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Incontro del 31 maggio 2010 Amministrazione: Missiato Riccardo, Pasin Giovanni, Fornasier Barbara, Cenedese Rino Comitato: Genitori Asilo/Scuola Dopo una breve anticipazione del Sindaco sullo stato di avanzamento dei progetti, all’arrivo del capo ufficio tecnico Sig. Cenedese, e’ cominciata la disamina dei progetti che il comune intende realizzare. Si tratta di interventi tesi alla mitigazione dei rischi per i bambini che usufruiscono delle due strutture finanziati da fondi regionali per la messa in sicurezza stradale. Asilo: Realizzazione di un secondo ingresso da Via Cavour sfruttando un percorso già esistente con cancello che da’ accesso diretto al retro dell’asilo (vedi allegati A,B,C); Il percorso di accesso all'asilo sembra essere esclusivamente pedonale, dovrebbe avere una larghezza adeguata per garantire anche l'accesso alle biciclette. L'accesso a questo percorsa da via Cavour dovrebbe essere debitamente segnalato da cartelli stradali e/o da una adeguata illuminazione, eventualmente segnando anche il manto stradale in prossimità dell'accesso, mentre sembra dai grafici che l'accesso si immetta direttamente in strada senza una adeguata protezione. Anche la scelta dei materiali per la pavimentazione del percorso andrebbe studiata. Realizzazione di percorso pedonale protetto che segue Via Cavour fino al nuovo ingresso in progetto (vedi allegati A,E,F,D); Il percorso pedonale protetto viene realizzato con una semplice cordonata (forse con soprastanti paletti in ferro?) che non rappresenta una vera barriera ma una semplice soluzione economica. Andrebbe realizzata una pista ciclo- pedonale (mt. 2,50 per i due sensi di marcia) rialzata e anche questa debitamente segnalata con l'impiego di materiali (colori che risaltano e distinguono da manto stradale bituminoso) e parapetti rinforzati. Sottolineiamo, inoltre, che rimane comunque non protetto, il percorso pedonale tra la piazzetta di Via Cavour e l’attuale accesso, che comunque verrebbe praticato dai genitori che continueranno ad usare il parcheggio situato nell’ingresso principale o nel sagrato della chiesa..

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Incontro del 31 maggio 2010

Amministrazione: Missiato Riccardo, Pasin Giovanni, Fornasier Barbara, Cenedese Rino

Comitato: Genitori Asilo/Scuola

Dopo una breve anticipazione del Sindaco sullo stato di avanzamento dei progetti, all’arrivo del capo ufficio tecnico Sig. Cenedese, e’ cominciata la disamina dei progetti che il comune intende realizzare.Si tratta di interventi tesi alla mitigazione dei rischi per i bambini che usufruiscono delle due strutture finanziati da fondi regionali per la messa in sicurezza stradale.

Asilo: Realizzazione di un secondo ingresso da Via Cavour sfruttando un percorso già esistente con cancello che da’ accesso diretto al retro dell’asilo (vedi allegati A,B,C);Il percorso di accesso all'asilo sembra essere esclusivamente pedonale, dovrebbe avere una larghezza adeguata per garantire anche l'accesso alle biciclette. L'accesso a questo percorsa da via Cavour dovrebbe essere debitamente segnalato da cartelli stradali e/o da una adeguata illuminazione, eventualmente segnando anche il manto stradale in prossimità dell'accesso, mentre sembra dai grafici che l'accesso si immetta direttamente in strada senza una adeguata protezione. Anche la scelta dei materiali per la pavimentazione del percorso andrebbe studiata.

Realizzazione di percorso pedonale protetto che segue Via Cavour fino al nuovo ingresso in progetto (vedi allegati A,E,F,D);Il percorso pedonale protetto viene realizzato con una semplice cordonata (forse con soprastanti paletti in ferro?) che non rappresenta una vera barriera ma una semplice soluzione economica. Andrebbe realizzata una pista ciclo-pedonale (mt. 2,50 per i due sensi di marcia) rialzata e anche questa debitamente segnalata con l'impiego di materiali (colori che risaltano e distinguono da manto stradale bituminoso) e parapetti rinforzati.Sottolineiamo, inoltre, che rimane comunque non protetto, il percorso pedonale tra la piazzetta di Via Cavour e l’attuale accesso, che comunque verrebbe praticato dai genitori che continueranno ad usare il parcheggio situato nell’ingresso principale o nel sagrato della chiesa..

Realizzazione di percorso pedonale (largo 1,5 mt) protetto per accedere al cancello principale in arrivo dalla gelateria. Esso verrà realizzato espropriando parte del giardino della casa in curva (vedi allegati G,H,I) ed arrivando fino alle strisce pedonali;Il percorso nei pressi della gelateria è insufficiente dato il livello di rischio, meglio una barriera adeguatamente segnalata.

Realizzazione di parcheggi nella piazzetta di Via Cavour;Tre parcheggi nella piazzetta sono meno di quelli disponibili ora (sebbene non regolari). La casa disabitata che cinge un lato del parcheggio, inoltre, costituisce problematiche di solidità strutturale che vanno valutate con i proprietari prima di procedere.Sarebbe bello battezzare la piazzetta con un nome scelto tra quelli proposti dai bambini delle scuole.

Trasformazione di Via Cavour a senso unico da Via Pasubio in uscita su Via San Pio X;Bene se vengono installati dei rallentatori di traffico (passaggi pedonali protetti rialzati).

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Valutare la possibilità di bloccare il traffico (eccetto residenti) da Via Monte Pasubio e Via Marco Polo verso Via Montello per un periodo di prova. In questo modo il semaforo rimarrebbe lampeggiante eccetto nel caso in cui un pedone non effettui la chiamata.

Scuola: Sostituzione “barriere” in prossimità dell’ingresso principale della scuola (vedi allegato N);Continuazione delle “barriere/transenne” dalla scuola lungo Via San Pio X fino a P.za Cavour;Non si comprende di quali tipo di barriere si parli. La tipologia, forma e materiali se non preceduta da una analisi ambientale sui livelli di inquinamento sonoro non può produrre alcun beneficio. Anche sull'innesto in via san pio x continuano le cordonate che non sono una soluzione adeguata per proteggere il percorso che comunque non sembra proseguire e si innesta su una via trafficata dove il problema è ancora più grave. Su richiesta dei genitori valutare la possibilità di installare barriere con pannelli e non listelli incrociati (sembra che si possa fare);

Dopo la fine dell’anno scolastico procedere con la scarificatura del manto stradale e la posa di asfalto Fonoassorbente!

Noi abbiamo sempre sentito parlare di asfalto foto catalitico quindi abbiamo rappresentato le nostre perplessità. La scelta di asfalto “Fonoassorbente” potrebbe essere positiva solo nel caso in cui la via San Pio X fosse interdetta al traffico pesante.

Di fronte alle nostre richieste si e’ deciso di controllare se le ditte che producono l’asfalto fotocatalitico sono situate altrettanto vicino a Spresiano e quindi sia possibile interpellarle per l’esecuzione dei lavori. In caso positivo si chiederà una variante al protocollo d’intesa.Come di nostra abitudine ci siamo mossi e con una semplice mail di richiesta informazioni, la ditta specificata nell'allegato “A” ci informa che il loro prodotto fotocatalitico può essere prodotto da qualsiasi ditta specializzata nel ramo chimico ed applicato su varie superfici come anche l'asfalto!!

Partendo dal presupposto che la strada di Via S. Pio X è una strada provinciale, sembra, ma non è stato chiarito, che il Comune abbia già chiesto alla Provincia di installare i rallentatori e che la risposta sia stata negativa. Si procederà a chiedere di poter abbassare il limite di velocità a 30 km/h, in modo da poter installare i rallentatori. Noi genitori, abbiamo chiesto di procedere all’acquisizione della strada, visto che non presenta le caratteristiche richieste di strada provinciale.Il personale tecnico del comune rammenta al Sindaco di tener presente che l’acquisizione della strada comporterebbe maggiori costi per l’ente comunale.Ed i polmoni di bambini e cittadini? Sindaco, e le promesse elettorali? Da un punto di vista strettamente tecnico e quindi economico è evidente che prendere in carico un tratto di strada costituisce un incremento dei costi di gestione, ma non è paragonabile con i danni alla salute provocati dal perdurare di questa situazione che se tradotta in termini economici (danno biologico) porterebbe probabilmente ad un dissesto finanziario in termini di risarcimento danni.!!E poi ci sono molti comuni che hanno effettuato la riperimetrazione comunale, declassando strade per poterne variare i limiti di velocità ed installare rallentatori. Senza andare molto lontano. La possibilità di prendere in carico il tratto di strada è conseguenza della modifica del centro abitato che compete alla Giunta secondo il Nuovo codice della Strada. Tale delibera, adeguatamente motivata verrebbe inviata in Provincia per i rilievi e al comune di Arcade che potrebbe seguire “l'esempio”

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del comune di Spresiano e adottare la medesima procedura. Un esempio di tale procedura è disponibile perché in nostro possesso.

Il Comune intende richiedere all’ARPAV un monitoraggio PM10 della durata di 12 mesi all’esterno della scuola in modo da avere dati oggettivi per poter poi chiedere al Prefetto (Capocelli, in via di pensionamento tra un mese) di valutare azioni piu’ incisive.Un genitore ha sottolineato come sia importante che venga misurato anche il PM2,5, e che le misurazioni siano effettuate anche all’interno degli edifici scolastici. Si chiede inoltre la possibilità di visionare le richieste del comune prima di dare l’incarico all’ARPAV. Si propone infine di valutare la possibilità di dare l’incarico ad altre società di rilevazione riconosciute.

Il Comune sta considerando la possibilità di attivare il Pedobus anche a Spresiano ma chiedono volontari per coadiuvare i vigili. Siamo disponibili?Ci stiamo attivando, vediamo come il comune intende muoversi con il discorso della polizia municipale che in campagna elettorale si promise avrebbe dovuto essere a tempo pieno.

In conclusione e’ stato chiesto che fine ha fatto la richiesta di indagine epidemiologica ma non ci sono state risposte chiare;Riformuleremo la domanda.

Il Sindaco ci ha informato che il 2 giugno avrebbe incontrato il Prefetto insieme con i sindaci della provincia. In quell’occasione avrebbe chiesto, la possibilità per un incontro, al quale avremmo potuto partecipare qualcuno di noi genitori.Siamo in attesa di comunicazioni da parte del Sindaco.

In data 9 giugno inoltre, il Sindaco incontrerà Muraro con il sindaco del Comune di Arcade e avrebbero potuto discutere della possibilità di fermare il traffico pesante. Il personale tecnico presente dissuade il Sindaco a bloccare il traffico pesante ora perché il Comune sarebbe condannato dal TAR a cui i camionisti ricorrerebbero.Ci siamo di nuovo….. Non si comprende il tenore della risposta. Non si comprende come una categoria di autostrasportatori possa interferire sulle scelte politiche di una amministrazione comunale.Va precisato che tale decisione, presa congiuntamente con il Prefetto e l'amministrazione di Arcade, sarebbe a conclusione di un percorso preciso adeguatamente motivato. Va ricordato che il traffico pesante (secondo la famosa relazione ARPAV) costituisce la principale fonte di inquinamento, e poi cosa centra il TAR con il giudice ordinario? Il primo entra nel merito di atti amministrativi e il secondo si esprime in merito ad una causa tra due soggetti.....tali aspetti vengono solitamente valutati dal Segretario Comunale e da un legale incaricato.

In conclusione il Sindaco chiede di fornirgli un feed back della situazione da quando il semaforo e’ stato disattivato.

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Stiamo sondando le opinioni, ma dalla prima settimana si può notare che questa non è una soluzione. L’uscita da Via Pasubio o da via Marco Polo è impraticabile e pericolosa. Sarà necessario pensare ad una soluzione alternativa.

Ed ora qualche considerazione:

Questo progetto era stato già presentato ad alcuni genitori, dalla precedente A.C. in data 28.01.2010. Il nuovo progetto presenta una sola variante rispetto al precedente, cioè è stato previsto un diverso “nuovo ingresso” per la scuola materna. Non ci piace essere presi in giro ….

Non abbiamo approfondito la proposta di modifica dell’accesso laterale della scuola, dove si ferma l’autobus. Sarebbe interessante valutare la possibilità di ampliare l’accesso, arretrarlo, automatizzarlo, farlo diventare quello principale... Stesso discorso potrebbe valere per l’accesso principale, che potrebbe essere ampliato per ridurre “l’ingorgo” dei genitori che accompagnano i figli e automatizzato.

Considerati i tempi di realizzazione della Tangenziale di Spresiano sarebbe opportuno che l’A.C. considerasse “obbligatorio” la dotazione di impianti di ventilazione forzata, con annessi sistemi di filtraggio, per tutti gli edifici pubblici (scuole, biblioteche ecc..).

Nel sito della Provincia di Tv potete trovare una mappa aggiornata ad aprile 2010 dellestrade provinciali. E' interessante vedere come alcuni comuni limitrofi al nostro, vedi Villorba, hannoprovveduto a declassare tratti di strade provinciali per prendersele in caricoe così effettuare interventi quali : piste ciclabili,rallentatori, ecc.Ad esempio la strada che dal centro abitato di Villorba porta al Centro abitato di Sant'Andrà.

http://siti.provincia.treviso.it/Engine/RAServeFile.php/f/Pubblicazioni/5544/StradarioAprile2010_a0.pdf

La presa in consegna di un tratto di strada provinciale può essere fatta conuna semplice delibera di giunta comunale che modifica il perimetro delcentro abitato. Basterebbe semplicemente cercare in internet, trovare unoschema di delibera e allegare una planimetria con le indicazioni :

http://www.google.it/#q=modifica+perimetro+centro+abitato&hl=it&sa=2&fp=9b05163890167ad5

Ovviamente se questa è la volontà politica dell'Amministrazione comunale che dovrebbedare mandato all'uff. tecnico di procedere con le verifiche di competenza. E' chiaro cheuna volta che il tratto di strada interessato passa in carico al Comune, questo si assumel'onere della sua manutenzione e ne dispone la regolamentazione.Questo passo andrebbe fatto coordinandosi con il comune di Arcade, per un suo risultatopiù efficace.

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Noi genitori apprezziamo lo sforzo dell’attuale amministrazione ma rimaniamo dell’opinione, che questo progetto è molto distante dal risolvere i problemi relativi a sicurezza, inquinamento acustico ed atmosferico. La soluzione ideale rimane quella di

BLOCCARE IL TRAFFICO PESANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ed ora un esempio...

San Benedetto, Quinto chiude le strade

QUINTO. Quinto blocca i mezzi pesanti diretti nella nuova zona industriale di Paese che transitano nella frazione di Santa Cristina. Una scelta, quella fatta dal sindaco Dino Brunello, volta a salvaguardare il centro abitato dal viavai di camion in crescita negli ultimi mesi e destinato ulteriormente ad incrementare non appena a Padernello aprirà lo stabilimento della San Benedetto. E' per questo che il primo cittadino ha emanato un'ordinanza con la quale vieta il transito lungo le direttrici principali che attraversano Santa Cristina. In programma anche controlli dei vigili e l'istallazione di telecamere. Una doppia ordinanza per regolare il traffico di camion e autoarticolati che attraversano il territorio comunale di Quinto per arrivare nella nuova zona industriale di Paese. Nei giorni scorsi il sindaco Dino Brunello ha emanato il documento che stabilisce il divieto di transito sulle vie Emiliana, Monsignor Tognana e Baracca ai veicoli adibiti al trasporto di cose con massa a pieno carico superiore alle dieci tonnellate, mentre su via San Bernardino, nella parte al confine con il comune di Paese, il transito è interdetto ai camion superiori a 3,5 tonnellate. Obiettivo: tutelare preventivamente il territorio di Quinto dalla prossima invasione dei camion diretti al nuovo mega stabilimento della San Benedetto a Padernello. Già da un paio di mesi, comunque, il primo cittadino fa notare come sia aumentato in maniera consistente il traffico che attraversa l'abitato di Santa Cristina, sfrecciando in via Monsignor Tognana proprio davanti alla chiesa. «Si ritiene opportuno adottare alcuni provvedimenti per migliorare la viabilità e la sicurezza in alcune vie del territorio dopo aver accertato l'aumento del transito di veicoli pesanti su alcune vie, in particolare con l'avvio delle attività nella nuova zona industriale di Paese al confine con il comune di Quinto - si legge nell'ordinanza - La struttura della viabilità a Santa Cristina non è idonea a sopportare un traffico di tale portata che attraversa un centro sempre più densamente abitato, tanto che è crescente il disagio della popolazione residente nella frazione». L'ordinanza diverrà operativa non appena sarà posizionata la segnaletica. «Abbiamo discusso il provvedimento con la Provincia soprattutto nella prospettiva dell'apertura della San Benedetto - spiega il primo cittadino - Esiste infatti la possibilità per i mezzi pesanti di percorrere vie alternative senza eccessivo disagio per gli operatori del settore». Ma non è tutto. Brunello assicura che il territorio di Santa Cristina sarà oggetto di controlli serali e notturni da parte della polizia municipale e dei carabinieri sia per garantire la sicurezza della zona, sia per verificare il rispetto del provvedimento sul transito dei camion. Ad aiutare

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il lavoro degli agenti ci saranno anche una serie di telecamere. Il provvedimento del Comune di Quinto non fa altro che rispecchiare quanto sostenuto tempo fa dal sindaco di Paese, Valerio Mardegan. «Se a Paese verrà realizzato un polo logistico, noi insieme ai sindaci dei comuni limitrofi temiamo che le nostre strade vengano invase dai camion - aveva detto Mardegan - Per questo motivo chiedo alla San Benedetto che venga rispettata l'ipotesi iniziale legata alla realizzazione di uno scalo merci per trasferire il traffico su rotaia».

Allegato “A”STOP SMOG® è il sistema proposto dallo Studio Muscatelli per realizzare pavimentazioni fotocatalitiche antinquinanti.

La fotocatalisi si basa sul processo chimico che si avvia grazie all’azione combinata della luce (solare o artificiale) e dell’aria.

Il principio attivo presente, TiO2 - biossido di titanio, elaborato con esclusiva tecnologia PPS (Proactive Photocatalytic System), ossida e decompone le sostanze organiche ed inorganiche che entrano in contatto con le superfici trattate.Le sostanze inquinanti e tossiche vengono trasformate, attraverso il processo di fotocatalisi, in sostanze innocue (nitrati/carbonati di sodio) e in quantità irrisorie e assolutamente invisibili, che vengono asportate dall’aria, dall’acqua o precipitano a terra. Il trattamento fotocatalitico anti-inquinante STOP SMOG® è applicabile sulle pavimentazioni in terra stabilizzata, in ghiaietto stabilizzato e su qualsiasi superficie a base cemento, asfalto, pietra.

Caratteristiche TecnicheLe proprietà dei trattamenti fotocatalitici, STOP SMOG® sono state validate da istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali:

98% di abbattimento degli inquinanti in laboratorio (CNR Ispra) 37% di abbattimento degli inquinanti domestici, incluso monossido di carbonio e i derivati

del fumo di sigaretta (ARPA Lombardia) 60% di abbattimento degli inquinanti su strada urbana (elaborazioni con apparecchiature

omologate CNR nel comune di Segrate-Milano) 90% di riduzioni di batteri, microrganismi, muffe, alghe, funghi 85% di abbattimento di odori provenienti da sostanze organiche.

Sono ormai numerose le applicazioni di prodotti eco-attivi commercializzate in diversi Paesi: Singapore, Italia, Turchia, Polonia, UK, etc.Nei settori: strade e autostrade, tunnel, infrastrutture, ospedali, edilizia residenziale e commerciale.Ad oggi 2.000.000 di mq di superfici orizzontali e verticali sono stati trattati con prodotti eco-attivi .

Approfondimento TecnicoVoci di capitolato trattamento STOP SMOG®

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1. Creazione della pavimentazione in terra stabilizzata tipo Glorit® o in ghiaietto stabilizzato tipo Grevelit®

2. Stesa a spruzzo del prodotto fotocatalitico, sopra la pavimentazione finita, mediante pistola spray a bassa pressione con ugello n. 3, ventaglio aperto senza aggiunta di acqua o additivi nella ragione di 1 lt ogni 10 mq.

Allegato “B”

È nato l’asfalto che “mangia” lo smog

Alle porte di Torino è stato inaugurato il primo casello autostradale al mondodotato di un asfalto innovativo, che assorbe le sostanze inquinanti. Peccato chequesta soluzione, ideata in Italia ed apprezzata nel mondo, non piaccia a tutti.Il casello di Beinasco, aperto al traffico il 5 dicembre lungo l’autostrada “Torino– Pinerolo” (una delle ultime nate della rete italiana), è il primo al mondodotato di un asfalto in grado di abbattere notevolmente i livelli di smog. Lapavimentazione è “fotocatalitica”: ovvero dotata di particolari sostanze che,sfruttando l’azione combinata della luce e dell’aria, trasformano le sostanzetossiche in altre innocue, come sali minerali e calcare. Questo asfaltoinnovativo ed ecologico è nato per essere steso in sovrapposizione a quellotradizionale, nei punti ad alto rischio di inquinamento: ed i vantaggi, stando aidati presentati da Ativa (la società che gestisce la Torino – Pinerolo ed altreautostrade piemontesi), sono tutt’altro che indifferenti. Analisi ambientalihanno dimostrato come sia possibile ridurre del 25% la presenza nell’aria dibiossido di azoto, e quella del monossido di carbonio di ben l’83%. Lecaratteristiche antisporcamento ed antibatteriche impediscono la formazione didepositi e microrganismi e, di conseguenza, degli odori, rendendo questoasfalto particolarmente idoneo in altri tratti nevralgici, come le gallerie. Conriflessi positivi nel risparmio energetico sull'illuminazione e sulla manutenzione.Nel tunnel di via Porpora a Milano, uno dei pochi tratti urbani dove è statoposato l’”ecoasfalto”, e dove le pareti sono state trattate con lo stesso sistemafotocatalitico, è calato del 47% il Pm 2,5 (le cosiddette “polveri sottilissime”,ancora più dannose del famigerato e temibile Pm 10) mentre il biossido diazoto addirittura del 67%. Secondo le stime dell’Arpa, l’Agenzia Regionaledell’Ambiente della Lombardia, ogni chilometro quadrato di asfaltofotocatalitico potrebbe assorbire 32 tonnellate di inquinanti all’anno: i gas discarico emessi da 15mila veicoli.

Costi e benefici

Ma quanto costa un asfalto simile? E quanto dura? Per la stesura nell’area delcasello di Beinasco (circa diecimila metri quadrati) l’Ativa ha speso circa100mila Euro: “una spesa non particolarmente onerosa, se si pensa che l’interaautostrada Torino – Pinerolo (10,6 km) è costata circa 80 milioni di Euro” hacommentato il Presidente della Concessionaria Giovanni Ossola, annunciandol’adozione dell’ecoasfalto anche sugli altri caselli. Il maggior costo delrivestimento, rispetto a quelli tradizionali, è quantificato mediamente nel 10%,“ma ha una durata tripla”, afferma Claudio Terruzzi, amministratore delegato

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di Global Engineering, l’azienda milanese che, partendo da sperimentazionigiapponesi, ha sviluppato l’asfalto “mangiasmog”, oggi brevettato edapprezzato in tutto il mondo. Secondo una relazione del CNR, se a Milano siadottassero i rivestimenti ecocompatibili su 20 chilometri quadrati di superfici(asfalti compresi), si eliminerebbero 640 tonnellati di inquinanti: e la cittàtornerebbe a “respirare”, rientrando nei parametri previsti dalle normativeeuropei.

Scetticismi e conseguenze

Malgrado il nuovo rivestimento sia stato raccomandato da un Decreto delMinistero dell’Ambiente già nell’aprile 2004, e la Regione Lombardia assegniagli enti contributi pari ad un quarto della spesa, le amministrazioni locali sonodiffidenti, ed i comuni “coraggiosi” si contano ancora su poche dita. Unoscetticismo che, a detta di Ferruzzi, si spiega con una generica avversione allenovità, e dalla consolidata abitudine a procedere con coperture tradizionali.L’Assessore all’Ambiente di una città lombarda ha candidamente affermato chele strade “devono essere belle nere, proprio come l’asfalto: così si vede beneche sono state rifatte”. E mentre le grandi metropoli di tutto il mondo (da SanFrancisco a Melbourne, da Londra a Shangai) si stanno ricoprendo dell’asfalto“made in Italy” le città italiane, Milano in testa, annaspano nello smog e nellepolveri sottili. Costringendo i sindaci agli inevitabili palliativi delle targhealterne e dei blocchi del traffico, sulla cui efficacia meno si dice e meglio è.

L’asfalto fotocatalitico in sintesi

Cos’èL’asfalto ecoattivo fotocatalitico abbatte gli inquinanti dell’aria (monossido dicarbonio, biossido di azoto, benzene, polveri sottili, ecc.) grazie allafotocatalisi, attivata dall’azione combinata della luce (solare o artificiale) edell’aria.Come funzionaI due elementi innescano un forte processo ossidativo che decompone lesostanze inquinanti trasformandole in innocue (sali minerali e calcare).I vantaggiGli inquinanti più nocivi vengono abbattuti in misura notevole, variabile dal 47all’83%. L’asfalto è “autopulente” (le caratteristiche funzionali ed esteticherimangono inalterate nel tempo) ed “antibatterico”: riduce la formazione dibatteri, muffe, funghi sulle superfici.

Costi e durataIl costo medio dell’asfalto fotocatalitico è mediamente superiore del 10%rispetto gli asfalti tradizionali. La durata è di tre volte superiore delle coperturetradizionali.Dove si trovaIn Italia l’asfalto “mangiasmog” è stato adottato dalla società Ativa sul casellodi Beinasco (TO) dell’Autostrada Torino – Pinerolo. Ulteriori, limitateapplicazioni si trovano anche a Segrate (via Matteotti e via Moranti), Milano

Fonte: http://www.comune.pontedera.pi.it/forum/viewtopic.php?t=461

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Allegato “C”

Il Cnr esamina l'asfalto mangiasmog di Segrate

Fino a ieri pochi ci avrebbero scommesso. Oggi, invece, perfino il Cnr siprepara ad accogliere nei suoi laboratori l'asfalto «mangiasmog».Stanno arrivando i primi dati ufficiali sulla sperimentazione in corso aSegrate, 300 metri di strada (via Morandi, traffico calcolato in milleauto l'ora) ricoperti da Ecorivestimento Global Millennium, una maltafotocatalizzatrice a base di biossido di titanio che, in presenza di luce (ancheartificiale) e aria trasforma lo smog in sostanze innocue. I primi dati resinoti dal comitato ristretto che ne sta studiando l'azione sembrano parlarechiaro: gli ossidi di azoto calano del 15% nell'arco di pochi minuti, di oltre il30% se si considera la media della giornata. Ma non solo. Le analisi delleacque stagnanti, presenti sulla superficie dell'asfalto, mostranopercentuali di acido nitroso nettamente inferiori nella zona trattatarispetto a quella con «asfalto normale». E ci sono poi i dati sulla velocitàdi azione, misurati in diretta, con centraline fornite dal Cnr: nel tratto ricopertodalla malta gli ossidi di azoto «svaniscono» mediamente cinque secondi dopo ilpassaggio di un autoveicolo. Nei tratti ad asfalto tradizionale, il picco diconcentrazione si abbatte in trenta secondi, ma gli ossidi permangonoper diversi minuti. Così, il Cnr ha deciso di avviare una nuovasperimentazione, nei suoi laboratori a Roma, per constatare gli effetti anchesulle polveri sottili.

(tunnel via Porpora), Bolzano, Caserta, nel polo fieristico Rho – Pero e lungo laSS 242 ad Ortisei (BZ).

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Oggetto: Relazione sopralluogo Ortisei.

A seguito dell’applicazione di FotoFluid® dell’ agosto 2005 presso la statale 242 km. 14, sono stati effettuati campionamenti nel tratto di strada in oggetto al fine di rilevare la percentuale di abbattimento degli inquinanti ( NO2, SO2, CO )

Area trattata FotoFluid®

Area non trattata:

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