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Intervista Intervista. Parla il sociologo delle religioni Peter L Berger che nel suo nuovo saggio propone di interpretare il rapporto tra fede e modernità nella prospettiva del negoziato Oltre la secolarizzazione Alessandro Zaccuri Tra un paio di giorni, il 17 marzo, Peter L. Berger compirà 88 anni. «E pensi che venticinque li ho impiegati per cambiare i- dea», commenta l'interessato con il consueto u- morismo. Viennese di nascita, Berger si è stabilito negli Stati Uniti subito dopo la Seconda guerra mondiale, affermandosi come uno dei più influenti sociologi delle religioni a livello internazionale. I suoi studi si sono a lungo fondati sulla teoria della secolarizza- zionemapoi, allavigilia del nuovo millennio, il professore si è accorto che qualcosa Avvenire (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 145.875 Publication date: 15.03.2017 Diffusione: Pagina: 1, 25 Spread: 122.532 Readership: 338.000 Avvenire (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Intervista «Secclarizzazione, concettofallace:il nostro tempo del pluraismo» Quotidiano Nazionale 15.03.2017 1, 25 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: 145.875 122.532 338.000 m Print Intervista. Parlail sociologodellereligioni PeterL. Bergerchenelsuo nuovosaggio proponedi interpretareil rapportotrafedee modernitànella prospettivadel negoziato PLU Oltre i ALESSANDRO ZACCURI T raunpaio cli giomi,i17 marzo, Peter L. Berger compirà88 anni. «Epen- si che venticinque li ho impiegati per cambiare i- dea», commenta l'inte- ressatocon il consueto u- Viennese di nascita, Berger stabifito negli Stati Uniti subito do- Seconda guerra mondiale, affer- come i.mo dei più influenti delle religioni a livello inter- I suoi studi si sono a lungo sulla teoria della secolanzza- zionemapoi, aliavigilia del nuovo mil- professore si è accorto che non andava. «Lasecolariz- partiva dal presupposto che a modernità corrispondesse meno Ma questo non è vero»,spie- riferendosi al processo di revisione testimoniato da I molti altari del- modernità (traduzione di Mario Mansuelli, Emi, pagine 208, euro libro che si sofferma sul de- «religioni altempo del plu- ilel teiltativo cli individuare paradigma interpretativo. unaproposta—dice—, ades- bisogno che altri contribuisca- svilupparla». consiste l'errore della secola- rizzazione? LJSM( «Nell'assume- reunpunto cli vista limitato. Seguardiamc in maniera di- staccata alla situazione in- ternazionale, dobbiamo ammettere che la religio- ne oggi è piìi importante che mai. Fanno eccezio- ne iPaesi dell'Occidente eurìaristret- taintellighenziacosmopolita che sia- degua aunavisionesecolarizzata, m peril resto ètutto un fermento: l'islam. 11pentecostalisino evangelicalein A- merica Latina e altrove, lo stesso Sta- to di Israele», Secolarizzazione addio, dunque? «Non del tutto. Seil postulato dellaco- siddetta si è rivelato fai- lace, nondimeno è innegabile l'esi- stenza cliun seco1are' che si esprimenelpluralismoe, mmodo an- cora più articolato, nella varietà clire- gistri e convinzioni con la quale da- scuno di noi si confronta nell'espe- rienza quotidiana. Un buon esempio è quello dell'ospedale: anche nel caso di un ente di ispirazione religiosa, il processo di diagnosi e di cura avviene secondo un protocollo rigorosamen- te scientifico. Del tutto secolaiizzato, si potrebbe dire. Ma questo non im- pedisce che in un ospedale si preghi, silegga la Bibbia, si cerchi il conforto del cappellano». Èun effetto del pluralismo? «Dei pluralismi, bisognerebbe dire, perché il fenomeno è duplice eagisce su due livelli diversi. Il primo è di na- tura individuale: ognuno di noi sitro- vanella necessità di operare un nego- ziato continuo tra credenze e infor- mazioni anche discordanti. La secon- da istanza, invece, riguarda la dimen- sione pubblica, istituzionale, Irapporti fra lo Stato e le varie confessioni sono sempre più complessi e nello stesso tempo irrinuriciabii, Per affrontare processiepocali come quello dellemi- grazioni abbiamo bisogno di un pa- radigma che tenga conto di entrambi gli aspetti». Lei come guardaa queste trasforma- zioni? «Quando considero quello che sta av- venendo in molti Paesi d'Europa, I- talia compresa, mi pare che l'inte- grazione sia una meta accessibile. A patto che si riconosca la straordina- da esperienza di libertà cdi umanità che nelle migrazioni si manifesta, è chiaro». a secoianzzazione Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 1, 25 SUPERFICIE : 138 % PERIODICITÀ : Quotidiano DIFFUSIONE : (126000) AUTORE : Alessandro Zaccuri 15 marzo 2017

Transcript of Intervista PLU LJSM( - emi.it stampa 2017/Berger Avvenire 15-03... · pentecostalismo evangelicale...

Intervista Intervista. Parla il sociologo delle religioni Peter L Berger che nel suo nuovo saggio propone di interpretare il rapporto tra fede e modernità nella prospettiva del negoziato Oltre la secolarizzazione Alessandro Zaccuri Tra un paio di giorni, il 17 marzo, Peter L. Berger compirà 88 anni. «E pensi che venticinque li ho impiegati per cambiare i- dea», commenta l'interessato con il consueto u- morismo. Viennese di nascita, Berger si è stabilito negli Stati Uniti subito dopo la Seconda guerra mondiale, affermandosi come uno dei più influenti sociologi delle religioni a livello internazionale. I suoi studi si sono a lungo fondati sulla teoria della secolarizza- zionemapoi, allavigilia del nuovo millennio, il professore si è accorto che qualcosa non andava. «La secolarizzazione partiva dal presupposto che a più modernità corrispondesse meno religione. Ma questo non è vero», spiega riferendosi al processo di revisione ora testimoniato da I molti altari della modernità (traduzione di Mario Mansuelli, Emi, pagine 208, euro 19,00), un libro che si sofferma sul destino delle «religioni al tempo del pluralismo» nel tentativo di individuare un nuovo paradigma interpretativo. «La mia è una proposta - dice -, adesso c'è bisogno che altri contribuiscano a svilupparla». In che consiste l'errore della secolarizzazione?«Nell assumere un punto di vista limitato. Se guardiamo in maniera distaccata alla situazione internazionale dobbiamo ammettere che la religione oggi è più importante che mai. Fanno eccezione i Paesi dell'Occidente e una ristret- taintellighenzia cosmopolita che sia- deguaaunavisionesecolarizzata, ma per il resto è tutto un fermento: l'islam, il pentecostalismo evangelicale in A- merica Latina e altrove, lo stesso Stato di Israele». Secolarizzazione addio, dunque?«Non del tutto. Se il postulato della cosiddetta "età secolare" si è rivelato fallace, nondimeno è innegabile resistenza di un "discorso secolare", che si esprime nel pluralismo e, in modo ancora più articolato, nella varietà di registri e convinzioni con la quale ciascuno di noi si confronta nell'esperienza quotidiana. Un buon esempio è quello dell'ospedale: anche nel caso di un ente di ispirazione religiosa, il processo di diagnosi e di cura avviene secondo un protocollo rigorosamente scientifico. Del tutto secolarizzato, si potrebbe dire. Ma questo non impedisce che in un ospedale si preghi, si legga la Bibbia, si cerchi il conforto del cappellano».È un effetto del pluralismo?«Dei pluralismi, bisognerebbe dire, perché il fenomeno è duplice e agisce su due livelli diversi. Il primo è di natura individuale: ognuno di noi si trova nella necessità di operare un negoziato continuo tra credenze e informazioni anche discordanti. La seconda istanza, invece, riguarda la dimensione pubblica, istituzionale. I rapporti fra lo Stato e le varie confessioni sono sempre più complessi e nello stesso tempo irrinunciabili. Per affrontare processi epocali come quello delle migrazioni abbiamo bisogno di un paradigma che tenga conto di entrambi gli aspetti». Lei come guardaaqueste trasformazioni?«Quando considero quello che sta avvenendo in molti Paesi d'Europa, I- talia compresa, mi pare che l'integrazione sia una meta accessibile. A patto che si riconosca la straordinaria esperienza di libertà e di umanità che nelle migrazioni si manifesta, è chiaro». Eppure la tentazione di costruire muri e barriere è sempre più forte.«Sì, ma il movimento dei migranti è comunque inarrestabile. Anche chi non vuole convincersene deve interrogarsi su quale sia l'altemativa. Abbiamo paura che l'altro metta in pericolo le nostre convinzioni? Ma in che cosa consistono le nostre convinzioni? Il relativismo nichilista non può essere una risposta al fondamentalismo. La posta in gioco è un'altra». Vale a dire?«La libertàreligiosa, senzalaqualenon esiste pluralismo. La dinamica che sto cercando di descrivere può mettersi in atto solo se le persone sono lasciate libere di professare la propria fede senza costrizioni né condizionamenti di sorta. Anche da questo punto di vista, il percorso compiuto dalla Chiesa cattolica rappresenta un precedente di estremo interesse, hi meno di un secolo si è passati da una concezione che escludeva qualsiasi compromesso con il mondo contemporaneo alle aperture del Concilio Vaticano n, le cui dichiarazioni in materia di dignità umana e libertà religiosa rappresentano oggi un caposaldo del pluralismo». Qualcosa del genere potrebbe accadere nell'islam?«Non azzardo previsioni, ma è indubbio che, fra tutti i negoziati in corso, quello con i musulmani sia il più urgente e delicato. Sul piano delle idee si notano già progressi apprezzabili: un islam meno tradizionalista e più democratico è un obiettivo condiviso da diversi intellettuali, che premono anche per un maggior dialogo interreligioso. Sul campo, purtroppo, la situazione non altrettanto incoraggiante e non vedo come la minaccia del Daesh possa essere sconfitta se non con un intervento militare. Più in generale, per quanto riguarda l'integrazione dei musulmani nei Paesi occidentali, il criterio da adottare dovrebbe essere quello del pronto soccorso». Torniamo in ospedale?«Codice verde per i comportamenti che, già adesso, sono perfettamente compatibili con la convivenza democratica, e codice rosso per le pratiche che, al contrario, non possono essere assolutamente tollerate e anzi vanno perseguite penalmente: la mutilazione genitale femminile, il fanatismo violento eccetera. Tra un estremo e l'altro c'è il codice giallo, che è il territorio del negoziato. Mettiamo che in una scuola le famiglie musulmane chiedano il rispetto della separazione tra maschi e femmine durante gli e- venti sportivi. Andare allo scontro, magari imponendo la promiscuità, non produrrebbe alcun beneficio. Siamo in codice giallo, possiamo e dobbiamo discuterne. È un modo, tra l'altro, per sostenere e diffondere il pluralismo».«Non è vero che a più modernità corrisponda meno religione A essere cambiato è però il discorso di riferimento complessivo, a livello sia individuale sia istituzionale La libertà personale e la dignità umana sono presupposti irrinunciabili con i quali anche il mondo musulmano è chiamato a confrontarsi» MILANO LA CONVIVENZA INIZIA IN CITTÀ rSi svolgerà domani alle 18, presso la sede della \ Fondazione Oasis a Milano (piazza San Giorgio 2), il dibattito sul tema «Cittadinanza e libertà religiosa: il ruolo delle città», nel corso del quale si alterneranno gli interventi di Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore all'Educazione e istruzione, del giurista Alessandro Ferrari, dell'imam e presidente dell'Ucoii Izzeddin Elzir, di monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la carità la missione e l'azione sociale della Diocesi di Milano, e della sociologa Roberta Ricuoci. Nell'occasione verrano presentati il primo fascicolo della rivista Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, edita dal Mulino, e dell'e-book Libertà religiosa e cittadinanza: percorsi nella società plurale realizzato da Marsilio. Nella pubblicazione digitale, coordinata dallo stesso Ferrari, sono ospitati i contributi dei giovani ricercatori che nei mesi scorsi hanno preso parte al progetto «Conoscere il meticciato», k condotto da Oasis con il contributo Fondazione Cariplo. Per partecipare all'incontro di domani è necessario registrarsi sul sito www.oasiscenter.eu Peter L. Berger SVIZZERA. A Wangen bei Olten il minareto è stato costruito accanto al campanile

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Publication date: 15.03.2017 Diffusione:

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Intervista«Secclarizzazione,

concettofallace:il nostrotempo del pluraismo»

Quotidiano Nazionale15.03.20171, 25

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Intervista. Parla il sociologodellereligioni PeterL. Bergerchenelsuo nuovosaggioproponedi interpretareil rapportotra fedee modernitànella prospettivadel negoziato

PLUOltre iALESSANDROZACCURI

Traunpaio cli giomi,i17marzo, Peter L. Bergercompirà88 anni. «Epen-si che venticinque li hoimpiegati per cambiare i-dea», commenta l'inte-ressatocon il consueto u-

Viennese di nascita, Bergerstabifito negli StatiUniti subito do-

Seconda guerra mondiale, affer-come i.mo dei più influentidelle religioni alivello inter-

I suoi studi si sono a lungosulla teoria della secolanzza-

zionemapoi, aliavigilia del nuovo mil-professore si è accorto chenon andava. «Lasecolariz-

partiva dal presupposto cheamodernità corrispondesse meno

Ma questonon èvero»,spie-riferendosi al processo di revisionetestimoniato da I molti altari del-

modernità (traduzione di MarioMansuelli, Emi, pagine 208, euro

libro chesi sofferma sul de-«religioni al tempo del plu-

ilel teiltativo cli individuareparadigma interpretativo.

unaproposta—dice—, ades-bisogno che altri contribuisca-

svilupparla».consiste l'errore della secola-

rizzazione?

LJSM(«Nell'assume-reunpunto clivista limitato.Seguardiamcin maniera di-staccata allasituazione in-ternazionale,dobbiamoammettereche la religio-ne oggi è piìiimportante che mai. Fanno eccezio-ne iPaesi dell'Occidente eurìaristret-taintellighenziacosmopolita chesia-degua aunavisionesecolarizzata, mperil resto ètutto un fermento: l'islam.11pentecostalisino evangelicale in A-merica Latina e altrove, lo stesso Sta-to di Israele»,Secolarizzazione addio, dunque?«Non del tutto. Seil postulato dellaco-siddetta si è rivelato fai-lace, nondimeno è innegabile l'esi-stenza cliun seco1are' chesiesprimenelpluralismoe, mmodo an-cora più articolato, nella varietà clire-gistri e convinzioni con la quale da-scuno di noi si confronta nell'espe-rienza quotidiana. Un buon esempioè quello dell'ospedale: anche nel casodi un ente di ispirazione religiosa, ilprocesso di diagnosi e di cura avviene

secondo un protocollo rigorosamen-te scientifico. Del tutto secolaiizzato,si potrebbe dire. Ma questo non im-pedisce che in un ospedale si preghi,silegga la Bibbia, si cerchi il confortodel cappellano».Èun effetto del pluralismo?«Dei pluralismi, bisognerebbe dire,perché il fenomeno è duplice eagiscesu due livelli diversi. Il primo è di na-tura individuale: ognuno di noi sitro-vanella necessità di operare un nego-ziato continuo tra credenze e infor-mazioni anche discordanti. Lasecon-da istanza, invece, riguarda la dimen-sionepubblica, istituzionale, Irapportifra lo Stato e le varie confessioni sonosempre più complessi e nello stessotempo irrinuriciabii, Per affrontareprocessiepocali come quello dellemi-grazioni abbiamo bisogno di un pa-radigma che tenga conto di entrambigli aspetti».Lei come guardaa queste trasforma-zioni?«Quando considero quello chesta av-venendo in molti Paesi d'Europa, I-talia compresa, mi pare che l'inte-grazione sia una meta accessibile. Apatto che si riconosca la straordina-da esperienza di libertà cdi umanitàche nelle migrazioni si manifesta, èchiaro».

asecoianzzazione

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 1, 25SUPERFICIE : 138 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (126000)AUTORE : Alessandro Zaccuri

15 marzo 2017

Eppurelatentazionedicostruiiiemu- che, al contrario, non possono essereri e barriere è sempre più forte, assolutamente tollerate e anzi vanno«Sì,ma il movimento dei migrarni è perseguite penalmente: lamutllazio-comunque inarrestabile. Anche chi ne genitale femminile, il fanatismonon vuole convincersene deve inter- violento eccetera. Tra un estremo erogarsi su quale sia l'alternativa, Ab- l'altro c'è il codice giallo, che èilterri-biamo paura che l'altro metta in peri- tono del negoziato. Mettiamo che incolo le nostre convinzioni? Ma in che una scuola le famiglie musulmanecosaconsistono le nostre convinzio- chiedano il rispetto della separazioneni?Il relativismo nichilista non può es- tra maschi e femmine durante gli e-sereunarisposta alfondamentalismo. venti sportivi. Andare alloscontro, ma-Laposta in gioco è un'altra». gari imponendo la promiscuità, nonValea dh? produrrebbe alcun beneficio. Siamo«Lalibertà religiosa,senzala quale non in codice giallo, possiamo e dobbiamoesistepluralismo. La dinamica chesto discuteme. Èun modo, tra l'altro, percercando di descrivere può mettersi sosteneree diffondere il pluralismo».in atto solo sele persone sono lascia- «Nonè veroche a pù moderHtàte libere di professare la propria fede ccrHspondamenore gonesenzacostrizioninécondizionamen- A esserecambato è però dscorsoti di sorta. Anche da questo punto di d rftermentocompessvo,vista, il percorso compiuto dalla Chie-sa cattolica rappresenta un prece- a(veMosa ndMduae sa sttuzonaedentediestremointeresse.Jnmenodi La hbertàpersonaee a dgntà umanaun secolo si è passati da una conce- sono presupposUVhnuncabUzione che escludeva qualsiasi com- con quahanche i mondo musumanopromesso conilmondo contempora- è ohamatoa confrontars»neo alle aperture del CondilioVatica- MILANO11011,le cui dichiarazioniin materia didignitàumanaelibertàreligiosarap- LACONVIVENZAINIZIAINCITTÀpresentano oggiun caposaldo delplu- Si svolgerà domani alle 18, presso la sede dellaralismo». Fondazione Oasis a Milano(piazza San Giorgio 2), ilQualcosa del genere potrebbe acca- dibattito sul tema «Cittadinanzae libertà religiosa: il ruolodere nell'islam? delle città», nd corso del quale si alterneranno gli interventi di«Nonazzardo previsioni, maèindub- Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore all'Educazione ebio che, fra tutti i negoziati in corso, istruzione, del giurista Alessandro Ferrari, dell'imam e presidentequello conimusulmanisiailpiùur- dell'Ucoi Izzeddin Elzir,di monsignor Luca Bressan, vbariogente e delicato. Sul piano delle idee episcopale per la Cultura, la carità la missione e l'azione sociale dellasi notano già progressi apprezzabifi: Diocesi di Milano, e della sociologa Roberta Ricucci. Nell'occasioneun islam meno tradizionalista e più verrano presentati il primo fascicolo della rivista Quaderni di diritto edemocratico èun obiettivo condiviso politica ecclesiastica, edita dal Mulino, e dell'e-book Libertà religiosada diversi intellettuali, che premono e cittadinanza: percorsi nellasocietà plurale realizzato da Marsilio.anche per un maggior dialogo inter- Nella pubblicazione digitale, coordinata dallo stesso Ferrari, sonoreligioso. Sul campo, purtroppo, la si- ospitati i contributi dei giovani ricercatori che nei mesi scorsituazionenonaltrettantoincoraggian- hanno preso parte al progetto «Conoscere il meticciato»,te e non vedo come la minaccia del condotto da Oasis con il contributo Fondazione Cariplo.Daesh possa essere sconfitta se non Per partecipare all'incontro di domani è necessariocon un intervento mifitare. Piùin ge- registrarsisul sito www.oasiscenter.eunerale, per quanto riguarda l'integra-zione dei musulmani nei Paesi occi-dentali, il criterio daadottare dovreb-beesserequello del pronto soccorso».Torniamo in ospedale?«Codice verde per i comportamentiche, già adesso,sono perfettamentecompatibffi con la convivenza demo-cratica, e codice rosso per le pratiche

Tutti i diritti riservati

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DIFFUSIONE : (126000)AUTORE : Alessandro Zaccuri

15 marzo 2017

Peter L. Berger

SVIZZERA. A Wangen bei Olten il minareto è stato costruito accanto al campanile

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PAESE : Italia PAGINE : 1, 25SUPERFICIE : 138 %PERIODICITÀ : Quotidiano

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15 marzo 2017