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Insieme per una scuola di successo rete di Apricena Lesina San Severo San Paolo Civitate 20 aprile 2015 2° anno

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Insieme per una scuola di successo rete di Apricena

Lesina San Severo

San Paolo Civitate

20 aprile 2015 2° anno

M.C. Escher

Relativity, 1953

Il tempo

Contegreco 20 aprile 2015

La ricerca

Contegreco 20 aprile 2015

Da Montaigne a Edgar Morin: la testa ben fatta..

Contegreco 20 aprile 2015

La scuola delle Indicazioni Nazionali

Contegreco 29 gennaio 2014

TECNOLOGIE SOCIALIZZAZIONE

LABORATORIO COOPERAZIONE

Contegreco 20 aprile 2015

Cosa si apprende?

L’iceberg delle competenze

Contegreco 20 aprile 2015

“Teach to test”: l’insegnamento si piega

alla valutazione • Le modalità valutative impiegate tradizionalmente a scuola

tendono a condizionare pesantemente i modi e i contenuti dell’apprendimento, in quanto il processo di insegnamento si “piega” inevitabilmente sulle prestazioni e sulle attività richieste dalla valutazione (“teach to test”)

• Le modalità valutative tradizionali si limitano ad accertare i processi cognitivi più semplici ed elementari, in quanto congruenti con le caratteristiche delle prove, mentre non sono in grado di apprezzare abilità più complesse quali i processi di analisi e sintesi, la riflessione critica, soluzioni creative ed originali a problemi aperti

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Misurazione e valutazione Che cosa significa valutare ?

•L’atto del valutare si può considerare come l’attribuzione di un valore a fatti o eventi in relazione allo scopo che si vuole perseguire.

•Nei contesti didattici tradizionali si tende ad accorpare le modalità di accertamento (o misurazione) con quelle di giudizio

•La docimologia insegna che la valutazione costituisce il momento finale di operazioni distinte tra loro

•Non posso esprimere giudizi se non ho accertato con strumenti affidabili, non posso valutare ciò che conosco parzialmente o in modo impreciso.

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Tipologie di prova di verifica

1. prove a stimolo aperto e risposta aperta:

prove di tipo tradizionale; non strutturate;

2. prove a stimolo aperto e risposta chiusa:

prove che dopo un’ampia trattazione,

richiedono una risposta sintetica precisa;

3. prove a stimolo chiuso e risposta chiusa:

strutturate;

4. prove a stimolo chiuso e risposta aperta:

semistrutturate;

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Prove strutturate (stimolo chiuso, risposta chiusa)

Sono del tipo: V/F, completamenti, corrispondenze, scelte multiple;

ad ogni risposta viene attribuito un peso e, qualunque sia il correttore, il

punteggio risulta univoco.

I quesiti V/F, così come i completamenti, forniscono poche informazioni

(sulle conoscenze); le corrispondenze sono un po’ più evolute, mentre le più

complete di questo tipo sono le scelte multiple, che, se ben congeniate,

permettono di rilevare più obiettivi).

Prove semistrutturate (stimolo chiuso, risposta aperta)

Sono del tipo: riassunti, saggi brevi, interviste,ecc. ;

esse consentono agli allievi di progettare e formulare autonomamente le

risposte, rispettando vincoli prescrittivi (ad es. lunghezza massima,

descrizione di questioni specifiche, ecc.)

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Caratteristiche delle prove di verifica

•Validità

•Attendibilità Contegreco 20 aprile 2015

Validità delle prove di verifica

• Capacità di una prova di misurare validamente gli aspetti presi in considerazione e non altri

• Una prova di verifica sarà valida quando gli esiti della rilevazione che con essa si registrano risultano congruenti con gli scopi che con il suo impiego si vogliono perseguire

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Attendibilità delle prove di verifica

• Indica la capacità di misurabilità della prova e la sua esattezza indipendentemente da chi la somministra e la valuta

• Le rilevazioni condotte risultano costanti, ovvero il risultato viene sempre confermato

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Pigmalione: tendenza del docente o dell’allievo a

consolidare esiti compatibili con le aspettative;

Possibili effetti relativi alla

valutazione tradizionale

Alone: il giudizio può essere influenzato da precedenti

giudizi sull’allievo;

Stereotipia: scarsa alterabilità dell’opinione che ci si fa

dell’allievo;

Distribuzione forzata dei risultati: curva di Gauss;

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La valutazione autentica

• … si tratta di valutare l’allievo

non su cosa sa, ma su

cosa sa fare con ciò

che sa.

Grant Wiggins

VALUTAZIONE TRADIZIONALE

(Comoglio, 2003, pp. 7-9)

VALUTAZIONE AUTENTICA

(Comoglio, 2003, pp. 12-13)

Si serve di prove oggettive, neutre che non

raccontano la storia dello studente

Si fonda su una prestazione reale e adeguata

dell’apprendimento

È gestita solo dall’insegnante È gestita anche dallo studente

È un sistema autoreferenziale È educativa

È controllo di ciò che è stato insegnato È autovalutativa

Consente che molte conoscenze rimangano

“incapsulate” nel contesto della classe in cui

vengono apprese, e si realizzino solo in funzione del

rito dell’esame

Stimola negli studenti prestazioni significative

È percepita con scopi selettivi e terminali

dell’apprendimento

È connessa alle esigenze del mondo reale

Non è predittiva di ciò che lo studente sa fare

realmente.

Non è predittiva delle richieste sociali, quotidiane,

lavorative

È predittiva di ciò che lo studente sa fare con ciò

che sa, qualora si trovasse in situazioni reali.

Permette che gli studenti possano misurarsi su

criteri orientati, sfidanti, richiedenti l’integrazione

di conoscenze e di abilità

Premia un sapere memorizzato e riprodotto È rispettosa dello stile cognitivo degli studenti

È incentrata sull’azione dell’insegnante È incentrata sull’azione dello studente

Non aiuta il processo di responsabilizzazione dello

studente

Promuove e sviluppa la competenza autovalutativa

FUNZIONI DELL’ATTO VALUTATIVO

valutazione PER l’apprendimento

valutazione DELL’apprendimento

LOGICA DI CONTROLLO LOGICA DI SVILUPPO

certificazione sociale a posteriori classificare

valenza informativa

crescita formativa in itinere orientare

valenza metacognitiva

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Mario Castoldi

FUNZIONI DELL’ATTO VALUTATIVO

VALUTAZIONE

PREDITTIVA

VALUTAZIONE

DIAGNOSTICA

VALUTAZIONE

FORMATIVA

VALUTAZIONE

SOMMATIVA

VALUTAZIONE

CERTIFICATIVA

PR

OC

ESSO

FOR

MA

TIV

O

Mario Castoldi

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Due visioni della scuola

Paola Mastrocola

Daniel Pennac

Contegreco 20 aprile 2015

Competenza: cum + petere = dirigersi con = TRIPLICE PROSPETTIVA: •Un andare di qualcuno verso qualcosa che spesso non si può fare da soli. (Sociale)

•Qualsiasi compito si affronti è sempre un insieme di aspetti, è sempre un cum, una complessità di cose di cui bisogna tener conto insieme. (Oggettiva)

•Intervengono, per affrontare un compito di competenza, tutte le dimensioni personali messe insieme. (Soggettiva)

La competenza è …

CIÒ CHE RIMANE DOPO IL SUONO DELLA CAMPANELLA

1.

Analisi

dei

bisogni

2.

Definizione

degli

obiettivi

3.

Strutture di

conoscenza e

scelta dei

contenuti

4.

Strategie e

tecniche

didattiche

5.

Valutazione

LE FASI DELLA

PROGETTAZIONE

FORMATIVA

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