impianti a fune impianti a fune ISOPREN - ISOPREN | Gomma … · 2015-03-16 · tra la stessa fune...

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professioneMontagna n° 131 marzo/aprile 2015 24 Incontro con Sergio Donadeo, direttore commerciale dell’azienda di Cusano Milanino (Milano) che per la prima volta, quest’anno, sarà presente all’Interalpin di Innsbruck. Una nuova mescola particolarmente performante nella produzione degli anelli che interagiscono tra la fune e la puleggia degli impianti di risalita sarà presentata al mondo internazionale della montagna insieme ad una storia di sessant’anni costantemente ispirata alla ricerca dell’innovazione e al rapporto diretto, costante, personalizzato con la clientela L a Isopren di Cusano Milanino (Milano) quest’anno sarà presente per la prima volta come espositore all’ Interalpin di Innsbruck del 15/17 aprile . È una notizia, visto che nei suoi sessant’anni di storia l’azienda lombarda specializzata in articoli tecnici in gomma non aveva mai ritenuto necessario farsi conoscere in una fiera professionale al di fuori dell’Italia, dove ha partecipato peraltro a molte edizioni dell’Alpitec di Bolzano. Chiedere, dunque, il perché della scelta di esporre nella più grande fiera internazionale delle attività produttive per la montagna può essere la chiave per aprire un dialogo con Sergio Donadeo, quasi 60 anni, componente del Consiglio di Amministrazione e direttore commerciale della società fondata nel 1954 da Giancarlo Bergamini e da Carlo Rossi in un piccolo capannone dell’hinterland milanese: «Andiamo ad Interalpin perché vogliamo aprirci ad un pubblico e ad una clientela molto più vasti e internazionali rispetto a quelli che abbiamo coltivato fino ad oggi. Tra l’altro abbiamo messo a punto e vogliamo promuovere una nuova mescola di gomma che ha confermato ai test condotti nel nostro laboratorio capacità performanti superiori e più avanzate, particolarmente adatta per essere applicata sugli impianti di risalita che rivelino caratteristiche di criticità. Vede, in genere, durante il suo funzionamento, ogni impianto di risalita manifesta la presenza di un punto critico più sollecitato di altri. Noi, nel fornire i ricambi ai nostri clienti, vogliamo dar loro quel prodotto che vada bene non solo nelle situazioni standard ma funzioni e resista soprattutto nei punti più critici». Il dottor Donadeo, laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, sta parlando naturalmente degli anelli in gomma del diametro variabile dai 240 a 550 mm che su ogni tipo di impianto a fune costituiscono il determinante «cuscinetto» tra la stessa fune e la puleggia per impedire l’attrito tra due elementi metallici e favorire lo scorrimento. «Hanno un po’ la funzione del pneumatico per l’auto», dice Donadeo per esemplificare, come sa fare un bravo divulgatore capace di tradurre con semplicità concetti complessi. La produzione di questi anelli di gomma, « insieme alle liste e ai tasselli da applicare sulle grandi pulegge di rinvio a valle e a monte dell’impianto», costituisce il cuore dell’impegno produttivo di Isopren rivolto alla montagna bianca. Ogni anno ne vengono prodotte decine di migliaia di pezzi che costituiscono il 10-15% della produzione dell’azienda che si avvale del contributo di circa 40 dipendenti. Il resto della produzione, articoli tecnici in gomma e all’avanguardia nell’ambito delle mescole elastomeriche di propria progettazione, riguarda per il 50% il settore delle componenti di pompe e pistoni pompanti, e poi i settori del trasporto dei fluidi (in questo ambito è stretto il rapporto con la Marina Militare) e il settore dei cosiddetti «prodotti esasperati». Il rapporto della Isopren con la montagna bianca è antico («Io sono in azienda da 34 anni e ricordo benissimo che già allora si producevano anelli di gomma per gli impianti di risalita sbocciati nel nostro Paese nel secondo dopoguerra»), dettato ovviamente da una naturale opportunità di mercato ma agevolato anche dalla passione circolante tra i componenti della famiglia titolare di un’azienda che ha soffiato sulle sessanta candeline della propria storia con l’orgoglio di continuare una tradizione produttiva di eccellenza. Mario Bergamini, 56 anni, presidente e direttore tecnico e industriale di Isopren, figlio del fondatore Giancarlo Bergamini, è stato addirittura sciatore agonista in gioventù; la cugina Marcella Bergamini, figlia di Pierfederico, si definisce «un’ottima sciatrice». Sergio Donadeo, marito di Laura, figlia dell’altro fondatore dell’azienda Carlo Rossi, si definisce uno «sportivo contemplativo», sciatore che si ferma a guardare il panorama, subacqueo che indugia a fotografare i pesci, velista amatoriale e mai competitivo. Sono buoni sciatori i suoi due figli, Nicola di 28 anni, come lui già laureato in Bocconi e, e Chiara di 21, impegnata attualmente in studi di materia economica. Anche loro sono appassionati della natura e della montagna anche se non agonisti. E la parola «passione» è centrale per molti versi nei discorsi del direttore commerciale della Isopren che si è formato sui numeri e sulle cifre contabili ma nel tempo ha maturato «sul campo» una notevole competenza tecnica, «fattore determinante nei rapporti con la clientela, soprattutto con quei direttori di esercizio che sono i nostri interlocutori privilegiati, persone appassionate del loro lavoro, che conoscono ogni bullone dell’impianto e sanno far fronte a qualsiasi problema, bravi marinai che sanno sempre condurre la loro barca in porto». Ci vuole passione «per svolgere bene il proprio lavoro, per avere quelle relazioni strette e dirette con i clienti che ci consentono spesso di personalizzare i nostri interventi in relazione ad esigenze particolari, che ci rendono flessibili e veloci nelle nostre forniture. La presenza sul campo, vedere con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchie le necessità è il modo assolutamente ISOPREN La passione del lavoro in un anello di gomma impianti a fune impianti a fune migliore per valutare le soluzioni più opportune per il problema e applicarle». Ci vuole passione per «farsi realizzare su nostro disegno un impianto di simulazione con un’apparecchiatura unica al mondo che definisce in laboratorio i limiti di stress e i carichi di rottura dei nostri prodotti in gomma. Per fare i test selezioniamo tra i nostri clienti i capi servizio che riteniamo di più vasta competenza, poiché sappiamo che poi sarà la prova sul campo, l’applicazione sull’impianto a dare il responso definitivo sulla qualità del prodotto. Infatti non è detto che le prove di laboratorio riescano a rilevare tutte le variabili delle condizioni di esercizio». Ci vuole passione per lavorare e cercare di migliorare. Ci vuole passione per dubitare e continuare a sperimentare. Ci vuole passione per produrre un anello di gomma, un piccolo manufatto dove pulsa il grande cuore della migliore imprenditoria italiana, fondata sulle famiglie, pronta ad affacciarsi sul mondo. Come quest’anno fa con Interalpin la Isopren di Cusano Milanino, sessant’anni di vita appassionata. www.isopren.it CARPET NASTRI TRASPORTATORI TEAM SERVICE raggiungi la quota in totale comfort e sicurezza. TEAM SERVICE srl via Valle 4, 28040 Borgo Ticino NO - tel. +39 0321 908401 - fax +39 0321 962056 - www.teamservicesrl.info take it easy! take it easy! con cupola nuovo software - assistenza in remoto senza cupola Halle: F Stand: F7A

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professioneMontagna n° 131 marzo/aprile 201524

Incontro con Sergio Donadeo, direttore commerciale dell’azienda di Cusano Milanino (Milano) che per la prima volta, quest’anno, sarà presente all’Interalpin di Innsbruck. Una nuova mescola particolarmente performante nella produzione degli anelli che interagiscono tra la fune e la puleggia degli impianti di risalita sarà presentata al mondo internazionale della montagna insieme ad una storia di sessant’anni costantemente ispirata alla ricerca dell’innovazione e al rapporto diretto, costante, personalizzato con la clientela

La Isopren di Cusano Milanino (Milano) quest’anno sarà presente

per la prima volta come espositore all’ Interalpin di Innsbruck del 15/17 aprile . È una notizia, visto che nei suoi sessant’anni di storia l’azienda lombarda specializzata in articoli tecnici in gomma non aveva mai ritenuto necessario farsi conoscere in una fiera professionale al di fuori dell’Italia, dove ha partecipato peraltro a molte edizioni dell’Alpitec di Bolzano. Chiedere, dunque, il perché della scelta di esporre nella più grande fiera internazionale delle attività produttive per la montagna può essere la chiave per aprire un dialogo con Sergio Donadeo, quasi 60 anni, componente del Consiglio di Amministrazione e direttore commerciale della società fondata nel 1954 da Giancarlo Bergamini e da Carlo Rossi in un piccolo capannone dell’hinterland milanese: «Andiamo ad Interalpin perché vogliamo aprirci ad un pubblico e ad una clientela molto più vasti e internazionali rispetto a quelli che abbiamo coltivato fino ad oggi. Tra l’altro abbiamo messo a punto e vogliamo promuovere una nuova mescola di gomma che ha confermato ai test condotti nel nostro laboratorio capacità performanti superiori e più avanzate, particolarmente adatta per essere applicata sugli impianti di risalita che

rivelino caratteristiche di criticità. Vede, in genere, durante il suo funzionamento, ogni impianto di risalita manifesta la presenza di un punto critico più sollecitato di altri. Noi, nel fornire i ricambi ai nostri clienti, vogliamo dar loro quel prodotto che vada bene non solo nelle situazioni standard ma funzioni e resista soprattutto nei punti più critici». Il dottor Donadeo, laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, sta parlando naturalmente degli anelli in gomma del diametro variabile dai 240 a 550 mm che su ogni tipo di impianto a fune costituiscono il determinante «cuscinetto» tra la stessa fune e la puleggia per impedire l’attrito tra due elementi metallici e favorire lo scorrimento. «Hanno un po’ la funzione del pneumatico per l’auto», dice Donadeo per esemplificare, come sa fare un bravo divulgatore capace di tradurre con semplicità concetti complessi. La produzione di questi anelli di gomma, « insieme alle liste e ai tasselli da applicare sulle grandi pulegge di rinvio a valle e a monte dell’impianto», costituisce il cuore dell’impegno produttivo di Isopren rivolto alla montagna bianca. Ogni anno ne vengono prodotte decine di migliaia di pezzi che costituiscono il 10-15% della produzione dell’azienda che si avvale del contributo di circa 40 dipendenti. Il resto della

produzione, articoli tecnici in gomma e all’avanguardia nell’ambito delle mescole elastomeriche di propria progettazione, riguarda per il 50% il settore delle componenti di pompe e pistoni pompanti, e poi i settori del trasporto dei fluidi (in questo ambito è stretto il rapporto con la Marina Militare) e il settore dei cosiddetti «prodotti esasperati». Il rapporto della Isopren con la montagna bianca è antico («Io sono in azienda da 34 anni e ricordo benissimo che già allora si producevano anelli di gomma per gli impianti di risalita sbocciati nel nostro Paese nel secondo dopoguerra»), dettato ovviamente da una naturale opportunità di mercato ma agevolato anche dalla passione circolante tra i componenti della famiglia titolare di un’azienda che ha soffiato sulle sessanta candeline della propria storia con l’orgoglio di continuare una tradizione produttiva di eccellenza. Mario Bergamini, 56 anni, presidente e direttore tecnico e industriale di Isopren, figlio del fondatore Giancarlo Bergamini, è stato addirittura sciatore agonista in gioventù; la cugina Marcella Bergamini, figlia di Pierfederico, si definisce «un’ottima sciatrice». Sergio Donadeo, marito di Laura, figlia dell’altro fondatore dell’azienda Carlo Rossi, si definisce uno «sportivo contemplativo», sciatore che si

ferma a guardare il panorama, subacqueo che indugia a fotografare i pesci, velista amatoriale e mai competitivo. Sono buoni sciatori i suoi due figli, Nicola di 28 anni, come lui già laureato in Bocconi e, e Chiara di 21, impegnata attualmente in studi di materia economica. Anche loro sono appassionati della natura e della montagna anche se non agonisti. E la parola «passione» è centrale per molti versi nei discorsi del direttore commerciale della Isopren che si è formato sui numeri e sulle cifre contabili ma nel tempo ha maturato «sul campo» una notevole competenza tecnica, «fattore determinante nei rapporti con la clientela, soprattutto con quei direttori di esercizio che sono i nostri interlocutori privilegiati, persone appassionate del loro lavoro, che conoscono ogni bullone dell’impianto e sanno far fronte a qualsiasi problema, bravi marinai che sanno sempre condurre la loro barca in porto». Ci vuole passione «per svolgere bene il proprio lavoro, per avere quelle relazioni strette e dirette con i clienti che ci consentono spesso di personalizzare i nostri interventi in relazione ad esigenze particolari, che ci rendono flessibili e veloci nelle nostre forniture. La presenza sul campo, vedere con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchie le necessità è il modo assolutamente

ISOPRENLa passione del lavoroin un anello di gomma

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migliore per valutare le soluzioni più opportune per il problema e applicarle». Ci vuole passione per «farsi realizzare su nostro disegno un impianto di simulazione con un’apparecchiatura unica al mondo che definisce in laboratorio i limiti di stress e i carichi di rottura dei nostri prodotti in gomma. Per fare i test selezioniamo tra i nostri clienti i capi servizio che riteniamo di più vasta competenza, poiché

sappiamo che poi sarà la prova sul campo, l’applicazione sull’impianto a dare il responso definitivo sulla qualità del prodotto. Infatti non è detto che le prove di laboratorio riescano a rilevare tutte le variabili delle condizioni di esercizio». Ci vuole passione per lavorare e cercare di migliorare. Ci vuole passione per dubitare e continuare a sperimentare. Ci vuole passione per produrre

un anello di gomma,

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pulsa il grande cuore della migliore imprenditoria italiana, fondata sulle famiglie, pronta ad affacciarsi sul mondo. Come quest’anno fa con Interalpin la Isopren di Cusano Milanino, sessant’anni di vita appassionata.

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