In memoria di Maurizio

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Dedicato a Maurizio Corti Azione gay e lesbica / Firenze

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Maurizio è soprattutto un amico. Maurizio era una delle anime di Azione Gay e Lesbica, la più generosa, non è retorica: non si è risparmiato mai. Maurizio si incazzava, tanto, specialmente se qualcuno non rispettava, a suo sentire, Azione gay e lesbica. Perché era orgoglioso, più di tutti/e noi, del nostro circolo, del nostro lavoro, della sua visibilità di gay dichiarato e militante. Voleva sempre la scritta più grossa, lo spazio più grande, la cosa più altisonante e si arrabbiava se puntavi basso.

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M a u r i z i o

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Questo libro non ha la pretesa

di raccontare Maurizio,

né di racchiudere i nostri ricordi di lui.

Questo libro è solo un modo,

dopo la lunga assenza di un anno,

per sentire ancora Maurizio vicino,

e un dono per le persone che, come noi,

gli hanno voluto bene.

27 novembre 2003

Azione gay e lesbica

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2002

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2003

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FOREVERWords & Music by Lennox/Stewart

ForeverNow that you're goneGone foreverBut the day goes onForever

When we were youngWith time to wasteEverything was clear and goodThought we could liveFor a thousand yearsBut yesterday is doneAnd tomorrow's yet to comeYou'll never know

ForeverNow that you're goneGone foreverBut the day goes onForever

And I remember when we were foolsEverything was me and youThought we were kingsWith time to killBut yesterday is doneAnd tomorrow's yet to comeYou live and learn

Some people never take the time to tryThe way you live's the way you dieThe stuff of life's in short supplyAnd if it sometimes hits you strongRemembering that things go wrongThe song of life is just a songAnd everything goes on and on

ForeverNow that you're goneGone foreverBut the day goes onForever

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“[…] noi lesbiche e froci […] abbiamo il gaio

compito di reinterpretare tutto dal nostro

punto di vista, allo scopo di arricchire,

trasformandola, la concezione rivoluzionaria

della storia, della società e dell’esistenza”.

Mario Mieli,Elementi di critica omosessuale

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Mau

rizio

ser

vito

r de

lla P

atria

“E volo così, a braccia aperte tra le nuvoleVolo così, nell'aria tersa senza limiti”.

(Paola Turci, Volo così)

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Il tempo passa, è passato un anno.E’ un autunno dal clima molto mite. Chissà che faresti tu adesso se fossi qui con noi. Lavoreresti, immagino.Ti ho sempre visto lavorare tanto.E’ passato un anno.I posti dove mi aspetto di vederti.Le cose che non ti ho detto, in particolare volevo scusarmi per un mio comportamento, ma rimandavosempre.Spesso quando alzo gli occhi sul cielo e gli alberi dalla finestra del mio studio mi vieni in mente.No, non ci vedevamo ogni giorno, ma facevi parte della mia vita.Me ne sono resa conto molto più chiaramente da quando non ci sei più.La tua assenza rientra nelle cose che non si spiegano, è innaturale, è irreale.Il significato della frase “mai più”. Ora lo capisco.Spesso ti parlo, dove sarai adesso, come stai.Io non credo in dio né in vite eterne o simili, ma mi capita di pensare a te come se tu fossi da qualche altra parte.Mi capita di pensare che un giorno ti rivedrò, in un qualche altro luogo e tempo, un domani senza distinzione,dove saremo felici, dove potremo finalmente riposare.Ci ritroveremo lì, io tu Elena Graziella Massimo Riccardo Marco Francesca Mara e tanti altri e tante altre,senza più doveri né sofferenze, senza più il cappio del tempo che passa, la paura.La tua assenza è inspiegabile, e affonda come una lama, perché non ha soluzione.Te ne sei andato con eleganza, quella stessa eleganza che accompagnava ogni tuo passo, ogni tua azione, ogni tuo sguardo.Non è stato giusto, non eri tu quello che doveva morire, la tua bellissima persona non meritava così poco tempo, tu appartenevi alla specie rara delle persone buone.Tempo fa ho visto un film, e in quel film l’attrice che interpreta Virginia Wolf ?? dice che qualcuno deve morireperché gli altri capiscano il senso della vita.E in effetti per me è accaduto proprio questo, ma il prezzo è stato troppo alto, la tua preziosa vita.Ma voglio credere che tu adesso puoi sentirmi, e che, da chissà quale luogo, vedi e non ti senti solo.

Ti voglio bene.Valeria

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Maurizio è soprattutto un amico. Maurizio era una delle anime di Azione Gay e Lesbica, la piùgenerosa, non è retorica: non si è risparmiato mai. Maurizio si incazzava, tanto, specialmentese qualcuno non rispettava, a suo sentire, Azione gay e lesbica. Perché era orgoglioso, più ditutti/e noi, del nostro circolo, del nostro lavoro, della sua visibilità di gay dichiarato e militante.Voleva sempre la scritta più grossa, lo spazio più grande, la cosa più altisonante e siarrabbiava se puntavi basso. Ha lavorato tanto perché istituzioni e soggetti politiciriconoscessero Azione gay e lesbica, perché riconoscessero l’esistenza di tante lesbiche etanti gay come lui. Aveva fiducia cieca in noi e noi in lui. Era uno di quegli amici con cui potevilitigare violentemente sicura/o che avrebbe pensato a quello che gli avevi detto. Era onesto,integro, come poche persone. Era bello, ballava, cantava, cucinava, montava e smontavacose, fotografava, c’era sempre con tutto se stesso. Un’immagine di Maurizio che porteremosempre con noi è quella del 9 novembre, al corteo del Social Forum Europeo. Era lui che cispingeva sempre a gridare più forte, a correre con lo striscione del pride sempre più alto, il suoentusiasmo era contagioso e liberatorio per tutti e tutte noi. Nei suoi ultimi 8 anni di vita, AzioneGay e Lesbica ha avuto un posto importante nel cuore di Maurizio. Partendo da un percorsodiverso da quello della maggior parte di noi, ha portato nel nostro circolo tutta la sua storia: lasua e quella dei valori in cui credeva. Oggi parlare di “popolo” sembra non avere più senso,eppure Maurizio ha portato nel nostro circolo l’enorme forza rivoluzionaria che vienedall’essersi conquistato il diritto alla vita con il sudore, con il lavoro e con la sofferenza. Ci haportato la consapevolezza che la parola Compagno ha un senso profondo, legatoall’ingiustizia e alla battaglia contro di essa, a partire dalla propria vita. Ci ha insegnato che icompagni e le compagne si scelgono e restano tali sempre, in associazione ma anche nellavita. Maurizio ci aveva scelti/scelte Azione Gay e Lesbica lo aveva scelto. Oggi, Maurizio, latua associazione è orgogliosa di te, più, se possibile, di quanto tu non lo sia stato di AzioneGay e Lesbica. Maurizio è soprattutto un amico, ma se vogliamo ricordarlo come militante diAzione Gay e Lesbica lo vediamo come una fonte di calore. Maurizio, nonostante i pregiudizi,le difficoltà e i rifiuti che ha incontrato come gay sulla sua strada ha saputo costruirsi pezzettoper pezzetto il suo orgoglio, e per la sua generosità ha potuto trasmettere a tutti e tutte noi diAzione Gay e Lesbica questo orgoglio in forma di energia e di passione per quello chefacevamo ogni giorno. E questa energia ci arrivava quando Maurizio parlava e quando

Maurizio ascoltava, quando si incazzava e quando era ironico, quando sceglieva di essereleggero e quando si sobbarcava anche con leggerezza pesi e impegni gravosissimi. E in luiquesta energia e anche l’irruenza, lo scatto, un sano sdegno per le ingiustizie e le scorrettezzediventavano un tutt’uno con la dolcezza, con la capacità di accogliere, con la dedizionequotidiana. Maurizio era Azione Gay e Lesbica: l’agire concreto, il fare e disfare, l’energia vivadella nostra associazione. Già adulto ha conquistato la sua casa nel movimento gay e lesbiconon a causa di eventi specifici, ma per scelta personale. E’ quello che in ogni momentoprendeva in mano la situazione e la affrontava. Maurizio è l’orgoglio di Azione Gay e Lesbica,l’entusiasmo e la passione del circolo, magari poco incline a disquisire ma capace, con il suoimpeto, di coinvolgersi e coinvolgere tutti e tutte sia nelle grandi battaglie che nelle questionipratiche quotidiane apparentemente banali ma senza le quali non esiste un movimento. Cosasaranno le feste alla Flog senza di lui, cosa sarà la nuova sede senza di lui? Maurizio un cuoregrande, sempre a testa alta con orgoglio e passione, resistere con forza e coraggio. Ci sonotante cose che senza Maurizio non potremo fare più. Ci manchi.

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“e il vento smuove le vetrate e a volte un'eco di risate che un tempo risuonavano da lìma non passateci d'aprile che non potreste più vedere le rose come quando lui era qui.

E quando c'era lui le saleerano piene mille seredi gente e luci e scherzi di buffoni,e feste fino all'alba e poi canzoni”.

(R. Vecchioni Fata)

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Ciao Maurizio,è già passato un anno da quando te ne sei andato e non mi sembra possibile. In questi giorni, compliceanche il lavoro di scelta delle foto per questo ricordo che abbiamo voluto farti, mi rendo conto di quantoancora sia difficile e doloroso accettare che non ci sei più. Ancora adesso tutto mi sembra irreale... comese si trattasse di un terribile incubo dal quale non riesco a svegliarmi. Perché è inconcepibile,inimmaginabile, impossibile associarti alla morte... tu e la morte... due termini che non possono coincidere.La tua energia, il tuo calore, la tua passione, il tuo sguardo, la tua voce trasmettevano vitalità....mai hoconosciuto altre persone che sapessero dare assieme dolcezza e decisione, ironia e fermezza....Come può tutto questo essere associato alla morte? Senza te mi sono trovato improvvisamente privo diun punto fermo, abbandonato e al perso. Con la tua straordinaria capacità di essere presente sempre econ tutto te stesso, con tutti i tuoi pregi e anche con i tuoi difetti (quanto eri testardo e cocciuto...) nel corsodegli anni ti sei pian piano insinuato nella mia vita fino a diventarne una parte integrante. La nostra amicizianata per la comune militanza nel circolo si è poi estesa fino a renderti negli ultimi anni parte della miaquotidianità, risorsa indispensabile per le mie giornate. Quanti momenti abbiamo passato assieme, quanteiniziative per il circolo abbiamo vissuto assieme, quante serate abbiamo passato assieme a zonzo per lacittà, in tutte quante ricordo tanta energia, tanta allegria, tante risate - quanto ridevamo assieme Maurizio- e anche tante discussioni o meglio tanti battibecchi.Quanto ridevamo e litigavamo assieme Maurizio, ti ricordi? Mi vengono in mente le giornate a Madrid, peril progetto Daphne del Circolo, Elena, Graziella, Valeria e Francesca ci prendevano in giro, dicevano cheeravamo come Sandra e Raimondo, ricordi?. Litigare e discutere era uno dei tuoi innumerevoli modi perdimostrarmi il tuo affetto e me ne davi tanto; eri sempre presente in ogni occasione, sempre disposto adascoltarmi e a farmi piccole confidenze, magari per poi contraddirmi o per criticare i miei consigli, ma maicon malizia, mi lasciavi sempre il senso della tua presenza vera, sincera, della tua irruente affettività. Inquesti giorni ho provato a pensare a singoli episodi emblematici della nostra amicizia....ma ogni volta misono trovato "travolto" da una moltitudine di situazioni mischiate tra loro e questa tormenta di sensazionimi impedisce di far emergere singoli ricordi... emerge solo il tuo volto e la tua voce.Sicuramente è sempre difficile abituarsi alle morti improvvise, ma con la tua è praticamente impossibile.Se devo trovare una cosa che più delle altre mi hai lasciato con la tua prematura partenza, forse èl’essermi reso conto di quanto eri capace di amare e dare tutto te stesso senza mezze misure e senzamalizia; o amavi, e amavi tanti/e di noi, o non amavi, e erano pochi/e in questo secondo gruppo. Non chenon lo sapessi, ma probabilmente non ci facevo caso, invece il grande dolore che ha travolto tanti e tantedi noi dopo la tua morte, mi ha fatto capire che per ognuno/a di noi tu eri “il migliore amico, il piùimportante” e lo eri veramente per ognuno/a, ma non per diplomazia o finzione ma perché sapevi dare eamare senza calcolo o comparazione, per te tutti e tutte noi eravamo le persone “più” importanti; e questaè veramente una qualità rara e preziosa.

Mi hai lasciato tante cose importanti, ma a cosa mi servono senza di te?

Mi manchi tantoRiccardo

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Abbiamo già detto e scritto tante cose suMaurizio, e forse non ci siamo ancora resi contocosa significa veramente la scomparsa diMaurizio, io sto cominciando a capire solo oracosa significhi assenza, mancanza. Il Maurizioche mi manca di più è quello che si arrabbiavasempre, perché in quelle sue tuonantiincazzature vedevi la persona integra, schietta,pulita, piena di passione; la faziosità era il modoin cui dimostrava amore e orgoglio per quelloche faceva. Mi manca Maurizio quando eravanitoso e suadente e seduttivo, e che cercava(riuscendoci) di piacere a tutti, di restareimpresso nella mente di tutti: in questa voglia diconquistare e di incantare il mondo ci vedevouna enorme fame d'amore e d'affetto che miinteneriva.Mi manca il Maurizio stressante, quello che tiobbligava a correre, quello che ti trascinavacome una locomotiva.Mi fa rabbia che se ne sia andato, che si siatrascurato, che abbia deciso di non limitarsi, dinon fare attenzione, di non proteggere il suocuore. E nonostante tutto, in questa rabbia perle sue scelte di ritmo di vita, provo un enormerispetto, una cosmica ammirazione.E una tenerezza che ferisce, che forse non ho saputo comunicargli quandoera il momento. Ciao Mauri

Marco

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“Se la posizione della sinistra storicamente fosse stata diversa, sicuramente sarebbe

successo qualcosa che avrebbe portato ad una maggiore apertura delle persone.

La sinistra italiana ha delle gravi responsabilità sull’omofobia italiana.

La sinistra tuttora mi fa arrabbiare tantissimo perché mantiene i piedi in due staffe,

non prende decisioni. Non è coerente”.

Maurizio

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“La chiesa ha una posizione e una reazione esclusivamente e

squisitamente omofoba.

Ha inciso moltissimo sulla cultura italiana.

È sicuramente una delle principali cause dell’omofobia italiana.

Il motivo per cui [la chiesa] è omofoba è che l’omosessualità scardina il

concetto di coppia uomo-donna che stanno insieme per procreare. Non si

parla mai di amore, di coinvolgimento, di bellezza.

È difficile combattere la chiesa.

Certamente si fanno delle manifestazioni, ma dovrebbero essere le

persone, soprattutto i gay e le lesbiche cattolici/che,

a ribellarsi. Ma la chiesa in Italia è alla base delle famiglie,

è stata ed è ancora la guida morale del paese.

Oggi però è molto diminuita la percentuale di persone che

la seguono e mi auguro che continui ancora a diminuire”.

Maurizio

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M a u r i z i o

i n v i a g g i o

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Dedicato a Maurizio Corti

27 novembre 1958 – 27 novembre 2002

Azione gay e lesbica

Arc i N. A. F in is ter rae n.10

Via Pisana 32r

F i renze

www.az ionegayelesbica. i t

in fo@azionegayelesbica. i t

Con i l patrocinio del Comune di Firenze