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«I nvitiamo i cittadini romani e italiani ad accogliere questo nuovo anno insieme a noi an- che per dire "no" alla violen- za e alla paura. Il dolore che proviamo per la perdita di due nostri connazionali, per giunta di una bambina così piccola, vittime di un atroce delitto, deve far ri- flettere. Non ci si deve rassegnare alla violenza e alla criminalità. Sarebbe una vittoria degli aggressori violenti». La dottoressa Yang Yenyen è la respon- sabile della comunicazione dell’Amba- sciata cinese. E risponde con molta paca- tezza a una domanda inevitabile: perché la Comunità cinese (più di duecentomila persone in tutta Italia, sicuramente più di 20.000 nella sola Capitale) ha deciso, in accordo con l’Ambasciata, di confer- mare l’appuntamento del grande Capo- danno cinese convocato per sabato 14 gennaio a Roma, in piazza del Popolo? L’assassinio di Zhou Zeng e della sua pic- cola Joy non avrebbe dovuto suggerire una sospensione? Proprio ieri, in prima pagina sul Cor- riere, Dario Di Vico ha sottolineato come questo tragico episodio abbia prodotto, proprio durante il grande corteo di soli- darietà organizzato a Roma, un «segnale di apertura reciproca» tra la comunità ci- nese e quella italiana. Esattamente ciò che sostiene Yang Yenyen: «La festa sarà anche un’occasione per ringraziare la co- munità italiana della solidarietà che ci ha dimostrato in questi giorni. Un prover- bio cinese dice: un dolore condiviso si di- mezza, una gioia condivisa si raddop- pia». Dunque l’appuntamento per sabato 14 gennaio non solo è confermato ma verrà esplicitamente dedicato alle due vittime dell’agguato di via Giovannoli. Tutto co- mincerà alle 14.30 in piazza Augusto Im- peratore: corteo di 160 artisti verso piaz- za del Popolo, poi l’accoglienza da parte dell’orchestra della Polizia Municipale di Roma Capitale, l’ambasciatore cinese Ding Wei e il sindaco di Roma Gianni Ale- manno che dipingono di rosso gli occhi di due draghi (come impone la tradizio- ne) e poi spettacoli di danza, di acroba- zie, di musica, estrazione della lotteria del Drago e infine, alle 18, i famosi fuo- chi artificiali cinesi. Il Capodanno cinese 2012 non è solo l’inizio del nuovo anno tradizionale luni- solare che si concluderà il 9 febbraio 2013. Soprattutto, nel nostro Paese, è la conclusione dell’Anno della cultura cine- se in Italia, fortemente sostenuto dai ver- tici della Repubblica Popolare e inaugura- to nell’ottobre 2010 dal premier Wen Jia- bao durante la sua visita in Italia e anche come segno per la celebrazione del 40˚ anniversario dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina. In tutto 200 manifestazioni culturali organizzate nel 2011 dalla Cina in tutto il territorio italiano, in particolare in dodici regioni e trenta comuni col coinvolgimento com- plessivo di un milione di spettatori. Dice l’ambasciatore Ding Wei in una di- chiarazione: «Questo anno culturale è sta- to una grande opportunità di scambio e dialogo fra le nostre due antiche civiltà e soprattutto ha promosso un’ampia piatta- forma di collaborazione in diversi settori fondamentali, dalla politica al commer- cio, dalle conoscenze scientifiche all’inse- gnamento, dal turismo alla letteratura e alla difesa dei diritti delle donne. Attraver- so gli eventi portati in Italia abbiamo vo- luto offrire un’immagine della Cina aper- ta e collaborativa, ci siamo proposti infat- ti come partner affidabile per molti pro- getti di collaborazione». I dati commercia- li forniti dall’ambasciatore sono confor- tanti: volume commerciale aumentato del 19.5% tra i due Paesi, esportazioni del- l’Italia verso la Cina che segnano un +27,8% con un volume di 14.5 miliardi di dollari, le esportazioni della Cina in Italia registrano un +15,7% con un volume di 29.9 miliardi di dollari. Nei primi dieci mesi del 2011 il volume ha raggiunto quo- ta 44 miliardi di dollari, con un aumento del 19.5% L’ambasciatore cinese ha un progetto: «Se la celebrazione del Capo- danno diventasse una ricorrenza fissa an- nuale, sarebbe un’occasione preziosa per condividere i valori di questa festa e mi- gliorare l’integrazione e la conoscenza re- ciproca tra le nostre due comunità». Ora comincerà l’anno del Drago, im- magine molto positiva in Cina, simbolo antico dell’imperatore e quindi di nobil- tà e di imprese gloriose, animale di gran- de potenza capace di volare in cielo e di nuotare nelle acque. Un ottimo auspicio, per la Cina come per l’Italia. Paolo Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA P iove un sole accecante su Milano, eppure nel cuore di Chinatown la lunga fila di botteghe si ripiega in un cuore oscuro, tetro, come se qualun- que luccichio edonistico tradisse il sa- cro spirito popolare del lavoro. Inse- gne spartane, una teoria di manichini vestiti in serie, un anziano sullo sfon- do buio. Il Capodanno cinese? «No, no, no», scuote la testa, cocciuto nel non voler imparare nemmeno una pa- rola di italiano. Ma dal bancone in plastica scortica- ta spunta un ventenne, camicia verde e chioma folta: «Sì, certo, festeggia- mo il Capodanno lunare — afferma sorridendo, forte accento meneghino — ma anche quello solare. E il Rama- dan. E la festa ebraica di Pesach...». È la fotografia della più grande comuni- tà cinese italiana: sospesa tra una ge- nerazione arroccata su tradizioni in- violabili (e per questo non condivisi- bili) e un’altra che invece le tradizio- ni se le sta inventando, fondendosi con altri usi, altre lingue, altri segreti. Mille cinesi censiti nella comunità di via Sarpi (ma a questi vanno aggiun- te le centinaia di persone che ogni giorno arrivano qui a lavorare), quasi 15mila in tutta la città. Uno su sette fa l’imprenditore, i loro negozi a Chi- natown sono quasi quattrocento. E Nuove generazioni nella più antica e numerosa comunità cinese, dove uno su sette è imprenditore Riso e spumante «Per noi la tradizione è un mix che avvicina» A Milano della speranza «Facciamo una festa insieme per dire grazie della solidarietà, contro la paura e la violenza» In anticipo sulla data ufficiale (è il 23 gennaio che si entrerà nell’anno del Drago), sabato 14 a Roma si celebrerà il Capodanno cinese con una grande manifestazione organizzata dall’Ambasciata cinese: alle 14.30 da piazza Augusto Imperatore un corteo di centinaia di artisti andrà a piazza del Popolo: esibizioni di danza, acrobazie, arti marziali e canti tradizionali, affiancati da musicisti, maestri di Kung Fu e ballerini italiani. Alle 18 fuochi d’artificio e la lotteria cinese. Feste previste anche nelle città dove vivono le principali comunità cinesi, da Milano a Prato, da Napoli a Bari Doppio simbolo Eventi Relazioni e numeri L’ambasciatore Ding Wei Il logo dell’Anno Culturale della Cina in Italia, che si chiude sabato, unisce uno Erhu, strumento musicale a due corde della dinastia Tang (1.400 anni fa), a una gondola veneziana. Il rosso indica la bandiera cinese e il verde quella italiana, mentre lo sfondo blu simbolizza la nostra penisola. Autore del disegno è Liu Bo, professore dell’Accademia Centrale di Fine Art Cinese Il drago Le esportazioni dell’Italia verso la Cina crescono del 27,8%, quelle della Cina in Italia registrano un +15,7% La manifestazione chiude l’Anno della cultura cinese in Italia: «È stata una grande opportunità di dialogo fra le nostre due antiche civiltà» Tremila lanterne per il grande drago, a Pechino (Ansa). In apertura, la festa a Roma nel 2011 Nuovi italiani A sinistra, Alessandro Cheung nel suo ristorante in zona Fiera; sotto, Suor Francesca Ma, in via Giusti davanti alla sede della Comunità cattolica cinese e, in basso, Xiaomin Zhang, giovane impiegata, in piazza Cadorna (foto Duilio Piaggesi/Foto- gramma) Quando S ABATO A R OMA IL C APODANNO C INESE Oltre il dolore Sarà dedicata a Zhou Zeng e a Joy la grande manifestazione a piazza del Popolo 50 Giovedì 12 Gennaio 2012 Corriere della Sera

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«I nvitiamo i cittadini romani eitaliani ad accogliere questonuovo anno insieme a noi an-che per dire "no" alla violen-

za e alla paura. Il dolore che proviamoper la perdita di due nostri connazionali,per giunta di una bambina così piccola,vittime di un atroce delitto, deve far ri-flettere. Non ci si deve rassegnare allaviolenza e alla criminalità. Sarebbe unavittoria degli aggressori violenti».

La dottoressa Yang Yenyen è la respon-sabile della comunicazione dell’Amba-sciata cinese. E risponde con molta paca-tezza a una domanda inevitabile: perchéla Comunità cinese (più di duecentomilapersone in tutta Italia, sicuramente piùdi 20.000 nella sola Capitale) ha deciso,in accordo con l’Ambasciata, di confer-mare l’appuntamento del grande Capo-danno cinese convocato per sabato 14gennaio a Roma, in piazza del Popolo?L’assassinio di Zhou Zeng e della sua pic-cola Joy non avrebbe dovuto suggerireuna sospensione?

Proprio ieri, in prima pagina sul Cor-riere, Dario Di Vico ha sottolineato comequesto tragico episodio abbia prodotto,proprio durante il grande corteo di soli-

darietà organizzato a Roma, un «segnaledi apertura reciproca» tra la comunità ci-nese e quella italiana. Esattamente ciòche sostiene Yang Yenyen: «La festa saràanche un’occasione per ringraziare la co-munità italiana della solidarietà che ci hadimostrato in questi giorni. Un prover-bio cinese dice: un dolore condiviso si di-mezza, una gioia condivisa si raddop-pia».

Dunque l’appuntamento per sabato 14gennaio non solo è confermato ma verràesplicitamente dedicato alle due vittimedell’agguato di via Giovannoli. Tutto co-mincerà alle 14.30 in piazza Augusto Im-peratore: corteo di 160 artisti verso piaz-za del Popolo, poi l’accoglienza da partedell’orchestra della Polizia Municipale diRoma Capitale, l’ambasciatore cineseDing Wei e il sindaco di Roma Gianni Ale-manno che dipingono di rosso gli occhidi due draghi (come impone la tradizio-ne) e poi spettacoli di danza, di acroba-zie, di musica, estrazione della lotteriadel Drago e infine, alle 18, i famosi fuo-chi artificiali cinesi.

Il Capodanno cinese 2012 non è solol’inizio del nuovo anno tradizionale luni-

solare che si concluderà il 9 febbraio2013. Soprattutto, nel nostro Paese, è laconclusione dell’Anno della cultura cine-se in Italia, fortemente sostenuto dai ver-tici della Repubblica Popolare e inaugura-to nell’ottobre 2010 dal premier Wen Jia-bao durante la sua visita in Italia e anchecome segno per la celebrazione del 40˚anniversario dell’apertura delle relazionidiplomatiche tra Italia e Cina. In tutto200 manifestazioni culturali organizzatenel 2011 dalla Cina in tutto il territorioitaliano, in particolare in dodici regioni etrenta comuni col coinvolgimento com-

plessivo di un milione di spettatori.Dice l’ambasciatore Ding Wei in una di-

chiarazione: «Questo anno culturale è sta-to una grande opportunità di scambio edialogo fra le nostre due antiche civiltà esoprattutto ha promosso un’ampia piatta-forma di collaborazione in diversi settorifondamentali, dalla politica al commer-cio, dalle conoscenze scientifiche all’inse-gnamento, dal turismo alla letteratura ealla difesa dei diritti delle donne. Attraver-so gli eventi portati in Italia abbiamo vo-luto offrire un’immagine della Cina aper-ta e collaborativa, ci siamo proposti infat-

ti come partner affidabile per molti pro-getti di collaborazione». I dati commercia-li forniti dall’ambasciatore sono confor-tanti: volume commerciale aumentatodel 19.5% tra i due Paesi, esportazioni del-l’Italia verso la Cina che segnano un+27,8% con un volume di 14.5 miliardi didollari, le esportazioni della Cina in Italiaregistrano un +15,7% con un volume di29.9 miliardi di dollari. Nei primi diecimesi del 2011 il volume ha raggiunto quo-ta 44 miliardi di dollari, con un aumentodel 19.5% L’ambasciatore cinese ha unprogetto: «Se la celebrazione del Capo-danno diventasse una ricorrenza fissa an-nuale, sarebbe un’occasione preziosa percondividere i valori di questa festa e mi-gliorare l’integrazione e la conoscenza re-ciproca tra le nostre due comunità».

Ora comincerà l’anno del Drago, im-magine molto positiva in Cina, simboloantico dell’imperatore e quindi di nobil-tà e di imprese gloriose, animale di gran-de potenza capace di volare in cielo e dinuotare nelle acque. Un ottimo auspicio,per la Cina come per l’Italia.

Paolo Conti© RIPRODUZIONE RISERVATA

P iove un sole accecante su Milano,eppure nel cuore di Chinatown la

lunga fila di botteghe si ripiega in uncuore oscuro, tetro, come se qualun-que luccichio edonistico tradisse il sa-cro spirito popolare del lavoro. Inse-gne spartane, una teoria di manichinivestiti in serie, un anziano sullo sfon-do buio. Il Capodanno cinese? «No,no, no», scuote la testa, cocciuto nelnon voler imparare nemmeno una pa-rola di italiano.

Ma dal bancone in plastica scortica-ta spunta un ventenne, camicia verdee chioma folta: «Sì, certo, festeggia-mo il Capodanno lunare — affermasorridendo, forte accento meneghino— ma anche quello solare. E il Rama-dan. E la festa ebraica di Pesach...». È

la fotografia della più grande comuni-tà cinese italiana: sospesa tra una ge-nerazione arroccata su tradizioni in-violabili (e per questo non condivisi-bili) e un’altra che invece le tradizio-ni se le sta inventando, fondendosicon altri usi, altre lingue, altri segreti.

Mille cinesi censiti nella comunità divia Sarpi (ma a questi vanno aggiun-te le centinaia di persone che ognigiorno arrivano qui a lavorare), quasi15mila in tutta la città. Uno su settefa l’imprenditore, i loro negozi a Chi-natown sono quasi quattrocento. E

Nuove generazioni nella più antica e numerosa comunità cinese, dove uno su sette è imprenditore

Riso e spumante«Per noi la tradizioneè un mix che avvicina»

A Milano

della speranza«Facciamo una festa insieme per dire graziedella solidarietà, contro la paura e la violenza»

In anticipo sulladata ufficiale (èil 23 gennaioche si entrerànell’anno delDrago), sabato14 a Roma sicelebrerà ilCapodannocinese con unagrandemanifestazioneorganizzatadall’Ambasciatacinese: alle14.30 dapiazzaAugustoImperatore uncorteo dicentinaia diartisti andrà apiazza delPopolo:esibizioni didanza,acrobazie, artimarziali e cantitradizionali,affiancati damusicisti,maestri di KungFu e balleriniitaliani. Alle 18fuochi d’artificioe la lotteriacinese. Festepreviste anchenelle città dovevivono leprincipalicomunità cinesi,da Milano aPrato, da Napolia Bari

Doppio simboloEventi

Relazioni e numeri

L’ambasciatore Ding Wei

Il logo dell’Anno Culturale della Cina inItalia, che si chiude sabato, unisce unoErhu, strumento musicale a due cordedella dinastia Tang (1.400 anni fa), auna gondola veneziana. Il rosso indica la

bandiera cinese e il verde quellaitaliana, mentre lo sfondo blu simbolizzala nostra penisola. Autore del disegno èLiu Bo, professore dell’AccademiaCentrale di Fine Art Cinese

Il drago

Le esportazioni dell’Italia versola Cina crescono del 27,8%,quelle della Cina in Italiaregistrano un +15,7%

La manifestazione chiudel’Anno della cultura cinese inItalia: «È stata una grandeopportunità di dialogo fra lenostre due antiche civiltà»

Tremila lanterne per ilgrande drago, a Pechino(Ansa). In apertura, lafesta a Roma nel 2011

Nuovi italianiA sinistra,AlessandroCheung nelsuo ristorantein zona Fiera;sotto, SuorFrancesca Ma,in via Giustidavanti allasede dellaComunitàcattolica cinesee, in basso,XiaominZhang, giovaneimpiegata, inpiazzaCadorna (fotoDuilioPiaggesi/Foto-gramma)

Quando

SABATO A ROMAIL CAPODANNO CINESE

Oltre il doloreSarà dedicataa Zhou Zeng e aJoy la grandemanifestazione apiazza del Popolo

50 Giovedì 12 Gennaio 2012 Corriere della Sera

Page 2: Ildrago «I dellasperanzait.china-embassy.org/ita/acdc01/P020120117089983198103.pdfFu e ballerini italiani. Alle 18 fuochi d artificio e la lotteria cinese. Feste previste anche nelle

negli anni hanno imparato che l’inte-grazione, un equilibrio delicato (co-me l’accaduto recente di Roma dimo-stra), passa anche attraverso l’apertu-ra alle tradizioni altrui. AlessandroCheung ha trent’anni, laureato al Poli-tecnico, origini cinesi tradite solo daltaglio degli occhi, neo papà. Gestisceuno dei migliori ristoranti della cittàe ammette: «Per noi più giovani èuna tradizione che fondiamo conquella italiana. Ho festeggiato il 31 di-cembre e festeggerò anche il 23 gen-naio. Ma il bello è che noi cinesi inItalia mescoliamo le usanze. E ci avvi-ciniamo gli uni agli altri».

Sì, entrambe le feste propongonogli gnocchi di riso, piatto tipico delCapodanno cinese (in uno dei tantitoni della parola, indica anchel’espressione: «Un anno migliore») ei fuochi d’artificio, che nella credenzaorientale hanno il potere di scacciaregli spiriti malefici dalle cose nuove.Tutti o quasi i ristoranti cinesi il 23proporranno il menu tipico, che con-ta anche dolci di riso glutinoso e aran-ce, piatti di buon auspicio. Si ritaglie-ranno lanterne di carta e, soprattut-to, si starà in famiglia, perché questoè il vero cuore della festa.

«In Cina — racconta XiaominZhang, una ventottenne arrivata a Mi-

lano appena tredici anni fa e oggi as-sunta in una importante agenzia dicomunicazioni — i festeggiamentidurano settimane per consentire allagente che lavora fuori di tornare alleproprie case. E anche qui a Milanoper alcuni giorni si cercherà di tra-scorrere del tempo con i propri cari».Negozi e attività commerciali nonchiuderanno, certo, ma tutto rallente-rà. Perché l’integrazione è anche que-sto: la comunità cinese, qui viva da-gli anni Venti, ha assorbito la dedizio-

ne meneghina allo sviluppo sociale,all’ambizione personale. La famigliaHu, per dire, tra le più «antiche» a Mi-lano, ha iniziato con una catena deiristoranti e adesso uno dei discenden-ti è titolare di un affermato studioprofessionale.

Nei locali della parrocchia dellaSantissima Trinità, nel cuore di Chi-natown (riferimento dei cinesi catto-lici e aconfessionali), si prepara unagrande festa cosmopolita: italiani, ci-nesi, taiwanesi e genti di altre lingue

giocheranno insieme a calcio con lemaglie del Drago e del Coniglio, l’an-no che arriva e quello che va; mange-ranno il riso bollito e il pollo allo zen-zero e gusteranno assieme un film ita-liano sottotitolato. «È nella condivi-sione delle feste che si vede la concor-dia tra le genti — commenta don Ma-rio Longo, cappellano dei cinesi —.Giusto festeggiare il Capodanno insie-me, anche se non tutti preghiamo lostesso dio. Ma noi apriamo le porte atutti». Suor Francesca Ma, originariadella provincia di Pechino, non è piùgiovanissima, ma si adatta volentieri.«Festeggiamo compatibilmente con inostri impegni — dice —. La nostracomunità fa molto per integrarsi».Un processo difficile quello dell’inte-grazione, che le associazioni sul terri-torio conoscono bene. «L’importante- afferma Alessandro Prino, dellaOnlus Giulio Aleni - è capire le diffe-renze e non esasperare le polemi-che». Un auspicio arriva anche da Li-dia Casti, dell’associazione DiamociLa mano: «Ci vuole realismo e ottimi-smo». Non mancherà però la messain cinese. Che la parrocchia trasmettetutti i giorni in streaming sul sitowww.trinità.tv.

Roberta Scorranese© RIPRODUZIONE RISERVATA

Album di via Canonica e dintorni

Qui Pechino Milioni di cinesi tornano a casa per salutare un anno di grandi cambiamenti

«La bestia appare feroce, gli stranieri possono equivocare»

Anni 50 Casa di ringhieranella foto di Federico Patellani

Anni 30 Un venditoredi perle (Raccolte Bertarelli)

Anni 40 Un immigrato cinesenella sua casa (Farabola)

Con la celebrazione del Capodanno cinese si concludeufficialmente anche l’Anno della cultura cinese in Italia(www.annoculturacinese.it): inaugurata il 6 ottobre 2010con l’illuminazione in rosso del Colosseo (nella foto asinistra) su cui campeggiava la scritta in cinese «Amiciziatra la Cina e l’Italia», la manifestazione, nata perfesteggiare il 40˚anniversario delle relazioni

diplomatiche italo-cinesi, ha fatto conoscere lacomplessa realtà culturale del Paese asiatico proponendoin tutta Italia oltre 200 tra dibattiti, spettacoli di danza,teatro, musica e cinema, mostre di pittura e fotografia.L’evento è stato promosso dal ministero della Culturacinese in collaborazione con diverse personalità italiane econ la regia dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata cinese.

Momenti propizi

È il tempo buono per fare figliMa quel francobollo non piace

I n Cina il Capodanno cominciamolto prima di Capodanno.L’anno del Drago si fa annun-ciare con buon anticipo, con ri-

ti sociali cui non è possibile sfuggi-re. Torna l’assalto ai biglietti per lapiù vasta e concentrata migrazionedel mondo, ovvero centinaia di mi-lioni di cinesi che tornano a casanel giro di due-tre settimane percelebrare la festa di famiglia per ec-cellenza (e stavolta con le polemi-che sul malfunzionamento dell’in-novativa biglietteria online). E tor-nano le anticipazioni sullo showdella notte di Capodanno, eventotelevisivo cruciale, che stavoltaavrà una versione gemella sul weballa quale sembrava dovesse dareil suo contributo il tycoon e filan-tropo americano Warren Buffett,in versione chitarrista, voce poismentita. Quest’anno ad arricchirela frenesia di una vigilia che durasettimane si è aggiunta la discus-sione sul francobollo celebrativoemesso dalle poste cinesi, 1,20 ren-minbi di valore nominale, le cuiquotazioni si sono moltiplicate per50 in pochi giorni: colpa, o merito,del muso un po’ troppo aggressivodel drago disegnato da Chen Sha-ohua. Lo scrittore Zhang Yiyi hasuggerito che le poste ridisegnasse-ro il francobollo perché «è eviden-te che il disegnatore non ha coltoquali sono le strategie nazionali»in politica estera. Chen tuttavia si èdifeso sul suo blog sostenendo di«non aver pensato alla percezioneda parte degli stranieri di un dragoferoce e di come possa rappresenta-re l’ascesa della Cina».

Il dibattito sull’aspetto del dragosul francobollo è servito se non al-tro a ribadire quanto ogni cinesesa. Il segno zodiacale del Drago èun segno positivo, l’aspetto terrifi-cante della mitica bestia serve aspaventare gli spiriti malvagi, non

gli esseri umani. Che, anzi, nell’an-no del drago nascono responsabiliverso la famiglia, dotati di sensodella giustizia, capaci di compassio-ne, dettaglio — questo — che cadea proposito visto che uno dei gran-di temi di riflessione di fine 2011in Cina è stato l’inaridimento mora-le, la scarsa attenzione alle sventu-re altrui, un egoismo biasimato da-gli stessi leader. «I maschi venutial mondo nell’anno del Drago — ci

spiega Zhao Minglei, astrologo cheraccoglie decine di milioni di letto-ri sul portale Sina — hanno una vi-sione delle cose molto ampia e so-no adatti al lavoro amministrativo.Forti di carattere, anticonformisti,non amano dare retta agli altri, ingenere. Le femmine del 2012 avran-no un temperamento ostinatoquanto i maschi. Spirito eroico,nessuna paura di chi detiene il po-tere o di chi esercita influenze ne-gative. Energici, perseveranti, am-biziosi. Con un certo desiderio diottenere rispetto e riconoscimen-ti».

Quest’anno del Drago presentaun tredicesimo mese (arrivando acontare 384 giorni) che serve ad al-lineare il calendario lunare conl’anno astronomico. E la coinciden-za con l’anno bisestile spinge lecoppie a considerare con l’opportu-nità di sposarsi approfittando del-la fausta circostanza, con particola-re predilezione per la data numero-logicamente seducente del 12 di-cembre, 12-12-12. A Hong Kong,dove il «feng shui» (la geomanziatradizionale) ha un «appeal» tutto-ra fortissimo, le prenotazioni per iricevimenti negli hotel o in luoghiche organizzano cerimonie a temastanno moltiplicandosi, come ri-porta la stampa locale. Zhao l’astro-logo annuisce: «Sarà un anno dibuon auspicio, adatto per fare fi-gli».

Non rientra nei radar dell’astro-logia l’evento cruciale che attendela Cina nell’anno del Drago, il con-gresso del Partito comunista chein autunno dovrà ridisegnare la lea-dership del Paese, per il momentoapparentemente certa solo dellaposizione di numero uno, il futurosegretario Xi Jinping, oggi vicepre-sidente. L’astrologo Zhao si limitaa considerare come «il 2012 sia unanno in cui la civiltà orientale e laciviltà occidentale entreranno inuna fase di cambio. Nei prossimi30-60 anni la civiltà orientale cre-scerà arrivando a stabilire un nuo-vo grado di influenza sul mondo,mentre la civiltà occidentale è de-stinata a decadere e a ridimensio-narsi. Più a breve termine, per l’Eu-ropa sarà un anno difficile, per gliStati Uniti di momentanea ripresa,per la Cina di ricerca della stabilitàcon una grande pressione sotto ilprofilo economico. Per noi, però,dopo la tempesta uscirà l’arcobale-no. Ah dimenticavo: nel 2008 ave-vo previsto l’elezione di BarackObama. Ebbene: quest’anno saràconfermato presidente».

leviedellasia.corriere.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di MARCO DEL CORONA

160 artisti in piazza

Un tredicesimo mese perallineare il calendario lunarea quello astronomico. Boomdi prenotazioni per sposarsi

Saranno fortiMadre e figlioal pranzo peril nuovo annoin un cantiere

a Chengdu,nello Sichuan.I nuovi nati, sidice, saranno«responsabili

e giusti».Sotto, il

francobolloche celebra

l’anno delDrago,

simbolopositivo, che

spaventa sologli esserimalvagi

Virtuosi In alto e a sinistra gli acrobatidella compagnia Zeijang che siesibiranno sabato. Nelle altre immaginiartisti del Capodanno 2011 a Roma

Dibattiti, arte, incontri200 appuntamentiper un anno di scambi

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