INTEGRALI IMPROPRI - Gervasio · 2020. 12. 6. · 10-0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 t 0 2 4 6 8 10 Fissato...
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INTEGRALI IMPROPRI
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Abbiamo visto che l’integrale di Riemann e definito per funzionilimitate e su intervalli limitati.
Sia ora I ⊆ R un intervallo non necessariamente limitato e f nonnecessariamente limitata.
Def. Un integrale
∫If (x)dx si dice improprio se I e illimitato,
oppure se I e limitato e f non e limitata su I .
I = [1,+∞) e illimitato ,
1
f (x)
x
y
I = (0, 1] e limitato, f e illimitata su I .
f (x)
1 x
y
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Integrale su intervalli illimitati
Def. Sia I = [a,+∞) ⊂ R, sia f localmente integrabile su Isecondo Riemann e sia Fa(x) la funzione integrale di f (t) (ricordoche Fa(a) = 0).L’ integrale improprio di f su [a,+∞) e∫ +∞
af (t)dt = lim
x→+∞
∫ x
af (t)dt︸ ︷︷ ︸Fa(x)
= limx→+∞
Fa(x)
1 Se il limite esiste finito, diciamo che f e integrabile in sensoimproprio su I o che il suo integrale improprio converge
2 se il limite esiste infinito, diciamo che l’integrale improprio dif e divergente
3 se il limite NON esiste, diciamo che l’integrale improprio di fe oscillante
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Esempi ∫ ∞1
e−xdx e convergente∫ ∞1
1
xdx e divergente∫ ∞
0cos(x)dx e oscillante
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Teorema Se f e una funzione positiva e localmente integrabile su[a,+∞), allora il suo integrale improprio o converge o diverge (nonpuo oscillare).
Dim. Ricordiamo che se f : [a,+∞)→ R e localmente integrabile
e positiva, allora la sua funzione integrale Fa(x) =
∫ x
af (t)dt e
monotona crescente. Per il teorema del limite di funzionimonotone (si veda cap4a.pdf), se una funzione Fa(x) definita inun intorno di +∞ e monotona crescente, allora il lim
x→+∞Fa(x)
esiste e puo essere finito o infinito.
Oss. Se f e positiva e limx→+∞
f (x) = ` > 0 o limx→+∞
f (x) = +∞,
allora
∫ +∞
af (x)dx e divergente.
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Teorema ∫ +∞
1
1
tαdt
{converge se α > 1diverge se α ≤ 1
Dimostrazione∫ +∞
1
1
tαdt =
= limx→+∞
∫ x
1
1
tαdt = lim
x→+∞
[log(t)]x1 se α = 11
1− α[t1−α
]x1
se α 6= 1
= limx→+∞
log(x) se α = 11
1− α(x1−α − 1) se α 6= 1
=
+∞ se α ≤ 11
α− 1se α > 1
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La funzione f (t) = 1/tα per t > 1
0 2 4 6 8 10
t
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
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Osservazione
Il comportamento dell’integrale improprio
∫ +∞
1
1
tαdt e analogo a
quello della serie armonica generalizzata∞∑n=1
1
nα.
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Teorema di McLaurin
Sia f : [1,+∞)→ R monotona. Allora
+∞∑n=1
f (n) e
∫ +∞
1f (x)dx
sono entrambi convergenti o divergenti.
Corollario
+∞∑n=1
1
nαconverge ⇐⇒
∫ +∞
1
1
xαdx converge ⇐⇒ α > 1
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Criteri del confronto e del confronto asintotico
A volte non e possibile calcolare esplicitamente la funzioneintegrale di una funzione f data (ad es. f (x) = e−x
2non e
integrabile elementarmente), pero si riesce comunque a stabilire se
l’integrale improprio
∫ +∞
af (x)dx converge o diverge.
Si utilizzano criteri di confronto.
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Criterio del confronto
Teorema. Siano f e g due funzioni localmente integrabili suI = [a,+∞), t.c. 0 ≤ f (x) ≤ g(x), ∀x ∈ I . Allora
0 ≤∫ +∞
af (x)dx ≤
∫ +∞
ag(x)dx
Inoltre:
se
∫ +∞
af (x)dx diverge, allora
∫ +∞
ag(x)dx diverge,
se
∫ +∞
ag(x)dx converge, allora
∫ +∞
af (x)dx converge.
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Es. Esaminare il comportamento dell’integrale improprio∫ +∞
1e−x
2dx .
Per x > 1 si ha x2 > x , quindi −x2 < −x e e−x2< e−x
(ricordiamo che l’esponenziale e una funzione crescente e che lacomposizione tra una funzione crescente ed una funzionedecrescente e una funzione decrescente).Per il criterio del confronto si ha allora∫ +∞
1e−x
2dx <
∫ +∞
1e−xdx .
Studiamo
∫ +∞
1e−xdx = lim
x→+∞
∫ x
1e−tdt
= limx→+∞
[−e−t ]x1 = limx→+∞
(e−1 − e−x) = e−1
Quindi∫ +∞1 e−xdx e convergente e, per il criterio del confronto lo
e anche∫ +∞1 e−x
2dx .
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Criterio del confronto asintotico
Sia f localmente integrabile su I = [a,+∞) ed ∃` ∈ R \ {0} t.c.
f (x) ∼ `
xαper x → +∞.
Allora
∫ +∞
af (x)dx ∼
∫ +∞
a
`
xαdx
cioe:∫ +∞
af (x)dx converge ⇔
∫ +∞
a
1
xαdx converge ⇔ α > 1∫ +∞
af (x)dx diverge ⇔
∫ +∞
a
1
xαdx diverge ⇔ α ≤ 1
Oss. Dire f (x) ∼ `
xαper x → +∞ vuol dire che f si comporta
come `/xα per x → +∞, cioe e infinita o infinitesima dello stessoordine di 1/xα.
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Es. Esaminare il comportamento dell’integrale improprio∫ +∞
1
x + cos x
x3 + sin xdx .
x + cos x
x3 + sin x∼ 1
x2per x → +∞.
α = 2 > 1, quindi per il criterio del confronto asintotico, l’integraledato converge.
Es. Esaminare il comportamento degli integrali impropri∫ +∞
1
arctan x
x2dx ,
∫ +∞
1
arctan x
xdx .
Es. Esaminare il comportamento dell’integrale∫ +∞
1
sin5(1x
)log(x2 + 1)− 2 log(x)
dx
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Criterio di convergenza assolutaTeorema. Sia f una funzione localmente integrabile su
I = [a,+∞) a segno variabile e tale che
∫ +∞
a|f (x)|dx converga.
Allora anche
∫ +∞
af (x)dx converge e si ha:∣∣∣∣∫ +∞
af (x)dx
∣∣∣∣ ≤ ∫ +∞
a|f (x)|dx .
Es. Esaminare il comportamento dell’integrale
∫ +∞
1
cos x
x2dx .
La funzione integranda f (x) =cos x
x2e a segno variabile, ne considero il valore
assoluto.
|f (x)| =∣∣∣cos x
x2
∣∣∣ ≤ 1
x2, ∀x ∈ I = [1,+∞). Poiche l’integrale improprio di 1
x2su
[1,+∞) e convergente, per il criterio del confronto, anche
∫ +∞
1
∣∣∣cos x
x2
∣∣∣ dxconverge e, per il criterio di convergenza assoluta, converge anche∫ +∞
1
cos x
x2dx .
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Integrali su (−∞, b] e sy R = (−∞,∞)
Se f e limitata e localmente integrabile su I = (−∞, b], l’integraleimproprio di f su I e definito come∫ b
−∞f (t)dt = lim
x→−∞
∫ b
xf (t)dt.
Se f e limitata e localmente integrabile su R, e c ∈ R, alloral’integrale improprio di f su R e:∫ +∞
−∞f (x)dx = lim
a→−∞
∫ c
af (x)dx + lim
b→+∞
∫ b
cf (x)dx
SE esistono finiti i due integrali impropri che compaiono a destraALLORA l’integrale improprio
∫ +∞−∞ f (x)dx e convergente
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Integrali di funzioni non limitate su intervalli limitati
Sia I = [a, b), sia f una funzione localmente integrabile su I , nondefinita in x = b (ad es. con lim
x→b−f (x) =∞)
Def. Definiamo integrale improprio di f su [a, b)∫ b
af (t)dt = lim
x→b−
∫ x
af (t)dt
1 Se il limite esiste finito, diciamo che f e integrabile in sensoimproprio su I o che il suo integrale improprio converge
2 se il limite esiste infinito, diciamo che l’integrale improprio dif e divergente
3 se il limite NON esiste, diciamo che l’integrale improprio di fe oscillante
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f (t)
a b t
y
Osservazione Se I = (a, b] e f e una funzione localmenteintegrabile su (a, b], ma non necessariamente definita in x = a (ades. con lim
x→a+f (x) =∞).
Def. Definiamo integrale improprio di f su (a, b]∫ b
af (t)dt = lim
x→a+
∫ b
xf (t)dt
1 Se il limite esiste finito, diciamo che f e integrabile in sensoimproprio su I o che il suo integrale improprio converge
2 se il limite esiste infinito, diciamo che l’integrale improprio dif e divergente
3 se il limite NON esiste, diciamo che l’integrale improprio di fe oscillante
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f (t)
b ta
y
Teorema ∫ 1
0
1
tαdt
{converge se α < 1diverge se α ≥ 1
Dimostrazione
∫ 1
0
1
tαdt =
= limx→0+
∫ 1
x
1
tαdt = lim
x→0+
[log(t)]1x se α = 11
1− α[t1−α
]1x
se α 6= 1
= limx→0+
− log(x) se α = 11
1− α(1− x1−α) se α 6= 1
=
+∞ se α = 1
1
1− αse α < 1
+∞ se α > 1
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La funzione f (t) = 1/tα per x > 0
-0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
t
0
2
4
6
8
10
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Confrontiamo1
(1− t)α(a sinistra) e
1
tα(a destra)
-2 -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 1.5
t
0
2
4
6
8
10
-0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
t
0
2
4
6
8
10
Fissato il valore di α, le due funzioni vanno ad infinito con la stessavelocita, cioe∫ 1
0
1
(1− t)αdt conv ⇔
∫ 1
0
1
tαdt conv ⇔ α < 1
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∫ 1
0
1
(1− x)αdx =
∫ 1
0
1
xαdx
Per dimostrarlo basta applicare la sostituzione:
s = 1− x , ds = −dxse x = 0⇒ s = 1, se x = 1⇒ s = 0
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Esercizio
Studiare
∫ 1
0
1√1− x
dx .
L’integrale dato converge perche:∫ 1
0
1√1− x
dx =
∫ 1
0
1√xdx =
∫ 1
0
1
x1/2
Quindi α = 1/2 < 1 e si ha convergenza
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∫ b
a1
(b−x)αdx e∫ b
a1
(x−a)αdx
∫ b
a
1
(b − x)αdx ∼
∫ 1
0
1
(1− x)αdx =
∫ 1
0
1
xαdx
∫ b
a
1
(x − a)αdx ∼
∫ 1
0
1
(x − 0)αdx =
∫ 1
0
1
xαdx
Questi integrali convergono se α < 1 e divergono se α ≥ 1.
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Criterio del confronto (su intervalli limitati)
Teorema.Siano f e g due funzioni localmente integrabili su I = [a, b), t.c.0 ≤ f (x) ≤ g(x), ∀x ∈ I = [a, b). Allora
0 ≤∫ b
af (t)dt ≤
∫ b
ag(t)dt
e: se
∫ b
af (t)dt diverge, allora
∫ b
ag(t)dt diverge
se
∫ b
ag(t)dt converge, allora
∫ b
af (t)dt converge.
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Criterio del confronto asintotico (prima parte)
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f (t)
a b t
y
Sia f localmente integrabile su I = [a, b) ed ∃` ∈ R \ {0} t.c.
f (x) ∼ `
(b − x)αper x → b−.
Allora∫ b
af (x)dx converge ⇔
∫ b
a
1
(b − x)αdx converge ⇔ α < 1∫ b
af (x)dx diverge ⇔
∫ b
a
1
(b − x)αdx diverge ⇔ α ≥ 1
(seconda parte)
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f (t)
b ta
y
Sia f localmente integrabile su I = (a, b] ed ∃` ∈ R \ {0} t.c.
f (x) ∼ `
(x − a)αper x → a+.
Allora∫ b
af (x)dx converge ⇔
∫ b
a
1
(x − a)αdx converge ⇔ α < 1∫ b
af (x)dx diverge ⇔
∫ b
a
1
(x − a)αdx diverge ⇔ α ≥ 1
Esercizio
Es. Esaminare il comportamento dell’integrale∫ 4
2
1
x3 − 4x2 + 4xdx .
Riferimenti bibliografici sull’argomento: Canuto Tabacco, cap.10.1
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