Infodesign in tempo reale e infodesign interattivo

INFODESIGN IN TEMPO REALE Con la locuzione “infodesign in tempo reale”, ci riferiamo espressamente a tutte quelle forme di design dell’informazione nelle quali è fondamentale riuscire a rendere leggibile l’evoluzione delle variabili prese in esame mentre essa è ancora in atto, piuttosto che a posteriori, ed avere inoltre un tempo di risposta sufficientemente ridotto da far sì che la sua influenza si possa considerare trascurabile ai fini della correttezza dei dati forniti istante per istante.

Le più note applicazioni dei sistemi di informazione in cosiddetto “real-time” prevedono tempi di risposta nell’ordine dei millesimi, o di pochi secondi, eliminando così la percezione di qualsiasi tempo d’attesa tra il modificarsi delle condizioni prese in esame e la relativa lettura, illustrandole in modo continuo e completo, e rendendo quindi possibile un controllo “immediato” del fenomeno.

Particolarmente critici e pertanto degni di nota sono quindi tutti i campi nei quali è in gioco la gestione di dinamiche tendenti a degenerare in modo rapido, portando a conseguenze pericolose: tutti i potenziali segni di malfunzionamento devono qui poter essere avvertiti e risolti nel minor tempo possibile.

Possiamo citare, come esempi concreti, il sistema di pilotaggio di un aeroplano ad alta velocità, il controllo di un reattore nucleare, il monitoraggio di fenomeni sismici, o la restituzione a monitor dell’evolversi dei valori clinici di un paziente a rischio.

Non essendo l’informazione una dinamica propria del solo apparato, bensì del suo rapporto con l’utente, la questione dell’istantaneità si può dividere in due momenti fondamentali: da un lato, è essenziale la rapidità dell’apparato nel recepire ed elaborare l’input e predisporre il relativo output (ovvero, le prestazioni del sistema, indipendentemente dall’utente), dall’altro, si rivela

determinante anche la capacità dell’apparato di comunicare l’output in maniera che l’utente sia in grado di riconoscerlo nel più breve tempo possibile e senza ambiguità, e soprattutto nel caso in cui esso rappresenti una situazione critica.

Si sviluppa, parallelamente, la problematica del feedback: specie in sistemi a controllo “continuo” (pensiamo al volante di un’automobile o a software gestiti con il mouse) è fondamentale che l’utente abbia un riscontro corretto ed immediato del suo influire sul sistema, così da riuscire a gestirlo in modo efficace, confortevole, e sicuro.

Riassumendo, il fattore chiave dell’infodesign in tempo reale sta nella dimensione temporale, nella capacità dello specifico artefatto informativo di mettere in contatto diretto la scala temporale del fenomeno monitorato con il tempo percepito, consentendo una lettura costante di tutti i dati significativi, in tempo utile ad elaborare risposte o comandi correttivi, discreti o continui.

Questo può avvenire mediante informazioni di varia natura, con messaggi visivi, testuali, audio. In qualsiasi caso, è fondamentale che l’informazione sia resa essenziale e leggibile, in un tempo compatibile con il tempo critico del fenomeno e con la capacità di lettura e di concentrazione dell’utente.

INFODESIGN INTERATTIVO Il progetto dell’interazione costituisce uno dei principali nuclei problematici della cultura progettuale contemporanea. I suoi assunti ed i suoi metodi costituiscono, a riprova di ciò, un’efficace chiave di lettura per attività e progetti appartenenti anche ad altri periodi ed altre discipline. Il concetto di interattività ed interazione è, in questo senso, un elemento specifico della nostra società.

Ogni giorno compaiono nuovi strumenti di lavoro, di divertimento, di informazione, basati su di un’elevata componente di interattività. Essi educano e condizionano l’utenza, riflettendo ed evolvendone la mentalità, ed inducendo nuove aspettative, nuovi bisogni e nuove visioni progettuali.

Nello specifico dell’infodesign, la caratteristica dell’interattività ha il potere di aggiungere un notevolissimo valore aggiunto all’informazione, enfatizzandone non di rado la leggibilità, la chiarezza, e conferendole dinamismo, a più livelli.

Alle nuove potenzialità corrispondono necessariamente inusitati problemi: nel momento in cui non deve più essere decisa una configurazione statica bensì un comportamento attivo e basato sull’utente, il focus di tutta la pratica di design si sposta dagli oggetti in quanto tali alle azioni che vanno ad intraprendere con l’utente, entità impalpabili, inafferrabili, che necessitano di strumenti teorici e pratici di concezione olistica, incentrati sui processi.

Entrano qui in gioco valutazioni di varia natura, dalla chiarezza delle opzioni di volta in volta offerte, alla pertinenza delle informazioni fornite per ogni specifico input, all’efficacia della loro organizzazione nello spazio e nel tempo.

Possiamo riconoscere la gran parte degli esempi di infodesign interattivo nelle interfacce che accompagnano le operazioni che ormai quotidianamente

svolgiamo con computer e dispositivi mobili di varia natura. Pressoché qualsiasi pagina web, ad esempio, nasce con l’obiettivo di organizzare il corpus delle informazioni in essa contenute in una modalità puramente on-demand.

Il visitatore seleziona l’area di interesse da una varietà di offerte, ed il sito si riconfigura in maniera da esaudire quella specifica richiesta, in modo più o meno corrispondente al modello mentale insito in lui, evidenziando talvolta suggerimenti operativi per approfondire la tematica o per divagare, coinvolgendone altre correlate.

L’esempio del web costituisce tuttavia, più che un modello progettuale, un campo di applicazione, un contesto, e va anzi puntualizzato come la pura reinterpretazione delle qualità dei contesti si riveli molto spesso il limite di fondo di molti dei contenuti su di essi basati.Un corretto approccio per l’infodesign interattivo è, viceversa, quello basato sull’utente, sulle sue necessità, sui suoi interessi, sulle sue gerarchie mentali e sulle loro dinamiche.

La componente interattiva di un artefatto informativo non ne costituisce un valore a priori, bensì fondamentalmente una caratteristica, talvolta indispensabile, per determinate tipologie di dati, ma comunque utile soltanto nel momento in cui essa consenta di ridurre gli sforzi di lettura, avvicinandoli alla fenomenologia propria dell’utente, alla sua vita, al suo senso logico e temporale, e permettendo, allo stesso tempo, di aumentare la qualità e la quantità delle informazioni accessibili.

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INFODESIGN NELLA VITA ASSOCIATA

tabellone ferroviario:infodesign in tempo reale (minuti)

rete di contatti aziendali, di Zohar Manor-Abel, 2006

task manager di sistema:infodesign in tempo reale (secondi)

INFODESIGN NELLA VITA ASSOCIATA

TouchGraph:visualizzazione delle reti di conoscenzanei social network

DaisyDisk:visualizzatore avanzato dell’occupazione di spazio su unità hard disk

INFODESIGN D’AUTORE

Otto Neurath

Abraham A. Moles(con Pierre Schaeffer)

Jacques Bertin

INFODESIGN D’AUTORE

Edward Tufte

Massimo Botta

INFODESIGN SCIENTIFICO

sociologia, immagine di Hans Rosling

studi organolettici, da parte di Grappa Poli


Scienze naturali, disegno di Beth Wiley

Astrofisica,fenomeno del “red shift”


Geo-economia, università di Yale

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