Introduzione alla qualità. Qualità nell’Università: dai … università sono sede primaria di...

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Università di Trieste Introduzione alla qualità. Qualità nell’Università: dai principi generali alle norme specifiche Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativa dalla fine degli anni ’90 all’introduzione del sistema AVA 4 maggio 2018 Raffaella Di Biase Responsabile Unità di Staff Qualità Statistica e Valutazione

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Università di Trieste

Introduzione alla qualità. Qualità nell’Università: dai principi generali alle norme specifiche

Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativa dalla fine degli anni ’90 all’introduzione del sistema AVA

4 maggio 2018

Raffaella Di Biase

Responsabile Unità di Staff Qualità Statistica e Valutazione

4 maggio 2018 - 2R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

OBIETTIVI

� RAGIONI E FINALITÀ DEL CORSOL’iniziativa di formazione si pone l’obiettivo di presentare i principi della gestione della qualità e di fare una

panoramica delle norme specifiche adottate dal Sistema Universitario, con un accenno alla struttura delSistema di Assicurazione della Qualità (SAQ) di UniTS.

� PERCHÉ?Fornire spunti di riflessione e riferimenti normativi e documentali per contribuire alla diffusione dellacultura della qualità (anche in vista dell’appuntamento a cui ci stiamo preparando come Ateneo: la visita diaccreditamento periodico 26-29/11/2018).

� OBIETTIVO PIÙ GENERALEAccrescere la consapevolezza che l’Assicurazione della Qualità non è una sovrastruttura o un binarioparallelo su cui si muovono, per loro “natura” (o meglio, per loro mission), alcuni uffici o alcuni organi dell’Ateneo,

ma è innanzitutto un modo di lavorare che, inevitabilmente, ha delle regole, ma ha anche un obiettivosfidante: non la perfezione (non è di questo mondo) ma il miglioramento (continuo).

4 maggio 2018 - 3R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

ARGOMENTI TRATTATI

� DA DOVE COMINCIAMO?Da un po’ di storia: capire da dove siamo partiti per comprendere dove siamo arrivati e perché.

• «Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativa dalla fine degli anni ’90all’introduzione del sistema AVA» (4/5/2018)

1. Le principali tappe dell’autonomia

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli

ordinamenti didattici e sul sistema dei requisiti

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli di qualità negli atenei

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

� DOVE VOGLIAMO ARRIVARE?Alla parte concreta: quali sono le logiche e le regole? quali sono i ferri del mestiere? come UniTS si è attrezzataper lavorare secondo queste regole?

• «Principi di gestione della qualità (processi, documentazione, miglioramento, orientamento al cliente,autovalutazione, …) e principali definizioni»

• «Il modello di assicurazione della qualità proposto da ANVUR e il Sistema di Assicurazione della Qualitàdi UniTS: i principali attori e gli strumenti operativi (in-formazione, linee guida, indicatori,…)» (11/5/2018)

4 maggio 2018 - 4R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

PROGRAMMA I MODULO - 1

«Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativadalla fine degli anni ’90 all’introduzione del sistema AVA»

1. Le principali tappe dell’autonomia2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: le

riforme degli ordinamenti didattici e il sistema dei requisiti

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli di qualità

negli atenei

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 5R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

1. Le principali tappe dell’autonomia

Oggi: le finalità istituzionali dell’UniversitàSTATUTO UNITS - Art. 1, comma 2Sono compiti primari dell’Università la ricerca scientifica e l'alta formazione, al fine di promuovere lo sviluppo culturale,civile, sociale ed economico della Repubblica. L'Università riconosce che l'attività didattica è inscindibile dall'attività diricerca e che entrambe, ove previsto, sono inscindibili dall’attività assistenziale.

L.240/2010 - Art. 1, comma 1 – «Legge Gelmini»Le università sono sede primaria di libera ricerca e di libera formazione nell'ambito dei rispettivi ordinamenti e sonoluogo di apprendimento ed elaborazione critica delle conoscenze; operano, combinando in modo organico ricerca edidattica, per il progresso culturale, civile ed economico della Repubblica.

Back to 1948

4 maggio 2018 - 6R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

1. Le principali tappe dell’autonomia

Art.33 Costituzione• L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. • Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi

ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato

1948

1989L.168/1989 «Istituzione del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica»• istituito il MURST• Università trasformate in enti dotati di personalità giuridica e caratterizzatida autonomia didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile

1990L.341/1990 «Riforma degli ordinamenti didattici universitari»• definiti i nuovi titoli universitari (art.1: DU, DL, DS, DR)• rimarcata l’autonomia degli Atenei nella didattica (art.11): L'ordinamento degli studi dei corsi … è disciplinato,

per ciascun ateneo, da un «regolamento didattico di ateneo» … deliberato dal senato accademico, su

proposta delle strutture didattiche, ed inviato al MURST• I consigli delle strutture didattiche determinano …in conformità al regolamento didattico di ateneo e nel

rispetto della libertà di insegnamento, l'articolazione dei corsi …, i piani di studio,… le prove di valutazione

1980DPR.382/1980• Riforma della docenza universitaria • L'Università è sede primaria della ricerca scientifica (raccordo tra Università ed enti pubblici di ricerca)

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4 maggio 2018 - 7R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

1. Le principali tappe dell’autonomia

1993L.537/1993 (art.5 Università)• gestione autonoma delle risorse d’Ateneo • ripartizione delle assegnazioni finanziarie tra le varie Università sulla base di indicatori e parametri (FFO

quota base + quota di riequilibrio)

• istituiti nuclei di valutazione interna con il compito di verificare, mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l'imparzialità ed il buon andamento dell'azione amministrativa.

• I nuclei determinano i parametri di riferimento del controllo anche su indicazione degli organi generali di direzione, cui riferiscono con apposita relazione almeno annualmente.

1997L.127/1997 (art.17 c.95)• gli ordinamenti degli studi dei corsi universitari dovranno essere disciplinati dagli atenei, attraverso

modifiche dei regolamenti didattici di ateneo e dei regolamenti dei corsi di studio• Relativi criteri definiti in appositi decreti MURST (durata, contenuti minimi, orientamento studenti,…)

1998

DPR 25/1998• Programmazione sistema universitario: decreti con obiettivi triennali di sistema

e finalizzazione di risorse• Proposte degli atenei per la razionalizzazione offerta formativa = istituzione, soppressione e

trasformazione di corsi, facoltà, atenei• Potenziamento ricerca (partecipazione a iniziative cofinanziamento da UE o altri soggetti

4 maggio 2018 - 8R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

1. Le principali tappe dell’autonomia

1999DM.509/1999 - Regolamento in materia di autonomia didattica degli Atenei• Attuazione della L.127/1997 e della L.341/1990: le università disciplinano gli ordinamenti didattici dei propri

corsi di studio• Nuova definizione titoli organizzati in livelli (I, II, III livello) con introduzione del modello 3+2: L, LS, DS, DR

• I corsi di studio dello stesso livello, comunque denominati dagli atenei, aventi gli stessi obiettivi formativiqualificanti e le conseguenti attività formative indispensabili …sono raggruppati in classi. => identico valorelegale (DDMM determinazione classi : obiettivi qualificanti e attività formative indispensabili)

• Definizione dei crediti formativi universitari (CFU)• Ateneo disciplina gli ordinamenti didattici dei propri corsi di studio nel regolamento didattico di ateneo

(denominazione e obiettivi CdS, classe di appartenenza, CFU per ogni attività formativa, prova finale)• Regolamento didattico del CdS: specifica aspetti organizzativi del CdS (elenco insegnamenti e loro

obiettivi, piani di studio, obblighi di frequenza,…)• Con autonome deliberazioni le università attivano o disattivano i corsi di studio … dandone

comunicazione al Ministero

2001DM.115/2001 - Programmazione del sistema universitario per il triennio 2001-2003• ai fini della istituzione dei corsi di laurea e di laurea specialistica… le Università acquisiscono la relazione

tecnica favorevole del Nucleo di valutazione interno, che verifica la congruità tra le iniziative darealizzare ed i mezzi (finanziari, personale, strumentali, strutture edilizie) sui quali fare affidamento

• l’attivazione delle iniziative indicate …è subordinata alla previa positiva valutazione del Ministero, sentito ilComitato, in ordine alla disponibilità delle dotazioni necessarie.

4 maggio 2018 - 9R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

1. Le principali tappe dell’autonomia

2004DM.270/2004 - Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei (DM.509/99)• Conferma sistema su 3 cicli modificando denominazioni dei titoli: L, LM, DS, DR• Modifica delle classi di laurea (decreti attuativi 2007, avvio trasformazioni dal 2008)

• le università attivano i corsi di studio nel rispetto dei requisiti …. determinati con decreto del Ministro, … previa relazione favorevole del Nucleo di valutazione dell'università e subordinatamente all’inserimento nella banca dati dell’offerta formativa

La riforma della didattica universitaria in Italia è stata realizzata coerentemente alle indicazioni del “Processo di Bologna”,finalizzato alla nascita e al consolidamento di uno Spazio Europeo dell’Istruzione entro il quale diversi Paesi Europei hannostretto un accordo intergovernativo di collaborazione nell’ambito della didattica universitaria impostando alcune riformestrutturali di rilievo finalizzate all’introduzione di un sistema di titoli accademici comprensibili e comparabili, anche dal

punto di vista dei crediti e dei risultati di apprendimento, alla definizione di standard e linee guida per la valutazione internaed esterna del Corso di Studio che garantisca la centralità dello studente nella progettazione ed erogazione dei CdS.

4 maggio 2018 - 10R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

PROGRAMMA I MODULO - 2

«Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativadalla fine degli anni ’90 all’introduzione del sistema AVA»

1. Le principali tappe dell’autonomia

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»:focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul sistema dei requisiti

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli di qualità

negli atenei

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 11R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

1999

L.370/1999• Le università adottano un sistema di valutazione interna della gestione

amministrativa, delle attività didattiche e di ricerca, degli interventi di sostegno al

diritto allo studio, verificando …. corretto utilizzo delle risorse pubbliche,

produttività della ricerca e della didattica, imparzialità e buon andamento

dell'azione amministrativa

• funzioni svolte da «Nucleo di valutazione di Ateneo» disciplinato da Statuto =>

(già previsto da L.537/93, ora definite caratteristiche)

• I nuclei acquisiscono periodicamente, mantenendone l'anonimato, le opinionidegli studenti frequentanti sulle attività didattiche e trasmettono un'apposita

relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno, al MURST e al CNVSU

• Istituzione CNVSU: fissa i criteri generali per la valutazione delle attività delle

università, promuove la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di

metodologie e pratiche di valutazione, predispone ed attua un programma

annuale di valutazioni esterne delle università, ulteriori attività consultive,

istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa

tecnica

• Introduzione di commissioni composte pariteticamente da docenti e studentiper analizzare problemi relativi a svolgimento delle attività didattiche

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

4 maggio 2018 - 12R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

PRIME INDICAZIONI DEL CNVSU

� 2001: il CNVSU definisce un primo insieme di proposte per la realizzazione di unsistema di accreditamento dei corsi di studio nell'università con l’obiettivo di definireun nuovo quadro di garanzie, per gli utenti e la società nel suo complesso, ditrasparenza e comparabilità dell’offerta didattica e di qualità dei processi formativi edei laureati (CNVSU DOC 12/01)

� 1^ FASE: definizione dei requisiti minimi in termini di risorse che una istituzioneuniversitaria deve possedere per offrire una formazione universitaria nelle diverseclassi di laurea e, all’interno delle stesse, per i vari corsi di studio (numero dei docenti,loro qualificazione, numero e dimensioni delle aule, biblioteche, laboratori, ecc.)

� 2^ FASE: requisiti minimi in termini di caratteristiche qualitative del processoformativo e di qualità del prodotto finale (cioè dei laureati).

4 maggio 2018 - 13R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

GLI OBIETTIVI DI UN SISTEMA DI ACCREDITAMENTO� ridurre gli elementi di autoreferenzialità o di rispetto burocratico dei requisiti formali, che sono presenti soprattutto nei

sistemi che conferiscono un valore legale ai titoli di studio;� attivare un sistema di informazioni e di garanzie trasparenti e accertabili sui requisiti qualitativi dei corsi di studio;

� contribuire al corretto funzionamento del sistema competitivo all’interno del sistema universitario, in presenza diun’offerta ampia e diversificata di corsi di studio,

� promuovere all’interno degli atenei il continuo miglioramento della qualità, con una crescente sensibilizzazione verso

la necessità di sottoporre a costante verifica la coerenza tra obiettivi prefissati, risorse utilizzate, impegno organizzativo erisultati ottenuti.

LA PROPOSTA� messa a punto di un modello informativo (organizzato secondo una struttura assimilabile a quella adottata dal sistema

ISO9000:2000, analogamente alle esperienze CAMPUS-CRUI, SINAI).

� definizione di un sistema decentrato di responsabilizzazione degli organi accademici che propongono e gestiscono i corsidi studio.

� accordi istituzionali che consentano di attuare un sistema di Accreditamento condiviso a livello centrale e adattabile a

livello periferico all’interno delle istituzioni universitarie.

DIFFICOLTÀ NELL’INTRODUZIONE DEI UN SISTEMA DI ACCREDITAMENTO� Italia in ritardo rispetto agli altri paesi� Esperienze limitate

4 maggio 2018 - 14R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

1^ FASE: DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI RISORSE� CNVSU definisce i criteri mediante i quali procedere ad una prima verifica della sostenibilità, con le risorse

disponibili, del complesso della offerta formativa delle università;� requisiti riguardano:

� numero di docenti, loro qualificazione anche per settore scientifico-disciplinare: Per ciascun corso dilaurea si richiede la presenza negli organici della Facoltà di un numero di docenti di ruolo tale daassicurare la copertura disciplinare di almeno l’80% degli insegnamenti riferiti alle attività formative dibase, caratterizzanti, integrative ed affini (es: per laurea 16 docenti di ruolo)

� numero e dimensioni delle aule, biblioteche, laboratori, ecc: La disponibilità di strutture deve esserecoerente con il numero di insegnamenti per l’attivazione del corso di studi e con il numero di iscritti atempo pieno, garantendo a ciascuno di essi la completa fruibilità dei servizi (es: assicurare nei periodididattici una fruibilità di posti aula per studente stimabile in almeno 15-20 ore alla settimana)

� Numero studenti iscritti al I anno: definite la numerosità di riferimento e l’intervallo di variabilità deglistudenti che dovrebbero seguire un corso affinché questo possa svolgersi in condizioni di efficienza edefficacia

4 maggio 2018 - 15R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

APPLICAZIONE MODELLO REQUISITI MINIMI

Requisiti minimi:• N. minimo docenti per CdS: 9 per una LT (7 per il 2° corso nella stessa classe)• N. di studenti iscritti: individuato n° max per gruppi di classi (possibile sforare solo disponendo di più docenti,

come se si trattasse di un corso sdoppiato)• Disponibilità di strutture adeguate all’utenza (aule, laboratori,…): autocertificazione del MR

Prima verifica di requisiti svolta ex post (fine 2002) su offerta 2001/2002 (verifica automatica nella bancadati Off.F sulla base del numero dei docenti di ruolo presenti negli archivi CINECA e del numero degliimmatricolati comunicato all’Uff. di Statistica del MIUR): gli Atenei hanno dovuto decidere a quali corsi distudio assegnare il «bollino rosso» della carenza di requisiti.

Offerta formativa 2003/04: requisiti minimi integrati da un’analisi qualitativa della docenza: ovveroverificare se l’insieme dei docenti di una facoltà assicuri la copertura di almeno il 40% dei settoriscientifico disciplinari indicati nella Banca dati dell’offerta formativa, per le attività formative di base ecaratterizzanti in tutti i corsi di laurea triennale attivati dalla facoltà (50% per i corsi di laurea specialistica)

La definizione dei requisiti minimi non ha comportato nell’immediato conseguenze in ordineall’attivazione dei corsi di studio, ma ha inciso sull’inclusione (o meno) tra i corsi destinatari di risorsestatali (FFO).

4 maggio 2018 - 16R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

Dopo questa prima proposta del CNVSU, si sono susseguiti vari decreti ministeriali che, di pari passo con l’attuazionedelle due riforme (509 e 270), richiamandosi ai documenti del CNVSU, hanno a mano a mano affinato e rivistol’impianto dei requisiti, rendendoli sempre più stringenti…

DM.15/2005Requisiti minimi (CdS ex DM.509)

• Requisiti minimi docenza di ruolo: il numero minimo di docenti di ruolocomplessivamente necessari nelle facoltà determinato, con riferimento a ciascun corso distudio da attivare, sulla base della sua tipologia (L, LM, CU) e della numerosità massimateorica di iscritti al primo anno

• Copertura dei settori scientifico-disciplinari: l'insieme dei docenti della facoltà diriferimento per ciascun corso di studio deve essere in grado, inoltre, di assicurare lacopertura dei settori scientifico-disciplinari da attivare relativi alle attività formative di base

e caratterizzanti, in percentuale almeno pari al: - 40 %, per i corsi di laurea - 50%, per icorsi di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico

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NV

DM.386/2007Linee guida istituzione e attivazione CdS

Criticità riforma:• CdS ex DM.509/99: eccessiva proliferazione dei CdS• CdS poco attrattivi• CdS sostenuti da poca docenza di ruolo

Soluzione:• riprogettazione dell’offerta formativa secondo criteri nuovi e più razionali• requisiti “necessari” (docenza, strutture, trasparenza, ecc.) + requisiti “qualificanti”

(qualità del percorso)

4 maggio 2018 - 17R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

DM.544/2007Requisiti necessari (CdSex DM.270)

a) i requisiti di trasparenza (condizioninecessarie per una corretta comunicazione dellecaratteristiche dei corsi di studio attivati);b) i requisiti per la assicurazione della qualitàdei processi formativi (verifica a cura del NV diindicatori di efficienza ed efficacia)c) i requisiti di strutture e di docenza di ruolo eil grado di copertura degli SSD (più elevatirispetto al DM.15);d) le regole dimensionali relative agli studentisostenibili per ciascun corso di studio.

Attivazione CdSse e solo se

Relazione favorevole del NV

Con l’emanazione di questo DM si consolida sempre più il “concetto” che per istituire e attivare percorsi formativi indipendenti all’interno degli Atenei bisogna disporre di risorse adeguate e tutto ciò a garanzia degli studenti e delle famiglie.

https://web.units.it/sites/default/files/ncl/documenti/RelazioneRequisitiAttivazioni08_09.pdf

4 maggio 2018 - 18R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

DM.17/2010Requisiti necessari

a) i requisiti di trasparenza (condizioni necessarie per una corretta comunicazione dellecaratteristiche dei corsi di studio attivati);b) i requisiti per la assicurazione della qualità dei processi formativi (verifica a cura del NV diindicatori di efficienza ed efficacia)

c) i requisiti di strutture e di docenza di ruolo e il grado di copertura degli SSD (più elevatirispetto al DM.544);d) le regole dimensionali relative agli studenti sostenibili per ciascun corso di studio (fattoreW).e) i requisiti organizzativi, per garantire la razionale organizzazione e la effettiva sostenibilitàdei corsi di studio (limiti a diversificazione curriculum e limiti parcellizzazione attività didattiche, Limitialla proliferazione degli insegnamenti e delle altre attività formative=fattore H)

Attivazione CdSse e solo se

Relazione favorevole del NV

Percorso verso un’autonomia responsabile molto difficoltoso: a seguito dell’applicazione di requisiti didocenza più rigidi del DM 544/2007, non potendo attivare molti percorsi formativi, alcune sedi avevanoprovveduto a diversificare in maniera eccessiva singoli CdS, creando al loro interno curriculum che erano veri epropri percorsi indipendenti offerti agli studenti.La risposta del Ministero allo “stratagemma” utilizzato dagli Atenei: DM con requisiti ancora più stringenti (requisitiorganizzativi).

4 maggio 2018 - 19R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: focus sulle riforme degli ordinamenti didattici e sul

sistema dei requisiti

DM.47/2013 e smiRequisiti di accreditamento dei CdS

A distanza di 12 anni dalla prima proposta del CNVSU, si realizzal’implementazione di un sistema di accreditamento….Accreditamento iniziale dei CdS:a) Trasparenzab) Requisiti Docenza (n.min. docenti riferimento + min PO/PA + min SSD

base-caratterizzanti => aumentati se sforamento n. max iscritti)c) Limiti parcellizzazione delle attività didattiche e alla diversificazione CdSd) Risorse strutturali

e) Requisiti per l’Assicurazione di Qualità (sistema AQ documentato,opinioni studenti, compilazione scheda SUA-CdS, rapporto riesame)

f) Sostenibilità economico – finanziaria (ISEF)

Accreditamento Sedi (=Atenei):a) Trasparenzab) Sostenibilità della didattica (limite didattica erogabile DID)

c) Requisiti per l’Assicurazione di Qualità I. Presenza documentata di unsistema di Assicurazione della Qualità per la sede; II. Presenza di unPresidio di Qualità di Ateneo

4 maggio 2018 - 20R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

PROGRAMMA I MODULO - 3

«Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativadalla fine degli anni ’90 all’introduzione del sistema AVA»

1. Le principali tappe dell’autonomia

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: le

riforme degli ordinamenti didattici e il sistema dei requisiti

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli diqualità negli atenei

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 21R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli di qualità negli atenei

Progetto Campus-CRUI 1995-2000� Progetto diretto e coordinato dalla Conferenza dei Rettori a partire dal 1995, fondato sulla

cooperazione, in condivisione di obiettivi e responsabilità, tra mondo accademico emondo del lavoro (applicato ai Diplomi universitari instituiti con la L.341/90)

� ha individuato alcuni requisiti fondamentali per i suoi corsi - uno dei più importanti hariguardato l’adozione sistematica di procedure di valutazione

� metodologia scelta per il progetto pilota:� prima fase di autovalutazione: stesura da parte del corso di studio valutato di un

rapporto di autovalutazione, sulla base di una griglia predeterminata di argomenti;� seconda fase di valutazione esterna da parte di esperti incaricati di verificare,

mediante una visita in loco, la rispondenza del giudizio autovalutativo alla specificarealtà

� sperimenta una tecnica di valutazione che fa proprie e traduce in linguaggio universitariole tecniche di valutazione della qualità industriale (tipicamente le norme ISO 9000)

� approccio tipo “PDCA” (plan, do, check, act): idea di costruire un vero e propriosistema di controllo continuo delle attività didattiche - non nei loro contenuti, lasciatiall’autonoma determinazione dei docenti, quanto piuttosto nella loro organizzazioneinterna (= capacità di intervento pronto ed efficace nel caso di malfunzionamenti)

� Introduzione di procedure e documentazione

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4 maggio 2018 - 22R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli di qualità negli atenei

Progetto CampusOne CRUI� Il Progetto Campus ha messo a punto un possibile percorso per la valutazione universitaria coerente con le

previsioni dell’art.11 del DM.509/99 (programmazione, controllo, procedure, determinazione delleresponsabilità, valutazione della qualità)

� Il Modello CampusOne per la valutazione dei CdS adotta l’approccio per processi promosso dalla norma ISO9001:2000 Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti

� individua cinque processi fondamentali:� Sistema organizzativo: CdS deve identificare i processi ritenuti necessari alla gestione del CdS, i loro

legami e le responsabilità e definire la documentazione utile alla gestione dei processi� Esigenze e Obiettivi: attraverso il confronto con le parti interessate, deve individuare e definire, in modo

chiaro e documentato, congiuntamente al contesto socio-economico in cui il CdS opera e a quello in cui èpresumibile che il laureato possa inserirsi, le esigenze formative da soddisfare

� Risorse: deve individuare le proprie esigenze in termini di risorse umane e infrastrutturali necessarie perraggiungere gli obiettivi

� Processo formativo: definire contenuti ed esperienze formative (laboratori, progetti, tirocini,etc.) coerenticon gli obiettivi di apprendimento

� Risultati, Analisi e Miglioramento: individuare le informazioni e i dati al fine di poter monitorare ilfunzionamento del CdS e valutare la corrispondenza dei propri risultati con gli obiettivi stabiliti e individuareopportuni interventi per correggere situazioni critiche

4 maggio 2018 - 23R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

PROGRAMMA I MODULO - 4

«Approccio alla qualità nel sistema universitario: evoluzione della normativadalla fine degli anni ’90 all’introduzione del sistema AVA»

1. Le principali tappe dell’autonomia

2. La realizzazione del trinomio «autonomia, responsabilità e valutazione»: le

riforme degli ordinamenti didattici e il sistema dei requisiti

3. Oltre l’adempimento: le sperimentazioni nell’introduzione di modelli di qualità

negli atenei

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 24R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

Riferimenti normativiL’attivazione dei sistemi di Accreditamento e di Valutazione Periodica delle

università e il ruolo dell’ANVUR nelle attività ad essi connesse vengono enunciati

tra i principi ispiratori della riforma del sistema universitario nella legge 30

dicembre 2010 n. 240, art. 1, comma 3 e nel Decreto Legislativo 27/01/2012 n.

19.

In particolare, l’introduzione di un sistema di Accreditamento trova i suoi

riferimenti normativi all’art. 5, comma 3, della legge n.240/2010 che prevede

l’introduzione di un sistema di Accreditamento delle Sedi e dei Corsi di Studio

universitari.

Il sistema della Valutazione Periodica è previsto all’art. 5 comma 3 lettera b della

legge n. 240

Documento ANVUR Autovalutazione,

Valutazione e Accreditamento del Sistema

Universitario Italiano AVA(gennaio 2013)

Il D.M. 47 del 30 gennaio 2013 recepisce integralmente il sistema A.V.A. definendo, attraverso gli allegati

tecnici, i Requisiti di accreditamento dei corsi di studio i Requisiti di accreditamento delle sedi, i Requisiti

di assicurazione della Qualità, la Numerosità di riferimento studenti, gli Indicatori e i parametri per la

valutazione Periodica della ricerca e delle attività di terza missione e gli Indicatori e parametri per la

Valutazione Periodica delle attività formative.

Il DM 1059/2013, il DM 194/2015 e il DM 168/2016 hanno successivamente modificato e integrato il DM

47/2013.

Art. 1, commi 3 e 43. Il Ministero … provvede a valorizzare il merito,

a rimuovere gli ostacoli all'istruzione universitaria

e a garantire l'effettiva realizzazione del diritto allo studio. ….

4. Il Ministero, nel rispetto della libertà diinsegnamento e dell'autonomia delle

università, indica obiettivi e indirizzistrategici per il sistema e le sue componenti e,

tramite l'Agenzia nazionale di valutazione del

sistema universitario e della ricerca (ANVUR)

per quanto di sua competenza, ne verifica evaluta i risultati secondo criteri di qualità,trasparenza e promozione del merito (…)

4 maggio 2018 - 25R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

Iniziale: atto

ministeriale che autorizza o non

autorizza l’attività

delle sedi e corsi di studio

universitari

Periodico: atto

ministeriale che

conferma o non

conferma l’attività

delle sedi e corsi di

studio universitari

Indicatori e procedure rivolti a

misurare l’efficienza, la sostenibilità economico‐finanziaria delle attività e i

risultati conseguiti dalle singole

università nell’ambito della didattica e della ricerca e per l’AQ degli atenei

Le novità introdotte dall’ANVUR – Il modello AVA

Documento finale

dell’ANVUR pubblicato

29/1/2013….

4 maggio 2018 - 26R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 27R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Qualità: nel contesto del presente documento il termine “qualità” indica il grado con cui gli Atenei

realizzano i propri obiettivi didattici, scientifici e di terza missione creare, quindi, una vasta base di

conoscenze avanzate, partecipare ed essere di stimolo alla ricerca e all’innovazione, preparare gli studenti

a una cittadinanza attiva e al loro futuro ruolo nella società, accompagnare il loro percorso culturale in

armonia con le loro motivazioni, aspettative e prospettive personali.

Assicurazione della Qualità (AQ): insieme dei processi interni relativi alla progettazione, gestione e

autovalutazione delle attività formative e scientifiche, comprensive di forme di verifica interna ed

esterna, che mirano al miglioramento della qualità dell’istruzione superiore nel rispetto della

responsabilità degli Atenei verso la società.

Accreditamento: riconoscimento attribuito a un’Istituzione accademica (e ai suoi CdS) del possesso e della

permanenza dei requisiti che la rendono adatta all’erogazione dei CdS e la autorizzano al rilascio dei relativi

titoli di studio. L’Accreditamento è concesso dal MIUR su proposta dell’ANVUR.

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 28R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

AQ FORMAZIONE

AQ RICERCA

Mo

del

lo d

i AQ

Val

uta

zio

ne

inte

rna

AQ della formazione nei Corsi di

laurea, laurea magistrale e laurea

magistrale a ciclo unico (di seguito Corsi di Studio)

AQ della formazione nelle Scuole di specializzazione (da sviluppare in

seguito)

AQ della formazione nei Master di I e II livello (non prevista per il primo

triennio)

AQ della Ricerca dei Dipartimenti

AQ dei Corsi di Dottorato (da sviluppare in seguito a decreto su

accreditamento DDR)

REQUISITI di sistema:

• Adozione della Scheda

Unica Annuale del Corso

di Studio (SUA-CdS)

• Attività del Presidio per la

Qualità

• Riesame e relativo

rapporto annuale

REQUISITI di sistema:

• Adozione della Scheda

Unica Annuale della

Ricerca Dipartimentale

(SUA-RD)

• Attività del Presidio per

la Qualità

Le novità introdotte dall’ANVUR - L’autovalutazione

4 maggio 2018 - 29R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

I requisiti di AQ

• Requisito AQ 1 - L’Ateneo stabilisce, dichiara ed effettivamente persegue adeguate politiche volte a realizzare la propria visione della qualità della formazione

• Requisito per l’AQ 2 - L’Ateneo sa in che misura le proprie politiche sono effettivamente realizzate dai CdS

• Requisito per l’AQ 3 - L’Ateneo chiede ai CdS di praticare il miglioramento continuo della qualità, puntando verso risultati di sempre maggior valore

• Requisito per l’AQ 4 - L’Ateneo possiede un’effettiva organizzazione con poteri di decisione e di sorveglianza sulla qualità dei CdS, della formazione da loro messa a disposizione degli studenti e della

• Requisito per l’AQ 5 – Il sistema di AQ è effettivamente applicato ed è efficacemente in funzione nei CdSvisitati a campione presso l’Ateneo

• Requisito per l’AQ 6 – Valutazione della ricerca nell’ambito del sistema di Assicurazione della Qualità (l’ANVUR terrà in considerazione che l’inserimento della ricerca nell’autovalutazione e all’interno del sistema di AQ di Ateneo dovrà avvenire attraverso modalità e prassi operative da consolidare gradualmente e da valutare quindi secondo criteri da armonizzare progressivamente.)

• Requisito per l’AQ 7 – La sostenibilità della didattica (esclusivamente per le Università Statali)

4 maggio 2018 - 30R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

Presidio della Qualità di Ateneo (PQ) ha la responsabilità operativa della AQ di Ateneo attraverso:

• l’attuazione della politica per la qualità definita dagli organi politici di Ateneo

• l’organizzazione e la supervisione di strumenti comuni (modelli e dati) per l’AQ

• la sorveglianza sull’adeguato e uniforme svolgimento delle procedure di AQ in tutto l’Ateneo• il supporto alla gestione dei flussi informativi trasversali a tutti i Corsi di Studio e ai Dipartimenti

Le novità introdotte dall’ANVUR - Gli attori del sistema

Commissioni paritetiche docenti-studenti (CPDS) - la commissione esprime le proprie valutazioni sul/sui CdS del Dipartimento presso cui è

istituita e formula le proposte per il miglioramento in una Relazione Annuale che viene trasmessa al Presidio della Qualità e al Nucleo di

Valutazione interna.

Coordinatore del CdS - ha la responsabilità della progettazione del CdS, della supervisione dell’attività di riesame e della redazione del relativo

rapporto annuale.

Nucleo di valutazione - Il Nucleo di Valutazione interna svolge un’attività annuale di sorveglianza e di indirizzo volta a:

a. valutare l’efficacia complessiva della gestione in AQ della didattica e della ricerca;

b. accertare se l’organizzazione e l’attività documentata del PQ siano strutturate in modo efficace a mettere in atto l’AQ nelle singole articolazioni

interne e nell’Ateneo nel suo complesso;c. accertare se l’organizzazione dell’Ateneo e delle sue articolazioni interne (Corso di Studio, Strutture di raccordo, Dipartimenti,) attraverso le proprie

azioni concrete, opportunamente documentate, dimostri che quanto previsto e programmato dai Corsi di Studio e dai Dipartimenti è effettivamente

tenuto sotto controllo in modo sistematico e documentato

d. accertare la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l’Accreditamento Iniziale e Periodico dei CdS e delle Sedi;e. accertare se gli organi di governo dei Corsi di Studio e dell’Ateneo tengano conto dell’attività del PQ e delle valutazioni e delle proposte avanzate

dalla CPDS nella Relazione Annuale;

f. verificare che i Rapporti di Riesame delle attività di formazione siano redatti in modo corretto e utilizzati per identificare e rimuovere tutti gli ostacoli

al buon andamento delle attività di formazione;g. formulare raccomandazioni volte a migliorare la qualità dell’attività didattica e di ricerca dell’Ateneo.

4 maggio 2018 - 31R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Le novità introdotte dall’ANVUR - L’impatto sulle risorse

Legge n.240/2010, art.5, comma 3.Nell'esercizio della delega … il Governo si attiene … ai seguenti principi e criteri direttivi:a) introduzione di un sistema di accreditamento delle sedi e dei corsi di studio universitari … fondato

sull'utilizzazione di specifici indicatori definiti ex ante all'ANVURb) introduzione di un sistema di valutazione periodica … dell'efficienza e dei risultati conseguiti

nell'ambito della didattica e della ricerca …e) previsione di meccanismi volti a garantire incentivi correlati al conseguimento dei risultati di cui

alla lettera b), nell'ambito delle risorse disponibili del fondo di finanziamento ordinario delle università

AutovalutazioneAQ

Accreditamento- iniziale- periodico

Valutazione periodica

Quota premiale FFO

ANVURUNITS

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 32R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 33R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Linee guida per l’accreditamento periodico

delle Sedi e dei corsi di studio universitari – AVA 2.0

(luglio 2016 – 5/5/2017 –10/8/2017)

Decreto Ministeriale n. 987 del 12 dicembre 2016 ha

riformato il sistema di Autovalutazione, valutazione,

accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di

studio universitari (reso coerente con le linee guida europee

ESG 2015).

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 34R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

AC

CR

ED

ITA

ME

NT

O

• Sedi (= Atenei e relative sedi decentrate) già esistenti alla data del decreto sono

considerati di fatto già in possesso di accreditamento iniziale

• CdS devono ottenere l’accreditamento iniziale se si tratta di nuove istituzioni

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 35R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

L’ACCREDITAMENTO PERIODICO DELLE SEDI

Il modello di Accreditamento periodico degli Atenei proposto dall’ANVUR prevede una visita in loco da parte

della Commissione di Esperti della Valutazione (CEV), mirata a rilevare sul campo il livello di corrispondenza

delle procedure elaborate dall’Ateneo con i requisiti di assicurazione della qualità.

La visita della CEV prevede anche un esame approfondito di un campione di Dipartimenti e Corsi di Studio

dell’Ateneo, al fine di verificare l’efficacia del sistema di Assicurazione della Qualità realizzato dagli attori

della Valutazione e Autovalutazione interna previsti dalla L. 240/2010, dal D.Lgs.19/2012 e dal D.M.987/2016:

• Nucleo di Valutazione

• Commissione Paritetica Docenti-Studenti

• Presidio della Qualità di Ateneo

• Dipartimenti e Corsi di Studio (per quanto riguarda l'Autovalutazione).

2 6

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 36R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

I REQUISITI DI QUALITÀ PER L’ACCREDITAMENTO DEGLI ATENEI E DEI CORSI DI STUDIO

Per procedere all’Accreditamento periodico delle Sedi e dei CdS, l’ANVUR valuta il grado di soddisfacimento dei

quattro Requisiti previsti per l’AQ.

I Requisiti (R) stabiliscono i principi fondamentali attorno ai quali deve essere costruito il Sistema di AQ degli

Atenei per i Dipartimenti e i Corsi di Laurea, di Laurea Magistrale e di Laurea Magistrale a Ciclo Unico.

Ciascuno dei quattro Requisiti (RN) è articolato in una serie più o meno ampia di Indicatori (RN.X), che

prendono in esame aspetti meritevoli di specifica considerazione a ogni Indicatore corrispondono uno o più

punti di attenzione (RN.X.N) che ne agevolano la valutazione, scomponendola in aspetti da considerare che

possono riguardare specifici attori (Organi di Governo, CdS, Dipartimenti…) e utenti (docenti, studenti,

interlocutori esterni) ed essere menzionati o regolati da specifici documenti chiave.

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 37R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

L’ACCREDITAMENTO PERIODICO DELLE SEDI

L'Accreditamento Periodico delle Sedi ha durata massima quinquennale.

Condizione necessaria per l'Accreditamento Periodico delle Sedi e dei CdS è che essisoddisfino:

• i Requisiti per l’Accreditamento Iniziale (si verifica “ex post” il rispetto di tutti i requisiti di

accreditamento iniziale con particolare attenzione ai requisiti dichiarati nella SUA-CdSche non sono automaticamente verificati tramite i sistemi informativi)

• i Requisiti di Qualità R1, R2, R3 e R4 sulla base dell'esito delle visite in loco da parte delle

Commissioni di Esperti della Valutazione (CEV)

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 38R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

34

punti di

attenzione

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

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Requisito R1. Visione, strategie e politiche di Ateneo sulla qualità della didattica e ricerca.L’Ateneo ha un sistema solido e coerente per l’assicurazione della qualità (AQ) della didattica e la ricerca, sia a supporto del continuo miglioramento sia

a rafforzamento della responsabilità verso l’esterno. Tale sistema è stato chiaramente tradotto in documenti pubblici di indirizzo, di pianificazionestrategica. E’ assicurata la coerenza fra la visione strategica e gli obiettivi definiti a livello centrale e la sua attuazione, in termini di politiche, di

organizzazione interna, di utilizzo delle potenzialità didattiche e di ricerca del personale docente, secondo le inclinazioni individuali e i risultati conseguiti,

di verifica periodica e di applicazione di interventi di miglioramento.

Requisito

di sede

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 40R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Requisito R2. Efficacia delle politiche di Ateneo per l’AQ.Il sistema di AQ messo in atto dall’Ateneo è efficace, per quanto concerne sia la definizione delle responsabilità interne e dei flussi di informazione che le interazioni fra le strutture responsabili e il loro ruolo nella gestione del processi di valutazione e autovalutazione dei Dipartimenti e dei CdS.

Requisito

di sede

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 41R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Requisito R3. Qualità dei Corsi di Studi.Gli obiettivi individuati in sede di progettazione dei CdS sono coerenti con le esigenze culturali, scientifiche e sociali e tengono conto delle

caratteristiche peculiari che distinguono i corsi di laurea e quelli di laurea magistrale. Per ciascun Corso sono garantite la disponibilità di risorse adeguate di docenza, personale e servizi, sono curati il monitoraggio dei risultati e le strategie adottate a fini di correzione e di miglioramento e

l’apprendimento incentrato sullo studente.

Requisito

di CdS

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 42R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Requisito 4. Qualità della ricerca e della terza missione.Il sistema di AQ della ricerca e della terza missione è efficace, definito nei suoi ordinamenti programmatici dall'Ateneo e perseguito dai

Dipartimenti e dalle strutture assimilabili.

Requisito

di sede

Requisito di

Dipartimento

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

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FASI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

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4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

23/3/2018 18/9/2018

26-29novembre

2018

VISITACEV

ANVURComunica elenco 6 CdS e 2

Dipartimenti selezionati

31/5/2018 17/9/2018 23/10/2018 5/11/201822/10/2018

CEVEsame a distanza della

documentazioneRedazione quaderni di pre-visita

ATENEOinvia Prospetto di Sintesi e elenco documenti CdS e Dipartimenti CEV: Predisposizione programma di visita (= calendario singoli incontri e punti di

attenzione da discutere)ATENEO: fornisce i nominativi e la logistica

ANVUR: invia all’Ateneo

presentazione CEV

4 settimane prima

4 settimane prima

3 settimane prima

9 settimane prima

10 settimane prima

13 settimane prima

5 mesiprima

LA ROAD MAP DI UNITSA L M E N O….

4 maggio 2018 - 45R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

LA VISITA IN LOCO

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

4 maggio 2018 - 46R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

PROGRAMMA DI VISITA

4. Il sistema integrato AVA e la sua evoluzione AVA 2.0

Lunedì 26/11/2018

Martedì 27/11/2018

Mercoledì 28/11/2018

Giovedì 29/11/2018

Venerdì 30/11/2018

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GIUDIZIO DI ACCREDITAMENTO

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4 maggio 2018 - 48R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

GIUDIZIO DI ACCREDITAMENTO

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4 maggio 2018 - 49R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

GIUDIZIO DI ACCREDITAMENTO

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4 maggio 2018 - 50R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

• La valutazione del sistema universitario: “Ipotesi e prospettive” sulla base della legge 370/99 – CNVSU DOC 10/00

• CAMPUS STRUMENTI PER UNA AUTONOMIA DI QUALITÀ a cura di Cristiana Rita Alfonsi e Natalia Paganelli – CRUI 2001

• L'attivazione di un sistema di accreditamento dei corsi di studio nell'università italiana: prime raccomandazioni e proposte – CNVSU DOC 12/01

• Rapporto Finale del Gruppo di lavoro “Accreditamento dei corsi di studio” – CNVSU RdR 1/01

• Requisiti minimi di risorse per i corsi di studio universitari – CNVSU DOC 17/01

• CampusOne - Guida alla valutazione dei corsi di studio - Roberto Mirandola, Alfredo Squarzoni, Emanuela Stefani, Massimo Tronci - Fondazione CRUI 2003

• “Istituzione, attivazione e accreditamento dei Corsi di Studio”, Vincenzo Zara - Emanuela Stefani –Fondazione CRUI (Maggio 2017)

• La revisione del sistema AVA: le nuove linee guida per l'accreditamento periodico - Susanna Terracini(Trieste, 17/2/2017)

BIBLIOGRAFIA

4 maggio 2018 - 51R. Di Biase - U.s. Qualità, Statistica e Valutazione

Grazie per l’attenzione!