Indagine sull’attuazione dei Sistemi di Gestione ... · Riconoscimento dell’importanza del...
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Indagine sull’attuazione dei Sistemi di Gestione Ambientale a
livello territoriale. L’Attestato EMAS di Distretto
1 Dott.ssa Ilaria Massa - Gestione
Ambientale- A.A. 2013/2014
Sommario
Questione Ambientale
Impresa e Ambiente
Regolamento EMAS
Italia e Cluster Approach
Indagine
Conclusione
Dott.ssa Ilaria Massa - Gestione Ambientale- A.A. 2013/2014
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Questione Ambientale
Le risposte della Comunità Internazionale:
• 1972 Conferenza sull’ambiente umano
• 1987 “Our Common Future” Report
• 1992 Earth Summit Rio
• 1997 Protocollo di Kyoto
• 2002 Conferenza di Johannesburg
• 2012 Earth Summit Rio +20
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Questione Ambientale
Le risposte dell’Europa: 1973 • I PAA: la protezione dell’ambiente è uno dei principali compiti
della Comunità. I principali obiettivi : Prevenire, ridurre e contenere il danno
ambientale – Tutelare l’equilibrio dell’ecosistema-Utilizzare razionalmente le risorse naturali
1982 • III PAA: Politiche ambientali lette in funzione costi/benefici per il
mercato interno. Necessità di armonizzare gli standard ambientali per non distorcere la concorrenza tra le imprese europee.
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Questione Ambientale
1987 • Atto Unico Europeo: obiettivi della CE in materia ambientale
sono salvaguardare, proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente - protezione della salute umana.
Tale azione è fondata sui principi della prevenzione e correzione alla fonte dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio del ‘chi inquina, paga’. Art. 130 R, comma 2
• IV PAA: proposta di un “approccio settoriale” che analizzi
l'impatto ambientale dei settori economici strategici. Nuovi strumenti basati su incentivi, imposte, tasse,
sovvenzioni. Riconoscimento dell’importanza del ruolo delle ONG
nell’implementazione delle politiche ambientali.
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Questione Ambientale
1993 • Trattato costitutivo dell’UE: “ la Comunità ha il
compito di promuovere […] una crescita sostenibile” nel rispetto del principio di sussidiarietà
• V PAA: Corresponsabilità che si estende dall’amministrazione pubblica, alle imprese pubbliche e private, alla collettività.
Approccio prescrittivo vs. Approccio preventivo Nuovo approccio emerso prevede requisiti procedurali, direttive quadro, accordi volontari selfregulation e strumenti di gestione
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Questione Ambientale
1998 • Convenzione di Aarhus: accesso all’informazione, partecipazione
dei cittadini e accesso alla giustizia in materia ambientale 2001 • Libro Verde: Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali
ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nelle loro relazioni con le parti interessate
• IV PAA: Framework di principi ed obiettivi che si sviluppano in sette tematiche strategiche
2011 • Libro Verde: fornire strumenti che motivino le imprese ad
autoregolamentarsi per ridurre il proprio impatto, ad esempio attraverso i “premi di mercato” che valorizzino i comportamenti responsabili in ambiti quali politiche di investimento o appalti pubblici
2013-2020 • VII PAA : “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”
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Impresa e Ambiente – Strumenti di Gestione
’60 - ’70 Command and
Control
• Imposizione di standard: limiti e tetti massimi alle immissioni
•Sanzioni amministrative
•Vincoli che scoraggiano l’introduzione nel mercato di nuovi prodotti
‘80-’90
Strumenti Economici
• Strumenti orientati al mercato, flessibili
• Tasse, incentivi, sussidi, scambio delle emissioni
• Lascia ogni azienda libera di valutare i costi e i benefici risultanti e modificare il proprio comportamento di conseguenza
’90
Strumenti Volontari
•Aumento pressione opinione pubblica
•Connessione sinergica tra competitività e sostenibilità
•Strumenti volontari di impegno unilaterale basati su schemi pubblici
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Impresa e Ambiente – Strumenti di Gestione
Tipologia Strumenti di
Gestione
Strumenti Esterni Premi; SA8000; ISO 14000;
EMAS
Strumenti Cerniera Codice di buona condotta Linee guida etiche (GRI)
Strumenti Interni Codice Etico
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EMAS I – Reg. CE 1836/1993
• Riferimento ai siti produttivi
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Art. 14 “Inclusione di altri settori”
• Settore Manifatturiero
• Impatti Ambientali Diretti
EMAS II – Reg. CE 761/2001
• Superamento dualismo tra le norme ISO 14001 e EMAS
• Ampliamento del campo di applicazione del Regolamento al settore pubblico
• Coinvolgimento dei dipendenti
• Responsabilità degli aspetti ambientali indiretti
• Maggiore visibilità
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EMAS II – PMI
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•Istituzioni intermedie semplificano EMAS alle PMI con l’accesso a fondi di sostegno; informazioni utili; misure di assistenza tecnica
Reg. CE 761/2001 art.11
•PMI dello stesso territorio e che producono prodotti o servizi identici o simili” possono registrarsi singolarmente agendo come un’unica struttura organizzativa
Decisione 681/2001
•Audit effettuati da CCIAA; Ass. di categoria
•Semplificazione nella valutazione significatività aspetti ambientali delle PMI
Raccomandazione
680/2001
•Standard comuni elaborati da ass. commerciali, ass.professionali, P.A. nazionali o regionali
Raccomandazione 532/2003
PMI in Europa
Le PMI sono responsabili del:
- 72% dell’impatto ambientale
- 41% dei GHG
- 76% dei rifiuti pericolosi
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EMAS III – Reg. CE 1221/2009
• Competitività : modalità utilizzo logo EMAS e redazione della Dichiarazione Ambientale
• Internazionalizzazione: EMAS di Corporate e
Global EMAS • Diffusione : SM “svolgano attività di promozione
a favore di EMAS”
• Enpowerment degli stakeholder: rifiuto o revoca della Registrazione
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EMAS III – Cluster Approach
Art. 37: «…gli SM incoraggiano le autorità locali, in partecipazione con le ass. industriali, le CCIAA e le altre parti interessate, a fornire specifica assistenza a distretti di organizzazioni…»
Network tra diverse categorie di stakeholder per la condivisione di risorse per iniziare un percorso per fasi finalizzato alla registrazione singola
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Cluster in Europa
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Paese N° Distretti
Industriali Percentuale Totale
Germania 269 19.5%
Italia 158 11.4%
Spagna 104 7.5%
Francia 103 7.5%
Polonia 97 7%
Romania 75 5.4%
Repubblica Ceca 61 4.4%
Regno Unito 58 4.2%
Ungheria 40 2.9%
Austria 34 2.5%
Unione Europea 2. 516 91,3 % Ela
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Italia e Cluster Approach – PMI
Sistema Industriale Italiano
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4,38 mln di aziende
99,4% 0-49 addetti*
0,52% 50- 249 addetti*
0,08% + 250 addetti*
Fonte: Istat 2009*, IV Rapporto Osservatorio Nazionale dei Distretti (2013)**
Il 98, 4 % delle Imprese Italiane che svolgono la propria attività in un Distretto** sono di piccole dimensioni
Italia e Cluster Approach - Distretti
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Definizione: Entità socio - territoriale caratterizzata dalla compresenza attiva, in un’area territoriale circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinante, di una comunità di persone, e di una popolazione di imprese industriali G.Becattini
Impresa Comunità Istituzioni
L. n.317 del 1991 art.36: aree territoriali locali caratterizzate da elevata concentrazione di imprese, con particolare riferimento al rapporto tra la presenza delle imprese e la popolazione residente nonché alla specializzazione produttiva dell’insieme delle imprese
Italia e Cluster Approach - Distretti
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86%
12%
2%
Dimensioni imprese attive nelle filiere dei distretti italiani*
Microimpresa
Piccola impresa
Medio/grande
Fonte: IV Rapporto Osservatorio Nazionale dei Distretti (2013)*
Italia e Cluster Approach - Distretti
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Vantaggi Competitivi dei Distretti
Italia e Cluster Approach - Distretti
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156 Distretti: - 28,1% del tot. dell’economia manifatturiera, -25,4% degli occupati a livello nazionale - 25,6% dell’export totale - 6,9% del valore aggiunto di tutta l’economia italiana
Belluno
606 imprese; 1,5 mlrd di euro di fatturato
81% di export;
25% del mercato mondiale delle montature di occhiali
Italia e Cluster Approach - Applicazione
Prime esperienze “Certe gestae” - Certificazione e Gestione Ambientale per l’Agenda 21
lucchese
- Obiettivo: diffondere EMAS - Risultato: input per applicazione dello Schema a livello
distrettuale
Progetto PIONEER- Paper Industry Operating in Network: an Experiment for EMAS Revision:
- Obiettivi: integrare EMAS alle politiche territoriali; diffondere EMAS tra le PMI e le P.A.
- Risultato: 40 aziende hanno condiviso un percorso concluo con Dichiarazione Ambientale comune
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Italia e Cluster Approach - Applicazione
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• Semplificazioni e sinergie per diffondere la registrazione EMAS tra le PMI delle APO
• Due percorsi previsti:
• Organizzazione con funzione di Gestore
• Soggetto Promotore
2005: Prima Posizione “sull’applicazione del
Reg. EMAS sviluppato in APO”
• Coinvolgimento degli Stakeholder del Distretto
• Riduzione impatti ambientali presenti nel distretto
• Rilascio Attestato EMAS
2009: Seconda Posizione
“sull’applicazione del Reg. EMAS
sviluppato nei distretti (cluster)”
Italia e Cluster Approach - Applicazione
Strategia di sviluppo sostenibile condivisa tramite l’individuazione di un
Soggetto Gestore
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Composizione Funzioni Requisiti
Entità mista formata da soggetti pubblici e privati
Miglioramento performance ambientali del distretto Creazione di network tra gli stakeholder locali Messa a disposizione di risorse adeguate per le Registrazioni delle singole organizzazioni
Politica Ambientale Analisi Ambientale Programma Ambientale Indicatori di prestazione ambientale Comunicazione interna/esterna
Italia e Cluster Approach - Applicazione
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1. Polo Chimico e Industriale di Ravenna (2006) 2. Distretto del Mobile di Livenza (2006) 3. Distretto Conciario Vicentino (2007) 4. Distretto Cartario Capannori (2008) 5. Distretto Conciario di Solofra (2009) 6. Sistema Turistico del Polesine e del Delta del Po (2009) 7. Distretto Conciario Toscano (2010) 8. Distretto della carta della Provincia di Frosinone (2011) 9. Distretto Chimico Farmaceutico di Latina (2011) 10. Distretto dell’Abbigliamento di Empoli (dicembre 2012) 11. Distretto Calzaturiero di Lucca(dicembre 2012) 12. Distretto Tessile di Prato (dicembre 2012)
Indagine - Obiettivi e Metodologia
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Verificare l’efficacia dell’azione del SG nel:
• Migliorare la performance ambientale del distretto
• Migliorare la relazione con gli Stakeholder locali
• Diffondere la Registrazione EMAS tra le organizzazioni del Distretto
• Aumentare la conoscenza dell’Attestato EMAS di Distretto
Obiettivi
•Indagine Qualitativa •Domande a risposta multipla • 3 categorie di Stakeholder • 9 Distretti indagati
Metodologia
Indagine – Categorie di Stakeholder
Categoria Organizzazioni
ISO14001 Comuni
Organizzazioni imprenditoriali
Popolazione 67 67 9
Rispondenti 54% 30% 78%
Sezioni
• Valutazione del SGA
• EMAS di Distretto
• Organizzazioni a conoscenza
• Organizzazioni non a conoscenza
• Investimenti e politiche per la sostenibilità
• Attestato EMAS • Comuni
registrati • Comuni non
registrati
• Investimenti e politiche per la sostenibilità del territorio
• Soggetto Gestore ed Attestato EMAS di Distretto
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Indagine- Org. ISO14001
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Aspetto in esame Livello medio di
importanza
Miglioramento monitoraggio conformità legislativa 5,22
Miglioramento dell’immagine 4,33
Maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse (energia, acqua, etc.)
4,31
Risparmio sui premi assicurativi 2,61
Miglioramento della possibilità di accesso alle gare d’appalto
2,58
Risparmio sui tassi d’interesse sui prestiti bancari 1,94
Valore medio totale 3,37
Giudizio sui benefici conseguiti con l’adozione del SGA
Indagine- Org. ISO14001
Aspetto in esame Livello medio di efficacia
Miglioramento dell’immagine del distretto 3,67
Comunicazione con gli Stakeholder del territorio 3,28
Aumento della sensibilità ambientale delle organizzazioni del distretto
3,22
Comunicazione con le organizzazioni del distretto 3,17
Miglioramento delle prestazioni ambientali del distretto 3
Creazione di un network tra le organizzazioni del distretto 2,94
Ottenimento di semplificazioni burocratico/amministrativo 2,56
Agevolazioni /supporto finanziario alle organizzazioni 2,44
Valore medio totale 3,03
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Giudizio sul’efficacia dell’azione del SG
Indagine- Org. ISO14001
Aspetto in esame Livello medio d’importanza
Certezza della piena conformità legislativa ambientale
4,47
Miglioramento immagine dell'organizzazione
3,94
Agevolazioni autorizzative (es. AIA) 3,71
Aumento della fiducia dei clienti reali o potenziali
2,94
Aumento della capacità competitiva sui concorrenti
2,82
Valore medio totale 3,42
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Giudizio sul livello di importanza attribuito ai benefici attesi dalla Registrazione EMAS
Indagine- Org. ISO14001
Aspetto in esame Livello di importanza della difficoltà
Costi consulenza esterna 4,45
Incremento pressione esercitate dagli
Enti di controllo 4,18
Costi del Verificatore Ambientale 4,09
Scarso ritorno in termini di
semplificazioni burocratiche e/o
amministrative
4,09
Valore medio totale 4,00
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Le principali difficoltà percepite dalle organizzazioni
Indagine - Comuni
Aspetto in esame Livello medio d’importanza
della motivazione
Livello medio di
benefici ottenuti
Miglioramento dell’immagine del territorio 4,89 4,28
Miglioramento delle criticità ambientali 4,74 4,11
Sviluppo economico del territorio 4,37 3,17
Creazione di sinergia tra Amm.ni per
risoluzione criticità ambientali comuni 4,16 3,72
Miglioramento del rapporto con i cittadini 4,21 2,94
Coinvolgimento dell’Amm.ne in progetti di
sviluppo di Enti Sovraordinati 4,06 3,00
Creazione di sinergie tra imprese e Amm.ne 3,63 3,3
Valore medio totale 4,14 3,40
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Comparazione tra le motivazioni che hanno spinto l’organizzazione ad aderire al Protocollo d’Intesa ed il livello di benefici ottenuti
Indagine - Comuni
Aspetto in esame Livello medio di efficacia dell’azione del SG
Svolgimento dell’Analisi Ambientale 4,75
Accertamento della conformità legislativa 4,75
Implementazione del SGA 4,25
Redazione della Dichiarazione Ambientale 4,25
Facilitazione nella comunicazione ambientale 4,25
Maggiore disponibilità di strumenti per la
sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche
ambientali
4,25
Miglior rapporto con gli Stakeholder sulle tematiche
ambientali 4,25
Supporto per l’ottenimento di incentivi e/o
finanziamenti per il mantenimento del SGA 3,5
Valore medio totale 4,3
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Efficacia dell’azione del SG per l’ottenimento della Registrazione EMAS dei Comuni
Indagine - Comuni
Aspetto in esame Livello medio di importanza
Disponibilità di risorse interne 5,8
Costi per il Verificatore Ambientale 5,6
Costi per la pubblicazione della
Dichiarazione Ambientale 5,4
Costi per l’attuazione del Programma
Ambientale 5,2
Costi per la formazione del personale 5,2
Valore medio totale 3,40
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Difficoltà ritenute “importanti”e “molto importanti” dalle Org. non interessate alla Registrazione singola EMAS
Indagine – Org. Imprenditoriali
Aspetto in esame Livello medio di
importanza motivazione
Livello medio dei
benefici ottenuti
Supporto ed aumento della competitività del distretto 5,00 4,57
Sviluppo economico del territorio 4,71 4,00
Miglioramento dell’immagine del territorio 4,57 4,43
Creazione di sinergie tra le Imprese e le
Amministrazioni locali 4,57 4,00
Miglioramento delle criticità ambientali del territorio 4,43 3,57
Creazione di sinergie con le Amministrazioni locali 4,29 4,00
Creazione di network con gli Stakeholder del territorio 4,00 3,86
Valore medio totale 4,37 3,93
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Comparazione tra le motivazioni che hanno determinato l’adesione al Protocollo e i benefici ottenuti
Indagine – Org. Imprenditoriali
Attività Livello medio di difficoltà
Creazione di sinergie tra i membri del
SG 3,14
Facilitazioni nell’ottenimento di
incentivi e/o finanziamenti per la
diffusione di EMAS
3,14
Risoluzione di eventuali conflittualità
interne/esterne ai membri del SG 3,00
Messa a disposizione di risorse per la
formazione del personale 2,43
Valore medio totale 2,92
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Livello di difficoltà nello svolgimento delle attività del SG
Conclusioni
•Adattabilità alla struttura produttiva italiana •Supporto alle PMI da parte delle istituzioni locali •Governance territoriale partecipata •Sensibilizzazione e coinvolgimento degli stakeholders •Creazione di una cultura ambientale diffusa •Miglioramento dei rapporti del mondo imprenditoriale con la comunità locale •Miglioramento dell’immagine del distretto • Made in Italy Green
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•Conoscenza dell’Attestato EMAS •Diffusione delle Registrazioni singole •Supporto finanziario alle organizzazioni •Comunicazione esterna
Potenzialità Criticità