INPRIMOPIANO CESARE CREMONINI : musicista pagliaccio che ...€¦ · Pagliaccio, così come...

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Ne è passato di tempo da quando girava coi Luna Pop can- tando quella sua 50 special che l’ha reso famoso. Ora, Cesare Cremonini, quasi alla soglia dei trenta presenta Il primo bacio sulla luna, nuovo album di inediti che segue i prece- denti Bagus e Maggese. DICONO DI ME... Cremonini risponde pacato alle domande, decisamente più coscienzioso e consapevole di come appariva precedentemente, riflette e libera le parole come un fiume in piena e, accanto a lui, l’inseparabile Ballo, amico e “compare” di ogni avventura. Così appare all’ascolto anche Il primo bacio sulla luna intriso di ballate, pensieri d’amore, sulla vita dell’artista e ricette fantastiche: “Ri- spetto agli altri, questo disco nasce in un momento in cui ero riuscito a metabolizzare le mie più forti esperienze di scoperta, di innamora- mento o di una scena musicale. Nasce come se io fossi arrivato in stu- dio con le mie valige piene di cose che mi sono accadute, amori finiti e nati e avessi potuto spalmarle nel disco. Per questo è così variopinto. È accaduto tutto in modo molto più consapevole.” UN PAGLIACCIO CHE SOGNA TRA PRESENTE E PASSATO Che Cesare sia cambiato da quando cantava con i capelli ros- si e giocava a imitare Freddie Mercury era già chiaro, ma oggi questa rivoluzione interiore si rispecchia ancor di più nei suoi brani che, pur non perdendo di vista il sound precedente, si co- lorano di accezioni nostalgiche e sognatrici con un suo alter ego sempre presente in ogni discorso: “Credo che il mio approccio alla canzone sia molto cambiato rispetto all’inizio. Perché non amo ripe- Pagliaccio, così come descrive la figura dell’artista, Cremonini torna cresciuto sotto l’occhio di bue dei riflettori, portando con sé Il primo bacio sulla luna. Con dieci anni di carriera alle spalle e l’espe- rienza di chi, ancora non trentenne, calca le scene da tempo, continua ancora a scrivere canzoni (30 erano quelle iniziali da scremare per l’album), a cercare e sognare l’amore e vivere quella vita un po’ scanzonata dell’artista che comincia a essere “grandicello” per giocare ancora con la Vespa. Unica ricetta per un ragazzo come lui? Quei mitici anni ‘60 e la fantasia di Flavia Grossi CESARE CREMONINI : musicista pagliaccio che gioca con la fantasia 62 STUDENTI MAGAZINE #23 TEMPO LIBERO INPRIMOPIANO

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  • Ne è passato di tempo da quando girava coi Luna Pop can-tando quella sua 50 special che l’ha reso famoso. Ora, Cesare Cremonini, quasi alla soglia dei trenta presenta Il primo bacio sulla luna, nuovo album di inediti che segue i prece-denti Bagus e Maggese.

    DICONO DI ME...Cremonini risponde pacato alle domande, decisamente più

    coscienzioso e consapevole di come appariva precedentemente, rifl ette e libera le parole come un fi ume in piena e, accanto a lui, l’inseparabile Ballo, amico e “compare” di ogni avventura. Così appare all’ascolto anche Il primo bacio sulla luna intriso di ballate, pensieri d’amore, sulla vita dell’artista e ricette fantastiche: “Ri-spetto agli altri, questo disco nasce in un momento in cui ero riuscito a metabolizzare le mie più forti esperienze di scoperta, di innamora-mento o di una scena musicale. Nasce come se io fossi arrivato in stu-dio con le mie valige piene di cose che mi sono accadute, amori fi niti e nati e avessi potuto spalmarle nel disco. Per questo è così variopinto. È accaduto tutto in modo molto più consapevole.”

    UN PAGLIACCIO CHE SOGNA TRA PRESENTE E PASSATOChe Cesare sia cambiato da quando cantava con i capelli ros-

    si e giocava a imitare Freddie Mercury era già chiaro, ma oggi questa rivoluzione interiore si rispecchia ancor di più nei suoi brani che, pur non perdendo di vista il sound precedente, si co-lorano di accezioni nostalgiche e sognatrici con un suo alter ego sempre presente in ogni discorso: “Credo che il mio approccio alla canzone sia molto cambiato rispetto all’inizio. Perché non amo ripe-

    Pagliaccio, così come descrive la fi gura dell’artista, Cremonini torna cresciuto sotto l’occhio di bue

    dei rifl ettori, portando con sé Il primo bacio sulla luna. Con dieci anni di carriera alle spalle e l’espe-

    rienza di chi, ancora non trentenne, calca le scene da tempo, continua ancora a scrivere canzoni (30

    erano quelle iniziali da scremare per l’album), a cercare e sognare l’amore e vivere quella vita un po’

    scanzonata dell’artista che comincia a essere “grandicello” per giocare ancora con la Vespa. Unica

    ricetta per un ragazzo come lui? Quei mitici anni ‘60 e la fantasia

    di Flavia Grossi

    CESARE CREMONINI: musicista pagliaccio che gioca con la fantasia

    62 STUDENTI MAGAZINE #23

    TEMPO LIBEROINPRIMOPIANO

  • termi e perché cerco sempre stimoli. La can-zone è il centro del discorso, per cui ho scelto di togliermi da protagonista per lasciare quel posto a qualcun altro che può essere visto come il mio alter ego. Un altro me che vive nella canzone, può fare dei percorsi senza starsene fermo come accade nella maggior parte delle canzoni di musica leggera degli ultimi 15 anni”.

    FILTRO IL PASSATO ATTRAVERSO DI MEA proposito di passato, quando si par-

    la di e con Cremonini vengono subito alla mente i suoi miti e quanto da questi Cesa-re si diverta a “rubare”: “Mi baso molto su me stesso approfi ttando delle personalità del passato. Quando ti accorgi che nel presente mancano certe fi gure di riferimento come fu Giovanni Paolo II senti la tua generazione ‘persa’. Grazie a Internet oggi possiamo ritro-vare queste fi gure, ma dobbiamo cercarle nel passato. Per cui, quello che faccio io, è basar-mi, per riproporli, su personaggi del passato

    come Pasolini o Gaber fi ltrandoli attraverso me stesso.”

    Una rifl essione interessante e, per cer-ti versi, necessaria Cesare la fa anche su se stesso e sulla vita dell’artista che, trop-po spesso, è isolato dalla realtà.

    Tra frasi che rimandano al poeta pa-gliaccio/saltimbanco dei crepuscolari e a quel poeta incapace di camminare sulla terra così ben raccontato ne L’albatros da Baudelaire, anche Cremonini comincia a fare i conti con la strana vita dell’artista: “è un argomento che va scisso dalla vita di tutti i giorni. Essere un artista ti permette di avere una corazza, una maschera che è la sua for-za. La capacità di trasformarsi, a volte, quasi in un supereroe sul palco, ti dà la capacità di portarti questa maschera dietro. La verità però è che questo è il vero punto debole per-ché utilizzando una corazza non hai risorse personali, quindi di fronte ai veri problemi della vita, la maschera di un artista si sfalda facilmente”.

    “VORREI SOLTANTO L’AMORE... ”Tema scottante, quasi centrale nel-

    la sua produzione e nel rapporto con il pubblico (soprattutto quello femminile) l’amore per Cremonini si gonfi a di nuova linfa vitale, facendolo volare fi n sulla luna per un sogno di un bacio diviso tra ricordo e desiderio, tra sogno e realtà.

    In proposito gli chiediamo cosa sia l’amore per lui: “l’amore che vivo tutti i giorni è quello che vivono tutti. Quello che trascrivo nelle mie canzoni è sicuramente più idealizzato. Una canzone è una possibilità di viaggiare senza bagagli, oltre a quella di tener con sé i ricordi più preziosi. In genera-le, l’amore del passato è idealizzato e fi nisce spesso nelle canzoni perché anche una ra-gazza che ora è sposata con dei fi gli e vive a Las Vegas, per te rimarrà sempre quella ragazza che quella notte sotto la luna t’ha dato un bacio e diffi cilmente vorrai dimenti-care quelle emozioni. Almeno io non li butto i ricordi”.

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    Nasce a Bologna il 27 marzo 1980. Sin da piccolo studia il pianoforte e a 11 anni comincia a scrivere poesie. A 12 riceve il primo album dei Queen e sarà amore a pri-ma vista. Nel 1999 arriva al successo con i Lunapop. In quattro anni di attività il grup-po di Cremonini pubblica quattro singoli, tutti scritti da Cesare: 50 Special, Un giorno migliore, Qualcosa di grande -canzone vincitrice del Festivalbar-, e Resta con me, raccolti nell’album Squèrez? che, vendendo oltre un milione e mezzo di copie, risulta il disco più venduto del 2000. Poi la band si scioglie e Cesare, accompagnato dal fi do bassista Ballo, inizia la carriera solista. Nascono Bagus e Maggese.