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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018 1 INDICE PTOF 2017-18 INTRODUZIONE 2 1. BREVE STORIA DELLA SCUOLA 3 2. IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA 4 2.1. Il CONTESTO 5 2.1.1. Il territorio 5 2.1.2. Le caratteristiche socioculturali 5 3. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA 6 3.1. Lettura educativa della domanda 6 3.2. Linee di politica scolastica 2017-2018 8 4. IL CURRICOLO DELLA NOSTRA SCUOLA 9 4.1. Il profilo educativo e culturale del bambino 10 4.2. L’ambiente di apprendimento 13 4.3. La mediazione educativo didattica 13 5. IL PROGETTO DIDATTICO 2017-2018 16 5.1. Ampliamento dell’offerta formativa 18 5.2. Progetti extracurricolari 21 5.3. Linee per una didattica dell’inclusione 22 5.4. Patto educativo di corresponsabilità 23 5.5. Piano di formazione dei docenti per il triennio 2015-2018 24 6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 25 6.1. Organigramma nominale a.s. 2017-18 25 6.2. Struttura organizzativa della giornata 26 6.3. Organizzazione delle sezioni 26 6.4. Piano settimanale delle attività 27 7. ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITÀ 27 7.1. Formazione dei genitori 28 8. VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ SCOLASTICA E DEL SISTEMA DOMANDA 30 9. CALENDARIO SCOLASTICO 31 10. ALLEGATI 35 Piano di evacuazione 35 Documenti scolastici 36

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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INDICE PTOF 2017-18

INTRODUZIONE

2

1. BREVE STORIA DELLA SCUOLA 3

2. IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA 4

2.1. Il CONTESTO 5

2.1.1. Il territorio 5

2.1.2. Le caratteristiche socioculturali 5

3. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA 6

3.1. Lettura educativa della domanda 6

3.2. Linee di politica scolastica 2017-2018 8

4. IL CURRICOLO DELLA NOSTRA SCUOLA 9

4.1. Il profilo educativo e culturale del bambino 10

4.2. L’ambiente di apprendimento 13

4.3. La mediazione educativo didattica 13

5. IL PROGETTO DIDATTICO 2017-2018 16

5.1. Ampliamento dell’offerta formativa 18

5.2. Progetti extracurricolari 21

5.3. Linee per una didattica dell’inclusione 22

5.4. Patto educativo di corresponsabilità 23

5.5. Piano di formazione dei docenti per il triennio 2015-2018 24

6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 25

6.1. Organigramma nominale a.s. 2017-18 25

6.2. Struttura organizzativa della giornata 26

6.3. Organizzazione delle sezioni 26

6.4. Piano settimanale delle attività 27

7. ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITÀ 27

7.1. Formazione dei genitori 28

8. VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ SCOLASTICA E DEL SISTEMA DOMANDA 30

9. CALENDARIO SCOLASTICO 31

10. ALLEGATI 35

Piano di evacuazione 35

Documenti scolastici 36

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INTRODUZIONE

La Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” opera all’interno di un Istituto che si articola in: Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria

di 1° e 2° grado.

La Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” è una Scuola cattolica paritaria (D.M.12/11/2001) che svolge un servizio pubblico in Padova.

Si presenta come una Comunità Educativa in cui opera una Comuni-tà religiosa, le Figlie di Maria Ausiliatrice, con una specifica missione

educativa che condivide con insegnanti, genitori, personale amministrativo e di servizio.

Ogni persona è consapevole di contribuire attivamente alla vita della scuola, e di essere direttamente responsabile, per la sua parte di competen-

za, alla qualità dell’Offerta Formativa che la scuola si impegna a garantire.

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è la rispo-

sta che la nostra Scuola offre alla domanda educativa dei genitori e dei bambini secondo il Progetto Educativo e le indicazioni del Regolamento

sull’Autonomia didattica e organizzativa della legge n. 107/2015 (articolo 1, comma 14) che ha modificato il DPR n. 275/1999 (articolo 3) e della legge

n. 62/2000 28 marzo 2003, n. 53, del D.L. 19 febbraio 2004.

Tale Piano è la traduzione operativa del cammino di educazione inte-

grale del bambino indicato dal Progetto Educativo Nazionale.

La progettazione è perciò mediata da modelli educativi e didattici che corrispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano

della tradizione salesiana.

Il P.T.O.F: contiene le linee programmatiche, le finalità e il piano delle

attività pedagogiche e didattiche deliberato dagli Organi collegiali, ciascuno per le parti di competenza.

Ogni anno verrà integrato dal POF annuale, che espliciterà in dettaglio gli aspetti organizzativi e progettuali dello specifico anno e che potrà co-

munque subire alcune modifiche.

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1. BREVE STORIA DELLA SCUOLA

Le cronache del tempo attestano la prima presenza delle Figlie di Maria Ausilia-

trice a Padova in data 28 settembre 1911, quando in Via S. Massimo 14, aprono

un pensionato intitolato a Don Bosco per accogliere numerose studentesse del-

la provincia che desiderano frequentare le scuole complementari e normali pre-

senti allora solo in città. L’opera è desiderata e voluta dal vescovo mons. Luigi

Pellizzo. Lo stile di vita improntato a spirito di famiglia, geniale intuizione di don

Bosco, e ad una visione gioiosa dell’esistenza attirano subito molti allievi.

Prima fra tutte, prese vita l’asilo dell’Infanzia «Don Bosco» (1920) seguita dalla

seguita dalla Scuola Elementare privata autorizzata.

Nel corso degli anni, gli spazi in Via San Massimo 14 si rivelano insufficienti e

incomincia a balenare l’idea coraggiosa della costruzione di una nuova sede. Il

progetto dopo pochi anni si fa realtà in zona Forcellini. Il 29 settembre 1966 si

inaugura la nuova sede in Via Scardeone, ora, Via San Camillo De’ Lellis 4.

La Scuola dell’Infanzia fino all’anno 2001 è scuola privata autorizzata.

Ottiene il riconoscimento della parità scolastica dalla Direzione Regionale del

Veneto il 12 Novembre 2001.

Il 13 maggio 2005 la scuola consegue il certificato per il sistema di gestione della

qualità dei processi di progettazione, programmazione e attuazione del servizio

educativo, secondo le norme UNI EN ISO 9001:2015 (ISO 9001:2015).

Il certificato viene rilasciato dall’organismo certificatore Det Norske Veritas

(DNV), ed è rinnovato nel 2017.

La Scuola dell’Infanzia ha firmato dei Protocolli con alcune Università per la

Formazione dei Docenti (TFA) ed ha ottenuto l’Accreditamento.

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2. IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA

In un contesto di pluralismo dei modelli scolastici e formativi, la Scuola

dell’Infanzia “Don Bosco” si presenta nella sua identità di Scuola Cattolica

Salesiana. Trova la sua ispirazione nei principi evangelici, nei diritti del

bambino sanciti dalle normative nazionali ed internazionali, nel Progetto

Educativo Nazionale della Scuola Salesiana. Il Progetto Educativo, elabo-

rato dalla nostra Scuola alla luce di questi documenti, è depositato presso la

Segreteria. I genitori che desiderano averne copia, possono farne richiesta.

Come Scuola Cattolica:

- pone al centro la persona come criterio regolatore ed ispiratore della

prassi educativa;

- è attenta alle caratteristiche tipiche del bambino dai 3 ai 6 anni e a tutte le

dimensioni del suo sviluppo evolutivo come persona;

- adegua criteri e metodi alle esigenze dei bambini in un clima di serenità, di

spontaneità e d’impegno, per un’educazione integrale;

- promuove i valori della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della soli-

darietà, della tolleranza, della pace, della relazione con Dio;

- si colloca all’interno del progetto culturale della Chiesa, cercando di rende-

re visibile sia il radicamento sul territorio, sia la qualità della cultura.

Come Scuola Salesiana:

- attinge all’esperienza carismatica di don Bosco e di Madre Mazzarello, attua-

lizzando il Sistema Preventivo fondato sulla ragione, religione e amore-

volezza;

- valorizza la grande risorsa della Comunità Educativa;

- riconosce il ruolo fondamentale della famiglia nell’educazione dei figli e ri-

crea, al suo interno, un ambiente ed un clima di famiglia;

- è aperta a tutti coloro che accettano la sua proposta educativa.

La Comunità Educativa animata dallo “spirito di famiglia”, rappresenta la grande

risorsa da valorizzare per l’azione educativo - didattica. Parte dai bisogni reali,

cercando di cogliere la domanda formativa in tutta la sua complessità e di

declinare insieme istanze sociali, esigenze della persona, attese del territorio e

della proposta formativa salesiana

La Comunità analizza, quindi:

· la domanda educativa dei bambini che chiedono il rispetto dei loro diritti

fondamentali: riconoscimento, protezione, accoglienza in una famiglia, sviluppo

armonico della personalità secondo le fasi evolutive, ricerca di significati per la

propria esistenza;

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· la domanda degli insegnanti che chiedono: riconoscimento della loro profes-

sionalità, formazione in servizio, adeguata alle attese e ai bisogni educativi

propri dei bambini d’oggi, cooperazione e coinvolgimento attivo;

· la domanda dei genitori che desiderano: qualità del servizio educativo inteso

sia come professionalità sia come capacità di relazione interpersonale, ricono-

scimento della loro titolarità educativa, disponibilità al confronto, partecipa-

zione alla gestione sociale, formazione e sostegno nel rapporto con le istitu-

zioni;

· la domanda delle istituzioni e del territorio che chiede una rete sistematica

in cui si possa prevedere un confronto fra Progetti educativi e la disponibilità

alla cooperazione e all’integrazione;

La risposta educativa della nostra Scuola Salesiana si fonda su una visione

globale d’educazione e su una proposta formativa di crescita integrale della per-

sona che attiva interventi fondati su:

· la pedagogia dell’incontro (con gli altri, con il mondo, con Dio), liberan-

do risorse e promovendo tutte le potenzialità nella relazione educativa;

· la pedagogia della gioia, che è promozione di felicità in ogni bambino e

che va sempre riscoperta e difesa da ciò che può sciuparla;

· la pedagogia dell’incoraggiamento che pone l’educatrice in atteggia-

mento di reciprocità educativa, di scommessa sulle risorse del bambino;

· la pedagogia narrativa che, nell’attivazione dei processi culturali, educa

alla memoria, alla meraviglia, allo stupore, al linguaggio evocativo, ai sistemi

simbolico - culturali, all’interculturalità, alla convivenza democratica.

2.1. IL CONTESTO

2.1.1. IL TERRITORIO

L’Istituto Don Bosco è situato in Via S. Camillo De Lellis 4, nel quartiere For-

cellini, nella città di Padova.

Essendo attività della comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice salesiane di Don

Bosco, rientra nella provincia religiosa del Triveneto (Ispettoria ITV) che ha la

sua sede centrale a Padova, Riviera S. Benedetto 88. Il bacino di utenza della

Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” è rappresentato dai diversi quartieri di Pado-

va e dai comuni limitrofi. La posizione della scuola permette l'accesso dal cen-

tro città e dalla tangenziale sud e ovest .

2.1.2. LE CARATTERISTICHE SOCIOCULTURALI

Le caratteristiche socio-culturali-economiche delle famiglie che scelgono la no-

stra Scuola dell’Infanzia sono, nel complesso, omogenee e l’elemento decisivo

per la scelta è dato da aspettative di qualità, sia relazionale che di servizio; dalla

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continuità educativa tra i diversi gradi scolastici e in particolare dallo “stile”

complessivo, che deriva dall’impostazione educativa del Carisma Salesiano.

Alla Scuola dell’Infanzia accedono bambini con caratteristiche diverse circa il

livello di sviluppo di personalità, di capacità relazionali, di abilità cognitive. Lo

sforzo della scuola, attraverso tutti i suoi educatori, è quello di offrire il più

possibile risposte personalizzate ai bisogni di ogni singolo bambino.

3. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA

3.1. LETTURA EDUCATIVA DELLA DOMANDA 2016-17

La nostra scuola ha somministrato ai GENITORI un questionario di soddisfa-

zione e percezione del servizio scolastico. Tale valutazione è sempre in funzio-

ne del miglioramento della qualità dell’offerta formativa mirata alla domanda di

educazione e formazione globale dei bambini. Il questionario è stato inviato on

line nel mese di maggio alle famiglie dei 109 bambini iscritti alla scuola nell’anno

scolastico 2016-2017.

L’elaborazione dei dati è stata effettuata sui 107 questionari restituiti, pari al

98% del totale.

A. Rapporto Scuola-Famiglia

Per quanto riguarda il rapporto scuola - famiglia il 98% dei genitori ritiene che la

scuola abbia rispettato il patto educativo e il 99% afferma che i valori pedagogi-

co-educativi salesiani vengono concretizzati in scelte ed interventi quotidiani. Il

98% riconosce come chiare ed efficaci le comunicazioni e le informazioni che

ricevono dalla scuola in merito ad attività e iniziative. Il 97% ritiene che gli inse-

gnanti siano disponibili, aperti al dialogo e al confronto con i genitori. Il 97% dei

genitori si confronta con gli insegnanti sugli apprendimenti e sul comportamen-

to del bambino a scuola.

Il 97% delle famiglie ritiene di essere informata delle attività didattiche offerte

dalla scuola e il 96% riconosce che la scuola condivide con le famiglie le linee

educative ed i valori da trasmettere ai bambini.

Il 99% delle famiglie sostiene che la scuola ha offerto ai bambini significative op-

portunità per crescere e imparare: progetti, laboratori, feste, teatro, uscite di-

dattiche, iniziative di solidarietà …

Il 58% dei genitori ha partecipato ai percorsi formativi e ritiene siano stati utili

gli interventi degli esperti.

B. Percezione della qualità dell’insegnamento

I genitori dimostrano di avere una buona percezione della qualità

dell’insegnamento: La totalità delle famiglie esprime soddisfazione per il modo

in cui la scuola promuove lo sviluppo dell’autonomia dei bambini e il 97% ritiene

che le insegnanti aiutano ad acquisire buone competenze relazionali e curano le

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condizioni per un apprendimento sereno ed efficace. Il 98% delle famiglie rico-

nosce che la scuola offre un sostegno adeguato ai bisogni dei bambini. Il 99%

afferma che le educatrici sanno incoraggiare i bambini ad esprimere al meglio le

loro potenzialità e la totalità dei genitori ritiene che sono professionalmente

preparate e competenti.

C. Benessere dell’alunno a scuola

Il 96% dei genitori dichiara che i propri figli si trovano bene con i compagni e

con gli insegnanti. Il 98% delle famiglie percepisce che il loro figlio è trattato con

equità e rispetto e ritiene che trova ascolto e fiducia negli insegnanti. La totalità

delle famiglie ritiene che il proprio figlio si trovi bene con le insegnanti ed

esprime soddisfazione per come gli insegnanti incoraggiano e rassicurano i

bambini. Il 98% dei genitori esprime soddisfazione per la sicurezza e familiarità

con cui il bambino si muove nello spazio scolastico.

D. Organizzazione e funzionamento della scuola

Il 99% delle famiglie ritiene che la scuola sia ben organizzata e il 99% che gli

ambienti siano accoglienti e puliti, che le attrezzature siano adeguate alle neces-

sità didattiche. Il 97% esprime soddisfazione per la mensa. Il 99% afferma che la

scuola, in caso di malessere o incidente, soccorre prontamente i bambini e il

95% che l’assistenza dei bambini è gestita bene anche fuori dalla sezione. Il 99%

che la scuola è attenta e sa andare incontro alle emergenze segnalate dai geni-

tori. La totalità dichiara che la Coordinatrice ha garantito un andamento funzio-

nale delle attività didattiche dichiarate nel PTOF e iI 98% ritiene che i rappre-

sentanti dei genitori abbiano svolto il loro ruolo in modo adeguato. Il 98% dei

genitori dichiara che la scuola è ogni giorno impegnata a migliorare e implemen-

tare la propria offerta formativa.

E. Apertura al territorio

Il 99% dei genitori ritiene che la scuola valorizzi le opportunità formative del

territorio e la totalità esprime soddisfazione per il modo in cui la scuola educa i

bambini ai valori umani ed evangelici; insegna e pratica i valori del rispetto e

dell’accoglienza verso tutti; promuove un sentimento gioioso e costruttivo della

vita. L’96% ritiene che la scuola sia aperta al dialogo con figure specialistiche che

seguono i bambini con BES.

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3.2. LINEE DI POLITICA SCOLASTICA 2017-2018

In linea con principi della nostra identità e con le Indicazioni di Istitu-

to a. s. 2017-2018, le Responsabili della Scuola intendono:

Azioni comuni ai quattro tipi di scuola:

- seguire e sviluppare le tematiche del Sinodo sui Giovani e promuove una

cultura vocazionale in tutta la Comunità Educante

- promuove incontri tra tutto il personale interno, docente e ATA, creare

senso di appartenenza e condividere alcune linee educative salesiane

- revisionare e consegnare del Regolamento del personale dipendente

- risignificare ruoli e attività in corso (cfr. Progetto ispettoriale – anno II)

- attuare il Piano di Miglioramento – RAV 2017-18

- curare la formazione dei docenti, in particolare dei neo-assunti e dei Coor-

dinatori di classe

- assicurare la formazione a tutto il personale in tema di tutela della salute e

della sicurezza

- aggiornare il Sito e migliorare l’uso del registro elettronico

- sostenere l’Associazione Genitori e le attività che promuove

- partecipare alle iniziative CIOFS/Scuola Nazionale in un’ottica prospettica

- partecipare e intervenire con il proprio apporto nei luoghi dove si dibatte il

tema della scuola paritaria

Per la Scuola dell’Infanzia:

- Predisporre attività educative e didattiche specifiche per l’individuazione

precoce di disturbi del linguaggio e dell’apprendimento

- continuare a potenziare le attività e le forme di sostegno per i bambini in

difficoltà (DSA e BES) anche attraverso l’uso di software didattici

- progettare attività innovative al fine di stimolare e sviluppare le capacità

creative, cognitive ed affettive dei bambini (progetto A.C.A.)

- continuare a promuovere progetti di apprendimento-servizio (Service Lear-

ning) con il territorio

- favorire lo sviluppo del progetto di accostamento alla lingua inglese per tut-

te le fasce di età

- continuare a promuovere la qualità del dialogo educativo con le famiglie per

crescere in corresponsabilità

In linea con gli indirizzi esposti vengono periodicamente definiti, secondo una

logica di miglioramento continuo, obiettivi misurabili e vengono pianificate atti-

vità e risorse necessarie per il loro raggiungimento. I risultati conseguiti sono

valutati periodicamente nel corso delle attività di riesame del sistema di gestio-

ne per la qualità (SGQ), da parte della direzione.

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4. IL CURRICOLO DELLA NOSTRA SCUOLA

La nostra scuola ha elaborato un Curricolo per Competenze al fine di favorire

una crescita armonica e integrale della persona, proprio come previsto dal me-

todo educativo salesiano. Il documento è reperibile in segreteria.

Si è scelto di articolare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave eu-

ropee che rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione.

Le competenze chiave sono quelle esplicitate nella Raccomandazione del Parla-

mento Europeo del 18 dicembre 2006 e riportate dalle Indicazioni 2012:

1. Comunicazione nella madrelingua a cui fanno capo le competenze

specifiche della lingua e del campo di esperienza “I DISCORSI E LE PAROLE”.

2. Comunicazione nelle lingue straniere a cui fanno capo le competenze

specifiche della lingua straniera e del campo di esperienza “I DISCORSI E LE

PAROLE”.

3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia a cui fan-

no capo prevalentemente le competenze specifiche del campo di esperienza

“LA CONOSCENZA DEL MONDO”.

4. Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di uti-

lizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione, naturalmente

al livello iniziale proprio di una didattica della scuola dell’infanzia.

5. Imparare a Imparare è competenza metodologica fondamentale cui non

corrispondono, nelle Indicazioni, traguardi specifici.

6. Competenze sociali e civiche: a cui fanno capo le competenze facenti

parte del campo “IL SÉ E L’ALTRO” e di Cittadinanza attiva.

7. Spirito di iniziativa e intraprendenza: a questa competenza chiave fan-

no capo competenze metodologiche come la presa di decisioni, il problem

solving, le competenze progettuali: I campi di esperienza in cui esercitarla

sono tutti.

8. Consapevolezza ed espressione culturale: a questa competenza fanno

capo le competenze specifiche relative alla lettura, fruizione, produzione di

messaggi visivi, sonori, musicali, artistici; all’espressione corporea: “IMMAGI-

NI, SUONI, COLORI” e “IL CORPO E IL MOVIMENTO”.

Le competenze, devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai traguar-

di di sviluppo riportati nelle Indicazioni Nazionali (2012) (cfr. Linee guida per la

certificazione delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione del

2015)

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Il Collegio Docenti ha declinato, per ogni anno di frequenza, i traguardi per lo

sviluppo delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia seguendo le linee

della nostra Scuola Cattolica Salesiana.

I traguardi di sviluppo vengono raggiunti attraverso esperienze significative rac-

colte nei seguenti campi:

Il sé e l’altro (l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini)

Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)

Immagini, suoni, colori (l’arte, la musica, creatività ed espressione)

I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)

La conoscenza del mondo (oggetti, fenomeni viventi, numero e spazio)

Il documento di riferimento è reperibile in segreteria.

4.1. IL PROFILO EDUCATIVO E CULTURALE DEL BAMBINO

Per Profilo educativo e culturale s’intende quello che il bambino deve essere in

grado di fare, di sapere e di saper essere al termine della Scuola dell’Infanzia.

Secondo le disposizioni della legge 53/2003, delle Nuove Indicazioni Nazionali

per il curricolo 5/09/2012 è stato rivisto il Profilo del bambino in uscita dalla

Scuola dell’Infanzia alla luce delle caratteristiche peculiari della nostra Scuola

Cattolica Salesiana ed è stato declinato per ogni anno di frequenza alla Scuola

dell’Infanzia.

Esso si articola secondo le seguenti linee:

rafforzamento dell’identità personale;

progressiva conquista dell’autonomia;

cittadinanza attiva come capacità di gestire la vita quotidiana attraverso

regole condivise, il dialogo, l’attenzione agli altri, il riconoscimento di dirit-

ti e di doveri;

l’acquisizione di competenze per imparare a riflettere sull’esperienza at-

traverso l’esplorazione, l’osservazione, il confronto e una pluralità di lin-

guaggi.

PROFILO DEL BAMBINO AL TERMINE DEL 1^ ANNO (3/4 ANNI)

1. Ascolta e comprende le narrazioni di brevi storie

2. Inizia a riconoscere e a comunicare agli altri le proprie emozioni, i desideri,

le paure

3. In una situazione adeguata alla sua età, riesce ad eseguire un compito, una

consegna che gli viene assegnate da terzi

4. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative ed

inizia ad utilizzare diverse tecniche espressive

5. Raggiunge una propria autonomia personale nell’alimentarsi e vestirsi

6. Colloca correttamente se stesso nello spazio

7. Gioca e lavora con gli altri bambini rispettando le regole di convivenza

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8. Manifesta curiosità per la persona e gli insegnamenti di Gesù, acquista fidu-

cia nelle proprie capacità comunicative

9. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività: correre, saltare,

strisciare...

10. Conosce e denomina correttamente le parti principali del corpo e lo rap-

presenta nei suoi elementi fondamentali

11. È curioso, esplorativo, pone domande.

PROFILO DEL BAMBINO AL TERMINE DEL 2^ ANNO (4/5 ANNI)

1. Ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie

2. Riconosce le proprie esigenze, comunica emozioni e stati d’animo e si

esprime attraverso diverse forme di rappresentazione: il disegno, la pittura e

altre attività manipolative

3. In una situazione adeguata alla sua età, riesce ad eseguire correttamente e in

autonomia un compito, una consegna che gli viene assegnato/a

4. Presenta le caratteristiche fisiche sue o di un oggetto attraverso una descri-

zione verbale semplice ed appropriata

5. Intuisce di far parte di una collettività ed inizia a rispettare il proprio turno

durante la conversazione

6. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone dimostrando

buona consapevolezza dei concetti topologici

7. Inizia ad essere sensibile verso i bisogni degli altri, impara a condividere e a

cooperare per un fine comune

8. E’ curioso e pone domande su Gesù, sulle tradizioni e sulla vita dei cristiani

9. In una situazione di gioco strutturato coordina, ed esegue movimenti rispet-

tandone le regole

10. Conosce le diverse parti del corpo e lo rappresenta graficamente con tutti i

suoi elementi

11. Comincia ad esprimere consapevolezza delle possibilità e dei limiti propri e

dei compagni ed ha una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti

degli altri

PROFILO DEL BAMBINO AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

1. Presenta, racconta e spiega le caratteristiche fisiche sue, della sua famiglia,

della sua maestra (per es. all’insegnante della Sc. Primaria), attraverso una

descrizione verbale semplice e corretta (usa soggetto, predicato e comple-

mento), una rappresentazione grafica realizzata con tecniche diverse.

2. Inizia a riconoscere le proprie emozioni, i desideri, le paure, gli stati d’animo

propri e altrui, li esprime (a livello percettivo).

3. In una situazione adeguata alla sua età, riesce ad eseguire correttamente un

compito, una consegna che gli viene assegnato/a da terzi (per esempio: ri-

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trovare un oggetto, secondo precise indicazioni topologiche e spaziali, rap-

presentarlo graficamente o descriverlo in modo semplice – cioè esplicitan-

done le caratteristiche principali).

4. Costruisce, con materiale vario, un oggetto (per es. da regalare) e ne verba-

lizza le fasi di costruzione.

5. Interviene a tempo, in modo opportuno e pertinente, in una conversazione

di gruppo tra pari o con adulti (alza la mano, rispetta il turno di parola,

comprende il contesto del discorso).

6. Comincia ad esprimere consapevolezza delle possibilità e dei limiti propri e

dei compagni, accetta di integrarsi in un compito affidatogli dall’insegnante o

da un adulto (drammatizza un racconto con altri bambini secondo una giusta

sequenza di movimenti, tempi ecc.).

7. Utilizza materiali e risorse comuni, condivide esperienze e giochi, affronta

gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le elementari regole del com-

portamento nei contesti privati e pubblici.

8. Di fronte a situazioni particolari, esprime curiosità, interesse, pone doman-

de, sulle cose, su di sé, sugli altri, su Dio.

9. In una situazione di gioco strutturato (per es. su un ritmo dato) controlla,

coordina, ed esegue movimenti rispettandone le regole (per es. la sequenza

temporale …)

10. Si orienta nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, e delle

nuove tecnologie (li riconosce e li associa al loro significato e alla loro fun-

zione).

11. Racconta, narra descrive situazioni ed esperienze vissute, comunica e si

esprime con una pluralità di linguaggi (presenta ai compagni/genitori o adulti

di riferimento una esperienza realizzata, una festa tra compagni o una gita;

(per es. descrive verbalmente, con disegni, fotografie, simboli più comuni,

rappresentazioni, le fasi di un esperimento realizzato, alcuni particolari di un

compagno; mostra come riordina oggetti famigliari, per es. i giochi secondo

criteri di classificazione).

I Piani Personalizzati delle Attività Educative sono i percorsi attraverso i

quali il bambino realizza il Profilo Educativo e Culturale al termine della Scuola

dell’Infanzia.

Le Unità di Apprendimento sono la descrizione della mediazione didattica

che trasforma gli obiettivi specifici di apprendimento in competenze da raggiun-

gere.

La progettazione delle UA è un atto collegiale.

Le UA sono progettate tenendo conto dell’età dei bambini con particolare at-

tenzione a quelli che per la prima volta entrano nella Scuola dell’Infanzia.

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All’inizio dell’Anno Scolastico, dopo un primo periodo di osservazione sistema-

tica dei bambini, vengono somministrate le prove in ingresso che intendono ri-

levare la situazione in entrata di ciascun bambino.

In base ai risultati delle prove, viene adeguato il percorso precedentemente

progettato.

4.2. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La scuola è un luogo di vita dove ogni bambino entra con la sua storia particola-

re e con i suoi bisogni, dove le sue esperienze acquistano significato a partire

dalle emozioni e dagli affetti personali.

Negli anni della Scuola dell’Infanzia si definisce e si articola l’ identità del bambi-

no come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del

proprio stare con gli altri.

Sono proprio le attività della vita quotidiana, l’organizzazione del tempo e

dello spazio, a concorrere al benessere di tutti. Ed è solo a partire da un senti-

mento di benessere che è possibile sostenere nei bambini la voglia di aprirsi

all’esplorazione del mondo e all’incontro con gli altri, cioè la capacità di misu-

rarsi con tutte le loro potenzialità di crescita.

Un clima sereno e sicuro promuove lo sviluppo delle competenze (sensoriali,

percettive, motorie, linguistiche, intellettive), facilita la capacità di comunicazio-

ne e di relazione, la sensibilità verso l’altro, la libertà del pensiero, la capacità di

riorganizzare autonomamente le proprie esperienze, la capacità di giocare. 4.3. LA MEDIAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA

Il percorso formativo viene concretizzato dal Collegio Docenti in una pro-

gettazione per competenze che consente di condurre il bambino a realizzare il

profilo sopra delineato.

Tale progettazione è ricca di contenuti e di proposte ed è flessibile secondo il

dinamismo dei ritmi di apprendimento del bambino. Il Collegio Docenti espli-

cita la propria azione educativa attraverso le seguenti indicazioni metodologi-

che.

1. La valorizzazione del gioco come "risorsa privilegiata di apprendimenti e

di relazioni." Con il gioco vengono favoriti rapporti attivi e creativi sul ter-

reno cognitivo e relazionale, consentendo al bambino di trasformare la real-

tà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di ri-

velarsi a se stesso e agli altri.

2. L'esplorazione e la ricerca che consentono al bambino di scoprire i diversi

aspetti della realtà e dei sistemi simbolici della nostra cultura. L'originaria

curiosità di ogni bambino, nel clima della ricerca-azione, attiva confronti,

pone problemi, costruisce ipotesi, elabora spiegazioni.

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3. La vita di relazione in tutte le sue modalità: coppia, piccolo gruppo, grande

gruppo, con o senza intervento dell'insegnante. Essa favorisce gli scambi, la ri-

soluzione dei problemi, il gioco simbolico, il superamento dell'egocentrismo

per porsi in atteggiamento di accettazione e di collaborazione con i compagni

e con gli adulti.

4. La mediazione didattica: le strategie, gli strumenti e i materiali didattici,

strutturati e non, permettono al bambino di fare, di operare con le mani e

con la mente, di "imparare facendo".

Le insegnanti assumono compiti di regia educativa che consistono nel predi-

sporre un contesto stimolante e di materiali necessari per l’attività program-

mata; situazioni problematiche curiose e motivanti; situazioni gioco per pen-

sare, elaborare idee, formulare ipotesi e immaginare soluzioni.

Sia durante il lavoro in sezione che nei laboratori, il ruolo dell’insegnante varia

dall’azione di stimolo e supporto all’osservazione delle modalità di gioco, di

relazione e di apprendimento del bambino.

La scelta del metodo didattico avviene attraverso una decisione ponderata

dell’insegnante in base all’unità d’apprendimento e alle risposte degli alunni.

I principali metodi didattici a cui le insegnanti fanno riferimento sono Metodi

educativi attivi:

Metodi di simulazione

Giochi di Simulazione - gioco di ruoli: questo metodo pedago-

gico di apprendimento attivo, presuppone l’ideazione e la condu-

zione di giochi di ruolo e di simulazione della realtà, calando il

bambino in una “realtà fantastica” coinvolgente dal punto di vista

emotivo e intellettuale, pur nella consapevolezza di essere diversi

dalla vita ordinaria. In tal modo il bambino viene educato

all’assunzione di ruoli sociali.

Metodi di discussione /Metodo dell’ascolto attivo

Circle Time: questo metodo favorisce la conoscenza reciproca, la

comunicazione e la cooperazione fra tutti i bambini del gruppo -

sezione o di laboratorio, un clima sereno di reciproco rispetto. I

bambini acquisiscono la capacità di rispettare il pensiero dell'altro

pur esprimendo il proprio, di mediare tra più idee, di riconoscere

un argomento, di accogliere idee o sentimenti diversi dai propri;

viene incoraggiato chi ha difficoltà a parlare davanti a più persone.

Metodo Problem Solving e Brain Storming: questo metodo

guida i bambini ad osservare, sperimentare, toccare l'ambiente;

incoraggia ad affrontare situazioni problematiche a formulare ipo-

tesi e a cercare soluzioni; li coinvolge in varie attività con lo scopo

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di attivare il loro ingegno per stimolare il processo associativo e

quindi la generazione di nuove idee.

Metodo laboratoriale e cooperativo : fa sperimentare, attraver-

so attività pratiche, l’esplorazione del reale e, allo stesso tempo,

favorisce il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Coinvolge i

bambini nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo

condiviso e partecipativo con gli altri.

5. L'osservazione e la verifica: l'osservazione occasionale e sistematica fa

conoscere le esigenze del bambino, i livelli di sviluppo, le sue potenzialità

per commisurare ad esse adeguati interventi educativi e didattici.

6. La documentazione: la raccolta delle attività e dei suoi prodotti consente

al bambino di rievocare l'itinerario compiuto nella scuola, e di rendersi

conto delle proprie conquiste.

7. la valutazione dei livelli di conoscenze, di abilità e di competenze di

ciascun bambino è guidata da specifiche rubriche valutative.

La valutazione delle competenze viene compilata al termine dell’anno sco-

lastico ed è articolata in livelli di padronanza come riportato di seguito: Iniziale: l’alunno/a, opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in si-

tuazioni note.

Base: l’alunno/a svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di pos-

sedere conoscenze e abilità basilari e di saperle applicare

Intermedio: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove,

compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le

abilità acquisite.

Avanzato: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in autonomia, mo-

strando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite soste-

nendo in modo responsabile le proprie opinioni e decisioni.

Tutto ciò permette di garantire:

il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico, completo e

coerente;

la prevenzione di difficoltà che spesso si riscontrano nel passaggio dal-

la Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria;

la valorizzazione delle competenze che il bambino ha già acquisito.

Questo strumento, in linea con quello elaborato per la Scuola Primaria si pro-

pone, oltre che come strumento di pianificazione didattica, anche come ele-

mento per la continuità e per la costruzione di un linguaggio comune tra gradi

di scuola.

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5. IL PROGETTO DIDATTICO 2017-2018

“L’ALBERO RACCONTA…”

Il girotondo delle stagioni

Le stagioni, con la loro peculiarità e i fenomeni di cui sono artefici, rappresen-

tano un meraviglioso contenitore da cui attingere spunti e suggestioni da riela-

borare con i bambini, attraverso l’esplorazione e la valorizzazione di ciò che

muta attorno a loro: la natura con i suoi cambiamenti climatici, la novità dei co-

lori, i frutti e la verdura, il profumo delle prime piogge…

Questa varietà di manifestazioni affascina i bambini, sollecita la loro curiosità e li

stimola a porre domande e a formulare ipotesi; fornisce l’occasione di compie-

re esperienze legate allo scorrere del tempo e ai cambiamenti che esso produ-

ce nella realtà.

L’esplorazione consente ai bambini di scoprire come nel silenzio e con ritmi

lenti la natura si trasforma.

Il percorso educativo favorisce la scoperta del valore del silenzio attraverso

esperienze di ascolto e di parola.

“Anche l’ascolto, gioco armonico tra parola e silenzio, risulta una competenza di

base su cui, la scuola è tenuta a investire; educare alla pazienza dell’attesa e alla sco-

perta della potenza comunicativa del silenzio, è premessa imprescindibile per lo svi-

luppo di qualsiasi relazione e attività didattica all’interno della classe.

Acquisire la competenza relazionale all’ascolto significa coltivare un terreno fertile,

quale humus di ogni possibile apprendimento.”

U.A.: “A SCUOLA CON TANTI AMICI” Settembre 2017

Feste inserite nel periodo

29 settembre: festa dell’autunno e dell’accoglienza

2 ottobre: Festa degli Angeli Custodi e dei nonni

U.A.: “I COLORI DELL’AUTUNNO” Ottobre - Dicembre

U.A. di laboratorio: Ottobre - Novembre 2017

“Scopriamo con i 5 sensi” (3 anni)

“Amici in gruppo” (4 anni)

“Alla scoperta del corpo umano” (5 anni)

“L’atelier dell’incontro” (5 anni)

“Color-musicoterapia” (4 anni)

“Una storia anche per me” (5 anni)

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Feste inserite nel periodo

1 novembre: Festa di tutti i Santi

8 dicembre: Festa dell’Immacolata

18 dicembre: Auguri di Natale

Uscite e/o attività didattiche previste

5 ottobre: scopriamo la trasformazione dell’uva (uscita didattica 5 anni)

5 ottobre: l’uva e il torchio (esperienza a scuola 3 e 4 anni)

20 ottobre: alla scoperta dell’autunno al Parco Iris (uscita al parco 4 e 5 anni)

10 novembre: Facciamo i colori (uscita didattica all’Orto Botanico 5a. I° gruppo)

13 novembre: Facciamo i colori (uscita didattica all’Orto Botanico 5a. 2°gruppo)

Ottobre – Dicembre: Incontri con i nonni alla casa di riposo (5 anni)

U.A. “FREDDO INVERNO” gennaio - febbraio – marzo 2018

Feste inserite nel periodo

31 gennaio: Festa di San Giovanni Don Bosco

19 marzo: Festa del papà

28 marzo: Auguri di Pasqua

Uscite e/o attività didattiche previste

26 gennaio: Festa dell’Inverno: La casa degli gnomi (spettacolo teatrale di

burattini 3-4-5 anni)

8 febbraio: Laboratori e Merenda di Carnevale

16 febbraio: Giornata dello sport

9 marzo: Pestati di spezie e vegetali (uscita didattica all’Orto Botanico 4a.)

26 marzo: Festa di primavera

U.A. di laboratorio: Gennaio - Maggio

“Scopriamo con i 5 sensi” (3 anni)

“Il trenino dei diritti” (4 anni)

“Microcosmo” (4 anni)

“Color-musicoterapia” (5 anni)

“Giocando con pesi e misure” (5 anni)

“Per mano con i diritti” (5 anni)

U.A. “PROFUMI DI PRIMAVERA” Marzo - Maggio

Feste inserite nel periodo

5 maggio: Festa del Grazie

13 maggio: Festa della mamma

24 maggio: Festa di Maria Ausiliatrice

28 maggio: Festa dei diplomi

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Uscite e/o attività didattiche previste

18 aprile: Uscita in biblioteca a Legnaro con lettura animata (4 anni)

11 maggio: giornata dell’arte

11 o 18 maggio: Uscita didattica (3-4-5 anni)

Educazione stradale (5 anni)

U.A. “I SAPORI DELL’ESTATE” Maggio - Giugno

Uscite e/o attività didattiche previste

22 giugno: Festa dell’estate

U.A. “VERSO LA SCUOLA PRIMARIA: UN MONDO DI NUMERI, GIOCHIAMO

CON LE SILLABE, ALLA SCOPERTA DEL TEMPO” Ottobre – Giugno (5 anni)

Il percorso parte da attività corporee e spaziali per affinare il gesto motorio attraverso

percorsi di pre-grafismo. Successivamente verranno proposte delle attività che punte-

ranno ad approfondire abilità e conoscenze nell’ambito metalinguistico, scientifico e

logico matematico seguendo modalità di intervento proposte dalle Nuove Indicazioni

Nazionali e nel curricolo per la Scuola dell’Infanzia

U.A. “PASSO DOPO PASSO” Ottobre - Dicembre (4anni)

L’insieme delle esperienze corporee correttamente vissute costituisce un significativo

nucleo per lo sviluppo di un’immagine positiva di sé.

U.A. “PAROLE FORME E NUMERI CRESCONO CON ME” Gennaio-Giugno (4anni)

Il percorso mira all’ arricchimento del vocabolario al completamento dell’inventario

fonetico e allo sviluppo dell’abilità narrativa. Per quanto riguarda il numero i bambini

iniziano a prendere familiarità, a ragionare sulle quantità e sulla numerosità.

U.A. “L’AMORE NEL CUORE” Ottobre – Giugno ( 3-4-5anni)

Il percorso di Educazione religiosa, condivide gli obiettivi della programmazione, si

integra con essa un giorno alla settimana e trova maggior sviluppo nei tempi forti

dell’Avvento- Natale e della Quaresima – Pasqua.

U.A. “CORPO IN MOVIMENTO” Ottobre – Giugno ( 3-4-5 anni)

Il percorso di Attività motoria si differenzia per le singole età dei bambini e ha la

durata dell’intero anno scolastico:

Ai laboratori, alle uscite didattiche e ai progetti previsti si aggiungeranno, nel

corso dell’anno, interventi e lezioni di esperti esterni inerenti il tema della pro-

grammazione.

5.1. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Per raggiungere le finalità previste dalla mission, la nostra Scuola completa il Pia-

no dell’Offerta Formativa con l’attivazione di alcuni progetti educativi che arric-

chiscono il curricolo.

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Nel corso del triennio 2015-2018 la Scuola prevede di attuare i seguenti pro-

getti:

A) Progetto Accoglienza

Nota caratteristica del metodo educativo di don Bosco è l’accoglienza cordiale,

il rapporto immediato che si stabilisce soprattutto con i bambini e le loro fami-

glie. Questo stile familiare di accoglienza e relazioni che si vive all’interno della

Casa salesiana e che dà qualità e valore ai vari incontri quotidiani e ai diversi

momenti della giornata, si esplicita intenzionalmente in tempi determinati

dell’Attività Scolastica:

all’inizio dell’anno scolastico, con i bambini nuovi iscritti, per accompagnarli

nella fase di ingresso nella Scuola dell’Infanzia, per aiutarli a stabilire relazio-

ni serene, fiduciose con il nuovo ambiente, con i compagni, sperimentando

fin dall’inizio un ambiente affettivamente ricco e accogliente

all’inizio della giornata, con un momento comunitario significativo, dedicato

al canto, alla condivisione di tematiche adeguate all’età, ai fatti del giorno, al-

la preghiera. Si tratta del “buon giorno”, tipica espressione salesiana: in tale

momento i bambini sono invitati a riflettere, ad esprimersi e a pregare.

B) Service Learning

L’apprendimento servizio (Service Learning) è una proposta educativa che si rivol-

ge ai bambini pensandoli come protagonisti del loro apprendimento e pensan-

doli come cittadini responsabili.

Il Service Learning si caratterizza per:

1. servizio solidale, per soddisfare i bisogni reali e sentiti di una comunità

2. protagonismo dei bambini

3. integrazione con il curricolo, in funzione dell’apprendimento

Lavorando contemporaneamente sull’apprendimento e sul servizio solidale, la

nostra Scuola desidera formare cittadini attivi che, oltre ad imparare ad appren-

dere, possano imparare ad essere. Ciò può avvenire solo collegando la scuola

alla vita, fornendo supporti per il potenziamento di competenze che sviluppino

negli alunni un’identità consapevole e aperta.

Docente referente: Titolari di sezione

Destinatari: Bambini di 4 e 5 anni e/o sezione

C) Progetto Color - Musicoterapia

È una proposta educativa che utilizza tutti i canali espressivi verbali e non ver-

bali ed ha come obiettivo quello di stimolare e valorizzare ogni forma espressi-

vo-comunicativa grazie ad elementi imprescindibili quali: suono, movimento,

ritmo, canto, manipolazione, segno grafico, colore, voce, emozione e gesto. Ta-

le progetto favorisce nel bambino l’incontro con il mondo dei suoni, dei rumori,

della musica e della creatività.

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Docente referente: Titolari di sezione e di laboratorio

Destinatari: Tutti i bambini

D) Crescere con la musica

L’educazione musicale favorisce la crescita integrale del bambino. La propedeu-

tica musicale dunque si ripropone di sviluppare il senso dell’udito, la capacità di

ascolto, la sensibilità affettiva ed emotiva, il senso del ritmo, la creatività e

l’immaginazione. Attraverso un percorso esperienziale e ludico i bambini ven-

gono educati alla comprensione del lessico espressivo-musicale ed accompagna-

ti alla produzione musicale con l’utilizzo della voce e di semplici strumenti di-

dattici. Docente referente: Ins. Sr. Giada Gazziola

Destinatari: bambini di 4 e 5 anni

E) “Magic world”

Questo progetto ha lo scopo di rendere consapevoli i bambini dell’esistenza di

lingue diverse dalla propria ampliando gli orizzonti mentali e favorendo

l’apprezzamento di altre culture. Attraverso attività divertenti, creative e di

ascolto di narrazioni i bambini apprendono semplici espressioni e vocaboli della

lingua inglese

Docente referente: docente Giulia Crivellari

Destinatari: bambini di 5 anni

“Let’s talk in English”

“Jack”, il personaggio conduttore, guiderà i bambini nell’apprendimento della

lingua inglese. Attraverso giochi, canzoni, filastrocche impareranno i colori e gli

animali della fattoria.

Docente referente: docente Elisa Innocenti

Destinatari: bambini di 4 anni

F) Educare a sani stili di vita

E’ un insieme di attività che prevedono la sensibilizzazione dei bambini ad una

corretta educazione alla salute e ad una sana alimentazione.

Docente referente: Titolari di sezione

Destinatari: tutti i bambini

G) “Educazione stradale”

E’ un progetto formativo gestito in collaborazione con l’Ente Comunale e la Po-

lizia Municipale. Ha lo scopo di far conoscere ai bambini il codice della strada e

di sensibilizzarli al rispetto delle regole dettate dal Codice stradale.

Docente referente: Sr. Vanna Manara

Destinatari: Bambini di 5 anni

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H) Scuola in festa

Per le due Feste dell’anno (Natale e Festa del Grazie) i docenti progettano un

percorso che coinvolge e rende protagonisti i bambini nella realizzazione di

brevi spettacoli di recitazione e di canto.

Docente referente: Titolari di sezione

Destinatari: tutti i bambini

I) Progetto continuità

E’ un insieme di proposte per facilitare il buon inserimento degli alunni nella

Scuola Primaria, per far loro conoscere tutto ciò che regola il funzionamento e

l’organizzazione della scuola.

Il progetto, dall’anno scol. 2017/2018 prevede alcuni incontri in cui i bambini di

5 anni vivranno un momento ludico-formativo insieme a quelli delle classi pri-

me. Inoltre, gli alunni delle classi 5^, nel mese di novembre, accoglieranno i

bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia per una visita alla Scuola Primaria e

per un momento ludico-formativo.

Docente referente: Sr. Vanna Manara

Destinatari: Bambini di 5 anni

Attraverso i progetti e i laboratori, il bambino costruisce il proprio per-

corso di crescita e di apprendimento secondo i criteri del "FARE" e dello

"SPERIMENTARE". In alcuni progetti e/o laboratori l’esperienza dei

bambini verrà arricchita anche dall’utilizzo della LIM (Lavagna Interatti-

va Multimediale) per potenziare motivazione, curiosità e creatività.

L) INIZIATIVE e Uscite didattiche

La nostra scuola aderisce alle iniziative didattiche e culturali proposte dal Co-

mune di Padova (Vivi Padova, Fondazione Cassa di Risparmio) e ad altre propo-

ste della Regione Veneto partecipando ad uscite culturali che hanno lo scopo di

arricchire i percorsi didattici e di potenziare l’offerta formativa.

Altre proposte, valide dal punto di vista didattico, saranno valutate dal Collegio

Docenti e offerte come opportunità ai bambini.

5.2. PROGETTI EXTRACURRICOLARI

Sono attività che si realizzano in orario pomeridiano extrascolastico.

- Storie giocorie: proposta tramite la quale restituire ai bambini un tempo ed

uno spazio pensati per rispondere al loro bisogno di sperimentarsi, inventare,

conoscere, relazionarsi, imparare attraverso il movimento e il gioco.

L'attività verrà svolta il mercoledì dalle 16,00 alle 17,00 da una Psicomotricista

laureata in scienze motorie.

- Let’s move: Attraverso questo percorso i bambini vengono accompagnati in

forma ludica alla scoperta della lingua inglese sviluppando insieme corporeità e

motricità equilibrate. Rivolto ai bambini dai 4 ai 5 anni.

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L'attività verrà svolta il martedì e il giovedì dalle 16,00 alle 17,00 da una laureata in

scienze motorie.

- Psicomotricità: Attività di gioco, con il quale l’adulto garantisce presenza, so-

stegno, accompagnamento. Rappresenta il “motore” per lo sviluppo motorio,

cognitivo, relazionale, emotivo di ciascun bambino.

L'attività verrà svolta il sabato dalle 10,00 alle 11,00 e dalle 11,00 alle 12,00 da

Valeria Furnari, Psicomotricista (ANUPI EDUCAZIONE).

Attività sportive: propedeutica allo sport

N.B: Le attività extracurricolari richiedono un compenso economico a parte

5.3. LINEE PER UNA DIDATTICA DELL’INCLUSIONE

Con riferimento alla normativa vigente (Legge quadro n° 104 del 5 febbraio

1992, Legge n° 170 8 ottobre 2010, Linee guida 12 luglio 2011, Direttiva MIUR

27 dicembre 2012 e C.M. n° 8 del 2013), la Scuola procede all’adattamento del-

la programmazione curriculare e della valutazione dell’apprendimento, alle esi-

genze degli alunni che presentino disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento

o bisogni educativi speciali, allo scopo di rispettare le differenze individuali degli

alunni, e aiutarli nel raggiungimento dei propri obiettivi formativi ed educativi.

In particolare la nostra Scuola dell’Infanzia, in collaborazione con la Scuola Pri-

maria, si avvale delle competenze del GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

per redigere il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) Infanzia-Primaria al termine

di ogni anno scolastico e collabora all’ attuazione delle iniziative educative e di

integrazione dei singoli alunni.

La Scuola dell’Infanzia, si predispone ad un’ osservazione che prenda avvio in

modo sistematico all’inizio di ogni anno scolastico e rilevi i casi che destano una

qualche preoccupazione.

Gli strumenti della didattica inclusiva trovano il loro spazio privilegiato dove i

tempi di apprendimento distesi e lo spazio lasciato al gioco e alla costruzione di

relazioni permettono lo sviluppo graduale delle competenze.

La relazione tra insegnanti e genitori, frequente e vicina, risulta in genere facili-

tante per la condivisione dei problemi eventualmente riscontrati nel bambino, al

fine di innescare una immediata e proficua sinergia.

Le risorse che la Scuola dell’Infanzia mette in campo per fronteggiare efficace-

mente situazioni problematiche sono:

• un’attenta organizzazione degli spazi e dei tempi,

• la pianificazione coerente e costante delle routine,

• la flessibilità nelle progettazioni didattiche ed educative, in un quadro

pienamente inclusivo,

• il confronto allargato tra docenti per lo scambio di esperienze e meto-

dologie.

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

23

Nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa, si rinvengono numerosi progetti

che riconoscono nell'inclusione il valore da perseguire: quelli riguardanti l'ambi-

to musicale, dell'espressione corporea e il Service Learning; i linguaggi utilizzati

da tali progetti costituiscono lo strumento e lo sfondo per far emergere poten-

zialità e valorizzare le differenze.

5.4. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ’

I genitori che iscrivono i loro figli nella Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” e la

scuola, sottoscrivono il patto di seguito riportato. Il rispetto di tale Patto costi-

tuisce la condizione indispensabile per un rapporto di fiducia reciproca che con-

sente il confronto, la negoziazione serena e la partecipazione responsabile di

tutte le componenti della Comunità Educante.

Ambiti di

riferimento

Gli insegnanti si impe-

gnano nei confronti dei

genitori a:

I genitori, consapevoli della

propria primaria responsa-

bilità educativa per i figli, si

impegnano

Puntualità Rispettare il proprio ora-

rio di servizio ed essere

precisi negli adempimenti

previsti dalla scuola

Rispettare l’orario di entrata e

di uscita dalla scuola limitando

le uscite anticipate solo per

motivi eccezionali

Relazionalità - Creare un ambiente edu-

cativo sereno e rassicu-

rante, di collaborazione e

di cooperazione con le

famiglie, fondato sul dia-

logo, sul confronto, sulla

fiducia reciproca.

- Conoscere e condividere

l’offerta formativa della scuo-

la;

- creare un dialogo costruttivo

con ogni componente della

Comunità Educante nel ri-

spetto dei ruoli e delle scelte

educative/didattiche;

- offrire alle insegnanti colla-

borazione propositiva.

Interventi

educativi

e didattici

- Riconoscere l’unicità,

l’individualità e i bisogni di

ogni bambino;

- educare al rispetto di sé e

degli altri favorendo

l’accoglienza dell’altro e la

solidarietà;

- esprimere nel proprio

agire quotidiano la di-

mensione religiosa della

fede;

- Collaborare con le insegnan-

ti per favorire la crescita se-

rena ed equilibrata del pro-

prio figlio;

- condividere le linee educati-

ve con le insegnanti per una

efficace azione comune;

- condividere il Progetto Edu-

cativo della scuola, avviando il

proprio figlio alla conoscenza

delle regole, insegnando il ri-

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

24

- proporre esperienze ed

attività finalizzate al con-

solidamento dell’identità

e dell’autonomia, allo svi-

luppo delle competenze,

all’acquisizione delle pri-

me forme di educazione

alla cittadinanza e di ri-

spetto dell’ambiente;

- aiutare i bambini a svilup-

pare forme di collabora-

zione tra compagni.

spetto degli altri e delle cose

altrui;

- conoscere l’offerta formativa

della scuola e collaborare a

realizzarla, per quanto di

competenza;

- comunicare la propria di-

mensione religiosa rispettan-

do l’identità religiosa della

scuola.

Partecipazio-

ne

Aprire spazi di confronto

valorizzando le proposte

dei genitori

- Tenersi aggiornati su impegni,

scadenze, iniziative scolasti-

che;

- Partecipare alle riunioni, alle

assemblee, ai colloqui indivi-

duali e agli incontri formativi

stabiliti in calendario

Osservazione - Garantire ai genitori il

diritto all’informazione sul-

la vita scolastica del figlio;

- svolgere periodicamente

un’autovalutazione del

proprio operato con at-

teggiamento orientato

verso la crescita profes-

sionale e personale per il

bene dei bambini, delle

colleghe e della scuola.

- Interessarsi alla vita scolasti-

ca del proprio figlio e a even-

tuali difficoltà nel rapporto

con insegnanti e/o compagni.

Aspetti

organizzativi

Promuovere il rispetto

delle norme espresse nel

Regolamento.

Condividere e rispettare il

Regolamento.

5.5. PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI PER IL TRIENNIO 2015-18

Per dare maggior qualità al processo di insegnamento apprendimento, nel corso

del triennio 2015-2018 la Scuola prevede per i propri docenti una formazione

inerente ai seguenti temi:

- IL SISTEMA EDUCATIVO DI DON BOSCO TRA SPIRITUALITÀ E METODO (Gen-

naio 2016-2017-2018)

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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- STRATEGIE DI SUPPORTO PER ALUNNI CON BES/DSA/ADHD E PER ALUNNI

CON ECCELLENZE

- SERVICE LEARNING

- SICUREZZA (un incontro per anno scolastico)

- SISTEMA GESTIONE QUALITÀ (mesi di settembre/ottobre di ogni anno)

- “METODO A.C.A – ASCOLTO, COMUNICAZIONE, AZIONE” (PROSEGUE

LA SPERIMENTAZIONE)

- FORMAZIONE SPECIFICA A SECONDA DELLA SCELTA DELLE INSEGNANTI (pe-

riodicamente ogni anno)

6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

6.1. Organigramma nominale a.s. 2017-2018

Direttrice – Delegata Ente Gesto-

re

SQUIZZATO Sr Claudia

Coordinatrice attività educati-

ve e didattiche

MANARA Sr Vanna

Personale di accoglienza e as-

sistenza:

FELETTI Sr Nerina

Insegnanti di sezione:

GIALLA

VERDE

ROSSA

BLU

FAGGIN Giorgia

CRIVELLARI Giulia

BERTAZZOLO Elena

VAROTTO Alessandra

Insegnanti di supporto: SCIBONA Francesca

INNOCENTE Elisa

Insegnanti di sostegno BABOLIN Sara

Personale OSS GALTAROSSA Raffaella

Insegnanti specialisti GAZZIOLA Sr Giada (ed. musicale)

OLIVETTO Luca (ed. motoria)

Servizi di Segreteria: MANTOVANI Donatella

TAMPUCCI Cristina

Servizi di amministrazione: ANGELI Francesca

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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6.2. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA GIORNATA

7.30-9.00 Accoglienza, gioco libero

9.00-9.30 Merenda, “Buongiorno salesiano” – preghiera, canto

9.45-11.00 Attività didattica in sezione e/o laboratori

11.00-11.30 Gioco libero

11.30-12.15 Pranzo

12.30-13.30 1^ uscita

12.30- 13.30 Gioco libero e/o strutturato all’interno o in cortile

13.45-15.15 Laboratori didattici o attività in sezione per b.ni 4-5 anni

Riposo per i bambini di 3 anni

15.30- 16.00 2^ Uscita

6.3. ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI

L’organizzazione didattica nella Scuola dell’Infanzia prevede la distribuzione

equilibrata dei bambini in 4 sezioni eterogenee. Il sistema eterogeneo ha il van-

taggio di rispettare il ritmo di apprendimento di ciascuno dei bambini, in un

contesto più naturale che può essere paragonato a quello della famiglia. Il prin-

cipio di base è che le necessità e i tempi di sviluppo di ogni bambino siano di-

versi da quelli di un altro bambino, anche se coetaneo. In questo caso il percor-

so di apprendimento è pensato in funzione delle esigenze di ciascun bambino,

considerando l’educazione un processo e non un prodotto (Piaget, 1976, Piaget

e Inhelder, 1969).

Le sezioni eterogenee, inoltre, promuovono l’apprendimento sociale, cioè dan-

no la possibilità ai bambini di imparare gli uni dagli altri (Vygotsky, 1978), spesso

secondo procedure “imitative” (A. Bandura, 1977), in un’atmosfera che è più

collaborativa piuttosto che competitiva. Tale organizzazione è più rispettosa del

principio delle intelligenze multiple (H. Gardner, 1999), cogliendo le peculiarità

dei bambini e rispondendovi attraverso un’educazione personalizzata e non

standardizzata all’età. In queste sezioni i bambini collaborano tra loro durante

l’esperienza dell’apprendimento, poiché sperimentano un conflitto cognitivo

(Piaget, 1976; Trugde e Caruso, 1988). Le differenti prospettive in gioco in una

sezione eterogenea stimolano infatti i bambini a confrontarsi. All’interno della

sezione eterogenea i bambini più grandi sono naturalmente stimolati a porre

attenzione alle azioni utilizzate nel relazionarsi, a interagire con bambini di di-

versa età. Si pongono così le basi per lo sviluppo del pensiero riflessivo e delle

prime azioni di metacognizione.

Durante la settimana sono organizzate attività di laboratorio per gruppi omo-

genei e questo permette di creare un contesto di apprendimento specifico per

le diverse età.

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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6.4. PIANO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ

7. ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITÀ

Gli organismi di partecipazione mirano a promuovere una sempre maggiore

corresponsabilità, incrementando la collaborazione fra docenti, alunni, genitori.

Nella scuola salesiana essi corrispondono alla logica del modello comunitario di

educazione. Lo stile educativo di Don Bosco diviene, per le famiglie che fanno

parte della Comunità Educativa, proposta di uno stile familiare nelle relazioni e

di crescita nel dialogo educativo. Esso caratterizza anche i rapporti con le istitu-

zioni e le agenzie educative, è espressione dell’impegno di cittadinanza attiva

nella società civile ed ecclesiale.

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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Ai sensi della lettera c), comma 4, articolo unico della legge n° 62/2000, sono

attivate le seguenti strutture di partecipazione:

- Consiglio della scuola;

- Collegio Docenti;

- Assemblee (di scuola e di sezione)

Consiglio della scuola

Il Consiglio della Scuola esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle

problematiche e delle metodologie dell’educazione.

Esso è costituito dalla Direttrice della Comunità religiosa, dalla Coordinatrice

delle attività educative e didattiche, dalla Delegata della Coordinatrice, dalle in-

segnanti, dai 4 genitori rappresentanti di sezione.

Viene convocato in seduta ordinaria dalla Coordinatrice educativo-didattica

ogni tre mesi e in seduta straordinaria tutte le volte che Ella, le insegnanti o i

Genitori rappresentanti (almeno 3/5 della totalità) ne facciano richiesta. Il

preavviso è di almeno cinque giorni prima.

Il Consiglio di intersezione è un organo consultivo. Dura in carica un anno,

elegge al suo interno un segretario che tiene il verbale delle riunioni.

Ha il compito di:

- dare il suo apporto all’elaborazione del Progetto Educativo e del Piano

dell’Offerta Formativa, rispondenti all’identità della Scuola, alle esigenze dei

bambini e del territorio;

- suggerire argomenti ed attività per il piano di lavoro;

- portare la voce dei Genitori riuniti in assemblea;

- promuovere iniziative per l’educazione permanente dei genitori;

- valorizzare i rapporti Scuola-Famiglia per un’efficace azione educativa.

Collegio Docenti

Il Collegio Docenti risulta composto dalla Coordinatrice educativo-didattica e

dalla sua Delegata, da tutte le insegnanti ed è presieduto dalla Coordinatrice

educativo-didattica. Può essere allargato alla partecipazione degli educatori

dell'extradidattico.

Al Collegio dei docenti compete la programmazione degli orientamenti educati-

vi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione, decisione e verifica. Di-

viene momento di analisi dei problemi della sezione e di ricerca di soluzioni

adeguate.

Alle insegnanti spettano le competenze relative alla realizzazione dell'Unità di

Apprendimento (UA).

Assemblee

Le assemblee sono un momento importante nella gestione della Scuola in cui la

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

29

Comunità Educativa è chiamata a confrontarsi sui criteri educativi scelti e sui

mezzi più idonei per realizzarli.

Le assemblee possono essere di scuola o di sezione.

L’Assemblea di Scuola è costituita da tutti i genitori della Scuola. È convocata

dalla Coordinatrice didattica all’inizio dell’anno e in altri momenti, se lo ritiene

opportuno, o se viene richiesta dalle Docenti o dai Genitori rappresentanti di

sezione (almeno 3/5 della totalità), con preavviso di cinque giorni e pubblicazio-

ne dell’ordine del giorno. Vi possono partecipare anche gli altri operatori della

Scuola.

L’Assemblea di sezione è costituita dai genitori e dagli operatori della sezione.

E’ convocata dalla Coordinatrice didattica anche su richiesta dei genitori (alme-

no 3/5 della totalità).

Si riunisce almeno tre volte all’anno. All’inizio dell’anno scolastico per la discus-

sione e la formulazione del piano di lavoro e delle attività di sezione; in seguito

per la verifica dell’attività svolta.

L’assemblea di sezione ha in particolare il compito di realizzare la continuità

educativa fra scuola e famiglia.

La nostra Scuola valorizza l’Associazione dei Genitori che è una libera asso-

ciazione di genitori, che vogliono essere partecipi dell’educazione dei figli, impe-

gnandosi a collaborare con la scuola per la realizzazione del progetto educativo,

affermando il valore dell’educazione cristiana e il diritto delle famiglie a scegliere

la scuola ritenuta più rispondente alle proprie convinzioni.

7.1. FORMAZIONE GENITORI

In famiglia non è solo il bambino che cresce, ma la famiglia stessa insieme a lui.

L’atto educativo è un rapporto di reciprocità in cui chi educa si trova coinvolto

in una relazione di interdipendenza e circolarità con l’altro in uno scambio di

arricchimento vicendevole.

Se educare è aiutare a trovare in se stessi le strategie migliori per affrontare le

situazioni della vita, è importante che il genitore sia modello di un utilizzo effi-

cace delle proprie risorse.

La Scuola si fa carico della formazione dei genitori con le seguenti finalità:

accrescere la competenza educativa dei genitori;

promuovere occasioni di dialogo e confronto sui problemi

dell’educazione oggi;

condividere le scelte carismatiche della Scuola.

Tempi: si privilegiano i mesi di novembre e marzo.

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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8. VALUTAZIONE ATTIVITÀ SCOLASTICA E SISTEMA DOMANDA

La valutazione è presupposto essenziale della progettazione, perché la rende

effettivamente flessibile, in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni educa-

tivo – didattici dei bambini e delle loro famiglie.

Essa riguarda:

gli esiti educativi – didattici del bambino

l’intervento didattico offerto

la qualità del sistema scuola.

La nostra Scuola è attenta alla valutazione non solo dei risultati, ma anche dei

processi di apprendimento, dell’efficacia dell’intervento educativo e della qualità

dell’offerta didattica e ha come riferimento le scelte espresse nel Piano Trien-

nale dell’Offerta Formativa.

La verifica periodica della validità della programmazione rispetto agli obiettivi e

alle metodologie impegna anzitutto il Collegio Docenti.

Per la valutazione delle unità di apprendimento e dei piani personalizzati delle

attività educative si ricorre a quanto indicato specificamente in ognuno di essi.

La valutazione educativo - didattica è sostenuta da una preparazione professio-

nale pertinente, dall’esperienza della vita in mezzo ai bambini, dall’osservazione

individuale e collegiale e da una documentazione appropriata.

Per la valutazione la nostra scuola si avvale:

di una strumentazione appropriata che riveli la soddisfazione mediante

la somministrazione di questionari in cui, i Genitori e i Docenti esprimono

una propria valutazione sull’erogazione del servizio e propongono even-

tuali miglioramenti.

dei risultati conseguiti dai bambini;

di strumenti informali (relazioni degli insegnanti – assemblee e colloqui

con genitori);

del Nucleo di Valutazione istituito presso la nostra scuola

delle visite ispettive dell’Ente Certificatore (DNV).

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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9. CALENDARIO SCOLASTICO 2017-2018

SETTEMBRE 2017

1 Venerdì Ore 9,00 Collegio Docenti fino alle 12,30

4 Lunedì Saluto della Direttrice ai docenti e a tutto il personale

5 Martedì 8,30 Collegio Docenti e programmazione

6 Mercoledì Inizio nuovi iscritti con genitori 9-11 - programmazione

7 Giovedì nuovi iscritti 9-11 - programmazione

8 Venerdì Formazione docenti “A ritmo di touch. Tra tatto e contatto”

9 Sabato Formazione docenti “A ritmo di touch. Tra tatto e contatto”

11 Lunedì Nuovi iscritti 9-11 - programmazione

12 Martedì Nuovi iscritti 9-11- programmazione

13 Mercoledì Inizio attività didattica per tutti fino alle 12,30 senza pranzo CD

14 Giovedì Giornata intera lune e soli pranzo per alcuni piccoli

15 Venerdì Pranzo per alcuni piccoli

18 Lunedì Pranzo per tutti 20,45 Comitato Associazione genitori

19 Martedì Inizio nanna per alcuni bambini

20 Mercoledì 18,00 Assemblea generale e di sezione con elezione dei rappre-sentanti dei genitori

25 Lunedì CD

29 Venerdì Festa dell’autunno e dell’’accoglienza con consegna del simbolo

OTTOBRE 2017

2 Lunedì Inizio anno scolastico – festa degli Angeli e dei nonni

4 Mercoledì CD e CS 17,00

5 Giovedì Uscita agriturismo Capeeto vendemmia 5 anni

10 Martedì 16,00 Colloqui nuovi iscritti

11 Mercoledì 16,00 Colloqui nuovi iscritti

12 Giovedì Formazione figure di Gestione MI 10,00 – 16,00

15 Domenica FESTA DELLA FAMIGLIA

17 Martedì 16,00 Colloqui 5 a

18 Mercoledì 16,00 Colloqui 5 a

20 Venerdì Uscita parco IRIS 4/5 anni

21 Sabato 9.30 Formazione neoassunti a PD M.A.

24 Martedì CD/OdV

30 Lunedì 14.00 Incontro classi 5^ con b.5 anni e visita scuola primaria 16,00 Colloqui 4 a

31 Martedì 16,00 Colloqui 4 a

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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NOVEMBRE 2017

1 Mercoledì Festa di tutti i Santi

2 Giovedì 18.00 incontro genitori 5 anni alla scuola primaria

7 Martedì CD programmazione auguri Natale

10 Venerdì Uscita Orto Botanico 5 anni ( I° gruppo) Facciamo i colori

11 Sabato Open Day Tutto l’Istituto 15,30 – 18,00

12 Domenica Open Day Tutto l’Istituto 9,30 – 12,00 15,30 – 18,00

13 Lunedì Uscita Orto Botanico 5 anni ( II° gruppo) Facciamo i colori Formazione genitori con il Prof. Michele Visentin ore 18.00

14 Martedì CD

21 Martedì CD e CS (Festa dell’albero)

27 Lunedì Formazione genitori con il Prof. Michele Visentin ore 18.00

DICEMBRE 2017

3 Domenica Open Day Infanzia - Primaria 9,30 – 12,00 15,30 – 18,00

4 Lunedì CD

8 Venerdì Immacolata Concezione

9 Sabato Ponte

16 Sabato Teatro di Natale dei genitori

17 Domenica Teatro di Natale dei genitori

18 Lunedì 15,00 Auguri di Natale Scuola dell’Infanzia

22 Venerdì Ultimo giorno di scuola Lectio brevis uscita dalle 12,00 alle 12,30 (pranzo compreso) Momento di preghiera e auguri con Direttrice e tutti i docenti

23 Sabato Vacanze Natalizie

25 Lunedì S. Natale

26 Martedì S. Stefano

GENNAIO 2018

8 Lunedì Ripresa scuola

9 Martedì Collegio Docenti congiunto Infanzia – Primaria (Formativo)

16 Martedì CD programmazione festa fine anno

23 Martedì 16,00 Colloqui 3 a

24 Mercoledì 16,00 Colloqui 3 a

26 Venerdì (Festa dell’inverno) Spettacolo dei burattini: La casa degli gnomi

30 Martedì CD / OdV

31 Mercoledì Festa di s. Giovanni Bosco Lectio brevis uscita dalle 12,00 alle 12,30

(pranzo compreso)

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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FEBBRAIO 2018

7 Mercoledì Assemblea di sezione

8 Giovedì Laboratori e merenda di Carnevale

12 Lunedì Vacanze di Carnevale per gli alunni

13 Martedì Vacanze di Carnevale per gli alunni

14 Mercoledì Vacanze di Carnevale / Formazione docenti

16 Venerdì Giornata dello sport

20 Martedì 16,00 Colloqui 4 a

21 Mercoledì 16,00 Colloqui 4 a

27 Martedì CD e CS

MARZO 2018

6 Martedì 16,00 Colloqui 5 a

7 Mercoledì 16,00 Colloqui 5 a

9 Venerdì Uscita Orto Botanico 4 anni (Pestati di Spezie)

12 Lunedì CD

19 Lunedì Festa del papà

26 Lunedì CD (Festa di primavera)

28 Mercoledì Ultimo giorno di scuola giornata intera

29 Giovedì Vacanze pasquali

30 Venerdì Vacanze pasquali

31 Sabato Vacanze pasquali

APRILE 2018

1 Domenica Pasqua di Risurrezione

2 Lunedì Vacanze pasquali

3 Martedì Vacanze pasquali

10 Martedì CD e CS

17 Martedì 16,00 Colloqui 3 a

18 Mercoledì Uscita in Biblioteca a Legnaro 4 anni 16,00 Colloqui 3 a

20 Venerdì (Giornata della terra)

23 Lunedì CD (Giornata mondiale del libro)

25 Mercoledì Festa della Liberazione

30 Lunedì Ponte del Primo maggio

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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MAGGIO 2018

1 Martedì Festa del Lavoro

2 Mercoledì CD

5 Sabato Festa del grazie infanzia ore 15,00

8 Martedì Assemblea genitori

11 Venerdì (Giornata dell’arte) con i genitori

13 Domenica Festa della mamma

15 Martedì 16,00 Colloqui 4 a

16 Mercoledì 16,00 Colloqui 4 a

18 Venerdì Uscita didattica per tutti i bambini?

22 Martedì CD/OdV

24 Giovedì Festa di Maria Ausiliatrice - Lectio brevis uscita dalle 12,00 alle 12,30 (pranzo compreso)

25 Venerdì Uscita didattica per tutti i bambini?

28 Lunedì Festa dei diplomi Infanzia 16,15

30 Mercoledì 16,00 Colloqui 5 a

31 Giovedì 16,00 Colloqui 5 a

GIUGNO 2018

2 Sabato Festa Nazionale della Repubblica

5 Martedì CD di verifica e programmazione

9 Sabato Fine attività didattica scuola dell’obbligo

11 Lunedì CD di verifica e programmazione

13 Mercoledì Festa del S. Patrono

18 Lunedì CD di programmazione

19 Martedì Consiglio di Scuola

22 Venerdì (Festa dell’estate)

27 Mercoledì Termine attività didattica

28 Giovedì Collegio docenti di programmazione

29 Venerdì Collegio docenti di programmazione

N.B. Il calendario è suscettibile di modifiche e di integrazioni; si consiglia

pertanto di consultare con frequenza il sito internet d’Istituto

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Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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10. Allegati Avvertenze riguardo i rischi e la sicurezza

La scuola ha elaborato un Piano di Emergenza e di Evacuazione per far fronte a

possibili situazioni critiche che possono riguardare una parte o l’intera comunità

scolastica. Ci limitiamo a ricordare i principali comportamenti da tenere da par-

te degli alunni, dei docenti e dei genitori.

Durante l’anno scolastico verranno simulate prove di evacuazione effettuate

con preavviso e senza preavviso allo scopo di acquisire i seguenti automatismi.

Compiti del personale docente

Richiamare l’attenzione degli alunni sulle planimetrie specifiche affisse in ogni

ambiente riportanti le indicazioni di percorso specifico per raggiungere l’uscita

di sicurezza assegnata, la segnaletica di salvataggio, la segnaletica antincendio, il

punto di raccolta esterno. Richiamare l’attenzione degli alunni sulla necessità

dell’osservanza delle procedure.

Portare con sé il registro di classe per il controllo delle presenze ad evacuazio-

ne completata e segnalare tempestivamente al responsabile del centro di rac-

colta eventuali assenze. Guidare il gruppo classe verso il centro di raccolta.

Individuare due studenti apri-fila e i loro sostituti, con l’incarico di chiusura del-

la porta dell’aula dopo aver verificato che nessuno dei compagni sia rimasto

all’interno dell’ambiente.

Compiti dell’alunno

Interrompere immediatamente ogni attività; mantenere la calma, l’ordine e

l’unità del gruppo sezione durante e dopo l’esodo. Tralasciare il recupero di

oggetti personali. Disporsi rapidamente in fila evitando di vociare e di gridare.

Camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate ere senza spingere i

compagni

Se i genitori sono presenti a scuola

Devono mantenere la calma.

Evitare ogni atteggiamento che possa creare panico o confusione.

Non cercare di raggiungere i propri figli nelle aule.

Attenersi scrupolosamente a quanto disposto dal personale scolastico.

Dirigersi verso le vie di emergenza più vicine seguendo la segnaletica affissa nei

locali.

Infortuni degli alunni

La scuola è provvista di tutte le dotazioni di “Pronto Soccorso” previste per

legge e di un’infermeria. Nel caso in cui il personale dell’infermeria valuti

l’infortunio non grave, l’insegnante avviserà i genitori tramite comunicazione

scritta o verbale.

Quando un allievo subisce un infortunio rilevante durante le attività didattiche

l’insegnante, dopo aver prestato i primi soccorsi, avverte tempestivamente

l’infermeria e, successivamente, la Coordinatrice Didattica che provvederà a

Page 36: INDICE PTOF 2017-18 INTRODUZIONE BREVE STORIA … · Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018 1 INDICE PTOF 2017-18 INTRODUZIONE 2 1. BREVE STORIA DELLA SCUOLA 3

Piano dell’Offerta Formativa 2015-2018

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contattare i genitori. L’insegnante, inoltre. redige presso la segreteria una rela-

zione scritta che contiene la descrizione dell’incidente, le generalità dell’alunno

coinvolto e dei testimoni, il luogo, il giorno e l’ora dell’incidente.

DOCUMENTI SCOLASTICI Si segnalano i documenti scolastici ritenuti parte integrante il PTOF. Questi do-

cumenti sono consegnati personalmente alle famiglie o a disposizione presso la

direzione per coloro che ne faranno motivata richiesta.

Regolamento della Scuola

Curricolo per Competenze integrato IRC

Campi di esperienza declinati per età 3, 4, 5 anni

Rubriche per la valutazione delle competenze declinati per età 3, 4, 5 anni

Unità di Apprendimento

Indicazioni Nazionali per il curricolo Ministero della Pubblica Istruzione.

Il bilancio è a disposizione in Segreteria per quelle persone che, motivata

mente, ne fanno richiesta.

La Scuola è conforme ai requisiti della norma

per i Sistemi di Gestione per la Qualità

UNI EN ISO 9001:2015