Introduzione allo Humanistic management Marco Minghetti Lezione 9 Narrare lIdentità Molteplice 2...

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Introduzione alloIntroduzione alloHumanistic Humanistic

managementmanagement

Marco Minghetti Marco Minghetti

Lezione 9Lezione 9

Narrare l’Identità MoltepliceNarrare l’Identità Molteplice22

PaviaPaviaOttobre 2007Ottobre 2007

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Le città continue. IV.Le città continue. IV. Tu mi rimproveri perché ogni mio racconto ti Tu mi rimproveri perché ogni mio racconto ti

trasporta nel bel mezzo d'una città senza dirti trasporta nel bel mezzo d'una città senza dirti dello spazio che s'estende tra una città e dello spazio che s'estende tra una città e l'altra: se lo coprano mari, campi di segale, l'altra: se lo coprano mari, campi di segale, foreste di larici, paludi. Ti risponderò con un foreste di larici, paludi. Ti risponderò con un racconto. Per le vie di Cecilia, città illustre, racconto. Per le vie di Cecilia, città illustre, incontrai una volta un capraio che spingeva incontrai una volta un capraio che spingeva rasente i muri un armento scampanante. - rasente i muri un armento scampanante. - Uomo benedetto dal cielo, - si fermò a Uomo benedetto dal cielo, - si fermò a chiedermi, - sai dirmi il nome della città in cui chiedermi, - sai dirmi il nome della città in cui ci troviamo? - Che gli dei t'accompagnino! - ci troviamo? - Che gli dei t'accompagnino! - esclamai. - Come puoi non riconoscere la esclamai. - Come puoi non riconoscere la molto illustre città di Cecilia? - Compatiscimi, molto illustre città di Cecilia? - Compatiscimi, - rispose quello, - sono un pastore in - rispose quello, - sono un pastore in transumanza. Tocca alle volte a me e alle transumanza. Tocca alle volte a me e alle capre di traversare città; ma non sappiamo capre di traversare città; ma non sappiamo distinguerle. Chiedimi il nome dei pascoli: li distinguerle. Chiedimi il nome dei pascoli: li conosco tutti, il Prato tra le Rocce, il Pendio conosco tutti, il Prato tra le Rocce, il Pendio Verde, l'Erba in Ombra.Verde, l'Erba in Ombra.

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Le città per me non hanno nome: sono Le città per me non hanno nome: sono luoghi senza foglie che separano un luoghi senza foglie che separano un pascolo dall'altro, e dove le capre si pascolo dall'altro, e dove le capre si spaventano ai crocevia e si sbandano. spaventano ai crocevia e si sbandano. Io e il cane corriamo per tenere Io e il cane corriamo per tenere compatto l'armento. - Al contrario di compatto l'armento. - Al contrario di te, - affermai, - io riconosco solo le te, - affermai, - io riconosco solo le città e non distinguo ciò che è fuori. città e non distinguo ciò che è fuori. Nei luoghi disabitati ogni pietra e Nei luoghi disabitati ogni pietra e ogni erba si confonde ai miei occhi ogni erba si confonde ai miei occhi con ogni pietra ed erba. Molti anni con ogni pietra ed erba. Molti anni sono passati da allora; io ho sono passati da allora; io ho conosciuto molte città ancora e ho conosciuto molte città ancora e ho percorso continenti.percorso continenti.

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Un giorno camminavo tra angoli di case tutte Un giorno camminavo tra angoli di case tutte uguali: mi ero perso. Chiesi a un passante:- uguali: mi ero perso. Chiesi a un passante:- Che gli immortali ti proteggano, sai dirmi dove Che gli immortali ti proteggano, sai dirmi dove ci troviamo? - A Cecilia, cosí non fosse! - mi ci troviamo? - A Cecilia, cosí non fosse! - mi rispose. - Da tanto camminiamo per le sue vie, rispose. - Da tanto camminiamo per le sue vie, io e le capre, e non s'arriva a uscirne... Lo io e le capre, e non s'arriva a uscirne... Lo riconobbi, nonostante la lunga barba bianca: riconobbi, nonostante la lunga barba bianca: era il pastore di quella volta. Lo seguivano era il pastore di quella volta. Lo seguivano poche capre spelate, che neppure piú poche capre spelate, che neppure piú puzzavano, tanto erano ridotte pelle e ossa. puzzavano, tanto erano ridotte pelle e ossa. Brucavano cartaccia nei bidoni dei rifiuti. - Non Brucavano cartaccia nei bidoni dei rifiuti. - Non può essere! - gridai. - Anch'io, non so da può essere! - gridai. - Anch'io, non so da quando, sono entrato in una città e da allora ho quando, sono entrato in una città e da allora ho continuato ad addentrarmi per le sue vie. Ma continuato ad addentrarmi per le sue vie. Ma come ho fatto ad arrivare dove tu dici, se mi come ho fatto ad arrivare dove tu dici, se mi trovavo in un'altra città, lontanissima da trovavo in un'altra città, lontanissima da Cecilia, e non ne sono ancora uscito? - I luoghi Cecilia, e non ne sono ancora uscito? - I luoghi si sono mescolati, - disse il capraio, - Cecilia è si sono mescolati, - disse il capraio, - Cecilia è dappertutto; qui una volta doveva esserci il dappertutto; qui una volta doveva esserci il Prato della Salvia Bassa. Le mie capre Prato della Salvia Bassa. Le mie capre riconoscono le erbe dello spartitraffico.riconoscono le erbe dello spartitraffico.

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La aziende continue. IV. Retro. La aziende continue. IV. Retro. Gossip.Gossip. On Air: King Crimson, On Air: King Crimson, Elephant TalkElephant Talk - Eppure, dissi alla Psicologa Sintetica, è - Eppure, dissi alla Psicologa Sintetica, è

possibile che le cose vadano diversamente. possibile che le cose vadano diversamente. L’alluvione di gossip, pettegolezzi, calunnie, L’alluvione di gossip, pettegolezzi, calunnie, ciance, critiche, insinuazioni, invenzioni, ciance, critiche, insinuazioni, invenzioni, maldicenze, dicerie, voci, cazzate, commenti, maldicenze, dicerie, voci, cazzate, commenti, bugie, ciarle, fandonie, malignità, diffamazioni, bugie, ciarle, fandonie, malignità, diffamazioni, mormorazioni crea uno spazio liquido che mormorazioni crea uno spazio liquido che s'estende tra una azienda e l'altra, ma anche, s'estende tra una azienda e l'altra, ma anche, all’interno di ogni organizzazione, fra una all’interno di ogni organizzazione, fra una funzione e l’altra, fra un ufficio e l’altro, fra una funzione e l’altra, fra un ufficio e l’altro, fra una persona e l’altra. Ed il mare magnum della persona e l’altra. Ed il mare magnum della chiacchiera universale non è che una goccia chiacchiera universale non è che una goccia nell’oceano della cultura tramandata per secoli nell’oceano della cultura tramandata per secoli oralmente, che inizia con i primi poeti oralmente, che inizia con i primi poeti dell’umanità, passa per le istruzioni alla servitù dell’umanità, passa per le istruzioni alla servitù di Swift e arriva ai sistemi di diffusione di Swift e arriva ai sistemi di diffusione dell’informazione più attuali: Internet, i blog, i dell’informazione più attuali: Internet, i blog, i videotelefoni…la vita è in fondo un grande videotelefoni…la vita è in fondo un grande pettegolezzo che si disperde all’infinito. Le pettegolezzo che si disperde all’infinito. Le risponderò dunque con un racconto.risponderò dunque con un racconto.

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Per i corridoi di Saint Andrew, il celebre ospedale, Per i corridoi di Saint Andrew, il celebre ospedale, incontrai una volta un direttore amministrativo che incontrai una volta un direttore amministrativo che gestiva il personale come se fosse un armento gestiva il personale come se fosse un armento scampanante. – Ehi tu, - si fermò a chiedermi, - sai scampanante. – Ehi tu, - si fermò a chiedermi, - sai dirmi il nome dell’azienda sanitaria in cui ci troviamo? – dirmi il nome dell’azienda sanitaria in cui ci troviamo? – E che cavolo! - esclamai. - Come puoi non riconoscere il E che cavolo! - esclamai. - Come puoi non riconoscere il mitico ospedale di Saint Andrew? - Compatiscimi, - mitico ospedale di Saint Andrew? - Compatiscimi, - rispose quello, - sono un temporary manager. A me e ai rispose quello, - sono un temporary manager. A me e ai miei colleghi tocca attraversare realtà che non miei colleghi tocca attraversare realtà che non conosciamo; ma non sappiamo distinguerle. Chiedimi il conosciamo; ma non sappiamo distinguerle. Chiedimi il nome delle società di consulenza, dove mi fermo a nome delle società di consulenza, dove mi fermo a pascolare fra un incarico e l’altro: li conosco tutti. Le pascolare fra un incarico e l’altro: li conosco tutti. Le aziende per me non hanno nome: sono luoghi senza aziende per me non hanno nome: sono luoghi senza foglie che separano un pascolo dall'altro, e dove le foglie che separano un pascolo dall'altro, e dove le persone si spaventano e si sbandano. Io e il mio persone si spaventano e si sbandano. Io e il mio direttore del personale corriamo per tenere compatto direttore del personale corriamo per tenere compatto l'armento. - Al contrario di te, - affermai, - io riconosco l'armento. - Al contrario di te, - affermai, - io riconosco solo le aziende e non distinguo ciò che è fuori. solo le aziende e non distinguo ciò che è fuori.

Lo lasciai e continuai a percorrere le molte aziende Lo lasciai e continuai a percorrere le molte aziende della Corporation sparse per il mondo. Un giorno della Corporation sparse per il mondo. Un giorno camminavo tra angoli di uffici tutti uguali: mi ero perso. camminavo tra angoli di uffici tutti uguali: mi ero perso. Chiesi a un passante:- Ehi tu, sai dirmi dove ci Chiesi a un passante:- Ehi tu, sai dirmi dove ci troviamo? - A Saint Andrew, purtroppo! - mi rispose. - troviamo? - A Saint Andrew, purtroppo! - mi rispose. - Da tanto camminiamo per i suoi corridoi e non s'arriva Da tanto camminiamo per i suoi corridoi e non s'arriva a uscirne... a uscirne...

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Lo riconobbi, nonostante la lunga barba Lo riconobbi, nonostante la lunga barba bianca: era il direttore amministrativo di bianca: era il direttore amministrativo di quella volta. Lo seguivano poche persone quella volta. Lo seguivano poche persone spelate, ridotte pelle e ossa. Brucavano spelate, ridotte pelle e ossa. Brucavano cartaccia nei bidoni dei rifiuti. - Non può cartaccia nei bidoni dei rifiuti. - Non può essere! - gridai. - Anch'io, non so da quando, essere! - gridai. - Anch'io, non so da quando, sono entrato in una azienda e da allora ho sono entrato in una azienda e da allora ho continuato ad addentrarmi per i suoi uffici. continuato ad addentrarmi per i suoi uffici. Ma come ho fatto ad arrivare dove tu dici, se Ma come ho fatto ad arrivare dove tu dici, se mi trovavo in un'altra azienda, lontanissima mi trovavo in un'altra azienda, lontanissima da Saint Andrew, e non ne sono ancora da Saint Andrew, e non ne sono ancora uscito? uscito?

- I luoghi si sono mescolati, - disse il - I luoghi si sono mescolati, - disse il dirigente, - Saint Andrew è dappertutto, e in dirigente, - Saint Andrew è dappertutto, e in nessun luogo.nessun luogo.

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Per salvaguardare l’unicità, il genio, Per salvaguardare l’unicità, il genio, di ogni luogo, pensai allora, occorre di ogni luogo, pensai allora, occorre sviluppare un sistema di relazioni che sviluppare un sistema di relazioni che coinvolga la singola azienda e i suoi coinvolga la singola azienda e i suoi dipendenti. Ci può aiutare a dipendenti. Ci può aiutare a recuperare la dimensione dell’recuperare la dimensione dell’incontro incontro l’arte, quell’arte che vuole uscire dai l’arte, quell’arte che vuole uscire dai musei e vivere in stretto legame con le musei e vivere in stretto legame con le dinamiche collettive della società…. dinamiche collettive della società…. Ecco, bisogna innescare un processo Ecco, bisogna innescare un processo artistico fra i frequentatori quotidiani artistico fra i frequentatori quotidiani di realtà tradizionalmente non di realtà tradizionalmente non deputate all’esposizione di opere.deputate all’esposizione di opere.

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Lei conosce la mia passione per la fotografia. Proposi al Lei conosce la mia passione per la fotografia. Proposi al vecchio direttore una creazione artistica che parlasse vecchio direttore una creazione artistica che parlasse delle persone che lavorano al Saint Andrew. Dopo un delle persone che lavorano al Saint Andrew. Dopo un attimo di esitazione acconsentì e mi presentò altre attimo di esitazione acconsentì e mi presentò altre persone dell’ufficio. Così partì il progetto. Aveva per tema persone dell’ufficio. Così partì il progetto. Aveva per tema le storie d’amore nate dentro l’ospedale. Il direttore le storie d’amore nate dentro l’ospedale. Il direttore cominciò a raccontare del dottor Bigwhites che aveva cominciò a raccontare del dottor Bigwhites che aveva sposato la dottoressa Illary, del reparto cardiologia. Si sposato la dottoressa Illary, del reparto cardiologia. Si erano sposati anni prima. Desideravo che Bigwhites si erano sposati anni prima. Desideravo che Bigwhites si ricordasse il giorno in cui vide per la prima volta la sua ricordasse il giorno in cui vide per la prima volta la sua futura moglie con quell’occhio amoroso, speciale… Tutti futura moglie con quell’occhio amoroso, speciale… Tutti noi ci ricordiamo di quello sguardo. Si erano ‘guardati’ noi ci ricordiamo di quello sguardo. Si erano ‘guardati’ vicino alla macchinetta del caffè, al piano terra. Siamo vicino alla macchinetta del caffè, al piano terra. Siamo andati a vederlo insieme, abbiamo individuato il punto andati a vederlo insieme, abbiamo individuato il punto preciso dell’incontro e quindi ho fatto delle foto di quel preciso dell’incontro e quindi ho fatto delle foto di quel luogo che poi ho appeso nei corridoi dell’ospedale, con una luogo che poi ho appeso nei corridoi dell’ospedale, con una piccola didascalia: “dedicato al dr Bigwhites e alla piccola didascalia: “dedicato al dr Bigwhites e alla dottoressa Illary”. Il racconto di questo primo lavoro ha dottoressa Illary”. Il racconto di questo primo lavoro ha provocato negli altri una reazione a catena, è esploso una provocato negli altri una reazione a catena, è esploso una specie di pettegolezzo buono che mi ha consentito di specie di pettegolezzo buono che mi ha consentito di trovare altre coppie, di trovare altri luoghi e quindi di trovare altre coppie, di trovare altri luoghi e quindi di poter creare una lunga serie di immagini che poter creare una lunga serie di immagini che rappresentavano l’ospedale. Una infermiera mi ha rappresentavano l’ospedale. Una infermiera mi ha raccontato di avere vissuto una storia d’amore con una raccontato di avere vissuto una storia d’amore con una persona di cui non voleva rivelare l’identità. “E’ qui, lo amo persona di cui non voleva rivelare l’identità. “E’ qui, lo amo ancora molto. Ma è tutto un segreto. Vorrei comunque che ancora molto. Ma è tutto un segreto. Vorrei comunque che lei facesse la foto dove l’ho visto la prima volta”.lei facesse la foto dove l’ho visto la prima volta”.

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Sono così entrato nell’ospedale vero, Sono così entrato nell’ospedale vero, nell’ospedale invisibile. Ho cominciato a nell’ospedale invisibile. Ho cominciato a costruire un significato condiviso su un costruire un significato condiviso su un tessuto connettivo costituito da una fitta tessuto connettivo costituito da una fitta rete di informazioni e reso possibile dalla rete di informazioni e reso possibile dalla complicità di tante persone. L’incontro tra complicità di tante persone. L’incontro tra di loro ha messo in moto il processo e ne è di loro ha messo in moto il processo e ne è allo stesso tempo parte integrante. allo stesso tempo parte integrante. L’ospedale oggi è pieno di fotografie, opere L’ospedale oggi è pieno di fotografie, opere d’arte ma anche strumenti per mettere in d’arte ma anche strumenti per mettere in moto il telaio recondito che tesse la tela di moto il telaio recondito che tesse la tela di sentimenti, emozioni, parole, sguardi: sentimenti, emozioni, parole, sguardi: l’intima essenza del luogo, la sua vita più l’intima essenza del luogo, la sua vita più autentica. Così oggi il lavoro fotografico si autentica. Così oggi il lavoro fotografico si estende dappertutto proprio come il suono estende dappertutto proprio come il suono della voce, il bisbigliare della gente….della voce, il bisbigliare della gente….

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Gli dei del managementL’imprenditore L’imprenditore dinamico che dinamico che

crea imprese e crea imprese e lancia nuove lancia nuove

iniziativeiniziative

Dea Dea dell’operatività, dell’operatività,

fonda il suo fonda il suo potere esclusivo potere esclusivo sull’esperienzasull’esperienza

Dio preferito dagli artisti e dai

professionisti, che preferiscono la creatività alla

standardiz-zazione

Dio dell’ordine e della burocrazia,

simbolo della strategia basata

sulla precisa definizione dei

compiti

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La profezia di Handy - 1

Gli indirizzi aziendali che tendono a privilegiare la ricerca

di una sempre maggiore dimensione e coerenza sono inevitabilmente destinati a scontrarsi con gli indirizzi

individuali (tesi verso maggiori opportunità di espressione e

scelte personali)...

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La profezia di Handy -2E’ un conflitto che Apollo non

può vincere. Se le aziende vogliono sopravvivere, devono

adattare la loro filosofia manageriale ad un

orientamento più consono ai bisogni, alle aspirazioni e agli atteggiamenti degli individui. Nel nuovo mix di dei che ne risulterà, Apollo sarà meno

dominante e meno disumano.

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Handy sulla leadership• Nelle organizzazioni apollinee, il potere

segue un’unica direzione. • Nelle nuove organizzazioni i titoli e i ruoli

hanno poca importanza finchè i leader non danno prova della loro competenza. Occorre guadagnarsi l’autorità prima di poterla esercitare.

• Chi crede di poterla assumere solo in base all’autorità e non in base all’autorevolezza è destinato a cadere.

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Ha scritto Salman Rushdie: “Ne Ha scritto Salman Rushdie: “Ne Le Le città invisibilicittà invisibili, Calvino descrive la , Calvino descrive la favolosa città di Ottavia (città sottili v), favolosa città di Ottavia (città sottili v), sospesa tra due montagne dentro sospesa tra due montagne dentro qualcosa che assomiglia a una tela di qualcosa che assomiglia a una tela di ragno. Se l'influenza del passato, lo ragno. Se l'influenza del passato, lo scorrere del vecchio nel nuovo, è la scorrere del vecchio nel nuovo, è la tela di ragno alla quale sospendiamo il tela di ragno alla quale sospendiamo il nostro lavoro, allora il lavoro è come la nostro lavoro, allora il lavoro è come la stessa città di Ottavia: un gioiello stessa città di Ottavia: un gioiello scintillante, una città di sogno sospesa scintillante, una città di sogno sospesa tra i filamenti della tela, fintanto che tra i filamenti della tela, fintanto che sono in grado di sostenerne il peso.”sono in grado di sostenerne il peso.”

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Le città sottili. V.Le città sottili. V. Se volete credermi, bene. Ora dirò come è fatta Se volete credermi, bene. Ora dirò come è fatta

Ottavia, città - ragnatela. C'è un precipizio in mezzo a Ottavia, città - ragnatela. C'è un precipizio in mezzo a due montagne scoscese: la città è sul vuoto, legata due montagne scoscese: la città è sul vuoto, legata alle due creste con funi e catene e passerelle. Si alle due creste con funi e catene e passerelle. Si cammina sulle traversine di legno, attenti a non cammina sulle traversine di legno, attenti a non mettere il piede negli intervalli, o ci si aggrappa alle mettere il piede negli intervalli, o ci si aggrappa alle maglie di canapa. Sotto non c'è niente per centinaia e maglie di canapa. Sotto non c'è niente per centinaia e centinaia di metri: qualche nuvola scorre; s'intravede centinaia di metri: qualche nuvola scorre; s'intravede più in basso il fondo del burrone. più in basso il fondo del burrone.

Questa è la base della città: una rete che serve da Questa è la base della città: una rete che serve da passaggio e da sostegno. Tutto il resto, invece passaggio e da sostegno. Tutto il resto, invece d'elevarsi sopra, sta appeso sotto: scale di corda, d'elevarsi sopra, sta appeso sotto: scale di corda, amache, case fatte a sacco, attaccapanni, terrazzi amache, case fatte a sacco, attaccapanni, terrazzi come navicelle, otri d'acqua, becchi del come navicelle, otri d'acqua, becchi del gas,girarrosti, cesti appesi a spaghi, montacarichi, gas,girarrosti, cesti appesi a spaghi, montacarichi, docce, trapezi e anelli per i giochi,teleferiche, docce, trapezi e anelli per i giochi,teleferiche, lampadari, vasi con piante dal fogliame pendulo. lampadari, vasi con piante dal fogliame pendulo.

Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti d'Ottavia è Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti d'Ottavia è meno incerta che in altre città. Sanno che più di meno incerta che in altre città. Sanno che più di tanto la rete non regge.tanto la rete non regge.

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Le aziende sottili. V. Le aziende sottili. V.

Se volete credermi, bene, disse Fordagtes il Giovane. Ora dirò come è Se volete credermi, bene, disse Fordagtes il Giovane. Ora dirò come è fatta Impermanence, l’azienda startup. C’e’ un burrone da affrontare, fatta Impermanence, l’azienda startup. C’e’ un burrone da affrontare, un passaggio tra il mercato iniziale, visionario ed anticipatore, ed il un passaggio tra il mercato iniziale, visionario ed anticipatore, ed il largo mercato, che richiede un cambio di mentalità, prodotti pronti e largo mercato, che richiede un cambio di mentalità, prodotti pronti e funzionanti in cambio di ricchezze e gloria.funzionanti in cambio di ricchezze e gloria.

L’azienda è sul vuoto, legata strettamente ai due mercati da accordi, L’azienda è sul vuoto, legata strettamente ai due mercati da accordi, contatti, relazioni, amicizie, sguardi, e soprattutto sogni. Si avanza contatti, relazioni, amicizie, sguardi, e soprattutto sogni. Si avanza verso l’obiettivo stabilito nel business plan, stando attenti ai passi falsi, verso l’obiettivo stabilito nel business plan, stando attenti ai passi falsi, ai contratti che spingono fuori dalla mission aziendale, per dedicarsi ai contratti che spingono fuori dalla mission aziendale, per dedicarsi anima e corpo alla realizzazione del prodotto atteso chissà quanto. anima e corpo alla realizzazione del prodotto atteso chissà quanto. Sotto non c’e’ niente per centinaia e centinaia di metri: qualche altra Sotto non c’e’ niente per centinaia e centinaia di metri: qualche altra società scorre, e s’intravedono in fondo al burrone i resti di gloriose società scorre, e s’intravedono in fondo al burrone i resti di gloriose scommesse, ottime tecnologie, servizi innovativi o strampalati che non scommesse, ottime tecnologie, servizi innovativi o strampalati che non sono riusciti ad arrivare o ad ammaliare il grande pubblico.sono riusciti ad arrivare o ad ammaliare il grande pubblico.

Questa è la base dell’azienda: una rete di contatti, sottili fili che legano Questa è la base dell’azienda: una rete di contatti, sottili fili che legano sudati sforzi alla ricerca di una ragione di vita.sudati sforzi alla ricerca di una ragione di vita.

Tutto il resto, invece d'elevarsi sopra, sta appeso sotto, e fornisce la Tutto il resto, invece d'elevarsi sopra, sta appeso sotto, e fornisce la forza di continuare nel fragile passaggio: piccoli successi, gite in forza di continuare nel fragile passaggio: piccoli successi, gite in montagna, articoli sui giornali, lo sguardo preoccupato della madre che montagna, articoli sui giornali, lo sguardo preoccupato della madre che non capisce il sogno del giovane imprenditore, uffici allegri e colorati non capisce il sogno del giovane imprenditore, uffici allegri e colorati negli scantinati delle Università, barbecue con i colleghi, speranze che negli scantinati delle Università, barbecue con i colleghi, speranze che si avverano e a piccoli passi si fanno strada verso l’obiettivo, domande si avverano e a piccoli passi si fanno strada verso l’obiettivo, domande inquisitrici dei Venture Capitalist anche loro al seguito pronti a farsi inquisitrici dei Venture Capitalist anche loro al seguito pronti a farsi trascinare verso quotazioni in borsa e compensi inimmaginabili. trascinare verso quotazioni in borsa e compensi inimmaginabili. Sospesa sul burrone, la vita degli imprenditori high-tech di Sospesa sul burrone, la vita degli imprenditori high-tech di Impermanence è meno incerta che in altre aziende. Impermanence è meno incerta che in altre aziende.

Sanno che un’azienda startup è un’avventura che può reggere una vita, Sanno che un’azienda startup è un’avventura che può reggere una vita, 5 anni od un solo giorno.5 anni od un solo giorno.

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In maniera simile il tema della memoria, che al tempo In maniera simile il tema della memoria, che al tempo stesso viene tramandata e re-inventata attraverso la stesso viene tramandata e re-inventata attraverso la narrazione, è trattato in narrazione, è trattato in Nulla due volteNulla due volte, poiché la città , poiché la città (l’azienda) continua a esistere solo nella misura in cui (l’azienda) continua a esistere solo nella misura in cui accetta di riconoscere come proprio il volto in perenne accetta di riconoscere come proprio il volto in perenne evoluzione del sempre nuovo presente; da questo evoluzione del sempre nuovo presente; da questo presente la realtà di oggi abbraccia quella di ieri e presente la realtà di oggi abbraccia quella di ieri e quella di domani nel suo orizzonte, orizzonte che quella di domani nel suo orizzonte, orizzonte che solo in solo in quanto cambia quanto cambia ogni giorno può assumere per ogni ogni giorno può assumere per ogni giorno lo stesso senso. E’ giorno lo stesso senso. E’ l’impermanenza l’impermanenza il segreto di il segreto di Eutropia, città irrequieta, che continua a cambiare non Eutropia, città irrequieta, che continua a cambiare non solo la sua posizione geografica ma anche il suo assetto solo la sua posizione geografica ma anche il suo assetto interno, stando attenta però a contenere questi interno, stando attenta però a contenere questi mutamenti entro i limiti ben precisi dettati da alcuni mutamenti entro i limiti ben precisi dettati da alcuni elementi invarianti (il territorio in cui Eutropia si muove elementi invarianti (il territorio in cui Eutropia si muove è sempre lo stesso, e anche i ruoli dei suoi abitanti è sempre lo stesso, e anche i ruoli dei suoi abitanti permangono, pur essendo diversi gli attori che di volta permangono, pur essendo diversi gli attori che di volta in volta li interpretano). In questo modo Eutropia in volta li interpretano). In questo modo Eutropia (scambi iii) riesce a conservare ciò che Maurilia e Zora (scambi iii) riesce a conservare ciò che Maurilia e Zora hanno irrimediabilmente perduto: l’identità con se hanno irrimediabilmente perduto: l’identità con se stessa.stessa.