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Il nome La facciata e il portico Il contesto Il tabernacolo Le vetrate La via crucis S. Benedetto L’annunciazione in una pagina del Vangelo

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Il nome

Il tempio prende nome dai due santi Pietro e Paolo.

Nel 2000 fu inaugurato col nome di “Santissimi Pietro e Paolo, in Annunciazione”.

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La facciata ed il portico

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E’ una Chiesa straordinariamente bella e funzionale, costruita in uno stile moderno: è colorata con simbologie cristiane, è ricca di significati in ogni suo elemento, ha altari di pietra e legno, pavimenti in marmo pregiato, soffitti e infissi di legno.

E’ stata progettata dall’ing.Luigi Rinaldi.

E’ stata inaugurata il 19 febbraio del 2000 da Mons. Mario Paciello.

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Il vescovo Mario Paciello ha fatto erigere una lapide dove è scritto:

“ Questo tempio, germoglio d’ingegno, d’arte, d’amore, di solidarietà, edificato per onorare l’Annunciazione del Signore nel giubileo del duemillesimo anno dell’incarnazione del figlio di Dio il dì 19 Febbraio Mario Paciello vescovo con solenne rito e grande concorso di presbiteri e di fedeli laici alla Trinità beata umilmente dedicava”.

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Il contesto

Sorta nel quartiere della zona Peep, essa si può intravedere in molti punti della città, perché è posta molto in alto; è circondata dai campi e dalla circonvallazione.

Il tempio è sorto a forma di tenda circolare per ricordare il tendone dove, fino ad alcuni anni fa, nello stesso spazio, Don Vito Cassese celebrava la Santa Messa.

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A destra della Chiesa c'è la circonvallazione da dove si può osservare il castello svevo. A sinistra della Chiesa c'è invece, un colonnato con varie stanze: l'auditorio dove si svolgono il catechismo e le riunioni, la biblioteca, la sala cinematografica e un ufficio.

C'è un viale che porta dritto alla controporta che è fatta di un legno rossiccio: legno di Paduk.

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Ai lati della controporta ci sono delle vetrate molto colorate e brillanti su cui sono raffigurati San Pietro e San Paolo.

San Pietro è stato raffigurato con le chiavi del Paradiso in mano. Ai piedi del Santo, sono raffigurati dei pesci perché San Pietro era un pescatore.

San Paolo è raffigurato con una croce in mano e una spada. Ai piedi del Santo, c'è un piccolo falò. Il tetto è fatto di un legno molto pregiato, la sua punta si innalza impetuosamente verso il cielo.

Le vetrate

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L’interno

La Chiesa sorge nella zona industriale gravinese ed è di nuova concezione. All’esterno appare gigante, mastodontica e all’interno non è da meno. Tante file di panche di legno pregiato formano un “viale” che conduce all’altare. L’altare è di marmo bianco con microscopiche macchioline arancioni, impercettibili da lontano. Su di esso c’è la Sacra Bibbia, che è bellissima e con finiture dorate, poi il portacandele, il piccolo microfono, il vino e le ostie non consacrate. Stupendo è il motivo di foglie intrecciate che si trova al di dietro dell’altare: il Tabernacolo.

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Al centro di questo motivo c’è una cassetta circolare, che sembra un sole, d’oro, contenente due calici colmi di vino e ostie consacrate. Il tutto è completato da uno sfondo bellissimo in parte di legno massiccio pregiato e in parte di oro zecchino.

A destra c’è il “trono” del sacerdote, anch’esso di marmo bianco, e anche il posto dei chierichetti.

Di fronte al posto del sacerdote c’è una fioriera che contiene fiori variopinti e sempre freschi e profumati. Al centro della foriera un cero alto più di un metro e con in mezzo lo stemma del vescovo che rappresenta una famiglia che va verso Gesù.

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L’organo, di legno pregiato, con canne metalliche, è situato dietro di questi. Poi ci sono le stazioni della “Via Crucis” che sono molto moderne e disegnate, colorate e rifinite da un bravissimo pittore.

La fonte battesimale è in pietra e vi scorre acqua durante ogni messa. A partire dalla fonte c’è una salita che ripercorre i tre sacramenti principali: Battesimo, Confessione, Comunione. Infatti a desta c’è la stupenda fonte, al centro il confessionale di legno, e a sinistra le panche dove si siedono i bambini che ricevono il sacramento più importante.

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Ci sono tre archi grandissimi che reggono la forma a tenda della Chiesa. Secondo me vogliono dire che dobbiamo seguire il Signore, perché sono rivolte verso il cielo.

Una delle sculture più appariscenti e belle della Chiesa è la stupenda Madonna incoronata, che poggia su di una base a forma di luna, d’oro lucente. Quasi tutte le facciate della Chiesa sono “tappezzate” di vetrate bellissime e colorate, raffiguranti la Trinità, fatti con disegni primitivi, l’Annunciazione, molto colorata e disegnata con forme indefinite, San Benedetto, che mette in evidenza le principali regole benedettine, San Pietro e San Paolo, con i loro simboli cristiani.

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Tutte le pareti sono rifinite per metà di vari legni pregiati e con porte che conducono nei vari luoghi interni della Chiesa.

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Il tabernacolo

Al centro della chiesa fa bella mostra il tabernacolo, una stupenda scultura: scolpita su una pietra bianchissima in tanti rami che si innalzano verso il cielo. Al centro ci sono foglie sovrapposte in oro brillante che custodiscono le ostie consacrate di Cristo.

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La Santissima Trinità

Nella vetrata del soffitto è raffigurata la Santissima Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Lo sfondo è coperto da tanti colori meravigliosi che spandono allegria all’interno della Chiesa.

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Vetrata di san Pietro

La vetrata centrale della chiesa rappresenta San Pietro che stringe tra le mani le chiavi del Paradiso. E' affiancato da molti simboli cristiani: il turibolo che contiene l'incenso e un'ancora infuocata. Sotto di lui c'è il mare con i pesci. La vetrata è fatta con vetro di Murano con tanti colori sfavillanti.

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Vetrata di san Paolo

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La Madonna

A destra del coro e dell'organo, in alto è situata una scultura di pietra

bianca che rappresenta la magnifica immagine della Madonna. Il suo

vestito bianco è semplice, decorato solamente da alcune stelle sparse.

La Madonna è sospesa sopra una luna orizzontale color oro. In testa porta una pesante corona di oro. Come tutti gli elementi della chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo la statua ha un significato completo. La mano destra della Madonna è rivolta al Tabernacolo mentre la sinistra all'assemblea che la invita a seguire suo figlio.

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La via crucis

Le stazioni della Via Crucis sono rappresentate in modo più moderno. Le immagini, colorate in un modo molto vivace, sono quindici, dipinte su tavolette di legno color noce, di forma rettangolare.

Le stazioni sono sostenute da bastoni in legno.

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La prima stazione rappresenta Gesù che si reca sul Monte degli Ulivi. Giunto sul monte dice ai discepoli:- Pregate per non cadere in tentazione- Poi si allontana, si inginocchia e comincia a pregare:

- Padre allontana questo calice, sia fatta non la mia, ma la tua volontà.

Prima stazione

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Seconda stazione

La seconda stazione rappresenta Gesù che rimprovera i discepoli per essersi addormentati anziché pregare. Giunge Giuda, uno dei discepoli, con una gran folla armata di spade e bastoni.

Giuda si avvicina a Gesù e dice:- Ti saluto Maestro!- E gli dà un bacio. Gesù dice:- Giuda, con un bacio tradisci il Figliuolo dell’uomo.”

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Gesù dice: ”Chi di spada ferisce, di spada finisce”

Terza stazione

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Il rinnegamento di Pietro

Quarta stazione

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Quarta stazione

La quarta stazione rappresenta il rinnegamento di Pietro. Pietro era fuori al Sinedrio, nel cortile, si stava scaldando insieme agli altri, intorno al fuoco. Una serva lo riconobbe dicendogli che era uno dei seguaci galilei, di Gesù. Pietro rinnegò Gesù per tre volte. Mentre lo rinnegava per la terza volta, il gallo cantò e, in quell’istante, Pietro si ricordò delle parole di Gesù e, dopo essersi allontanato, pianse amaramente.

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Quinta stazione

La quinta stazione, rappresenta Gesù davanti a Ponzio Pilato.

Il governatore lo interroga:- Sei tu il Re dei Giudei?-

Gesù risponde:- Tu lo dici-

Allora Pilato lo fece flagellare.

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Sesta stazione

La flagellazione

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La settima stazione rappresenta Gesù quando con la croce sulle spalle sale sul Calvario dove viene crocifisso.

Settima stazione

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Ottava stazione

L’ottava stazione rappresenta la prima caduta di Gesù.

Un uomo di Cirene, chiamato Simone aiutò Gesù a prendere e sostenere il peso della croce.

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La nona stazione rappresenta Gesù con il viso segnato dalla stanchezza e dal dolore che consola le tre donne addolorate, perché vedono soffrire il Figlio di Dio.

Nona stazione

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Decima stazione

La decima stazione rappresenta Gesù che viene inchiodato sulla croce e un romano malvagio che conficca i chiodi nelle mani e nei piedi di Gesù.

Il popolo urlava:- A morte!- Gesù muore in croce per salvare il popolo.

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Il buon ladrone

Undicesima stazione

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Dodicesima stazione

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Dodicesima stazione

I Giudei chiesero a Pilato di tagliare le gambe e di rimuovere i crocifissi. Così Pilato li accontentò. I soldati tagliarono le gambe ai ladroni. Vedendo che Gesù era già morto non gli tagliarono le gambe, ma lo colpirono al costato con una lancia. Subito ne uscì sangue e acqua. Poi lo spogliarono e lo tolsero dalla Croce.

Dice la scrittura:

“Volgeranno la faccia a colui che hanno trafitto”.

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Tredicesima stazione

La tredicesima stazione, rappresenta due soldati e una donna, che guardano il sole mentre si scurisce. Questo accadde il venerdì santo , quando Gesù spirò.

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Le donne trovano il sepolcro vuoto

Quattordicesima stazione

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La Resurrezione

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SanBenedetto

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San Benedetto da Norcia

Nacque in Umbria, intorno al 480. Mandato dai genitori a studiare a Roma, lasciò presto la città per entrare in una comunità di chierici. Poco tempo dopo si ritirò, per vivere da eremita, in una grotta presso Subiaco.  

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Molti discepoli si raggrupparono intorno a lui e per essi Benedetto costruì piccoli monasteri. Intorno al 1530 lasciò Subiaco per Montecassino dove fondò la grande Arcibazia.

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Proprio a Montecassino promulgò la sua Regola, dalla quale viene il motto

che è giustamente considerata uno dei più potenti fattori nella civilizzazione dell' Europa cristiana e che divenne modello per tutti i monaci occidentali che la chiamarono " la Santa Regola ".

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Benedetto morì probabilmente intorno al 547. Il corpo è custodito a Montecassino. Nel 1964 Papa Paolo VI lo proclamò

E’ anche il protettore degli agricoltori e degli architetti.

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Al sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio nella città di Nazaret da Maria, una vergine fidanzata con un uomo, Giuseppe, della casa di Davide.

L’angelo entrato da Maria disse:- Ti saluto o favorita della grazia il Signore è teco (con te). Maria fu turbata da un tale saluto e l’angelo le disse:- Non temere Maria perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre.-

Allora Maria disse all’angelo:- Come è possibile? Non conosco uomo!-

L’angelo le rispose:- Lo Spirito Santo, scenderà su di te, su di te scenderà la sua ombra e la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque Santo e chiamato Figlio di Dio.-

Maria disse:- Eccomi sono la serva del Signore avvenga di me quello che hai detto.-

E l’angelo ripartì.

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IV CIRCOLO “T.FIORE”- GRAVINA

Classi V C e V D

Ins. Maria Cristallo

Ins. Enza Corizzo

Ins. M.Antonietta Altieri

anno scolastico 2001 - 2002