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INFORMATICA: la quarta conoscenza (rilascio 4 del 14/09/2017) Giacomo Piscitelli

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INFORMATICA: la quarta conoscenza (rilascio 4 del 14/09/2017)

Giacomo Piscitelli

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II Giacomo Piscitelli

PREMESSA

Sommario Il progetto editoriale ................................................................................................ III

Affrontare il digital divide .......................................................................................... V

Introduzione al Quarto Sapere ................................................................................. VII

Il Programma del corso ............................................................................................ IX

Il funzionamento di un sistema di elaborazione elettronica ............................................ X

Uso, contenuti, destinatari del testo e prerequisiti ....................................................... XI

Precisazione metodologica e prerequisiti................................................................... XIII

Articolazione del testo ............................................................................................. XV

L’ausilio tramite il World Wide Web ........................................................................ XVIII

Contributi e ringraziamenti ...................................................................................... XX

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Giacomo Piscitelli III

Il progetto editoriale

Giova inizialmente chiarire che la fruizione dei risultati del progetto è libera, non

prevedendosi alcun tipo di costo né di autorizzazione all’uso del materiale messo a disposizione.

Viene richiesta unicamente, quando si faccia uso con terzi di tale materiale, la ovvia citazione della sua provenienza.

Ciò non di meno, il progetto prevede la possibilità – da parte di quanti, istituzioni, aziende o singoli fruitori dei prodotti progettuali – di finanziare il miglioramento e il mantenimento dei contenuti e del sito che li ospita.

L’informatica, la cosiddetta "quarta conoscenza" (che segue il leggere, lo scrivere, ed il far di conto) è ormai divenuta una disciplina indispensabile per quanti vivono nella cosiddetta “Società dell’Informazione”.

Contrariamente al comune intendere, l’informatica, questo “quarto sapere” apparente-mente nuovo, ha invece radici antichissime, anche se la scienza della rappresentazione ed elaborazione dell’informazione si è sviluppata notevolmente soltanto nella seconda metà del ventesimo secolo con la tumultuosa diffusione dei calcolatori elettronici.

Lo sviluppo della tecnologia digitale ha permesso la produzione e la diffusione di informazioni a costi via via decrescenti ed ha quindi generato processi di innovazione nella nostra vita pubblica e privata di così vasta portata da risultare rivoluzionari.

Come è avvenuto per l’espressione “Società Industriale”, inizialmente anche il termine “Società dell’Informazione” ha indicato una modalità organizzativa dei processi produttivi ed economici. E proprio come l’intensità dei cambiamenti tecnologici ha condotto, in passato, alla “Rivoluzione Industriale”, così oggi l’automazione dei sistemi amministrativi e produttivi,

lo sviluppo delle tecnologie multimediali e la straordinaria diffusione dei mezzi di comunicazione fissi e mobili hanno innescato una trasformazione così radicale e diffusa da essere indicata, a ragione, come la “Rivoluzione dell’Informazione”.

Nessun settore della vita civile sembra, infatti, immune da cambiamenti che non conoscono soste, ma sono anzi accelerati da combinazioni sempre nuove delle tecnologie dell’informazione.

In verità l’innovazione nei processi e nei prodotti indotta dalla Società Industriale, nonostante sia stata una costante del XX secolo ed abbia investito gli ultimi decenni ad ondate successive, non ha dato sempre origine a cambiamenti radicali nell’economia e nella società.

Negli scorsi decenni il cittadino comune si è in qualche modo assuefatto ai continui progressi della tecnologia. Anche l’evento più spettacolare dell’ultimo dopoguerra – l’arrivo dell’Uomo sulla luna – ha rappresentato solo l’affermazione di tecnologie estremamente raffinate ma non una “rivoluzione” nei modi di vita e nel costume.

Negli anni recenti, al contrario, le novità tecnologiche sembrano aver cambiato passo e scorrere più veloci. Le novità si alimentano l’un l’altra, s’influenzano e si rimescolano, creando nuovi prodotti, aprendo nuovi mercati, generando nuove domande e nuove offerte. Gli smart-phone a banda larga, i tablet e note-pad, le tecnologie multimediali, le comunicazioni

satellitari e soprattutto Internet hanno rapidamente rivoluzionato l’economia, i metodi di acquisto e di negoziazione, le tecniche di apprendimento e gli stili di vita.

In breve, le tecnologie delle Comunicazioni e dell’Informatica, e soprattutto “la grande ragnatela” (la Rete), hanno innescato cambiamenti radicali nella società e nel costume.

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IV Giacomo Piscitelli

È esplosa la “Rivoluzione dell’Informazione” e con essa si è sempre più approfondito il “digital divide”, cioè il divario tra quanti posseggono questa sorta di ‘Nuovo Sapere’ delle tecnologie dell’informatica/telematica e quanti, al contrario, essendone sprovvisti, vengono reputati come veri e propri “nuovi analfabeti”.

Per fronteggiare questa nuova forma di analfabetismo è perciò necessario diffondere la cosiddetta ‘Quarta Conoscenza’, intervenendo in maniera diffusa, non solo strumentalmente, per colmare, non solo nelle categorie più a rischio di “analfabetismo digitale” – soprattutto anziani, donne, soggetti in condizione d'inferiorità fisica-psichica-sociale – la mancanza di conoscenze e di abilità nell’uso delle tecnologie informatiche e telematiche (ICT o

Information&Communication Technologies), ma anche culturalmente, per consolidare, in particolare tra gli studenti di tutte le discipline, le conoscenze relative alle tecnologie, ai metodi e alle teorie proprie delle ICT.

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Giacomo Piscitelli V

Affrontare il digital divide

Già nell’ultimo decennio prima della fine del secolo scorso, negli USA il Presidente Bill Clinton ed il suo vice Al Gore pongono lo sviluppo delle Information & Telecommunication Technologies (ICT) al centro del proprio programma di governo, elaborando un piano di investimenti – "Technology for America's Growth" (Tecnologia per la crescita dell’America) - incentrato sulla realizzazione delle reti ovvero delle cosiddette "autostrade dell'informazione" (Information Highways).

Quasi contemporaneamente, nella UE il Presidente della Commissione Jacques Delors nel suo Libro Bianco dal titolo – "Crescita, Competitività ed Occupazione" – parla per la prima volta di “Information Society (Società dell’Informazione o SI), ponendo l’accento su un effetto delle ICT (quello della nascita di un nuovo tipo di Società), che rispecchia molto meglio delle

"autostrade dell'informazione" i profondi cambiamenti indotti dalle nuove tecnologie. Confermando la prevalenza attribuita dalla UE ai mutamenti dei modi e degli stili di vita prodotti dalle ICT, nel dicembre 1999, in occasione del vertice europeo di Helsinki, il Presidente dell'UE Romano Prodi presenta l'iniziativa "e-Europe – una società dell'informazione per tutti", nella quale viene auspicato nella UE lo sviluppo della Società dell’Informazione come condizione necessaria per la competizione economica.

A quegli anni risalgono i primi progetti tesi a fronteggiare quel rischio che già allora venne chiamato “digital divide”, a significare la minaccia di una netta separazione (in termini di singoli uomini oltre che di intere nazioni) tra chi padroneggia i nuovi strumenti e chi ne è privato o li rifiuta.

Alle enormi opportunità che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione offrono, si accompagnano, tuttavia, gravi minacce rappresentate dal manifestarsi ed accentuarsi del digital divide: tra aree sviluppate ed aree povere (queste ultime rischiano

sempre più di essere ridotte ad un ruolo passivo di mero consumo e condannate alla definitiva emarginazione in una economia globalizzata); tra chi padroneggia i nuovi strumenti e chi ne è privato o li rifiuta (tra questi ultimi, gli anziani, le casalinghe e i soggetti non inclini ad utilizzare le nuove tecnologie, che rischiano di essere sempre più coinvolti in subdole e pericolose forme di analfabetismo tecnologico).

Al contrario di quanto avvenuto negli USA, in Europa le ICT non sempre sono state accolte senza riserve. Spesso i dibattiti accaniti sugli effetti dello sviluppo delle ICT sulla società hanno portato a conclusioni non certo ottimistiche. Forse questi atteggiamenti e queste paure sono figlie di una corrente di pensiero (risalente ad Heidegger ed alla sua idea

di progresso tecnologico come male da combattere) che inevitabilmente conduce l'umanità all'oblio di sé, e quindi alla rovina.

È con questo intendimento che questo testo si propone di soddisfare le richieste di una

categoria di lettori interessati da una parte ad acquisire conoscenze e capacità operative nell’uso dei più comuni dispositivi e applicazioni dell’informatica e delle telecomunicazioni

mobili, e dall’altra, forse velleitariamente, a guardare al passato e al futuro delle I&CT, offrendo ai frequentanti per un verso le nozioni di base dell’informatica e della telematica (quali Codifica binaria e algebra di Boole, Architettura dei calcolatori, Algoritmi e proprietà), per l’altro introducendo i temi più recenti e diffusi dello sviluppo delle cosiddette “tecnologie abilitanti”

Secondo i critici delle ICT, queste tecnologie dividono l'umanità tra chi le padroneggia e chi le rifiuta. Inoltre, l'annullarsi delle distanze nella circolazione dell'informazione su una rete a sviluppo mondiale realizza un mercato globale con bassi costi di accesso, nel quale tutte le specificità culturali e le piccole realtà economiche si perdono, omologate ed annegate senza speranza, nell'oblio appunto.

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VI Giacomo Piscitelli

In realtà questa visione pessimistica enfatizza, in modo eccessivo, alcuni rischi (non certo da sottovalutare) di fratture culturali nella società. Il pericolo di una divisione tra chi sa e chi non sa e quindi tra partecipi ed esclusi certamente esiste. Si comprende perciò come l'insegnamento dei rudimenti delle ICT e l'alfabetizzazione informatica siano ineludibili per evitare nuove forme di emarginazione sociale e suddivisioni in aree a diverso sviluppo economico.

Per soddisfare i due diversi requisiti, il testo consta di una prima parte mirante a

introdurre il lettore al sapere e alle abilità pratiche per evitare la minaccia del cosiddetto

“digital divide” e una seconda parte che intende “puntare sul rafforzamento delle abilità pratiche attraverso l’uso del cosiddetto software di produttività personale e guardare al passato e futuro delle I&CT introducendo le nozioni di base dell’informatica e della telematica e i temi più recenti e diffusi dello sviluppo delle cosiddette tecnologie abilitanti”.

Ci si propone inoltre di estendere la pratica d’uso delle moderne tecnologie dell’Informatica e delle Telecomunicazioni, considerando i diversi modelli per la Human-computer interaction prendendo in esame, oltre alla classica interfaccia grafica dei personal computer e dei notebook, anche l’interfaccia tattile (basata su un touch-screen) in uso nei moderni smartphone/tablet.

Si rimanda al file di supporto “GUI e Interfaccia tattile” per conoscere le significative differenze tra le due interfacce.

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Giacomo Piscitelli VII

Introduzione al Quarto Sapere

È del tutto naturale chiedersi in cosa consiste quello che viene comunemente considerato come “il Quarto Sapere” e cosa aggiunge al saper leggere, al saper scrivere e al saper “far di conto”.

In termini estremamente concisi, saper leggere e saper scrivere implicano alla base la conoscenza di un alfabeto e dei relativi tipi di carattere, di un lessico e di una grammatica, per consentire la comprensione o la scrittura di un testo corretto, al quale sia possibile associare una semantica sperabilmente non ambigua.

Inoltre, per leggere o scrivere è necessario disporre di un mezzo dal quale leggere o sul quale scrivere, stabilire le regole di lettura e di scrittura, nonché saper impiegare un “dispositivo” (una matita, una penna, una macchina, ecc.) con cui scrivere.

Saper “far di conto”, poi, implica la conoscenza: di un sistema di numerazione, del numero finito di simboli che ne sono alla base (e che sono l’equivalente dell’alfabeto di un

linguaggio), delle operazioni alla base del sistema, nonché delle regole che disciplinano le operazioni.

Inoltre, per “far di conto” è necessario disporre di un mezzo (carta, abaco, ecc.) su cui rappresentare i numeri per effettuare “manualmente” le operazioni oppure essere fornito di un dispositivo (compasso proporzionale, regolo calcolatore, calcolatrice) che, una volta introdotti opportunamente i numeri, sia in grado, analogicamente o digitalmente, di fornire il risultato.

Che cosa, allora, caratterizza il Quarto Sapere? La risposta, anche in questo caso lapidaria, è: il facile e rapido accesso a tutta l’informazione contenuta nel World Wide Web (letteralmente "la rete di estensione mondiale"), abbreviato Web, sigla WWW.

Il Web1 è uno spazio elettronico e digitale di Internet destinato alla pubblicazione di contenuti multimediali (testi, immagini, audio, video, ipertesti, ipermedia, ecc.) nonché uno strumento per implementare particolari servizi come ad esempio il download (scarico) di software (programmi, dati, applicazioni, videogiochi, ecc.). Tale spazio elettronico e tali servizi sono resi disponibili attraverso particolari computer di Internet chiamati server web.

L’accesso è uno dei principali servizi di Internet, che permette di navigare e usufruire di un insieme vastissimo di contenuti amatoriali e professionali (multimediali e non) collegati

tra loro attraverso legami (link). A tale primario servizio si aggiungono una serie vastissima di ulteriori servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti di Internet.

Questa facile reperibilità di informazioni è resa possibile, oltre che dai protocolli di rete,

anche dalla presenza, diffusione, facilità d'uso ed efficienza dei “motori di ricerca” e dei web browser (letteralmente “navigatore nel web”), il programma che permette, come si dice in gergo, di "navigare" nel Web.

La Quarta Conoscenza, dunque, è quella che consente di fruire dei contenuti e dei servizi del Web e che richiede la disponibilità e la capacità d’uso di: un computer, un accesso a Internet e un web browser.

Tra gli innumerevoli servizi accessibili (alcuni resi disponibili solo a specifici utenti, gratuitamente o a pagamento, utilizzando il sistema degli account, che evidenzia la possibilità di usufruire di servizi che ha un utente registrato ed identificato presso un sito web, paragonabile ai servizi del cliente che ha mostrato il proprio documento presso la sua banca) vi sono ormai sempre più numerosi servizi di insostituibile utilità, che richiederebbero, in

1 https://it.wikipedia.org/wiki/World_Wide_Web

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VIII Giacomo Piscitelli

assenza di accesso telematico a Internet, il ricorso a macchinosi spostamenti e/o comunicazioni postali, l’assoggettamento ad incolonnamenti e code, oltre che la necessaria conoscenza dell’esatta dislocazione di uffici vari.

E chi, più degli anziani (spesso afflitti da limitata capacità motoria o temporaneamente impossibilitati a svolgere alcuni compiti) può apprezzare i vantaggi di sbrigare una serie di incombenze standosene a casa?

Soltanto a mo’ di esempio si citano i casi dell’accessibilità agli uffici della previdenza sociale, della Agenzia delle Entrate, delle poste, degli istituti bancari, dei Comuni, delle

Regioni, delle altre realtà della pubblica amministrazione, ecc.

All’agevole utilizzo dei servizi telematici delle anzidette realtà si aggiunga la possibilità di fruire: dei vantaggi dell’uso della posta elettronica, dei sistemi di prenotazione di biglietti aerei o ferroviari e/o di abbonamento a servizi di trasporto pubblico; di poter leggere quotidiani e periodici, consultare servizi di previsione meteo, traffico stradale e autostradale, toponomastica e trasferimento, ecc. Né è da sottacere l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione tra il sito web e l'utente come i blog, i forum, le chat, le piattaforme di condivisione di “media” come YouTube, i social network come Facebook, Myspace, Twitter, Google+, Linkedin, ecc, ottenute tipicamente attraverso

opportune tecniche di programmazione web e relative applicazioni afferenti al paradigma del Web dinamico (o Web 2.0) in contrapposizione al cosiddetto Web statico (o Web 1.0).

Non è infine da trascurare l’ulteriore utilità d’uso di applicazioni che non richiedono l’accesso ad Internet, ma solo la disponibilità di software specializzato, normalmente offerto dal Sistema Operativo, almeno in esemplare ridotto, per la videoscrittura, il disegno, il ritocco grafico e fotografico, ecc.

Come si è già detto, la Quarta Conoscenza richiede la disponibilità e la capacità d’uso

di: un computer, un accesso a Internet e un web browser.

Non essendo scopo del corso o del relativo testo affrontare il problema della disponibilità dell’anzidetto ”armamentario” richiesto, ci si dedicherà a suscitare, guidare, sviluppare ed esercitare la capacità d’uso di tale apparecchiatura.

Cominciando da cosa? E proseguendo come?

Nel successivo paragrafo, dal titolo “Il programma del corso”, viene delineato un percorso di ‘avvicinamento’ alla Quarta Conoscenza, articolato in 2 parti: la prima, denominata “Il Programma di base”, destinata a introdurre gli strumenti e le abilità fondamentali, la seconda, detta “Il Programma integrativo”, con l’obiettivo di consolidare le abilità sull’uso di Internet e di fornire una maggiore conoscenza del sistema operativo.

Sarà necessario rileggere a casa i testi forniti durante le lezioni e fare pratica a casa eseguendo gli assignement (compiti a casa) che saranno proposti nel corso dell’esercitazione.

Analogamente bisognerà comportarsi mano a mano che si procederà, prestando attenzione all’esercizio della conoscenza via via acquisita, ricordando che

La manualità si apprende tramite l’esercizio

Come dice un adagio cinese, infatti

«La soddisfazione è come un gatto che corre dietro alla sua coda. Più la rincorre e più

gli sfugge. Ma quando s'impegna in altre cose, la coda gli viene dietro ovunque lui vada»

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Giacomo Piscitelli IX

Il Programma del corso

L’uso del computer richiede una manualità specifica, che riguarda il modo in cui operano tra loro il mouse, la tastiera e lo schermo. Come l’uso corretto della forchetta per mangiare gli “spaghetti” richiede una particolare “manualità”; oppure, come per scrivere o disegnare è necessario impugnare correttamente la penna o la matita, così l’uso del computer richiede

il corretto uso della tastiera, la generale conoscenza della struttura della “finestra” presente sul video e, soprattutto all’inizio, la giusta impugnatura e utilizzazione del mouse.

Una volta nota e convenientemente esercitata la modalità d’impiego della terna di dispositivi suddetti, si passerà a prendere cognizione del modo di richiedere e stabilire una connessione telematica per l’accesso a Internet e, infine, si acquisiranno i fondamenti dell’accesso “mirato” o “pilotato” nel web, attraverso l’ausilio del navigatore di rete (web browser).

Il file “Il Programma di base” riporta una breve descrizione del contenuto della prima parte del programma.

La seconda parte del corso si configura come “Il Programma Integrativo”, ancora in fase

di specificazione di dettaglio, che sarà destinato a “consolidare e integrare le abilità ed i concetti acquisiti, arricchendoli con elementi di conoscenza di applicazioni come Word, Excel, Power Point e Access (della suite “Microsoft Office” o di una suite Open Source equivalente quale “Open Office”), e a fornire elementi di conoscenza delle radici nonché delle tendenze future delle tecnologie digitali (con particolare riferimento all’Informatica)”.

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X Giacomo Piscitelli

Il funzionamento di un sistema di elaborazione elettronica

Vi sarà certamente capitato di chiedervi come mai il fantomatico “Sistema Operativo” o SO – del vostro PC fisso o portatile, tablet, netbook, smartphone, server di rete o altro qualsiasi elettrodomestico, dispositivo di automobile o sofisticato strumento di pianificazione, dotato di una qualche “intelligenza” (cioè governato da un opportuno programma di gestione e controllo) – abbia bisogno quasi giornalmente di essere “aggiornato”.

Tale frequente aggiornamento non è soltanto dovuto alla diuturna lotta tra hackers (sempre alla ricerca di nuovi bugs/holes – errori/buchi – nei sistemi operativi) e manutentori del sistema operativo (sempre intenti a correggere errori e a tappare buchi). Tale convulsa evoluzione è anche e soprattutto dovuta al fatto che un moderno Operating System (in inglese OS) conta sino a parecchie decine/centinaia di milioni di istruzioni (Million Lines Of Code o MLOC).

E questa massa enorme d’istruzioni – progettate e scritte da centinaia d’ingegneri e specialisti in anni e anni di lavoro – è spesso affetta da errori o abbisogna di essere

modificata, integrata o adattata alle nuove frontiere dell’elettronica o delle telecomunicazioni. Il sistema operativo è sempre in evoluzione e richiede, in altri termini, una costante attenzione evolutiva, oltre che una continua “manutenzione” correttiva.

Sorge spontanea a questo punto la domanda: cosa fa questo mastodontico programma? che sembra esaurire buona parte delle risorse di cui sono dotati quasi tutti i dispositivi elettronici da noi usati?

Se provate a cercare una descrizione della/e funzione/i di un generico SO, vi imbatterete in una serie di definizioni – spesso poco comprensibili per un profano – che fanno riferimento ad un gergo poco comune, anche se sempre più diffuso tra i più giovani. L’unica cosa che vi apparirà chiara sarà che il SO è un componente essenziale di qualunque dispositivo dotato di una qualche capacità di “elaborazione” di numeri o, in generale, di segnali, simboli, figure, documenti ecc. riconducibili in qualche modo a numeri. Una fra le tante definizione da me

trovate, pur nella sua forma negativa, mi ha fatto sorridere per la sua sorprendente efficacia: Privato di SO, il dispositivo al massimo si accende, esegue il programma di inizializzazione dell'hardware, dopo di che non è in grado assolutamente di operare: è solo un “macchinario inutile”.

Poiché, come si dirà, esistono tipi diversi di SO, a seconda del loro uso e applicazione, corre l’obbligo di specificare che nella prima e poi, più diffusamente, nella seconda parte di questo testo si vogliono illustrare le caratteristiche peculiari di quello che viene detto un “general purpose OS” (SO con scopi genrali), per distinguerlo da altri tipi di OS, a cui pure si

accennerà brevemente. In altri termini ci si limiterà a trattare i concetti e i servizi fondamentali offerti da qualunque sistema operativo. Pur non essendo il testo legato ad alcun SO commerciale o open-source, va da sé che la maggior parte degli esempi hanno pertinenza con i più popolari e innovativi OS, da quelli UNIX-like a quelli WINDOWS-like, da quelli Mac OS-like fino ad ANDROID.

Inoltre sarà bene chiarire che non s’intende in questo testo descrivere l’organizzazione e il funzionamento di un generico computer, né trattare i costrutti di un linguaggio di programmazione o le strutture fondamentali dei dati. Ci si limiterà, nella prima parte, a illustrare, in termini generali, i componenti fisici (hardware) da cui è composto un generico calcolatore e, nella seconda parte, a chiarire il rapporto tra tali componenti e i programmi che li gestiscono e controllano (software), tra cui il SO gioca un ruolo predominante.

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Giacomo Piscitelli XI

Uso, contenuti, destinatari del testo e prerequisiti

Da quanto detto in precedenza si sarà certamente compreso che il presente testo è stato prioritariamente ideato e realizzato per facilitare e supportare la lotta al cosiddetto “analfabetismo informatico o, più in generale, digitale”.

Il testo è dunque pensato avere una predominante componente “pratica”, tesa a sviluppare nel lettore abilità e competenza nell’uso di dispositivi che gli consentano di accedere ai numerosi servizi che la moderna Società dell’Informazione mette a disposizione dei cittadini.

Per diffondere la quarta conoscenza bisogna intervenire in maniera diffusa non solo sui giovani in età scolare, ma anche su persone già uscite da tempo dalla scuola, giovani con grado di istruzione scadente, casalinghe, anziani ed anche su soggetti non inclini ad utilizzare le nuove tecnologie o non in possesso della preparazione culturale necessaria per accedervi autonomamente.

“Il digital divide in Italia, rispetto agli altri paesi sviluppati, è un dato di fatto, almeno per quanto riguarda gli adulti. Si pensi, per esempio, che l’accesso ad Internet di utenti italiani con più di 45 anni raggiunge al massimo la percentuale del 51%; mentre negli USA

questa percentuale è pari al 78% (ISTAT, 2012). Ma il gap si amplia ancora di più nella fascia dai 55 ai 59 anni: il 42% di connessi in Italia a fronte del 74% Usa (dato relativo alla fascia compresa tra i 50 e 64 anni) (Pew internet, 2012)”2.

A tale “digital divide degli anziani” si aggiunge il fatto che si sono affacciati alla scuola nuove generazioni di studenti: i “nativi digitali” (Prensky, 2001, Ferri, 2013), bambini e pre-adolescenti nati e cresciuti in presenza di schermi interattivi.

Sono i “nativi digitali” a suggerire – attraverso il loro “stile di apprendimento digitale” – una nuova modalità didattica ai loro insegnanti: il learning by doing. Richiedono, infatti, di essere indipendenti e costruire (oltre che condividere) con i propri pari le forme e i risultati del loro apprendimento. Un approccio che consente di sperimentare direttamente la pedagogia del trial and error.

Per colmare le due diverse facce del digital divide, è necessario, perciò, da una parte colmare il gap tra i nuovi stili di apprendimento dei giovani e le strategie d’insegnamento degli attuali insegnanti, ancora molto tradizionali e improntate al puro trasferimento di conoscenze, e dall’altro riempire i vuoti conoscitivi tecnologici delle generazioni meno giovani.

È con questo intendimento che questo progetto si propone di soddisfare le richieste di

una categoria di allievi/lettori interessati ad acquisire i fondamenti delle nuove conoscenze e delle nuove capacità operative nell’uso dei più comuni dispositivi e applicazioni dell’informatica e delle telecomunicazioni mobili.

Non è obiettivo di questo testo illustrare la storia, l’evoluzione e le prossime tappe delle ICT, né ci si propone di presentare i fondamenti delle tecnologie dal punto di vista teorico e/o ingegneristico.

Obiettivo specifico del testo è solo quello di descrivere, nella maniera più semplice e chiara (si spera !!), le modalità d’uso di un personal computer (PC) ai fini di renderne facile e agevole l’uso da parte dei tanti “analfabeti digitali” che rischiano di essere sempre più emarginati dall’evoluzione continua delle ICT.

2 “L'Agenda digitale della Scuola”, Agenda Digitale, Paolo Ferri, Bicocca, 14 Gennaio 2016

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XII Giacomo Piscitelli

Va da sé che saranno trattati argomenti di base dell’alfabetizzazione digitale, con riferimento specifico ad un PC e quindi all’uso di una interfaccia grafica tradizionale, senza, per altro, trascurare di considerare, sia pur in breve ed esemplificativamente, dispositivi di larga diffusione quali gli smartphone e i notepad (o tablet) e, perciò, le moderne interfacce di tipo touch-screen3.

Giova chiarire che, stanti gli obiettivi del corso, l’uso di smartphone e tablet sarà limitato ai casi di effettiva utilità delle loro specificità nel settore della pura comunicazione.

3 Si rimanda al file di supporto “GUI e interfaccia tattile” per una serie di riflessioni circa l’opportunità di guardare ad un PC

come dispositivo di riferimento del corso

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Giacomo Piscitelli XIII

Precisazione metodologica e prerequisiti

Il testo è rivolto, come si è detto, ad utenti (di entrambi i sessi) di terza e quarta età e (perché no?) anche di giovane età, che non hanno familiarità con il personal computer e spesso incontrano difficoltà anche con altri comuni dispositivi informatici (smartphone) o elettronici (auto, sistemi di sicurezza, ...).

Il digital divide crea anche una sorta di circolo vizioso: in pratica meno si è tecnologicamente avanzati e meno si avrà la possibilità di colmare l’handicap in futuro.

Il linguaggio informatico, infatti, è o può essere un ostacolo, anche per la scarsa dimestichezza di molti con l'inglese; la manualità è un altro elemento critico.

In genere coloro che chiedono di accedere ad un testo come questo, hanno due motivazioni principali: curiosità, perché affascinati dalle possibilità comunicative e informative del computer, e utilità, perché ne avvertono l'esigenza.

Spesso hanno timori (es. causare guasti irreparabili) e ansie dovute al disorientamento e alla sfiducia nelle proprie capacità di apprendere. In genere sono interessati al «cosa» e al «come» più che al «perché».

La prima parte del testo, quindi, deve da subito tener presente questi aspetti, e, perciò:

– facilitare l’acquisizione della capacità d’uso dei dispositivi d’interazione (mouse-touchpad, tastiera e video) e familiarizzare con alcune delle tipiche operazioni di manipolazione di stringhe (taglia, copia e incolla, ecc.), di uso di tasti speciali della tastiera (tasti funzione,

tasti di scorrimento per pagina e del cursore verso sx/dx/alto/basso, ecc.) e di gestione delle finestre (aprire, chiudere, minimizzare, massimizzare, scorrere verso l’alto e verso il basso, ecc.);

– incuriosire: entrare subito in internet per cercare informazioni d’interesse (siti di quotidiani e/o riviste, info sui trasporti, ecc.);

– dimostrare l'utilità: fare ricerche tramite parola chiave, compilare form, accedere a servizi on-line, prenotare, ecc.;

– rassicurare: provando e riprovando o, analogamente, sbagliando s’impara.

Il percorso di apprendimento di base mira, perciò – dopo una breve familiarizzazione con i principali componenti di un dispositivo (PC, notepad o smartphone) e con le tipiche modalità d’interfaccia – sull'uso di internet e poi della posta elettronica, limitandosi alle funzioni che consentano una autonomia di base nell'uso del mezzo.

La integrazione della parte di base ed ha l’obiettivo di consolidare le abilità sull’uso del PC e rafforzare la conoscenza delle basi e del futuro delle ICT.

In conclusione, un testo essenzialmente e immediatamente mirato ad acquisire capacità operative, senza trascurare la conoscenza.

Da quanto detto in questa “Premessa” sarà apparso chiaro che al lettore non si richiedono prerequisiti di conoscenza specifici. Semmai, ci si augura che il lettore possieda una conoscenza sia pur scolastica della lingua inglese e dei termini del gergo (slang) “informatichese” (di cui si riporterà, al suo primo apparire, l’equivalente termine italiano) e

che non consideri come una “violenza linguistica” l’uso, a volte anche inutilmente esagerato, che nel testo si farà di tali termini di gergo, oltre che di acronimi e sigle. In quest’ultimo caso, almeno al primo apparire di una sigla/acronimo, si presterà attenzione a riportare le parole le cui lettere o sillabe iniziali compongono l’acronimo. Per rendere più comprensibile e

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XIV Giacomo Piscitelli

tollerabile la grande quantità degli acronimi e dei termini anzidetti, si è ritenuto di fare cosa utile riportare in appendice un “Mini vademecum del Personal Computer”. Si suggerisce altresì di far ricorso all’enciclopedia on-line Wikipedia o al motore di ricerca del proprio browser per ottenere una più chiara descrizione del significato di acronimi e termini dello slang.

Un po’ più stringente è, invece, il prerequisito di disponibilità d’uso di un PC - non è

importante se fisso o mobile - collegato a Internet oltre a quello di possesso, sicuramente meno problematico, di uno smartphone con un contratto che garantisca un traffico dati anche

solo di 1-2 Giga. Il motivo di tale prerequisito, che in qualche caso apparirà come oneroso dal punto di vista economico, sarà chiaro ove si considerino le necessità richieste dall’uso della posta elettronica.

Ben più severo, e per certi versi addirittura imprescindibile, è il prerequisito di un

determinato e forte impegno di esercizio delle conoscenze impartite nel testo, al fine di acquisire compiutamente le abilità attese.

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Articolazione del testo

Come indicato nel paragrafo “Affrontare il digital divide”, il testo è articolato in due parti,

la prima, consistente in alcuni Capitoli ed Esercitazioni che introducono ad un insieme di concetti ed abilità manuali di base, la seconda (in corso di stesura e completamento), dedicata a integrare le abilità ed i concetti acquisiti, arricchendoli con elementi di conoscenza mirati alle tecniche di funzionamento delle più diffuse app di Office Automation e dei principali servizi offerti dai sistemi operativi.

LA PRIMA PARTE: Descrizione del contenuto dei Capitoli

La prima parte è preceduta da un primo approccio alle tecnologie Informatiche e Telematiche – I&T – (una specie di “Capitolo 0”, di familiarizzazione con il sistema

mouse/schermo/tastiera), che vuol avere il ruolo di sdrammatizzare e smitizzare l’incontro con il “cervello elettronico” e che introduce all’uso del mouse (o altro sistema di puntamento) e al primo affacciarsi alla rete Internet.

A questa introduzione segue il “Capitolo 1”, che illustra sinteticamente i principali componenti fisici (hardware) e logici (software) di un PC, descrive le modalità per eseguire

quelle che vengono comunemente definite l’accensione e lo spegnimento del computer, delinea lo schema della scrivania (desktop) alla base dell’interazione uomo-computer e indica la funzione del navigatore (browser), il software per accedere alle pagine di Internet e la procedura per avviare il browser dal desktop. Completano il Capitolo l’Appendice, dal titolo “Le memorie di massa” – che riporta le caratteristiche di Hard Disk Drive o disco magnetico e Solid State Drive o unità a stato solido – e l’Appendice, dal titolo “Elementi tecnici per la scelta di un PC”, con informazioni utili per la caratterizzazione delle prestazioni di un PC.

Nel successivo “Capitolo 2” viene approfondita la conoscenza del desktop come interfaccia grafica e vengono introdotti la funzione e i modi d’uso delle finestre e delle icone, nonché le operazioni che possono essere eseguite su di esse. In Appendice alcuni suggerimenti “Per un uso consapevole dello smartphone”.

Alle precedenti indicazioni generali seguono, nel “Capitolo 3”, l’illustrazione della rete Internet, della sua ‘ragnatela’ di navigazione (World Wide Web o www), nonché delle caratteristiche di funzionamento e delle tipiche operazioni eseguibili con un browser. In Appendice si riportano dettagli su: “Come funziona il wi-fi” e su “Come Attivare il Tethering

su uno smartphone”

Il “Capitolo 4” descrive più in dettaglio il ‘protocollo’ di navigazione nella rete, chiarendo il significato di: sito/pagina web, indirizzo web, barra degli indirizzi, sicurezza dei siti web e della navigazione, lista dei siti web preferiti e salvataggio di un indirizzo nella lista.

Dopo aver descritto peculiarità e attributi di Internet, nel “Capitolo 5” si passa a illustrare gli elementi tipici della cosiddetta ‘video-scrittura’, ovvero di un editore di testi per la creazione e la modifica di documenti. Si passa poi a descrivere in dettaglio il funzionamento

di un semplice editore di testi (“Wordpad”). Il Capitolo si conclude con il riferimento ad un file (“Formattare un testo”) di esercizi per la formattazione di un testo.

Il “Capitolo 6” dapprima parla di come funziona e di cosa serve per poter disporre della posta elettronica, introducendo i concetti di: casella postale elettronica (e-mail), indirizzo di e-mail, programma o servizio web di posta elettronica; per poi passare a chiarire la nozione di: account o rapporto di posta, creazione di un account, registrazione del rapporto e sua gestione; e infine arrivare a descrivere più da vicino un tipico servizio web di posta elettronico

(in particolare quello di “Google”) con le sue specifiche caratteristiche di log-in (accesso),

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XVI Giacomo Piscitelli

composizione della casella di posta, composizione di un messaggio e modalità d’invio, ricezione, classificazione e gestione dei messaggi.

Un’Appendice illustra alcune informazioni per la “Scelta provider e-mail”

Come esempi significativi dei servizi accessibili tramite Internet, il “Capitolo 7” riporta alcuni siti d’informazione su servizi di mobilità urbana ed extra-urbana (facendo riferimento a “Google maps” per la ricerca su mappe, ad “AMTAB” per il trasporto pubblico nella città metropolitana di Bari e, per l’intero Paese, ad “Autostrade per l’Italia”), siti per fruire di

servizi di acquisto on-line e una enciclopedia online (“Wikipedia”). Nel Capitolo si cita il file di supporto “il libro elettronico”. Una Appendice illustra in particolare “Il problema della sicurezza di e-commerce”.

Come ulteriori esempi dei servizi accessibili tramite Internet, il “Capitolo 8” introduce il tema dei servizi e delle attività di comunicazione del Governo ai cittadini (e-government) facendo riferimento ai compiti di Identificazione del cittadino (Carta di Identità e Passaporto elettronico, Carta Nazionale (o Regionale) dei Servizi, Firma digitale) e Posta Elettronica

Certificata) e ai servizi di Reti Amiche e Linea Amica, INPS, Agenzia delle Entrate, Polizia di Stato e Carabinieri, Viaggiare Sicuri e Dove siamo nel Mondo.

Il “Capitolo 9” riporta, a mo’ di esempio, l’uso di Internet per rintracciare l’informazione relativa ad un evento, al fine, attraverso l’accesso ad alcuni dei siti introdotti nei precedenti due Capitoli, di organizzare il viaggio e le altre questioni connesse con la partecipazione all’evento in questione e poi d’informare tramite e-mail gli altri partecipanti all’evento.

L’Appendice “Operazioni rilevanti in breve” offre il supporto di rammentare come svolgere alcune frequenti operazioni.

Un frequente esercizio è costituito dal disegno con il computer. Il “Capitolo 10” introduce il programma “Paint” – di facile approccio e … compreso nella dotazione del sistema operativo – che, oltre ad essere un valido strumento per il disegno e per il ritocco/raffinamento di un’immagine, è un utile congegno o sistema per il trattamento di immagini catturate

attraverso lo schermo.

Nel “Capitolo 11” si riepilogano le principali caratteristiche e operazioni dei dispositivi d’interazione (mouse, tastiera e schermo) con riferimento a varie situazioni d’uso di ciascuna di tali risorse, in particolare alla scrivania (desktop), alla barra delle applicazioni del desktop, all’interno della finestra di un’applicazione, all’interno della finestra del browser, etc.. Vengono quindi forniti alcuni suggerimenti per un uso ottimale della tastiera e del mouse (“scorciatoie”).

Il “Capitolo 12” è un primo approccio alla funzione e ai servizi offerti dal Sistema

Operativo, con alcuni cenni al significato di “sicurezza dei dati”. In particolare Vengono illustrati la funzione, le operazioni e le modalità di gestione de: i file (o archivi o documenti), le directory (o cartelle o fascicoli), le finestre e le icone. Vengono infine forniti brevi cenni alla sicurezza dei dati e alcuni cenni a tablet, smartphone e PC. File di supporto su “Tablet, smartphone, PC portatile – valutazioni”. Due Appendici illustrano come garantire “La Salvaguardia/Custodia (backup) dei dati” e, successivamente, “Cosa non fare con disco a unità SSD”.

LA PRIMA PARTE: Accesso alla documentazione

A ciascun Capitolo della prima parte, è associato una Esercitazione che propone esercizi relativi alle funzioni illustrate nel testo.

Dopo i file relativi ai 13 Capitoli e alle 10 Esercitazioni sono riportati alcuni file contenenti

i lucidi proiettati nelle prime giornate del corso.

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Infine viene riportata la lista delle “Monografie” associate al corso, con l’indicazione della loro distribuzione come Appendici nei Capitoli interessati o con il link al file relativo (quando la monografia non è riferita ad alcun Capitolo del testo).

Cliccando sul link “Sintesi del testo” si può accedere a tutti i contenuti sopra indicati. Completa l’opera il già citato “Mini vademecum del Personal Computer”.

La seconda parte è in corso di articolazione e stesura.

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L’ausilio tramite il World Wide Web

La disponibilità, l'uso e l'aggiornamento della documentazione relativa al testo de "La Quarta Conoscenza" si basa essenzialmente sull'accesso al relativo sito, provvisoriamente dislocato all’indirizzo

http://www-ictserv.poliba.it/DottoratoINGINF/defaultqc.htm

Il sito attuale, in corso di rifacimento, si basa attualmente su un SOMMARIO composto da:

la pagina “Limiti sito attuale”, che, in attesa della nuova struttura del sito, riporta alcune avvertenze di natura operativa sul suo utilizzo (che si raccomanda di ottemperare) e di natura informativa sul progetto,

la “Premessa”, che descrive i presupposti del progetto, e poi “Il Testo”, “I video da YouTube”, “Il team di sviluppo” e “Le risorse”, che ne completano la descrizione,

la “Bacheca” virtuale, che riporta documenti e avvisi relativi alle edizioni dei corsi,

lo “Scaffale” virtuale, che raccoglie il materiale messo a disposizione dei partecipanti nonché quello utilizzato dai docenti,

alcuni “Indirizzi utili” e una sezione di “Hot news”.

La documentazione approntata si compone di:

i file relativi al testo, liberamente disponibili sul sito, costituiti da:

13 capitoli con le relative esercitazioni (il “Capitolo zero” + altri 12);

i lucidi proiettati nelle prime giornate del corso;

una serie di Appendici (APP) o Riferimenti (Rif), file di supporto (Link), che

trattano argomenti collaterali quali:

Argomento trattato Tipo

riferimento

Capitolo interessato

Attivare il tethering su Android e altri SO App/Rif Cap_3/Cap_4

Come funziona il wi-fi App Capitolo 3

Cosa non fare con disco a unità SSD App Capitolo 12

Elementi tecnici per la scelta di un PC App Capitolo 1

Evoluzione SO.pdf, Evoluzione SO.pptx Link Capitolo 12

FORMATTARE UN TESTO.docx Link Capitolo 5

GUI e interfaccia tattile.pdf Link/Rif Premessa

il libro elettronico.pdf Link Capitolo 7

Il problema della sicurezza di e-commerce App Capitolo 7

la power bank.pdf Link Capitolo 1

La Salvaguardia-Custodia (backup) dei dati App Capitolo 12

Le memorie di massa App Capitolo 1

Operazioni rilevanti in breve App Capitolo 9

Per un uso consapevole dello smartphone App Capitolo 2/Premessa

salvare la documentazione acquisita.pdf Link Premessa

scelta provider e-mail App Capitolo 6

Tablet, smartphone, PC

portatile_valutazioni

Link Capitolo 12

il “Mini vademecum del Personal Computer”.

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Il dettaglio sul contenuto degli elementi anzidetti è ottenibile usando il link “Il Testo” del SOMMARIO, che permette, attraverso due ulteriori appositi link, di accedere alla “articolazione del testo” e al “mini vademecum del PC”.

In alternativa, i file relativi al testo possono essere recuperati accedendo allo “Scaffale” virtuale del SOMMARIO, puntando alla riga Testo “Quarta Conoscenza” de “Il materiale per i Partecipanti” e cliccando sul simbolo in corrispondenza della colonna

“Copia Lucidi/materiale del testo”.

Anche in questo caso il documento desiderato potrà essere salvato con nome seguendo le indicazioni riportate.

Mediante l’ausilio della vastissima disponibilità di video educativi offerta da YouTube si è potuto infine allestire una raccolta di video per facilitare ed accrescere l’apprendimento ed il consolidamento delle conoscenze ed abilità dei destinatari.

Al fine di non congestionare l’accesso al sito (e di non sprecare inutilmente traffico di rete) si raccomanda di “scaricare” e “salvare con nome”4 tramite download i file relativi al

testo, raccogliendoli in una stessa cartella denominata QC (iniziali di Quarta Conoscenza) e dislocata sul desktop del proprio computer. Sarà così possibile leggere con comodo sul proprio computer sia il testo dei vari Capitoli che quelli delle associate Esercitazioni, senza dover necessariamente disporre del collegamento in rete. L’accesso al sito sarà solo necessario allorché, in virtù dell’iscrizione nella lista di distribuzione, si sarà avvertiti dell’opportunità di procedere all’aggiornamento o alla modifica della documentazione.

Si suggerisce di prendere visione del file di supporto “salvare la documentazione acquisita” per familiarizzarsi con le modalità di utilizzo della cartella QC.

4 Salvare con nome significa copiare il file in questione in una parte a propria discrezione della memoria del proprio PC,

eventualmente assegnandogli un nome diverso da quello originario. L’operazione viene lanciata portando il puntatore del

mouse in una posizione qualunque della finestra e cliccando sul bottone destro.

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Contributi e ringraziamenti

Molti sono stati gli “ispiratori” del progetto e molte sono state le fonti alle quali il progetto ha fatto riferimento. Fra tutti quelli che hanno fornito spunti – attraverso i loro scritti e il materiale da essi prodotto – alla ideazione del presente testo, una particolare menzione merita l’amico e collega Bruno Maione, che – con la sua Premessa al “Piano Regionale per la Società dell’Informazione”5 redatto nel 2001 per conto della Regione Puglia – si riferì alle ICT come “la nuova conoscenza” (la quarta) che sarebbe stato indispensabile acquisire per non essere marginalizzati dal nuovo analfabetismo. Altrettanto importanti sono stati, negli anni,

i contributi ricavati dai lavori e dagli incontri con Alfio Andronico, Gianni Ingravallo, Anna Gentile e Mario De Blasi, Mauro Di Giandomenico, Luciano Schiavoni, Giuseppe Visaggio e con il mai dimenticato Aldo Romano. Non me ne vogliano i tanti che non citerò per mera, imperdonabile dimenticanza.

Tanti sono stati anche i suggerimenti che, direttamente o indirettamente, hanno influenzato la progettazione dell’architettura e dei contenuti del testo. È sufficiente esaminare i numerosi esempi di corsi (di varia natura, intendimento e appropriatezza di contenuti) che sono stati approntati e “somministrati” da numerose Università, Scuole e realtà formative pubbliche e private. Basti per tutte citare quelle, ad avviso dello scrivente, più articolate per territorialità e per contenuti. In particolare:

La Fondazione Mondo Digitale (FMD)6, autrice del progetto “Nonni su Internet”, il piano di alfabetizzazione digitale per gli over sessanta. In tredici edizioni si sono diplomati 25.700

internauti senior (circa il 65% sono donne), guidati da 18.600 studenti tutor e da 1.800 insegnanti coordinatori. I corsi si svolgono nelle aule informatiche delle scuole di ogni ordine e grado. I partecipanti sono i cittadini del territorio over 60: possono essere i nonni reali degli studenti oppure iscritti ai Centri sociali anziani o ad altre associazioni. La durata del corso gratuito è di 30 ore, 15 incontri di due ore.

Il Sindacato Pensionati Italiani (Spi-Cgil)7, che promuove attività editoriali, culturali, sociali, di informazione, formazione e aggiornamento a favore dei propri iscritti attraverso progetti nazionali e sul territorio. La struttura dello SPI-CGIL di Torino ha progettato, realizzato e gestito il progetto “Se non sai non sei”, con una pianificazione articolata su 3 livelli e materiale didattico rivolto ai partecipanti al corso, ai docenti e ai tutor.

L’Associazione Maggiolina, con il suo Corso di base sul computer, realizzato con un ragguardevole numero di video sui più disparati e sempre interessanti argomenti trattati.

I collaboratori e gli studenti del sottoscritto, che hanno contribuito con la messa a disposizione di una serie di lucidi che, anche se non più up-to-date, rimangono esemplari per chiarezza ed efficacia.

5 “Piano regionale per la Società dell’Informazione”, Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese (CIRP). Un Gruppo di

lavoro coordinato dal Prof. Bruno Maione, ordinario di Automatica nel Politecnico di Bari, curò la stesura di un primo

rapporto contenente le linee guida del Piano con la indicazione delle strategie, del metodo e degli obiettivi specifici.

6 Organizzazione senza scopo di lucro guidata, dalla sua nascita nel 2001, come Consorzio Gioventù Digitale – partnership

pubblico-privata tra il Comune di Roma e cinque aziende (Elea, Engineering, eWorks, Unisys e Wind Telecomunicazioni) –

dal professore emerito Tullio De Mauro. Ha sede a Roma e opera a livello locale, nazionale e internazionale. L’alleanza

iniziale si è allargata con il sostegno della Regione Lazio e l'apporto di Intel Corporation.

7 Il Sindacato Pensionati Italiani (Spi-Cgil), nato nel 1948, nello stesso anno della Costituzione italiana, lo Spi-Cgil ne propugna

l’attuazione e, in particolare, afferma il valore della solidarietà, promuovendo l’uguaglianza delle donne e degli uomini, in

una società senza privilegi né discriminazioni. Con i suoi tre milioni di iscritti, lo Spi-Cgil è la più grande organizzazione

sociale d’Europa. In Italia, si articola in 19 strutture regionali, 2 di province autonome, 118 strutture territoriali e oltre 1800

leghe.

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Tanti sono i concetti, gli argomenti e i contenuti che sono stati ricavati da Wikipedia, la grande enciclopedia online, collaborativa e gratuita, che si ringrazia per l’insostituibile funzione che svolge attraverso i suoi encomiabili collaboratori sparsi in tutto il globo. “Disponibile in oltre 280 lingue, affronta sia gli argomenti tipici delle enciclopedie tradizionali sia quelli presenti in almanacchi, dizionari geografici e pubblicazioni specialistiche” si legge nella sua home-page.

Un contributo notevole è anche da ascrivere a quell’enorme banca di video offerta da YouTube.

Tanti, infine, i contributi ricavati dalle slide e dalle idee espresse nelle pagine didattiche del sito web dell’autore del presente testo.

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PAGINA INTENZIONALMENTE LASCIATA IN BIANCO