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p r o f e s s i o n e / o s s e r v a t o r i oba
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arzo
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Valori in percentuale
INCIDENZA DELLE TIPOLOGIE PER CANALE
MASSIMILIANO CESSARIMASSIMILIANO CESSARINIELSEN
Se guardiamo al canale on trade, il 2012 per il segmento delle birre conferma il trend negativo già evidenziato negli anni scorsi: -0,8% per le confezionate e -2,5% per le birre alla spina. Un trend, peraltro, allineato alle altre bevande alcoliche (vino escluso). Si registrano invece performance
positive nell’off trade, probabilmente a causa di uno spostamento dei consumi in casa, fenomeno comune a diversi segmenti. Come a dire: complice la crisi, durante la settimana, gli italiani pranzano e cenano sempre più frequentemente a casa. Tra le mura domestiche o fuori, le preferenze degli italiani sembrano indirizzarsi alle birre speciali/artigianali, segmento che cresce senza soluzione
di continuità, insieme a quello delle birre “economy”. Le altre tipologie soffrono invece in tutte le aree e in tutti i canali dell’on trade. Tuttavia il Nord Est, il Sud, il canale della ristorazione e dei bar diurni sembrano tenere meglio, mentre i bar serali registrano il trend più negativo (-1,5%), pur rappresentando il canale che sviluppa i volumi maggiori (628 litri per punto vendita a bimestre). L’A
NALIS
I
In sofferenza la birra fuori casa
birra a casa a pranzo e a cena
nei giorni feriali. Questo vuol
dire, insomma, che gli italiani
diminuiscono percentualmen-
te i consumi fuori casa e acqui-
stano sempre più birra per poi
berla in casa. Atteggiamento
che da un lato fa certamente
gioire: secondo l’ultimo rap-
porto Global Beer Trends della
società di ricerca specializza-
ta sulle bevande Canadean, da
qui al 2015, Germania, Paesi
Bassi, Canada, Francia e Re-
gno Unito dovrebbero invece
continuare a diminuire i pro-
pri consumi domestici. Dall’al-
tro il “caso italiano” desta in-
Vendite in flessione nei bar serali (-1,5%). Bene solo le specialità e le cosiddette birre “economy”, con incrementi a due cifre.
Complice la crisi, i consumi si spostano tra le mura domestiche
di Rossella De Stefano
quietudine tra gli operatori
dell’horeca, industrie e gestori
compresi.
Puntare sulle specialità Snocciolare qualche dato è
d’obbligo. Stando alle rileva-
zioni che Nielsen compie su
tutto il territorio nazionale, la
birra (confezionata e alla spi-
na) perde l’1,7% (totale hore-
ca, anno terminante novembre
2012). Per quanto riguarda le
birre confezionate, battono
Anche la birra sembra re-
citare lo stesso copione
che ci è toccato leggere
per altri segmenti: calo delle
vendite nel fuori casa e conse-
guente spostamento dei con-
sumi tra le mura domestiche.
Una tendenza in atto ormai da
qualche anno. Il dato è confer-
mato anche dalla ricerca Ispo/
AssoBirra “Gli italiani e la bir-
ra 2012”: in un anno è cresciuto
del 50% (dal 5,5% all’8,3%) il
numero di italiani che bevono
BIRR
A
Valori in percentuale
PESO DEI SEGMENTI PER CANALE
Premium+superpremium
Mainstream
Speciality
Economy
No alcol
29,2
22,6
RISTORAZIONE BAR DIURNI
48,2
BIRR
A
9,8
46,4
BAR SERALI
43,8
49,550,5
RISTORAZIONE
42,6
43,8
54,9
37,1
47,5
BAR SERALI
11,2
5,9
20,0
9,6 10
,8
54,2
BAR DIURNI
46,2 50
,3
25,1
41,7
50,7
35,77,5
5,20,9
Alla spina
Confezionata
Tota
le mercato Birre confezionate
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o s s e r v a t o r i o / p r o f e s s i o n e
barg
iorn
ale
mar
zo 1
3
in ritirata i brand tradizionali
appartenenti al segmento del-
le birre “mainstream” e delle
“premium”, che costituiscono
l’86,4% delle vendite. Cre-
scono invece, le “economy”
(+4,2%) e le birre “speciality”
(+15,2). «Dall’inizio della crisi,
e forse anche da prima - spie-
ga Massimiliano Cessari di
Nielsen - quello che leggiamo
è una sorta di polarizzazione
nelle scelte: a crescere (ovvia-
mente con le dovute eccezioni)
il basso prezzo e le nicchie pre-
mium. In particolare, non c’è
dubbio che il fenomeno del mo-
mento siano le speciali/artigia-
prie dei microbirrifici, anche
se abbiamo numerosi esempi
di birre speciali nel portafoglio
di grossi player del settore». Sia
come sia, da alcuni anni questo
segmento cresce senza solu-
zione di continuità e potrebbe
fare la fortuna dei gestori più
illuminati. «Sicuramente i bar
serali, cui si lega il fenomeno
dell’aperitivo, rappresentano
nali, che crescono a doppia ci-
fra nell’on trade (+15,2% a vo-
lume rispetto a un trend della
confezionata del -0,8%). Trend
positivo anche nell’off trade, a
conferma di un fenomeno che
comincia a consolidarsi».
Questa tendenza delinea un
terreno estremamente fertile
per accontentare un consu-
matore che attribuisce sempre
maggiore importanza alla qua-
lità del prodotto ed è sempre
più esigente. «Decidere di inve-
stire su questo segmento non è
un passo così scontato - avverte
Cessari -. Si tratta infatti di un
segmento legato a logiche pro-
un canale fondamentale per
il mercato della birra confe-
zionata - incalza Cessari -. Se
consideriamo però il solo seg-
mento delle specialità, qual-
che sorpresa potrebbe arrivare
(magari in maniera più decisa a
valore) dai canali in cui questa
tipologia di offerta è presente:
mi riferisco quindi oltre che
nuovamente ai bar serali, alla
ristorazione».
Un’annotazione a parte merita
il segmento delle no alcol, che
pur in forte crescita (+19,3%),
rappresenta una micro nicchia,
con una quota che arriva a ma-
lapena a sfiorare l’1%.
Fonte: Nielsen Horeca - anno terminante novembre 2012
Per le specialità si prospettano anche incrementi a valore
GIORGIO TRIANISOCIOLOGO,, CONSULENTE D’IMPRESA
Resta ancora, in Italia, una bevanda stagionale. Che ama il caldo, le spiagge, il sole: un format pubblicitario che sparisce, appunto, appena arriva l’autunno. Ma non meno pregiudizievole è l’idea che la birra sia solo un dissetante:
schiumosa, fresca e tanta. Per gente e bevute XL. Immagini nordiche, da Oktoberfest, che stanno però svanendo. A vantaggio di idee più globali, ma plurali di birra: messicane, sudafricane, americane. Ma sono i maestri birrai belgia disegnare le nuove traiettorie (bibitorie e sociali) di un prodotto che si sta reinventando. Artigianale,
cruda, rifermentata in bottiglia: è la formula della via italiana alla birra. Per intenditori piuttosto che per bevitori. Da gustare, anche in occasioni speciali. Birrerie e pub cominciano a essere luoghi della memoria. Dopo i wine bar è tempo di birra bar e ristobier. ristobier. ristobierDal boccale alla flûte: birre da sommellier. KE
YWOR
D
Valori in percentuale
IMPORTANZA PER AREE GEOGRAFICHE
Area1
Area2
Area3
Area4
premium+superpremium
mainstreamno alcol
speciality
economy
28,3
14,6 22,0
23,8
11,1
19,3
9,36,5
53,0
18,5
26,5
22,3 27,4
54,118,9
15,9
22,8
53,3
15,7
36,7
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