Internazionale 882

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AttuAlità12 Le veritàdei palestinesiThe GuardianeuropA16 Il Cremlinoè impotentecontro i terroristiEžednevnij ŽurnalAfricAe medio orieNte18 Gli oppositoridi Ben Ali sonoancora in carcereLibérationAmeriche20 Torna la violenzadei paramilitaricolombianiPágina 12AsiA e pAcifico22 Tra Pechinoe Washington èl’ora del dialogoAsia Timesvisti dAgli Altri24 La soap operadi BerlusconiThe New York TimesiN copertiNA32 Come salvarel’EuropaThe New York TimesMagazinecubA40 La nuovarivoluzionecubanaThe ChristianScience Monitorsocietà44 L’illusionedel controlloFinancial Timesegitto47 I coptinon sonodegli infedeliDie Zeitportfolio50 Sessoin venditaLe foto di LucaCatalano GonzagaritrAtti56 Azzam AlwashNatura irachenaDer SpiegelviAggi60 Vacanzedi lussoThe New York TimesgrAphicJourNAlism66 Cartolineda New YorkNathan HuangmusicA69 Il ribelledell’afrobeatJohn Footper Internazionalepop82 Assangea Gotham CitySlavoj Žižek87 Europeocon il trattinoArnon Grunberg

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28 gennaio/3 febbraio 2011 Numero 882 Anno 18

SommarioLa settimana12 Le veritAttuAlit

Per tenere alto il morale dellopinione pubblica bisogna mentireslAvoJ iek, pAgiNA

IndiferenzaLindiferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. la fatalit; ci su cui non si pu contare; ci che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; la materia bruta che si ribella allintelligenza e la strozza. Ci che succede, il male che si abbatte su tutti, il possibile bene che un atto eroico (di valore universale) pu generare, non tanto dovuto alliniziativa dei pochi che operano, quanto allindiferenza, allassenteismo dei molti. Ci che avviene, non avviene tanto perch alcuni vogliono che avvenga, quanto perch la massa degli uomini abdica alla sua volont, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potr tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta far abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potr rovesciare. La fatalit che sembra dominare la storia non altro appunto che apparenza illusoria di questa indiferenza, di questo assenteismo. Dei fatti maturano nellombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perch non se ne preoccupa. Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917 Giovanni De Mauro [email protected] DOVAL

dei palestinesi The Guardian

44 Lillusionedel controllo Financial Times

societ

88 Dieci regole

scieNZA e tecNologiA

16 Il Cremlino impotente contro i terroristi Eednevnij urnalAfricA e medio orieNte

europA

47 I copti

egitto

90

per sopravvivere alle email 99 per cent Il diario della TerraecoNomiA e lAvoro

non sono degli infedeli Die Zeit

92 Gli operai

18 Gli oppositori

50 Sesso

portfolio

di Ben Ali sono ancora in carcere Libration

in vendita Le foto di Luca Catalano Gonzaga

dello Zambia si ribellano alla Cina Financial Times

20 Torna la violenzadei paramilitari colombiani Pgina 12

Americhe

56 Azzam AlwashNatura irachena Der Spiegel

ritrAtti

cultura70 Cinema, libri, musica, video, arte

22 Tra Pechino

AsiA e pAcifico

60 Vacanzedi lusso The New York TimesgrAphic JourNAlism

viAggi

Le opinioni21 28 31 72 74 76 78 87 89 93 Yoani Snchez Amira Hass Leo Hickman Gofredo Foi Giuliano Milani Pier Andrea Canei Christian Caujolle Tullio De Mauro Anahad OConnor Tito Boeri

e Washington lora del dialogo Asia Times

66 Cartoline

24 La soap opera

visti dAgli Altri

da New York Nathan Huang

di Berlusconi The New York Times

69 Il ribelledellafrobeat John Foot per Internazionale

musicA

32 Come salvare

iN copertiNA

le rubriche11 96 97 98 Editoriali Strisce Loroscopo Lultima

lEuropa The New York Times Magazine

82 Assange 87a Gotham City Slavoj iek Europeo con il trattino Arnon Grunberg

pop

40 La nuovarivoluzione cubana The Christian Science Monitor

cubA

le principali fonti di questo numeroThe Christian Science Monitor un quotidiano statunitense fondato a Boston nel 1908. Larticolo a pagina 40 uscito il 29 novembre del 2010 con il titolo Cuba rising? Financial Times uno dei quotidiani inanziari pi importanti del mondo. Ha sede a Londra. Larticolo a pagina 44 uscito il 19 novembre 2010 con il titolo Modern parenting. The Guardian un quotidiano britannico progressista. Larticolo a pagina 12 uscito il 23 gennaio 2011 con il titolo Secret papers reveal slow death of Middle East peace process. The New York Times Magazine il magazine della domenica del New York Times. Il primo numero risale al 1896. Larticolo a pagina 32 uscito il 12 gennaio 2011 con il titolo Can Europe be saved? Die Zeit un settimanale tedesco di centrosinistra. Fondato nel 1946, si occupa di politica, economia, cultura e societ. Larticolo a pagina 47 uscito il 13 gennaio 2011 con il titolo Wir sind keine Unglubigen. Internazionale pubblica in esclusiva per lItalia gli articoli dellEconomist.

Internazionale 882 | 28 gennaio 2011

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internazionale.it/sommario

Immagini Prove di rivoluzioneIl Cairo, Egitto 25 gennaio 2011Manifestanti nel centro del Cairo chiedono le dimissioni del presidente Hosni Mubarak, al potere dal 1981 . Le proteste sono state organizzate dal gruppo di opposizione Movimento 6 aprile attraverso il passaparola e i social network. Le autorit egiziane hanno reagito vietando ogni nuova manifestazione e oscurando i siti di Facebook e Twitter. Foto di Mohammed Abed (Afp/Getty Images)

Immagini Parola di presidenteWashington, Stati Uniti 25 gennaio 2011

Questo il momento Sputnik della nostra generazione. Nel discorso sullo stato dellunione, il messaggio annuale con cui i presidenti statunitensi informano il congresso sullo stato della nazione e sui loro progetti per il futuro, Barack Obama ha evocato la corsa allo spazio degli anni cinquanta e sessanta per sottolineare la necessit di puntare sullinnovazione. Investiremo nella ricerca medica, nelle nuove tecnologie e nellenergia pulita, ha detto. Foto di Jim Young (Reuters/Contrasto)

Immagini Preghiera collettivaTongi, Bangladesh 21 gennaio 2011

Fedeli in preghiera al Biswa ijtema, un raduno organizzato ogni anno a Tongi dal movimento islamico Tablighi jamaat. Il Biswa ijtema levento che raccoglie pi musulmani dopo lhajj, il pellegrinaggio alla Mecca. Questanno hanno partecipato 2,5 milioni di persone e le autorit locali hanno deciso di prolungare la durata dellevento. Foto di Munir Uz Zaman (Afp/Getty Images)

[email protected] discussione del venerd Oggi ho avuto lennesima discussione con un mio amico sulla vostra posizione politica: possibile che una persona di destra possa rispecchiarsi nelle opinioni che i vostri articoli esprimono? Le tradizionali destra e sinistra vengono meno davanti alla vostra proposta di giornalismo? La rivista potrebbe essere deinita come super partes, avvicinando a s anche lettori appartenenti a una destra moderata/progressista? Credo che Internazionale difonda i valori di una sinistra democratica e liberale (attraverso le posizioni storicamente di sinistra nei confronti dellaborto, del conlitto israeliano-palestinese, della chiesa, eccetera), mentre il mio amico ritiene che rispecchi anche i princpi della destra liberale, stufa del comportamento del presidente del consiglio e della politica da Grande fratello. da mesi ormai che discutiamo ogni venerd, quando ci incontriamo in biblioteca entrambi con in mano Internazionale. Un universitario di sinistra e un universitario di destra

Incanalare le energie Ho letto con dispiacere la risposta di Fabio a Federico (21 gennaio), perch trovo assurdo questo continuo dare addosso allaltro. I miei genitori hanno fatto la terza elementare e una vita da operai. Come dice Fabio non avevano i mezzi economici n culturali per mandarmi avanti eppure io mi sono laureata e oggi, a 37 anni, sto prendendo una seconda laurea. Non avevo, per citare sempre Fabio, il culo al caldo. Per questo non mi ritengo n pi n meno brava di altri. Lautocommiserazione relativa. Credo che dovremmo imparare a uscire dal nostro egocentrismo e capire meglio chi ci sta di fronte. Forse impareremo a incanalare in un modo migliore le nostre energie e il nostro sdegno. Mirta Meneghin

Sul monte Titano Sulle vostre pagine San Marino sembra non esistere. Sono ben conscio della dimensione del nostro paese, ma sono convinto che alcune vicende possano essere di interesse internazionale. Per esempio la vicenda Barclays, che vede coinvolta proprio una banca di San Marino contro il colosso inglese. Sarebbe un sogno poter vedere un giorno sulle vostre pagine anche un occhiello sul monte Titano. Stiven Muccioli

Caro economista

Il regalo a mia moglie

Correzioni Nellarticolo La veranda sulloceano (21 gennaio) lisola di Taprobane emerge dalle acque delloceano Indiano.

PER CONTATTARE LA REDAZIONE

Umorismo ultrapiatto Siamo abbonati, lettori assidui, amici, leggiamo il giornale dalla prima allultima pagina, ma la vignetta su Steve Jobs (21 gennaio) veramente inutile! Elisabetta Alessandrini

Telefono 06 441 7301 Fax 06 4425 2718 Posta viale Regina Margherita 294, 00198 Roma Email [email protected] Web internazionale.itINTERNAZIONALE SU

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Cara Milana

Un padre singleCara Milana, sono un padre single. Le donne dicono che sono una persona eccezionale, ma non riesco a trovare una partner. Com possibile? Credo che agli occhi delle donne la tua attenzione verso il bambino sia solo un punto in pi. Forse inconsciamente sei tu a temere che una donna si allontani perch sei un padre premuroso e questa paura si rilette nel tuo comportamento. Una mia amica divorziata con due bambini si rivolta a internet e in poco tempo ha trovato trenta simpatici uomini pi o meno nella stessa situazione: pronti a tutto, dal lirt al matrimonio. Questa sua esperienza mi ha insegnato che il mondo pieno di persone che potremmo amare, ma che per qualche motivo non osserviamo bene. Il vuoto di alcune fasi della vita una specie di miopia emotiva. Spesso non ci accorgiamo neanche della persona giusta per noi: perch non somiglia al partner dei nostri sogni o non ha un lavoro attraente o non dice quello che ci aspettavamo dicesse. Quello di cui abbiamo bisogno a portata di mano. Unaltra mia amica ha trovato il compagno solo quando ha smesso di dare la colpa agli uomini cattivi. Quando ha capito che chiedeva troppo, comparso il suo futuro marito. Quindi dimentica la storia che spaventi le donne: apri gli occhi e guardati intorno. Vedrai una persona a cui non dispiacer che tu sia un padre premuroso, ma ti aiuter a crescere tuo iglio. it Milana Runjic risponde alle domande dei lettori allindirizzo [email protected]

Il mio anniversario di matrimonio si avvicina rapidamente. Cosa regalo a mia moglie per dimostrarle che lamo? Hayield, Whitstable Dipende da quanto la ami. Se pensi che voglia saperlo, dai un segnale chiaro del tuo amore. Se invece la iamma dellamore si aievolita, ripiega su soluzioni pi ordinarie, come iori e cioccolatini: sempre apprezzati e non troppo costosi. Cos tua moglie non riuscir a capire se poco amata o se, invece, sei solo poco ispirato. La soluzione pi semplice comprarle qualcosa di costoso, per dimostrarle che ti aspetti molti altri anni di felicit coniugale. Un marito poco innamorato non darebbe mai un segnale del genere. Non tutti i segnali, per, hanno lo stesso signiicato. Acquistare della biancheria intima os non come regalarle delle azioni della General Electric, anche se il prezzo lo stesso. La tua scelta inale dovrebbe essere, quindi, comprare qualcosa che nessuno potrebbe regalarle senza conoscere nel profondo i suoi sogni e i suoi desideri. Un quadro del suo posto preferito, o qualcosa che le ricordi la sua giovent selvaggia, un regalo che solo tu puoi farle. E dice che ti sei ricordato dellanniversario, sei coinvolto nel matrimonio e conosci tua moglie. Tim Harford risponde alle domande dei lettori del Financial Times.

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EditorialiVi sono pi cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella vostra ilosoia William Shakespeare, Amleto Direttore Giovanni De Mauro Vicedirettori Elena Boille, Chiara Nielsen, Alberto Notarbartolo, Jacopo Zanchini Comitato di direzione Giovanna Chioini (copy editor), Stefania Mascetti (Internazionale.it), Martina Recchiuti (Internazionale.it), Pierfrancesco Romano (copy editor) In redazione Carlo Ciurlo (viaggi), Camilla Desideri (America Latina), Simon Dunaway (attualit), Mlissa Jollivet (photo editor), Alessandro Lubello (economia), Alessio Marchionna (Italieni), Maysa Moroni, Andrea Pipino (Europa), Claudio Rossi Marcelli (Internazionale.it), Francesca Sibani (Africa e Medio Oriente), Junko Terao (Asia e Paciico), Piero Zardo (cultura), Giulia Zoli (Stati Uniti) Impaginazione Pasquale Cavorsi, Valeria Quadri Segreteria Teresa Censini, Luisa Cifolilli Correzione di bozze Sara Esposito Traduzioni I traduttori sono indicati dalla sigla alla ine degli articoli. Marina Astrologo, Sara Bani, Giuseppina Cavallo, Diana Corsini, Stefano Costa, Stefania De Franco, Andrea De Ritis, Enrico Del Sero, Andrea Ferrario, Nazzareno Mataldi, Giovanna Miranda, Giusy Muzzopappa, Floriana Pagano, Andrea Sparacino, Ivana Telebak, Bruna Tortorella, Nicola Vincenzoni, Anna Zuliani Disegni Anna Keen. I ritratti dei columnist sono di Scott Menchin Progetto graico Mark Porter Hanno collaborato Gian Paolo Accardo, Luca Bacchini, Francesco Boille, Annalisa Camilli, Catherine Cornet, Gabriele Crescente, Marzia De Giuli,Sergio Fant, Antonio Frate, Francesca Gnetti, Anita Joshi, Jamila Mascat, Odaira Namihei, Lore Popper, Fabio Pusterla, Marta Russo, Andreana Saint Amour, Laura Tonon, Pierre Vanrie, Guido Vitiello, Abdelkader Zemouri Editore Internazionale srl Consiglio di amministrazione Brunetto Tini (presidente), Giuseppe Cornetto Bourlot (vicepresidente), Emanuele Bevilacqua (amministratore delegato), Alessandro Spaventa (amministratore delegato), Antonio Abete, Giovanni De Mauro, Giovanni Lo Storto Sede legale via Prenestina 685, 00155 Roma Produzione e difusione Francisco Vilalta Amministrazione Tommasa Palumbo, Arianna Castelli Concessionaria esclusiva per la pubblicit Agenzia del marketing editoriale Tel. 06 809 1271, 06 80660287 [email protected] Subconcessionaria Download Pubblicit S.r.l. Stampa Elcograf Industria Graica, via Nazionale 14, Beverate di Brivio (Lc) Distribuzione Press Di, Segrate (Mi) Copyright Tutto il materiale scritto dalla redazione disponibile sotto la licenza Creative Common Attribuzione-Non commercialeCondividi allo stesso modo 3.0. Signiica che pu essere riprodotto a patto di citare Internazionale, di non usarlo per ini commerciali e di condividerlo con la stessa licenza. Per questioni di diritti non possiamo applicare questa licenza agli articoli che compriamo dai giornali stranieri. Info: [email protected]

Se esplode anche lEgittoSimon Tisdall, The Guardian, Gran BretagnaLEgitto non la Tunisia. molto pi grande: 80 milioni di abitanti contro 10. Geograicamente, politicamente e strategicamente a un livello diverso: il leader naturale del mondo arabo ed il paese pi popoloso. Ma molte delle richieste della piazza sono le stesse. E se lEgitto esplode anche lesplosione sar molto pi grande. I cortei oceanici sono diversi da quelli del passato, e ricordano appunto la Tunisia e le proteste iraniane del 2009. I Fratelli musulmani limportante partito di opposizione messo al bando, usato da tempo come utile spauracchio islamista e manipolato per rafforzare il sostegno occidentale al regime laico non hanno voluto partecipare alle proteste. Una nuova coalizione di studenti, giovani disoccupati, operai, intellettuali, donne e tifosi di calcio connessi tra loro grazie a Twitter e Facebook ha organizzato una serie di manifestazioni in molte citt egiziane. La polizia non ha retto lurto e ha reagito in modo violento. Mubarak, lArabia Saudita ti aspetta, cantavano i dimostranti riferendosi alla fuga del dittatore tunisino Zine al Abidine Ben Ali. Ma lEgitto non la Tunisia. Il Cairo pu contare su uno stato di polizia molto pi eiciente. Il leader del paese forte e molto furbo. Llite militare al potere ha un debito con gli Stati Uniti che ammonta a due miliardi di dollari allanno, e Washington non ama le rivoluzioni. Mubarak, 82 anni, ha passato gli ultimi trenta al potere. E lavora per se stesso e per gli Stati Uniti. Vuole morire da presidente e passare il testimone al iglio. Non c ancora una rivoluzione in Egitto. Ma, se Mubarak cadesse, le conseguenze sarebbero incalcolabili: per Israele e il processo di pace, per il potere crescente dellIran, per linluenza statunitense in Medio Oriente e per la diffusione dellislam militante. E ovviamente per 80 milioni di egiziani. La nostra valutazione che il governo egiziano stabile e sta cercando il modo di rispondere alle legittime necessit e agli interessi del popolo egiziano, ha detto la segretaria di stato Hillary Clinton. Le sue parole mostrano quanto gli Stati Uniti siano preoccupati per lEgitto. u as

Obama, il presidente candidatoDoyle McManus, Los Angeles Times, Stati UnitiSe i presidenti degli Stati Uniti realizzassero tutto ci che dicono nei discorsi sullo stato dellunione lAmerica sarebbe molto diversa. Ma tra i vari discorsi pronunciati da questo presidente di fronte al congresso c una certa coerenza. Diciamo anzi che ha fatto pi o meno lo stesso discorso per tre anni di seguito. Anche se man mano che crescevano le sue diicolt politiche stato costretto a ridimensionare le sue ambizioni. Nel 2009 Obama aveva promesso che il suo pacchetto di stimolo di 787 miliardi di dollari avrebbe fatto riprendere leconomia statunitense, e aveva chiesto ai parlamentari di approvare la riforma sanitaria per poi passare ai provvedimenti su energia e scuola. Nel 2010 ha ripetuto praticamente le stesse cose e laltra sera ha detto che inalmente il pacchetto di stimolo alleconomia stava funzionando. Si poi impegnato a difendere la sua riforma sanitaria dai repubblicani e ha promesso che afronter le due questioni che considera decisive per il futuro economico degli Stati Uniti: lenergia e listruzione. Quindi gli obiettivi politici del presidente sono gli stessi. Certo, ora che i democratici non hanno pi la maggioranza alla camera, non deve stupire lappello bipartisan di Obama. Ma al di l di questo, c un tema che divide i due partiti. un punto su cui Obama vuole spingere nei prossimi mesi, quando chieder i voti anche ai repubblicani sui suoi tagli alla spesa pubblica. Il presidente ha criticato lidea dei repubblicani di tagliare ferocemente le spese del governo federale: Ridurre il deicit rimangiandosi gli investimenti che abbiamo deciso di fare nellinnovazione e nellistruzione come alleggerire un aereo sovraccarico smontandogli il motore. I discorsi sullo stato dellunione raramente sono memorabili, e questo non ha fatto eccezione. In ogni caso, stato pensato come parte di una campagna. Un progetto che ha preso forma il mese scorso, quando il congresso, dopo le elezioni di met mandato, ha inaspettatamente raggiunto un compromesso sulle tasse. Poi ha preso slancio con lispirato discorso di Tucson, e ora prosegue con Obama che sida i repubblicani a trovare alternative concrete alle sue proposte. Sarebbe davvero memorabile se questa campagna, che durer tutta la primavera, riuscisse a trasformare nel candidato favorito un presidente gi condannato a non essere rieletto. u maInternazionale 882 | 28 gennaio 2011

Registrazione tribunale di Roma n. 433 del 4 ottobre 1993 Direttore responsabile Giovanni De Mauro Chiuso in redazione alle 20 di mercoled 26 gennaio 2011PER ABBONARSI E PER INFORMAZIONI SUL PROPRIO ABBONAMENTO

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Attualit

Le verit dei palestinesiSeumas Milne e Ian Black, The Guardian, Gran Bretagna I Palestine papers pubblicati da Al Jazeera e dal Guardian sono destinati a cambiare per sempre il processo di pace in Medio Orientea pi grande fuga di documenti riservati nella storia del conlitto in Medio Oriente ha rivelato che i negoziatori palestinesi hanno accettato in segreto lannessione da parte di Israele di tutti gli insediamenti costruiti illegalmente a Gerusalemme Est, tranne uno. Questa concessione senza precedenti solo una delle tante destinate a causare sconcerto tra i palestinesi e, pi in generale, nel mondo arabo. Al Jazeera entrata in possesso di migliaia di documenti segreti palestinesi, che coprono pi di dieci anni di negoziati con Israele e con gli Stati Uniti, e li ha condivisi in esclusiva con il Guardian. Queste carte ofrono un punto di vista straordinario sulla progressiva disintegrazione di un processo di pace ventennale, che molti ritengono ormai morto e sepolto. Le rivelazioni toccano varie questioni: la portata delle concessioni fatte in segreto dai negoziatori palestinesi sul delicatissimo nodo del diritto al ritorno dei profughi; il trasferimento di alcuni cittadini arabi nel nuovo stato palestinese richiesto in segreto dai leader israeliani; la stretta collaborazione tra le forze di sicurezza israeliane e lAutorit Palestinese; il ruolo centrale dei servizi di intelligence britannici nel mettere a punto un piano segreto per sconiggere Hamas nei Territori occupati; il fatto che i leader dellAutorit Nazionale Palestinese (Anp) erano stati avvisati in segreto dellinvasione israeliana di Gaza a cavallo tra il 2008 e il 2009.

L

Oltre allannessione di tutti gli insediamenti di Gerusalemme Est, tranne quello di Har Homa, i documenti palestinesi svelano che i leader dellOrganizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) hanno segretamente suggerito lo scambio tra il quartiere arabo di Sheikh Jarrah, nelliniammata Gerusalemme Est, e altre terre. E ancora pi discutibile la proposta, avanzata dagli stessi leader dellOlp, di istituire una commissione congiunta per il controllo dei luoghi sacri della Spianata delle moschee (il Monte del tempio per gli israeliani) nella citt vecchia di Gerusalemme. Fu proprio questo il nodo cruciale che determin il fallimento dei negoziati di Camp David nel 2000. Queste proposte risalgono a un periodo compreso tra il 2008 e il 2009, dopo la conferenza di Annapolis del 2007, promossa dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Secondo le dichiarazioni conidenziali di uno dei pi importanti negoziatori palestinesi, Saeb Erekat, si trattava di dare a Israele la pi grande Yerushalayim (il nome ebraico di Gerusalemme) della storia per risolvere il pi complicato conlitto del mondo. I leader israeliani, sostenuti dal governo statunitense, considerarono loferta inadeguata.

Contenuti aidabiliGli sforzi dellamministrazione Obama per riaprire il dialogo sono falliti a causa del riiuto israeliano di estendere la moratoria sulla costruzione di nuovi insediamenti. Le prospettive sono ora incerte, segnate dalla convinzione sempre pi forte che una soluzione al conlitto sempre pi lontana, e dai timori di una nuova guerra. Gran parte dei 1.600 documenti che compongono i Palestine papers sono stati redatti da funzionari dellAnp e da avvocati al servizio dellunit di supporto ai negoziati dellOlp inanziata dalla Gran Bretagna. I documenti comprendono i verbali degli incontri privati e il loro contenuto stato confermato da persone che erano coinvolte nei negoziati, da fonti di intelligence e diplomatiche. Per questo, i resoconti dei funzionari israeliani potrebbero mostrare delle discrepanze rispetto a quelli palestinesi. Nel 2008 i leader palestinesi concessero a Israele lannessione degli insediamenti di Gerusalemme Est, compreso quello di Gilo. Questa colonia ha fatto molto discutere negli ultimi tempi dopo che Israele ha dato il via libera alla costruzione di 1.400 nuove

UrIEL SINAI (GETTy IMAGES)

Studentesse palestinesi a Gerusalemme, il 24 gennaio 2011

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abitazioni. Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti costruiti sui Territori occupati da Israele durante la guerra del 1967 sono illegali, ma quelli di Gerusalemme sono spesso descritti e considerati da Israele come quartieri della municipalit. I governi israeliani hanno sempre cercato di ottenere lannessione degli insediamenti pi grandi in un eventuale accordo di pace, e nel 2000 a Camp David ci erano quasi riusciti. Nel 2008 Erekat fece notare ai leader israeliani che era la prima volta nella storia israelo-palestinese in cui veniva fatta una proposta del genere. Loferta, per, fu respinta perch non includeva un vasto insediamento vicino alla citt di Maaleh Adumim n Har Homa n molti altri in Cisgiordania, compreso quello di Ariel. Questa proposta non ci piace, perch non corrisponde alle nostre richieste, rispose ai palestinesi lallora ministra degli esteri Tzipi Livni. Immagino che non sia stato facile per voi arrivarci, lo apprezzo comunque molto. I Palestine papers, che coprono un periodo di tempo che va dal 1999 al 2010, restituiscono nel complesso unimpressione di debolezza e disperazione crescente tra i leader dellAnp, preoccupati che lincapacit di raggiungere un accordo facesse vacillare la loro credibilit nei confronti dei rivali di Hamas. Daltro canto, i documenti rivelano la grande iducia in s dei negoziatori israeliani e latteggiamento spesso troppo frettoloso con cui i politici statunitensi hanno liquidato i rappresentanti palestinesi. Dopo la pubblicazione dei Palestine papers, Erekat ha dichiarato che i verbali degli incontri sono solo un mucchio di bugie e mezze verit. Secondo il capo dei negoziatori palestinesi Abu Ala molte parti dei documenti sono state inventate per gettare discredito sulla leadership palestinese. Tuttavia, lex incaricata palestinese per i negoziati Diana Buttu ha chiesto le dimissioni di Erekat in seguito alle rivelazioni: Saeb deve fare un passo indietro, altrimenti sar evidente quanto distanti e poco rappresentativi siano i negoziatori. I funzionari palestinesi e israeliani si difendono sottolineando che ogni presa di posizione durante i negoziati deve sottostare al principio del niente deciso inch non si daccordo su tutto e che nessuna concessione pu essere ritenuta valida in assenza di un accordo globale. u gim

Da sapere

Givat ZeevJenin Tulkarem Qalqilya Nablus Ariel

Neve Yacov Har Adar Ramat Allon Ramat Shlomo Pisgat Zeev

CisgiordaniaRamallah Gerusalemme Gerico

Ramat Eshkol French Hill Citt vecchia Maaleh Adumim

Betlemme Hebron Mar Morto

Gerusalemme Ovest ISRAELEGilo Har Gilo Har HomaTHE GuARDIAN

19 km

Gerusalemme Est

Insediamenti israeliani Basi militari israeliane Centri abitati palestinesi Muro in Cisgiordania Finito o in costruzione Percorso progettato 1,5 km

BetlemmeBeitar Illit

u I Palestine papers sono circa 1.600 rapporti conidenziali di centinaia di incontri tra i negoziatori palestinesi, israeliani e statunitensi. Contengono anche email e proposte segrete. Il documento pi vecchio risale al settembre del 1999, il pi recente al 2010. I Palestine papers sono stati pubblicati dal 23 al 26 gennaio da Al Jazeera e dal quotidiano The Guardian, provocando dure reazioni da parte dellAutorit Nazionale Palestinese (Anp) e da una parte della stampa araba che ha criticato la decisione dellemittente del Qatar. Il 24 gennaio alcuni manifestanti hanno attaccato la sede di Al Jazeera a Ramallah. u Secondo i documenti, nel giugno del 2008 i negoziatori palestinesi proposero a Israele di annettere tutti gli insediamenti illegali costruiti a Gerusalemme Est (French Hill, Pisgat Zeev, Neve Yaakov, Ramat Shlomo, Gilo), tranne Har Homa.

Loferta fu riiutata dalla ministra degli esteri israeliana Tzipi Livni perch non includeva Har Homa e alcuni grandi insediamenti in Cisgiordania. I palestinesi, infatti, non vollero trattare sullannessione delle colonie di Maaleh Adumim, Ariel, Givat Zeev ed Ephrat perch Israele stava costruendo una cintura di insediamenti intorno a Gerusalemme. u Sulla delicata questione dei siti religiosi nella citt vecchia di Gerusalemme, i documenti rivelano che nellottobre del 2009 il negoziatore palestinese Saeb Erekat annunci agli statunitensi di essere pronto a prendere in considerazione modi creativi per risolvere il problema del controllo della Spianata delle moschee (il Monte del tempio per gli israeliani). u Sulla questione dei rifugiati, i negoziatori palestinesi accettarono la proposta di Ehud Olmert di far rientrare nello stato

ebraico solo diecimila rifugiati palestinesi con le loro famiglie, scaglionati nellarco di dieci anni. I palestinesi della diaspora sono almeno cinque milioni. I leader dellOrganizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) accettarono anche che Israele potesse deinirsi uno stato ebraico, una concessione in contrasto con la posizione pubblica dellorganizzazione. u Dai documenti emerge che nel 2004 i servizi segreti britannici aiutarono lAutorit Nazionale Palestinese a ideare un piano per sconiggere Hamas e altri gruppi armati in Cisgiordania. La strategia prevedeva lincarcerazione di leader e attivisti politici, la chiusura delle radio, la sostituzione degli imam nelle moschee, ed stata in gran parte messa in atto dalle forze di sicurezza dellAnp, che sono sempre pi criticati per i metodi autoritari e gli abusi dei diritti umani.

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AttualitLinsediamento di Har Homa

Lopinione

Un partner per il dialogoAluf Benn, Haaretz, Israele

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Palestine papers ofrono uno sguardo nuovo sul modo in cui sono stati condotti i negoziati israelo-palestinesi. Questi documenti mostrano che, contrariamente allopinione difusa tra gli israeliani di non avere una controparte con cui discutere, i palestinesi stavano negoziando seriamente sui conini del loro futuro stato: hanno prodotto una mappa dettagliata dei territori che erano disposti a scambiare in Cisgiordania e unaltra con i quartieri di Gerusalemme est che erano disposti a cedere. Tuttavia, i Palestine papers mostrano anche perch non stato raggiunto nessun accordo e perch improbabile che succeda in futuro: ci sono forti divergenze sul destino dei grandi insediamenti israeliani. nel corso degli anni i leader di Tel Aviv hanno pi volte ribadito che Maaleh Adumim, Gush etzion, Ariel e la zona intorno a Gerusalemme diventeranno parte del territorio di Israele. e la destra e la sinistra israeliane continuano a discutere del destino di un centinaio di insediamenti che si trovano oltre il muro di separazione con la Cisgiordania. le proposte di olmert e dellex ministra degli esteri Tzipi livni non erano minimamente accettabili per i palestinesi. Probabilmente il primo ministro israeliano Benjamin netanyahu si sta godendo limbarazzo causato ai suoi due avversari, livni e Abu Mazen. Ma quando loltraggio iniziale comincer a svanire, i palestinesi potranno usare i documenti ottenuti da Al Jazeera per raforzare le loro critiche a Israele. Guardate, diranno, abbiamo preparato una mappa e accettato di rinunciare al diritto al ritorno, ma non abbiamo ottenuto niente in cambio. u sdfInternazionale 882 | 28 gennaio 2011

AlessIo RoMenzI

Come si comportano i protagonistiRami Khouri, The Daily Star, LibanoDi fronte alle richieste impossibili di Tel Aviv, i palestinesi hanno scelto una linea ragionevole. Ma fanno troppe concessioni e rischiano di tradire i loro princpiPalestine papers chiariscono molti aspetti chiave dei lunghi negoziati israelo-palestinesi. leggere lintero archivio formato da oltre 1.600 documenti fornisce unutile panoramica e vari elementi di giudizio sui tre principali attori del processo: lAutorit nazionale Palestinese, il governo israeliano e i funzionari statunitensi. I documenti fanno luce sulle posizioni assunte dalle parti, sulle loro oferte, le concessioni fatte, le proposte respinte e i princpi che le guidavano, insieme alle posizioni dei mediatori statunitensi su questioni chiave, che possono essere riassunte in questi termini: terra, conini, sicurezza, insediamenti, acqua, Gerusalemme e profughi. I Palestine papers mettono in evidenza che gli israeliani sono ossessionati da tre dimensioni del loro stato e del loro popolo, che si traducono in richieste probabilmente impossibili da esaudire. Queste sono: 1) lafermazione dellidentit ebraica dello stato israeliano, con implicazioni negative per i palestinesi che vivono in Israele e per i milioni di profughi; 2) la richiesta di una sicurezza assoluta, a priori ed eterna, per gli ebrei di Israele e per chi vive negli insediamenti sotto la giurisdizione del futuro stato palestinese; 3) il riiuto intransigente di riconoscere ogni responsabilit verso i profughi che hanno abbandonato la Palestina nel 1947-1948. Israele riconosce le aspirazioni e i sogni palestinesi, ma non i diritti. disposto a riconoscere le soferenze dei profughi e il diritto allautodeterminazione dei palestinesi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza, ma non il loro diritto a tornare nelle loro case. I palestinesi respingono queste richieste israeliane. Per, non avendo il po-

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Israele riconosce le aspirazioni e i sogni dei palestinesi, ma non i loro diritti

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tere per ammorbidirle, scelgono una linea negoziale ragionevole: 1) i conini del 1967 sono il punto di partenza per i colloqui; 2) gli scambi territoriali con Israele devono avvenire con un rapporto di uno a uno; 3) le colonie israeliane sono illegali; 4) i profughi hanno diritto al ritorno. Tuttavia fanno continuamente concessioni che sembrano diluire o addirittura negare questi princpi, come accordare il controllo israeliano sulle parti di Gerusalemme che in precedenza erano arabe. Alcune dichiarazioni dei negoziatori palestinesi sono gi state interpretate come un grave tradimento del diritto dei profughi al ritorno, agli indennizzi e ad altri modi di mettere ine alla loro condizione di rifugiati. Il problema principale lambiguit ricorrente, che d limpressione che il diritto al ritorno dei profughi palestinesi sia una carta da giocare per contrattare su altri punti, o che ai profughi non sar consentito esprimere il loro giudizio attraverso un referendum. La leadership palestinese dovrebbe subito chiarire pubblicamente il contenuto delle conversazioni private con i funzionari israeliani e statunitensi.

Il processo di pace inalmente sepoltoKarma Nabulsi, The Guardian, Gran BretagnaI negoziati in Medio Oriente non hanno mai raggiunto nessun risultato perch le lite palestinesi non hanno la legittimazione popolare n una strategia coerentestri diritti fondamentali, sostenendo allo stesso tempo di meritare la nostra iducia. Lidea che agissero in buona fede stata completamente distrutta dalla pubblicazione dei Palestine papers. I documenti fanno luce anche sulla prevaricazione antidemocratica, autoritaria e coloniale esercitata sui palestinesi dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dagli altri governi occidentali attraverso gli alti funzionari dellAutorit Nazionale Palestinese. Lo strapotere statunitense evidente in ogni singolo documento. Da queste carte risulta anche il totale fallimento della politica mediorientale di Washington, che ha portato i palestinesi alla rovina e ha creato un Israele sempre pi aggressivo, imprevedibile e senza freni, sul piede di guerra e intento a sottomettere i palestinesi a una forma di apartheid. Questo squilibrio di poteri pu essere afrontato con successo solo come ha fatto in passato ogni movimento di liberazione nazionale: con la forza inattaccabile di un mandato popolare. Se un giorno questi accordi fossero stati uicializzati, i palestinesi li avrebbero respinti in toto.

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Mediatori incapaciQuanto a Washington, i suoi funzionari appaiono come mediatori incapaci e poco propensi a sfidare le posizioni israeliane sulle questioni chiave. Gli Stati Uniti sembrano spesso il messaggero del governo israeliano e della lobby iloisraeliana negli Stati Uniti, invece di presentarsi come mediatori imparziali. Sembrano operare partendo dal presupposto che sono la politica interna israeliana e statunitense a deinire il modo di risolvere il conlitto, invece di fare riferimento al diritto internazionale, ai princpi basilari di etica e giustizia o alla semplice decenza. Inine, dai documenti si ricava limpressione che gli israeliani non siano davvero interessati a negoziare una pace che si avvicini a quella considerata giusta dalla comunit internazionale. I palestinesi sono seri nel volere laccordo per una soluzione a due stati, ma incapaci di mobilitare la forza diplomatica in grado di smuovere gli israeliani. Gli Stati Uniti comprendono limportanza strategica di raggiungere un accordo permanente, ma non hanno la capacit o la volont politica di far cambiare posizione a uno qualsiasi dei giocatori chiave. u nm Rami Khouri un columnist del Daily Star, quotidiano di Beirut.

e teniamo conto della natura, della portata e di quanto sono dettagliate le sconcertanti rivelazioni sul processo di pace in Medio Oriente, possiamo concludere che questo gioco sporco e apparentemente ininito terminato una volta per tutte. Nessuno dei protagonisti palestinesi di questa storia ne uscir incolume. Il piccolo gruppo di uomini che ha inquinato la sfera pubblica palestinese con i suoi interessi privati stato smascherato. Molti palestinesi non si sono stupiti dei resoconti sulla rinuncia a tutti i loro diritti fondamentali riconosciuti a livello internazionale (il diritto al ritorno di milioni di profughi palestinesi, lannessione della parte araba di Gerusalemme, lillegalit delle colonie israeliane). una resa che conosciamo bene nonostante uicialmente si affermi il contrario perch ne constatiamo ogni giorno gli efetti distruttivi. Lo stesso vale per il ruolo scandaloso giocato dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna nella creazione di un bantustan di massima sicurezza e nella progressiva rovina della nostra sfera civile e politica. Per la grande maggioranza dei palestinesi, la politica uiciale degli ultimi decenni stata lantitesi di una strategia legittima, rappresentativa e coerente per conquistare le libert che ci vengono negate. Ma la presa di coscienza della situazione in cui viviamo, le manifestazioni e le campagne di protesta dei cittadini non sono bastate a scardinare quella politica. La pubblicazione di questi documenti un evento epocale perch distrugge le ultime tracce di credibilit del processo di pace. I funzionari coinvolti hanno fatto il doppio gioco con i palestinesi: ci hanno tradito, mentito e spogliato dei no-

I giovani traditiForse il tradimento peggiore stato nei confronti dei giovani. I funzionari delllite li hanno portato a credere che fare politica sia una cosa spregevole ed egoistica, e che entrare in un partito sia il modo meno utile per sostenere dei princpi e cambiare le cose. Lopinione, sempre pi difusa, che la rivoluzione palestinese sia stata un fallimento in dallinizio falsa, ma ha acquisito credibilit per colpa di questo governo. Il suo comportamento ha praticamente cancellato ogni traccia del contributo di decine di migliaia di palestinesi che hanno combattuto per i loro princpi e hanno creato unautorappresentanza reale e democratica in condizioni molto diicili. u sc Karma Nabulsi insegna scienze politiche alluniversit di Oxford, in Gran Bretagna. Dal 1977 al 1990 stata una funzionaria dellOlp.Internazionale 882 | 28 gennaio 2011

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EuropaAeroporto di Domodedovo, Mosca, 24 gennaio 2011 che i servizi segreti ormai rendevano conto solo al Cremlino. Dopo questultimo attentato si ha limpressione che lFsb e il ministero dellinterno non debbano pi rendere conto a nessuno. Lo stesso si pu dire del sindaco di Mosca. Juri Lukov, in carica ino al settembre del 2010 e poi silurato dal presidente, accorreva subito sul posto degli attentati e parlava con i giornalisti delle indagini e delle misure adottate. Una tradizione che si interrotta con il nuovo sindaco, Sergej Sobjanin, che non ha ritenuto opportuno incontrare la stampa.

IVAN SEkRETAREV (AP/LAPRESSE)

Una strategia miopeEntrambi nominati da Medvedev, Bortnikov e Sobjanin hanno fatto un passo indietro rispetto alla prassi seguita dai loro predecessori, Nikolaj Patruev e Lukov, che avevano labitudine di parlare con i giornalisti nonostante un rapporto non proprio facile. Evidentemente il presidente preferisce aidarsi ad amministratori che non si sentono in alcun modo responsabili di fronte ai cittadini. Il punto che leicacia della lotta al terrorismo non dipende solo dalle decisioni dei leader politici. Quando nel 2006 si stabilito che la priorit era la prevenzione degli attacchi da parte di gruppi terroristici di grandi dimensioni, i terroristi hanno cominciato ad agire in piccole cellule. Poi, nel 2007, sono tornati alla strategia degli attacchi suicidi, intensiicando anche il numero degli attentati. Tra il 2009 e il 2010 i terroristi hanno preso di mira soprattutto gli apparati di sicurezza e le infrastrutture nel Caucaso settentrionale, e nel marzo del 2010 sono tornati a colpire a Mosca. Dopo il 2006 le autorit russe hanno fatto delle scelte e adottato dei provvedimenti. Poi, nellaprile 2009, Medvedev ha dichiarato solennemente la ine delle operazioni di antiterrorismo in Cecenia, e alla ine dello stesso anno il ministero dellinterno ha chiuso il dipartimento per la lotta contro la criminalit organizzata e il terrorismo: due mosse sicuramente poco tempestive. Dopo lattentato di Domodedovo, il presidente ha subito fatto capire chi ritiene colpevole, dichiarando che verranno chiamati a rispondere la direzione dellaeroporto e i responsabili della sicurezza dei trasporti. Evidentemente ha intenzione di criticare solo chi direttamente responsabile delle misure di sicurezza, senza mettere in discussione il sistema di prevenzione del terrorismo nel suo complesso. u af

Il Cremlino impotente contro i terroristiA. Soldatov e I. Borogan, Eednevnij urnal, RussiaLattentato di Mosca ha svelato lineicienza delle autorit russe. Lo stato assente. E gli atti di terrorismo sono considerati alla stregua di calamit naturali: imprevedibili e senza colpevolidentemente, ritiene inopportuno fare domande. Ha preferito dare disposizioni al ministro della sanit ainch si occupi di aiutare le famiglie delle vittime. Non solo Bortnikov e Nurgaliev non si sono presentati davanti a Medvedev, ma hanno anche evitato le telecamere, sfuggendo cos alle domande dei giornalisti. La strategia scelta dal governo pu essere spiegata solo in un modo: lattentato di Domodedovo viene considerato qualcosa di simile a una catastrofe naturale, una tragedia senza colpevoli. una tattica gi sperimentata. Nel 2009 e nel 2010 il direttore dellFsb ha smesso di comunicare con la stampa, spingendo molti osservatori a commentare

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uando ha saputo dellattentato allaeroporto moscovita di Domodedovo del 24 gennaio, il presidente Dmitrij Medvedev ha convocato una riunione di urgenza, a cui sono state chiamate a partecipare tre persone: il capo del servizio investigativo Aleksandr Bastrykin, il procuratore generale Juri aika e il ministro dei trasporti Igor Levitin. In questo modo Medvedev ha convocato solo chi doveva agire ad attentato gi avvenuto. Ma le due persone alle quali si sarebbero potute fare le domande pi imbarazzanti (per esempio se era stato fatto tutto il possibile per prevenire lattacco), cio il ministro dellinterno Raid Nurgaliev e il direttore dellFsb, i servizi segreti, Aleksandr Bortnikov, non sono state invitate. E non hanno dovuto rendere conto nemmeno a Vladimir Putin. Anche il premier, evi-

Da sapereu Luned 24 gennaio un attacco suicida ha causato 35 morti e pi di cento feriti nella sala degli arrivi internazionali allaeroporto moscovita di Domodedovo, il pi grande scalo civile della citt. Secondo le prime ricostruzioni, il kamikaze era un terrorista islamista del Caucaso. Lattacco il pi grave degli ultimi sei anni, dopo il doppio attentato che nel marzo 2010 ha causato 40 morti in due stazioni della metropolitana di Mosca.

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BelgioGENT SHKULLAKU (AFP/GETTy ImAGES)

IRLANDA

Sette mesi senza governoBruxelles, 23 gennaio 2011

Brian Cowen getta la spugnaIl premier irlandese Brian Cowen ha dato le dimissioni dal governo e ha lasciato lincarico di leader del partito centrista Fianna Fil allex ministro degli esteri michel martin. Ritenuto responsabile della crisi che ha messo in ginocchio il paese e dellumiliante piano di salvataggio negoziato con lUnione europea e il Fondo monetario internazionale, il taoiseach ha deciso di farsi da parte dopo luscita dei verdi dalla coalizione di governo. Cowen ha annunciato che scioglier il dil, il parlamento di Dublino, dopo lapprovazione del pacchetto dausterit da 85 miliardi deciso a novembre. Le elezioni anticipate dovrebbero tenersi il 25 febbraio o il 4 marzo. E, scrive lIrish Examiner, Cowen e il suo partito sembrano andare incontro a una disfatta. A trarne vantaggio saranno i suoi avversari storici: il Fine Gael e lo Sinn Fin.

La rivolta di TiranaGli scontri del 21 gennaio a Tirana (nella foto) tra la polizia e i militanti dellopposizione socialista che accusa il governo guidato da Sali Berisha di aver truccato il voto del 2009 e chiede nuove elezioni hanno causato la morte di tre manifestanti. Sgomberate le piazze, le tensioni non si placano n sui giornali n nelle aule di giustizia. Nella ricostruzione delle violenze il quotidiano Shekulli, vicino al Partito socialista di Edi Rama, fa notare che i proiettili che hanno ucciso i tre dimostranti sono del tipo in dotazione alla guardia repubblicana, la forza di sicurezza del ministero dellinterno. La procuratrice generale di Tirana Ina Rama ha ordinato larresto di sei membri dellorganizzazione, ma la polizia si riiutata di eseguire i fermi, anche se la responsabilit della guardia sarebbe confermata da un video in cui si vedono gli agenti sparare sui manifestanti. Vicino a Berisha, Koha Jone critica la decisione della procura, accusando Ina Rama di essere la vera leader dei golpisti che hanno cercato di spodestare il primo ministro. Secondo Korrieri, invece, i problemi del paese vanno oltre gli schieramenti politici: sono tutti gli albanesi a essere vittime di Berisha. Per questo, il quotidiano invita i mezzi dinformazione a non passare niente sotto silenzio, perch il prossimo morto potrebbe essere ogni giornalista che fa il suo lavoro e sida il potere.

GEORGES GOBET (AFP/GETTy ImAGES)

ALBANIA

Oltre 38mila persone hanno partecipato il 23 gennaio a Bruxelles a una manifestazione indetta da un gruppo nato su Facebook e chiamato Shame! (Vergogna). Lobiettivo degli organizzatori, giovani francofoni e iamminghi, era spingere i leader politici a impegnarsi seriamente per formare un governo. Il Belgio senza una guida dalle elezioni del giugno 2010 e i negoziati tra i partiti, valloni e iamminghi, sono a un punto morto. Il 26 gennaio si dimesso anche Johan Vande Lanotte, lultimo mediatore incaricato di formare un esecutivo. stata una grande mobilitazione spontanea, scrive De Morgen: Una lezione che i politici dovrebbero imparare. uGRAN BRETAGNA

Giorni intensi per la politica britannica. Dopo una polemica durata mesi, il 22 gennaio si dimesso Andy Coulson, portavoce del premier David Cameron e tra i suoi pi stretti collaboratori. Accusato di aver ordinato migliaia di intercettazioni telefoniche illegali quando era direttore del tabloid scandalistico News of the world (del gruppo editoriale di Rupert murdoch), Coulson ha sempre sostenuto di non aver mai saputo nulla delle registrazioni. ma le sue spiegazioni non sono bastate a placare lo scandalo e nelle ultime settimane le cause intentate da politici e personaggi pubblici presi di mi-

TIAGO PETINGA (EPA/CORBIS)

Scandali e dimissioni

ra dal giornale si sono moltiplicate. E le dimissioni sono diventate inevitabili: Quando un portavoce ha bisogno di un portavoce, allora deve farsi da parte, ha dichiarato Coulson, il cui addio, commenta il Guardian, unimbarazzante sconitta per Cameron. Anche tra i laburisti ci sono novit. Per una vicenda privata Alan Johnson, ministro delleconomia del governo ombra, ha lasciato lincarico. Gi vicino a Tony Blair e di recente in diicolt per una serie di gafe e incomprensioni con il leader laburista Ed miliband, Johnson stato sostituito da Ed Balls, che aveva partecipato alla corsa per la leadership del partito lo scorso settembre. Un passaggio di testimone, scrive lIndependent, positivo per il Labour e per la nostra democrazia.

IN BREVE

Portogallo Il 23 gennaio il capo di stato uscente Anbal Cavaco Silva (nella foto) stato rieletto al primo turno delle elezioni presidenziali. Cavaco Silva, del Partito socialdemocratico (centrodestra), ha ottenuto il 52,9 per cento dei voti, contro il 19,7 per cento del socialista manuel Alegre. Laluenza alle urne stata del 46,7 per cento. Russia Il 26 gennaio la duma ha approvato in via deinitiva il trattato di disarmo nucleare Start.

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Africa e Medio OrienteGli oppositori di Ben Ali sono ancora in carcereLa-Lisa Westerhof e Christophe Ayad, Libration, FranciaMARTIN BUREAU (AFP/GETTy IMAGES)

Il governo di transizione tunisino ha promesso lamnistia per i prigionieri politici. Ma secondo gli attivisti per i diritti umani, inora sono state liberate solo una decina di persone

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on mano tremante, Otmane Saidi mostra delle fotocopie. Il certiicato medico di suo iglio Rami, 27 anni, che nel 2007 sofriva di disturbi psichici ed era sottoposto a trattamento medico. Il libretto di quando Rami era iscritto alluniversit di Sousse. Saidi non sa a chi rivolgersi. Ci hanno detto che qualcuno stato liberato. Sono a Tunisi da cinque giorni, e ancora niente, racconta lanziano signore. Poco prima aveva fatto visita a Rami in prigione a Mornaguia, vicino a Tunisi. Nel 2009 Rami stato condannato a quattro anni di carcere per violazione della legge antiterrorismo. La famiglia ha fatto ricorso. Da allora le udienze sono continuamente rimandate. Cosha fatto? Niente!, assicura il padre. Non sinteressa di politica n si mai avvicinato agli islamisti. Samir Ben Amor, avvocato, conosce bene i casi come questo. Segretario generale dellAssociazione internazionale per il sostegno ai prigionieri politici (Aispp), uno dei pochi ad aver difeso gli accusati di terrorismo quando Ben Ali era al governo. Secondo i suoi calcoli, sono pi di tremila i detenuti condannati dalla legge del 10 dicembre 2003, presentata come il contributo della Tunisia agli sforzi internazionali contro il terrorismo. Era un modo per garantirsi lappoggio delloccidente dopo l11 settembre, spiega Ben Amor. In realt, questa legge permette di perseguire chiunque sulla base di semplici sospetti, senza prove materiali. Saidi sperava che il iglio sarebbe stato liberato grazie allamnistia generale annunciata il 20 gennaio dal governo di transizione tunisino. Il testo, che per deve ancoraInternazionale 882 | 28 gennaio 2011

Proteste nel centro di Tunisi, il 22 gennaio 2011 passare al parlamento, riguarda tutti i prigionieri politici, compresi gli islamisti del partito fuorilegge Ennahda. Il 21 gennaio il primo ministro Mohamed Ghannouchi ha promesso anche di abrogare le leggi antidemocratiche come quella del 2003. Ma le promesse non vengono mantenute in fretta. Finora non stato liberato nessuno di Ennahda n detenuti accusati di terrorismo, aferma Abdelkarim Harouni, iscritto al partito islamista. Eric Goldstein, di Human rights watch, parla di una decina di scarcerazioni riguardanti persone in detenzione preventiva. Fondato nel 1981 da alcuni intellettuali che si ispirarono ai Fratelli musulmani egiziani, il partito Ennahda (Rinascita) fu inizialmente tollerato, ma fu bandito dopo le elezioni del 1989 quando ottenne il 17 per cento dei voti. Da quel momento i suoi militanti sono stati perseguitati e imprigionati. Nelle carceri la situazione pericolosa. Le famiglie ci segnalano un numero sempre maggiore di morti, dice Harouni citando gli omicidi nelle prigioni di Tunisi e di Sousse. grave, rincara Samir Dilou, presidente dellAispp. Succedono delle cose orribili nelle prigioni. Sono morte pi persone dietro le sbarre che durante tutta la rivoluzione. Alcuni detenuti vengono abbattuti come cani, altri lasciati senza cibo. I prigionieri vivono nel terrore. Secondo le stime dellAispp, il numero dei detenuti morti compreso tra cento e 150. Una quarantina ha perso la vita nellincendio del centro di detenzione di Monastir, altri sono stati uccisi dalle guardie o sono morti sofocati dai gas lacrimogeni o per mancanza di cure, a Sfax, Sousse e a Biserta. Ma impossibile ottenere la conferma di queste informazioni da una fonte indipendente. u cb

Da sapereu Dopo alcuni giorni di grandimanifestazioni contro il governo di transizione, accusato di essere troppo vicino al vecchio regime, il portavoce dellesecutivo ha annunciato per il 26 gennaio un rimpasto. Il 19 gennaio cinque ministri si erano ritirati dal governo di transizione appena formato. u Il 26 gennaio la giustizia tunisina ha emesso un mandato darresto contro lex presidente Zine el Abidine Ben Ali e sua moglie Leila Trabelsi. Sono accusati di appropriazione indebita di beni mobili e immobili e di trasferimenti illegali di capitali allestero.

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LibanoMOHAMMED ABED (AFP/GETTy IMAGEs)

GABON

Hezbollah al potereBeirut, 25 gennaio 2011

Un avversario per BongoIl leader dellopposizione Andr Mba Obame, che contesta la vittoria di Ali Bongo Ondimba alle presidenziali del 2009, si autoproclamato presidente durante un discorso trasmesso dalla sua tv privata. Obame, che era arrivato terzo alle elezioni con il 25 per cento dei voti, ha formato un governo e ha invitato la popolazione a sostenerlo. stato inluenzato dagli esempi della Costa dAvorio, della Tunisia e dal documentario Franafrique, che denunciava brogli alle elezioni del 2009, scrive Jeune Afrique. Il ministero dellinterno ha messo al bando il suo partito, Unione nazionale, accusando Mba Obame di alto tradimento e attentato alla costituzione.

EGITTOEZZAT ATTAR (AFP/GETTy IMAGEs)

Nel giorno della rabbiaTre dimostranti e un poliziotto sono morti negli scontri scoppiati il 25 gennaio durante le manifestazioni in varie citt contro il regime del presidente Hosni Mubarak. Il Movimento 6 aprile, un gruppo di attivisti per la democrazia, ha annunciato che le proteste, le pi importanti dallarrivo al potere di Mubarak nel 1981, proseguiranno nonostante il divieto delle autorit. I manifestanti, scrive Al Masry al Youm, non si sono fatti spaventare dal grande spiegamento di forze dellordine. Erano almeno ventimila i poliziotti nel centro del Cairo.

Il 25 gennaio il miliardario sunnita Najib Miqati, appoggiato dal partito sciita Hezbollah, stato incaricato di formare un nuovo governo. Lex premier saad Hariri stato costretto a dimettersi dopo che Hezbollah ha ritirato il suo sostegno al governo di unit nazionale. Allannuncio dellaidamento dellincarico a Miqati i sostenitori di Hariri hanno manifestato in tutto il paese. Le proteste, scrive LOrient Le Jour, sono degenerate a Tripoli, dove sei persone sono rimaste ferite e un van della tv Al Jazeera stato bruciato. Il messaggio chiaro: i sunniti della capitale del nord del Libano non accettano limposizione di un primo ministro da parte degli sciiti di Hezbollah. u

REP. CENTRAFRICANA

Elezioni senza sorpreseIl risultato delle elezioni presidenziali del 23 gennaio piuttosto scontato, scrive LObservateur Paalga. Il presidente Franois Boziz, al potere dal 2005, senza dubbio il favorito. Laluenza alle urne stata alta, ma tre dei cinque candidati alla presidenza hanno gi dichiarato che non accetteranno lesito del voto. Tuttavia, pi del risultato elettorale preoccupano le sue conseguenze politiche e sociali, scrive il giornale burkinab. La situazione nella regione molto instabile e alcuni candidati esclusi o perdenti, come lex ribelle Jean-Jacques Demafouth, potrebbero riprendere le armi.

IRAN

Aumentano le impiccagioniLIran afronta un vero e proprio tsunami di esecuzioni sommarie, scrive il sito Iran Emrooz. secondo alcune stime, in appena 24 giorni, a cavallo tra dicembre e gennaio, sono state eseguite 53 condanne a morte con limpiccagione. Il ritmo si accelerato a gennaio, con unimpiccagione ogni otto ore, si legge sul sito di Radio Zamaneh. Lapplicazione della pena capitale non una novit in Iran, continua Iran Emrooz, tuttavia questaccelerazione in controtendenza rispetto al resto del mondo. Un numero cos grande

di impiccagioni non si vedeva da ventanni. Nel 1988 migliaia di prigionieri politici alcune stime parlano perino di diecimila persone sono stati messi a morte, provocando le proteste dellayatollah Montazeri, allora delino di Khomeini. Le esecuzioni capitali colpiscono tutti: dai traicanti di droga ai criminali comuni agli oppositori politici, si legge sul sito. spesso non vengono annunciate pubblicamente ma la tv iraniana ha trasmesso una breve intervista, sotto forma di confessione, a una persona condannata per vari omicidi poco prima della sua esecuzione. Gli oppositori politici, invece, vengono uccisi in maniera pi discreta, soprattutto tra le mura della prigione di Evin.

IN BREVE

Iraq Il 25 gennaio pi di un milione di sciiti ha partecipato a una cerimonia religiosa a Kerbala, nonostante gli attentati in cui sono morte 60 persone. Costa dAvorio Il 24 gennaio Alassane Ouattara, il presidente riconosciuto dalla comunit internazionale, ha sospeso per un mese le esportazioni di cacao e caf per fare pressione su Laurent Gbagbo, che non vuole lasciare il potere. Israele Una commissione dinchiesta israeliana ha assolto il 23 gennaio lo stato ebraico per il raid nel maggio del 2010 contro la Freedom lotilla, in cui sono morte nove persone.

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AmericheTorna la violenza dei paramilitari colombianiKatalina Vsquez Guzmn, Pgina 12, ArgentinaDallinizio dellanno nel nord del paese sono state uccise pi di quaranta persone. Vittime dei gruppi paramilitari che si contendono le rotte della droga e il controllo del territorioan Bernardo del Viento si trova nel nord della Colombia. Gli abitanti del luogo sono quasi tutti poveri e vivono in case di legno costruite sul terreno o sulla spiaggia. Vivono di pesca e, allinizio dellanno, anche di turismo. Per questo Mateo Matamala e Margarita Gmez erano venuti in qui. La loro storia dimostra che la guerra colombiana non inita con la politica di sicurezza democratica di lvaro Uribe. Anzi, si sta inasprendo soprattutto nelle zone dove le organizzazioni paramilitari e gli eredi dei boss uccisi o estradati negli Stati Uniti lottano ancora per le rotte della droga, i laboratori di coca e il controllo del territorio. Mateo e Margarita sono stati uccisi il 10 gennaio con una nove millimetri mentre fotografavano alcuni animali. Secondo la polizia, i colpi sono stati sparati da una banda criminale o bacrim. In altre parole dai paramilitari di estrema destra che non hanno smobilitato, che hanno abbandonato il processo di pace o che dopo il 2006, quando cominciato il rientro nella legalit, si sono uniti ai gruppi armati responsabili del clima di terrore in alcuni luoghi isolati. San Bernardo del Viento, a novecento chilometri da Bogot, si trova nella provincia di Crdoba. Qui negli anni ottanta i paramilitari erano molto potenti. Il presidente Juan Manuel Santos ha offerto 250mila dollari di ricompensa per chi aiuter a catturare il responsabile dellomicidio di Mateo e Margarita. E il delegato dellalto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Christian Salazar, si detto preoccupato per il fatto che queste organizzazioni sono nate dopo il processo di smobilitazione dei paramilitari delle

FERNANDo VERGARA (AP/LAPRESSE)

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Cceres, Colombia. Polizia antidroga, dicembre 2010 Autodifese unite della Colombia. Secondo alcune ong, come la Consultora para los derechos humanos y el desplazamiento (Codhes), non si pu sostenere che il paramilitarismo sia una cosa del passato. Le bande criminali, sottolinea Codhes, hanno ucciso seicento persone nel 2010 e altre 45 nelle prime settimane del 2011 solo nella provincia di Crdoba. La polizia parla di appena 28 vittime dal 2010. Bacrim il nome che il governo di Uribe ha dato alle gang criminali. Con questa parola lex presidente indicava i massacri e gli omicidi non attribuibili alla guerriglia, senza dover nominare i paramilitari. Nella prima settimana dellanno nella provincia di Crdoba sono stati uccisi il professor Esteban Tejada, lo scultore e pittore Rubn Daro Garca e i contadini Jaime Luis Acosta, Vladimir Guilln, John Mercado e Carlos Alfredo Mercado. La notizia della loro morte stata data ai familiari dallesercito colombiano che, insieme alla polizia, si presenta negli angoli pi remoti del paese solo per annunciare i morti. Sua iglia e il suo idanzato sono stati giustiziati, ha detto un uomo alla madre chiamandola dal cellulare di Margarita. La ragazza aveva 23 anni e stava per laurearsi in biologia in ununiversit di Bogot. Il suo ragazzo, 27 anni, era andato a San Bernardo del Viento per la sua tesi di laurea. Secondo le autorit i due ragazzi sono stati scambiati per spie di una banda nemica. La polizia accusa del crimine la gang degli Urabeos ed sulle tracce di Roberto Vargas, alias Gaviln, gi sicario di Salvatore Mancuso, oggi detenuto negli Stati Uniti. Un altro boss, noto come don Mario, ha continuato a gestire lorganizzazione dal carcere con bande criminali come Los Rastrojos o Los Paisas, che si contendono con gli Urabeos il controllo della cocaina smerciata in lance di lusso dirette verso Panama. u sb

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BOLIVIA

Il rimpasto di MoralesIl 22 gennaio il presidente boliviano Evo Morales ha sostituito tre ministri del suo governo (idrocarburi, sviluppo produttivo e ambiente) per afrontare nella maniera migliore il secondo anno dello stato plurinazionale della Bolivia. Secondo La Nacin, era il momento di dare un segnale forte: Dopo cinque anni al potere, la popolarit di Morales scesa al 36 per cento.IN BREVE

Stati Uniti

Gli obiettivi di ObamaThe New York Times Magazine, Stati UnitiCon un debito nazionale in aumento e una camera a maggioranza repubblicana, non facile trovare dei modi per rianimare leconomia che siano allo stesso tempo entusiasmanti, eicaci e politicamente producenti, ha scritto il New York Times Magazine pochi giorni prima del discorso di Barack Obama sullo stato dellunione. Il presidente degli Stati Uniti ha usato il messaggio del 25 gennaio per lanciare un appello alla collaborazione tra democratici e repubblicani in vista delle side dei prossimi anni: tagliare il deicit, creare posti di lavoro e competere con lIndia e la Cina. Il discorso aveva un preciso obiettivo: indicare la strada da percorrere e riportare lattenzione del paese dove vuole Obama, cio sul lavoro, scrive Joshua Green sullAtlantic. Il presidente andato incontro alle richieste dei repubblicani invocando la riduzione delle tasse per le aziende, la sempliicazione del sistema iscale e la lotta contro le leggi di spesa, osserva Politico. Tanto che Chris Cillizza, sul Washington Post, lo prende di mira per il suo tono troppo conciliatorio. RAMOn ESPInOSA (AP/LAPRESSE)

HAITI

Jude Clestin si ritiraJude Clestin (nella foto), il delino del presidente Ren Prval, dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla presidenza di Haiti. Al ballottaggio, che probabilmente si terr nella seconda met di marzo, parteciperanno Mirlande Manigat e Michel Martelly, arrivato terzo, si legge su AlterPresse. LOrganizzazione degli stati americani, lOnu e gli Stati Uniti avevano denunciato brogli e irregolarit al primo turno chiedendo il ritiro di Clestin, arrivato secondo dopo Manigat.

Messico Il 24 gennaio morto a Citt del Messico il vescovo Samuel Ruiz Garca, sostenitore dei diritti dei popoli indigeni e mediatore nel conlitto tra il governo e la guerriglia zapatista negli anni novanta. Aveva 87 anni. Stati Uniti Il 20 gennaio il tribunale federale di Brooklyn ha annunciato larresto di 127 presunti maiosi in unoperazione negli stati di new York, new Jersey e Rhode Island.

STATI UNITI

DallAvana Yoani Snchez

Rinascono i saporiTimidi tendoni colorati fanno capolino dal nulla, si inaugurano ombrelloni sotto cui abbondano i frullati di frutta e i chicharrones (i ciccioli di maiale) e nei portoni di alcune case simprovvisano cafetterie con oferte allettanti. Tutto questo sta succedendo allAvana in seguito alle nuove misure che hanno reso pi lessibile il lavoro autonomo. Alcuni miei vicini vorrebbero aprire un negozio di calzolaio o un locale per riparare i frigoriferi, mentre viali e piazze stanno cambiando grazie alla spinta dei privati. Ma i pi cauti aspettano di capire se le riforme saranno deinitive o faranno retromarcia come negli anni novanta. Pochi mesi dopo lannuncio di Ral Castro di aumentare il numero di licenze per i lavori autonomi, i risultati sembrano promettenti. Da ottobre abbiamo cominciato a recuperare sapori perduti, ricette di cui sentivamo la mancanza, comodit nascoste. Pi di 70mila cubani hanno ottenuto permessi per mettersi in proprio e altre migliaia di persone stanno rilettendo sui vantaggi di aprire una piccola azienda familiare. nonostante le cautele, le tasse ancora troppo alte e lassenza di un mercato allingrosso, i nuovi lavoratori autonomi si stanno facendo notare in una societ segnata dallimmobilismo. Montano i banchetti e ridistribuiscono gli spazi di casa per ofrire servizi come parrucchieri o manicure. La maggior parte crede che sar per sempre, perch il sistema che li ha sofocati ha perso la sua capacit di competere con loro. sb

Guantanamo due anni dopoSono passati due anni da quando Barack Obama, appena entrato alla Casa Bianca, simpegn a chiudere la prigione di Guantanamo. Ma nulla cambiato. Secondo Carol Rosenberg, che da anni segue le vicende del carcere cubano per il Miami Herald, la ragione principale il cattivo esempio dato dagli Stati Uniti. Il riiuto di accogliere sul territorio statunitense i prigionieri ha reso riluttanti anche gli altri paesi. Il 25 gennaio Ahmed Ghailani, il primo giudicato da un tribunale civile negli Stati Uniti, stato condannato al carcere a vita per aver partecipato agli attacchi del 1988 contro le ambasciate statunitensi in Kenya e in Tanzania.

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Asia e PaciicoTra Pechino e Washington lora del dialogoJingdong Yuan, Asia Times, CinaAnche se restano ancora molte questioni aperte, la visita di stato del presidente Hu Jintao negli Stati Uniti ha ristabilito i rapporti tra i due paesi. La priorit ora raforzare la iducia reciprocamento dei poteri regionali e alcune questio ni di sovranit marittima.Nel complesso, e tenendo conto delle tensioni del 2010 nei rapporti bilaterali, la visita di Hu si pu con siderare un successo sotto vari aspetti. In nanzi tutto rimarca limportanza del rap porto tra Cina e Stati Uniti e il fatto che indispensabile per molte questioni che la comunit internazionale deve afrontare. Anche se gli incontri non risolvono tutti i problemi, il fatto che ci siano indica che le parti sono interessate a tenere aperti i cana li di comunicazione al massimo livello. Per i cinesi e per Hu la visita di stato e i protocol li che lhanno accompagnata sono stati un riconoscimento importante. Gli interessi nazionali hanno sempre la precedenza sui cerimoniali, ma i rapporti personali e un contesto amichevole sono elementi impor tanti per la riuscita degli incontri e possono incoraggiare i rapporti bilaterali. Sono stati stretti accordi economici per pi di quaran ta miliardi di dollari. A Chicago Hu ha sot tolineato limportanza dei legami economi ci bilaterali e il fatto che la Cina sta facendo la sua parte nellafrontare frizioni e tensio ni nei settori del commercio e degli investi menti. Il leader cinese ha fatto notizia quando ha ammesso che la Cina deve fare ancora molta strada nel campo dei diritti umani e della democrazia, ma ha sottolinea to che la Cina seguir il proprio corso, ri spettando le condizioni socioeconomiche e politiche speciiche di un grande paese in via di sviluppo. La dichiarazione congiunta difusa durante la visita riconosce la natura importante e complessa dei rapporti tra Washington e Pechino, e impegna i due paesi ad approfondire la iducia reciproca e ad ampliare la collaborazione, perino nel settore aerospaziale. Le due parti inoltre collaboreranno nellambito della non proli ferazione nucleare, in particolare per quan to riguarda la Corea del Nord.

Il nodo di TaiwanNei prossimi due anni la Cina afronter un cambiamento di leadership e gli Stati Uniti nuove elezioni. Le side non mancheranno. Ci sono ampie opportunit per collaborare, ma anche grandi divergenze. Promuovere la fiducia reciproca dovrebbe essere una priorit. La questione di Taiwan, in partico lare, la minaccia pi grande per i rapporti sinoamericani e per evitare futuri intoppi saranno necessari enormi sforzi e unestre ma attenzione. In secondo luogo, per riusci re a gestire le transizioni di potere e ridurre al minimo linstabilit nel sistema interna zionale i due leader dovranno deinire con chiarezza i loro rapporti, stabilire insieme le sfere dinteresse comune e migliorare i meccanismi che facilitano la collaborazio ne e la soluzione delle dispute. La straordinaria crescita cinese degli ultimi ventanni ha generato non solo gran di aspettative nella comunit internaziona le sulle responsabilit di Pechino, ma an che dibattiti interni sulla politica estera del paese. Lattenzione particolarmente con centrata sulle questioni in cui il ruolo della Cina cruciale, ma Pechino deve anche dimostrare di saper sacriicare i suoi inte ressi per il bene pubblico, per esempio sui tassi di cambio, il cambiamento climatico e i programmi nucleari iraniani e nordcore ani. Quello dei legami militari resta un am bito chiave dei rapporti bilaterali, da gestire con cura. La recente visita del segretario alla difesa statunitense Robert Gates in Ci na un buon inizio, ma creare contatti tra i due eserciti pi grandi del mondo resta unimpresa al tempo stesso complessa e urgente. Il raforzamento delle relazioni sinoamericane deve avvenire nel 2011. Do po la visita di Hu, c ancora tanto lavoro da fare. u sdf

L

a visita di stato del presidente ci nese Hu Jintao negli Stati Uniti, che si conclusa il 21 gennaio, servita a ristabilire i rapporti bila terali tra Cina e Stati Uniti e potrebbe essere lavvio di una road map per la collaborazio ne futura. Lincontro tra Hu e Barack Oba ma la seconda visita ufficiale e lottavo colloquio degli ultimi due anni ha messo in luce limportanza di un rapporto bilatera le cruciale per la politica internazionale, ma anche le profonde diferenze che continue ranno a dividere i due leader. Stati Uniti e Cina possono dare un enorme contributo alla soluzione di problemi globali e locali come il cambiamento climatico, la stabilit inanziaria, il nuovo equilibrio economico e la non proliferazione nucleare. Ma hanno opinioni divergenti su altri temi: i diritti umani, il commercio e le valute, il riallinea

OffICIAL WHITe HOUSe PHOTO By CHUCk keNNeDy

19 gennaio 2011. Il nome del presidente cinese sul podio alla Casa Bianca

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CHRISTOPHE ARCHAMBAULT (AFP/GETTY IMAGES)

Cina

afghaniSTan

fobia socialeChina Newsweek, CinaPeng Pai, 25 anni, il responsabile delle vendite di unazienda farmaceutica. Ama il suo lavoro, ma potrebbe essere costretto a lasciarlo perch non sa dire no alle richieste dei clienti. Wu Ting, segretaria di 49 anni, trema di fronte al direttore, mentre Zhang Chenguang ha dovuto abbandonare luniversit perch non riusciva a entrare in classe o in mensa per paura di dover comunicare con gli altri. Un cinese su dieci sofre di fobia sociale, secondo uno studio pubblicato sul settimanale China Newsweek, che in copertina ritrae un manichino isolato dal mondo. Nella societ contemporanea i genitori e gli insegnanti non hanno pi tempo per seguire i bambini. Nessuno ha pi tempo per occuparsi degli altri e i contatti umani sono sempre pi rari, spiega uno psicologo dellAccademia cinese delle scienze. Abbiamo dimenticato le nostre tradizioni. Dobbiamo riabituare i bambini a chiamare zii i fratelli dei genitori, a coltivare i legami familiari. Secondo altri studiosi, le cause principali della fobia sociale sono lurbanizzazione incontrollata e la rapida difusione di internet. Thailandia-Cambogia

Karzai sida i deputatiIl presidente afgano Hamid Karzai ha inaugurato il 26 gen naio la Wolesi jirga, la camera bassa del parlamento, mentre ancora in corso lindagine del tribunale elettorale speciale sul le irregolarit emerse nelle ele zioni del 18 settembre. Karzai aveva deciso di rinviare la con vocazione della camera al 22 febbraio, ma era stato costretto a rinunciare per lopposizione dei deputati, che temono di per dere il posto. Karzai fa bene a contestare lesito del voto, scri ve Asia Times. I pashtun, che costituiscono quasi il 50 per cento della popolazione, hanno ottenuto solo il 25 per cento dei seggi. E questo rischia di ali mentare linsurrezione dei tali ban. Intanto, il 21 gennaio Kar zai ha efettuato una visita stori ca a Mosca, la prima di un lea der afgano dopo il ritiro dellesercito sovietico dal paese.350Soldati britannici

birmania

Un parlamento per Than ShweIl parlamento birmano si riunir per la prima volta il 31 gennaio a Naypyidaw. Nei giorni seguenti Than Shwe (nella foto), capo della giunta militare e leader del Partito della solidariet e dello sviluppo dellunione (Usdp, al potere), sar eletto presidente, scrive The Irrawaddy. LUsdp ha ottenuto l80 per cento dei seggi nelle elezioni del 7 no vembre e la nuova costituzione prevede che il 25 per cento dei seggi sia occupato da militari. La Lega nazionale della demo crazia (Lnd) della premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi non ha partecipato al voto.

Soldati di altre nazionalit

UzbeKiSTan

Karimov a bruxellesIn occasione di una visita a Bru xelles, il presidente uzbeco Islam Karimov ha irmato un ac cordo sullenergia con lUnione europea. Alcune ong per la dife sa dei diritti umani hanno criti cato la decisione del presidente della commissione Jos Manuel Barroso di ricevere Karimov, re sponsabile del massacro di cen tinaia di oppositori ad Andijan nel 2005. LUnione europea ha voluto riabilitare Karimov anche se negli ultimi anni in Uzbeki stan non ci sono stati progressi in tema di diritti umani, scrive Ferghana.ru. Barroso non ha neanche sollevato la questione nel suo incontro con Karimov.

Tensione alla frontieraA dicembre un deputato tailan dese del Partito democratico al potere e sei attivisti sono stati arrestati al conine con la Cam bogia. Due di loro sono stati ac cusati di spionaggio. Sul conine, mai tracciato chiaramente, si

trova il tempio di Preah Vihear, rivendicato da entrambi i paesi e patrimonio dellUnesco. I rap porti tra Thailandia e Cambogia si sono aggravati quando il pri mo ministro cambogiano Hun Sen ha nominato suo consigliere lex premier tailandese in esilio Thaksin Shinawatra. La pruden za dellattuale capo del governo di Bangkok Abhisit Vejjajiva, so stiene The Nation, rischia di deludere i nazionalisti, che te mono di perdere una parte del territorio. Anche il movimento delle camicie gialle, che appog gia il governo, chiede la revoca dellaccordo sui conini siglato nel 2000. Intanto il capo dellesercito cambogiano Song kitti Jaggabatara ha dichiarato di voler modiicare il cartello posto sul conine, che deinisce i sol dati tailandesi invasori.

Numero di soldati della coalizione Nato morti in Afghanistan dal 2001. Dati aggiornati al 26 gennaio 2011.

in breve

Penisola coreana Il 20 genna io il governo sudcoreano ha ac cettato la proposta della Corea del Nord di riprendere il dialogo militare tra i due paesi. Seoul, per, ha chiesto a Pyongyang di scusarsi per il recente attacco allisola di Yeonpyeong. India Il governo ha vietato il 25 gennaio lingresso in Kashmir di migliaia di nazionalisti ind che volevano partecipare a una ma nifestazione a Srinagar. Indonesia Il 24 gennaio tre sol dati sono stati condannati a pe ne ino a dodici mesi di prigione per aver torturato alcuni civili nella provincia di Papua Ovest.

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FONTE: ICASUALTIES.ORG

Soldati statunitensi

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Visti dagli altripaese dove il conine che separa la verit dalle apparenze spesso sfocato, non solo in politica. Questa puntata cominciata quando i magistrati hanno annunciato di avere aperto unindagine per accertare se Berlusconi ha oferto a Karima el Marough, e ad altre donne, denaro, regali e abitazioni in comodato gratuito in cambio di prestazioni sessuali. Ma lintero spettacolo va avanti da diciassette anni, cio da quando Berlusconi entrato nella scena politica italiana per esibirsi di fronte a un pubblico plasmato dalla cultura televisiva sensazionalistica che in trentanni, come principale proprietario di emittenti televisive private del paese, lui stesso ha contribuito a creare.

NINA BERMAN (NooR/LUZPHoTo)

Tirare a campareIn questi giorni la tensione drammatica ha raggiunto il picco: Berlusconi somiglia sempre meno al leader di una democrazia dellEuropa occidentale e sempre pi a un personaggio di un dramma del tardo impero romano. Un dramma in cui gli attori sembrano incapaci di controllare la loro sorte di fronte alle impetuose onde del destino. Gli articoli dei quotidiani descrivono un mondo in cui gli uomini anziani lirtano con showgirl dalle gambe lunghe mentre le donne di mezza et, il target privilegiato delle reti tv di Berlusconi nonch base elettorale del suo partito, vanno in estasi davanti a giovani maschi. anche un mondo dove le ragazze facili confessano di voler lasciare il mondo dello spettacolo per sposarsi e mettere su famiglia, come ha detto Ruby durante l intervista. Intervistata da Alfonso Signorini, conduttore delle televisioni berlusconiane e direttore di Chi, una rivista scandalistica della famiglia Berlusconi e fondamentale per la costruzione dellimmagine del premier, Marough ha raccontato una vita dura. La ragazza ha detto di essere stata violentata da due zii in Marocco quando aveva nove anni. Poi, insieme alla madre, si trasferita in Italia, dove non andava bene a scuola e ha cominciato a commettere piccoli furti. Ruby ha detto che raccontava a tutti di essere egiziana perch si vergognava delle sue origini marocchine. Ho sempre inventato una vita parallela, ha aggiunto. Tu hai cominciato a costruire unesistenza parallela alla tua, ha fatto eco Signorini. Pi che unammissione di colpa, questa frase diventata il ilo conduttore

La soap opera di BerlusconiRachel Donadio, The New York Times, Stati UnitiLo scandalo Ruby lultima puntata di uno show che dura da diciassette anni. In un contesto dove il conine tra realt e apparenza spesso confusoarima el Marough detta Ruby, la ballerina di 18 anni inita al centro dello scandalo sessuale che ha travolto il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, apparsa in televisione qualche giorno fa per spiegare le sue ragioni. Nel corso di una toccante intervista, mentre il dcollet e la camicetta leopardata mandavano alle stelle laudience di uno dei canali di propriet di Berlusconi, la ragazza ha detto di non aver mai fatto sesso con il premier Non mi ha mai toccato neanche con un dito e di non aver mai chiesto cinque milioni di euro in cambio del silenzio. Posso anche essermi vantata di qualcosa di esagerato, ma non ho mai detto quella frase. Ha detto di non essersi mai prostituita, anche se ha ammesso di aver ricevuto da Berlusconi settemila euro in contanti dopo la prima festa a cui ha partecipato ad Arcore (al momento delle presentazioni avrebbe detto al presidente: Piacere, Ruby. Ho 24 anni). Karima el Marough non sembrata particolarmente turbata dal fatto che le intercettazioni telefoniche pubblicate nelle settimane precedenti dai quotidiani nazionali contraddicono le sue afermazioni (in una delle conversazioni registrate, la ragazza dice di aver partecipato ai festini del premier da quando aveva 16 anni). E non preoccupata dalle accuse dei magistrati secondo cui, nel maggio 2010, Berlusconi avrebbe telefonato in questura dicendo che la ragazza, arrestata per furto, era la nipote del presidente egiziano e andava rilasciata. Non so che cosa c nelle intercettazioni, ha detto Ruby. E parlando dei giornalisti ha detto: Non so pi che cosa scrivano di vero o non vero, non si sa pi da che parte stia la verit. A quanto pare molti italiani sono dello stesso avviso. Lintervista di Ruby in tv solo lultima puntata di una italianissima e surreale tragicommedia che confonde fatti e finzione, realt e reality show, in un

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dellintera intervista, oltre che la chiave di lettura di tutto lo scandalo, se non dellItalia stessa. Com possibile, ci si chiede allestero, che Berlusconi sia ancora al potere? La risposta semplice: la classe politica. Probabilmente sono tanti gli italiani che cambierebbero canale se intravedessero unalternativa, ma la sinistra debole e il centro tentenna, e per ora il premier ha ancora una maggioranza in parlamento, per quanto esigua. Il suo destino nelle mani della Lega nord, e non escluso che si possa andare alle elezioni anticipate. Ma poi ci sono le vite parallele. Litaliano medio disprezza i suoi politici e, mentre assiste allultimo scandalo, cerca di andare avanti come pu. Quella italiana una cultura del tirare a campare, incentrata su un meccanismo ben collaudato: la rassegnazione fatalistica. dai tempi dellimpero romano che i governanti considerano la politica come un mezzo per ottenere soldi e potere. Ancora oggi lItalia un paese dove, come nel medioevo, le complesse reti di contatti personali e i legami familiari contano pi del merito sia per trovare lavoro sia per ottenere un prestito in banca. Gli italiani hanno una visione molto elaborata delle dinamiche di potere, sanno bene quali sono le persone a cui bisogna dire di s e a chi invece possono dire di no facendola franca. Stando alle intercettazioni che hanno fatto scoppiare lo scandalo, decine di ragazze sono state incoraggiate dalle loro famiglie e dai loro amici a stare il pi possibile vicino a Berlusconi, in modo da ricevere aiuto per i loro afari. Il Cavaliere resta il signore assoluto di una societ clientelare, e molti italiani lo considerano normale. Berlusconi nega di aver commesso atti illeciti e denuncia il fatto che i magistrati abbiano lasciato trapelare gli atti di unindagine preliminare (in parlamento fermo un disegno di legge presentato dal governo per limitare le intercettazioni). Il presidente del consiglio si riferisce spesso alla magistratura come a una casta chiusa che si comporta come unopposizione politica decisa a incastrarlo. Daltra parte, gli italiani sembrano avere poca iducia in un sistema giudiziario lento e caotico, e molti di loro minimizzano lo scandalo. Nelle ultime settimane, per, i dettagli della vicenda hanno fatto indignare molti cittadini, tra cui migliaia di donne disgustate dalle intercettazioni, che hanno irmato una petizione per chiedere le dimissioni di Berlucontinua a pagina 26

Lopinione

Il ruolo dei cittadiniThe Times, Gran BretagnaLa maggioranza dellopinione pubblica stanca delle pagliacciate del premier. il momento di voltare paginaMolti, forse la maggioranza, vorrebbero vedere lItalia tra le democrazie avanzate, che mettono al centro della vita pubblica luguaglianza dei sessi, gli standard etici e la responsabilit individuale. Invece gli atteggiamenti grotteschi di Berlusconi fanno pensare allopera bufa a cui alcune voci critiche hanno paragonato la politica italiana del dopoguerra. Finora la sopravvivenza politica di Berlusconi dipesa, in parte, dalla sua capacit di manipolare lopinione pubblica e, in parte, dallincapacit dei suoi oppositori di presentare unalternativa coerente. Il premier ha investito una quantit enorme di tempo e di energie per far approvare provvedimenti legislativi che limitassero le indagini giudiziarie sui suoi afari o sulla sua condotta. Al tempo stesso ha usato il suo impero mediatico per ridicolizzare gli avversari e minimizzare le accuse contro di lui, intimidendo i giornalisti e tuonando contro la violazione di fondamentali princpi costituzionali da parte dei magistrati. Loperazione ha funzionato ino a un certo punto. Berlusconi riuscito a sviare gli attacchi del suo ex alleato Gianfranco Fini e a superare i voti di siducia in parlamento. La sinistra, che senza una guida e continua a portare avanti slogan ormai superati, pu dare la colpa solo a se stessa: per la maggioranza degli elettori i suoi programmi sono ancor meno convincenti di Berlusconi quando dice di essere lunico capace di porre rimedio alla crescita lenta dellItalia e alla sua sclerotica burocrazia. Ma il caso Ruby potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. C bisogno che i cittadini e i politici mettano ine a questo spettacolo estenuante. La soluzione migliore che Berlusconi, per una volta, compia un gesto onorevole e rassegni le dimissioni. u maInternazionale 882 | 28 gennaio 2011

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on sono soltanto i particolari degradanti festini in topless, prostitute minorenni, donne invitate a travestirsi da infermiere per gratiicare la lussuria di un anziano dongiovanni ad aver turbato gli italiani. Quello che ha inalmente cominciato a scuotere unopinione pubblica che ha tollerato per troppo tempo le pagliacciate ipocrite di Silvio Berlusconi lo spettacolo di un premier che copre di vergogna se stesso e il suo paese con comportamenti non solo pacchiani e immorali ma, secondo le accuse, illegali. ormai da un pezzo che tutta Italia legge i particolari scabrosi dei festini a base di sesso organizzati da un politico che ha cavalcato i valori della famiglia. Perino il Vaticano, normalmente in sintonia con la coalizione di centrodestra guidata da Berlusconi, ha denunciato questallarmante deviazione dalla robusta moralit che ci si attende dai politici italiani.

Situazione insostenibileI paesi vicini, allibiti, si chiedono con sempre maggiore insistenza perch mai gli elettori italiani tollerino comportamenti che sono assolutamente inammissibili per chi dovrebbe occuparsi dei problemi economici e politici del paese. Gli italiani non possono avere tutta questa tolleranza per le scappatelle sessuali o unammirazione cos grande per questo sfrontato maschilismo da non vedere i danni enormi che il premier sta arrecando al loro paese. Ed per questo che molti giovani elettori, soprattutto donne, sono stanchi dellimmagine frivola che lItalia ha agli occhi di gran parte del mondo.

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Visti dagli altriLo studio televisivo dellIsola dei famosi

Maia

Cufaro entra in carcereMichael Braun, Die Tageszeitung, GermaniaNINA BERMAN (NOOR/LUZPHOTO)

Esconi. In una conversazione intercettata, lagente televisivo Lele Mora dice a una ragazza invitata a una festa a casa di Berlusconi di indossare un camicione da dottoressa. Lo devi comprare oggi, aggiunge, raccomandandole di non indossare niente sotto, a parte un paio di autoreggenti bianche. In unaltra telefonata Mora paragona Arcore alla casa di Michael Jackson. Karima el Marough. Immersa in una penombra teatrale, la ragazza ha raccontato di essere stata presentata a Berlusconi da unamica che aveva spiegato al premier le sue diicolt. Ho detto la mia storia in sincerit, ha continuato Ruby, tranne che sul nome, sullet e a questo punto ha fatto un sorrisino sul paese di provenienza. Se lironia deinibile come la tensione tra il significato presunto e il significato reale di unespressione, tra chi loggetto di una battuta e chi non lo , diicile dire se questa performance sia stata profondamente ironica o se si sia spinta cos al di l dellironia da diventare il suo esatto opposto. In ogni caso, stata sicuramente molto italiana. In fondo questa la cultura che ha inventato il barocco, con i suoi soffitti trompe-loeil, le porte inte, le facciate che dissimulano numerosi livelli ma dietro cui si nasconde il nulla. Da quando sceso in campo, Berlusconi ha reso sempre pi indistinto il conine tra immagine e realt. O meglio: il premier deve la sua brillante carriera al principio tutto italiano secondo cui limmagine tutto. sIn un discorso televisivo trasmesso due settimane fa, cercando di trattenere la rabbia, Berlusconi ha detto che i magistrati avevano violato la costituzione e che il modo in cui avevano trattato gli ospiti delle sue serate era indegno di uno stato di diritto.