Introduzione al costrutto di Comunità di Pratica integrato ... fileApril 8, 2009 2 Schema logico...

29
Introduzione al costrutto di Comunità di Pratica integrato al Knowledge Management Fabio Sartori, Federica Petraglia [email protected] , [email protected]

Transcript of Introduzione al costrutto di Comunità di Pratica integrato ... fileApril 8, 2009 2 Schema logico...

Introduzione al costrutto diComunità di Pratica integrato alKnowledge Management

Fabio Sartori, Federica Petraglia

[email protected], [email protected]

April 8, 2009 2

Schema logico (1)

Acquisizione di conoscenza Rappresentazione della conoscenza

Produzione di conoscenza Gestione della conoscenza Condivisione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

Teorie dell'apprendimento Teorie dell'educazione

Produzione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

April 8, 2009 3

Schema logico (2)

Apprendimento Organizzativo Apprendimento del singolo

Teorie dell'apprendimento Aspetti politico-culturali:

la legislazione

Acquisizione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

Acquisizione di conoscenza Rappresentazione della conoscenza

Produzione di conoscenza Gestione della conoscenza Condivisione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

April 8, 2009 4

Schema logico (3)

Teorie di KM Metodologie a supporto

di chi gestisce la conoscenza

Gestione della conoscenza

(Knowledge Management)

Conoscenza

e Learning Society

Acquisizione di conoscenza Rappresentazione della conoscenza

Produzione di conoscenza Gestione della conoscenza Condivisione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

April 8, 2009 5

Schema logico (4)

Metodologie e Didattiche CoP

Condivisione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

Acquisizione di conoscenza Rappresentazione della conoscenza

Produzione di conoscenza Gestione della conoscenza Condivisione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

April 8, 2009 6

Risultati ottenuti dall’analisi della letteratura

Produzione di conoscenza Gestione della conoscenza Condivisione di conoscenza

Conoscenza

e Learning Society

ApprendimentoStudio/Lavoro/Esperienza Consapevolezza Crescita personale

Conoscenza

Studio delle CoP

April 8, 2009 7

Lo sviluppo umano implica una partecipazione,sempre mutevole, alle attività socioculturali dellecomunità in cui viviamo, anch’esse in continua

evoluzione.

Framework teorico: l’apprendimento comefenomeno sociale (1)

April 8, 2009 8

Viene proposta una nuova prospettiva teorica che ha come nucleo la centralità del concettodi contesto e l’individuo come sistema dinamico in una rete di relazioni con i vari elementi

del contesto in cui opera.

Non si ha più la nozione di socializzazione secondo cui si assume un trasferimentounidirezionale di norme, capacità, conoscenze dai competenti ai non competenti, dagli

adulti ai bambini; quanto come un processo interattivo a due vie tra la società e un nuovomembro, tra l’esperto e il novizio, in cui anche questo ultimo svolge un ruolo attivo che

spiega la possibilità dell’innovazione e del cambiamento.

Non un processo di internalizzazione di conoscenze, ma una progressiva partecipazione (econtemporaneamente legittimazione) alle attività della comunità di pratiche. In questosenso il termine «periferia» non rimanda a una progressione verso un ipotetico centrodell’attività, ma definisce il passaggio da una partecipazione parziale a una via via più

completa.

Framework teorico: l’apprendimento comefenomeno sociale (2)

April 8, 2009 9

Viene convenzionalmente attribuita a J. Lave ed E. Wenger (1991) e S. Chaiklin e J. Lave(1993), si caratterizza, secondo S. Gherardi e Nicolini per i seguenti assunti: a differenza del “mentalismo” che separa corpo e mente, i fenomeni mentali sono sociali,hanno luogo in relazione a una situazione sociale e materiale […]; la mente, dunque, non è un contenitore che attende di essere riempito, ma è mente-in-azione nel mondo quotidiano […]; la conoscenza pertanto non è oggettiva, disinteressata, decontestualizzata, astorica,asociale, apolitica e pronta per essere trattata dal sistema educativo che la trasmette aidestinatari finali […]; apprendere è allora una pratica sociale indissociabile da altre pratiche sociali situate incontesti storicamente delimitati[1].”

[1] S. GHERARDI, D. NICOLINI, Apprendimento e conoscenza nelle organizzazioni…, pagg. 30-31.

Framework teorico: l’apprendimento comefenomeno sociale (3)

April 8, 2009 10

E. Wenger definisce Community of Practice un gruppo informale di persone chevolontariamente si incontrano e scambiano informazioni, esperienze, buonepratiche al fine di accrescere le proprie conoscenze e quelle della stessa comunità1

Una CoP può sorgere nei diversi contesti di vita (famiglia, lavoro, territorio, ecc.) edi apprendimento (formale, non formale e informale) della persona. Si basa sulconcetto di legittima partecipazione periferica dei membri e su una visionedell’apprendimento come fenomeno sociale².

1 E. WENGER, Supporting communities of practice, a survey of community-oriented technologies. 2001, pag. 2. http://www.ewenger.com, Accessed March24, 2004. Cfr.: E. WENGER, How to optimize organitional learning. Healthcare Forum Journal, July/Aug 1996, pp. 22-23. http://www.co-i-l.com, AccessedMarch 24, 2004; E. WENGER, Communities of Practice, Learning as a social system. System Thinker. 1998a, Accessed January 10, 2004; E. WENGER,Communities of Practice, Learning, Meaning and Identity. Cambridge, New York, Cambridge University Press, 1998b.

² J. LAVE-E. WENGER, Situated Learning…, pag. 29.

Definizione di Comunità di Pratica (CoP) 1

April 8, 2009 11

insieme di relazioni durature tra persone, attività e mondo, in connessione e parzialesovrapposizione con altre comunità di pratiche» (Lave-Wenger, 1991:98);

aggregazioni informali […] definite non solo dai loro membri, ma dal condividere imodi con cui si fanno le cose e si interpretano gli eventi […] Nelle comunità dipratiche le relazioni sociali si creano attorno alle attività, le attività prendono formaattraverso le relazioni e particolari conoscenze ed esperienze diventano partedell’identità individuale e prendono posto nella comunità (Eckert, 1993);

il luogo sociale e fisico in cui hanno luogo l’apprendimento e il lavoro; le specifichecompetenze e conoscenze della comunità non stanno nella testa dei suoi membri piùesperti, ma nella sua organizzazione e struttura sociale: «La comunità di pratiche èuna condizione intrinseca di esistenza della conoscenza, e non solo perché fornisce ilsupporto interpretativo necessario a comprenderla. La partecipazione alle pratichenelle quali prende forma ogni conoscenza è un principio epistemologicodell’apprendimento (Pontecorvo, Aiello, Zucchermaglio, 1995:247).

Definizioni di Comunità di Pratica (CoP) 2

April 8, 2009 12

La CoP è caratterizzata da:

una modalità di interazione tra i membri basata sulla reciprocità e sulla legittimitàdella partecipazione di tutti i partecipanti: impegno reciproco. L’iniziativa è negoziatae condivisa, ciascun membro della CoP, infatti, assume la responsabilità di produrreconoscenza per il buon fine di essa.

un’iniziativa comune, risultato di un processo collettivo di negoziazione, è definitadai partecipanti attraverso un processo di ricerca dei bisogni relativi alla effettivasituazione, senza influenze che possano essere esterne ai reali bisogni della comunità.

una produzione di competenze e conoscenze condivise dai membri (repertoriocondiviso). Gli artefatti, gli strumenti, i linguaggi e tutti i prodotti condivisi della CoPcostituiscono il modo secondo cui veicolare il sapere collettivo e costituire la memoriadella comunità.

1 E. WENGER, Communities of Practice, Learning, Meaning and Identity…, pagg. 73-78.

Le caratteristiche1 di una CoP (1)

April 8, 2009 13

Linguaggio condiviso

Impegno allareciprocità

Iniziativa comune

MotivazioneModello/soluzione

Legittimapartecipazione

CoP

Le caratteristiche di una CoP (2)

Interesse/Problema

April 8, 2009 14

Come nasce una CoP

Secondo Wenger1 le caratteristiche che permettono la nascita di una CoP sono:

la definizione di un obiettivo comune nel processo di ricerca in accordo con altri;

il reciproco impegno in attività condivise;

la risoluzione di un problema;

la raccolta della storia delle esperienze condivise;

la produzione di un sistema locale di competenze;

lo sviluppo di relazioni interpersonali;

la gestione dei confini (della comunità);

la possibilità di accesso alla comunità da parte di nuovi membri.

1 E. WENGER, Communities of Practice, Learning, Meaning and Identity…, pag. 184.

April 8, 2009 15

Le relazioni e le modalità di interazione tra imembri della Comunità di Pratica sono informali,non istituzionalizzate, volontarie.

Ciascun membro partecipa all’acquisizione,organizzazione e distribuzione della conoscenza.

L’apprendimento è inteso come fenomeno sociale,tutti i membri della comunità sono legittimati acontribuire al processo di costruzione e negoziazionedel repertorio condiviso.

Il processo continuo di rielaborazione,negoziazione e condivisione delle conoscenze,esperienze, competenze della comunità garantisce lavita stessa della comunità.

1 J. LAVE-E. WENGER, Situated Learning. Legitimate Peripheral Participation, NewYork, Cambridge University Press, 1990, pag. 29.

Legitimate peripheral participation1 (LPP)

Fig. 1

April 8, 2009 16

LPP e Modalità di apprendimentoGrazie alla LPP non vi è solo apprendimento, viene favorito anche un processo di crescitaumana. L’adulto appartenente alla CoP è maggiormente responsabilizzato e grazie alle proprieesperienze professionali e personali può contribuire alla risoluzione di un problema. La CoP,infatti, costitutivamente necessita di una partecipazione attiva da parte di tutti i componenti,che si basa sui concetti di negoziazione e condivisione dei significati e dei saperi.

Fig. 3Fig. 2

April 8, 2009 17

Adattato da Wenger E., 1998a.

Ciclo di vita di una CoP

April 8, 2009 18

Stili di comunicazione

C D

B

A

O

N M

L

I

P

Q UR S T

E

H

GF

April 8, 2009 19

Classificazione delle CoP

promotore della CoP, fine della CoP, diverse modalità di relazione e di aggregazione tra i membri, riconoscimento o meno della Comunità di Pratica da parte

dell’organizzazione. motivazione, attivazione delle proprie risorse, rielaborazione delle proprie esperienze pregresse, testimonianza e messa in atto delle proprie competenze, conoscenze e

peculiarità in quanto persona, capacità di mediazione dei conflitti attraverso la negoziazione, reificazione del significato (condivisione), coscientizzazione, responsabilità.

April 8, 2009 20

Partecipazione a più CoP

C D

B

A

O

N M

L

I

P

Q UR S T

E

H

GF

V

Z

April 8, 2009 21

CoP

Legittima partecipazione periferica

Apprendimento attraversola pratica

Apprendimento attraverso il gruppo

Caratteristiche del singolo

Possibilità di educarsied educare

Possibili applicazioni

Effettiva capacità dirisoluzione del problemaa

da parte della CoP

Learning by doing

based on well known psycho-pedagogical theories, like cognitivismand behaviorism, which are devoted to point out the role of practicein humans' intellectual growth and knowledge improvement

refuses the typical idea that concepts are more fundamental thanexperience

it is not true that only a solid set of theoretical notions allows toaccomplish a given task in a complete and correct way

(Wenger, 1998) ‏

The 4 Steps of Learning by doing

Theorethicalsteps

Practicalsteps

Storytelling and Learning by doing A concrete experience originates a mind activity that

aims to understand the related phenomenon this step ends when a relation between the experience

and its results is discovered This relation can be generalized to a category of

experiences similar to the observed phenomenon The result is a lesson learned that is applicable to new

situations which will eventually occur in the future a concrete experience can be represented in the form of

a story, that represents a decision making process abouta problem to be solved

This story should give a newcomer the idea of how acritical situation could be tackled, according to theknowledge owned by experts. Moreover, it could giveindications about who could help him/her in case of need

Storytelling and KM

Knowledge Management has been often considered as a problem ofacquiring, representing and using information and knowledge aboutproblem solving methods

Knowledge Management can profitably exploit the storytelling as away: to make explicit the individual experiences, skills and competencies; to promote the negotiation processes through dialogues among people

involved to support the reification of new knowledge in order to make it available

for the future to help beginners in their learning process

Telling stories in KM: the CBR Paradigm

Case Based Reasoning (CBR) is a methodology todevelop KMS in domains characterized by episodicknowledge (Kolodner, 1993)‏

A problem (i.e. the case) is represented as a threecomponent case structure:

Story

Learning by doing and CBR

Conclusions

Storytelling is the ideal connection between a Case-Based support to the development of training systems fornewcomers and the learning by doing context

Case Concrete Experience

Story

April 8, 2009 29

Grazie!

[email protected]