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Introduzione Informazioni generali La presente relazione tecnica riguarda il complesso di edifici, destinati ad attività ricettiva con più di 25 posti letto, sito nel comune di Matelica (MC) in SS Muccese 256 di proprietà della Soc. Canfaito s.r.l. di Fabriano in viale XIII luglio n. 190 il cui amministratore è il signor Stoppponi Luciano. Tali edifici rientrano nelle attività sotto descritta in riferimento all’allegato “B” del D.M. 16 febbraio 1982, in quanto come dichiarato, sotto propria responsabilità, dall’amministratore sopra citato, risulta: Attività n. 84 (Alberghi, pensioni, motel, dormitori e simili con oltre 25 posti letto) Indicazioni del tipo di intervento L’intervento in progetto, consiste nella realizzazione di una nuova struttura ad uso esclusivamente alberghiero, all’interno della quale saranno presenti altre attività soggette al rilascio del Certificato Prevenzione Incendi. L’albergo contiene inoltre: Locali di intrattenimento con capienza superiore a 100 persone ( att. n. 83 ) Impianti per la produzione di calore alimentati a gas metano (att. n. 91 ) Gruppi elettrogeni potenza complessiva superiore a 100 KW ( att. n. 64 ) Tali interventi dovranno quindi soddisfare le specifiche tecniche in ottemperanza delle prescrizioni contenute nella regola tecnica di prevenzione incendi dettate da D.M. 09/04/04. 1

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Introduzione

Informazioni generali

La presente relazione tecnica riguarda il complesso di edifici, destinati ad attività ricettiva con più di 25 posti letto, sito nel comune di Matelica (MC) in SS Muccese 256 di proprietà della Soc. Canfaito s.r.l. di Fabriano in viale XIII luglio n. 190 il cui amministratore è il signor Stoppponi Luciano.Tali edifici rientrano nelle attività sotto descritta in riferimento all’allegato “B” del D.M. 16 febbraio 1982, in quanto come dichiarato, sotto propria responsabilità, dall’amministratore sopra citato, risulta:

Attività n. 84 (Alberghi, pensioni, motel, dormitori e simili con oltre 25 posti letto)

Indicazioni del tipo di intervento

L’intervento in progetto, consiste nella realizzazione di una nuova struttura ad uso esclusivamente alberghiero, all’interno della quale saranno presenti altre attività soggette al rilascio del Certificato Prevenzione Incendi.L’albergo contiene inoltre:

Locali di intrattenimento con capienza superiore a 100 persone ( att. n. 83 ) Impianti per la produzione di calore alimentati a gas metano (att. n. 91 ) Gruppi elettrogeni potenza complessiva superiore a 100 KW ( att. n. 64 )

Tali interventi dovranno quindi soddisfare le specifiche tecniche in ottemperanza delle prescrizioni contenute nella regola tecnica di prevenzione incendi dettate da D.M. 09/04/04.

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RELAZIONE TECNICA

Destinazione d’uso

Trattasi della realizzazione di un edificio adibito ad attività ricettiva ed alberghiera posizionato su un terreno facente parte della lottizzazione Artigianale “santa Tersola” M2-M3 che prevede la possibilità di realizzare gli interventi mediante stralci funzionali esecutivi.Il lotto si presenta quasi esclusivamente pianeggiante, tranne un modesto ed uniforme declivio, l’area risulta compresa tra la strada statale Muccese ad ovest e la linea ferroviaria Albacina-Civitanova ad est; questa risulta ben circoscritta e definita catastalmente al foglio n.42, particelle n.9 e n.63, rispettivamente della superficie di mq. 9230 e mq. 9340, per un totale di mq. 18570.La superficie del lotto misurata ammonta a mq. 18463.45 suddivisa in aree lotto pari a mq. 14009.21, strade pari a mq. 2232.34, parcheggio mq. 967.56, verde mq. 1254.34.La struttura alberghiera, sarà quindi dotata di servizi necessari alla attività stessa ( impianto per la produzione di calore con potenzialità superiori alle 100.000 kCal/h, ad uso della cucina per la preparazione degli alimenti a servizio del ristorante annesso; impianto per la produzione di calore con potenzialità superiori alle 350 KW, per il riscaldamento ambienti; gruppo elettrogeno di soccorso con potenza prodotta superiore a 100 kW, impianto gruppo pompe per la rete antincendio).

Descrizione dell’edificio

L’edificio adibito ad uso alberghiero, ricettivo e ristorazione, è composto da un piano seminterrato e sei piani fuori terra:

Piano seminterrato

il piano seminterrato è così suddiviso:

da una sala per riunioni e conferenze con servizi annessi, da un magazzino e dal reparto per il riscaldamento delle vivande, zona destinata a palestra e fitness, da un garage con meno di nove posti macchina, da vani di servizio dedicati alla centrale termica, centrale trattamento aria e gruppo elettrogeno.

L’accesso ai vari ambienti dell’edificio avviene indipendentemente dall’esterno e convergono tutti verso l’interno in una zona centrale che raccoglie il gruppo scale e ascensori, inoltre abbiamo un altro corpo scala che collega la sala conferenze alla hall dell’albergo. Le attività di fitness e palestra saranno svolte in un unico spazio senza divisorio al fine di permettere l’esodo in zone contrapposte. Verrà ricavata una uscita di sicurezza sfociante in un tunnel protetto con struttura REI 90 comunicante con spazio all’aperto, un’ altra posizionata al lato opposto della precedente uscita sfociante nell’intercapedine protetta con struttura REI 90 comunicante con spazio aperto; n. 2 uscite di sicurezza sfocianti nella zona filtro che collega la scala protetta e altre due, lato fitness sfocianti direttamente in spazio all’aperto. Le porte di accesso al filtro ed alla scala protetta saranno realizzate con resistenza al fuoco almeno REI 90, avranno larghezza pari a 120 cm. e saranno del tipo a chiusura automatica.Una area del seminterrato viene dedicata alle attrezzature di conservazione cibi tramite frigoriferi ;il locale adibito a queste operazioni è realizzato in materiale REI 90, porta di accesso REI 90.L’area preparazione vivande, con sole apparecchiature elettriche avrà comunicazione con la scala protetta a mezzo di filtro a prova di fumo attraverso porta di sicurezza isolata REI 90 del tipo a chiusura automatica.

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In ogni ambiente è prevista la rilevazione incendi tramite rilevatori di fumo ottici a riflessione e/o termovelocimetrici, collegati alla centrale di allarme incendio della struttura alberghiera. Le porte di accesso all’esterno saranno tutte con apertura nel verso dell’esodo.

Piano terra

Il piano terra è così suddiviso:

Hall, Sale adibite a ristorante, Servizi igienici del piano, Cucina. Vano scala

la cucina è stata collocata nella parte centrale dell’edificio, con un lato verso l’esterno e collegata esternamente con una scala che porta al piano seminterrato.Nella Hall si accede direttamente da un portico lato strada, ed da un lato di questo vi è una ampia scala esterna che correndo lungo l’edificio, porta nel lato sud-est per raggiungere l’ingresso della sala conferenze.

Piano primo

Il piano primo è cosi suddiviso:

Ala 1 ( totale 9 camere ) Ala 2 ( totale 10 camere ) Ala 3 ( totale 14 camere ) Vano scala Servizi

Le varie ali sono suddivise tra di loro da una porta REI 90 e collegate tramite scala di emergenza all’esterno.Il piano primo è costituito prevalentemente dalle camere dell’albergo per un totale di 33 camere e da spazio giorno per gli ospiti e servizi igienici di piano.Le due attività , sono raggiungibili autonomamente, dal corpo scala, la quale immette nel terrazzo che si andrà a formare sopra la Hall, affacciandosi sul lato strada.In questo caso le zone destinate ad albergo, sono sviluppate in tre corpi a raggiera e sono composte da camere tutte con bagno interno.Ad ogni piano è prevista almeno una camera per portatori di handicap, dimensionata adeguatamente, anche per altro ospite, ed anche il servizio igienico è stato considerato adeguato al caso.Il piano è servito da tre ascensori, da tre scale di sicurezza, una per ala, oltre che dalla scala principale, che anch’essa, sia per le dimensioni che per le caratteristiche costruttive è stata considerata come tale, inoltre le dimensioni dei corridoi e dei luoghi comuni sono stati dimensionati per essere vie di fuga, ai fini dell’espletamento del D.M. 6 aprile 1994.

Piano secondo

Il piano secondo è così suddiviso:

Ala1 (totale 9 camere) Ala 2 ( totale 13 camere )

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Vano scala

Il piano secondo di superficie ridotta, in quanto una ala dell’albergo si ferma al primo piano, è destinato anch’esso solo all’albergo e le camere in totale sono 22 e rispecchiano la disposizione del piano sottostante.L’accesso al piano è fornito tramite il vano scala e ascensori centrale che comincia ad essere per una parte all’esterno, formando l’elemento architettonico della torretta e, si protende verso le due ali 1 e 2 dotate di scala di sicurezza esterna..

Piano terzo

Il piano terzo è così suddiviso:

ala 1 ( totale 11 camere ) vano scala

Al piano terzo, una altra ala dell’albergo si ferma, e precisamente quella del prospetto principale, lasciando emergere la parte retrostante e la torretta.Questo piano è destinato esclusivamente ad albergo e il numero di camere presenti è pari a 11 e l’accesso avviene attraverso il vano scale e ascensori e si protende verso la parte retrostante culminante con la scala di sicurezza esterna (ala 1).

Piano quarto

Il piano quarto è così suddiviso:

Vano tecnico Vano scale Terrazzo

Il piano quarto, di altezza 2,10 m, risulta essere destinato esclusivamente a vano tecnico e ingresso alla suite dal vano scala principale.

Piano quinto

Il piano quinto è così suddiviso:

Suite n. 1 Vano scale

Questo piano è destinato esclusivamente ad albergo e il numero di camere presenti è pari a 1 (una); l’accesso avviene attraverso l’ascensore e il vano scala che percorso la lunghezza di m 11,40 (D. M. 9 aprile 1994 art. 7 p. 7.5) ci si trova al piano terzo dotato di due percorsi alternativi di cui la scala di sicurezza esterna sull’ala n. 1. Questo piano sarà inoltre dotato inoltre di un luogo calmo REI 120.La copertura della SUITE costituisce il vano sottotetto della SUITE stessa, sarà realizzato in struttura lignea portante con resistenza al fuoco almeno pari a REI 90 ma non costituisce la copertura della scala protetta e del luogo calmo. La determinazione della resistenza al fuoco delle strutture lignee di tale sottotetto sarà effettuato con le modalità riportate nelle “direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi per il rilascio del nulla osta provvisorio” al punto 6.1. Il sottotetto sarà raggiungibile tramite scala interna alla SUITE.

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Dati costruttivi

L’edificio sarà poggiante su fondazioni continue in c.s.a. delle adeguate dimensioni.Il calpestio del piano interrato, sarà sollevato dal pavimento attraverso un sistema ad incastro di elementi di polimeri a forma di igloo, che consentono un perfetto sistema di isolamento dal terreno.Negli interspazi, vi saranno collocate nervature in acciaio e saranno sormontati da rete a maglia elettrosaldata con sovrastante getto di calcestruzzo, massetto alleggerito e caldana per la posa del pavimento mentre nella parte adibita a garage sarà predisposto un cemento elicotterato.I solai saranno del tipo Plast Bau, con elementi di polistirene ad alta densità, intervallati da correnti in acciaio, e là dove saranno posizionate le gabbie per le armature delle travi e dei cordoli, consentendo così un unico getto del solaio e delle travi.I pilastri saranno adeguatamente armati e gettati in opera.Le pareti in elevazione saranno anche esse del tipo Plast Bau , dello spessore di 20 cm di calcestruzzo, debitamente armato, con casseforme in polistirene a perdere dello spessore di 5 cm sia all’esterno che all’interno, che consentono una ottima coibentazione termica e un ottimo isolamento acustico.Le tramezzature interne saranno dello spessore di 10 cm, e per mantenere un ottimo isolamento acustico, saranno fatte di paretine a blocchi di scaiola dei gesso dello spessore di 5 cm, queste saranno isolate dal pavimento con un feltro, per non avere il problema della trasmittanza acustica, inoltre proprio per le loro caratteristiche di montaggio consentono una notevole facilitazione per il passaggio degli impianti.Le coperture, saranno a padiglione, il solaio inclinato sarà sormontato dall’impermeabilizzazione e dal manto di tegole “Portoghese”.In totale sono presenti n. 64 camere di 128 posti letto.

Sala conferenze ( att. 83 D.M.I. 16.02.82 )

La sala conferenze in oggetto è situata nel piano seminterrato dell’albergo, separata dalla parte restante con porte e compartimenti tagliafuoco con caratteristica REI 90.Una parete si attesta completamente su spazio aperto, una seconda parete è in parte attesta su di una intercapedine una è completamente adiacente al terrapieno e l’ultima confina con la scala a prova di fumo ed altri locali adibiti a varie funzioni.Il soffitto è corrispondente al pavimento del ristorante.Le caratteristiche delle murature nella loro completezza è pari a REI 120.I materiali di rivestimento interni saranno in materiale certificato M.I. di classe 0 e di classe 1, in ragione massima del 50% della superficie ove permesso; in tutti gli altri ambienti i materiali di rivestimento dei pavimenti saranno di classe 2 e gli altri materiali di rivestimento di classe 1.I materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce ( tendaggi e simili ) saranno di classe di resistenza al fuoco non superiore a 1.Le poltrone e i mobili imbottiti saranno di classe 1 IM e saranno saldamente ancorate a terra .I sedili non imbottiti costituiti da materiali combustibili saranno di classe non superiore a 2.La distanza tra gli schienali di ogni fila sarà superiore a 0.80 mt.La superficie netta del locale con esclusione dei locali servizi, uffici e ingressi corrisponde a circa 440 mq e in base a quanto riportato nel punto 4.2 comma a) si ottiene una capacità totale massima di 392 persone.Le uscite previste, come dal D.M. 19/08/96 relativo ai locali di pubblico spettacolo, garantiscono l’esodo di per n. 1000 persone, soddisfacendo ampiamente il limite massimo delle persone presenti.A servizio della sala conferenze è previsto un impianto di climatizzazione estivo/invernale derivato dall’impianto dell’albergo.

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Le attrezzature di estinzione incendi consistono in almeno 4 estintori portatili da 6 kg a polvere universale cat. A B C, da tenere in perfetta efficienza, e da una manichetta UNI 45 installata in prossimità di una uscita di sicurezza.( Per la disposizione si veda tavola 2 allegata )L’impianto elettrico, dotato di luci di emergenza e luci sempre accese alle uscite, sarà munito di interruttore generale munito di protezione contro le sovracorrenti, in grado di sezionare l’intero impianto del locale in caso di necessità, in posizione facilmente accessibile e individuabile.

Cucina ristorante ( att. 91 – D.M.I. 16.02.82 )

Al piano terra, con accesso direttamente dall’esterno, da spazio aperto a cielo libero e a confine con gli ambienti interni all’albergo, quali sala ristorante, vano scale e zona uffici, verrà realizzata la cucina per la preparazione dei pasti al servizio del ristorante.Le caratteristiche costruttive delle pareti sono analoghe alle altre attività.L’alimentazione dei fornelli sarà effettuata a gas metano.La potenzialità termica installata corrisponde a circa 232 kW considerando la cucina a pieno regime di funzionamento, il locale pertanto rientra nei dettami del D.M. 12/04/1996 relativo alla regola di prevenzione incendio per impianti termici alimentati a gas combustibile.Il locale contenente la cucina è ad uso esclusivo.Tutte le pareti divisorio con altri ambienti a diversa destinazione hanno resistenza al fuoco pari a REI 120 il soffitto della cucina ha una resistenza al fuoco pari a REI 120.L’accesso al locale avviene dall’esterno e da aperture interne verso la zona di consumo dei pasti, questa zona viene compartimentata da porta resistente al fuoco REI 120.L’aerazione viene realizzata a filo del soffitto sulla parete attestata verso l’esterno di lunghezza pari a 1/20 del perimetro della cucina.Le dimensioni dell’apertura corrispondono a : 150x30 cm = 4500 cmq abbondantemente superiore a quella richiesta dal D.M. 12.04.96 pari a S= 2320 cmq, tale valore è ottenuto moltiplicando la potenzialità per il numero fisso 10.La disposizione delle attrezzature relative alla zona cucina sono state inserite tenendo conto delle normative richieste dal D.Lgs. 157/97.Al centro del locale è stata posizionata la zona cottura, posta su due fronti per dividere la cottura dei primi piatti dai secondi piatti; al vertice dell’isola vi sono due forni convezione-vapore per cotture diversificate.Sopra l’isola di cottura e sopra i forni è prevista una cappa di aspirazione inox completa di filtri e corredata di un aspiratore cassonato che verrà posto esternamente al locale con una portata di circa 14000 mc/h con variatore di velocità.Il gas combustibile impiegato sarà il metano l’impianto alla cucina viene derivato dalla tubazione principale in arrivo alla centrale termica ma prende l’avvio dal gruppo di misura posizionato all’esterno dei locali e mediante una tubazione Fe-Zn DN 63 posata esternamente alimenterà il gruppo fuochi.Sulla linea del gas, immediatamente prima dell’ingresso in cucina, sarà inserita una elettrovalvola gas comandata dai rilevatori di gas metano posti a filo del soffitto, i quali in caso di miscela di gas pericoloso con aria interromperanno l’afflusso di metano all’interno dei locali.

Centrale termica ( att. 91 – D.M.I. 16.02.82 )

Il locale destinato a centrale termica è situato all’esterno della struttura alberghiera al piano seminterrato, confina con la centrale trattamento aria e con la zona dedicata alla attività di fitness.L’ingresso del locale è assicurato da una porta metallica di larghezza 3 m per 2.2 m di altezza.

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Le pareti verticali che il soffitto hanno resistenza al fuoco pari a REI 120 con eccezione della porta metallica REI 30.L’aerazione è permanente ed è tale da garantire sia la combustione del gas che il ricambio di aria, le aperture che permetteranno tutto ciò saranno ricavate a filo sulla parete frontale con superficie di areazione pari a S= 7.500 cm2, superiore alla minima imposta per legge equivalente a 5.000 cm2, ricavata attraverso la relazione S= Qx 10, dove Q rappresenta la portata termica della caldaia espressa in kW e S viene espressa in cm2. I generatori di calore saranno in numeri di due e ciascuno in grado di erogare una potenza al focolare di 250 kW. Tutte le apparecchiature di controllo e sicurezza della caldaia saranno facilmente accessibili e le manovre del personale addetto alla manutenzione non vengono impedite da ostacoli.L’impianto di adduzione del gas metano al bruciatore avrà le seguenti caratteristiche;

tubazione interrata a una profondità maggiore 0.6 m in PE-HD DN 150; valvola di intercettazione di gas all’esterno della centrale termica; elettrovalvola di intercettazione del gas comandata dalla centralina; centralina di rilevazione gas collegata a sonda IP44 posta a 5 cm del soffitto della centrale

termica; tubazione di convogliamento del gas ai bruciatori a filo soffitto con DN 150; nell’attraversamento del muro la tubazione sarà posta in guaina sigillata all’esterno; le tubazioni interne al locale saranno collocate esclusivamente in vista.

L’impianto termico sarà dotato di camini in acciaio a doppia parete di isolamento di dimensione interna adeguata al tipo di generatore a cui farà capo il condotto di scarico del generatore, completo dei necessari gomiti e raccordi dei quali sarà tenuto conto nel calcolo delle perdite di carico.Le attrezzature di estinzione saranno esclusivamente mobili e consisteranno essenzialmente di quattro estintori a polvere da 6 kg cat A,B,C posizionati all’ingresso della centrale termica, atti a consentire un primo efficace intervento sul principio di incendio.L’impianto elettrico del locale sarà provvisto di un interruttore generale posto in prossimità dell’ingresso, sarà munito di protezione contro le correnti di cortocircuito e di sovraccarico e in grado di porre fuori tensione l’impianto elettrico della centrale termica.

Centrale Elettrica e locale gruppo elettrogeno ( att. 64 – D.M.I. 16.02.82 )

Verrà realizzata una cabina a tipo basso con la rete di distribuzione a media tensione in cavo interrato.La realizzazione del locale di consegna con caratteristiche equivalenti a quelle previste dalle prescrizioni ENEL DG 10061 in uso esclusivo all’enel; un locale di misura con le stesse caratteristiche di cui sopra ed un locale esclusivo per il cliente, le porte sono in resina ENEL con caratteristiche costruttive DS 919 ad una o due ante.Le struttura è completamente isolata con pareti e solaio di copertura in c.a. con caratteristiche di resistenza al fuoco REI 120. Il locale del gruppo elettrogeno è confinante con la centrale elettrica avente le medesime caratteristiche di costruzione. Entrambi i locali sono provvisti di idonea apertura per la ventilazione, contrapposta alla apertura d’ingresso. Tale apertura di ventilazione sarà a bocca di lupo con caratteristica REI 120 che verrà innalzata dal piano di calpestio a circa 4,50 m, tramite muro taglia fuoco che si innalzerà al di sopra dei solai di copertura dei locali tecnici in questione per oltre un 1,50 m, questo al fine di rendere la vicina uscita di sicurezza, a cielo aperto, protetta.

Sostanze pericolose e lo modalità di stoccaggio

All’interno della struttura ricettivo alberghiera, non saranno impiegate e depositate sostanze infiammabili e/o esplosive che possano, per la loro vicinanza, reagire tra loro provocando incendi o

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esplosioni, ma soltanto limitati quantitativi di sostanze normalmente impiegate per usi igienico sanitari.

Carico di incendio L’attività predominante è quella alberghiera, a tal fine si è proceduto al calcolo del carico di incendio in base alla normativa vigente, effettuando una valutazione del rischio di incendio in funzione della probabilità di accadimento legata alla adeguatezza delle misure di sicurezza in atto nel luogo di lavoro. Ne consegue che le zone a maggior rischio risultano la zona cucina ( REI 120 ) la zona ristorante e sala conferenze REI 60 e nella zona camere da letto REI 30.

Alla luce dei risultati ottenuti, la Classe di Resistenza al fuoco minima dell’edificio corrisponde a REI 15.

Descrizioni Delle Condizioni Ambientali

L’attività in oggetto verrà realizzata nel comune di Matelica (MC) in via S.S. Muccese 256, avrà accesso diretto alla strada comunale, ampliamente sufficiente a garantire le condizioni ottimali per l’intervento da parte dei VV.F.

Lay-out aziendale

E’ stato verificato il posizionamento relativo delle aree di rischio e dei centri di pericolo all’interno dell’attività in oggetto (cucina, centrale termica e sala conferenze).Detta verifica riguarda i parametri essenziali per un corretto lay-out ed in particolare si è tenuto in debito conto:

ubicazione (collocazione dell’area rischio); accessibilità (possibilità di accesso da parte dei mezzi di pronto soccorso, articolazione

planovolumetrica con particola riguardo alle vie di comunicazione interna); separazione (distanze da edifici, grado di compartimentazione interna).

Sono state fatte quindi le considerazioni che riguardano la sfera delle “misure protettive” di tipo passivo, atte a mitigare le conseguenze di un evento dannoso.

Accesso all’area

L’accesso all’area è consentito ai vigili del fuoco per tre quarti del totale perimetro dell’edificio in oggetto con viabilità interna avente larghezza minima 3.5 m altezza libera oltre i 4 m e raggio di svolta minimo di 13 m ed una pendenza non superiore del 10%.Gli accessi sono tutti carrabili con una resistenza al carico di almeno 20 ton. di cui 8 sull’asse anteriore e 12 su quello posteriore.È assicurato l’accostamento all’edificio della autoscala dei Vigili del Fuoco su tre facciate.

Resistenza al fuoco delle strutture (art. 6.1 del D.M. 9 aprile 1994 )

La resistenza al fuoco delle strutture è stata valutata secondo le prescrizioni indicate nella circ. M.I. 91 del 10.04.61.Considerato che l’altezza ai fini antincendio degli edifici (definita dal D.M. 30/09/83), misurata al livello inferiore dell’apertura più alta dell’ultimo piano abitabile e/o agibile, al livello del piano esterno più basso è superiore ai 12 m ma inferiore ai 24 m, la resistenza al fuoco delle strutture sarà minimo REI 60.

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Premesso che la classe del piano e quindi dei locali interessati si determina con la formula C = K x q, dove q è uguale al carico di incendio espresso in kg legna/mq e K è un coefficiente di riduzione, che nel caso viene considerato uguale a uno.Volendo imporre la classe di piano limite uguale a 60, moltiplicando la classe di piano per la quantità di calore posseduta da un kg di legna si ottiene il valore limite del carico di incendio per mq :q = 1.10.80 MJ7mqquindi la struttura deve essere in grado di resistere a tale carico di incendio.Le partizioni verticali, travi e pilastri, e orizzontali solai portanti hanno una resistenza al fuoco

Reazione al fuoco dei materiali (art. 6.2 del D.M. 9 aprile 1994 )

Nella scelta dei materiali di arredo e di finitura saranno rispettate in pieno le disposizione di cui al punto 6.2 del decreto 9 aprile 1994, tenendo in considerazione l’impiego di materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della superficie trattata all’interno di atri, corridoi ,disimpegni, scale e passaggi in genere.Nelle restanti parti saranno utilizzati materiali di classe 0 (non combustibili).

Compartimentazioni (art. 6.3 del D.M. 9 aprile 1994 )

Saranno realizzati dei compartimenti mediante porte tagliafuoco in tutti i piani dell’edificio tenute formalmente aperte da blocchi magnetici.In caso di allarme le porte chiudendosi formeranno il compartimento; tutti i compartimenti hanno una superficie inferiore ai 1000 mq.Tutte le strutture portanti, sia orizzontali che verticali, hanno una resistenza al fuoco maggiore di REI 60.

Corridoi (art. 6.5 del D.M. 9 aprile 1994 )

I tramezzi che separano le camere degli ospiti dal corridoio, avranno una caratteristica di resistenza al fuoco pari a REI 30.Le porte delle camere saranno munite di dispositivo di autochiusura con caratteristiche di resistenza al fuoco RE 30.

Scale (art. 6.6 del D.M. 9 aprile 1994 )

L’edificio è composto da sei piani fuori terra, i quali escludendo il piano terra, sono dedicati esclusivamente a camere per ospiti e serviti da almeno un vano scala di tipo protetto munito di porte REI 120 e da tre scale di emergenza esterne.I muri perimetrali del vano scala interno hanno un sezione minima di 0.3 m e sono realizzati in muratura di c.a.Alla sommità del vano scala verrà realizzata una apertura avente superficie di aerazione netta non inferiore a 1 mq, con comando di apertura a mezzo di rilevatori di fumo.Tutte le camere comunicano con le scale o con l’esterno attraverso corridoi.La verifica delle scale è riportata nella tabella seguente tenendo conto, come affollamento, della somma dell’affollamento di due piani contigui.L’evacuazione delle persone presenti al piano terra e seminterrato non avviene attraverso le scale.

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Denominazione scala antincendio

Affollamento massimo

Larghezza calcolata

Larghezza di progetto

Verifica

Scala ala 1 82 1.05 1.2 okScala ala 2 82 1.05 1.2 okScala ala 3 28 0.4 1.2 ok

Nel calcolare il massimo affollamento delle scale relative alla ala 1 e ala 2 si è considerato l’esodo dei due blocchi attraverso una sola scala e non attraverso le due scale di emergenza esterne come da progetto.

Ascensori (art. 6.7 del D.M. 9 aprile 1994 )

Gli ascensori e i montacarichi sono installati all’interno di scale e vani di tipo protetto;il vano corsa avrà caratteristiche di resistenza al fuoco congrue a quanto previsto dall’art. 6.1 del D.M. 9 aprile 1994 e comunque con caratteristiche REI 120.Non verranno utilizzati in caso di incendio.L’areazione permanente del vano scala protetto e dei due vani ascensori previsti nel progetto originario, saranno realizzate tramite collegamenti su spazio aperto, all’esterno, ubicati in sommità ai vani scala ed ascensori utilizzando canalizzazioni metalliche isolate almeno REI 60. Allo scopo di protezione dagli agenti atmosferici, in corrispondenza della muratura perimetrale, sulla tubazione di Aerazione permanente, saranno installate delle serrande metalliche, apribili manualmente ed automaticamente in caso di allarme incendio e collegate alla centrale di rilevazione incendi così come al DM 9 febbraio 1994 art 6.6.

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Affollamento (art. 7.1 del D.M. 9 aprile 1994 )

Per quanto riguarda le camere per ospiti il massimo affollamento è fissato in base al numero dei relativi posti letto pari a 128.Per quanto riguarda le aree comuni al pubblico al piano terra risulta un affollamento massimo pari 455 persone come risulta tenendo conto di 0.4 persone/mq.Per quanto riguarda il massimo affollamento in base agli addetti ai lavori presenti durante lo svolgimento dell’attività risulta essere pari a 10 persone.Nella tabella seguente vengono riportati i valori per ogni singolo piano, suddivisi per aree omogenee di utilizzo.

Denominazione area

Persone presenti

Larghezza uscite

Numero moduli

Capacità di deflusso

Verifica

Piano seminterratoPalestra fitness 300 12 20 750 ok

Sala conferenze

315 10.8 18 675 ok

Reparto scalda vivande

10 1.2 2 37.5 ok

Piano terraRistorante

sala 1360 13.2 22 1100 ok

Ristorante sala 2

102 4.2 7 350 ok

Hall 82 6.0 10 500 okCucina 10 4.2 7 350 ok

Piano primoAla 1 18 3 5 188 okAla 2 20 3 5 188 okAla 3 28 3 5 188 ok

Piano secondoAla 1 18 2.4 4 150 okAla 2 26 2.4 4 150 ok

Piano terzoAla 1 22 2.4 4 132 ok

Piano quartoVano tecnico 4 1.2 2 66 ok

Piano quintoSuite 4 2.4 4 132 ok

Ne consegue che tutti i compartimenti hanno un numero di uscite adeguato.

Sistemi di vie di uscita (art. 7.3 del D.M. 9 aprile 1994 )

Al piano primo è previsto uno spazio calmo in prossimità dell’uscita del vano scala protetto, facilmente accessibile a persone con ridotte capacità motorie.Tutte le vie di uscita verranno segnalate con apposita cartellonistica conforme al D.Lgs. del 9 aprile 2008 n. 81 ( testo unico sulla sicurezza).

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Larghezza delle vie di uscita (art. 7.4 del D.M. 9 aprile 1994 )

Salvo dove diversamente indicato nelle planimetrie allegate le vie di uscita hanno una larghezza minima non inferiore a 1,2 m pari a due moduli ai fini del calcolo del deflusso.Nelle planimetrie allegate vengono riportate tutte le larghezze delle via di uscita il totale delle larghezze è riportato nel calcolo effettuato per la verifica dell’affollamento.

Larghezza totale delle uscite (art. 7.6 del D.M. 9 aprile 1994 )

La larghezza totale delle uscite espressa in numero di moduli è determinata dal rapporto massimo tra l’affollamento e la capacità di deflusso di piano le capacità di deflusso per ogni piano sono le seguenti:piano seminterrato 37.5 persone per piano e modulopiano terra 50 persone per piano e modulopiano primo/secondo 37.5 persone per piano e modulopiano terzo/quinto 33 persone per piano e modulo.Come si evince dai disegni allegati l’eventuale esodo delle persone del piano seminterrato è convogliato direttamente verso l’esterno.L’esodo della persone del piano terra nella parte del ristorante è convogliato direttamente verso l’esterno.L’esodo dei restanti piani avviene attraverso i corridoi di piano all’esterno attraverso le scale di sicurezza si è considerato che l’esodo dei piani primo, secondo e terzo avvenga prevalentemente attraverso le scale esterne.I parametri progettuali rispettano pienamente la normativa e la capacità di deflusso è notevolmente maggiore del massimo affollamento.

Lunghezza delle vie di uscita (art. 7.5 del D.M. 9 aprile 1994 )

La massima lunghezza dall’uscita di ogni singola camera fino all’ingresso della scala protetta, è inferiore a 40 mt. Per quanto riguarda la suite collocata al piano 5°, la via di uscita è lunga 11.40 m e si immette sul terzo piano, dotato a sua volta di uscite di sicurezza alternative; inferiore alla lunghezza massima di 15 m come disposto da suddetto articolo.

Impianti di condizionamento e ventilazione: (art. 8.2.2 – D.M. 9 aprile 1994)

Gli impianti di condizionamento saranno di tipo centralizzati. Tali impianti devono possedere i requisiti che garantiscono il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1) mantenere l’efficienza delle compartimentazioni;2) evitare il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi;3) non produrre, a causa di avarie e/o guasti propri, fumi che si diffondano nei locali serviti;4) non costituire elemento di propagazione di fumi e/o fiamme, anche nella fase iniziale, degli

incendi.Le unità di trattamento dell’aria saranno installate all’interno di apposito locale al piano seminterrato, mentre i gruppi frigoriferi saranno installati all’aperto.Le condotte per la distribuzione dell’aria saranno realizzate in materiale di classe 0 di reazione al fuoco; le tubazioni flessibili di raccordo saranno di classe di reazione al fuoco non superiore alla classe 2.Le condotte non attraverseranno:

luoghi sicuri, che non siano a ciclo libero; vani scala e vani ascensore;

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locali che presentino pericolo d’incendio, di esplosione e di scoppio.

Nel caso le condotte attraversino strutture che delimitano i compartimenti, nelle condotte deve essere installata, in corrispondenza degli attraversamenti, almeno una serranda avente resistenza al fuoco pari a quella della struttura che attraversano, azionata automaticamente e direttamente da rivelatori di fumo.Negli attraversamenti di pareti e solai, lo spazio attorno alle condotte deve essere sigillato con materiale di classe 0, senza tuttavia ostacolare le dilatazioni termiche delle stesse.Ogni impianto sarà dotato di un dispositivo di comando manuale, situato in punto facilmente accessibile, per l’arresto dei ventilatori in caso d’incendio.Inoltre, gli impianti a ricircolo d’aria, a servizio di più compartimenti, saranno muniti, all’interno delle condotte, di rivelatori di fumo che comandano automaticamente l’arresto dei ventilatori e la chiusura delle serrande tagliafuoco. L’intervento dei rivelatori deve essere segnalato nella centrale di controllo impianto antincendio.

L’intervento dei dispositivi, sia manuali che automatici, non deve consentire la rimessa in marcia dei ventilatori senza l’intervento manuale dell’operatore.

Impianti tecnologici di servizioImpianti elettrici: (art. 9 – D.M. 9 aprile 1994)Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità alla legge 186, alla L. 46/90 ed alle norme CEI vigneti.Il quadro di comando e controllo, sarà costantemente presidiato durante lo svolgimento dell’attività atto a garantire la selettività degli interruttori generali dei sotto quadri, in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell’intero sistema (utenza).L’impianto elettrico a servizio delle strutture sarà provvisto di interruttore generale munito di protezione contro le correnti di sovraccarico e di corto circuito installato in posizione segnalata, manovrabile sotto carico e atto a porre fuori servizio l’impianto dell’attività e non costituirà, in tutte le parti pericolo d’innesco.Gli impianti di illuminazione, allarme rilevazione, impianti di estinzione incendi, ascensori antincendio disporranno di impianti di sicurezza.Tutte le strutture metalliche saranno provviste di idonei sistemi di protezione contro l’accumulo di cariche elettrostatiche (scarichi a terra costituiti da paline di dispersione collegate con treccia di rame). L’impianto d’illuminazione di sicurezza sarà realizzato con lampade autoalimentate con autonomia di almeno 1 ora . Il dispositivo di carica degli accumulatori sarà di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore.

Strategia antincendioMezzi ed impianti di estinzione degli incendi: (art. 11 – D.M. 9 aprile 1994)

E’ previsto il posizionamento di estintori portatili con capacità autoestinguente non inferiore a 13° - 113 BC; il posizionamento degli estintori è riportato sulle tavole di progetto allegate. Nei locali tecnici (centrale termica, centrale elettrica, sala compressori, smistamento aria e magazzini) saranno installati estintori di capacità non inferiore a 21A - 89 BC).Sarà prevista una rete antincendio in ottemperanza all’art. 11 del D.M. 9 aprile 1995 realizzata secondo le indicazioni dettate dalla UNI 10779/98.L’alimentazione idrica di tale sistema sarà garantita da un impianto di pressurizzazione a Norma UNI 9490 munito di una doppia pompa di tipo elettrico e con motore diesel,completo di una riserva idrica da 50 mc in grado di servire in continuo n. 7 manichette UNI 45 per almeno 60 min.

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L’impianto garantirà una portata per ciascun idrante a muro DN 45, non minore di 0,002 mc/s (120 litri/min) ad una pressione residua non minori di 0,2 Mpa (2 bar), considerando simultaneamente operativi noumeno di sette idranti nella posizione idraulica più sfavorevole.I comparti dell’edificio in sostanza, saranno dotati di idranti UNI 45 distribuiti sui piani e di due attacchi per VVF UNI70; il posizionamento degli idranti è riportato sulle tavole di progetto allegate. Per l’approvvigionamento idrico, oltre all’allaccio alla conduttura comunale, è prevista la realizzazione di un pozzo e il serbatoio di 50 mc.

Sistemi d’allarme: (art. 10 – D.M. 9 aprile 1994) L’edificio sarà munito di un sistema d’allarme acustico; il comando del funzionamento simultaneo dei dispositivi sonori sarà posto in ambiente presidiato (hall) sotto il continuo controllo del personale preposto.L’ubicazione dei dispositivi sonori sarà tale da poter segnalare il pericolo a tutti gli occupati del fabbricato.

Impianti di rivelazione e segnalazione degli incendi: (art.12 – D.M. 9 aprile 1994)E’ prevista la realizzazione di un impianto automatico di rivelazione fumi in grado di determinare segnalazioni ottiche ed acustiche.I rivelatori di fumo sono posizionati in tutti i corridoi e camere per ospiti, nonché all’interno della cucina, sala ristorante, sala conferenze, piano seminterrato e centrali tecniche.Tale impianto è conforme a tutti i requisiti richiesti dall’art. 12.2 del Decreto 9 aprile 1994.

Segnaletica di sicurezza: (art. 13 – D.M. 9 aprile 1994)

Si applicano le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza D.P.R. n° 524 1982 (G.U. n. 218 del 10 agosto 1982) espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio ed in attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro il D.Lgs 14 agosto 1996, n. 493 (G.U. 23 n. 223, settembre 1996) e secondo il Testo Unico sulla sicurezza del D.Lgs n.81 del 9 aprile 2008.

Cagli li 26 luglio 2008

Il tecnico competente(Dott. Ing. Gambioli Giuseppe)

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