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In cucina non si butta via niente… …o quasi… Consigli e suggerimenti della Cooperativa Agricola di Legnaia per sfruttare al meglio gli alimenti e non avere troppi sprechi

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In cucina non si butta via niente… …o quasi…

Consigli e suggerimenti della Cooperativa Agricola di Legnaia

per sfruttare al meglio gli alimenti e non avere troppi sprechi

In cucina nelle nostre case si spreca una gran quantità di cibo.

Un recente studio della Fao (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite)

afferma che con il cibo che finisce nella spazzatura

dei Paesi Industrializzati in un anno si sfamerebbe

l’intera Africa sub-sahariana.

Lo spreco raggiunge punte elevatissime in occasione delle festività.

In Italia vengono gettati 8,8 milioni di tonnellate di cibo.

Per una famiglia media questo dato corrisponde a una PERDITA di circa

454 euro l’anno

Ce lo possiamo permettere?

Cosa buttiamo maggiormente?

• La frutta, il 54% delle persone intervistate ammette di buttarla più volte al mese

• Le verdure fresche (50%)

• Il formaggio (33%).

Impariamo

a fare

la spesa

Prima Regola:

Alcuni consigli Se possibile comprare poco per volta, non fare mai scorte di frutta e verdura per una intera settimana, se possibile spezzare gli acquisti.

Osservare e conoscere bene ciò che contiene il nostro frigorifero per evitare

di comprare cose che abbiamo già a disposizione

Imparare a leggere le etichette e conoscere i significati di “Consumare entro” e “Consumare preferibilmente entro”

Fare la spesa sapendo, in linea di massima, cosa si cucinerà. A parte gli acquisti d’impulso, che spesso si rivelano inutili, pianifichiamo i pasti e cerchiamo di limitarsi a ciò che realmente serve.

Prendiamo in considerazione eventuali offerte speciali solo se fanno già parte della nostra lista

Per fare una buona spesa occorre anche fare attenzione

alla data di scadenza...

Tra i trucchi che l’industria alimentare ha inventato per alimentare consumi inutili e sprechi c’è quello delle scadenze.

Dobbiamo imparare a leggerle, perché il cibo scaduto non è sempre da buttare e dietro questo meccanismo si nasconde uno dei

motivi per i quali gli italiani gettano ancora nel cestino

quasi il 20 per cento della spesa.

Per regolare i tempi entro i quali un prodotto è ancora commestibile, la normativa europea impiega la dicitura “da consumare entro il” che si

applica al cibo fresco ad alta deperibilità e la dicitura “consumare preferibilmente entro” che indica invece un termine entro il quale il

prodotto non diventa pericoloso o dannoso ma semplicemente perde alcune caratteristiche organolettiche.

Esclusi alcuni alimenti come il latte fresco che ha una durata extra di un altro solo giorno e le uova da consumare al massimo entro due, tre giorni dopo la data di scadenza, ci sono quindi tanti altri prodotti che anche se scaduti oggi non è detto che debbano essere buttati via il giorno dopo.

Ad esempio, lo yogurt si può mangiare anche una settimana dopo la sua data di scadenza, al massimo contiene

meno fermenti lattici e l’olio si mantiene in perfetto stato anche sei mesi dopo la sua scadenza.

Stessa cosa per le bibite, i pelati, il riso e la pasta: quest’ultima in genere ha una data di scadenza lunga due

anni. Questo fa sì che superata tale data l’alimento sia commestibile fino a qualche mese successivo.

Anche il tonno in scatola è buono fino a qualche mese dopo la scadenza indicata così come pesce e carne surgelata. I biscotti

perdono sapore e fragranza ma rimangono comunque commestibili fino a uno, due mesi dopo il termine.

Il primo numero indica il tipo di allevamento:

0 corrisponde all’allevamento all’aperto con vegetazione, mangime biologico, 1 gallina per 10 mq

1 - all’aperto, con vegetazione, 1 gallina per 2,5 mq

2 - a terra, in capannone chiuso con luci accese, 7-9 galline per 1 mq

3 - in gabbia, 25 galline per 1 mq.

Le uova scadono 28 giorni dopo la deposizione. Sulla confezione troverete solo la data di scadenza, per cui potete risalire alla deposizione sottraendo un mese scarso. Il periodo durante il quale le uova restano “Extra fresche” è di nove giorni dalla deposizione e sette dalla data di imballaggio.

i numeri sulle uova

La data di scadenza è quindi importante ma fino a un certo punto:

piuttosto è fondamentale che gli alimenti vengano

conservati sempre in maniera corretta.

Seconda Regola:

il CIBO è PREZIOSO

CONSERVIAMOLO BENE!

La corretta conservazione è importante, non solo per la nostra salute, ma anche per garantire le proprietà organolettiche dell’alimento stesso, cioè

l’INSIEME delle sue CARATTERISTICHE fisiche e chimiche (Sapore, Odore, Aspetto, Consistenza)

e le caratteristiche nutrizionali.

Possono subire alterazioni quali/quantitative le proteine, gli zuccheri, i grassi ma anche le vitamine,

i sali minerali, l’acqua contenuti nei cibi.

Gli alimenti vengono distinti in: ALIMENTI STABILI

Non necessitano di essere tenuti in frigo e possono essere conservati bene a temperatura ambiente (pasta, pane, legumi secchi, scatolame)

ALIMENTI DEPERIBILI

Devono essere riposti in frigorifero per la loro conservazione e consumati

entro pochi giorni dall’acquisto (prodotti freschi e crudi)

ALIMENTI SURGELATI O CONGELATI

Devono essere conservati nel congelatore fino al momento del loro utilizzo

Il frigorifero è un grande alleato per la conservazione dei cibi deperibili per conservare al meglio gli alimenti

facciamo attenzione ad alcune regole: E’ buona norma conservare gli alimenti nelle confezioni originali,

soprattutto se queste riportano indicazioni utili per la conservazione (es. data di scadenza)

Tenere le confezioni sempre staccate dalla parete di fondo perché è una zona fredda e umida dove si condensano gocce di acqua e brina

Riporre sempre i cibi avvolti in pellicole o recipienti chiusi per evitare contaminazioni

Evitare di riempire troppo il frigo perché l’aria fredda se non circola bene può ristagnare provocando sbalzi di temperatura

Prima di chiudere i contenitori lasciar freddare bene il contenuto per evitare che il vapore si condensi sul coperchio ricadendo sul cibo. Non solo, riporre in frigo un alimento caldo può provocare bruschi innalzamenti di temperatura sul ripiano

Pulire regolarmente l’interno del frigo con acqua, bicarbonato e aceto

Sapevate che... Alcuni alimenti non hanno bisogno di essere refrigerati,

anzi, potrebbero essere danneggiati dalla conservazione in frigo per esempio:

• la frutta esotica e gli agrumi (il freddo può farli diventare amari) i limoni tuttavia possono essere tenuti

nel cassetto delle verdure e se vogliamo conservare quelli già tagliati mettiamoli in frigo con la parte aperta

a contatto con il piatto • La frutta e la verdura non ancora mature devono

essere conservate a temperatura ambiente • Il pane diventa raffermo più velocemente

con le basse temperature

Ad ogni ripiano gli alimenti giusti per la giusta temperatura

Ripiano più alto (5-8°C) Uova, yogurt, formaggi a pasta dura, dolci, conserve

Parte bassa (0-2°C) + fredda Carne, pesce (eviscerato e pulito), pollame, cibi crudi in genere

Cassetto (7-10°C) Verdura, frutta

Sportello (5-10°C) Bottiglie, burro, salse..

Parte centrale (4-5°C) Affettati, sughi, cibi cotti torte e prodotti con dicitura: «dopo l’apertura conservare in frigo»

Sì ma...

...come proteggere in frigo i nostri alimenti?

L’ideale sarebbe poter riporre in frigorifero ogni alimento in un contenitore diverso, in modo da conservarlo al meglio, evitando scambi di batteri e

mantenendo il frigo pulito più a lungo. Ma questo non sempre è possibile.

E allora, ecco un elenco di tipologie di contenitori da usare.

• I contenitori ermetici. I migliori sono quelli in vetro, che si possono sterilizzare e garantiscono l’igiene e la protezione dai batteri.

• La plastica. Fogli, sacchetti o contenitori, danno tutti buone garanzie igieniche. I materiali in plastica adatti a confezionare il cibo, infatti, sono stabiliti per legge e accompagnati dalla dicitura “per alimenti” o dal disegno di un bicchiere e una forchetta stilizzati. I fogli, però, non si devono usare per coprire cibi grassi o contenenti alcol, perché potrebbero rilasciare sostanze tossiche.

• I fogli di alluminio. Non essendo trasparenti, proteggono il cibo anche dalla luce. Molto indicati per alimenti grassi (per esempio il prosciutto o le bottiglie d’olio), che con la luce possono ossidarsi facilmente.

Uova

In apposito contenitore Burro

Salumi

Nel loro contenitore o in altro apposito basta sia chiuso ermeticamente per non entrare in contatto con altri alimenti. Se si rompe un uovo eliminare il guscio e metterlo in un contenitore a parte quindi consumarlo entro 24 ore.

Avvolti in alluminio e posti in un contenitore

Alimenti cotti In contenitori ermetici

Poniamola in frigo

in sacchetti di carta

o avvolta in tovaglioli,

NON in buste di plastica.

Quando acquistiamo la frutta facciamo attenzione a prenderne qualcuna ben matura, da mangiare subito, e qualcuna ancora un po’ acerba che duri più a lungo.

La Frutta

Si mantiene fresca

a lungo se avvolta

in uno strofinaccio

e racchiusa

in un sacchetto

di plastica, in frigo.

Patate e cipolle NON dovrebbero essere riposte insieme

perché germogliano più in fretta e non si possono più usare

La verdura

Cosa si può fare per mantenere i cibi

più a lungo?

Scrivere sull’involucro la data di congelamento

Non congelare cibi ancora caldi

Non ricongelare i cibi scongelati, se non dopo cottura

Usare preferibilmente contenitori di plastica morbida

ma COSA si può congelare?

PANE Se è FRESCO, tagliatelo a fettine senza lasciarlo

diventare raffermo, e mettetelo in un sacchetto di plastica pulito; quando serve si può estrarre (anche in singole fettine) e lasciarlo scongelare a temperatura

ambiente per un’ora, oppure in forno o nel tostapane per pochissimi minuti. Risulterà buono come appena fatto.

Se è RAFFERMO, si può fare a cubetti

e congelare per farne dei crostini da friggere o arrostire.

PIZZA, SCHIACCIATA e FOCACCIA Potete congelare pezzi da monoporzione avvolti nella carta da forno per riscaldarli al momento

VERDURA Carote, sedano, prezzemolo, cipolla, pomodori: Tritateli e congelateli in vasetti o

sacchetti sigillati per usarli nel soffritto, nel minestrone o per un brodo vegetale e

successive minestre o torte salate. In particolare il prezzemolo, lavato, asciugato,

privato dei gambi e congelato, costituisce una risorsa preziosa: basta prelevarne un

pizzico, che si sbriciola da sé, ogni volta che serve.

Anche l’aglio, se inizia a germogliare, si può sbucciare e conservare a singoli spicchi

da prelevare uno per volta; in alternativa potete tritarlo, e congelarlo. Le patate prima di congelarle vanno sbollentate così come per broccoli, cavoli,

cavolfiori, verdure a foglia verde.

Piselli e fagioli si possono sgranare e conservare in un sacchetto di plastica nel

freezer: all’occorrenza si possono cuocere senza scongelarli.

Le melanzane si possono tagliare a dadini, salare, lasciar depurare del loro liquido,

scolare, e riporre in freezer in sacchetti di plastica; al momento dell’uso si possono

mettere in padella ancora congelate.

Caffè, Latte, Tè, Succhi di frutta Con caffè o tè avanzati si possono riempire le vaschette del ghiaccio e

usarli successivamente per caffè o tè freddi

o per abbassare la temperatura se si è fatta

una bevanda troppo calda.

Il Latte si può congelare

in bottiglie piccole

o barattoli, mono o pluriporzioni;

scongelato sarà come fresco.

I succhi di frutta si possono congelare

come indicato per il latte

o trasformare in ghiaccioli,

nelle apposite formine.

FRUTTA La frutta Scongelata non è molto appetibile,

ma, se prima la frullate, una volta scongelata potete usarla così oppure per condire macedonie e gelati.

CARNE e PESCE • Carne e pesce crudi si possono congelare preferibilmente in

monoporzioni avvolte distese nella carta forno in modo che lo

scongelamento sia rapido. Accertatevi però che siano freschi e non decongelati

• Ossa, grasso, pezzi poco pregiati della carne che state preparando si possono congelare per un successivo brodo o ragù.

• Dadini di pancetta, prosciutto o guanciale

si possono congelare e usare

anche appena tolti dal congelatore

LATTICINI e FORMAGGI Le MOZZARELLE si possono congelare dopo averle private del liquido in cui si trovano; una volta scongelate sono un po’ mollicce, quindi è preferibile usarle per cucinare. Gli altri FORMAGGI si possono congelare avvolti nella carta forno e consumare dopo averli scongelati così come sono o per un ripieno. La RICOTTA, se scongelata, risulta granulosa, quindi è indicata per ripieni oppure per condire la pasta o altro. Il PARMIGIANO grattugiato è ottimo conservato in freezer in vasetti di vetro, preferibilmente piccoli: non bisogna neanche scongelarlo, ma basta grattarne con una forchetta la quantità che occorre direttamente sul piatto o sulla preparazione. Quindi rimettete subito il vasetto nel congelatore. Il BURRO si può tagliare a pezzi più o meno grandi, avvolgerli nella carta da forno, congelarli e prelevarne ogni volta la quantità desiderata. Congelare preventivamente latte, mozzarelle, parmigiano e burro è una buona regola per non rimanere mai senza.

Uova Se stanno per scadere, apritele, verificatene l’odore e la consistenza, sbattetele un po’ con la forchetta e versatele nelle vaschette del ghiaccio.

Prendete poi i cubetti congelati e metteteli in un sacchetto sigillato, prelevandone ogni volta la quantità che vi occorre:

2 cubetti equivalgono all’incirca

a un uovo grande. Potrete usarli

per impasti o per spennellature.

Non congelatele intere

perché scoppiano!

• Fate un trito dell'erba aromatica che preferite e mettetela con un po' d'acqua nel contenitore per il ghiaccio, così da poter far scivolare il cubetto nella padella quando vi servirà. Potete anche fare dei mix ad hoc.

• Quando comprate il prezzemolo, generalmente ne avete molto più della quantità che riuscite a consumare fresco prima che inizi ad ingiallire

pulite tutte le foglie e conservatele

in freezer in modo da averne

sempre una scorta pronta.

Erbe aromatiche

Durata di conservazione nel congelatore di casa (-18°C+)

Ortaggi e frutta = 12 mesi Carne di Manzo = 9 mesi - Vitello, agnello = 6 mesi - Maiale = 4 mesi Pollame = 6-9 mesi - Conigli, oche, anatre, tacchini = 4-6 mesi Pesce magro = 6-8 mesi - Pesce grasso = 3-4 mesi - Molluschi = 2-3 mesi Burro = 8 mesi - Formaggi = 4 mesi Cibi precucinati = 2-4 mesi Dolci = 2-4 mesi

Significato delle stelle sul congelatore:

1 stella = conservazione del cibo surgelato a - 6 °C;

2 stelle = conservazione del cibo surgelato a - 12 °C ;

3 stelle = conservazione del cibo surgelato a -18 °C; 4 stelle = conservazione del cibo surgelato e congelamento degli alimenti freschi a -18 °C

Superati i limiti di tempo consigliati nella tabella, gli alimenti sono ancora commestibili, ma le loro caratteristiche nutritive e organolettiche sono soggette a un lento declino. Quando prelevate e riponete il cibo fatelo sempre velocemente, per non elevare la temperatura di

quello che non si usa subito e dell’intero scomparto.