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INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO La sola eliminazione di un La sola eliminazione di un comportamento problematico, non è la comportamento problematico, non è la strategia di intervento migliore: strategia di intervento migliore: togliere un comportamento dal togliere un comportamento dal repertorio di un bambino (senza repertorio di un bambino (senza rimpiazzarlo con un altro rimpiazzarlo con un altro altrettanto funzionale per il altrettanto funzionale per il bambino, ma bambino, ma non non problematico) problematico) significa semplicemente creare un significa semplicemente creare un “buco” “buco” Non c’è modo di sapere che cosa Non c’è modo di sapere che cosa colmerà questo buco. Per questo è colmerà questo buco. Per questo è

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INSEGNARE QUALCOSA DI INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVONUOVO

La sola eliminazione di un comportamento La sola eliminazione di un comportamento problematico, non è la strategia di problematico, non è la strategia di intervento migliore: togliere un intervento migliore: togliere un comportamento dal repertorio di un comportamento dal repertorio di un bambino (senza rimpiazzarlo con un altro bambino (senza rimpiazzarlo con un altro altrettanto funzionale per il bambino, ma altrettanto funzionale per il bambino, ma nonnon problematico) significa semplicemente problematico) significa semplicemente creare un “buco”creare un “buco”

Non c’è modo di sapere che cosa colmerà Non c’è modo di sapere che cosa colmerà questo buco. Per questo è fondamentale questo buco. Per questo è fondamentale insegnare nuove abilità che permettano al insegnare nuove abilità che permettano al nostro allievo di raggiungere il risultato nostro allievo di raggiungere il risultato che prima otteneva con i suoi che prima otteneva con i suoi comportamenti problematicicomportamenti problematici

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La famiglia di Luana è stata molto previdente da La famiglia di Luana è stata molto previdente da questo punto di vista. Infatti, i genitori non si sono questo punto di vista. Infatti, i genitori non si sono limitati ad ignorare i capricci della bambina limitati ad ignorare i capricci della bambina quando questa si tranquillizza e rimane calma per quando questa si tranquillizza e rimane calma per qualche minuto, il papà la prende in braccio e le qualche minuto, il papà la prende in braccio e le legge la sua filastrocca preferitalegge la sua filastrocca preferita

Anche la mamma di Martina ha seguito una Anche la mamma di Martina ha seguito una strategia simile. Non si è limitata, infatti, ad strategia simile. Non si è limitata, infatti, ad ignorare i “concerti” che la bambina faceva con le ignorare i “concerti” che la bambina faceva con le posate nel preparare la tavola. A questo ha posate nel preparare la tavola. A questo ha aggiunto un minimo di programmazione aggiunto un minimo di programmazione dell’ambiente, rimanendo relativamente vicina alla dell’ambiente, rimanendo relativamente vicina alla bambina per aiutarla in caso di necessità. Inoltre bambina per aiutarla in caso di necessità. Inoltre (cosa ancora più importante) quando la bimba ha (cosa ancora più importante) quando la bimba ha finito di apparecchiare la tavola, la mamma non finito di apparecchiare la tavola, la mamma non perde un istante per lodarla, per abbracciarla e perde un istante per lodarla, per abbracciarla e per dimostrarle tutto il suo affettoper dimostrarle tutto il suo affetto

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Anche la mamma di Marco (il bambino che Anche la mamma di Marco (il bambino che faceva i capricci al supermercato) ha usato faceva i capricci al supermercato) ha usato uno stratagemma simile: ha ignorato il uno stratagemma simile: ha ignorato il comportamento problematico (estinzione), comportamento problematico (estinzione), ha scelto un negozio e un momento adatto ha scelto un negozio e un momento adatto per ignorare il comportamento del per ignorare il comportamento del bambino. Soprattutto, però, ha trovato un bambino. Soprattutto, però, ha trovato un modo di gratificarlo quando si comporta modo di gratificarlo quando si comporta bene. Dato che a Marco piace prendere la bene. Dato che a Marco piace prendere la merce dagli scaffali e spingere il carrello, merce dagli scaffali e spingere il carrello, la mamma gli permette di fare entrambe le la mamma gli permette di fare entrambe le cose quando rimane calmo e collabora cose quando rimane calmo e collabora senza fare capriccisenza fare capricci

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Nei tre casi che abbiamo illustrato, risulta Nei tre casi che abbiamo illustrato, risulta evidente che l’educatore (madre, padre o evidente che l’educatore (madre, padre o insegnante che sia) sta cercando di fare in insegnante che sia) sta cercando di fare in modo che i comportamenti di collaborazione modo che i comportamenti di collaborazione del bambino gli permettano di ottenere del bambino gli permettano di ottenere proprio quello che per lui è importanteproprio quello che per lui è importante

In pratica, si tratta di combinare insieme il In pratica, si tratta di combinare insieme il metodo consistente nell’ignorare il metodo consistente nell’ignorare il comportamento problematico con quello di comportamento problematico con quello di gratificare altri comportamenti, utili al gratificare altri comportamenti, utili al bambinobambino

Esistono almeno 3 modi per raggiungere Esistono almeno 3 modi per raggiungere questo risultato. Vediamoli con l’aiuto di questo risultato. Vediamoli con l’aiuto di qualche esempioqualche esempio

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INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO – INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO – ESEMPIO 1ESEMPIO 1

Bruno è un bambino che si muove in continuazione e riesce a stare concentrato sullo stesso compito per circa 2 minuti di seguito, come media. Si alza spesso dal banco o dal tavolo dove sta lavorando e si mette a correre per la classe e a fare cose molto disturbanti, come mettersi il cestino in testa o tirare i gessetti.

L’insegnante ha già provato a ignorare ogni comportamento problematico e rendere più semplici e più gradevoli i compiti che il bambino deve svolgere. Questi interventi hanno reso meno frequenti quei comportamenti negativi, ma non li hanno eliminati del tutto.

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A questo punto l’insegnante decide di gratificare molti comportamenti positivi che Bruno mette già in atto. In pratica, dopo aver identificato la lode e le carezze come un importante rinforzatore del bambino, organizza un ulteriore intervento.L’insegnante, infatti, programma

semplici attività che possono essere svolte in circa 2 minuti. Alla fine di questo periodo, dedica qualche istante a lodare e ad accarezzare Bruno, purché nei 2 minuti precedenti non si sia verificato alcun comportamento negativo.

Dopo qualche giorno di questo rinforzamento sistematico, l’insegnante decide di lodare e accarezzare il bambino dopo 3 minuti di lavoro ininterrotto, poi dopo 4,5, 7 e così via, fino ad arrivare a pochi momenti di “gratifica speciale” nel corso della mattina.

Con questo metodo, i tempi di attuazione di Bruno si allungano sensibilmente nel giro di qualche mese, e, soprattutto, i comportamenti problematici si riducono in modo significativo.

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Come si può notare, il primo Come si può notare, il primo metodo per gratificare metodo per gratificare comportamenti utili al bambino comportamenti utili al bambino consiste nel gratificare, ad consiste nel gratificare, ad intervalli più o meno regolari, intervalli più o meno regolari, qualunque comportamentoqualunque comportamento il il bambino sta producendo, purché bambino sta producendo, purché non si sia mai prodotto, durante non si sia mai prodotto, durante quell’intervallo, nessuno dei quell’intervallo, nessuno dei comportamenti problematici presi comportamenti problematici presi di mira. In certi casi è possibile di mira. In certi casi è possibile essere più efficienti essere più efficienti semplicemente scegliendo alcuni semplicemente scegliendo alcuni comportamenti comportamenti incompatibiliincompatibili con con quello che vogliamo eliminare.quello che vogliamo eliminare.

Oppure possiamo concentrare i nostri sforzi sulla gratificazione proprio di questi comportamenti incompatibili. Parlando di un comportamento incompatibile, ci riferiamo ad un’azione che non può essere compiuta contemporaneamente a quella problematica.

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È importante, a questo proposito, pensare a È importante, a questo proposito, pensare a comportamenti che siano realmente comportamenti che siano realmente incompatibili con quelli problematici. Ecco incompatibili con quelli problematici. Ecco alcuni esempi:alcuni esempi:

Paolo Paolo picchia, dà calci e pizzicapicchia, dà calci e pizzica il il fratellino. Rinforziamolo quando fratellino. Rinforziamolo quando giocagioca con con il fratello in modo adeguatoil fratello in modo adeguato Giuseppe Giuseppe si dondolasi dondola sulla sedia e sulla sedia e guarda nel vuotoguarda nel vuoto. Rinforziamolo quando . Rinforziamolo quando sta seduto e fermosta seduto e fermo, e quando , e quando lavoralavora ad ad un compitoun compito Michele Michele prende con la forzaprende con la forza i giocattoli i giocattoli dai compagni. Insegniamogli a dai compagni. Insegniamogli a chiederechiedere: : “Puoi prestarmi quel giocattolo?”“Puoi prestarmi quel giocattolo?”

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Una categoria di comportamenti incompatibili che vale Una categoria di comportamenti incompatibili che vale senz’altro la pena di rinforzare è quella dei cosiddetti senz’altro la pena di rinforzare è quella dei cosiddetti comportamenti comunicativicomportamenti comunicativi. A questo proposito, facciamo . A questo proposito, facciamo un passo indietroun passo indietro

Introducendo l’argomento del comportamento problematico, Introducendo l’argomento del comportamento problematico, abbiamo sottolineato come questo, in molti casi, significhi abbiamo sottolineato come questo, in molti casi, significhi qualche cosa. In alcuni casi, esso può indicare che il bambino qualche cosa. In alcuni casi, esso può indicare che il bambino vuole qualcosavuole qualcosa (ad esempio attenzione, qualcosa che gli piace, (ad esempio attenzione, qualcosa che gli piace, o la possibilità di svolgere qualche attività a lui molto gradita)o la possibilità di svolgere qualche attività a lui molto gradita)

In altri casi, può indicare che il nostro bambino In altri casi, può indicare che il nostro bambino vuole evitare vuole evitare qualcosaqualcosa (una situazione che gli crea disagio, noia, ansia, (una situazione che gli crea disagio, noia, ansia, paura; una richiesta o un compito difficile, e così via)paura; una richiesta o un compito difficile, e così via)

Negli ultimi 5 o 6 anni, molti studiosi di psicologia si sono resi Negli ultimi 5 o 6 anni, molti studiosi di psicologia si sono resi conto che, quando il comportamento problematico ha questo conto che, quando il comportamento problematico ha questo scopo d comunicazione, è molto importante scopo d comunicazione, è molto importante insegnare al insegnare al bambino modalità alternativebambino modalità alternative (e non problematiche) per (e non problematiche) per comunicare la stessa cosacomunicare la stessa cosa

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INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO – INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO – ESEMPIO 2ESEMPIO 2

Samantha ha notevoli problemi ad usare il linguaggio; sa imitare quello che dicono gli altri e risponde ad alcune semplici domande. Tuttavia, è molto raro che inizi una conversazione e ancora più raro che chieda di propria iniziativa aiuto.Capita, alcune volte, che la maestra le

proponga qualche attività nuova. Molto spesso, in questi casi, Samantha guarda il nuovo materiale per qualche istante, poi si mette a piangere e lo scaglia lontano.

Dopo qualche settimana di osservazione, la maestra è arrivata alla conclusione che questo comportamento è una specie di “protesta”, un modo di dire “Non mi sento capace”.

La ricompensa che la bambina ottiene e quella di non eseguire la richiesta, per lei molto problematica. È un tipico comportamento di fuga, cioè un comportamento che si mantiene perché viene premiato da un rinforzo negativo (ricordate? Si tratta della cessazione di una situazione spiacevole). Dopo aver discusso con la pedagogista, la maestra decide di tentare di insegnare, e quindi di rinforzare, un comportamento incompatibile, di tipo comunicativo.

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INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO – ESEMPIO 2INSEGNARE QUALCOSA DI NUOVO – ESEMPIO 2

Inizia con il proporre ogni giorno qualcosa di nuovo o di leggermente difficile per la bambina, attuando così una programmazione dell’ambiente. Quindi resta “di guardia” per vedere come reagisce. Alle prime avvisaglie di disagio (ma prima che la bimba si comporti in modo problematico), l’insegnante si mette di fronte a Samantha e, guardandola bene in viso, le dice: “Dì: maestra, aiutami!”.

In questo modo gratifica la bambina per la richiesta che ha fatto, e non per un comportamento negativo. Con il passare del tempo, Samantha comincia a chiedere spontaneamente aiuto, e i comportamenti negativi diminuiscono.

Dopo qualche perplessità, la bambina ripete la frase. Subito la maestra va ad aiutare Samantha a svolgere il nuovo compito e la sostiene.

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INSEGNARE QUALCOSA DI INSEGNARE QUALCOSA DI

NUOVONUOVO In questo esempio, abbiamo visto come possa In questo esempio, abbiamo visto come possa essere utile insegnare al bambino a essere utile insegnare al bambino a comunicare i suoi bisogni e i suoi desidericomunicare i suoi bisogni e i suoi desideri

Se il bambino possiede un buon linguaggio Se il bambino possiede un buon linguaggio verbale, la cosa è relativamente semplificata; verbale, la cosa è relativamente semplificata; ma anche se il bambino non parla, è spesso ma anche se il bambino non parla, è spesso possibile insegnargli alcuni gesti che gli possibile insegnargli alcuni gesti che gli permettono di comunicarci i suoi bisognipermettono di comunicarci i suoi bisogni

È possibile insegnare alcuni elementi È possibile insegnare alcuni elementi comunicativi, per quanto semplici, anche a comunicativi, per quanto semplici, anche a bambini con sordo-ciechi con gravi problemi bambini con sordo-ciechi con gravi problemi di apprendimentodi apprendimento

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In generale, comunque, si nota che, più cose il In generale, comunque, si nota che, più cose il bambino sa fare, più è facile tenere sotto controllo il bambino sa fare, più è facile tenere sotto controllo il suo comportamento problematicosuo comportamento problematico

Capita spesso che certi bambini distruggano le cose Capita spesso che certi bambini distruggano le cose perché non sanno giocare, né utilizzare costruzioni, perché non sanno giocare, né utilizzare costruzioni, puzzles o altri giocattoli. Altri, litigano o picchiano i puzzles o altri giocattoli. Altri, litigano o picchiano i fratelli o i compagni perché non hanno mai imparato fratelli o i compagni perché non hanno mai imparato a interagire positivamente, cioè chiedendo, a interagire positivamente, cioè chiedendo, spiegando, parlando con gentilezza. Altri ancora spiegando, parlando con gentilezza. Altri ancora possono indispettirsi quando non riescono ad aprire possono indispettirsi quando non riescono ad aprire una porta, a slacciare un bottone o a mettersi le una porta, a slacciare un bottone o a mettersi le scarpe scarpe

In questi casi, e in molti altri, In questi casi, e in molti altri, insegnare l’abilità insegnare l’abilità giusta può risolvere molti problemigiusta può risolvere molti problemi. È importante . È importante ricordare, comunque, che ogni nuova abilità richiede ricordare, comunque, che ogni nuova abilità richiede un certo numero di rinforzi per essere appresa, ed ha un certo numero di rinforzi per essere appresa, ed ha bisogno di rinforzi anche per essere mantenutabisogno di rinforzi anche per essere mantenuta