Insediamenti e antropizzazione

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Insediamenti e antropizzazione La Valsesia dall’età medievale al mondo moderno

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Lezione del professor Massimo Bonola

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Insediamentie

antropizzazioneLa Valsesia dall’età medievale al mondo moderno

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Quando nasce un insediamento umano ?• Come saperlo ?• Con quali documenti storici?• Quali informazioni si ricavano ?• Il paesaggio è una fonte storica ?• La toponomastica è un indizio storico ?• L’archeologia della vita materiale è

rivelativa (mulini, forni, fontane etc.)

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Casi documentati in archivi• 1. Atti di fondazione di comunità ( Rimella 1256 ),

Alagna etc; oppure statuti di comunità giàcostituite ( Crevola, 1279).

• 2.Atti di investitura, concessioni, pacta et conventiones tra autorità feudali e locali ( 1025, alpe di Otro, ponte de Varade ).

• 3. Atti notarili privati, dove gli attori, i testimoni, il notaio stesso vengono sempre identificati con il patronimico (filius quondam…) ma anche con il toponimico ( homines de…..). Es: 1389, “in villa que appellatur Goretum de Alania de Petris zemellis”

• ”.

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• 4. Atti di giuramento, di sottomissione, di pagamento di imposte prediali, in cui compaiono i rappresentanti di tutte le famiglie di ogni comunitàdi tutta la valle Es. il giuramento di cittadinatico del 1217, interessante anche come parametro demografico ( vedi oltre )

• 5. Atti di petizione, rivolti ad autorità civili o religiose onde ottenere concessioni, benefici o libertà a vantaggio della comunità Es.1475 i capifamiglia di Alagna chiedono di separare la loro parrocchia da quella di Riva “augmentato populo numeroso” e un parroco“ qui linguam teutonicam optime intelligit”.

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Due modelli di antropizzazione

• 1. Dal basso: l’estensione dei poteri feudali di pianura o pedemontani, sia politici (i Biandrate) sia ecclesiastici ( monasteri di Castelletto, S. Nazzaro, S. Giulio d’Orta, S. Gratiniano e Felino di Arona) oppure dei poteri vescovili o comunali ( Novara- Vercelli.

• 2. Dall’alto: la colonizzazione walser dal XIII secolo su tutte le testate delle valli a sud del Monte Rosa.

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Due forme di antropizzazione

• Antropizzazione stagionale : alta valle, cultura degli alpeggi, transumanza, soccida, enfiteusi ….( prec. al 1000 e fino al XIII-XIV secolo. I “piedi” o “campi” d’alpe.

• Antropizzazione stanziale: nel Duecento non arriva oltre Riva di Pietre Gemelle, si ferma alla bassa Sermenza (Boccioleto) e Mastallone ( Cravallana).

• Il passaggio dalla prima alla seconda: caso Walser.

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Antropizzazione:demografia silvo-pastorale• Documentata dall’inizio del secolo XI in tutta la

valle• Insediamenti lungo le strade per gli alpeggi, piedi

d’alpe a Pedemonte Alagna, Rima, presenza di “alamanni” in alta valle, ma anche più in basso (Seso, Varallo, Crevola).

• Rivoluzione del popolamento montano nei primi due secoli oltre il Mille: dal deserto a un territorio antropizzato con nuclei abitativi accentrati o pluricentrici .

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Antropizzazione: evangelizzazione• La lettura materiale e immateriale delle

dinamiche demografiche del territorio.• 1132 “ ecclesias omnes quae sunt in valle

Sicide” confermate al vescovo di Novara• Difficoltà di strutturazione della ecclesia di

valle : forte dispersione dell’habitat.• Parrocchia:riconoscimento della crescita

degli insediamenti( es. Riva 1325)

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Antropizzazione:incastellamento

• Insediamenti presso castelli: bassa valle• L’evoluzione del “ comune valsesiano”nelle

due curie• L’autonomia del Trecento come fattore di

stimolo degli insediamenti• Borghi franchi:Seso, Serravalle, Gattinara

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Saturazione demografica

• Fino al XIII secolo i limiti delle risorse ambientali condizionano la frammentazione dell’habitat

• Nel XV secolo si rendono necessarie altre strategie:dai sei /settemila abitanti del Duecento si è passati alle 36.625 anime nel 1520 ( fonti : Liber omnium benefitiorum…totius diocesis Novariae)

• Emigrazione, nuovi villaggi…

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Evoluzione demografica moderna

• 1612: il vescovo Bescapé elenca 37 parrocchie( trenta più di un secolo prima)

• “divisim sparsimque” : il permanere della frammentazione

• 1707: al momento del passaggio ai Savoia , giurano fedeltà 49 comunità.

• Ulteriore sviluppo del Settecento:la moltiplicazione dei “cantoni”.Es. Campertogno 28, Fobello 25, Varallo 15, Borgosesia 20.

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