Indipendenza energetica e indipendenza economica

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Dal ciclo del carbonio al ciclo del sole.A cura di Gianni Tamino

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Flussi di energia e materia negli Flussi di energia e materia negli ecosistemiecosistemi

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CICLO DEL CARBONIO

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Ciclo della materia

organica

(non si producono rifiuti,

ma solo scarti riutilizzati)

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PIRAMIDE ALIMENTARE

Esempio di piramide trofica

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LA CRISI ATTUALE

(crisi da finanziaria a economica e strutturale)

Popolazione mondiale molto elevataAlto consumo di energia fossile

Rifiuti, inquinamento e distruzione dell’ambientePerdita di biodiversità e agricoltura industriale

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Crescita della popolazione umana(ultimi 10.000 anni)

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SOSTENIBILITA’

Per verificare la sostenibilità o l’insostenibilità dell’attività umana si possono utilizzare vari metodi, tra cui la cosiddetta “carryng capacity” o capacità di un territorio di sostenere una popolazione, oppure l’impronta ecologica, cioè la misura del territorio in ettari necessario per produrre ciò che un uomo o una popolazione consumano.

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USA 12Eritrea 0,35

L’IMPRONTA ECOLOGICA IN DIVERSI PAESI

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Confronto tra processi produttivi naturali e umani

A differenza dei processi produttivi naturali, che

utilizzano energia solare, seguono un andamento ciclico,

senza produzione di rifiuti e senza combustioni,

gli attuali processi produttivi umani bruciano en. fossile, sono lineari e producono

inquinamento e rifiuti (sprechi di materia ed energia).

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Processi produttivi lineari

Materie prime prodotto commerciale

processo produttivo rifiuti e inquinamento

Energia fossile (acqua e aria)

In pratica si trasforma sempre più velocemente materie prime in rifiuti non riciclati

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RIFIUTI: un problema recente

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Quale energia per l’economia umana?

Per quali consumi?Con quali sistemi?

• Per produrre calore, energia elettrica, forza motrice?

• Di origine fossile?• Da fonti rinnovabili?• Quali centrali elettriche?

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Le scoperte di nuovi giacimenti di petrolio hanno raggiunto il loro massimo storico verso la metà degli anni 1960. Da allora sono in

declino. E' dal 1985 che si consuma più petrolio di quanto non se ne scopra.

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FONTI ENERGETICHE MONDIALIRiserve (in Gtep = miliardi di ton. equ. di

petrolio)

accertate

stimate

Carbone36% Europa; 30% Asia; 30% Nord America

700 

3400

Petrolio65% Medio Oriente; 10% Europa; 10% Centro e Sud America;5% Nord America

150 

300(+500 nonconvenzionale)

Gas naturale40% Europa; 35% Medio Oriente;8% Asia; 5% Nord America

150 

400

Uranio (235U) reattori termici25% Asia; 20% Australia;20% Nord America (Canada); 18% Africa (Niger)

60 

250

Energia solare per anno 130000 

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Impatto delle combustioniImpatto delle combustioni

Le fonti fossili (petroli,carbone,gas) e le biomasse producono energia per combustione, che a sua

volta produce vari inquinanti.

In natura nulla si crea e nulla si distrugge: tutto si trasforma.

I principali inquinanti prodotti dalla combustione sono:

CO2, NOx, SO2,CO, metalli pesanti, polveri sottili

(PM 10, 2,5, 1 e 0,1), composti complessi come IPA, diossine, ecc.

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LA TERRA E’ MALATA

Come ferite non curate, le macchie rosse che indicano concentrazioni

elevate di NO2 (generato dalla combustione), coincidono con le zone più industrializzate: le principali città del Nord America e dell'Europa. In

particolare in Italia, tutta la zona della Pianura Padana presenta valori

altissimi.

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CRESCITA DI CO2 NEL TEMPO

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EFFETTO SERRA

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ENERGIA E

AGRICOLTURA

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La rivoluzione verde

fertilizzanti e

pesticidi, energia fossile, rottura del ciclo

quale produttività?

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La via d’uscita proposta dall’Unione Europea è : 20/20/20

cioè: 20% in meno di gas serra,

20% in più di fonti rinnovabili,

entro il 2020

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Ci troviamo al bivio tra due scelte alternative: tentare di perfezionare e prolungare la via della sviluppo,

cercando di fronteggiare con più raffinate tecniche di dominio della natura e degli uomini le contraddizioni

sempre più gravi che emergono (basti pensare all’attuale scontro sul petrolio) o invece tentare di

congedarci dalla corsa verso il ‘più grande, più alto, più forte, più veloce’ chiamata sviluppo per

rielaborare gli elementi di una civiltà più ‘moderata’ (più frugale, forse, più semplice, meno avida) e più tollerante nel suo impatto verso la natura, verso i

settori poveri dell’umanità, verso le future generazioni e verso la stessa ‘biodiversità’ (anche culturale) degli

esseri viventi. Alexander Langer, 1991