Introduzione ai materiali compositi e criteri di ... · Professore Associato di Tecnica delle...
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Introduzione ai materiali compositi e
criteri di intervento su strutture in c.a.
Prof. ing. Andrea Prota
Professore Associato di Tecnica delle Costruzioni
Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura
Università di Napoli Federico II
Torre Annunziata, 5 giugno 2015
3
Ordinanza 3274 (2003)
11.3 Edifici in c.a.
11.3.3. Modelli di capacità per il rinforzo
11.3.3.1 Incamiciatura in cemento armato
Aumento della capacità portante verticale; aumento della
resistenza a flessione e/o taglio; aumento della capacità
deformativa; miglioramento dell’efficienza delle giunzioni per
sovrapposizione
11.3.3.3 Placcatura e fasciatura in materiali fibrorinforzati
(FRP)
11.3.3.2 Incamiciatura in acciaio
Aumento della resistenza a taglio; aumento della capacità
deformativa; miglioramento dell’efficienza delle giunzioni per
sovrapposizione
5
NEW!! 11.3 EDIFICI IN CEMENTO ARMATO
11.3.3. Modelli di capacità per il rinforzo
11.3.3.3 Placcatura e fasciatura in materiali fibrorinforzati
(FRP)
L’uso del FRP nel rinforzo sismico di elementi in c.a. è finalizzato ai seguenti
obiettivi:
•Aumento della resistenza a taglio di pilastri e pareti mediante applicazione di
fasce in FRP con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe
•Aumento della duttilità nelle parti terminali di travi e pilastri mediante
fasciatura con FRP con fibre lungo il perimetro
•Miglioramento dell’efficienza delle giunzioni per sovrapposizione, sempre
mediante fasciatura con FRP con fibre continue disposte lungo il perimetro
Ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi rafforzati con FRP si possono
adottare
le procedure e le formule riportate nell’Allegato 11.B LE ISTRUZIONI CNR-DT 200/04
6
CNR-DT 200/2004 http://www.cnr.it/sitocnr/IlCNR/Attivita/NormazioneeCertificazione.html
13
FRP = Fiber Reinforced Polymer
Rappresentano in molti casi
un’alternativa promettente ed
economica rispetto ai materiali
tradizionali in diverse applicazioni
dell’ ingegneria civile
14
Alcuni sono usati per descrivere una tipologia
specifica di fibra:
GFRP – Glass Fiber-Reinforced Polymer
CFRP – Carbon Fiber-Reinforced Polymer
AFRP – Aramid Fiber-Reinforced Polymer
SRP - Steel Fiber-Reinforced Polymer
BFRP - Basalt Fiber-Reinforced Polymer
FRP sta per Fiber-Reinforced Polymers, ma
ci sono molti più acronimi…..
18
Funzione principale:
“Ripartire gli sforzi tra le fibre e proteggerle dai danni
meccanici e ambientali”
Tipi: Termoindurenti – non possono essere deformate dopo la
polimerizzazione
Termoplastiche – possono essere deformate
Resine
19
Fibre
Funzione principale:
“Sopportare i carichi, fornire resistenza e/o rigidezza lungo una direzione”
L’orientazione delle fibre può essere scelta in modo da ottimizzare le proprietà del composito in funzione dei carichi su di esso agenti
Laminate
1
23
20
Proprietà Caratteristiche delle Fibre
4800
4100
3400
2700
2100
1400
700
Carbonio
Aramide
Vetro
Deformazione a trazione (mm/mm)
Acciaio da c.a.
Basalto
Acciaio da rinforzo
21
Altri costituenti degli FRP
Fillers
Additivi
Ridotta incidenza economica
Ruolo importante nel sistema composto
22
Osservazione
Stiamo parlando di SISTEMI, non di singoli
componenti da comprarsi separatamente
L’ingegnere non sceglie i singoli
costituenti ma seleziona il sistema piu`
adatto all’applicazione
I produttori forniscono sistemi completi
con le modalita` di installazione
23
Problematica qualificazione
Linea Guida per la Qualificazione ed il
Controllo di accettazione di compositi
fibrorinforzati da utilizzarsi per il
consolidamento strutturale di costruzioni
esistenti
Assenza di staffe nel nodo
Instabilità armatura pilastro passante nel nodo
Il sisma de L’Aquila
I nodi trave-pilastro
Assenza di staffe nel nodo
Scarsa qualità del calcestruzzo
Il sisma de L’Aquila
I nodi trave-pilastro
L’Aquila: Danni su pilastri tozzi
Presenza di piani
seminterrati con
finestre a nastro Pilastri di scale in c.a.
Crisi a taglio alla testa del
pilastro circolare.
Passo delle staffe superiore
(sembra) ai 200mm.
E’ evidente la qualità del
calcestruzzo
I pilastri
Il sisma de L’Aquila
Crisi a taglio alla testa del pilastro
rettangolare.
Passo delle staffe superiore (sembra) ai
200mm.
E’ evidente la qualità del calcestruzzo
I pilastri
Il sisma de L’Aquila
Discontinuità prodotte
dalle aperture.
Ribaltamento della
fodera esterna della
tamponatura
Le Tamponature
Il sisma de L’Aquila
Ribaltamento della fodera
esterna della
tamponatura.
elevata snellezza
Assenza di vincolo laterale
Le Tamponature
Il sisma de L’Aquila
Ribaltamento della fodera
esterna della tamponatura.
Il pannello è ammorsato solo
superiormente e inferiormente
Le Tamponature
Il sisma de L’Aquila
Tipica rottura per lo schiacciamento della tamponatura
in prossimità degli angoli dove è applicata direttamente
la pressione di contatto.
Si osserva anche la fessura diagonale
In testa al pilastro
Le Tamponature
Il sisma de L’Aquila
INTERVENTI LOCALI SU STRUTTUREIN C.A. CON MATERIALI COMPOSITI
Torre Annunziata – 5 Giugno 2015
Rinforzo con FRP di un edificio in c.a. in scala reale danneggiato dal sisma – Indagine sperimentaleMarco Di Ludovico Email: [email protected]
Valutazione della sicurezzaValutazione della sicurezzaTipico risultato analisi di Tipico risultato analisi di pushoverpushover
DuttilitDuttilitàà
Res
iste
nza
Res
iste
nza
CONTROVENTICONTROVENTI
CAM
MICROCEMENTI
CONTROVENTICONTROVENTI
PARETIPARETI
AdeguamentoAdeguamento sismicosismico
•Analisi comportamento sismico di strutture esistenti irregolari•Valutazione delle tecniche esistenti di rinforzo strutturale•Sviluppo di nuove metodologie di adeguamento sismico•Analisi e miglioramento delle attuali prescrizioni sismiche
Progetto SPEARSSeismiceismic PEPErformancerformance AAssessment andssessment and RRehabilitation of ehabilitation of existing buildingsexisting buildings
La La StrutturaStruttura SPEARSPEAR•• EE’’ una struttura di una struttura di tre piani tre piani rappresentativa dellrappresentativa dell’’attuale patrimonio attuale patrimonio edilizio delledilizio dell’’ Europa meridionale Europa meridionale •• Progettata per Progettata per soli carichi gravitazionalisoli carichi gravitazionali•• Normativa greca in vigore dal Normativa greca in vigore dal 19541954--19951995••Regolare in elevazione ma Regolare in elevazione ma doppiamente doppiamente non simmetrica in piantanon simmetrica in pianta••Telai a 2 campate con luci Telai a 2 campate con luci da 3 a 6 mda 3 a 6 m
La La StrutturaStruttura SPEARSPEAR
•• ‘‘Pilastro debolePilastro debole--trave fortetrave forte’’•• Armata con barre lisceArmata con barre lisce
C5 C1 C2
C9
C3
C4
C8
C6 C7
B1 B2
B3
B4
B5B6
B11 B9 B7
B12 B10 B8
X
Y
CR
CM
1.3
1
1.58
0.8
5
ex
ey
•• Irregolare in pianta EccentricitIrregolare in pianta Eccentricitàà
La La StrutturaStruttura SPEARSPEAR
•• ‘‘Pilastro debolePilastro debole--trave fortetrave forte’’•• Armata con barre lisceArmata con barre lisce
C5 C1 C2
C9
C3
C4
C8
C6 C7
B1 B2
B3
B4
B5B6
B11 B9 B7
B12 B10 B8
X
Y
CR
CM
1.3
1
1.58
0.8
5
ex
ey
•• Irregolare in pianta EccentricitIrregolare in pianta Eccentricitàà•• Pilastro rettangolare C6 (H/B=3)Pilastro rettangolare C6 (H/B=3)•• Attacchi traveAttacchi trave--travetrave
25
25
25
75
STAFFE Ø8/25
COLONNE C1-C7 & C9
COLONNA C6
4 Ø12
10 Ø12
STAFFE Ø8/25
25
1535
STAFFE Ø8/20
2 Ø12
4 Ø12
SEZIONE TIPO TRAVE
•• Pilastri 25x25 cmPilastri 25x25 cm•• Travi 25x50 cmTravi 25x50 cm•• Pilastro rettangolare Pilastro rettangolare 75x25 cm75x25 cm
600
25 TRAVE 4 25TRAVE 72Ø12
Ø20 Ø20 Ø20 Ø20 Ø8/20 Ø8/20
3Ø20
2Ø12
3Ø20
1Ø20
1Ø20
1Ø20
1Ø20
MANCANZA DI DETTAGLI MANCANZA DI DETTAGLI COSTRUTTIVICOSTRUTTIVI
•• Staffatura insufficiente negli Staffatura insufficiente negli elementielementi•• Stessa armatura a tutti i pianiStessa armatura a tutti i piani•• Mancanza di staffe nei NodiMancanza di staffe nei Nodi
CONFINAM
ENTO
INSUFFIC
IENTE
La La StrutturaStruttura SPEARSPEAR
Prove Prove pseudodinamichepseudodinamiche bidirezionalibidirezionali
0.30 gS23Struttura rinforzata con incamiciatura in C.A.
0.20 gS210.30 gS17
Struttura rinforzatacon FRP
0.20 gS160.20 gS12
Struttura non rinforzata0.15 gS11
DescrizioneLivello sismico (PGA)TEST
Campagna SperimentaleCampagna Sperimentale
RisultatiRisultati SperimentaliSperimentali StrutturaStruttura ‘‘AsAs--builtbuilt’’Danni modesti durante test con PGA= 0.15g
I maggiori danni sono stati riscontrati (duranteil test con PGA = 0.20g) sui pilastri:Struttura progettata per soli carichi verticali – nessunaattenzione alla gerarchia delle resistenzePilastri con dimensioni ridotte e armatura insufficiente a sopportare sforzo normale e flessione biassiale
Meccanismo di trave forte pilastro fragile con formazione di cerniere plastiche nelle colonneLa mancanza di infittimento della staffatura nei nodiaumenta il rischio di fenomeni locali di collasso fragile: rottura del calcestruzzo, istabilità delle barre di acciaiolongitudinali, sfilamento delle barre
Modello di tipo spaziale definito mediante Modello di tipo spaziale definito mediante
ll’’utilizzo del programma di calcolo SAP2000utilizzo del programma di calcolo SAP2000
-- Riproduzione fedele della geometria della Riproduzione fedele della geometria della
strutturastruttura
ModellazioneModellazione delladella strutturastruttura
Caratteristiche dei materiali: Caratteristiche dei materiali:
resistenza media ottenuta da test effettuati resistenza media ottenuta da test effettuati su provini su provini
ffcmcm = 25 N/mm= 25 N/mm22 ffymym = 320 N/mm= 320 N/mm22
LIVELLI DI CONOSCENZAinformazione disponibile / metodi di analisi ammessi / fattori di confidenza
Livello di Conoscenza
Geometria (carpenterie) Dettagli strutturali Proprietà dei materiali Metodi di analisi FC
LC1
Progetto simulato in accordo alle norme
dell’epoca e
limitate verifiche in-situ
Valori usuali per la pratica costruttiva
dell’epoca e
limitate prove in-situ
Analisi lineare statica o dinamica
1.35
LC2
Disegni costruttivi incompleti
con limitate verifiche in
situ oppure
estese verifiche in-situ
Dalle specifiche originali di progetto o dai
certificati di prova originali1
con limitate prove in-situ
oppure estese prove in-situ
Tutti 1.20
LC3
Da disegni di carpenteria
originali con rilievo visivo a campione
oppure rilievo ex-novo
completo Disegni costruttivi
completi con
limitate verifiche in situ
oppure esaustive verifiche in-
situ
Dai certificati di prova originali o dalle
specifiche originali di progetto
con estese prove in situ
oppure esaustive prove in-situ
Tutti 1.00
Concentrazione del comportamento non Concentrazione del comportamento non
lineare in corrispondenza degli estremilineare in corrispondenza degli estremi
degli elementidegli elementi
-- Accoppiamento in serie di un elemento Accoppiamento in serie di un elemento
elastico ed uno plasticoelastico ed uno plastico
-- Ipotesi semplificativa di punto di flessoIpotesi semplificativa di punto di flesso
fisso in mezzeria (Lfisso in mezzeria (LVV=0.5L)=0.5L)
-- Cerniere plastiche di tipo flessionaleCerniere plastiche di tipo flessionale
-- Legame MLegame M--θθ elastico perfettamente plasticoelastico perfettamente plastico
CARATTERIZZAZIONE DELLE CERNIERE PLASTICHECARATTERIZZAZIONE DELLE CERNIERE PLASTICHE
c
yby
V
Vyy f
fdLhL φφθ 13.05.110013.0
3+
++= ( )
−φ−φ+θγ
=θv
plplyuy
elu L
L5.01L1
c
yblvpl
ffd
24.0h17.0L1.0L ++=
Rotazione di snervamento Rotazione ultima
Lunghezza Cerniera plastica
ModellazioneModellazione delladella strutturastruttura: : PlasticitPlasticitàà concentrataconcentrata
NTC 08NTC 08
Misura capacità: Analisi Statica Non Lineare (Push-over)
MODELLO A PLASTICITA’ CONCENTRATA
Calcolo della curvatura
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro base 2° piano
La curvatura della sezione viene a
coincidere con l’inclinazione della retta
delle deformazioni
φ =
Curvatura allo snervamento
Curvatura ultima
Misura capacità: Analisi Statica Non Lineare (Push-over)
MODELLO A PLASTICITA’ CONCENTRATA
Curvatura di snervamentoφy: ANALISI DI SEZIONE
As=A’s=2Φ12= 226mm2
B=h= 250mm
c= 30mm
εsy=320/210000=1.52‰
fc= 25 MPa
fy= 320 MPa
εcu=3.5‰
εc=1.2‰
My+=My
-=37.5kNm
xe= 98mm
φy=εc/xe= εsy/(d-xe)= 1.25x10-5mm-1
N=265kN
εsy=1.52‰
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro C3 - 2° piano
Misura capacità: Analisi Statica Non Lineare (Push-over)
MODELLO A PLASTICITA’ CONCENTRATA
Curvatura Ultimaφu: ANALISI DI SEZIONE
As=A’s=2Φ12= 226mm2
B=h= 250mm
c= 30mm
εsy=320/210000=1.52‰
fc= 25 MPa
fy= 320 MPa
εcu=3.5‰
εcu=3.5‰
Mu+=Mu
-=41.1kNm (+9% rispetto a My)
xu= 53mm
φu=εcu/xu= 6.66x10-5 mm-1
N=265kN
εsy=11.15‰
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro C3 - 2° piano
0091.00012.00016.00063.013.05.110013.03
=++=+
++=
c
yby
V
Vyy f
fdLhL φφθ
( ) 0180.05.0
11 =
−−+=
v
plplyuy
elu L
LLφφθ
γθ
mmffd
hLLc
yblvpl 8.3763.1845.4215024.017.01.0 =++=++=
Rotazione di snervamento
Rotazione ultima
Lunghezza Cerniera plastica
Misura capacità: Analisi Statica Non Lineare (Push-over)
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro base 2° piano
MODELLO A PLASTICITA’ CONCENTRATA
φy = 1.25x10-5 mm; LV= 1500mm; h= 250mm; dbl = 12mm; fc=25 MPa; fy= 320 MPa
γel =1.5; φu = 6.66x10-5;
FLEX.; SHEAR; SLIP
FLEX.; SHEAR; SLIP
Circa 2 volte la rotazione di snervamento
M [kNm]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0,0E+00 5,0E-03 1,0E-02 1,5E-02 2,0E-02
θ [mm-1
]
Momento-Curvatura
Misura capacità: Analisi Statica Non Lineare (Push-over)
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro base 2° piano
MODELLO A PLASTICITA’ CONCENTRATA
Momento-Rotazione
M [kNm]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0,E+00 2,E-05 4,E-05 6,E-05 8,E-05
φ [mm-1
]
My,φy
Mu,φu
Mu,θu
Myθy
Modello adottato
8 combinazioni8 combinazioni
m3
m1
m2
1-1,7940-0,028411,84710,029263,283°
0,739-1,3251-0,02010,7911,46020,022265,862°
0,297-0,5328-0,00810,3620,66930,010265,861°
FYmod[kN]Massa*SpostSpost. Y
[m]FX
mod[kN] Massa*SpostSpost. X
[m]Massa [kN]Impalcato
2° modo di vibrazione1° modo di vibrazione
Analisi Statica Non Lineare: Analisi Statica Non Lineare: CapacitCapacitàà:
2. SL di Salvaguardia della Vita (SLV): la struttura presenta danni
importanti con significative riduzioni di resistenza e rigidezza laterali.
LS = ¾ θu Danno Severo
PUSH_NXPUSH_NX
Analisi Statica Non Lineare: Analisi Statica Non Lineare: CapacitCapacitàà:
•• DallDall’’accalerogrammaaccalerogramma di progetto di progetto èè stato ottenuto mediante integrazione numerica il stato ottenuto mediante integrazione numerica il corrispondente spettro di risposta elastica confrontandolo poi ccorrispondente spettro di risposta elastica confrontandolo poi con lo spettro di on lo spettro di risposta elastico definito nelle NTC 08 (opportunamente modificarisposta elastico definito nelle NTC 08 (opportunamente modificato per ciascun SL)to per ciascun SL)
Analisi Statica Non Lineare: Analisi Statica Non Lineare: DomandaDomanda
( ) *max,*
**
*max,*
max*
**max,
*max
*
11
)(
eCe
C
DeeC
dTT
ddTT
TSddTT
≥
−+=<
==≥
concon ( ) ****ye FmTSq =
•• BilinearizzazioneBilinearizzazione della curva della curva di capacitdi capacitàà della strutturadella struttura
ΦΦ
=Γ 2ii
ii
mm
*maxmax dd Γ=
*
** 2
kmT π=
PUSH_NXPUSH_NX
Analisi Statica Non Lineare: Analisi Statica Non Lineare: Domanda vs. CapacitDomanda vs. Capacitàà
SLDSLD SLV SLV SLCSLC
PGA = 0.2 gPGA = 0.2 gMECCASISMO FRAGILE – CRISI NODI NON CONFINATI
MECCANISMO FRAGILE - CRISI PILASTRO A TAGLIO
MECCANISMO DUTTILE – VERIFICA SODDISFATTA_
PUSH_NXPUSH_NX
Analisi Statica Non Lineare: Analisi Statica Non Lineare: Domanda vs. CapacitDomanda vs. Capacitàà
SLDSLD SLV SLV SLCSLC
PGA = 0.3 gPGA = 0.3 gMECCASISMO FRAGILE – CRISI NODI NON CONFINATI
MECCANISMO FRAGILE - CRISI PILASTRO A TAGLIO
MECCANISMO DUTTILE – VERIFICA SODDISFATTA
(a)(a)
(c)(c)(b)(b)
Edificio Edificio esistenteesistente
CapacitaCapacitasismicasismicarichiestarichiesta
DuttilitDuttilitàà
Res
iste
nza
Res
iste
nza
Strategie di InterventoStrategie di Intervento
a)a) Rinforzo con FRPRinforzo con FRP
PGA = 0.2 gPGA = 0.2 g
PGA = 0.3 gPGA = 0.3 g
ProgettazioneProgettazione InterventoIntervento didi RinforzoRinforzo : FRP: FRPOBIETTIVI : Incrementare la duttilità globale della struttura migliorando
la sua capacità di dissipare energia (aumento richiesto 48%)
Prevenire meccanismi di rottura locale al fine di consentirealla struttura di attingere spostamenti maggiori
Capacità di resistenza a taglio colonna rettangolare C6 Capacità di resistenza a taglio nodi d’angolo
Tale risultato può essere conseguito in 2 modi2 modi (CNR-DT 200/2004):
1) Incrementando la duttilità delle potenziale cerniere plastiche senza variarne la posizione (confinamento pilastri).
2) Rilocalizzare le potenziali cerniere plastiche nel rispetto del criterio della gerarchia delle resistenze.
SCOPO: miglioramento della capacità deformativa globale della struttura.1) Prevenire meccanismi di rottura locale al fine di consentire alla
struttura di attingere spostamenti maggiori .
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: MeccanismiMeccanismi fragilifragili -- nodinodi
C5 C1 C2
C9
C3
C4
C8
C6 C7
B1 B2
B3
B4
B5B6
B11 B9 B7
B12 B10 B8
X
Y
CR
CM
1.3
1
1.58
0.8
5
Rinforzo nodi di vertice C2 C5 C7 C8:2 strati di tessuto Quadriassiale + U-wrap unidirezionale (rinforzo a tagliotrave)
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio nodinodiEsempio Nodo C8
Pilastro C8
Trave B5
Sezione A-A Sezione B-B
A’s=2Φ12
As=2Φ12
A’s=4Φ12
As=2Φ12B=H=250mm
B=250mm
H=
500m
m
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio nodinodiEsempio Nodo C8 (1°P)
NTC 08
Sostituendo al contributo delle staffe quello del tessuto quadriassiale al primo membro della (7.4.12) si ottiene:
tf = spessore tessutoffd = resistenza di progetto del tessuto
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio nodinodiEsempio Nodo C8 (1°P)
tf = 0.1096 mm/strato tessuto Quadriassiale in GFRPffd = εfdEf
εfd = deformazione di progetto del composito determinabile come (CNR DT-200 punto 4.7.3.2.4 ovvero Linee Guida C.S.LL.PP punto 3.7.3.2.4)
Vetro/Epossidica
= 004.0;min
f
fkafd γ
εηε
Ef = Modulo di Young, 73 GPa
( ) %4.0004.0004.0;013.0min004.0;10.102.075.0min004.0;min ===
=
=
f
fkafd γ
εηε
= 73 GPa
=2%vetro
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio nodinodiEsempio Nodo C8 (1°P)
226
12
226· 267· (1-0.8·0.11)
Con fyd = fym/FC =320/1=320 MPa
79.1
0.220 mm0.110 mm
0.220·500 ·292 0.220·500·292 79.7 kN
79.7 kN
73000 = 292 MPa
SCOPO: miglioramento della capacità deformativa globale della struttura.1) Prevenire meccanismi di rottura locale al fine di consentire alla
struttura di attingere spostamenti maggiori .
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: MeccanismiMeccanismi fragilifragili -- pilastripilastri
B11
C9
C8
B12
XYC6
B5B6 C7
B7
B10
B3
C3B4
B9
B1
C1
B2
B8
C4
C5 C2
La resistenza di progetto a taglio di un elemento rinforzato si valuta come:
θ=45°
VRd,f = Contributo del rinforozo in FRP
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio pilastropilastro rettangolarerettangolare
Cri
si b
iella
com
pres
sa c
lsA
rmat
ura
a ta
glio
“fo
rte”
Cri
si la
to A
rmat
ura
tras
vers
ale
Arm
atur
a a
tagl
io “
debo
le”
θ=45°=cotθ=1
9.4cot * =⋅=sw
c
ωανθ
In corrispondenza della quale si registra la contemporanea crisi delle bielle di cls e dell’armatura a taglio
Staffe
Φ8/250mm
B=250mm
H=
500m
m
PILASTRO C6
VRd,s = 86 kNVRd,c = 1054kN
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio pilastropilastro rettangolarerettangolareDisposizione di rinforzo prescelta (1 strato quadriassiale):
laterale ad U in avvolgimento
VRd,f = 156 kN VRd = 86+156 = 242 kN
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo nodinodi non non confinaticonfinati
Esempio e software di calcolo su rafforzamrnto locale nodi con compositi disponibile su www.reluis.it (Emergenza Abruzzo-kit per il progetto)
lccu
cd
0.0035 0.015 ff
ε = +Non-confinato
Acc.
Fasciatura dei pilastri con FRP CONFINAMENTO
SCOPO: miglioramento della capacità deformativa globale della struttura.1) Incrementando la duttilità delle potenziale cerniere plastiche
senza variarne la posizione.
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
Effetto del confinamento
• Confinamento in FRP su elementi pressoinflessiConsente di incrementare la duttilità ed in misura ridotta la resistenza
In mancanza di determinazioni più accurate, la valutazione della curvatura ultima di una sezione presso-inflessa può essere perseguita adottando un classico legame parabola-rettangolo, il cui tratto costante si estenda fino ad un valore della deformazione ultima, εccu, fornito dalla seguente relazione:
fl: pressione di confinamento
0
0.2
0.6
1
1.2
0 0.001 0.002 0.003 0.004
σ/fcd
ε
εccu
Legame σ−ε di progetto
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
cd
efflccu f
f .,015.00035.0 +=ε
fl,eff.: pressione efficace di confinamento
leffeffl fkf ⋅=,
keff: coefficiente di efficienza (≤1)
Fasciatura dei pilastri con FRP
CONFINAMENTO
incremento della deformazione ultima del cls εcu
incremento della curvatura ultima della sezione φu
incremento della rotazione ultima della cerniere plastiche
SCOPO: miglioramento della capacità deformativa globale della struttura.
1) Incrementando la duttilità delle potenziale cerniere plastiche senza variarne la posizione.
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
Domanda/Capacità di rotazione plastica (SLV)
15.2max,
, =
SLVcapacitàu
SLVdomandau
θθ
1.73
1.68
1.761.68
1.67
PUSH_NXPUSH_NX
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
2.15
15.2max,
, =
DScapacitàu
DSdomandau
θθ
( )
−φ−φ+θγ
=θv
plplyuy
elu L
L5.01L1
(pil. C3) Max rapporto domanda capacitàesistente
DScapacitàuDSdomandau ,, 15.2 θθ = Min capacità richiesta
Espressione della rotazione ultima
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
( )
⋅−⋅−+=⋅ −
15008.3765.018.3761025.10091.0
5.110180.015.2 5
uφ
14, 106.1 −−⋅=Φ mmnecessariau
Valutazione della curvatura ultima
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
14, 106.1 −−⋅=Φ mmnecessariau
Valutazione della curvatura ultima
0085.0, =⋅= uunecessariacu xφε
xu=NSd/(0.8bfc)
Necessità di incrementare la
deformazione ultima del cls
di un fattore pari a circa 2.5Assumendo y=0.8x anche per εcu>3.5‰
Incrementi di deformazione ultima mediante:Fibre di vetro (GFRP) uniassiali grammatura 900 g/m2
Fibre di carbonio (CFRP) uniassiali grammatura 300 g/m2
9.770.007970.4983 strati CFRP8.620.005310.3322 strati CFRP7.120.002660.1661 strato CFRP
10.080.023041.4403 strati GFRP8.870.015360.9602 strati GFRP7.300.007680.4801 strato GFRP3.5--Non rinforzata
εccu (%0)ρftf (mm)
Deformazione ultima
%Geometricarinforzo
SpessoreFRP
Section type
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento0085.0, =necessariacuε
Applicazione di tipo interno: no problemi di durabilità
Rinforzo mediante 2 Strati di fibre di Vetro
Le fibre di vetro consentono un risparmio in termini economici di circa il 30%
Entrambe le tipologie analizzate risultano efficacida un punto di vista strutturale
Scelta del tipo di fibre da utilizzare
FATTORE ECONOMICO DISCRIMINANTE NELLA SCELTA
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
Curvatura Ultima φu: ANALISI DI SEZIONE
As=A’s=2Φ12= 226mm2
B=h= 250mm
c= 30mm
εsy=320/210000=1.52‰
fc= 25 MPa
fy= 320 MPa
εcu=3.5‰
εcu=3.5‰
Mu+=Mu
-=41.1kNm
xu= 53mm
φu=εcu/xu= 6.66x10-5 mm-1
N=265kN
εsy=11.15‰
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro base 2° pianoRinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
SEZIONE NON CONFINATA
As=A’s=2Φ12= 226mm2
B=h= 250mmc= 30mm
εsy=320/210000=1.52‰
fc= 25 MPa
fy= 320 MPa
εcu=8.87‰
εcu=8.87‰
Mu+=Mu
-=41.2kNm
xu= 46mm
φu=εcu/xu= 1.92x10-4 mm-1
N=265kN
εsy=33.75‰
SEZIONE CONFINATA
M [kNm]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0,E+00 1,E-02 2,E-02 3,E-02 4,E-02 5,E-02
[mm-1]
M [kNm]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0,0E+00 5,0E-05 1,0E-04 1,5E-04 2,0E-04
φ [mm-1
]
Momento-Curvatura Momento-Rotazione
My,φy
Mu,φu Mu,θu
Myθy
1. Modellazione cerniere plastiche: Esempio pilastro base 2° pianoRinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
SEZIONE NON CONFINATA
SEZIONE CONFINATA
M [kNm]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0,0E+00 5,0E-05 1,0E-04 1,5E-04 2,0E-04
φ [mm-1
]
My,φyMu,φu
M [kNm]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
0,E+00 1,E-02 2,E-02 3,E-02 4,E-02 5,E-02
[mm-1
]
My,θyMu,θu
Edificio nudo (dir +X)
Rinforzato con GFRP (dir. +X)
La strategia di rinforzo interviene sulla duttilità delle cerniere plastiche senza variarne la posizione.
Misura capacità: curve di Push-overConfronto edificio nudo / rinforzato con FRP
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ModellazioneModellazione
PUSH_NXPUSH_NX
PGA 0.30g PGA 0.30g Edificio non rinforzato
Edificio rinforzato 2 strati GFRPPGA 0,30g
0
50
100
150
200
250
300
-0.16-0.14-0.12-0.10-0.08-0.06-0.04-0.020.00
Spostamento al tetto [m]
Tag
lio a
lla B
ase
[KN
]
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: Curve Curve capacitcapacitàà--domandadomanda 0.30g0.30g
8 Pilastri quadrati:2 strati GFRP uniassiale
1° Piano: Testa: h= 60 cmPiede: h=77cm
(60+20cm sovrapposizione: 3 cm)C8 h=97cm (70+20cm sovrapposizione 3 cm)
2° e 3° Piano : Testa: h= 60 cmPiede h=60cm
C8 h=77cm (60+20cm sovrapposizione: 3 cm)
970mm
400mm
600mm
970mm
400mm
600mm 770mm
600mm
200mm
770mm600mm
200mm
1st ply 2nd plie
1st ply 2nd ply
RealizzazioneRealizzazione RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
Confinamento pilsatro, installazione:2 strati GFRP uniassiale
RealizzazioneRealizzazione RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: ConfinamentoConfinamento
Rinforzo nodi di vertice C2 C5 C7 C8:2 strati di tessuto Quadriassiale + U-wrap unidirezionale (rinforzo a taglio trave)
a) Rinforzo del nodo b) Pannello di nodo c) U-wrap trave
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio nodinodi
Rinforzo colonna C6:Fasciatura a tutta altezza, 1 strato di tessuto quadriassialecon sovrapposizione tra le fasce di 3 cm
2 strati di QUADRI-AX 1140/48
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: RinforzoRinforzo a a tagliotaglio pilastropilastro rettangolarerettangolare
1strato tessuto
quadriassiale
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: Test 0.20 gTest 0.20 g
ENERGIA ASSORBITAENERGIA ASSORBITA
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione Y
-750
-500
-250
0
250
500
750
-150 -100 -50 0 50 100
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [
S12_Y
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione X
-750
-500
-250
0
250
500
750
-150 -100 -50 0 50 100
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [K
S12_X
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione X
-750
-500
-250
0
250
500
750
-150 -100 -50 0 50 100
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [K
S16_X
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione Y
-750
-500
-250
0
250
500
750
-150 -100 -50 0 50 100
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [K
S16_Y
UGUALEUGUALE
Direzione XDirezione X Direzione YDirezione YA
SA
S- B
UIL
TB
UIL
TFR
PFR
P
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: Test 0.30 gTest 0.30 gA
SA
S- B
UIL
TB
UIL
TFR
PFR
P
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione X
-750
-500
-250
0
250
500
750
-250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250
Spostamento al tetto [mm]
Ta
glia
nte
alla
ba
se
[K
S17_X
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione Y
-750
-500
-250
0
250
500
750
-250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [K
S17_Y
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione X
-750
-500
-250
0
250
500
750
-250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [K
S12_X
Taglio alla base - Spostamento al tetto
lungo la direzione Y
-750
-500
-250
0
250
500
750
-250 -200 -150 -100 -50 0 50 100 150 200 250
Spostamento al tetto [mm]
Tagliante
alla b
ase [
S12_Y
Direzione XDirezione X Direzione YDirezione Y
INCREMENTO DI ENERGIA ASSORBITAINCREMENTO DI ENERGIA ASSORBITA
RinforzoRinforzo in FRP: in FRP: Test 0.30 gTest 0.30 gSTRUTTURA STRUTTURA ‘‘AS BUILTAS BUILT’’ DOPO TEST 0.20g DOPO TEST 0.20g
STRUTTURA RINFORZATA CON FRP DOPO TEST 0.30g STRUTTURA RINFORZATA CON FRP DOPO TEST 0.30g
Il rinforzo in FRP ha consentito alla struttura disostenere azioni sismiche con ag amplificato di 1.5 in ambedue le direzioni senzasubire danneggiamentisignificativi
Dopo le prove, è statorimosso il rinforzo ed ilcalcestruzzo sottostante èapparso non lesionato e non danneggiato
ConfrontiConfronti RisultatiRisultati SperimentaliSperimentali
0.063530.106020.05941
0.205319683.36FRP
retrofit0.30g
0.034330.055420.03201
0.108821142.20FRP
retrofit0.20g
0.035830.057020.02461
0.105719544.00’as-built’0.20g
X
[m][m][KN][KJ]
Max Spost. pianoPiano
Max Spost.Tetto
TaglioallaBase
EnergiaAssorbitaTEST
CONCLUSIONI: CONCLUSIONI: Risultati sperimentali
Intervento di rinforzo con FRP (confinamento dei pilastririnforzo a taglio per prevenire meccanismi di rotturafragile) ha consentito:
1. Incremento di duttilità globale pari a 123%2. Incremento di sollecitazione sismica pari a 50% senza
danni strutturaliVANTAGGI1. Incremento di duttilità globale(gerarchia delle resistenze inalterata)2. Non modifica la massa della struttura(Domanda sismica inalterata)
3. Facile e rapido da realizzare
Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli
SEMINARIO: Interventi locali su strutture in c.a. con
materiali compositi
Valutazione sismica di 3 complessi scolastici di L’Aquila
Relatori: Prof. Ing. Andrea Prota Dott. Ing. Marco Di Ludovico Dott. Ing. Raffaele Frascadore
Torre Annunziata, 5 Giugno 2015
CONTENUTI
Vulnerabilità degli edifici esistenti in c.a.: l’edilizia scolastica de L’Aquila;
Valutazione della sicurezza sismica di 3 complessi scolastici de L’Aquila (9 edifici in c.a.);
Incremento della sicurezza sismica mediante eliminazione dei meccanismi di crisi fragile;
Gli eventi sismici recenti hanno chiaramente mostrato la elevata vulnerabilità degli edifici esistenti in c.a. • Qualità scadente del calcestruzzo;
• Progettazione per soli carichi gravitazionali o riferita a
normative sismiche obsolete;
• Carenza di staffe di confinamento trasversale agli estremi di
travi e pilastri e dei nodi trave-pilastro parzialmente
confinati;
• Scarsa attenzione ai dettagli costruttivi;
L’Aquila 2009
Su tutte le tipologie costruttive Sulle strutture in c.a.
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Esito delle verifiche di agibilità delle scuole de L’Aquila
25%
40%
3%4%
22%
6% A
B
C
D
E
F
25%
40%
3%4%
22%
6% A
B
C
D
E
F
31%
43%
26%A
B
E
Esito A Esito B Esito E
Su tutte le tipologie costruttive Sulle strutture in c.a.
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Esito delle verifiche di agibilità delle scuole de L’Aquila
25%
40%
3%4%
22%
6% A
B
C
D
E
F
25%
40%
3%4%
22%
6% A
B
C
D
E
F
31%
43%
26%A
B
E
Esito A Esito B Esito E
Esito A
Nessun danno
Esito E
Danno esteso
Riparazione e interventi locali: scuole Esito B
Riparazione e interventi locali, §8.4 e §8.4.3 del D.M. 14/01/2008
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A.
Interventi di rafforzamento locale che producono incrementi di massa e rigidezza strutturale trascurabili (quali FRP, ecc.), consentono di evitare ulteriori analisi globali, oltre a quella di valutazione dello stato di fatto.
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Attivazione progressiva dei meccanismi di crisi
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Prima crisi elemento a taglio
(nodo)
Domanda di spostamento allo SLV
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Attivazione progressiva dei meccanismi di crisi
Prima crisi elemento a taglio
(pilastro)
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Domanda di spostamento allo SLV
min = 0
max = 5
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Attivazione progressiva dei meccanismi di crisi
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Capacità deformativa insufficiente
Domanda di spostamento allo SLV
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Attivazione progressiva dei meccanismi di crisi
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Prima crisi elemento a taglio
(nodo/pilastro/trave)
Capacità in termini di spostamento SLV
(formazione 1° cerniera plastica 3/4qu o attivazione del meccanismo di piano)
Richiesta in termini di spostamento SLV
Verifiche non soddisfatte in termini di resistenza o di duttiltà. E’ necessario intervenire per migliorare/adeguare la struttura
VULNERABILITÀ DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. Attivazione progressiva dei meccanismi di crisi
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Prima crisi elemento a taglio
(nodo/pilastro/trave)
Capacità in termini di spostamento SLV
(formazione 1° cerniera plastica 3/4qu o attivazione del meccanismo di piano)
Richiesta in termini di spostamento SLV
1. Rinforzo a taglio 2. Incremento capacità
deformativa globale
ELIMINANDO I MECCANISMI DI CRISI FRAGILE DI QUANTO SI INCREMENTA LA CAPACITÀ SISMICA?
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Individuazione territoriale delle scuole oggetto di studio
• Scuola TORRIONE (1 edificio); • Scuola RENDINA ( 6 edifici); • Scuola I.P.S.I.A.S.A.R. “Leonardo da Vinci” (2 edifici);
Epoca costruttiva ’60÷’90
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
TORRIONE
Modello SAP2000
Edificio a 3 piani Costruito nel 1961
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
B A
I.P.S.I.A.S.A.R.
Edificio a 2 piani Costruito nel 1969
Edificio a 4 piani Costruito nel 1969
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
6 edifici, costruiti nel periodo 1982-1999
CORPO B2
CORPO C
CORPO B1
CORPO G
CORPO E
CORPO D
RENDINA
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA Metodi di analisi
3 complessi scolastici – 9 corpi di fabbrica
6 analisi di pushover 3 analisi dinamiche lineari
Modelli a plasticità concentrata Periodo di vibrazione principale inferiore del parametro spettrale Tc
Modi di vibrare principali traslazionali
Livello di conoscenza minimo raggiunto LC2, mediante indagini in sito e in laboratorio
Software analisi FEM
SAP2000 v12.0.0
Verifiche di sicurezza mediante post-processore EXCEL
Criticità di modellazione – meccanismo duttile -Analisi Non Lineare:
Momento-Rotazione
Rotazione
Mo
men
to
theta u
3/4 theta u
theta y
theta cr
Momento-Rotazione
Rotazione
Mo
men
to
theta u
3/4 theta u
theta y
theta cr
Legame momento-rotazione Legame momento-rotazione nel
programma di calcolo
Momento-Rotazione
Rotazione
Mo
men
to
theta u
3/4 theta u
theta y
theta cr
Legame momento-rotazione senza incrudimento nel programma di calcolo
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Problemi di convergenza del modello non lineare
Criticità di modellazione – Solai e pareti VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
-Analisi Non Lineare: •Travi e pilastri (frame) •Pareti (frame equivalente) •Tetto a falde (shell membrane) •Solaio ssoletta<4 cm (shell membrane)
-Analisi Lineare: •Travi e pilastri (frame) •Pareti (shell thick) •Tetto a falde (shell membrane) •Solaio ssoletta<4 cm (shell membrane)
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Determinazione dell’indicatore di rischio αuv
DLV
CLV
PGA
PGAuv
PGADLV= ag_DLV*S accelerazione orizzontale massima su sito di riferimento rigido orizzontale che ha una probabilità di essere superata pari al 10% (PVr=10%) in un tempo pari al periodo di riferimento dell’opera, relativa al TR_DLV, amplificata dal il fattore S=SS*ST .
PGADLV = L’Aquila = 0.261g
Sa [g]
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.00 0.01 0.01 0.02 0.02
Sd [m]
ADRS
PGA DLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Determinazione dell’indicatore di rischio αuv
DLV
CLV
PGA
PGAuv
PGADLV= ag_DLV*S accelerazione orizzontale massima su sito di riferimento rigido orizzontale che ha una probabilità di essere superata pari al 10% (PVr=10%) in un tempo pari al periodo di riferimento dell’opera, relativa al TR_DLV, amplificata dal il fattore S=SS*ST . PGACLV=ag_CLV*S, accelerazione orizzontale massima su sito di riferimento rigido orizzontale che può essere sostenuta dall’edificio, relativa al TR_CLV, amplificata dal fattore S=SS*ST .
PGADLV = L’Aquila = 0.261g
Sa [g]
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.00 0.01 0.01 0.02 0.02
Sd [m]
ADRS
PGA DLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Determinazione dell’indicatore di rischio αuv
DLV
CLV
PGA
PGAuv
PGADLV= ag_DLV*S accelerazione orizzontale massima su sito di riferimento rigido orizzontale che ha una probabilità di essere superata pari al 10% (PVr=10%) in un tempo pari al periodo di riferimento dell’opera, relativa al TR_DLV, amplificata dal il fattore S=SS*ST . PGACLV=ag_CLV*S, accelerazione orizzontale massima su sito di riferimento rigido orizzontale che può essere sostenuta dall’edificio, relativa al TR_CLV, amplificata dal fattore S=SS*ST .
PGADLV = L’Aquila = 0.261g
Sa [g]
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.00 0.01 0.01 0.02 0.02
Sd
ADRS
PGA DLV
PGA CLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Verifiche di sicurezza mediante post-processore EXCEL
•Verifiche dei meccanismi di crisi fragile secondo NTC’ 08 ed EC8 parte 3;
•Indicatore di rischio relativo ad ogni meccanismo di crisi attivabile (travi, pilastri e nodi);
•Schede di sintesi dei risultati ed elenco degli elementi non verificati.
0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
TORRIONE
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam
ductile fail.brittle fail.
Risultati delle analisi di valutazione sismica Torrione
taglio rotazione
N. piani 3
fcm [MPa] 14
fym [MPa] 320
Tipo di barre lisce
Anno 1961
Pushover
Crisi duttile Crisi fragile
0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
IPSIASAR A
IPSIASAR B
ductile fail.brittle fail.
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam
taglio rotazione
Edificio A B
N. piani 4 2
fcm [MPa] 16.6 16.7
fym [MPa] 320 320
Tipo di barre lisce lisce
Anno 1969 1969
A
B
Pushover Risultati delle analisi di valutazione sismica I.P.S.I.A.S.A.R.
Crisi duttile Crisi fragile
0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
RENDINA C
RENDINA E
RENDINA G
ductile fail.brittle fail.
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam
taglio rotazione
Edificio C E G
N. Piani 4 4 3
fcm [MPa] 33.3 21.4 23.5
fym [MPa] 480 375 375
Tipo di barre Ad. m. Ad. m. Ad. m.
Anno 1999 1982 1982
C
E
G
Pushover
Crisi duttile Crisi fragile
Risultati delle analisi di valutazione sismica RENDINA
0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
RENDINA C
RENDINA E
RENDINA G
ductile fail.brittle fail.
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
IPSIASAR A
IPSIASAR B
ductile fail.brittle fail.
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
TORRIONE
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam
ductile fail.brittle fail.
Pushover
Livello di sicurezza minimo
Adeguamento
Sanando i meccanismi di crisi fragile
Incremento della capacità sismica locale a seguito di interventi locali basati su tecniche di rinforzo con FRP
Crisi duttile Crisi fragile Crisi duttile Crisi fragile Crisi duttile Crisi fragile
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Prima crisi a taglio delle travi
Domanda di spostamento allo SLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Risultati di analisi in termini di indice di rischio UV Caso studio: scuola TORRIONE
UV =26% UV =?
Prima crisi a taglio del nodo
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Domanda di spostamento allo SLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Risultati di analisi in termini di indice di rischio UV Caso studio: scuola TORRIONE
UV =29% UV =?
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Prima crisi a taglio dei pilastri Domanda di spostamento allo SLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Risultati di analisi in termini di indice di rischio UV Caso studio: scuola TORRIONE
UV =59% UV =?
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0.00 0.05 0.10 0.15
Spostamento in sommità[m]
Tagl
io a
lla b
ase
[KN
]
Capacità in termini di spostamento SLV
(formazione 1° cerniera plastica 3/4qu o attivazione del meccanismo di piano)
Richiesta in termini di spostamento SLV
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Risultati di analisi in termini di indice di rischio UV Caso studio: scuola TORRIONE
Rinforzando i soli elementi che presentano deficienze di resistenza a taglio si ottiene l’adeguamento sismico
UV =100%
0
20
40
60
80
100
120
140
0 1 2 3 4 5 6
αUV [%]
RENDINA B1
RENDINA B2
RENDINA D
ductile fail.brittle fail.
joint
tensile
column
EC8/5
column
EC8/0
column beam
taglio Flessione
Edificio B1 B2 D
N. piani 2 2 4
fcm [MPa] 35.5 35.5 29.6
fym [MPa] 480 480 480
Tipo di barre Ad. m. Ad. m. Ad. m.
Anno 1999 1999 1995
B2 B1
D
Linear Analysis Risultati delle analisi di valutazione sismica RENDINA
Crisi duttile Crisi fragile
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA Nodi trave-pilastro – problemi di verifica
Caso studio “Scuola TORRIONE”
0
2
4
6
8
10
12
0 10 20 30 40
Step [-]
sigm
ant
[kg/
cm2
]
nodo V1 sigma t_max
-20000
-10000
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
0 10 20 30 40
Step [-]
Tagl
io [
kg]
Vc Tn Vn
ESEGUIRE LE VERIFICHE DI RESISTENZA SOLO PER LO SPOSTAMENTO DI DOMANDA PUÒ PORTARE AD ERRORI DI VALUTAZIONE.
Andamento tensione di trazione
Massima tensione di trazione
Domanda di spostamento allo SLV Taglio nel pilastro superiore
Trazione nelle armature delle travi
Taglio agente sul pannello di nodo
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
IL TAGLIO DERIVANTE DALL’ANALISI DINAMICA LINEARE CON FATTORE DI STRUTTURA PUÒ RISULTARE MAGGIORE DI QUELLO
DERIVANTE DALL’EQUILIBRIO PLASTICO
Taglio pilastri – Sollecitazioni di calcolo
NTC 2008 §C8.7.2.4 Per gli elementi/meccanismi “fragili” il fattore di struttura vale q=1,5
My
My
Tpl < Tsd (q=1,5)
Tpl
Tpl
ANALISI DINAMICA LINEARE CON FATTORE DI STRUTTURA q:
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
Modelli di capacità a taglio NTC ’08 - EC8 parte 3
NTC ’08 Inclinazione della biella compressa
θ=45°
EC8 parte 3 Degrado ciclico massimo
pl=5 VEC8/V45
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Lv/h<=2 2<Lv/h<=3 3<Lv/h<=5 Lv/h>5
% s
ul t
ota
le d
ei p
ilast
ri
<1 1÷3 3÷5 5÷7 7÷9 9÷16
Tozzi SnelliVEC8/V45
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Lv/h<=2 2<Lv/h<=3 3<Lv/h<=5 Lv/h>5
% s
ul t
ota
le d
ei p
ilast
ri
<1 1÷3 3÷5 5÷7 7÷9 9÷16
Tozzi Snelli
VEC8 5/V45
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA DI 3 SCUOLE DI L’AQUILA
tot=1%, sw=3%
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.16
0.18
0.2
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45 0.5 0.55
[-]
V/B
Hf c
[-]
Lv/H=2 V, 45 V, NTC V, EC8 5 V, EC8 0
n [-]
tot=1%, sw=3%
0
0.01
0.02
0.03
0.04
0.05
0.06
0.07
0.08
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45 0.5 0.55
[-]
V/B
Hf c
[-]
Lv/H=4 V, 45 V, NTC V, EC8 5 V, EC8 0
n [-]
tot=4%, sw=3%
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45 0.5 0.55
[-]
V/B
Hfc
[-]
Lv/H=4 V, 45 V, NTC V, EC8 5 V, EC8 0
n [-]
Passo staffe=variabile, rtot=1%, n=0.18
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.018 0.023 0.028 0.033 0.038 0.043 0.048 0.053
sw [-]
V/B
Hfc
[-]
Lv/H=4 V, 45 V, NTC V, EC8 5 V, EC8 0
wsw[-]
LV/h=2, wsw=0,03 e ρtot=1% Passo staffe=variabile, rtot=1%, n=0.18
0
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.018 0.023 0.028 0.033 0.038 0.043 0.048 0.053
sw [-]
V/B
Hfc
[-]
V, 45 V, NTC V, EC8 5 V, EC8 0
LV/h=4, wsw=0,03 e ρtot=1%
LV/h=4, wsw=0,03 e ρtot=4% LV/h=4, n=0,18 e ρtot=1%
Modelli di capacità a taglio NTC ’08 - EC8 parte 3
CONCLUSIONI
I. Le analisi sui 9 corpi di fabbrica hanno mostrato che i valori minimi degli indicatori di rischio sono sempre stati riscontrati con riferimento a crisi fragili a taglio su elementi nodi, travi e pilastri;
II. I meccanismi di crisi duttile presentano i minimi valori degli indicatori di rischio per i casi in cui si è eseguita un’analisi dinamica lineare;
III. Risolvendo per step successivi le problematiche legate ai meccanismi fragili si può passare da un UV=26% ad UV=100%.
IV. La domanda di sollecitazione di taglio per i pilastri è sovrastimata nel caso di analisi dinamica lineare con fattore di struttura (q=1,5). La capacità a taglio di travi e pilastri è fortemente influenzata del modello di resistenza adottato (NTC 2008, EC8 parte 3);
V. Le verifiche di resistenza dei nodi vanno eseguite non solo per lo spostamento di domanda ma per spostamenti crescenti.