Introduzione alla biblioteca digitale

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Accesso all'informazione e collaborazione virtuale Introduzione alla Biblioteca digitale Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche (9 gennaio- 16 febbraio 2012) Anna Maria Tammaro

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Presentazione del Corso AIB Regione Toscana "Accesso all'informazione e collaborazione virtuale"

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Accesso all'informazione e collaborazione virtuale

Introduzione alla Biblioteca digitaleCorso di aggiornamento finanziato dalla

Regione Toscana per le biblioteche pubbliche(9 gennaio- 16 febbraio 2012)

Anna Maria Tammaro

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Definizione di biblioteca digitale

La biblioteca digitale è un’organizzazione che combina persone, istituzioni, tecnologie, reti e contenuti digitali (Borgman 2000)

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Outline

Definizione di biblioteca digitale

Differenze con la biblioteca tradizionale

Gestione dell'assetto digitale

Costi e sostenibilità

Indagine della DRF Biblioteca digitale in Italia

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Workshop on Distributed Knowledge Work Environments

Il concetto di biblioteca digitale non è quello di una collezione digitale dotata di strumenti di gestione dell’informazione. E’ piuttosto uno spazio in cui mettere insieme collezione, servizi e persone a supporto dell’intero ciclo di vita della creazione, uso, preservazione di dati, informazione e conoscenza.[1][1] Il Santa Fe Planning Workshop on Distributed Knowledge Work Environments: Digital Libraries, svoltosi dal 9 all'11 marzo 1997 a Santa Fe, in New Mexico, focalizzò le problematiche evidenziate dalle prime sperimentazioni della Digital Libraries Initiative. Accessibile alla URL: <www.si.umich.edu>

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Definizione di biblioteca digitaleTre modelli

1) Collezione digitale isolata (stand alone digital library);

2) Accesso a collezioni in rete (networked digital library) con networked discovery tools

3) Biblioteca digitale integrata (integrated digital library)

Ingwersen

Saracevic

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Definizione di biblioteca digitaleDigital Libraries Federation

Le biblioteche digitali sono organizzazioni che forniscono le risorse, compreso il personale specializzato, per selezionare, organizzare, dare l’accesso intellettuale, interpretare, distribuire, preservare l’integrità e assicurare la persistenza nel tempo delle collezioni digitali così che queste possano essere accessibili prontamente ed economicamente per una comunità definita o per un insieme di comunità.[1]

 [1] La Home page della Digital Library Federation è consultabile alla URL: <www.clir.org>

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Definizione di biblioteca digitale Sintesi delle risposte all'indagine DRF

Concetto tradizionale La biblioteca digitale è un

concetto in evoluzione; è un insieme organizzato di risorse digitali, strumenti e servizi realizzato a partire da un progetto per opera di una o più istituzioni, pubbliche o private, che ne determini la natura, il fine e l’impiego.

Concetto innovativo La biblioteca digitale è

uno spazio informativo in cui gli utenti e le risorse digitali si possono incontrare e comunicare per la condivisione, lo scambio e la creazione di conoscenza.

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Deposito e accesso: biblioteca tradizionale

Il criterio della biblioteca è che i libri più usati dovrebbero essere ridondanti, cioè essere disponibili in più luoghi.

Il deposito remoto è quello che ha minori costi per la biblioteca ma il costo di opportunità maggiore per l’utente.

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Deposito e accesso: biblioteca digitaleIl criterio della biblioteca digitale è basata sull’equilibrio tra centralizzazione e decentramento L’accesso remoto ha un costo marginale minore per i volumi che sono usati meno di 5 volte l’anno Botanical Survey

Museum Artifacts

Art about …

Zoological Habitat Study

Books about …Earth Science Data

Botanical Survey

Museum Artifacts

Art about …

Zoological Habitat Study

Books about …Earth Science Data

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Quale modello di servizio?

Modello tradizionale:

La biblioteca come luogo fisico (anche logico) La collezione basata su manufatti (anche virtuali)

Modello editoriale:

Accesso remoto: fruizione indiretta della collezione e dei servizi

Rappresentazione digitale delle risorse

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Convergenza ALM

Manca approccio teorico comune (a cominciare dalla definizione di Biblioteca digitale)

Progetti comuni di breve durata Adozione di linee guida tecniche (la tecnologia

spinge l’aggregazione) Esempi in Italia: portali, registri, servizi comuni per

l’accesso

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Coordinamento e cooperazione

Livelli di attività: indirizzo o “governance”, che coinvolge i politici che finanziano

e stimolano la realizzazione delle biblioteche digitali; quello di gestione, che è compito degli amministratori delle

istituzioni culturali; quello tecnico ed operativo che coinvolge gli informatici ed i

professionisti

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Standard e interoperabilità

http://mapageweb.umontreal.ca/turner/meta/english/indexacroeng.html

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Gestione dell’assetto digitale

Collection Management

Design - Project planning, risk

assessment - Identify online

audience - Content policy - Legal issues - Cost and cost recovery Creation - Metadata - Identifiers & Formats - Technical

specifications for image

- Quality of image - Equipment Acquisition

- Vendor relations

Managing collections &

services - Managing workflow - DAMS - Operating principles Human resources - Skills development

and staff training - Governance structures

- Manage institutional transformation

Evaluation & Cooperation - Working with others - Standards and

guidelines - Develop and share

best practice - Performance

indicators

Discover/Use - Presentation - Providing effective

access o Intellectual

access - Protection of IPR

- Interoperability

Preservation - Digital preservation - Rationale for

preservation - Digital longevity

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Costi della biblioteca digitaleLe biblioteche dovrebbero preferire il formato digitale, invece che la carta e le microfiche, perché costa meno, sia la memorizzazione che l’accesso in linea.

Il costo iniziale della digitalizzazione richiede un investimento, ma c’è un costo marginale pari a 0 per ogni copia del volume che viene usata.

Se si fa parte di una rete bibliotecaria, il costo marginale della digitalizzazione viene condiviso e si abbassa.

Il costo di opportunità degli utenti, compresi quelli che prima non erano frequentatori della biblioteca, sono convenienti con l’accesso online.

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Modello di business della biblioteca digitale

Gli studi più importanti sul business model delle biblioteche digitali si sono concentrati sui periodici scientifici (Oppenheim and Halliday 1999) (Houghton, Rasmussen et al. 2009)

Alcuni studi più generali sulla biblioteca digitale sono di Lesk (Lesk 1992; Lesk 1997; Lesk 2002).

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Modello di business per i periodici elettronici

La richiesta di pubblicazioni scientifiche è inelastica, cioè la domanda non dipende dal prezzo (McCabe 2002; McCabe and Snyder 2007).

Open Access: il business model dei periodici scientifici dovrebbe essere sottratto a meccanismi commerciali di profitto.

Abbonamento centralizzato: la biblioteca digitale negozia licenze di accesso alle collezioni digitali.

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Modello di business per la digitalizzazione

Finanziamento pubblico: la biblioteca digitale no-profit riceve un investimento pubblico per la digitalizzazione.

Finanziamento dell’utente: il pagamento della digitalizzazione è a carico dell’utente.

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Modello di business delle biblioteche che digitalizzano

“C’è il finanziamento e finché questo dura tutto va bene”

Fonti di finanziamentoFinanziamenti appositi (EU,

fondi ministeriali, finanziamenti regionali, finanziamenti universitari, finanziamenti bancari)

Finanziamenti recuperati dall’attività ordinaria

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Costi delle biblioteche che digitalizzanoI costi maggiori (calcolati da Kingma complessivamente in circa il 97%) sono il costo/tempo dello staff e le attrezzature tecnologiche.

In particolare (Puglia 1999): 1/3 è il costo delle attrezzature e della digitalizzazione (32% del totale);poco meno di 1/3 è il costo della catalogazione (29% del totale);il costo dello staff rappresenta il costo maggiore dei costi di avvio (39% del totale);

Costo della preservazione non è ben conosciuto.

Altri costi sono nascosti, come nuovi standard da adottare

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Costi della digitalizzazioneI costi possono andare da 1 a 1,30 euro a pagina, ad esempio per un manoscritto a colori formato entro l'A4, con il Master in formato tiff a 600 ppi e jpg a 150 ppi, e con metadati di struttura (STRU).

Un libro moderno (senza metadati di struttura) può costare intorno a 0,50 a pagina.

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Depositi istituzionaliI costi di avvio dei depositi istituzionali sono stati descritti per lo sviluppo di DSpace al MIT: questo ha avuto un finanziamento iniziale di $1.8m da Hewlett Packard, più l’impegno a tempo pieno di tre persone, e $400,000k in attrezzature, per un totale di $2.4-2.5m. (Barton and Walker, 2002).

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Perché? Scopo ed obiettiviSintesi delle risposte all'indagine DRF

La creazione di particolari percorsi tematici, aggregando tipologie diverse di risorse, ad esempio per mostre virtuali permanenti,

L’estensione al digitale di alcuni servizi tradizionali, come ad esempio il collegamento tra il catalogo ed il testo pieno o tra il catalogo e le immagini degli indici dei volumi e dei periodici.

La realizzazione di un progetto editoriale, come ad esempio la riproduzione digitale del fondo locale, di una collezione di libri rari, o la creazione di pubblicazioni originariamente digitali, come nel caso di alcune università,

Una migliore conservazione degli originali.

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Collezione digitaleSintesi delle risposte all'indagine DRF

Progetto temporalmente definito e non legato alla strategia dell’istituzione

La spinta è la disponibilità del finanziamento

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Criteri di selezioneSintesi delle risposte all'indagine DRF

Centrati sull’utente risorse digitali in licenza

di accesso, volumi a stampa molto

richiesti Vincoli copyr

Altri criteri Opere orfane Nessuno ha affermato di

controllare prima di selezionare un documento da digitalizzare che questo non sia già stato convertito in digitale

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Chi sceglie?Sintesi delle risposte all'indagine DRF

Comitato Guida della Biblioteca Digitale Italiana, nel caso di progetti finanziati dalla Biblioteca Digitale Italiana;

Utenti, ad esempio nel caso della digitalizzazione a domanda. Degno di nota che l’utenza universitaria, con l’avvio dei Consorzi per la negoziazione di licenze, sembra aver dato più potere di scelta ai bibliotecari;

Responsabili dello sviluppo della biblioteca digitale, previa autorizzazione di Comitati di riferimento o dell’organo di controllo gestionale, se esiste,

Enti finanziatori di appositi programmi per la digitalizzazione, a livello locale, nazionale o internazionale.

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Gestione della biblioteca digitaleSintesi delle risposte all'indagine DRF

Comprende un insieme di attività tecniche, integrate dalla disponibilità di un’infrastruttura tecnologica complessa:

Creazione (acquisizione) della risorsa Metadata Memorizzazione/preservazione Accesso e networking

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Modalità organizzativeSintesi delle risposte all'indagine DRF

Gestione separata che si aggiunge alle tradizionali attività

Outsourcing

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WHY? Sintesi delle risposte all'indagine DRF

Recupero dell’informazione Estendere l’accesso

tramite Web; Valorizzare e conservare

il patrimonio culturale di un determinato paese;

Rendere immediatamente disponibili strumenti raffinati di conoscenza ed indagine sul patrimonio digitalizzato;

Creazione di conoscenza Favorire lo studio, a

livello specialistico, o la sola consultazione, a livello generico;

Contribuire alla creazione di un ambiente partecipativo e collaborativo.

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Quali servizi? Sintesi delle risposte all'indagine DRF

Estensione dei servizi Accesso semplice ed

efficace alla collezione;

Download di immagini, documenti ed oggetti digitali presenti sulla rete e posseduti da una o più Istituzioni;

Nuovi servizi Nuova organizzazione dei

contenuti e dei servizi di reference;

Integrazione con servizi di e-learning, etc.

Possibilità di ‘letture’ e integrazioni a diversi livelli delle informazioni proposte.

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Preservazione Sintesi delle risposte all'indagine DRF

A medio termine: La cura costante e la

memorizzazione in doppia copia e in supporti diversi della collezione digitale.

A lungo termine: Adozione di metadata

gestionali e formati aperti; prevedere la sostenibilità delle collezioni digitali.

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Relazione pubblico e privato Sintesi delle risposte all'indagine DRF

Allo stato delle cose, nei pochi casi in cui il privato contribuisce alla realizzazione di una biblioteca digitale, questo interviene esclusivamente come finanziatore, o come fornitore di tecnologie informatiche;

Il rapporto più importante sarebbe quello inerente alla creazione di infrastrutture e quello della ricerca-applicazione.

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Quale è lo status della biblioteca digitale in Toscana?

Discussione dei Gruppi di studio