INFORMATICA
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INFORMATICA
MATTEO CRISTANI
INDICE CICLO DELLE LEZIONI
LEZ. 1INTRODUZIONE AL CORSO
LEZ. 2I CALCOLATORI ELETTRONICI
LEZ. 3ELEMENTI DI TEORIA DELL’INFORMAZIONE
LEZ. 4MISURE DELLA INFORMAZIONE
LEZ. 5CALCOLO BINARIO: CONVERSIONI DI BASE
LEZ. 6CALCOLO BINARIO: OPERAZIONI IN BASE 2
LEZ. 7ESERCITAZIONE DI CALCOLO BINARIO
LEZ. 8ESERCITAZIONE DI CALCOLO BINARIO
LEZ. 9PORTE LOGICHE
LEZ. 10PROGETTO DI CIRCUITI DIGITALI
LEZ. 11INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI
LEZ. 12PRODUTTIVITA’ INDIVIDUALE
LEZ. 13IL WEB
LEZ. 14RICERCA DI DOCUMENTI
LEZ. 15USO DEI MOTORI DI RICERCA
LEZ. 16SICUREZZA INFORMATICA
LEZ. 17ELEMENTI DI CRITTOGRAFIA
LEZ. 18ESERCITAZIONE DI CRITTOGRAFIA
LEZ. 19ESERCITAZIONE GENERALE
LEZ. 20SOMMARIO DEL CORSO
AGENDA RAPPRESENTAZIONE POSIZIONALE RAPPRESENTAZIONE NUMERICA BASE IN BASE
2 CONVERTIRE NUMERI TRA LE BASI METODI SPECIALI DI CONVERSIONE
RAPPRESENTAZIONE POSIZIONALE La rappresentazione dei numeri in forma
posizionale è basata su tre principi1. La rappresentazione delle 0;2. La scelta di un insieme K di simboli che
valgono come i numeri da 0 alla numerosità di K meno 1;
3. Il meccanismo di pesatura del valore di un simbolo.
LA FORMA POLINOMIALE Ogni simbolo dell’insieme K ha un peso che
è funzione della sua posizione all’interno della rappresentazione.
Esempio: Posso rappresentare il numero
duemilatrecentoventisette come: 2327 = 2*103 +3*102 +2*101 +7*100 Il simbolo “2” ha un peso diverso a seconda
della sua posizione.
BASI NUMERICHE La scelta delle basi numeriche per la
rappresentazione posizionale hanno effetti misurabili Sulla lunghezza dei numeri; Sulla complessità del calcolo.
TABELLINE Dato un sistema posizionale in base n le
tabelline di quel sistema sono, teoricamente, al massimo n
Tuttavia… 0 ed 1 non hanno tabelline, ovviamente. La tabellina del 2 è sempre elementare, dato
che rileva i soli numeri pari. Inoltre, la tabellina di (n-1), qualsiasi sia la
base è banale
ESEMPIO ESEMPIO
La tabellina del 6 in base 7 è la seguente
2 6 153 6 244 6 335 6 426 6 51
ANALISI In una base la complessità del calcolo è
determinata dal numero delle tabelline di moltiplicazione che occorre mandare a memoria per effettuare le operazioni;
La lunghezza dei numeri invece, dipende dall’ampiezza della base;
Il numero di operazioni di moltiplicazione da effettuare, quindi, è determinato dalla lunghezza dei numeri.
ESEMPI BASE 10
Tabelline 3, 4, 5, 6, 7, 8 Numeri di lunghezza 2 rappresentazione fino a
100; Operazioni su numeri
di lunghezza 2 complessità notevole BASE 5
Tabelline 3 Numeri di lunghezza 2 rappresentazione fino a
25; Operazioni su numeri
di lunghezza 2 complessità molto modesta
LA BASE 2 Lunghezza: massima Complessità del calcolo: minima
CONVERSIONI DI BASE DALLA BASE 2 ALLA BASE 10 DALLA BASE 10 ALLA BASE 2
CONVERSIONE DALLA BASE 2 Un numero in base 2 è una sequenza di 0 e di 1 Il significato della cifra 0 è ovviamente lo stesso in
qualsiasi posizione Il significato della cifra 1 invece è 2n dove n è la
posizione della cifra 1da destra, diminuita di 1
110101002 0 20 + 0 21 + 1 22 + 0 23 + 1 24 + 0 25 + 1 26 + 1 27 =21210
CONVERSIONE DALLA BASE 10 Dato un numero in base 10, l’ultima cifra della
sua rappresentazione in base 2 può essere determinata dal seguente ragionamento: Se il numero è pari, l’ultima cifra sarà senz’altro 0,
e viceversa se il numero è dispari 1. Altrimenti, nel calcolo della conversione dalla base 2 alla base 10 la presenza di una cifra 1 alla fine avrebbe generato un numero dispari (e viceversa)
Lo stesso ragionamento si applica alle ultime due cifre: 00 divisibile per quattro 10 divisibile per due ma non per quattro 01 dispari 11 bidispari (dispari e tale per cui il quoto
della divisione per due è dispari)
SCHEMA DI DIVISIONE
212 2 0 106 2 0 53 2 1 26 2 0 13 2 1 6 2 0 3 2 1 1 2 1 0
CONVERSIONI IN BASE 4, 8, 16 Da base 10 a base 2 Da base 10 a base 4 Da base 10 a base 8 Da base 10 a base 16
CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 2
230 2 0 115 2
1 57 2 1 28 2 0 14 2 0 7 2 1 3 2 1 1 2 1 0
CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 4
230 4 2 57 4
1 14 4 2 3 4 3 0
CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 8
230 8 6 28 8 4 3 8 3 0
CONVERSIONI DA BASE 10 IN BASE 16
230 16 14 14 16
14 0
CONVERSIONI INDIRETTE ESEMPIO: DA BASE 3 A BASE 6
CONVERSIONE DEL NUMERO IN BASE 3 ALLA BASE 10
CONVERSIONE DA BASE 10 A BASE 6
CONVERSIONI INDIRETTE 211213 CONVERSIONE IN BASE 10
21121 = 1*30+2*31+1*32+1*33+2*34 = 1+6+9+27+162= 205
205 CONVERSIONE IN BASE 6
211213 =1456
205 6 1 34 6 4 5 6 5 0
CONVERSIONI DIRETTE Se due basi sono una potenza dell’altra, allora
la conversione può avvenire in modo diretto Da base X a base Y con Y potenza di X
Si opera un raggruppamento da destra a sinistra per gruppi lunghi quanto l’esponente dell’elevamento a potenza corrispondente
Si convertono gli elementi Da base Y a base X con Y potenza di X
Si trasformano le cifre in base Y in k-uple di cifre in base X con k pari all’esponente dell’elevamento a potenza
ESEMPI 1100101010111 dalla base 2 alla base 4,
8, 16
231222123 dalla base 4 alla base 16
12212 dalla base 3 alla base 9
5EF9 dalla base 16 alla base 2, 4, 8
77516 dalla base 9 alla base 3
CONVERSIONE 2-4
0 1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 1 1 1V V V V V V V1 2 1 1 1 1 3
CONVERSIONE 2-8
0 0 1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 1 1 1V V V V V1 4 5 2 7
CONVERSIONE 2-16
0001100101010111V V V V1 9 5 7