Biglino mauro il libro che cambierà per sempre le vostre idee sulla bibbia 2010
INFEZIONE CRIPTICA DA LEISHMANIA INFANTUM IN … · A. Biglino Università di Torino Scuola di...
Transcript of INFEZIONE CRIPTICA DA LEISHMANIA INFANTUM IN … · A. Biglino Università di Torino Scuola di...
INFEZIONE CRIPTICA DA LEISHMANIA INFANTUM
IN PIEMONTEAspetti clinico-epidemiologici
A. BiglinoUniversità di Torino
Scuola di Medicina - Polo “S. Luigi Gonzaga”
Bergamo, 7 giugno 2014
LEISHMANIACaratteristiche del parassita
PROMASTIGOTE
Mobile
Insetto
Intestino (epitelio)
AMASTIGOTE
Immobile
Mammifero
Monociti-macrofagi
•Roditori•Criceti•Pipistrelli•Porcospini•Opossum
•Bradipi•Primati•Cani•Volpi•Formichieri
Genere LeishmaniaOspiti e serbatoi di infezione
UOMO
FORME CLINICHE di Leishmaniosi umana
VISCERALE
Letale > 90%
Sistema R-E
Milza, Linfonodi
Midollo emopoietico
Fegato
CUTANEA LOCALIZZATACute, aree circoscritte, stabili
Autolimitantesi, o stabile nel tempo
CUTANEA DIFFUSACute, diffusa, progressiva (noduli)
MUCO-CUTANEACute e mucose (volto)
Destruente, progressiva
Manifestazioni cliniche di leishmaniosi umana
Leishmaniosi visceraleL. (L.) donovani ( vecchio mondo; Cina, Asia, India, Africa orient.)L. (L.) infantum ( vecchio mondo: Bacino del Mediterraneo;
nuovo mondo: Brasile )L. (L.) chagasi, amazonensis (America Latina in generale)
Leishmaniosi cutanea (localizzata e diffusa) del vecchio mondoL. (L.) major (Medio oriente, India, Pakistan, Africa, Asia)L. (L.) tropica (Litorale mediter., M.O, India, Pakistan, Africa AsiaL. (L.) aethiopica, L. arabica (Etiopia, M.O., Kenya, Somalia)
Leishmaniosi cutanea e mucosa del nuovo mondoL (L). mexicana, amazonensis, venezuelensisL. (V.) guyanensis, panamensis, peruvianaL. (V.) braziliensis: L. mucosa destruente sud-america (Espundia)
Patogenesi della leishmaniosi viscerale
Reticoloendotelite sistemicaInteressamento di midollo osseo, fegato, milza, linfonodi,
tessuto linfatico associato all’intestino (GALT),interstizio polmonare
Nodulo cutaneo (inapparente)Diffusione al reticolo-endotelio
Attivazione risposta immunePrevalente “Th-2”
(IL-4, IL-10)Risposta preval. umorale
Mancato controllo infezioneIper globulinemiaImmunocomplessiCachessia (TNF-)
Prevalente “Th-1”(IL-2, IF-)
Risposta preval. cellulare (CD8)Rapida riduzione parassitemia
Controllo dell’infezioneDecorso pauci- asintomatico
Guarigione spontanea
LEISHMANIOSI VISCERALEDiagnosi (I)
QUADRO CLINICO E BIOUMORALE (sospetto diagnostico)
DIAGNOSTICA INDIRETTA (test immunologici)• Ipersensibilità ritardata: Leishmanina (LST)• EIA /Immunoprecip. (Ag estrattivi/ ricombinanti: rK39)• Agglutinazione diretta (DAT)• Immunofluorescenza indiretta (IFAT)• Immunoblotting (W-B) Ag 14 – 18 KDa
DIAGNOSTICA DIRETTA (amastigoti nel RE / sangue)• Puntura splenica (“gold standard”, ma rischiosa)• Aspirato / Biopsia midollare, Biopsia epatica• Emocolture, Colture tissutali• Amplificazione genica (PCR) su colture o tessuti
• CARATTERISTICHE DEI METODI INDIRETTI– Sensibili e specifici (85-97%) nell’immunocompetente sintomatico– Titolo anticorpale declina lentamente (inutili nel follow-up terapeutico)– Scarsa sensibilità nell’immunocompetente con infezione criptica– Spesso negativi nell’infezione dell’immunocompromesso– W-B: elevata sensibilità (positivo per anni in soggetti esposti)
• CARATTERISTICHE DEI METODI DIRETTI– Puntura splenica: sensibilità >= 95% (anche forme paucisintomatiche)– Mieloaspirato: sensibilità 60-85%– Coltura da mieloaspirato: sensibilità 75%– PCR (minicricle kDNA, n-PCR, medRNA, rRNA) (sens. 80 – 100%)– RT-PCR (kDNA) (0,0125 parassiti /mL)
LEISHMANIOSI VISCERALEDiagnosi (II)
Mary C. J Clin Microbiol 2004; 42:5249Antinori S. Clin Infect Dis 2007; 44:1602
Storia naturaledella leishmaniosi viscerale
Clinicamente manifestaEsordio acuto / Esordio sub-acutoSempre presenti: anemia, leucopenia,
febbre, calo ponderaleepatosplenomegalia
Guarigione
PKDL
Morte
Guarigionespontanea
3%
Infezione: (tasso di attacco negli esposti a rischio: 44%)
AsintomaticaSplenomegalia isolataAmastigoti epato/splenici
Persistenzaamastigoti
Mesi (anni?)
LEISHMANIOSI VISCERALEQuadro clinico
•Incubazione variabile: 3 settimane - 2 anni•Febbre remittente non elevata•(Epato)-splenomegalia, adenopatie•Colorito terreo-grigiastro•Iperplasia midollo emopoietico•Leucopenia, anemia, cachessia•Iper- gammaglobulinemia•Morte per infezioni intercorrenti o emorragie
Casi confermati di leishmaniosi viscerale in Italia 1982-2012
Gramiccia M. et al. Eurosurveillance 2013 (Aug.):32-40
LEISHMANIOSI VISCERALEnell’immunocompromesso
SOGGETTI A RISCHIO:HIV (tutti gli stadi) anche fuori zona endemicaTrapiantati (spec. rene) in zona endemica
MANIFESTAZIONI CLINICHE COINFEZIONE Lv/HIV:Febbre 89%Cachessia 80%Epatomegalia 60%Splenomegalia <50% (può mancare!)Linfoadenopatie 25%Manifestazioni particolari:Infiltrati polmonari, pleuriti, entero-coliti, duodeniti, esofagiti
COINFEZIONE Lv/HIV• Dal 5 al 30% dei casi di Lv nel mondo sono co-infetti HIV
(overlap di aree ad elevata endemia)
• Francia, Italia, Portogallo, Spagna:– 1911 casi di coinfezione Lv/HIV 1996-2001– 299 casi 2001-2006
• Verosimile sottonotifica• In molti casi si tratta di recidive (problemi di sovrastima) • Spagna: 130 casi, di cui 80% infezioni primarie, 20%recidive
Arce A. et al. Euro Surveill. 2013;18(30)
• Brasile: – 500 casi di coinfezione Lv/HIV 2001-2005– 16.210 casi di Lv! (3%). Evidente sottonotifica
• Problemi diagnostici• Quadro clinico atipico (mancanza segni di flogosi)• Sierologie poco sensibili (60%) o negative (W-B, DAT più sensibili)• Diagnostica molecolare (PCR e RFLP)
WHO 5° consultative meeting on Leishmania/HIV coinfection, Addis Ababa, 2007
COINFEZIONE Lv/HIVSituazione immunologica al momento della diagnosi
MORTALITA’Pre- HAART*: 20% 1° episodio; sopravv. mediana 1 annoPost-HAART: <5% 1° episodio; sopravv. mediana 6 anni
(minore se CD4 < 200/L)
*(Highly Active Antiretroviral treatment)
WHO 5° consultative meeting on Leishmania/HIV coinfectionAddis Ababa, 2007
Casi di Leishmaniosi viscerale e coinfezione Lv/HIV in Italia
1986-2006
Dati ISS / Ministero della Salute
020406080
100120140160180200
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
LV LV-HIV+
HAART
Caso clinico, 2003• Maschio, 53 anni, artigiano residente in comune collinare dell’Astigiano.
Anamnesi negativa. Non vacanze al mare. Da novembre 2002 febbre intermittente con sudorazioni, brividi e calo ponderale (5 Kg in 6 mesi ).
• Un cane del paziente, nato presso allevamento locale, sempre vissuto al domicilio del paziente, era deceduto nell’estate del 2001 dopo malattia protratta con scadimento delle condizioni generali e cachessia.
• Emocromocitometrico, funzione epatica e renale nella norma – (GB 4050/L; Neut 51%, Hb 12.3 g/dL; Creat 0,9; AST 33, ALT 34 ALP 271;
Albumina 4.1 g/dL; PT= 75%) ipergammaglobulinemia (38.5% - 40%).
IFAT: 1/1280W-B positivoMidollo: NEGColture: NEG
Leishmaniosi viscerale autoctona in Piemonte ?
• Il Nord-Italia era all’epoca considerato tra le aree prive di rischio di trasmissione, con bassa incidenza di casi non autoctoni contratti in zone tradizionalmente a rischio (aree costiere e pre-appenniniche dell’Italia centro-meridionale, coste mediterranee francesi e spagnole, isole del Mediterraneo ecc).
Distribuzione potenziale dei vettori di CanL nel Nord Italia
Fonte: Ferroglio E., Fac med, Veterinaria, Torino
2003: studio pilota su 100 donatori nel comune di residenza e comuni limitrofi
Studio su diffusione di flebotomo e sieroprevalenza canina nell’ Astigiano
Primo caso autoctono accertato di leishmaniosi viscerale
nell’Astigiano
Riscontro di una sieroprevalenza (WB) pari al 4.9% nel territorio dell’Astigiano
Tra il 2004 e il 2007 i casi di LV ufficialmente riportati in Piemonte ammontano a 14 mentre
una ricerca da noi svolta sulle SDO ha individuato 35 casi con diagnosi alla dimissione di Leishmaniosi viscerale
Successivo riscontro di alcuni casi autoctoni di leishmaniosi viscerale umana
in alcuni comuni dell’Astigiano
Le tappe successive…
Stimare la prevalenza di infezione asintomatica nella popolazione generale dell’area interessata
con diverse metodiche
Confrontare i ceppi di Leishmania presenti nella popolazione canina e umana (RFLP)
Possibile applicazione di tecniche immunologiche in vitro per la diagnosi di infezione asintomatica
Estendere lo studio di prevalenza a livello regionale
Leishmaniosi autoctona nell’Astigiano ?
526 soggetti randomizzati da liste dei MMG
COMUNI:Asti, Azzano, Belveglio, Castello d’Annone, Cerro tanaro, Incisa, Masio, Mongardino, Montegrosso, Quarto, Refrancore, Rocca, Rocchetta Tanaro, S. Stefano, Valenzani,
Vigliano, Vinchio,
2006: Studio di sieroprevalenzasulla popolazione generale
• RISULTATI:
– 21 positivi ELISA 1– 39 positivi W-B 21– 7 positivi entrambe 3
TOTALE: 53
SIEROPREVALENZA: 10% (7,4% con W-B)PARASSITEMIA: 4,2% (54% dei W-B+)
22 positivi in PCR:
INFEZIONE DA L. infantum IN EUROPAStudi di sieroprevalenza umana
• Spagna: 4 – 8%• HIV+ 60% (costa mediterranea / Baleari)• Donatori: 7,6% (Baleari) (W-B)
Riera C Trans Roy Soc Trop Med Hyg 2004; 98:102-10Garrote JI. Am. J. Trop. Med. Hyg. 2004, 71(4), 403-406
• Italia:• Sud / isole: (Sicilia): 0% -1% (ELISA / IFAT)
Colomba C. Transf Apher Sci 2005; Scarlata F. Trans Royal SocTrop Med Hyg 2008
• Piemonte (Astigiano): 6% (W-B)Ferroglio E, Biglino A et al Parassitologia 2006
Presenza di anticorpi anti-Leishmania in soggetti sani:Infezione pregressa? Infezione criptica in atto?
2008 - Studio multicentrico piemontese:prevalenza di infezione criptica in donatori
Popolazione asintomatica di donatori AVIS
Sono stati sinora valutati 1113 soggetti rientranti nello studio
Soggetti risiedenti in 5 aree con elevata sieroprevalenza canina, accertata
presenza del vettore e casi recenti di LV
PineroloValle di Susa
Casale MonferratoIvreaAsti
Ad ogni partecipante è stata richiesta:
• la compilazione di un questionario
• la compilazione di un consenso informato
SessoEtà
ProvenienzaResidenza precedenteLocalità di vacanze
HobbyAttività lavorativa
Contatto con animali
Popolazione,
204 WB-positivistudiati mediante PCR
Risultati
1106 soggetti testati mediante WB
Positivi204 soggetti
Negativi902 soggetti
16.4%
Positivi138 soggetti
Negativi68 soggetti
67.6%
Possibili fattori di rischio (I)• Sesso: N. Pos WB %
– Maschi 773 149 19– Femmine 318 53 17
• Età: – <45: 568 101 18– >44: 521 100 19
• Residenza– Pinerolo 169 36 21– Susa 145 32 22– Ivrea 204 46 23– Casale 193 26 13– Asti 395 64 16
Possibili fattori di rischio (II)• Residenza Precedente N° Pos %
– Zona a rischio in Italia / estero 199 41 28– Zona non a rischio in Italia /estero 61 11 18– Da sempre nell’area studiata 845 152 18
• Attività ricreative – A rischio* 688 135 20– Non a rischio 418 69 16
• Vacanze negli ultimi 5 anni– Mai 282 50 18– In zone a rischio 765 144 19– In zone non a rischio 59 10 17
*camping, pesca, caccia, escursionismo
Possibili fattori di rischio (III)• Attività lavorativa N. Pos %
– Non a rischio* 865 144 17– A rischio° 181 47 26
• Contatto stabile con animali– Si 254 50 20– No 847 152 18
• Possesso cani– Si 625 122 20– No 473 80 17
*Artigiano/ commerc., dip pubblico/privato, professionista°Agricoltore, Allevatore, Casalinga, senza occupazione, altro
Variabili χ2 Valore di p O.R. I.C.95%
Sesso (M vs F) 0.595 0.440 1.13 0.59‐1.2
Età (> 44 anni) 0.094 0.758 1.09 0.8‐1.5
Provenienza 8.22 0.004 0.64 0.47‐0.86
Residenza Precedente (zonanon a rischio vs zona a rischio)
1.296 0.522 0.87 0.6‐1.2
Vacanze negli ultimi 5 anni 0.009 0. 923 0.89 0.5‐1.8
Attività ricreative 1.160 0.281 1.23 0.9‐1.7
Attività lavorativa(a rischio vs non
a rischio)8.7 0.003 1.8 1.2‐2.5
Contatto con animali 0.674 0.411 0.9 0.6‐1.3
Possesso cani 0.138 0.709 1.2 0.9‐1.6
Associazione con possibili fattori di rischioWestern Blot
3.41 1.29-9.01
Variabili χ2 Valore di p
Sesso (M vs F) 1.106 0.292
Età (> 44 anni) 0.323 0.569
Provenienza (AT‐Casale) 7.67 0.006
Residenza Precedente (zona a rischio vs zona
non a rischio)0.814 0.665
Vacanze negli ultimi 5 anni 0 .125 0.722
Attività ricreative 0.004 0.946
Attività lavorativa(a rischio vs non a rischio)
6.604 0.010
Contatto con animali 0.705 0.400
Possesso cani 1.017 0.313
PCROR IC 95%
0.58 0.4‐0.85
80.73%64.28%
35.72%19.27%
Eporediese
78.32%61.11%
38.89%21.68%
Pinerolo
86.53%87.5%
12.5%13.47%
Casale Monferrato
87.66%
92.85%
7.15%12.34%
Astigiano
77.7%
78.57%
21.43%22.30%
Bassa Val di Susa
PCR positiviWB negativi WB positivi PCR negativi
Associazione con possibili fattori di rischio
Leishmaniosi viscerale in immunodepressioni non-HIV correlate (I)
• Trapianti di organo solido:– 80 casi di Lv dopo trapianto di rene, fegato, cuore
• Trapianti di midollo
• Terapie immunosoppressive– Anti- CD20 (Rituximab)– Anti-TNF (Infliximab, Adalimumab)
Antinori S. Lancet Infect. Dis. 2008Campos-Varela I. Liver Transpl 2008Basset D. Microb Infect 2005
Sirvent A. Bone Marrow Transpl 2004Sabbatini M. Transplantation 2002
Pizzorni C. Reumatismo, 2007Tektonidou Clin Rheumatol 2008
• Leishmaniosi viscerale e anti-TNF:– 19 casi in letteratura nel periodo 2004-2011
• 2/3 dei casi nel periodo 2010-2011)• 14/18 da regioni endemiche del sud-Europa
– 18/19 casi trattati con Adalimumab (Humira);– un solo caso con Etanercept (Enbrel)
SCREENING PER INFEZIONE CRIPTICA?CON QUALE TEST?
Leishmaniosi viscerale in immunodepressioni non-HIV correlate (II)
• Immunosoppressione prolungata:RITUXIMAB (anti-CD20) Trattamento Linfomi B-cellEffetto soppressivo sino a 1 anno post-terapia
Leishmaniosi viscerale in immunodepressioni non-HIV correlate (III)
Rituximab e Leishmaniosi viscerale autoctona
• Paziente 70enne residente nell’Astigiano (no cani)• Mai soggiorno in zone endemiche negli ultimi 10 aa• 2003: Dx Linfoma follicolare: CNOP + Rituximab• 2006: Recidiva: FND + Rituximab.• Neutropenia febbrile . Emocolture negative• Sfebbramento con LAmB• 2008: febbre, linfopenia T, pancitopenia• BOM: amastigoti*• IFAT, WB, NNN: Negativi. PCR positiva• Sfebbramento con LAmB• 2009: febbre, diarrea. BOM: amastigoti#
• Decesso (shock settico) nonostante LAmB
*
#
Leishmaniosi visceralepost- trasfusionale
• Presupposti teorici: – Sopravvivenza di amastigoti in monociti sino a 30 gg a +4°– Trasmissione possibile in pz. recettivi: immunodepressi, neonati– Positività di donazioni in aree ad alta endemia:
• 6 % PCR, 0,6% coltura, 11% DTH. Riera C. Transfusion 2008; 48
12 case-reports in Paesi ad alta endemia sino al 2006 (alcuni risalenti a ≥40 aa orsono), senza dimostrazione molecolare di identità di stipite. Dey A., Singh S. Ind. J. Med. Microbiol. 2006; 24 (3): 165
• Nelle emazie deleucocitizzate viene meno il presupposto teorico– 100% dei campioni PCR-positivi negativizzati dopo leucodeplezione (Riera, v. s.)
• Possibile screening su donazioni a soggetti altamente recettivi– No test basati su anticorpi; ideale PCR per sensibilità e specificità
Screening per infezione cripticada L. infantum?
• Screening di popolazione:– generalmente poco utili a fronte dei costi elevati
• Screening mirati su popolazioni a rischio:– Efficaci (riduzione del rischio) e efficienti
• Quali candidati allo screening? – Candidati a trapianto di OS / midollo– Candidati a terapie fortemente immunosoppressive– Donatori di sangue (NO) / organi (rischio elevato)
• Quale / quali tests diagnostici?– Sierologia (W-B, DAT, ELISA)? LST? Coltura? Test molecolari?