IlCovid,ilpotere,Trump,ilRosé TuttelesfidediReProsecco · 2020-07-27 ·...
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IlCovid,ilpotere,Trump,ilRoséTuttelesfidediReProsecco
Dovevaesserel’anno migliore disempre. L’annonel quale la Doc
avrebbesuperato il mezzomiliardodi bottiglie e lanciato nel mondo ilProseccoRosé.Einveceil 2020saràricordato come l’anno del Covid.Ora
il business delProseccostariprendendo, ma pesanocomeunmacigno le previsioni secondolequale le mancate venditecauserannocrisi di liquidità, chealoro volta genererannofusioni ecessioniaziendali.
allepagine 2 e 3
L’inchiesta Il nuovo «oro»
di Mauro Pigozzo
Tutti i diritti riservati
PAESE : Italia
PAGINE : 1-3
SUPERFICIE : 173 %
AUTORE : Di Mauro Pigozzo
19 luglio 2020 - Edizione Venezia e Mestre
Lostatodell’arteIl virushadatounamazzataalbusiness,conpuntedel70%inmeno.Maconil lockdownc’èstatoil boomdivenditeonline
Dovevaesserel’annomigliore di sempre.L’annonelqualelaDocavrebbesuperatoil mezzomi-liardodi bottiglie e lanciatonel mondo il Pro-seccoRosé.L’annonel quale la Docgdi Cone-glianoeValdobbiadeneavrebbevisto leprimefrotte di turisti innamorarsidel territorio Une-sco.Einveceil 2020saràricordatocomel’annodelCovide delleprime promessenon mante-nute.Questaalmenoè lafotografiache si puòscattarein questosoleggiatoluglio, mentre igrappolidi Glerasi apprestanoalleultime fasi
grappolidi Glerasi apprestanoalleultime fasidi maturazione.Ora il businessdel Proseccostariprendendo,mapesanocomeun macignoi dati diffusi dall’agenziadi consulenza Za-ra&Partners,secondolaqualele mancateven-dite causerannocrisi di liquidità, che a lorovoltagenererannofusioniecessioniaziendali.O, nella peggioredelle ipotesi, chiusure. NelTrevigiano,alcuneaziendevinicolehannoac-
cusatonelmesedi marzoperditechesi aggira-no attornoal 70%rispetto all’annoprecedentee, nel Triveneto,un’aziendamedia su tre è aforterischio di fallimento.
IL BUSINESSDELSISTEMAPROSECCO
Il mondodel Proseccoperòèottimista.Lafor-zadei suoinumeri è imponente:pocomenodi600milioni di bottiglie immessenel mercatolo scorsoannoperun girodi affaridi 3 miliar-di di euro (valorestimato alconsumo).Un fe-nomeno globalechesi declinasu territori di-versi:selaDocgstoricaruotaattornoallecolli-
Il Covid,Trumpl’Unescoeil RoséTutte lesfidedi ReProseccoLelottedipotereperlagestionedeiconsorzitracollinaepianura.Elagrandeattesaperlenuovebollicine«colorate»diMauro Pigozzo
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versi:selaDocgstoricaruota attornoallecolli-ne di ConeglianoeValdobbiadene,dovei viti-coltori eroi sudano su pendenzeverticali, laDocdi pianurasi estendeinvecesu24.450et-tari tra Venetoe Friuli VeneziaGiulia(11.460leaziendeviticole impegnate),spessosu piattecampagnedoveregnasovranalameccanizza-zione della raccolta.Ne nasconobottiglie cheil mondo si contendeasuon di euro.Nel rap-porto della Docgdi Coneglianodello scorsoanno(dati del 2018),questieranoi prezziconcui uscivanogli spumantidallecantine:gli im-portatori tedeschilepagano5,54euroall’una,gli inglesi 5,39 euro e gli statunitensi 4,91.Iconsumatori sono invece abituati a pagaremolto di più. Emblematiciin tal sensoi valoridi venditadeglispumanti dellaDocnelRegnoUnito (che valeil 36%dell’exportdellaDoc)enegli Stati Uniti (25%).Standoa un’analisi diNomismasudati Nielsen,sesugliscaffalidellaGdoItalianalo spumantesi trovaa4,6 euroabottiglia, in UKcosta7 sterline, negli Usa12,4dollari, in Germania7,8euro, in Francia6,3 ein Svezia9,4.Chipoi comperail vino alcalicespendeancoradi più.
GianlucaBisol,direttore dellastoricaazien-da confluita nel gruppoLunelli, fa questesti-me per il mercatochiavedegliStatiUniti: «LanostraDocnei retail si vendea14dollari, men-tre in enotecaun calicesi paga11dollari e labottiglia 30- spiega-. Sesaliamodi livello, laDocg nei retail viene proposta a 17dollari,mentrenei wine barun bicchierecosta13dol-lari e la bottiglia40».
ALLA CONQUISTADELLACOLLINAEquandoneicalici fluttuano tanti soldi, inevi-tabilmente lacompetizioneper arrivareal po-sto di comandoaumenta.Innocente Nardi èpresidentedella Docgstorica dal 2011.Dopotre mandati,devecederelo scettrodel potereeil passaggiodi consegnestacausandodellepolemiche.Prima Nardi non hatrovato postonel comitatoUnesco(gli è stato preferito Lo-dovico Giustiniani), poi è finito nel fuoco in-crociato di piccoli produttori, cooperativeegrandi imbottigliatori.
Ne è nata una campagnaelettorale per la
successione,i nomi fatti sono molti: oltre aGiustiniani, si parladi Aldo Franchi,GabrielaVettoretti,ma ancheesponentidelle famigliestoriche Bortolomiol e Drusian.Dopo i rinviicausaCovid,l’assembleaèconvocataper il pri-mo giorno di ottobre e solo dopo la nominadel consiglio saràeletto il nuovo presidente(contestualmenteavverràanchela nomina del
(contestualmenteavverràanchelanomina deldirettore, altra spina nel fianco dell’attualeCda).
Sembradavverouna «guerracivile» tra lecooperative,che fanno grandi volumi di pro-dotto, e le aziendeprivatedai fatturati milio-nari. In pochi credonoche i piccoli viticoltorieroici (Nardi si èsemprefatto un vantodi es-serlo)potrannogiocareun ruolo reale.«Io so-no semprestato uno strenuodifensore dellaDocgedellasuadifferenzarispettoallapianu-ra - affermaNardi -. La priorità è spiegareaiconsumatoricosasignifica lavoraresuipendii.Alcuni invecevorrebberopiù collaborazionecon la Doc, altri guardanoad Asolo (piccolaDocgaséstante,ndr). C’èchi ipotizzapersinola fusione dei vari consorzi dentro SistemaProsecco.Io dico no: l’identità della DocgdiConeglianoeValdobbiadenevapreservata».
Un inciso: nella fuga verso il vertice dellecolline, ci sono aziende,in particolarequelledel Cartizze(citiamo Col Vetoraz),che vanno
persino oltre: vorrebbero togliere la parola«Prosecco»dalleetichette,perevidenziareso-lo il nome del territorio. Ma sono una mino-ranza.Di fatto, dentro questedue spaccature«ideologiche»,èperò in corsoancheunalottaper il potere.Nessunpresidentelo ammetteràmai, ma sedere nella stanzadei bottoni delConsorziopermette di trattenere relazioni dialtissimolivello eacascatanebeneficiaanchel’aziendadi provenienza.Perquesto,nessunovuoleperdersil’opportunità.
LA SPERANZAROSADELL’UNESCOAncheperché,mai comeoggi,il mondo guar-da alle bollicine con interesse. Un anno fa(esattamenteil 7 luglio) a Baku, in Azerbai-gian, la delegazionevenetaguidatadal presi-denteLucaZaiaportavaacasauno dei traguar-di più ambiziosi per il territorio: il «bollino»Unescoper le colline trevigiane. In cabinadiregiac’èuna donna, Marina Montedoro: unasvoltarosain un mondo prevalentementedo-
minato dai maschi.Ma i sogni e le promessesonostatetutte messein congelatore.Sostan-zialmente, i mesi sono passatiper costituirel’associazionee il comitato scientifico, ora siiniziano adefinire i varipiani. Montedorosin-tetizzacosìle priorità: «Leprossimeazioniri-guarderannolaredazionedel pianodi gestio-nedel sitocon il supportodel Comitatoscien-tifico, ladefinizionedelpianodi comunicazio-ne e la classificazionedegli edifici rurali cheandrannovalorizzatida un punto di vista ar-chitettonico e urbanistico per strutturareun’accoglienzadiffusa». Ma nel momento in
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un’accoglienzadiffusa». Ma nel momento incui stavanoper arrivare i primi turisti (quelli«nuovi», attratti dall’Unescoe non solo dal-l’enogastronomia)è scattatoil lockdown.Nei29 Comuni del sito Unescolo scorsoanno sieranoregistrati oltre 186mila arrivi, +1,1%ri-spetto all’anno precedente;il 2020probabil-menteregistreràun segnorosso.
Pocomale, il percorsoè lungo: le stalledi-venterannopiccoli bedandbreakfast,le tetto-ie dei fienili punti di degustazione.Gli enotu-risti, quelli che passanoanche per una solagiornata, non mancherannoe spenderannosemprepiù soldi. Standoai dati del CirvediConegliano,nel 2018si erasuperatala sogliadei 400mila visitatori, enel 2019si sono rag-giunti i 460mila, segnandoun incrementodel13%rispetto al 2018e del 45%rispettoal 2010.Laspesaquotidiana deglienoturisti è cresciu-ta dai56eurodel2010agli 88del2019.
LA DOCRESISTEAL COVID
L’impero mondialedellebollicine perònon sibasasullacollina,nascein pianura.Eccoil da-to chelo spiegameglio di ogni altro: nel 2019la Dochavenduto486milioni di bottiglie perun giro d’affaridi 2,4miliardi di euro,il Cone-glianoValdobbiadenesi èfermatoa92milionidi bottiglieperun valoredi 500milioni. Lacre-scitastimataper i prossimi anni è sempredel4/5%,ma le tempestesono in agguato.Al ti-mone del ConsorzioDoc c’èStefanoZanette,che ha optato per sceltedrastiche.Duranteillockdownquelli chesonostatiribattezzati«glisciacallidellaGdo»avevanocercatodi abbas-sarei prezzidi acquisto,facendolevasui ma-gazzinipieni. Il Consorzioha quindi decisodiconfermare il bloccodegli impianti, lo stoc-caggiodellaproduzioneesoprattuttodi vieta-re l’imbottigliamento della vendemmia2020
prima di gennaiodell’annoprossimo.In prati-ca:prima finiamo il vino in cantina,poi ne im-mettiamo di nuovo.Graziea questemosse,ilvaloredel Glerasi è stabilizzatooggiattorno a1,5/1,65euro al litro sfuso,garantendoutili atutta la filiera. «Nei primi sei mesi dell’annoabbiamoregistratounaflessionedel4%,maseconfrontiamoil periodosui 12mesiprima sia-mo praticamentealla pari - dice Zanette-. Vi-sto il momento storico,speriamodi prendercibellesoddisfazionientro fine anno».Aconfer-ma, Valoritaliaha appenadiffuso dati ottimi-stici:nel corsodelprimo semestredi quest’an-no sono statecertificate 218milioni di botti-glie (erano 228 milioni nello stessoperiodonel2019).
LEBOLLICINEROSÉAncheperché Zanettehacerchiato «in rosa»l’autunno 2020,cheporta a compimentounarivoluzionestorica.Per la prima voltasi potràimbottigliare il «Proseccospumanterosèmil-lesimato»,frutto di unamodifica aldisciplina-rechepermettelavinificazionein rossodelPi-not Nero.Mancanopochi passaggiburocrati-ci, le bollicine rosatedovrebbero apparire inItalia ai primi di ottobre e all’estero il mesesuccessivo.C’èmolta attesa:saràun prodottopremium, la bottiglia di punta della Doc. «Disicurousciràcon un costodi almenoil 20%su-periorealProsecco- ipotizzaGiorgioPolegato,cheoltre ad esserrappresentantedi Coldirettiè titolare di Astoria-. Speriamoche nel corso
del 2021se nepossanovendere20 milioni dibottiglie, ma c’èchi ipotizza si arrivi persinoa50milioni nelgiro di qualcheanno».
Mentregli imprenditori speranodi incassa-re(la prima annatadi produzioneè già prati-camentesold out), c’èchi invecequestoRosènon lo vuole proprio vedere.Per esempio irappresentanti della Fivi, l’associazionedeipiccoli produttori, portavocedei radicali. «Ri-schiamodi far confusione»,ripetono datem-po.Anchele dueDocghannostroncatoil pro-getto di Zanette.«Non fa parte della nostraidentità». Recentementeil fronte si è apertoanchenellazonadi Trieste,dovesitrova il pae-se di Prosecco,utilizzato nella riforma del2009per legarel’uvaal territorio, machedaal-loranonhaottenuto nulla in termini di aiuti aiviticoltori. EdiBukaveceFrancFabec,portavo-cedel gruppo,tenterannoil ricorsoalTarcon-
tro il nuovo disciplinare Rosè.Sarà. Ma inFrancia,patriadelRosè,nonlapensanocosì.IlDomaine de Fontenille, che appartiene a ungruppogruppochechehahacinquecinquehotelhoteldidialtoaltolivello,livello,hahapresentato «Les Impatients, ProseccodellaProvenza».Primo tarocco ufficiale del Rosè,che si inseriscein unalista lunghissimache ascadenzarituale viene aggiornata,causandopolemicheinternazionali, in particolareversola Gran Bretagna,dovei casidi Proseccoallaspinaormai nonsi contanopiù.
TRUMP,I DAZIE ASOLONel flussodei recorddi produzionesi poneinprima linea il consorzio di Asolo, che stavi-vendo una svoltaepocale.Ugo Zamperoniharaccolto il testimone della presidenzada Ar-mandoSerena,l’uomo chehacredutodall’ini-zio nel prosecco«segreto»,un comparto cheoraharidisegnatolapropria strategiacomuni-cativacon un nuovologo. Dainizio gennaioa
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cativacon un nuovologo. Dainizio gennaioafine giugnola produzione certificatadi AsoloProseccoèstatadi 7,8milioni di bottiglie, conun balzo in avanti dell’8,3%rispetto al primosemestredel 2019.Perquesto l’assembleahadecisodi non ridurre le rese(sceltafatta inve-cedalle due sorelle della Doce Docg):l’annoscorsofurono imbottigliate 17milioni di botti-glie,quest’annol’ambizioneèarrivarea20.Mala crescitaha una contraddizione strutturale.Circadue terzi della produzione viene infattiesportatada un unico grandeimbottigliatoreversoun solo importatore,che lecollocasugliscaffali dei supermercati negli Stati Uniti. Equelmercatooraènella tempestadeidazimi-nacciatida DonaldTrump (Coldiretti ipotizzatagli dellerichiestedel 40%in casodi approva-zionedelle barrierecommerciali). Zamperoniperòtieneunite le linee in trincea:«Sonosolominacce, non dobbiamo preoccuparceneadesso- ripete ai soci-. Lanostrarealtàormaièconsolidata,lacrescitaavvieneanchegrazieallepiccoleaziende,cheogni anno aumenta-no le loro quote di vendita.Vedoun generalestatodi salute».
LA VENDEMMIATRAVOUCHEREFITOFARMACI
Spostandoil focus dai mercati mondiali allevigne,visto l’andamentometeorologico,i viti-coltori stannoaffilandole forbici. Lavendem-mia dovrebbeavvenireai primi di settembre,
circaunasettimanaprima della media.In col-lina però il momento è attesocon apprensio-ne. Ci sono infatti circaquattromila ettari davendemmiareamano e laconfusioneattornoaivoucher,unita allamancanzadi manodope-raper ledifficoltà di spostamentodei lavorato-ri stagionali in periodoCovid,fanno temereglioperatori.Sistimacheci vogliano10/12perso-neper vendemmiarendemmiareun ettaro,o,lapartita coin-in-neper ve un ettar lapartita covolgediecimila lavoratori(questele proiezionidi Nardi). In pianura,conlaraccoltameccaniz-zata,questi disagi non sarannopercepiti. Ma
si rischiano polemiche coi vari gruppi anti-Prosecco,che temono l’abusodi fitofarmaci.Suquestofronte, però, i consorzi(ed in parti-colarequellodi Conegliano)mettono sul piat-to certificazioni e iter produttivi aggiornatiogni anno, supportati da pubblicazioni chespieganole modalitàecosostenibilidi coltiva-zione.Senzacontareche il biologico staregi-strandocresciteadoppiacifra emolti produt-tori colgono in questosegmentoopportunitàdi business.
In ogni caso,non ci sarannoproblemi dalpunto di vistaquantitativo.VenetoAgricolturahafatto questeprevisioni: «LaGleraevidenziaunafertilità inferiore rispettoallo scorsoanno,soprattuttonel Trevigianoenell’areadi Cone-gliano, ma va anchedetto che le dimensionidei grappoli sono eccezionali,raggiungendoaddirittura i 30centimetri.Leresesarannoneitermini dei disciplinari».
GLISCENARITRADIGITALEEBIOLOGICO
Di certo,il Covidha lasciatoancheeredità po-sitive.Perriassumerle,abbiamo scattatoduefotografie.Laprima ègreen.Sulfrontedelbio-logico,l’aziendafamigliaresimbolo èquelladiSettimo Pizzolato,che da Villorba (Treviso)spediscein Italia enelmondo 7milioni di bot-tiglie (il 60%di Prosecco):sono tutte biologi-che,un segmentodi mercato,questo,che nelmondo del Proseccooggi valecirca il 6%percentodel totale (in ascesa).«Siamoconvintichele sceltebiologiche siano fondamentali»,spiegaPizzolato,chestapiantandoancheviti-gni resistenti in quest’ottica.«L’ecosostenibili-tà è fondamentale nel nostro mondo e perquestoabbiamolavoratoanchesul packagingesull’energiapulita in cantina».Il mercatoglidàragione:l’aziendastima di chiudere l’annoin crescitadel 25%.
Lasecondafotografiaèdedicataalle innova-zioni digitali, ecitiamo VillaSandi.Il contestoèquellodelboom dellevenditeon line duran-te il lockdown. Mentreristoranti e wine shoperanochiusi, gli italiani hannoiniziato per laprima voltaacomperarevino sul web, siasuimarketplacechesui siti aziendali.SecondolerilevazionicondottedaNetcomm,il consorziodel commerciodigitale italiano, 29milioni diconsumatori durante il Covid hanno fattoesploderelevenditedi vino ebirra (più 245%).Villa Sandiha perciò approfondito la propriapresenzasul web con nuove «tasting expe-rience»:rience»:viaggiviaggivirtualivirtualiinnovativi,innovativi,interattiviinterattivieerigorosamente«live»,in compagniadelle gui-de. «Questasinestesiatra digitale e realedi-ventaun nuovomodo di comunicaree intera-girecon clienti e wine lover,abbattendole di-stanzegeografichee rilanciando il dialogotramarchioeterritorio -, disegnaquestoscenarioGiancarloMoretti Polegato-. Ritengoche latecnologiae i socialmedia possanoaiutarciacrearenuova modalità di fruizione di questimomenti di gioia edi leggerezza».
Certo,sentire il profumo dell’uvaè un’altracosa.Mail futuro ormai correonline, e lebolli-cinetrevigianesi sonosubitoadeguate.
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Fonte: Consorzio di Tutela
9Provincie METODODI
PRODUZIONE2Regioni
2009
dal17 luglio
Veneto
Friuli Venezia
GiuliaBelluno
Vicenza
Padova
Treviso
Udine
Trieste
Pordenone
Venezia
Gorizia
1
2
Vendemmiadelleuve
Diraspatura(separazione
acinidairaspi)
EGianlucaBisolLaDocsivendea14dollari nei retail Usa,inenotecaun caliceèa11
600MilioniLe bottiglie di prosecco
che sono state immesse
sul mercato durante
l’anno scorso
3MiliardiIl giro di affari delle
aziende produttrici di
prosecco (stimato al
consumo)
186MilaGliarrivi di enoturisti
registrati nel 2019
nell’area diventata
patrimonio Unesco
92MilioniLe bottiglie di Docg
prodotte l’anno scorso
che hanno generato
introiti per 500 milioni
L’Ego-Hub
3
Pressatura(separazionemostodallabuccia)
4
Prima
fermentazione(trasformazionemostoinvino)
5
Seconda
fermentazioneospumantizzazionein autoclave
(il vino diventaspumanteofrizzante)
EGiancarloM. PolegatoDigitaleereale,nuovomododi interagireconclienti ewinelover
6
Imbottigliamento
eetichettatura
Siro Unesco
Una veduta
delle colline del
prosecco,
divenute il 7
luglio dell’annoscorso a Baku,
in Azerbaigian,
patrimonio
dell’UnescoLa strategia
sarebbe quella
di unire il
bollino Unesco
agli amanti del
vino, per
sviluppare dal
punto di vista
turistico, le
colline del
Trevigiano
Purtroppo, il
Covid-19 ha
messo in
ginocchio,
almeno per
quest’anno,l’enoturismo,costringendo gli
operatori a
rimandare
almeno di un
anno i primi test
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La vicenda
« La Docg
storica del
Prosecco ruota
attorno alle
colline di
Conegliano e
Valdobbiadene,
dove i
viticoltori eroi
sudano su
pendenze
verticali per il
raccolto
« La Doc di
pianura si
estende invece
su 24.450
ettari tra
Veneto e Friuli
Venezia Giulia
(11.460 le
aziende viticole
impegnate),
spesso su
piatte
campagne
dove regna
sovrana la
meccanizzazio
ne della
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