INDAGINE CONGIUNTURALE DI CONFIMI …...meno di 50 dipendenti. È quanto emerge dall’indagine...

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INDAGINE CONGIUNTURALE DI CONFIMI L’Italia della piccola e media industria si conferma un paese per lo più metalmeccanico, dove il 44% delle aziende registra un fatturato annuo di circa 5 milioni di euro e in cui oltre l’85% ha meno di 50 dipendenti. È quanto emerge dall’indagine congiuntu- rale di Confimi Industria che ha chiesto ai suoi associati – oltre 40 mila industrie – di valutare l’andamento del 2019 e di fare una previsione per l’ultimo trime- stre dell’anno. Rivedendo i primi nove mesi del 2019 ancora una volta l’attenzione – per non dire l’allarme – cade sull’export: 1 azienda su 3 non vende all'este- ro e solo un terzo del campione esporta per più del 25% del pro- prio fatturato. Considerazioni da farsi ovviamente al netto delle filiere produttive: molti subforni- tori non esportano, ma realizza- no componenti di prodotti che vengono esportati dall’ultimo tassello della filiera. A livello di consuntivo la prima parte del 2019 si è chiusa poi con un timi- do segno positivo nel fatturato e nell’occupazione. Rimangono invece stabili sia gli investimenti che la produzione, solo margi- nalmente in crescita. La previ- sione per il prossimo trimestre sintetizza l'incertezza che grava sui mercati internazionali: “a fronte di una proiezione ancora positiva per fatturato (indicatore sintetico a +13), si prevede un forte raffreddamento degli inve- stimenti” – ha sottolineato Fabio Ramaioli direttore generale di Confimi Industria – “il cui indice sintetico scende a zero per la prima volta da anni”. Grande prudenza anche su ordini, pro- duzione (+5) e occupazione, il cui indicatore cala di quasi l'80%, pur mantenendosi margi- nalmente positivo. Scende ad un valore negativo, quindi in contrazione, l'indice degli ordi- nativi dall'estero (-4). Secondo quando ricordato da Ramaioli inoltre “si conferma la difficoltà per quasi 3 imprese su 4 nel reperire figure professionali ade- guate, anche se solo il 40% intende assumere nel prossimo trimestre”. Invece resta fermo il ricorso agli ammortizzatori sociali, anche se il 7% delle imprese ritiene che potrebbe farvi ricorso nella seconda parte dell'anno. Rimane lo spettro del "credit crunch" e le aziende segnalano riduzioni o rientro degli affidamenti. Si assiste a un significativo aumento dei costi: un'impresa su quattro infatti si è vista incrementare i costi per i fidi di cassa e gli anticipi fatture. “Sul podio delle criticità riscontra- te dagli industriali – chiude il DG di Confimi - tre sfumature di una mancata competitività: la con- correnza interna e quella ancora più forte internazionale, e un prezzo di mercato non remune- rativo”. Stabili, da anni ormai, le stesse richieste di riforme struttu- rali. In primis semplificazione burocratica e amministrativa. Su questo delicato tema Confimi ha calcolato che dal 2015 ad oggi si sono aggiunti 53 nuovi adempi- menti a carico delle imprese al netto di fatturazione elettronica e dei corrispettivi trasmessi tramite registratori telematici. Fabio Ramaioli L’EXPORT È IL TALLONE D’ACHILLE L’I TALIA DELLA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA SI CONFERMA UN P AESE PER LO PIÙ METALMECCANICO DOVE IL 44% DELLE AZIENDE REGISTRA UNFATTURATOANNUODI 5 MILIONI . U NASUTRENONVENDEALL ESTERO Giuseppe Conte SALE Herbert Diess Il terremoto dieselgate continua a scuotere Volkswagen e arriva a toccare anche l'attuale Ad. La procura di Braunschweig ha citato la dirigenza per manipolazione del mercato. SCENDE ll governo ha trovato i fondi per eliminare la retroattività dell'Iva imposta sulle autoscuole e cerca risorse per cancellare del tutto il balzello. GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2019 - NUMERO 243 - ANNO 03 - Fondatore e direttore: ACHILLE OTTAVIANI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Editoriale Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 045591316 - Fax 0458067557 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI VAI SUL SITO CRONACADELLECONOMIA.IT E SU: RISCATTO DELLA LAUREA QUANDO CONVIENE Tante sono le spese di cui le famiglie devono tener conto per non sforare il proprio bilancio. Negli ultimi mesi, è entrato a far parte della casistica anche il “riscatto della laurea”. Infatti, dopo l’eliminazione del vinco- lo dei 45 anni, molte famiglie stanno pensando di riscattare la laurea dei propri figli, in considerazione delle difficoltà che potrebbero incontrare in futuro per il conseguimento della pensione, contribuendo a creare, in tal modo, almeno uno “zoccolo” previdenziale. Ad avviso di Adiconsum, affinché il riscatto della laurea agevolato rappresenti davve- ro un’opportunità, è necessario che il Governo garantisca che quanto versato ora mantenga il suo valore anche nel futuro. Ad esempio, in parole povere, i 26.000 euro pagati oggi per riscattare la laurea quin- quennale devono mantenere il loro valore anche al momento della pen- sione. Adiconsum, in qualità di gestore del Fondo di prevenzione del sovraindebitamento rivolto alle famiglie in difficoltà, su incarico del Ministero dell’Economia, conosce bene i problemi delle famiglie e sa che molte di queste sarebbero disposte ad indebitarsi, e finanche a sovraindebitarsi, pur di dare un futu- ro di stabilità previdenziale ai propri figli. A tal proposito, il riscatto della laurea rappresenta una forma di investimento che implica un’educa- zione finanziaria per valutare se investire o meno i propri soldi. ADICONSUM

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INDAGINE CONGIUNTURALE DI CONFIMI

L’Italia della piccola e mediaindustria si conferma un paeseper lo più metalmeccanico, doveil 44% delle aziende registra unfatturato annuo di circa 5 milionidi euro e in cui oltre l’85% hameno di 50 dipendenti. È quantoemerge dall’indagine congiuntu-rale di Confimi Industria che hachiesto ai suoi associati – oltre40 mila industrie – di valutarel’andamento del 2019 e di fareuna previsione per l’ultimo trime-stre dell’anno. Rivedendo i priminove mesi del 2019 ancora unavolta l’attenzione – per non direl’allarme – cade sull’export: 1azienda su 3 non vende all'este-ro e solo un terzo del campioneesporta per più del 25% del pro-prio fatturato. Considerazioni dafarsi ovviamente al netto dellefiliere produttive: molti subforni-tori non esportano, ma realizza-no componenti di prodotti chevengono esportati dall’ultimotassello della filiera. A livello diconsuntivo la prima parte del2019 si è chiusa poi con un timi-do segno positivo nel fatturato enell’occupazione. Rimangonoinvece stabili sia gli investimentiche la produzione, solo margi-nalmente in crescita. La previ-sione per il prossimo trimestresintetizza l'incertezza che grava

sui mercati internazionali: “afronte di una proiezione ancorapositiva per fatturato (indicatoresintetico a +13), si prevede unforte raffreddamento degli inve-stimenti” – ha sottolineato FabioRamaioli direttore generale diConfimi Industria – “il cui indicesintetico scende a zero per laprima volta da anni”. Grandeprudenza anche su ordini, pro-duzione (+5) e occupazione, ilcui indicatore cala di quasil'80%, pur mantenendosi margi-nalmente positivo. Scende adun valore negativo, quindi incontrazione, l'indice degli ordi-nativi dall'estero (-4). Secondoquando ricordato da Ramaioli

inoltre “si conferma la difficoltàper quasi 3 imprese su 4 nelreperire figure professionali ade-guate, anche se solo il 40%intende assumere nel prossimotrimestre”. Invece resta fermo ilricorso agli ammortizzatorisociali, anche se il 7% delleimprese ritiene che potrebbefarvi ricorso nella seconda partedell'anno. Rimane lo spettro del"credit crunch" e le aziendesegnalano riduzioni o rientrodegli affidamenti. Si assiste a unsignificativo aumento dei costi:un'impresa su quattro infatti si èvista incrementare i costi per ifidi di cassa e gli anticipi fatture.“Sul podio delle criticità riscontra-te dagli industriali – chiude il DGdi Confimi - tre sfumature di unamancata competitività: la con-correnza interna e quella ancorapiù forte internazionale, e unprezzo di mercato non remune-rativo”. Stabili, da anni ormai, lestesse richieste di riforme struttu-rali. In primis semplificazioneburocratica e amministrativa. Suquesto delicato tema Confimi hacalcolato che dal 2015 ad oggi sisono aggiunti 53 nuovi adempi-menti a carico delle imprese alnetto di fatturazione elettronica edei corrispettivi trasmessi tramiteregistratori telematici.

Fabio Ramaioli

L’EXPORT È IL TALLONE D’ACHILLEL’ITALIADELLAPICCOLAEMEDIA INDUSTRIASICONFERMAUNPAESEPERLOPIÙMETALMECCANICODOVEIL44% DELLEAZIENDEREGISTRAUNFATTURATOANNUODI 5 MILIONI. UNASUTRENONVENDEALL’ESTERO

Giuseppe ConteSALE Herbert DiessIl terremoto dieselgate continua a scuotereVolkswagen e arriva a toccare anche l'attualeAd. La procura di Braunschweig ha citato ladirigenza per manipolazione del mercato.

SCENDEll governo ha trovato i fondi per eliminarela retroattività dell'Iva imposta sulleautoscuole e cerca risorse per cancellaredel tutto il balzello.

GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2019 - NUMERO 243 - ANNO 03 - Fondatore e direttore: ACHILLE OTTAVIANI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Editoriale Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 045591316 - Fax 0458067557 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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RISCATTO DELLA LAUREAQUANDO CONVIENE

Tante sono le spese di cui le famigliedevono tener conto per non sforareil proprio bilancio. Negli ultimi mesi,è entrato a far parte della casisticaanche il “riscatto della laurea”.Infatti, dopo l’eliminazione del vinco-lo dei 45 anni, molte famiglie stannopensando di riscattare la laurea deipropri figli, in considerazione delledifficoltà che potrebbero incontrarein futuro per il conseguimento dellapensione, contribuendo a creare, intal modo, almeno uno “zoccolo”previdenziale. Ad avviso diAdiconsum, affinché il riscatto dellalaurea agevolato rappresenti davve-ro un’opportunità, è necessario cheil Governo garantisca che quantoversato ora mantenga il suo valoreanche nel futuro. Ad esempio, inparole povere, i 26.000 euro pagatioggi per riscattare la laurea quin-quennale devono mantenere il lorovalore anche al momento della pen-sione. Adiconsum, in qualità digestore del Fondo di prevenzionedel sovraindebitamento rivolto allefamiglie in difficoltà, su incarico delMinistero dell’Economia, conoscebene i problemi delle famiglie e sache molte di queste sarebberodisposte ad indebitarsi, e finanche asovraindebitarsi, pur di dare un futu-ro di stabilità previdenziale ai proprifigli. A tal proposito, il riscatto dellalaurea rappresenta una forma diinvestimento che implica un’educa-zione finanziaria per valutare seinvestire o meno i propri soldi.

ADICONSUM

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MASTERCLASS SULL’APPASSIMENTO

NELLA NUOVA TRASMISSIONE DELLO CHEF

L’olio Garda DOP è partner diAlessandro Borghese KitchenDuel, la nuova trasmissionein onda su Sky Uno condottadal noto chef AlessandroBorghese, proprietario delristorante Alessandro Bo -rghese – Il Lusso della sem-plicità di Milano, in zona CityLife. Nel nuovo format, in pro-gramma da lunedì a giovedìalle ore 19.40, chef Borgheseospiterà un inedito duello tradue cuochi dilettanti, dispen-sando consigli e suggerimentisu come preparare al meglio ipiatti scelti dai partecipanti. Inparticolare nelle due puntatein onda il 2 e il 16 ottobre lecoppie di sfidanti utilizzeran-no nelle loro ricette l’olioGarda DOP. Nella prima pun-tata Manon e Roberto prepa-reranno rispettivamente gli

Spaghetti allabusara e gliSpa ghetti Moriin Sal sa. A giu-dicare i piattisarà la foodeditor CarlaIcardi. Il 16ottobre invecesa ranno Taniae Giorgia a sfi-darsi a col pi diFet tucce conGamberi, Zuc - chine e Zen -zero e Spa - ghetti alla Chi -tarra con Pesto di Broccoli eMandorle. Deciderà il piattovincitore della puntata la gior-nalista sportiva DilettaLeotta. Spin-off del program-ma Alessandro BorgheseKitchen Sound, nelle venti

puntate di AlessandroBorghese Kitchen Duel oltrea Icardi e Leotta si alterne-ranno come giudiciLodovica Comello, Pupo,Arisa, Giuseppe Cruciani,gli chef stellati Giancarlo

Morelli e Claudio Sadler ela food editor AngelaFrenda. Il giudice assaggeràle due preparazioni e sce-glierà la migliore, decretandocosì una volta per tutte chidei due rivali è il più bravo incucina.Per quel che riguardala preparazione del dessert,invece, Chef AlessandroBorghese cederà il testimoneal pasticcere Sal De Riso, acui verrà affidato il compito diassistere direttamente i duel-lanti, mentre lui si calerà nelruolo di giudice. AlessandroBorghese Kitchen Duelandrà in onda dal alle 19.40,dal lunedì al giovedì su SkyUno (canale 108, digitale ter-restre canale 455), sempredisponibile on demand, visi-bile su Sky Go e in streamingsu NOW TV.

OLIO DEL GARDA CON ALESSANDRO BORGHESEDue cuochi si sfideranno ai fornelli. Uno speciale sul Dop il 2 e il 16 ottobre

Alessandro Borghese

VALPOLICELLA TOUR A VARSAVIAIN POLONIA A +109% IN 5 ANNIProseguono le iniziative delConsorzio Valpolicellanell’Europa dell’est. Dopo letappe di Odessa e Kiev, ilValpolicella Wine Tour arriva aVarsavia per una masterclasscon focus sull’appassimento(presso il Bristol Hotel, nelcuore della capitale). A guidarel’approfondimento saràSzymon Milonas, ValpolicellaWine Specialist e titolare dellascuola sommelier “WinerePublic”, oltre che membro delConsiglio di amministrazionedell'Associazione Polaccasommelier e a capo diun’azienda che importa e distri-buisce vini da tutto il mondo.“Da diversi anni - spiega OlgaBussinello, direttore delConsorzio Tutela Vini

Valpolicella - il Consorzio èimpegnato con attività di pro-mozione in Polonia, un merca-to dove nell’ultimo quinquennio(2013-2018) la domanda divino importato è cresciuta avalore del 39%, arrivando aquota 300 milioni di euro. Eancora meglio della media fa

l'Italia, con una crescita nelprincipale mercato dell'EuropaOrientale del 109% (64 milioniil valore) negli ultimi 5 anni econ i Rossi veneti tra i piùrichiesti. L’attività dei nostrispecialist come Milonas, risultaquindi sempre più significativaper accrescere la brand aware-ness dei vini e del territoriodella Valpolicella”. A seguire,anche un incontro istituzionalecon stampa, ristoratori edHo.Re.Ca. presso il ristoranteOpasły Tom. Le aziende chepartecipano alle attività sonoCosta Arènte, Dal Cero inValpolicella, I Campi di FlavioPrà, Cantine GiacomoMontresor, Pasqua Vigneti eCantine, Sartori Casa Vinicola,Zanoni Pietro.

Olga Bussinello

CONFINDUSTRIA

“Nuove tecnologie e gestio-ne del lavoro in azienda”. E’il tema dell’incontro che sitiene oggi giovedì 26 settem-bre, alle 10.00 nello SpazioConvegni ConfindustriaVerona in piazza Cittadella.L’incontro affronterà il temadell’impatto che le nuovetecnologie digitali hanno sul-l’organizzazione del lavoroin azienda e sulla disciplinadei rapporti di lavoro. Dopo isaluti istituzionali del presi-dente Michele Bauli e diMaria Ameli di BancaGenerali, intererranno CarloStagnaro, Roberto Tognoni,Donata Gottardi e MarcoPeruzzi dell’Università diVerona. Le conclusioni sonoaffidate a MassimoGasparato di ConfindustriaVerona.

NUOVE TECNOLOGIEE GESTIONE

DEL LAVORO IN AZIENDA

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Cronaca dell’Economia.com2 • 26 settembre 2019

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Cronaca dell’Economia.com3 • 26 settembre 2019

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Cronaca dell’Economia.com4 • 26 settembre 2019

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NKD Italia guarda al futurocon entusiasmo e determina-zione. L’Azienda, specializ-zata in abbigliamento pertutta la famiglia e accessoriper la casa, inaugura oggi 26settembre il nuovo puntovendita di Rovigo, primo inprovincia e trentaduesimo inVeneto. Il negozio, che sitrova in Corso del Popolo290/A, occupa una superficiedi 208 mq per un totale di 2collaboratori. Cose belle edaccessibili a tutti i portafogli –

questa la filosofia che dasempre guida le scelte del-l’assortimento NKD. Unagiornata di inaugurazione,dalle 8.30 alle 20.00, chesegna un’ulteriore tappa fon-damentale nel progetto dicrescita dell’Azienda. Il cuoredel gruppo NKD, lo ricordia-mo, ha origine a Bindlach,vicino alla città di Bayreuth inGermania, mentre l’attivitàamministrativa è gestita dallasede di Bolzano. Il GruppoNKD conta circa 1.800 filiali

suddivise tra Germania,Austria, Italia, Slovenia eCroazia, impiega oltre 8.000dipendenti ed è una delle piùgrandi aziende del commer-cio al dettaglio di abbiglia-mento. L’offerta comprendemoda per tutta la famiglia,abbigliamento sportivo, tessi-le casa, oggettistica e unaselezione di articoli di marca.Ad oggi NKD Italia vanta piùdi 400 collaboratori, con 130negozi presenti in moltissimeregioni.

IL RISCHIO AGGRESSIONI NEI POSTI DI LAVOROUn’indagine rileva che l’85% del campione esaminato ha risposo positivamenteQual è il livello di consapevo-lezza dei lavoratori delle coo-perative del nostro territorioriguardo l’esposizione alrischio di aggressione? Chedimensione e quali forme ha ilfenomeno in queste impre-se? Ad ascoltare e sensibiliz-zare sul tema le lavoratrici e ilavoratori delle cooperativedel Veneto che ogni giornosvolgono servizi a contattocon il pubblico, è un progettobiennale realizzato daLegacoop Veneto con lacompartecipazione di Inail-Direzione Regionale Veneto,con l’obiettivo di aiutarli a rico-noscere e a prevenire situa-zioni e fattori che possanomettere in pericolo la lorosicurezza e incolumità. Tra leazioni importanti messe incampo dal progetto, la som-ministrazione di un questio-nario, formulato con il suppor-to di una psicoterapeuta, a uncampione di operatori dei ser-vizi. A rispondere sono stati268 lavoratori di cooperativesociali di tipo A e B attive inservizi pubblici e sanitari, dicoop culturali e di coop di ser-vizi che svolgono attività di

vigilanza, biglietteria, traspor-ti, guardiania. Il 69% del grup-po è formato da donne, l’etàmedia è di 30-40 anni (fasciache costituisce il 27% deltotale), il 46% lavora da 0-5anni, il 42% è in possesso diun diploma di scuola mediasuperiore; e ancora, il 41% èimpiegato in una coop socialedi tipo A e il 22% in una coopculturale. “L’iniziativa nel suocomplesso – ha spiegatoDavide Mantovanelli, re -sponsabile del progetto per

Legacoop Veneto – prevedediverse e numerose azioni danoi messe in campo per lecooperative associate. Azioniattivate grazie alle nostrerisorse professionali, tecnichee strumentali e alla condivi-sione del patrimonio di cono-scenze di entrambi i partner».Oltre alla somministrazionedel questionario, infatti, l’infor-mazione e la promozionedella prevenzione grazie a unservizio di centralino telefoni-co gestito da operatori com-

petenti e a uno sportello fisicopresidiato da una psicotera-peuta a cui potersi rivolgeresu appuntamento”. Dal cantosuo Emilia Carlucci, vicepre-sidente di Legacoop Venetoha parlato di una partnershipinnovativa, “che per la primavolta ci vede collaborare sultema con un ente come laDirezione regionale Inail delVeneto per rispondere a unbisogno di tutela dei lavoratorisempre più crescente e attua-le da parte delle nostre asso-ciate”. Il direttore regionaleInail Veneto DanielaPetrucci ha detto, riferendosiall’universo più ampio deicontesti di lavoro, che “sonocirca 8mila l’anno gli infortuniavvenuti in occasione di lavo-ro, accertati positivamentedall’Inail e codificati comeaggressioni. Dati sicuramentesottostimati considerato chespesso le aggressioni nonvengono denunciate, ancheperché a volte i danni nonsono visibili. Questi numeri el’eco mediatico conseguentedevono far riflettere su uncontesto sociale in cui la con-flittualità è in aumento”.

NKD CRESCE IN VENETO, I NEGOZI SONO 32

Un negozio NKD

LEGA COOP E INAIL INSIEME PER SENSIBILIZZARE I LAVORATORI

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Da six. Petrucci, Carlucci e Mantovanelli

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Cronaca dell’Economia.com5 • 26 settembre 2019

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