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Il Rapporto Coop 2017 conferma i segnali di ripresa economica e dei consumi . Ma restano da risolvere tanti dei problemi aperti dalla crisi Voglia di ripartire InFOrma edizione coop sicilia | n°6 noVEMBRE 2017

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Il Rapporto Coop 2017 conferma i segnali di ripresa economica e dei consumi . Ma restano da risolveretanti dei problemi aperti dalla crisi

Voglia di ripartire

InFOrmaedizione coop sicilia | n°6 noVEMBRE 2017

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2002 Nasce la filiera controllata delle uova a marchio Coop. Prime uova Coop bio.

2010Niente più gabbie! Alla Coop uova di tutte le marche SOLO da galline allevate a terra. E tutte italiane.

Scopri di più su e-coop.it/alleviamolasalute

UOVO ALLA COOP:TUTTA UN’ALTRA STORIA

2017Uova a marchio Coop da galline allevate senza uso di antibiotici.

2003Tutte le uova a marchio Coop sono italiane e da allevamenti a terra.

PAG_STAMPA_210X297_UOVO_COOP_Filorosso.indd 1 01/09/17 14:12

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sommario coop informa 6 | novembre 2017

4 Coop Sicilia entra in Coop Alleanza 3.0

5 Soci Coop per il restauro del Genio

6 Friuli Venezia Giulia Sapori di frontiera ELISABETTA PAGLIA

12 A fi anco delle donne con il prodotto Coop

VIVIANA MONTI

Periodico della Cooperazione di ConsumatoriViale Aldo Moro 16, 40127 Bologna | tel. 051.6316911 | fax 051.6316908 | [email protected].: Bologna 2/9/1997 n. 6708 | Copia singola € 0,48 | Abbonamento (6 numeri) € 2,80

Coop Editrice ConsumatoriViale Aldo Moro 16, 40127 Bologna | tel. 051.6316911 | fax 051.6316908C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296Chiuso in tipografi a il 17/10/2017

Direttore responsabileDario Guidi

Progetto grafi coKitchen

Impaginazione e grafi caIlde Ianigro

Stampa Chinchio Industrie Grafi che s.r.l.www.chinchio.it

2002 Nasce la filiera controllata delle uova a marchio Coop. Prime uova Coop bio.

2010Niente più gabbie! Alla Coop uova di tutte le marche SOLO da galline allevate a terra. E tutte italiane.

Scopri di più su e-coop.it/alleviamolasalute

UOVO ALLA COOP:TUTTA UN’ALTRA STORIA

2017Uova a marchio Coop da galline allevate senza uso di antibiotici.

2003Tutte le uova a marchio Coop sono italiane e da allevamenti a terra.

PAG_STAMPA_210X297_UOVO_COOP_Filorosso.indd 1 01/09/17 14:12

8Fico, pianeta cibo da scoprire— PAoLA MiNoLiTi

14Una ripresa da sostenere-DARio GUiDi

20Per il benesserefemminile

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4 Coopinforma novembre 2017

vita di cooperativa coop sicilia

Da gennaio 2018 due storie diverse si uniscono per dare maggio-ri servizi e vantaggi ai consumatori, si tratta della fusione fra Coop Sicilia e Coop Alleanza 3.0, una novità che porterà più opportunità ai consumatori dell’Isola. La rete di punti vendita Coop in Sicilia era già controllata da Coop Alleanza 3.0 tramite

la società Coop Sicilia, ed ora entrerà a far parte a pieno titolo della famiglia della più grande cooperativa di consumatori in Italia. Clienti e consumatori siciliani potranno diventare soci di Coop Alleanza 3.0, acquisendo una piccola quota della Cooperativa ma anche tanti vantaggi: come ad esempio rispar-miare sulla spesa, usufruire di convenzioni nel campo della cultura, del turismo e della salute oppure avere tariffe agevolate per il consumo di energia con Luce&gas. Essere socio di Coop Alleanza 3.0 significa anche prendere parte alla vita della Cooperativa, esprimere il proprio voto e le proprie idee durante le assemblee o impegnarsi come consigliere e socio volontario nella comunità, per la diffusione del consumo consapevole, della solidarietà, della legalità e dei valori cooperativi. Ecco cosa cambia dal 2018: per chi è già socio di Coop Alleanza 3.0 non cambia nulla, anzi dal nuovo anno sarà possibile usufruire di alcune promo-zioni aggiuntive ed esclusive su prodotti alimentari e non alimentari.Per i soci Ascc con Coop card per i primi mesi rimarranno attivi numerosi vantaggi: sarà possibile continuare ad utilizzare Coop card per offerte speciali e promozioni, oltre ad accumulare punti grazie alla raccolta Ricarica Sconti. Mentre per chi non è ancora socio Coop, già dalle prossime settima-ne è in arrivo una grande occasione per diventarlo, ovvero un buono spesa di benvenuto!

Coop Sicilia entra in Coop Alleanza 3.0

Da gennaio 2018 i punti vendita Coop della Sicilia entreranno a far parte della più grande cooperativa di consumatori italiana. Dalle prossime settimanesi potrà diventare soci e usufruire così di promozioni esclusive su prodotti alimentari e non solo

COOP PER LA SCUOLARaccolta solidale di materialedidattico

Asettembre, insieme all’inizio della scuola, è tornata “Dona la spesa – materiale didattico”, la campagna di solidarietà promossa da Coop Sicilia in collaborazione con le

associazioni del territorio, che sostiene le famiglie in difficoltà con bambini e ragazzi in età scolare. Numerosi soci e clienti, sabato 9 settembre, hanno raccolto l’invito a partecipare, donando quaderni, pennarelli, matite, diari e tanto altro materiale di cancelleria, alle realtà di volontaria-to siciliane. Un’iniziativa che coniuga la solida-rietà concreta a un gesto quotidiano e di routine, come quello di fare la spesa, e ha coinvolto 7 supermercati e ipermercati: ipercoop La Torre e Forum a Palermo, ipercoop Katané, Ginestre, Zagare e supercoop Bronte in provincia di Cata-nia e all’ipercoop Corolla di Milazzo.

Più di 5000 gli articoli raccolti che sono andati alle associazioni Arché (Forum) e San Giovan-ni apostolo (La Torre) a Palermo; Migrantes e Talita Kum (Katanè), la fondazione È!bbene (Le Ginestre) , l’associazione Soccorso e Fratellanza (Zagare) a Catania; il circolo Acli a Bronte e infine le cooperative Santa Maria della Strada, Azione sociale e Utopia a Milazzo. La raccolta si è svolta in contemporanea anche nei punti vendita di Coop Alleanza 3.0 che vanno dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, portando anche qui sorprendenti risultati: più di 2.000 volontari, oltre 270.ooo articoli donati a 225 associazioni di volontariato.

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Coopinforma novembre 2017 5

vita di cooperativa coop sicilia

Portare in tavola le eccellenze culinarie regionali e dare nuova vita a un bene artisti-

co del nostro Paese.Arte e sapori si sposano nel

progetto Opera tua, l’iniziati-va abbinata a Sapori, si parte! per recuperare e promuovere le opere d’arte locali. Gli interventi di restauro delle opere scelte fino ad oggi riguardano diverse tipologie, dal quadro alla statua lignea, dal mosaico ai reperti archeologici, fino agli antichi tessuti.

Durante la tappa della Sicilia, i soci di Coop Alleanza 3.0 sono stati chiamati a votare una delle due opere in gara, la Berlina Biscari, carrozza dell’archeologo e mecena-te principe Biscari (illustre famiglia catanese, citata nel “Viaggio in Ita-lia” di Goethe), ospitata nel Castello

Ursino di Catania e la Fontana del Genio di Piazza della Rivoluzione, nel centro storico di Palermo (si veda box nel riquadro), che ha vinto con circa il 65% dei voti.

Il tour gastronomico si conclu-derà a novembre con la tappa del Friuli-Venezia Giulia (si veda pag. 6) e contestualmente i soci potranno votare e scegliere di restaurare una delle due opere d’arte proposte del-la stessa regione; inoltre sul sito www.coopalleanza3-0.coop.it si possono seguire l’andamento dei voti, conoscere in tempo reale l’opera vincitrice e monitorare lo stato di avanzamento dei lavori dell’intervento di recupero. La chiusura degli interventi è prevista per giugno 2018; tutte le opere da restaurare sono state scelte da Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con Fondaco Italia, società attiva dal 2004 nella valorizzazione dei beni culturali, che ha lavorato a sua volta con le istituzioni territoriali.

I capolavori già salvati...

La storia dell'operaRealizzata nel XVI secolo da autore anonimo, l’opera, nota anche come “Genio del Molo” perché in origine col-locata vicino all’arsenale, venne trasferita al piano della Fieravecchia, al centro di un mercato, e da qui rimossa dai Borbone nel 1852 che la collocarono in un magazzino dello Spasimo per evitare l’assembramento dei contesta-tori rivoluzionari intorno alla statua, spesso ammantata del tricolore, divenuta simbolo della libertà. Con l’arrivo di Garibaldi i palermitani andarono a riprendersi il loro nume tutelare e lo riposero nel luogo dove si trovava ribattezzandolo Piazza della Rivoluzione. Per la sua storia, questo monumento è importante nella definizione del moderno significato del Genio di Palermo come protettore laico della città. Nel 2009 la Regione Sicilia ha inserito il Genio di Piazza Rivoluzione nella Carta regionale dei luoghi dell'identità e della memoria siciliana.L’intervento sulla statua prevede la pulitura superficiale della parte lapidea con l’applicazione di un biocida per l’eliminazione della vegetazione invasiva e di un pro-tettivo finale previa stuccatura e consolidamento delle parti in sofferenza. Verrà poi valutato il livellamento della vasca che oggi causa lo sforamento dell’acqua in modo non uniforme.

GRAZIE A "OPERA TUA" E "SAPORI, SI PARTE!"

I soci Coop votano per il restaurodella Fontana del Genio a Palermo

PUGLIA E BASILICATA 10 maggio-30 maggio“S. Anna e Maria con bambino” (Cattedrale di Matera)

ABRUZZO 31 maggio-23 giugno“I fiori di cardo” (Palazzo Farnese, Ortona)

MARCHE 24 giugno-14 luglio“Il giuramento degli Anconetani” (Pinacoteca Fran-cesco Podesti, Ancona)

VENETO 15 luglio-4 agosto“Sacra famiglia con Sant’Orsola” (Pinacoteca Museo degli Eremitani, Padova)

...e da salvareSICILIA 26 agosto-15 settembre“Il Genio di Piazza Rivoluzione o Fontana del Genio” (Palermo)

PUGLIA E BASILICATA 27 settembre-17 ottobre“Reperti archeologici” (Museo archeologico nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, Bari)“Cristo ligneo” (Castello di Copertino, Lecce)

FRIULI-VENEZIA GIULIA 18 ottobre-10 novembre“Pavimento in tessere di mosaico” (Museo archeolo-gico di Aquileia, Udine)“Testa di ossesso” (Villa Coronini Cronberg, Gorizia)

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6 Coopinforma novembre 2017

vita di cooperativa coop sicilia

TERRITORI.COOP

Friuli-Venezia Giulia,sapori di frontiera— Elisabetta Paglia

Fino al 10 novembre “Sapori, si parte!” propone in tutti gli ipermercati il meglio della gastronomia del nord est. Il tour del gusto si conclude con il Friuli-Venezia Giulia

Con la tappa del Friuli–Venezia Giulia, “Sapori, si parte!” chiude il 2017. In questa regione di frontie-ra si incunea il mare Adriatico, ed è qui che le Alpi Carniche e Giulie

completano l’arco alpino, in un crocevia di genti che hanno infl uenzato e arricchito la cultura ma anche la tradizione culinaria.

Da queste parti la cucina è prevalentemente di terra e la polenta accompagna così tante pie-tanze da diventare protagonista di un proverbio: “polente e so sur”, polenta e sua sorella, cioè sempre e solo polenta. Oggi l’alimentazione è più

ricca e varia, ma conserva ugualmente il gusto e il sapore della tradizione. Ed è per questo che tra i tanti prodotti che “Sapori, si parte!” porta sugli scaff ali degli ipermercati di Coop Alleanza 3.0, non poteva mancare la polenta bio La Delizia, preparata con ingredienti naturali e cotta lentamente sui paioli come vuole la ricetta tradizionale. Un alimento che si abbina a tutto, ma dà il meglio di sé con alcuni formaggi, come il Montasio DOP Mezzano, ottenuto esclusiva-mente da latte bovino, o lo Zoncolan di capra, dal sapore deciso.

Per accompagnare arrosti e carni bollite con

La Gubana,il dolce pereccellenzaÈ pasta dolce lievitata, avvolta a mano su se stessa per prendere la tipica forma a chioccio-la, con un ricco ripieno di nocciole tritate, noci, uvetta e pinoli. In totale sono 19 gli ingredienti. La Gubana richiede tre giorni di lavorazione: viene lasciata lievitare fino al raggiungimento del volume classico, e poi posta in forno. La cottura avviene a tem-peratura moderata per circa cinquanta minuti. Priva di coloranti e conservanti, mantiene inalterate fragranza e bontà per mesi se conservata in un luogo fresco e asciutto.

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Coopinforma novembre 2017 7

vita di cooperativa coop sicilia

originalità, andando verso i primi freddi autunnali, c’è la Brovada Dop, tipico contorno regionale di rapa macerata nelle vinacce. Per prepararla si utilizza la rapa bianca dal colletto viola, che deve essere stufata per molte ore; ed è così buona che le salsicce, altre ideali compa-gne di piatto, passano in secondo piano.

Tra i prodotti di questo viaggio culinario è possibile trovare anche lo Speck di Sauris da accompagnare per esempio con la birra artigianale di Meni, dai profumi luppolati e ottenuta da malto chiaro. E poi i dolci: dici Friuli -Venezia Giulia e dici Gubana, tipica delle feste, dalla forma di chiocciola arrotolata, composta da pasta lievitata con un ripieno di nocciole e noci tritate, uvetta e pinoli.

Questo dolce proviene dalle Valli di Natisone, vicino a Udine, un tempo abitate da una popolazione di ceppo slavo; forse il nome deriva proprio dallo slavo “piega” (guba), oppure dal dialetto locale “avvolgere” (gubat). La Gubana che si trova alla Coop è quella Vogrig, prodotta da quasi settant’anni dall’o-monima famiglia che, ora come allora, rispetta la tradizione, i gesti manuali e i lenti tempi di lavorazione.

La carta (vincente) dei viniMa la carta vincente di questa regione è probabilmente quella dei vini, tutti doc. Sei del Friuli-Venezia Giulia se… bevi vino buono!

Per cominciare si parte dal Friulano Collio, bianco, secco e dal sapore di mandorla che, a causa della contesa con il Tokaji ungherese, ha dovuto cambiare nome. Ma il vecchio Tocai non è scomparso: il suo gusto, la qualità e la relazione con il territorio rimangono eccellenti come sempre, custoditi sotto la nuova denominazione di Friulano.

Nella cantinetta proposta da “Sapori, si parte!” c’è anche la Ribolla gialla, colore oro e fragranza di acacia, o il Sauvignon da bere fresco e giovane. Passando ai rossi che provengono da questi terreni pietrosi e calcarei, vanno ricordati il Cabernet Franc dal profu-mo pulito e inconfondibile e il Refosco dal peduncolo rosso, dal colore talmente intenso da essere quasi impenetrabile.

INTERVISTA A VLADIMIR DUKCEVICH

«Nella lavorazione è il segreto del San Daniele»

Tradizione, esperienza, alta salumeria: basterebbe questo per descrivere il prosciutto di San Daniele Principe, quello del marchio con la ghianda. Per sapere cosa c’è dietro un grande prosciutto, abbiamo parlato con Vladimir Dukcevich, amministratore delegato dell’azienda di famiglia Principe, leader nel settore della salumeria di qualità.

Perché il San Daniele è così unico? I maiali per produrre un buon prosciutto sono tutti uguali e sono allevati in Italia per nove mesi solo con mangimi naturali. La differenza sta nella lavorazione: scopertura della cotenna, salatura e stagionatura. La parte senza cotenna dei nostri prosciutti è maggiore rispetto agli altri e ha la forma di una V rovesciata, mentre la salagione, indispensabile per la conservazione, è satura, cioè si ricopre completamente la coscia con sale marino. Per la stagionatura, invece, è importante la qualità dell’aria, e qui approfittiamo del microclima fatto di correnti che scendono dalle Alpi Carniche e di brezze provenienti dall’Adriatico.

Per avere un prodotto di qualità, qual è la stagionatura minima? Almeno 13 mesi, meglio se 18 o 20. Oltre il ventunesimo mese si perde gran parte del bouquet di sapori, e il grasso, che è indispensabile, comincia a irrancidire.

Il San Daniele Principe è certificato A.Qu.A. Cosa significa? A.Qu.A, Ambiente, Qualità, Agricoltura è un marchio di certificazione volontaria, ed è un importante strumento di promozione dei prodotti regionali, ma soprattutto è un certificato di qualità. Per avere questo marchio bisogna seguire un rigido disciplinare che per la Principe è stato facile rispettare.

Ci dà un consiglio per una merenda? Prosciutto di San Daniele e … Pane, qualsiasi esso sia, e un buon bicchiere di vino, meglio se un Friulano.

“Puntatore” di prosciutto di San Daniele con ago in osso di cavallo

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8 Coopinforma novembre 2017

LA FABBRICA ITALIANA CONTADINA APRE A BOLOGNA IL 15 NOVEMBRE

Fico, il cibo è un pianetada scoprire — Paola Minoliti

Sarà il più grande parco del mondo dedicato alla meraviglia dell’agroalimentare italiano. Con ingresso gratuito, oltre 100.000 metri quadrati di coltivazioni, allevamenti, fabbriche, botteghe, chioschi, aree ristoro, giostre educative e aree didattiche per divertirsi, conoscere, imparare e assaggiare il meglio dell’enogastronomia italiana

vita di cooperativa coop sicilia

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Coopinforma novembre 2017 9

Oltre 100 mila metri quadrati dove, ogni giorno, si vive la meraviglia del nostro cibo, dal campo alla forchetta: un luogo vero ed unico, dove divertirsi, imparare, fare la

spesa e assaggiare il meglio della nostra enogastronomia attraverso campi, stalle, fabbriche, botteghe, chioschi, ristoranti e aree ristoro, giostre e aree didattiche. È Fico (Fabbri-ca Italiana Contadina) Eataly World, il più grande parco del mondo dedicato all’agroalimen-tare italiano, che apre il 15 novembre a Bologna, con ingresso gratuito. Inaugurazione attesissi-ma, visto che questo luogo immenso vuol fare scoprire a milioni di visitatori, famiglie, bambini, scuole e aziende - italiani e stranieri - il perché i nostri prodotti e la nostra cucina sono i più famosi e apprezzati del mondo. Consumatori è andato a scoprirlo.

Oltre 200 animali e 2.000 tipi di piante Il merito va innanzitutto alla biodiversità del nostro Paese, che off re la maggiore varietà al mondo di piante ed animali, e dunque di in-gredienti, che grazie alla mano dell’uomo si sono tradotti in una enorme ricchezza di piatti, bevande, ricette e lavorazioni tradizionali.

Dunque, a Fico si potrà visitare una grande “fattoria” all’aperto di 20 mila metri qua-drati, con colture dimostrative e allevamenti didattici che mostrano le 2.000 cultivar prin-cipali dell’agricoltura italiana e 200 animali vivi di razze tradizionali: dai maialini di Mora romagnola alla pecora sarda, le mucche friso-ne e tutte le altre razze di suini, bovini, ovini, caprini, galline ed altri animali da cortile che dimoreranno nelle stalle del Parco.

Una vera e propria “arca” della nostra biodiversità, dove capire l’agricoltura italiana ed ammirare alberi da frutto e ulivi secolari, orti, agrumi, campi di cereali e perfi no una vera tartufaia e un luppoleto da birra.

Questo spicchio di campagna italiana circonda gli 80 mila metri quadrati di spazi coperti, ali-mentati con energia pulita grazie al più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa.

Le 40 fabbricHe della bontÀDentro alla Fabbrica Italiana Contadina si può poi scoprire come dai campi e dalle stalle nascono le bontà che tutto il mondo apprez-za. Negli 80 mila metri quadrati coperti si possono visitare e vedere all’opera 40 fabbriche che, ogni giorno, per ciascuna fi liera, mostrano dal vivo le tecniche, l’abilità ed i segreti da cui nascono prodotti unici: il prosciutto di Parma,

i salumi della Bassa parmense e la mortadel-la di Bologna; e poi i salumi di cinta senese e quelli di Suino Nero calabrese, la carne, il latte, lo yogurt e i formaggi freschi; il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, lo squacquerone e il raviggiolo, la caciotta, il pane, la pasta fresca e secca e all’uovo, la farina macinata a pietra, il riso, i sughi e la frutta conservata; la raccolta ed il confezionamento delle uova, la lavorazione del pesce, la torrefazione del caff è, il cioccolato, il panettone ed i biscotti, il miele, la pasticceria siciliana, il gelato, i confetti tradizionali, le ca-ramelle e la liquirizia, il tartufo, la birra, il vino, l’olio, il pomodoro, il pollame.

Non c’è che l’imbarazzo della scelta: la pro-duzione è quotidiana, dal vivo e autentica, e i prodotti di Fico si potranno assaggiare diretta-mente nelle fabbriche oppure nelle oltre 40 aree ristoro, fatte di trattorie, ristoranti, chioschi di

vita di cooperativa coop sicilia

100.000 MQ !I L P I Ù G R A N DE PA RC O

AG ROA L I M E N TA R E DE L MON D O

2 ETTARI DI CAMPI E STALLE40 FA B B R IC H E C ONTA DI N E

40 LUO G H I DI R I STOROB OT T EG H E E M E RC ATO

INGRESSO GRATUITO

www.eatalyworld.it

APERTO DAL 15 NOVEMBRE

Per i sociCoop ecco i vantaggiA FICO l’ingresso è gratuito, e i soci Coop godono di prezzi speciali sulle esperienze aggiuntive - come le Giostre multimediali, le visite guidate degli Ambasciatori della Biodiversità e i corsi di cucina e di degustazione (sconti sino al 20%).

continua a pagina 10

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street food, bar e bistrot dedicati al buon bere e alla buona tavola.

Alla scoperta di ristoro e il mercatoPerché a Fico, naturalmente, si potrà anche mangiare, con piatti e proposte per tutti i gusti e tutte le tasche. Per uno spuntino o un pasto informale, tanti chioschi proporranno i classici più gustosi del cibo di strada come arancine, arro-sticini, porchetta, piadina, pizza, polenta e tante atre specialità “da passeggio”. Per chi invece vuol fermarsi per un pranzo o una cena, sono a disposizione decine di possibilità – dalle tratto-rie agli “stellati” – che propongono ingredienti e piatti della nostra tradizione: dai primi al pesce, la carne, i tartufi, la cacciagione e via assaporando...

Per finire, ben 9.000 metri quadrati dell’area coperta sono dedicati al mercato, dove trovare e acquistare gli ingredienti e le specialità tipiche italiane, o semplicemente fermarsi a goderne profumi e colori in una delle meravigliose piazze coperte.

Imparare e conoscere, divertendosi Fico è pensato per imparare e divertirsi usan-do i sensi, il cuore, la testa e le mani. Oltre alle esperienze da vivere nei campi, nelle stalle e nelle fabbriche, ci sono 6 “giostre educative” interattive che raccontano il rapporto millena-rio tra l’uomo e il fuoco, la terra, i tre principali liquidi da lui creati - vino, olio e birra - il mare, gli

animali, il futuro. Un “carosello” davvero sorprendente e coinvol-

gente, che si aggiunge alle decine di eventi e corsi quotidiani. Qualche esempio? La scuola di pasta, la caccia al tartufo, come si producono la birra, il vino, il formaggio.

Nel Parco trovano posto anche aule didatti-che attrezzate per grandi e piccoli, ai quali sono dedicate inoltre l’area bimbi ed attività specifiche per le scuole.

Bellezza, territori, culturaFico vuole offrire al mondo un “assaggio” della bellezza, i territori e la cultura che il nostro Paese può offrire. Dunque, per far posto alla conoscen-za e alla cultura, ci sono anche l’arena centrale, che ospiterà spettacoli ed eventi, un Centro Congressi, con teatro e cinema, e ad una grande libreria Coop con uno spazio dedicato alla storia ed ai valori di Coop.

Del Parco fa parte anche la “Fondazione Fico per l’educazione alimentare e alla Sostenibilità”, che annovera tra i propri fondatori quattro Università (Bologna, Pollenzo, Benincasa di Napoli e Trento). La Fondazione Fico è vero polo nazionale per la ricerca, la promozione e la divulgazione di stili di vita e di consumo sani. Mentre l’associazione italiana dei Comuni Patrimonio dell’Umanità Unesco collaborerà a promuovere a Fico le grandi bellezze del nostro Paese.

10 Coopinforma novembre 2017

Nelle 40 fabbriche

i visitatori potranno

vedere come

nascono tanti

dei più rinomati

prodotti italiani.

E poi assaggiare i

loro gusti e sapori

anche in trattorie,

chioschi e ristoranti

continua da pagina 9

vita di cooperativa coop sicilia

WEB E SOCIALWWW.EAtALyWOrLd.ItCAnALI SOCIAL: FACEBOOk, InStAgrAm, tWIttEr #EAtALyWOrLd #WAIt4FICO #dOyOuFEELFICO #IOCISArO

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Coopinforma novembre 2017 11

«Un progetto di sistema per l'ItaliaCon la cooperazione protagonista»

«Fico è un progetto di sistema, che ha per protagonisti il pubblico, il privato e 150 delle migliori aziende del Paese: grandi, piccole, del Nord e del Sud, consorzi di produttori ed

anche il mondo cooperativo, con imprese come Camst, Granarolo, Cevico e Coop. Infatti Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno non solo hanno investito nella realizzazione del Parco, ma insieme a Eataly detengono la società di gestio-ne, Fico Eataly World». Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico, spiega così l’origine del progetto, nato quattro anni fa per valorizzare l’area del Caab, il mercato ortofrutti-

colo all’ingrosso di Bologna: uno spazio bellissi-mo ma sottoutilizzato.

I “motori” che hanno trasformato l’idea in realtà, accanto a Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna, sono stati, oltre a Primori, il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, il presi-dente ed il direttore generale del Caab Andrea Segrè e Alessandro Bonfi glioli. «In tanti - sottolinea Primori - hanno dato il proprio contributo con un grande obiettivo comune: fare rinascere l'Italia dalla sua storia, dai suoi prodotti, dalla sua capacità di attrazione turistica e dalla cultura, che sono la grande risorsa del nostro Paese».

TIZIANAPRIMORI

AMMINISTRATORE DELEGATO FICO EATALY

WORLD

vita di cooperativa coop sicilia

UN’ESPERIENZA UNICAL’eccellenza italiana dal campo alla forchetta

Scopri di più:Eatalyworld srlvia Paolo Canali 40127 Bologna (Italy)www.eatalyworld.it

eatalyworld

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FICOEatalyWorld

CAPIREL’AGRICOLTURAITALIANA

20.000 MQdi campi e stalle con più di

200 animali e 2000 cultivar.

CAPIRE LA TRASFORMAZIONEALIMENTARE

40 fabbrichecontadineper vedere la produzione di carni,pesce, formaggi,pasta, olio, dolci, birra, ecc.

40

GUSTARE I PIATTIMIGLIORI

ristorantie puntiristoro

FARE UN GIRO IN“GIOSTRA”

6 “giostre” educativededicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro.

DIVERTIRSI EIMPARARE

30 eventi e 50 corsi al giornotra aule e spazi didattici.

REALIZZARE MEETINGE CONFERENZE

nel centro congressi attrezzato modulabile da 50 a 1000persone.

L’itinerario può essere percorso a piedi o in bicicletta,libero o assistito da ambasciatori della biodiversità italiana.

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Ogni giorno dalle 10 alle 24Come visitare FicoFICO Eataly World sarà aperto dal 15 novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 24, con accesso libero e gratuito. Si trova in via Paolo Canali 8 a Bologna ed è raggiungibile facilmente in macchina, con la A14 uscita “Bologna Fiera”. Per chi viene in treno ed in aereo, è collegato con autobus e navetta dalla stazione centrale ed al centro di Bologna. Sono inoltre attivi collegamenti giornalieri con autobus veloci dalle principali città italiane. Maggiori informazioni su viabilità e trasporti su www.eatalywor-ld.it. Per fare tappa a Bologna e visitare il Parco, inoltre, le agenzie di viaggio Robintur e Viaggi Coop off rono pacchetti particolarmente interessanti (informazioni in agenzia e su www.robintur.it).

A piedi o in biciCon gli ambasciatori della biodiversitàFICO Eataly World off re 3 chilometri di itinerari, da percorrere da soli o facendosi accompagnare dagli Am-basciatori della Biodiversità: guide esperte della natura, dei sapori e di ogni particolarità di FICO, e del saper fare dell'Italia. Il Parco è attraversato da una pista ciclabile coperta, da percorrere con la prima bici a tre ruote per fare la spesa, dotata di carrello e mini frigo, disegnata appositamente per FICO dal celebre produttore di bici Bianchi.

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12 Coopinforma novembre 2017

In Italia ogni due giorni viene uccisa una donna, e solo perché è donna. Lo testimonia l’analisi delle senten-ze sui processi per omicidio femmi-nile dal 2012 al 2016 diffusa dal

Ministero della Giustizia: 150 casi all’anno negli ultimi quattro anni.

I reati che possono essere definiti “di genere” riguardano l’82,3% del totale delle donne uccise. I carnefici nell’88,5% dei casi sono uomini, e più della metà di essi (il 55,8%) ha una relazione sen-timentale o di parentela con la vittima. I motivi sono spesso legati alla sfera dei sentimenti ma anche a quella economica. Questi casi sono solo la punta di un enorme iceberg, che riguarda il feno-meno della violenza sulle donne – fatto di aggres-sioni, persecuzioni, stalking – che non emerge in tutta la sua gravità fino a che non precipita nel femminicidio. Per contribuire alla prevenzione di questo fenomeno, Coop Alleanza 3.0 ogni anno in occasione del 25 novembre, la “Giornata interna-zionale contro la violenza sulle donne”, lancia la campagna “Noi ci spendiamo, e tu?”, in fa-vore dei centri antiviolenza italiani, che operano quotidianamente sul territorio per svolgere attivi-tà di sostegno, sensibilizzazione e prevenzione.

Affinché le donne vittime di violenza abbiano consapevolezza della propria condizione, riesca-no ad uscire dalla trappola della paura e trovino il coraggio di denunciare le violenze. Affinché le forze dell’ordine e le comunità prendano nella giusta considerazione le denunce delle donne, e anche gli uomini violenti possano chiedere aiuto ed essere aiutati. Nel 2016, grazie a soci e clienti che hanno aderito a “Noi ci spendiamo, e tu?”, la Cooperativa ha donato oltre 93mila euro a 41 centri.

Di seguito alcuni esempi delle attività che sono state realizzate con questi fondi.

Percorsi di uscita dalla violenzaUn’altra delle associazioni sostenute nel 2016 è Gruppo Donne e Giustizia di Modena, nata nell’82 per offrire consulenze gratuite alle donne su diritto di famiglia o discriminazione sul lavoro. Racconta l’avvocato Giovanna Zanolini, presiden-te dell’associazione: «Dal primo nucleo di volon-tarie siamo cresciute e abbiamo creato un servizio di ascolto e consulenza psicologica. «La collabora-zione con Coop – continua Zanolini – ci consentirà di andare fra le persone, mettendo a disposizione le nostre competenze in uno sportello pubblico all’ipercoop I Portali. I tempi di vita delle donne sono stretti e ogni occasione è importante per chi ha bisogno di cambiare la propria vita».

La responsabile del Centro antiviolenza “Parla con noi” di Pesaro, Graziella Bertuccio-li, ci spiega come funziona l’accoglienza delle donne in difficoltà per costruire un percorso di uscita dalla violenza, con consulenze legali e psicologiche. «Attraverso il filo diretto 1522 e le telefonate che riceviamo al numero del Centro entriamo in contatto con tante donne. Le richieste

25 NOVEMBRE: UN CONTRIBUTO PER I CENTRI ANTIVIOLENZA

A fianco delle donne con il prodotto Coop— Viviana Monti

Torna l’iniziativa a sostegno dei centri antiviolenza che lavorano per aiutare le vittime e prevenire il diffondersi dell’odio di genere

Come si fauna spesacontro la violenzaPer contribuire alla cam-pagna “Noi ci spendia-mo, e tu?”, è sufficiente acquistare prodotti a marchio Coop, dal 24 al 26 novembre, in tutti i negozi di Coop Alleanza 3.0. L’1% dei ricavi dalla vendita sarà destinato ad associazioni e centri antiviolenza che ogni giorno sostengono le don-ne vittime di abusi, uno per ogni provincia in cui è presente la Cooperativa.

Dal 24 al 26 novembre, l’1% del ricavato della vendita di prodotti

Coop andrà alle associazioni e ai centri antiviolenza dei territori

in cui è presente la Cooperativa

vita di cooperativa coop sicilia

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Coopinforma novembre 2017 13

Per trovare la casa rifugio più vicina c’è un’applicazione gratuitaLe case rifugio sono luoghi protetti che ospitano donne e bambini minorenni per un periodo di emergenza; spesso hanno un indirizzo segreto per impedire agli aggressori di rintracciar-le. Per chi si trova in una condizione di paura e minaccia, non è semplice mettersi in contatto con queste realtà. Da oggi esiste una app gratuita che permette di trovare informazioni sul Centro Antiviolenza più vicino, scaricabile da App store e Google Play in assoluta sicurezza. È un progetto dell’Associazione D.i.Re D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, un network di 80 associazioni distribuite su tutto il territorio nazionale che gestiscono centri antiviolen-za e case rifugio. Oltre alla app l’associazione è presente anche su Facebook e Twitter. Tutte le informazioni su www.direcontrolaviolenza.it e al numero verde gratuito 1522

vita di cooperativa coop siciliaCrimini di genere in Italia

Omicidi con vittime donne

Rapporto autori e vittime

di aiuto sono quasi raddoppiate dal 2012, nel 2016 sono state 134. «I fondi per noi sono molto impor-tanti – continua Graziella Bertolucci – grazie alle donazioni Coop abbiamo prolungato il servizio annuale di un mese e realizzato incontri nelle scuole in collaborazione con l’associazione Percorso Donna. Lavorare con i giovani è fondamentale, per aiutarli a riflettere su cosa sia l’amore e quanto sia diverso dal possesso, ma anche a riconoscere i diritti acquisiti che oggi non vanno considerat scontati».2012

157 152 141 145

179

2013 2014 2015 2016

17,7%

82,3%

femminicidi

altri omicididi donne

RAPPORTO AUTORI E VITTIME

Relazione sentimentaleconiugi o conviventifidanzatipregressa

55,8%63,8%12,0%24,2%

Relazione di parentela 17,5%

Conoscenti o amici 15,1%

Sconosciuti 9,4%

Rapporto di lavoro 2,2%

Fonte: Ministero della Giustizia, marzo 2017

Per 4 onlus siciliane è un contributo indispensabile Quasi 12 mila euro. A tanto ammonta il contributo desti-nato a quattro Onlus siciliane che l’anno scorso sono state coinvolte nella campagna solidale “Noi ci spendiamo, e tu?”, promossa da Coop Alleanza 3.0 anche nell’Isola. Sono tutte realtà che operano sul territorio per la realizzazio-ne di progetti di tutela e sostegno alle donne vittime di violenza e che, grazie a quel sostegno economico, hanno potuto portare avanti tante delle loro iniziative. Come l’associazione Millecolori onlus di Palermo, che ha utilizzato il ricavato di quasi tremila euro per l’ade-guamento strutturale del nuovo centro antiviolenza Lia Pipitone, sorto nel quartiere Monte Pellegrino a Palermo in un bene confiscato alla mafia, rimasto chiuso per 30 anni. Non un luogo qualunque, ma uno spazio simbolico che fu l’officina dello zio di Lia Pipitone, uccisa dalla mafia nel 1983. “Sono state realizzate due sale colloquio e una sala d’attesa dedicata per garantire la privacy di chi viene a trovarci nel centro e ci hanno aiutato a ultimare l’impian-to di riscaldamento”, spiega Adriana Occhipinti, presidente dell’associazione. “Tutti i servizi che offriamo alle donne vittime di violenza sono gratuiti – precisa la presidente dell’associazione – realtà come la nostra vivono grazie ai fondi regionali ma, soprattutto, grazie ai contributi di privati, come quello, prezioso, fornito da Coop”. Anche il CeDAV onlus – Centro Donne Antiviolenza – ha impiegato le risorse raccolte da Coop in occasione del 25 novembre per lavori di ristrutturazione e di adeguamento dell’impianto elettrico nella nuova sede di via Monsignor Bruno, a Messina, mentre la cooperativa sociale Proxima di Ragusa ha acquistato un impianto di videosorveglianza per la struttura protetta a indirizzo segreto. La coope-rativa sociale Futuro Prossimo di Catania, che gestisce un centro d’ascolto all’interno di un bene confiscato alla mafia a Piano Tavola, ha invece utilizzato il ricavato della campagna per l’organizzazione di un ciclo di incontri con professionisti dedicato alla violenza di genere.(Clelia Coppone)

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14 Coopinforma novembre 2017

I DATI DEL RAPPORTO COOP 2017 SULL'ECONOMIA E LE FAMIGLIE ITALIANE

Una ripresa da sostenere

— Dario Guidi

Pesano ancora le cicatrici di una lunga crisi che ha aumentato le diseguaglianze, ma i consumi complessivi nel 2017 cresceranno dell'1,2% e del 2,7% nell'alimentare. Si rafforza l'impegno Coop per tutelare il potere d'acquisto: prezzi più bassi di quasi 2 punti rispetto al mercato. E tante novità sul prodotto marchio mentre continuano le campagne "Buoni e giusti" e "Alleviamo la salute"

primo piano economia e società

+1,2% Consumi delle famiglie

-O,6% Andamento salari reali

LE PREVISIONI SULL'INTERO 2017

Tutte le tabelle sono tratte dal Rapporto Coop 2017

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Coopinforma novembre 2017 15

Pur portando ben visibili su di sé le cicatrici della lunga crisi economica di questi anni, l’Italia sta provando a svoltare. Anche le cifre contenute nel Rapporto Coop 2017, rapporto

che fotografa l’andamento della società e dei consumi nel nostro paese, confermano che le famiglie, nonostante un salario reale ancora in calo (-0,6% quest’anno), stanno sostenendo i consumi (specie quelli alimentari) al punto che la previsione è di arrivare a un più 1,2% complessivo su base annua, mentre nel solo mondo della Grande distribuzione, nel primo semestre si è registrato un +1,7% nelle vendite. Un dato questo che è figlio di una crescita del 2,9% nell’alimentare, contro un calo del 2,7% nel non food. Cifre che confermano come dopo di-versi anni che hanno visto il carrello della spesa ridursi progressivamente, ora la tendenza si sta invertendo. Si cammina ancora su un terreno fragile e non consolidato, ma il trend è evidente. E dice che non è solo l’export a trainare la nostra economia (come era nei mesi scorsi) ma anche il mercato interno.

Ripresa fragile e da sostenereCerto le diseguaglianze (per livelli di reddito, tra fasce di età e aree territoriali) continuano a pesare e si sono anzi accentuate. Del resto siamo un paese con il 28,7% delle famiglie a rischio povertà (cioè 1 abitante su 4) e con paure che (dall’immi-grazione al terrorismo) pesano più che negli altri paesi europei. Insomma l’indice che misura la felicità, dal 2008 a oggi, è sceso da un voto di 7,2 a 5,3 (dunque sotto la sufficienza). In altre parti d’Europa si viaggia invece oltre il 6: in Francia (6,2), Spagna (6,3) e Germania (6,4).

«Siamo di fronte a segnali di ripresa che vanno accolti positivamente ma che riteniamo siano ancora deboli e intermittenti, se non saranno sostenuti da interventi strutturali a sostegno soprattutto della crescita del lavoro riducendo le disuguaglianze generazionali - spiega Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop (l’Associazione nazionale cooperative di consumatori) -. I consu-mi altrimenti, pur con la ripartenza che c’è stata, corrono il rischio di girare a vuoto e di ritornare al punto di partenza».

Dunque occorerà che il sistema paese, a co-

Il carrello della spesa torna a

riempirsi grazie soprattutto ai

prodotti alimentari. Ma un quarto delle

famiglie sono a rischio povertà

continua a pagina 16

primo piano economia e società

VENDITE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE 1° semestre 2017

+1,7% Vendita

totale

di cuiCarne +2,1%Frutta fresca +6,5%Verdura +0,9%Latticini e formaggi +2,1%Salumi +5,1%Pane e pasticceria +5,4%

+2,9% solo comparto

alimentare

IL LIVELLO DEI PREZZI NEGLI ANNIAndamento del paniere Istat alimentari e bevande dal 2001 (valore 100) al 1° semestre 2017

21 PUNTIVantaggio

convenienza Coop

119,1Valore Coop

140,1Valore

paniere Istat

ANDAMENTO PREZZI DI LARGO CONSUMO1° semetre 2017

MERCATO

+0,8% —O,9% 1,7%

Differenziale

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16 Coopinforma novembre 2017

minciare dal governo e dalla politica, sappia fare la sua parte con responsabilità per intervenire sui punti critici ancora irrisolti ma evitando l’in-terruzione di quel percorso virtuoso che sembra avviato.

Dal canto suo Coop, in coerenza con quella che è la mission di cooperative chiamate a tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, ha operato già nel 2016 e sta continuando nel 2017, per ga-rantire i prezzi più bassi a scapito dei margini aziendali. «In questi primi mesi del 2017 – spiega il presidente di Coop Italia Marco Pedroni – a fronte di una variazione dei prezzi nel mondo dei beni di largo consumo che nell’insieme del mercato è stato di più 0,8%, Coop registra un -0,9%. Dunque sono quasi due punti di diff erenza che confermano il nostro impegno a tutela del portafoglio dei consumatori». Coop, il mestiere della convenienzaIl ragionamento di Pedroni trova conferma nel fatto che Coop registra un aumento di vendite del 2,1% nei volumi, ma solo dell’1,2% nel valore. Del resto guardando in una dimensione temporale più ampia, e cioè prendendo come base il 2001 e arrivando al luglio 2017 (sul paniere di prodotti alimentari e bevande analcoliche), l’indice di infl a-zione Istat di questi anni è arrivato a 140,1 contro il 119,2 di Coop, con una diff erenza complessiva di 21 punti.

«Alla luce di questo impegno storico prioritario per Coop sui prezzi - prosegue Pedroni – ci preoc-cupa che, in vista del 2018, stiamo registrando au-menti signifi cativi nei prezzi di diverse materie prime. Dall’olio d’oliva al caff è, dal latte al burro a formaggi come Grana e Parmigiano. Aumenti ci sono anche nella carne suina e nel frumento sia quello duro che tenero. E poi c’è il petrolio per il quale si prevedono quotazioni in aumento. In

alcuni casi queste variazioni superano il 30%, in altri siamo al 10%. È una situazione che terremo d’occhio e che cercheremo di contrastare perché se l’infl azione da domanda è una cosa positiva, perché signifi ca che i consumi sono in crescita, un’infl a-zione da costi rischia di produrre l’eff etto opposto e di deprimere il mercato. Per questo crediamo che tutta la fi liera agroalimentare del nostro paese debba lavorare insieme per impedire che aumenti eccessivi rallentino la ripresa del paese. Noi, sul pia-no del contenimento dei prezzi, siamo pronti a fare la nostra parte. Ma non accetteremo che qualcuno pensi di scaricare sulla distribuzione tutti i proble-mi, lo dico pensando prima di tutto alle industrie di marca che hanno margini di guadagno più alti».

Coop, che resta la catena leader in Italia col 14,4% delle quote di mercato, nella sua imposta-zione strategica considera inseparabili gli aspetti di convenienza da quelli della qualità e dell’articola-zione dell’off erta.

«La leadership prima ancora che nei numeri – aggiunge Pedroni – sta nei contenuti e nei valori. Per questo continuerà il nostro percorso di rinnovamento del prodotto a marchio, con circa 200 nuove referenze che stanno arrivando nel corso del 2017 e altre 200 che si aggiungeranno nel corso del 2018. In parallelo proseguiremo campagne e progetti come “Buoni e giusti” con l’ulteriore estensione dei controlli sulle fi liere di decine di prodotti per contrastare lo sfruttamento nel mondo agricolo e tutelare i diritti. Poi c’è “Alleviamo la salute” per ridurre e dove possibi-le eliminare l’uso degli antibiotici negli allevamen-ti: una campagna che ha già ottenuto importati risultati e che arriverà a coinvolgere 1.600 alleva-tori e 33 milioni di animali. Senza dimenticare l’eliminazione dell’olio di palma da tutti i prodotti a marchio, una operazione che sta incontrando un forte gradimento dei consumatori».

Dal 2001 ad oggi l'infl azione Coop 22 punti sotto al

dato Istat. Pedroni: "Oggi ci preoccupa

l'aumento di prezzi di molte materie prime.

Un fenomeno che siamo determinati a

contrastare"

continua da pagina 15

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Nella fotografia di questa Italia in uscita dal tunnel della crisi (vedi gli altri articoli in queste pagine), pur con le luci e le ombre che caratteriz-zano la situazione, il Rapporto Coop

2017 conferma alcune tendenze di fondo che si consolidano a conferma di cambiamenti struttura-li che si sono verificati nel corso di quest’ultimo decennio nella società e nelle famiglie. E una di queste tendenze di fondo è la rinnovata centra-lità del cibo, un cibo che deve essere buono, sano e che svolge nelle nostre vite una funzione sempre più strettamente legata alla ricerca di salute e benessere. Per inseguire questi obiettivi

gli italiani sono pronti a spendere di più o comun-que a rivedere le loro priorità di acquisto.

«In effetti quello che la nostra indagine con-ferma – spiega il direttore generale di Ancc-Coop, Albino Russo – è che il cibo sta sempre più di-ventando una terapia, nel senso che è strumento grazie al quale tuteliamo direttamente la salute e dal quale dipende la nostra salute. Così, per un nu-mero sempre più grande di persone, sono medici e naturopati che dicono cosa mettere in tavola».

Boom del biologico e non soloLe cifre che confermano questo trend sono tante a cominciare dal +16% nelle vendite dei prodotti biologici nel primo semestre 2017. Continuano poi a crescere (+6,2%) la galassia dei cibi ricchi di particolari sostanze (fibre, vitamine, ecc.) e dei cosiddetti free from, cioè privi di glutine, di grassi, di lattosio e altro. La frutta secca, altro filone in gran voga, segna un più 10,4%.

Certo parliamo di prodotti che, proprio per le loro specifiche caratteristiche costano qualcosa più degli altri, ma ciò non arresta la loro corsa. Del resto di cibo si parla ovunque (basta pensare all’ore di Tv in cui imperversano cuochi e aspiranti tali) e dunque alla ricerca di salute e benessere si mescolano anche fattori di tendenza se non di vera e propria moda.

Basta pensare al boom (di cui sulla nostra rivi-sta ci siamo già occupati) dei cosiddetti superfood, cioè alimenti che spesso vengono da mondi e tradizioni gastronomiche lontane (o magari solo dimenticate), ma dotati di caratteristiche saluti-stiche “speciali”. Infatti un 33% di persone ritiene che questo tipo di cibi siano né più né meno che un rimpiazzo delle medicine.

Così si spiega come l’avocado sia diventato la

Coopinforma novembre 2017 17

COME CAMBIANO I CONSUMI

Cibo e benessereal centro della scenaPer gli italiani dalla scelta degli alimenti dipende la nostra salute. Da qui nasce il boom dei prodotti biologici e dei superfood che sono considerati un rimpiazzo delle medicine

continua a pagina 19

primo piano economia e società

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PRODOTTI BIOLOGICI

Andamento vendite 1° semestre 2017

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18 Coopinforma novembre 2017

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Il boom dei cibi che fanno bene alla salute

Un po' di cifre: siamo un paese in declino demografi coFanatici dei social e delle tecnologie. E pronti a viaggiareLa quantità di spunti e dati che il Rapporto Coop 2017 contiene spazia anche su diversi altri fronti. Ad esempio, a proposito dell’attua-lissimo e controverso tema delle migrazioni, le cifre confermano che, alla luce dei tassi di natalità bassissimi che l’Italia ha e dunque del conseguente invecchiamento della popolazio-ne, nel 2056 ci troveremo con una popolazione di 53,7 milioni di abitanti contro i 60,6 attuali. Per “resistere” c’è bisogno di milioni di nuovi italiani, specie nelle regioni del sud che in proiezione futura registreranno uno spopola-mento drammatico (dai 14,1 milioni di abitanti attuali a 10,6 tra 50 anni). Dunque anche se

l’immigrazione suscita timori sempre più diff usi (ma non sempre fondati), resta il fatto che a questi preoccupanti dati demografi ci non si può sfuggire se si vuole garantire un futuro al sistema paese.Stando più nel presente ci confermiamo un po-polo fanatico dei social con un 67% di persone attive (specie su Facebook) contro il 60% della Spagna, il 56% della Germania e il 47% della Francia. Siamo anche attratti dalle tecnologie del futuro, a cominciare dalle auto a guida automatica (per il 61% di italiani l’intelligenza artifi ciale è una cosa buona per la società) e così si spiega anche perché due terzi degli

italiani sarebbero disposti a fare il telelavoro da casa (un 10% anche rinunciando a una parte del reddito).Infi ne, anche se i dati di vendita di automobili sono in crescita costante, l’auto la usiamo meno (il numero di spostamenti si è ridotto del 20% dal 2008 ad oggi). Mentre invece aumenta la voglia di viaggiare e andare in vacanza. Anche qui pur di partire, quasi tre italiani su quattro sono pronti a risparmiare su cene al ristorante, sull’abbi-gliamento o sul tempo libero. Del resto già nel 2017 la spesa procapite per i viaggi è cresciuta del 5%.

SUPERFOODAvocado 78%Zenzero 72%Olio di lino 52%Semi di lino 44%Semi di zucca 43%Germe di grano 41%Quinoa 39%Curcuma 22%Canapa 17%GoJi 16%Farina di riso 15%Stevia 14%Semi di chia 14%Zucchero di canna 12%Farro 12%Mandorla 10%

SIRT*Mirtillo rosso 30%Grano saraceno 23%Noci 15%Sedano 13%Datteri 11%Mele 11%Cipolle rosse 9%Arachidi 8%Rucola 7%

Variazioni nelle vendite tra 2016 e 1° semestre 2017

*Alimenti che contengono alteratori delle sirtuine, proteine

in grado di attivare gli stessi geni sollecitati dal digiuno

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Coopinforma novembre 2017 19

primo piano economia e società Terra, uomini e clima

Luca MercalliPrESIdEntE SOCIEtÀ mEtEOrOLOgICA ItALIAnA

Quelle rivelazioni catastro� che

Da più di trent’anni a inizio settembre vado a misurare alcuni ghiacciai nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Mi capitava spesso alla fi ne degli anni ‘80 di partire all’alba dal colle del Nivolet con la prima brina sui pascoli che

era ormai un inconfondibile preludio d’autunno. Sul sentiero verso il ghiacciaio Basei, in attesa che il sole portasse un po’ di tepore, pensavo ai fatti di un mondo ancora privo di internet e cellulari nel quale si parlava poco o nulla di cambia-menti climatici causati dall’uomo. Un paio d’ore più tardi, all’arrivo sul caposaldo di misura a quota 2950 metri, mentre un vento freddo tagliava la faccia, trovavo un ghiacciaio sostanzialmente fermo rispetto all’anno prima, semicoperto dai nevai, ed era già tanto quando arretrava di mezzo metro. Poco interessante, per il glaciologo, nella sua stazionarietà. Eseguiti i rilievi, c’era appena il tempo per uno spuntino, con berretto, guanti e piumino, prima di correre a valle.

L’estate 2017 sulle Alpi è stata la seconda più calda dopo quella rovente del 2003. A inizio settembre salgo sul ghiacciaio in maglietta, la brina dell’alba non c’è più, l’erba è ancora verde, non c’è traccia dell’autunno. Arrivato al segnale di misura, più volte cambiato in questi anni per inseguire la ritirata del ghiac-ciaio, lo spettacolo che mi si para di fronte è stupefacente: quei luoghi solitari e remoti, gli unici dove ancora si può osservare una natura primordiale quasi indisturbata, mutano di anno in anno con una rapidità impressionante.

Intere bancate di ghiaccio sono scomparse nel giro di un’estate, al loro posto rocce lisciate dai ghiacci e cosparse di detriti caotici vedono il sole per la prima volta dopo 5000 anni. Non è un numero a caso, ma il risultato degli innumerevoli studi che hanno ricostruito il clima del passato attraverso pollini fossili e altri resti trovati nelle torbiere e nei sedimenti lacustri. Il sole picchia ma faccio comunque fatica a orientarmi, sono spaesato, acqua che cola da tutte le parti, il ghiaccio che mi va via letteralmente da sotto i piedi, circa cinque centimetri al giorno, e queste rocce così arcaiche sulle quali forse per la prima volta si posa un piede umano. Ho la consapevolezza di essere spettatore di una svolta climatica non solo nella breve storia dell’uomo, ma pure in quella immensamente più lunga della Terra. Il riscaldamento globale che solo trent’anni fa era una teoria per gli addetti ai lavori, oggi è una realtà tangibile, che accelera di anno in anno. Pur aspettandomi questi cambiamen-ti, non avrei mai pensato che potessero diventare così drastici, così percepibili a pelle. Eppure non bastano ancora, la sottovalutazione di questi sintomi da parte della società è frustrante, mi inquieta, mi spaventa. Nello stesso tempo, questo momento di catastrofi ca rivelazione della natura, questo ghiaccio che soff re e si dissolve muto davanti ai miei occhi per l’inquinamento prodotto dall’Umanità, ha qualcosa di solenne, di epocale. Mi rendo conto di vivere in tempi interessanti. Che però non è un’espressione ludica, ma un’antica maledizione cinese.

passione di tanti italiani (più 78% di vendite nei primi mesi del 2017). Ma subito dietro in gradua-toria c’è lo zenzero (più 72%), l’olio di lino (+52%), i semi di lino (+44%), i semi di zucca (+43%), la quinoa (+39%) la curcuma (+22%), il goji (+16%) e via a seguire con canapa, stevia, semi di chia, farro (tutti sopra al 10% di crescita).

Per chi non li conosce ci sono poi i Sirt, sigla che accomuna prodotti in grado di attivare gli stessi geni sollecitati dal digiuno. Anche qui la crescita è esponenziale: +30% il mirtillo rosso, +23% il grano saraceno, +15% le noci, +13% il sedano e +11% i datteri.

Meno vizi, piÙ sportLa ricerca di salute e benessere dunque viene sviluppata su più fronti. Lo conferma il fatto che un 69% di italiani è pronto a pagare qualcosa di più per avere un prodotto di qualità. In Germania ci si ferma al 61%, contro il 59% di Spagna e Regno Unito e il 51% della Francia.

Qualità fa anche rima con contenuti e livelli di servizio che nel prodotto cibo sono inclusi. Infatti, sempre nel primo semestre 2017, tra piatti pronti, spuntini, insalate pronte, piadine e pizze surgelate si segnala un +7,1%. Cioè ci riferiamo a prodotti che off rono al consumatore soluzioni rapi-de e veloci e lo aiutano nella gestione quotidiana.

Dunque di cibo si parla e si parlerà ancora a lun-go. L’insieme dei consumi alimentari, dal minimo toccato nel 2013, è in costante risalita, anche se c’è da dire che siamo ancora 5 punti sotto al massimo toccato nel 2010. Segno che la crisi, anche qui, ha lasciato segni profondi che occorrerà ancora tem-po per cancellare. Ma anche se si riuscirà a colmare del tutto questo gap, i consumatori sono cambiati.

Lo conferma indirettamente il fatto che in Italia si faccia più movimento: nel 2016 un 25,1% della popolazione ha fatto sport in modo continua-tivo (era il 23,1% l’anno prima), più un 9,7% che fa sport in modo saltuario (era il 9,5%). In più cala il numero di chi fuma (dal 23,7% nel 2012 al 19,8% del 2016) e cala il consumo di bevande alcoliche (dall’81% del 2006 al 77,3% del 2016). La voglia di salute e benessere, oltre che su cibo e sport, porta anche un numero sempre più alto di persone a rivolgersi a centri estetici (giro d’aff ari stimato del settore 21 miliardi di euro) così come cresce chi fa trattamenti di chirurgia plastica o medicina estetica (dal botox all’acido ialuronico, dalla liposuzione alla mastoplastica additiva).

Chiudiamo la panoramica citando i 2 milioni di italiani che praticano yoga. Anche questo è un pezzo signifi cativo di quella ricerca di salute e benessere che si incrocia costantemente con ciò che decidiamo di mangiare.

continua da pagina 17

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20 Consumatori gennaio 2017

Il percorso avviato ormai da più di un anno che sta progressivamente ridisegnando l’intera offerta dei prodotti a marchio Coop è arrivato a incrociare anche l’articolata

gamma di referenze dedicate all’assorbenza femminile (cioè assorbenti e salvaslip). Una gamma che offre ora diverse novità, tutte nate per la volontà Coop di tenere insieme conve-nienza e distintività, dove la distintività riguarda la qualità, le prestazioni dei materiali, la cura dei dettagli, ma anche (specie per alcune referenze) una specifica attenzione all’ambiente e alla sostenibilità.

Partiamo proprio da quest’ultimo filone, perché una delle novità proposte è proprio il debutto di Vivi verde nell’igiene intima femminile con assorbenti e proteggi slip, grazie alla conversio-ne della precedente linea Coop a base di cotone convenzionale ad una nuova e innovativa linea realizzata pensando al benessere delle donne e all’ambiente, in modo da offrire una protezione naturale perché completamente a base di compo-nenti organici ed ecologici.

La materia prima degli assorbenti e i salvaslip Vivi verde Coop è di origine biologica (sia il cuore assorbente sia la parte filtrante sono al 100% in puro cotone bio). Il cotone biologico è natu-ralmente delicato, traspirante, ipoallergenico e garantisce un’efficace protezione e il massimo

PARLIAMO DI ASSORBENZA

Benessere femminile‒ a cura della redazione

Ecco tutte le novitàtra assorbenti e salvaslipEcco l‘elenco di tutti i prodotti Coop per l’assorbenza femminile:

ASSORBENTI ESTERNI● Ultra sottili anatomici ripiegati Pz 16 ● Ultra sottili con ali ripiegati Pz 14● Ultra sottili lungo con ali ripiegati Pz 12● Ultra sottili extra lungo con ali ripiegati

Pz 10● Maxi giorno con ali ripiegati Pz 14● Maxi extra lungo anatomico disteso Pz 16

SALVASLIP● Ultra sottili stesi scatola Pz 32● Ultra sottili ripiegati Pz 40● Coop stesi scatola Pz 2● Maxi Coop distesi scatola Pz 28● Coop normale e tanga steso scatola Pz 30

consumare informati prodotto Coop

LINEA VIVIVERDEASSORBENTI ESTERNI● Viviverde ultra sottili in cotone bio giorno flusso normale Pz 12 ● Assorbenti Viviverde ultra sottili in cotone bio notte flusso intenso Pz 10

SALVASLIP● Viviverde in Cotone bio ripiegati Pz 24● Viviverde in cotone bio stesi Pz 20

Completamente rinnovata la gamma all’insegna di comfort e convenienza. E debuttano quattro proposte nella linea Viviverde con cotone bio

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Coopinforma novembre 2017 21

comfort, minimizzando il rischio di allergie e irritazioni.

Anche le componenti di packaging e di prodot-to sono state pensate per associare sicurezza, benessere e sostenibilità ambientale. I salvaslip utilizzano un astuccio a base di carta prodotta con cellulose provenienti da foreste controllate e certificate, gestite secondo rigorosi criteri eco-nomici, sociali e di salvaguardia ambientale. Le bustine e la confezione avvolgi assorbenti e salva-slip, così come altre componenti tecniche, sono in bioplastiche (a base di materie prime provenienti da fonti rinnovabili, contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra).

Caratteristiche, queste, che nel loro insieme una volta di più, rendono concreto l’impegno ambien-tale di Coop, attraverso prodotti unici e innovativi, studiati per migliorare la vita delle persone.

C’è poi la gamma per l’assorbenza femminile dei prodotti della Linea Coop.

Parliamo di 6 tipi di assorbenti e 5 tipi di salva- slip. Su tutte queste referenze si è proceduto a una revisione delle caratteristiche tecniche del prodotto, con l’obiettivo di migliorarne ed ag-giornarne la prestazione, accompagnata da una completa revisione del packaging, per rimarcare visivamente le novità ed evidenziarne l’elevato contenuto tecnico.

Tra gli assorbenti esterni, quelli Ultra, offrono sicurezza e comfort e grazie allo spessore più sot-tile hanno anche una forma più discreta.

In generale con la revisione si è lavorato sulla: 1) Vestibilità: migliorando l’anatomicità del pro-

dotto; 2) Sicurezza: introducendo una componente controlla odore; 3) Femminilità: con lo sviluppo di stampe e profumando delicatamente il prodotto.

Novità anche sugli assorbenti Maxi, in questa tipologia di prodotto indirizzata principalmente ad un consumo tradizionale, è stata sviluppata una referenza giorno, ripiegata in bustina e dallo spessore più sottile, a garanzia di maggiore comfort e praticità.

Sia negli assorbenti Ultra che Maxi, sono stati confermati i prodotti specifici per la notte (e per un flusso più intenso) che offrono una maggiore sicurezza perché più larghi e più lunghi.

Tra i Salvaslip (presenti sia nel formato steso che ripiegato), sono stati introdotti nella nuova gamma le versioni Ultra sottili per una maggiore vestibilità e discrezione, grazie al nucleo super assorbente che garantisce sicurezza e protezione.

Sempre nei Salvaslip, entro fine anno è prevista l’uscita di una nuova referenza il Salvaslip maxi long (da 28 pezzi), è ancora più lungo e assorben-te dei proteggi-slip per una protezione straordina-ria.

Dallo scaffale Coopquesto mese vi segnaliamo

Taralli Fiorfiore Coop in monoporzioniGiusto in tempo per l’apertura delle scuole, è arrivato un nuovo praticissimo formato di taralli fior fiore coop da mettere nello zaino: la nuova busta da 420 gr contiene infatti 12 singole porzioni di taralli. Stessa ricetta fiorfiore e quindi lavorati secondo la tradizione pugliese con farina di frumento e olio extravergine di oliva. Per uno snack veloce in qualsiasi momento della giornata, a casa o fuori.

Frollini Bene.sì senza glutine con gocce di cioccolatoIl nuovo frollino con gocce di cioccolato senza glutine Bene.sì Coop cambia ricetta, aspetto e formato. Si inserisce nella nuova offerta di frollini gustosi (con grano saraceno, con cacao e nocciole, classici con panna) ed è adatto ai diversi momenti della giornata, a cominciare dalla prima colazione, ma anche ideale come rompi digiuno o per uno spuntino pomeridiano.

Cioccolata Solidal e settimane FairtradeIn occasione delle settimane Fairtrade che nel mese di ottobre (negli Iper dal 5 al 18, nei Super dal 12 al 25) vedranno la promozione dei prodotti del commercio equo e solidale e quindi della linea Solidal Coop, ricordiamo che da pochi mesi Coop ha legato l’intera offerta di tavolette di cioccolato (ce ne sono ben 10 tipi diversi) alla filiera produttiva le-gata al commercio equo e solidale e dunque al marchio Solidal. Dunque prodotti che, ol-tre a prendersi cura dei destini dei lavoratori e delle comunità locali di tanti paesi del sud del mondo, sono buoni e di ottima qualità. Provare per credere!

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22 Coopinforma novembre 2017

Ottobre è il mese in cui si programma il cambio degli pneumatici. Da metà novembre, infatti, scatta sulla maggior parte delle strade italiane (la normativa è articolata e regolata

da ordinanze locali) l’obbligo di viaggiare con a bordo le catene o, ancora meglio, di aver montato le gomme invernali che aumentano il livello di sicurezza sul bagnato e sui fondi ghiacciati. Come molti sanno, gli invernali sono effi caci a una temperatura inferiore ai 7 gradi centigradi, mentre al di sopra “soff rono” fenomeni di cristalliz-zazione e di usura anticipata.

Se abitate in località caratterizzate da inverni miti o vi siete chiesti perché il periodo di obbliga-

I classici invernali Una scelta sempre validaGli pneumatici “all seasons” sono uguali ai pneumatici invernali? In termini tecnici diff erenze come abbiamo visto ce ne sono, ma secon-do la legge la risposta è sì. Il codice della strada equipara infatti le gomme marchiate M+S, per cui equipaggiando la vettura con un treno di Mudd+Snow=Fango+Neve si è in regola per la circolazio-ne stradale nelle zone in cui vige l’obbligo di pneumatici invernali o catene da neve a bordo. Chi opta per una gomma invernale “pura”, detta anche termica, comunque non sbaglia mai considerando che il 48% degli incidenti nel periodo invernale è causato da asfalto sdrucciolevole per pioggia, neve o ghiaccio e i “winter “ sono progettati proprio per garantire la massima aderenza al suolo. Il loro utilizzo riduce gli spazi di frenata di circa 5 metri in caso di pioggia, di 8 metri in caso di neve e di 13 metri in caso di ghiaccio.

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Mano al portafoglioPneumatico 205/55 R 16(il formato più venduto)

“all seasons”da 60 a 82 € circa

“invernali”da 60 a 90 € circa

torietà (che dura fi no al 15 marzo) non si adegui al cambiamento climatico – che sta alzando un po’ ovunque le temperature medie – c’è una soluzione valida in alternativa agli pneumatici invernali. Sono gli “all seasons”, o multistagione, di nuova conce-zione, che riportano sul copertone la sigla M+S (Mud-d+Snow=Fango+Neve) richiesta dalle normative europee per viaggiare in superstrade/autostrade senza catene. Gli all seasons di ultima generazio-ne hanno mescole e battistrada completamente ri-progettati e con una scolpitura particolare (vedi disegno a lato e foto sopra). In commercio dal 2015, assicurano prestazioni superiori ai multistagione più classici, e chi li usa può dire addio senza rim-pianti al doppio cambio annuale.

PNEUMATICI “ALL SEASONS” O INVERNALI PER IL CAMBIO-GOMME?

— Claudio Strano

Si avvicina il momento di montare gli pneumatici invernali, richiesti da metà novembre su molte strade. Oltre agli invernali, gli esperti quest’anno quotano i “multistagione”. «Nessuna riserva sulla sicurezza – garantiscono – e si pagano i costi»

“Quattro stagioni” che bontà

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Coopinforma novembre 2017 23

Non si addicono soltanto ad aree urbane o di pia-nura con temperature miti. Oltre al fattore climati-co, altri criteri che ne suggeriscono l’acquisto sono se si percorrono pochi chilometri l’anno, tra i 10 e i 15mila, o se si possiede un 4x4 a trazione integrale su cui le prestazioni risultano più che suffi cienti. Grazie alle nuove tecnologie, i “quattro stagioni” stanno erodendo quote di mercato agli stagionali: hanno conquistato tra il 20 e il 25% delle vendite nel 2016 a livello Europa e il 2017, secondo gli esperti, sarà il loro anno, in un mercato in grande movimento dove il 65% degli automobilisti del vec-chio continente – dicono le statistiche – ancora non sostituisce le gomme estive con quelle invernali, per pigrizia o per sottovalutazione del rischio.

Il risultato dei test e il calcolo dei costiI test eff ettuati dall’ente tedesco di supervisione tecnica GTÜ promuovono le nuove mescole che, contenendo una maggiore quantità di silice, riescono ad essere morbide anche con temperature rigide o comunque inferiori ai 7 gradi, mentre per ri-durre l’aquaplaning presentano un numero più alto di lamelle e scanalature. Più alto, ma non eccessivo, in modo da non far esplodere i consumi nei mesi estivi per via del troppo attrito.

Queste migliorie tecniche, rapportate all’aderen-za sull’asfalto e agli spazi di frenata, fanno con-cludere i tecnici tedeschi che «non ci sono riserve importanti per quanto riguarda la sicurezza. Gli “all seasons” garantiscono la mobilità anche in inverno, assicurando i requisiti obbligatori nella stagione fredda, e si pagano i costi». Pe la rivista tedesca Auto Bild, perciò, «vale sicuramente la pena di prenderli in considerazione al momento del cam-bio-gomme, sapendo, però, che si ottiene quello che si paga (cioè che i risultati sono convincenti sui prodotti top di gamma, meno sui più economici asiatici, ndr) e che gli estivi e gli invernali dedicati non possono essere ancora battuti in alcune aree di prestazione specifi che».

Per quanto riguarda il prezzo, quello dei “quattro stagioni” è leggermente inferiore nel caso di prodot-ti premium e di seconda fascia, mentre per i marchi di primo prezzo o “smarcati” la diff erenza con gli invernali è quasi nulla. Va considerato, inoltre, che in tasca rimane il centinaio di euro (tra sostituzione e rimessaggio dal gommista) del doppio cambio evitato degli stagionali.

Quanto alla somma dei chilometri percorsi e ai consumi di carburante, qualche contraccolpo è inevitabile visto che gli “all seasons” anche di ultima generazione sono comunque un compro-messo: per avere un’aderenza accettabile sia d’estate che d’inverno, si sacrifi ca la riduzione dei consumi estivi e si limita la durata nel tempo.

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Vendite online Un successo per CoopScegliersi le migliori gomme su un portale web, confrontare le varie marche e acquistare con un click. La consegna avviene a domicilio ed è inclusa nel prezzo. Grazie anche alla convenienza (il contributo ambientale per lo smaltimento è già assolto e compreso nel prezzo) l’off erta di pneumatici su Coop online, il portale di e-commerce della Coop, sta avendo un notevole successo. Tra estivi, invernali, quattro stagioni e ricostruiti, le vendite registrano un incremento annuale di circa il 20%. In ottobre è prevista una promozione degli invernali ricostruiti con sconti fi no al 30%. Sempre in ottobre si può sfruttare il re-galo per il quinto compleanno di Coop online. Per maggiori informazioni ed essere sempre aggiornati, basta iscriversi alla newsletter disponibile su www.cooponline.it. In questo periodo dell’anno, infi ne, nei diversi ipercoop sono organizzate vendite di pneumatici a prezzi vantaggiosi. Per fruirne rivolgersi direttamente a punto vendita.

Occhio a...Le misure sulla tua carta di circolazione Per avere la sicurezza di quello che compri, apri la carta di circolazione della tua auto al foglio n. 3. Qui trovi le misure di riferimento principali per i tuoi pneumatici (ad esempio 185/65 R15 88H) omologate dal costruttore. Ma non fermarti nella lettura. Nella parte bassa della pagina trovi, infatti, la dicitura “segue pneumatici”, e di seguuto tutte le misure che puoi montare in alternativa sulla tua auto oltre a quella precedente (ad esempio 195/60 R15 88V, 205/55 R16 91V, 205/55 ZR16, ecc.).

E.. Indica l’omologazione e il paese che l’ha rilasciata (E1, E2, E3, ecc.). L’omologazione è un requisito obbligatorio

215/ Larghezza nominale del pneuma-tico espressa in millimetri

/55 Serie tecnica del pneumatico. Esprime il rapporto percentuale tra altezza del fi anco e larghezza nominale del pneumatico

R Costruzione radiale

17 Diametro del cerchio in pollici

94 Indice di carico del pneumatic0

H Codice di velocità. Indica la velocità massima per la quale è stato omologato il pneumatico

M+S indica che il pneumatico ha caratteristiche invernali

Snowfl ake, simbolo aggiuntivo non obbligatorio in Italia per pneumatici invernali particolari,

che vengono defi niti winter

Come si legge la marcatura

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RiSpondE

CHIARA FAENZAResponsabile sostenibilità

e innovazione valori di Coop Italia

L'EFSA (cioè l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha

nuovamente valutato la sicurezza del mono sodio glutammato fi ssando la dose massima giornaliera consen-tita a 30 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo. Dunque un valore ben più basso rispetto a quello fi no ad oggi consenti-to di 10 g per chilogrammo di alimento (e che secondo EFSA porterebbe ad una sovraesposizione). La soglia di 30 mg/kg di peso corpo-reo, secondo Efsa, potrebbe essere superata in determi-nate fasce di popolazione. Per tal motivo l’EFSA suggeri-

sce di rivedere al ribasso gli attuali limiti consentiti di aggiunta di glutammato come additivo negli alimenti.L'acido glutammico è un aminoacido, unità costituti-va delle proteine, prodotto naturalmente nell'organi-smo umano e presente in forma libera (non legata) in alcuni alimenti come ad esempio i pomodori, la salsa di soia e alcuni formaggi. L'acidoglutammico e i suoi sali, comunemente indicati come glutammati, sono additivi alimentari auto-rizzati nell'Unione europea (UE). Vengono aggiunti come “insaporitori” ad una vasta gamma di alimenti per migliorarne il gusto confe-rendo un sapore "salato" o "di carne”. Esempi di pro-dotti in cui viene utilizzato questo tipo di additivo sono gli insaporitori (tra cui i dadi), i salumi, condimenti, ecc ecc.Negli anni sono state

consumare informati la posta

Coop, stop al glutammatoVolevo avere chiarimenti circa il glutammato e il suo uso, piuttosto diff uso, in tanti prodotti alimentari. Qualche amico sostiene sia da evitare. Cosa potete dirmi in proposito e qual è la posizione di Coop?

gLI IndIrIZZI PEr SCrIVErE A QuEStA ruBrICA: [email protected]

VIALE ALdO mOrO 16, 40127 BOLOgnAFAX 051 6316908 | WWW.COnSumAtOrI.E-COOP.It

tWIttEr.COm/COnSumAtOrICOOP | WWW.FACEBOOk.COm/COnSumAtOrICOOP

condotte varie ricerche su eventuali problematiche di neurotossicità del glutam-mato. In relazione ai rischi potenziali EFSA ha preso in considerazione gli studi disponibili sulla tossicità neurologica correlata all’e-sposizione ai glutammati; e in base a ciò ha stabolito che non si osservano effetti avversi sull’organismo fino alla citata soglia dei 30 mg/kg di peso corporeo, dose giornaliera massima tolle-rabile. Attualmente nella normati-va in vigore nella Comunità Europea non esiste uno specifico livello numeri-co di sicurezza (ADi) per l'as-sunzione di acido glutam-mico e glutammati utilizzati come additivi alimentari. Nell'Unione Europea l'ag-giunta di glutammati (che esistono in 6 tipologie) è generalmente consentita fino a un livello massimo di 10 g per kg di alimento (sin-golarmente o in combina-zione – espressi come acido glutammico totale).Nei sostituti del sale, negli insaporitori e nei condimen-

ti non esiste un quantitativo numerico massimo consen-tito per i glutammati, che devono essere utilizzati conformemente alle buone pratiche di fabbricazione. Resta il fatto che EFSA sug-gerisce di rivedere al ribasso i livelli di acido glutammico e glutammati aggiunti agli alimenti, in particolare nei prodotti di pasticceria fine, zuppe e brodi, salse, carne e prodotti a base di carne, condimenti e insaporitori, e negli integratori alimentari. Coop, che già dai primi anni 2000 aveva deciso in virtù del principio di precauzione, di eliminare il glutamma-to, ove possibile, dai suoi prodotti (citiamo tutti i dadi e gli insaporitori nonché i salumi Fior fi ore) e comun-que in caso di presenza di garantirne un valore al di sotto dell’1%, oggi a fronte della nuova raccomanda-zione dell’EFSA di rivedere i livelli massimi consentiti di glutammato come additivo alimentare Coop ha decisodi eliminare completamente il glutammato da tutti i suoi prodotti a marchio Coop food.

24 Coopinforma novembre 2017

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Coopinforma novembre 2017 25

consumare informati web & social

Per una ecologiadella vita digitaleCon i social network, la posta elettronica e i sistemi di messaggistica siamo immersi in un gigantesco fl usso di notizie, fonte di continua distrazione e ansia di perderci qualcosa. Ecco come gestire quest'invadenza

Dovrei terminare un lavoro, ma Facebook mi segnala un commento a una mia foto e sul tab della posta risultano due nuovi messaggi da leggere; oppure è sera, sono stanca e so che dovrei andare a dormire perché domani sarà una giornata impegnativa, ma la tentazione di compulsare lo

smartphone per controllare se sono arrivati messaggi o leggere gli ultimi post degli amici è troppo forte e fi nisco per passare due ore a fare zapping fra le app.

Vi riconoscete in una di queste situazioni? La quantità di informazioni e dati che produciamo cresce a ritmo esponenziale e siamo noi stessi ad alimentarla: con gli strumenti digitali è facile e quasi automatico lasciare tracce di noi, e le parole che in passato volavano via, ascoltate solo dagli astanti, ora diventano un post, un commento, un messaggio WhatsApp, con un pubblico potenzialmente molto più vasto. E noi fi niamo sommersi dalle notifi che e dalle informazioni, in un fl usso in cui le chiacchiere da pausa caff è si mescolano alle notizie di politica e cronaca, i link utili per il nostro lavoro stanno in mezzo ai commenti e alle faccine allegre o tristi che amici e sconosciuti attaccano alle nostre foto.

È facile farci travolgere e perdere il controllo del nostro tempo e della nostra attenzione. D’altra parte tutti questi strumenti ci danno vantaggi e opportunità a cui non vogliamo rinunciare: come fare per mantenere l’equilibrio?

Perdersi Qualcosa non È un problemaIl primo passo è accettare una realtà ineludibile: non possiamo seguire tutto, non siamo tenuti a essere dappertutto, non siamo obbligati ad accettare tutti nella nostra rete. La cosiddetta F.O.M.O. (Fear of Missing Out), la paura di restare indietro se ci perdiamo qualcosa, è un fantasma ingannevole: non succederà niente di grave se non prendiamo parte all’ennesimo fl ame o non leggiamo tutti i messaggi del gruppo WhatsApp della scuola.

Per approfondireLe notifi che sono il maleLe notifi che funzionano come una vera e propria droga: sapere che qualcuno ci ha mandato un messaggio, che una foto è piaciuta, che abbiamo una nuova richiesta, è una piccola gratifi cazione che stimola il rilascio di dopamina nel nostro sistema nervoso.Purtroppo col tempo tendiamo a divenire dipendenti da questo tipo di stimoli e ad averne bisogno in dosi sempre maggiori per mantenere il nostro benessere; così passiamo il nostro tempo a controllare lo smartphone alla ricerca di qualche dimostrazione della nostra esistenza e importanza.Per riprendere il controllo del nostro tempo e della nostra attenzione dobbiamo spegnere le notifi che: un po’ alla volta la gratifi cazione che ne otterremo, guadagnando in focus e in capacità di dedicarci pienamente alle cose davvero importanti, sarà molto più fondata e solida del piacere di un like.

Non aumentiamo il rumoreCosì come non succederà niente di grave se ci perdiamo qualcosa, allo stesso modo non spariremo dal mondo se ogni tanto evitiamo di dire la nostra su un argomento, soprattutto se si tratta di qualcosa di cui non sappiamo molto. Parlare per dare aria alla bocca non fa bene né a noi né a chi ci ascolta o ci legge su Facebook.

Alessandra FarabegolidOCEntE Ed ESPErtA

dI COmunICAZIOnE WEB

Alessandra FarabegolidOCEntE Ed ESPErtA

dI COmunICAZIOnE WEB

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vivere bene cucina

Risotto alla zucca e chiodini

SErVE 4 PERSONEPrEPArAZIOnE 10 MIN.COtturA 30 MIN.280 g di riso Carnaroli o Arborio 400 g di funghi chiodini250 g di polpa di zucca100 g di scamorza a� umicata100 ml di vino bianco secco1 litro di brodo di verdura1/2 cipolla1 spicchio d’aglio1 mazzetto di timoolio d’oliva extraverginesale e pepe

Per il risotto tritate la cipolla e fatela stufare in una casseruola con un fi lo d’olio e qualche cucchiaio d’acqua per evitare che si annerisca. Versate il riso, tostatelo per qualche minuto mescolando di tanto in tanto e sfumate con il vino bianco. Aggiunge-te la zucca tagliata a dadini, versate il brodo bollente poco alla volta e portate a cottura.

Pulite i funghi e saltateli in padella con l’aglio, un fi lo d’olio, il timo, sale e pepe per 5 minuti. Quando il riso sarà pronto mantecatelo con la scamorza tagliata a dadini e servitelo con i funghi.La curiosità: Una buona zucca ha polpa dolce, soda e poco fi brosa. Tra le varietà più note e consumate in cu-cina ricordiamo la Berrettina piacentina, la zucca tradizio-nale reggiana e mantovana (detta “cappello del prete” per la sua forma caratteristica che ricorda un cappello), la Marina di Chioggia e la Lunga di Napoli.

VInO ALTO ADIGE SCHIAVA

NOVEMBRE SI TINGE DI ARANCIONE

La zucca è dolce e salataL’ortaggio più rappresentativo dell’autunno è l’ingrediente principale di specialità classiche e piatti innovativi

— a cura di Fiorfi ore in cucina

Il prodotto Coop indicato per questa ricetta: Riso CarnaroliCoop

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Coopinforma novembre 2017 27

vivere bene cucina

Burger vegan con zucca e carote

SErVE 4 PERSONEPrEPArAZIOnE 15 MIN.COtturA 40 MIN.1 confezione di burger di soia vivi verde2 patate2 fette di zucca1 cipolla grande250 g di carote a rondelle1 spicchio d’aglio1/2 cucchiaino di cumino1 cucchiaio abbondante d’aceto1/2 cucchiaio di succo di zenzero1 cucchiaino di harissa (salsa a base di peperoncino piccante)1 rametto di rosmarino4 foglie di salviaolio d’oliva evosale marino integrale

Rosolate in padella i burger con salvia e rosmarino e teneteli da parte. Nella stessa padella mettete ancora un po’ d’olio e unite la cipolla aff ettata, la zucca a pezzi di 2 cm e le patate

a tocchetti. Fate cuocere a fuoco vivace, mescolando continuamente per 6 minuti, salate, aggiungete un po’ d’ac-qua, abbassate il fuoco, coprite e portate a cottura. Aff ettate le carote e saltatele in padella con olio, aglio, ha-rissa e cumino fi nché saranno tenere. Versate l’aceto, fatelo sfumare alzando il fuoco e regolate di sale. Trasferite le carote in una ciotola, condite con il succo di zenzero e frullate. Servite gli hamburger con la zucca e la crema di carote.La variante: Se non amate il gusto piccante del condimento a base di harissa, cumino e zenzero, potete insaporire le carote con l’aggiunta di qual-che fogliolina di timo.

VInO COLLIO MALVASIA

Sformato di zucca con salsiccia

SErVE 4 PERSONEPrEPArAZIOnE 15 MIN.COtturA 45 MIN.500 g di polpa di zucca250 g di salsiccia1 radicchio rosso3 uova30 g di Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi � or � ore30 g di burro50 ml di vino rosso50 ml di panna fresca2 cucchiai di olio d’oliva extravergine pangrattatonoce moscatasale

Massimo Montanari dOCEntE dI StOrIA mEdIEVALEE StOrIA dELL’ALImEntAZIOnEunIVErSItÀ dI BOLOgnA

2018, l’anno del cibo italiano

Ai primi di settembre ho partecipato a una tavola rotonda con i ministri della Repubblica Dario Franceschini e Maurizio Martina e il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Tema: l’anno del cibo italiano, che i due ministri lanceranno nel 2018. Svolgimento: parlare di cibo – e promuoverlo, e proteggerlo – in una prospettiva che non sia quella degli spadellatori televisivi, concentrati sulla ricetta e sulla compo-sizione del piatto (che, peraltro, il tele-voyeur non gusterà). La pro-spettiva vuol essere quella di pensare il cibo in modo più ampio, come un processo che inizia dalla terra e dalle sue risorse, prende corpo nei saperi e nelle pratiche che generazioni di donne e di uomini ci hanno trasmesso, e infi ne si condivide attorno alla tavola: tutto ciò siamo soliti chiamarla cultura ed è quella che ci consente di trasformare un covone di cereali in un cesto di pane o in una montagna di polenta, in una pizza croccante o in un groviglio di spaghetti pronti da condire. Quante scelte, quante conoscenze, quante esperienze dietro questi gesti. Quanta curiosità, quanto lavoro, quanta intelligenza nella sele-zione dei prodotti, nel decidere quale può servire a che cosa.

“Politiche agricole, alimentari e forestali” sono all’attenzione di Martina, mentre Franceschini si occupa di “beni e attività culturali”, e di turismo. Un turismo che non ricerca più solo opere d’arte e belle ar-chitetture ma è attratto dal patrimonio alimentare e gastronomico, che vive nei paesaggi del nostro paese, costruiti anche e soprattutto per rispondere al bisogno di cibo: il grano, la carne, il formaggio, l’olio, il vino… tutto ciò non “nasce” in un paesaggio, ma lo produce, gli dà forma e senso. Lo scempio a cui quei paesaggi sono talora sottoposti è un’off esa all’ambiente ma prima ancora agli uomini e alla loro storia, alla cultura che nei secoli ha saputo trasformare il bisogno in piacere, la necessità in gusto.

I contadini appartengono a un altro tempo, si sente spesso ripetere: se ancora nell’ultimo dopoguerra erano quasi la metà della popolazione italiana, oggi non arrivano al 4 per cento. Parlare di “cibo italiano”, e farne l’icona dell’anno che verrà, avrà un senso se sapremo allargare l’orizzonte e guardare al cibo in tutta la lunghezza del suo percorso. Sostenere l’agricoltura locale (rispetto alla crisi epocale degli ultimi quarant’anni, non mancano segni di un’inversione di tendenza). Impegnarci a conoscere (da “co-produttori”, ama ripetere Petrini) da dove vengono le cose che mangiamo, chi le ha prodotte, come, dove. Maturare nuove forme di rispetto per la cultura contadi-na, troppo a lungo snobbata o denigrata. Ci saranno poteri economici e lobbies che guarderanno altrove. Ma l’idea di un’azione politica congiunta, su cui convergano i ministri dell’agricoltura e della cultura, è comunque una buona notizia.

Massimo MontanaridOCEntE dI StOrIA mEdIEVALEE StOrIA dELL’ALImEntAZIOnEunIVErSItÀ dI BOLOgnA

Cibo è cultura

Il prodotto Coop indicato per questa ricetta: Burger di soia Vivi verde

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vivere bene cucina

Tagliate a dadini la zucca e cuocetela a fuoco dolce coperta con 1/2 bicchiere d’acqua fi nché risulterà mor-bida e asciutta (unite acqua, se occorre, mano a mano che viene assorbita). Frullate la zucca per ottenere una cre-ma, unite le uova, la panna, il parmigiano grattugiato, sale e noce moscata. Frullate qual-che secondo per amalgamare il tutto.Tagliate il radicchio a lista-relle e spadellatelo con l’olio e un pizzico di sale. Unite la salsiccia sbriciolata, bagnate con il vino rosso e cuocete per 5 minuti. Mescolate il radic-chio alla crema di zucca e ver-sate il tutto in una pirofi la da forno imburrata e cosparsa di pangrattato. Cuocete in forno a 180°C per 25-30 minuti.

VInO MORELLINO DI SCANSANO

Ciambella di zucca con glassa alle noci

SErVE 4 PERSONEPrEPArAZIOnE 25 MIN.COtturA 40 MIN.300 g di polpa di zucca250 g di farina bianca “00”200 g di zucchero125 g di noci75 ml di latte1/2 bustina di vanillina100 ml di olio di semi

1 cucchiaino di cannella1/2 bustina di lievito per dolci50 g di pepite di cioccolatosalePER LA GLASSA:100 g di zucchero a velo2 cucchiai d’acquautensili: frullatore, grattugia, stampo per ciambelle

Versate il latte in un frulla-tore insieme allo zucchero, all’olio, alla vanillina e alla cannella e frullate il tutto. Grattugiate la zucca e unitela al composto.In un’altra ciotola mescolate la farina setacciata, il lievito, le pepite di cioccolato, 75 g di noci tritate e un pizzico di sale. Unite i due composti mescolando bene e versate il tutto in uno stampo per ciambelle. Cuocete in forno a 180°C per 40 minuti. Prima

di togliere la ciambella dallo stampo, lasciatela riposare per 10 minuti.Preparate la glassa all’acqua mescolando lo zucchero a velo con l’acqua scaldata in un pentolino: deve risultare vischiosa, quindi se è troppo liquida aggiungete altro zucchero a velo; viceversa, se è troppo densa, aggiun-gete qualche goccia d’acqua. Versatela sopra la torta e cospargete il tutto con le noci rimaste tritate.

VInO RECIOTO DI SOAVE

Il prodotto Coop indicato per questa ricetta: Noci di Sorrento Fior fi ore

Il prodotto Coop indicato per questa ricetta: Panna fresca Coop

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