Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

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1 Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole afia: , A.D.Martin , “Quarks & leptons”, Wiley & Sons, 1984 e 15 kins, “Introduction to High Energy Physics”, Addison-Wesley cham, M.Jobes “Nuclear and Particle Physics, Longman 1995, tchison, A.J.G.Hey, “Gauge Theories in Particle Physics”, Hil http://www.pd.infn.it/~ugs/didattica/fisica/FisicaS

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Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole. Bibliografia: - F.Halzen, A.D.Martin , “Quarks & leptons”, Wiley & Sons, 1984 cap. 13 e 15 - D.H. Perkins, “Introduction to High Energy Physics”, Addison-Wesley ,1987 cap. 7 - PowerPoint PPT Presentation

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1

Interazione debole di corrente neutra;il “Modello Standard” della Teoria

Elettrodebole

Bibliografia:- F.Halzen, A.D.Martin , “Quarks & leptons”, Wiley & Sons, 1984 cap. 13 e 15- D.H. Perkins, “Introduction to High Energy Physics”, Addison-Wesley ,1987 cap. 7 - W.E. Burcham, M.Jobes “Nuclear and Particle Physics, Longman 1995, cap. 13- I.J.R.Aitchison, A.J.G.Hey, “Gauge Theories in Particle Physics”, Hilger, 1989, cap. 10

Slides: http://www.pd.infn.it/~ugs/didattica/fisica/FisicaSubNucl/2011

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2

Interazione debole di corrente neutra

Nell’ esperimento con camera a bolle GARGAMELLE al PS del CERN(fascio “Wide Band” di , con energia del fascio primario di protoniEp= 26 GeV) furono osservati, oltre agli eventi di corrente carica alcuni centinaia di eventi senza muone nello stato finale:

XN

XN

interpretati come “processi di corrente neutra”:[successivamente confermati dall’ esperimentoHPWF (spettrometro a FNAL, 1974)]

adroni

nucleone

X

Z0

e 3 eventi di scattering elastico -elettrone :

ee

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3

Inter.debole di corrente neutra

(come vedremo, la sezione d’ urto s = 2ME, dove M e’ la massa della targhetta, in questo caso l’elettrone, e’ 3 ordini di grandezza minore cheper lo scattering su nucleone: il processo e’ quindi molto piu’ raro)

ee e-

e-

Z0

e-

e-

[N.B.: con un fascio di e il processo

avrebbe contributi sia di C.N. che di C.C.:

e-

ee

Z0

e-e-

e

e

W

e-

ee ee

+

la sua osservazione non sarebbe di per se’ evidenza dell’ esistenza di una corrente neutra ]

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4

In analogia con la teoria per l’ interazione di corrente carica, descrittadall’ elemento di matrice:

Int.debole di corrente neutra

x

)]()1()'()][()1()'([ 55 kukupupuGM eduCCif (2.15)

l’ elemento di matrice di transizione di corrente neutra puo’ essere scritto:

(4.1) )]()1()'()][()()'([ 55 kukupuggpuGM qqA

qVq

CNif

dove le costanti gV,Aq parametrizzano il fatto che l’ interazione possa non

essere “pura V-A” (come invece e’ quella di C.C. che si manifesta nel DIS,quando i quark nel nucleone possono essere considerati liberi, onel decadimento del muone ). Abbiamo visto come le sez. d’urto di C.C. che derivano dalla (2.15) sianodate dalle eq. (2.20) e (2.21):

(2.20)

)()()1(2

)()1()(2

22

22

xqxqyxsGdxdyd

xqyxqxsGdxdyd

CC

XN

CC

XN

(2.21)

[ memo:variabile di inelasticita’

)cos1(21' *

EEEy

momento frazionario del partone ]

angolo di scattering nel CM

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5

Int. debole di corrente neutraCalcoli analoghi a partire dalla (4.1) portano alle espressioni per le sez. d’urto di corrente neutra:

dove:

)()1()()()1()(2

)()1()()()1()(2

22222

22222

xqyxqgxqyxqgxsGdxdyd

xqyxqgxqyxqgxsGdxdyd

RL

CN

N

RL

CN

N

(4.2)

)(21

,qA

qV

qRL ggg (4.3)

Le costanti gL,R misurano direttamente l’ accoppiamento alle componentileft-handed e right-handed dei quarks: uu RL )1( 5,

[ Infatti, in (4.1):

Rq

qA

qV

qLq

qA

qV

qq

qA

qV

qA

qV

q ugguugguuggggu )2

()2

()]1(2

)1(2

[ 55

qqA

qV

qV

qA

qA

qVqq

qA

qVq ugggggguuggu )()( 5555

Se fosse gV=gA=g (ossia interazione pura V-A in (4.1) con costante G’=Gg ),si avrebbe gL=g, gR=0, e le (4.2) si ricondurrebbero alla forma (2.20), (2.21)delle CC, con G’ al posto di G ]

Page 6: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

6

Integrando su x le sez. d’ urto differenziali (2.20, 2.21) e (4.2), si ottiene:

Int. debole di corrente neutra

dove si sono definite le quantita’, integrali delle pdf q(x), q(x):

QQysGdyd

QyQsGdyd

CC

XN

CC

XN

22

22

)1(2

)1(2

QyQgQyQgsGdyd

QyQgQyQgsGdyd

RL

CN

N

RL

CN

N

22222

22222

)1()1(2

)1()1(2

(4.4)

(4.5)

per le correnti cariche

per le correnti neutre

1

0

1

0

1

0

1

0

)]()([)(

)]()([)(

dxxdxuxdxxqxQ

dxxdxuxdxxxqQ(4.6)

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7

Si vede allora che valgono le:

Int.debole di corrente neutra

che sono indipendenti dalle funzioni di struttura q(x) delnucleone, permettendo di determinare le costanti di accoppiamento gL,R

prescindendo dalla loro conoscenza.

CC

NR

CC

NL

CN

N

CC

NR

CC

NL

CN

N

dydg

dydg

dyd

dydg

dydg

dyd

22

22

(4.7)“relazioni diLlewelling-Smith”

Come vedremo, tali relazioni sono una delle basi per la determinazionedell’ angolo di Weinberg nell’ ambito del “Modello Standard” dellaTeoria unificata elettrodebole (QEWD) dalle misure di ‘bassa energia’(s = 2EmN << MZ, massa del bosone intermedio) e quindi per la predizionedella scala di massa dei bosoni mediatori dell’ interazione debole.

Page 8: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

8

Int. debole di corrente neutra

Dati dall’ esperimento CHARM al CERN SPS [Z.Phys. C36 (1987),611]:

Dal ‘best fit’ ai dati:

L’ interazione debole di corrente neutra non e’ ‘pura V-A’.

010.0042.0

008.0287.02,

2,

Rq

Lq

g

g

AVR ggg ,0

QyQ )1( 2

QQy )1( 2

Correnti Cariche Correnti Neutre

Gli andamenti delle NC non sonomolto diversi daquelli delle CC

gR2 e’ piccolo

[ cfr. eq. (4.7) ]

piccolo

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9

Esperimento CHARM

evento di CC

evento di CN

(Cern-Hamburg-Rome-Moscow collaboration)[Nucl. Instr. Meth. 178 (1980) 27 ]

Calorimetro:78 moduli marmo-scintillatore (ognuno di 8 cm spessore)+ tubi a drift proporzionali, circondati da Fe magnetizzato

Massa fiduciale della targhetta : 65 tons

CDHS

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Corrente neutra: “settore -elettrone”A partire dagli anni ’80, con il crescere delle dimensioni e complessita’ degliesperimenti (massa della “targhetta”, fino a varie tonnellate di materiale, capacita’ di rivelazione elettronica degli eventi…) si e’ resa disponibile unanotevole quantita’ di dati relativi anche ai processi di scatteringneutrino- elettrone:

(questi ultimi con esperimenti presso i reattori nucleari).Le sezioni d’urto implicate, proporzionali a s=ECM

2 [vedi eq.(4.5)], sono 3ordini di grandezza inferiori (s=2Eme) rispetto allo scattering -nucleone(s=2EmN); di qui la maggior difficolta’, ed incertezza statistica nei risultati,degli esperimenti.

ee

ee

ee

ee

Page 11: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

11

Corrente neutra: settore -eL’ elemento di matrice del processo e’ lo stesso visto per il caso -N in (4.1):

dove ora la corrente “adronica” del quark e’ sostituita dalla corrente leptonicadell’ elettrone, ed in essa gV,A sono a priori diverse dalle corrispondenticostanti gq

V,A in (4.1) [vedremo che in effetti lo sono, esattamente secondo quanto previsto dal “Modello Standard”] .

)]()1()'()][()()'([ 55 kukupuggpuGM eAVeCNif (4.8)

Le sezioni d’urto osservabili sono esprimibili in questo caso direttamente comesezioni d’urto ‘point-like’ [ l’ elettrone e’ puntiforme, a differenza del nucleone,nel quale abbiamo l’ integrazione su q(x)]; in stretta analogia con le (4.5)viste per N, abbiamo:

2222

2222

)1(

)1(

RL

CN

e

RL

CN

e

gygsGdyd

yggsGdyd

)(21

, AVRL ggg

dove al solito:(4.9)

[nota: il fattore 2 al denominatore in (4.2) e’ dovuto al considerare una targhetta isoscalare nello scattering N, e qui non e’ presente]

Page 12: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

12

Corrente neutra: settore e-e

Per lo scattering

si deve tener conto di un ulteriore contributo nella componente left-handed dovuto al processo di corrente carica:

Integrando su y le (4.9), le eq. delle sezioni d’urto totali sono rappresentate daellissi nel piano (gV,gA):

ee ee

e-

e

e

W

e-

2222

)1( RL

CN

e

gyGsGdyd

e

)1( LL gG con

222

222

3

3

AAVVCN

e

AAVVCN

e

ggggsG

ggggsG

Page 13: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

13

Corrente neutra: settore -e

L’ ellisse per il processo e’ spostata a causa del termine di C.C. Cio’ permette di risolvere la ambiguita’ di segno nel rapporto gV/gA che si avrebbe dai soli dati con neutrini del mu.

Infine , la soluzione “dominante assiale”: gA-0.5 (che e’ quella prevista,come vedremo, dal Modello Standard) e’ deteminata dagli esperimenti di DIS elettromagnetico eN con fasci di e- polarizzati (eseguiti a SLAC),studiando la (piccola!) asimmetria tra le sez. d’urto con fasci e- di diversapolarizzazione, dovuta alla corrente debole.

ee ee

gV

gA

[Sakurai,Ann.Rev.Nucl.Part.Sci.31 (1981), 375]

Page 14: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

14

Esperimento di DIS e.m. con fasci polarizzati

Esperimento a SLAC con fasci polarizzati su targhetta di deuterio:

XeDe RL 2,

Targhetta isoscalare(egual numero di protoni e neutroni:non richiede la conoscenza separata di u(x),d(x)per il calcolo delle asimmetrie)

Si misura, con alta statistica:

LR

LRDISA

[Prescott e collab., Phys.Lett. B77 (1978),347; Phys.Lett. B84 (1979), 524 ]

Page 15: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

15

Esperimento di DIS e.m. con fasci polarizzati

Dall’ interferenza tra i processi e.m.(grande) e debole (piccolo):

)()1(1)1(1)(

22)( 2

222 xb

yyxaGqqA F

DIS

con a(x),b(x) funzioni della variabile x di Bjiorken e di gV,gA

[ per maggiori dettagli, vedi P.A.Sauder in ‘Precision tests of Standard Model, Langakher,1995]

Risultato:

262 )/(102.42.685 cGeV

qADIS

e-L,R

Z0

e-L,R

+

e-L,R

e-L,R

2

L,R

N N

Page 16: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

16

Esperimento CHARM2

420 moduli (piani di vetro +tubi a streamer)

Massa: 600 tons

36 m

[ Nucl.Instr.Meth. A278 (1989) 670; Nucl.Instr.Meth. A325(1993) 92 ]

Misura N Ned anche:e e

- Grande massa- Basso Z (minimizza il mult.scattering dell’elettrone)

05.0)(

23.0

GeVEE

E

)(17

GeVEmrad

Page 17: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

17

Esperimento CHARM2

E2 (GeV)

variabile discriminante tra e e e N N

Le misure con neutrini (basso q22ME)di gA,gV sono in ottimo accordo conquelle provenienti dallo scattering e+e- …a LEP (vedi dopo), fatte a momenti trasferiti molto piu’elevati (q2MZ

2 (90 GeV)2)

gA

gv

200 GeV

e

ee E

m2

notarela scala…

Page 18: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

18

Il “Modello Standard” della teoria elettrodebole

La teoria elettrodebole unificata ( QEWD: Quantum Electro-Weak Dynamics) descrive in un’ unica teoria di campo di guage, non abeliana,l’ interazione debole (di CC e di CN) e la QED.

Il cosiddetto “Modello Standard” dell’ interazione elettrodebole [proposto da Weinberg,Salam ancora nel 1967, prima della scopertadelle correnti neutre (1973)] si basa sul gruppo di simmetria SUL(2) UY(1):

esso suppone l’invarianza dell’ interazione (ossia della lagrangiana che ladescrive) rispetto a due trasformazioni locali ( dipendenti dalle 4-coordinate)di gauge indipendenti dei campi fermionici dei leptoni e dei quarks: - del gruppo di simmetria SU(2), che ‘genera’, attraverso la derivata covariante nella lagrangiana, i termini di interazione debole) - e del gruppo U(1) (che genera, essenzialmente come in QED, l’ interazione e.m.)

Page 19: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

19

Il Modello Standard

I campi fermionici spinoriali sono organizzati in doppietti di SU(2)(doppietti di “isospin debole”) per quel che riguarda la loro componente“left-handed”:

ed in singoletti di SU(2) per quel che riguarda la componente right-handed:

LLLLL b

tsc

du

,,,

,,e[ sono le tre famiglie leptoniche, e si sono indicate le tre famigliedi quarks di tipo (u,d): up,down/ charm,strange / top,bottom ;con si intende lo spinore del fermione considerato:

; inoltre , ecc…. ]

,....,, u

,....,

....,,,, RRRRR cduR

(4.10)

(4.11)

)1(21

5L

Page 20: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

20

Le trasformazioni di gauge dei campi spinoriali sono:

Il Modello Standard

dove sono i tre generatori del gruppo SU(2)(la loro rappresentazione nello spazio 2 X 2 degli stati di isospin debole sono le matrici di Pauli: )

Rxi

RR

Lxxai

LL

e

e

)(

))()((

'

'

(4.13)

),,( 321

2/

))(),(),(( 321 xxx

e (x) sono 4 funzioni arbitrarie delle 4-coordinate.

[ la (4.13) costituisce per la QEWD la relazione di trasformazione che per laQCD , basata sul gruppo di simmetria SU(3) con 8 generatori che agisce su tripletti di colore, abbiamo visto essere data dalla prima delle eq.(3.1):

)()()( )( xexUx ixig

iiaa a=1,…8

i =1,2,3 ](3.1)

La derivata covariante, che in QED e’ [eq. (1.2)]:

BgWgiD '2

in QEWD diviene:

eAiD

Page 21: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

21

Il Modello StandardLa parte fermionica della lagrangiana del sistema, che in QED e’ data da:

[ da questa discende, attraverso le eq. di Eulero-Lagrange, l’ “eq. del moto” (1.3) della QED: ;

diventa:

QED

QEDferm

Lmi

AemimDL

int

.

)(

)()(

0])([ meAi

quarkleptQEWDferm LLL .

sono i campi spinoriali dei fermioni elettricamente carichi ]...,, du

,,

___

''2

),(el

RR

LLlept BgiBgWgiL

bsddtcuu

RR

LLquark uBgiu

du

BgWgiduL,,,,

___

''2

),(

dove e B(x) sono i campi vettoriali associati alla trasf. di gauge (4.12). [ Nota: In (4.14), si sono indicati con d=(d,s,b) gli autostati di quark di tipo down gia’ ruotati dalla matrice CKM: q’=UCKMq rispetto agli autostati di massa ].

))(),(),(( 321 xWxWxWW

(4.14)

Page 22: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

22

Sviluppando in (4.14) i termini in ,

Il Modello Standard....

0110

1

WW

AeLQED .int

,,

5

_

5

_.int )1(

21)1(

21

2ellept WWgL

,,

0_

22

20

5

_0

5

_2/122

)'('2)1(

21)1(

21

2)'(

el

Zgg

gZZgg

,,

_

2/122 )'('

el

Agg

gg

W- W+

“correnticariche”

“correnti debolineutre”

“correntee.m.” (=> QED)

Z0

e un termine analogo si ha per Lint.quark

A

,

,

(4.15)

g+

g

egg

gg

2/122 )'('

2/)'( 2/122 gg

I3

I3l

la parte di interazione per i leptoni, corrispondente ae’:

Page 23: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

23

Per identificare l’ ultimo termine in (4.15) con l’interazione e.m. LQEDint ,

deve essere:

Il Modello Standard

30 cossin

sincos

WB

ZA

WW

WW

2/122 )'/(cos gggW “angolo di Weinberg”:tutte le costanti di accoppiamentodi tutti i fermioni ai bosoni intermedinello SM sono esprimibili in funzionedi quest’ unico parametro

dove:

eggggg W sin)'/(' 2/122 carica elettrica

Dal meccanismo di rottura spontanea della simmetria, sviluppando iltermine di massa del campo scalare di Higgs [come verra’ discusso nel Corso di Teoria delle Int.Fondamentali; vedi ad es. Halzen, cap.15 ], si ottiene inoltre: MW = vg/2, MZ= v(g2+g’2)1/2/ 2

e quindi:valore di aspettazione nel vuoto del campo di Higgs

(4.16)

(4.18)

(4.17)

WZW MM cos

con:

])'/('sin 2/122 gggW [ e quindi:

21

21

iWWW

Page 24: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

24

Il Modello Standard

L’ identificazione del primo in (4.15) con l’elemento di matrice dell’ interazionedi C.C. V-A [cfr. eq.(2.15)]:

])1(][)1([2 55 uuuuGM eeif

porta alla relazione (a “livello albero” della teoria perturbativa; tale relazione verra’ modificata dalle correzioni radiative, che modificano ilpropagatore del bosone intermedio W):

WWW Me

MgG

22

2

2

2

sin882

W(4.19)

[ il propagatore di un bosone massivo e’ 1/(q2-M2W), dove

q2 e’ il momento trasferito dal bosone; la costante di fermi G e’ misuratain processi, come il decadimento nucleare o il decadimento del muone,nei quali q2 << MW

2 (100 GeV)2 ]

2G

W

egsin2222

22g

1/ MW2

WMg

8

2

Page 25: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

25

Il Modello Standard

)(8 52

2

AVW

ggMg

)()1(

25

_5

_

AVCNif ggGM

Analogamente, le costanti di accoppiamento vettore e assiale-vettore che entrano nella definizione delle correnti neutre per calcolare le ampiezze di scattering neutrino-leptone [eq.(4.8)]:

gA=-1/2gV=-1/2 + 2 sin2W

costante di Fermi (dal decadimento del muone)

sono date confrontando (4.8) con il termine di corrente neutra in (4.15) :

(4.8)

Z0

)(2 5 AV ggG

)cos22/()')(22/1( 2/122Wggg

5

2

21

21sin2)cos22/( WWg

(4.20)

2

2

2

cos1

W

W

Z MM

2

2

8 WMg

5

22

2

2

2

21

21sin2cos

cos8

WW

W

W Mg

Si ottiene quindi:

Page 26: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

26

Il Modello StandardLa relazione che generalizza la (4.20) a tutti i fermioni (leptoni carichi,neutrini, quarks) e’ la seguente:

(4.21)

dove I3f e’ la 3a componente dell’ isospin debole ( I3

, u = +1/2, I3e, d =-1/2 )

e qf e’ la carica elettrica del fermione in unita’ di carica elementare.

Le (4.21) sono riassunte nella tabella seguente:

Wfff

V

ffA

qIg

Ig

23

3

sin2

W

W

W

e

fV

fAf

bsdtcu

ev

ggqf

2

2

2,,

sin)3/2(2/12/13/1,,sin)3/4(2/12/13/2,,

sin22/12/11,,2/12/10

(4.21’)

Page 27: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

27

Il Modello Standard Riassumendo, la QEWD prevede l’ esistenza, in aggiunta al fotone A,dei 3 bosoni massivi W

e Z0, le cui masse sono in relazione con le

costanti di accoppiamento G, gA, gV misurate nei processi di int. debolidi CC e CN a basse energie. Tali relazioni sono (a livello albero dell’ espansione perturbativa della teoria):

La determinazione piu’ precisa della costante di Fermi G deriva dal decadimento del muone:

WWMeG

22

2

sin82

2/1

2sin2

WW G

M

Wfff

V

ffA

WWZ

qIg

Ig

MM

23

3

sin2

cos/

(4.22)

W

G

g=e/sinW

e

e

ee

2

2

3

52

1921

mmf

mG efattore dispazio delle fasi

Vita media osservata: s6102.2 2510167.1 GeVG

[cfr.cap.2]

(=e2/4)

Page 28: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

28

Il Modello Standard

L’ angolo di Weinberg e’ determinato dalle misure di scattering -N e -elettrone di CN. Integrando sulla variabile di inelasticita’ y=Eadr/E le relazioni di Llewelling-Smith [eq.(4.7)] si ha:

Inoltre, integrando le relazioni (4.5) per le sez. d’urto di CC, poiche’:

CCNR

CCNL

CNN

CCNR

CCNL

CNN

gg

gg

22

22

1

0

2

31)1( dyy si vede che , se si trascura il

contributo di antiquark: 1

0

0)( dxxqxQ

[ questa approssimazione va in realta’ corretta; abbiamo visto dalle misure di F2

N e F3N ]: 3/CC

NCCN (4.24)

(4.23)

Page 29: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

29

Misura di sin2W dai neutrini

Inserendo quindi (4.24) in (4.23) si ha:

22

22

3

3/

RLCCN

CNN

RLCCN

CNN

ggR

ggR

2/)(, AVRL ggg Utilizzando: e le relazioni (4.21) previste dal Modello Standard per gA,gV, si ottiene, per una targhetta isoscalare (egualnumero di protoni e neutroni ) :

2,

2,

2, )()( d

RLu

RLRL ggg

WW

WW

R

R

42

42

sin920sin

21

sin2720sin

21

(4.26)

(4.25)

[Sakurai,Ann.Rev.Nucl.Part.Sci.31 (1981), 375]

I risultati sperimentali possono esserevisualizzati nel piano La curva che mostra la dipendenza da sin2W

e’ detta ‘naso di Weinberg’.

),( RR

Page 30: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

30

Misura di sin2W dai neutriniCon gli esperimenti di scattering di “seconda generazione” (anni ’80-90)la determinazione dell’ angolo di Weinberg si e’ resa molto precisa.Ad esempio, gia’ nel 1986 (tenendo conto delle correzioni dalle PDF degliantiquark), dai dati delle collaborazioni CHARM e CDHS:

Una determinazione indipendente viene dal settore -elettrone;dalle eq. (4.9) si ha, con calcoli analoghi [es. 4.1]:

WWCN

e

WWCN

e

sG

sG

422

422

sin3

16sin34

31

4

sin3

16sin414

010.0231.0sin 2 W

[Part.Data Group, 1992]

004.0230.0sin2 W

[CHARM: Phys.Lett.B177(1986),446; CDHS : Phys.Rev.Lett. 57 (1986), 298 ]

in pieno accordo con i dati neutrino-nucleone.

[da Perkins, Fig. 9.8 ]R

R

anno 1984

Page 31: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

31

Misura di sin2W dai neutrini

(x=sin2W)

Compilazione di risultati dagli esperimenti di “seconda generazione”(CERN e Fermilab):

errore sperimentale (stat+sist.)

incertezza teoricaCHARM2 (e, e, 1993):sin2W=0.232 0.006 0.007

Page 32: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

32

Il Modello StandardLa predizione (a livello albero) del Modello Standard, dai dati ottenutidalle misure a bassa energia, per le masse dei bosoni intermedi e’ quindi:

GeVMM

GeVGeVGG

M

WWZ

WWWW

7.88cos/

8.77sin

3.37sin

2/sin2

2/1

2

Le correzioni radiative, come vedremo, determinano uno spostamento verso l’ alto di circa 3 GeV di tali predizioni. Come vedremo , la massa misurata dei bosoni e’:

GeVMGeVM

Z

W

)007.0187.91()04.045.80(

in ottimo accordo con la ‘struttura fine’ delle predizioni dalla teoria.

( sin2W=0.23 )

Page 33: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

33

La scoperta di W/Z

CERN, 1982: produzione, accumulazione e accelerazione di anti-protoni

SppS

Page 34: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

34

La scoperta di W/ZEsperimento UA1 (1983):Il primo candidato W→e

Esperimento UA2:Energia delle “torri calorimetriche”evento candidato Z→e+e-

Esperimento UA1:

Page 35: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

35

La scoperta di W/Z“missing transverseenergy”

electron pT

[Ganvey J , Rep. Prog Phys 50 (1311), 1987]

ECM=540 GeV

La sezione d’ urto di produzione di Wal CERN SppS (√ s= 540 GeV) e’ dell’ ordine del nb: Nev=Lint

Dal fit alla distribuzione della “massa trasversa”:

GeVsyststatppM TeTT ))(7.2)(0.15.83()cos(1(2

2/1

(UA1, 1984)

Page 36: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

36

Massa del W

CDFW

Circa ~20 anni dopo,al Tevatrone (ECM=1.9 TeV):

Esperimento CDF

CERN, SppS

Tevatron collider

Moriond, 2002Discuteremo successivamentel ‘importanza delle misure diprecisione delle masse deibosoni vettori…

Page 37: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

37

Esercizio 4.1

2222

2222

)1(

)1(

RL

CN

e

RL

CN

e

gygsGdyd

yggsGdyd

Abbiamo visto che per lo scattering v-e le sez.d’urto differenziali sonodate da:

(4.9))(

21

, AVRL ggg con:

e inoltre, nel ModelloStandard: gA= -1/2 gV= -1/2 + 2 sin2W

Allora: WWAVL ggg 22 sin21

21sin2

21

21)(

21

WWAVR ggg 22 sin21sin2

21

21)(

21

Integrando le (4.9) su y, essendo 1

0

2

31)1( dyy , si ha:

)3/( 222

RLCN

e ggsG

)3/( 222

RLCN

e ggsG

Page 38: Interazione debole di corrente neutra; il “Modello Standard” della Teoria Elettrodebole

38

Esercizio 4.1(cont.)

WWWW

WWWRL

CNe

sGsG

sGggsG

242

242

424

222

2

sin4sin3

1614

sinsin34

41

3sinsinsin

41)3/(

WWWW

WWWRLCN

e

sGsG

sGggsG

242

242

4242

222

sin34sin

316

31

4sin

31sin

34

121

sinsinsin41

31)3/(