Immaginare futuri

download Immaginare futuri

of 2

Transcript of Immaginare futuri

  • 8/3/2019 Immaginare futuri

    1/2

    C' chi dice Immaginare futuri:un percorso multimediale

    L'esperienza di cui si paria in questo articolo si svoltain una classe terza di liceo scientfico nell'ambito delprogramma di Italiano: dopo aver analizzato, consistemi tradizionali la struttura dei principali modellinarrativi, si imponeva la esemplificazione pratica deimedesimi.Ho deciso allora di utilizzare una antologia di raccontidi fantascienza (D.Barbieri-R.Mancini, Immaginarefuturi, N.Italia) perch:

    una storia breve permette di trovare pi facilmentei punti nodali della narrazione;

    gli "esercizi" proposti erano sulla linea delle moderneteorie narratologiche;e) la fantascienza era un genere gradito, oltre che ame, almeno alla parte maschile della classe. Aproposito di quest'ultimo punto, forse sarebbe il caso didomandarsi cosa tiene le donne lontano da questogenere: risaputo infatti che, anche come autrici, lescrittrici di fantascienza devono spesso celarsi sottopseudonimi maschili (ma del resto un analogopregiudizio costringe gli autori italiani a firmarsi connomi inglesi).Si potrebbe ipotizzare che gli argomenti tecnologici,per loro stessa natura, attirino pi gli uomini, ma l'ideache la fantascienza parli solo di robot e di astronavideriva forse pi da una tradizione filmica che da una

    letteraria: il primo racconto dell'antologia (che, guardacaso, proprio di una donna, Ursula Le Guin) piun'analisi storico-sociale che una classica space-opera.Il pregiudizio che la tecnologia riguardi solo gli uominisi smentisce facilmente pensando a come l'elettronicasia entrata prepotentemente anche nella vita quotidianadelle famiglie (La Repubblica, del 6 settembre 1991,titola cos un suo articolo La casalinga alla tastiera,descrivendo le meraviglie della casa informatizzata).Il primo passo didattico compiuto stato quindi quellodi analizzare i contenuti superficiali dei racconti,cercando di individuarne l'ambito e dimostrare cheesso difficilmente riconducibile ad un unico filone e,

    tantomeno, ad un universo esclusivamente maschile(cfr. l'incisivo racconto di Joanna Russ). Una voltasgombrato il campo da questo primo pregiudizio,bisognava portare la parte maschile della classe unpo' pi in l di Guerre stellari;e qui ecco il primo deimedia (del resto gi usato dai curatori dell'antologia):il quotidiano.La lettura del giornale quotidiano, usato all'inizio comeapprofondimento di temi scientifici (e quindiaccompagnato alla lettura di riviste specializzate),andava intesa per anche come utile repertorio dinotizie e comportamenti che sono sottesi, ancheesplicitamente, ad altri racconti. Per esempio se il buconell'ozono un fatto fisico, la progressiva

    diminuzione della lettura (adombrata dal racconto diSladek) un fatto culturale:

    di esso si pu trovare testimonianza nei supplementiad esso dedicata dai giornali, ma anche nella realt. Ilsecondo medium utilizzato (inteso come ulteriorefonte di informazione) stato, cos, la bibliotecascolastica: consultando gli schedar! del prestito, glialunni si sono potuti rendere conto di quali fossero statii libri mairichiesti, verificando cos la suggestiva tesi diJ.SIadek (che ipotizzava che i libri, stanchi di nonessere letti, prendessero letteralmente il volo).

    Dai libri ai libri di testo.

    Nell'appendice al racconto della Le Guin si invital'allievo a trovare un corrispettivo storico alle vicendenarrate: ci sembrato di trovarlo nelle vicende ereticalidel medio evo, che in quel periodo i ragazzi stavanostudiando.Il materiale proposto poi dalla scheda 1, a pag. 44 dellibro, sulla futurologia avrebbe richiesto, da solo, unanno di lavoro, consultando testi di economia esociologia; cos ho preferito ripiegare sul semplicequesito posto dalla scheda 2, riguardante Pucrona,che poneva l'interessante interrogativo cosa sarebbesuccesso se?Per chiarirne la portata mi sembrato interessantericorrere ad un terzo medium: il gioco. Utilizzando lepossibilit offerte da un gioco in commercio, che

    riproduce la situazione politica dell'Italia al tempo diMachiavelli, facendo giocare i ragazzi a gruppi,ciascuno impersonando una fazione, si vistaabbastanza rapidamente una serie di possibilitalternative di sviluppo dell'Italia del '500. L'occasione,voluta, di una serie di film di fantascienza classicaal cinema e l'utilizzo ravvicinato delvideoregistratore hanno poi permesso di verificarequanto ipotizzato all'inizio: cio la semplificazioneoperata dal cinema, rispetto alla pagina scritta. Se aquesto aggiungiamo qualche videogame diargomento spaziale visto fugacemente (altrimentipoi si dice che a scuola non si lavora) in salacomputer, si completa la panoramica dei media

    impiegati. Era proprio necessario un simile dispiegodi tecnologia?E, ancora, un simile discorso si pu fare solo con lafantascienza?Sulla prima questione il dibattito annoso e labibliografia pedagogica ampia e divisa; la mia modestaopinione personale che se ne potrebbe fare anche ameno nella scuola, se se ne facesse a meno nella vita;ma, poich un po' difficile ottenere che un ragazzorinunci alla televisione o al videogioco, tanto vale nonlasciarlo disarmato di fronte all'invadenza della(dis)informazione.Riguardo alla fantascienza, ha dei pregi che mancanoad altri generi narrativi: a) la variet (mentre un giallo,

    ad es., ha una struttura

  • 8/3/2019 Immaginare futuri

    2/2

    abbastanza ripetitiva, ogni singolo racconto di tanta- nello scrivere il seguito di un racconto e gli esiti siscienza contenuto nell'antologia decisamente di- possono definire decisamente scarsi.verso); Questo non deve per stupire molto: non c' nellab) l'imprevedibilit (l'appassionato del genere chiede scuola (e forse neanche fuori) la capacit di scriveredi essere stupito dall'inaspettato, non tanto come come mestiere.contenuti, quanto come forma mentis - nel libro ci Pi in generale, le caratteristiche del genere,

    sono alcuni interessanti quiz che utilizzano il pensiero sopraesposte, sono state capite, almeno a livellolaterale -; espositivo, ma, a mio parere non interiorizzate: sonoe) il distacco scientifico (c' un affascinante raccontino troppo in contrasto con le pratiche scolastiche dovedi Bradbury, II Veldt, - che, caricando i toni, oggi si ogni evento, autore, esperienza ha gi pronta la suapotrebbe virare in splatter -, che, invece, l'autore cornice (o la sua lapide) sempre positiva(altrimenti nonrisolve con levit e ironia, proprio con l'atteggiamento se ne parlerebbe a scuola).dello scienziato che osserva una coltura batterica); Questo porta, inevitabilmente, ad un atteggiamento di

    la rinuncia all'antropocentrismo (non solo perch accettazione automatica (o di indifferenza) nei confrontispesso gli alieni sono migliori di noi, ma anche perch di quanto viene appreso e all'incapacit di vederela storia dell'uomo spesso storia della sua stupidit); collegamenti col vissuto e possibili alternative.

    l'individualismo democratico: probabilmente perch La fantascienza potrebbe essere un utile strumento diradicati nell'ambiente anglosassone, ripudiano le or- disincrostazione delle coscienze, ma immaginareganizzazioni totalizzanti (cfr. il bellissimo Per chi lavo- non in programma!riamodi Jack Vance). Nota:

    //tema di indirizzo, per licei scientifici e istituti tecnici,Conclusioni alla maturit del 91, era proprio sulla fantascienza:Sono di due ordini: il primo didattico, il secondo pi evidentemente il ministero ha una enorme fiducia nellagenerale. Didatticamente l'esperienza stata interes- libera iniziativa e nella preparazione extracurri-sante, ma non del tutto digerita: il test finale consisteva colaredegli insegnanti e degli allievi.

    Paolo Giatti