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Dipartimento di Fisica e Matematica MARIA BONDANI INTRODUZIONE ALL’OLOGRAFIA

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Dipartimento di Fisica e Matematica

MARIA BONDANI

INTRODUZIONE ALL’OLOGRAFIA

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La parola "olografia" è molto presente ed altamente suggestiva, ma raramentele si associa un'immagine vicina al suo significato.L'argomento si presta ad una trattazione metodologica e contenutistica accessibile a studenti medi e consente quindi di ricondurre la parola al suo significato. In più le procedure seguite in questo contesto sono paradigmatiche delprocedere scientifico. Il modulo si propone di far sperimentare in modo diretto il metodo di lavoro scientifico, soprattutto relativamente alla formulazione di un modello di unparticolare fenomeno fisico e alla sua verifica sperimentale. In laboratorio, lo studente verrà invitato a verificare in che misura l'apparato sperimentale si adegua alle ipotesi presenti nel modello e in che misura se ne discosta. Lo studente dovrà discutere le discrepanze tra i risultati e i valori attesi in base al modello. Lo studente dovrà inizialmente esprimere le sue opinioni circa l'attività sperimentale.Nell'ultimo incontro si tornerà sulle stesse domande alla luce dell'attività svolta.Ciò dovrebbe consentire a ciascuno studente di chiarire aspettative epreconcetti e comprendere meglio propensioni o eventuali idiosincrasie nei confronti dell'attività scientifica.

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Un ologramma e’:•“formazione di immagini tramite la ricostruzione di un fronte d’onda…”•“fotografia senza lenti”•“congelamento di una immagine mentre arriva al nostro occhio e sua ricostruzione con un laser”

Un ologramma NON e’:- un’immagine a 3D che appare dal nulla come si vede in Star Trek.- una serie di fotografie prese in posizioni differenti e poi proiettate insieme.- un’illusione ottica con lenti e specchi

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LA VISIONE UMANANel meccanismo della visione umana si possono distinguere tre parti:

- un sistema ottico che forma e proietta le immagini su una superficie sensibile - una superficie sensibile che raccoglie le immagini e le trasmette- un elaboratore dei dati raccolti che li elabora, li vaglia e "forma" l'immagine definitiva: la visione umana.

L'occhio umano può essere paragonato ad una macchina fotografica in cuiobiettivo ⇔ cristallinoregolazione dell'apertura ⇔ iride e pupillasuperficie sensibile alla luce ⇔ retinacamera oscura ⇔ bulbo annerito all'interno

NOTA:Sia la retina che la pellicola fotografica (o ilsensore CCD) registrano immagini che dipendono dalla intensita’ della radiazione incidente.

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Visione stereoscopicaCiascun occhio cattura l’immagine di un oggetto dal suo punto di vista e le due immagini separate vengono inviate al cervello per l’elaborazione. Quando due immagini arrivano contemporaneamente al cervello vengono ricombinate in un’unica immagine che e’ piu’ della somma delle sue parti: e’ un’immagine 3D "stereo".

Profondità di campoIn fotografia, per conferire tridimensionalità alle immagini si puo’ sfruttare la sfocatura (la riduzione della profondita’ di campo) e l’illuminazione (il contrasto luce - ombra).

IMMAGINI 3D

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INTERFERENZA

( ) [ ] [ ]1 1 1 1, cos cos1E x t a kx t aω ψ φ= − + = ( ) ( )21, ,2

21 1

aI x t E x t= =

( ) [ ] [ ]2 2 2 2, cos cos2E x t a kx t aω ψ φ= − + = ( ) ( )22, ,

22

2 2aI x t E x t= =

( ) ( ) [ ]1 2 1 2 1 2, , cos1 2I E x t E x t I I I I φ φ= + = + + −

-3 -2 -1 1 2 3 4

5

10

15

20

25

30

1E

-3 -2 -1 1 2 3 4

-4

-2

2

4

1 2I I+

-3 -2 -1 1 2 3 4

-5

5

10

15

20

25

-3 -2 -1 1 2 3 4

-4

-2

2

42E

[ ]1 2 1 2 1 2cosI I I I φ φ+ + −

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INTERFERENZA

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OLOGRAFIA

Campo oggettodiffuso e campo

coerente di riferimento

incidono sull’emulsione

fotografica generando

interferenza che modula la

trasparenza del materiale

Un ologramma e’ la registrazione su un materiale sensibile della figura di interferenza fra due onde

La luce produce una figura di interferenza sulla pellicola che contiene informazioni di intensita’ e di fase sull’oggetto che rendono possibile ricostruire l’immagine usando un laser

L’oggetto vieneilluminato da una luce laser

La luce riflessa dall’oggetto propaga verso l’emulsione

Un fascio di riferimento dellastessa luce laser viene direttosull’emulsione fotografica

Oggetto

Emulsione

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FORMAZIONE delle IMMAGINIologramma

Se il campo di ricostruzione e’ uguale al campo di riferimento, l’ologramma ricostruisce una immagine virtuale dell’oggetto olografato

immagine virtuale

Immagine virtuale tridimensionale

Ologramma

Laser

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( ) ( ) ( ), , exp ,O O OE x y a x y i x yφ⎡ ⎤= −⎣ ⎦Campo oggetto

( ) ( ) ( ), , exp ,R R RE x y A x y i x yψ⎡ ⎤= −⎣ ⎦Campo di riferimento

Figura di interferenza nel materiale sensibile

( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )2 2, , , , , , ,* *

R O R O R OI x y E x y E x y E x y E x y E x y E x y= + + +

Trasmissione del materiale sensibile

( ) ( ) , ,t x y I x yβ=

La lastra olografica viene sottoposta asviluppo fotografico per fissare

in modo permanentela figura di interferenza registrata dall’emulsione, ottenendo cosi’ un

regione dilinearita’t

E

eE Iτ= OLOGRAMMAOLOGRAMMAOLOGRAMMA

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FORMAZIONE delle IMMAGINIIlluminando l’ologramma con un campo che puo’ essere:il campo di riferimento, il coniugato del campo di riferimento, un campo coerente generico, una luce bianca si ricostruiscono i fronti d’onda e quindi le immagini (reale e/o virtuale) dell’oggetto olografato

( ),B x y

( ) ( ) ( ) 2 2, , , * *H R O R O R OE x y B x y t x y B E B E BE E BE Eβ β β β= = + + +

immaginevirtuale

fondo immaginereale

Caratteristiche delle immagini olografiche:- sono tridimensionali, mostrano profondita’ e parallasse e cambiano variando

l’angolo di visuale- sono scalabili: le dimensioni dipendono da posizione, frequenza e forma dei

fronti d’onda dei campi di riferimento e di illuminazione- ogni frammento di ologramma ricostruisce l’immagine intera vista da un

particolare punto di vista- la risoluzione dell’immagine e’ ~λ

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L’emissione stimolata e’ ilprocesso quantistico

necessario per il funzionamento di un laser.

La luce laser e’

coerente: parti diverse del fascio laser sono in fase l’una rispetto all’altra e queste relazioni di fase sono mantenute abbastanza a lungo da permettere di produrre interferenza

monocromatica: la luce laser consiste essenzialmente di una sola lunghezza d’onda, essendo originata da una transizione atomica

collimata: la direzione di emissione e’ selezionata dagli specchi che riflettono molte volte il fascio laser

luce coerentefotone

incidente

inversione di popolazione

T = T =

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oggetto

lastra

coniugato del fascio di riferimento

ologramma immaginereale

immaginevirtuale

ologramma

Registrazione dell’ologramma

Formazione delle immagini

fascio di riferimento

SCHEMA GENERALE fascio di riferimento

( ),RE x y

( ),OE x y

( ),*RE x y

( ),RE x y

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1947 : Invenzione del principio dell’olografia (Gabor)1962 : Primo sviluppo nella produzione degli ologrammi dovuto a:

invenzione del laser e dell’olografia fuori asse (Leith-Upanietsk)1962 : Invenzione degli ologrammi visibili in luce bianca (Denisyuk)1967 : Primo ritratto olografico con una sorgente impulsata1968 : Invenzione degli ologrammi in trasmissione visibili in luce bianca

(Benton): “rainbow holograms”1974 : Produzione del primo ologramma “embossed” in cui il reticolo di

interferenza dell’ologramma viene stampato sulla plastica e quindi riprodotto in copie applicazioni commerciali dell’olografia

1982 : Applicazione degli ologrammi per la sicurezza delle carte di credito1988 : Utilizzo anticontraffazione degli ologrammi

’80 : The Polaroid Corporation sviluppa ologrammi in riflessione su fotopolimeri (Mirage) visibili in luce bianca

1991 : Sviluppo delle tecniche per la generazione di ologrammi al computer1992 : Sviluppo della produzione di ologrammi di grandi dimensioni 1993 : Sviluppo del primo ologramma dedicato alla stampa di documenti

’90 : Rapido aumento dei prodotti olografici disponibili per applicazioni (OVD: optical variable devices)

2001 : 13 miliardi di ologrammi sulle banconote in Euro

Sviluppo storico dell’OLOGRAFIA

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CLASSIFICAZIONE degli OLOGRAMMI

Ologrammi per la produzione di massa

polimerici: fatti di plastica sensibile alla luce embossed: stampati su un foglio di materiale plastico

usando una matrice metallica.dichromatici: registrati su uno strato di gel.

{Ologrammi multipli

semplici: due o tre immagini visibili ad angoli diversimultiplex: immagine 3-D costruita attraverso molte

immagini bidimensionali sovrapposterainbow: la stessa immagine appare in diversi colori se

vista ad angoli diversi

{Rispetto alla ricostruzione

delle immagini

in trasmissione: fascio coerente di riferimento trasmesso attraverso ologramma

in riflessione: visibili il luce bianca{

Rispetto alla geometriaper la registrazione

di superficie: angolo fra i fasci minore di 90o

di volume: angolo fra i fasci tra 90o e 180o{Rispetto al materiale

sensibile { di assorbimento: solo sviluppo

di fase: sviluppo e bleaching

Ologrammi in tempo reale

cristalli elettrootticimateriali fotoplasticicristalli liquidi

{

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ologramma “IN ASSE” (Gabor)vettore d’ondafascio di

riferimento

T

Ologramma diVOLUME

piani di massim

a esposizione degli atom

i d’argento

fascio incidente

fascio rifratto

Ologramma diSUPERFICIE

2 sin2θ λΛ =legge di Bragg

δ

iidiffrazione al

primo ordine( )sin sind i δ λ− =

λ

λ

vettore d’ondafascio oggetto

visibili soloin trasmissione

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GEOMETRIE per la REGISTRAZIONE degli OLOGRAMMI

Fronte di riferimento piano

ol. di volumenon-collineare in trasmissione

ol. di superficienon-collinearein trasmissione

Fronte diffusodall’oggettopuntiforme

ol. di volumenon-collinearein riflessione

ol. di volume collineare

in riflessione

O

ol. di superficiecollineare in trasmissioneOlogramma di superficiecollineare in trasmissione

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oggetto altamentetrasparente

ologrammasorgente

osservatore

immaginevirtuale

immaginereale

Registrazione dell’ologramma

Formazione delle immagini

sorgente

oggetto lastra

onda diffusa(fascio oggetto)

onda trasmessa(fascio di riferimento)

immagini gemellesimultanee inseparabili

( ) ( ), ,O RE x y E x y

( ) 2,RE x y∝

( ),OE x y∝

luce trasmessadirettamente

Gabor

( ),OE x y

( ),B x y

( ),RE x y

( ),*OE x y∝

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GEOMETRIE per la REGISTRAZIONE degli OLOGRAMMI

Fronte di riferimento piano

ol. di volumenon-collineare in trasmissione

ol. pianocollineare

in trasmissione

ol. di volumenon-collinearein riflessione

ol. di volume collineare

in riflessione

O

Ologramma di superficie

non-collinearein trasmissione

Fronte diffusodall’oggettopuntiforme

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ologramma

sorgente

osservatore

luce trasmessa

immagine reale

sorgente

lastraoggetto

prisma

Registrazione dell’ologramma

Formazione delle immagini

immagini simultaneeseparate spazialmente

luce di fondo

oggetto nonnecessariamente

trasparente

Leith-Upatnieks

( ) 2,RE x y∝

( ),OE x y∝

( ),OE x y

( ),RE x y

( ),*OE x y∝

( ) 2,OE x y∝

( ),B x yimmagine virtuale

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GEOMETRIE per la REGISTRAZIONE degli OLOGRAMMI

Fronte di riferimento piano

ol. piano non-collineare in trasmissione

ol. pianocollineare

in trasmissione

ol. di volumenon-collinearein riflessione

ol. di volume collineare

in riflessione

O

Ologramma di volume

non-collinearein trasmissione

Fronte diffusodall’oggettopuntiforme

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Registrazione dell’ologramma

emulsione

vetrooggetto

fascio di riferimento

immagine virtuale

emulsione

ologramma

van Heerden

coniugato del fascio di riferimento

emulsione

immaginerealeFormazione

delle immagini

fascio di riferimento

oggetto nonnecessariamente trasparente

immagine virtuale e immagine reale separate

( ),OE x y∝

( ),OE x y

( ),RE x y

( ),*OE x y∝

( ),RE x y

( ),*RE x y

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GEOMETRIE per la REGISTRAZIONE degli OLOGRAMMI

Fronte di riferimento piano

ol. di volumenon-collineare in trasmissione

ol. piano non-collineare in trasmissione

ol. pianocollineare

in trasmissione

O

Ologramma di volume collineare

in riflessione

Ologramma di volume

non-collinearein riflessione

Fronte diffusodall’oggettopuntiforme

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immaginevirtuale

luce riflessamonocromatica

osservatore

-

fascio di riferimento

emulsione vetro

immaginereale

Registrazione dell’ologramma

Formazione delle immagini

illuminazionein luce bianca

illuminazionein luce bianca

oggetto

la lunghezza d’onda della luce riflessa

e’ quella di registrazione

registrazione con luce coerente

luce riflessamonocromatica

Denisyuk

( ),OE x y

( ),RE x y

( ),OE x y∝

( ),*OE x y∝

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APPLICAZIONI dell’OLOGRAFIANon solo luce laser ma anche raggi X e luce UV - per oggetti piu’ piccoli della luce visibilemicroonde - per la registrazione delle immagini dallo spazio profondoonde acustiche - per la registrazione dell’interno degli oggetti solidi

Tra le applicazioniArte olografica - musei olografici, pubblicita’, francobolli, gioielli...Sicurezza dalla frode - carte di credito, carte telefoniche, biglietti, archiviazione di immagini olografiche di opere d’arte e reperti da museo…Strumentazione ottica - lenti olografiche, reticoli di diffrazione olografici…Interferometria olografica - per analisi di deformazioni, controllo di qualita’… Riconoscimento di immagini - sistemi elettroottici per applicazioni civili e militari, microscopio olografico, radar olograficoOlografia subacqueaApplicazioni mediche - combinano immagini 3-D, ologrammi “multiplex” ed olografia ad ultrasuoni.Computer - memorie olografiche ed unita’ di calcolo per i computer ottici, reti neurali in grado di autoistruirsi…

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BIBLIOGRAFIA

R.J.Collier, C.B. Burckhardt, L.H. LinOPTICAL HOLOGRAPHYAcademic Press (1971)

W. T. CatheyOPTICAL INFORMATION PROCESSING AND HOLOGRAPHYJohn Wiley & Sons (1974)

F.T.S. YuOPTICAL INFORMATION PROCESSINGJohn Wiley & Sons (1983)

J.W. GoodmanFOURIER OPTICSMcGraw-Hill (1968)

www.holo.comwww.holophile.com

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L’interazione non lineare in un cristallo sottile genera un

campo a 2ω contre contributi

[ ]{ } [ ]{ }( ){ }

2 22 1 1

1

exp 2 ( , ) 2 ( , )exp 2 ( , ) 2

2 ( , )exp ( , ) ( , ) 2

R R O O

R O O R

E A i k L x y t a x y i k L x y t

A a x y i k L x y L x y t

ω ω ω

ω

∝ + + +

⎡ ⎤+ + +⎣ ⎦

[ ]{ }{[ ]{ }}1

1

Re exp ( , )

( , ) exp ( , )

R R

O O

E A i k L x y t

a x y i k L x y t

ω ω

ω

= + +

+ +

ESHEO

E2ωII

E2ωIo

ER

rz

y

0cristallo di χ(2)cristallo dicristallo di χχ(2)(2)

Il processo di cross-correlazione in seconda armonica trail campo EO (ω) diffuso da un oggetto O con un campo

ER (ω) di riferimento ha caratteristiche olografiche

Campo elettrico ad ωin un cristallo con non-linearita’ ∝ χ(2)

O RE E Eω = +

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[ ]{ }

[ ]{ }

21 2

2 2

3 2

4 2

( , ) exp ( , ) 2

( , ) ( , ) ( , ) exp 22

2 ( , ) ( , ) ( , ) exp 22

exp ( , ) 2

H O O

O BO

B OO

B

E B a x y i k L x y t

L x y L x yB a x y i k t

L x y L x yB a x y i k t

B i k L x y t

β ω

β ω

β ω

β ω

= + +

⎧ ⎫+⎡ ⎤+ + +⎨ ⎬⎢ ⎥⎣ ⎦⎩ ⎭⎧ ⎫−⎡ ⎤+ + +⎨ ⎬⎢ ⎥⎣ ⎦⎩ ⎭

+ +

2 2 1( , ) ( , )( , )exp 2 con 2

2O R

SH R OL x y L x yE A a x y i k t k kω⎧ ⎫+⎡ ⎤∝ + =⎨ ⎬⎢ ⎥⎣ ⎦⎩ ⎭

imm

agin

e ol

ogra

fica

virt

uale

imm

agin

e ol

ogra

fica

virt

uale

I fronti d’onda del campo a 2ω ricostruiscono immaginiolografiche dell’oggetto, infatti:

per un ologramma di Gabor registrato ad ω e ricostruito a 2ω avremmo

per il campo ottenuto come cross-correlazione a 2ω abbiamo

dove i coefficienti βj dipendono dal fascio di riferimento usato per la registrazione edal materiale utilizzato per la registrazione

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2 2 1( , ) ( , )( , )exp 2 con 2

2O R

SH R OL x y L x yE A a x y i k t k kω⎧ ⎫+⎡ ⎤∝ + =⎨ ⎬⎢ ⎥⎣ ⎦⎩ ⎭

cristallo cristallo didi χχ(2)(2)

LR

LO

z

y

WRWO0

LSH = LO /2+LR /2

bisettrice

kSH

kO

kR

z

y

WH

0

kSH

kO

kR

LSH = LO /2+LR /2

bisettrice

LSH

POSIZIONE e DIMENSIONI POSIZIONE e DIMENSIONI dell’IMMAGINEdell’IMMAGINE OLOGRAFICA a 2OLOGRAFICA a 2ωω

cristallo cristallo didi χχ(2)(2)

Il campo di seconda armonica ricostruisce in tempo realeun’immagine olografica virtuale SH OE E∝

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Il processo di cross-correlazione in frequenza differenza tra il campo EO (ω) diffuso da un oggetto O con un campo

ER (2ω) di riferimento ha caratteristiche olografiche

[ ]{ }{[ ]{ }}2

1

Re exp ( , ) 2

( , ) exp ( , )

T R R

O O

E A i k L x y t

a x y i k L x y t

ω

ω

= + +

+ +

EO EDFo

ER

r

z

y

0

[ ]{ }( ){ }

2 1

1 2 1

( , ) exp ( , ) ( , )

( , ) exp 2 ( , ) ( , ) 2

DF O R R O

O R R O

E a x y A i k L x y k L x y t

a x y A i k L x y L x y t k k

ω

ω

∝ − + =

⎡ ⎤= − + =⎣ ⎦

cristallo dicristallo di χχ(2)(2)

Campo elettricoin un cristallo con non-linearita’ ∝ χ(2)

T O RE E E= +

L’interazione non lineare alla frequenza differenza

genera un campoad ω

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[ ]{ }

[ ]{ }

21 2

2 2

3 2

4 2

( , ) exp ( , ) 2

( , ) ( , ) ( , ) exp 22

2 ( , ) ( , ) ( , ) exp 22

exp ( , ) 2

H O O

O BO

B OO

B

E B a x y i k L x y t

L x y L x yB a x y i k t

L x y L x yB a x y i k t

B i k L x y t

β ω

β ω

β ω

β ω

= + +

⎧ ⎫+⎡ ⎤+ + +⎨ ⎬⎢ ⎥⎣ ⎦⎩ ⎭⎧ ⎫−⎡ ⎤+ +⎨ ⎬⎢ ⎥⎣ ⎦⎩ ⎭

+ +

( ){ }1 2 1( , ) exp 2 ( , ) ( , ) con 2DF R O R OE A a x y i k L x y L x y t k kω⎡ ⎤∝ − + =⎣ ⎦

imm

agin

e ol

ogra

fica

real

e

imm

agin

e ol

ogra

fica

real

e

I fronti d’onda del campo a ω ricostruiscono immaginiolografiche dell’oggetto, infatti:

per un ologramma di Gabor registrato ad ω e ricostruito a 2ω avremmo

per il campo ottenuto come frequenza differenza ad ω abbiamo

dove i coefficienti βj dipendono dal fascio di riferimento usato per la registrazione edal materiale utilizzato per la registrazione

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LR

LO

z

y

WRWO0

LDF = 2LR –LO

kR

kO

kDF

z

y

WH

0

kR

kO

kDF

LDF = 2LR –LO

LDF

POSIZIONE e DIMENSIONI POSIZIONE e DIMENSIONI dell’IMMAGINEdell’IMMAGINE OLOGRAFICA ad OLOGRAFICA ad ωω

cristallo cristallo didi χχ(2)(2)

cristallo cristallo didi χχ(2)(2)

( ){ }1( , )exp 2 ( , ) ( , )DF R O R OE A a x y i k L x y L x y tω⎡ ⎤∝ − +⎣ ⎦

Il campo alla frequenza differenza ricostruisce in tempo reale un’immagine olografica reale *DF OE E∝

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SHG : oggetto reale immagine virtualeDFG : campo di riferimento a 2ω : oggetto reale immagine reale

campo di riferimento ad ω : oggetto reale immagine virtuale

La natura (reale o virtuale) dell’immagine olografica dipende dalla scelta delle condizioni iniziali e dalla natura dell’oggetto.

In particolare:

L’interazione a tre onde in un cristallo con non-linearita’di χ(2) e’ un processo olografico in tempo reale

seun campo e’ nullo all’ingresso del cristallo cosi’ che solo due campi incidano sul cristallo

euno dei due campi e’ cosi’ intenso da rimanere costante durante l’interazione (RIFERIMENTO)

allorail campo inizialmente nullo esce proporzionale a quellonon nullo all’ingresso (OGGETTO) o al suo coniugato

quindiil campo in uscita e’ un OLOGRAMMA

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APPARATOAPPARATOSPERIMENTALESPERIMENTALE

SHGSHGHOLOGRAMSHOLOGRAMS

O’

Nd:YAGL1

BSL2

Z3

P

α

Z2

F

L5

L4

L3

O

BBO I

CCDO”

r

o

Cristallo non-lineare

Lente che forma l’immagine reale

Rivelatore dell’immagine reale

Fascio di riferimento proviene dal laser Nd:YAGpassando in un filtro spaziale

Fascio che illumina l’oggettoproviene dal laser

passando attraverso i diffusori(50 mrad di angolo di diffusione)

Laser Q-switched 18 ns, 10 Hz

r (~100 mJ)

o (~100 mJ)

Oggetto reale ad ω

Immagine reale a 2ω

Immagine virtuale a 2ω

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WSH

O’exp

r

o WR

WO

300

µmB

BO

IB

BO

I

O’teo

O’)(

O”

x

α

CCD

O

Oggetto O:sorgente

puntiforme

Oggetto Oggetto OO::sorgentesorgente

puntiformepuntiforme

O’exp= 205 mmDistanza dal BBO I : O’teo= 188 mmRisoluzione: 2.3×limite di diffrazione

61.25 -- 70.00 52.50 -- 61.25 43.75 -- 52.50 35.00 -- 43.75 26.25 -- 35.00 17.50 -- 26.25 8.750 -- 17.50 0 -- 8.750

61.25 -- 70.00 52.50 -- 61.25 43.75 -- 52.50 35.00 -- 43.75 26.25 -- 35.00 17.50 -- 26.25 8.750 -- 17.50 0 -- 8.750

227.5 -- 260.0 195.0 -- 227.5 162.5 -- 195.0 130.0 -- 162.5 97.50 -- 130.0 65.00 -- 97.50 32.50 -- 65.00 0 -- 32.50

227.5 -- 260.0 195.0 -- 227.5 162.5 -- 195.0 130.0 -- 162.5 97.50 -- 130.0 65.00 -- 97.50 32.50 -- 65.00 0 -- 32.50

0 50 150 micron100

150

100

50

0

150

100

50

0

0 50 100

O”, immagine reale di O’exp

x

y

CC

D 2

.87

mm

out

of f

ocus

CC

D o

n fo

cus

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Diapositivaoriginale

430

95

11040

O”

WRWO

BBO I

CCD

α

D4

Diapositiva in bianco e nero

O

TO’

lampadina

220

90Diffusori

L4f=+100

L3f=-10

rZ2o

L5f=+75

0 1 2 30

1

2

mm

mm

SHG hologramsingolo impulso

CCD fuori fuoco

Media di

50 impulsi

0 1 20

1

2

mm

mm

3

0

1

2

mm

3

Oggetto O bidimensionale:disegno su una

diapositiva

Oggetto Oggetto O O bidimensionalebidimensionale::disegno su una disegno su una

diapositivadiapositiva

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160130

144150

L5 f=+100

C”A”B”

L1

Z1

D1

L2

D2

D3

Z3 D4

Z2

F

L4 f=+100

L3 f=−10

Diffusori

C’BS

100

6783.5

C BA

A’B’

430

90

220

y

x

CB

A

CCD

distanza da A” a B”:δ”teo = 17.5 mmδ”exp = 16 mm

Nd:

YA

G

BBO

I

αr

p

o

mm

mm

mm0 1 2 30

1

2

0 1 2 30

1

2

mm

A” B”Media di 50 impulsi

Oggetto O tridimensionale:due fili incrociatilontani fra loro

OggettoOggetto O O tridimensionaletridimensionale::due due fili incrociatifili incrociatilontani fra lorolontani fra loro

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Immagine virtuale

ad ω

CCDBB

O I

L5 f=+800

320

480

55

275

Risoluzione: ~2×limite di diffrazione

L6 f=+200

mm0 1 2 30

1

2

mm

3 DF

G hologram

singolo impulso

480

DFGDFGHOLOGRAMSHOLOGRAMS

OOggetto virtuale

ad ω

O’Immagine

reale ad ωO”

Oggetto O:sorgente virtuale

puntiforme

Oggetto Oggetto OO::sorgente virtualesorgente virtuale

puntiformepuntiforme

Fascio di riferimento impulso del laser (ω)convertito in seconda

armonica (2ω)

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CONCLUSIONI

• gli ologrammi in seconda armonica (SHG) e in frequenza differenza (DFG) si generano alle POSIZIONI e con le DIMENSIONI previste dalle teorie olografiche

• RISOLUZIONE SPAZIALE: circa due volte il limite didiffrazione per una pupilla di 5×5 mm2 (sezione del cristallo)

la risoluzione angolare e’ uguale a quella dell’occhio umano

• gli ologrammi in seconda armonica sono ottenuti inTEMPO REALE, ovvero durano quanto l’impulso laser

• possibilita’ di realizzare operatori logici CALCOLO OTTICOoperanti in modo PARALLELO

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APPLICAZIONI dell’OLOGRAFIA in SHG e DFG

Calcolo ottico altamente parallelo e in tempo reale:

• Operatori logici AND e OR

• SEMI-SOMMATORE parallelo

Possibilita’ di avere una logica chiusa con campi in ingresso e inuscita alla stessa frequenza:

• due stadi: SHG seguita da DFG con campo di riferimento ad ω

• uno stadio solo: DFG con fascio di riferimento a 2ω

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BIBLIOGRAFIA

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Yu.N. Denisyuk, A. Andreoni, M. Bondani, and M.A.C. PotenzaOptika i Spectroscopia, 89 n.3 (2000) 113-120

Yu.N. Denisyuk, A. Andreoni, M. Bondani, and M.A.C. PotenzaOpt. Letters, 25 (2000) 890-892

Yu.N. Denisyuk, A. Andreoni, M. Bondani, and M.A.C. PotenzaOptical Memory & Neural Networks (2000). In corso di stampa.

A. Andreoni, M. Bondani, and M.A.C. PotenzaOpt. Letters, 25 (2000) 1570-1572

Yu.N. Denisyuk, A. Andreoni, M. Bondani, and M.A.C. PotenzaSPIE Conference Proceedings APCOM’2000. Relazione ad invito.

A. Andreoni, M. Bondani, Yu.N. Denisyuk, M.A.C. Potenza, and E. PudduRev. Sci. Instrum. (2000). In corso di stampa.

M. Bondani and A. AndreoniHolographic nature of three-wave mixingPhys. Rev. Letters (2001). Inviato per la pubblicazione.

A. Andreoni, M. Bondani, M.A.C. Potenza, and Yu.N. DenisyukReal-time holographic fields in three-wave mixing: an experimental demonstrationPhys. Rev. A (2001). Manoscritto in preparazione.