In partenza i lavori di ricostruzione della scuola di...

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 e-mail [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Gabriella Aceti, Alessia Arcando, Tommaso De Chirico, Elena Gadeschi, Claudio Gerosa, Massimo Pezzali. Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 anno XXI, numero 186, maggio 2017 ® ® ATHOS Nelle pagine interne: Beatrice Guasco onlus pag. 12 Un Gas tutto speciale pag. 13 Zed1, che dipinge sui muri pag. 5 Incontro con Fabrizio Carcano pag. 14 La ASD Turchino pag. 7 L a mattina di venerdì 28 aprile abbiamo parteci- pato al sopralluogo della Commissione Edilizia Privata del Comune di Milano presso l’ex cinema XXII Marzo. La ri- chiesta di questa convocazione era stata sollecitata dal Gruppo Quartiere Suffragio che aveva raccolto le firme in calce a una serie di richieste, quali l'allesti- mento di un sistema di prote- zione fisso e duraturo, una ra- pida soluzione radicale in me- rito allo stabile, un incontro con l’ufficio tecnico del Comune per conoscere i dettagli del pro- getto di riqualificazione pre- sentato dalla proprietà e la con- cessione di spazi a uso sociale per il quartiere, in considera- zione anche del fatto che l’edi- ficio in questo stato di degrado ha penalizzato la città e in par- ticolare il quartiere. Il sopralluogo nell'ex cinema ha permesso ai consiglieri e ai cittadini presenti di entrare nello stabile, completamente svuotato a piano terra, dove per alcuni anni aveva trovato sede un negozio di arreda- mento. Erano presenti anche due rappresentanti della pro- prietà, una società immobilia- re che aveva comprato l'im- mobile dopo la chiusura del cinema. Diciamo che non so- no stati molto prodighi di in- formazioni! Da quanto detto da loro e dal- l'architetta dell'assessorato al- l'Urbanistica che ha seguito le pratiche edilizie, la proprie- tà ha nel corso degli anni pre- sentato vari progetti che via via scadevano; l'ultimo titolo edilizio è stato rilasciato lo scorso anno e scadrà nel 2019. Apparentemente in questi anni la società immo- biliare ha cercato di vendere l'immobile, senza però trovare un compratore da loro ritenu- to sufficientemente remune- rativo.Vero è però che lasciare per trent'anni un edificio in quelle condizioni è veramente troppo e speriamo che l'ini- ziativa della raccolta firme e del coinvolgimento della Commissione comunale dia una spinta decisiva alla pro- prietà perché risolva il pro- blema, assumendosi le sue re- sponsabilità. Là dove c’era il cinema XXII Marzo È di metà aprile l’appro- vazione da parte della Giunta di Milano delle linee di indirizzo di un accordo con Regione Lombardia, Aler e Politecnico per realizzare due residenze universitarie, di cui una in piazza Ferrara, da cui il Politecnico è facilmente raggiungibile con la 93. Una buona notizia per la no- stra zona perché con l’accordo appena pattuito si potrà final- mente portare a compimento un cantiere non concluso al- l’interno del Contratto di quar- tiere Mazzini (vedi anche l’ar- ticolo su QUATTRO del mese di febbraio). Infatti, secondo una convenzione del 2009, Aler, con il cofinanziamento di Comune di Milano, Regio- ne Lombardia e risorse del fondo “Contratti di Quartiere II”, avrebbe dovuto realizzare un intervento di edilizia uni- versitaria e il recupero e rifun- zionalizzazione dell’attuale se- de del mercato comunale. Nel 2013, però, i lavori si erano fermati per mancanza di fondi da parte di Aler. Secondo questo accordo, fer- mo restando gli impegni di co- finanziamento, Aler concederà in comodato d’uso gratuito per 35 anni l’immobile al Politec- nico, che completerà l’inter- vento, restituendo decoro alla piazza mediante completa- mento dell’edificio da adibire a residenza universitaria e sup- Due studentati per il Politecnico D opo una chiusura durata ormai quattro anni, con tutti i problemi che ne sono derivati, partono i lavori di rifacimento della scuola primaria di viale Puglie. Il progetto è stato presentato in una apposita commissione del Municipio 4 a cui hanno partecipato l’as- sessore ai Lavori pubblici del Comune, Gabrie- le Rabaiotti e l’architetto Enzo De Paola (Area Tecnica Scuole). Segnaliamo anche che alcuni residenti durante la riunione hanno lamentato problemi di intrusione nei condomìni di via Sulmona confinanti con la scuola a causa di un muro e di una cancellata di confine facilmente scavalcabili. Tornando al progetto, ricordiamo che l’edificio è un prefabbricato leggero dismesso a seguito della presenza di amianto e del- le generali carenti condi- zioni manutentive; non sarà demolito completa- mente e riprogettato ex novo, ma verranno man- tenute le strutture portanti e ricostruite le pareti esterne e interne, i pavi- menti, i controsoffitti, tutti i serramenti. Le strutture e gli impianti verranno adeguati alle nuove norme tecniche, compreso l’adeguamento antisismico, e sarà un edi- ficio smart dal punto di vista del contenimento energetico. Per quest’ul- timo aspetto, vi è stato un forte contributo scientifico del Politecnico di Milano. Per la scelta di fondo fatta di mantenere le strut- ture portanti - quindi tempi di esecuzione ri- In partenza i lavori di ricostruzione della scuola di viale Puglie segue a pag. 3 segue a pag. 3 Rendering della nuova scuola

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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 tel. 02 45477609 e-mail [email protected] internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: StefaniaAleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Giulia Costa, Antonella Damiani,Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Riccardo Tammaro, Francesco Tosi, Alberto Tufano. Hanno collaborato a questo numero: Gabriella Aceti,Alessia Arcando, Tommaso De Chirico, Elena Gadeschi, Claudio Gerosa, Massimo Pezzali. Tiratura 16.500 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

anno XXI, numero 186, maggio 2017

® ®

ATHOS

Nellepagineinterne:

Beatrice Guascoonlus

pag. 12

Un Gas tutto speciale

pag. 13

Zed1, che dipinge sui muri

pag. 5

Incontro con Fabrizio Carcano

pag. 14

La ASD Turchino

pag. 7

La mattina di venerdì 28aprile abbiamo parteci-pato al sopralluogo della

Commissione Edilizia Privatadel Comune di Milano pressol’ex cinema XXII Marzo. La ri-chiesta di questa convocazioneera stata sollecitata dal GruppoQuartiere Suffragio che avevaraccolto le firme in calce a unaserie di richieste, quali l'allesti-mento di un sistema di prote-zione fisso e duraturo, una ra-pida soluzione radicale in me-rito allo stabile, un incontro conl’ufficio tecnico del Comuneper conoscere i dettagli del pro-getto di riqualificazione pre-sentato dalla proprietà e la con-cessione di spazi a uso socialeper il quartiere, in considera-zione anche del fatto che l’edi-

ficio in questo stato di degradoha penalizzato la città e in par-ticolare il quartiere.Il sopralluogo nell'ex cinemaha permesso ai consiglieri eai cittadini presenti di entrarenello stabile, completamentesvuotato a piano terra, doveper alcuni anni aveva trovatosede un negozio di arreda-mento. Erano presenti anchedue rappresentanti della pro-prietà, una società immobilia-re che aveva comprato l'im-mobile dopo la chiusura delcinema. Diciamo che non so-no stati molto prodighi di in-formazioni! Da quanto detto da loro e dal-l'architetta dell'assessorato al-l'Urbanistica che ha seguitole pratiche edilizie, la proprie-

tà ha nel corso degli anni pre-sentato vari progetti che viavia scadevano; l'ultimo titoloedilizio è stato rilasciato loscorso anno e scadrà nel2019. Apparentemente inquesti anni la società immo-biliare ha cercato di venderel'immobile, senza però trovareun compratore da loro ritenu-to sufficientemente remune-rativo.Vero è però che lasciareper trent'anni un edificio inquelle condizioni è veramentetroppo e speriamo che l'ini-ziativa della raccolta firme edel coinvolgimento dellaCommissione comunale diauna spinta decisiva alla pro-prietà perché risolva il pro-blema, assumendosi le sue re-sponsabilità.

Là dove c’era il cinema XXII Marzo

Èdi metà aprile l’appro-vazione da parte dellaGiunta di Milano delle

linee di indirizzo di un accordocon Regione Lombardia, Aler

e Politecnico per realizzaredue residenze universitarie, dicui una in piazza Ferrara, dacui il Politecnico è facilmente

raggiungibile con la 93.Una buona notizia per la no-stra zona perché con l’accordoappena pattuito si potrà final-mente portare a compimento

un cantiere non concluso al-l’interno del Contratto di quar-tiere Mazzini (vedi anche l’ar-ticolo su QUATTRO del mese

di febbraio). Infatti, secondouna convenzione del 2009,Aler, con il cofinanziamentodi Comune di Milano, Regio-ne Lombardia e risorse delfondo “Contratti di QuartiereII”, avrebbe dovuto realizzareun intervento di edilizia uni-versitaria e il recupero e rifun-zionalizzazione dell’attuale se-de del mercato comunale. Nel2013, però, i lavori si eranofermati per mancanza di fondida parte di Aler.Secondo questo accordo, fer-mo restando gli impegni di co-finanziamento, Aler concederàin comodato d’uso gratuito per35 anni l’immobile al Politec-nico, che completerà l’inter-vento, restituendo decoro allapiazza mediante completa-mento dell’edificio da adibirea residenza universitaria e sup-

Due studentati per il Politecnico

Dopo una chiusura durata ormai quattroanni, con tutti i problemi che ne sonoderivati, partono i lavori di rifacimento

della scuola primaria di viale Puglie. Il progettoè stato presentato in una apposita commissione

del Municipio 4 a cui hanno partecipato l’as-sessore ai Lavori pubblici del Comune, Gabrie-le Rabaiotti e l’architetto Enzo De Paola (AreaTecnica Scuole). Segnaliamo anche che alcuniresidenti durante la riunione hanno lamentato

problemi di intrusione nei condomìni di viaSulmona confinanti con la scuola a causa di unmuro e di una cancellata di confine facilmentescavalcabili. Tornando al progetto, ricordiamo che l’edificio

è un prefabbricato leggerodismesso a seguito dellapresenza di amianto e del-le generali carenti condi-zioni manutentive; nonsarà demolito completa-mente e riprogettato exnovo, ma verranno man-tenute le strutture portantie ricostruite le paretiesterne e interne, i pavi-menti, i controsoffitti, tuttii serramenti. Le strutture e gli impiantiverranno adeguati allenuove norme tecniche,compreso l’adeguamentoantisismico, e sarà un edi-ficio smart dal punto divista del contenimentoenergetico. Per quest’ul-timo aspetto, vi è stato unforte contributo scientifico

del Politecnico di Milano.Per la scelta di fondo fatta di mantenere le strut-ture portanti - quindi tempi di esecuzione ri-

In partenza i lavori di ricostruzione della scuola di viale Puglie

segue a pag. 3

segue a pag. 3

Rendering della nuova scuola

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2 maggio 2017

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In ricordo di Emilio SimighiniL’8 aprile s’è spento all’età di ottantasei anni Emilio Simighini.Artista e uomo di cultura: poeta, pittore, profondo conoscitoredell’arte in tutte le sue forme e correnti, amante della letteraturae della lirica, in particolare quella iberica. Uno dei soci fondatoridel Centro Artistico Culturale Milanese di viale Lucania.Nato nel 1930 a Pegognaga (MN), ma veneziano d’adozione,egli deve proprio agli scorci e ai paesaggi unici della Serenissimala maggior parte dei soggetti dei propri acquerelli, la forma pit-torica con la quale si misurò maggiormente nel corso della pro-

pria produzioneartistica.Emigrato in Fin-landia poco piùche ventenne peraffinare le pro-prie abilità dagrafico, ritornòdopo due anni inItalia con un vi-vido ricordo delfolklore e deipaesaggi scandi-navi che lo cir-condarono inquel periodo: ri-cordo che lo ac-compagnò pertutta la vita e cheispirò molti suoicomponimentipoetici. Egli de-finì, in una dellesue liriche(“Vappu” del

1956) la Finlandia come terra primitiva, ritrovando nei grandilaghi scandinavi il perfetto connubio tra l’ancestralità dellanatura e la modernità delle nascenti metropoli.Trovato impiego presso Arnoldo Mondadori Editore, si stabilìa partire dal 1960 a Milano, dove conobbe la donna che sarà lapropria consorte e compagna di una vita, Edmea, con la qualeebbe due figli: Monica e Marco.Negli ultimi anni, complice anche la morte prematura dell’amatafiglia, si dedicò con maggiore zelo alla rilettura dei testi sacri,riavvicinandosi così autenticamente alla fede cristiana, alla cuiricerca mai rinunciò. Parallelamente consolidò il proprio legamecon la lirica spagnola del primo Novecento, in particolare neiconfronti di Federico Garcìa Lorca e Antonio Machado, coiquali conservò un ideale legame artistico.L’arte e la moglie Edmea furono i suoi grandi amori, la cui pre-senza, come scrisse in una delle sue più fortunate liriche, “L’in-contro”, bastava a cantare nelle vene e nel cuore fresche paroledi vita.Di Emilio i parenti, gli amici e i conoscenti conservano un af-fettuoso e grato ricordo.

Marco, Edmea e Matteo Simighini

Atlante del patrimonioresidenziale pubblico Il 5 aprile scorso MM Spa ha presentato il primo volume di unacollana di libri, purtroppo non in commercio, di studio sul pa-trimonio di edilizia pubblica passato sotto la sua gestione a

partire dal 2014. Il primo volume, dedicato agli immobili col-locati nel Municipio 1, è stato redatto a cura di Maria AntoniettaBreda con il titolo “La tua casa. Atlante del patrimonio residen-ziale pubblico del Comune di Milano. Volume primo con il ca-talogo dei beni del Municipio 1”. Nella prima parte il libro il-lustra l’evoluzione dei quartieri centrali di Milano corredato dauna ricca iconografia e da numerose planimetrie storiche pro-venienti dagli archivi cittadini, mentre nella seconda elenca unoper uno i complessi di proprietà comunale illustrandoli con pla-nimetrie, foto storiche e dello stato attuale. A questo volume neseguiranno altri che illustreranno e catalogheranno tutto il pa-trimonio di edilizia pubblica residenziale comunale nelle restantiotto zone. Si tratta di un’opera interessante e che aggiorna pubblicazioniprecedenti arricchendo i contenuti. Tra le informazioni più in-teressanti, per esempio, viene censito che nei 9 Municipi ben32 edifici sono stati realizzati tra il XVIII e il XIX secolo, e tradi questi vi sono alcune cascine come quella detta delle Abba-

desse ora in via Assereto 10, o la cascina Monluè nella nostrazona. Tra gli edifici del XVIII secolo si annovera quello di viaSan Maurilio 6, riccamente decorato con fregi barocchi. Tra gliedifici del XIX c’è anche un affaccio alla zona 4, con la descri-zione della nascita del Quartiere Operai di Porta Vittoria, iniziatonel 1884, di cui fu però realizzato solo un piccolo gruppo dicase intorno a via Lincoln invece del ricco complesso di edificidi tre piani previsto su un terreno di 105.000 metri quadrati, ar-ricchito da servizi di vario tipo come “scuole, asili, magazzinicooperativi e luoghi di riunione”. Non si tratta di immobili in carico all’amministrazione pubblicama vengono citati in quanto ottimo esempio di realizzazione diedilizia sociale tipica della prima fase di industrializzazione,nella quale vi era un’ampia ricerca delle migliori condizioni sa-nitarie come l’introduzione dei bagni e l’allacciamento direttoall’acqua potabile e al sistema fognario.Aspettiamo adesso quello riferito al nostro Municipio!

Giovanni Minici

700 polli al giorno... e non soloNoi di QUATTRO avevamo già scritto del chiosco Giannasi,raccontando la storia di Dorando e della sua famiglia; ora Do-rando Giannasi, mitico patron del più famoso chiosco di frig-gitoria di Milano in piazza Buozzi, ha festeggiato il 2 maggioi 50 anni di attività.”Oggi non ho voglia di cucinare: andiamo da Giannasi” è unafrase che ormai è entrata nel lessico familiare della zona 4 e nonsolo. Polli, polpette, stinchi, arrosto, polenta, lasagne, risotti,suppli, crocchette, baccalà ecc... altro che cibo da strada! Nel

chiosco e nelle cucinedi Giannasi, che nelfrattempo è diventatoCavaliere e Ambroginod’oro e che ogni annodevolve l’intero incas-so di un giorno al-l’AIRC, lavorano 18persone, quasi tuttestranieri: esempio an-che questo della lungi-miranza del CavalierGiannasi.L’entrata nell’équipedella figlia Paola ha da-to continuità e nuovalinfa all’impresa, peresempio l’idea del mer-chandising per festeg-giare i 50 anni: grem-biuli, tazze, maglietteo il sacchetto degli aro-mi per arrosti by Gian-nasi che ripropone i sa-pori speziati del loropollo.In occasione del cinquantenario i Giannasi hanno allestito questavetrina su corso Lodi, di fronte al chiosco e all’entrata delle lorograndi e tecnologiche cucine dove i cuochi affettano, impanano,infarinano carni e verdure che poi trovano i loro spazi di venditanel chiosco.Da tutti i lettori di QUATTRO, auguri e complimenti a una delleeccellenze storiche di zona.

F. Tosi

Bocciofila Lombardo ASDDal 4 al 28 maggio presso il campo della Bocciofila Lombardodi via Zanella 19, si tiene il 4° TROFEO FRATELLI PANON-TIN, una gara serale di bocce sistema alla “milanese”, con lapartecipazione di 34 coppie delle bocciofile di Milano e hinter-land che si affronteranno, 4 coppie per sera, presso il circolo. I prossimi incontri si terranno nei giorni 11/12/15/16/17/22/23maggio alle ore 20.45; le finali avranno luogo domenica 28maggio alle 17. L’entrata per assistere a tutte le gare è libera. Alla fine delle gare finali di domenica 28 la Bocciofila LombardoASD ha il piacere di offrire a tutti i giocatori partecipanti e pub-blico presente un piacevole intrattenimento con buffet.

Il gioco delle bocce sistema alla “milanese” è una specialitàdella tradizione meneghina per la quale si sta purtroppo per-dendo la cultura e per questo stiamo cercando di rilanciarla,anche per tenere vivi gli spazi di sana aggregazione dove è pos-sibile trascorrere tutti i giorni piacevoli giornate in compagnia.

Il Comitato soci PiazzaLodi Rogoredo invita i soci coopalle Assemblee separate di bilancio 2017 che si terranno:sabato 20 maggio ore 14.30 presso la Parrocchia AngeliCustodi, via Colletta 21, per PiazzaLodi sabato 27 maggio ore 9.30 presso il Circolo Mondini, viaFreikofel 1, per Rogoredo

COMITATO SOCI DI ZONAMILANO ROGOREDO - P.ZZA LODI

ASSEMBLEE DI BILANCIO

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porto tecnico per la rifunzio-nalizzazione della sede delmercato, rivitalizzando ilQuartiere Mazzini, dove si so-no già concentrati numerosiinterventi pubblici per il recu-pero delle abitazioni e delleopere di urbanizzazione.Il Politecnico si è impegnatoa predisporre i progetti defini-tivi ed esecutivi dell’interven-to e a presentare la domandadi partecipazione al bando delMIUR, condizione essenzialeper il cofinanziamento e larealizzazione.

Sempre il Politecnico è impe-gnato nella costruzione dellaresidenza universitaria di viaEinstein: i lavori sono final-mente iniziati dopo la bonificae le lunghe pratiche, ed è par-tito anche il conto alla rove-

scia dei giorni necessari allarealizzazione degli edifici.Si tratta di tre edifici di sei pia-ni che ospiteranno 214 fra stu-denti e dottorandi o visitingprofessor; l’aspetto interessan-te per la zona è che ci sarannospazi pubblici aperti (il giardi-no durante gli orari diurni) e

anche spazi di lettura all’inter-no. È garantita la guardiania24 ore su 24. Non abbiamo an-cora disponibile per la pubbli-cazione il rendering del pro-getto presentato in Consigliodi Municipio ad aprile; contia-mo di pubblicarlo a giugno.

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La Calvairate gioca ancora nell’Eccellenza

L a Calvairate ha ottenuto la permanenzanel prestigioso campionato di Eccel-lenza anche per la stagione 2017/18.

Complimenti ai giocatori e allo staff tecnico,che aveva confermato tutti giocatori della sta-gione 2015/16.

La squadra ha avuto qualche difficoltà solofino ad ottobre e poi non è mai più entrata inzona play out.La zona 4 quindi avrà ancora una sua squadranel campionato più prestigioso tra i dilettanti...unica a Milano?

Due studentati per il Politecnico

L a pagina facebook diMacao, insediatosi or-mai da 5 anni nella più

bella palazzina dell’ex Macel-lo di viale Molise 68, adessosi chiama love&bordello, e ineffetti le iniziative musicali diMacao che si protraggono finoall’alba, di bordello ne fannoabbastanza, a sentire i residen-ti delle vie limitrofe (e non so-lo, visto che il suono si propa-ga ben oltre).Motivo dello slogan, la paven-tata messa in vendita delle pa-lazzine Sogemi, con la conse-guente necessità da parte dellaproprietà di ritornare in pos-sesso delle stesse. Macao neisuoi comunicati si è detta in-teressata all’acquisto, anzi hacostituito una associazionecon tanto di statuto, proprioper acquistare lo spazio, a bas-so prezzo possibilmente...Per capirne di più e conosceremeglio le intenzioni di Soge-mi, abbiamo interpellato ilpresidente, dottor Cesare Fer-rero, che ci ha illustrato i passiche la società sta facendo pervalorizzare il proprio patrimo-nio. Precisiamo che le palaz-zine sono dismesse quasi com-

pletamente (a parte gli spaziin uso alla ASL) da anni, senon da decenni, e che è statogià abbastanza grave averle la-sciate in abbandono fino adoggi.«Abbiamo incaricato una so-cietà specializzata di fare unaverifica di mercato sulle po-tenzialità di valorizzazionedelle palazzine di viale Molise- ci ha detto - e aspettiamo ri-sultati a fine mese. Poi in re-lazione ai risultati vorremmouscire con dei bandi per loca-zione o vendita, ma preferibil-mente per locazione. Il nostromandato è per la valorizzazio-ne, noi oggi abbiamo un patri-monio non adeguatamente va-lorizzato e vorremmo riuscirea usarlo meglio».Quindi Macao dovrebbepartecipare al bando, se fos-se interessato?«Noi dobbiamo avere proce-dure di evidenza pubblica,questo per noi è legge di Stato,non è discrezionale, poi i sog-getti interessati ci sottoporran-no delle proposte e le valute-remo. Qualsiasi decisione sulpatrimonio della società devecomunque essere condivisa

con il Comune, che è l’azio-nista di Sogemi, e ci deve es-sere pieno coordinamento perarrivare a situazioni che sianonell’interesse della società edel Comune, e dunque nell’in-teresse pubblico».Le risorse economiche chearriveranno devono servireper il rifacimento dell’orto-mercato?«Non c’è nesso causa effetto,c’è un nesso di funzionamentodella società Sogemi, che devevalorizzare il proprio patrimo-nio immobiliare, così comestiamo cercando di far uscirealtre aree da condizioni di fa-tiscenza. Approfitto per infor-mare che dal 25 aprile è statospostato il mercato avicunico-lo nel nuovo mercato carni invia Lombroso 53, e quindi siè aperto il tavolo con il Comu-ne per la restituzione dellestrutture dismesse».Nel prossimo numero diQUATTRO contiamo di pre-sentare il nuovo progetto del-l’ortomercato, che proprio inquesti giorni viene presentatoalla Commissione commerciodel Comune di Milano.

S.A.

Quale futuro per le palazzine Sogemi di viale Molise?

dotti, minori costi complessivie minore impatto per demoli-zioni, l’edificio manterrà lestesse caratteristiche generalie la medesima distribuzionedegli spazi: tre piani fuori terrae un piano tecnico interrato,15 aule fra il primo e il secon-do piano, 2 aule di sostegno,8 spazi di aggregazione, 4 la-boratori, servizi igienici ade-guati. Un importante elemento

di innovazione è dato dallarealizzazione di spazi utiliz-zabili separatamente con com-pleta indipendenza impianti-stica: la palestra e spogliatoiannessi, uno spazio multifun-zionale, uffici, locali di risto-razione. Questo può permet-tere il funzionamento dellascuola anche in assenza di stu-denti (senza dover accendereil riscaldamento dell’interoedificio) e l’apertura dellascuola per attività sportive o

aggregative extra orario sco-lastico, fruibili anche dai resi-denti. Infine, per quanto ri-guarda costi e tempi, l’importototale finanziato è di 12 milio-ni di euro e i tempi di esecu-zione dei lavori sono di 17mesi più 6 mesi per i collaudi,arriviamo quindi a quasi dueanni e dunque alla riaperturadella scuola per l’anno scola-stico 2019/20. Iniziamo il con-to alla rovescia?

S.A.

In partenza i lavori di ricostruzione della scuola di viale Pugliesegue da pag. 1

segue da pag. 1

Vista dalla scuola dell’infanzia

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Ottaviano (63 a.C. – 14d.C.) era un uomo me-todico e dal tempera-

mento freddo. Figlio di unanipote di Giulio Cesare, avevabraccato insieme con MarcoAntonio, di cui era cognato(per quel poco che a Roma va-levano le parentele fra i poten-ti), gli assassini dello zio, finoallo scontro finale del 42 a.C.a Filippi, dove l’aristocraziarepubblicana guidata da Brutoe Cassio era stata annientatainsieme con la speranza di sal-vare Roma dalla tirannia. Incapo a qualche anno avevaprovveduto a liberarsi dell’in-gombrante socio, caduto nellepanie (e non solo in quelle) diCleopatra che aveva fatto diMarco Antonio il proprio bu-rattino, sconfiggendolo nel 31a.C. nella battaglia navale diAzio. Ormai padrone di Romae dei suoi domini, con studiatocalcolo Ottaviano provvide aeliminare anche Cesarione, ilfiglio che Cesare aveva avutoda Cleopatra. «Troppi Cesari!»fu il grido del sicario intento asgozzare quel diciassettennecresciuto fra le mollezze cor-rotte della corte di Alessandria,togliendo così al committentel’imbarazzo di doversela ve-dere con un pericoloso anchese fino allora solo potenzialerivale.Evasa quella pratica, Ottavianopassò a mettere ordine anchenella propria vita privata. Ave-va già avuto due mogli, mas’era innamorato perso di Li-via, sposata con uno dei segua-

ci di Bruto e Cas-sio poi passato aMarco Antonio,quindi moglie diun nemico, pergiunta con già unfiglio, Tiberio, e un

altro nel ventre, cheuna volta nato si sareb-be chiamato Druso. Ot-taviano non era tipo daperdersi nei dettagli:impose il divorzio eLivia, prossima al par-to, divenne sua moglie.Tutto sarebbe andatoper il verso giusto eOttaviano, ormai di-ventato Augusto,avrebbe continuato agovernare Roma e ilsuo impero (che peròancora non si chiama-va impero), con i con-fini da salvaguardaresoprattutto da quelloche veniva consideratoil selvaggiume germa-nico, capace di darecruenti dispiaceri allelegioni romane, ma sitrattava di intralci fisio-logici dei quali si veni-va ogni volta a capo.Fu invece in famigliache Ottaviano perdette la pace,a opera della figlia Giulia, avu-ta da Scribonia, la secondamoglie. Giulia (39 a.C. – 14d.C.) era un’iradiddio di ragaz-za, simpatica, estroversa e,purtroppo per il padre, anchetroppo disinibita. Compren-dendone la natura che la por-tava verso certi eccessi, Otta-viano, anche su consiglio diLivia, la diede in moglie anco-ra quattordicenne a Marcello,che la sorella Ottavia, vedovadi Marco Antonio, aveva avutodal primo marito. Marcello tut-tavia durò poco. Prima di ren-

dersi pienamente conto del ci-clone che s’era messo dentrocasa morì, e Giulia divenne lapiù allegra delle vedove, pre-cedendo di diciannove secoliquella messa in musica daFranz Lehar. Passava da un

amante all’altro, senza neppurele cautele che il ruolo ricopertonella società romana le avreb-be imposto.Ottaviano pensò che il miglio-re rimedio fosse quello di ri-darle marito, e scelse un uomodalla solidità a tutto tondo, ma-turo e posato, Marco Agrippa,il vero artefice delle sue vitto-rie militari. Agrippa avevaventicinque anni più della pro-messa sposa ed era felicementeconiugato, ma in un battere diciglio Ottaviano lo fece diven-tare infelicemente divorziato.Il matrimonio fra lui e la

scombinata Giulia fu un disa-stro. Negli otto anni che duròprima che Agrippa morissenacquero quattro figli, e la Ro-ma-bene ebbe di che stupirsinello scoprire in ognuno ras-somiglianze con il legittimo

marito di Giulia, visto che letrasgressioni coniugali dellagiovane donna continuavanoa non essere un mistero. Prov-vide Giulia stessa a chiarire lecose, affermando scanzonata:«Faccio salire a bordo altripasseggeri soltanto quando lanave è già piena».Rimasta vedova per la secondavolta, il padre le impose un ter-zo marito, Tiberio, quel figlioche Livia gli aveva in praticaportato come dote insieme conDruso. Tiberio era un uomo ta-citurno e opaco, per giunta giàsposato, ma Ottaviano sapeva

essere maestro nel disfare glialtrui matrimoni in funzionedi quelli della figlia. A fiancodi Giulia, Tiberio ebbe mododi toccare con mano quantoardenti potessero essere lefiamme dell’Inferno, e ci si

ustionò lo spirito. Esasperatosi ritirò a Rodi, e ci rimase persette anni senza mai rivederela moglie, che continuava amovimentare le lenzuola di

chiunque le andasse a genio.Ottaviano, che già aveva ban-dito diversi dei suoi amanti,un paio dei quali erano anchestati costretti al suicidio, per-dette del tutto la pazienza.Amava la figlia, ma la ragionedi stato pretendeva sacrificiestremi. Esiliò Giulia a Ven-totene, stringendole intornouna sorta di “cordone sanitarioprecauzionale” che, conoscen-dola, impediva, a qualsiasiesponente del sesso maschiledi avvicinarla.Non disponeva più di erediconsanguinei, e allora designòalla successione Tiberio, cheaveva avuto il buon gusto dinon denunciare per adulteriola scondottata mogliettina. Mo-rì nell’amarezza, e Tiberio,preso il potere, si premurò ditrasformare l’esilio fino alloraconfortevole della moglie inreclusione. Giulia ne morì, ose ne lasciò morire, già sapen-do che una figlia avuta daAgrippa, anch’essa chiamataGiulia, aveva percorso le ormematerne, ed era per motivi didecenza con altrettanta dolo-rosa fermezza stata esiliata alleisole Tremiti dal nonno che,vissuto per quei tempi molto alungo, a lungo aveva avutomodo di masticare amaro percerte gioie che la famiglia gliaveva dato.

Giovanni Chiara

4 maggio 2017

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In giro per il Fuorisalone,munita di registratore (nonsi sa mai), passando per

via Brembo resto colpita da ungrande murale in fase di rea-lizzazione sulla facciata ciecadell’edifico che ospita Mada-ma Hostel. Il writer sta dipin-gendo la parte inferiore del di-segno, munito di un pennellodal lungo manico; mi dico:“approfittiamo dell’occasio-ne”, memore anche delle in-terviste che negli scorsi anniabbiamo fatto ad altri due ar-tisti di street art, Millo eAscanio, che hanno lasciato illoro segno artistico nella no-stra zona.Mi presento, accendo il regi-stratore e gli chiedo per primacosa il nome: «Zed1, non pub-blichi però la mia voce, laodio, non riesco ancora a far-mela piacere». Non vuolenemmeno essere fotografato,se è per quello...Seguendolo mentre dipinge,intinge il pennello, si sposta,passiamo un quarto d’ora, ioa chiedere lui a rispondere,per poi salutarci dopo avermifatto una dedica (“Un abbrac-cio lampredottato dall’artistafiorentino”) sul suo bel libro“Tales from the wall” che rac-coglie i lavori dal 2010 al2016, non solo illustrati maraccontati nella genesi e nelsignificato. Zed1 è ovviamente il nomed’arte, lui si chiama Marco Bur-resi ed è di Firenze (l’accentolo rivela immediatamente). Sta dipingendo questo muroperché chiamato da MadamaHostel per cui anni fa avevafatto dei dipinti all’interno delbistrot; suoi sono anche i di-segni sul muro che porta al-l’ingresso del circolo Ohibò.«Siamo rimasti in buoni rap-porti, avevo già chiesto l’altravolta di fare questo muro e al-la fine hanno convinto la pro-

prietà». Alla quale ha dovutosottoporre un bozzetto per fareaccettare il progetto, mentredi solito «mi piace improvvi-sare, per me è divertente, sefaccio bozzetti mi sembra difare due volte la stessa cosa equindi mi annoio, se riesco aimprovvisare è sempre unascoperta, mi piace farmi ispi-rare dalla situazione».E questa situazione che cosale ha ispirato? «Ho fatto lasarta un po’ per inglobare icartelloni pubblicitari e poiperché c’è il link Milano-mo-da».E il suo stile da dove nasce?«È uno stile di figura, mi piac-ciono forme rotonde e questoè il mio immaginario, unaevoluzione dei burattini», chelo affascinano “per quelle po-sizioni impossibili e disartico-late in cui posso posizionare

mani, braccia e teste per trat-tare tematiche attuali e atroci,ma calate in un mondo imma-ginario e fiabesco”, come scri-ve nell’introduzione del suolibro.Zed 1 non viene spesso a Mi-lano, oltre ai lavori a MadamaHostel ha fatto qualcosa alLeoncavallo, e si stupisce chequi ci siano pochi muri dipinti,nonostante la street art abbiaavuto un forte impulso da Mi-lano con la grande mostra alPAC esattamente dieci anni fa.«Mi sto innamorando di Mi-lano, in questa settimana di la-voro ci sono state proprio del-le belle giornate e sono statofortunato perché il muro èall’ombra, altrimenti mi cuo-cevo...».Vive di questo lavoro? «È davent’anni che dipingo sui mu-

ri, adesso faccio solo questo,riesco a vivere facendo l’arti-sta, prima avevo studiato gra-fica e fatto il grafico per abbi-gliamento». Sfogliando il libro troviamoche suoi lavori si trovano, ol-tre che in Toscana e in moltecittà e paesi italiani, a Oslo,Copenhagen, Romania, NewYork, Amsterdam, Tokio,Messico, Inghilterra, ecc., tuttiriconoscibilissimi per lo stilefantastico e surreale. E noi siamo veramente con-tenti di ospitare nella nostrazona il suo grande murale cheoltre ad abbellire un muro cie-co, “accoglie” quanti vivono,lavorano e visitano questa par-te della città in grande trasfor-mazione ma dalle profonderadici produttive.

Stefania Aleni

Dal 9 maggio al 24 set-tembre, presso la Fon-dazione Prada di Largo

Isarco 2, si terrà la mostra TV70: Francesco Vezzoli guardala Rai. Dedicata alla televisio-ne degli anni ’70, la mostra in-daga il ruolo particolare chequesto mezzo comunicativoseppe esercitare in un’epocaanch’essa piuttosto particolare:a metà tra intrattenimento estrumento politico, la televisio-ne riuscì, infatti, a costruire riti,mitologie collettive e nuovi lin-guaggi che strinsero un indis-solubile legame con gli avve-nimenti storicidegli anni dipiombo, adat-tandosi ai cam-biamenti socia-li e modifican-do lo scopo deipropri pro-grammi. Neglianni ’70, infat-ti, dal mero in-trattenimento latelevisione viròverso uno scopo più formativoe pedagogico, esaltando il pro-prio legame con l’arte e la cul-tura per affermarsi come mez-zo artistico e medium diprim’ordine. “TV 70” si divide in tre parti:la prima, “Arte e Televisione”,indaga l’impiego artistico delmedium che, nel suo impegnoa celebrare l’arte e la cultura,strinse collaborazioni con al-cuni tra i più importanti espo-nenti artistici dell’epoca. Nella seconda parte, “Politicae Televisione”, la mostra ana-lizza il rapporto tra la televi-sione e gli avvenimenti politicidegli anni di piombo e, conestratti da telegiornali del-l’epoca, offre un’accurata te-stimonianza di un clima poli-

tico segnato da stragi e terro-rismo. Con la terza parte “Intratteni-mento e Televisione”, France-sco Vezzoli svolge una rifles-sione sul ruolo assunto dal-l’immagine femminile comeoggetto e strumento del piace-re, ma anche come nuovo sog-getto consapevole e attivo cheinizia ad affermare la propriaautonomia, in un precarioequilibrio tra emancipazionee consumismo. Con “TV 70” Vezzoli offre unnuovo punto di vista dal qualeguardare un periodo importan-

tissimo perla storia delnostro Pae-se, fornendoun vasto pa-norama cul-turale chemostra la te-l e v i s i o n ecome unodei princi-pali mediadi riferi-

mento, una macchina socialeche seppe non solo informaree comunicare, ma anche con-tribuire alla costruzione di unimmaginario collettivo in gra-do di contaminare la produ-zione culturale degli anni a ve-nire. Come ha spiegato lo stes-so Vezzoli nella interessanteconferenza stampa di presen-tazione, la mostra vuole com-piere “un’indagine vera sul co-stume contemporaneo e sullesue radici, ma con un sensocritico sull’oggi. La televisio-ne degli anni Settanta produ-ceva riti e, di conseguenza,miti assoluti e duraturi che an-cora oggi, riproposti in questamostra, possono ispirare sceltenon convenzionali”.

Alessia Arcando

Zed1, che dipinge sui muri TV 70: Francesco Vezzoliguarda la RAI

maggio 2017 5

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Apiù di 6 anni dall’atti-vazione, lo Sportello“Avvocati in Zona. In-

formazione e orientamento alpercorso legale” è diventatoun servizio di grande interessee importanza per il cittadino,che lo considera ormai un’ec-cellenza tra le prestazioni for-nite dalle zone.Il progetto, attivo da luglio2010, con il tempo è stato svi-luppato e migliorato garanten-do un numero maggiore di ac-cessi allo sportello, come te-stimoniano i dati (nel 2016 so-no stati prenotati ed effettuati1660 colloqui nelle 9 sedi deiConsigli di Municipio). Nel2016 gli utenti che hanno usu-fruito dello sportello delMunicipio 4 sono sta-ti 268, richiedendoinformazioni eorientamento so-prattutto riguar-danti la personae il diritto di fa-miglia, la sepa-razione, i con-tenziosi di natu-ra condominialee le successioni,grazie anche allacrescente disponibilitàdei professionisti e allatrattazione di questioni giuri-diche sempre più attuali epressanti. Negli ultimi anni il Comune diMilano e l’Ordine hanno, in-fatti, rinnovato le convenzioni,includendovi nuovi servizi voltiad approfondire e fornire orien-tamento su tematiche di forteimpatto sociale, quali la violen-za domestica, i maltrattamentiin famiglia, la violenza sessua-le, le nuove forme di schiavitù,lo stalking, il gioco d’azzardo,l’usura e l’estorsione.Grazie all’impegno del Con-siglio di Municipio e alla com-petenza, professionalità edesperienza di avvocati selezio-

nati dall’Ordine di Milano, icittadini possono ricevere in-formazioni e orientamento su-gli adempimenti necessari peravviare una causa, chiederel’esame preliminare di un casocon indicazioni rispetto al per-corso legale più consono da in-traprendere e avere indicazionisu costi e tempi della giustizia.Possono, inoltre, avere infor-mazioni sulla difesa d’ufficio,sul Patrocinio a spese delloStato, conoscere i servizi di-sponibili presso lo Sportellodel Cittadino dell’Ordine diMilano e gli strumenti alterna-tivi alla giustizia ordinaria perla risoluzione delle controver-sie, come la mediazione civile

e la negoziazione as-sistita.

Il potenziamentodel servizio co-stituisce unesempio po-sitivo di“buona pras-si” e un’ulte-riore azioneconcreta per

andare mag-giormente in-

contro alle esi-genze della cittadi-

nanza; testimonia ancorpiù esplicitamente la volontàcondivisa dal Comune di Mi-lano e dall’Ordine di avvici-nare l’amministrazione al cit-tadino, rendendo i servizi piùcapillari e accessibili a unmaggior numero possibile diutenti.

Lo sportello si tiene presso ilCentro civico di via Oglio 18,il martedì e il giovedì alle14.30. Lo sportello “dirittidonna”dedicato alle tematichedi stalking, maltrattamenti ecc.si tiene il mercoledì ogni duesettimane. È necessaria la pre-notazione allo 02 8845458420,la mattina dalle 9 alle 12.

Avvocati in Municipio 4

A bbiamo incontrato ne-gli spazi dell’Oratoriodi via del Turchino 9,

Emanuela Lanzi e MauroCambiè, rispettivamente re-sponsabile factotum e presi-dente della Associazione Spor-tiva Dilettantistica Turchino.L’Associazione sportiva è fon-data sul volontariato: le pochepersone disponibili che seguo-no la Polisportiva e i progettiad essa connessi offrono il lo-ro tempo e le loro competen-ze, sia gestionali che pratiche,in modo del tutto gratuito,convinti che lo sport possaaiutare “globalmente” unbambino a crescere secondovalori di convivenza civile esociale, prevenendo un possi-bile disagio giovanile.L’A.S.D. Turchino offre corsidi calcio, ginnastica dolce perla terza età con corsi mattutini,ginnastica di mantenimentoper adulti con corsi serali, cor-si di ballo e corsi di danza perbambine.«Nel 2009 siamo stati coin-volti - ci dicono Lanzi e Cam-biè - dalla Fon-dazione Ma-gnoni nel pro-getto “Uncampo nel cor-tile” per il rifa-cimento delcampo da cal-cio in erba sin-tetica all’interno del nostroOratorio. La scelta di impe-gnarsi in una impresa così dif-ficile e onerosa, per una realtàcome la nostra, è nata dallavolontà di riqualificare lastruttura oratoriale, facendolaritornare un luogo di aggrega-zione e di socializzazione at-traverso la pratica sportiva.Abbiamo bambini della scuolaelementare e media (in parti-

colare quelli di via Monte Ve-lino, più vicini a noi) - prose-guono - che praticano calcioe corsi di danza. L’utenza èvariegata e aperta a tutti, inuna realtà però sempre piùcomplessa, anche da un puntodi vista sociale e di aggrega-zione di culture diverse».L’obiettivo primario dell’As-sociazione è quello di conti-nuare a offrire sport e momen-ti di socializzazione alle variefasce di utenza, dai bambiniagli anziani di varie apparte-

nenze e prove-nienze, cercan-do di costruireuno spirito dizona, anche at-traverso unampliamentodell’offerta.Anche in con-

siderazione che gli Oratori,negli ultimi tempi, secondo ri-cerche di settore, stanno inparte riconquistando quelloche era la loro funzione origi-nale: un luogo sicuro, non ne-cessariamente di impostazionereligiosa, dove bambini e ra-gazzi possono giocare, scam-biarsi esperienze e conoscersi.È proprio questo il problema:pur essendo determinati a por-

tare avanti questi obiettivi,l’Associazione Sportiva Tur-chino è preoccupata di nonfarcela proprio in quella fasciaevolutiva in cui lo sport, so-prattutto a livello educativo esociale, può fare molto.Problemi di costi vivi che pur-troppo sono in costante ascesa(acqua calda, riscaldamento,luce) e poi i costi di manuten-zione delle strutture. Dall’altraparte ci si trova di fronte spes-so, in particolare in questa zo-na di reddito medio basso, asituazioni in cui le famiglienon possono permettersi dispendere per far praticaresport ai loro figli, oberati daaltre priorità.«A fine stagione - proseguonoEmanuela e Mauro - saremocostretti a fare i conti con tuttociò, sperando, come è succes-so negli ultimi anni, di conti-nuare a sostenere e proseguirealmeno lo sport dei più picco-li. In realtà il nostro obiettivoè più ambizioso ed è quello di-chiarato nel titolo: rilanciarele nostre strutture che sonoconfortevoli e sicure. Abbia-mo un bel campo da calcio re-golare in erba sintetica, che af-fittiamo anche per partiteesterne, quattro spogliatoi do-

tati di docce ad acqua calda euna palestra luminosa comple-ta di spogliatoi: spazi acco-glienti e ben tenuti per svol-gere in spazi adeguati una se-rena e rilassante attività spor-tiva sotto casa.Senza dimenticare che, perquanto riguarda il calcio, at-tualmente, l’Associazione Di-lettantistica del Turchino,cheè associata al Centro SportivoItaliano, conta 5 squadre dicalcio impegnate nei tornei diserie e poi 7 gruppi di ginna-stica dolce al mattino, un grup-po di ginnastica più dinamicala sera, un gruppo di ballosempre alla sera e la ripropostadi un corso di danza per bam-bine. Invitiamo i nostri lettoriper saperne di più a prenderecontatti con Emanuela Lanzi:[email protected] .Vi informiamo inoltre che saràpossibile incontrare l’Associa-zione A.S.D. Turchino in oc-casione della Festa dell’Ora-torio della parrocchia S. Eu-genio, che si terrà il prossimo25 giugno, per conoscere afondo le loro attività e averetutte le informazioni utili perparteciparvi.

Francesco Tosi

ASD Turchino presso l’oratorio di S. EugenioRilancio di una storica struttura sportiva in zona 4

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In concomitanza con la sperimentazione del-le fuel cell (pile a combustibile) alimentatecon l’idrogeno e descritte nella precedente

puntata, nell’ambito della propulsione all elec-tric sono da qualche anno in servizio alcuni au-tobus alimentati con accumulatori elettrici. Que-sta tecnologia è storicamente piuttosto datata,i primi prototipi risalgono, infatti, a fine Otto-cento quando già si studiavano valide soluzioniin concorrenza con il tram elettrico e per sgan-ciarsi dalla dipendenza degli idrocarburi. Era il 6 gennaio1922 quandol’impresa Ro-gnini&Balbo,con sede opera-tiva in via Spon-tini a Milano,produsse su sca-la industriale emise in regolareservizio di lineanove veicolielettrici ad accu-mulatori sul per-corso via Sarpi(angolo via Canonica), viaVolta, via Moscova, viaCernaia, via Borgonuovo,via Verziere, via Brolo, viaOspedale. Questi autobusdi colore bianco con interniin velluto rosso potevanotrasportare fino a sessantapersone, alla velocità di 25km/h. Nel corso di questidecenni la ricerca e la tec-nologia sono state impegna-te sostanzialmente a miglio-rare il sistema di accumulo(le batterie) per aumentarne le prestazioni e ri-durne i costi. L’elettronica indubbiamente stadando un contributo non indifferente ma moltastrada rimane ancora da fare.Nel deposito di San Donato è presente questatecnologia; alcuni autobus sono equipaggiaticon speciali batterie al Litio che sono in gradodi immagazzinare un’energia pari a 324 kwh,sufficiente per garantire un’autonomia, in ciclourbano, di circa 180 km. Al rientro in depositoquesti veicoli sono collegati a “colonnine di ri-fornimento” dedicate che, in un tempo di otto

ore e generalmente di notte, effettuano una ri-carica completa degli accumulatori di bordo.L’energia necessaria per alimentare il sistemadi ricarica è fornita dai pannelli fotovoltaicimontati sul tetto delle pensiline di parcheggiodescritte in una delle puntate precedenti, quindila catena di produzione energetica è a “zeroemissioni”. Nel corso della presentazione delPiano d’Impresa per il triennio 2017-2019 ilpresidente di ATM ha annunciato che tra gli in-vestimenti previsti, 606,7 milioni di euro, vi

sono dieci veicoli elet-trici a contributo di unamobilità sempre piùecosostenibile. Questimezzi, per i quali lapercorrenza prevista èdi circa 45.000 km/an-no, dovranno garantireun’autonomia di alme-no 150 km, con clima-tizzazione integrata infunzione. Infine, una menzionealla tecnologia ibrida,

oggi già con-solidata neltrasporto col-lettivo incampo auto-mobilistico,tant’è che lamaggior partedei taxi mila-nesi oramai fauso di questeautovetture. Iltermine “ibri-do” è stato co-niato per co-

niugare insieme le due motorizzazioni conven-zionali note e precisamente: quella a combu-stione interna (benzina o gasolio) e quella elet-trica. Entrambe sono presenti sul veicolo e fun-zionano in simbiosi per sfruttare ed esaltare lepeculiarità e le prestazioni dell’uno e/o dell’al-tro, secondo la situazione cinematica in cui sitrova il veicolo: avviamento, marcia e frenatura.È in pratica, riferendoci a un autobus di linea,una motorizzazione diesel-elettrica, con un mo-tore a combustione interna e uno, o più motori,elettrici. Il sistema utilizza la cosiddetta filosofia

stop and go, ovvero alla partenza interviene ilsistema elettrico che è in grado di fornire unacoppia elevata abassi consumi,mentre una voltaavviato il veicolosubentra la trazionediesel. In frenaturail motore elettricofunziona da gene-ratore e consente diprodurre energiaelettrica che vieneimmessa in batte-ria, peculiarità que-sta che si rivela im-portante nei percor-si urbani lungo i quali le fermate dei mezzi sonopiuttosto frequenti.Questa caratteristica consente, da un lato, la ri-

duzione dei consumi di combustibile fino al30% e, unitamente alla riduzione di rumore e

vibrazioni, l’abbatti-mento delle emissio-ni di CO2. Le speri-mentazioni sono par-tite nel deposito diSan Donato, poi iveicoli, da 12 e da18 metri, sono statidistribuiti tra i depo-siti di Novara, Giam-bellino e Sarca, percoprire lo spettro didiverse situazioni ditraffico e di viabilità.Nel Piano d’Impresa

sopra citato è previsto l’acquisto di 120 unitàdi questa tipologia di autobus.

Gianni Pola

Tecnologia e ambiente, binomio vincente del deposito San Donato/6

Episodio 4: CorvettoProcedete sulla Via Gialla per qualche ora, fino a quanto raggiungeteuna radura alla vostra sinistra: in fondo alla distesa erbosa, vi si pareràdavanti il tempio che state cercando, sulla quale soglia sta vegliando

proprio il Corvetto del quale aveva parlato il lupo di mare.

“Chi va là? – urla il fosco volatile – Rivelate le vostre intenzioni, se volete accedere altempio della sciamana!”. Rispondete che cercate il grande eroe Sdo per riportare la pacesulla Via Gialla “Siete voi, dunque, che siete stati da Re Do e dal vecchio marinaio di Portodi Mare per conoscere la sua storia… Potete incontrare la sciamana.”

Il Corvetto si alza in volo e, quando atterra, una nuvola di fumo nero lo copre completamente,per poi rivelare una donna senza età dalla lunga tunica colorata: la sciamana! “Per nonrendere scontenti gli spiriti, non posso rivelarvi dove si trova il paladino Sdo, ma possodirvi il nome di chi lo conosce meglio di chiunque altro.”

La sciamana racconta che la madre dell’eroe Sdo dimora non molto lontana dal suo tempio:“Il suo nome è Brenta, è una donna dolce e gentile, ma non è più felice da quando suo figliose n’è andato: per questo è stata soprannominata Brenta Non Contenta. Andate a farle visita,se volete qualche altra informazione, altro non posso dirvi.”.

Valentina GeminianiPagina Facebook: Suggestioni (@suggestioni) #LAvventodiSdoSito Web: www.suggestioni2017.wordpress.com

L’Avvento di SdoUno dei primi autobus elettrici Rognini&Balboche circolarono a Milano – anno 1922

Uno dei prototipi all electric in sperimentazionea San Donato

Autobus ibrido da 18m, modello Mercedes Ci-taro O5 30G, Facelift Hybrid

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maggio 2017 11

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“Nessun posto è bellocome casa mia” ri-peteva Dorothy nel

Mago di Oz battendo le suescarpette rosse, mentre esprime-va il desiderio di potervi prestotornare.Casa è dove possiamo sentircidavvero noi stessi, è il luogo do-ve possiamo riappropriarci deinostri spazi e del nostro tempo,e dove possiamo ritrovare l’af-fetto dei nostri cari.Ma se ci fosse la possibilità disentirsi a casa anche sul postodi lavoro? Questa l’ideadi GiorgiaCrimi, mam-ma e avvoca-to a tempopieno che,insieme almarito archi-tetto, ha rile-vato nel2014 un am-pio ufficio di 150 metri quadratiper farne uno spazio di cowor-king dove è possibile svolgerela propria attività professionale,ma dove non manca nemmenouna particolare attenzione per lafigura della donna. Micowo – questo il nome dellastruttura sita in via Bergamo12/A - è prima di tutto uno stiledi vita: accanto alle tradizionalipostazioni alla scrivania, vieneofferta la possibilità a tutte leneo-mamme lavoratrici di poterallattare il proprio figlio, cam-biarlo e scaldare la pappa in uncucinotto appositamente allesti-to, nella completa sicurezza diuno spazio pulito, luminoso elontano da sguardi indiscreti, ol-tre che facilmente raggiungibilecon passeggini e carrozzine, per-ché privo di barriere architetto-niche. Si tratta di un’opportunitàofferta a titolo gratuito non soloalle madri che usufruiscono del-

lo spazio di coworking, ma an-che a tutte coloro che, sempli-cemente, non hanno un postodove potersi fermare per occu-parsi dei propri piccoli, nel rit-mo frenetico che una città comeMilano inevitabilmente impone.Micowo difende e tutela la fi-gura della donna che ha tutto ildiritto di vivere serenamente lapropria maternità, senza perquesto rinunciare alla propriarealizzazione professionale, ri-spetto a una società che tendeinvece a inibire, giudicare e con-dannare dietro l’apparenza del

p o l i t i c a l l ycorrect. Per-ché - dicia-molo – la ma-ternità è desi-derabile fin-tanto che ilpancione nonè il nostro,ma quellodelle nostre

colleghe e permette a noi unapromozione, perché è più facileavere un cane da viziare, vestireed esibire come un bambolottopiuttosto che un figlio e perchénella competitività delle aziendedi oggi, nonostante sia di modaparlare di quote rosa, essere ma-dre è ancora considerato un li-mite, un’evenienza da scongiu-rare e a cui preferire il presuntomodello vincente della donnabionica.In un mondo che ancora faticaa considerare la maternità comeun valore e un arricchimento perla donna e per la società, Mico-wo sfida i pregiudizi, coltivandouna politica family friendly, nonper essere un rifugio dove na-scondersi, ma un nido dove po-ter accudire i propri figli e sen-tirsi sostenute nella propria ge-nitorialità, lo spazio di unamamma per le mamme.

Elena Gadeschi

Micowo: un nido per le mamme

Un campus estivo tennis per nutrirela passione dei più giovani

Scopriamo insieme Il Centrale di Milano di via Vasari

Mens sana in corpore sano

Panta rei, tutto cambia,teorizzava il filosofogreco Eraclito agli albori

della civiltà occidentale. Ov-viamente la sua filosofia si ri-feriva a una visione dell’uni-verso ben più ampia di uncampo da tennis, ma altrettan-to ineluttabile nel cambiamen-to di fronte allo scorrere deltempo. Ecco quindi che quelloche a inizio anni Ottanta eral’Associazione Tennis PortaRomana, si è trasformata nelnuovo millennio in CentroTennistico Parenti, prima, e inFull Tennis ASD, successiva-mente; fino a diventare – dal2016 - una nuova realtà spor-tiva del Municipio 4: Il Cen-trale di Milano. L’ubicazionegeografica non è cambiata dimolto, almeno. Oggi l’ingres-so al campo è situato in viaVasari, mentre in passato sitrovava in Largo Parenti 2.Quello che però è cambiata,in meglio, è l’offerta qualita-tiva che si può avere per i frui-tori del nuovo impianto. Ilcampo, sempre in terra battuta,è stato completamente rifatto,con il chiaro intento di offrireuna location di eccellenza siaal bambino che muove i primipassi alla scoperta del tennissia all’adulto più esigente, chemagari desidera giocare su unterreno che offra la qualità dirimbalzo che solitamente sitrova solo nei circoli di élite.Artefice di questo cambia-mento e, al tempo stesso, pa-ladino della tradizione è Raf-

faele Failla, che ha vissuto inprima persona ogni era geolo-gica di questa struttura, finoalla scelta di dare vita a questonuovo progetto sportivo dellanostra zona. Signor Failla, qual è la prin-cipale caratteristica de IlCentrale di Milano?In una parola direi: la qualità.Ho fortemente voluto, infatti,che il nuovo impianto fosse unpunto di riferimento per i vec-

chi e affezionati associati, cosìcome una piacevole scopertaper le nuove leve.L’iniziativa del CampusEstivo come nasce?Durante gli oltre trent’anni dicarriera come maestro tennisdella Federazione, ho sempreamato perfezionare la tecnicadegli adulti, ma niente dà piùsoddisfazione di far sbocciarela passione nei bambini cheiniziano a giocare. E visto ilsuccesso di StarTennis di qual-

che anno fa, ho voluto ripeterel’esperienza per valorizzare igiovani talenti che si affide-ranno a me. Quest’anno, oltretutto, sono affiancato da altridue maestri molto validi:Claudio Ghisoni ed ElisabettaSambo, in rigoroso ordine al-fabetico, con i quali formiamoun team di livello assoluto.I rapporti con i suoi vicini dicasa del Parenti come sono?Eccezionali. Abbiamo sintonia

su tutto e stiamo lavorando peroffrire possibilità sinergiche airispettivi utenti. Convenzioni,iniziative culturali congiunte,magari un ristorante panora-mico sul campo da tennis esulla rinnovata piscina Caimi...Stiamo parlando di tante idee,ma è ancora tutto allo statoembrionale. Quello che contaè l’ottimo rapporto di recipro-ca stima con la signora RuthShammah, che è un’intellet-tuale di grandissimo spessore.

Il Centrale di Milano è disua proprietà?No, la proprietà è del Comunedi Milano. Io ho siglato un ac-cordo per la gestione dell’im-pianto per molti anni. Avereun’unica gestione è un vantag-gio.Qual è la differenza di que-sto Campus Estivo rispettoal precedente StarTennis cheaveva organizzato?StarTennis è stato un grandesuccesso, ma questo CampusEstivo nasce con premessepersino migliori: i bambiniche si iscriveranno potrannodivertirsi sia col tennis sia coni servizi offerti dalla piscinaCaimi. Inoltre abbiamo moltisponsor importanti a sostegno,che garantiscono tutti gliaspetti collaterali legati al-l’evento, a cominciare dall’as-sicurazione che è tutelata daun grande gruppo di valoremondiale. Infine, ultimo ma non menoimportante, il Campus è unevento de Il Centrale di Mila-no, quindi i bambini potrannogodere degli spogliatoi com-pletamente rifatti e più moder-ni, oltre che del nuovo giardi-no che si affaccia sulla piscina,ideale per il relax di genitorie di atleti in erba.

Alberto Tufano

Il Centrale di MilanoVia Vasari - Tel. 345.0051208(dopo le 19)www.ilcentraledimilano.com

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12 maggio 2017

1861. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. Via traversa di via Fiamma - È si-

mile all'arcolaio2. Via in zona piazza Missori - Micha-

el, ufficiale della RAF3. La santa ricordata in piazza G. Rosa

- Nelson, ex pilota di Formula 14. Cecilio, che fu scrittore venezuelano

- Iniziali della scrittrice Teruzzi5. Via che faceva parte dello Strettone6. Via nei pressi di piazzale Susa - La

rete ferroviaria suburbana parigina7. Donna che ha commesso una colpa

- Cinema che fu in viale Monte Ne-ro

8. Imbrogliata, circuita - Tecnologiaper display a colori

9. Cantori dell'antica Grecia - Via tra-versa di via Benaco

VERTICALI1. Via il cui proseguimento è la via al 5 orizzontale2. C’è anche quello stellato - La mitologica moglie

di Zeus3. Andare di nuovo nel luogo da cui ci si era allonta-

nati4. Su quella detta west si trova la California - Iniziali

di un Dandolo5. Il contrario di off - Via che si chiamava Principe

Umberto6. Lo sono le rupie di Katmandu7. Via nei pressi di piazza 5 Giornate8. Pseudocereale molto usato dalle popolazioni andine9. La sigla dell'università dell'Arizona - Forma il lago

di Thun10. Il Mario Rigoni scrittore - Banca vaticana11. Si indossa durante la Stramilano12. Le vocali di norma - Enna in auto13. Borgo del nostro Municipio

1851. PAROLE

CROCIATEA SCHEMA

LIBERO

Non c’è stato Sindacodi Milano che nonabbia dichiarato tra le

proprie priorità, l’attenzioneai problemi delle periferie. Siè trattato spesso di sole buo-ne intenzioni o di sempliciproclami a cui sono seguitipochi fatti.Eppure è ormai assodato chele periferie non integrate, si av-viano ad un inesorabile feno-meno di autoemarginazione,le cui conseguenze diventano,nel tempo, problemi reali perl’intera collettività. I fattori che determinano ilpossibile degrado sono nume-rosi, qui ne voglio considerareuno, forse il meno distorsivosotto il profilo sociologico, matra i più tangibili, anche ad os-servatori distratti.La Città è tale se ha una suacontinuità territoriale, quandotutti i quartieri che la compon-gono, anche i più esterni, sisentono collegati al contestourbano, quando non restanoisolati, separati da barriere ar-chitettoniche, da una scarsa at-tenzione ai suoi bisogni, quan-do non devono rassegnarsi aprogetti mai decollati o condi-zionati da una mancanza diidee. Ampie fasce del territorio mi-lanese vivono una realtà di se-parazione, basti pensare allacintura di città separata dallamassicciata della ferrovia. In alcuni casi il problema èben risolto e le rotaie sembra-no non esistere (viale Monza,viale Padova) in altre la per-

cezione di separazione è mini-ma, il collegamento pedonaleè facilitato, la realtà esternaben integrata, i sottopassi benilluminati e in parte dedicati apedoni e ai ciclisti (zona Lam-brate), in alcune il distacco ènetto, marcato da un collega-mento pedonale difficoltoso,quasi ostile, nelle giornate dipioggia quasi un percorso diguerra, la sera improponibile,nulla per le biciclette.Il collegamento tra il quartiereForlanini e viale Corsica èuno di questi. Eppure gli abi-tanti di quella zona sono parteintegrante della città, la vivo-no, ne sono coinvolti, è la Cit-tà che sembra marcarne il di-stacco.Il quartiere Forlanini, zona cu-scinetto tra i vecchi insedia-menti industriali ora riconvertitie il resto della città, ha una suaidentità, figlio degli anni ’50 e‘60 ha ormai anche una sua sto-ria, il contesto abitativo è nu-meroso e si sta realizzando unprogressivo ricambio genera-zionale. È proprio questo il mo-mento in cui la Citta deve darei giusti segnali di vicinanza.Deve diventare più agevoleraggiungere la vicina vialeCorsica, non solo con i mezzipubblici, peraltro ben presenti,ma anche semplicemente apiedi o in bicicletta, di giornocome di sera, anche quandopiove (ora è impensabile perl’acqua che stagna in larghepozzanghere nel sottopassoferroviario).L’illuminazione, nell’area di

passaggio e in quella limitrofa,è necessario potenziarla, si de-ve fugare ogni timore di insi-curezza, è indispensabile unminimo di arredo urbano,piante, aiuole, sono ovunqueeccetto qui, un luogo che nonè solo snodo di collegamentocon un quartiere ma anche laporta di ingresso alla città; oral’impatto è deprimente.Le soluzioni non sono difficilie neppure costose, ci vuole so-lo la volontà di farlo, e si trattadi copiare quanto è stato rea-lizzato in altre aree urbane, oc-corre dare quella continuitàche annulli il senso di emargi-nazione, il sottopasso ferrovia-rio va rivisto, bisogna ricon-durlo a dimensione umana nonsolo per macchine, è opportu-no eliminare l’accattonaggio aquei semafori, effettuare mag-giori controlli, migliorare laviabilità, siamo ancora in cittàe sembra lo svincolo di unatangenziale.Insomma bisognerebbe farequello che Milano sa fare,quando vuole. L’amministra-zione di una grande città devepensare in grande ma senzatrascurare nessuna delle pro-prie realtà.I grattacieli progettati per laMilano del futuro conquiste-ranno l’attenzione del mondo,per conquistare quella dei mi-lanesi che vivono in periferiabasterebbe un po’ più di atten-zione migliorandone la vivi-bilità.

Massimo Pezzali

Per non perdere un pezzo di città

Milano è una cittàmolto grande, bruli-cante di realtà e con-

testi tutti diversi tra loro chemanifestano situazioni digrande solidarietà e utilità so-ciale: una di queste, è la Coo-perativa Sociale Beatrice Gua-sco Onlus, che si occupa delreinserimento nel mondo dellavoro di persone svantaggiate(intese come individui over60 in difficoltà a trovare unlavoro o con incapacità con-nettive) e di detenuti in statodi detenzione, agli arresti do-miciliari o in stato di arrestosecondo misure alternative.A raccontare la situazione dellaCooperativa è stata la titolare,Glicinia Consuelo Levorato,che ci ha spiegato che la Coo-perativa si occupa principal-mente di creare lavori per isoggetti svantaggiati, di fornirecure odontoiatriche e di crearecase-famiglia per detenuti.Inoltre, Beatrice Guasco Onlusè iscritta all’albo delle Asso-ciazioni in grado di ospitare le“persone messe alla prova”,cioè tutti coloro che hannocommesso reati “comuni”,“meno gravi” e che devonosvolgere lavori socialmente uti-li per scontare la propria pena. Per far sì che la Cooperativaraggiunga gli obiettivi che siprefissa, devono essere svoltedelle attività di raccolta fondi. La prima di queste è un siste-ma di vendita di frutta e ver-dura tramite banchetti disse-minati per la zona 4 di Mila-no, iniziato nel 2014: tutta lamerce esposta non viene do-nata alla Onlus, bensì acqui-stata dalla stessa, e ciò co-

stringe la Cooperativa a chie-dere un’offerta minima. Pur-troppo, quella che risulta es-sere una delle principali atti-vità della Cooperativa rischiadi cessare entro il mese digiugno, per ragioni ammini-strative di permessi. Questorende drammatica la situazio-ne di quanti si occupano dellavendita, trattandosi di personepronte per essere reintegratenella società, forti del mestie-re imparato tramite l’attività

svolta presso la Beatrice Gua-sco. La Cooperativa supportaquesti ragazzi e fa di tuttoperché possano rendersi au-tonomi il prima possibile: perquesto, verrà presentato unprogetto – chiamato “Il Fruttodel Detenuto” – presso il Co-mune di Milano per prosegui-re questa iniziativa.La seconda attività per la rac-colta fondi è la ristrutturazio-ne di 7 appartamenti fuoriERP, che l’ALER ha concesso

alla Cooperativa, al fine dicreare delle abitazioni per de-tenuti che hanno già scontatomolti anni di pena o possonousufruire della semilibertà perstare accanto alla famiglia; aloro viene insegnato un me-stiere (come l’idraulico, l’elet-tricista, il muratore e altro an-cora) grazie ai professionistiche collaborano con la Onlus. Nella nostra zona poi, in viaPomposa, nel quartiere Cor-vetto, la Cooperativa gestisce

uno studio odontoiatrico nelquale vengono fatte gratuita-mente otturazioni, pulizie deidenti, estrazioni, protesi mo-bili alle persone che non se lopossono permettere. Ancheper svolgere questa attività ènecessario retribuire i profes-sionisti che lavorano all’inter-no dello studio e pagare l’ac-quisto dei materiali utilizzati,il che rende necessario trovarefonti di finanziamento. Oltre alle tantissime attività

svolte, la Cooperativa Beatri-ce Guasco Onlus ha in can-tiere altrettanti progetti chevorrebbe portare avanti nelprossimo futuro. Ad esempio:uno studio odontoiatrico mo-bile – montato su un furgone- per visitare i paesi lombardipoco raggiungibili, i campiprofughi e altre situazioni pre-carie ed isolate; la ristruttura-zione della Cascina Monte-robbio per la creazione di ap-partamenti ad uso di detenutio di chi ha la necessità di es-sere ospitato, di due attivitàdi ristorazione, di una boccio-fila, di coltivazioni di rose an-tiche, di una scuola di restau-ro e molto altro (la cascina,situata nel Municipio 6, al-l’interno del Parco AgricoloSud, è stata messa a bandodal Comune di Milano; ilbando scade il 12 giugno2017, ndr); la costruzione diun’area dedicata alla sosta deicamperisti giunti a Milano percurare i propri cari presso ilParco della Vettabbia; un asiloaperto 24 ore su 24 per ospi-tare i figli di coloro che svol-gono lavori notturni.Tante idee, iniziative e attivitàche la Cooperativa SocialeBeatrice Guasco Onlus speradi poter portare avanti conl’aiuto di istituzioni pubbliche,ma anche dei cittadini: non sitratta di una realtà molto co-nosciuta, ma la grande passio-ne e l’immenso amore di tuttii suoi gesti traspaiono dalleattività che vengono svolte neiconfronti dei meno fortunatie questo è tutto ciò che conta.

Valentina Geminiani

Quando amore e passione per il sociale si incontrano,nasce la Cooperativa Sociale Beatrice Guasco Onlus

Ipotesi di area camper

AMICI DELLA CITTÀ DI VIZZINICENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESESabato 13 maggio ore 17Inaugurazione della mostra di pittura, scultura e fotografiasul temaGLI ANGOLI PIU’ SUGGESTIVI DEL TERRITORIO DI MUNICIPIO 4presso la Biblioteca Calvairate, via Ciceri Visconti 1 Cerimonia di apertura e concerto canoro e strumentale dellaCompagnia del Belcanto di Milano.Le opere resteranno esposte dal 13 al 26 secondo gli oraridella Biblioteca Calvairate.

Premiazione sabato 27 maggio ore 17presso la sala del Consiglio di Municipio 4, via Oglio 18 Agli artisti verrà consegnato attestato di merito e il libro“Monografia e Catalogo delle opere esposte”. Gli interventisaranno conclusi dal Professor Sergio Leondi, storico escrittore, con una relazione sul tema: ARTE FUORI PORTA.Passeggiata storico culturale nel territorio di Municipio 4

CONSULTA PERIFERIE MILANOCONCERTI IN PERIFERIA 2017La rassegna musicale di primavera, da maggio a fine giugno,giunge quest’anno alla sua nona edizione, con circa 50 con-certi ad ingresso gratuito sul territorio milanese. Circa lametà di questi concerti sarà realizzata appositamente dal-l’associazione culturale “Il Clavicembalo Verde”, che curala direzione artistica del festival, che avrà luogo grazie allacollaborazione di oltre 40 associazioni culturali. Gli esecutorisaranno prevalentemente giovani musicisti diplomati alConservatorio che si esibiranno in concerti di musica clas-sica, operistica e da film, ma non mancheranno concerti dimusica corale. La manifestazione è promossa da ConsultaPeriferie Milano, patrocinata dal Touring Club Italiano eorganizzata dalla Fondazione Milano Policroma. Il pro-gramma completo si trova sui siti internet www.periferie-milano.com e www.milanopolicroma.it

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Vediamo ora in dettaglio le astensioni,descritte nei loro aspetti positivi (daconseguire) e negativi (da evitare):

1- ahìmsa (astensione dalla violenza)Espressioni positive (osservanze): non violenza,astensione dal male, non uccidere né ferire, nonnuocere, non far nulla che porti sofferenza, ri-spettare gli altri, benevolenza, attenzione, amore, mitezza, umiltà.Espressioni negative (astensioni): bestemmia,collera, ira, rabbia, percosse, tendenza a con-traddire, tendenza alla diffamazione, atteggia-mento distruttivo, egoismo, ferire, mutilare,mordere, impertinenza, impudenza, insolenza,insulti, invidia, scagliare le maledizioni, odio,rimorsi e sensi di colpa, rimuginazione, atteg-giamento sgarbato, atteggiamento sprezzante,disprezzo, sputi, violenza, voglia di uccidere,tedio della vita, suicidio.

2- sàtya (astensione dalla falsità)Espressioni positive (osservanze): veridicità,sincerità, autenticità, non ingannare sé o gli al-tri, amare la verità.Espressioni negative (astensioni): adulazione,servilismo, bugie, menzogne, ciarlataneria, di-sonestà, falsità, inganno, inaffidabilità, ipocrisia,pettegolezzo, rivelare i segreti, calunnia, dif-famazione.

3- astèya (astensione dal furto)Espressioni positive (osservanze): onestà verso sestesso e gli altri, rinuncia al desiderio di appro-priarsi di cose o ruoli che non ci appartengono conconseguente ridimensionamento e accettazionedei propri limiti, con generosità e condivisione.

Espressioni negative (astensioni): avidità, ten-denza all’accumulo e al furto, corruzione, ten-denza a chiedere prestiti, usura.

4- brahmacàrya (astensione dagli eccessi istin-tuali)Espressioni positive (osservanze): controllo emoderazione delle proprie necessità, bisogni,e pulsioni (cibo, sonno, sessualità, lavoro, sol-di), controllo degli istinti, uso appropriato dellapropria energia fisica e mentale.Espressioni negative (astensioni): anoressia/bu-limia, inedia/iperattività fisica e mentale,

impudicizia/riservatezza, lascivia/indifferenzaal sesso, libertinismo/frigidità, lussuria/conti-nenza.

5- aparigràha (astensione dalla avidità)Espressioni positive (osservanze): non posses-sività, non accumulo di cose, beni, denaro, pro-prietà, prendendo in considerazione solo il ne-cessario, non desiderare il superfluo, accon-tentandosi di quanto si ha per i propri bisognipersonali. È l’arte della semplicità, del nonprendere ma del donare, lasciando andareciò che è illusorio, transitorio, inutile per-ché appesantisce la nostra evoluzionespirituale. Espressioni negative (astensioni): am-bizione, dittatorialità, autoritarismo,protagonismo, mancanza di gene-rosità, amore per il potere, vanità,avarizia.

Ostacoli alla realizzazione del SéPatañjali, nei primi paragra-fi degli Yoga Sutra, affer-ma, inoltre, che, per in-traprendere gli otto pas-saggi, bisogna innanzitutto rimuovere gliostacoli alla Realizza-zione del Sé.Gli ostacoli possono es-sere dovuti a malattie fisiche, all’apatia, allapigrizia mentale, all’indulgenza al dubbio, allaindisciplina, alla mancanza di perseveranza,all’indolenza, alla mancanza di umiltà.Queste sono le espressioni negative (astensioni):ansia somatizzata, torpore mentale, lentezza men-

tale, mutismo, perdita di ambizione, ipocondria,indifferenza, apatia, temperamento flemmatico,noia, dubbio, mancanza di fiducia in sé, indeci-sione, esitazione, mancanza di iniziativa, debo-lezza di volontà, non perseveranza, non intra-prendenza, confusione mentale, caos, contrad-dizione, indolenza, incostanza, volubilità.

ConclusioneIl presente lavoro serve solo per evidenziarequanto il pensiero vedico dell’antica India, ana-

logamente a quanto espresso dai nostri Mae-stri dell’Occidente, possa permettere d’in-tervenire sulle anomalie di comportamentoindicate sin dall’antichità dai Maestri delMondo orientale come aspetti negativiper l’equilibrio interiore e per la con-vivenza civile.Così, ancora una volta i due mondi,occidentale e orientale, s’incontrano

perché hanno in comune la stessamatrice di saggezza; è come

se tutti i Maestri, dopoaver attinto all’unica

Fonte, con un lin-guaggio propriodel loro tempo edella loro terra,si fossero messid’accordo per

affermare la stessa Veri-tà e insegnare all’Umanità la stessa Via di gua-rigione spirituale.

Dottoressa Gabriella AcetiDottor Tommaso De Chirico

Dottor Claudio Gerosa

maggio 2017 13

Rubrica a cura di Lorenzo Baio

CURIOSI PER

Il titolo della rubrica è dedicato a una pianta rustica, quan-to particolarissima, la cicoria comune (Cichorium inty-bus) detta anche radice amara o radicchio selvatico. Que-

sta pianta, appartenente all’ampia famiglia delle Asteraceae,presenta foglie lanceolate presenti sia alla base del fusto aforma di rosetta, che più piccole lungo il fusto. Presentafiori bianco/azzurri e ha una radice rizomatosa. La sua famaderiva, già anticamente, non solo dalle sue qualità alimentari,ma anche dalle proprietà terapeutiche e, in ultimo, dalla fa-cilità a essere coltivata in momenti anche di carestia. La co-noscenza di questa pianta ha origini che si perdono nellanotte dei tempi. Plinio stesso nei suoi scritti ha citato questapianta in quanto conosciuta già nell'antico Egitto. A darleperò fama fu Napoleone che, durante il famoso blocco con-

tinentale alle navi inglesi, determinò l’assenza di alcuni ge-neri alimentari importati, fra i quali il caffè. In sostituzionele popolazioni usarono la radice della cicoria che, essiccata,tostata e macinata dava un surrogato del lontano parente.Ovviamente, scomparso il bisogno anche la cicoria ha persointeresse. Eppure la radice, se bollita, rappresenta una buonaalternativa alimentare alle patate mentre le sue foglie si pos-sono usare nelle fresche insalate estive. Per non parlare dellesue infinite qualità terapeutiche. Già Galeano, medico grecosotto l’Impero Romano, usava la cicoria per curare le ma-lattie al fegato. Ma è conosciuta anche per favorire la dige-stione e disintossicare l’organismo ed è anche un blandolassativo e un ottimo antinfiammatorio. E pensare che la si ricorda solo per un caffè...

Vuole un caffè? Sì, ma di cicoria

Cosa sia un GAS (Gruppo diAcquisto Solidale) ormai losapete tutti! Ne abbiamo già

parlato sul nostro giornale e, comun-que, quella dei GAS è ormai una re-altà ampiamente consolidata e diffusanel nostro Paese. A Milano la rete deiGAS è piuttosto estesa, con diversigruppi anche nella nostra zona, equello di cui vogliamo parlarvi (Ga-sAPPunto, per l’appunto!) è sortotre anni fa nella zona corso Lodi -piazza San Luigi, distinguendosi dal-la maggior parte degli altri GAS perla recente decisione di trasformarsiin una Associazione vera e propria.Perché? Con quali intenti? L’unicomodo per saperlo è intervistare i re-sponsabili e così, presi i debiti accor-di, in un tardo pomeriggio di aprilemi trovo nella saletta interna di Ma-dama Hostel di fronte a Rossella, Lu-ca e Marco per parlare del loro GAS.Rossella è la fondatrice e l’anima diGasAPPunto. Reduce da precedentiesperienze in altri GAS ha deciso,dopo essersi stabilita in zona 4, di co-stituirne uno tutto suo a partire dalproprio caseggiato. Poi, soprattuttograzie al “passaparola”, l’iniziativasi è estesa e in capo a tre anni i par-tecipanti sono diventati una trentina,alcuni dei quali anche fuori zona. Lu-ca e Marco, invece, sono fra i primisoci del GAS e con Rossella esaudi-scono tutte le mie curiosità.Quali sono i principi ai quali siispira GasAPPunto? Marco ci tiene a precisare che il

gruppo è aperto e apolitico, formatosia da famiglie sia da “single”, conpartecipanti onnivori, vegetariani evegani! Le linee guida del GAS, co-munque, sonocinque: innanzi-tutto compraresolo “biologicocertificato”; poidimostrare che“biologico” nonsignifica neces-sariamente “trop-po caro”; puntaresulla filiera corta(niente interme-diari); privilegia-re, come fornito-ri, le piccole re-altà produttive(meglio se a ca-rattere familiare);intransigenza dalpunto di vistaetico (niente la-voro nero pressole aziende forni-trici). Ma operativamente come funzionaGasAPPunto? Principalmente “on line”, com’eraprevedibile (Luca è l’informatico delgruppo) e tutti gli ordini vengonomessi in rete, così come le informa-zioni sui prodotti, i prezzi e il bilan-cio del GAS. In genere, salvo impre-visti, gli ordini si fanno settimanal-mente per le verdure (con tre puntidi consegna in città) e mensilmente

per la spesa “grossa” (frutta di sta-gione, legumi secchi, pasta, riso, olio,vino, ecc.), con consegna e ritiropresso il circolo “Terre e Libertà” di

via Don Bosco. Per motivi di gestio-ne e di quantitativi d’acquisto (nelgruppo ci sono molti vegani) latticinie carni non rientrano ancora nel “pa-niere”, ma ci si sta attrezzando per ilfuturo.Veniamo al dunque: la trasformazionedel GAS in una APS (Associazione diPromozione Sociale) a partire dal feb-braio scorso. Attualmente la normativarelativa alle Associazioni riconosciuteè più complicata di un tempo e insop-

portabilmente burocratica. Chi ve lo ha fatto fare, visto che unGAS si gestisce benissimo anche inmodo informale? Rossella annuisce

ma spiega che illoro intento èquello di aprirsial territorio e dipresentarsi in ve-ste più ufficiale aEnti Pubblici ead altre Associa-zioni con propo-ste e iniziativeculturali in temadi “educazionealimentare” chevadano al di làdel semplice “ac-quisto di cibi sa-ni”. Del resto unregolamento sti-lato sulla falsari-ga di quelli asso-ciativi già esiste-va; assembleecoi soci già se ne

organizzavano; e per quanto riguardail bilancio, questo veniva già tenutominuziosamente e in maniera traspa-rente: nel GAS non circolano soldi etutti i pagamenti (di soci e fornitori)vengono effettuati con versamenti obonifici tramite un conto aperto pres-so la Banca Etica, con puntuale ren-dicontazione consultabile da tutti isoci. Quindi il passo per costituirsicome Associazione è stato breve emeno faticoso del previsto. Ovvia-

mente aderire all’Associazione vuoldire in primis partecipare al Gruppod’Acquisto, che resta sempre il primoscopo associativo.E adesso quali sono i progetti?GasAPPunto, come Associazione, èancora in fase organizzativa, ma al-l’interno del gruppo varie iniziativeerano già operative: informazione ali-mentare, incontri per i soci con alcu-ne nutrizioniste che fanno parte delGAS, incontri conviviali e visite digruppo ai produttori/fornitori prescel-ti. Ora, aprendosi al territorio, questeiniziative potrebbero essere estese alquartiere, in particolare con propostecalibrate per le scuole (in collabora-zione sia con gli insegnanti interes-sati, sia con i comitati dei genitori) ecentrate prevalentemente sull’educa-zione alimentare e sul problema dellospreco di cibo.Un programma coraggioso e ambi-zioso, soprattutto considerando chei “gasisti” lavorano e tutte queste at-tività vengono svolte nel loro tempolibero! Se siete interessati e voletesaperne di più, comunque, non aveteche l’imbarazzo della scelta: oltre adavere un indirizzo di posta elettronica([email protected]) l’Asso-ciazione è su facebook (GasAPPunto– gruppo d’acquisto solidale Milano)e gestisce un “blog” dedicato(https://GasAPPunto.wordpress.com).In bocca al lupo (metaforicamente) ebuon lavoro alla nuova Associazione.

Francesco Pustorino

GasAPPunto: un Gas tutto speciale

YOGA SUTRA di Patañjali/2

Ganesh l’elefante, divinità indù, il “Signoredi tutti gli Esseri”, Principio di Equilibrio traEnergia Maschile ed Energia Femminile

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14 maggio 2017

La giovane compagniateatrale Daphne ripro-porrà al teatro Silve-

strianum il suo Orfeo, spetta-colo già in cartellone a no-vembre che verrà replicato agrande richiesta il prossimo17 e 18 giugno. Per l’occasio-ne QUATTRO ha intervistatoi drammaturghi e registi SilviaRusso e Davide Novello, fon-

datori della compagnia insie-me ad altri studenti di BeniCulturali conosciutisi nelle au-le della Statale in via Noto aMilano.La compagnia Daphne nascedall’ambizione di sette studen-ti universitari appassionati diteatro che una sera decidonodi affrontare la scommessa dimettersi seriamente alla prova:«Il nostro primo incontro ri-sale al 2015. Nel 2016 abbia-mo portato in scena i nostriprimi spettacoli, Il cuore rive-latore tratto da un racconto diEdgar Allan Poe e Favola altelefono, rilettura di alcune fa-vole di Gianni Rodari, in pic-coli spazi prevalentemente aCinisello Balsamo, dove sitrova anche la nostra sede le-gale». Il nome della compagnia vienedalla mitologia classica, amatasoprattutto da Davide e Silvia:

«Quando fu proposto “Da-phne” il nome piacque subitoa tutti, col riferimento al mito,al teatro, all’alloro e al fattoche tutti fossimo universitarie dovessimo laurearci a breve.Quando abbiamo disegnato illogo con la mano che si tra-sforma abbiamo subito pensa-to: “Eccoci, siamo noi!”».Con un nome del genere era

quasi inevitabile che i nostrinon mettessero in scena unospettacolo dal titolo Orfeo:«Ci siamo rifatti per la storiaa Virgilio, Ovidio, Camus equalche poesia di altri autoricome Pavese, però l’idea chesta alla base è completamentenostra. Non ci interessava ri-prendere un’immagine polve-rosa del mito di Orfeo, sareb-be stato banale. Abbiamo piut-tosto calato la storia in unacontemporaneità senza luogoe senza tempo, secondo unavisione più materialista e unevidente legame col mondomusicale: Orfeo è un musici-sta preso tra concerti e contrat-ti discografici che non suonala cetra ma l’ukulele, Euristeonon è il contadino che insegueEuridice ma un amico di Or-feo che poi diventa il suo ma-nager, Euridice è una ragazzacondannata fin dall’inizio…».

La musica ha dunque un ruoloimportante nella storia, in par-ticolare durante due momentitoccanti in cui Orfeo, aliasGiacomo Pratelli, canta duecanzoni scritte appositamenteper lo spettacolo: «Si tratta didue ballad molto intense: laprima, che racconta di comeuna persona famosa possa sen-tirsi sola anche in mezzo alla

folla, apre lo spettacolo in unasorta di party sfrenato per ce-lebrare la popolarità di Orfeo;la seconda invece è relativa alpasso del mito in cui Orfeocanta in modo straziante aglidei degli inferi, Ade e Perse-fone, per riavere la sua sposa».E nella seconda parte infine,in contrasto con la prima, siassiste a un ritorno alle atmo-sfere classiche anche se il fi-nale, garantiscono Silvia e Da-vide, non è tanto classico oquanto meno scontato: «Orfeosi volta a guardare Euridiceper una motivazione tremen-damente moderna, un gestoforse disprezzabile ma com-prensibile…».Di cosa si tratterà? Venite ascoprire la modernità di questoclassico rivisitato dalla pennae l’energia di questa promet-tente compagnia.

© Luca Cecchelli

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Dopo il volon-tariato dei ra-gazzi nel nu-

mero precedente, viparliamo di un’altra attività che ulti-mamente sta prendendo piede tra i gio-vani: il teatro. Per capire come maimolti adolescenti scelgano di cimen-tarsi nell’arte teatrale, ho rivolto qual-che domanda a tre ragazzi: Edoardo eLeo, rispettivamente al quarto e al se-condo anno di liceo classico, che fre-quentano il corso di teatro nella miastessa scuola; Riccardo, primo anno discienze umane con indirizzo spettacolo,una scuola dove teatro, danza e cantosono considerate vere e proprie materiescolastiche.

Da quanto tempo fate teatro? Edoardo: Sono al quarto annoLeo: Questo è il mio primo anno.Riccardo: Sin da piccolo mi sono sem-pre “lanciato” nelle recite per bambinidei villaggi turistici. All’età di sette an-ni ho iniziato teatro con la compagniaSant’Andrea, nella mia parrocchia, at-tività che svolgo tuttora. Quest’annosto frequentando la prima superiore inuna scuola dove si fa molto teatro. Eavrei una mezza idea per il mio futuro:se finisco bene questi cinque anni discuola, potrei affittare un appartamentoa Roma e frequentare lì la scuola diteatro.

Quante ore alla settimana vi dedicate?Edoardo: In generale, facciamo due oree mezzo alla settimana, ma le prove si

intensificano in prossimità di uno spet-tacolo.Leo: Quando dobbiamo andare in scenaa breve, infatti, proviamo ogni giornocon la prof che ci segue.Riccardo: A scuola sono tre ore al-la settimana, ma in prossimità de-gli spettacoli dobbiamo provareanche fuori dall’orario scolastico.

Durante le lezioni cosa fate?E: O esercizi di riscaldamento e dirilassamento, o prove vere e propriesul copione e sulle scene.L: A volte parliamo anche dei co-stumi e di come realizzare la sce-nografia. R: Ripassiamo le battute, provia-mo, ci esercitiamo sulle entrate esull’alternanza delle scene.

Che genere di rappresentazionimettete in scena?Edoardo e Leo: Teatro antico, so-prattutto tragedie e commedie gre-che.Riccardo: Con la scuola facciosempre uno spettacolo di prosa e unmusical. Ad esempio, a maggio mette-remo in scena “Don Chisciotte”.

Come mai vi siete iscritti?Leo: Mi sono sempre piaciuti gli spet-tacoli nei panni dello spettatore, e miincuriosiva la vita dell’attore anche fuo-ri dal momento vero e proprio della rap-presentazione. Ho provato ed è bello!Edoardo: In verità, il primo anno miha iscritto mia madre… mi è piaciuto

e ho deciso di continuare.Riccardo: Il teatro è la mia passione,perché mi fa uscire dal mondo reale edentrare in un mondo tutto mio, creatoda me, che mi rende felice.

È vero che il teatro aiuta a superarela timidezza?Edoardo: Io non sono mai stato timido,per cui non posso dirti di preciso… pe-rò mi sembra di sì, osservando altrepersone.Leo: La prima lezione, quando ancoranon conoscevo nessuno, la prof mi hachiesto di improvvisare davanti a tutti,e io mi sono tirato indietro. Ora il mioatteggiamento nei confronti del palcoè cambiato, e se dovessi fare la stessa

cosa adesso, ci proverei di sicuro. Riccardo: Secondo me sì, perché perforza di cose ti trovi davanti ad un pub-blico estraneo, ed è proprio la timidezzache ti dà una mano nel teatro: per la

paura di sbagliare, ti concentrie sei portato alla “perfezione”.Così poi superi la timidezza.

In definitiva, quindi, qualisono le caratteristiche cherendono il teatro amato daigiovani?Edoardo: È sicuramente amatoperché è vivo, è “qui e ora”,ciò che il cinema non potrà maiessere. E l’attore è presente nelmomento stesso della rappre-sentazione; è capace di attua-lizzare qualcosa di “vecchio”come il teatro antico, dell’Ot-tocento e del Novecento.Leo: Secondo me, non è propriocosì tanto amato… dipende sedalla parte dell’attore o dellospettatore. Anche io penso cheil teatro renda tutto più attuale,

nonostante il nostro gruppo di teatro sioccupi soprattutto di teatro antico. Riccardo: A mio avviso, non è solo peri giovani, ma anche per i grandi. Io con-siglierei a tutti di provare con questa at-tività. Per me, gli spettacoli ti fanno pro-vare emozioni che le pellicole sul grandeschermo non ti possono dare, semplice-mente perché i primi avvengono sotto ituoi occhi, gli altri sono già registrati inprecedenza.

Giulia Costa

Il teatro dei ragazzi

Ègiunto al settimo ro-manzo Fabrizio Carca-no, “scrittore di zona”

scoperto per caso tra i libri chefino a maggio si possono sca-ricare in metropolitana. Un au-tore zona 4 Doc come tiene asottolineare lui stesso: «Sononato al Corvetto, i miei nonniabitavano in Omero, ho tra-scorso la mia infanzia in que-sta zona che mi è rimasta den-tro anche se ora per mo-tivi “sentimentali” vivoin quel di Bergamo».Questo non toglie che inogni suo libro un pezzodi zona 4 non faccia ca-polino, vuoi per un de-litto, vuoi per un perso-naggio, vuoi per il co-stante riferimento al-l’Olympia basket dellaquale Fabrizio è tifoso.Carcano voleva fare ilgiornalista di nera, ma lapassione politica lo haportato ad occuparsi dicronaca parlamentare aRoma. Dopo questa pa-rentesi è tornata la pas-sione per i delitti di nera,e così sono nati diversilibri che, prendendospunto da fatti reali dicronaca, accompagnanoil lettore alla ricerca delcolpevole… non sempre.«Quasi nessuno dei miei libri– spiega Fabrizio – ha un fi-nale chiuso, rimane sempre undubbio sui mandanti, sul col-pevole stesso. Li lascio appo-sta aperti. Come in “Angeli diLucifero” dove le cinque per-sone in galera non sono gliunici colpevoli. C’è qualcunodietro».Questo libro, incluso tra i grandidel noir e del giallo da scaricarein metropolitana, ha avuto la ri-prova del successo avuto allasua uscita nel 2011 con i 6.800download sui quasi 50.000 ef-fettuati fino a metà aprile. Negli “Angeli di Lucifero” c’è

un’immersione nell’esoterismo,nel mondo dell’occulto, dellesette. Il tutto nasce dal trafuga-mento a Chiaravalle della salmadel conte Acerbi soprannomi-nato il “Diavolo di porta Roma-na” (si dice abitasse all’iniziodel corso e che girasse di nottesu una carrozza nera tirata dacavalli neri e per questo identi-ficato nel Diavolo n.d.r.)… ilresto va scoperto leggendo le

700 pagine del libro.Come in tutti i romanzi gialli,il commissario è sempre lostesso: si chiama Ardigò, unpersonaggio scontroso, solita-rio, che opera con un vecchiocompagno universitario, ilgiornalista Malerba, dal carat-tere opposto. Cambia invece il commissariodel prossimo libro in uscita agiugno: «Sì – precisa Fabrizio-. Maspero, il commissario del“Mostro di Milano” è più vec-chio, una sorta di papà di Ar-digò, un tipo che si autoerodeall’interno. Vive in piazza Sal-gari, gioca in una bisca in via-

le Omero, e i fatti narrati han-no un fortissimo legame conla zona 4. Ho attinto ai mieiricordi di infanzia, si svolgenegli scali ferroviari di Milano(scalo Romana incluso ovvia-mente). L’ambientazione è ne-gli anni ‘70 e Maspero, che la-vora a contatto con Calabresie Serra, si deve occupare di undelitto avvenuto la mattinadella bomba di piazza Fonta-

na. Non aggiungo altro,solo che il delitto è quel-lo di una monaca in uninventato monastero aMonluè. Il finale a quan-do uscirà il libro».Ma Fabrizio Carcanonon sembra intenzionatoa fermarsi. Infatti alladomanda: Hai mai pen-sato di parlare in un librodi massoneria? rispondedi essere affascinato dal-l’idea, un argomento co-munque sfiorato nella“Tela dell’eretico”, e chetrova affascinante: «De-vo trovare una storia daincastrare» – chiude Fa-brizio.Ardigò e Malerba tor-neranno?«Aspetta il prossimo lo-ro libro e leggerai la sto-ria» - risponde pronta-mente Carcano.

Altre idee?«Ho in mente una storia assur-da. Tipo sequel degli “Angelidi Lucifero”. Con il Maestroche nel 2009 ha cinquant’annie torna a colpire. Poi vorreiraccontare la Milano dei Tu-ratello, Vallanzasca, Epami-nonda. Un filone sugli anni‘70».Di certo riuscirà a infilarescampoli di zona in ogni librovisto che, confessa Fabrizio:«Non escludo di tornare a vi-vere qua, non mi dispiacereb-be. Non sai mai cosa ti riservala vita».

©Sergio Biagini

Incontro con l’autore: Fabrizio Carcano

Torna a grande richiesta l’Orfeo della compagniaDaphne al Teatro Silvestrianum

Il prossimo numero di

esce il giorno

14 giugno2017

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maggio 2017 15

SPAZIO AVIREX TERTULLIANO

via Tertulliano 68 - tel. 02 49472369

10 - 21 maggio

ERAVAMO QUASI IN CIELOdi Gianfelice Facchetti e Marco Ciriello conGianfelice Facchetti e Ottavo Richter Trio

24 - 28 maggio

M.A.D. (Mamme adottive disperate)da un progetto di Paola Giacometti e MargóVolo - drammaturgia Tobia Rossi

7 - 11 giugno

UCCIDI LA PERFIDA STREGA DELL’ OVESTScritto, interpretato e diretto da Elena Lietti

TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - Tel. 333.5730340

10-12 maggio

ALVEARE DI SPECCHIUn racconto sulla grande storia del teatrodi Simone De Domenico con Federico Zanan-drea

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

9 maggio - 1 giugno

BUON ANNO, RAGAZZIdi e con Francesco Brandi - regia di RaphaelTobia Vogel

9 - 14 maggio

LAIKAdi e con Ascanio Celestini

9 - 21 maggio

CI SCUSIAMO PER IL DISAGIOSpettacolo teatrale de Gli Omini

16 - 21 maggio

4 5 6Scritto e diretto da Mattia Torre

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - Tel. 02 36522916

Prosa amatoriale 19 e 20 maggio ore 21

IN VIAGGIO CON WILLdi Gabriella Foletto Interpreti: Compagnia Amattrici

Spettacoli musicali13 maggio ore 21

CLARA E ROBERT La folle vita e la meravigliosa musica di RobertSchumann e Clara WieckScritto e diretto da Manuel Renga - Direzionemusicale: Alessandro TrebeschiPianoforte: Alessandro Trebeschi; Violino:Anca Vasile; Violoncello: Giulio Richini

Giants in Milan – La storia di Milano in video14 maggio ore 16

IL CASTELLO SFORZESCO21 maggio ore 16

IL PICCOLO TEATRO Regia di Andrea Bellati. Film di Pino Farinotti

IL CIELO SOTTO MILANOPassante ferroviario di Porta Vittoria

Cell. 3404763017/3389648850

12 e 13 maggio, parte II ore 20.45

ORLANDO VIAGGIA ANCORA NEL METRÒL’Orlando Furioso ha 500 anni (ma non li di-mostra!)

30 e 31 maggio ore 20.45

Pocket Opera – Tutti all’Opera con la DualBand

COSÌ FAN TUTTE di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Lo-renzo Da Ponte

IL POLITEATROviale Lucania 18

13 maggio ore 20.30 e 14 maggio ore 16

CAMERE DA LETTOCommedia brillante

Dal 15 al 28 maggio

Spettacoli IL FARO TEATRALE

30 maggio ore 21

IL FARO TEATRALE

4 giugno ore 14.30 e ore 16

SPETTACOLO DI GIOCOLERIAper bambini, pupazzi e mascotte

7 giugno ore 21 e 8 giugno ore 16

DON GIOVANNI

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58

Le proiezioni si tengono il lunedì alle ore 15.15e alle ore 21 - Ingresso singolo 6 €

15 maggio

PERFETTI SCONOSCIUTIDi Paolo Genovese

22 maggio

LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKUdi Naomi Kawase

29 maggio ore 21

HUMANdi Yann Arthus-Bertrand

CINETEATRO DELFINOVia Dalmazia 11

CINEMACAFFE’ - Proiezioni alle ore 15.30

e 20.45 - ingresso 5 €

15 maggio: COLLATERAL BEAUTYdi David Frankel

22 maggio: IL CLIENTEdi Asghar Farhadi

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia - Tel. 02 88462320

12 e 13 maggio ore 21

Milano Classica e PianofriendsI GRANDI CONCERTI DA HAYDN A MENDELSSOHNOmaggio ad Alberto Mozzati nel centenario

della nascita

Orchestra Sinfonica “Antonio Vivaldi” Lorenzo Passerini direttoreIngresso libero fino a esaurimento posti

14 maggio ore 10.45

Milano Classica. Stagione orchestraleNEW MEMORIESFederico Bagnasco contrabbassoMichele Fedrigotti pianoforteSergio Scappini fisarmonica

14 maggio ore 16 - 20

OPEN HOUSE 2017Apertura straordinaria della Palazzina Libertyal pubblico con la collaborazione dei volontaridi Open House Milano. Ingresso libero

PIANOCITY MILANO 2017

20 maggio ore 10

Centro Musicale SuzukiPICCOLE MANI.. CRESCONOMusiche di J.S. Bach, M. Clementi, W.A.Mozart, L. van Beethoven, R. Schumann, F.ChopinAllievi del Centro Musicale SuzukiIngresso libero fino a esaurimento posti

20 maggio ore 12 – 22

CONSERVATORIO DI BERGAMOEsecuzione integrale delle Sonate per pianofortedi L. van Beethoven con gli allievi della classedi pianoforte di Maria Grazia Bellocchio.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

21 maggio ore 10.45

Milano Classica. Stagione da cameraBONN TRA EISENACH E MILANOAmonos Quartett

Sergio Scappini, Massimo Pitzianti,Augusto Comminesi, Michele Bracciali

fisarmoniche

PIANOCITY MILANO 2017

21 maggio ore 17

CIRCUITO MUSICA - BABY CONCERTIngresso libero fino a esaurimento posti

25 maggio ore 20.45

La Risonanza in Palazzina LibertyJ.S. BACH: Le Opere OrchestraliCarlo Lazzaroni violinoMarco Brolli flauto traversoFabio Bonizzoni clavicembalo e direzione

28 maggio ore 10.45

Milano Classica e NovurgiaIntermezziEsecuzione di nuovi Intermezzi musicaliispirati a poesie (Seconda parte)Antonella Bini flautoYoko Morimyo violinoEmanuele Rigamonti violoncelloSonia Grandis voce recitante

28 maggio ore 20.30

Ateneo della chitarraINCONTRI CON LA CHITARRAConcerto-saggio degli allieviMusiche dal ‘500 ai giorni nostri. Ingresso libero fino a esaurimento posti

OTTAVA NOTAvia Marco Bruto 24 - Tel. 02 89658114

PIANO CITYSabato 20 e domenica 21 maggio

tutti gli eventi sono gratuiti

20 e 21 maggio ore 16.30

MUSIC PLAYLaboratorio musicale per bambini dai 3 ai 5anni.

20 maggio ore 18.30

SOUNDREAMINGConcerto di Luca Predeferri

21 maggio ore 18

PIANO YOUNG CONCERT

21 maggio ore 21

LE MILLE E UNA NOTEConcerto di Alessandro Marino

SPAZIO CLASSICAVia Ennio 32

Domenica 14 maggio ore 18

Concerto del chitarrista argentino Pablo DeGiusto

Domenica 21 maggio ore 18

Recital della pianista Daniela Pezzo nell’ambito della manifestazione cittadina Pianocity. Entrata libera e gratuita.

ASS. FUN LEARNING

13 maggio ore 20.30

Presso il Politeatro di viale Lucania 18 VOCI… DAL MONDOcon la partecipazione del Gruppo CameristicoAllegro

TTEEAATTRRIIBIBLIOTECA CALVAIRATE

Via Ciceri Visconti 1 - tel. 0288465801

8, 22 e 29 maggio, e 12 e 19 giugno alle 17. 30

LA PAROLA È UNA NAVICELLAciclo di 5 incontri di scrittura creativa rivolto atutti coloro che attraverso il gioco e il nonsensevogliano entrare, con l’aiuto del gruppo, nelladimensione immaginativa e fantastica delle pa-role. A cura di Roberta Secchi, del “Teatro LaMadrugada”.

Sabato 20 maggio ore 11

Conferenza Calvairate. Da borgo agricolo apopoloso quartiere della grande MilanoA cura del professor Sergio Leondi, storico escrittore.

Sabato 27 maggio ore 11

MILLE VOLTE CAPPUCCETTOspettacolo per i bambini dai 6 anni in su. A curadell’associazione culturale “Teatro di Pietra”.

Mercoledì 7 giugno ore 18

Presentazione della mostra Il mondo fluttuantedi Toulouse-Lautrec, in programma a PalazzoReale da ottobre 2017 a febbraio 2018. A curadell’Associazione Culturale Dramatrà

Sabato 10 giugno ore 11, TONY HA PAURA DEL BUIOSpettacolo teatrale per bambini a cura dell’as-sociazione “Teatro di Pietra”. È gradita la pre-notazione.

BIBLIOTECA OGLIO Via Oglio 18 – tel. 0288462971

Venerdì 12 maggio ore 17.30

Conferenza CRIMEN ‘70, dedicata ai film poli-zieschi ambientati a Milano negli anni Sessantae Settanta.

Sabato 13 maggio ore 16

Lettura animata per bambini ENRICA… CHE STRANA FORMICA

Martedì 23 maggio ore 18

IL TESTAMENTO DELL’AVVELENATOPerformance di musiche, poesie e canti dellatradizione popolare lombarda a cura del canta-storie Raffaele Nobile.

Sabato 27 maggio ore 16

L’ISOLA COCCODRILLOLettura animata per bambini a cura dell’asso-ciazione “Teatro di Pietra”.

CENTRO TULIPANO via Pietro Calvi 31

Fino al 19 maggio

Mostra di pittura in collaborazione con Gio-vanni AprileMilano e i suoi trasporti pubblici ieri e oggi

COORDINATE DANTESCHELA GRANGIA DI MONLUE’

DANTE A MONLUE’presso Sala Capitolare, via Monluè 7012 maggio ore 21

Dante e i custodi infernalia cura di Paolo Borsa

19 maggio ore 21

Dante e le visioni medievali dell’Aldilàa cura di Rossana Guglielmetti

26 maggio ore 21

Dante e i papia cura di Paolo Chiesa

Coordinate Dantesche è un Gruppo Interdisci-plinare del Dipartimento di Studi letterari, fi-lologici e linguistici dell’Università degli Studidi Milano. Propone un originale ciclo di incon-tri per conoscere Dante nel suggestivo am-biente medioevale di Monluè.

CCIINNEEMMAA

MMUUSSIICCAA

EEVVEENNTTII

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16 maggio 2017

ANTONIANUMCorso XXII Marzo 59/A

Sabato 13 maggio ore 15.30Presentazione del libroAntichi borghi della periferia milaneseA cura di Riccardo Tammaro

PERIFERIE AL CENTRO

Lunedì 15 maggio ore 21presso Spazio progetto IN-CO.MINCIO di viaMincio 4LA CANZONE DELL’IMMORTALEUn incontro con Paolo Pasi.

Lunedì 22 maggio ore 21 I MIEI FIGLI HANNO I SUPERPOTERIUn incontro con Carlotta Jesi, fondatrice diRadiomamma.it.

ASS. COOPERATIVA CUCCAGNAANPI CALVAIRATE

Domenica 14 maggio ore 10-12 Tutti in bici per conoscere luoghi e protagoni-sti della resistenza in zona 4Ritrovo presso la ciclofficina Cuccagna e bici-clettata lungo un percorso descritto nel libro“Percorsi resistenti” di Claudio De Biaggi. Lapartecipazione è gratuita e aperta a tutti.

CASCINETvia Cavriana 38

Domenica 14 maggio ore 10.30-24MILANO MODA & MUSICA Mostra fotografica Milano che cambia. ore 17: Sfilata di modaMusica popolare e intrattenimento per bam-bini. Mercatino hobbisti. Dalle 22 DJ set.10 e 11 giugnopresso la Cascina Sant’AmbrogioFESTA DELLE ASSOCIAZIONI DEL MUNICIPIO 4

PARROCCHIA ANGELI CUSTODI

Via Colletta 21

11 maggio ore 15.30Conferenza sul tema: Luoghi e Storie Medievali del Contado Milanese Relatore: dottor Riccardo Tammaro

18 maggio ore 15.30Conferenza su:Attualità e Universalità di Dante AlighieriRelatrice: dottoressa Luisa Secchi Tarugi, Pre-sidente dell’Istituto Studi Umanistici F. Petrarca

GIARDINO DELLE CULTUREvia Morosini /Bezzecca

13 e 14 maggioWELCOME TO MILANInstallazione artistica a cura dell’architettoGiovanni De Lucchi. Opere di Paride Ranieri(Italia), Aris Marakis (Grecia), Taher Nikkaha-byaneh (Persia)

20 maggio ore 16PIANO CITY al Giardino

27 maggio dalle 12 alle ore 20POP CORN GARAGE MARKET Mercatino organizzato da Pop Corn Blog Magazine

28 maggio dalle 10 alle 13LIBRI IN LIBERTAScambio libri in Giardino

dalle 10 alle 19GIOCHIAMO IN 4Iniziativa dedicata alla Giornata Internazionaledel Gioco

10 giugno dalle 15 alle 20 CULTURE AL LAVOROMercatino del fai da te, mostre pittoriche, la-

boratori per grandi e bambini, scambio e pre-

sentazione libri, musica e street food

Sabato 20 e domenica 21 maggioTeatro Laboratorio Mangiafuoco organizza il

laboratorio teatrale PUPAZZIMONDO, a cura

della compagnia Teatro del Corvo.

Tutti i venerdì dalle 8 alle 15 VERZIERE BIOMercatino del biologico a cura dell’AIAB (As-

sociazione Italiana Agricoltura Biologica)

LA CAVALLERIZZA (FAI)Via Carlo Foldi 2

18 maggio ore 18Tito Livraghi presenta il suo nuovo libro

IL ROMANZO DI MILANO

CONCERTI OSCARChiesa di S. Pio V - via Ennio

11 maggio ore 21Missa in Requiem in Re Min K626 di Wolfgang Amadeus Mozart - Orchestra Ac-

cademia Musica Sacra di Milano

Direttore: Diego Montrone - Coro: Carish En-

semble - Direttore: Nicola Kitharatzis.

Offerta libera

31 maggio ore 21Pellegrinaggio in musicaConcerto religioso dedicato alla SS. Vergine

Maria - Violino solista: Saule Kilaite; Quartetto

di archi: Picasso Strings. Offerta libera

ASS. LUISA BERARDI

Venerdì 12 maggio dalle 19presso Cascina Cuccagna – via Cuccagna ang.

Muratori

CANTOS DEL ALMASpettacolo poetico-musicale ispirato all’Argen-

tina con Walter Bagnato (pianoforte e fisarmo-

nica e Cinzia Calzini (voce recitante).

Seguirà aperitivo offerto da “Un posto a Mi-

lano”. Ingresso a donazione da 10€. Il ricavato

della serata sarà destinato a finanziare i progetti

estivi per bambini e ragazzi dei quartieri popo-

lari Molise-Calvairate. Con la partecipazione

dell’Associazione ALLONS ENFANTS!

Per informazioni: tel. 3286241767

CHIESA DI SANTA RITApiazzale Gabrio Rosa

FESTA PATRONALE DI SANTA RITASabato 20 maggio ore 21 CONCERTO D’ORGANO

Domenica 21 maggio ore 17Processione per viale OmeroPer tutta la giornata sarà presente in viale

Omero l’associazione CREART - fiera della

creatività locale

Lunedi 22 maggio ore 21Processione per via Mompiani – piazza Fer-

rara – via Panigarola – via dei Cinquecento –

piazza G. Rosa e quindi ingresso in chiesa.

da giovedì 18: vendita roseda sabato 20 ore 8.00: vendita torte, candelee ceri - pesca di beneficenza

EXPO ARTE CORVETTO

Domenica 21 maggio 19° edizione di EXPO ARTE CORVETTO indettadal Centro Artistico Culturale Milanese pressopiazzale Gabrio Rosa.Per adesioni e informazioni, la Segreteria è apertatutti i giorni dalle 14 alle 17, tel. 02 5391552.

ATS MILANO

Tre incontri sulla saluteMercoledì 17 maggio dalle 14.30 alle 15.30Presso l’aula consiliare, via Oglio 18Indicazioni per una sana alimentazione: dallateoria alla pratica

Giovedì 25 maggio dalle 14.30 alle 15.30Salone 5° piano, via Oglio 18I benefici dell’attività fisica

Mercoledì 31 maggio dalle 14.30 alle 15.30Aula consiliare, via Oglio 18La prevenzione degli incidenti domesticiPer maggiori informazioni chiamare:02.8578.2583 oppure 02.884.58427La partecipazione è libera e gratuita.

ZOE OLISTIC STUDIO Via Maestri Campionesi 26

Tel 02 39440752

Ciclo di incontri gratuiti con la naturopatia:Nutrizione e benessere

17 maggio ore 21La salute come armonica unione di mente,corpo e spirito.Emozioni, stress, disagi, eventi traumatici, con-dizionamenti, stili di vita: l’aiuto della naturo-patia per rimpossessarsi della propria vita.Relatore: Cristiano Mancini, Naturopata

GRUPPO ARCHEOLOGICO MILANESE

Corso Lodi 8C – tel. 02.796372 email [email protected]

18 maggio ore 21Conferenza su Archeologia sottomarina: lanave romana ‘A’ di AlbengaRelatore Claudio Grazioli, fotografo e subacqueo.

CASCINA CUCCAGNA via Cuccagna, ang. via Muratori

Cinema e teatro in Cascina - Aperitivo ore 20(è gradito un contributo per arricchire il menu).Inizio spettacolo ore 21.15 - ingresso a offertalibera

15 maggioLAVORARE CON LENTEZZA di Guido Chiesa (2004)

22 maggioGABER E GLI ANNI ‘80a cura di Radiofandango (2008)

29 maggioVIDEOCRACY - BASTA APPARIREdi Erik Gandini (2009)

5 giugnoANIME NERE di Franco Munzi (2014)

12 giugnoLA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino (2013)

CC INSIEMEVia Dei Cinquecento 1

13 maggio ore 20.45 Incontri davanti allo schermo MUSTANGUn film di Deniz Gamze Ergüven

Sabato 20 maggio ore 21 Prima rassegna organistica

ANDREA TRITTO27 maggio ore 21 Compagnia “Amici della prosa” RELAZIONI TRAGICOMICHE

MULINO DI CHIARAVALLE

Venerdì 19 maggio ore 18OPEN DAY per presentare il centro estivo aChiaravalle per bambini e ragazzi dai 5 ai 14anni, dal 12 giugno all’8 settembre, pressol’Abbazia cistercense di Chiaravalle e il suoMulino, in via Sant’Arialdo 102 - Info Point diChiaravalle Tel 02.84930432

ASSOCIAZIONE VIVI LODI

Domenica 21 maggioFESTA DI VIABancarelle, negozi aperti, attrazioni per bam-bini in corso Lodi

CRAL DEL COMUNE DI MILANO

via Bezzecca 24

SPAZIO MONTESSORI AL CRALSono aperte le preiscrizioni allo Spazio Mon-tessori presso l’Ufficio Cultura di via Bez-zecca, tel. 0288454588. Per i nuovi iscritti ènecessario prima un colloquio preliminare conle educatrici (cell. 350-5024430/335-8422692).Lo spazio riprende le proprie attività a ottobre;non è un nido ma un luogo dove il bambino simuove e si esprime con continui progressi epartecipa attivamente al suo evolversi. Le edu-catrici Isabella e Sonia affiancheranno i piccolifrequentatori in compagnia della mamma, delpapà, dei nonni e tate.

ASSOCIAZIONE NESTOREc/o Società Umanitaria, via San Barnaba 48

18 maggio ore 16Via San Barnaba 48 – Sala FacchinettiLA CASA BENE SOCIALE E LA QUALITÀ DELLA VITAElementi per un confronto e una riflessione. Intervengono: Gabriele Rabaiotti Assessore Lavori pubblicie Casa – Comune di Milano Jacopo Gardella Professore – Politecnico diMilano-Bovisa Roberto Valmassoi Architetto, autore del libro“Architettura dentro”

CIRCOLO FILOLOGICO MILANESEvia Clerici 10

20 maggio ore 16Le Acque sotto Milano/2° parteConferenza di Riccardo Tammaro Verrà descritto il percorso delle acque, per lopiù sotterraneo, con particolare riferimento allaparte sud e nord della città, con proiezioni diimmagini satellitari e di cartine d’epoca. Ingresso libero.

ARTEMYSIA TEATRO

1 giugno ore 18 presso il Polo Ferrara, via Mincio 23Lettura Teatrale IL GIORNO DELLA REPUBBLICADrammaturgia di Antonio Quatela, voce nar-rante di Raffaella D’AngeloIngresso libero e gratuito. Per informazioni: tel.345 24 29 866

TOYSCROSSING

Il sabato mattina in piazza del Suffragio, negliorari del mercato contadino dalle 9 alle 13, tro-vate TOYSCROSSING, ovvero lo scambio el’offerta gratuita di giocattoli.