Impiegata/Impiegato di commercio AFC Rapporto di sintesi ... · Impiegata/Impiegato di commercio...

23
Impiegata/Impiegato di commercio AFC Rapporto di sintesi sulla verifica quinquennale dell’ordinanza sulla formazione 2012 Contenuto Novità dell’ordinanza sulla formazione 2012 Risultati della verifica quinquennale 2016 Applicazione dal 2017 Problematiche per la prossima verifica

Transcript of Impiegata/Impiegato di commercio AFC Rapporto di sintesi ... · Impiegata/Impiegato di commercio...

Impiegata/Impiegato di commercio AFC

Rapporto di sintesi sulla verificaquinquennale dell’ordinanza sulla formazione 2012

ContenutoNovità dell’ordinanza sulla formazione 2012Risultati della verifica quinquennale 2016Applicazione dal 2017Problematiche per la prossima verifica

Rapporto di sintesi / Pagina 2

Elenco delle abbreviazioni

A&C Approfondire e collegare (modulo d’insegnamento)AFC Attestato federale di capacitàart. ArticoloCC-CI Controllo delle competenze dei corsi interaziendali

(nota del luogo di formazione per la parte aziendale)CFP Certificato federale di formazione praticaCFPI Commissione per la formazione professionale di baseCI Corsi interaziendaliCID Competenze interdisciplinari (modulo d’insegnamento)CMSP Competenze metodologiche, sociali e personaliconcetto I&F Concetto di informazione e formazionecpv. CapoversoCSFP Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionaleCSRFC Conferenza svizzera dei rami di formazione e degli esami commercialiCSSPC Conferenza svizzera delle scuole professionali commercialiCSSPQ Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualitàDAP Documentazione dell’apprendimento e delle prestazioniE&S Economia e società (area disciplinare)FOA Formazione di base organizzata dall’aziendaFOS Formazione di base organizzata dalla scuolaICA Informazione, comunicazione, amministrazione (area disciplinare)IUFFP Istituto Universitario Federale per la Formazione ProfessionaleLA Lavoro autonomoLIDM Lavori interdisciplinari in tutte le materieLNR Lingua standard o lingua nazionale regionale (area disciplinare)LPID Lavori di progetto interdisciplinariLS Lingua straniera (area disciplinare)MP Maturità professionaleOFor Ordinanza sulla formazione professionale di base Impiegata/Impiegato

di commercio AFComl Organizzazione del mondo del lavoroOMPr Ordinanza sulla maturità professionaleOsservatoriodello IUFFP Osservatorio per la formazione professionale dello IUFFPOval Obiettivo di valutazioneovap Amministrazione pubblicaPdQ Profilo di qualificazionePF Piano di formazionePQ Procedura di qualificazioneprofilo B Formazione base (profilo scolastico)profilo E Formazione estesa (profilo scolastico)RFE Rami di formazione e d’esameS&A Servizi e amministrazioneSAL Situazioni di apprendimento e di lavoro (nota del luogo di formazione

per la parte aziendale)SEFRI Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazioneSMC Scuola media di commercioSP Scuola professionaleUP Unità procedurale (nota del luogo di formazione per la parte aziendale)

Rapporto di sintesi / Pagina 3

Premessa

Una professione comune, diverse forme di applicazione

La formazione commerciale di base è stata sottoposta a una revisione fondamentale insieme al regolamentodi formazione e d’esame 2003. L’ordinanza sulla formazione professionale di base Impiegata/Impiegato dicommercio AFC (OFor) 2012 ha reso necessari aggiornamenti, adeguamenti e semplificazioni. Ciò nonostante,la strada intrapresa con la nuova formazione commerciale di base è stata portata avanti in modo coe-rente.

A seguito dei lavori preliminari all’OFor 2012, la Conferenza svizzera dei rami di formazione e degli esamicommerciali (CSRFC) ha sviluppato un profilo professionale comune valido per l’intero campo professionale,radicato nell’OFor e nel piano di formazione (PF):

«Gli impiegati di commercio svolgono un’attività orientata ai servizi nell’ambito di processi economico-aziendali. Il loro campo professionale si estende dalla consulenza a clienti interni ed esterni fino alla gestionedi pratiche specifiche del ramo passando dallo svolgimento di attività amministrative.

Sulla base di competenze comuni, l’attività professionale degli impiegati di commercio può essere moltodifferenziata in funzione delle priorità date dal ramo, dalla strategia aziendale e dall’attitudine personale.

L’atteggiamento degli impiegati di commercio è contraddistinto da uno spiccato orientamento verso i bi-sogni della clientela, dall’iniziativa personale e dalla disponibilità all’apprendimento continuo.»

I lavori preliminari menzionati (in particolare le analisi delle attività e degli scenari nonché gli sviluppi rilevati)hanno evidenziato le differenze risp. le competenze richieste nella pratica professionale effettiva dei singolirami e delle singole aziende.

L’OFor e il PF risultati tengono conto di tali differenze e forniscono il quadro per coesistere in seno a unaprofessione comune, vale a dire mediante:

• soluzioni settoriali flessibili nell’impostazione degli obiettivi di formazione aziendali e interaziendali nonchédella parte aziendale della procedura di qualificazione (PQ);

• obiettivi di formazione standardizzati per le scuole professionali (SP) ed esami centrali per la parte sco-lastica della PQ.

A livello scolastico, i rami di formazione e d’esame (RFE) hanno accordato concessioni notevoli, rinunciandoa un insegnamento specifico dei rami o dei gruppi di rami. Grazie a possibilità di applicazione differenziatenei rami e nelle aziende è stato tuttavia possibile conservare la coesione della formazione commerciale dibase. Ciò rappresenterà una sfida anche in futuro se si considera la dimensione del campo professionale.

Al fine di formare le persone in formazione presso tutti i luoghi di formazione in base alle esigenze più re-centi del mercato del lavoro, è probabile che le soluzioni flessibili acquisiranno ancora più importanza.

Rapporto di sintesi / Pagina 4

Verifica quinquennale dell’OFor 2012L’OFor è stata emanata il 26 settembre 2011 ed è in vigore dal 1° gennaio 2012. Conformemente all’art. 45cpv. 4 lett. a dell’OFor, la Commissione svizzera per lo sviluppo professionale e la qualità (CSSPQ) è tenutaa verificare costantemente (almeno ogni cinque anni) l’OFor e il PF in relazione agli sviluppi economici, tec-nologici, ecologici e didattici.

La verifica quinquennale svolta nel 2016 era incentrata sulla formazione di base organizzata dall’azienda(FOA), in quanto il PF per la formazione di base organizzata dalla scuola (FOS) è entrato in vigore soltantonel 2015 e ha già portato a diverse modifiche nell’OFor con effetto dal 1° gennaio 2015. Tutte le disposizionid’esecuzione sono state aggiornate con effetto dal 30 marzo 2015.

In qualità di organo responsabile dell’OFor e del PF per la professione Impiegata/Impiegato di commercioAFC, la CSRFC ha richiesto la consulenza e l’accompagnamento dell’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) per la verifica quinquennale della formazione professionale di baseImpiegata/Impiegato di commercio AFC.

Il rapporto finale dello IUFFP del 10 novembre 2016 comprende il rapporto sui risultati dello scambio diesperienze, dell’inchiesta online e dei workshop di approfondimento, come pure le raccomandazioni all’at-tenzione della CSSPQ Impiegata/Impiegato di commercio AFC. L’intero processo è stato sostenuto dal comitato della CSRFC quale gruppo di controllo.

Il presente rapporto di sintesi illustra i risultati e le prese di posizione della verifica quinquennale, desuntida diverse fonti1, nel contesto delle riforme dell’OFor 2012 e del relativo PF, inoltre fornisce una previsioneper la prossima verifica approfondita, che probabilmente sarà svolta all’inizio della formazione 2022.

1 • Rielaborazione degli elenchi di obiettivi di valutazione (Oval) specifici dei rami e dei profili di qualificazione (PdQ)• Rapporto finale dello IUFFP incentrato su aspetti relativi alla scuola e alla cooperazione tra i luoghi di formazione• Indagine cantonale• Rapporto della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)

Rapporto di sintesi / Pagina 5

Panoramica

Occorre specificare che oltre il 90% delle persone in formazione2 è soddisfatto o piuttosto soddisfatto dellaformazione di Impiegata/Impiegato di commercio AFC. Il grado di soddisfazione è elevato in tutti i luoghidi formazione: le persone in formazione apprezzano soprattutto la qualità della formazione nell’aziendaformatrice, dove si registra la percentuale più elevata di persone in formazione pienamente soddisfatte edove esse trascorrono la maggior parte del tempo. Seguono le SP e i corsi interaziendali (CI).

Tema 1: formazione aziendale, CI, documentazione dell’apprendimento e delle prestazioni (DAP), PQ enote dei luoghi di formazioneR Focus dell’applicazione: aziende e rami

Tema 2: formazione scolastica, ripartizione semestrale, cooperazione tra luoghi di formazione, partescolastica della PQR Focus dell’applicazione: SP e partner

Tema 3: moduli d’insegnamento scolastici Approfondire e collegare (A&C) e Competenze interdisci-plinari (CID), cooperazione tra luoghi di formazioneR Focus dell’applicazione: SP

Tema 4: coordinamento CI / organizzazione scolastica, cooperazione tra luoghi di formazioneR Focus dell’applicazione: tutti i partner

Tema 5: cambiamento di profilo, regolamento di promozione, differenziazione dei profiliR Focus dell’applicazione: tutti i partner

La conclusione e la previsione del processo di sviluppo delle professioni basato su dati illustrano in chemodo la CSRFC gestirà i diversi temi a partire dal 2017 nel quadro della CSSPQ Impiegata/Impiegato dicommercio AFC, con il coinvolgimento di tutti i partner e in vista della prossima verifica nel 2022.

2 Dall’inchiesta dello IUFFP: campione delle persone in formazione = 2385; 71% profilo E, 14% profilo E con maturità professionale (MP), 15% profilo B. Sono rappresentati tutti i RFE e i Cantoni.

Rapporto di sintesi / Pagina 6

I temi nel dettaglio

Le principali conoscenze, prese di posizione, tappe dell’applicazione e problematiche derivanti dalla verificaquinquennale sono spiegate di seguito e ripartite in cinque campi tematici.

Tema 1:formazione aziendale, CI, DAP, PQ e note dei luoghi di formazione

Contesto

Approfondi-mento

Novità OFor 2012

Affermazioni2016 rami/CI

La formazione professionale pratica si svolge soprattutto nell’azienda formatrice. Le 8competenze operative elencate sotto «Ramo e azienda» abilitano ad agire in modo spe-cifico al ramo e competente nella professione.I CI consentono di acquisire abilità pratiche fondamentali, completano la formazione azien-dale e sono organizzati dai RFE.

OFor Art. 10, art. 12 cpv. 4 e 5, art. 16 (DAP in azienda), art. 18 (DAP nei CI)PF FOA Parte A (elenchi di Oval specifici dei rami e PdQ)

Parte C (organizzazione, ripartizione e durata dei CI)Altro Foglio informativo sulle specificità dei RFE

• Gli Oval della formazione aziendale sono stati aggiornati e formulati in modo più sem-plice per l’utilizzo. Il «tronc commun» aziendale decade.

• I RFE possono impostare la parte aziendale del PF in modo più flessibile e definire Ovalopzionali, consentendo così un migliore adeguamento delle disposizioni del PF allecondizioni aziendali.

• I CI sono stati orientati in misura maggiore alle esigenze delle aziende e dei rami. Igiorni coperti da contributi sono stati aumentati da 8 a 16. Gli Oval dei CI sono definitinel PF sotto «Ramo e azienda» in modo specifico ai rami.

• I contenuti formativi dei CI possono formare la «nota dei luoghi di formazione per laparte aziendale» insieme ai controlli delle competenze dei CI (CC-CI). Lo stesso vale peri corsi supplementari che trasmettono gli Oval aziendali centrali.

• La DAP sostituisce il precedente modello di ciclo di studio.

• Conformemente all’inchiesta dello IUFFP, dal punto di vista dei responsabili dei rami edei CI i luoghi di formazione azienda e CI sono per lo più ben coordinati tra loro alivello temporale e contenutistico.

• I 21 RFE sono stati invitati, qualora necessario, ad apportare eventuali modifiche mo-derate nei propri elenchi di Oval specifici dei rami ai sensi di un’ottimizzazione. 11 RFEhanno accolto questa richiesta:R�durante la riforma del 2011, 7 degli 8 RFE del gruppo di rami «Produzione-Logistica-

Commercio» hanno precisato in comune singoli Oval e ridefinito gli Oval obbligatoriquelli opzionali in modo specifico al ramo. Gli Oval aziendali in questi 7 RFE risultanoa grandi linee omogenei; gli Oval dei CI sono stati riorientati in modo specifico alramo;

R�1 RFE del gruppo di rami «Produzione-Logistica-Commercio» (Costruire e abitare) èstato riorientato in modo ampio e specifico al ramo: 4 Oval opzionali sono diventatiobbligatori e 4 Oval obbligatori sono diventati opzionali, inoltre sono stati creati 12 nuovi Oval opzionali nell’obiettivo operativo 1.1.8 «Applicare le conoscenze delproprio ramo e della propria azienda»; il numero di Oval esistenti in caso di sceltapiù ampia in seno al ramo è rimasto invariato;

R�altri 3 RFE (Amministrazione federale, Agenzie viaggi e Servizi e amministrazione[S&A]) hanno precisato e riformulato singoli Oval a livello contenutistico e linguisticononché ridefinito singoli Oval obbligatori e opzionali in modo specifico al ramo.

Rapporto di sintesi / Pagina 7

Affermazioni2016 Cantoni

Affermazioni2016 SEFRI

Apprezza-mento CSRFC2016

Il numero complessivo degli Oval è diminuito, in particolare nel gruppo di aziendeS&A Casse di compensazione AVS, dove diversi Oval sono stati accorpati e sempli-ficati.

Inoltre:• 3 regolamenti organizzativi dei CI sono stati aggiornati;• 2 unità procedurali (UP) sono state tramutate in CC-CI;• altre ottimizzazioni e aggiornamenti specifici ai rami sono stati attuati a livelli sotto-

stanti l’OFor / il PF, in particolare nelle capacità parziali.

• Formazione di base ben consolidata che soddisfa le esigenze del mercato del lavoro,fornendo documenti di base strutturati ma non troppo complessi:R�i Cantoni criticano il numero elevato di RFE. In particolare quelli piccoli hanno diffi-

coltà nell’esecuzione. I gruppi di aziende con Oval specifici generano ulteriore com-plessità e dispendio;

R�l’introduzione di nuovi rami nel commercio al dettaglio e di nuove professioni(Agente dei trasporti pubblici AFC, Impiegata/Impiegato in comunicazione alber-ghiera AFC) senza diminuire il numero di RFE indebolisce i singoli profili professionalie genera una certa confusione.

• Rapporti inadeguati sulla pratica ostacolano il lavoro dei periti d’esame:R�verificare se in questo contesto può essere introdotta una regolamentazione negli

atti normativi in materia di formazione o in documenti complementari.• Le situazioni di apprendimento e di lavoro (SAL) da compilare nei semestri sono one-

rose a livello di tempo e coprono in misura insufficiente l’obiettivo prefissato nell’art.16 cpv. 3 dell’OFor («feedback individuali sul potenziale di sviluppo e sui campi in cuisono necessari ulteriori sforzi di apprendimento»). Pertanto occorre:R�mirare allo sviluppo continuo delle SAL e a un avvicinamento al rapporto di forma-

zione;R�verificare se in futuro le SAL, le UP e i CC-CI potranno essere svolti in modo stan-

dardizzato in tutti i RFE.• La CSRFC raccomanda di chiarire quali requisiti minimi professionali sono previsti per

le «professioni affini» menzionate nell’art. 14 lett. c dell’OFor.

• L’aggiornamento condotto dai RFE commerciali nel 2016 ha consentito di adattare gliOval quale base per la formazione e per la PQ.

• Nell’ambito della prossima verifica quinquennale occorrerà analizzare la necessità, inseno ai diversi RFE, di apportare adattamenti anche a un altro livello, al fine di tenereconto delle esigenze e delle aspettative del mercato del lavoro considerando l’aumentodella digitalizzazione e dell’automatizzazione di diversi processi lavorativi.

• La flessibilizzazione degli Oval aziendali e interaziendali specifica ai rami attuata nellariforma del 2011 si è consolidata con la possibilità di ripartire gli Oval in capacità parzialipiù precise. Le affermazioni dei RFE, le modifiche moderate apportate nel 2016 e losviluppo dei rapporti di tirocinio ne sono la prova.

• La fondatezza di un RFE con il relativo onere infrastrutturale può essere definita sol-tanto dal RFE insieme alle aziende formatrici a esso destinate e al valore aggiunto daesso attribuito alle aziende formatrici. Finché le aziende formatrici richiedono la pre-stazione di servizi specifica di un ramo, tale prestazione può essere calcolata dal puntodi vista finanziario e risulta allettante per le persone in formazione, il ramo in questionecontinuerà a esistere e a essere sostenuto dalla CSRFC. In seno a quest’ultima le formedi collaborazione tra i rami, compresi gli elenchi di Oval (p.es. Produzione-Logistica-Commercio) e gli strumenti didattici sviluppati in comune, sono costantemente untema di discussione.

Rapporto di sintesi / Pagina 8

Applicazione dal 2017

Problematicheper la prossima verifica

• L’impostazione della DAP aziendale e dei tre elementi della nota dei luoghi di forma-zione per la parte aziendale della PQ rientra tra le competenze dei singoli RFE, pertantoè caratterizzata dall’orientamento specifico ai rami nel quadro dello schema definitonel concetto di informazione e formazione (concetto I&F) del 2011.La standardizzazione delle SAL, delle UP e dei CC-CI auspicata dai Cantoni e l’avvicina-mento delle SAL al rapporto di formazione non sembrano al momento necessari. Glistrumenti riscuotono grande consenso. Le SAL sono uno strumento orientato al so-stegno che consente di esigere obiettivi, lavori e compiti chiari da parte delle personein formazione, di incoraggiarle tramite un sostegno e un’assistenza adeguati e di qua-lificare le loro prestazioni con un feedback costruttivo.

• Le modifiche apportate agli 11 elenchi di Oval specifici dei rami e inoltrate nel dicembre2016 sono state approvate dalla SEFRI e saranno applicate a partire dai cicli di studio2017. I nuovi elenchi di Oval e PdQ saranno indicati e pubblicati in modo corrispondentesui siti della SEFRI e della CSRFC.

• Il foglio informativo sulle specificità dei RFE sarà aggiornato e messo a disposizionesul sito della CSRFC.

• La CSRFC esaminerà la richiesta dei Cantoni di elaborare una raccomandazione per le«professioni affini» menzionate nell’art. 14 lett. c dell’OFor.

La CSRFC tratta in particolare le problematiche e questioni elencate di seguito.Profilo professionale:• posizionamento della professione nel mercato del lavoro; sviluppi quali l’aumento della

digitalizzazione e dell’automatizzazione di processi lavorativi;• coerenza e sistematica delle professioni AFC affini a quella di Impiegata/Impiegato di

commercio AFC in merito agli orientamenti specifici dei RFE e dei gruppi di aziende;• riflessione sulla denominazione della professione.PF:• coerenza, sistematica e ponderazione delle 8 competenze professionali principali nel

campo di competenze operative «Ramo e azienda»;• rilevanza e coerenza delle competenze metodologiche, sociali e personali (CMSP).PQ:• conoscenze dal progetto «Ottimizzazione della parte aziendale della procedura di qua-

lificazione nella formazione commerciale di base» del RFE S&A e dell’amministrazionepubblica (ovap).3

Ulteriori elementi, strumenti, cooperazione tra luoghi di formazione:• scambio di esperienze tra RFE sulla DAP e su strumenti d’attuazione per SAL, UP e

CC-CI: differenze, affinità, buona prassi; esaminare un’eventuale equiparazione;• prevedere nella DAP parti complementari per temi scolastici, al fine di promuovere la

cooperazione tra luoghi di formazione; raccomandare alle persone in formazione diutilizzare la DAP presso i tre luoghi di formazione.

3 Gli sviluppi pianificati sono adeguati alle conoscenze scientifiche attuali, sperimentati nel quadro di progetti pilota e valutati. Da un lato le conoscenze risultate portano a un’ottimizzazione della procedura e degli strumenti applicati daentrambi i rami, dall’altro saranno integrate in modo strutturato nella discussione sulla prossima verifica quinquennaledella CSRFC e, pertanto, saranno rese utilizzabili per tutti i rami.

Rapporto di sintesi / Pagina 9

Tema 2:formazione scolastica, ripartizione semestrale, cooperazione tra luoghi di formazione, PQ

Contesto

Approfondi-mento

Novità OFor2012

Affermazioni2016 scuole

Affermazioni2016 persone in formazione

Affermazioni2016 rami/CI

Nella SP le competenze operative professionali sono promosse con le aree disciplinariLingue, Informazione, comunicazione, amministrazione (ICA), Economia e società (E&S).

OFor Art. 10, art. 13PF FOA Parte A (elenchi di Oval specifici dell’insegnamento)

Parte B (griglia delle lezioni), cap. 4 Cooperazione fra i luoghi di formazione

• Gli Oval delle SP sono stati standardizzati e sono ora raggiunti nello stesso semestrein tutta la Svizzera.

• Ciò migliora la cooperazione tra i tre luoghi di formazione. Le aziende formatrici e i CIpossono provvedere all’insegnamento in base alle conoscenze trasmesse nella SP.

• Nel primo anno di tirocinio le SP introducono alle principali abilità fondamentali. Ilcorso di base all’inizio del primo anno di tirocinio decade.

• Ciò consente un insegnamento regolare tenuto ora in tutte le SP su 2 giorni alla set-timana nel primo anno di tirocinio, 2 giorni nel secondo e 1 giorno nel terzo.

Dall’inchiesta dello IUFFP sul coordinamento e la cooperazione tra luoghi di formazionerisulta quanto segue:• le aree disciplinari E&S, ICA e Lingua standard (lingua nazionale regionale, LNR) sono

strutturate in modo logico; gli obiettivi semestrali possono essere raggiunti grazie abuoni strumenti didattici e a una pianificazione rigida;

• la ripartizione semestrale è limitante, offre poca flessibilità e possibilità di combinazioni,in particolare nel programma denso di E&S, per affrontare ad esempio temi attuali.Una parte delle persone interrogate preferirebbe una ripartizione annuale (nel caso diE&S oltre la metà dei responsabili);

• la cooperazione tra luoghi di formazione è promossa in larga misura e funziona inmodo ottimale, ma secondo molte persone la collaborazione va promossa di più e cisono state intese insufficienti sui contenuti da trasmettere.

Da workshop di approfondimento e sedute complementari:• necessità di modifica degli Oval nelle aree disciplinari E&S e ICA;• vantaggi e svantaggi della ripartizione semestrale: la ripartizione semestrale facilita il

regolamento di promozione, consente la garanzia della qualità e aumenta la disponi-bilità a formare delle aziende formatrici, tuttavia ostacola l’attualità quotidiana e limitala libertà di insegnamento. Le scuole si chiedono se le aziende e i CI si orientino allaripartizione semestrale.

Dall’inchiesta dello IUFFP sul coordinamento e la cooperazione tra luoghi di formazionerisulta quanto segue:• due terzi delle persone in formazione interrogate ritengono che i contenuti formativi

trasmessi nella scuola e nell’azienda siano ben coordinati tra loro;• molte persone pensano di non poter applicare nella pratica aziendale ciò che appren-

dono nella SP;• due terzi delle persone in formazione confermano che la formazione a scuola propone

collegamenti/riferimenti alla formazione pratica in azienda anche nel quadro delle areedisciplinari regolari (LNR, Lingua/e straniera/e [LS], ICA ed E&S).

Dall’inchiesta dello IUFFP sul coordinamento e la cooperazione tra luoghi di formazionerisulta quanto segue:• il coordinamento a livello contenutistico tra i luoghi di formazione scuola e azienda è

valutato regolarmente (a volte con successo, altre volte non è valutabile) dalla pro-

Rapporto di sintesi / Pagina 10

Affermazioni2016 Cantoni

Affermazioni2016 SEFRI

Apprezza-mento CSRFC2016

spettiva dei responsabili dei rami e dei CI. Hanno luogo poche intese concrete sui con-tenuti formativi da trasmettere, in particolare a causa della mancanza di tempo e ri-sorse, della notevole diversità strutturale e geografica delle scuole, delle esigenzediverse o della mancanza di interesse delle SP e delle aziende formatrici;

• la maggior parte dei responsabili dei rami e dei CI riterrebbe opportuno promuoveredi più la collaborazione tra i responsabili della formazione professionale presso i treluoghi di formazione (p.es. scambi di esperienze tra 2 o 3 luoghi di formazione, eventidi interconnessione, incontri informativi, serate informative dei rami, ecc.); una buonametà, invece, reputa già ottimale la collaborazione tra i tre luoghi di formazione.

• Nei 26 Cantoni hanno luogo esami anticipati dell’area disciplinare ICA.• In 5 Cantoni (AI, AR, GL, SG, TG) il francese come LS è sottoposto a un esame anticipato,

in 13 Cantoni (AG, BE, BL, BS, LU, NW, OW, SH, SO, SZ, UR, ZG, ZH) lo è l’inglese e nelCantone GR lo è l’italiano. I 7 Cantoni latini (FR, GE, JU, NE, TI, VD, VS) non prevedonol’esame anticipato di nessuna LS.

• La maggior parte dei Cantoni valuta gli esami anticipati come (piuttosto) positivi, inquanto sgravano le persone in formazione e le aziende formatrici che possono cosìconcentrarsi sui contenuti formativi rimanenti. Dichiarazioni critiche sono rivolte aivantaggi rispetto alle persone in formazione in altre professioni, all’organizzazione dispendiosa e alla problematica dei cambiamenti di profilo.

• Art. 21 OFor (durata e svolgimento della PQ): i cpv. 1 e 2 devono contenere indicazioniprecise sulla durata e sulla forma d’esame. Art. 22 OFor: per ridurre la complessità sarebbe opportuno semplificare i criteri di riuscita.

• 5 Cantoni (BS, GE, NE, VD, ZG) propongono un ciclo di formazione per titolari di unamaturità liceale. I Cantoni raccomandano, se necessario, di abrogare il paragrafo inquestione dall’OFor e di regolamentare il tema in una raccomandazione.

• Art. 44 OFor (certificato delle note per chi consegue la MP): mostra la complessità dellaformazione professionale di base e va rielaborato. I Cantoni raccomandano di mirare,nella collaborazione tra partner, a una soluzione unitaria a livello nazionale che consi-deri il sistema vigente.

• La possibilità di sostituire esami o parti d’esame con diplomi internazionali di linguestraniere riconosciuti dalla SEFRI è radicata nell’art. 21 cpv. 4 dell’OFor. Al fine di equi-parare i principi di legge alle disposizioni valide dal 1° agosto 2016 per la MP, la SEFRIpropone di abrogare il cpv. 4 e di sostituirlo con un nuovo articolo corrispondente aquello dell’ordinanza sulla maturità professionale (OMPr).

• Nel quadro della prossima verifica occorrerà tenere conto delle conclusioni del rapportodegli esperti «Educazione civica al livello secondario II. Un bilancio» elaborato su incaricodella SEFRI. Nel complesso le conclusioni sono positive e non implicano alcuna modificadei programmi quadro d’insegnamento, tuttavia occorre considerare che gli obiettividella cultura generale sono concretizzati conformemente alle disposizioni.

• La standardizzazione della parte scolastica del PF offre massima trasparenza e possi-bilità di riferimento ai luoghi di formazione azienda e CI. L’insegnamento comune nelleclassi miste a livello di rami contribuisce in modo essenziale alla coesione del campoprofessionale eterogeneo. Ne risultano obiettivi di formazione uniformi per le SP evalidi per le persone in formazione di tutti i rami.

• Gli Oval per E&S e ICA da raggiungere in tutta la Svizzera nel corso dello stessosemestre sono una componente fondamentale della cooperazione tra luoghi diformazione. Con questa tappa importante nella riforma 2011 ha potuto essere messaagli atti la discussione sulle classi specifiche ai rami o ai gruppi di rami nelle SP.L’applicazione affidabile degli Oval scolastici ha consentito di creare una baseuniforme per l’elaborazione di programmi dei CI adeguati ai rami e orientati agli

Rapporto di sintesi / Pagina 11

Attuazionedal 2017

Problematicheper la prossima verifica

Oval scolastici, che sono applicati a livello nazionale in base alle regioni linguisticheindipendentemente dalla SP frequentata dalle persone in formazione. Il passaggio auna ripartizione annuale degli Oval scolastici implicherebbe ulteriori divergenze.

• Le modifiche moderate inoltrate nel dicembre 2016 per gli elenchi di Oval delle areedisciplinari ICA (precisazioni contenutistiche e linguistiche) ed E&S (precisazioni conte-nutistiche e armonizzazioni tra i profili E e B) sono approvate dalla SEFRI e sarannoapplicare a partire dai cicli di studio 2017. I nuovi elenchi di Oval saranno indicati epubblicati in modo corrispondente sui siti della SEFRI e della CSRFC.

Coordinamento e cooperazione tra luoghi di formazione• La CSRFC chiarisce la propria posizione in merito ai diversi aspetti del coordinamento

e della cooperazione, illustrando cosa è in fase di attuazione nella formazione profes-sionale di base di Impiegata/Impiegato di commercio AFC per promuovere il coordi-namento e la cooperazione e dove sussiste ancora del potenziale.

La CSRFC tratta in particolare le problematiche e questioni elencate di seguito.Coordinamento e cooperazione tra i luoghi di formazione:• la CSRFC propone di esaminare in che misura la DAP può essere impiegata in modo

più mirato come strumento centrale volto a promuovere il coordinamento e la coope-razione tra i luoghi di formazione e le persone in formazione presso i tre luoghi diformazione possono essere sostenute e guidate con la DAP;

Aree disciplinari nelle SP:• riflessione generale sui contenuti, sulla ponderazione e sulla struttura delle materie;ICA:• i cambiamenti nel campo professionale commerciale sono accelerati da sviluppi rile-

vanti in ambito ICT. Le uniche persone con una chance in questo nuovo mondo del lavoro sono quelle che dispongono di nozioni generali di informatica. Attualmente ilPF non affronta il tema «pensiero informatico» o «computational thinking»;

• riflessione sulla definizione dei certificati informatici e sulla loro integrazione nell’areadisciplinare ICA;

• tematizzazione della semplificazione dell’esame finale ICA;• gestione di piattaforme, Intranet, Internet, ecc. nell’elenco degli Oval ICA.E&S:• rielaborazione fondamentale degli Oval a livello specialistico e redazionale;• tematizzazione dell’alleggerimento del profilo B a livello contenutistico, al fine di avere

più tempo per approfondire altri Oval.LS:• valutazione dell’applicazione delle isole didattiche introdotte con l’OFor 2012, della loro

efficacia e dei vantaggi per i RFE e le aziende.Cultura generale integrata:• considerazione del rapporto degli esperti «Educazione civica al livello secondario II.

Un bilancio» per garantire che gli obiettivi della cultura generale siano concretizzaticonformemente alle disposizioni.

PQ:• art. 21 cpv. 1 e 2 OFor: indicazione precisa della durata e della forma dell’esame;• art. 22 OFor: riduzione della complessità > verifica della semplificazione dei criteri di

riuscita;• sull’esempio dell’art. 44 OFor (certificato delle note per chi consegue la MP): nella

collaborazione tra partner cercare una soluzione unitaria a livello nazionale che miri aridurre la complessità della formazione commerciale di base.

Rapporto di sintesi / Pagina 12

Tema 3:moduli d’insegnamento scolastici A&C e CID, cooperazione tra luoghi di formazione

Contesto

Approfondi-mento

Novità OFor2012

Affermazioni2016 scuole

Il mondo del lavoro esige un modo di pensare e operare sempre più interdisciplinare eorientato ai processi, pertanto le CMSP (efficienza e sistematicità nel lavoro, approccioreticolare a livello teorico e operativo, presentazione efficace, capacità di apprendimento,ecc.) vanno promosse in modo mirato nei tre luoghi di formazione durante la formazionedi base.I RFE hanno la necessità che le SP introducano in modo mirato determinate CID. Ciò èimportante per migliorare la cooperazione fra i luoghi di formazione evitando in tal modoripetizioni e sovrapposizioni.

PF FOA Parte B (griglia delle lezioni), cap. 2.2 A&C e lavoro autonomo (LA) e 2.3 CIDPF FOS Parte B (griglia delle lezioni), cap. 3 A&C e LA e 4 CIDAltro Disposizioni d’esecuzione del 3 marzo 2015 (FOA e FOS)

• Le 3 unità di formazione precedenti sono sostituite da 3 moduli A&C. I moduli A&C costituiscono un ambito di apprendimento, di lavoro e di valutazione che stimola lepersone in formazione a lavorare in un’ottica pragmatica e orientata ai problemi. Leproblematiche complesse devono essere collegate in modo interdisciplinare.

• Il LA vale ora per entrambi i profili B ed E (prima: solo per il profilo E).• L’introduzione agli aspetti fondamentali delle CMSP, che prima era integrata nel corso

base, è ora definita quantitativamente nel PF nel quadro globale delle CID (40 lezioniper FOA/SP nel 1° anno di tirocinio).Menzionare le disposizioni d’esecuzione per le CID: «Le scuole professionali garanti-scono l’introduzione delle CID elencate per tutte le aree disciplinari nel primo anno ditirocinio in modo vincolante e trasparente.»

Dall’inchiesta dello IUFFP risulta quanto segue:• in linea di principio i moduli d’insegnamento CID e A&C sono ben coordinati tra loro,

ma una parte dei responsabili ritiene che ci siano sovrapposizioni contenutistiche;• le direttive nelle disposizioni d’esecuzione per le CID sono ben attuabili; nella maggior

parte dei casi, nei confronti dei responsabili dei CI non si terrà fede alla comunicazionevincolante e trasparente, richiesta nelle disposizioni d’esecuzione, sull’introduzionedelle CID elencate nel 1° anno di tirocinio. La forma d’apprendimento più scelta è datadalle lezioni dedicate alle competenze (ora settimanale, ora di classe);

• in parte si chiede di svolgere i moduli A&C soltanto nel 2° anno di tirocinio e di limitarlia 2 moduli;

• per quanto concerne la MP, nella maggior parte dei casi la conciliazione dei moduliCID, A&C e Lavori interdisciplinari in tutte le materie (LIDM) al livello del programmad’istituto ha successo; se si considerano anche i moduli CID, A&C, LIDM e Lavori di pro-getto interdisciplinari (LPID), per la promozione delle CMSP e delle CID esistono troppimoduli o unità didattiche.

Da workshop di approfondimento e sedute complementari:• i collegamenti con i LIDM e i LPID secondo il programma quadro d’insegnamento per

la MP richiedono chiarimenti, in particolare in per quanto concerne la compensazionedi A&C e LIDM;

• impiegare le CMSP in modo progressivo quale guida attraverso i moduli d’insegna-mento: CID (1° anno di tirocinio) = definire la base metodologica > A&C (2° anno) =esercitare la collaborazione su determinati temi > SA (3° anno) = applicare in modoautonomo le CMSP su un tema scelto liberamente. Questa logica consente di eliminareeventuali sovrapposizioni superflue.

Rapporto di sintesi / Pagina 13

Affermazioni2016 persone in formazione

Affermazioni2016 rami/CI

Apprezza-mento CSRFC 2016

Dall’inchiesta dello IUFFP risulta quanto segue:• il modulo A&C è valutato dalle persone in formazione come poco utile. Soltanto un

terzo delle persone in formazione ritiene che i contenuti possano essere utili anche aldi fuori della scuola. Molti sono dell’opinione che i temi trattati non siano rilevanti néabbastanza vicini alla pratica;

• il modulo CID è valutato come leggermente più utile: quasi la metà delle persone informazione ritiene che i contenuti del modulo siano utili per la formazione. Il 41% diesse sostiene che i contenuti possano essere utili anche al di fuori della scuola. Molti,tuttavia, sono dell’opinione che il modulo sia inutile.

• Secondo l’inchiesta dello IUFFP, la rappresentazione vincolante e trasparente, richiestanelle disposizioni d’esecuzione CID, sull’introduzione presso le SP nel 1° anno di tirociniopresenta una visibilità scarsa.L’esigenza di conoscere i formati e i contenuti, tuttavia, è stata confermata all’unanimitàdai rappresentanti dei rami in una seduta plenaria della CSRFC.

• Le CMSP vanno sempre intese in combinazione con le competenze professionali (cfr.cubo delle competenze), di conseguenza rappresentano una competenza operativadeterminata dall’esigenza di una situazione, un compito o una problematica.Le CMSP sono pertanto promosse costantemente sin dall’inizio della formazione nellearee disciplinari (E&S, ICA, lingue, sport) o nei moduli d’insegnamento CID, A&C e LA.

• Nel 1° anno di tirocinio a scuola, le CID devono fornire basi metodologiche che possanoessere applicate e sviluppate ulteriormente nelle altre aree disciplinari, nell’aziendaformatrice, nei CI ma anche privatamente.Per migliorare la cooperazione tra i luoghi di formazione è importante accettare larappresentazione vincolante e trasparente, richiesta nelle disposizioni d’esecuzioneCID, sull’introduzione presso le SP.

• A&C è il tipico modulo scolastico di approfondimento e collegamento che consente diapprendere ed esercitare la sinergia tra i diversi elementi di qualificazione sotto il pro-filo professionale, metodologico, relazionale e personale ai sensi del cubo delle com-petenze. Gli elementi specifici devono risultare dalle aree disciplinari E&S, ICA e LNR. Imoduli A&C mirano a illustrare procedure economico-aziendali, pertanto occorre ba-sarsi su una problematica principale e complessa, applicando una modalità di lavoroglobale orientata alle azioni.In questa impostazione le scuole dispongono di un notevole campo d’azione didatticoe tematico. In realtà, a seguito della riforma del 2011, i RFE hanno rinunciato a un mo-dulo d’insegnamento collegato ai luoghi di formazione e specifico ai rami in favore dimoduli A&C più maneggevoli e allettanti. Da parte loro, i RFE si aspettano che le scuoleapplichino strettamente i principi sopra menzionati. A seguito di questo bilancio inter-medio quinquennale, le scuole sono rimaste deluse dalla scarsa utilità attribuita dallepersone in formazione al modulo d’insegnamento A&C e terranno in considerazionegli sviluppi futuri.

• Riguardo alla compensazione di A&C e LIDM nella MP occorre precisare che il moduloA&C non equivale ai LIDM: questi ultimi si estendono a tutte le aree disciplinari e ser-vono ad acquisire competenze metodologiche e a risolvere problemi. Al contrario delmodulo A&C, i LIDM possono essere svolti sotto forma di piccoli progetti, trovandoespressione già in piccole prestazioni di trasferimento. Il modulo A&C è più preciso,circoscritto e voluminoso dei LIDM, pertanto non può essere sostituito da quest’ultimo.Al contrario, tuttavia, il modulo A&C può sostituire una parte dei LIDM.4

4 Cfr. «Informazioni sull’attuazione dell’insegnamento della maturità professionale conformemente alla tabella delle lezioninei cicli di formazione durante la formazione professionale di base di Impiegata/Impiegato di commercio AFC» dellaSEFRI del 9 luglio 2014 all’attenzione degli uffici cantonali competenti per la formazione professionale.

Rapporto di sintesi / Pagina 14

Applicazione dal 2017

Problematicheper la prossima verifica

• In futuro il modulo d'insegnamento CID dovrà essere collegato maggiormente conaltre aree disciplinari e riferirsi a esempi concreti desunti dall’azienda, dalla quotidianitàscolastica e dalla vita privata delle persone in formazione.Al fine di migliorare il coordinamento tra i tre luoghi di formazione, le SP dovrannospecificare sul proprio sito quali contenuti introducono e in che modo nel 1° anno ditirocinio nel quadro delle 40 lezioni CID a disposizione.

• Il PF (FOA: parte B, cap. 2.2; FOS: parte B, cap. 3) sarà adattato come segue in riferi-mento al modulo A&C: «Durante la formazione devono essere svolti due o tre moduliA&C.»Il modulo A&C dovrà soddisfare tutti i requisiti didattici e tematici del PF e delle dispo-sizioni d’esecuzione.Le disposizioni d’esecuzione corrispondenti saranno completate con esempi di conver-sione per la compensazione dei moduli LIDM e A&C.

• La CSRFC raccomanda di promuovere lo scambio regolare e moderato di esperienzetra le scuole in relazione sia al modulo A&C che al modulo CID. Inoltre, gli insegnantidovranno rivolgere maggiore attenzione all’aspetto dell’orientamento alle competenzenelle formazioni continue corrispondenti.

La CSRFC tratta in particolare le problematiche e questioni elencate di seguito.A&C e CID:• seguire e, se del caso, valutare l’attuazione e gli ulteriori sviluppi dei moduli A&C e CID

nelle scuole.Orientamento alle competenze nelle SP; al riguardo, nel suo contributo «Kompetenz -orientierter Unterricht als Führungsaufgabe» (in: Kompetenzorientierter Unterricht, Anre-gungen für die Schulleitung. Raabe- Verlags-GmbH, Stoccarda 2016), Rolf Dubs menzionain particolare le seguenti caratteristiche:• sviluppo strutturato delle conoscenze;• acquisizione di abilità e della routine;• dall’insegnamento guidato all’apprendimento autonomo (l’insegnamento frontale e

l’apprendimento autonomo si completano e non sono in contraddizione);• CID e competenze relative alle singole materie;• insegnamento risp. forme di insegnamento e di apprendimento multiformi.Moduli d’insegnamento in generale:• verificare il «concetto scolastico di tutti i rami». Rami e aziende (ma anche le persone

in formazione) hanno esigenze diverse;• creare possibilità opzionali, ad esempio:

R�rafforzamento di competenze in materia di media e ICT;R�capacità di collegamento e di analisi (logica formale, matematica, filosofia);R�gestione di progetti: abilitazione a collaborare a progetti.

Rapporto di sintesi / Pagina 15

Tema 4:coordinamento CI / organizzazione scolastica, cooperazione tra luoghi di formazione

Contesto

Approfondi-mento

Novità OFor2012

Tre modelli per regioni linguistiche

La griglia delle lezioni delle SP si basa sul modello degressivo 2-2-1, che prevede 2 giornidi lezione nel 1° e nel 2° anno di tirocinio e 1 giorno nel 3° anno (per la MP integrata: 2-2-2). Al fine di sfruttare le proprie classi al massimo e in modo ottimale, le SP devonoconsiderare diversi parametri (dimensione della scuola, numero di cicli di studio e di pro-fessioni) ed esigenze (in particolare delle aziende locali).21 RFE di diverse dimensioni e forme organizzative, in parte con 2-3 gruppi di aziende,organizzano tra 8 e 30 giorni di CI per regione linguistica nell’arco dei 3 anni di tirocinio. L’obiettivo del coordinamento CI / organizzazione scolastica è evitare le sovrapposizionitra insegnamento scolastico e CI.

OFor Art. 10 cpv. 5PF FOA Parte B (griglia delle lezioni), cap. 4 Cooperazione fra i luoghi di formazione

(punto 3)Altro Disposizioni d’esecuzione del 7 maggio 2012 (stato 7 giugno 2013)

• Secondo il regolamento 2003, sull’arco dell’intero periodo di tirocinio per i CI è statadefinita una finestra di 8 settimane, tra cui:R 2 settimane senza lezioni (CI 1; valido in tutte le SP);R 6 settimane di lezioni a tempo parziale o, a seconda della scuola, senza lezioni.

• Il coordinamento ottimale prevede che il regolamento secondo l’OFor 2012 faccia gua-dagnare alle persone in formazione 14 giorni di lezioni scolastiche a tempo pienopresso la SP (anziché giorni di lezioni a tempo parziale o senza lezioni).

Il mondo delle SP è ripartito in 2 tipi di organizzazione:R scuole F: stabiliscono giorni di scuola FISSI per le aziende formatrici;R scuole S: propongono alle aziende delle combinazioni di giorni di scuola a SCELTA.

Svizzera tedesca:• per l’introduzione dell’OFor nel 2012, le 32 scuole F hanno armonizzato i giorni di scuola

(in parte con grande dispendio e opera di convincimento), al fine di riservare per i CIdei RFE 2 giorni di scuola consecutivi alla settimana sull’arco di un intero ciclo di studio;

• le 19 scuole S riproducono il modello scolastico F per almeno una classe per profilo. Inquesto contesto definiscono le priorità delle persone in formazione nella ripartizionein classi in base a rami di dimensioni piccole e medio-grandi;

• i rami medio-grandi e grandi definiscono i CI al di fuori dei giorni di scuola; questiultimi sono comunicati dalle persone in formazione, che a tal fine, nel mese di agostodell’anno di inizio del tirocinio, devono disporre di uno strumento con accesso alle informazioni necessarie.

Conclusione:R di norma per tutti i rami sono possibili 2 giorni di CI senza sovrapposizioni.

Svizzera romanda:• per l’introduzione dell’OFor nel 2012, le 18 scuole nella Svizzera romanda hanno appli-

cato un’armonizzazione meno ampia rispetto a quelle nella Svizzera tedesca: ogniscuola garantisce soltanto che non ci siano lezioni scolastiche almeno per 1 giorno allasettimana per ogni anno di tirocinio (scelto tra 2 giorni possibili prestabiliti da tutte lescuole, che variano a seconda dell’anno di tirocinio);

• i rami medio-grandi ripartiscono le persone in formazione in due classi di CI dellestesse dimensioni; i CI sono svolti in uno dei 2 giorni (non consecutivi) senza lezionistabiliti da tutte le SP della Svizzera romanda;

Rapporto di sintesi / Pagina 16

Affermazioni2016 scuole

Affermazioni2016 rami/CI

Affermazioni2016 Cantoni

Apprezza-mento CSRFC 2016

• i rami grandi definiscono i CI al di fuori dei giorni di scuola; questi ultimi sono comu-nicati dalle persone in formazione, che a tal fine, nel mese di agosto dell’anno di iniziodel tirocinio, devono disporre di uno strumento con accesso alle informazioni neces-sarie.

Conclusione:R di norma per i rami medio-grandi e grandi è possibile 1 giorno di CI senza sovrap-

posizioni (con un onere coordinativo ricorrente ogni anno di tirocinio);R non è stata risolta la questione delle persone in formazione nei rami piccoli, in cui

si può creare soltanto una classe per ciclo di studio; in questo caso le sovrapposi-zioni tra CI e insegnamento scolastico sono inevitabili.

Ticino:• le persone in formazione nei 6 rami attivi in Ticino hanno a disposizione 1 giorno di

CI alla settimana nel 1° e nel 2° anno di tirocinio e 2 giorni nel 3° anno;• il rilevamento dei giorni di scuola delle persone in formazione in questo modello non

è rilevante.Conclusione:

R di norma per tutti i rami è possibile almeno 1 giorno di CI senza sovrapposizioni.

• Secondo l’inchiesta dello IUFFP, le disposizioni d’esecuzione sul coordinamento tra CIe organizzazione scolastica sono ben attuabili e opportune, inoltre il coordinamentofunziona generalmente bene. Ciò nonostante, talvolta possono verificarsi sovrapposi-zioni, il cui numero tuttavia non è rilevato.

• Secondo l’inchiesta dello IUFFP, nella maggior parte dei casi l’armonizzazione tra CI eorganizzazione scolastica pare essere efficace e le relative disposizioni d’esecuzionesono reputate generalmente opportune e ben attuabili, anche se i responsabili deirami e dei CI ritengono che l’organizzazione dei CI sia spesso difficoltosa.

• I Cantoni della Svizzera occidentale lamentano difficoltà a organizzare i CI nei RFEquantitativamente più piccoli. A causa di sovrapposizioni con i giorni di scuola si au-spica un giorno fisso per i CI.

• Nella Svizzera romanda i problemi di armonizzazione nei rami piccoli sono noti dall’in-troduzione dell’OFor nel 2012 e non sono stati risolti in modo soddisfacente: tutte leparti coinvolte si impegnano ad applicare le disposizioni d’esecuzione e formulanoproposte su come le altre parti potrebbero agire diversamente ai fini di un buon fun-zionamento; i rami piccoli e le scuole piccole, tuttavia, sembrano aver esaurito il propriomargine di manovra.

• Il problema si presenta a seconda del sistema per una piccola minoranza di Cantoni erami della Svizzera romanda, e coinvolge sempre le stesse persone in formazione(anche se poche) che, durante il periodo di tirocinio, si trovano spesso a doverscegliere tra i CI obbligatori e l’insegnamento scolastico obbligatorio.

• Purtroppo l’approccio attuale non consente di garantire una soluzione applicabile suvasta scala da tutti. La ricerca di un nuovo approccio sarebbe estremamente onerosaa livello di tempo, poiché tutti gli attori andrebbero riuniti di nuovo attorno a un tavoloe al momento ciò non sembra essere la soluzione più adeguata.

Rapporto di sintesi / Pagina 17

Applicazione dal 2017

Problematicheper la prossima verifica

• I Cantoni della Svizzera occidentale auspicano un giorno fisso per i CI. La possibilità didefinire tale giorno insieme alle scuole subordinate avviene interamente ai sensi deiRFE.

• La CSRFC raccomanda in primo luogo ai rappresentati dei rami in loco di continuare adialogare con le direzioni scolastiche, al fine di raggiungere puntualmente la situazioneottimale.

La CSRFC tratta in particolare le problematiche e questioni elencate di seguito.Adattamento delle disposizioni d’esecuzione:• al fine di preparare un eventuale nuovo approccio risolutivo a livello strutturale nella

Svizzera occidentale, occorre rilevare i giorni mancanti per le persone in formazioneche sono da ricondurre a sovrapposizioni tra CI e organizzazione scolastica.Tale rilevamento deve considerare i seguenti parametri:R RFE coinvolti;R scuola coinvolta;R frequenza delle sovrapposizioni per la stessa persona in formazione nel 1°, 2° e 3°

anno di tirocinio;R eventuale giorno di CI o di scuola mancante, persona che ha preso la decisione o

effettuato la scelta;R modalità di attuazione del contenuto del giorno mancante;

• occorre ponderare se tale rilevamento potrebbe rivelarsi utile anche in altre regionilinguistiche.

Rapporto di sintesi / Pagina 18

Tema 5:profilo B/E, cambiamento di profilo, regolamento di promozione, differenziazione dei profili

Contesto

Approfondi-mento

Novità OFor2012

Affermazioni2016 scuole

Affermazioni2016 Cantoni

Apprezza-mento CSRFC 2016

La scelta del profilo scolastico all’inizio del tirocinio compete alle parti contraenti del con-tratto di tirocinio. La prestazione scolastica è decisiva dall’inizio del tirocinio.

OFor Art. 1, art. 10 e art. 17PF FOA Parte A (elenchi di Oval E&S, ICA)

Parte B (griglia delle lezioni), cap. 3 Esigenze di contenuto per i due profili sco-lastici

Altro «Profilo B o profilo E? Un aiuto alla scelta»

• Il profilo B e il profilo E differiscono soltanto nella formazione scolastica, in quantonella formazione aziendale e nei CI perseguono gli stessi obiettivi di formazione (stessoprofilo professionale, stesso PF).

• Gli impiegati di commercio con profilo B acquisiscono conoscenze più ampie in ambitoICA, mentre quelli con profilo E imparano una seconda LS e acquisiscono conoscenzepiù ampie in ambito E&S.

• Entrambi i profili comprendono 1800 lezioni (prima: 1700 nel profilo B).• Un regolamento di promozione disciplina il cambiamento di profilo: la scuola si basa

sull’attestato nel profilo E per decidere la promozione al semestre successivo. È pos-sibile un cambiamento dal profilo E al profilo B entro la fine del 3° semestre.

• La denominazione della professione nell’AFC è «Impiegata/Impiegato di commercioAFC» per entrambi i profili. Il certificato delle note menziona il profilo in questione.

• In generale si reputa applicabile il nuovo regolamento sul cambiamento di profilo se-condo l’art. 17 dell’OFor. Ciò, tuttavia, non diminuirebbe il numero di passaggi.

• Dal punto di vista amministrativo un cambiamento di profilo da E a B funziona in modoefficace, inoltre nella maggior parte dei casi pare consenta di risolvere i problemi sco-lastici delle persone coinvolte.

• Sono stati riscontrati problemi soprattutto nei seguenti casi:R nelle scuole più piccole dove non è possibile aprire delle classi, in particolare nel

corso dell’anno scolastico (1° e 3° semestre);R nel 3° semestre le note dei luoghi di formazione ICA devono essere riprese dal pro-

filo E «più facile» al profilo B «più difficile»;R alcune aziende assegnano le persone in formazione al profilo E e, in caso di pre-

stazioni pessime, non intendono spostarle al profilo B.

Un accenno positivo va rivolto al sistema scolastico di promozione e alla permeabilitànell’ambito dell’intero ramo (dal CFP ai profili B ed E fino alla MP).Il profilo B gode tuttora di una pessima immagine nel ramo e di un consenso insufficientenel mercato del lavoro, inoltre i profili scolastici aumentano la complessità nella profes-sione. In futuro, al fine di concentrarsi meglio sui relativi contenuti, occorrerà valutare seeliminare del tutto i profili o, se del caso, rinominarli:

R richiesta sull’art. 17 cpv. 10 dell’OFor > Precisazione: qualsiasi cambiamento volon-tario di profilo va notificato in comune dalle parti contraenti all’autorità cantonale.Non deve essere rilasciato un nuovo contratto di tirocinio.

• Di norma si constata che il regolamento di promozione è attuabile e viene at-tuato. I criteri e le competenze sono chiari. L’opportunità di applicare un rego-lamento uniforme sul cambiamento di profilo è stata sfruttata in modo efficace.

Rapporto di sintesi / Pagina 19

Applicazione dal 2017

Problematicheper la prossima verifica

• Il regolamento di promozione è stato concepito per evitare che troppe persone in for-mazione rimangano a torto nel profilo E per poi fallire nella PQ. Attualmente non si saancora se l’obiettivo sia stato raggiunto.È stato anche auspicato un dialogo tra l’azienda formatrice e la scuola già dopo unsemestre (prima: dopo il giorno di bilancio alla fine del 2° semestre).

• La differenziazione dei profili puramente scolastica mirava a mettere a disposizionedelle persone in formazione più deboli nel profilo B più tempo per la LNR e per l’unicaLS con gli stessi requisiti posti nel profilo E.I requisiti leggermente meno esigenti in ambito E&S dovrebbero essere compensaticon la promozione di caratteristiche pratiche in ambito ICA.Attualmente non si sa ancora se questa differenziazione scolastica abbia avuto suc-cesso e se, dal punto di vista delle aziende, le preferenze delle persone in formazionesiano promosse mediante Oval opzionali in modo tale da fornire dei vantaggi (rispettoalle persone in formazione con profilo E) di valore corrispondente sul mercato del la-voro. Non appena le conoscenze necessarie in materia saranno disponibili, saràpossibile implementare un marketing corrispondente del profilo B e motivarefin dall’inizio le persone in formazione a optare per questo profilo.

• Attualmente sono sempre possibili misure di intervento alla conclusione dei contrattidi tirocinio: il cambiamento di profilo potrebbe essere prevenuto se un maggior nu-mero di persone in formazione fosse assegnato al profilo B fin dall’inizio.

• La CSRFC raccomanda alle aziende formatrici di stipulare contratti di tirocinio per ilprofilo corrispondente solo a seguito di un esame accurato in base al documento «Pro-filo B o E? Un aiuto alla scelta», disponibile sul sito della CSRFC.

• A titolo preventivo, anche gli uffici di orientamento professionale dovranno attribuirela dovuta importanza a tale documento quale aiuto per la scelta del profilo.

• La CSRFC dovrà esaminare un’eventuale ottimizzazione del documento di aiuto allascelta attualmente esistente.

La CSRFC tratta in particolare le problematiche e questioni elencate di seguito.Stessi obiettivi di formazione aziendali – differenziazione scolastica dei profili –stesso AFC• Azienda/ramo: come si mantengono gli stessi obiettivi di formazione per azienda e

CI? In che misura nella pratica si applicano gli Oval più impegnativi nell’area disciplinareICA per il profilo B? In che misura vengono sfruttate/impiegate in modo consapevolele competenze supplementari?

• Mercato del lavoro: come si mantiene lo stesso AFC per entrambi i profili nel mercatodel lavoro (p.es. all’inizio e 5 anni dopo – affinità, differenziazione)?

PQ (SP/Cantoni)• In che misura il passaggio al profilo B influisce sul superamento della PQ (quota di

successo nel profilo B con/senza cambiamento; focus specifico sull’area disciplinareICA e sul momento del cambiamento di profilo)?

• In che misura le aree disciplinari LNR e LS, che nel profilo B comprendono più lezioni,offrono alle persone in formazione più deboli l’opportunità di raggiungere gli stessirequisiti posti nel profilo E?

Regolamento di promozione (SP/Cantoni)• Prevedere per tempo l’introduzione di un monitoraggio per il rilevamento dell’efficacia

del regolamento di promozione:R Quanti cambiamenti? In che semestre? Quali problemi si riscontrano in fase di ap-

plicazione (a livello quantitativo e qualitativo)? Come vengono risolti?R Come funziona il partenariato associativo tra SP, azienda formatrice, persona in for-

mazione e genitori in riferimento ai cambiamenti di profilo? Ha luogo un dialogo?Quando?

Rapporto di sintesi / Pagina 20

Permeabilità all’interno dell’intero ramo commerciale (partner)• La verifica quinquennale Assistente d’ufficio CFP attualmente in corso mira a ottimiz-

zare la permeabilità con la formazione di Impiegata/Impiegato di commercio AFC nelprofilo B. In occasione della prossima verifica quinquennale della formazione commer-ciale di base dovranno essere affrontate le questioni fondamentali dell’adattamento /del livellamento (verso il basso o verso l’alto, rimozione di singoli livelli o ulteriore dif-ferenziazione?) dei requisiti posti ai profili B ed E risp. al CFP e all’AFC, inoltre dovrannoessere elaborate le relative conoscenze.

Rapporto di sintesi / Pagina 21

Conclusioni finali

La verifica quinquennale svolta su vasta scala nel 2016 mirava soprattutto a identificare eventuali ostacolinell’applicazione dell’OFor 2012. I risultati complessivi sono valutati come soddisfacenti: gli obiettivi di for-mazione decisi a settembre 2011 sono attuabili sia nelle aziende che nelle scuole e i CI sono svolti nelquadro prestabilito; ha avuto luogo un affinamento, sono stati adattati pochi elementi della PQ e sonostate apportate modifiche al regolamento. Le nuove competenze nel regolamento di promozione sonoapplicate in tutta la Svizzera. Il coordinamento tra CI e insegnamento scolastico è oneroso per scuole,Cantoni e rami, inoltre presenta alcuni «perdenti» rispetto al periodo precedente dei CI; il vantaggio globale,seppur non esplicitamente richiesto, sembra tuttavia essere riconosciuto su vasta scala soprattutto dallescuole.Le domande poste di frequente sul coordinamento e sulla cooperazione tra luoghi di formazione rappre-sentano l’intera gamma delle diverse esigenze esistenti, perciò occorre evitare conclusioni errate: non tuttele sovrapposizioni necessitano una migliore cooperazione. Le domande sulla ripartizione semestrale e sulmargine d’azione necessario per l’impostazione delle lezioni fanno rimpiangere il campo d’azione perso espostano in secondo piano l’interrogativo originario relativo agli obiettivi di formazione standardizzati perle SP, vale a dire un coordinamento dei luoghi di formazione radicato a livello strutturale che includa alungo termine un potenziale elevato: se tale interrogativo non sarà affrontato, l’intero costrutto, concordatoa fatica, decadrà.Ciò nonostante, le problematiche, le analisi e le discussioni supplementari nei workshop di approfondimentohanno fatto scaturire tre valori aggiunti fondamentali:1. l’opportunità di risincronizzare gli orologi:

R il paragrafo «Apprezzamento CSRFC 2016» (riportato per ogni tema) illustra l’intenzione originaria e ilsenso della stessa;

2. mostrare il fabbisogno di ottimizzazione che va applicato da subito:R cfr. paragrafo «Applicazione dal 2017» (riportato per ogni tema);

3. affrontare questioni e temi arricchendoli tramite l’elaborazione del rapporto di sintesi:R il paragrafo «Problematiche per la prossima verifica» presenta un archivio di temi.

Dal 2017, nel quadro della CSSPQ Impiegata/Impiegato di commercio AFC, la CSRFC affronterà i singoli temi,li strutturerà, ne definirà la priorità e li indirizzerà in modo mirato coinvolgendo tutti i partner in vista dellarevisione del 2022, inoltre si allaccerà ad altri temi di vasta portata quali la strategia di formazione profes-sionale 2030 della Confederazione o il progetto della SEFRI «Aumento dell’attrattiva della MP1». La FOS non è stata considerata nella verifica. I punti da rielaborare a seguito dell’implementazione sono elencatinell’allegato al presente rapporto.La CSRFC mira a un processo di verifica e di revisione basato su dati. A tal fine sono stati definiti i seguenticampi d’azione:

Analisi secondarie e di documenti 1Studi e pronostici su sviluppi economici, tecnologici ed ecologici

Rilevamenti specifici a professioni e rami 2Rilevamenti di sviluppi economici e tecnologici e dell’esigenza di qualificazione

PdQ di professioni affini e nuove 3Analisi dell'esigenza di qualificazione

Trasferimento dalla ricerca in materia di formazione professionale 4Esempio: Leading House LINCA – Processi didattici nell’ambito commerciale (Università di Zurigo) e altri

Trasferimento da progetti di sviluppo 5Esempio: progetto «Ottimizzazione della procedura di qualificazione» (rami S&A e ovap) e altri

Rapporto di sintesi / Pagina 22

Allegato

Temi da rielaborare nell’ambito della FOS

«Pendenze» dei partner5:

SEFRI«Conformemente all’auspicio espresso durante l’ultima riunione del progetto ‹Futuro delle SMC›, in un se-condo tempo occorrerà stilare un bilancio dell’attuazione e valutare le procedure di qualificazione dellaformazione di base organizzata dalla scuola.»Fonte: rapporto della SEFRI del 1° luglio 2014 sulla valutazione del progetto «Futuro delle SMC» (fase 2),punto 4 «Prossime tappe».Osservazione: la questione relativa a un «bilancio dell’attuazione» è stata presentata all’organizzazione delmondo del lavoro (oml). Il fatto di «valutare le procedure di qualificazione» è stato ripreso su richiesta deiCantoni.

Cantoni• Applicazione delle raccomandazioni 1 «Approfondire l’analisi delle tipologie di operatori della FOS» e 3

«Potenziare la vigilanza cantonale».Fonte: rapporto finale sulla valutazione del progetto «Futuro delle SMC» (fase 2) del 30 giugno 2014 incollaborazione con gli operatori di diritto pubblico e privato della formazione di base organizzata dallascuola per gli impiegati di commercio AFC.Osservazione: in occasione della seduta del 13 aprile 2016, la CFPI della CSFP si è pronunciata a favoredell’«aggiornamento/completamento dell’allegato 5 al rapporto finale sulla valutazione del progetto Futuro delle SMC».

• Coinvolgimento della CSRFC e dei RFE coinvolti nella FOS.Base: raccomandazioni della CSFP n. 9 del 27 agosto 2015 «Employé/employée de commerce CFC: Filièresde formation initiale en école (FIEc) – Principes pour la reconnaissance et la surveillance». Osservazione:il 15 marzo 2016 un gruppo di lavoro ad hoc della CFPI della CSFP ha constatato quanto segue: «Datoche non tutti i Cantoni si attengono a questa procedura (e qui si intende il coinvolgimento dell’oml nelladecisione relativa alle varianti d’attuazione divergenti dal PF), la panoramica dei modelli non ha potutoessere mantenuta.»

Cantoni e oml competente (CSRFC)Chiarire le questioni esecutive in relazione alle tipologie miste FOA e FOS.Contesto: le tipologie miste FOA non hanno potuto essere regolamentate al livello dei PF e della FOA.Osservazione: il 15 marzo 2016 un gruppo di lavoro ad hoc della CFPI della CSFP aveva constatato quantosegue: «Le tipologie miste non devono essere ostacolate. L’obiettivo di un chiarimento è fornire più sicurezzaagli operatori.»

Oml competente (CSRFC)Ai fini dello sviluppo della professione, la CSRFC e la CSSPQ Impiegata/Impiegato di commercio AFC devonodisporre di conoscenze inerenti alla guida che siano rilevanti per la FOS.6

5 Da una presentazione dell’Osservatorio per la formazione professionale dello IUFFP (Osservatorio dello IUFFP) all’attenzione della seduta del 26 ottobre 2016 della Commissione per la formazione professionale di base (CFPI) della Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale (CSFP).

6 A tal fine, nel 2016 la CSRFC aveva incaricato l’Osservatorio dello IUFFP in vista dello sviluppo di un piano di monitoraggio approssimativo, in particolare per la FOS. I lavori sono stati sospesi a causa della presa di posizione della CSFP.

Nota editoriale

Impiegata/Impiegato di commercio AFCRapporto di sintesi sulla verifica quinquennale dell’ordinanza sulla formazione 2012approvato in occasione della 23a seduta di comitato della CSRFC del 15 febbraio 2017

Editore:Conferenza svizzera dei rami di formazione e degli esami commerciali (CSRFC)CP, 3001 Berna, tel. +41 31 398 26 10, [email protected], www.csrfc.ch

Direzione del progetto:Ralph Thomas, ralphTHOMAS santé social formation, Biel/Bienne

Grafica:Stefan Schaer (www.eigenartlayout.ch)

Il presente rapporto può essere scaricato dal sito www.csrfc.ch.