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Incontro di approfondimento Quale futuro per il nucleare in Italia? Paolo Carcassi Segretario Confederale UIL 3 Luglio 2009

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Incontro di approfondimentoQuale futuro per il nucleare in Italia?

Paolo Carcassi Segretario Confederale UIL

3 Luglio 2009

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Indice

1. Premessa 2. La situazione energetica nel mondo 3. L’evoluzione in Europa 4. L’Italia 5. Nucleare 6. La situazione nel Mondo ed in Europa 7. La situazione in Italia 8. Siti 9. Procedure e Governance 10. Costi e Tempi 11. Tecnologie 12. Scorie 13. Incidenti e salute

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Premessa

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Nel Mondo

-Cresce la domanda di energia nel mondo;-In 10 anni: popolazione +12%; energia primaria +20%; elettricità +30%;-L’energia elettrica consumata nel 2030 sarà il doppio di quella del 2007;-Soprattutto a causa paesi ASIA, dal 2000 Cina + 100% India + 37%;-Cresce sempre di più il peso del Carbone e del Gas.

Produzione Elettrica nel 2007

Mondo(19000 TWh)

Europa a 27 (32000 TWh)

Italia (*)(315 TWh)

Carbone 40% 32% 19%

Gas 17% 21% 55%

Idroelettrico 17% 9% 11%(°)

Nucleare 14% 30% -

Prodotti Petroliferi

7% 4% 7%

Eolico 1% 4% 1.3%

Fotovoltaico 0.05% 0.1% 0.01

Altri 4% - 6,5% (°°)

Elaborazione dati da Terna - WEC

Prezzo medio ad ottobre 2008 in Borsa Elettrica ~ 110 €/MWh, inclusi costi di CO2 e certificati verdi.Costo produzione da ciclo combinato a gas con petrolio a 100$/barile é ~ 0,1€/kWh, inclusi costi di CO2 ecertificati verdi. A fine Aprile 2009 si è a ~ 50/60 €/MWh per il prezzo medio in Borsa.(*) NB - l’Italia importa circa il 15% di energia elettrica da aggiungere alla produzione locale(°) In calo del 30% rispetto al 2004 e risalita nel 2008 al 13%(°°) Biomasse 2,2% (delle quali 60% RSU) e Geotermia 1,7%

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Europa

Sfida ai Cambiamenti climatici

Limitare crescita temperatura media a 2°C

Piano entro 2020 20% riduzione emissioni 20% risparmio energetico 20% utilizzo rinnovabili 10% utilizzo biocombustibili

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Italia

Importiamo l’86% dell’energia complessiva

Maggior Peso del Petrolio e del Gas rispetto all’Europa

Confronto della produzione lorda di energia elettrica nell’UE15 nel 2006

ITALIA UE15

GWh GWh

FER 52.272 FER 444.073 Nucleare - Nucleare 893.034 Term.fossile 255.419 Term.fossile 1.516.258 Prod. pomp. 6.431 Prod. pomp. 33.554

314.122 2.886.919

P.pomp.2,0%

T.fossile81,3%

Nucleare0,0%

FER16,6%

P.pomp.1,2%

T.fossile52,5% Nucleare

30,9%

FER15,4%

Fonte: dati Eurostat

Importiamo 15% elettricità dall’estero anche da nucleare

Nell’ultimo anno riduzione consumo complessivo energia 1% dato soprattutto calo petrolio (-3,1) sostanziale stasi consumo elettrico

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Nuova elettricità a) eliminare importazioni b) sostituire vecchi impianti

Kyoto 1) ridurre del 6,5% emissioni

al 2012 rispetto al 1990; 2)Dal 01/01/2008 probabile

costo superiore a 1,5 mld anno da sforamento.

Costi più alti della media Europea - A parità di potere d’acquisto

per usi domestici secondi solo alla Slovacchia e costo superiore del 50% alla media UE ;

- A parità di potere d’acquisto per usi industriali ci collochiamo al 5° posto in Europa con un costo superiore del 40% alla media; (Fonte AEEG);

Imposizione Fiscale Alta - Sul costo pesano in modo forte le imposte (13,9%) gli Oneri Generali di Sistema (8,2%) e i costi di rete (13,9).

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Risparmio Energetico Possibilità concreta di riduzione a) Residenziale - 27% b) Edifici - 30% c) Industria - 25% d) Trasporti - 25% Piano d’azione Efficienza Energetica Italia - 9,6% entro il 2016

Fonti Rinnovabili

Produzione lorda di energia elettrica rinnovabile in Italia dal 2000 al 2008 Fonte: elaborazioni GSE dati Terna – ENEA

GWh 51.390 55.099 49.027 47.984 55.286 49.921 52.272 49.411 59.244

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Idrica Geotermica Eolica Biomasse e rifiuti Solare

Quota % (2008)

11%

12%0%

68%

9%

Quota % (2000)

1%

86%

4% 0%

9%

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Nucleare nel Mondo

Reattori Nucleari nel Mondo

Paesi Reattori attivi Reattori in costruzione Usa 104 1 Francia 59 1 Giappone 55 2 Russia 31 8 Corea 20 5 Inghilterra 19 Canada 18 Germania 17 India 17 6 Ucraina 15 Cina 11 11 Svezia 10 Spagna 8 Belgio 7 Taiwan 6 2 Rep. Ceca 6 Slovacchia Svizzera 4 Ungheria 4 Finlandia 4 1 Svizzera 5 Argentina 2 1 Brasile 2 Bulgaria 2 2 Messico 2 Pakistan 2 1 Romania 2 Sud Africa 2 Armenia 1 Lituania 1 Olanda 1 Slovenia 1 Iran 0 1 TOTALE 438 44 Fonte AIEA 2007

438 impianti in 31 Paesi

Riduzione produzione elettrica dal 18% del ’96 al 14% 2007

Dal ’78 ferme nuove installazioni negli USA Dal 93 ferme in Europa

Sul complesso dell’energia mondiale si è passati dal 6,2% ’96 al 4,8%

del 2007

Germania ha previsto chiusura entro 2020

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Oggi Centrali 44 in costruzione di cui 2 in Europa Francia Flamanville Finlandia Olkiluoto

Altre 70 centrali pianificate nel mondo con un aumento del

22% produzione

La vita media di una centrale si è allungata da 40 a 60 anni

Europa 30% energia elettrica

15% energia totale

Uranio produzione solo del 3% da Rep. Ceca e

Romania

Resta dipendenza da terzi extra UE (Canada, USA, Australia etc.)

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Italia

1963 Latina Borgo Sabotino Trino Vercellese

Caorso Sessa Aurunca (chiusa ’82)

Referendum Novembre ‘87

Iniziative attuali

30/12/2008 accordo ENEL/EDF

12,5% partecipazione Enel in Flamanville

Ansaldo costruisce in Romania e produce contenitori AP-1000 Westingh

Sogin in Russia smantella sommergibili nucleari

Enel partecipa due centrali in Slovenia

Progetto del Governo Italiano 50% Fossili 25% nucleare Disegno di Legge n° 1441-Ter 25% rinnovabili Delega al Governo

Criteri Installazione Agenzia per la Sicurezza Nucleare

Tecnologia Francese EPR 3a Generazione evoluta

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Siti

a) Caratteristiche fisiche (Siti antisismici);

Identificazione b) Acqua EPR richieste 100 m³ al secondo - solo il Po o Coste altrimenti torri di raffreddamento.

Sito per Smaltimento Costi elevati e si tende a spostarli nel tempo

Accettabilità sociale Problema Nimby

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Procedure e Governance

Autorizzazioni e competenze Titolo V della Costituzione Italiana affida a Regioni competenze Energetiche

Enti regolatori Prima il CNEN, poi la DISP (Direzione

Sicurezza Nucleare) confluita in APAT (solo decomission e smaltimento) ed ISPRA sotto Min. Ambiente

DdL 1441-Ter prevede Agenzia per la sicurezza nucleare composta da strutture ISPRA ed ENEA

Certezza e continuità nel tempo

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Tecnologie

Reattori IIIa Generazione (da fine anni ’90) durata 60 anni

IV Generazione (20-30 anni) - maggiore sicurezza; - massimo utilizzo del

materiale; - maggiore economicità.

Manca organizzazione Tecnico - Scientifica

Distrutte le competenze

Università non più di 100 ingegneri nucleari all’anno

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Scorie

Stoccaggio 2 m³ Tonnellata Riprocessamento (vetrificazione) 0,5 m³ Tonnellata

Mondo 250.000 Tonnellate di scorie in attesa di smaltimento

definitivo Europa Nucleare 30% energia elettrica 40.000 m³ anno di cui 4.000 ad alta attività possono diminuire

con ritrattamento

Italia 25.000 m³ rifiuti radioattivi vecchi Produzione di ulteriori 10.000 Tonnellate/anno dalle future

scorie

Proliferazione Nucleare

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Costi e tempi

Possibile intervento totale privati??? O dello Stato???

Sempre aiuti di stato - ricerca e sviluppo - sovvenzioni

Liberalizzazione e concorrenza non favorisce nucleare. Non appetibile

Tempi medi per la messa in atto di un impianto passati da 7 a 12 anni Costo della singola centrale passato da 3,2 a 4,5 € mld (Olkiluoto) Decommissioning e Gestione scorie vanno previste nel piano finanziario

Occorre un minimo di massa critica

Mettere in piedi congruo numero di centrali Elettricità dell’Italia Oggi potenza complessiva 50-57 GW

Nel 2020 potrebbero essere 65 GW Ogni impianto di IIIa Generazione fornisce 1,6 GW Per avere il 25% quota nucleare di elettricità

pari a 16,25 GW

10 centrali avrebbero un costo di 45-50 € mld E’ necessario vendere tutta l’energia prodotta Ripartizione Costi

Investimento Costi Costruzione 60%

Costi O&M 20% Costi Ciclo combustibile 20%

Decomissioning 1-5% Fonte: WEC

Costi da 40 a 60 euro MWh (fonte AIEE e WEC) Analisi DOE (USA) 80 dollari MWh Gas 75 euro MWh compreso costo CO2

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Costi e tempi

Decomissioning: Sogin

La spesa prevista è di circa 4.300 milioni di euro che sono da suddividersi in:

- costi per attività di smantellamento: circa 1.200 milioni di euro per le centrali ex ENEL e 700 milioni di euro per gli impianti ENEA (impianti di ricerca sul ciclo del combustibile e impianto di fabbricazione del combustibile di Bosco Marengo);

- costi di mantenimento in sicurezza: 780 milioni di euro - costi di gestione del combustibile irraggiato: 1.190 milioni

di euro - coordinamento: 470 milioni di euro

Finora è stato speso solo il 18,3% di tali risorse.

Uranio 100$ nel ‘79 Costo passato da 130$ nel ‘01 300$ nel ‘07 190$ nel ‘08 Incide al massimo per il 5% sul costo Disponibilità per più di 100 anni anche considerando riprocessamento e smantellamento siti militari

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Incidenti e Salute

Scarsa incidentalità centrali

Maggiori problemi per impianti trattamento combustibile irraggiato

Studi epidemiologici evidenziano maggiore incidenza tumori

Problema generale della Salute

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GRAZIE!!!