sguardo di Xena corre da Cesare alla direzione in cui Olimpia se ne è appena andata, poi nuovamente a Cesare, mentre evidentemente un sospetto la coglie. Si avvia decisa verso il palazzo.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO IMPERIALE - PROSEGUIMENTO

Cesare entra nella sua camera da letto. La stanza è in penombra, appena illuminata da alcune candele. Vede Antinea è adagiata sul letto e si ferma.

ANTINEALa tua sposa mi ha liberata.

CESAREMa certo. Tu le hai mostrato delle

visioni della sua vita di prima.

ANTINEA (sorridendo compiaciuta)

Non giocherà più a fare la brava piccola Imperatrice adesso.

Antinea si mette a sedere sul bordo del letto, fissando Cesare.

ANTINEATu hai bisogno di una compagna

assai più fedele, Cesare.

Cesare si avvicina, chinandosi verso di lei.

CESARENon mi fido di te, Antinea.

ANTINEAAmo Roma quanto I'ami tu, Cesare.

Si alza in piedi, sorridendo e si mette di fronte a Cesare.

ANTINEAE quelle visioni... hanno reso le

mie capacità molto più forti.

CESAREProvamelo. Ho perdonato quella

commediografa, Olimpia. Trovala. (pausa)

E uccidila.

Il sorriso di Antinea si allarga.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

EST. APERTA CAMPAGNA - GIORNO

Olimpia avanza a cavallo al galoppo. D'un tratto, dietro un albero, spunta una figura. È distante e non del tutto distinguibile. Olimpia sobbalza per la sorpresa.

OLIMPIAWhoa!

Fa per fermare il cavallo, ma la figura le si proietta letteralmente incontro alla velocità del lampo.

È Antinea, e con un cenno del capo la scaglia in aria, mentre il cavallo prosegue da solo la sua corsa.

OLIMPIA(proseguendo)

A-a-h-h-h-h! No!

Olimpia cade al suolo sulla schiena duramente, dopo un volo di molti metri. Si solleva sulle braccia e cerca di fuggire carponi, ma con una risata Antinea, sfruttando ancora la sua soprannaturale velocità, la scavalca, atterrandole davanti ed afferrandola per la gola.

ANTINEAOh, sei proprio una bella ragazza, eh?

Sai qual'è un destino peggiore della morte? Morire prima di aver potuto capire chi si è veramente.

Sotto la stretta di Antinea, anche Olimpia sperimenta i poteri della strega e momenti del suo passato le invadono la mente: il suo primo incontro con Xena ("Sins of the Past"). Lei è seduta nella sua casa e sta parlando a Xena che si prepara ad andarsene dal villaggio.

OLIMPIA Io non sono tagliata per questa vita da contadina.

Poi Xena che la fa montare con lei sul suo cavallo per la prima volta. La sua prima vera battaglia per recuperare il corpo dell'amica ("The Greater Good").

OLIMPIA(proseguendo)

(V.F.C.)Sono nata per fare molto di più..

Le immagini sfumano in un bianco uniforme e nuovamente vediamo Antinea che continua a premere le dita intorno alla gola di Olimpia. E ancora nuove visioni si affacciano davanti ai suoi occhi. Un momento di gioia nella danza ("A Tale of Two Muses"); lo sguardo di Xena su di lei ("Sins of the Past"); il loro abbraccio, contuse ed insanguinate, dopo la battaglia ("Between the Lines"). Lo schermo ridiventa bianco sugli occhi spalancati di Olimpia, ancora stretta alla gola, ma quasi inconsapevole di esserlo, davanti a quelle memorie che le stanno affollando la mente. E mentre il sangue comincia ad uscirle dal naso sotto la forza di quell'attacco mentale, ecco altre visioni che senza soluzione di continuità continuano ad assalirla: lei che soccombe ai colpi di Antinea ("Between the Lines") in una lontana terra d'oriente; poi cosparsa di spezie e grassi tra i cannibali che si preparano a cucinarla ("The Abyss").

OLIMPIAXena-a-a-a-a!

Ancora colpi in un'altra battaglia dimenticata con Antinea ("Them Bones, Them Bones"); la mano del re dei demoni che la stringe alla gola soffocandola ("The Way") e la sua crocifissione davvero compiuta ("The Ides of March"). E la voce di Xena che giunge da un'altra realtà, mentre le loro mani si stringono.

XENA (V.F.C.)

Anche nella morte, Olimpia-

Le dita strettamente intrecciate, con un'intensità che ha il valore di un bacio appassionato ("One Against An Army").

XENA(proseguendo)

(V.F.C.)-io non ti lascerò mai.

E l'immagine sfuma per l'ultima volta in un biancore, mentre Antinea ride, stringendo sempre di più la sua presa su una Olimpia nei cui occhi sta ormai spegnendosi la vita. Proprio in quel momento, Xena a cavallo appare in cima ad una collina e le scorge.

XENAAntinea-a-a-a-a!

Antinea libera Olimpia dalla stretta e si volta verso Xena, che armata di arco e frecce sprona il cavallo.

XENA(proseguendo)

Yah-h-h-h! Yah!

Caricando verso di loro, Xena arma l'arco e scaglia una freccia. Antinea si abbassa rapida e la freccia la sorvola, andandosi a conficcare in un albero dietro di lei. Xena blocca il cavallo e si lancia in un salto mortale.

XENA(proseguendo)

She-e-e-e-e-e-e-e-e-yah!

Ma servendosi ancora della sua velocità soprannaturale, Antinea fugge e quando Xena atterra, di lei non non c'è più traccia. Xena accorre da Olimpia che è rimasta in ginocchio immobile.

XENA(proseguendo)

Olimpia. Forza, tirati su.

Ma Olimpia, ancora preda dello stato ipnotico impostole da Antinea, non pare nemmeno vederla e il suo corpo è scosso da sussulti.

XENA(proseguendo)

Olimpia... che cosa ti ha fatto?

Disperata, Xena si alza in piedi girandosi intorno con rabbia.XENA

(proseguendo)(gridando)

Antinea-a-a-a-a-a!

E la voce di Antinea sembra risponderle nella mente, mentre la strega appare dietro gli alberi, muovendosi fulminea da uno all'altro.

ANTINEA (V.F.C.)

I miei poteri si sono evoluti, Xena. Quello sguardo nella tua anima mi ha mostrato un altro mondo.

Antinea sfreccia da un punto all'altro del paesaggio intorno a lei a una tale velocità che Xena riesce appena a scorgerla. È poco più che un balenìo oscuro.

XENAAntinea.

Xena si gira intorno, cercando di individuare la figura della strega.

ANTINEA (V.F.C.)

Ho appena visto quanto sono diventata forte, grazie a te, e sto cercando di farci la mano.

XENA (con rabbia)

Questo non riguarda te, Antinea!

ANTINEA (gridando) (V. C. F.)

Oh, sì invece!

Ora la voce di Antinea le giunge alle orecchie alle sue spalle da grande distanza, e Xena si volta di scatto. Antinea la sta fissando dall'alto della collina.

ANTINEA(proseguendo)

Tutto riguarda me e quello che io so! La tua storia finirà con la tua commediografa

incapace di salvare il suo angelo caduto.

Ridendo maniacalmente, Antinea si leva letteralmente in volo, precipitandosi addosso a Xena, ma questa non resta ad aspettarla e con un salto incredibile si scontra con lei a mezz'aria.

XENAE-e-e-e-e-e-e-e-yah!

Con un calcio, Xena interrompe il volo di Antinea, facendola cadere al suolo. Tornata a terra, Xena le si getta addosso e la colpisce con un pugno. Stordita, Antinea perde il controllo mentale su Olimpia che crolla al suolo

XENA(proseguendo)

Qui è dove finiscono i tuoi ricordi, Antinea.

Afferrandola per la gola, Xena la tira in piedi

XENA(proseguendo)Alzati! Alzati!

Dietro di lei, numerosi soldati si lanciano all'assalto. Con un altro pugno, Xena mette Antinea definitivamente fuori combattimento e poi si gira per affrontare i nuovi avversari. Con l'abilità che ben le conosciamo, in poche rapide mosse, la Principessa Guerriera respinge l'assalto, abbattendo i Romani uno ad uno, ma mentre Olimpia sta riprendendosi e si rimette a fatica in piedi, altri soldati spuntano. Xena afferra al volo una lancia che le è stata scagliata contro e con quella respinge anche questo nuovo attacco, finendo poi col piantarla per terra e, ruotando intorno ad essa, continua a distribuire calci ai soldati che le si gettano contro.

XENA(proseguendo)

A-la-la-la-la-la-la-la-la-la-la-la-la-la-la!

Arrestata la rotazione, Xena riprende la lancia e la tira con forza verso altri Romani che sopraggiungono, trafiggendo al petto uno di essi.

Ma altri ancora si riversano a cavallo e armati di balestre giù dalla collina, e tra loro su una biga stanno arrivando anche Cesare e Bruto. Xena vede Olimpia presa per le braccia da due soldati.

XENA(proseguendo)

(urlando)No-o-o-o-o!

I soldati a cavallo puntano le balestre. Una freccia colpisce Xena alla spalla, un'altra alla coscia. La guerriera crolla in ginocchio. Cesare ferma la sua biga.

CESAREWhoa-a-a-a.

Antinea si rialza, guardandosi intorno. I soldati stanno trattenendo Olimpia che si dibatte cercando di raggiungere Xena. Sopraggiunge Barnabus che strappa la ragazza dalle mani degli altri soldati.

BARNABUSVoi! Pensate a quella catapulta!

Rimettetevi in riga!

Olimpia si getta verso Xena che, ferita e sanguinante, sta lottando vanamente per rimettersi in piedi. Ma Barnabus l'afferra per le braccia, bloccandola.

OLIMPIA (urlando)

Xen-a-a-a-a!

BARNABUS (a Olimpia)

No! No!

Cesare scende dalla biga e avanza verso Xena, mentre i suoi soldati la circondano.

BARNABUS(proseguendo)

Non puoi aiutarla, ma io posso aiutare te.

Olimpia si volta a guardarlo brevemente e smette di cercare di liberarsi. Xena viene tirata in piedi di peso, gemente di dolore. Uno dei soldati le punta la spada al petto, mentre due suoi compagni la tengono per le braccia. Cesare le si avvicina.

CESARENon potevi proprio lasciar perdere, vero?

Stretta nella presa dei soldati romani, Xena lancia un'occhiata verso Olimpia che, ancora trattenuta da Barnabus, la guarda di rimando con espressione cupa e preoccupata. Quasi ignorata Antinea la osserva da lontano gustandosi la sua sconfitta, mentre Cesare la fissa con un sorriso gelido. Con i polsi legati, Xena si dibatte vanamente tra i soldati.

XENAMi hai tradita ancora, Cesare.

Qualunque vita tu viva, sarai sempre un infame! Neanche le Parche potrebbero cambiare questo.

CESARENon sarai morta invano, Xena, perchè

conserverai per sempre un posto speciale nel cuore di Roma... tra le conquiste di Cesare.

Xena gli sputa in faccia. I soldati la portano via e, sotto gli occhi addolorati di Olimpia e quelli divertiti di Antinea, la freccia nella sua spalla viene spezzata e una corda le viene legata intorno alle caviglie, mentre l'altro capo viene assicurato al pomolo di una sella.

SOLDATOYah! Hah!

Il cavallo è lanciato al galoppo, trascinandola dietro di sé. Xena urla per il dolore. Antinea ride. E mentre Barnabus porta via Olimpia, Antinea e Cesare si guardano scambiandosi un sorriso.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

INT. PALAZZO IMPERIALE - NOTTE

Bruto entra. Cesare è in piedi al centro del suo studio, con le spalle voltate.

CESAREQual'è lo stato delle legioni?

BRUTOEccellente, ma c'è un po' di

preoccupazione per l'Imperatrice.

CESARE (con lo sguardo basso)

Lei ha sfidato i miei ordini e attaccato i soldati romani. Questo è un tradimento punibile con la morte.

Bruto avanza.

BRUTOMa è molto popolare. Le truppe

le sono affezzionate.

Lentamente, Cesare si volta verso di lui.

CESAREE... che mi dici di te, Bruto?

Anche tu sei affezionato a Xena?

Bruto deglutisce, chiaramente a disagio, senza rispondere. Con fare casuale, Cesare gli viene incontro.

CESARE(proseguendo)

Antinea si unirà a noi nella nostra marcia verso le terre d'oriente come mia nuova Imperatrice.

Cesare si ferma proprio di fronte a Bruto, fissandolo dritto negli occhi.

CESARE(proseguendo)

Hai qualche obiezione al riguardo?

BRUTOCesare, mi sono solo permesso

di dare voce ai timori. Non significa che non ti sia sempre leale.

CESARETi prego, non fraintendermi. Non è che io ti ami di meno,

ma è solo che amo-

Cesare si accosta a Bruto ancora di più, fino a che i due sono quasi faccia a faccia.

CESARE(proseguendo)-di più Roma.

Si sente il suono di una lama che penetra nella carne.

BRUTOUh! Oh!

Con espressione sorpresa in volto, Bruto scivola a terra. Cesare estrae bruscamente la lama che aveva conficcato nel suo petto, guardando il cadavere ai suoi piedi con gelida indifferenza.

CESARE(proseguendo)

E io sono... Roma.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

INT. CELLA DI XENA - NOTTE

Xena giace sulla branda nella cella che era stata di Antinea. È piena di tagli e lividi e pare addormentata. Barnabus arriva seguito da Olimpia. Inserisce la chiave. Al rumore delle serrature che scattano, Xena si scuote risvegliandosi. Olimpia la guarda con occhi tristi.

BARNABUSNon posso credere che

stavano per giustiziarti per aver scritto quel brutto dramma. L'ho visto.

Olimpia lo guarda senza rispondere. Barnabus sembra piuttosto imbarazzato e distoglie lo sguardo, aprendole la porta:

BARNABUS(proseguendo)

Ci volevano più scene di battaglia.

OLIMPIA (con un leggero sorriso)

Lo terrò a mente.

Olimpia entra nella cella e Barnabus le richiude la porta alle spalle e si allontana. Olimpia si avvicina a passo lento a Xena che apre gli occhi guardandola brevemente.

OLIMPIA (in un sussurro)

Xena.

XENAOlimpia, non dovevi venire.

Olimpia le si inginocchia accanto.

OLIMPIAAntinea mi ha mostrato qualcosa.

Un altro mondo... (pausa)

...o un altro tempo.

XENANon ha importanza ormai.

Xena tende una mano ed afferra una spalla di Olimpia che le offre il sostegno per tirarsi su. Con un gemito di dolore, Xena si mette a sedere.

XENAAh-h-h-h!

OLIMPIAMi dispiace.

XENANon importa.

Olimpia le si mette di fronte, guardandola negli occhi.

OLIMPIAXena, quando sono con te, questo vuotoche ho sentito per tutta la vita scompare.

Xena la fissa. Olimpia le si mette a sedere al fianco.

OLIMPIA(proseguendo)

Tu devi dirmi che cosa sta succedendo.

Lacrime scendono lungo le guance di Xena mentre si gira verso di lei.

XENACesare ha cambiato il nostro destino...

portandoci questo mondo dimenticato dagli dèi.

OLIMPIACi deve essere qualcosa che posso fare.

XENANo, quello che puoi fare è andartene di qui viva.

(pausa) Io devo affrontare tutto questo da sola.

Anche Olimpia ha gli occhi bagnati di lacrime.

OLIMPIA (in un sussurro)

Io non posso lasciarti a morire. XENA

Ci sono cose per cui vale la pena morire. Non era di questo che parlava il tuo dramma?

(sorridendole) Essere pronti a sacrificare tutto per amore?

OLIMPIA (annuendo)Per amore.

Poi pare comprendere il senso delle sue parole.

OLIMPIA(proseguendo)

Per me? Stai dicendo che lo stai facendo per me?

Xena abbassa lo sguardo.

XENANon mi aspetto che tu capisca, Olimpia. In quell'altro mondo, il mio destino era legato a Cesare e a quella croce - e io li odiavo entrambi. Mi avevano trasformato

in qualcosa che disprezzavo. Avevano procurato a me e a molti altri un dolore inimmaginabile,

ma ora capisco che tutto è accaduto esattamente come avrebbe dovuto. Esattamente.

OLIMPIAPerché?

Xena alza la testa. I suoi occhi pur nella sofferenza sembrano illuminarsi.

XENAPerché mi ha condotta da te, Olimpia.

A conoscere la bellezza che è in te.

Olimpia la fissa senza parole. Non sa cosa risponderle.

XENA(proseguendo)

E ora, devo tornare su quella croce. Il solo modo che ho di accettare

pienamente il mio destino in quell'altro mondo, è accettare il mio destino in

questo. Cesare può avere iniziato questa partita, ma sarò io a vincerla.

Xena si gira nuovamente a guardare Olimpia e le due donne si fissano. Olimpia le accarezza la schiena.

STACCO SU:

INT. PRIGIONE - PROSEGUIMENTO

Vediamo i piedi di soldati che scendono le scale della prigione e percorrono il corridoio che porta alle celle.

STACCO SU:

INT. CELLA DI XENA - PROSEGUIMENTO

Udendo i passi avvicinarsi, Olimpia si alza, guardando Xena.

OLIMPIAXena...

Xena cerca di trovare un sorriso per lei nonostante il dolore.

XENAVa' adesso, Olimpia.

Olimpia allunga una mano ad accarezzarle il viso.

OLIMPIANon posso.

XENAVai. Esci di qui.

STACCO SU:

INT. PRIGIONE - PROSEGUIMENTO

I soldati continuano a marciare, avvicinandosi sempre di più.

STACCO SU:

INT. CELLA DI XENA - PROSEGUIMENTO

Olimpia scuote la testa.

OLIMPIA (sussurrando)

No.

Fissandola profondamente negli occhi, Olimpia accarezza con entrambe le mani il viso e i capelli di Xena che le sorride.

STACCO SU:

INT. PRIGIONE - PROSEGUIMENTO

I soldati continuano la loro marcia.

STACCO SU:

INT. CELLA DI XENA - PROSEGUIMENTO

XENAVattene, Olimpia. Torna in Grecia. Finché puoi.

OLIMPIANon dirlo.

Olimpia, che sente di non aver più molto tempo, tira fuori tutto quello che sente nel cuore.OLIMPIA

(proseguendo)No. Tu non puoi morire, Xena. Non so chi fossimo l'una per l'altra in quell'altro mondo, ma in questo, tu sei ciò che mi è sempre mancato. Non potrei

vivere senza di te in questo mondo. E non lo farò.

Ma lo sguardo di Xena appare risoluto.

XENALo farai, Olimpia. Per me.

Alle spalle di Olimpia appare Barnabus che inserisce la chiave nella serratura della cella.

BARNABUSImperatrice, è l'ora.

Olimpia, come se non se ne fosse accorta, continua a passare le mani sul viso e sui capelli di Xena, sorridendole dolcemente, mentre l'altra le risponde con lo stesso sorriso.

XENATi amerò per sempre.

Barnabus apre la porta per fare entrare i soldati, ed in quell'attimo è come se Olimpia realizzasse, forse per la prima volta, che non vedrà mai più Xena, che questa è la loro fine e comprendesse completamente che Xena è l'altra metà del suo cuore e della sua anima. La sua anima gemella. E senza altre parole, posa le sue labbra su quelle di lei.

Xena risponde pienamente e le due donne, gli occhi chiusi si perdono in un bacio che ha il gusto dell'eternità, ma che s'interrompe bruscamente quando le mani dei soldati prendono Olimpia per le braccia, allontanandola risolutamente da Xena. Olimpia cerca invano di ribellarsi, con gli occhi umidi di lacrime.

OLIMPIANon toccatela.

SOLDATOAndiamo!

Due soldati afferrano rudemente Xena e la tirano in piedi, trascinandola senza tanti complimenti fuori dalla cella e strappandole un gemito.

XENAAh!

Incespicando, Xena li segue, fermandosi solo un attimo davanti a Barnabus che è rimasto sulla soglia e voltandosi rapida verso di lui.

XENAPortala fuori da qui viva.

SOLDATOMuoviti!

I soldati allontanano bruscamente Xena da Barnabus e la trascinano via. Barnabus resta a guardarla per un momento, poi sposta lo sguardo verso l'interno della cella, dove Olimpia è rimasta a sedere sulla brandina, disperata ed impotente. Abbassa gli occhi riflettendo, mentre Olimpia. come per un'improvvisa decisone, stringendo le labbra, si alza in piedi, dirigendosi verso l'uscita.

DISSOLVENZA IN NERO.

FINE DELL'ATTO 3

ATTO 4

APERTURA SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - PROSEGUIMENTO

Xena è condotta nella grande corte davanti al palazzo imperiale. Sta piovendo intensamente. È ancora giorno, ma le nuvole che hanno coperto il cielo, rabbuiano la scena quasi come se fosse notte. Il piccolo, mesto corteo avanza verso il luogo del supplizio sotto lo sguardo severo di Cesare e quello compiaciuto di Antinea.

Silenziosa, rassegnata al suo destino, Xena passa loro davanti gratificandoli solo di un'occhiata sprezzante, poi prosegue la sua marcia giù per i gradini verso la corte, scortata dai soldati, mentre alle sue spalle, al riparo di una tenda montata sull'ingresso del palazzo per la pioggia, Cesare e Antinea si mettono fianco a fianco, predisponendosi ad assistere allo spettacolo.

STACCO SU:

EST. STRADA STERRATA - NELLO STESSO MOMENTO

Su una strada resa fangosa dalla forte pioggia, un cavallo sta galoppando veloce verso un'ignota destinazione. In groppa c'è Olimpia.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Sotto la pioggia, Xena è condotta alla crocifissione. La croce a cui sta per essere legata è già pronta sul terreno. Cesare e Antinea assistono. Antinea si sporge verso Cesare, sussurrandogli qualcosa di inudibile all'orecchio. Xena osserva la croce ai suoi piedi, poi gira la testa verso Cesare e Antinea e li vede mentre si baciano. Piove sempre più forte. Xena viene distesa sulla croce.

Le sue braccia vengono posizionate per essere legate alle due estremità dell'asse orizzontale. Barnabus sovrintende con sguardo inespressivo all'operazione. Antinea torna verso il palazzo invitando con un'occhiata eloquente Cesare a seguirla. Xena cerca di sottrarsi alla pioggia battente, chiudendo gli occhi e piegando la testa di lato, mentre i soldati finiscono di legarla alla croce, e Cesare dopo un ultimo sguardo alla scena segue Antinea all'interno del palazzo.

STACCO SU:

EST. STRADA STERRATA - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia prosegue la sua cavalcata sulla strada infangata e battuta dalla pioggia.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Sul luogo della crocifissione, Barnabus sorveglia mentre i pezzetti di legno sono poggiati sui palmi delle mani di Xena in preparazione alla trafittura dei chiodi.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Nell'alcova imperiale, Cesare e Antinea stanno facendo sesso. Antinea è seduta su di lui, e in quella posizione la riconosciamo per quella donna che non eravamo riusciti a distinguere nella visione che la stessa Antinea aveva mostrato a Xena tra le altre quando l'aveva stretta alla gola.

Cesare geme di piacere. Antinea lo guarda, ma non c'è piacere nei suoi occhi, solo gelido calcolo.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Xena, con la pioggia che continua a batterle in volto, riesce appena a vedere il grosso chiodo che si avvicina al pezzetto di legno sulla sua mano.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Siamo nell'alcova imperiale. Antinea continua a muoversi sul corpo di Cesare.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il chiodo viene piazzato sulla mano di Xena.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea estrae un pugnale da sotto le coperte.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il martello si solleva.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea solleva il pugnale. Cesare immerso nell'amplesso con gli occhi chiusi non se ne accorge.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il soldato si prepara a colpire il chiodo.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea si prepara a vibrare il colpo.STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il martello sta per calare sul chiodo.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea sta per calare il pugnale. Cesare riapre gli occhi e si rende conto del pericolo. Con una smorfia, Antinea abbassa il pugnale con forza.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il martello cala con violenza sul chiodo.

MONTAGGIO RAPIDO ED ALTERNATO SU:

Il volto di Xena che urla mentre i chiodi le trafiggono le mani; il volto di Cesare mentre Antinea lo colpisce più e più volte; i martelli che calano ripetutamente sulle carni di Xena fissandole mani e piedi alla croce; il volto di Antinea distorto dalla crudeltà e quello di Cesare distorto dal dolore; Xena che si dibatte vanamente negli spasmi che i chiodi le provocano lacerandole la carne, i tendini, le ossa; Cesare che altrettanto vanamente tenta di sottrarsi alla furia omicida delle pugnalate che Antinea gli sta vibrando senza pietà, mentre le sue mani cercano di allontanare da sè la sua assassina e le dita si contraggono sulle pieghe della coperta negli spasmi della morte imminente; Xena che urla sotto i colpi dei suoi aguzzini, ma le sue urla sono coperte dalla tempesta.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea solleva lentamente per l'ultima volta il pugnale, mentre gli occhi di Cesare in un volto macchiato di sangue la fissano ormai senza quasi più vederla.

STACCO SU:EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il martello si solleva per l'ultima volta.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea abbassa il pugnale.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Xena urla.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Lo sguardo di Cesare si spegne nel dolore e nella morte, mentre Antinea lo osserva morire, digrignando i denti con ferocia.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

L'urlo prolungato di Xena ormai solidamente inchiodata alla croce.

STACCO SU:

INT. CAMERA DA LETTO - NELLO STESSO MOMENTO

Il corpo di Cesare privo di vita. Mentre Antinea scende dal letto senza voltarsi indietro, come sollevata da una folata di vento, una delle cortine dell'alcova passa sopra di lui, scivolando via dallo schermo.

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

EST. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia arriva al galoppo davanti al Tempio delle Parche. Ferma il cavallo e smonta di sella.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Le porte del tempio si spalancano e Olimpia entra. È fradicia di pioggia e i suoi occhi sono pieni di furia e determinazione. Appena dentro scorge in distanza la Tela del Destino che è ormai diventata un informe ammasso di filamenti che s'intrecciano tra loro e si propagano senza più alcun controllo. Olimpia avanza verso l'interno del tempio.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Sotto una pioggia ininterrotta, i soldati afferrano la croce con Xena inchiodata sopra in agonia, per sollevarla. Il suo volto è irrigidito in un urlo silenzioso.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia percorre a passo deciso il colonnato, fiancheggiato da torce accese, che conduce al cuore del tempio.

STACCO SU:EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

I soldati cominciano a sollevare la croce con Xena. Ormai l'acqua ha completamente invaso il terreno circostante trasformando la corte in un acquitrino.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia rallenta fino a fermarsi con sguardo avvilito davanti alla Tela del Destino. Milioni di filamenti si propagano sul pavimento in un inestricabile intrico.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

La croce di Xena è ormai quasi completamente in verticale. I soldati continuano a spingerla.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia fissa costernata la Tela col suo groviglio di filamenti che ne scaturiscono.

OLIMPIA (in un sussurro)

È orribile.

Dietro di lei scorgiamo le tre Parche ancora incatenate ad una colonna.

CLOTHOCesare ci ha lasciate qui in catene-

Olimpia, che non le aveva ancora viste, volta la testa di scatto e le scorge. Si gira verso di loro.

LACHESIS-incapaci di provvedere alla Tela-

ATROPOS-creando un mondo pieno di caos e confusione.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

La croce di Xena è adesso piantata nel terreno.

OLIMPIA (V.F.C.)

Siamo bloccate in questo mondo-

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia fissa furiosa le Parche.

OLIMPIA(proseguendo)

-a causa vostra?

Le Parche la fissano di rimando senza rispondere.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

La croce di Xena è conficcata nella sua buca nel terreno, e l'acqua che l'aveva invasa ne sgorga. Il contraccolpo sulle sue braccia e sui suoi muscoli le strappa un gemito di dolore.

XENAA-a-a-a-a-ah!

Ora Xena pende dalla croce, respirando affannosamente.STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia si avvicina alle Parche, ma invece di liberarle afferra la torcia appesa sulle loro teste, guardandole con astio. Le Parche la osservano spaventate, senza capire.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

La pioggia continua a scrosciare. Xena sta respirando con sforzo. Antinea esce dal palazzo e si ferma a guardarla, con le braccia incrociate, ridendo forte. Xena udendola, solleva la testa, guardandola attraverso le palpebre socchiuse.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia porta la torcia verso la Tela. Ora le sue intenzioni sono chiare

CLOTHONo! Se brucerai la Tela-

LACHESIS-distruggerai ogni cosa!

OLIMPIA (sorridendo amaramente)

Così sia, allora.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Xena, crocifissa al centro della corte, mentre la pioggia cade con forza. Respira ancora, ma sempre più debolmente.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Olimpia si avvicina con la torcia accesa alla Tela. Ha un'espressione rabbiosa di determinazione.

OLIMPIALa vostra Tela ha distrutto la sua stessa ragione di esistere.

Con un grido di furore, Olimpia scaglia la torcia sulla Tela.

OLIMPIA(proseguendo)

A-a-a-ah!

La Tela prende immediatamente fuoco. Olimpia resta ad osservarla immobile.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Antinea ha una smorfia di dolore in volto. Emette un gemito prolungato, arretrando.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Spire luminose si levano dalla Tela in fiamme, diramandosi in mille direzioni, e circondando Olimpia. Le Parche osservano terrorizzate. Olimpia cade in ginocchio.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Xena, appesa alla croce, lentamente solleva la testa. Attraverso la pioggia, scorge Antinea che sembra stia prendendo fuoco dall'interno.

Xena la guarda e sul suo volto contratto dal dolore si affaccia un debole sorriso.

Antinea lancia un grido.

ANTINEAA-a-a-a-a-a-ah!

Il corpo di Antinea si consuma in pochi attimi, riducendosi prima ad uno scheletro e subito dopo in polvere come per autocombustione.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

Nel Tempio delle Parche, le spire luminose provenienti dalla Tela si sono moltiplicate riempiendo la sala, sfiorando Olimpia che resta a guardarle immobile, e le Parche che si proteggono il viso terrorizzate. Le fiamme stanno divorando la Tela che esplode in più punti in lampi accecanti.

STACCO SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Xena sulla croce alza lo sguardo verso il cielo, da cui la poggia continua a cadere senza sosta.

XENATi amo, Olimpia.

STACCO SU:

INT. TEMPIO DELLE PARCHE - NELLO STESSO MOMENTO

La Tela esplode in una grande fiammata. Con un grido Olimpia si getta a terra, nascondendo la faccia. Lo schermo diventa completamente bianco.

DISSOLVENZA SU:

EST. PALAZZO IMPERIALE - CORTE - NELLO STESSO MOMENTO

Il volto di Xena crocifissa ci appare leggermente appannato, mentre le fiamme sprigionatesi dalla Tela sembrano consumare tutto.

La sua espressione pare quasi felice. In un attimo ogni cosa viene inghiottita dal buio in un ultimo lampo che si spegne come una stella morente nell'immensità dello spazio. Poi quello

stesso spazio oscuro si riempie di una luce azzurra che cresce fino a riempire l'intero schermo.

DISSOLVENZA SU:

EST. FORESTA - GIORNO

Sullo schermo azzurro si precisano lentamente le cime di alti alberi, mentre l'inquadratura scende rapidamente su Olimpia che, nell'abbigliamento succinto che ben conosciamo, sta percorrendo con sguardo un po' smarrito una folta foresta immersa in una densa foschia. Camminando, Olimpia leva gli occhi in alto dove attraverso le fronde degli alberi si vede filtrare un raggio di sole nascente. Olimpia avanza, continuando a guardarsi intorno, tra la vegetazione e le volute di nebbia che la circondano.

Non c'è traccia di anima viva ed il silenzio è rotto solo dai suoi passi. Poi Olimpia avverte lo scalpitìo degli zoccoli di un cavallo che si avvicina dietro di lei. Spalancando gli occhi allarmata, si gira. Dalla nebbia, appare Xena, anche lei nelle vesti che le sono solite, in groppa ad Argo. È evidente che siamo tornati nel mondo giusto. Xena si ferma di fronte a lei.

Olimpia la guarda immobile. Entrambe sembrano ancora lievemente stordite dall'esperienza.

XENACi hai ridato il nostro mondo.

OLIMPIALo abbiamo fatto entrambe.

Xena le tende il braccio e Olimpia vi si aggrappa, montando in sella dietro di lei.

Poi le due donne si allontanano a cavallo uscendo dalla foresta, verso l'orizzonte, sempre insieme come stabilito dal destino.

DISSOLVENZA IN NERO.

TITOLI DI CODA.