IMODELLIMATEMATICI DEIFENOMENINATURALI ELEFUNZIONI...

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I MODELLI MATEMATICI DEI FENOMENI NATURALI E LE FUNZIONI Fino dagli albori della civiltà l’uomo è sempre stato incuriosito dal mondo a lui circostante e, appena ha avuto gli strumenti adatti, ha tentato di descriverlo e di capire l’origine dei fenomeni che osservava. () 18 novembre 2012 1 / 19

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I MODELLI MATEMATICIDEI FENOMENI NATURALI

E LE FUNZIONI

Fino dagli albori della civiltà l’uomo è sempre stato incuriosito dal mondo alui circostante e, appena ha avuto gli strumenti adatti, ha tentato didescriverlo e di capire l’origine dei fenomeni che osservava.

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Modelli matematici e funzioni

Ma come si possono descrivere in modo oggettivo (non dipendente dacolui che osserva) i fenomeni del mondo che ci circonda?

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Modelli matematici e funzioni

OCCORRE USARE IL METODO SCIENTIFICO

Definizione:

descrivere un fenomeno usando il metodo scientifico, significa tentare didare, quanto piú é possibile, una descrizione oggettiva del fenomeno, o,equivalentemente, che

• quello che viene descritto non deve dipendere da chi lo descrive;

• quello che viene descritto può essere descritto nuovamente, e nello stessomodo da chiunque (cioé, agli occhi di colui che lo esamini nelle stessecondizioni, il fenomeno si deve ripresentarsi con le stesse modalità)

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Modelli matematici e funzioni

La matematica è sembrata, nel tempo, un linguaggio adatto ad unadescrizione scientifica perché:

• garantisce l’univocità delle affermazioni (un’affermazione matematica èvera o falsa),

• è universalmente comprensibile (purché se ne conoscano le regole)

MA COME E’ NATA QUESTA CONVINZIONE ?

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Modelli matematici e funzioni

Il primo tentativo di rappresentazione matematica del mondo risale a circa2500 anni fa:

PITAGORA di SAMO (580-500a.C.)

usa la matematica (i numeri interi e razionali) per rappresentare i concettiriguardanti la natura

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Modelli matematici e funzioni

Per Pitagora

I NUMERI PARI e DISPARI rappresentano astrattamente ”le antitesi oopposizioni” (bello/brutto, buono/cattivo, vero/falso, giorno/notte,maschile/femminile...)

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Modelli matematici e funzioni

Ad esempioIL NUMERO 1: è ”origine di tutti i numeri sia pari che dispari”, quindipuó rappresentare l’origine di tutto ció che è naturale

IL NUMERO 5: (somma del primo pari 2 con il primo dispari 3) è ilsimbolo dell’unione maschile e femminile

...........

In questo modo si ottiene un’identificazione di tutti gli aspetti importantidella realtà con i numeri

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Modelli matematici e funzioni

Nonostante il suo carattere magico-simbolico, la concezione pitagorica hal’enorme merito di aver evidenziato, con la corrispondenza numeri-realtà,

L’ASPETTO DISCONTINUO

(descritto dai numeri interi e razionali) di quello che ci circonda.

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Modelli matematici e funzioni

Il pitagorismo entra però in definitiva crisi con la scoperta dei numeriirrazionali: la diagonale di un quadrato di lato lungo 1 è infatti lunga

√2,

che non è un numero razionale.

Quale aspetto della realtà può essere rappresentato dai numeri irrazionali?

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Democrito di Abdera (470-400 a.C.)

risolve la questione, rifiutando l’identificazione numero-realtà e affermandoche esistono due ”verità” distinte non in contraddizione:

• quella della matematica, con le sue regole interne

• quella del mondo esterno (discontinuo, fatto di ”atomi”) che è descrivibilecon l’aiuto dei numeri interi e razionali.

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Modelli matematici e funzioni

LEONARDO da VINCI (1452-1519)

introduce l’idea che la natura debba essere descritta da ”leggi teoriche”.

Secondo Leonardo, la sperimentazione e l’osservazione permettono unaconoscenza ”particolare e frammentata” della realtà, che però non consentedi capire le ragioni profonde per cui i fenomeni sono quelli che osserviamo.La teoria, ” luce e guida dell’esperienza”, deve essere costruita seguendo leindicazioni dei Greci, usando le regole della matematica.

”Quelli che s’innamorano della pratica senza scienza teorica sono come ilnocchiero che entra in navilio senza timone o bussola e non avrá mai lacertezza di dove vada”

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Galileo Galilei (1564-1642)

nell’opera ”Il Saggiatore” stabilisce che è possibile comprendere le leggigenerali che governano tutti i fenomeni naturali e afferma che il linguaggiopiú adatto per formulare tali leggi è quello della matematica

”... il grande libro scientifico è scritto con i caratteri dellamatematica”

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Modelli matematici e funzioni

L’interesse di Galileo è rivolto principalmente allo studio dell’ astronomia,ma importantissimi sono anche i risultati di ”cinematica” (che formulano leleggi del moto sulla terra) che egli ottiene ”a partire da sensate esperienzee matematiche dimostrazioni”

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Modelli matematici e funzioni

Le ”sensate esperienze” galileliane non sono la semplice osservazionedella natura, ma prevedono l’ideazione di strumenti opportuni chepermettono di studiare facilmente e ripetutamente il fenomeno.Per lo studio dei fenomeni celesti, Galileo costruisce un cannocchiale che glipermette di osservare le fasi lunari.

Nell’esempio, famosissimo, di un corpo in caduta libera, è molto difficilestudiare il moto perché questo è rapidisssimo. Galileo rallenta alloraartificialmente il moto, senza mutarne le caratteristiche, facendo cadere unasfera lungo una scanalatura levigata di un piano inclinato. In questo modoè piú facile misurare, con gli strumenti dell’epoca, la velocità di caduta

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Galileo verifica sperimentalmente (misura) che la velocitá di caduta èproporzionale al tempo che il corpo impiega a cadere.

Questa osservazione sperimentale si traduce in un modello matematicodel fenomeno:

LA VELOCITA’ di CADUTA E’ una FUNZIONE LINEARE delTEMPO

v : t → v(t) = gt + v(0)

g = 9.8m/s2 costante di gravitazione,v(0) = velocitá iniziale del corpo.

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0 2,5 5 7,5 10 12,5 15 17,5

2,5

5

7,5

10

v(t)=9.8t+2.5

t

Grafico della funzione velocitá di caduta v(t) con v(0) = 2.5m/s velocitá iniziale del corpo.

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Modelli matematici e funzioni

Galileo ha aperto la strada al metodo scientifico e ai

” MODELLI TEORICI (MATEMATICI) DEL MONDO REALE”

che permettono di

• individuarne e descrivere gli aspetti piú importanti dei fenomeni

• quantificarli

• prevedere lo svolgimento del fenomeno

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Modelli matematici e funzioni

Le funzioni possono essere una rappresentazione geometrica di moltiaspetti dei fenomeni del mondo reale: saper ”leggere” le proprietá deigrafici aiuta a comprendere l’andamento dei fenomeni

0 2,5 5 7,5 10 12,5 15 17,5

2,5

5

7,5

10

divisione per duplicazione di una cellula - grafico della funzione y = 2x

COSA SUGGERISCE QUESTO GRAFICO?

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... E COME COMMENTIAMO QUESTI GRAFICI?

temperature minime e massime spread Italia Germania occupazione in Italia

a Roma dal 1961 al 1990 fine 2011 dal 2007 al 2011

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