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Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale

comune di BORGOSATOLLO

Adeguamento alle norme contro l’inquinamento luminoso 17/2000-38/2004. Area ricadente sotto l’osservatorio astronomico Civica Specola Cidnea di Brescia (n°9

della regione Lombardia)

INTERVENTI RELATIVI ALLA RISOLUZIONE

DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO

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Come già specificato nel PRIC, la legge regionale 17/2000-38/2004 impone ai comuni varie norme per limitare l’inquinamento luminoso ed in particolar modo a quelli situati nelle fasce protette degli osservatori astronomici (vedi “Delibera della Giunta Regionale della Lombardia n° 2611 del 11 Dicembre 2000 – Aggiornamento dell’elenco degli osservatori astronomici in Lombardia e determinazione delle relative fasce di rispetto”).

Il Comune di Borgosatollo è interessato alla fascia di rispetto dell’osservatorio astronomici n°9 della Regione Lombardia, Civica Specola Cidnea di Brescia. Per tali comuni esiste l’obbligo di provvedere entro la fine dell’anno 2006 a sistemare tutte le situazioni d’inquinamento luminoso sia su area pubblica che su area privata.

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Con riferimento al Piano regolatore dell’illuminazione comunale sono stati rilevati diversi impianti in aree, che sotto elenchiamo e che sono soggette ad intervento. La norma dispone esplicitamente che gli impianti per essere considerati antinquinamento luminoso devono avere un’intensità luminosa massima di 0 candele per 1000 lumen a 90° ed oltre –articolo 6 comma 2- . In queste aree sono installati apparecchi illuminanti tipologia “arredo urbano” o “palloncino”. Per una loro messa a norma bisogna cambiare l’apparecchio. La loro sostituzione risolverebbe anche l’altra non conformità relativa al fatto che molti degli attuali corpi illuminanti utilizzano lampade ai vapori di mercurio che oramai da diversi anni non sono a norma. Sono state rilevate anche situazioni in cui a provocare un forte inquinamento luminoso sono fari per l’illuminazione di chiese e piazze, i quali provocano inoltre un abbagliamento debilitante nei confronti degli automobilisti. Ad esempio per illuminare il campanile della chiesa sono stati installati due proiettori puntati direttamente verso l’alto, mentre dovrebbero avere il vetro perfettamente orizzontale in modo da non diffondere la luce oltre la linea dell’orizzonte. Di seguito elenchiamo le aree in cui sono state rilevate situazioni di inquinamento luminoso

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� Ingresso del cimitero

Nel viale del cimitero è posizionato un proiettore atto ad illuminare l’ingresso dello stesso, solo che il metodo utilizzato risulta fuori norma a causa dell’inquinamento luminoso. Fari e proiettori, secondo le Leggi Regionali in questione, devono essere posizionati con il vetro perfettamente orizzontale rivolto verso il basso, eliminando così dispersioni del flusso luminoso e quindi di energia. Non essendo possibile posizionare il faro come richiesto dalla normativa, dovrà essere spento.

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� Parco in piazzale Kennedy

Qui si ripresenta la situazione precedente, con fari inclinati che irraggiano non solo la zona desiderata ma anche la volta celeste. La differenza è che in questo caso, vista la posizione dei punti luce, la soluzione potrebbe essere risolta semplicemente intervenendo sull’inclinazione dei proiettori; in caso contrario dovranno essere spenti.

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� Piazzale della chiesa, rotatoria su via via IV Novembre e via Caduti del Lavoro, incrocio tra

via Madonnina e via IV Novembre

Per illuminare il campanile della chiesa sono stati installati dei fari puntati direttamente verso l’alto il cui flusso luminoso è utilizzato solo in parte per lo scopo desiderato; la maggior parte della luce viene dispersa verso il cielo con un conseguente ed elevato inquinamento luminoso. I fari dovranno essere spenti.

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� Parcheggio in via Brodolini, parco Pertini, via Moro, parcheggio in via IV Novembre

Nei siti sopra citati, esiste la stessa situazione di inquinamento luminoso: sono installati corpi illuminanti a “palloncino” con globo esterno costituito da materiale trasparente. La conformazione dei punti luce non limita la dispersione del flusso luminoso, che è quindi libero di espandersi in ogni direzione creando così una “nube luminosa” visibile anche a distanze elevate che è oltretutto di disturbo agli osservatori astronomici.