Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle ... · • Indicazione per la...
Transcript of Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle ... · • Indicazione per la...
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua
CORSO DI FORMAZIONE AMMINISTRATORI DI CONDOMINIOMODULO RISPARMIO ENERGETICO E CONTABILIZZAZIONE
FERRARA 10.07.2015
climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI 10200:2015
Ing. Claudia [email protected]
UNI 10200 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
• OBIETTIVO: incentivare la razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi, salvaguardando comunque la qualità della vita
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 2
UNI 10200 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
• SI APPLICA A: edifici dotati di impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale ed ACS
• È INDIRIZZATA A:�progettisti� gestori del servizio di contabilizzazione� gestori del servizio di contabilizzazione�manutentori�utilizzatori � amministratori condominiali (in quanto soggetti preposti
alla ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e ACS)
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 3
UNI 10200 DEFINIZIONI
• Impianto termico centralizzato
Impianto tecnologico destinato - alla climatizzazione invernale ed eventualmente estiva di
una pluralità di unità immobiliari con o senza produzione di acqua calda sanitariadi acqua calda sanitaria
- oppure alla sola produzione centralizzata di acqua calda sanitaria
comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo e ricompreso nelle parti comuni dell’edificio di tipo condominiale.
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 4
UNI 10200 CONTENUTI
• Principi ed indicazioni per la ripartizione delle spese inproporzione ai consumi volontari delle singole unitàimmobiliari
• Indicazione per la ripartizione delle spese di climatizzazioneinvernale in edifici condominiali sprovvisti di qualsiasi formadi contabilizzazione dell’energia termica e/o di dispositivi didi contabilizzazione dell’energia termica e/o di dispositivi ditermoregolazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 5
UNI 10200 IMPIANTI CENTRALIZZATI
SOTTOSISTEMA DI- A colonne montanti
SOTTOSISTEMA DIEMISSIONE NELLESINGOLE U.I.
- Radiatori- Termoconvettori- Ventilconvettori- Pannelli radianti- Bocchette aria calda
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 6
SOTTOSISTEMA DIGENERAZIONE
- Generatore a combustione
- Scambiatore TLR- Cogenerazione- Eventuali FER
SOTTOSISTEMA DIDISTRIBUZIONE
- A colonne montanti- A distribuzione
orizzontale
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 7
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a colonne montanti con distribuzione verticale
- Impianti realizzati prima del 1980
- Una unità immobiliare riceve fluidotermovettore da più montanti verticali
- Distribuzione dall’alto («impianti a pioggia»);distribuzione dal basso («impianti asorgente»)
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 8
sorgente»)
- Mediamente il 75% del calore utile prodottodal generatore è emesso dai corpi scaldanti,mentre 25% viene disperso dal sistema didistribuzione. Di queste perdite il 18% sonorecuperate, le restanti sono passive nonrecuperate
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a colonne montanti con distribuzione verticale: tipologia di contabilizzazione
Ottimale la contabilizzazione indiretta
1 dispositivo ripartitore + 1 valvola termostatica per ciascun radiatoreoppure
1 dispositivo ripartitore + uno o più termostati ambiente
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 9
1 dispositivo ripartitore + uno o più termostati ambiente
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a colonne montanti con distribuzione verticale: tipologia di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 10
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a colonne montanti con distribuzione verticale: tipologia di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 11
Forniscono una STIMA dei consumi volontari
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI• Impianti termici centralizzati a distribuzione orizzontale con
collettori complanari- Impianti realizzati dopo il 1980- La contabilizzazione è agevolata dalla
presenza di un unico tronchetto diingresso ed uscita per ogni unitàimmobiliare
- L’intera rete di distribuzione èinterna all’involucro riscaldatopertanto le perdite di distribuzione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 12
pertanto le perdite di distribuzionesono quasi interamente recuperate
- Mediamente l’80% del calore utileprodotto dal generatore è emessodai corpi scaldanti, mentre 20%viene disperso dal sistema didistribuzione. Di queste perdite il15% sono recuperate, le restantisono passive non recuperate (5%)
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a distribuzione orizzontale monotubo ad anelli
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 13
- Mediamente l’87% del calore utileprodotto dal generatore è emessodai corpi scaldanti, mentre il 13%viene disperso dal sistema didistribuzione. Di queste perdite l’8%sono recuperate, le restanti sonopassive non recuperate (5%)
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a distribuzione orizzontale: tipologia di contabilizzazione
- In entrambe le tipologie a distribuzione orizzontale può essere contabilizzata laquota parte di calore prelevata da ogni utenza (radiatori + tubazioni) ovvero circail 95% del calore utile emesso dal generatore
- Il restante 5%, disperso dalle montanti di distribuzione, se pure quasicompletamente recuperato, non è compreso nella quantità contabilizzata e ilrelativo costo ricade nella spesa per la potenza termica installata (Sp).
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 14
Ottimale la contabilizzazione diretta
1 contatore di calore (conforme UNI EN 1434) all’ingresso della derivazione dell’impianto termico di distribuzione verso ciascuna unità immobiliare
+1 o più termostati ambiente OPPURE valvole termostatiche
UNI 10200 TIPOLOGIE DI IMPIANTI CENTRALIZZATI
• Impianti termici centralizzati a distribuzione orizzontale: tipologia di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 15
I contatori (di portata o volumetrici) MISURANO l’energia termica prelevata volontariamente dall’impianto termico centralizzato
UNI 10200 SPESA CLIMATIZZAZIONE INVERNALELa spesa carico di ogni unità immobiliare è data da:
Sui,cliSPESA PER
CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
+Suc,cli
SPESA PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO+
SP,cliSPESA PER POTENZA
INSTALLATA
Spesa CONSUMI INVOLONTARI
Spesa conduzione e manutenzione
impiantoSpese di gestione
del sistema di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 16
SPESA TOTALE PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO RIPARTITA CON
MILLESIMI PROPRIETÀ (mp)
SPESA TOTALE RIPARTITA PER MILLESIMI DI FABBISOGNO ENERGETICO (mqh,CLI) OPPURE MILLESIMI DI POTENZA (mΦ) SE
NON C’È TERMOREGOLAZIONE E SONO PRESENTI RADIATORI O PIASTRE
RADIANTI
CONSUMI VOLONTARI misurati o stimati
separatamente per ciascuna u.i.
misurati o stimati complessivamente
CONSUMI INVOLONTARI
UNI 10200 DEFINIZIONI DI CONSUMI
CONSUMO VOLONTARIO: consumo riconducibile all’azione del singolo utente sui sistemi di termoregolazione, al fine di garantire determinate condizioni climatiche in relazione anche alle caratteristiche dell’unità immobiliare
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 17
CONSUMO INVOLONTARIO: consumo dovuto alle dispersioni dell’impianto (per distribuzione secondaria, accumulo e distribuzione primaria), non riconducibile all’azione dei singoli utenti
UNI 10200 SPESA CLIMATIZZAZIONE INVERNALELa spesa carico di ogni unità immobiliare è data da:
Sui,cliSPESA PER
CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
+Suc,cli
SPESA PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO+
SP,cliSPESA PER POTENZA
INSTALLATA
Spesa CONSUMI INVOLONTARI
Spesa conduzione e manutenzione
impiantoSpesa di gestione
del sistema di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 18
SPESA TOTALE PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO RIPARTITA CON
MILLESIMI PROPRIETÀ (mp)
SPESA TOTALE RIPARTITA PER MILLESIMI DI FABBISOGNO ENERGETICO (mqh,CLI) OPPURE MILLESIMI DI POTENZA (mΦ) SE
NON C’È TERMOREGOLAZIONE E SONO PRESENTI RADIATORI O PIASTRE
RADIANTI
CONSUMI VOLONTARI misurati o stimati
separatamente per ciascuna u.i.
misurati o stimati complessivamente
CONSUMI INVOLONTARI
UNI 10200 CONSUMO VOLONTARIO UNITA’ IMMOBILIARE
IN PRESENZA DI CONTATORE DI CALOREDifferenza letture x coefficiente di ripartizione (che ripartisce il servizio di riscaldamento dall’ACS).kcli = Qh,cli/(Qh,cli + Qh,ACS)PER PROSPETTO PROVISIONALE O IN ASSENZA DI CONTATORE DICALORE, CONTATORE VOLUMETRICO O RIPARTITORII consumi volontari sono ricavati dal fabbisogno energetico dell’unità immobiliare Q calcolato conformemente alla UNI TS 11300
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 19
immobiliare Qh,cli calcolato conformemente alla UNI TS 11300
IN PRESENZA DI RIPARTITORIDifferenza tra il consumo totale del generatore e le parti contabilizzate x (ur/Σ ur)urcs unità di ripartizione del singolo corpo scaldante: differenza delle due letture del ripartitore
UNI 10200 SPESA CLIMATIZZAZIONE INVERNALELa spesa carico di ogni unità immobiliare è data da:
Sui,cliSPESA PER
CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
+Suc,cli
SPESA PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO+
SP,cliSPESA PER POTENZA
INSTALLATA
Spesa CONSUMI INVOLONTARI
Spesa conduzione e manutenzione
impiantoSpesa di gestione
del sistema di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 20
SPESA TOTALE PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO RIPARTITA CON
MILLESIMI PROPRIETÀ (mp)
SPESA TOTALE RIPARTITA PER MILLESIMI DI FABBISOGNO ENERGETICO (mqh,CLI) OPPURE MILLESIMI DI POTENZA (mΦ) SE
NON C’È TERMOREGOLAZIONE E SONO PRESENTI RADIATORI O PIASTRE
RADIANTI
CONSUMI VOLONTARI misurati o stimati
separatamente per ciascuna u.i.
misurati o stimati complessivamente
CONSUMI INVOLONTARI
UNI 10200 CONSUMO INVOLONTARIO UNITA’ IMMOBILIARE
IN PRESENZA DI RIPARTITORI (11.8.3.1)Qinv,cli=(Qh,id,cli ⋅ kinv)
IN TUTTI GLI ALTRI CASI (11.8.3)Si ottiene da calcoli di fabbisogno di energia per differenza
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 21
Si ottiene da calcoli di fabbisogno di energia per differenzaQinv,cli = Qcli - Qui,cli,t - Quc,cli,t
UNI 10200 CONSUMO INVOLONTARIO UNITA’ IMMOBILIARE
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 22
UNI 10200 SPESA CLIMATIZZAZIONE INVERNALEIn caso uno dei condomini non sia presente (u.i. sfitta)
Sui,cliSPESA PER
CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
+Suc,cli
SPESA PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO+
SP,cliSPESA PER POTENZA
INSTALLATA
Spesa CONSUMI INVOLONTARI
Spesa conduzione e manutenzione
impiantoSpese di gestione
del sistema di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 23
SPESA TOTALE PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO RIPARTITA CON
MILLESIMI PROPRIETÀ (mp)
SPESA TOTALE RIPARTITA PER MILLESIMI DI FABBISOGNO ENERGETICO (mqh,CLI) OPPURE MILLESIMI DI POTENZA (mΦ) SE
NON C’È TERMOREGOLAZIONE E SONO PRESENTI RADIATORI O PIASTRE
RADIANTI
CONSUMI VOLONTARI misurati o stimati
separatamente per ciascuna u.i.
misurati o stimati complessivamente
CONSUMI INVOLONTARI
UNI 10200 SPESA CLIMATIZZAZIONE INVERNALECosa succede se un condomino fa interventi di miglioramento energetico involucro e/o impianto nella sua unità immobiliare ?
Sui,cliSPESA PER
CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
+Suc,cli
SPESA PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO+
SP,cliSPESA PER POTENZA
INSTALLATA
Spesa CONSUMI INVOLONTARI
Spesa conduzione e manutenzione
impiantoSpese di gestione
del sistema di contabilizzazione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 24
SPESA TOTALE PER LOCALI AD USO
COLLETTIVO RIPARTITA CON
MILLESIMI PROPRIETÀ (mp)
SPESA TOTALE RIPARTITA PER MILLESIMI DI FABBISOGNO ENERGETICO (mqh,CLI) OPPURE MILLESIMI DI POTENZA (mΦ) SE
NON C’È TERMOREGOLAZIONE E SONO PRESENTI RADIATORI O PIASTRE
RADIANTI
CONSUMI VOLONTARI misurati o stimati
separatamente per ciascuna u.i.
misurati o stimati complessivamente
CONSUMI INVOLONTARI
In realtà si sta diffondendo tra i tecnici (indicazione UNI del 18.06.2014) laprassi seguente:• non ri-calcolare i millesimi di fabbisogno ogni qualvolta siano fattiinterventi all’interno di una singola unità immobiliare (risolvendo il calcolocon un modello energetico dell’edificio riferito alle condizioni originarie)• i consumi involontari e il rendimento di generazione vanno riferiticomunque alle condizioni vigenti dell’edificio poiché la contabilizzazione
UNI 10200 SPESA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
comunque alle condizioni vigenti dell’edificio poiché la contabilizzazionetiene conto della situazione attuale
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 25
PROGETTO CONTABILIZZAZIONE DIRETTA
B.2 PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO DI CONTABILIZZAZIONE IN CASO DICONTABILIZZAZIONE DIRETTA
Contenuti ed elaborati da fornire agli amministratori:• tipo e dimensione del contatore di calore compatibile con i campi di misura di
progetto (portate e temperature);• tipo di termoregolazione degli ambienti secondo quanto previsto dalla legislazione
vigente;vigente;• formulazione del prospetto della ripartizione delle spese secondo le modalità
descritte;• errore di misura medio stagionale previsto in funzione delle condizioni di cui sopra;• ubicazione delle apparecchiature di misura, che tenga conto delle esigenze di lettura e
manutenzione;• dimensionamento della pompa di circolazione atta a garantire le condizioni di
progetto.
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 26
PROGETTO CONTABILIZZAZIONE DIRETTAB.3 PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO DI CONTABILIZZAZIONE IN CASO DICONTABILIZZAZIONE INDIRETTA
Contenuti ed elaborati da fornire agli amministratori:• rilievo di tutti i corpi scaldanti installati e determinazione della potenza termica installata
nelle diverse utenze;• dettaglio di installazione dei dispositivi di contabilizzazione (nel caso di utilizzo di
ripartitori la posizione esatta sul corpo scaldante, tipo di sensore, tipo di dispositivo, tipo di lettura locale o a distanza);
• rilievi del tipo di attacco del radiatore (rame, ferro, materiale plastico) e della sua • rilievi del tipo di attacco del radiatore (rame, ferro, materiale plastico) e della sua dimensione ai fini della individuazione del modello di corpo valvola (diritto o ad angolo);
• tipo di termoregolazione degli ambienti secondo quanto previsto dalla legislazione vigente;
• tipo di testa termostatica e del relativo sensore (incorporato o a distanza) o valvola elettrica/elettronica e dispositivi di termoregolazione;
• dimensionamento della pompa di circolazione atta a garantire le portate di progetto in relazione al tipo di valvola di regolazione adottata
• certificazione delle potenze memorizzate nei sistemi di contabilizzazione• formulazione del prospetto della ripartizione delle spese.
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 27
OPERE IN CENTRALE TERMICA
SOSTITUZIONE DEL CIRCOLATORE CON POMPA A GIRI VARIABILINecessaria in quanto con l’inserimento delle valvole termostatiche l’impianto da portata fissa diventa a portata variabileINSERIMENTO DI UN CONTATORE DI CALORE ALL’USCITA DELL’IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 28
DELL’IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATOPrassi consigliata (APP. B.2) per garantire un dato misurato di calore prodotto dal generatore.
UNI 10200 DEFINIZIONI• Responsabile dell’impianto
Soggetto responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico, il cui nominativo e la cui firma sono riportati sul libretto di centrale.
Esempio:• Proprietario, oppure occupante l’unità immobiliare, oppure • Proprietario, oppure occupante l’unità immobiliare, oppure
amministratore, oppure terzo responsabile.[UNI 8364-1:2007, punto 3.11].
Il responsabile dell’impianto, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, può mantenere la responsabilità affidando la gestione ad una ditta esterna abilitata o, in alternativa, delegare un terzo responsabile.
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 29
UNI 10200 TREND STORICO, REGISTRAZIONE DATI• Il responsabile dell’impianto termico deve rilevare il consumo
dell’utente (energia termica) con una adeguata periodicitàche tiene conto dell’utilizzo dell’energia termica utile (solo climatizzazione invernale, uso acqua sanitaria).
• La periodicità di lettura deve rimanere la più costante possibile al fine di facilitare il processo di validazione.possibile al fine di facilitare il processo di validazione.
• Il consumo rilevato periodicamente deve essere confrontato con i consumi storici dell’utente e nel caso di scostamenti eccedenti quelli previsti dal progetto dell’impianto per motivi non specifici, deve essere effettuata una verifica metrologica dei dispositivi.
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 30
UNI 10200 TREND STORICO, REGISTRAZIONE DATI
• Di tale attività deve essere prodotto un resoconto nell’ambito del prospetto a consuntivo.
• I consumi validati devono essere conservati dal titolare del servizio di misura (ovvero il responsabile dell’impianto) per almeno 5 anni al fine di determinare il consumo storico. almeno 5 anni al fine di determinare il consumo storico.
• Il sistema di validazione deve essere applicato dal secondo anno dalla posa al fine di consolidare la curva di consumo dell’utente. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della misura garantita all’utente, è consigliabile l’utilizzo di sistemi di tele-lettura per il recupero del dato di consumo.
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 31
CONSIDERAZIONI
1. Risparmio effettivo per tutte le unità immobiliari?2. Come comportarsi con gli appartamenti sfitti?3. Cosa succede se uno o più condomini effettuano opere
individuali di miglioramento energetico all’interno di singoleunità immobiliari?
4. Ci si può staccare dal centralizzato?4. Ci si può staccare dal centralizzato?5. Chi effettua i controlli relativi agli obblighi del DLgs 102
sull’obbligo di contabilizzare?6. Come si possono quantificare i benefici delle valvole
termostatiche?
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 32
Grazie per l’attenzione
Inquadramento normativo sui criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria: UNI10200:2013Ing. Claudia Pacchiega 33