Indagine sull'educazione alla cittadinanza economica 2012: presentazione dei primi dati

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LE INIZIATIVE DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA Indagine sulla realtà italiana nel contesto internazionale. Edizione 2012

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Le iniziative di cittadinanza economica. Indagine

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LE INIZIATIVE DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ECONOMICA

Indagine sulla realtà italiana nel contesto internazionale. Edizione 2012

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La terza edizione dell'Indagine annuale sull'educazione alla cittadinanza economica# Dal 2010 la Fondazione Rosselli conduce, in collaborazione con il Consorzio PattiChiari, una

indagine annuale sul tema dell'educazione alla cittadinanza economica.# L'Indagine della Fondazione Rosselli, i cui risultati confluiscono in un report annuale, ha

l'obiettivo di monitorare le iniziative di educazione alla cittadinanza economica avviate dai diversi soggetti pubblici e privati in Italia e nel mondo, al fine di valorizzare quanto ad oggi sviluppato e ragionare sulle possibili strategie di sviluppo della formazione in questo ambito , sia per i giovani che per gli adulti.

# Nel corso dei primi due anni, il lavoro d’indagine ha previsto la realizzazione di un CAWI sui soggetti pubblici e privati erogatori delle iniziative, oltre che lo studio di buone prassi straniere e interviste in profondità sulle principali iniziative italiane.

# La terza edizione, arricchita del patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca - Direzione per gli Ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica, oltre a proporre un'analisi delle tendenze internazionali e un aggiornamento dei dati dei principali programmi nazionali, ha previsto un approfondimento specifico sui giovani.

# Nel dettaglio, sono stati realizzati:* un monitoraggio sulle attività educative realizzate dagli istituti scolastici in tema di

cittadinanza economica (CAWI su Istituti primari e secondari);* un focus di ricerca sul ruolo della famiglia nell’educazione alla cittadinanza

economica dei figli (focus group con le Associazioni italiane dei Genitori).

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I partecipanti

Distribuzione percentuale per tipologia di soggetti partecipanti all'indagine

L'indagine sulle scuole ha previsto:

# la realizzazione di un focus group che ha coinvolto 10 docenti provenienti da 5 scuole primarie e secondarie italiane, volto a verificare la struttura del questionario e i temi affrontati;

# la somministrazione di un questionario online, seguito da sollecitazione telefonica. L’indagine CAWI Computer Assisted Web Interviewing) è stata realizzata su un campione di 9.138 Istituti scolastici (primarie, secondarie di I grado, secondarie di II grado) ed ha ottenuto una percentuale di adesione del 23% (2.097 istituti partecipanti.

La metodologia di indagine

Totale campione : 9. 138

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

1Scuola Primaria

29%

1Scuola Secondaria

di I grado38%

1Scuola Secondaria

di II grado33%

Totale partecipanti 2.097

23%

All'indagine hanno partecipato:

# le scuole primarie;

# le scuole secondarie di I grado;

# le scuole secondarie di II grado.

Il tasso di risposta è egualmente distributo fra i diversi gradi scolastici, con una leggera prevalenza della scuola secondaria di II grado (38%).

Tale dato è determinato dal fatto che la maggior parte delle iniziative sul tema cittadinanza sono rivolte alle scuole superiori , dunque vi è famigliarità e conoscenza del tema.

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Cittadinanza economica, parte integrante dei curricola scolastici

La cittadinanza economica deve diventare parte integrante dei programmi e dei curricola scolastici? L'educazione alla cittadinanza economica deve essere

parte integrante della programmazione scolastica .

Gli Istituti che hanno partecipato all'indagine sono d'accordo sulla necessità che i programmi educativi in ambito economico e finanziario siano da sviluppare e rendere integrati nella programmazione scolastica annuale, a partire dalle scuole primarie fino alle scuole secondarie (48% dei partecipanti).

Tale necessità è sentita in egual modo al centro (86,7%), al sud (92,2%), isole (90,6%) e un po’ meno al nord (81,3%) , e nei diversi livelli scolastici, in particolar modo nelle scuole superiori , dove tocca percentuali del 91,4%

La metà delle scuole intervistate crede che si tratti di un insegnamento che necessita di uno sviluppo didattico trasversale a differenti materie; il 38% che debba inserirsi all'interno dell'insegnamento di "Cittadinanza e costituzione".

Anche in questo caso, le percentuali non cambiano se si guarda alla collocazione geografica degli Istituti; si modificano leggermente nei diversi livelli scolastici: il 55% degli istituti superiori crede che in materia di cittadinanza economica sia essenziale la trasversalità dell'approccio didattico.

Si; Se-ries1;

0.860753457319982; 86.1

%

No; Se-ries1;

0.139246542680019; 13.9

%

Si No

l'intro-duzione di

una materia autonoma all'interno del pro-

gramma di-dattico; Se-ries1; 216;

12 %

lo sviluppo di un percorso di in-segnamento trasversale a diverse ma-

terie; Series1; 900; 49.9 %

la collocazione di argomenti speci-fici nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione"; Series1; 689;

38.2 %

l'introduzione di una materia autonoma all'interno del programma didatticolo sviluppo di un percorso di insegnamento trasversale a diverse materiela collocazione di argomenti specifici nell'ambito di "Cit-tadinanza e Costituzione"

L'educazione alla cittadinanza economica è un obiettivo formativo da raggiungere come? Attraverso:

Quasi il 90% degli istituti scolastici intervistati sostiene che il MIUR

debba dare alle scuole indicazioni nazionali che supportino lo

sviluppo di un efficace percorso educativo nell'ambito della

cittadinanza economica.

L'87% delle scuole ritiene che il coinvolgimento di altri soggetti

esterni nella realizzazione di progetti educativi in ambito economico sia

un valore aggiunto.

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ELa distribuzione delle scuole che hanno realizzato programmi nelle diverse aree geografiche

Le iniziative di educazione alla cittadinanza economica attivate nelle scuole italiane negli ultimi 3 anni

I progetti educativi di cittadinanza economica sono presenti nella maggior parte delle scuole italiane, con una maggiore incidenza al nord (46%) rispetto a centro, sud e isole. Gli isitituti che non hanno attivato programmi dichiarano di non averlo fatto perché non erano sufficientemente informati (30%) o perché non avevano le risorse economiche (21%) e organizzative (19%)per realizzarli e gestirli.

Le scuole superiori hanno attivato e sono state coinvolte in maggiori iniziative rispetto agli altri livelli scolastici, con una scarto percentuale molto forte (più del doppio degli istituti primari e secondari di I grado).

Tale dato conferma quanto rilevato dalle indagini degli scorsi anni, ovvero che i soggetti che propongono iniziative di educazione finanziaria si rivolgono in misura minore ai livelli scolastici inferiori.

Ben il 55% delle scuole intende incrementate le iniziative realizzate e il 42% mantenerle stabili. Tale intenzione è più marcata al sud dove il 74% intende incrementarle e il 25% mantenerle stabili e nelle scuolle secondarie di II grado (il 63% incrementarle, il 35% mantenerle stabili).

Quasi i 2/3 degli istituti scolastici che hanno partecipato all'indagine hanno accolto iniziative di educazione alla cittadinanza economica, con una

maggiore incidenza al nord (46%) e nelle scuole secondarie di II grado

(62%).

si; Se-ries1;

854;

40.7 %

no; Se-ries1;

1243; 59.3 %

si no

sud nord centro isole0.0%

20.0%

40.0%

60.0%

80.0%

100.0%

sud; si; 35.8%

nord; si; 45.8%

centro; si; 39.8%

isole; si; 33.4%

sud; no; 64.2%

nord; no; 54.2%

centro; no;

60.2%isole; no;

66.6%

nosi

La distribuzione delle scuole che hanno realizzato programmi nei diversi livelli scolastici

0.0%

40.0%

80.0%

scuola primaria; si ; 29.8%

scuola secon-

daria di I grado; si ;

30.9%

scuola secon-

daria di II grado; si ;

62.2%

scuola primaria; no; 71.1%

scuola secon-

daria di I grado; no;

69.1%

scuola secon-

daria di II grado; no;

37.8%

nosi

Incremen-tarle; Se-

ries1; 0.553864168618267; 55.4 %

Mantenerle stabili; Se-

ries1; 0.428571428571429; 42.9 %

Ridurle; Se-ries1; 0.0175644028103045; 1.8 %

IncrementarleMantenerle stabiliRidurle

Le intenzioni del mondo scolastico nei prossimi anni

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I soggetti esterni alle scuole che collaborano alla realizzazione di programmi educativi

L'iniziativa di educazione alla cittadinanza economica si sviluppa su proposta di soggetti esterni

Gli istituti scolastici realizzano attività educative prevalentemente proposte da soggetti esterni, con cui collaborano attivamente allo sviluppo e alla realizzazione. Solo nel 33% dei casi i programmi nascono da iniziativa dell'istituto.

Nelle scuole primarie, la presenza di progetti autonomi mostra delle percentuali leggermente maggiori (41%). La maggiore progettualità presente a questo livello scolastico è legata al modello didattico e organizzativo utilizzato, che concede ai docenti maggiore flessibilità nell'organizzazione e nella pianificazione educativa.

Le collaborazioni più frequesnti riguardano i seguenti soggetti erogatori di iniziative/programmi: Banca d'Italia (18%), con una maggiore incidenza al centro (32%) e al sud (28%); singoli Istituti bancari (21%); Consorzio PattiChiari (12%), anche in questo caso con una maggiore incidenza nelle aree geografiche del nord (14%) e del sud (17%).

Le scuole vengono a conoscenza delle iniziative realizzate prevalentemente attraverso contatto diretto del soggetto proponente (46%) o attraverso comunicazione ufficiale da parte del MIUR e/o dell'USR (26%) con cui i diversi soggetti erogatori stipulano protocolli d'intesa.

Le scuole, la progettualità, le collaborazioni con soggetti esterni

è in-dipen-dente, nata e svilup-pata all'in-terno

dell'isti-tuto sco-lastico; Series1;

285; 33.4 %

è stata proposta da un al-

tro ente/

soggetto e svilup-pata in collabo-razione

con l'isti-tuto sco-lastico; Series1;

569; 66.6 %

è indipendente, nata e sviluppata all'interno dell'istituto scolastico

0.0%

10.0%

20.0%

30.0%

40.0%

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80.0%

90.0%

100.0%

1; MIUR; 7.0%

1; Banca d'Italia; 18.3%

1; Consorzio PattiChiari;

11.8%

1; Altro istituto scolastico ; 2.6%

1; Istituto bancario;

20.7%

1; Fondazione bancaria; 2.5%

1; Assicurazione; 0.4%

1; Ente locale; 7.9%

1; Ente di ricerca specializzato; 1.9%

1; Altro; 26.4%

AltroEnte di ricerca specializzatoEnte localeAssicurazioneAssociazione dei consumatoriFondazione bancariaIstituto bancarioAltro istituto sco-lastico Consorzio Pat-tiChiariBanca d'ItaliaMIUR

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Criticità delle iniziative messe in campo

I progetti educativi realizzati presentano, secondo le scuole intervistate, due principali criticità:

# basso coinvolgimento del corpo docente, legato molto spesso anche alla struttura degli interventi proposti, che poco coinvolgono i docenti, ma preferiscono l'utilizzo di soggetti esterni;

# estemporaneità delle iniziative realizzate, che, non essendo incardinate nella programmazione didattica annuale, spesso non portano i risultati sperati in termini di acquisizione di conoscenze e competenze negli stundenti e nei docenti;

e un elemento positivo molto confortante: un buon coinvolgimento degli studenti.

0.0%

10.0%

20.0%

30.0%

40.0%

50.0%

60.0%

70.0%

80.0%

90.0%

100.0%

1; Difficoltà di coinvolgimento degli studenti;

9.9%

1; Difficoltà degli studenti nella

comprensione dei contenuti proposti;

21.2%

1; Basso coinvol-gimento del corpo

docente; 20.0%

1; Difficoltà legata all'estemporaneità delle iniziative re-alizzate; 28.5%

1; Scarso in-teresse degli

studenti; 2.1%

1; Scarso inter-esse dei docenti;

3.8%

1; Scarso in-teresse delle

famiglie; 5.0%

1; Altro; 9.4% Altro

Scarso interesse delle famiglie

Scarso interesse dei docenti

Scarso interesse degli studenti

Difficoltà legata all'estemporaneità delle iniziative real-izzate

Basso coinvol-gimento del corpo docente

Difficoltà degli studenti nella comprensione dei contenuti proposti

Difficoltà di coinvolgimento degli studenti

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60.0%

70.0%

80.0%

90.0%

100.0%

1; Buon coin-volgimento

degli studenti ; 36.5%

1; Buona comprensione dei contenuti proposti da parte degli studenti;

20.7%

1; Alto coinvol-gimento del

corpo docente; 4.8%

1; Continuità dell'iniziativa

negli anni successivi;

16.6%

1; Aumento della motivazione degli studenti; 19.5%

1; Altro; 1.9%Altro

Aumento della mo-tivazione degli stu-denti

Continuità dell'in-iziativa negli anni successivi

Alto coinvolgimento del corpo docente

Buona comprensione dei contenuti pro-posti da parte degli studenti

Buon coinvolgimento degli studenti

Elementi positivi delle iniziative messe in campo

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www.fondazionerosselli.it

Stefania Farsagli: [email protected]

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