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Indice

Catechismo della Chiesa Cattolica ………………………………………………………. pag. 3

La verità vi farà liberi……………………………………………………………..........… pag. 10

Lasciate che i bambini vengano a me…………………………………………………….. pag. 17

Io sono con voi………………………………………………………………….……...… pag. 25

Venite con me……………………………………………………………..……………… pag. 32

Sarete miei testimoni…………………………………………………………………...… pag. 39

Vi ho chiamato amici………………………………………………………………..…… pag. 45

Io ho scelto voi…………………………………………………………………………… pag. 53

Venite e vedrete………………………………………………………………......………. pag. 60

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CATECHISMO DELLA CHIESA

CATTOLICA

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Nel 1985 Giovanni Paolo II convoca l’Assemblea Straordinaria del

Sinodo dei Vescovi, in occasione del ventesimo anniversario della chiusura del Concilio. In quell’occasione egli afferma: “Moltissimi (padri

sinodali) hanno espresso il desiderio che venga composto un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica per quanto riguarda sia la fede che la morale (…).La presentazione deve essere biblica e

liturgica. Deve trattarsi di una sana dottrina, adatta alla vita attuale dei cristiani”. Emerge il suo intento: far sintesi della dottrina della fede, ma offrire un punto di riferimento per i catechismi locali. Destinatari e meta globale Questo catechismo è concepito come una esposizione organica di tutta la fede cattolica. È, dunque, necessario leggerlo come un'unità. Numerosi sono i rimandi all'interno del testo e l'indice analitico alla fine del volume consente di vedere ogni tema nel suo legame con l'insieme della fede. Questo Catechismo intende essere testo di riferimento sicuro e autentico per l'insegnamento della dottrina cattolica, e in modo tutto particolare per l'elaborazione dei catechismi locali. Viene pure offerto a tutti i fedeli che desiderano approfondire la conoscenza delle ricchezze inesauribili della salvezza (cf Gv 8, 32). Intende dare un sostegno agli sforzi ecumenici animati dal desiderio dell'unità di tutti i cristiani, mostrando con esattezza il contenuto e la coerenza della fede cattolica. Il «Catechismo della Chiesa Cattolica», infine, è offerto ad ogni uomo che ci domandi ragione della speranza che è in noi (cf 1 Pt 3, 15) e che voglia conoscere ciò che la Chiesa Cattolica crede. Questo Catechismo non è destinato a sostituire i Catechismi locali debitamente approvati dalle autorità ecclesiastiche, i Vescovi diocesani e le Conferenze episcopali, soprattutto se hanno ricevuto l'approvazione della Sede apostolica. Esso è destinato ad incoraggiare ed aiutare la redazione di nuovi catechismi locali, che tengano conto delle diverse situazioni e culture, ma che custodiscano con cura l'unità della fede e la fedeltà alla dottrina cattolica. Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi Il Catechismo della Chiesa Cattolica» da una parte riprende l'«antico» ordine, quello tradizionale, già seguito dal Catechismo di San Pio V, articolando il contenuto in quattro parti: il Credo; la sacra Liturgia, con i sacramenti in primo piano; l'agire cristiano, esposto a partire dai comandamenti; ed infine la preghiera cristiana. Ma, nel medesimo tempo, il contenuto è spesso espresso in un modo «nuovo», per rispondere agli interrogativi della nostra epoca. Le quattro parti sono legate le une alle altre: il mistero cristiano è l'oggetto della fede (prima parte); è celebrato e comunicato nelle azioni liturgiche (seconda parte); è presente per illuminare e sostenere i figli di Dio nel loro agire (terza parte); fonda la nostra preghiera, la cui espressione privilegiata è il «Padre Nostro», e costituisce l'oggetto della nostra supplica, della nostra lode, della nostra intercessione (quarta parte). Leggendo il «Catechismo della Chiesa Cattolica», si può cogliere l’unità del mistero di Dio, del suo disegno di salvezza, come pure la centralità di Gesù Cristo, l'Unigenito Figlio di Dio, mandato dal Padre, fatto uomo nel seno della Santissima Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, per essere il nostro Salvatore. Morto e risorto, Egli è sempre presente nella sua Chiesa, particolarmente nei sacramenti; Egli è la sorgente della fede, il modello dell'agire cristiano e il Maestro della nostra preghiera.

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Parte prima: La professione della fede Coloro che per la fede e il Battesimo appartengono a Cristo devono confessare la loro fede battesimale davanti agli uomini [cf Mt 10,32; Rm 10,9 ]. Perciò il catechismo espone anzitutto in che cosa consiste la Rivelazione, per mezzo della quale Dio si rivolge e si dona all'uomo, e la fede, per mezzo della quale l'uomo risponde a Dio (sezione prima). Il Simbolo della fede riassume i doni che Dio fa all'uomo come Autore di ogni bene, come Redentore, come Santificatore, e li articola attorno ai “tre capitoli” del nostro Battesimo, e cioè la fede in un solo Dio: il Padre Onnipotente, il Creatore; e Gesù Cristo, suo Figlio, nostro Signore e Salvatore; e lo Spirito Santo, nella santa Chiesa (sezione seconda).

Parte seconda: I sacramenti della fede La parte seconda del catechismo espone come la salvezza di Dio, realizzata una volta per tutte da Gesù Cristo e dallo Spirito Santo, è resa presente nelle azioni sacre della Liturgia della Chiesa (sezione prima), particolarmente nei sette sacramenti (sezione seconda).

Parte terza: La vita della fede La parte terza del catechismo presenta il fine ultimo dell'uomo, creato ad immagine di Dio: la beatitudine e le vie per giungervi: un agire retto e libero, con l'aiuto della legge e della grazia di Dio (sezione prima); un agire che realizza il duplice comandamento della carità, esplicitato nei dieci comandamenti di Dio (sezione seconda).

Parte quarta: La preghiera nella vita della fede L'ultima parte del catechismo tratta del senso e dell'importanza della preghiera nella vita dei credenti (sezione prima). Si conclude con un breve commento alle sette domande della preghiera del Signore (sezione seconda). In esse troviamo infatti l'insieme dei beni che dobbiamo sperare e che il nostro Padre celeste ci vuole concedere.

La struttura del CCC indica una scelta che rimanda alla tradizione della Chiesa che presentava anche nella predicazione le tre colonne portanti della vita cristiana: il credo, i comandamenti e il Padre nostro. Nella prima parte, sezione seconda, troviamo il capitolo riguardante la persona di Gesù Cristo.

Capitolo secondo: Credo in Gesù Cristo, il Figlio unigenito di Dio

• La Buona Novella. Dio ha mandato il suo Figlio 422 – 424 • Annunziare le imperscrutabili ricchezze di Cristo 425 • Al centro della catechesi: Cristo 426 – 429

Art. 2 e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore

• I. Gesù 430 – 435 452 • II. Cristo 436 – 440 453 • III. Figlio Unigenito di Dio 441 – 445 454 • IV. Signore 446 – 451 455

Art.3 Gesù Cristo fu concepito per opera dello Spirito Santo, nacque da Maria vergine

• I. Il Figlio di Dio si è fatto uomo 457 458 • II. Concepito per opera dello Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria 484 - 507 • III. I misteri della vita di Cristo 516 - 526 527 – 569

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Art.4 Gesù Cristo patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto

• I. Gesù e Israele 592 - 594 • II. Gesù morì crocifisso 571 595 - 618 • III. Gesù Cristo fu sepolto 627 - 630

Art. 5 Gesù Cristo discese agli inferi, risuscitò dai morti il terzo giorno

• I. Cristo discese agli inferi 634 635 • II. Il terzo giorno risuscitò dai morti 638 - 658

Art. 6 Gesù salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente 659 - 667 Art. 7 Di là verrà a giudicare i vivi e i morti 668 - 682

a. … per raccontare e riflettere

“Con la sua incarnazione, il Figlio stesso di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo. Ha lavorato con mani d'uomo, ha pensato con mente d'uomo, ha agito con volontà d'uomo, ha amato con cuore d'uomo. Nascendo da Maria Vergine, Egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato». Egli, il Redentore dell'uomo!”( Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptor Hominis, 8)

526 «Diventare come i bambini» in rapporto a Dio è la condizione per entrare nel regno; per questo ci si deve abbassare, si deve diventare piccoli: anzi, bisogna «rinascere dall’alto» (Gv 3,7), essere generati da Dio per «diventare figli di Dio» (Gv 1,12). Il Mistero del Natale si compie in noi allorchè Cristo «si forma» in noi.

655 La Risurrezione di Cristo – e lo stesso Cristo risorto – è principio e sorgente della nostra risurrezione futura. «Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti...; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo» (1 Cor 15, 20-22). Nell'attesa di questo compimento, Cristo risuscitato vive nel cuore dei suoi fedeli. In lui i cristiani gustano «le meraviglie del mondo futuro» (Eb 6, 5) e la loro vita è trasportata da Cristo nel seno della vita divina: «Egli, è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro» (2 Cor5, 15).

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

531 Durante la maggior parte della sua vita, Gesù ha condiviso la condizione della stragrande maggioranza degli uomini: un’esistenza quotidiana senza apparente grandezza, vita di lavoro manuale, vita religiosa giudaica sottomessa alla Legge di Dio , vita nella comunità. Riguardo a tutto questo periodo ci è rivelato che Gesù era «sottomesso» ai suoi genitori e che «cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2, 51-52).

533 La vita nascosta di Nazaret permette ad ogni uomo di essere in comunione con Gesù nelle vie più ordinarie della vita quotidiana; Nazaret è la scuola dove si e iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo. In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Essa ci insegna il modo di vivere in famiglia. Infine impariamo una lezione di lavoro.

• Attraverso quali esperienze hai intuito la presenza di Gesù nella tua vita e nella storia? • Come parli di Gesù? Con chi ne parli? Quando ne parli? Perché ne parli?

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2. Come interpretare la sua Persona?

561 «Tutta la vita di Cristo fu un insegnamento continuo: i suoi silenzi, i suoi miracoli, i suoi gesti, la sua preghiera, il suo amore per l'uomo, la sua predilezione per i piccoli e per i poveri, l'accettazione del sacrificio totale sulla croce per la Redenzione del mondo, la sua Risurrezione sono l'attuazione della sua Parola e il compimento della Rivelazione». 562 I discepoli di Cristo devono conformarsi a lui, finché egli sia formato in loro. «Per ciò siamo assunti ai Misteri della sua vita, resi conformi a lui, morti e risuscitati con lui, finché con lui regneremo».

• Il tuo rapporto con Gesù da dove nasce e come si alimenta? • Dove e quando riconosci il volto di Gesù?

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore? 616 È l’amore sino alla fine (Gv 13,1) che conferisce valore di redenzione e di riparazione, di espiazione e di soddisfazione al sacrificio di cristo. Egli ci ha tutti conosciuti e amati nell’offerta della sua vita «L'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti» (2 Cor5,14). Nessun uomo, fosse pure il più santo, era in grado di prendere su di sé i peccati di tutti gli uomini e di offrirsi in sacrificio per tutti. L'esistenza in Cristo della Persona divina del Figlio, che supera e nel medesimo tempo abbraccia tutte le persone umane e lo costituisce Capo di tutta l'umanità, rende possibile il suo sacrificio redentore per tutti.

618 La croce è l'unico sacrificio di Cristo, che è il solo «mediatore tra Dio e gli uomini» (1 Tm 2, 5). Ma, poiché nella sua Persona divina incarnata, «si è; unito in certo modo ad ogni uomo» ; egli offre «a tutti la possibilità di venire in contatto, nel modo che Dio conosce, con il mistero pasquale. Egli chiama i suoi discepoli a prendere la loro croce e a seguirlo poiché patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme.

• Che esperienza hai di Gesù? • Quale immagine di Dio ti rivela Gesù crocifisso? • Quali speranze accompagnano la tua vita, guardando a Gesù crocifisso e risorto?

b. … per accompagnare e far crescere

425 La trasmissione della fede cristiana è innanzitutto l'annunzio di Gesù Cristo, allo scopo di condurre alla fede in lui. Fin dall'inizio, i primi discepoli sono stati presi dal desiderio ardente di annunziare Cristo: «Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4, 20). Essi invitano gli uomini di tutti i tempi ad entrare nella gioia della loro comunione con Cristo: Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta (1 Gv 1, 1-4).

429 Da questa amorosa conoscenza di Cristo nasce irresistibile il desiderio di annunziare, di «evangelizzare», e di condurre altri al «sì» della fede in Gesù Cristo. Nello stesso tempo si fa anche sentire il bisogno di conoscere sempre meglio questa fede. A tal fine, seguendo l'ordine del Simbolo della fede, saranno innanzi tutto presentati i principali titoli di Gesù: Cristo, Figlio di Dio; Signore (articolo 2). Il Simbolo successivamente confessa i principali misteri della vita di Cristo: quelli della sua Incarnazione (articolo 3), quelli della sua Pasqua (articoli 4 e 5), infine quelli della sua glorificazione (articoli 6 e 7).

• Come vedi la tua vita e il mondo in relazione al Regno di Dio? • Come comunichi agli altri la tua esperienza di Gesù? • Il tuo impegno cristiano va oltre la tua casa, la chiesa che frequenti? • Che tipo di impegno pensi ti stia chiedendo Gesù in questo tempo? • A quali risorse personali e comunitarie attingi per mantenere viva e vera la presenza di Gesù nella tua vita?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento

di Gesù Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Capo del Corpo che è la Chiesa Tempo ordinario

Il capo ha un volto ed è collegato a un cuore: il volto e il cuore di Cristo che ama la sua Chiesa e di essa è stato posto da Dio Padre come pietra angolare.

Qual è il tuo reale rapporto con Cristo e con la Chiesa? Senti la tua appartenenza alla Chiesa? Come la vivi?

Quale legame con Cristo e con la Chiesa, nelle scelte di vita in famiglia, nel lavoro, in politica, nella comunità cristiana?

Tempo di Avvento

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.

L’incarnazione cambia la storia dell’umanità. Gesù entra anche nella tua storia,si fa compagno dei tuoi passaggi di vita.

Cosa cambia nella tua vita il “Dio con noi”? Il tuo rapporto con Gesù da dove nasce e come si alimenta? (catechismo, lettura della Bibbia, preghiera, sacramenti, esperienza di gruppo, guida spirituale….?)

NATALE Vi annuncio una grande gioia: Oggi è nato per voi il Salvatore Gesù, figlio di Dio, nostro Signore e Salvatore è uno dei punti fondanti del Credo o Simbolo della fede. Che significato ha per te il Verbo di Dio? Ci sono per te cose più interessanti, più convincenti, più promettenti dell’accoglienza di Dio che diventa Uomo?

Recita il Credo, pensando al significato delle parole che dici.

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Tempo ordinario

Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!

Dopo aver deciso di andare a Gerusalemme dove donerà definitivamente la sua vita, Gesù sceglie i discepoli, cura, insegna, manifesta le condizioni per seguirlo e indica come giungere al Padre. ,

Siamo chiamati a ricentrare la nostra vita in Gesù perché sia guida, luce, alimento nella maturazione della fede, nelle scelte della vita, nella preghiera e nella gratuità del dono di sé.

A che punto ti senti nel tuo cammino di fede? Nelle tua esperienza di preghiera?

Quale novità Gesù ci propone rispetto ai molteplici modelli del nostro mondo e del nostro tempo? Quali sono i tuoi modelli ispiratori di vita? Qual è la tua scala di valori?

Chi vuoi seguire? Chi vuoi ascoltare? Chi e che cosa vuoi scegliere? La famiglia, il lavoro, lo studio, lo sport, gli incontri relazionali, su quale terreno hanno le fondamenta?

Quaresima Convertiti e credi nel Vangelo.

Il vangelo è la “via” da seguire. La “via” non è una legge ma la persona di Gesù che con il dono di tutto se stesso, fonda la “nuova alleanza”: fa degli uomini il suo “corpo”, la sua Chiesa in cui i suoi discepoli vivano relazioni di figliolanza e fratellanza, nell’amore e nel dono di sé. Gesù ti invita a riconciliarti con Dio e con i fratelli. Ti invita a seguirlo nella strada verso Gerusalemme: dal monte delle Beatitudini, al monte della Trasfigurazione, per arrivare con lui al monte della Crocifissione.

Ti invita a stare con Lui, a donare il poco che hai perché è lui la tua abbondanza e la tua Provvidenza; ti invita a pregare e a soffrire con Lui, a volgere lo sguardo a lui, innalzato sulla Croce.

Quale immagine di Dio ti rivela Gesù Crocifisso? Che senso ha per la tua vita Gesù crocifisso e risorto? La tua speranza a quali fonti attinge?

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PASQUA Abbiamo visto il Signore

Donna perché piangi? Chi cerchi? Solo quando Maria Maddalena smette di guardare al passato, di pensare secondo i criteri di prima, può avvenire l’incontro con Gesù. Cosa significa questo per te, oggi? Sei tra quelli che cercano nella Chiesa un Gesù rinchiuso nel passato, ingessato dentro esperienze ormai devitalizzate, seppellito dall’abitudine e da consuetudini religiose di comodo…? Credi che mettendo da parte tante aspettative piccole e parziali, potrai far spazio alla novità della risurrezione, energia sempre nuova di amore e di vita?

«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Metti a confronto la vicenda di Tommaso con la tua vita .

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo Tempo di Pasqua

Ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.

Come comunichi agli altri la tua esperienza di Gesù? Il tuo impegno cristiano va oltre la tua casa, la chiesa che frequenti? Che tipo di impegno pensi ti stia chiedendo Gesù in questo tempo?

Come vivi la Messa della domenica? La celebri come Pasqua settimanale? L’Eucarestia domenicale non è l’unico impegno di fede e di amore; resta però l’appuntamento necessario per crescere nella fede e costruire la comunità, e perché il “fare memoria” di Lui sia “ rinnovare la sua Presenza” in te.

Tempo ordinario

Che cosa cercate? Queste le parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli che hanno incominciato a seguirlo. Gesù non forza il loro passo, ma rivolge la domanda decisiva, quella che mette in moto ogni cammino di vita. Sei invitato ad accogliere la provocazione rivolta ai discepoli. Per custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo, devi stare con Gesù, renderti disponibile ad ascoltare, a vedere, a contemplare, a gioire e soffrire con Lui che è il Signore della vita e della storia, venuto perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

C’è questo desiderio, per te e per gli altri, di abbondanza di vita? Il modo di vivere di Gesù è anche il tuo modo di voler essere cristiano nelle scelte concrete di ogni giorno?...

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LA VERITÀ

VI FARÀ LIBERI

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo Testo pubblicato nel 1995 dalla C.E.I. come catechismo degli adulti. Destinatari e meta globale

La verità vi farà liberi intende promuovere una nuova evangelizzazione radicata pienamente nel Progetto Catechistico Italiano. Il testo è stato approvato dalla CEI e consegnato alla Chiesa italiana quale strumento autorevole e normativo proposto dal Magistero della Chiesa per offrire e sostenere la catechesi degli adulti nella comunità. Questo catechismo è frutto di un ampio coinvolgimento ecclesiale, guidato e garantito da tutto l'Episcopato italiano, come espressione del suo magistero e ciò attesta non solo la rispondenza dei contenuti con la fede della Chiesa ma anche lo stretto legame e la reale coerenza di questo catechismo con il Catechismo della Chiesa Cattolica, «testo di riferimento sicuro ed autentico... per l'elaborazione dei catechismi locali» (Giovanni Paolo II, Fidei Depositum, 4). Ispirandosi al Catechismo della Chiesa Cattolica, questo catechismo degli adulti ne assume le fondamentali esigenze di catechesi integra, sistematica, organica; condivide le dimensioni del Mistero creduto, celebrato, vissuto e pregato, tenute presenti in ogni tema trattato e proposte nella catechesi viva mediante le pagine "per l'itinerario di fede"; ancora, al Catechismo della Chiesa Cattolica si ispira nelle formulazioni sintetiche della dottrina, nei collegamenti fra i contenuti e nella stessa esposizione; ad esso infine continuamente rimanda come necessario completamento, ulteriore approfondimento, insostituibile strumento di formazione dei catechisti. È lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica a richiedere «indispensabili adattamenti» che tengano conto delle «differenze di cultura, di età, di vita spirituale e di situazione sociale ed ecclesiale di coloro cui la catechesi è rivolta» (CCC, 24)

I destinatari quindi sono gli adulti: tutti i battezzati chiamati alla testimonianza della propria fede in Cristo in modo maturo e consapevole; i catechisti chiamati ad accompagnare altri all’approfondimento della fede, i fidanzati che intendono sposarsi nel Signore; i genitori che vogliono camminare con i propri figli e accompagnarli nella Iniziazione Cristiana; tutti gli adulti che avvertono il bisogno di riscoprire la propria fede e ogni persona di buona volontà che desideri un confronto serio e autorevole con la fede che la Chiesa annuncia. Il testo può anche essere usato direttamente da adulti per una lettura personale e senza mediazioni, fermo restando che il suo uso più corretto rimane nell’ambito delle iniziative della comunità cristiana. La meta globale è finalizzata a una fede personale e matura, frutto di una libera scelta, sostenuta dalla conoscenza dei contenuti e dei fondamenti della fede e capace di promuovere un cambiamento di mentalità e di vita mediante l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione responsabile alla vita ecclesiale, la coerenza operativa nell’impegno sociale. Occorre che la catechesi aiuti gli adulti a riscoprire un modo "significativo" di vivere la fede oggi, in stretto rapporto con le loro situazioni di vita e con le loro esigenze di crescita personali di responsabilità sociale. Lo scopo della catechesi degli adulti è abilitarlo con la forza della Parola a prendere posizioni come profeta, sacerdote e re dentro la storia, in modo da saper dire il valore delle cose secondo la volontà di Dio. Il catechismo intende favorire l'incontro degli adulti con il mistero santo di Dio, tramite il Signore Gesù (messaggio, opere, vita), in vista di un'adesione di fede più consapevole e più coerente. L'identità dei destinatari è quindi legata alle finalità e agli obiettivi del catechismo ancor più strettamente degli altri testi del progetto, perché l'adulto nella fede non è il dato di partenza, ma in qualche modo il punto di arrivo, mai raggiunto definitivamente, del processo di formazione cristiana. Il titolo La verità vi farà liberi viene dal Vangelo, da un'espressione di Gesù (Gv 8,32). Verità e libertà sono aspirazioni di ogni cuore. Gesù ci dice che la libertà della persona umana, fondamento della realizzazione di sé, è legata alla verità, e questa è ultimamente la sua stessa persona. Gesù Cristo, infatti, è la parola di Dio, l'assoluta Verità. Essere suoi discepoli, camminare dietro a lui, significa aderire alla verità che è la sua persona, accogliere la

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sua grazia, aprirsi alla comunione con lui. In questa esperienza di ascolto e di comunione, ciascuno potrà riconoscere che la propria esistenza riceve luce decisiva e vita vera: in Cristo si compie quel disegno di verità sull'umanità e sulla storia che il Padre ha voluto rivelare e realizzare per la nostra salvezza. Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

La struttura dell’itinerario è cristologico-trinitaria. Essa è comune al progetto catechistico italiano nella sua globalità e ha il suo radicamento nella Tradizione, specie patristica. «Concretamente, le molteplici verità vengono ricondotte all'unico, inesauribile mistero di Dio Trinità, compreso nel quadro della storia della salvezza, segnatamente, compiutamente e definitivamente nella rivelazione di Gesù Cristo». Il testo si prefigge di approfondire la fede personale e di fare conoscere i contenuti per maturare un impegno missionario capace di abilitare a rendere ragione della speranza (1Pt 3,16). L’itinerario amalgama in sé una pluralità di linguaggi: la sacra Scrittura, i Padri della Chiesa, la tradizione, il magistero, il concilio ecumenico, fonti principali di tutto il profilo catechistico. La proposta di lettura di vari brani della Scrittura può diventare un solido percorso di iniziazione biblica. Molto interessante è anche il ricco corredo di immagini quali espressione del patrimonio artistico della nostra fede: esse sollecitano la dimensione affettiva ed emotiva dell’uomo che guarda e riscopre il senso estetico del bello e del buono. Quattro sono gli obiettivi educativi: - conoscenza precisa, completa, organica, motivata e significativa per la vita, dei contenuti della fede della Chiesa; - partecipazione assidua all'ascolto della parola di Dio, alla preghiera, all'esercizio della carità; - maturazione di una esperienza ecclesiale operosa e di un servizio missionario concreto; - capacità degli adulti di rendere ragione della propria speranza e di incarnare la fede nella propria realtà culturale. Il testo è articolato in tre parti, precedute da una introduzione che apre alla riflessione sull’inquietudine dell’uomo: egli ha bisogno di verità e speranza (cap 1), che può trovare solo in Gesù unico salvatore (cap 2) presentato in chiave teologica fondamentale dentro una sintesi dell’intero catechismo che accosta la rivelazione divina e la risposta di fede nelle quali si trovano le energie per rispondere alle domande fondamentali di ogni creatura.

La prima parte racconta l’evento di Gesù Cristo e il suo messaggio che si concentra sul regno di Dio che viene (cap. 3), chiama alla libertà nella comunione (cap. 4) e si mostra nel suo servizio nella vita pubblica (cap. 5) e nel dono di sé (cap. 6) come Messia e Salvatore di tutti gli uomini. Dagli eventi si risale al mistero della sua persona di Figlio di Dio fatto uomo (cap. 8), al mistero della ss. Trinità (cap. 9) e al disegno di Dio di riconciliare in Cristo il cielo e la terra (cap.10)

La seconda parte invita ad incontrare il Cristo nella Chiesa, animata dallo Spirito. La Chiesa è la comunità dei seguaci di Gesù, essa è santa cattolica e apostolica, (cap. 11) ministeriale (cap. 12) con la missione di annunciare il Regno che viene (cap. 13), regno che diviene percepibile nella Chiesa dove risuona la Parola di vita e dove si amministrano i sacramenti (cap. 14-18) che inducono alla carità fraterna (cap. 19) a imitazione del l’esempio di Maria (cap. 20).

La terza parte delinea la figura del cristiano che nella Chiesa rinasce e vive in comunione con le persone divine per essere santificato e divenire santificatore (cap. 21) . Egli vede nella legge di Dio (cap. 22) e percepisce nella coscienza l’appello personale di Dio, che lo chiama alla testimonianza della carità (cap. 23) attuando un cammino di conversione proteso alla santità (cap. 24) Ogni parte termina con proposte per un itinerario di fede, per riflettere e interrogarsi, per ascoltare e meditare la parola, per pregare e celebrare, per professare la fede.

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Dopo la lettura dell’introduzione che tratteggia il bisogno di verità ascrivibile ad ogni cuore , si accede alla prima parte del testo “Per il nostro Signore Gesù Cristo”, parte che avvia alla conoscenza, all’insegnamento e alla missione di Gesù.

Il Battesimo di Gesù art. 179-185 Mc 1,9-11 Contro il potere di Satana 186-188 Lc 10,18-19 I miracoli di Gesù 189-195 Mt 4,23-25 La festa dei peccatori riconciliati 196-199 Lc 19,10 La comunità dei discepoli 200-206 Mc 3,13-19 Il Regno di Dio e la persona di Gesù 208-212 Gv 2,4; 12,23;17,1 Chi è costui? 213-217 Mc 4,41 Messia servo 218-220 Mc 10, 41-45 Il Figlio dell’uomo, umiliato e glorioso 221-224 Mc 9,1 Minacce di morte 225-227 Gv 10,30-33 L’ultima cena 228-232 Gv 13,1-20 La passione 233-236 Lc 22,1- 23,56 L’angoscia e l’abbandono 237-240 Mc 14,37 La discesa agli Inferi 241-243 1Pt 4,6 Il mistero della Redenzione 244-252 1Cor 15,3 Al centro della fede 261-263 At 2,36 Si è fatto vedere 264-268 1Cor 15,3-4 Il mistero della Risurrezione 269-271 At 10,40-41 Costituito Messia e Salvatore 272-275 Rm 1,1-5 Fondamento della Risurrezione universale 276-278 1Cor 15,14 Nel cuore della storia 279-282 Mt 28,18-20 Il Cristo 285-288 Mt 16, 13-17 Il Signore 289-292 Rm 10,9 Il Figlio 293-296 Eb 1, 1-4 Il Verbo fatto carne 297-300 Gv 1,1-14 L’Emmanuele Dio con noi 301-305 Mt 1,18-23 Vero Dio e vero uomo 306-314 GS 22 a-b-c * Dal mistero di Cristo al mistero della Trinità 316-323 Gv 5,19-21;

At 2,32- Dio Padre del Signore nostro Gesù Cristo 324-335 2Cor 1,3 Lo Spirito dono del Padre e del Figlio 336-343 Gal 4,4-6 Tre persone un solo Dio 344-350 Lc 1,35 Cristo principio e fine della creazione 351-408 Ef 3,9-11

(* GAUDIUM ET SPES)

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a. … per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

• Quali momenti della vita ti hanno fatto maggiormente percepire la sua vicinanza ? • La tua vita è in relazione con un Dio generico e astratto, o con il Dio Amore che Gesù ci ha rivelato? • Come esprimi e professi nel contesto attuale la tua fede in Gesù?

2. Come interpretare la sua Persona?

• Come interpreti la persona di Gesù e come ti accosti al suo insegnamento? • Il mistero dell’incarnazione, della morte e resurrezione è centrale per la tua fede? • Gesù è la verità che libera dalla fragilità umana, tu che idea hai di libertà? Ti senti una persona veramente

libera? • Il Signore Gesù invita a mettersi alla sua sequela, per vivere più conformemente alla sua parola. Nella tua

quotidianità accade ciò?

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore? • Che idea hai di Gesù? • Nel tuo cuore e nella tua vita lo senti Signore e Salvatore? • Quale identità di credente in Cristo manifesti nel tuo dialogo quotidiano e nelle tue scelte? • Annunciare il Regno è testimoniare donando, senza pretendere un ritorno: cosa ne pensi?

b. … per accompagnare e far crescere • Quando hai incontrato Gesù, hai a tua volta cercato di trasmettere con entusiasmo il suo

messaggio ad altri per condividere la tua stessa esperienza di libertà, di fede e di gioia? e se sei catechista pensi di esserci riuscito ?

• Consapevole dei doni che hai ricevuto da Gesù credi che sia importante mettere a disposizione un po’ del tuo tempo per aiutare altri a vivere la tua stessa esperienza di incontro con il Signore della vita, che vuole la nostra felicità?

• Come fai a mostrare alle persone che ti sono affidate il tesoro più prezioso che porti nel cuore, il Signore Gesù ? la tua testimonianza è conforme alle esigenze del Regno dell’amore ?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento

di Gesù Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

Verità Tempo ordinario

La Buona notizia In una società fortemente secolarizzata, dove Dio e la fede cristiana stanno quasi scomparendo, noi cristiani che posto occupiamo? Che cristiani siamo? Per noi, oggi, il vangelo di Gesù è la “buona notizia” che Dio ci ama e ci salva. Cosa è per noi oggi una buona notizia? E’ ancora per noi cristiani Cristo la buona notizia? Far emergere le difficoltà del credere cristiano Come posso incontrare ancora Cristo (luoghi, momenti ecc)

Tempo di Avvento

Buona notizia è anche incontrare qualcuno che ti ama. Come ci prepariamo nella nostra vita a questi incontri? L’avvento è momento ideale per prepararsi ad accogliere Cristo. Ogni anno, la liturgia dell’Avvento ripropone il tema dell’attesa. Una figura stimolante è Giovanni Battista, che ci attende il Messia e ci offre la grazia che dispone all’incontro con Dio. Soffermiamoci sulle persone che come Giovanni Battista “preparano” l’incontro con Cristo. Forse lo siamo anche noi e non sappiamo di esserlo?

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NATALE

Buona Notizia: Oggi vi annuncio una grande gioia! «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Questa è la vera buona notizia: Cristo è la via per conoscere la Verità A noi il compito di seguirlo (essere dalla verità) e ascoltarlo

Si rivela nel mistero di Dio Trinità Tempo ordinario

Gesù rivela e attua nella storia la presenza salvifica di Dio-Amore, mediante il servizio e il dono di sé fino alla morte in croce e alla risurrezione. Gesù è una cosa sola con il Padre e ne impersona il regno. Nel servizio e nel dono di sé, non meno che nell’autorità, lo rivela, lo glorifica: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi” (Gv 15,9). Il Padre è il primo ad amare, a donarsi, anzi è l’amore stesso; e il modo più appropriato di manifestarlo è amare, servire, dare se stesso. Ecco perché Gesù ha interpretato il suo messianismo come servizio fino alla morte in croce e alla risurrezione. Ecco perché il regno di Dio viene “con potenza” (Mc 9,1) nella sua Pasqua. Ma allo chi è costui per noi? E’ Padre? E’ Figlio? Verifichiamoci con l’intuizione di Pietro A nome dei discepoli risponde Pietro: “Tu sei il Cristo”. Pietro intuisce che Gesù è il salvatore e liberatore definitivo che introduce il regno di Dio, Pietro intuisce, ma non comprende. Quando Gesù annuncia la propria morte, egli si ribella. Secondo la mentalità corrente ritiene che il Messia debba essere un trionfatore sulla scena di questo mondo; non sa proprio immaginarselo sconfitto e addirittura ucciso. Gesù lo rimprovera duramente: “Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mc 8,33).

Quaresima

La Passione rivela l’amore del Figlio per il Padre, e l’amore del Padre per ogni uomo. Due preghiere, l’una nell’orto del Getsemani e l’altra sulla croce, sollevano il velo sulla passione interiore di Gesù, più dolorosa di quella esteriore: “Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!” (Mc 14,36); “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mc 15,34). Qual è lo stato d’animo di Gesù durante la passione? Al di là degli avvenimenti esteriori, c’è una passione interiore, ancor più dolorosa e misteriosa. Nel Getsemani Gesù è in agonia. Si getta bocconi a terra, si alza e va dai discepoli, torna a inginocchiarsi, supplica il Padre, prova un’angoscia tremenda, fino a sudare sangue. È orrore per la morte prematura e crudele, repulsione per l’odio e il peccato, amarezza per il rifiuto della sua opera. Chi ama soffre a motivo del suo amore; e nessuno ama più del Figlio di Dio. La solitudine lo opprime. È uomo come tutti e prova il bisogno umanissimo di essere confortato dagli amici; ma i discepoli dormono un sonno pesante, i loro occhi sono spenti: “Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un’ora sola?” (Mc 14,37).A prezzo di una sofferenza indicibile, Gesù riesce ad assoggettare la sua sensibilità umana alla volontà del Padre, che lo consegna alla morte indifeso: “Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu” (Mc 14,36). Un altro spiraglio sulla passione interiore di Gesù si apre con il misterioso grido dall’alto della croce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mc 15,34). È paradossale che faccia esperienza dell’assenza di Dio colui che ne ha proclamata l’assoluta vicinanza.Il grido è la citazione iniziale di un salmo, che esprime la desolazione del giusto perseguitato e insieme la sua fiducia in Dio. Alla luce del salmo, l’assenza di Dio, che Gesù sperimenta, va intesa come consegna nelle mani dei nemici. Ma l’abisso dell’abbandono è ancora più profondo.

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Il rapporto uomo sofferenza è sempre qualcosa di difficile da spiegare e faticoso da accettare, ma ci siamo mai chiesti perché Cristo ha accettato di soffrire per noi? Ci chiediamo se le nostre azioni hanno conseguenze negative per gli altri e per Dio? Nei momenti di difficoltà qual è la mia preghiera: Abba Padre, Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato?

PASQUA

La fede cristiana ha la sua origine e il suo nucleo centrale nel mistero pasquale: “Cristo morì per i nostri peccati... ed è risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture” (1Cor 15,3-4), cioè secondo il disegno salvifico di Dio La liturgia della veglia pasquale comincia con un rito suggestivo: dal buio e silenzio si passa alla luce. Questa è la bellezza della fede cristiana che risveglia la Speranza perduta in ogni uomo neppure i discepoli credevano più in quell’affascinante Gesù di Nazaret, uomo libero, fedele a Dio, capace di grandi gesti. Senza la risurrezione, il Crocifisso non ci salva; e la Chiesa non ha più nulla da dire: “Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede” (1Cor 15,14).D’altra parte il Risorto, senza la croce e la concretezza storica di Gesù, sarebbe soltanto un mito facilmente manipolabile, una sterile proiezione delle nostre aspirazioni. “Stolti e tardi di cuore….” La risurrezione ci cambia la vita!! Gesù ci lascia l’opportunità di rivivere e fare esperienza di quella Risurrezione nei sacramenti. Riflettiamo sulle nostre speranze, su cosa realmente si basa la nostra vita. Verifichiamoci anche come la risurrezione cambia la nostra vita, cosa sono per noi i sacramenti.

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

Tempo di Pasqua

Gesù risorto è più vicino a Dio e perciò è più vicino agli uomini: siede alla destra del Padre e rimane con noi “tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Durante il tempo di grazia dei quaranta giorni pasquali, Gesù si fa vedere a chi vuole e dove vuole. Il Risorto è più vicino a Dio e proprio per questo più vicino anche a noi; siede alla destra del Padre come Signore e proprio per questo continua più che mai a camminare sulle strade degli uomini: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni... Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,18-20). Il Risorto continua con la potenza dello Spirito a operare in modo arcano nella storia, associando a sé la comunità dei credenti, suo “corpo” visibile. La Chiesa si riunisce nel suo nome, lo invoca, lo celebra, lo annuncia, gli dà testimonianza. È inviata per essere segno tangibile della fedeltà di Dio e del suo Messia agli uomini: perciò è destinata a durare indefettibile sino alla fine del mondo. Riflettiamo sul nostro essere chiesa, sulla nostra esperienza di chiesa, sulla nostra testimonianza.

Tempo ordinario

Gesù, con la risurrezione, giunge alla perfezione della sua umanità e assume in pienezza la funzione di Messia e Salvatore, comunicando agli uomini lo Spirito Santo, per santificarli e ricondurli al Padre. Nella risurrezione si ha il compimento dell’incarnazione, l’intronizzazione del Messia, la definitiva effusione dello Spirito su di lui per la salvezza di tutti. Il Crocifisso risorto accoglie lo Spirito del Padre e lo comunica agli uomini come potenza di comunione, di guarigione e di risurrezione. “Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Rm 8,11). Secondo una dinamica trinitaria, la sovranità del Padre sull’universo si realizza per mezzo di Gesù Messia e Signore nella forza dello Spirito. Cristo ci dona lo Spirito, quell’amore che ci riconduce al Padre. Questo dono rende possibile il vivere le Beatitudini Verifichiamo cosa sono per noi nella nostra vita? Uno stimolo? Un ostacolo?

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LASCIATE CHE I BAMBINI

VENGANO A ME

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1992 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana dei bambini fino ai 6 anni.

Destinatari e meta globale

Il titolo Lasciate che i bambini vengano a me permette di intuire con immediatezza le mete educative che il catechismo propone di raggiungere. È un titolo che si rivolge agli adulti e alle comunità ecclesiali: in particolare ai genitori e agli educatori, ai quali è chiesto di favorire l'incontro dei bambini con la vita, con l'insegnamento e con l'amore di Gesù e aiutarli a crescere come lui, «in sapienza, età e grazia, davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). Il catechismo è offerto agli adulti e vuole aiutarli a proporsi come educatori dei bambini, a pensare al loro "valore" di creature di Dio, alle loro esigenze fisiche, affettive, intellettuali e spirituali. Il catechismo sollecita una particolare attenzione anche verso i bambini non battezzati e le loro famiglie. Esso può costituire uno strumento per un dialogo rispettoso e per l'accompagnamento in un cammino di graduale ricerca, perché ogni bambino è avvolto nel mistero dell'amore di Dio (cf. CdB, n. 69). L’impegno degli adulti non si limita a non impedire che i bambini "vadano a Dio", ma chiede di "spianare la strada" e di operare positivamente per favorire la loro crescita umana e cristiana in un clima di affettività positiva, di educazione graduale alla fede con fiducia nelle proprie possibilità, con una coerente testimonianza di vita. Si tratta di favorire un incontro gioioso con Dio fin dalla prima infanzia, per aprire a una esperienza di amicizia e di dialogo da custodire e da coltivare durante tutti i successivi passaggi di vita. La prospettiva in cui il catechismo dei bambini si colloca è quindi quella della catechesi permanente e il suo impegno è rivolto a rendere attiva la sorgente di interiorità che ognuno custodisce, a soddisfare il bisogno di sicurezza, di speranza, di amore dei bambini e a coltivare le loro intuizioni religiose, narrando la storia della salvezza, nella certezza che la vita di Gesù ha per loro una particolare forza rivelativa.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

La proposta di fede del catechismo è articolata in tre parti: prima parte: I bambini alla luce della fede cristiana È il vangelo dell'infanzia, la rivelazione dell'origine divina e della dignità di ogni bambino. Sono gli adulti che accolgono per primi questo annuncio per saper trasmettere ai bambini la consapevolezza della grandezza della loro origine e quanto il Signore li ama. seconda parte: Il primo annuncio di Dio ai bambini La relazione personale, nella corporeità, che si stabilisce tra i genitori e i figli fin dal concepimento e nei primi passi sulla strada della vita è linguaggio che evangelizza prima e al di là delle parole per arrivare a comunicare anche con le parole e a testimoniare e far conoscere la Parola. terza parte: Camminare insieme con il Signore I bambini battezzati sono membra vive della Chiesa, destinatari e portatori di evangelizzazione e camminano insieme con gli adulti alla presenza del Signore per una storia di salvezza. Le tre parti del catechismo vanno colte nell'unità di un unico percorso di vita da discepoli del Signore: si è evangelizzati per evangelizzare e formare una comunione di persone, che glorificano il Signore con la propria esistenza quotidiana, imparando a servire. Le tre parti, che costituiscono la struttura globale del catechismo, sono a loro volta articolate in capitoli, attraverso i quali si sviluppano in modo organico i diversi contenuti. Gli obiettivi educativi passano anche attraverso la proposta di un itinerario biblico. Le pagine dedicate alla Bibbia costituiscono il nucleo centrale del catechismo. L'obiettivo è di aiutare i bambini a conoscere e incontrare

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Gesù nelle Scritture. II catechismo offre 21 brani scelti seguendo, nell'Antico Testamento, la storia della salvezza: dalla creazione alle profezie di Isaia. Del Nuovo Testamento si è preferito scegliere i brani evangelici che caratterizzano le feste dell'anno liturgico a partire dall'Annunciazione, Natale, Epifania, Pasqua e Pentecoste; poi la festa di Maria Assunta in cielo, di tutti i Santi e degli Angeli custodi. Si è ritenuto opportuno anche aggiungere la narrazione dei miracoli della moltiplicazione dei pani e della tempesta sedata, l'incontro di Gesù con i bambini, l'insegnamento della preghiera del Padre nostro e la parabola del buon samaritano. La modalità pedagogica per presentare la Scrittura, propone ogni pericope biblica su due pagine del catechismo: in una pagina il testo biblico, preceduto da una inquadratura complessiva, e seguito a piè pagina da una didascalia, che aiuta gli adulti a cogliere gli elementi fondamentali del testo e il loro contesto, l'eventuale riferimento a Gesù e le occasioni privilegiate per offrirlo ai bambini. Nella pagina adiacente, l'illustrazione a disegno del testo, preceduto in alto dal titolo e seguito a piè pagina dalla proposta di una brevissima preghiera. L'andamento dovrebbe essere quello della struttura della preghiera cristiana: ascoltare, comprendere il messaggio, rispondere. Il disegno fornisce spunti per il dialogo con i bambini.

prima parte: I bambini alla luce della fede cristiana 1. I bambini nella parola di Dio

Dio ha mandato suo figlio n. 24.25 Lc 2,1 Gesù ha vissuto come ogni bambino n.26 Lc 2,52 Il bambino è immagine del discepolo n.27 Mt 18,3 Accogliere i bambini è accogliere Gesù n.28 Mc 10,13-14.16 La morte e la risurrezione di Gesù n.31 speranza per ogni bambino Gesù giudica ogni comportamento n.33 ingiusto verso i bambini Un annuncio di gioia: Dio ci ama, n.101 Gesù ci ha salvati

3.I bambini sulla via della fede Gesù dice: Amatevi gli uni gli altri n.61 Gv 15,13.17 4.Rinascere dall’acqua e dallo Spirito Chi riceve il Battesimo partecipa alla n.67-68 Gv 3, 3-6 Rm 6,3-4

Pasqua di Gesù

seconda parte: Il primo annuncio di Dio ai bambini 3.Le parole che annunciano Gesù

Annunciare la buona notizia n. 131-132-133 4. L'incontro con Gesù nelle Scritture

L’attesa del Salvatore p. 84 Is 9,1-6; 11,1-8 L'annuncio a Maria p. 86 Lc 1,26-38 Il Natale di Gesù p. 88 Lc 2,1-20 La visita dei Magi p. 90 Mt 2,1-12 II buon Samaritano p. 92 Lc 10,25-37 Gesù e i bambini p. 94 Mc 10,13-16 La moltiplicazione dei pani p. 96 Gv 6,1-14 La tempesta sedata p. 98 Mc 4,35-41 Gesù consegna la preghiera del Padre nostro p. 100 Mt 6,6-13

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Passione e morte di Gesù p. 102 Lc 22,7-20; 23,33-56 Gesù risorge p. 104 Lc 24,1-6 Il dono dello Spirito Santo, promesso da Gesù p. 106 At 2,1-39

terza parte: Camminare insieme con il Signore 1.Insieme con il figlio che cresce

Come accompagnare i figli a incontrare Gesù? I passi da compiere per un’educazione morale cristiana n.150 Mc 10,14

Come aiutare i bambini a seguire Gesù? n.156 Il perdono di Gesù n. 158-159 Gesù ci chiama amici n. 160-161 Mt 5,43-48 Non sono venuto per essere servito n. 162-163 ma per servire Amatevi come io vi ho amato n. 164 Non abbiate paura n. 165-166-167-168 Ap 21,4 2.Il dialogo dei bambini con Dio Gesù è il maestro della preghiera n. 174-175-176 Riti e occasioni di preghiera n. 190-194 Sal 4;5;112;120 Il segno del pane n. 197 Lo stupore n. 200 Sal 8 La gioia n. 201 La sofferenza n. 202 Il silenzio n. 203 1Re 19,11-13 Il perdono n. 204 La domenica: giorno del Signore n. 205

a. … per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

«L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo», affermava san Girolamo. Anche i bambini per conoscere Gesù debbono conoscere le Scritture, ma poiché non sanno leggere hanno bisogno che qualcuno, a partire dai genitori, li introduca con il racconto. Anche il catechista è chiamato ad aiutare i genitori a mettersi accanto al bambino nella sua crescita, e a "camminare insieme" con lui in famiglia, e come famiglia, nella comunità ecclesiale, attingendo luce, sapienza, autorevolezza dalla Scrittura.

• Conosci le Scritture? Chi te le ha fatte conoscere? In quali occasioni? • Cosa ha cambiato in te l’incontro con Gesù?

2. Come interpretare la sua Persona?

Ciò che come adulti abbiamo conosciuto del Signore lo diciamo anche ai bambini perché anch'essi siano in comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù nello Spirito Santo, nell'unica Chiesa di Cristo (cf. Gv 1,1-3).

• Quando senti Gesù particolarmente presente nella tua vita? • Come dialogare con Gesù e parlare di Gesù nei momenti di fatica e di sofferenza?

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore?

Gesù inizia la sua vita pubblica manifestandosi come l'inviato di Dio, il Cristo.

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Dice alla gente: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Marco 1.15). E per far loro capire che cosa significhi convertirsi, prende un bambino, lo tiene affettuosamente fra le braccia e afferma: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Matteo 18,3).[n.27 p.17]

• Chi è per te Gesù? • Nell’educazione di tuo figlio c’è posto per i valori che Gesù propone? • Nella tua vita, nelle scelte quotidiane quali criteri adotti, quali i punti di riferimento?

b. … per accompagnare e far crescere Il «mondo» dei bambini, dai primi momenti di vita fino ai 6 anni, quando ancora non sanno leggere, è un mondo che ha una sua cultura, una sua religiosità; un mondo dove c'è stupore e meraviglia per tutto ciò che si va scoprendo giorno per giorno, dove tutto sembra vivere, respirare e muoversi: le cose, le piante e gli animali, come i bambini. È un mondo dove si assimila più per sentimento che per ragionamento, attraverso un linguaggio in cui le parole non sono lo strumento primo della comunicazione. Il sorriso, della mamma e del papà e il sorriso del bambino si richiamano l'un l'altro, prima delle parole che potranno essere dette. Anche le fatiche, i silenzi, tutti i diversi atteggiamenti dei genitori e degli adulti si riflettono sul bambino. C’è un giorno, un’ora in cui i bambini per la prima volta vengono a conoscenza di Gesù e ne pronunciano il nome. Per l’autentico bene dei bambini e per la verità della testimonianza, gli adulti devono fare in modo che questo avvenga sotto il segno dell’amore. (p.4 introduzione al Catechismo). alcune avvertenze Chiunque si sia accostato, anche in modo solo marginale la tematica della catechesi 0/6 si sarà reso conto che l’interlocutore primario di questa catechesi, sono gli adulti, i genitori. Oggi, a parte quella piccolissima percentuale di persone che già hanno un percorso di vita cristiana all’interno della parrocchia, occorre tenere presente alcuni elementi: Non è detto che i due genitori siano sposati, o sposati in chiesa, non è detto che questo nucleo, definiamolo “famigliare” sia composto da figli della coppia stessa. Abbiamo comunque di fronte persone adulte che hanno chiesto (ed ottenuto) il battesimo per i loro bambini. Sono a loro volta persone battezzate e che verosimilmente hanno qualche refuso religioso dai ricordi delle elementari, spesso con qualche difficoltà e diffidenza nei confronti della Chiesa Cosa occorre / è possibile offrire a questi genitori?

· Non possiamo iniziare il nostro approccio, pensando di insegnare loro qualcosa · Occorre il massimo rispetto nei confronti del vissuto di queste persone, spesso nell’incontro ci si

accorge che si impara molto da loro. · Non dobbiamo impostare la nostra catechesi sulla morale (la fede non è una filosofia, una religione,

una morale) · Siamo chiamati a fare l’annuncio della buona notizia · Siamo chiamati a raccontare cosa abbiamo scoperto nel Signore nostro Gesù Cristo · Siamo chiamati a raccontare un incontro e ad incontrare a nostra volta chi non l’ha ancora

sperimentato · Dobbiamo diventare strumenti nelle mani di Dio, dobbiamo accogliere, per poi essere accolti.

Dobbiamo amare ancor prima di essere amati. Dobbiamo far riscoprire la luce del volto di Cristo, perché ne possano rimanere abbagliati, affascinati

Non possiamo fare tutto ciò se prima non abbiamo sperimentato su di noi l’incontro. Gli incontri che abbiamo con i genitori dei bambini così piccoli hanno come obiettivo la scoperta/riscoperta della loro fede, attraverso il desiderio di stare con i propri bambini, attraverso il naturale istinto di desiderare la cosa buona e giusta per i figli. La prassi suggerisce che le lezioni frontali con grandi gruppi, ormai hanno fatto il loro tempo, l’uomo d’oggi richiede un confronto, un dibattere. Spesso non è abituato a parlare di fede, ma certamente è più abituato, rispetto a precedenti generazioni, a mettere in discussione, a desiderare di fare proprie le cose. Se non impariamo ad interagire con l’uomo moderno, a confrontarci sui vari piani, anche sociali, a rendere ragione della propria fede e speranza (cf. 1 Pt 3, 15), non riusciremo mai ad instaurare quel rapporto di fiducia e credibilità necessario per instaurare una relazione.

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Sempre più questo tipo di avvicinamento diventa un cammino tra pochi intimi, se non proprio famigliare o di genitore/bambino, che pian piano potrà portare ad un avvicinamento ad una comunità che sembra essere lontana, poco accogliente. Ma come? Sembra oggi che la via della narrazione, possa essere un primo passo verso l’apertura della persona. Un cammino in punta di piedi, che permette di veicolare grandi cose, ma un po’ in punta di piedi, senza fare troppo rumore … una volta entrate però irrompono nella tua vita, nel tuo quotidiano e possono far fare quel passo necessario per poter aprire la porta a Dio (Apocalisse 3, 20) Possono / devono quindi essere previsti itinerari con grande fantasia e modularità, in modo da poter prevedere momenti comuni (cioè tra più famiglie) momenti famigliari (come ad esempio alcuni “compiti” a casa per aiutare a sedimentare quanto elaborato nei momenti comuni) dei momenti comunitari (es. segni particolari durante le celebrazioni nei momenti liturgici “forti” o altre occasioni comunitarie) In queste elaborazioni la sensibilità all’interno della realtà parrocchiale ha una grande rilevanza, in quanto i cammini non possono essere disgiunti dal contesto nel quale vengono inseriti. Occorre prestare molta attenzione all’utilizzo della narrazione. Essa può diventare un’arma a doppio taglio. L’avvicinamento alla Sacra Scrittura attraverso la narrazione richiede una buona dose di preparazione da parte dell’equipe che la elabora ed una grandissima attenzione alla verità del testo Biblico. Non possiamo permetterci di raccontare ciò che pensiamo noi, di raccontare un refuso catechistico, una nostra posizione. Esiste la Bibbia ed è la verità in essa contenuta che deve essere raccontata!! Può essere utile il riferimento al sussidio dell’UCD, Ecco faccio nuove tutte le cose. Alcune piste di lavoro:

proporre (3-5) incontri annuali a gruppi di fascia età dei bambini (0-3) (4-6) gli incontri possono essere focalizzati alla preparazione di alcuni momenti liturgici importanti come Avvento / Natale Quaresima / Pasqua, Pentecoste Oppure altre occasioni particolari comunitarie come ad esempio Feste Patronali, Giornate Eucaristiche, ricorrenze particolarmente care alla comunità. Prendendo spunto da questi “appuntamenti” si possono creare itinerari, che possono avere un filo conduttore tra loro, oppure essere occasioni “spot” ognuna con un suo inizio ed una sua fine. Entrambe le ipotesi hanno lati positivi e negativi che andranno valutati e soppesati. - Costruisci un percorso attingendo alle illustrazioni del Catechismo. Le immagini presenti nel testo vogliono aiutare i bambini a:

• individuare i diversi elementi o personaggi del racconto, dar loro un nome, imparare a riconoscerli; • ricostruire una certa gerarchia tra i vari elementi; • raggiungere una prima percezione della verità, attraverso la valorizzazione della sensibilità infantile; • far sviluppare il senso del sacro.

- Pensa a un percorso che avvicini i bambini a Gesù, attraverso i loro bisogni.

I bisogni dei bambini per crescere sulla via di Gesù sono: accoglienza, simpatia, tenerezza; chiarezza, lealtà, fermezza; compagnia; consolazione, incoraggiamento; dignità; fantasia, creatività, meraviglia; festa, gioco, semplicità; fiducia.

- Abbozza un percorso che racconti parole, azioni, insegnamenti di Gesù importanti per

educare i bambini ad atteggiamenti di: ascolto, silenzio, ammirazione, condivisione, partecipazione, gioia, festa, sorriso, gratitudine, perdono, accettazione della prova.

- Insieme ai bambini disegna una croce.

La croce è sintesi della vita di Gesù. Racconta i passaggi fondamentali della sua vita e aiuta a rappresentarli con i colori fino a rendere la croce completamente riempita di tasselli o di fiori colorati.

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

-la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); -il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; -una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento

di Gesù Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro

della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù

all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI

VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e

nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Rivelazione dell’Amore di Dio Tempo ordinario

Approfondimento: Dio Padre in tutti i tempi e modi diversi ha parlato di sé, infine ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo (Ebrei 1,1-2). Questo figlio è Gesù. Narrazione: Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici(…) (Isaia 11,1-8) Laboratorio: Ripensiamo allo stupore e alla meraviglia nel vedere nostro figlio/a appena nato/a. Dio che lo ha pensato fin dall’eternità, l’ha creato a sua immagine e somiglianza. Con i bambini piantiamo i semi di una piccola pianta, accompagniamoli nell’attesa dello spuntare dei germogli, educandoli alla cura, alla pazienza e allo stupore. Celebrare e Raccontare: Dio si rivela a noi attraverso il creato e le sue creature ma è nel suo figlio Gesù che si rivela in pienezza.

Avvento

Approfondimento Gesù, figlio di Dio, il Salvatore promesso viene accolto nel grembo di una donna Narrazione: Lc 1,26-38 Laboratorio: Ripensiamo all’attesa dei nostri figli, alle ecografie, agli esami, alle emozioni provate, gioia, ansia, paura, rabbia. Sia il papà che la mamma possono scrivere un piccolo “diario personale” di come ricordano di aver vissuto la gravidanza del proprio figlio e poi possono confrontarsi condividendo anche sentimenti finora taciuti. Rendiamo i bambini partecipi di come abbiamo vissuto la loro attesa guardando ecografie e video o foto, facendoli sentire amati e desiderati Celebrare e Raccontare Colui che ha creato il mondo vuol vivere con noi e si fa uomo. Dio si incarna,prende una carne umana nel grembo di una giovane donna.

NATALE

Approfondimento Gesù, figlio di Dio che si fa uomo per noi, nasce da Maria Vergine. Narrazione: Lc 2,1-20 Laboratorio: Una nascita sconvolge la vita, nulla è più come prima. Come è cambiata la nostra vita dopo la nascita dei nostri figli? Anche la nascita di Gesù sconvolge, un Dio che nasce in una grotta, un bambino indifeso che è il nostro Salvatore. Prepariamo con i nostri bambini il presepio ed ogni sera per il tempo del Natale raccogliamoci davanti ad esso per una preghiera insieme. Celebrare e Raccontare La nascita di Gesù è la BUONA NOTIZIA che sconvolge … lasciamoci “sconvolgere” da questo bambino che ci vuole regalare la vita eterna.

Accoglie ognuno con Amore Tempo ordinario

Approfondimento : Nell’incontro di Gesù con i bambini si rivela l’amore del Padre verso ogni uomo, piccolo, povero ed indifeso. Narrazione: Mc 10,13-16 Laboratorio: quante volte i nostri comportamenti ed atteggiamenti sono di ostacolo alla rivelazione dell’amore del Padre verso i nostri figli? Quante volte preghiamo Dio per loro chiedendo cose sbagliate o cercando di esaudire desideri nostri? Una sera mettiamoci seduti per terra con i nostri bambini e raccontiamo il brano di Mc 10,13-16 e poi una alla volta prendiamo in braccio i nostri figli riempiendoli di abbracci, carezze, baci e coccole e diciamogli che Gesù gli vuole bene così. Noi adulti invece visitiamo il tabernacolo della nostra chiesa e in adorazione silenziosa lasciamoci amare da Gesù presente nell’Eucarestia. Celebrare e Raccontare Gesù vuole rivelare a tutti l’Amore del Padre. Nessuno deve impedire agli altri di andare da Gesù. Tutti possono aiutare qualcuno ad avvicinare e incontrare Gesù, anche i piccoli.

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Quaresima

Approfondimento Gesù il figlio di Dio viene tradito, picchiato, oltraggiato, deriso ma le sue ultime parole sono “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”. Narrazione: Lc 23,33-56 Laboratorio: Gesù accoglie tutti con amore. Invita a cenare con lui anche chi lo tradirà, chiede perdono per chi l’ha condannato, percosso e messo in croce, promette il paradiso ad uno dei due ladroni. Attraverso la Croce Gesù attira tutti a sé (Gv 12,32). Fino all’ultimo Gesù vuole fare la volontà del Padre, donare a tutti la salvezza eterna. Guardiamo al crocifisso per imparare ad accoglierci reciprocamente con amore. Nel tempo di quaresima raccontiamo ai bambini i fatti della passione , morte di Gesù sottolineando il fatto che Gesù ci vuole con Lui. Celebrare e Raccontare Gesù in Croce manifesta l’abbraccio in cui il Padre desidera offrirci il suo amore e la sua misericordia. Cerchiamo di non essere noi stessi l’ostacolo a questo infinito abbraccio.

PASQUA

Approfondimento Gesù dopo che era morto è risorto e vive per sempre. Narrazione: Lc 24,1-6 Laboratorio: Gesù ha vinto la morte, Gesù è vivo! Noi parliamo a Gesù perché è vivo, ci vede, ci ascolta, ci aiuta, ci ama, ci rende migliori. Noi oggi non lo vediamo, ma Lui farà si che un giorno noi possiamo vederlo in faccia. Educhiamo i nostri figli, con l’esempio, a rivolgersi a Gesù come ad una persona viva, accompagniamoli a visitare il tabernacolo durante la settimana e portiamoli anche al cimitero dove riposano i nostri cari spiegandogli che un giorno risorgeranno anche loro. Celebrare e Raccontare Gesù è Vivo! Lo crediamo realmente? Agli altri annunciamo di avere incontrato un morto o una persona viva?

Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme Tempo di Pasqua

Approfondimento Gesù Risorto è accanto al Padre manda lo Spirito Santo come aveva promesso ai suoi discepoli. Narrazione: Atti 2,1-39 Laboratorio: Non siamo soli! Gesù ora abita nella casa del Padre ma non ci ha abbandonati, ci ha mandato lo Spirito Santo perché non rimaniamo soli e possiamo volerci bene come il Padre e Gesù si amano. Lo Spirito, il Consolatore, abita dentro di noi, e ci suggerisce le cose belle che possiamo fare o dire. Tutti i giorni attraverso una preghiera o un canto invochiamo insieme ai nostri bambini lo Spirito Santo. Se diventerà un piccolo rito, impareranno ad invocarlo anche in nostra assenza. Celebrare e Raccontare Gesù continua anche oggi a mandare lo Spirito Santo alla Sua Chiesa. Apriamo il nostro cuore alla Sua Azione ed attingiamo attraverso i sacramenti alla sua Forza.

Tempo ordinario

Approfondimento Gesù ci aspetta. Ha già preparato un posto per noi nella casa del Padre. Narrazione: Mt 25,31-40 Laboratorio: anche noi un giorno andremo nella casa dove abita Gesù con il Padre e con lo Spirito Santo. Egli ci attende con Maria, sua Madre e tutti i Santi. Nella copertina di un blocco di fogli bianchi disegniamo con i bambini una grande casa e dentro nei vari fogli disegniamo tanti rettangoli. Ogni rettangolo rappresenterà un posto. In ogni posto illustrare con i bambini Gesù, Maria, i santi conosciuti, i nostri cari già morti. Nelle altre caselle scriveremo i nostri nomi per evidenziare che il nostro posto è già stato preparato. Celebrare e Raccontare Gesù per portarci con Lui nella sua casa ci chiede di amare come Lui ci ha amati, evitiamo con i bambini di catalogare le persone in buoni e cattivi ma sottolineiamo le parole amare e non amare.

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IO SONO CON VOI

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana per fanciulli di 6-8 anni.

Destinatari e meta globale

Con questo primo volume del catechismo per l'iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, si vogliono aiutare i fanciulli di 6-8 anni a scoprire i segni della presenza di Dio, Creatore e Padre, e a incontrare Gesù risorto nella testimonianza della Chiesa: la sua parola, la sua vita, la sua morte e risurrezione, il dono del suo Spirito, la sua presenza nella Chiesa e nella comunità eucaristica, il suo comandamento nuovo dell'amore, il suo perdono, la promessa del suo ritorno. Per accompagnare i fanciulli in un cammino graduale di iniziazione cristiana, il catechismo scritto ha bisogno di essere tradotto in testimonianza di fede da parte delle comunità ecclesiali, dei genitori, dei catechisti e degli educatori. Le pagine introduttive di ogni capitolo intendono favorire questo sapiente coinvolgimento ecclesiale. Il messaggio di fede e gli obiettivi indicano un comune cammino di conversione e di crescita nella fede da percorrere insieme. Questo catechismo può essere utilizzato in due anni, con particolare attenzione all'ambiente e al coinvolgimento familiare, attorno ad alcuni obiettivi educativi globali: una vera evangelizzazione incentrata sull'annuncio di Gesù risorto: l'educazione alla celebrazione liturgica e alla preghiera; l'accoglienza e l'impegno di vivere il dono battesimale di essere figli di Dio e membri della Chiesa; la promozione di atteggiamenti di scoperta gioiosa, di confidenza e fiducia, di ascolto e di accoglienza, di offerta e dono di sé. Il titolo lo sono con voi è già messaggio significativo: ai fanciulli viene annunciato il mistero centrale della nostra fede, la morte e la risurrezione di Cristo, come rivelazione piena dell'amore di Dio e come apertura alla fiducia e alla speranza dei figli che sanno di essere amati, chiamati per nome e mai lasciati soli: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sin alla fine del mondo» (Mt 28,20).

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

La meta globale si declina secondo tre tipi di obiettivi specifici: - scoperte e conoscenze; - atteggiamenti interiori da acquisire; - impegni operativi da adempiere.

A livello di scoperte e conoscenze il catechismo vuole favorire la scoperta di Dio creatore e Padre; l'incontro con Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria di Nazaret per opera dello Spirito Santo e venuto tra di noi per manifestare il volto del Padre, per liberarci dal peccato e farci vivere e amare in modo nuovo come lui; la scoperta dello Spirito Santo come dono di Gesù Risorto; la scoperta della Chiesa come famiglia di Dio, riunita dallo Spirito di Gesù risorto; e di conseguenza scoprire il significato cristiano della domenica, giorno del Signore culminante nell’ assemblea eucaristica; la scoperta dei sacramenti del Battesimo, Eucaristia e Penitenza; la scoperta della propria identità e della vita cristiana, come volto e vita di figli, amati da Dio e chiamati a vivere secondo il comandamento nuovo dell'amore, dato da Gesù, e in cammino verso l'incontro pieno con lui nel suo Regno.

Gli atteggiamenti interiori che il catechismo intende favorire sono la fiducia in Dio; l'adorazione, la lode, il ringraziamento, l'ammirazione, l'ascolto, l'offerta, il dono, la domanda di aiuto e di perdono; atteggiamenti di preghiera spontanea, personale e comunitaria; atteggiamenti filiali di risposta ai doni di Dio scoperti nella vita.

Gli obiettivi operativi proposti dal catechismo consistono nell'aiutare i fanciulli ad assumere i primi impegni concreti di vita cristiana nella comunità e nei diversi ambienti; a essere fedeli agli impegni di preghiera e di dono agli altri; a maturare una prima coscienza morale. Il testo comprende 11 unità catechistiche. Le prime sei unità mirano a far conoscere ai fanciulli la persona di Gesù per introdurli nel dialogo di amore con Dio Padre e Figlio e Spirito Santo.

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I primi due capitoli aiutano i fanciulli a leggere nella fede della Chiesa i segni della bontà del Padre dei cieli, a confidare nella sua provvidenza e a rendergli lode; il terzo capitolo introduce i fanciulli alla celebrazione del mistero dell'incarnazione, il più grande dono del Padre agli uomini. I tre capitoli successivi seguono invece la narrazione dell’evangelista Marco alternandola con un commento catechistico o con un momento di preghiera e di impegno morale: i capitoli IV e V presentano la persona di Gesù, le sue parole e opere fino alla morte e risurrezione; il capitolo VI presenta l'esperienza della Pentecoste e i primi passi della Chiesa apostolica. Dal capitolo VII al X sono presentati i segni dei sacramenti per introdurre i fanciulli alla partecipazione viva al mistero di Cristo: il cap. VII invita i fanciulli a scoprire e vivere la vita battesimale; il cap. VIII a riconoscere nella Messa il momento dell'ascolto, del rendimento di grazie e della comunione con Gesù e con i fratelli; il cap. IX a prolungare nella vita quotidiana l'incontro con il Signore; il cap. X a vivere la riconciliazione con i fratelli e con il Padre nei gesti feriali di perdono e nella celebrazione liturgica del sacramento. Il cap. XI conclude il catechismo con una esplicita proposta della prospettiva escatologica della vita cristiana, nella prospettiva della consolazione e della speranza. Tutti i contenuti del catechismo ruotano intorno a un centro ben preciso: l'annuncio di Gesù. È Gesù che ci fa conoscere Dio come Padre (capp. I-II); è lui il dono più grande del Padre (cap. III) e con le sue parole e opere ce ne manifesta la grandezza e bontà (cap. IV); Gesù ha dato la sua vita per noi e ci ha donato il suo Spirito (capp. V-VI); ci accoglie nella Chiesa mediante il Battesimo, si fa presente nell'Eucaristia, ci invita a vivere e ad amare come figli di Dio e ci rinnova il perdono del Padre (capp. VII-X); egli è sempre con noi e ci chiama a vivere per sempre nella casa del Padre (cap. XI). Questi contenuti possono essere considerati secondo le dimensioni antropologica, biblica, liturgica e morale. Nel primo e secondo capitolo viene data una maggiore accentuazione alla linea esistenziale-antropologica, evocando le esperienze umane del bambino; dal terzo al sesto capitolo si sottolinea maggiormente la linea biblico-liturgica, che evidenzia in modo particolare l’alleanza tra Dio e il suo popolo realizzata da Gesù con la sua vita, morte e resurrezione; dal settimo al decimo capitolo viene data una certa prevalenza alla linea ecclesiale-liturgica, dando particolare rilievo alle feste dell’anno liturgico e ai Sacramenti. La dinamica di chiamata e risposta sembra essere quella che maggiormente caratterizza l'itinerario pedagogico di questo testo. Tutta la struttura del catechismo può essere letta in questo modo: i primi sette capitoli invitano alla scoperta, ammirazione e ascolto del mistero di Dio, mentre i successivi quattro capitoli offrono un modello di risposta di ringraziamento e lode nella celebrazione dei sacramenti e nelle concrete situazioni di vita. Anche all'interno di ogni capitolo, però, questa dinamica si ripropone in modo originale. Per quanto riguarda l'aspetto didattico sono da segnalare soprattutto le pagine all'inizio e alla fine di ogni capitolo: quella iniziale specifica il messaggio che si vuole trasmettere, gli obiettivi verso cui vengono condotti i fanciulli, i contenuti del capitolo e in quale modo siano evocate e raggiunte le dimensioni esistenziale, biblica, celebrativa e morale-caritativa. La pagina successiva orienta la catechesi a coinvolgere le famiglie e a inserirsi nella vita della comunità. Quelle conclusive sono pagine di sintesi e di formulazioni di fede, per la preghiera e la memorizzazione.

cap. III Viene Gesù, Figlio di Dio

Il dono più grande p. 35 Andiamo incontro a Gesù p. 37 Is 3,1- 2.5 Mc 1,1-8 Maria, la mamma di Gesù p. 39 Lc 1,26-38 Nasce il Salvatore p. 42 Lc 2,1-14 Venite adoriamo p. 45 Mt 2,1-23

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cap. IV Ascoltiamo quello che Gesù fa e dice La famiglia di Gesù p. 53 Dt 6,4-5 Gesù fa la volontà del Padre suo p. 56 Lc 2,41-50 C’è molta gente intorno a Gesù p. 59 Mc 1,21-28 Gesù guarisce e dona la vita p. 62 Mc5,21.35-43;Mc10,13 Gesù è buono come il Padre p. 65 Mc 2,1-12 Voi chi dite che io sia? p. 68 Mt 16,13-16

cap. V Gesù muore e risorge per noi Gesù va a Gerusalemme p. 75 Mc 10,32-34 Es 12,21-27 Il racconto della passione, morte p. 78 Mc cap.14,15,16 1Cor 15 e risurrezione di Gesù p. 87

cap. VI Lo Spirito Santo, dono di Gesù risorto Gesù manda lo Spirito Santo p. 95 At 2,1-4 Guardate come si amano p. 97 At 2,5-41 Voi siete la luce del mondo p. 100 Mt 5,14-16 Camminiamo insieme nella Chiesa p. 103

cap. VIII Invitati alla cena del Signore Il giorno del Signore: la domenica p. 127 Ascoltiamo la parola di Gesù p. 129 Mc 4,1-9 Con Gesù ringraziamo il Padre p. 131 Beati gli invitati alla cena del Signore p. 134 Gv 6,48-58 Resta con noi Signore p. 137

cap. IX Il grande comandamento dell’amore Amatevi come io vi ho amato p. 143 Mc 12,28-31 1Gv 4,7-8 Lo Spirito di Gesù ci fa pregare p. 151

cap. X Il valore del perdono Camminiamo alla presenza del Signore p. 159 Rm 12,9-21 Riconosciamo i nostri peccati p. 162 Gv 20,19-23 Gesù dona il perdono di Dio p. 165 Lc 15,11-32 Le parole del perdono p. 169

Cap. XI L’amicizia con Gesù dura per sempre Per sempre nella casa del Padre p. 177 Gesù risorto dona la vita e vince la morte

a… per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù? Dio è Padre mio, dei miei amici, di tutti. E il Padre nostro onnipotente. Conosce tutti per nome. E ci ama. Fa sorgere il sole per i buoni e anche per i cattivi. Noi siamo tutti fratelli perché abbiamo un solo Padre, il Padre nostro che è nei cieli. Gesù dice ai suoi amici: «Nessuno conosce e ama il Padre come me. Quando parlate con lui, dite: Padre nostro! ». Gesù insegna che il Padre suo è anche il Padre nostro. E noi siamo tutti fratelli. Se ci vogliamo bene, Dio Padre è con noi. Se facciamo la pace, Dio Padre è con noi. Anche quando non siamo buoni, non ci abbandona e resta vicino a noi. (cap.1 p.12) Gesù ci parla, ci insegna…. ci fa conoscere Dio come Padre che ci tiene per mano, ci dona ogni cosa, non ci lascia mai soli. Scopriamo che Gesù è il dono più grande del Padre, del quale, con la parola e le opere, manifesta la grandezza e la bontà.

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• Quali sono secondo te le caratteristiche di un dono? • In che senso la persona di Gesù può essere dono per la tua vita?

2. Come interpretare la sua Persona?

Gesù ci fa conoscere il Padre con la sua vita, la sua parola, le sue opere. Egli ha detto: “Chi vede me, vede il Padre”. Con il suo vangelo Gesù continua a parlarci, ci guida e ci invita a vivere con lui e a seguirlo, per andare al Padre insieme a tutte le persone del mondo. (cap. 4 p.52) Gesù è il capo della Chiesa e il primo di tutti i fratelli. Egli ci guida come maestro e pastore buono. (cap.6 p.106)

• Attraverso quali esperienze umane hai interiorizzato la persona e il messaggio di Gesù? • Attraverso quali esperienze formative, la persona di Gesù ha preso forma nella tua vita?

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore?

La gente che seguiva Gesù si meravigliava delle sue parole e dei suoi gesti, lodavano Dio e dicevano: «Non abbiamo mai visto nulla di simile». Gesù è in cammino. Per la strada interroga i suoi discepoli « Chi dice la gente che io sia?». Ed essi gli rispondono: «Alcuni dicono che sei Giovanni il Battista, altri che sei uno dei profeti». Ma egli chiede: «E voi chi dite che io sia?». Pietro risponde: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». (cap.4 p.68)

• Chi è per te Gesù? • Quale aspetto della persona di Gesù senti più vicino a te? • Se ti volti indietro e guardi alla tua infanzia, come ricordi Gesù?

b… per accompagnare e far crescere

Anche se il vangelo di Marco non è esclusivo è tuttavia prioritario nel testo Io sono con voi. Marco guida il catechista a mettere al centro i fatti e le parole di Gesù. I bambini, a contatto con il Vangelo, scoprono la vera realtà di Gesù e comprendono nella fede e nell’amore il suo mistero di Figlio di Dio e Messia (pp. 68-69). Questo catechismo conduce a fare lo stesso processo di scoperta degli abitanti della Galilea, che davanti alle azioni prodigiose di Gesù si chiedono: “Chi ha mai parlato come Gesù?”; chi ha mai fatto cose tanto grandi?“; “chi è mai costui?” E la risposta sarà la professione di fede nella sua divinità (capp. 4 e 5): Tu sei Dio come il Padre (p. 52). Lo stile semplice di Marco, la cura che mette nel rilevare i particolari, gli atteggiamenti di lode che esprime… tutto questo lo rende adatto ai bambini che sono nell’età della scoperta, si pongono domande come le folle del vangelo di Marco.

• Attingendo a queste domande, evidenziate nelle varie parti del catechismo, costruisci un percorso “sensoriale” adatto ai bambini, per scoprire e conoscere gradualmente Gesù.

• Cosa scopro di Gesù guardando il suo volto e le sue azioni? (vista) • Cosa conosco di Gesù mettendomi in ascolto? (udito) • Cosa scopro di Gesù concentrandomi sui profumi raccontati nel vangelo? (olfatto) • Cosa conosco di Gesù, mangiando con lui? (gusto) • Cosa scopro di Gesù, se mi lascio abbracciare e proteggere da lui? (tatto) • Se Gesù fosse un paesaggio, quali tinte useresti per colorarlo? Quali profumi metteresti? Quale musica di

sottofondo?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di Gesù

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

Figlio e Fratello

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Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù, figlio di Dio, segno della sua presenza nella vita del mondo. Narrazione: Is 3,1-2.5 Laboratorio: creare un cartellone, un video … che rappresenti il mondo come una grande casa in cui possa esserci posto anche per Gesù Celebrare e Raccontare: Gesù, sempre presente accanto a noi, rivela Dio Padre che ci ha generati per amore e con amore ci custodisce. Essere conosciuti, accolti, amati in famiglia, tra gli amici… aprirsi alla conoscenza e all’incontro con gli altri e con il creato per arrivare a sperimentare la presenza di Gesù.

Tempo di Avvento

Approfondimento: Gesù, figlio di Dio, atteso dall’umanità come fratello e Salvatore. Narrazione: Lc 1,26-38 Laboratorio: creare un cartellone, un video… per rappresentare Gesù come germoglio di un grande albero, simbolo della storia della salvezza Celebrare e Raccontare: Gesù che entra nella storia umana rende visibile e umano l’amore di Dio. Suscitare e valorizzare le esperienze umane dell’attesa e dell’accoglienza, del silenzio e della preghiera.

NATALE

Approfondimento Gesù, figlio di Dio, nasce da Maria Vergine ed è affidato alla paterna cura di Giuseppe. Narrazione: Lc 2,1-14 Laboratorio: costruire un Presepe in cui Gesù sia al centro di luoghi diversi di vita. Celebrare e Raccontare: Gesù che nasce invita alla festa come esperienza di speranza, gioia e comunione con Dio e con i fratelli. Proporre il Natale come esperienza di festa vissuta nella sobrietà, nell’attenzione a chi è in necessità, nella condivisione.

Manifesta il volto del Padre Tempo ordinario

Approfondimento Gesù, figlio di Dio, cresce in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Narrazione: Lc 2,41-50 Laboratorio: cercare le caratteristiche della vita quotidiana ai tempi di Gesù. Celebrare e Raccontare: Gesù manifesta il progetto di Dio parlando in parabole, compiendo segni, incontrando le persone. Valorizzare la preghiera in famiglia, l’ascolto della Parola di Dio.

Quaresima

Approfondimento: Gesù, figlio di Dio, sperimenta la fatica, la tentazione, la sofferenza. Narrazione: Mc 10,32-34 Laboratorio: creare un cartellone, un video… con un percorso che rappresenti i personaggi principali del vangelo delle 5 domeniche di Quaresima. Celebrare e Raccontare: Gesù, vincendo le forze del male, manifesta il volto del Padre che desidera sempre il bene per tutti i suoi figli. Riflettere sull’esperienza quotidiana (personale, familiare, amicale) per riconoscerne il limite e il peccato. Avviare gradualmente ai momenti più significativi della festa del perdono.

PASQUA

Approfondimento: Gesù, figlio di Dio, manifesta che la vita non finisce con la morte ma ha il suo compimento nella resurrezione. Narrazione: Mc cap. 14,15,16 Laboratorio: realizzare una croce fiorita e colorata, simbolo di vita e di resurrezione Celebrare e Raccontare: La croce di Gesù è una bella notizia perché è una vita consegnata per amore. Proporre testimonianze che dicano come l’amore sia la forza vincente in ogni situazione di vita.

Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita Tempo di Pasqua

Approfondimento: Gesù, figlio di Dio, ha parole di vita eterna. Narrazione: Gv 6,48-58 Laboratorio: creare un cartellone, un video …. su quanto Gesù compie e manifesta dopo la sua Resurrezione. Celebrare e Raccontare: Gesù risorto dona lo Spirito che insieme al Padre è comunione d’amore per la salvezza del mondo. Valorizzare la partecipazione alla celebrazione eucaristica, come Pasqua settimanale. Evidenziare l’ascolto della Parola e l’offertorio.

Tempo Approfondimento: Gesù, figlio di Dio, chiama a una vita nuova da figli di Dio e fratelli nella

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ordinario

comunità cristiana e nella Chiesa. Narrazione: Atti 2,5-41 Laboratorio: creare un cartellone, un video … in cui rappresentare la Chiesa come comunità di persone che vivono la comunione, partecipano all’Eucarestia, condividono la festa…… Celebrare e Raccontare: Gesù ci ricorda con ogni sua Parola “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente”. Confrontare con la Parola la liturgia, la preghiera personale e di gruppo, situazioni, ambienti, incontri di ogni giorno.

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VENITE CON ME

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana per fanciulli di 8-10 anni.

Destinatari e meta globale

Il secondo volume Venite con me, destinato ai fanciulli di 8-10 anni, propone un itinerario particolarmente attento all'esperienza di fede

nella comunità parrocchiale, attorno alle mete principali di una iniziazione al discepolato, alla formazione della coscienza morale, alla celebrazione della Riconciliazione e

dell'Eucaristia. La meta globale di questo catechismo, sempre in vista di disporre i fanciulli a fare dell'Eucaristia la fonte e il culmine della loro esistenza cristiana, è l'incontro con Gesù. Il titolo Venite con me esprime bene la prospettiva del cammino di iniziazione a cui i fanciulli sono chiamati nella comunità ecclesiale: Gesù, il Maestro e il Salvatore, li invita a seguirlo per entrare in comunione con lui e, nella comunità cristiana, imparare a vivere e ad amare come lui, a far propri i suoi insegnamenti e il suo stile di vita, riconoscerlo nella fede come il Salvatore che continua ad agire attraverso la parola, i sacramenti e la testimonianza di vita dei suoi discepoli. Il catechismo è consegnato direttamente ai fanciulli, protagonisti di crescita umana e cristiana, ma insieme viene consegnato alle loro comunità ecclesiali e familiari e ai diversi ambienti educativi perché lo sappiano usare con loro come strumento per la catechesi viva e per una comune esperienza cristiana di discepolato con Gesù. Le pagine introduttive di ogni capitolo intendono favorire un cammino da percorrere insieme verso mete comuni di conversione e di crescita nella vita cristiana.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Gli obiettivi possono essere suddivisi secondo tre aspetti: un arricchimento delle conoscenze, un approfondimento degli atteggiamenti cristiani e una crescita della partecipazione alla vita ecclesiale (comportamenti). Le conoscenze attingono a una lettura delle sezioni principali del Vangelo secondo Luca; alla presentazione delle tappe fondamentali della vocazione cristiana; a una consistente esposizione della vita di Gesù; a una trattazione specifica sulla vita della Chiesa e sui sacramenti dell'iniziazione cristiana e della Penitenza. Gli atteggiamenti cristiani da approfondire sono l'ascolto della Parola, la contemplazione delle opere di Gesù, l'adorazione del suo mistero pasquale. Vengono inoltre presentati i comandamenti della vita cristiana per favorire l'atteggiamento dell'obbedienza a Dio e della fedeltà al Signore. Il decimo capitolo propone una iniziazione del fanciullo alla dimensione penitenziale della vita cristiana. Per quanto riguarda i comportamenti, con l'appropriazione di nuove conoscenze sulle verità di fede e di nuovi atteggiamenti di vita cristiana, si intende far crescere la partecipazione alla vita ecclesiale e all'Eucaristia, a vivere cristianamente in famiglia, in parrocchia e negli altri ambienti che il fanciullo frequenta. Il catechismo - attraverso undici unità didattiche – sviluppa una proposta di discepolato secondo una linea evangelica-ecclesiale-liturgica - offrendo ai fanciulli una lettura quasi continuata del Vangelo di Luca e introducendo alla comprensione dei segni di comunione e di salvezza di Dio con noi: la Chiesa (cap VII e VIII), i sacramenti (cap IX e X), i dieci comandamenti e il comandamento dell'amore, il compimento nella vita eterna (cap XI). Per quanto riguarda i contenuti, il nucleo centrale è il rapporto di discepolato che il fanciullo è chiamato a vivere nei confronti di Gesù.

Per la dimensione esperienziale, o antropologica, il testo fa continui riferimenti alla vita del fanciullo, soprattutto alle sue esperienze più significative: l'esperienza più importante è l'amicizia, insieme all'esperienza del gruppo, ma si fa riferimento anche al ritmo della giornata, alla festa domenicale, alle sofferenze della gente, al sacrificio, al dono, alla famiglia, alla scuola, alla parrocchia, alla gioia, alle discordie.

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La dimensione biblica è particolarmente evidente, tanto che quasi ogni pagina del catechismo fa riferimento alla Scrittura: la prima parte del testo attinge il proprio filo conduttore al Vangelo secondo Luca, la seconda è ricca di brani dei vari libri del Nuovo Testamento. Come "fuori testo", alla fine delle varie unità didattiche, vengono ricordati alcuni personaggi o fatti dell'Antico Testamento particolarmente significativi: Abramo, Isaia, Mosè, la Pasqua ebraica... La scelta del Vangelo di Luca permette ai ragazzi di penetrare la profonda personalità di Gesù, la sua ricca umanità; scopriranno in Lui il Salvatore che con i suoi segni rivela l’amore di Dio. L’evangelista Luca è quello che meglio sa cogliere il senso storico della vita di Gesù. Oltre a situare con una certa precisione gli avvenimenti nello spazio e nel tempo, è costante preoccupazione di Luca interpretare la storia alla luce del piano salvifico di Dio. Pertanto, si può affermare che Luca è un vero narratore che interpreta i fatti e li rivive nella fede pasquale (vedi i riferimenti alla fede necessari per comprendere gli eventi di Gerusalemme (cap. IV). Fondamentali sono per Luca alcuni temi: - Gesù è il Salvatore la cui vita è tutta orientata verso l’evento della sua Pasqua di redenzione; - l’itinerario che il Signore compie insieme ai suoi discepoli è come un grande viaggio verso la sua Pasqua di morte e di risurrezione. Il cap.4: “Grandi sono le opere del Signore” , è strettamente collegato con il cap. 6°: “Non c’è amore più grande”; - gli episodi della vita di Gesù, fin dalla nascita (p. 41), si illuminano alla luce degli eventi pasquali: vedi ad es: il significato simbolico della guarigione del cieco di Gerico (p.66); vedi il significato dei miracoli (p.67); - essere discepolo di Gesù vuol dire seguirlo fino alla fine; essere fedele come Lui a Dio e ai fratelli. In questo senso il Catechismo si presenta come un vero itinerario di maturazione cristiana che accompagna i ragazzi e le comunità parrocchiali a rivivere il mistero pasquale e a celebrarlo nell’Eucaristia della domenica (cap.VII): “Resta con noi Signore” sono le parole dei discepoli di Emmaus la cui narrazione ritma tutto il capitolo eucaristico.

La dimensione liturgica del catechismo fa riferimento esplicito ai vari momenti della celebrazione eucaristica, collocandone uno per ogni capitolo. Al cap. I la convocazione dell'assemblea domenicale; al II l'atto penitenziale; al III la lode del Gloria; al IV l'ascolto della Parola; al V la preghiera dei fedeli; al VI l'ultima Cena di Gesù e il suo memoriale eucaristico. Il capitolo VII è un'esplicita e completa trattazione della celebrazione eucaristica, mentre ai capitoli IX e X si considerano i temi sacramentali del Battesimo, della Cresima e della Penitenza. L'impostazione biblica del catechismo impedisce che la trattazione dei sacramenti diventi unilaterale e autonoma rispetto all'evangelizzazione.

La dimensione morale, acquista rilievo in riferimento a Gesù, visto come maestro di vita che dona e rivela la volontà del Padre agli uomini: in questa prospettiva vengono enunciati i dieci comandamenti, riassunti nel duplice comandamento dell'amore; il comandamento nuovo di Gesù; le beatitudini e il discorso della montagna. La dimensione morale della catechesi e della vita entra a far parte della sequela di Cristo. Sono tre le scelte qualificanti di questo testo dal punto di vista pedagogico: il dialogo, le persone, il linguaggio della Chiesa.

La struttura di fondo del catechismo è dialogica: il materiale del testo è presentato secondo lo schema "chiamata di Dio - risposta degli uomini", in modo da favorire l'intensificarsi del dialogo tra Gesù e il fanciullo.

cap. I Vieni e seguimi Se vuoi puoi diventare mio discepolo p. 10 L’incontro con Gesù può cambiare la nostra vita p. 11 Mc 1,16-20 Gesù non fa preferenze di persone p. 12 Lc 5,27-32

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A te che cosa chiede Gesù? p.13 Mt 19,16-22 Tutti sono chiamati p. 14 Lc 18,16-17

cap. III Gloria a Dio e pace in terra Per noi nasce il Salvatore p. 41 Lc2,1-7 Gesù nasce per la salvezza di tutti p. 44 Lc 2,8-20 Come luce che rischiara il cammino p. 46 Lc 2,21-35 Gesù nasce anche per i lontani p. 48 Mt 2,1-12 Gesù a Nazaret prepara la sua missione p. 50 Lc 2,41-52

cap. IV Grandi sono le opere del Signore Gesù porta un lieto messaggio per i poveri p. 58 Lc 4,16-21 Gesù guarisce p. 60 Lc 5,12-14 Gesù dona la vita p. 63 Lc 7,11-15 Gesù perdona p. 64 Lc 7,36-50 Gesù dona la vista e la luce p. 66 Lc18,35-43 cap. V Maestro, che devo fare? Gesù invita ad amare e a farsi prossimo p. 74 Lc 10,25-37 Gesù indica la via della felicità p. 76 Lc 6,20-26 I comandamenti per la vita p. 78 Mt 5,48 Gesù rivela il vero volto del Padre p. 79 Mt 6,24 cap. VI Non c’è amore più grande Gesù è il buon pastore p. 96 Gv 10,11-17 L’ultima cena di Gesù p. 98 Lc 22,19-20 Gesù dona se stesso nell’Eucarestia p. 100 Gv 17 Gesù si è fatto obbediente fino alla morte p. 102 Lc 22,39-71; 23,1-46 Davanti a Gesù crocifisso p. 106 Perché cercare tra i morti colui che è vivo? p. 108 Lc 24,1-9;36-43 Gesù risorto è sempre con noi p. 112 At 1,1-11;2,1-12.42- 45;4,33 Gesù opera nella sua Chiesa p. 114 cap. VII Resta con noi, Signore Gesù è la parola di Dio p. 126 Pane spezzato, segno del suo dono d’amore p. 128 1Cor 11,23-26 Beati gli invitati alla cena del Signore p. 130 Annunciate ciò che avete visto e udito p. 133 cap. IX Rimanete in me e io in voi Gesù è la vite, noi i tralci p. 152 Gv 15,1-8 Figli di Dio p. 154 Mc 16,14-16 Testimoni di Gesù p. 155 Mt 5,14-16 cap. X Perdonaci, Signore Gesù dà il potere di perdonare i peccati p. 162 Gv 20,19-23 Gesù è buono e perdona p. 164 Gesù fa festa per ogni figlio ritrovato p. 166 Lc 15,4-7 Gesù desidera entrare nella nostra casa p. 168 Lc 19,1-10

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a… per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

Quando si celebrano i sacramenti la presenza di Gesù si fa più forte e solenne. Gesù ha voluto istituire questi segni per manifestare il suo amore nei momenti particolari della vita degli uomini. Questi segni di salvezza sono affidati alla Chiesa. In essi riceviamo lo Spirito Santo con la sua grazia che ci santifica e ci unisce alla vita nuova di Gesù risorto. (cap.7 p.124)

• Chi ti hai aiutato ad avvicinarti e a conoscere Gesù? • Quali strumenti, vie, segni… ritieni necessario vivere e condividere perché Gesù sia presente nella tua vita?

2. Come interpretare la sua Persona? Ai suoi amici Gesù ha lasciato in eredità la sua vita e il dono dello Spirito Santo. Egli è vivo e continua la sua opera di salvezza per mezzo della Chiesa. Quando essa annuncia il Vangelo, è Gesù che parla e insegna la verità agli uomini. Quando una persona viene battezzata, è Gesù che battezza e che dona il suo Spirito. Nel nome di Gesù vengono perdonati i peccati e viene portato il conforto agli ammalati. Ogni volta che celebriamo l'Eucaristia, Gesù offre il suo corpo e il suo sangue per la salvezza degli uomini. Tutti i segni cristiani della vita nuova sono legati strettamente a Gesù che continua a operare nella sua comunità. Anche la nostra vita può manifestare la presenza del Signore Gesù. Se in casa ci vogliamo bene, Gesù è con noi. Se perdoniamo e facciamo la pace Gesù è tra noi. Se aiutiamo chi è povero e solo, incontriamo Gesù. Se preghiamo insieme agli altri, Gesù è in mezzo a noi. Se leggiamo il Vangelo, ascoltiamo Gesù che parla alla nostra vita. (cap.6 p.114)

• Che cosa conosci di Gesù? • Sapresti delinearne un identikit significativo per la tua vita?

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore? Gesù annuncia le beatitudini, la felicità vera, una vita senza fine. Annuncia questo dono per tutti: per i forti e per i deboli, per i sani e per gli ammalati. Con la sua vita Gesù ci insegna la via delle beatitudini del Vangelo. È puro di cuore e sa vedere i doni di Dio in ogni luogo; anche nei gigli del campo e negli uccelli dell'aria. É così mite, che si lascia condurre a morte senza una parola e perdona coloro che lo mettono in croce. Gesù si è fatto povero perché noi diventassimo ricchi del suo amore. (cap 5 p.77)

• Chi è per te Gesù? • Chi può essere ritenuto davvero meritevole di fiducia tanto da sceglierlo come “Signore e salvatore” della

propria vita?

b… per accompagnare e far crescere

Come Gesù spezza il pane della sua parola e del suo corpo per noi e dona la sua vita, così i suoi discepoli sono chiamati a mettere la propria vita a servizio degli altri. (cap.7 p.133) Tra le varie unità del testo esiste un legame logico di successione lineare, ma è possibile anche una programmazione che segua i tempi liturgici o gli interessi del gruppo, a motivo della relativa compiutezza di ogni capitolo, incentrato sulla persona di Gesù.

• Gesù chiama personalmente ad andare con LUI per potere vedere quello che ha detto, quello che ha fatto e potere cominciare a capire il progetto che lui ha su ognuno. Come, quando, dove ti metti in ascolto di questa chiamata?

• Cosa scopri di Gesù guardando il suo volto e le sue azioni? (vista) mettendoti in ascolto? (udito);

concentrandoti sui profumi raccontati nel vangelo? (olfatto); mangiando con lui? (gusto); lasciandoti

toccare da lui? (tatto)

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di Gesù

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Messia e Maestro Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù indica la sua vita come verità da conoscere, via da seguire, vita da vivere. Narrazione: Mc 1,16-20 Laboratorio: crea un cartellone, un video, un musical … che rappresentino esperienze che rendono bella e buona la vita. Celebrare e Raccontare: A te cosa chiede Gesù? Che tipo di vita ti propone? Ti sembra possibile realizzarla? Chi e che cosa pensi ti potrebbero aiutare? Qual è la cosa che ritieni più importante per la tua vita?

Tempo di Avvento

Approfondimento: Gesù, annunciato e atteso, è il compimento delle promesse di Dio. Narrazione: Lc 2,1-7 Laboratorio: crea un cartellone, un video, un percorso di Avvento, in cui, di domenica in domenica mettere in evidenza il messaggio centrale della Parola ascoltata durante la liturgia eucaristica. Celebrare e Raccontare: Dedica ogni giorno un po’ di tempo alla preghiera (almeno 15 minuti!). Chiedi che venga il Regno di Dio, pregando il Padre nostro con calma, con attenzione, pensando bene a quello che dici. Individuare esperienze di vita in cui si sia fatta esperienza di attesa: attesa di un figlio, attesa del lavoro, della salute, della giustizia, della pace….

NATALE

Approfondimento: Gesù è il compimento delle profezie che annunciavano la venuta del Messia. È Lui la buona notizia, il Verbo/Parola che diventa Presenza in mezzo a noi, è Lui la gioia. Narrazione: Lc 2,8-20 Laboratorio: realizza un Presepe per il nostro tempo. Prepara un musical con canti natalizi, canti di vita e di gioia. Celebrare e Raccontare: Gesù entra nella storia dell’umanità. Questo avvenimento dà gioia anche a te? Da che cosa si vede? Cosa trovi di nuovo nella persona di Gesù che attira in modo particolare la tua attenzione? Quale contributo puoi dare per diffondere la gioia? Fatti raccontare la gioia dei personaggi coinvolti direttamente nel mistero della nascita di Gesù: Elisabetta, Maria, i pastori, i Magi, Simeone e Anna. Cerca un testimone che ti racconti il suo incontro con Gesù e che cosa attende dalla festa del Natale.

Invita a stare con Lui Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù vive della vita di Dio e diventa per noi vita. Siamo chiamati a stare con Lui perché senza di Lui non possiamo portare frutto. Narrazione: Lc 8,2-3 Laboratorio: creare un cartellone, un video, un musical … in cui rappresentare la Chiesa come comunità di persone che - con Gesù al centro - vivono la comunione, partecipano all’Eucarestia, condividono la festa, si fanno prossimo di fratelli e sorelle, sanno aiutare chi è in necessità…

Celebrare e Raccontare: Dove avvengono le chiamate di Gesù? Come chiama Gesù? A che cosa chiama? E tu ti senti chiamato da Gesù? a far cosa? per andare dove? Ascolta un testimone che ti racconti come ogni professione e scelta di vita è frutto di una chiamata di Dio e di una nostra risposta consapevole.

Quaresima

Approfondimento: Gesù cammina verso Gerusalemme e invita a seguirlo, per imparare da lui a donare la vita. Narrazione: Lc 22,19-71; 23,1-46 Laboratorio: creare un cartellone, un video, un musical… con un percorso che rappresenti i passaggi della liturgia delle 5 domeniche di Quaresima, cogliendo in particolare le indicazioni per vivere l’invito di Gesù a stare con Lui. Celebrare e Raccontare: Trova almeno 10 minuti nella giornata per riposarti vicino a Gesù. Leggi, ascolta la sua Parola. Parlagli della tua giornata, dei tuoi incontri, delle persone che porti nel cuore, ringrazialo per le cose buone che hai vissuto, chiedigli perdono… Celebra il sacramento della riconciliazione.

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Cerca qualche persona che possa raccontarti la sua esperienza di preghiera e un gesto significativo di amore.

PASQUA

Approfondimento: Gesù soffre, muore e risorge: i suoi passaggi di vita sono proposti come necessari per chi vuole stare con lui, per dare alla vita la forma dell’amore. Narrazione: Lc 24,1-9;36-43 Laboratorio: Valorizzare la partecipazione alla celebrazione eucaristica come Pasqua settimanale, evidenziando segni e parole che indicano il rapporto tra Eucarestia e vita: la riunione in assemblea, la richiesta di perdono, la Parola proclamata che illumina le situazioni della vita, l’offertorio, la consacrazione, lo scambio della pace. Sperimentare la fraternità di una comunità cristiana riunita attorno a un’unica mensa. Celebrare e Raccontare: In ambienti o occasioni difficili, hai la capacità di dire quello che pensi di Gesù? Hai avuto qualche occasione in cui hai preferito “lavarti le mani” come ha fatto Pilato per evitare noie o un confronto troppo difficile?

Diventare discepoli di Gesù Tempo di Pasqua

Approfondimento: Gesù risorto dona lo Spirito, e invita ad annunciare ciò che i discepoli hanno visto e udito. Narrazione: Mt 5,14-16 Laboratorio: Ricostruire l’icona dei discepoli di Emmaus, attualizzandola nel nostro tempo. Celebrare e Raccontare: Com’è il tuo volto in questo momento: triste, deluso, gioioso, felice …? Rifletti sul contrasto che c’è tra le parole e lo stile di Gesù e le parole e lo stile di vita che ogni giorno la TV pubblicizza come fonte di felicità, di successo, di potere.

Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù ci dice: Se volete essere felici, seguitemi, fate come me, aprite il vostro cuore alla condivisione, al perdono, impegnatevi per la giustizia e per la pace. Narrazione: Mt 5-7 Laboratorio: Realizza un cartellone mettendo in relazione i comandamenti e le beatitudini al tempo di Gesù e nel nostro tempo. Celebrare e Raccontare: Sai ascoltare gli altri o parli sempre tu? Vivi in mezzo agli altri o stai chiuso nel tuo mondo? Impegnati ad aprire gli occhi e le orecchie, la mente e il cuore, per capire i bisogni degli altri, per avere attenzione per chi ti sta accanto, per ascoltare, per fare silenzio dentro di te…

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SARETE MIEI TESTIMONI

Presentazione del Presentazione del Presentazione del Presentazione del testotestotestotesto

Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come Catechismo per l’iniziazione cristiana dei ragazzi di 11-12 anni.

Destinatari e meta globale

Il terzo volume Sarete miei testimoni, destinato ai ragazzi di 11-12 anni, sottolinea la particolare importanza dell'esperienza del "collaborare"; dal punto di

vista socio-culturale viene privilegiata la capacità di assumere ruoli e di gestire relazioni, sviluppando un'appartenenza al gruppo sempre più attiva; dal punto di vista dell'iniziazione ecclesiale si dà rilievo all'impegno di testimonianza, in vista della celebrazione della Confermazione. La meta globale del catechismo è evocata dal titolo: far giungere i ragazzi a scoprire e frequentare Gesù che è sempre con noi, invita a seguirlo, chiede di testimoniarlo.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Sviluppano la meta globale gli obiettivi specifici di crescita delle conoscenze, di maturazione degli atteggiamenti e di assunzione di uno stile di vita (comportamenti). Le conoscenze che il catechismo cerca di trasmettere riguardano: - il "progetto di Dio", incarnatosi durante la storia in un popolo nel quale opera lo Spirito; - il mistero di Dio Padre buono e misericordioso, che ci chiama a far parte del suo popolo; di Dio Figlio, che ci chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa; di Dio Spirito Santo che opera nel mondo e nella Chiesa; - la missione della Chiesa, popolo di Dio inviato a testimoniare la salvezza; - i sacramenti della Chiesa, e in particolare la Confermazione; - l'identità cristiana, comprendente una responsabilità e una missione; - l'accostamento a nuovi modelli di vita. Il catechismo intende poi favorire l'assunzione di nuovi atteggiamenti, quali la collaborazione e l'impegno, l'appartenenza ecclesiale e la missionarietà, l'apertura e il servizio verso gli altri, il graduale discernimento cristiano, la conversione e la fedeltà, la preghiera comunitaria, la testimonianza e la condivisione. L'articolazione del testo comprende sei capitoli, che sono posti in sequenza, nel tentativo di sviluppare la categoria del "progetto", idea intorno alla quale si organizza tutto l'itinerario di fede proposto dal catechismo, come è reso evidente dai sottotitoli dei capitoli. I contenuti del catechismo possono essere raccolti in tre nuclei portanti, il terzo dei quali comprende anche gli altri due: l'annuncio e la testimonianza di Cristo Risorto da accogliere e diffondere; il discepolato cristiano all'interno della Chiesa; la missione della Chiesa come testimonianza e impegno di vita nuova. Questa vita nuova nello Spirito gode di un'attenzione speciale: nel terzo volume infatti sono stati inseriti modelli di vita quali Maria di Nazaret e altre figure di santi, nonché momenti di storia e di vita della Chiesa, docile allo Spirito Santo che la guida a vivere in modo nuovo la fedeltà a Dio e agli uomini. La parte centrale del testo (cap. II e III) sviluppa una catechesi cristologica che, in particolare nel capitolo II si articola in cinque nuclei tematici: — Dio si è fatto uno di noi: nella pienezza dei tempi è venuto Gesù, il Figlio di Dio, a indicarci la via per realizzare il progetto del Padre. — La fatica di scegliere: la scelta di Gesù di servire Dio passa attraverso la lotta con l'avversario. — Io sono la luce del mondo: Gesù annuncia che in lui il progetto di Dio si realizza. Chi segue lui, cammina nella luce. — Vi ho dato l'esempio: Gesù è fedele al progetto del Padre fino a dare la vita per la salvezza di tutti gli uomini. — Io sono la vita: la fedeltà di Gesù al Padre conduce alla vittoria sulla morte e sul male. La Chiesa presenta Gesù, Figlio di Dio, amico dell'uomo, attento e solidale a tutte le vicende umane. Egli è veramente il Dio con noi e per noi. Non ha soltanto delle parole di vita da proporre: Gesù offre se stesso agli uomini come dono e forza di salvezza. In lui si rinasce a Dio, in lui si costruisce

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l'umanità nuova. È con noi tutti i giorni per aiutarci a scegliere Dio, il Padre. Accanto a lui, nell'ascolto della sua parola, possiamo con fiducia capire il nostro posto e i nostri compiti nella vita.

La dimensione antropologica si trova all'interno dei singoli capitoli in cui ricorrono parole-chiave che richiamano l'attenzione su un particolare aspetto dell'esperienza dei destinatari: progetto (in tutti i capitoli); fedeltà-amicizia; scelta-via; volto; testimonianza; dono-servizio; celebrare-fare festa. La progressione di queste parole-chiave riguarda la storia e l'ambiente dei fanciulli, le loro qualità, i loro doni e la loro identità cristiana, perché ne prendano coscienza, maturino nel servizio, imparino a collaborare e a impegnarsi per un progetto comune.

La dimensione biblica del testo si coglie nell'accentuazione della prospettiva storico-salvifica e comunitaria, che parte dalle grandi tappe dell'Antico Testamento, prosegue con la vicenda terrena di Gesù culminata nella sua Pasqua di morte e risurrezione, giunge all'esperienza della Pentecoste e delle prime Chiese descritte dagli Atti degli Apostoli.

La dimensione liturgica viene sviluppata in ogni capitolo richiamando l'anno liturgico, ma soprattutto con le celebrazioni conclusive di ogni unità, in preparazione al rito della Confermazione: al cap. I la consegna della Bibbia; al cap. II la consegna del crocifisso; nel III la domanda del sacramento della Confermazione; nel IV il sacramento della Riconciliazione; nel V una veglia sulle varie vocazioni al servizio nella comunità. Conclude il catechismo il cap. VI con accenni all'Eucaristia della Confermazione, pienezza dell'iniziazione cristiana. Nel testo si parla anche del sacramento dell'Unzione degli infermi malati (p. 83), dell'Ordine (p. 84), del Matrimonio (p. 81).

La dimensione morale del catechismo inquadra la vita cristiana come vita nuova nello Spirito e come partecipazione alla vita di Gesù "uomo nuovo": in questa prospettiva viene presentato l'impegno di vivere secondo le promesse battesimali e le scelte di Gesù, invitando a percorrere un itinerario di crescita nella vita cristiana all'interno della comunità, fino a discernere e ad accogliere il progetto di Dio nella loro vita. Questa scelta di pedagogia della fede si attua nell'ascolto della Parola, nella celebrazione dei segni sacramentali, in un impegno di vita nuova, secondo una dinamica responsoriale che viene evidenziata anche nelle formulazioni di fede riportate alla fine dei capitoli: esse vengono "consegnate" dalla comunità credente perché siano "restituite" o riespresse come sintesi personali e vitali di preghiera, di professione di fede e di impegno di vita.

cap. II Sulla via di Gesù Un progetto da scegliere

Dio si è fatto uno di noi p. 31 Lc 1,26-28 Mt 3,13-17 La fatica di scegliere p. 33 Mt 4,1-11 Lc 4,1-13 Gesù, luce del mondo p. 35 Lc 4,14-30 Gv 8,12 Gesù offre la sua vita p. 36 Gv 10,1-18 Gv 13,1-17 Mc 14,32-42 Gesù è la vita p. 38 Lc 24,5 Gv 20,20 Mt 28,16-20 Rom 8,11 Gesù, l’uomo nuovo p. 39 Col 3,9-10 Gesù, via della vita p. 40 Gv 13,2-15.34-35

cap. III Con la forza dello Spirito Santo Un progetto da realizzare insieme

La promessa di Gesù risorto p. 47 At 1,6-11 Mt 13,31-32 Battezzati nello Spirito p. 49 At 2,1-41 È cominciata una storia nuova p. 51 Gl 3,1 L’opera di Gesù continua p. 53 At 3,1-8; 4,1-12 Lo Spirito del Signore è su di me p. 54 Lc 4,14-21

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a.… per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

Nella comunità cristiana in cui abbiamo deciso di camminare, c'è la possibilità di conoscere più a fondo Gesù, proprio pensando a come dobbiamo crescere e che cosa scegliere nella nostra vita. Possiamo tenere davanti agli occhi e nel cuore le sue scelte perché prendano luce e forza le nostre, facendo nostro il suo progetto. (cap. II p.30)

• Che cosa significa per te seguire Gesù? • Hai sperimentato tra te e Gesù un dialogo che ti ha cambiato il cuore, il modo di vedere le cose, lo stile

della tua vita?

2. Come interpretare la sua Persona?

Gesù è il buon pastore, che ama personalmente ciascuno; come il pastore, conosce le sue pecore e le segue una per una e offre la vita per le sue pecore. (cap. II p.36)

• Qual è la caratteristica di Gesù che senti più vicina a te e che maggiormente ti aiuta? • Gesù ci salva morendo in croce. Come leggi questo “segno di impotenza” dentro una promessa di vita e di

amore?

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore? Tutti coloro che incontrano Gesù restano colpiti: in lui c'è qualcosa di inatteso. Chi ha un cuore aperto e sincero vede in Gesù un uomo straordinario e ne è affascinato; anche coloro che sono chiusi e increduli non restano indifferenti. Tutta la vita di Gesù lo rivela come l'uomo nuovo, ricco della forza dello Spirito Santo: la sua squisita attenzione alla sofferenza umana, la povertà della sua vita, il suo amore per i poveri, i malati, i peccatori; la sua capacità di scrutare i cuori; la sua lotta contro la falsità; il suo fascino di capo e di amico... La novità vera di Gesù risplende nella sua risurrezione. Agli occhi sbalorditi dei discepoli Gesù risorto appare l'uomo nuovo che non può essere sconfitto neppure dalla morte e dall'odio degli uomini. Gesù risorto dona il suo Spirito ai discepoli, apre il loro cuore alla fede, alla speranza e alla carità, affinché vivano come creature nuove. Chiunque segue Cristo, l'uomo perfetto, si fa lui pure più uomo. (cap. II p.39)

• Chi ti ha parlato di Gesù? Quando hai cominciato a sentire la sua presenza nella tua vita? • Gesù è vivo per sempre: un annuncio intriso di riflessione, meditazione, preghiera, attesa, risposta, fede,

grazia sacramentale e narrazione di un evento passato che arriva a noi per trasmissione della fede da cui noi non possiamo prescindere. Come alimenti questa consapevolezza? Da che cosa e da chi ti fai guidare e formare?

b… per accompagnare e far crescere

In ogni capitolo, dopo le "pagine per la comunità" indirizzate agli educatori, il corpo del Catechismo è strutturato in schemi fondamentali per incontri catechistici: un titolo, un disegno illustrativo, un testo incentrato su un brano evangelico. È attorno al brano evangelico che si organizzano gli elementi del discorso catechistico: esperienza del fanciullo, informazioni storico-geografiche, riflessione, espressioni di fede, riferimenti liturgici, preghiere. Nella programmazione degli incontri si può partire da queste scansioni come pure dal simbolismo dei colori delle immagini che il testo propone: i colori scuri e smorti individuano situazioni di peccato, dolore, morte, mentre un simbolismo grafico di color giallo-oro individua la presenza luminosa della forza e dell'energia di Dio in mezzo alla comunità cristiana, nei sacramenti, nelle diverse situazioni della vita.

• Proponi un incontro a colori per dire la bellezza della vita sulla via di Gesù • Aiuta ad individuare persone, strumenti, valori, obiettivi…. che fanno scegliere diversi percorsi di vita poi

invita a confrontarli con le modalità con cui Gesù ha fatto le sue scelte.

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di Gesù

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Vero uomo e vero Dio Tempo ordinario

Approfondimento: La storia della salvezza ha in Gesù l’indicazione della via che conduce alla vita: la sua persona, i suoi gesti, le sue parole, tutta la sua vita umana e divina, sono i punti cardinali di orientamento per la nostra vita. Narrazione: Lc 9,18-26 Laboratorio: realizza un cartellone o un video in cui mettere in evidenza gli aspetti umani e divini di Gesù. Celebrare e Raccontare: Chi è per te Gesù? Quali aspetti della sua vita ti hanno maggiormente interessato? Quali fino ad oggi hanno modificato il tuo modo di vivere, di pensare, di credere? Fai un’intervista domandando a chi incontri:«Chi è per te Gesù?»

Tempo di Avvento

Approfondimento: Gesù è figlio della stirpe di Davide e figlio di Dio.

Narrazione: Lc 1,26-30 Laboratorio: creare un cartellone, un video, un musical … che rappresenti i passaggi della storia della salvezza in cui umano e divino si sono incontrati. E in cui Gesù è il germoglio di una grande famiglia inserita dentro la storia della salvezza. Celebrare e Raccontare: dalle radici storiche di Gesù alle tue radici: dove trovi (dove poni) le radici della tua vita? Gesù è parte di un progetto più grande: percepisci che anche la tua vita è un frammento di storia dentro una storia più grande? Gesù è figlio, nato da una Donna ed è figlio di Dio: senti in te l’armonia tra umano e divino? Quale pezzo di questo vangelo potresti scrivere oggi con la tua vita? Trova un momento quotidiano di preghiera, da solo, in famiglia o nel gruppo di amici, per preparare meglio il tuo cuore ad accogliere Gesù nella tua vita.

NATALE

Approfondimento: Gesù entra nella storia umana per ricondurla alle fonti divine della salvezza. Narrazione: Mt 3,13-17 Laboratorio: realizza un musical natalizio in cui cantare la gioia della nascita di Gesù e la gioia per ogni vita umana. Celebrare e Raccontare: vivi il tempo del Natale con atteggiamenti di gioia e di gratitudine per Gesù nato per noi. Fatti raccontare qualche esperienza di vita e di fede legata al tempo di Natale.

Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù compie in parole e opere il progetto affidatogli dal Padre e chiama anche noi a collaborare alla sua opera nel mondo. Narrazione: Gv 10,1-18 Laboratorio: realizza un cartellone o un video che rappresenti situazioni odierne di vita in cui far spazio alla Parola e all’opera di Gesù attraverso impegni e persone del nostro tempo… a cominciare dal tuo impegno! Celebrare e Raccontare: Come traduci nella vita concreta i comandamenti di Dio e le beatitudini? Gesù ha promesso la vita e la felicità ai suoi amici. Quale missione pensi sia necessaria oggi per poter diffondere vita, felicità, serenità, bellezza tra le persone, nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nei gruppi di amici….? Cerca qualche esperienza di missione e fattela raccontare.

Quaresima

Approfondimento: Il cammino di Gesù sulla via della croce è una bella notizia perché è una vita consegnata per amore. Narrazione: Gv 13,1-17 Laboratorio: realizza un musical, una Via Crucis o cartellone che riproponga il cammino di Gesù verso Gerusalemme, fino alla croce e accanto ad ogni tappa poni situazioni umane del nostro tempo che percorrono quello stesso cammino (guerre, malattie, ingiustizie, mancanza di lavoro…..) Celebrare e Raccontare: Gesù si è fatto “servo” donando tutto di sé, per insegnarci a “servire”. Attraverso quali scelte di impegno e di servizio puoi testimoniare la tua

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collaborazione alla sua missione nella Chiesa e nel mondo? Partendo dalle persone a te più vicine, vivi il tempo di quaresima come tempo di dono e di servizio, tempo di sobrietà e di preghiera, tempo di solidarietà e di compagnia… Partecipa con impegno ai riti della Settimana Santa.

PASQUA

Approfondimento: Gesù risorto porta a compimento la missione affidatagli dal Padre. Col dono della pace e dello Spirito si fa riconoscere vincitore sul male e sulla morte e chiama a collaborare alla sua missione. Narrazione: Lc 24, 1-35 Laboratorio: Realizza una grande croce colorata, formata da tanti tasselli quanti sono i paesi del mondo, le razze, i popoli, le persone di buona volontà che nel mondo si impegnano perché il bene vinca sul male, la vita sulla morte. Scrivi una preghiera a Gesù risorto e allo Spirito. Celebrare e Raccontare: Quali atteggiamenti, sentimenti, azioni condividi dei discepoli di Emmaus? Com’è il tuo volto in questo momento: triste, deluso, dubbioso, gioioso, pieno di speranza…? Approfondisci gli ultimi capitoli di Luca e gli inizi degli Atti degli Apostoli per cogliere l’identità e la missione della prima Chiesa e l’oggi della nostre comunità cristiane. Come contribuisci alla vita nuova della tua comunità? Ti senti parte viva? Come vivi la domenica, Pasqua settimanale?

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito Tempo di Pasqua

Approfondimento: Gesù risorto dona lo Spirito che insieme al Padre è comunione d’amore per la salvezza del mondo. Narrazione: Mt 13,31-32 Laboratorio: crea un cartellone, un video, un musical ….che racconti gli avvenimenti pasquali dopo la resurrezione di Gesù e gli avvenimenti della Pentecoste. Fa’ prima una ricerca biblica negli ultimi capitoli dei Vangeli e nei primi capitoli degli Atti degli apostoli, per trovare situazioni, personaggi, avvenimenti. Celebrare e Raccontare: Gli impegni di vita nuova che Gesù ti chiama ad assumere sono impegni di giustizia, pace, benevolenza, rispetto, verità…..tutti doni che nascono dallo Spirito. Anche a te è data la responsabilità di accogliere questi doni per moltiplicarli con la laboriosità delle tue mani e la generosità del tuo cuore. Impara la sequenza allo Spirito Santo e pregala ogni giorno. Cerca di incontrare una persona che ti racconti cosa vuol dire impegnarsi per la giustizia, per la pace, per il rispetto…….

Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù chiama a una vita nuova nello Spirito per vivere da figli di Dio e fratelli nella Chiesa e nel mondo. Narrazione: Atti 2,5-48 Laboratorio: crea un cartellone, un video … in cui rappresentare la Chiesa come comunità di persone che vivono la comunione, partecipano all’Eucarestia, condividono la festa, portano i pesi gli uni degli altri……Realizza un cartellone che rappresenti la Chiesa nel tuo territorio. Celebrare e Raccontare: Una comunità cristiana cresce e matura nella fede quando si apre alla missione universale. Quali segni e iniziative concrete di solidarietà e di missione esistono nella tua comunità? A quali gesti e scelte puoi collaborare tu e il tuo gruppo?

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VI HO CHIAMATO AMICI

Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Testo pubblicato nel 1991 dai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana come catechismo per l’iniziazione cristiana dei ragazzi di 12-14 anni. Destinatari e meta globale

Il testo è destinato ai ragazzi di 12-14 anni, alle loro comunità ecclesiali e familiari, ai loro catechisti ed educatori, come libro della fede

a servizio di una autentica crescita nella vita cristiana. Rappresenta il testo-sintesi del cammino di iniziazione, che si colloca alla fine della

preadolescenza e apre ai successivi passaggi di vita: adolescenza e giovinezza. Questo volume non sviluppa una catechesi di post-Cresima, ma è parte integrante del cammino di iniziazione cristiana che conduce alla professione della fede e alla testimonianza della vita. La mistagogia si colloca all’interno dell’esperienza ecclesiale, sacramentale e vitale dell’iniziazione. Il catechismo intende tenere conto della complessa realtà che i ragazzi e le ragazze di questa età vivono. Ad essi propone il lieto annuncio del Vangelo di Gesù e la sua amicizia. Il titolo Vi ho chiamato amici indica in sintesi le mete e i contenuti della proposta di fede: il Signore chiama e invita i ragazzi a gustare la grazia della sua amicizia, per camminare insieme verso la maturità della vita.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Questo catechismo si inserisce nel progetto globale del catechismo per l'iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi di cui costituisce il quarto volume conclusivo, sviluppato in 6 capitoli. Le pagine introduttive di ciascun capitolo ne indicano gli obiettivi fondamentali. Gli obiettivi sono suddivisibili in conoscenze da acquisire, atteggiamenti da interiorizzare e comportamenti da assumere. Innanzitutto il testo intende approfondire la conoscenza dei grandi misteri della fede sintetizzandoli in grandi nuclei tematici:

• il Padre che crea, propone l'alleanza e libera; • Gesù Cristo Figlio di Dio, nostro amico, salvatore e modello di vita; • lo Spirito Santo che ci fa vivere la vita nuova nella comunità ecclesiale; • la Chiesa, popolo di Dio radunato dallo Spirito e "luogo" dell'esperienza di fede.

La presentazione di questi nuclei tematici è legata a una iniziale conoscenza della Bibbia, della vita della Chiesa e dei segni creaturali come "preparazione evangelica". Esiste poi una conoscenza che il catechismo non può trasmettere ma che la catechesi intende favorire, ed è la conoscenza di sé e di un proprio progetto di vita in cui incarnare il messaggio evangelico. Gli atteggiamenti da interiorizzare possono essere riassunti nella "amicizia con Gesù": una adesione a Gesù che permetta al ragazzo di vivere il suo bisogno di maturazione e di autonomia come scelta personale di un progetto di vita e come capacità di critica nei confronti dei valori proposti dall'ambiente. I comportamenti da assumere riguardano gli ambiti della preghiera, della partecipazione alla vita della comunità, della vita morale e della ricerca del proprio progetto di vita. Il catechismo, attraverso sei unità didattiche, conduce i ragazzi in un ricco itinerario di fede: una rinnovata scoperta di Dio, amico e vicino nella persona di Gesù; l'incontro con Gesù di Nazaret e il suo Vangelo come scoperta della sua identità e dell’identità più vera dei ragazzi; la novità della Pasqua celebrata e testimoniata dalla comunità cristiana e a noi partecipata nella grazia di Cristo; la chiamata ad accogliere il progetto di vita cristiana facendo fruttificare ogni dono con responsabilità e da protagonisti; l'invito a seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia, fiduciosi nell'aiuto dello Spirito Santo per vincere il peccato e per riprogettare continuamente la propria vita di discepoli; la scoperta del vero volto della Chiesa e della sua missione, dove anche i ragazzi e le ragazze hanno un

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compito importante da svolgere» (dalla Nota dell'UCN, p. 18). La proposta di fede si sviluppa in due momenti: il primo, - di una rinnovata scoperta della persona di Cristo, nella sua vicenda storica e nella sua presenza viva nella Chiesa - come fondamento di speranza per una vita pienamente realizzata mediante il dono dello Spirito Santo (capitoli 1-3); il secondo, intorno al progetto di vita cristiana rivelato da Dio in Cristo, per assumere con responsabilità il proprio impegno di servizio nella edificazione della Chiesa (capitoli 4-6).

cap.I C’ è speranza nel mondo L'itinerario di catechesi favorisce una graduale presa di coscienza del mistero della vita: come dono in cui crescere insieme agli altri e con responsabilità; come luogo in cui si manifesta la ricerca di un Tu che dà risposta e senso alle attese più vere; come realtà in cui Dio si rivela e si fa presente come il Dio amante della vita.

cap. II Venite e vedrete L'itinerario di catechesi aiuta i ragazzi a scoprire i tratti della loro identità attraverso una rinnovata scoperta della persona e del mistero di Gesù: l'incontro personale con lui e il suo Vangelo; il fascino della sua parola e della sua umanità; il riconoscerlo nella fede come il Figlio di Dio, il risorto che è pienezza di vita, colui che dà senso alle nostre giornate e risposta ai nostri perché.

cap.III Farò nuove tutte le cose L'itinerario catechistico aiuta i ragazzi a scoprire nella loro partecipazione alla Pasqua di Cristo la sorgente della novità della vita cristiana; ciò avviene attraverso la presentazione della Pasqua, celebrata nella comunità e nei sacramenti dell'iniziazione cristiana; celebrata nell'Eucaristia della domenica, Pasqua settimanale; vissuta nella storia concreta con i segni della carità.

cap. IV Protagonisti e responsabili L'itinerario catechistico intende condurre progressivamente i ragazzi a: sentirsi protagonisti e responsabili della loro vita, come dono prezioso in cui si rivela la vocazione ad amare; prendere coscienza in questa luce del dono della corporeità e della sessualità; trovare nella novità di vita battesimale la sorgente e la forza per crescere nella capacità di amare, al di là del continuo rischio dell'egoismo.

cap.V Non più servi ma amici L'itinerario catechistico conduce i ragazzi a maturare un'esperienza di discepolato con Gesù: a riscoprirlo come amico vero che chiama a seguirlo; a condividere le sue scelte e il suo stile di vita; a lasciarsi riconciliare dal suo perdono, per riprogettare continuamente la propria vita.

cap.VI Voi siete il mio popolo L'itinerario catechistico vuol far conoscere il vero volto della Chiesa e introdurre i ragazzi nella ricchezza del suo mistero e della sua missione, in cui anch'essi sono coinvolti. Essi vengono aiutati a prendere gradualmente coscienza: dell'origine della Chiesa, voluta da Cristo e animata dallo Spirito Santo; del volto e della vita della Chiesa, nella ricchezza dei suoi doni; della missione della Chiesa nel mondo, per la salvezza di tutti gli uomini. I contenuti offerti sono numerosi: il I capitolo invita il ragazzo alla ricerca, il II capitolo accenna una catechesi sistematica sulla persona di Gesù, seguendo il racconto del Vangelo di Marco. La novità di vita inaugurata dalla risurrezione di Gesù viene comunicata nei segni sacramentali, di cui si parla nel III capitolo. Questa novità di vita viene vissuta e testimoniata in un progetto di vita: il IV capitolo parla della responsabilità e della vocazione, inserendo in questo contesto la trattazione del tema della sessualità. Il progetto di vita personale è modellato su quello di Gesù: il V capitolo lo presenta come "sequela di Cristo". Il VI capitolo indica la Chiesa come il "luogo" in cui vivere tale sequela. La dimensione antropologica di questi contenuti è particolarmente sottolineata; le formulazioni teologiche e gli eventi biblici evocati dal testo sono sempre posti in correlazione con le nuove esperienze che emergono nella vita dei ragazzi: la maturazione affettiva e sessuale, la progressiva autonomia dalla famiglia, il riferimento sempre più forte al gruppo dei coetanei, una maturazione dell'intelligenza in senso critico. Anche la dimensione biblica del catechismo è particolarmente evidente; i capitoli I e IV presentano le tappe della storia della salvezza, mentre gli altri propongono ognuno la lettura di un libro del nuovo testamento: il Vangelo di Marco nel II capitolo, di Giovanni nel III, di Luca nel V e gli Atti degli Apostoli nel VI. La dimensione liturgica, celebrativa e orante, si ritrova nella trattazione sui sacramenti nei capitoli terzo e quarto, ma soprattutto dall'abbondante scelta di testi per la preghiera riportati alla fine di ogni sezione. La dimensione morale è espressa soprattutto dalle categorie di progetto di vita e di sequela di Cristo che pervadono tutto il catechismo, ma soprattutto i capitoli IV e V: il ragazzo è invitato a seguire Gesù facendo della volontà del Padre il punto di riferimento di ogni scelta, come ha fatto lui. Per quanto riguarda la pedagogia della

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fede, si sottolinea il fatto che l'annuncio di fede non è proposto come una dottrina astratta, ma come presentazione della persona di Cristo. Contemplando gli eventi della vita di Gesù i ragazzi imparano a passare dal segno al mistero, così sono condotti a scorgere la presenza del progetto di Dio anche nel mondo e nella loro vita. L'annuncio è anche contraddistinto da una dinamica che va dalla promessa al compimento: il catechismo mostra come nella storia della salvezza e nella vita del credente Dio conduca la sua iniziativa alla piena realizzazione. Inoltre, la parola di Dio è presentata come correlata profondamente alle attese esistenziali dei destinatari: è "Parola per noi". Per quanto riguarda l'iniziazione cristiana, il testo cerca di far prima scoprire ai ragazzi il progetto di Dio compiuto in Gesù e attualizzato nella Chiesa, per poi aiutarli a vivere questo progetto come proprio. La scansione del cammino di fede si articola nel testo secondo tre "momenti" distinti e complementari, particolarmente evidenti nel capitolo III: annuncio, celebrazione e testimonianza. Un'altra scansione del cammino di fede emergente dal testo è il binomio traditio-redditio: al termine di ognuna delle tre parti di ogni capitolo c'è una pagina che invita i ragazzi a riesprimere in forma di celebrazione o di professione di fede l'annuncio ricevuto.

cap. II Venite e vedrete

L’incontro con Gesù di Nazaret p. 40 – 41 Maestro dove abiti? p. 42 Gv 1,35-51 In ascolto dei testimoni p. 43 1Gv 1,1-4; At 9,1-18 Gesù Parola, buona notizia p. 44 Lc 2,10-11 Memoria dei gesti e delle parole di Gesù p. 45 Lc 1,1-4; Mc 1,1 Chi è Gesù? p. 48 – 50 Mc 14,51-52; Is 7,10-15; 9,1-6 Solidale con noi sino in fondo p. 49 Mc 1,3-13 Una giornata con Gesù p. 51 Mc 1,15; 21-39 Chi ha mai parlato come lui? p. 53 Mc 4,1-3.30-34; Mc 10,15 Mai visto nulla di simile p. 54 Mc 1,23-41; Mc 2,11; Mc 3,39-40; Mc 4,41; Mc 5,21-43 È venuto per tutti p. 55 Mc 2,13-17; Mc 3,13 – 19 Gesù Parola di vita p. 57 Gesù è il Cristo, figlio di Dio p. 58-59-60 Mc 3,6.21-22; 5,1-20; 6,1-16; 8,27- 35; 10,33 Gesù, un amico esigente p. 61 Mt 12,30; Gv 12,24; 13,16;

Mc 9,23-24 Gesù, per noi verso la croce p. 62 Mc 14,22-25 Gesù, testimone della verità p. 64 Mc 15,1-2 È veramente il figlio di Dio p. 66 Mc 15,33-39 Gesù è il vivente p. 68 Mc 16,6-8 Gesù è veramente risorto p. 70; 80 Mc 16,1-8; Mt 28,1-20; Lc 24,1-53;

Gv 20,1-29; At 1,3-11;2,22-36 Gesù in cui credo p. 71 1Tm 2,5; Rm 8,29; At 2,36; 1Cor 15,3-4; 1Gv 4,14-15

cap. V Non più servi ma amici

Gesù si propone come vero amico p. 140- 141 Gv 15,15 Gesù invita alla sua mensa p. 143 Lc 14,16-24; Is 25,6-10

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Gesù invita a seguirlo p. 146-149-150-155 Lc 9,23-26.57-62; 10,25-28; 12,4- 12;16,1-13; Lc 14,28-33;18,18-27

Gesù insegna a pregare p.153 Lc 10, 21-22.38-42; 11,1-13 Con Gesù a Gerusalemme p.159 Lc 22,19-20 Un comandamento nuovo p. 163 Gv 13,34 Gesù rinnova la vita p. 164-165 Lc 24,46-49; 1Gv 1,8-2;2,2; Is 1,12 Os 11,1-9; 2Cor 5,18-21 cap. VI Voi siete il mio popolo

Gesù invia p. 192-201-202 Mc 3,13-19; Mt 16,13-20;18,15-18; Lc 10,1-6; 22, 24-32; Gv 20,19-23

Gesù presente sino alla fine del mondo p. 203-204-205 Mt 28,19-20; Col 1,27

a. … per raccontare e riflettere

All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con una persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. (Benedetto XVI, Deus caritas est I) Il servizio del catechista/educatore, orientato a educare alla fede, ha al suo centro e alla sua radice l’identità del “testimone” e la trasparenza della “testimonianza”. Il testimone di Cristo non trasmette semplicemente informazioni, ma è coinvolto personalmente con la verità che propone; attraverso la messa in gioco della propria vita diventa attendibile punto di riferimento, che rimanda a Gesù, di cui si è fidato e di cui ha sperimentato la credibilità. (cfr Gv 8,28; 1Gv 1,1-3).

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

“Vi ho chiamato amici”(Gv 15,15) ….. io sono amico di Gesù?

Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. (Gv 1,35-37)

I primi due discepoli seguirono Gesù non per intuizione personale, ma per come ne sentirono parlare dal Battista..."Ecco l'agnello di Dio"...l'avvicinamento a Gesù avviene non per via di ragionamento, ma per via di entusiasmo contagioso...

• Chi ha parlato a te di Gesù? • Quali esperienze umane e formative ti hanno fatto incontrare Gesù? • Quando tu parli di Gesù, ci credi davvero?

2. Come interpretare la sua Persona?

“Osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete».” (Gv 1,38-39)

Il primo incontro con una persona affascinante suscita curiosità e interesse. Ma non basta se non porta all’amicizia e al desiderio di stare insieme. (p.42) Gesù non consegna mai a chi incontra una verità astratta, ma instaura innanzitutto una relazione umana. Il suo è un comunicare “in situazione” e apre al dialogo, e nel dialogo avviene un vero incontro, un’esperienza condivisa, un parlare e un rispondersi reciprocamente.

• Che cosa cerchi nella tua vita? • Con chi vuoi stare nella vita? • Gesù è il riferimento fondamentale delle tue scelte, cambia il modo di impegnarti, di stare insieme, di far

festa, di utilizzare il tempo libero, di vivere il riposo?

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3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore?

“A voi ho trasmesso quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici” (1Cor 15,3-4)

La morte e la resurrezione di Gesù sono il nucleo centrale per capire chi è Gesù. Davanti alla prova della croce la fedeltà dei discepoli è messa alla prova. Solo la risurrezione di Gesù apre loro gli occhi e il cuore ed essi lo riconoscono. L’incontro con il risorto è per i discepoli un’esperienza decisiva: essi ricorderanno tutto ciò che avevano visto e udito e comprenderanno. (p.42)

• Credi che Gesù sia una presenza necessaria per la tua vita? • Sai riconoscere nel Crocifisso il tuo Salvatore? • Tu che parli di Gesù, sai mettere a fuoco le caratteristiche fondamentali della sua persona e della sua opera? • Nel tuo cammino di fede e di formazione, quale spazio dai all’approfondimento di ciò che credi e di ciò che

vivi?

b. … per accompagnare e far crescere

Gesù si propone come il vero amico, amico fedele che chiama a seguirlo: la sua proposta di amare, il dono del suo Spirito per rinnovare le nostre scelte rivelano che l’amore è il fondamento del progetto di vita proposto da Gesù. (p.138-140-141)

L’amore è storia di salvezza

Gesù Parola, buona notizia Lc 2,10-11 Il Vangelo, prima di essere un libro è la persona di Gesù stesso, che con la sua vita, fatta di azioni e di parole, ha raccontato Dio rendendolo buona notizia. (p. 44)

• Chi ha mai parlato come lui? (p. 53) • Come e dove incontrare oggi Gesù? Come riconoscerlo? • Come essere buona notizia per la vita di oggi?

L’amore si mette in gioco

Una giornata con Gesù Mc 1,15; 21-39 Gesù va tra la gente, ne conosce le abitudini, i pensieri e le preoccupazioni. Trascorre le giornate dove la gente vive, prega, gioisce e soffre. Ma le cose che dice e le azioni che compie sono inaudite. Marco racconta lo svolgersi di un’intera giornata di Gesù a Cafarnao. È l’invito ad accompagnare il Signore, non come spettatori soltanto, ma come discepoli attenti a scoprire la mano potente di Dio nelle parole e nei gesti di Gesù. (p.51) Chi lo incontra non può restare indifferente: o con lui o contro di lui. (p. 52)

• Chi è costui? Che cosa propone? Che cosa desidera da noi? (p. 48)

L’amore offre tutto di sé

Con Gesù a Gerusalemme Mc 3.5.6.8 Gesù rivela pienamente la sua amicizia nei giorni della Pasqua. Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici. L’offerta di Gesù sulla croce è il segno supremo dell’amore, che ogni discepolo è chiamato a percorrere. (p.159)

• Perché è così difficile accettare Gesù? Noi che posizione prendiamo davanti a Gesù? (p.59) • Prendere la croce, perdere la vita: che cosa significa? (p.60)

L’amore è per la vita

Gesù rinnova la vita Gv 13,34;15,9-11 Lc 24,46-49

La risurrezione di Gesù ha spuntato le armi alla morte, al peccato. Un dono del Padre, un cambiamento radicale della creazione dell’universo e dell’uomo, della vita e della storia. Gesù è risorto. Non è un fantasma. Non è la forza del ricordo. Non è un morto ritornato in vita. Lazzaro ci ha sorpreso, ma ha spostato solo la data della sua morte. Gesù c’è ed è in vita, una vita nuova piena, inedita: quella di prima tutta in carne, pelle, ossa, corpo e sentimenti, sguardi e affetti, ma radicalmente nuova, inserita in una esplosiva novità. È un modello nuovo di vivente, l’apice cui

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doveva giungere la vita. La sua vita offerta al Padre, il suo dono d’amore per i fratelli, trovano compimento presso Dio in una vita nuova e inesauribile. Ed è vita definitiva per tutti noi. (cf. p.163-164)

• Con Gesù e senza Gesù si può vivere allo stesso modo: il bene, il male, il perdono, la morte, il dolore, la speranza? ( p.165-167)

• L’amore verso cosa ti conduce? Verso chi ti conduce? Come ti lasci condurre?

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC). Quale

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di Gesù

Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di Gesù

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Amico e guida Tempo ordinario

Approfondimento: La storia della salvezza ha in Gesù l’indicazione della via che conduce alla vita: la sua persona, i suoi gesti, le sue parole, tutta la sua vita umana e divina, sono orientamento e guida per la nostra vita.

Narrazione: Gv 13

Laboratorio: realizza un video sulla storia della salvezza, attingendo alla Bibbia e alle testimonianze dei tuoi educatori. Celebrare e Raccontare: Per te Gesù è un amico? Amico esigente? Le tue amicizie umane ti aiutano a condividere l’amicizia con Gesù? Chi ti ha guidato perché tu lo incontrassi? Che posizione prendi davanti a Gesù?

Tempo di Avvento

Approfondimento: Nel tempo stabilito da Dio si compiono la promessa annunciata dai profeti: nella storia degli uomini, fatta di dominio, prepotenza e dolore si inserisce la vita di Gesù di Nazaret. Per venire incontro agli uomini, Dio ha inviato suo Figlio, perché fosse il Dio con noi.

Narrazione: Mt 1,18-21 Laboratorio: Leggi i primi capitoli del Vangelo di Luca poi ricostruisci un percorso di Avvento, attualizzando i personaggi che ne sono coinvolti e ne sono protagonisti. Celebrare e Raccontare: L’Avvento è tempo privilegiato per le iniziative di solidarietà, per valorizzare l’ascolto della Parola, per trovare momenti di silenzio.

Un amico vero e una guida di cui poterti fidare completamente, che caratteristiche dovrebbero avere perché tu possa sentirli importanti per la tua vita? Rispondi personalmente poi fa’ qualche intervista.

NATALE

Approfondimento: Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce… Narrazione: Gv 1 Laboratorio: realizza un musical natalizio in cui cantare la gioia della venuta di Gesù e la gioia della vita. Celebrare e Raccontare: vivi il tempo del Natale dedicando almeno un quarto d’ora al giorno alla lettura della Parola, alla preghiera di lode, di ringraziamento e di affidamento a Gesù delle persone che porti nel cuore. Vivi con desiderio e gioia il sacramento del Perdono e la partecipazione alla Messa domenicale e – se puoi – almeno una volta anche infrasettimanale.

Offre la sua amicizia Tempo ordinario

Approfondimento: Gesù va tra la gente, ne conosce le abitudini, i pensieri e le preoccupazioni. Trascorre le giornate dove la gente vive, prega, gioisce e soffre. L’evangelista Marco racconta lo svolgersi di un’intera giornata di Gesù a Cafarnao. È l’invito ad accompagnare il Signore, non come spettatori, ma come discepoli. Chi lo incontra non può restare indifferente: o con lui o contro di lui.

Narrazione: Mc 1, 15-39

Laboratorio: realizza un cartellone o un video che rappresenti situazioni odierne di vita caratterizzate dall’amicizia,dalla condivisione, dalla festa…..

Celebrare e Raccontare: Rifletti sulle tue amicizie. Che cosa fa la differenza tra un’amicizia e l’altra? Gesù è il riferimento fondamentale delle tue scelte, cambia lo stile delle tue relazioni, di far festa, di utilizzare il tempo libero, di vivere il riposo, di avere cura di te…?

Quaresima

Approfondimento: Il cammino di Gesù sulla via della croce è esperienza di solitudine ma anche di incontro….

Narrazione: Mc 14 e 15

Laboratorio: realizza una Via Crucis evidenziando i passaggi in cui Gesù offre e riceve segni di amicizia: parole, atteggiamenti, sguardi, gesti di Gesù e delle persone che incontra lungo il suo cammino da Gerusalemme fino al Calvario.

Celebrare e Raccontare: Celebra il sacramento della riconciliazione col desiderio di far

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spazio all’amicizia di Gesù nella tua vita. Cerca testimonianze di persone che ti parlino della loro esperienza umana e cristiana di amicizia. Prendere la croce, perdere la vita: che cosa significa?

PASQUA

Approfondimento: Gesù rivela pienamente la sua amicizia nei giorni della Pasqua. Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici. L’offerta di Gesù sulla croce è il segno supremo dell’amore, che ogni discepolo è chiamato a vivere.

Narrazione: Atti 4,8-12; Rm 8,29

Laboratorio: costruisci una mappa che presenti la Pasqua: celebrata nella comunità; celebrata nell’Eucarestia della domenica, Pasqua settimanale; vissuta nella storia degli uomini con i segni della carità e del servizio.

Celebrare e Raccontare: A Pasqua quale volto presenta il tuo quartiere, il tuo paese, la tua casa? Fatti raccontare tradizioni popolari che evocano l’amore e la forza della fede, che celebrano attese e speranze, che fanno festa per il rinascere della vita.

Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia Tempo di Pasqua

Approfondimento: Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Cristo ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.

Narrazione: 1Gv 3,14.16; Mc 16; Mt 28; Lc 24; Gv 20; Atti 1 e 2.

Laboratorio: crea un cartellone, un video, un musical sui discepoli di Emmaus.

Celebrare e Raccontare: Le tue scelte di vita, di impegno, lo stile delle tue relazioni…testimoniano la verità del tuo seguire Gesù, fedele alle esigenze della sua amicizia? Perché è così difficile accettare l’amicizia di Gesù?

Tempo ordinario

Approfondimento: Voi siete una lettera di Cristo, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, conosciuta e letta da tutti gli uomini.

Narrazione: 2 Cor 3,2-3

Laboratorio: Realizza un giornale speciale che diffonda la Buona Notizia a più voci. Parti dalla ricerca sui vangeli per scoprire come i quattro evangelisti raccontano l’incontro con Gesù. Poi cerca testimoni e amici di Gesù, trasmettitori viventi della buona notizia.

Celebrare e Raccontare: Come e dove incontrare oggi Gesù? Come riconoscerlo? Come essere buona notizia per la vita di oggi? Rispondi tu e intervista i tuoi amici, i tuoi educatori, il tuo parroco, uno sportivo, un politico …

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IO HO SCELTO VOI Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

Io ho scelto voi: un catechismo per l’educazione alla fede degli adolescenti

Destinatari e meta globale

«La fase della vita dai 14 ai 18 anni, che va comunemente sotto il nome di adolescenza, è di grande delicatezza e di vitale importanza per il processo verso la maturità umana e cristiana. Essa si presenta segnata da nuove esperienze che domandano di essere illuminate e da nuovi interrogativi che

esigono risposte significative. Soprattutto la crisi di identità che caratterizza quest’età, acuita spesso dal contesto sociale e culturale, sollecita la fatica di una nuova progettazione della vita e l’assunzione più seria della responsabilità secondo verità, nella libertà» (CdG/1, p. 4). Con queste parole si apre il catechismo dedicato agli adolescenti, pubblicato il 19 marzo 1993. Il titolo Io ho scelto voi è evocativo della meta verso la quale il catechismo vuole condurre. Esso, infatti, lascia intravedere lo sguardo di amore elettivo che Gesù riserva a ciascun adolescente per aprirlo alla fiducia in lui e per disporlo ad accogliere con generosità e coraggio il suo stile di vita.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Il punto di partenza dell’itinerario di fede. Nei suoi sei capitoli, il CdG/1 presenta i contenuti della fede valorizzando i diversi linguaggi o dimensioni della fede: la dimensione della vita quotidiana, la dimensione biblica, la dimensione liturgica, la dimensione morale. È tuttavia evidente, scorrendo i vari capitoli, che il punto di partenza privilegiato dall’itinerario è la vita dell’adolescente con le sue caratteristiche di novità e frammentarietà delle esperienze, di difficoltà nella ricerca dei significati a motivo di una non adeguata attitudine al riflettere e di un contesto sociale pluralista e relativista, di immediatezza delle scelte ma anche di provvisorietà delle stesse. La proposta catechistica si apre al coinvolgimento delle esperienze di vita dell’adolescente ritenute più significative: le relazioni con gli altri (con speciale attenzione a corporeità, affettività, sessualità, amicizia, gruppo, famiglia); il rapportarsi al mondo (le cose e il loro uso; l’ambiente sociale); il bisogno di indipendenza e di libertà; l’orientamento della vita verso un progetto stabile (vocazione); la fiducia che il "sì" a Cristo dà futuro e speranza di realizzazione alla propria esistenza. La sequenza dei capitoli e i loro obiettivi educativi. I sei capitoli descrivono un itinerario, cioè il cammino di fede sul quale si impegnerà l’adolescente. I titoli dei capitoli evidenziano immediatamente gli obiettivi educativi da raggiungere per conseguire una fede sempre più matura.

a) Il primo capitolo (Cerchiamo insieme la vita), funge da introduzione all’itinerario catechistico. Esso si propone di suscitare nell’adolescente un atteggiamento di ricerca, superando la condizione di dispersione e di indifferenza che sembra caratterizzare questa età. Si esplicita così l’invito a "cercare insieme la vita", cioè il suo significato e l’inizio di un suo progetto, in Cristo. La comunità ecclesiale e le sue espressioni di vita sono offerte come luogo e strumenti del cammino della ricerca di fede. Il gruppo si presenta come la mediazione pedagogica di un’esperienza contemporaneamente umana ed ecclesiale.

b) Il secondo capitolo (In cammino con gli altri) prende in considerazione alcune esperienze rilevanti dell’adolescente, che sono riconducibili alla dimensione della relazionalità (famiglia, amici, uomo-donna, rapporti sociali). Scopo di questa tappa dell’itinerario è educare all’apertura di sé agli altri, alla disponibilità ad entrare in comunione con loro attraverso la conoscenza del dono di una nuova socialità offerta in Gesù e l’esperienza di fraternità e di riconciliazione vissuta e celebrata nella comunità cristiana.

c) Il terzo capitolo (Responsabili nel mondo) affronta alcune esperienze rilevanti della vita dell’adolescente (scuola, lavoro, uso dei beni), che sono riconducibili al suo essere nel mondo, inteso come realtà cosmica e come realtà culturale e sociale. Scopo di questa tappa è educare all’uso delle cose con atteggiamenti di essenzialità, ad utilizzare le realtà culturali come mezzi di crescita personale e di comunicazione con gli altri, alla promozione del valore della giustizia attraverso la condivisione. A questa meta si giunge attraverso il riconoscimento di Gesù annunciatore e testimone della nuova giustizia del Regno e attraverso l’esperienza della condivisione e della solidarietà vissuta e significata dalla Chiesa.

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d) Il quarto capitolo (Liberi per amare) costituisce il momento culmine e sintesi dell’itinerario proposto dal CdG/1. Se fino ad ora si è cercato di educare l’adolescente in una prospettiva di fede all’interno della frammentarietà delle sue esperienze, a questo punto si cercano di offrire le linee fondamentali e unificanti per un progetto di vita cristiana. Scopo dunque di questa tappa è condurre l’adolescente a percepire come le sue esigenze fondamentali di dar senso alla vita nella libertà trovino piena risposta nella scoperta di una vita che è dono, responsabilità e amore. La possibilità di costruire e realizzare se stessi è ostacolata da uno spontaneismo a-progettuale schiavo di una falsa idea di libertà; l’adolescente è condotto alla scoperta delle conseguenze illusorie e distruttive di tali tipi di scelte, per ritrovare invece nello Spirito la radice e la fonte di ogni vera libertà. A questa meta si giunge attraverso la presentazione dell’evento di Gesù Cristo, unico liberatore di ogni malata radice della libertà, che manifesta la sua vita come un dono continuamente ricevuto dal Padre e totalmente ridonato agli uomini. In riferimento al mistero di Gesù, viene presentato il mistero della Chiesa e dell’esistenza cristiana, come dono dello Spirito e appello a testimoniare l’amore stesso di Cristo per Dio e per gli uomini.

e) Nel quinto capitolo (Chiamati a seguire Gesù) l’adolescente, che a questo punto dell’itinerario dovrebbe essersi orientato verso un progetto di vita cristiana, trova alcuni elementi per guardare e prendere seriamente in considerazione una vocazione stabile di vita, sintetizzabili essenzialmente attorno alla scoperta dei propri talenti – dono dello Spirito – da saper «mettere in gioco» con il Padre. Gli si offrono perciò punti di riferimento essenziali per una ricerca vocazionale in tutte le sue possibili direzioni (matrimonio, vita religiosa, consacrazione laicale, sacerdozio, diaconato permanente, scelta missionaria...). In questa ricerca ampio spazio è dato al contributo offerto dalla comunità e dai modelli credibili di adulti.

f) Il sesto capitolo (Crescere nella speranza) conclude l’itinerario del CdG/1 mostrando all’adolescente, ancora in fase di crescita e maturazione, la propria vita aperta davanti a sé come qualcosa che rischia di oscillare tra sogno e delusione. Vengono presentate e smascherate le realtà e gli atteggiamenti che inducono a «sperare» in maniera ingenua fino a spegnere poco a poco le radici stesse della speranza. In tale situazione la speranza cristiana costituisce l’atteggiamento nuovo e incrollabile che può sostenere il cammino di ciascuno e può aprire, in un mondo giovanile troppo spesso scoraggiato e a volte disperato, alla fiducia per il futuro. Il capitolo tenta di raggiungere questo obiettivo mostrando all’adolescente da una parte la potenza e la fedeltà di Dio, sempre al suo fianco, e dall’altra il futuro già anticipato dalle scelte attuali e assicurato dalla costante e spesso faticosa ricerca di fedeltà. La strutturazione interna dei capitoli: le «fasce». Le parti di ciascun capitolo, che nell’uso catechistico sono state chiamate anche fasce, indicano che il conseguimento di ciascun obiettivo si potrà realizzare nella fedeltà ad un cammino caratterizzato da una serie di percorsi. Tranne il primo e, in parte, il sesto, ciascun capitolo o tappa dell’itinerario è articolato secondo un identico schema. a) «Interrogare la vita» (fascia antropologica). È il punto di partenza di ogni tappa: il tema del capitolo viene anzitutto colto nell’esperienza stessa dell’adolescente e, a partire da questa, nell’esperienza umana in genere. Tale esperienza viene interrogata e problematizzata, lasciando emergere le contraddizioni, le sconfitte, gli aspetti incompiuti, ma anche le potenzialità positive, le conquiste, i germi di bene presenti nella storia, le attese più vive. Alcune domande, opportunamente modellate sulle realtà adolescenziali, aiutano ad aprire una riflessione personale e un dialogo nel gruppo; sono l’invito a prendere coscienza di sé e del mondo, a porsi interrogativi, a farsi critici. b) «Ascoltare Dio che parla» (fascia veterotestamentaria). Gli interrogativi della storia problematica dell’adolescente vengono ora assunti e confrontati - tenendo conto della diversità delle condizioni storiche e culturali - con quelli della storia problematica di Israele. Selezionando uno o due libri dell’AT per ogni capitolo, si cerca di mostrare come le domande dell’adolescente sul senso della vita e della storia hanno già trovato in Israele e nell’uomo di ogni epoca una loro formulazione, ma anche un primo orientamento verso la storia più piena. L’AT viene quindi assunto in tutto il suo valore "pedagogico": mentre permette di illuminare le domande sull’esistenza dilatandole a dimensioni inattese, prepara alla scoperta della risposta piena che è Cristo. c) «Incontrare Gesù Cristo» (fascia cristologica). È la fascia centrale nell’articolazione dell’itinerario: la storia di Gesù è la parola definitiva con cui Dio risponde alle domande dei suoi figli. È una risposta sorprendente ed eccedente, perché è l’offerta di un amore gratuito che supera ogni misura e non si lascia circoscrivere dai bisogni dell’uomo, ma è infinitamente più grande di essi. L’incontro con Cristo sconvolge non solo la mentalità e gli schemi sociali del suo tempo ma quelli dell’umanità di sempre. Proposto sul filo del racconto evangelico, tale incontro viene sempre proposto come segno del patto di amicizia che l’adolescente è invitato a stringere con Gesù, persona viva e concreta, maestro credibile e modello praticabile, amico fidato e fratello primogenito che il Padre ci consegna come il Salvatore e il Redentore per dischiudere alla storia gli orizzonti della libertà e della gioia. d) «Vivere la comunione nella Chiesa» (fascia ecclesiologica). Nella maturazione del rapporto con Cristo, la Chiesa costituisce la mediazione obbligata ed il luogo privilegiato. Come nelle comunità cristiane delle origini, anche nelle nostre di oggi è possibile sperimentare nella vita e nella celebrazione l’evento della salvezza. Concretamente,

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attraverso alcuni tratti dell’epistolario paolino, l’adolescente è aiutato a scoprirsi parte viva di una comunità che lo precede e l’accompagna. Per rafforzare il senso di continuità storica dell’esperienza cristiana e l’attualità del messaggio evangelico, al margine del testo sono collocati testi della liturgia, dei Padri, dell’esperienza spirituale, della riflessione teologica e del magistero ecclesiale contemporaneo. e) «Imparare a pregare» (fascia di educazione alla preghiera). Uno spazio specifico dell’esistenza cristiana è la vita di preghiera, l’ascolto e il dialogo con Dio. Dopo aver introdotto il senso della preghiera con una specifica scheda nel primo capitolo, ecco che nei capitoli successivi l’esigenza di sostenere in modo tutto particolare questa esperienza nella vita dell’adolescente dà luogo ad una specifica fascia. Qui le diverse forme di preghiera personale e comunitaria vengono motivate ed illustrate: dalla preghiera comunitaria e liturgica a quella di domanda, dalla preghiera di contemplazione, di lode e di ringraziamento all’ascolto di Dio, della sua Parola e dei suoi segni nella storia, per il discernimento e l’offerta di sé. f) «Per professare la fede». Non si tratta di una fascia come le altre, ma di un momento particolare in cui il succedersi delle tappe dell’itinerario si interrompe e, al tempo stesso, raggiunge un suo vertice nell’offerta di pagine-sintesi: al giovane vengono date alcune indicazioni per esprimere la propria fede, per professarla in una confessione che riassume i contenuti delle fasce catechistiche precedenti. Si tratta di una vera «traditio» e «redditio fidei». Tre sono le forme di questa confessione, diverse e tra loro complementari: 1) si inizia con brevi formule, vicine al linguaggio giovanile, che riesprimono i contenuti in dimensione cristologica, ecclesiologica e antropologica; 2) più legate al linguaggio ecclesiale, e in specie al Catechismo della Chiesa Cattolica, sono le successive formule brevi, che in forma assertiva percorrono, capitolo dopo capitolo, tutte le verità essenziali della fede cattolica; 3) la stessa fede viene infine ripresa in forma dossologica, scandendo ancora una volta il momento cristologico, quello ecclesiologico e quello della vita cristiana, in un contesto globale trinitario. g) «Confrontarsi con i testimoni» (fascia dei testimoni). Nella ricerca di Dio non siamo soli. La nostra vita può confrontarsi con quella di uomini e donne che hanno incontrato il Signore ed offrono una esemplificazione di quanto sia pienamente riuscita l’esistenza di coloro che si mettono alla scuola del Vangelo. Figure come Giuseppe Moscati o Giorgio La Pira, di giovani come Pier Giorgio Frassati, Benedetta Bianchi Porro od altri vengono offerte non tanto come modelli da ripetere, quanto come dimostrazione di come si possa tradurre nel proprio tempo il Vangelo che si è ricevuto in dono. h) «Educarsi al servizio» (fascia missionaria). È l’approdo obbligato di un serio cammino di crescita: la fede genera una vita nuova da mettere a disposizione di tutti, la comunione si esprime nella testimonianza e nel servizio. Tale capacità di servizio, come si può riscontrare da numerose analisi sul vissuto giovanile, contribuisce molto positivamente alla strutturazione dell’identità umana e religiosa dell’adolescente e non è quindi solamente un «di più» da considerare come opzionale o da rimandare a più tardi. In questa fascia, vengono proposte indicazioni concrete di possibili impegni per incarnare gli atteggiamenti che il cammino precedente ha fatto maturare e rendersi protagonisti nella comunità.

- volto dell’amore: Una giornata con Gesù Mc 1,21-39

- modello di solidarietà: Gesù pane per tutti Mc 6,30-44

- uomo libero e fedele al Padre: la passione Mc 14,32-15,41

- Maestro dove abiti?: Venite e vedrete Gv 1,35-51

- Nulla è impossibile a Dio: il Risorto si è “fatto vedere” 1cor 15,14; 1 Cor 15,3-5; Gal 1,15-16 Atti 10,41; Lc 24,36-49; Gv 20,19-28; 1Cor 15,42-44; Gv 20,29.

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a. … per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

Io ho scelto voi… e io chi ho scelto? La verità non è una montagna che si è costretti a scalare con le proprie povere forze, «è una persona: Gesù Signore della nostra vita» (p. 19), e fin dalle prime pagine viene lanciato un segnale rassicurante: «nella ricerca non siamo soli» (pp. 17-18) Io ho scelto voi! Gesù ci cammina accanto, è «maestro di nuove relazioni umane, non solo con la parola, ma soprattutto con mille gesti di delicata attenzione e di disarmata disponibilità ad un’accoglienza che non conosce barriere» (p. 59). "Non siamo soli" perché "Gesù ci è amico": il Padre lo ha risuscitato e lo ha donato a tutti come l’Amico forte e fedele, che continua a dire: «Io ho scelto voi; vi ho chiamati amici» (pp. 30; 229; 348-351). Lo Spirito che ci è stato offerto, ci rassicura che non siamo più soli (p. 324). La luce della Pasqua permette allora di vedere che "tutto è grazia" ed anche nelle vicende più oscure, anche quando tutto crolla in noi o attorno a noi, «c’è un mistero da contemplare e una presenza d’amore per cui rendere lode e ringraziare» (p. 229).

2. Come interpretare la sua Persona?

Farsi accompagnare da Cristo Il nemico numero uno degli adolescenti è il giovanilismo, quell’atteggiamento patetico e indisponente degli adulti che credono di sedurre i giovani rinunciando alla propria identità. Una figura camuffata del giovanilismo è il paternalismo protettivo e deresponsabilizzante. La Chiesa sceglie la strada difficile che non annuncia illusioni e non dice quello che piace sentire (cf. Is 30,10). «La vita non è una nave tranquilla che scivola da sola verso il porto della felicità» (p. 170): occorre una rotta precisa; bisogna assumersi la responsabilità del timone; tocca a ciascuno decidere. Di qui i continui segnali della responsabilità. Cristo si mette al fianco di ognuno di noi, nella Chiesa tutti sono chiamati a diventare "protagonisti", anche coloro che sono deboli o si credono inutili (p. 74), proprio perché lui è al fianco di ognuno di noi, non tralascia nessuno. In questo cammino con Gesù è importante il tempo, "il domani comincia oggi" (p. 343). Ogni nostra giornata è il prezioso laboratorio del futuro (p. 170), anche se ci sono dei momenti particolari che possono risultare decisivi per l’avvenire: la scelta del tipo di studio, del lavoro, di un legame affettivo serio... (p. 282). E anche il futuro ultimo, quello che durerà per sempre, comincia a prendere forma nei passi dell’oggi (pp. 326-328). Aspirate a cose grandi Nella società vige una legge violenta: ha ragione chi vince, e vince il più forte; l’ambiente in cui si vive non aiuta a scegliere (p. 243), anzi tende a spegnere i sogni, come sottolinea il disegnino sconsolato del giovane a cui vengono tagliate le ali (p. 304). Il catechismo dà voce invece al Cristo che ha in mano il vessillo del trionfo, come esprime l’immagine solenne e serena di Piero della Francesca, in copertina, e che continua a dire: «Coraggio, io ho vinto il mondo» (Gv 16,33). Di qui il segnale del «non aver paura di sognare in grande»; la speranza non poggia tutte le sue possibilità sulle limitate capacità dell’uomo, ma sul grande sogno del Padre che in Gesù si è già compiuto e che in noi ha già cominciato a realizzarsi (p. 343). Un continuo appello al coraggio ci è rivolto per aiutarci a scegliere la strada del vangelo, sotto forma del messaggio: «decidersi per Gesù è difficile, ma è possibile». È significativo che il primo "fuori-testo" riporti un brano del discorso del Papa ai giovani al Congresso Eucaristico di Milano (1983): «Cercate Cristo con coraggio!». Certo, il messaggio del vangelo è radicale e spesso duro (pp. 131-133; 282), il programma del Maestro non è facile per nessuno (p. 256), ma

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è una realtà gioiosa ed entusiasmante ed è Gesù stesso che apre al discepolo la strada della disponibilità libera e serena a fare della vita non un tesoro geloso, ma un segno d’amore (p. 200). La garanzia dello Spirito ci offre la forza per seguire Gesù, fino in fondo.

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore? “Non abbiate paura di Cristo! Lo ripeto oggi a voi e a tutti i giovani! Egli non provoca l’alienazione della vostra identità; non avvilisce, non degrada né mortifica la vostra ragione: non opprime la vostra libertà! Egli è il Figlio di Dio, incarnato, morto, risorto per noi e per la nostra salvezza, cioè per la nostra liberazione autentica e totale! Egli, Dio, ha voluto diventare realmente uno di noi, nostro salvatore, nostro redentore, nostro amico, nostro fratello; si è inserito nei nostri problemi e nei nostri drammi quotidiani; ha sentito la nostra debolezza, la nostra fragilità, la nostra precarietà, fino all’esperienza angosciosa del tradimento degli intimi e al dolore della morte. Incarnazione della infinita misericordia di Dio, Cristo ha rivolto all’umanità il suo messaggio di verità e di speranza, ha operato prodigi, ha assicurato il perdono dei peccati, ma soprattutto si è offerto al Padre in un gesto di immenso amore, vittima di espiazione per i nostri peccati! Di fronte a Cristo, carissimi giovani, non si può rimanere indifferenti! Non ci troviamo soltanto di fronte ad un maestro, per quanto illustre, di ideologie a sfondo etico; o di fronte a un uomo dalla particolare esperienza religiosa; o a un grande profeta; o ad un uomo privilegiato, in cui vi sia una speciale presenza morale di Dio. Personalità del genere possono interessarci per qualche tempo nei nostri studi storici, letterari, filosofici o religiosi. Cristo, per la sua singolare realtà umana e divina, per la missione unica ricevuta dal Padre, coinvolge ed afferra tutta la nostra vicenda umana, perché è il centro della storia, il Redentore dell’uomo! Per questo dico oggi a voi: Cercate con obiettività, con onestà e con coraggio Cristo! Sforzatevi di conoscerlo a fondo: studiatelo continuamente. Questo vostro costante impegno di approfondimento personale e comunitario dell’evento-Cristo con la grazia divina è culminato o culminerà nella fede, dono di Dio e risposta personale dell’uomo. Giovanni Paolo II b. … per accompagnare e far crescere

Io ho scelto Voi. Il titolo presuppone che ci sia stato

- un incontro, - uno stare insieme, - un dialogo, - la voglia di rivedersi, - si diventa amici, - si cammina insieme - la bellezza di un’amicizia che ti sostiene sempre

Io me sento scelto da Cristo? Ho avuto un incontro, sono stato con Lui, ho dialogato, ho avuto voglia di rivederlo, di diventargli amico, di camminare con Lui, mi sono sentito sostenuto da Lui?

Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge:

- la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano);

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- il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di

Gesù Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa

Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna)

Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Signore e Salvatore Tempo ordinario

Cristo si è fatto uomo e ci aiuta a vedere come nelle nostre banali dinamiche umane di incontri che tutti i giorni facciamo, di fatto passa tutta la nostra fede, che è l’incontro vero con Lui. Come sono i miei incontri? Come Gesù incontra la gente?

Tempo di Avvento

Pietro negli Atti degli apostoli dice: “Voi avete ucciso Gesù di Nazareth, Dio lo ha risuscitato, e lo ha costituito Signore e Cristo”Chiediamoci ora: Che Posto occupa Gesù nella nostra società? E ancora che posto occupa Gesù nella mia vita? Richiamiamo alla mente il dialogo di Gesú con gli apostoli a Cesarea di Filippo: “Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?... Ma voi chi dite che io sia?” (Mt 16,13 15). La cosa più importante per Gesú non sembra essere cosa pensa di lui la gente, ma cosa pensano di lui i suoi più intimi discepoli. Allora, Chi è Gesù per te?

NATALE Oggi è nato per voi il Salvatore. Ma che genere di salvezza mi aspetto? Che salvezza ci propone Gesù? Riflettiamo sui miracoli… Quando senti parlare di miracoli, come reagisci? (curiosità, fastidio, senso di superiorità, diffidenza) Cos’è per te un miracolo? Cosa c’entra, per te, la fede della persona miracolata col fatto accaduto? Che problemi o domande ti suscitano i miracoli? Che salvezza offrono? Per salvare il mondo e l’uomo, oggi, cosa ci vorrebbe, secondo te? Che tipo di messia?tu da cosa vorresti essere salvato? Cosa ti può aiutare o salvare?

Cammina con noi (accompagna) Tempo ordinario

Conoscere la vita pubblica di Gesù (gli incontri) Confrontarla con la “mia vita pubblica”

Quaresima Gesù nel camminare con noi mostra tutta la sua umanità: soffre come noi (piange l’amico Lazzaro), è fragile come noi (tentazioni); soffre nell’orto degli Ulivi. Cosa lo fa andare avanti? Questo suo “sopportare” un peso cosa mi “comunica”? Gesù vive come me le stesse difficoltà? Come le supera? Cosa posso fare io per superarle come ha fatto Lui?

PASQUA la risurrezione è un fatto che cambia la storia e la vita di ogni cristiano. Con il dono del sacramento del Battesimo inizia la Relazione con Dio mediante Cristo Riflettiamo sul nostro Battesimo

Centrare le proprie scelte su Cristo Tempo di Pasqua

Gesù non mi lascia solo!! Ripercorriamo la storia dei discepoli di Emmaus e mettiamola a confronto con la nostra storia

Tempo ordinario

L’Amore che Gesù mi dona, mi rende uomo nuovo e mi dona la possibilità di vivere relazioni vere. Anche la mia relazione con Cristo deve essere sempre più vera ed autentica Andiamo alla scuola dei Santi…

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VENITE E VEDRETE Presentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testoPresentazione del testo

VENITE E VEDRETE: UN CATECHISMO PER L’EDUCAZIONE ALLA FEDE DEI GIOVANI

Destinatari e meta globale

«Il catechismo Venite e vedrete si rivolge ai giovani e alle giovani dai 18 ai 25 anni che iniziano ad essere esposti alle sfide dei giovani adulti riguardanti il lavoro, l’amore, la relazione con la famiglia, le scelte sociali e politiche, l’uso del tempo libero... Sono sfide impegnative perché riguardano gli aspetti fondamentali della vita nella fase in cui i sogni e i desideri urgono di trasformarsi in realtà

concrete. Non sempre il bagaglio a disposizione è ricco di fede solida, capace di verità e consolazione. Spesso il cammino è segnato da crisi religiosa e morale, che per certuni produce lontananza, per altri apparente indifferenza, per molti ricerca e bisogno di ricominciare una nuova esistenza di fede, più consapevole e adulta. Il CdG/2, in stretta continuità con la prospettiva vocazionale del CdG/1 Io ho scelto voi, vuole guidare i giovani a maturare un convinto cammino di discepolato con Cristo, al fine di aiutarli a compiere le loro scelte alla luce del progetto di vita che è il Vangelo». È ripetere un luogo comune dire che i giovani oggi sono una sfida per la Chiesa, un interrogativo pressante circa la sua capacità di trasmettere il Vangelo e di essere luogo favorevole all’incontro con Cristo Signore. Il CdG/2 vorrebbe essere un passo nella direzione inversa, per far intravedere che anche il Vangelo è una sfida per la generazione dei giovani.

Articolazione dell’itinerario e obiettivi educativi

Il punto di partenza dell’itinerario di fede. Ispirandosi al primo incontro dei discepoli con Gesù narrato dal vangelo di Giovanni (1,35-39), il catechismo offre ai giovani di oggi che cercano il significato pieno della vita l’occasione di rivivere quell’esperienza: anche a loro «Gesù rivolge l’invito a seguirlo, per scoprire in lui il mistero della vita che non ha fine. Si tratta di un cammino di fede che, prendendo il via dall’appassionata sete di verità e di valori, diventa incontro con la persona stessa di Gesù Cristo, decisione di farsi suoi discepoli e radicare le proprie scelte esistenziali nel progetto di vita rivelato in lui dal Padre». La sequenza dei capitoli e i loro obiettivi educativi. Dentro la sequenza materiale di dieci capitoli logicamente concatenati - ciascuno tuttavia con la sua peculiare compiutezza di contenuto - è ben riconoscibile una struttura di fondo, riconducibile a tre «verbi» propri del testo giovanneo: cercare, incontrare, dimorare. Essi non sono anzitutto una strategia redazionale, ma l’evidenziazione dei dinamismi del cammino di fede che il giovane è chiamato ad attivare di fronte al Signore Gesù che gli si manifesta e lo invita alla sequela. a) Cercare: è il dinamismo di esperienza che caratterizza in modo particolare, ma non esclusivo, il cap. 1. La vita che urge dall’interno (desideri, sogni, attese, energie da esplicare) e la vita che preme dall’esterno (sia invitando sia mettendo alla prova), obbligano ad un atteggiamento di ricerca, di inventario e di valutazione. Poiché in questa ricerca ciascuno gioca e mette in gioco la sua faccia, è fondamentale riconoscere che ogni ricerca sensata ha un metodo: muove senza pregiudiziali, è critica (ossia cerca le ragioni di valore di ogni proposta), si concentra sull’essenziale, si confronta con la parola di Dio e l’esempio di Cristo, approda a una decisione significativa, totalizzante (ossia che valorizza e coinvolge l’intera persona e l’intera vita) e impegnativa. Un’immagine evoca il punto focale che regge ogni ricerca degna dell’uomo: è l’immagine dell’orizzonte. L’orizzonte è dove cielo e terra si toccano: si tratta di quel punto d’incontro che impedisce alla nostra esistenza terrena di sciogliersi in varietà di punti disarticolati o di apparire come frammento sospeso nel vuoto. Gesù Cristo è, secondo la testimonianza della fede cristiana, l’orizzonte in cui cielo e terra si incontrano realmente, il riferimento che dà posizione e contorno ad ogni cosa, il luogo ove brilla lo splendore, la ricchezza di possibilità dell’alleanza tra Dio e l’uomo. Questo tema occupa esplicitamente per intero il primo capitolo (Che cercate?) e trova nell’ultimo (Vivere la speranza) la sua ripresa e formulazione compiuta, resa possibile dalla globalità di un cammino compiuto. Si tratta però di un tema che scorre sotto e dentro l’intera proposta, come un atteggiamento dinamico sollecitato e nutrito da

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esso. È l’atteggiamento attorno al quale si gioca in buona parte il percorso. Pedagogicamente non è da esasperare, ma da mantenere in esercizio con equilibrio, attraverso riferimenti storico-culturali, ricchezza di contenuti, soste meditative, sempre in costante familiarità con la narrazione evangelica. b) Incontrare: è il dinamismo di esperienza che caratterizza i capitoli 2,3,4. Ciò che catalizza e rilancia la ricerca è l’incontro. L’incontro è proposto come modalità autentica e profonda di comunicazione totalizzante tra «persone», valorizzando in tal modo la grande esigenza di relazioni profonde e umanizzanti dei giovani d’oggi. È un incontro che viene anzitutto offerto tramite un invito: «Venite e vedrete». Affascinati dalle parole del «rabbi», i due discepoli (e in loro i giovani di oggi) lo seguono, lo ascoltano, lo vedono compiere gesti prodigiosi. Entrano pian piano nel mistero della sua persona, non senza fatica (cap. 2). Scoprono che in lui il regno di Dio è presente e operante, perché Gesù intrattiene con Dio una relazione personalissima: dice di essere il suo Figlio (cap. 3). La pienezza dell’identità di Gesù è svelata dagli avvenimenti della Pasqua, centrali nei vangeli e nell’esperienza cristiana. In essi si rivela il mistero di Dio, come dono di vita che vince la morte, mistero di amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (cap. 4). c) Dimorare: è il dinamismo di esperienza che attraversa i capitoli dal 5 al 10. Un incontro che svela una tale ricchezza disponibile, chiede di non essere abbandonato. Ciò comporta non solo un investimento di energie, ma l’impegno a ridisegnare il proprio progetto di vita secondo lo stile del Risorto, nella partecipazione convinta alla Chiesa, comunità dei discepoli di Gesù (cap. 5-6) e nell’apertura missionaria al mondo, in particolare all’universo coetaneo giovanile, per condividere con gli altri la libertà, la forza e la gioia del Vangelo (cap. 7). Il tutto si realizza a partire dal proprio stato di vita, finalizzato comunque all’amare Dio: o in modo totale ed esclusivo, o attraverso la mediazione di un’altra persona umana (cap. 8). Infine, l’impegno di «coltivare e custodire» il mondo attraverso la realtà del lavoro e dell’azione politica e sociale (cap. 9), non diminuisce l’attesa vigilante ed operosa verso l’incontro definitivo ed ormai svelato con il Signore Gesù (cap. 10).

- Il coraggio di una proposta: Venite e vedrete Gv 1,35-51

- Un Dio diverso dai nostri schemi Mc 4,1-32

- Venuto a chiamare i peccatori Lc 15,4-7

- La sequela Mc 8,31-38; Gv 6,66-69; Mc 10,17-22

- Chi vede me vede il Padre Gv 14,6-11

- Dio lo ha risuscitato Mc 16,1-8; Atti 10,39-4; Mc 12,25-27 Rm 8,19-21; Lc 24,13-35

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a.… per raccontare e riflettere

1. Come accostarci alla persona di Gesù?

Venite e vedrete… e io sono andato e cosa ho visto? La storia porta alla luce vistosamente i segni dell’uomo che cerca se stesso, ma che porta anche i segni della presenza concreta di Gesù Signore e dei testimoni suscitati dalla sua memoria e dal suo Spirito. Il futuro preme ogni giorno sul presente, interpellando le nostre responsabilità. Questo è il grande fiume della vita che può offrire la suggestione di saperne approfittare o di abbandonarsi alla corrente (al «come fanno tutti», p. 15). È la varietà delle tradizioni dei popoli, che rende non facile orientarsi, esponendo al rischio del relativismo (p. 16). È, talora, la figura del supermercato che invita al «fai-da-te» (p. 18), ma è anche però anche il solco scavato dalle grandi passioni dell’uomo e dalla sua sete di infinito (p. 19). È il campo nel quale il Signore Gesù si inserisce, come fa notare insistentemente il Nuovo Testamento (p. 46: la spiegazione del quadro storico degli inizi del ministero pubblico di Gesù secondo Lc 3,1-2). È la rete delle progettualità umane con le quali entra in contatto, come promessa e conflitto, l’annuncio del regno di Dio (p. 53ss). È ciò che il credo sinteticamente richiama con le espressioni «nacque da Maria vergine…fu crocifisso sotto Ponzio Pilato». La storia è l’ambiente dove ciascuno ricerca e reperisce i «materiali» del suo progetto e si trova esposto allo scacco, al non successo. Questa storia che ci misura e dà la curva alla nostra vita la si può vivere in libertà, la libertà dei figli di Dio. È il percorso che può farci eredi. In tal modo, essa può far fiorire dai credenti i segni della gratitudine, della invocazione e della profezia (pp. 410-411). In questo cammino Gesù si pone come un interlocutore alla nostra altezza, che ci toglie dalla solitudine mediante l’incontro e il dialogo. Grazie a lui il fiume della storia non è solo corrente, ma comunicazione, compagnia. Gesù può farsi compagno di cammino che segnala strade da noi non viste (p. 37). È il presentimento della nostra sete di infinito. È colui dinanzi al quale, in questo mondo che rischia di implodere nel soggettivismo, ancora ci si sente spinti a fermarsi e riconoscerne la presenza. In maniera imprevista, innovativa, familiare e unica, Gesù di Nazaret: è tutto per noi, eppure così «difficile» per noi. Di fronte a lui sale la domanda: «Chi è costui?» (cap. 3: Chi dite che io sia?). Gesù è colui che come Figlio, invoca Dio come Abba Padre (p. 115ss); è, in definitiva, il volto attraente, pacificante e inquietante del Dio-Trinità, volto di comunione perfetta, aperta e accogliente (pp. 183-187). È colui che rinnova il nostro volto, ravvivandolo con la ricchezza del suo Spirito; è il nostro stesso volto che si esprime nel dialogo della preghiera (pp. 309-310); è il volto riconciliato delle beatitudini. È, infine, il volto di Maria e dei santi, il volto di ogni carisma e ministero, considerati come concretizzazione della ricchezza di ogni alterità nella fantasia dell’amore (capp. 7-8).

2. Come interpretare la sua Persona?

È attraverso le azioni e i gesti che ci si avvicina agli altri o li si ferisce, che ci si rende riconoscibili o ci si nasconde. La nostra corporeità è l’«antidoto» contro la fuga in idealismi evanescenti ove ogni possibilità si isterilisce. La nostra struttura somatica ci esprime, ci confessa e ci misura. Registra la nostra storia, ci radica nel mondo e ci dichiara rispetto agli altri. Essa è, in definitiva, il primo messaggio del Creatore all’uomo. La sequela del Signore e la vita ecclesiale sono scuola di autenticità e trasparenza comunicativa. Gesù ha elaborato i suoi gesti come segni del regno di Dio, del suo amore sorprendente, gratuito, innovativo. Li ha resi profezia dell’umanità secondo il cuore di Dio (pp. 65-70). In modo del tutto speciale il gesto dell’ultima Cena mostra che tutto l’esprimersi di Gesù, il suo essere rivolto a noi, il suo corpo, coincide ormai con un dono completo di sé che diventa nuova presenza tra noi, fonte di novità di relazioni, qualificate dalla condivisione (pp. 154-156). È nella coerenza e nella forza comunicativa dei suoi gesti che il Risorto si fa riconoscere dai suoi discepoli (pp. 169). Sintonizzandosi sui gesti del Risorto, la comunità cristiana ne accoglie e ne proclama la presenza, lasciandosi modellare il volto dalla forza di novità, riconciliazione, fedeltà e comunione che essi comunicano. Così essa stessa diventa il corpo del Signore.

3. Chi è Gesù, Signore e Salvatore? La Libertà è il segreto ultimo di ogni persona, che emerge e si plasma entro tutte le altre sue dimensioni, in molteplicità di figure che si condensano nella capacità di decisione intelligente, totalizzante e impegnativa (pp. 27-32). È ciò che si svela e si gioca nell’incontro, che sollecita la ricerca, che si pronuncia nella decisione, che custodisce

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la speranza. Nella fedeltà al Signore la libertà si plasma come libertà di credere, sperare e amare. La fede risulta essere in quest’ottica il coraggio di una vera libertà nella storia, della libertà di Dio in Gesù Signore e della libertà dell’uomo, sollecitata dallo Spirito del Signore. È una libertà adulta capace del dono di sé nell’amore gratuito e benevolo, nella paziente ricerca di vie efficaci che però non fa conto su risultati probabili. È essenzialmente, infine, il «luogo esclusivo» in cui c’è possibilità di ricevere e dare amore, testimonianza continua della benevolenza infinita di un Dio che rispetta la libertà donata ad ogni esistenza a costo di sembrare a volte lontano e contraddittorio: dinanzi agli scacchi della vita, il credente si «getta» liberamente, sull’esempio di Gesù a Pasqua, dentro le sofferenze di chi lo circonda, per aiutare a percepire la presenza del quel Padre che dà risurrezione a ogni tipo di morte.

b. … per accompagnare e far crescere

Venite e Vedrete: seguire Gesù è la risposta alle nostre domande e scoprire il suo dono d’amore per noi - Il coraggio di una proposta: Venite e vedrete pag. 27-35

- Il coraggio di rispondere alla proposta: seguirlo pag. 78-79 - Nella sequela di Gesù vedremo il volto umano di Gesù incarnato pag. 131-137

- Nella sequela di Gesù vedremo il volto umano del Padre pag. 109-119 - Nella sequela di Gesù vedremo il Cristo Risorto fondamento della nostra fede pag. 165-172

- Gesù propone la misura alta della vita: le beatitudini pag. 84-85

ALLEGATO per il CdG 1/2 CHE COSA CERCATE? Gv 1,35-39

Vedere v. 35 - Il giorno dopo Il Vangelo di Giovanni inizia con una settimana inaugurale (Gv 1, 29.35.43) che forse è per l'evangelista l'equivalente dei sette giorni della creazione. Gesù inaugura la creazione nuova.

v. 36 - Ecco l'Agnello di Dio Giovanni il Battista non è soltanto colui che annunzia il Cristo, come i profeti; egli è colui che lo indica.

v. 37 - I suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. I due discepoli sono Andrea e un suo compagno. Il verbo "seguire" è molto importante nel vangelo di Giovanni, e vuol dire "andare dietro a un maestro", "farsi discepolo".

v. 38a - Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano Percepire nella fede lo sguardo di Gesù, è la premessa dell'incontro e della sequela.

v. 38b - Che cosa cercate? Queste sono le prime parole di Gesù. Si tratta della domanda fondamentale per chi si lascia interpellare circa un senso, anzi il senso fondamentale della vita. Gesù formulerà questa domanda altre due volte, centrandola sulla sua persona, e sempre in momenti essenziali del racconto: all'inizio della Passione e quando apparirà a Maria Maddalena. Non più "che", ma "chi cercate?" (Gv 18,4) è la domanda che sarà ancora Gesù a porre nella notte del tradimento quando, guidati da Giuda e armati, verranno per catturarlo nell'orto degli ulivi. Un'altra volta Gesù interpella a proposito del cercare. Ed è al mattino di Pasqua, quando chiede a Maria di Magdala; «Perché piangi, chi cerchi?» (Gv 20,15). La domanda di Gesù, proprio collocata all'inizio dei suoi incontri, è un invito a chiarire anzitutto a noi stessi che cosa realmente stiamo cercando, che cosa attendiamo dalla vita e dove poniamo il centro di essa. Senza l'atteggiamento del cercare, la fede è impossibile. I profeti e i saggi dei quali parla la Bibbia invitano con insistenza a «cercare» il Signore.

v. 38c - Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa Maestro - dove dimori?». Ai due giovani non interessa solo sapere chi è questo Rabbi che li ha provocati. Sono interessati a sapere dove abita: è l'esperienza dello stare con Lui che li interessa, li stimola, li affascina.

v. 39a - Disse loro: «Venite e vedrete». Solo due verbi! Non anticipa nulla Gesù. Però invita ("venite") e promette ("vedrete"). «Venite e vedrete le opere di Dio» (Salmo 66,5). La risposta di Gesù, che sostituisce ogni argomento, sarà ripresa da Filippo (Gv 1,46) e dalla Samaritana (Gv 4,29).

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v. 39 b - Andarono dunque e videro dove abitava. Andare, muoversi, vedere… così accade il "fare esperienza". Bisogna avere il coraggio di "rischiare". Si tratta di muoversi, di andare, di con-vertirsi, per andare da Gesù e stare con lui.

v. 39c - E quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro dei pomeriggio. L'evento è così importante che l'evangelista sente il bisogno di annotare perfino l'ora! Una volta incontrato Gesù, non si può più vivere senza stare con Lui, trovare casa nella sua casa e fare che la nostra casa diventi anche sua. Giudicare Giovanni Battista conduce i suoi discepoli all'incontro personale con il Cristo e li spinge alla sua sequela (Gv 1). La ricerca della volontà di Dio ha bisogno di mediazioni umane e soprattutto di mediatori umani: di testimoni, di persone capaci di farsi compagni di viaggio per orientare il cammino di chi desidera incontrare Gesù. La fede non si trasmette per via intellettuale, ma all'interno di relazioni umane. Solo chi vive tenendo Gesù al centro della sua vita, potrà aiutare altri a incontrarlo, conoscerlo e, a sua volta, seguirlo. Giovanni, indicando ai suoi discepoli Gesù come Agnello di Dio, di fatto suggerisce loro la via da prendere. L'incontro con Giovanni guida a Cristo. «Che cosa cercate?» (Gv 1,38). È una domanda importante per noi oggi. Il cristiano non è chiamato a essere un militante iperattivo, ma un cercatore di Dio. Non uno che possiede, sa, è già arrivato, ma che dal mistero divino, conosciuto, professato, celebrato e incarnato, è condotto a riprendere ogni giorno la ricerca e a rinnovare l'amore. La domanda che Gesù pone chiede di andare a fondo del proprio desiderio, della propria ricerca e delle proprie motivazioni, per avere ben chiaro che il Gesù alla cui sequela ci si pone è l'Agnello, il Servo, il Crocifisso, e che il cammino che si intraprende è sequela dell' Agnello «ovunque vada» (Ap14,4), fino alla fine, alla croce, alla morte, al dono di sé. «Dove rimani?» Questa la domanda con cui i discepoli rispondono alla domanda di Gesù. Gesù rimane nel Padre, nella sua parola, nel suo amore. E i discepoli sono chiamati a percorrere lo stesso cammino: rimanere nella parola e nell'amore del Figlio per dimorare con Dio. La ricerca cristiana si indirizza verso una vita interiore, una dimensione profonda di comunione con il Padre e il Figlio nello Spirito. Il «dove» di Gesù è il Padre: nella sequela esso diviene anche il «dove» del discepolo («Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo» Gv 12,26). Agire

- Dov'è il tuo "dove"? Dove trovi saldezza e stabilità? Mi ritiro in un luogo di silenzio e quiete, esprimo il bisogno del mio cuore: bisogno del primato d'una vita interiore, dello stare da solo/a con Gesù. E prego: "Con te, che abiti nelle profondità del cuore tutto acquista luce di senso e possibilità di dono e di gioia. Se no, la mia vita è sterile e vuota. Da solo/a non vado da nessuna parte!”

- Che cosa cerchi alla fine? Di chi hai desiderio? Quale sete vuoi appagare nella tua vita? Gesù non forza il tuo passo, ma ti rivolge la domanda decisiva, quella che mette in moto ogni cammino di vita. Stare con Gesù significa rendersi disponibili ad ascoltare, a vedere, a contemplare, a gioire e soffrire con Colui che è Signore della vita e della storia venuto perché tutti abbiano la vita in abbondanza.

- Qual è la tua scala di valori? Cioè che cosa conta di più per te?

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Da una lettura trasversale di tutti i catechismi emerge: - la persona di Gesù costantemente in dialogo con l’uomo (già i titoli di tutti i testi lo evidenziano); - il mistero della incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù come centro unificatore di tutti i percorsi; - una progressiva manifestazione delle caratteristiche di Gesù: Rivelazione dell’amore di Dio (Lasciate che i bambini vengano a me); Figlio e fratello (Io sono con voi); Messia e maestro (Venite con me); Vero uomo e vero Dio (Sarete miei testimoni); Amico e guida (Vi ho chiamato amici); Signore e Salvatore (Io ho scelto voi); Via e vita (Venite e vedrete); Verità (La verità vi farà liberi); Capo del corpo che è la Chiesa (CCC).

Quale attributo di Gesù Quale atteggiamento di

Gesù Quale testimonianza

CATECHISMO CHIESA CATTOLICA

Capo del Corpo che è la Chiesa Sempre presente nella Chiesa, sorgente della fede, modello dell’agire cristiano, maestro della preghiera

Custodire il deposito della fede, viverlo e trasmetterlo

LA VERITÁ VI FARÁ LIBERI

Verità Si rivela nel mistero di Dio Trinità

Passare dalla parola e dall’evento di Gesù all’esperienza della verità nella libertà

LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME

Rivelazione dell’amore di Dio Accoglie ognuno con amore Annunciare Gesù ai bambini e camminare insieme

IO SONO CON VOI

Figlio e fratello Manifesta il volto del Padre Sperimentare la presenza di Gesù nella propria vita

VENITE CON ME

Messia e Maestro Invita a stare con lui Diventare discepoli di Gesù

SARETE MIEI TESTIMONI

Vero uomo e vero Dio Chiama a collaborare alla sua missione nella Chiesa e nel mondo

Assumere impegni di vita nuova nello Spirito

VI HO CHIAMATO AMICI

Amico e guida Offre la sua amicizia Seguire Gesù, fedeli alle esigenze della sua amicizia

IO HO SCELTO VOI

Signore e Salvatore Cammina con noi (accompagna) Centrare le proprie scelte su Cristo

VENITE E VEDRETE

Via e vita Invita a seguirlo per conoscerlo Avere il coraggio di accettare proposte “alte”

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Via e vita Tempo ordinario

Gesù è la via Cosa significa scegliere una strada? Come e con chi sceglierla? Cosa vuol dire nella mia vita che Gesù è la VIA cosa mi cambia? Riflettiamo sulle scelte di vita

Tempo di Avvento

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. L’incarnazione cambia la storia della mia vita. Dio prende vita ed entra nella mia storia Cosa cambia nella mia vita che c’è un “Dio con noi”

NATALE Vi annuncio una grande gioia: Oggi è nato per voi il Salvatore La nascita di un bambino è sempre un lieto evento. Quanto lo è nella mia vita?

Invita a seguirlo per conoscerlo Tempo ordinario

Gesù ci invita a percorre la Sua VIA “Venite…

Siamo chiamati…. ad ascoltare

Cosa significa ASCOLTARE in un mondo pieno di rumore? Chi devo ascoltare? Chi voglio ascoltare? Chi è bene ascoltare?

Quaresima Gesù ci invita a conoscere la sua VITA ……e Vedrete”

Siamo chiamati… alla sequela

Gesù ci invita quindi a STARE con Lui GIOIRE con Lui SOFFRIRE con Lui

PASQUA “Abbiamo Visto il Signore” «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».

Mettiamo a confronto la vicenda di Tommaso con la nostra vita?

Avere il coraggio di accettare proposte “alte” Tempo di Pasqua

Gesù fa proposte alte ai suoi discepoli. I discepoli accettano la sfida con i loro alti e bassi..

Impariamo dalle loro storie. Vediamo cosa è successo negli Atti degli Apostoli e cosa succede nella nostra vita

Tempo ordinario

La proposta alta della vita è la chiamata alla santità

I santi hanno accettato la sfida e noi? Mettiamoci alla loro scuola….