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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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COMUNE DI S. MARZANO DI S.G. Provincia di Taranto

Accordo di Programma Quadro Settore Istruzione – Intervento Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale

degli istituti scolastici pugliesi Delibera CIPE n° 79/2012 e n° 92/2012. Avviso Pubblico per la partecipazione alla procedura di selezione

di interventi relativi alla riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi (BURP n° 46/02.04.2015)

Determina Dirigenziale n° 135 del 27.04.2015 di proroga al 18.05.2015.

INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO

E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie)

DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) Tipologia A)

CUP: B31E15000230007

PROGETTO ESECUTIVO

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

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PREMESSA

L’Ufficio tecnico del Comune di S. Marzano di S.G.(TA), nella persona del Responsabile arch. Raffaele Marinotti, aveva già redatto il progetto preliminare di “Messa in sicurezza (consolidamento delle strutture adeguamento sismico) dell’istituto comprensivo “A. Casalini” di via Lazio dell’importo di € 1.000.000,00, ed approvato con delibera di Giunta Comunale n° 23/16.03.2015 ed inserito nel piano triennale dei LL.PP. 2015/2017 ed Elenco Annuale 2015, adottato con Delibera di Giunta Comunale n° 24/16.03.2015. Con il provvedimento dirigenziale n° 87 del 17.03.2015 (pubblicato sul BURP n° 46/02.04.2015) è stato approvato l’Avviso Pubblico relativo agli “Interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi di cui all’Accordo di Programma Quadro Settore Istruzione – Delibera CIPE n° 79/2012 e n° 92/2012”, per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura di selezione al fine di individuare gli interventi da finanziare. Lo stesso Ufficio Tecnico, a seguito dell’Avviso pubblico di cui sopra e, valutati i requisiti di ammissibilità previsti nell’Avviso, ha redatto il relativo progetto definitivo ad oggetto “Intervento infrastrutturale di recupero e riqualificazione per la messa in sicurezza (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) dell’Istituto comprensivo statale A. Casalini di via Lazio” con interventi sia di tipo strutturale A) che di tipo non strutturale B) come previsti all’art. 3 dell’Avviso pubblico per la partecipazione alla procedura di selezione pubblica approvato con determina dirigenziale n° 87 del 17 marzo 2015 pubblicato sul BURP n° 46 del 02.04.2015. Il progetto definitivo dell’importo di € 1.000.000,00 è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale n° 52/14.05.2015, e con la stessa deliberazione si nominava Responsabile Unico del Procedimento la dipendente di ruolo presso l’U.T.C. il geom. Valeria TALO’. Con provvedimento dirigenziale n° 307 del 09.07.2015 si approvava la graduatoria provvisoria per ogni singola provincia, ed infine con la determinazione n° 402 del 07.08.2015 si approvava la graduatoria definitiva che concedeva il finanziamento al Comune di San Marzano di S.G. (TA) per i lavori di “Interventi infrastrutturali di recupero e riqualificazione per la messa in sicurezza (adeguamento strutturale, antincendio ed adeguamento alle norme igienico sanitarie) dell’Istituto Comprensivo “ A. CASALINI” (via Lazio)”. Con successiva nota del 09.09.2015 prot. n° 0021245, acclarata al protocollo generale di questo Ente in data 18.09.2015 n° 8953, la Regione Puglia Settore Politiche per la Riqualificazione, la Tutela e la Sicurezza Ambientale e per l’Attuazione delle Opere Pubbliche, comunicava gli enti beneficiari, tra cui il Comune di S. Marzano di S.G., che nelle more dell’approvazione del disciplinare regolante i rapporti con l’amministrazione regionale, che il termine massimo per l’assunzione della obbligazione giuridicamente vincolante costituito dal provvedimento di aggiudicazione provvisoria è fissato al 31.12.2015 pena la revoca del finanziamento. Con determina n° 474 del 08.10.2015, si procedeva ad attivare la gara per l’individuazione di un professionista esterno abilitato ad eseguire i lavori di progettazione esecutiva D.L., Misure e contabilità e Coordinamento della Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, attivando all’uopo una procedura di cottimo fiduciario ai sensi dell’art. 125, comma 8, del D.Lgs n° 163/2006, individuando nel numero di 5 professionisti, scelti fra i tecnici inseriti nell’elenco dei professionisti e delle ditte di fiducia per l’affidamento di lavori, servizi e forniture.

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Con determinazione della centrale unica di committenza dell’Unione dei Comuni Montedoro n° 46 del 13.10.2015, si avviava la procedura di gara e con successiva determinazione n° 493/20.10.2015 veniva nominata la commissione di gara. Il Comune di S. Marzano di S.G. (TA) nella persona dell’arch. Raffaele MARINOTTI, responsabile dell’UTC, in esecuzione della determinazione n° 501 del 21.10.2015 affidava al tecnico ing. Luigi TALO’ l’incarico di progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, nonché direzione lavori, misure e contabilità dei lavori, sottoscrivendo il Disciplinare di Incarico in data 27.10.2015, previa presentazione della Polizza Fidejussoria per la “Cauzione Definitiva” n° 002093.91.000622 del 27.10.2015 rilasciata dalla Società Cattolica di Assicurazione – Agenzia Generale di Manduria (TA).

1. OGGETTO DELL’INTERVENTO Il progetto qui presentato, prende in esame il plesso ”A. Casalini” di via Lazio dell’Istituto Comprensivo omonimo, con il fine di produrre un adeguamento sismico, oltre che il consolidamento delle strutture ed alcune operazioni di manutenzione straordinaria necessarie. L’edificio scolastico in oggetto, inizialmente adibito a scuola elementare e attualmente trasformato in istituto comprensivo, esso è costituito da cinque blocchi separati da giunti tecnici che per comodità sono stati suddivisi in tre lotti. La struttura presenta due piani, è costruita in cemento armato, con pareti di tamponamento (interne ed esterne) in muratura e a doppio paramento. La struttura presenta una geometria irregolare causata dalla diversità dei tempi e dei modi con cui questa è stata costruita. CENNI STORICI L’edificio scolastico in oggetto, fu realizzato a partire dal 1958 su progetto degli ingegneri Pierluigi Marino e Alfonso Prusciano. Marino e Prusciano sono autori di quello che viene indicato come ”primo lotto”. Il progetto fu approvato dal CTA presso il provveditorato delle OO.PP. in data 9/6/1959 e i lavori di costruzione terminati nel 1962. Tra il 1963 e 1964, per il completamento dell’edificio, furono realizzati altri due lotti, nel 1969 venne aggiunta la palestra con i servizi annessi e progettato l’impianto di riscaldamento. Per la costruzione delle ultime parti del complesso e della palestra, la progettazione ed i lavori vennero affidati all’Ing. Grazio Prete. Nel 2000 l’edificio è stato completato da alcune aule adibite a laboratori. Tutti gli ambienti sono stati realizzati e collaudati nel rispetto delle norme vigenti al momento della costruzione. Dalle relazioni e dai disegni relativi al progetto originale e ai successivi ampliamenti, conservati presso l’archivio comunale, unitamente alla documentazione reperita presso l’Archivio di Stato di Taranto, si evincono utili dati e informazioni rilevanti per questo ed ogni altro intervento futuro da prevedere per l’edificio scolastico. I progettisti a cui nel 1958 venne affidata la progettazione dell’edificio scolastico, scelsero efficacemente l’ubicazione della struttura in base ad una serie di requisiti quali: − Il sito centrale rispetto la zona da servire; ubicato nella zona di nuova espansione, nella parte nord orientale dell’abitato, con buon orientamento, con poco traffico veicolare ai fini della sicurezza degli alunni.

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− Il piano di posa vantaggioso per la costruzione dell’edificio e un terreno di natura rocciosa, con banchi di calcarenite affiorante rispetto il piano di campagna. − Nelle vicinanze dell’edificio non vi era alcuno scarico, nè edifici di natura produttiva con effluvi dannosi per la salute o troppo rumorosi. Tutte le parti della struttura scolastica sono in cemento armato con tamponature esterne ed interne in muratura a doppio paramento. La presenza di diversi giunti conferma che l’edificio è stato ampliato – a partire dal 1964 in poi – in momenti diversi anche per parti incluse in uno stesso lotto (si veda ad esempio il refettorio, la sala professori e gli uffici della presidenza tutti compresi nel terzo lotto ma realizzati in due tempi). Inoltre nel tempo l’edificio è stato più volte rimaneggiato anche dopo la costruzione del lotto che comprende la palestra ed i servizi annessi. 2. QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO IN MATERIA DI INTERVENTO RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMON IO INFRASTRUTTURALE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI Stante la situazione a livello nazionale dell’edilizia scolastica esistente è stato emanato l’Accordo di Programma Quadro Settore Istruzione per l’Intervento di recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici. Le finalità dell’accordo e del relativo finanziamento (CIPE n. 79/2012 e n. 92/2012) consistono nell’aumentare la propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e migliorare la sicurezza e fruibilità degli ambienti scolastici e a diffondere la società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adottare approcci didattici innovativi, per il conseguimento della riduzione dei livelli di dispersione scolastica su tutto il territorio regionale ed in particolare nelle aree territoriali più svantaggiate, con verifica della coerenza con [a programmazione regionale, nazionale e comunitaria; Il finanziamento rientra nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Settore Istruzione, Intervento Recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi, approvato con deliberazioni CIPE n. 79/2012 e n. 92/2012. Le finalità degli interventi si riassumono per cui in due obiettivi: - A) interventi di tipo strutturale finalizzati a r iqualificare gli edifici scolastici sotto l’aspetto della sicurezza e fruibilità degli ambienti scolastici; - B) interventi di tipo non strutturale finalizzati al miglioramento dell’apprendimento, e all’adozione di approcci didattici innovativi fornendo gli edifici scolastici di attrezzature e dotazioni tecnologiche. Emanato con determinazione n. 87 del 17 marzo 2015, del Dirigente dell’Ufficio Gestione Opere Pubbliche - Servizio Lavori Pubblici, l’avviso pubblico per la partecipazione alla procedura di selezione di interventi relativi alla riqualificazione degli edifici scolastici pugliesi (BURP n° 46/02.04.2015), il progetto definitivo in questione si riferisce alla consegna stabilita dalla Determinazione Dirigenziale n° 135 del 27.04.2015.

INTERVENTI STRUTTURALI DI TIPO A) DIRETTI A RIQUALI FICARE GLI EDIFICI

SCOLASTICI SOTTO L’ASPETTO DELLA SICUREZZA Gli interventi strutturali per la riqualificazione sotto l’aspetto della sicurezza dell’edificio scolastico ”A. Casalini” di via Lazio dell’Istituto Comprensivo omonimo, sono interventi di completamento a

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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

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interventi già attivati (miglioramento energetico) e finanziati da altre fonti. Gli interventi strutturali previsti, comprendenti l’adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie, sono necessari per il rilascio della certificazione di agibilità. Nello specifico delle questioni sulla sicurezza e sulla fruibilità degli edifici scolastici esistenti, stante la condizione in cui versa la struttura dell’edificio scolastico in questione si è deciso di includere nell’intervento l’adeguamento sismico delle strutture, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie. A questo proposito in passato sono state promulgate nuove norme di riferimento sia per l’edilizia scolastica (DM del 18.12.1975), che per l’esecuzione di strutture in cemento armato (L. n° 1086/05.11.1971), fino all’ultimo Decreto ministeriale 14.01.2008 “Norme Tecniche sulle Costruzioni”. Nel contempo si è evoluta, anzi è diventata cogente, la normativa di riferimento per l’edilizia sismica, anche a seguito di alcuni eventi sismici che hanno creato danni anche alle strutture pubbliche, compreso le scuole, purtroppo con decine di vittime, ragione per cui il Capitolo 8 del DM 14.01.2008 impone la valutazione della sicurezza per edifici destinati a scuole pubbliche di classe III. Gli interventi strutturali per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle strutture fanno capo a tali disposizioni. Come descritto negli elaborati relativi alle strutture gli interventi hanno riguardato la trasformazione della struttura resistente da un telaio in cemento armato ad una struttura in muratura portante vista la condizione di degrado del calcestruzzo che costituisce gli elementi strutturali (travi e pilastri), l’armatura longitudinale delle travi insufficiente, unitamente alle azioni di taglio che interessano la struttura che è insufficientemente armata per tali sforzi. Dove le travi non sono supportate dalla muratura, sono state inserite sotto le stesse delle IPE in acciaio, oltre all’inserimento di U in acciaio al fine di rinforzare mazzette e piattabande delle finestre nel lotto 1. I pilastri maggiormente sollecitati e non aiutati dalle murature adiacenti sono stati rinforzati mendiate aumento della sezione armata degli stessi utilizzando calcestruzzo ad alta resistenza SCC. In alcuni punti è stato necessario rinforzare le murature con rete armata e betoncino o con GFRP, come ulteriore supporto a tutta la struttura muraria. Infine i solai del primo impalcato e alcune parti dei solai di copertura, sono stati rinforzati con l’applicazione di rete GFRP, in modo da assorbire una parte consistente degli sforzi a cui l’armatura del solaio originale è sottoposta. Questa condizione si è resa necessaria dato lo stato di ammaloramento della armatura dei solai. Per l’edificio adibito a palestra coperta è previsto ugualmente l’adeguamento sismico. L’adeguamento consiste nel rinforzo delle murature di tompagno, a doppio paramento, mediante riempimento delle intercapedini di misura variabile con SCC ad alta resistenza oltre all’apposizione di rete GFRP dove necessario. Essendo la palestra coperta costituito da 6 telai in c.a. a doppio portale, fra loro paralleli, il rinforzo delle travi dei telai posti agli estremi dell’edificio non necessitano di interventi di rinforzo in quanto i telai stessi verranno inglobati nelle murature perimetrali divenute portanti. I telai intermedi, invece, necessitano di rinforzo per sopportare le tensioni di taglio e flessione. Tra le opere realizzate si annovera anche la sistemazione dell’area esterna attrezzata per l’ottenimento di un campo sportivo polivalente. Per quello che riguarda le restanti voci degli interventi strutturali previsti, si è provveduto oltre ad un adeguamento alle norme igienico sanitarie vigenti – a fornire l’edificio scolastico dell’impianto per la prevenzione degli incendi in riferimento all’attuazione dell’articolo 1 della Legge del 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e successive modificazioni e integrazioni e del miglioramento della sicurezza di lavoratori oltre all’adeguamento delle strutture e infrastrutture scolastiche alle norme previste nel D.M. 26 agosto 1992 per

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l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, e l’adeguamento degli impianti di produzione di calore alimentate a gas metano ai sensi del D.M.I. 12 aprile 1996.

3. INDAGINI CONOSCITIVE DELLA STABILITÁ ATTUALE E RILIEVO DELL’ESISTENTE La documentazione reperita presso gli archivi comunale e di stato, è stata utile per valutare in prima battuta la natura dell’edificio e per metterne in evidenza la complessità, data la storia costruttiva dello stesso e la realizzazione dei diversi lotti in tempi e con progettisti diversi. Nel 2011, su commissione del Comune, il Laboratorio Ufficiale Edilprove di Grottaglie (TA), ha eseguito alcuni prelievi di campioni di calcestruzzo (sulle travi, sui pilastri, sui solai) e tondini di ferro; i tecnici incaricati delle prove hanno poi eseguito anche un rilievo delle armature presenti nelle strutture in c.a. (utilizzando il Pacometro). Tali dati sono raccolti nei documenti prodotti dal Laboratorio Edilprove ed allegati alla presente. L’edificio è stato oggetto inoltre di una indagine geometrica riguardante le strutture, le loro dimensioni effettive e la qualità dei materiali. Le modificazioni dell’edificio nel tempo e la successione degli interventi è stata tenuta in conto per selezionare i blocchi, separati da giunti tecnici, per i quali è prioritario l’intervento di stabilizzazione. Contemporaneamente all’indagine conoscitiva delle caratteristiche meccaniche dei materiali è stato eseguite il rilievo delle misure di pilastri, travi, solai e della natura delle murature. Sono state verificati e aggiornati i dati esistenti sulla geometria dell’edificio e delle strutture. I risultati di tali operazioni sono riportati nelle tavole allegate contenenti la carpenteria del primo e del secondo impalcato esistenti, e nel rilievo dell’architettonico del piano terra e del primo piano dell’edificio scolastico. 4. SPECIFICHE DELLE LAVORAZIONI PER L’ADEGUAMENTO S ISMICO STRUTTURALE L’edificio scolastico esistente al piano terra e primo piano è realizzato in c.a. e muratura a doppio paramento, le strutture portanti in c.a. presentano un naturale degrado e il decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali stessi. A ciò si aggiunge il fatto che l’edificio non soddisfa i requisiti di stabilità e sicurezza antisismica, poiché realizzato secondo le norme in vigore all’epoca della sua costruzione e mai adeguato. Data la condizione in cui versa l’edificio, il degrado del calcestruzzo che costituisce gli elementi strutturali (travi e pilastri), l’armatura longitudinale delle travi insufficiente, unitamente alle azioni di taglio che interessano la struttura, si è deciso di trasformare la struttura resistente da un telaio in cemento armato ad una struttura in muratura portante e rinforzare le restanti parti dell’edificio secondo le lavorazioni di seguito elencate. Si noti che dove le travi in c.a. non avevano un supporto murario immediatamente al di sotto, sono state inserite sotto le stesse delle IPE in acciaio.

- CONSOLIDAMENTO MURATURA CON GFRP Consolidamento di pareti di qualsiasi genere e spessore, mediante applicazione di rete di rinforzo in G.F.R.P., tipo FibreNet FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, Tensione di rottura > 10000 daN/m, realizzate con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) pretensionata e impregnata con resine termoindurenti di tipo eporyx-vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserita tra le fibre di ordito. Procedura applicativa: - Spicconatura dell’intonaco (contabilizzato separatamente);

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- Rimozione di tutte le parti incoerenti e distaccate; - Lavaggio e bagnatura della superficie a saturazione; - Eventuale ricostruzione di parti di muratura mancanti o danneggiate; - Messa in opera della rete srotolando il rotolo dal basso verso l’alto o viceversa, fra il ponteggio e la muratura, su parete intonacata con Mape Antique Strutturale NHL, di spessore non inferiore a 2 cm. - Fissaggio provvisorio della rete alla muratura con tasselli, disposti in n°6/mq, idonei a legare la rete e permettere il corretto posizionamento ed il taglio della rete in corrispondenza delle aperture. Il taglio della rete viene realizzato per mezzo di cesoie e/o tronchesi da cantiere o con smerigliatrice angolare. - Sovrapposizione delle fasce di rete per circa 20 cm al fine di garantire la continuità meccanica, senza piegare la rete ad angolo vivo per evitare l’eventuale rottura delle fibre; - Montaggio degli angolari in corrispondenza degli spigoli sovrapponendoli alla rete già stesa per circa 15-20 cm; - I fori del diametro 14-18 mm per il fissaggio dei connettori, nel numero previsto da progetto, sono da realizzarsi in zona compatta della muratura; prima dell’inserimento dei connettori sarà fatta la pulizia dei fori. - Inserimento dei connettori ed iniezione di ancorante chimico o malte strutturali a ritiro compensato; - Applicazione finale di uno strato di spessore non inferiore 2 cm di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolanica, sabbie naturali, speciali additivi, microfibre e fibre di vetro, (tipo Mape Antique Strutturale NHL); Compreso l’applicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce; - Nel caso la muratura sia inforzata da ambo i lati, i rinforzi delle due facciate devono essere connessi mediante legature GFRP distanziate in altezza e larghezza di 35 cm (9Ø8 ogni mq). - RINFORZO DELLA MURATURA CON RETE ELETTROSALDATA E BETONCINO Consolidamento di pareti di qualsiasi genere e spessore, mediante applicazione, dove necessario su ambedue le facciate della parete, di rete elettrosaldata a maglia quadrata ∅8/15x15 su parete intonacata con betoncino M12 o superiore, di spessore non inferiore a 5 cm. I rinforzi delle due facciate devono essere connessi mediante legature ∅8 distanziate in altezza e larghezza di 35 cm (9∅8 ogni mq). Procedura applicativa: - Spicconatura dell’intonaco (contabilizzato separatamente); - Rimozione di tutte le parti incoerenti e distaccate; - Lavaggio e bagnatura della superficie a saturazione; - Eventuale costruzione di parti di muratura mancanti o danneggiate; - Applicazione di uno strato di rinzaffo al paramento murario realizzato con la stessa malta strutturale descritta di seguito; - Messa in opera della rete; - Fissaggio provvisorio della rete alla muratura; - Sovrapposizione delle fasce di rete per circa 15-20 cm al fine di garantire la continuità meccanica, senza piegare la rete ad angolo vivo; - Montaggio di angolari in corrispondenza degli spigoli sovrapponendoli alla rete già stesa per circa 15 cm; - Esecuzione di fori del diametro 10-12 mm per fissaggio connettori, nel numero previsto da progetto, da realizzarsi in zona compatta della muratura; - Pulizia dei fori, inserimento dei connettori ∅8 B450C ed iniezione di ancorante chimico o malte strutturali a ritiro compensato;

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- Applicazione di intonaco in due mani e giunti di allettamento su muratura esistente mediante cazzuola o macchina di betoncino classe M12 in uno spessore uguale o maggiore di 50 mm; Compreso l’applicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce;

- RIEMPIMENTO INTERCAPEDINE Consolidamento di tutte le murature esistenti mediante versamento all’interno dell’intercapedine, attraverso appositi tubi iniettori, di calcestruzzo autocompattante (SCC) con filler calcareo e senza pigmenti. In particolare gli spazi di muratura tra struttura in c.a. e infissi, indipendentemente dalla loro dimensione, dovranno essere iniettati con boicca SCC qualora non siano presenti ntercapedini sufficientemente ampie da permettere la penetrazione del cls. Il riempimento del nucleo, è necessario per rendere rigida la muratura in modo da trasformarla da tamponamento a muratura portante; l’operazione è da effettuarsi mediante l’apertura di appositi fori per l’infilaggio di tubi iniettori di diametro opportuno. A seguire si inserirà un imbuto nel cavo esterno del tubo per il colaggio della boiacca per mezzo di gruppo miscelatore, pompa, ecc.. non a pressione. Fasi lavorative: - Eseuire la pulizia dell’intercapedine lavando con acqua tutta la struttura interna da consolidare, avendo cura di procedere dal basso verso l’alto; - Eseguire fori ∅10 ogni 50 cm in altezza e larghezza nei quali saranno inserite le legature dei due paramenti del muro con ferri ∅8 filettati. Per i muri perimetrali i fori devono essere eseguiti dalla parte interna dell’edificio avendo cura di non forare il rivestimento a cappotto presente all’esterno. I ferri possono essere fissati con adesivo epossidico alla muratura agendo da una sola parte previa soffiata della polvere. Se il paramento esterno è costituito da mattone in laterizio forato, inserire sulla testa del ferro un tassello a rete precedentemente riempito di adesivo epossidico. - Iniettare il calcestruzzo, a partire dal basso verso l’alto. I fori di iniezione saranno eseguiti nel numero di uno ogni metro in altezza avendo cura di procedere dal basso verso l'alto e in lunghezza con un passo non superiore a 2m. Il calcestruzzo va iniettato da ogni singolo foro fino alla fuoriuscita dai fori adiacenti, quindi il foro di iniezione viene sigillato e l’iniezione deve essere continuata dal foro superiore dopo non meno di due ore.

- SOLAIO AMMALORATO Riparazione e ripristino del solaio che dopo la rimozione completa dell’intonaco (contabilizzato separatamente), dovesse risultare ammalorato e compromesso, mediante intervento sul travetto in calcestruzzo e/o sui vuoti dei fondelli dei laterizi. Procedura applicativa: - Rimozione di tutte le parti incoerenti e/o distaccate, di calcestruzzo e/o laterizio; - Spazzolatura del ferro fino alla rimozione della ruggine rimuovendo il calcestruzzo adiacente; applicazione di boiacca cementizia tipo Mapefer per la protezione dalla corrosione e funzione di adesione con la malta di adesione applicata successivamente; - Accurato lavaggio della zona d’intervento - Ricostruzione delle parti mancanti di laterizio e riempimento di eventuali cavità con schiuma poliuretanica previa leggera bagnatura delle superfici. A indurimento avvenuto la schiuma in eccesso deve essere rasata per rendere piana la superfice del solaio - Ripristino delle parti di travi, travetti e pilastri degradate in calcestruzzo mediante applicazione di malta strutturale tipo Mapegrout Tissotropico a ritiro compensato, fibrorinforzata;

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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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- Parificare la superficie di applicazione mediante uno strato, di spessore non minore di 5mm, di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolanica tipo Mape Antique Strutturale NHL; A seguire:

- CONSOLIDAMENTO SOLAIO CON RETE DI RINFORZO G.F.R.P.- Tu > 10000 daN/m Consolidamento di solaio in latero-cemento di qualsiasi genere e spessore, dopo rimozione completa dell’intonaco (contabilizzato separatamente), mediante applicazione di rete di rinforzo in G. F.R.P., tipo FibreNet FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, realizzata con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) pretensionata e impregnata con resine termoindurenti di tipo eporyx- vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserite tra le fibre di ordito. Procedura applicativa: - La rete verrà fissata ai travetti in calcestruzzo del solaio tramite tasselli in acciaio inox M6x60 autofilettanti provvisti di rondella ∅30 disposti lungo i travetti a partire da 5 cm dagli appoggi con un interasse di cm 35. Verso il centro del travetto, per una lunghezza inferiore alla metà della luce netta del solaio l'interasse dei tasselli potrà essere aumentata a 50 cm. Nel caso i travetti del solaio abbiano il fondello in laterizio dovranno essere utilizzati tasselli adatti al vuoto capaci di ancorarsi ad uno spessore maggiore di 40mm M8x83 con foro sul laterizio ∅12. In ogni caso la rete GFRP dovrà posizionarsi a distanza compresa fra 10 e 15 mm dal travetto in modo da essere non in contatto con lo stesso e ricoperta da uno strato sufficiente di intonaco strtutturale; pertanto, tutti i tasselli dovranno sporgere dal travetto, qualunque sia la sua natura, di non meno di 15 mm. - I fori, di diametro 14-18 mm, per fissaggio connettori, dovranno essere eseguiti nel numero previsto da progetto, da realizzarsi in zona compatta del solaio; - Pulizia dei fori, inserimento dei connettori ed iniezione di ancorante chimico o malte strutturali a ritiro compensato; - Sovrapposizione delle fasce di rete per circa 20 cm poste in opera nella direzione dei travetti del solaial fine di garantire la continuità meccanica evitando la sovrapposizione nella mezzeria dei solai in direzione dei travetti e senza piegare la rete ad angolo vivo per evitare l’eventuale rottura delle fibre; - Montaggio degli angolari in corrispondenza degli spigoli sovrapponendoli alla rete già stesa per circa 15-20 cm; - Applicazione finale di uno strato di spessore non inferiore a 15mm di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolanica, sabbie naturali, speciali additivi, microfibre e fibre di vetro, (tipo Mape Antique Strutturale NHL);

- CONSOLIDAMENTO SOLAIO CON RETE DI RINFORZO G.F.R.P.- Tu > 20000 daN/m Consolidamento di solaio in latero-cemento di qualsiasi genere e spessore, dopo rimozione completa dell’intonaco (contabilizzato separatamente), mediante applicazione di doppia rete di rinforzo in G. F.R.P., tipo FibreNet FBMESH 33x33T96+FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, realizzata con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) pretensionata e impregnata con resine termoindurenti di tipo eporyx- vinilestere, tessitura con ordito a torcitura multipla e trama piatta inserite tra le fibre di ordito. La procedura applicativa è identica a quella sopra descritta.

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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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- CONSOLIDAMENTO PILASTRI A SEZIONE CIRCOLARE I pilastri a sezione circolare di diametro variabile lungo la stessa sezione 40...50 cm al piano terra o primo piano vanno ampliati portando la sezione a 60 cm. Dallo stato attuale deve essere rimosso l’intonaco e graffiato il calcestruzzo esistente in modo da costituire una superfice ingranante pulita e priva di polvere. Predisporre le armature previste nelle tavole STR4 e quindi avvolgere con casseri semicilindrici opportunamente distanziati i pilastri esistenti. I ferri degli ampliamenti della sezione dei pilastri saranno agganciati alle travi esistenti tramite saldatura a barre inox filettate ∅12 classe 8.8 inserite nelle travi e fissate con resina epossidica in fori ∅14 fatti preventivamente. Eseguire il getto di SCC per facilitare lo spandimento del calcestruzzo senza vibrazione o battitura, vista l’alta densità delle armature.

- AMPLIAMENTO DEI PILASTRI A SEZIONE RETTANGOLARE I pilastri a sezione rettangolare al piano terra o primo piano vengono ampliati tramite l’accostamento di una ulteriore sezione rettangolare di 20x40 cm e con il lato di 40 cm normalmente aderente al pilastro esistente. Dallo stato attuale deve essere rimosso l’intonaco e graffiato il calcestruzzo esistente in modo da costituire una superfice ingranante pulita e priva di polvere. Predisporre le armature previste nelle tavole STR4 e quindi avvolgere con casseri opportunamente distanziati i pilastri esistenti. Per il collegamento della sezione di ampliamento al pilastro esistente, predisporre spezzoni filettati ∅12 lunghi 30 cm ogni 25cmx25cm, incollati al pilastro esistente con adesivo epossidico, inseriti in fori ∅14 profondi 15 cm. Eseguire il getto di SCC per facilitare lo spandimento del calcestruzzo senza vibrazione o battitura, vista l’alta densità delle armature. I pilastri che hanno subito un ampliamento della sezione o i pilastri di nuova costruzione verranno predisposti plinti (zoppi in caso di ampliamento) di nuova costruzione come disposto nelle STR4. - COSTRUZIONE DI NUOVI PILASTRI I pilastri a sezione rettangolare al piano terra o primo piano di nuova costruzione hanno generalmente dimensioni 30x30. I nuovi pilastri saranno forniti di nuovi plinti come risulta dalle tavole STR4 o, quando possibile, a discrezione della DL saranno impiantati su fondazioni esistenti o consolidate. Predisporre le armature previste nelle tavole STR4 e quindi avvolgere, con casseri opportunamente distanziati, i pilastri esistenti. I nuovi ferri di armatura, devono essere infissi nelle travi o plinti inferiori o nelle travi superiori per non meno di 20 cm ed ancorati con ancorante chimico epossidico. In alternativa, potranno essere ancorati nelle travi e nei plinti spezzoni di barre filettate Ø12 inox classe 8.8 tramite ancorante chimico epossidico e successivamente i ferri d’armatura saranno saldati ad esse per non meno di doppia saldatura di 10 cm. Ovviamente, nel caso vengano realizzati nuovi plinti i ferri di armatura saranno in essi integrati normalmente Eseguire il getto di SCC per facilitare lo spandimento del calcestruzzo senza vibrazione o battitura, vista l’alta densità delle armature. Nota - I pilastri che hanno subito un ampliamento della sezione o i pilastri di nuova costruzione verranno predisposti plinti (zoppi in caso di ampliamento) di nuova costruzione come disposto nelle STR4

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PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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- OPERE DI RINFORZO DELLE TRAVI IN C.A CON IPE IN ACCIAIO Le Travi in cemento armato che risultano deboli e indicate in STR4 vengono rinforzate e consolidate tramite l’applicazione di sforzi dal basso verso l’alto sostenuti da strutture in acciaio realizzate con profili IPE360 o IPE400. I detti carichi vengono, così a gravare sulle travi IPE che entrano in pretensione tramite l’applicazione di forze impresse da martinetti meccanici opportunamente disposti. I martinetti poggiano direttamente sulle ali delle travi in acciaio e trasferiscono lo sforzo alle travi in c.a. attraverso l’interposizione di una lastra di acciaio 200x200x10 che viene fissata con quattro tasselli autofilettanti M8/75 alla trave c.a. Le travi in acciaio risultano essere semplicemente appoggiate ai pilastri in c.a. tramite il fissaggio di una scarpa appositamente costruita (vedi STR6) e fissata ai pilastri con quattro tasselli chimici ∅16x250 filettati. Tutti gli elementi in acciaio saranno preventivamente zincati a caldo e successivamente alla posa in opera, verniciati con vernice intumescente. I bulloni saranno provvisti di gambo lungo quanto le parti da unire e rondelle Grover. Le saldature saranno a piena penetrazione eseguite da personale qualificato. Procedura applicativa: - Applicazione in sede delle scarpe di appoggio previa limatura della sede e sua rasatura con Mapegrout. - Messa in opera dei tasselli infissi nei pilastri per il fissaggio delle scarpe che devono essere perfettamente a livello; I fori eseguiti per almeno 22 cm devono essere.Ø18, soffiati e puliti prima del riempimento con resina epossidica. - A presa dei tasselli avvenuta stringere i dadi dei tasselli ; - Preparazione della trave IPE prescritta che non deve presentare giunture o saldature di sorta, deve essere sagomata e di luce rilevata sul posto con precisione millimetrica.I fori dei bulloni sulle ali della IPE possono essere fatti in officina mentre i fori sulla scarpa devono essere fatti al momento del fissaggio della trave in acciaio. In officina deve essere impressa alla trave IPE, a caldo, prima della zincatura la controfreccia prescritta. - Posa della trave in opera, foratura e bullonatura della trave sugli appoggi; - Posa dei martinetti e degli estensimetri sulla trave in acciaio nonché fissaggio delle lastre di applicazione del carico sulle travi in c.a.; - Applicazione degli sforzi attraverso l’estensione dei martinetti meccanici fino ad ottenere le deformazioni previste nel calcolo e riportate in STR6; le deformazioni valgono quale misura delle forze applicate. - I martinetti dovranno essere allentati e l’operazione di messa in tensione dovrà essere ripetuta 24 ore dopo; - In particolare per la copertura pentagonale del lotto 3 le cinque IPE convergenti nel centro C saranno legate superiormente e inferiormente con due lastre circolari dello spessore di 1,6 cm e diametro di 65 cm, si decide di unire le ali delle IPE alle lastre tramite 8 bulloni ∅16 in acciaio inox classe 8.8, per ogni IPE. Al centro le anime delle IPE saranno unite tramite saldatura ad un tondo in acciaio ∅50. Tutte le saldature devono essere eseguite con elettrodo speciale a doppio rivestimento del tipo EN 499: E 38 2 B 12 H 10; arco stabile in tutte le posizioni con poche proiezioni e scoria facilmente asportabile. La resistenza dovrà essere maggiore di 360 Mpa. La struttura pentagonale della cupola deve essere montata fissando prima il mozzo centrale su un ponteggio che deve posizionarsi 30 mm più alto di tutti gli appoggi perimetrali, quindi saranno poggiate le travi IPE360 preventivamente sagomate a misura e infine saranno eseguite le saldature sul mozzo tondo delle anime nonchè i fori e la bullonatura delle ali.

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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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- RINFORZO DELLE MAZZETTE E DELLE PIATTABANDE DELLE FINESTRE DEL LOTTO 1 CON U160 Per Le finestre o porte-finestre del lato est dell’edificio nel lotto 1 saranno tutte rinforzate tramite una struttura saldata a piena penetrazione avvolgente le piattabande e le mazzette. Il rinforzo è costituito da un profilato ad U160, opportunamente sagomato, forato e saldato nonché zincato in officina (vedi particolare STR4, STR5). La posa in opera sarà preceduta da stonacatura e pulizia della sede nonché da un taglio del calcestruzzo profondo 55mm. La superfice così preparata, intonacata di fresco con malta tipo Mapegrout, riceverà il profilato sagomato che verrà fissato con tasselli autofilettanti M8/100.a testa svasata. Compreso l’applicazione dello strato di rasatura con malta premiscelata fine a base di calce alla muratura interessata dal lavoro e verniciatura del profilato; - NUOVA SCALA ANTINCENDIO IN ACCIAIO. La scala antincendio di nuova costruzione sarà fornita in opera in acciaio e montata su plinti con quattro tirafondo Ø16 come risulta dalla tavola STR7-L3.Tutti gli elementi utilizzati prevedono la preventiva zincatura a caldo. I bulloni saranno provvisti di gambo lungo quanto le parti da unire e rondelle Grover. Le saldature saranno a piena penetrazione eseguite da personale qualificato. I profili IPE200 utilizzati per le travi a ginocchio delle rampe saranno saldati fra loro e con i traversi IPE80 a sostegno dei pianerottoli. I pianerottoli e i gradini sono costituiti da un graticcio o griglia pressata 33x66x3 ricoperta da lamiera bugnata da non meno di 1 mm di spessore. Gradini, lamiere e traversi saranno saldati fra loro a piena penetrazione per costituire ogni rampa come corpo unico, da zincare a caldo in officina, e successivamente bullonare di testa sui pilastri costituiti anch’essi da IPE200 in cantiere. La testa e la base di ogni pilastro avranno saldate due piastre dello stesso spessore delle ali delle IPE200 (da zincare a caldo) e ognuna di queste sarà bullonata con 4M12 alle rampe. Le rampe adiacenti saranno, in opera, collegate fra loro e il pianerottolo di partenza sarà collegato alla muratura con due tasselli chimici a barra filettata M16/250 per ogni trave laterale. La scala sarà fornita di ringhiera, costruita con l’uso della griglia pressata 33x66x3 posta fra bastoni perimetrali quadrati 33x33x4 distanti fra loro non più di 120 cm e fornita in cima di corrimano tubolare non minore di ∅40, sollevato dalla griglia di 5 cm. I pilastri della scala saranno, dopo il montaggio in sede, collegati da controventi tubolari quadrati 33x33x4 bullonati con 1M12 e incrociati ad altezza superiore a 2 m. - ADEGUAMENTO SISMICO DELLA PALESTRA COPERTA. Al fine dell'adeguamento sismico dei locali adibiti a palestra coperta si propone, l'esecuzione delle seguenti operazioni da realizzare solo dall'interno della struttura, essendo l'esterno provvisto di capotto termico di recente realizzazione:

Per ciò che riguarda le murature, le intercapedini tra i due paramenti, generalmente dello spessore di 5 cm ma che può variare anche di molto, si dovranno riempire per tutta l'altezza delle murature con SCC. Nel caso l'intercapedine sia troppo stretta si userà boiacca di SCC con, eventualmente, sabbia fine. Prima del riempimento le murature dovranno essere legate con connettori, come nella tavola dei particolari STR5, per impedirne l'esplosione. Si dovrà quindi provvedere nelle parti indicate sulla pianta e in sezione, previa stonacatura all'applicazione di rete GFRP con Tu>10000 daN/m tipo FibreNet FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, realizzata con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) su tutti i muri interni da intonacare, in seguito, con Mape Antique Strutturale NHL, di spessore non inferiore a 2 cm. La rete dovrà essere fissata mediante connettori GFRP di lunghezza non inferiore a 30 cm, distanziati in altezza e larghezza di 35 cm (9Ø8 ogni m²).

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PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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Si procederà quindi con la riparazione e il ripristino del solaio, previa rimozione completa dell'intonaco sia o no ammalorato o compromesso e di ogni altra parte incoerente, mediante intervento sui travetti in calcestruzzo e/o sui vuoti dei fondelli dei laterizi, successivamente sarà da applicare una rete GFRP, tipo FibreNet FBMESH 66x66T96 con Tu>5000 daN/m, tramite tasselli in acciaio inox (9 M6/60 /m²); infine si richiede applicazione di uno strato di spessore non inferiore a 20 mm di malta premiscelata in polvere, composta da calce idraulica naturale ed Eco-Pozzolanica, sabbie naturali, speciali additivi, microfibre e fibre di vetro, (tipo Mape Antique Strutturale NHL).

- RINFORZO DELLE TRAVI EMERGENTI IN CALCESTRUZZO ALL'ESTRADOSSO Il ripristino e rinforzo dell'estradosso delle travi emergenti in calcestruzzo (luce libera 12 m), si dovrà eseguire mediante costruzione di una soletta in cls ad alta resistenza secondo le modalità sotto indicate.

Dovrà essere eseguito un taglio della guaina per una superficie pari a 60 cm in larghezza e 12 m (corrispondente alla luce libera delle travi) in lunghezza, successivamente si procederà alla rimozione della pavimentazione e del massetto o riempitivo nella misura corrispondente al taglio precedentemente effettuato. Martellinatura manuale o pneumatica o scalificatura della superficie della caldana in corrispondenza delle travi per la larghezza di 60 cm.

Dovrà essere effettuata la pulitura della superficie di applicazione, rimozione delle parti ammalorate di calcestruzzo e pulitura delle armature da eventuali tracce di ruggine, in seguito per preparare le superfici ad accogliere il nuovo getto si dovrà, previa applicazione di malta cementizia anticorrosiva tipo Mapefer dove necessario per proteggere le armature, applicare uno strato di adesivo epossidico bicomponente senza solventi, per la ripresa di getto, tipo Eporip di Mapei (1kg/m²).

Infine verrà eseguito il getto di 10 cm di calcestruzzo ad alta resistenza SCC o a discrezione D.L. cls. di classe superiore a C30/37 e ripristinato il massetto, il sottofondo, la pavimentazione e la guaina di impermeabilizzazione.

- RINFORZO DELLE TRAVI EMERGENTI IN CALCESTRUZZO ALL'INTRADOSSO E AI LATI DELLE STESSE Il ripristino e rinforzo dell'intradosso delle travi emergenti in calcestruzzo (luce libera 12 m), si dovrà eseguire mediante applicazione di lamina poltrusa di fibre di carbonio e apposizione di rete GFRP sull’intadosso e sui lati della trave come descritto nelle seguenti indicazioni e comunque secondo quanto indicato nella STR8.

Effettuata la pulitura della superficie di applicazione, intradosso e lati, al fine di rendere quest'ultima regolarmente rugosa, la rimozione delle parti ammalorate di calcestruzzo e la pulitura delle armature da eventuali tracce di ruggine verranno applicate:

- malta cementizia monocomponente anticorrosiva tipo Mapefer 1K, per la protezione delle eventuali armature scoperte.

- malta strutturale tipo Mapegrout Tissotropico a ritiro compensato, fibrorinforzata per la risarcitura, il risanamento e la parificazione delle superfici in calcestruzzo.

Sarà necessario attendere tre settimane per la lavorazione successiva che prevede la primerizzazione della superficie dell'intradosso con prodotto adatto alla lamina scelta, tipo MapeWrap Primer 1. Verrà quindi steso, con spatola piana in uno strato di cm 1-1,5 il prodotto per l'incollaggio tipo Mape Wrap 11 o 12, stucco epossidico a consistenza tissotropica per la regolarizzazione delle superfici e successive operazioni di incollaggio.

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Infine vi sarà l’applicazione di lamina pultrusa in fibre di carbonio tipo Carboplate E170 adatta ad assorbire gli sforzi di flessione e taglio; Caratteristiche della lamina: sezione resistente della lamina deve essere pari a 210 mm², resistenza a trazione 3100 N/mm², larghezza 150 mm, resistenza totale 65100 daN, modulo elastico 170 GPa.

La finitura delle travi sarà da effettuarsi mediante ricopertura con rete e angolari GFRP con Tu>10000 daN/m tipo FibreNet FBMESH 33x33T96, monolitica, a maglia quadrata, realizzate con fibre di vetro A.R. (alcalino resistente) fissata sulla superficie da intonacare con tasselli in acciaio inox (9 M6/60 /m²) e intonacata con Mape Antique Strutturale NHL, di spessore non inferiore a 2 cm. La rete suddetta sopperisce agli sforzi di taglio a cui è sottoposta la trave.

Quanto sopra descritto per l’intervento sulla palestra coperta va letto in uno con la tavola n° STR8 a cui si rimanda per completezza. - ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI, DEGLI IMPIANTI ELETTRICI, DI PRODUZIONE DI CALORE, ALLE NORME IGIENICO SANITARIE L’edificio scolastico verrà fornito dell’impianto per la prevenzione degli incendi in riferimento all’attuazione dell’articolo 1 della Legge del 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e successive modificazioni e integrazioni e del miglioramento della sicurezza di lavoratori, oltre all’adeguamento delle strutture e infrastrutture scolastiche alle norme previste nel D.M. 26 agosto 1992 per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi. Inoltre è previsto l’adeguamento degli impianti di produzione di calore alimentate a gas metano ai sensi del D.M.I. 12 aprile 1996, oltre che l’adeguamento degli impianti elettrici realizzati in conformità ai disposti di cui alla Legge n. 186 del 1.3.1968 ed un adeguamento alle norme igienico sanitarie vigenti dei servizi dell’edificio scolastico. In particolare per l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi si è provveduto a individuare la corretta posizione delle uscite di sicurezza, il numero delle vie d’uscita, la larghezza delle stesse, il giusto verso di apertura delle porte per facilitare l’evacuazione, la destinazione d’uso dei vari ambienti, la corretta posizione delle scale antincendio esterne, una delle quali di nuova costruzione, l’individuazione delle corrette distanze delle scale antincendio esterne dall’edificio e la conseguente chiusura di aperture non consentite in prossimità di quest’ultime. - SISTEMAZIONE DELL'AREA ATTREZZATA ESTERNA PER IMPIANTO SPORTIVO POLIVALENTE Si provvederà alla sistemazione dell’area attrezzata esterna al fine di ricavare un campo da gioco sportivo polivalente (basket, pallavolo, ecc). Il campo multiuso per il gioco di pallavolo e pallacanestro all'aperto sarà costruito nel modo seguente: - Rimozione della pavimentazione esistente e scavo di materie di qualsiasi natura escluso la roccia, per una profondità media di cm. 30, compreso il trasporto a rifiuto del materiale scavato e gli oneri per il conferimento a discarica; - Rullatura del terreno di sottofondo con rullo da 16 - 18 t con numero di passate da 20 a 30 e trattamento con diserbante, fornitura e posizionamento di telo in PVC antierba; - Formazione di sottofondo con massicciata di pietrisco di natura calcarea, di pezzatura 20 - 50, per uno spessore non inferiore a cm 20 - 25, compreso il livellamento della superficie con pietrischetto minuto dello spessore non inferiore a cm. 5;

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INTERVENTO INFRASTRUTTURALE DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE PER LA MESSA IN SICUREZZA (adeguamento strutturale, antincendio e adeguamento alle norme igienico sanitarie) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia A)

PROGETTO ESECUTIVO: RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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- Strato rigido di conglomerato bituminoso (bynder) dello spessore non inferiore a cm. 5, perfettamente spianato e livellato a caldo e con la pendenza dal centro verso i lati non superiore allo 0,7%; - Formazione di tappetino in malta bituminosa fine, stesa a caldo a mano; spessore finito, dopo la rullatura, non inferiore a cm. 3; - Manto terminale costituito da due primi strati di rivestimento plastico a base di resine acriliche, cariche di minerali, pigmenti ed additivi scelti, ad altissima resistenza agli agenti atmosferici ed all'usura, stesi a spatolone; e ulteriori due strati di finitura impermeabile caratterizzata da una buona elasticità e da un'ottima resistenza all'usura e agli agenti atmosferici, antisdrucciolo (anche a superficie bagnata) e pigmentata con pendenza massima dell'1%; - Segnatura regolamentare dei due campi di basket e pallacanestro, secondo le disposizioni CONI/FIP, mediante l'applicazione di resina acrilica pigmentata, la perfetta adesione tra lo strato superficiale e le linee di gioco verrà assicurata con la stessa composizione chimica di base; - perimetrazione del campo con cordoli in conglomerato cementizio vibrocompressi di sezione 12x25 cm; -fornitura e montaggio di tabellone per basket con montante in monotubo zincato a caldo, senza sporgenze che possano arrecare pericolo agli utilizzatori; - spostamento del cancello esistente per evitare l’interferenza con la pavimentazione del campo di gioco dell’impianto sportivo polivalente.