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Settembre 2009 PAESAGGIO D'AUTUNNO Con la presente newsletter continuano le notizie mensili di IN.F.E.A.news con una riflessione sull'autunno. Sommario: ARPAV - Passaggio d'Autunno ARPAV - I trend climatici in Veneto nel periodo 1956 - 2004 L'INTERVISTA - Non siamo più degni delle stagioni vivaldiane IL LIBRO - Da rileggere "Stagioni" Nodo IN.F.E.A. PADOVA - Ore 9 lezione di ecologia Nodo IN.F.E.A. ROVIGO - Summer School 2009: La costruzione di scenari in territori fragili Nodo IN.F.E.A. TREVISO - Il bosco è sotto casa Nodo IN.F.E.A. VICENZA - Conoscere le stagioni a tavola Concorso "Comunicare on line" ARPAV Passaggio d’Autunno Le stagioni….modi diversi attraverso cui il mondo, la natura si presentano all’uomo; per noi sono il fluire del tempo, il ripetersi ciclico della vita sul pianeta cui abbiamo imparato a dare vari significati a seconda delle latitudini in cui ci troviamo. Le stagioni sono passaggi e il passaggio all’Autunno forse porta con sé un sentimento di dolce malinconia perché rappresenta la fine delle vacanze, delle lunghe giornate all’aperto, del senso di libertà che l’estate ci fa provare, ma è anche un tripudio di colori, di luce calda e di dolci frutti. Con l’Autunno cambia anche la temperatura, le giornate si accorciano e iniziano le piogge ed è proprio osservando tutti questi fenomeni che l’uomo da sempre ha provato a dar loro un significato, a spiegarli in vari modi ed anche a tentare di prevederli ed ecco nascere ad esempio i proverbi: La prima piova d’agosto rinfresca el bosco”, “Quando l’anzolo se bagna le ale, piove fin a Nadale” (29 settembre Ss. Michele, Gabriele e Raffaele). Infatti “I proverbi ci rivelano l’acuto spirito di osservazione dei nostri avi: costituiscono una banca di norme, di regole per prevedere il tempo. A tale banca molti ancora oggi attingono. Ma, con proverbi o senza proverbi, è sempre il tempo ad avere l’ultima parola sul tempo che farà” come scriveva Edmondo Bernacca. E allora eccoci passare dalla poesia, che il cambio delle stagioni evoca, allo sguardo su di esse dal punto di vista climatico per cercare di capire cosa stia succedendo al clima nel mondo e localmente in Veneto, attraverso l’ausilio di studiosi di meteorologia e climatologia di ARPAV. Page 1 of 5 28/09/2009

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Settembre 2009

PAESAGGIO D'AUTUNNO

Con la presente newsletter continuano le notizie mensili di IN.F.E.A.news con una riflessione sull'autunno.

Sommario:

� ARPAV - Passaggio d'Autunno � ARPAV - I trend climatici in Veneto nel periodo 1956-2004 � L'INTERVISTA - Non siamo più degni delle stagioni vivaldiane � IL LIBRO - Da rileggere "Stagioni" � Nodo IN.F.E.A. PADOVA - Ore 9 lezione di ecologia � Nodo IN.F.E.A. ROVIGO - Summer School 2009: La costruzione di scenari in territori fragili � Nodo IN.F.E.A. TREVISO - Il bosco è sotto casa � Nodo IN.F.E.A. VICENZA - Conoscere le stagioni a tavola � Concorso "Comunicare on line"

ARPAV

Passaggio d’Autunno

Le stagioni….modi diversi attraverso cui il mondo, la natura si presentano all’uomo; per noi sono il fluire del tempo, il ripetersi ciclico della vita sul pianeta cui abbiamo imparato a dare vari significati a seconda delle latitudini in cui ci troviamo. Le stagioni sono passaggi e il passaggio all’Autunno forse porta con sé un sentimento di dolce malinconia perché rappresenta la fine delle vacanze, delle lunghe giornate all’aperto, del senso di libertà che l’estate ci fa provare, ma è anche un tripudio di colori, di luce calda e di dolci frutti. Con l’Autunno cambia anche la temperatura, le giornate si accorciano e iniziano le piogge ed è proprio osservando tutti questi fenomeni che l’uomo da sempre ha provato a dar loro un

significato, a spiegarli in vari modi ed anche a tentare di prevederli ed ecco nascere ad esempio i proverbi: “La prima piova d’agosto rinfresca el bosco”, “Quando l’anzolo se bagna le ale, piove fin a Nadale” (29 settembre Ss. Michele, Gabriele e Raffaele). Infatti “I proverbi ci rivelano l’acuto spirito di osservazione dei nostri avi: costituiscono una banca di norme, di regole per prevedere il tempo. A tale banca molti ancora oggi attingono. Ma, con proverbi o senza proverbi, è sempre il tempo ad avere l’ultima parola sul tempo che farà” come scriveva Edmondo Bernacca. E allora eccoci passare dalla poesia, che il cambio delle stagioni evoca, allo sguardo su di esse dal punto di vista climatico per cercare di capire cosa stia succedendo al clima nel mondo e localmente in Veneto, attraverso l’ausilio di studiosi di meteorologia e climatologia di ARPAV.

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Link alla pubblicazione A proposito di….Cambiamenti climatici

I trend climatici in Veneto nel periodo 1956-2004

Questa serie storica lunga quasi cinquanta anni, pur interrompendosi nel 2004 permette l’elaborazione di considerazioni generali valide sino ai giorni nostri. In analogia a quanto osservato a livello planetario, anche il Veneto è interessato da una serie di cambiamenti che riguardano alcuni parametri meteo-climatici. Il Dipartimento per la Sicurezza del Territorio, tramite i Centri di Teolo e Arabba, ha condotto un’analisi delle serie storiche dell’ex Ufficio Idrografico a partire dal 1956 e, per gli anni più recenti, delle reti ARPAV al fine di individuare eventuali trend climatici. In sintonia con quanto si è visto in altre zone dell’Europa, anche per il Veneto è emerso chiaramente un cambiamento di fase climatico (discontinuità)

verso la fine degli anni ‘80 del secolo scorso. Da allora, rispetto all’ultima normale climatica, in Veneto si è avuto un aumento delle temperature, in particolare delle temperature massime sia estive che invernali, e una riduzione delle precipitazioni invernali. Ciò ha avuto come conseguenza una riduzione dell’altezza e della durata del manto nevoso in montagna e un’accelerazione della fase di ritiro dei ghiacciai dolomitici che peraltro dura dalla fine della Piccola Era Glaciale. Dal punto di vista degli impatti sul territorio ciò ha comportato una serie di problematiche nel settore agricolo, come ad esempio una maggiore criticità dal punto di vista del bilancio idroclimatico estivo nel basso Veneto (Polesine) e un generale anticipo della data di comparsa delle fasi fenologiche per alcune colture (es. vite). In montagna, la carenza di neve con la conseguente necessità di ricorrere all’innevamento artificiale, ha comportato importanti ricadute nel settore turistico a causa degli aumentati costi di gestione dei comprensori sciistici. Nonostante l’inverno 2008-2009 sia stato uno delle più nevosi degli ultimi 50 anni, il beneficio che ne trarranno gli apparati glaciali sarà temporaneo e limitato alla stagione estiva 2009.

Link all’articolo completo seguente

L'INTERVISTA

Non siamo più degni delle stagioni vivaldiane

Il musicista Bepi De Marzi: tutto cambia, colpa dell'uomo

Si avvicinano i giorni autunnali dei colori, a lui cari. Quelli che magari gli ispirano nuove composizioni. Bepi De Marzi, compositore e musicista, è una voce importante in Veneto nella difesa dei valori e della natura. Arzignanese, fondatore del celebre coro dei Crodaioli, in passato si è battuto su temi ambientali, su equilibri urbanistici, sul rispetto del territorio: non manca festival in cui non racconti di contrade perdute e tempi in cui erano albe e tramonti a scandire la vita della gente. L'autore di "Signore delle cime", di salmi musicati con padre Turoldo, compagno di avventure musicali di Claudio

Scimone e dei cori alla Fenice, ha un rapporto speciale con le stagioni. Maestro, come sono le stagioni di oggi? Diverse. E quando diciamo che le stagioni non sono più quelle di una volta, dimentichiamo che è per colpa nostra, per il taglio delle foreste, per l'inquinamento, in una parola perchè abbiamo distrutto l'armonia. Quest'anno la vendemmia è cominciata in agosto! Così continuando non ha più alcun senso festeggiare il Natale e la Pasqua: la gente crede solo nel Capodanno e nel Ferragosto.

Come sono le stagioni nella musica? Quelle di Vivaldi sono stagioni venetissime. Ma il Veneto di oggi non merita più le Stagioni del Prete Rosso. La Primavera musicale è una tenerezza - lo dice il maestro Scimone - ma qualcuno la fa esplodere istericamente. L'estate è felicità di sole, anche di temporali spettacolari; noi invece viviamo la furia vacanziera. Stiamo finalmente con questa prima pioggia entrando nell'autunno: oh la vendemmia, oh l'ebrezza del buon vino... E poi l'inverno: ha perduto la neve e l'intimità della famiglia cantate da Vivaldi, ha perduto la fraternità l'amicizia e la

solidarietà. Perchè lei ama tanto l'autunno?

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È per me il tempo dei colori sempre nuovi, mi viene uno struggimento di armonie contenute e dilatate insieme. L'autunno è proprio il tempo della passione e del canto. È sempre stato così sensibile ai mutamenti della natura? Mi ricordo che da ragazzino i miei compagni mi prendevano in giro perchè ai cambi si stagione avevo qualche giorno di stordimento, anche poetico: mi succedeva sempre, mi lasciavo un po' andare, lo sentivo fisicamente. Fino ai vent'anni, poi mi sono adeguato... Sono metereopatico in senso positivo, la stagione mi passa sempre sulla pelle. Nicoletta Martelletto

IL LIBRO

Da rileggere "Stagioni"

La metafora di Rigoni Stern

E' un libro da riscoprire, insieme al suo autore. Che delle stagioni ha fatto un ritmo di vita. Uomo di montagna, uomo di guerra suo malgrado, nato nella neve e da Sergente affondato nella drammatica campagna di Russia. "Stagioni", edizioni Einaudi, è uno dei romanzi più commoventi di Mario Rigoni Stern, scrittore altopianese scomparso poco più di un anno fa. La stagione è metafora della vita, ognuna è un balcone sul passato dove storie di ogni tipo si intrecciano alla sua personale, quella di un giovane divenuto presto adulto a causa dell'asprezza degli eventi e di esperienze forti. L'inverno è quello della sua Asiago ma anche quello della Russia che lo vide militare; la primavera è la scoperta del bosco in cui è cresciuto, tra canti di uccelli e il profumo del sigaro fumato dal nonno. Poi ecco le vacanze al Sud, i parti delle cerve e il taglio degli alberi a cadenzare l'estate. Infine la caduta delle foglie d'acero, la caccia come rito antico, le avvisaglie del freddo anticipano i volti dell'autunno narrati in storie di parenti e contradaioli. "Stagioni" è un breviario di saggezza laddove Rigoni Stern confessa a se stesso e al lettore pensieri autunnali sull'esistenza: «Cerchi anche tu un luogo dove accucciarti per meditare sulle stagioni della tua vita e sull'esistenza che corre via con i ricordi che

diventano preghiera di ringraziamento per la vita che hai avuto e per i doni che la natura ti elargisce». N.M.

Nodo IN.F.E.A. PADOVA

Ore 9 lezione di ecologia

Con l’apertura del nuovo anno scolastico, Informambiente propone alle scuole di ogni ordine e grado del Comune di Padova i propri progetti: non pacchetti predefiniti e preconfezionati bensì strutture da utilizzare come impalcature, la cui costruzione avviene insieme con gli insegnanti, invitati a personalizzare con gli esperti di Informambiente il percorso didattico prescelto. I temi sono quelli dello sviluppo sostenibile: Agenda21 a Scuola, riduzione dell’impatto, impronta ecologica, mobilità sostenibile, inquinamento atmosferico, energia, progettazione partecipata, rifiuti, ciclo di vita dei prodotti, stili di vita, acqua, inquinamento elettromagnetico. L’opuscolo con i progetti e la scheda di adesione sono disponibili su Padovanet all’indirizzo www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=11511, clic su Progetti didattici anno scolastico 2009/2010

Sono aperte le iscrizioni per la nuova edizione del concorso Raccogliamo Miglia Verdi per le scuole primarie e secondarie di 1° grado del Comune di Padova, chiamate ad ottobre per quattro settimane a raccogliere, in un viaggio immaginario da Padova a Kyoto, percorsi casa-scuola sostenibili e buone pratiche inerenti l’acqua, l’energia, i rifiuti. Nel 2008/09, i circa 2000 partecipanti hanno evitato la produzione di 34,605 kg di CO2 e di 10,80 kg di PM10. Materiali, idee ed informazioni sono reperibili all’indirizzo di Padovanet

Nodo IN.F.E.A. ROVIGO

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Summer School 2009: La costruzione di scenari in territori fragili

Dal 21 settembre al 4 ottobre 2009 presso il "Rifugio Parco Delta del Po" Gorino Sullam - Taglio di Po (RO), l'Università IUAV di Venezia - Osservatorio del Delta del Po propone la Summer School. La Summer School, giunta al suo secondo anno di attività, quest'anno si configura come Erasmus Intensive Program. Per rispondere alla domanda: quali paesaggi futuri per il Delta del Po? La scuola si prefigge di individuare risorse e criticità del territorio del Delta del Po e di predisporre scenari per il loro utilizzo virtuoso. Nel loro complesso le attività dovranno confrontarsi con le “logiche di terra e acqua” proprie di un territorio fragile e investito da importanti cambiamenti climatici; anche attraverso un confronto con altre aree deltizie europee. La scuola estiva propone di occuparsi di temi e questioni che negli anni recenti hanno attraversato il territorio del Delta del Po promuovendo una riflessione plurale attraverso la costruzione di gruppi di lavoro trasversali alle diverse competenze di pianificatori, geografi, architetti del paesaggio, urbanisti e designers della comunicazione. Maggiori dettagli

Nodo IN.F.E.A. TREVISO

Il bosco è sotto casa

In questi giorni l’estate lascia il posto alla stagione dei raccolti che si accompagna con una grande vitalità per il rilancio di nuove attività a partire dalla scuola. La Provincia di Treviso rilancia al Parco della Storga “Il bosco sotto casa”, due giorni di attività educative, formative ricreative per permettere di conoscere questo polmone verde di 67 ettari alle porte di Treviso. Le proposte si rivolgono a tutte le persone che mettono l’ambiente al centro delle emergenze del vivere quotidiano e si svolgono in piena sintonia con le finalità naturalistiche del Parco. Visite guidate a piedi, in bicicletta, piccoli racconti per bambini nella casina delle fiabe, farmer market dei prodotti stagionali e Km 0. L’inizio è previsto per sabato 19 settembre a partire dalle ore 15 e la festa si concluderà alle ore 17 di domenica 20 settembre con un lancio di aquiloni che saranno regalati a tutti i bambini che parteciperanno alle attività nelle due giornate.

Attività svolte lo scorso anno nel Parco della Storga durante la manifestazione Giornate Provinciali dell’Ambiente 2008.

Nodo IN.F.E.A. VICENZA

Conoscere le stagioni a tavola

Si sente spesso dire che le stagioni non sono più quelle di una volta. Alcuni ne sono veramente convinti, e portano come prova dati scientifici. Altri sostengono che gli stessi dati vanno interpretati come normale fluttuazione statistica da valutare nel lungo periodo, e non nei singoli anni. Certamente ci sono numerosi eventi estremi che nell’insieme rappresentano un’anomalia, non tanto perché c’è un anno caldo, oppure nevoso, oppure piovoso. Allora, per consolarci o per chiedere conferma alle proprie convinzioni, si parla con chi ha la memoria del passato, i nonni e

gli anziani, e lì le differenze tra il passato ed il presente sgorgano numerose, non solo sulle stagioni! Tra tutte queste differenze, ci viene raccontato che la scansione delle stagioni era anche vissuta e contraddistinta da alcuni alimenti, frutti, ortaggi, cibi preparati, veri e propri indicatori stagionali e climatici, visto che indicavano se si era in anticipo o in ritardo rispetto a quanto detto nei proverbi legati alla vita dell’anno. Per poter prolungare il periodo in cui si può gustare (o nutrirsi) con un determinato alimento stagionale,

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l’uomo da sempre ha applicato i sistemi di trasformazione o conservazione dei cibi come ad esempio la caseificazione per il latte, la salatura delle carni o gli insaccati, l’aggiunta di olio, zucchero, aceto , alcool e lo stesso sale per la conservazione, ma anche l’essicatura oppure il freddo. In epoche più recenti si sono aggiunti il sottovuoto, la sterilizzazione ed altri accorgimenti. Ma tutto è comunque legato alla “maturazione” di un prodotto che avviene in un preciso momento o in un periodo dell’anno. Solo che nel tempo si è progressivamente perso questo legame tra prodotto e stagione, a vantaggio di una maggior disponibilità e a scapito della stagionalità.

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Concorso "Comunicare on line" La nostra newsletter partecipa a "Comunicare on line" , il concorso promosso in occasione di COM-PA, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, in programma a Milano dal 3 al 5 novembre 2009. Obiettivo del concorso è valorizzare le attività di comunicazione messe a punto con le nuove tecnologie e premiare l’impegno delle Pubbliche Amministrazioni locali e centrali, delle Aziende

sanitarie, delle Università e delle Local Utilities nel comunicare con professionalità ed efficacia notizie di reale interesse per i cittadini e gli utenti. La premiazione avrà luogo il 5 novembre a Milano in occasione della cerimonia di chiusura del Salone, ormai da anni riconosciuto e apprezzato come la sede privilegiata per un confronto tra Amministrazioni, Aziende, Università, studiosi e operatori impegnati nella modernizzazione della Pubblica Amministrazione, nell’efficienza dei servizi e nella qualità delle relazioni con i cittadini.

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