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MERCOLED 31 AGOSTO 2011 ANNO 136 - N. 206italia: 515249535254

In Italia

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Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 6339 Servizio Clienti - Tel. 02 63797510

Fondato nel 1876In Francia Se i testi eliminano la parola ShoahStefano Montefiori a pagina 25

www.corriere.itLa Mostra Stelle e feste kolossal Clooney lancia VeneziaAgnese, Cappelli, Manin e Mereghetti pagine 50-51

Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281

Sette Sei copertine per il FestivalSpeciale cinema Domani con il Corriere

BUONE INTENZIONI E AMARE REALT

Protesta per le misure su laurea e servizio militare. La Cgil: un golpe. Tra Pdl e Lega torna la tensione

LEVASIVA LOTTA ALLEVASIONEdi SERGIO RIZZO e GIAN ANTONIO STELLA

Si riapre la partita delle pensioniBerlusconi: ora la manovra pi equa. I dubbi di BankitaliaIl patto cittadini-Stato Giannelli

F

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

ateci capire: esistono diritti acquisiti di serie A e diritti acquisiti di serie B? una domanda doverosa davanti alla clamorosa e offensiva disparit che emerge dallultima puntata della manovra di aggiustamento finanziario. Un tormentone che vede apparire e sparire (e chiss quanto ci tranquillizzer i mercati) norme che sbattono le ali e muoiono come certe farfalle che vivono poche ore, giusto il tempo di incantare i fanciulli. Di l non si possono toccare gli evasori che pagando uno zuccherino avevano riportato i capitali (anche sporchi) in Italia o i vitalizi parlamentari perch in entrambi i casi lo Stato tradirebbe la parola data. Di qua lo stesso Stato pu rimangiarsi altri impegni. Come quello preso con larghe fasce di cittadini che anche recentemente (perfino su pressione di campagne governative!) avevano riscattato, spesso a caro prezzo, gli anni del servizio militare, della laurea o della specializzazione (fino a 12 anni, in certi settori della medicina) e che si ritrovano oggi con la pensione che sallontana di colpo di anni e anni. Una scelta che, ammesso che non venga rinnegata domani come tante altre ( gi in corso uno scaricabarile) platealmente punitiva verso un elettorato considerato, a torto o a ragione, ostile. E il famoso contributo di solidariet evaporato per tutti tranne i dipendenti pubblici di fascia superiore? Varr, stavolta, anche per i dirigenti di Palazzo Chigi che, umma umma, furono salvati dai tagli della Finanziaria 2010 perch la cosa aveva sollevato dubbi di natura interpretativa? E quanto durer, stavolta, la

grancassa sui tagli epocali ai costi della politica? La famosa abolizione dei Comuni sotto i 1.000 abitanti, sparata poche settimane fa come la soppressione di 54.000 poltrone, si spense il giorno stesso della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Risparmi previsti: zero! Zero carbonella. questo il problema. In un momento in cui si moltiplicano le perplessit per i miliardi che mancano ai saldi invariati (quattro, cinque, chiss) e autorevoli istituzioni segnalano che le entrate statali viaggiano verso il 50% del Pil, con il record assoluto di pressione fiscale a dispetto degli slogan meno tasse per tutti, il governo, la maggioranza, la classe dirigente, avrebbero un disperato bisogno di credibilit. Messa a rischio da troppe norme sfarfalleggianti e sconcertanti contraddizioni. Prendiamo la lotta allevasione fiscale. Per anni il Cavaliere, al di l dei condoni a raffica, ha ripetuto che evadere, per chi deve dare allo Stato pi di un terzo di quanto guadagna un diritto naturale nel cuore degli uomini. Ha detto che dare soldi alla Guardia di finanza non considerato reato dall88% degli italiani. Ha raccontato barzellette tipo: Due banditi entrano in un ufficio e urlano: Questa una rapina. Un impiegato: Ah, credevo fosse la Finanza. dura, adesso, far la guerra agli evasori. Tanto pi avendo al fianco quel Bossi che sfond in politica incitando alla rivolta fiscale (Io non lo farei mai, lo bacchett Silvius Magnago: La mia patria lAustria, ma sono un cittadino italiano. E i cittadini le tasse devono pagarle).CONTINUA A PAGINA 11

UNA SOLA MOSSA TRE GRAVI DISTORSIONIdi MARCELLO MESSORIl compromesso sulle pensioni, raggiunto due giorni fa dai maggiori partiti di governo, sarebbe degno di partecipare con elevate probabilit di vittoria a un ipotetico concorso internazionale sulla peggiore scelta politica dellanno. Tale accordo lascia immutata l'iniqua differenza di trattamento fra chi pi anziano e godr (in tutto o in larga parte) del generoso regime retributivo, precedente alle riforme previdenziali degli anni Novanta, e chi pi giovane.CONTINUA A PAGINA 5

I

Silvio Berlusconi assicura che ora la manovra pi equa. Ma a poche ore dalla chiusura del vertice di Arcore si riapre la partita sulle pensioni. E torna la tensione tra Pdl e Lega. Gli interventi sul sistema previdenziale saranno infatti con tutta probabilit modificati, visto anche il polverone che si alzato sulla nuova manovra e i rischi di cause per le norme sul riscatto degli anni di laurea e del servizio militare. Duri i commenti dellopposizione. La Cgil parla di golpe, a proposito delle misure sulle pensioni. Dubbi arrivano dalla Corte dei conti e da Bankitalia: c il rischio stagnazione.DA PAGINA 2 A PAGINA 13

Le lettere

A 59 anni scopro di aver pagato il riscatto per nulladi FABRIZIO FONTANA (medico)A PAGINA 8

Cos la solidariet imposta solo ai lavoratori statalidi FRANCO DEBONO (dirigente)A PAGINA 8

Marinai, turisti, operatori umanitari italiani

Lipotesi: il compito sar affidato ai Comuni

Spunta il piano antifurbi: rendere pubbliche le dichiarazioni dei redditiTra le nuove misure che sarebbero allo studio per contrastare levasione fiscale ci sarebbe anche la pubblicazione dei redditi dei cittadini. Se lipotesi prender corpo sar compito dei sindaci, che in questo modo, confidando sulle spiate dei loro concittadini, potrebbero tentare di recuperare una parte consistente dei tagli operati ai trasferimenti da parte dello Stato. Unimpresa, quella della pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi, che aveva gi tentato Vincenzo Visco nel 2008. Fu un flop: allora le dichiarazioni rimasero sul sito dellAgenzia delle Entrate per pochissimi minuti. Sufficienti a scatenare un putiferio e una richiesta di chiarimenti da parte del Garante della privacy.A PAGINA 11 Sensini

Inchieste e Pd

Serravalle: indagato manager di Intesadi GIUSEPPE GUASTELLAravi indizi sulloperazione che port alla Provincia di Milano il 15% della Milano-Serravalle. Indagato anche un manager di Banca Intesa. A PAGINA 16

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Le vite interrotte degli ostaggidi MASSIMO A. ALBERIZZI

Penati: non mi nascondo dietro la prescrizionedi MAURIZIO GIANNATTASIO

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ono 15 gli italiani prigionieri in Africa di gruppi criminali. Dallalto e da sinistra, quattro di loro: Franco Lamolinara, lingegnere sequestrato da estremisti islamici in Nigeria; Maria Sandra Mariani, portata via in Algeria dai qaedisti; Bruno Pellizzari, rapito al largo della Tanzania; e Francesco Azzar, scomparso in Darfur. A PAGINA 23

F

ilippo Penati, il dirigente pd accusato di corruzione, affida a una lettera il suo futuro politico: Non intendo nascondermi dietro la prescrizione. A PAGINA 17

In Svezia reato: consigliere comunale italiano due notti in cella a Stoccolma

Arrestato per uno schiaffo al figliodi GIUSI FASANO

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UN DIVIETO CHE NON VA IMPORTATOdi ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI

LA VIOLENZA NON MAI EDUCATIVAdi FULVIO SCAPARRO

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9 771120 498008

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o, quel divieto non da importare. Anche se mollare una sberla a un figlio sempre un atto di debolezza e una vigliaccata. A PAGINA 27

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a la violenza va impedita. Resto dellopinione che sberle e botte siano umilianti per chi le riceve e anche per chi le d. A PAGINA 27

no schiaffo al figlio dodicenne durante una vacanza a Stoccolma. Per il consigliere comunale di Canosa di Puglia, Giovanni Colasante, 46 anni, scattato larresto. In Svezia usare forme anche lievi di violenza contro i figli un reato grave che corrisponde al maltrattamento. Luomo ha trascorso due notti in carcere.ALLE PAGINE 26 E 27

Accorpamenti

Cancellati dalla scuola tremila presididi LORENZO SALVIAA PAGINA 29

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Primo Piano

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Mercoled 31 Agosto 2011 Corriere della Sera

La manovra Le scelte

La parte pi responsabile delle opposizioni faccia prevalere l'interesse del Paese rispetto a divisioni e polemiche Angelino Alfano, Pdl

La manovra pi equa Le opposizioni collaborinoBerlusconi: smentiti i romanzi dagosto sulle tensioniROMA Silvio Berlusconi soddisfatto. Anzi, molto soddisfatto perch la manovra migliorata senza modificare i saldi. Lo dice a Studio Aperto rifacendo lelenco delle decisioni prese durante il vertice di Arcore, a partire dalle Province, da abolire in poco tempo, se si trover laccordo in Parlamento e dal numero di deputati e senatori che potrebbe essere pi che dimezzato: 300 alla Camera e 150 a Palazzo Madama. Il piano anticrisi, per il presidente del Consiglio, ora pi equo e opportuno: disponiamo della coesione necessaria per approvarlo, ma auspichiamo che lopposizione cambi atteggiamento. Ed proprio su questo punto, cio il confronto con lopposizione, che ha insistito il premier: Noi siamo sempre stati aperti al suo contributo. Il testo che approda in Senato polabolizione delle Province e la riduzione del numero dei parlamentari, possibile solo con una modifica costituzionale. Quanto alle possibili modifiche del decreto anticrisi abbiamo detto subito che quella manovra sarebbe stata migliorata con il tempo ha chiarito il premier . Io credo che avere lavorato in questi giorni alla vigilia di Ferragosto, praticamente senza aver fatto ferie, abbia portato al risultato di una manovra pi equa e sostenibile. Secondo il presidente del Consiglio nessun altro governo ci sarebbe riuscito. Abbiamo dovuto farlo per ottenere lintervento della Bce, una sorta di ombrello fidejussorio a tutela dei nostri titoli di Stato sotto attacco della speculazione. Infine il capitolo tasse: Avevo detto che introducevo il contributo di solidariet con il cuore che grondava sangue perch da sempre ho promesso che non volevamo mettere le mani nelle tasche degli italiani. Siamo riusciti a levarlo con altre fonti di risparmio. Mentre la lotta allevasione fiscale stata inasprita dando la possibilit ai Comuni di fare controlli pi capillari. Un forte appello al dialogo tra maggioranza e opposizione, definito indispensabile, arrivato nuovamente dal presidente del Senato Renato Schifani per il quale tutte le forze politiche devono trovare un punto di sintesi: come ha affermato il capo dello Stato, occorre coesione nei momenti difficili. Per questo, parlando al Tg1, Schifani si augurato di evitare il voto di fiducia che impedisce la discussione in Parlamento. Dove invece c il tempo per riforme importanti, anche in questa legislatura: per occorre buona volont. Ce lo chiede il Paese che vuole essere modernizzato. Un appello raccolto dal segretario del Pdl Angelino Alfano: Ora ci vuole il massimo della condivisione senza chiusure ideologiche e con una valutazione del merito delle proposte avanzate dallopposizione.

Le misurePensioni Per la pensione di anzianit occorrono 40 anni di lavoro effettivo. Non entrano pi nel calcolo n il riscatto del servizio militare n del periodo di laurea, validi solo per determinare limporto Lotta allevasione Stretta sulle societ di comodo cui, per evadere il Fisco, vengono intestate propriet e beni di lusso. la tassa sullevasione per colpire chi ha un patrimonio non congruo al suo stile di vita Contributo di solidariet Resta, ma solo a carico dei parlamentari. Pagano il prelievo straordinario anche i dipendenti pubblici e pensionati con redditi superiori ai 90.000 euro, in base alle precedenti misure Le cooperative Ridotte le agevolazioni fiscali per le coop. Secondo le stime del governo le cooperative godono ancora di sgravi pari a 714 milioni di euro allanno, tra esenzioni Ires e maggiori deduzioni accordate I piccoli Comuni I Comuni con meno di mille abitanti non saranno pi accorpati, ma dovranno unire i servizi. Sar ridotto il numero dei consiglieri comunali che non avranno pi indennit o gettone di presenza Tagli agli enti locali Ridotti da 9,2 miliardi a 6,2 miliardi. Maggiori introiti arriveranno dalla Robin Hood Tax sulle societ energetiche e dalla lotta allevasione sul territorio: i Comuni potranno trattenere una quota del gettito Via le Province Tutte le Province saranno soppresse con un disegno di legge costituzionale, con passaggio delle loro funzioni alle Regioni. Si allungano i tempi di attuazione del provvedimento Parlamentari dimezzati Un disegno di legge costituzionale a parte verr presentato per dimezzare il numero dei parlamentari, sia per quanto riguarda i deputati sia per i senatori

La fiducia da evitare Il presidente del Senato, Schifani: spero si eviti la fiducia perch impedisce al Parlamento di discuteretr essere migliorato, purch non cambino i saldi. Ma stamane ho visto che come al solito le critiche da parte loro invece di diminuire sono aumentate. Nel corso dellintervista il premier ha lodato il senso di responsabilit della Lega, definendo romanzi dagosto quelli sui rapporti interni alla maggioranza e fra me e Tremonti. La realt quasi sempre diversa da come viene raccontata. Riferendosi ai costi della politica drasticamente ridotti per la prima volta nella storia della Repubblica con il taglio di tantissime poltrone Berlusconi si ancora rivolto al centrosinistra: Noi avevamo gi dimezzato il numero dei parlamentari ma loro con un referendum hanno bocciato la nostra legge. E lancia la sfida: Se ci sar laccordo con lopposizione, con una maggioranza dei due terzi, in poco tempo potremo fare tutto. Perch

Al Senato Presentate 1.273 proposte di modifica

Giungla di emendamenti Dalloro di Stato in vendita alla lotteria di BeneventoROMA Milleduecentosettantatr emendamenti, una montagna poco incantata di fogli vergati in burocratese stretto, profluvio di commi e codicilli. Alcuni vanno avanti per righe e righe in una vertigine di dotte analisi e astruse dissertazioni. Altri si limitano ad aggiungere un umile ma fatale nonch a un articolo oppure impongono la decisiva soppressione delloscuro comma 4 quinquies. la manovra allo stato magmatico, un concentrato di emendamenti di partito e di singoli senatori, dietro i quali si intravvede un serio tentativo di migliorarla, ma anche molto protagonismo da gloria effimera nonch lombra delle lobby e dei particolarismi. Emendamenti destinati a cadere, probabilmente, sotto la mannaia del voto di fiducia. Gli emendamenti del Pd sono ben 360 (solo il pdf di quelli del gruppo pesa tre mega), per smentire chi accusa i democratici di assenza di proposte. Molti noti: tracciabilit dei pagamenti e dei rifiuti, ripristino del falso in bilancio, imposta sui grandi capitali immobiliari, tassazione del 15 sui capitali gi scudati (ma lIdv rilancia al 20). E poi unidea nuova: per i lavori di casa e auto (idraulico, officina) dimezzare lIva dal 20 al 10% e rendere detraibili i pagamenti fino a 5.000 euro allanno. Un modo per sottrarre al sommerso il nero quotidiano. NellIdv che propone la riduzione dei costi della politica e delle spese militari si scatena Elio Lannutti, in una girandola di proposte: vendita del 50% delle riserve auree italiane, obbligo di confezioni monodose per i farmaci, tassazione delle bevande gassate (come in Francia). Felice Belisario chiede lo stop ai fondi per il Ponte di Messina. Pancho Pardi preferirebbe aumentare le tasse di

Alessandro Fulloni RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere della Sera Mercoled 31 Agosto 2011

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Primo PianoI conti non tornano, questa manovra non ha coperture. I mercati non tarderanno a capirlo Pier Ferdinando Casini, Udc

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Questa manovra ammazza il Paese, colpisce la cooperazione e difende gli evasori Nicola Zingaretti, Pd

SoddisfattoIl premier Berlusconi soddisfatto per il risultato sulla manovra (foto Di Loreti / Emblema)

Le proposte

Le audizioni La Corte dei Conti teme effetti depressivi

Tassare i capitali gi scudatiIl Partito democratico propone unimposta patrimoniale una tantum del 15% sullammontare dei capitali esportati illegalmente e condonati attraverso lo scudo fiscale del 2003 e del 2009

I dubbi di Bankitalia: rischio stagnazione, pressione fiscale altaServe una politica di rilancio della crescitaROMA Una manovra da 20 miliardi nel 2012, altri 25,5 nel 2013: uno sforzo supplementare era stato chiesto al governo dalla Banca centrale europea, nella famosa lettera, per arrivare al pareggio di bilancio un anno prima del previsto. Varato il decreto, e nellattesa di vedere nero su bianco le modifiche concordate luned ad Arcore, dalla Banca dItalia si avanzano per dubbi gi sul testo licenziato a Ferragosto. Ci sarebbero effetti restrittivi, che a cascata mettono incertezza sullobiettivo del pareggio. Laggiustamento dei conti necessario, e lentit della manovra non pu essere ridotta, i saldi delloperazione devono cio rimanere quelli dichiarati. Ma la manovra cos sproporzionata sulla leva fiscale, che lattuazione andr correttamente monitorata. stato chiaro il vicedirettore generale Ignazio Visco, ascoltato ieri in commissione Bilancio del Senato, prima dei rappresentanti della Corte dei Conti, dellIstat e del Cnel. Rischiamo una fase di stagnazione. E ancora pi esplicitamente: Potrebbe prefigurarsi una crescita del prodotto interno lordo inferiore al punto percentuale nellanno in corso e ancora pi debole nel 2012. Ci si rifletterebbe inevitabilmente sui conti pubblici, rendendo pi difficile il pareggio di bilancio e rallentando la flessione del peso del debito pubblico. Ossia uno scollamento tra gli effetti voluti e i mezzi previsti per conseguirli. Pure riconoscendo una risposta del governo alle richieste di Francoforte nel complesso rapida, consistente ed efficace, Bankitalia torna sul punto: il riequilibrio dei conti pubblici deve associarsi a una politica economica volta al rilancio delle prospettive di crescita. Insiste sullassenza (Non esistente e come tale percepito dai mercati, dice), di un disegno organico, un intervento faticoso e laborioso per lo sviluppo, nonostante le due manovre e il decreto di maggio. Problematica soprattutto la pressione fiscale, che nel 2014 toccher il massimo storico: Salirebbe ha spiegato Visco soprattutto nel 2012 e nel 2013 (rispettivamente di 1,1 e 0,7 punti); nel 2014 si attesterebbe al massimo storico del 44,5%, escluso il carico che potrebbero aggiungere gli enti decentrati per compensare, anche solo in parte, la riduzione dei trasferimenti statali. Un passaggio che porterebbe hanno indicato i tecnici del Senato il peso delle entrate totali dal 46,6% del Pil nel 2011 al 48,4% nel 2013, comprendendo anche le entrate extratributarie. Ecco allora i suggerimenti: ridurre le aliquote contributive non pensionistiche per allegge-

Emendamento pdl allarticolo 8Le rappresentanze sindacali nelle aziende potranno siglare accordi aziendali e territoriali anche in deroga alle leggi vigenti. quanto prevede un emendamento all'art. 8 della manovra a firma di un gruppo di senatori del Pdl

Iva al 10% per i lavori di casaRidurre lIva dal 20 al 10 per cento per i piccoli lavori di casa e per quelli sulle auto (idraulico, officina, ecc.) e rendere detraibili i pagamenti fino a 5.000 euro allanno. una delle proposte presentate dal Pd

Vicedirettore Ignazio Visco

successione. Alfonso Mascitelli vuole aumentare lIva ma solo sui prodotti di lusso: lavori in platino, vini spumanti con fermentazione naturale, auto potenti e navi da oltre 18 tonnellate, tappeti fabbricati a mano provenienti da Oriente e Africa. E infine pelli da pellicceria dei tipi pi diversi (si scopre lesistenza dellocelot, del ghiottone, del breitschwanz e della lonza sealskin). Ancora Lannutti vorrebbe un contributo di solidariet per i percettori di grandi redditi da attivit sportiva. Calciatori ma non solo. La stessa aria dellemendamento leghista di Massimo Garavaglia e Gianvittore Vaccaro, sulla scia del castiga-calciatori Roberto Calderoli. Il Carroccio cavalca i suoi temi identitari e chiede per gli extracomunitari unimposta di bollo del 2% per i trasferimenti di denaro allestero e una garanzia di 3 mila euro per aprire una partita Iva. Ma fa pressione anche sulle Fiamme Gialle, chiedendo di pagare i premi di produttivit solo a recupero delle somme evase. Emma Bonino, Marco Perduca e Donatella Poretti si concentrano sui temi classici dei radicali e chiedono labolizione dellesenzione dellIci per gli immobili della Chiesa a uso commerciale, la privatizzazione della Rai (come il terzopolista Mario Valditara) e labrogazione del finanziamento pubblico dei parti-

ti. Da Io Sud si fanno sentire Salvo Fleres e Maria Giuseppa Castiglione, che si uniscono per chiedere di inserire nei lavori usuranti il lavoro di segherie di marmo. Pippo Gianni, del Pid, ha incaricato la Castiglione di presentare un emendamento ben pi pesante: il condono fiscale e tributario, sempre in agguato. Dal Pdl emendamenti lievi, come listituzione della lotteria per la rassegna Benevento citt spettacolo (Cosimo Izzo). Dal sapore leghista, come il

Stranieri, garanzie sulle partite IvaI cittadini extracomunitari che vogliono aprire una partita Iva in Italia devono depositare una fidejussione bancaria o assicurativa di almeno 3 mila euro all'Agenzia delle entrate. Lo prevede un emendamento della Lega Nord alla manovra

la percentuale relativa alla pressione fiscale secondo le stime di Bankitalia per il 2014 (toccherebbe il massimo storico). La pressione dovrebbe aumentare sia nel 2012 sia nel 2013, rispettivamente di 1,1 e 0,7 punti

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La lettera Per il vicedirettore Visco la credibilit della manovra aderente alla lettera di Bce e Palazzo Kochrire il cuneo fiscale; aumentare lIva o il prelievo sugli immobili. E nella lotta allevasione incrementare lutilizzo della moneta elettronica. A rafforzare il pungolo la Corte dei Conti. Il presidente Luigi Giampaolino molto critico e parla di effetti depressivi del decreto, dovuti al ricorso prevalente alla leva fiscale, quasi 3/4 della manovra, che determina la compressione del reddito disponibile e accentua i rischi depressivi. Nellipotesi pi ottimistica laumento della pressione fiscale sar di 2 punti percentuali nel 2014, aggiunge Giampaolino, che vede un ulteriore capitolo critico nella Robin Hood tax, per i possibili effetti indesiderati.

Il condono fiscale Il Pid rilancia il condono fiscale Io Sud chiede tutele per chi lavora nelle segherie di marmono alla pensione per i vedovi di matrimoni durati meno di dieci anni (Giuseppe Firrarello). Dal contenuto locale, come il salvataggio della Provincia di Crotone (Dorina Bianchi) o delle Regioni con due province (come il Molise, Ulisse Di Giacomo). Ma anche ben pi pesanti, come laffondo antitremontiano di Massimo Baldini, che chiede lo spacchettamento in due ministeri, del Tesoro e dellEconomia.

Contributi dagli sportiviContributo di solidariet per tutti gli sportivi, non solo i calciatori, compresi allenatori, direttori tecnici e preparatori atletici. Lo propone la Lega. La supertassa si applicherebbe anche alle retribuzioni e ai corrispettivi, nonch alle premialit

la percentuale relativa al peso delle entrate totali nel 2013 secondo i tecnici del Senato ( al 46,6% del Pil nel 2011). Il dato comprende anche le entrate extratributarie, due punti percentuali in pi di quanto indicato nel Documento di economia e finanza

Alessandro Trocino RIPRODUZIONE RISERVATA

Melania Di Giacomo RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mercoled 31 Agosto 2011 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Mercoled 31 Agosto 2011

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Primo PianoAlfano il vincitore morale di questo passaggio delicato che restituisce al governo il respiro di tutta la legislatura Gianfranco Rotondi, Pdl

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La manovra Gli scenari

Pensioni, si riapre il fronte E spunta lipotesi fiduciaCalderoli vede Sacconi. Timori sulla copertura della manovraROMA Sembrava tutto risolto, con soddisfazione generale: contento Berlusconi, contento Tremonti, contento Alfano, contenti i leghisti. Ma sono bastate poche ore per togliere il sorriso dal volto dei protagonisti. E far riprecipitare nel caos la manovra (riscritta luned ad Arcore per la terza volta dopo la prima di luglio e quella varata il 12 agosto) e soprattutto la maggioranza. A ieri sera, praticamente ogni nuovo capitolo inserito durante il mega summit era tornato in discussione, a partire da quello che ha suscitato le maggiori proteste e indignato sindacati e categorie interessate: lintervento sulle

La vicendaIl decretoLa prima scrittura della manovra avviene a luglio. La seconda avviene il 12 agosto scorso, quando il Consiglio dei ministri vara il decreto della manovra che ora deve essere convertito in legge. La terza modifica, invece, avviene nel maxi vertice di Arcore di luned scorso

Il verticeA dare una svolta decisiva ha contribuito il vertice di luned sera a Villa San Martino, ad Arcore, tra il premier e diversi ministri. Al termine di una riunione di sette ore stata raggiunta unintesa che prevede il no allaumento dellIva e al superprelievo e una serie di misure per le pensioni

Assenza di Tremonti In queste ore spicca lassenza di Tremonti. Il portavoce: non a Roma, il telefono non ha campopensioni con limpossibilit di far valere ai fini del raggiungimento dei 40 anni di servizio gli anni riscattati per la laurea e il servizio militare. E tanto sembra riaperta la partita che torna anche lipotesi di mettere mano da subito allIva, che era invece stata difesa da Tremonti come strumento indispensabile da usare nella delega fiscale per evitare tagli pesantissimi ai servizi sociali. Cambieremo la norma sulle pensioni dicono nel Pdl, perch cos com iniqua e forse anche incostituzionale.

La tensioneMa a far riprecipitare nel caos la manovra e soprattutto la maggioranza, a ieri sera, praticamente stato ogni nuovo capitolo inserito durante il mega summit: tutto tornato in discussione. Cambieremo la norma sulle pensioni, tuonano nel Pdl. E si ipotizza perfino un ritiro del provvedimento

C chi si spinge ad ipotizzare perfino un ritiro tout court del provvedimento, che secondo chi gli ha parlato ieri non piacerebbe nemmeno al premier che ne avrebbe capito la portata e limpatto in termini di impopolarit solo a cose fatte e che invece si era battuto per un innalzamento generale dellet pensionabile. Ma i tecnici, i ministri, i capigruppo ritengono molto improbabile una cancellazione della misura, anche se ammettono che qualcosa dovremo fare. In tempi stretti, strettissimi. Perch stasera dovranno essere depositati gli emendamenti, dopo un vertice di maggioranza al Senato, e domani un Consiglio dei ministri gi convocato potrebbe servire per dare lultima decisiva veste alla manovra e varare il maxi emendamento del governo sul quale a questo punto potrebbe essere posta la fiducia. Per questo stamattina si vedranno il ministro Sacconi, il collega Calderoli e i tecnici del Tesoro per decidere cosa fare rispetto alle modifiche sulle pensioni che, scrive in una nota il leghista, vanno valutate per bene non solo per limpatto finanziario ma soprattutto per limpatto sociale. Frase che chiarisce bene quale sia lo stato di confusione e di subbuglio nel Carroccio, il cui quotidiano di partito La Padania titola oggi Manovra in discussione, c bisogno di unulteriore riflessione. Anche sui tagli ai Comuni, che a quanto sembra se-

condo Maroni sarebbero ancora troppo alti, giustificando lira dei sindaci. Tra i quali quellAlemanno che per Berlusconi con i suoi ha bacchettato: si lamenta solo per coprire le sue defaillance, il senso dellaccusa. Ma il caos totale perch in queste ore a preoccupare non solo una singola misura o una singola protesta, ma lintero impianto della manovra: Diciamo che abbiamo qualche difficolt a mettere nero su bianco in termini di emendamenti i punti decisi nel vertice di Arcore..., dice con un eufemismo un ministro del Pdl, spiegando che il rischio di una mancanza di copertura delle misure previste c tutto. C chi arriva a quantificare in quattro-cinque miliardi il buco per arrivare al pareggio di bilancio del 2013. E se alla fine i saldi non dovessero tornare finir si lamenta un altro ministro che taglieranno ancora i nostri dicasteri, e noi non sappiamo davvero come potremo andare avanti. Ma la paura anche per limmediato futuro: se la manovra dovesse davvero rivelarsi insufficiente, non sarebbero pi procrastinabili inter-

SoddisfattiIl leader della Lega Umberto Bossi e il ministro dellEconomia Giulio Tremonti erano entrambi molto soddisfatti al termine del maxi vertice di Arcore. Il primo per aver tenuto alla prova collegiale e aver evitato laumento dellIva. Il secondo perch erano state accolte molte delle istanze della Lega

venti decisi sullet pensionabile (magari addirittura gi in manovra) e magari altri tagli, perch la sola Iva non basterebbe a coprire i buchi. In questo clima, spicca lassenza quasi ostentata del ministro Tremonti. Lui, che la manovra non avrebbe voluto toccarla per evitare altre lotte fratricide e il rischio di sballo dei conti, attraverso il suo portavoce fa sapere che non a Roma, e il suo telefono non ha campo. Come a di-

re, io vi avevo avvertito, adesso vedetevela voi. E tra i suoi amici c chi ironizza: Vogliono togliere lintervento sulle pensioni? Benissimo, rimettano il contributo di solidariet.... Perch in qualche modo, tra stasera e domani, i conti dovranno tornare. Altrimenti commenta sconfortato un fedelissimo del premier , sar lintero governo a doverli fare con il Paese.

Paola Di Caro RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commento

UNA SOLA MOSSA TRE GRAVI DISTORSIONISEGUE DALLA PRIMA

I pi giovani che, a seguito di queste riforme e dellaccresciuta precariet delle condizioni lavorative, potranno contare su un rapporto fra pensione pubblica e ultima retribuzione molto pi basso di quello dei loro genitori o dei loro nonni. Per contro, il compromesso fra Pdl e Lega prevede di eliminare per vecchi e giovani il riscatto degli anni di universit e di servizio militare dal computo del periodo lavorativo (pur nel mantenimento della congruit delIl patto lassegno). Chi ha partorito Il patto fra cittadini e lo Stato unidea cos perversa era, forse, convin- in questo modo potrebbe to di colpire le attua- essere leso retroattivamente li pensioni di anzianit. In realt, ha introdotto tre gravi distorsio- lItalia il Paese avanzato che ni nel nostro sistema previden- meno remunera la scolarizzazioziale. Primo: ha proposto di lede- ne, ci accentuer i nostri ritardi re retroattivamente un accordo in termini di quota di laureati e fra Stato e cittadini, che mira a assester, cos, un nuovo colpo incentivare leducazione superio- alla competitivit della nostra re e a non discriminare chi ha economia. Terzo: ha introdotto, prestato un servizio pubblico (fi- su base arbitraria, un abnorme no a poco tempo fa, obbligato- scalino (anche quinquennale) rio). Limpatto analogo a quel- nei tempi di accesso alla pensiolo del condono fiscale sui citta- ne di lavoratori che sono gi stadini che pagano le tasse dovute: ti colpiti da allungamenti delle tutti i lavoratori (anche quelli condizioni di anzianit, dal legache, come me, non hanno riscat- me con la loro speranza di vita e tato nulla) avranno meno fidu- dal ricorso a vari espedienti tem-

cia nello Stato e rafforzeranno i loro dubbi sulla futura possibilit di percepire la pensione pubblica prevista. Secondo: ha penalizzato ulteriormente i lavoratori pi giovani che sono (in tutto o in larga parte) soggetti al regime previdenziale contributivo e che, quindi, riceveranno una pensione corrispondente allammontare dei contributi versati nel loro periodo lavorativo e alla loro residua speranza di vita (oltre che al tasso di crescita del PIL). Sommandosi al fatto che

poranei (riduzione delle finestre, posponimento dellindennit di liquidazione). Al confronto lo scalone Maroni, poi attenuato, erroneamente, dal secondo governo Prodi, appare un esempio di moderazione. Per rendere pi equo il sistema previdenziale italiano e ridurre la relativa spesa, necessario separare i lavoratori prevalentemente inseriti nel regime post-riforme da quelli prevalentemente inseriti nel vecchio e pi generoso regime retributivo. Ottenendo prestazioni previdenziali grosso modo commisurate a quanto hanno lavorato e versato, essi devono essere liberi di scegliere let di uscita dal lavoro purch la conseguente pensione non imponga unintegrazione assistenziale da parte dello Stato. I lavoratori relativamente privilegiati, perch appartenenti al regime retributivo, devono invece essere sottoposti per il residuo della loro attivit lavorativa al nuovo regime contributivo. Inoltre, insieme ai lavoratori con un significativo periodo lavorativo in regime retributivo, essi vanno obbligati a prolungare let lavorativa salvo nel caso di attivit usuranti; e, al riguardo, i processi gi in atto possono essere ulteriormente accelerati.

Marcello Messori RIPRODUZIONE RISERVATA

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La manovra Le reazioni

Un grosso sgarbo, un graffio, un dispetto, aver pensato di toccare le pensioni Luigi Angeletti, leader uilchi stato tanto fesso da servire il Paese facendo il militare o da studiare e poi riscattare di tasca propria la laurea. In altre parole, dopo il vertice di Arcore secondo Bersani la manovra peggiorata per equit e tenuta dei conti. Il leader dellUdc, Pier Ferdinando Casini, ha puntato lindice proprio sui saldi che non sarebbero rispettati se si applicassero le nuove disposizioni decise ad Arcore dalla maggioranza. evidente che i conti non tornano, ha detto. Casini, oltre a criticare le scelte sulle pensioni, deluso da una manovra che negli ultimi giorni peggiorata. Insomma, secondo Casini questa manovra cos com pessima, un pasticcio, un disegno truffaldino, anche se i centristi faranno di tutto per migliorarla, se saremo ascoltati. Comunque ha rivelato Casini il presidente del Senato Schifani nei giorni scorsi ci ha chiamato, ha chiesto collaborazione istituzionale da parte dellopposizione. Lho rassicurato, e rassicuro tutti gli italiani: cercheremo di evitare guai peggiori. Sulleventualit che il governo ponga la fiducia, il leader dellUdc ha per replicato: Se il governo dovesse mettere la fiducia, contraddirebbe tutto quello che stato detto ad agosto, a partire dagli appelli condivisi da tutti e che il capo dello Stato ci ha rivolto.

Il sindacato allattacco: cos non vaDopo la Cgil anche la Uil pronta allo sciopero. Nel mirino la previdenzaROMA Non si placano le reazioni del mondo politico ed economico alle misure concordate luned ad Arcore. Dopo la Cgil (che gi prima dei cambiamenti stabiliti nel vertice Pdl-Lega, aveva indetto lo sciopero generale per il 6 settembre), scesa sul piede di guerra anche la Uil che si dichiarata pronta a proclamare lo sciopero generale nel pubblico impiego contro i gravi effetti della manovra economica sui dipendenti pubblici. In particolare, la Uil considera inaccettabile il mancato computo degli anni di laurea e del servizio militare gi riscattati ai fini previdenziali. Questo provvedimento ha spiegato il sindacato si aggiungerebbe allo slittamento di un ulteriore anno del rinnovo dei contratti, al posticipo di due anni per lerogazione della liquidazione, alla messa in mora delle tredicesime e agli specifici interventi previdenziali relativi alla scuola. Il comitato centrale della Uil decider la data della mobilitazione il 16 settembre. Mentre anche i magistrati minacciano lo sciopero perch colpiti dal permanere della tassa di solidariet sui dirigenti statali. Durissimo il segretario del-

I nodi

La piazzaLa segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, 56 anni, ieri durante la conferenza stampa di presentazione della grande mobilitazione di piazza prevista per il 6 settembre. Una protesta che la Camusso ha motivato ieri come necessaria dopo laccordo raggiunto ad Arcore sulla manovra

Le diverse strategie e le proteste

1 2norma ha aggiunto penalizza tutti i lavoratori maschi di questo Paese, quelli che hanno fatto il servizio di leva riceveranno il brillante risultato che quellanno non vale e dovranno lavorare un anno in pi, mentre quelli che hanno riscattato gli anni delluniversit e hanno fatto un contratto con lo Stato dovranno lavorare dai 4 agli 8 anni in pi. La Fiom parla di odiose decisioni del governo. Critico anche il segretario della Cisl Bonanni: La partita non pu chiudersi cos. Il governo e il Parlamento devono sforzarsi di ricercare il massimo di equit e di consenso in questa manovra. Parla di una soluzione sgradevole, non prevista e comunicata allultimo momento. Il Governo ha detto deve ripensarci e la Cisl far di tutto per farglielo capire: sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri soldi la laurea e il servizio militare. Questo non va bene. Non una operazione equa. Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici (una delle categorie pi colpite dal problema che riguarda il riscatto laurea) parla di scippo. E dimostrerebbe lo scarso coraggio nel colpire chi dovrebbe davvero essere colpito. Per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, il governo mantiene un patto con gli evasori ma lo rompe con

Camusso ribadisce lo sciopero generale della Cgil per il 6 settembre contro la manovra. La Uil pensa a uno sciopero del pubblico impiego, mentre la Cisl si dice pronta alla mobilitazione

Compatti sul mancato riscattoI tre sindacati sono compatti, per, nel contestare la misura sulle pensioni con la quale si abolisce il riscatto degli anni universitari e del servizio militare

la Cgil Susanna Camusso che parla di golpe sulle pensioni e sostiene che le ragioni del nostro sciopero generale sono non solo confermate ma anche rafforzate. La

Larticolo 8 e le divisioni

La Cisl Il leader Bonanni: governo e Parlamento devono ricercare il massimo di equit

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polemica tra i tre, invece, sullarticolo 8 inserito nella manovra. Per la Cgil ignobile, e Cisl e Uil sbagliano perch minimizzano il problema dicendo che c' coerenza con laccordo del 28 giugno

Maria Antonietta [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Il prelievo sopra i 90 mila euro per i soli dipendenti pubblici

La ribellione dei magistrati: su di noi tassa incostituzionaleROMA Se il contributo di solidariet non va bene per i dipendenti privati, perch va bene per quelli pubblici?. Linterrogativo lo pone Luca Palamara, presidente dellAnm, nel giorno in cui le ultime modifiche alla manovra, annunciate dopo il vertice di Arcore, fanno scendere sul piede di guerra le toghe. Contro una disposizione che ritengono, secondo quanto scrive in una nota il Comitato intermagistrature, incostituzionale. E per la quale, se confermata, sono pronti a valutare anche la possibilit dello sciopero. Un malumore che serpeggia in tutto il pubblico impiego per una misura che, nel combinato disposto di tagli e ricuciture, rischia di far pi rumore che cassa. Conti alla mano pu far risparmiare solo 29 milioni lanno. Ma cosa accaduto? I dipendenti pubblici avevano gi subito nella precedente manovra il taglio degli stipendi, nella parte eccedente i 90 mila euro lordi lanno: del 5% fino a 150 mila euro, del 10% sopra i 150 mila. Una misura non applicata agli stipendi dei dipendenti privati, e gli statali ne avevano segnalato liniquit. Motivando il contributo di solidariet in manovra, il governo aveva proprio citato questa disparit di trattamento. Annunciandone la fine e la sostituzione con il superprelievo, della stessa entit ma valido per tutti: dipendenti pubblici e privati. Ma il vertice di Arcore, eliminando il contributo di solidariet, conserva il taglio ai dipendenti pubblici e lo ritoglie ai privati tornando a determinare trattamenti diversi. Da l la protesta per un provvedimento che, secondo i dati allegati al decreto anticrisi, di modesta entit rispetto alla cifra complessiva della manovra. Vediamoli. Secondo una stima del 2008, sono 26.472 i dipendenti pubblici, compresi i non statali, con retribuzione media annua superiore ai 90 mila eusolidariet anche per i privati sopra quel reddito. Nel settore pubblico, dunque, serpeggia unaltra domanda: vale la pena? Palamara ricorda che i magistrati hanno gi indicato economie importanti: Si va dal recupero delle spese del settore, che giacciono e valgono circa 3 miliardi, ai beni sequestrati e confiscati, la depenalizzazione, la revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Senza tagli. Tantomeno iniqui. E incostituzionali, rimarca il Comitato intermagistrature che rappresenta gran parte della magistratura contabile e amministrativa, inclusa lAvvocatura dello Stato: evidente lincostituzionali t di una disposizione con la quale si opera una decurtazione secca del trattamento economico solo dei dipendenti pubblici, in violazione dei principi di eguaglianza e di progressivit del sistema fiscale. Ribadendo lassoluta contrariet a misure che non colpiscono gli evasori fiscali, gi beneficiati da numerosi condoni, i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato e le fonti di spreco delle risorse pi volte segnalate, le toghe annunciano iniziative di protesta. Nessuna esclusa. Nemmeno lo sciopero.

Vincino

ro, dei quali 1.447 superiore a 150 mila. Le economie complessive calcolate sarebbero quindi solo 28,96 milioni di euro lanno. Mentre sarebbero state di circa 670 milioni il primo anno e di un miliardo e mezzo per il secondo e il terzo anno, se si fosse aggiunto il contributo di

LAnm Se il contributo di solidariet non va per i dipendenti privati, perch va per quelli pubblici?

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Approfondimenti Le lettere

Il riscatto delluniversit Il rinvio della pensione

MILITARE E LAUREA, LO STATO CI BEFFAUn insegnante: il servizio di leva era obbligatorio, ora niente pensioneIL NEOLAUREATO UN DOVERE CIVICO VICINO AL TRAGUARDO

Un passo falsoHo 26 anni e una laurea in Relazioni internazionali. Alle spalle qualche tirocinio e tante porte chiuse. La mia quotidianit risiede nella ricerca di un lavoro, lattinenza al mio campo di studi gi naufragata da tempo. Consideravo i cinque anni spesi alluniversit come un investimento sulla mia futura professionalit, ma ora stanno per diventare spazzatura per lo Stato: il loro valore scomparir ai fini del raggiungimento della pensione. Stante la normativa in fieri, devo constatare come il conseguimento di una laurea si sia rivelato un passo falso.Lorenzo Rossetti

Senza riconoscenzaSono un insegnante prossimo alla pensione; o, almeno, cos credevo sino a ieri quando ho sentito dellannullamento del computo del servizio di leva. Mi si dir che in qualche modo era necessario agire e che tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Per il sevizio di leva, ai miei tempi, era obbligatorio e io, assieme a molti altri, lho fatto convinto che, sebbene mi pesasse, fosse un mio preciso dovere di cittadino. Il mio tempo stato volentieri speso per la comunit e per lo Stato, con una riconoscenza, da parte di questultimo, davvero ammirevole.Roberto Giacometti

Dal docente al neo-laureato, abbiamo ricevuto centinaia di lettere sulla manovra Eccone una selezione

Cambio in corsaIn pensione tra un anno, oggi scopro che dovr lavorarne altri sei; ho pagato il riscatto laurea per niente! Ho fatto il militare rimettendoci, oltre che un anno di stipendio, uno di contributi. serio cambiare le regole anche per chi giunto al traguardo?Vito Barbisan

chiedere di rivedere il patto per il quale, 23 anni fa, decisi di riscattare gli anni di laurea...Andrea Lari

NEL NOSTRO PAESE

Soldi buttatiStamattina mi accorgo che ho buttato via i miei soldi pagando il riscatto delluniversit. La solita ipocrisia italiana: dovremo lavorare finch crepiamo mentre altri se ne andranno in prepensionamento a 50 anni. Conclusione: io che ho avuto un cancro e ho passato mesi a sopportare chemioterapie pagher la pensione a qualche coetaneo che scoppia di salute.Paola Trotta

A CONFRONTO

I patti stipulatiSe capisco bene, agli evasori che hanno scudato non si poteva chiedere nulla per non infrangere il patto allora stipulato. A me, invece, si pu

il medico

il dirigente

Mi mancava un anno, scopro di aver versato inutilmenteCaro direttore, chi scrive un medico di cinquantanove anni che ha versato ad oggi pi di trentotto anni di contributi, di cui otto di riscatto. E che ora scopre di aver pagato per nulla. Dopo aver conseguito laurea in medicina e due specializzazioni, aver vinto tre concorsi (assistente, aiuto e primario), lavorato con passione e impegno (tre giorni di malattia in tutta la carriera), credeva, tra un anno e mezzo, di poter godere della pensione con quarantanni di contributi. Facendo parte dei ricchi ha sempre pagato per i figli il massimo delle tasse universitarie, non ha goduto di alcun beneficio di opera universitaria o simili. Ha

La solidariet? Non giusto che paghino solo gli stataliCaro direttore, Sono un dirigente pubblico (che, finora, ha sempre votato per il centrodestra) soggetto fin dal gennaio di questanno al taglio dello stipendio per la quota eccedente i 90 mila euro annui lordi, grazie alla manovra Tremonti-Calderoli dellestate 2010. In famiglia sono lunico percettore di reddito, con moglie e figlio a carico. Con il mutuo da pagare e il figlio alluniversit non mi sento poi cos tanto ricco ma pu darsi che sia solo una mia impressione. Si comprender, quindi, il mio pacato sorriso per tutto quello stracciarsi le vesti scaturito dopo che il Decreto legge 138/2011 ha introdotto il contributo di solidariet

Lequit Perch non introdurre per tutti, e da subito, il sistema contributivo? Sarebbe pi equosempre pagato le tasse su ogni lira percepita, pagato ogni imposta, canone televisivo, bolli auto, eccetera. Lavorando fuori sede paga laffitto per labitazione, regolarmente registrato, e bollette varie da seconda casa, senza poter scaricare una lira. Ora mi chiedo: c crisi, il sistema previdenziale in difficolt e ognuno deve contribuire secondo le proprie forze. Perch dunque non introdurre per tutti, e da subito, il sistema contributivo? Troverei del tutto equo che il sistema fosse applicato in modo retroattivo, cos da evitare che qualcuno si sentisse escluso dallo sforzo di solidariet.

Il super prelievo Perderei i soldi del riscatto della laurea e il contributo di solidariet lo pago soltanto ioanche per tutti gli altri redditi eccedenti i 90 mila euro. Mal comune, mezzo gaudio, ho pensato sorridendo, anche se, quando ho realizzato che il mio amico gioielliere o la mia amica avvocatessa mai avrebbero pagato (il loro reddito dichiarato infatti inferiore a 90 mila euro...), ho sorriso un po meno. Adesso per motivi per sorridere ne ho ancora di meno. Ai fini della pensione, i miei anni di laurea e il servizio di leva non conteranno pi. E questo per consentire di eliminare, soltanto a dipendenti privati e (pochi) lavoratori autonomi, il contributo di solidariet che io, invece, di fatto continuer a pagare.

Fabrizio Fontana

Franco Debono

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Approfondimenti PrevidenzaSono circa 90 mila i pensionamenti di chi raggiunge la soglia dei 40 anni di contributi grazie ai versamenti del periodo universitario e dellanno di leva

Le modifiche allo studio Il nodo dei possibili ricorsi

IL BLOCCO DEL RISCATTO DEGLI STUDI POTREBBE VALERE PER IL FUTUROIl ripensamento nella maggioranza sul conteggio dei 40 anni di contributiROMA Un pasticcio. Difficile definire altrimenti la manovra del governo sul riscatto del corso di laurea e del servizio militare ai fini della pensione. Per venirne fuori si incontreranno questa mattina il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, quello della Semplificazione, Roberto Calderoli, con i loro tecnici e quelli del ministero dellEconomia. Sul tavolo la controversa norma sui riscatti appunto, e pi in generale il capitolo previdenza. Ma vediamo come si arrivati a questo punto. La mannaia sui 40 anni di contributi Laltro ieri, al termine del vertice di maggioranza presieduto da Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio ha diffuso un comunicato che, dando conto delle decisioni prese circa le correzioni da fare al decreto legge del 13 agosto, per quanto riguarda la previdenza diceva testualmente: Mantenimento dellattuale regime gi previsto per coloro che abbiano maturato quarantanni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione. Il ministero del Lavoro spiegava che, dal 2012, per andare in pensione danzianit a prescindere dallet anagrafica non sarebbero bastati pi 40 anni di contributi comunque realizzati e quindi anche con eventuali riscatti della laurea e del militare, ma sarebbero serviti 40 anni di lavoro effettivo. Gli eventuali anni riscattati conterebbero quindi non pi per lasciare prima il lavoro ma solo per avere una pensione pi alta. Per chi va in pensione danzianit col sistema delle quote (et anagrafica pi contributi), precisavano infine al Lavoro, non sarebbe cambiato nulla. Fin qui gli annunci, perch, come dice lo stesso comunicato di Palazzo Chigi, la traduzione dellintesa politica in norme affidata agli emendamenti alla manovra che verranno presentati dal relatore di maggioranza, Antonio Azzollini (Pdl), forse questa sera. Salvi i diritti acquisiti Ieri mattina montata per la protesta. Non solo la Cgil e le opposizioni, ma anche la Cisl e la Uil, che ha addirittura minacciato lo sciopero generale. Poi intervenuto lo stesso Azzollini con una dichiarazione che ha cambiato le prospettive. Il relatore ha infatti annunciato una norma transitoria per escludere dalle nuove regole chi ha gi presentato la domanda di riscatto. Se cos , a maggior ragione verrebbero esclusi coloro che hanno gi riscattato la laurea o il militare. E quindi la stretta si applicherebbe solo a chi volesse riscattare dal 2012 in poi: potrebbe farlo ma ai soli fini di avere una pensione pi ricca e non pi per raggiungere i 40 anni di contributi e lasciare il lavoro. E i risparmi previsti? Se lemendamento si muover in questo senso, salter per parte dei risparmi annunciati dallo stesso governo laltro ieri: 500 milioni di euro nel 2013, un miliardo nel 2014 e ancora di pi nel 2015. Stime elaborate su una previsione di circa 70-80 mila pensionamenti con 40 anni di contributi grazie a un anno di riscatto del militare pi altri 10-11 mila pensionamenti grazie al riscatto del corso di laurea. In pratica, la stretta avrebbe colpito una platea potenziale di circa 90 mila lavoratori, costretti a rinviare il pensionamento di un anno (nel caso del riscatto solo del militare) o di pi anni. Se invece venissero salvati i diritti acquisiti, forse resterebbero impigliati nella rete solo una parte di coloro che riscattano il militare. Infatti, essendo questo un accredito di contributi gratuito e non a pagamento come quello del corso di laurea, molti vi ricorrono un minuto prima di presentare la domanda di pensione

riscatto per avere una pensione pi alta.

Spunta la possibilit che il nuovo regime non valga per le domande gi presentate

Messaggi contrastanti Ma c anche unaltra considerazione che non pu non esser fatta. Negli ultimi anni il governo e lInps si sono spesi in una massiccia campagna pro-riscatto, rivolta in particolare ai giovani per convincerli a riscattare subito il periodo di laurea al fine di avere una pensione pi ricca. Liniziativa stata supportata dalla decisione di agevolare fiscalmente il riscatto, e quindi verrebbero colpiti da una eventuale che infatti pagabile a rate in 10 anni e deducinorma che stabilisse appunto che da ora in poi bile dallimponibile. Tutta questa operazione si pu andare in pensione indipendentemente stata fatta per vincere ogni diffidenza nei condallet solo con 40 anni di lavoro effettivo. fronti del riscatto (ne vale la pena? Riuscir Questi lavoratori, in sostanza, dovrebbero ri- davvero ad andare in pensione prima? Avr un assegno pi alto?). mandare il pensionamento di un anno. Ora questa fiducia, che a fatica si stava cercando di costruire, improvvisamente stata Troppi problemi aperti Il ripensamento in atto, che farebbe salvi tut- tradita da un annuncio che ha gettato nel paniti i riscatti gi effettuati o in corso, maturato co tantissimi lavoratori, alcuni dei quali, come anche perch ci si resi conto dei molti proble- i medici riescono, con le norme attuali, a riscatmi che si sarebbero aperti. Se la norma non ve- tare anche 12 anni, sommando il corso di launisse aggiustata rispetto agli annunci iniziali, rea e quello di specializzazione. Adesso tutto ci sarebbero per esempio decine di migliaia di torna in discussione. Ne parleranno questa lavoratori coinvolti nelle ristrutturazioni azien- mattina Sacconi e Calderoli. Sul tavolo potrebdali, attualmente in mobilit, che attendono di bero spuntare altre ipotesi. Tornare in ballo andare in pensione anche grazie al riscatto e laccelerazione delle quote per le pensioni di che rischierebbero di restare senza pensione e anzianit e lanticipo dellaumento dellet pensenza sussidio nel caso di impossibilit di far sionabile delle donne. Se si riapre la discussiovalere il corso di laurea o il servizio militare. ne, nulla pu essere escluso. Ma forte la voC inoltre la questione dei lavoratori che ave- lont anche di chiudere presto e con meno danvano pi di 18 anni di contributi nel 1995 e che ni possibili una partita che al governo sta provanno in pensione col sistema retributivo che curando solo crescenti proteste. Enrico Marro calcola lassegno fino a un massimo di 40 anni di contributi, i quali non potrebbero giocarsi il RIPRODUZIONE RISERVATA

Le categorie

La protesta dei medici: per noi undici anni persiMILANO Le sigle sono tantissime: Smi, Fassid, Anaao, Cimo, Fnomceo, Conaps. Il mondo delle professioni sanitarie in Italia rappresentato da una giungla di associazioni e sindacati raramente concordi. Ma lultima manovra del governo in materia di pensioni, riuscita a compattare lintero settore. A far esplodere la polemica la decisione di non considerare pi il riscatto della laurea nel conteggio per la pensione di anzianit. Una decisione penalizzante per tutta larea delle professioni ma in particolar modo per chi, come i medici, deve affrontare un percorso universitario molto pi lungo. Per i medici, il provvedimento cancellerebbe tutte le pensioni di anzianit non essendo matematicamente possibile iniziare a lavorare prima dei 30 anni visto che laurea e specializzazione sono requisito di legge, previsto dalla normativa europea, spiega il segretario nazionale dell' Anaao Assomed, Costantino Troise. Se gli anni riscattati per laurea, specializzazione e dottorati di ricerca continua Troise non sono pi utili per raggiungere anticipatamente la pensione di anzianit, si crea uno scalone che allontana fino a 7 anni l'et pensionabile. I politici si affannano a precisare che i riscatti resterebbero utili ai fini economici per il calcolo della pensioni, ma non chiaro cosa significhi nel sistema retributivo. Una decisione che stata interpretata dallintero mondo medico come una sorta di attacco alla categoria. Lennesimo. Perch i medici ultimamente di motivi di disagio ne hanno accumulati tanti. Cera stato il blocco del turnover, quello dei contratti e delle convenzioni, il congelamento delle retribuzioni. E adesso la mossa sulle pensioni provoca proteste unanimi: Il bicchiere colmo, adesso basta colpire i medici. Con questa manovra vengono negati i diritti acquisiti dalla categoria. Siamo pronti allo stato di agitazione. Afferma Riccardo Cassi, presidente nazionale Cimo-Asmd (il sindacato dei medici ospedalieri) La nostra categoria continua Cassi in una nota entra al lavoro dopo 6 anni di laurea e 5 di specializzazione, a questo va aggiunto che prima dell'assunzione passano altri anni. Di conseguenza togliere loro la possibilit di calcolare questi periodi ai fini del raggiungimento dei requisiti di anzianit li costringe a non poter andare in nessun caso in pensione prima dei 65 anni, diversamente da altre categorie che non hanno un percorso formativo cos lungo. Il calcolo dei riscatti dei periodi di studio serviva a riequilibrare questa situazione. Tra laltro questi riscatti sono stati effettuati versando all'Inpdap somme elevate alle quali corrispondevano determinati benefici. Non accettabile che adesso vengano annullati per togliere il contributo di solidariet sopra i 90.000 euro che invece rimane per i soli dipendenti pubblici. Il fronte del no comprende anche i camici bianchi delle professioni sanitarie (dai fisioterapisti agli infermieri professionali) che pur avendo un percorso pi corto, si sentono danneggiati dalla manovra: Decisioni come queste spiega Antonio Bortone, presidente Conaps disincentivano laccesso al pubblico e spingono tutta la categoria verso la libera professione. Con il rischio che i maggiori talenti si tengano alla larga dal servizio sanitario nazionale.

Il periodo della laurea e della specializzazione

Isidoro Trovato RIPRODUZIONE RISERVATA

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Approfondimenti Le cooperativeFurono inserite nella nostra Costituzione nel 1948 inseguendo un obiettivo che fu figlio di madre cattolica e padre marxista

Addio al fine sociale Manager pagati come nelle spa

Simbolo storico Sopra, una foto che raffigura i soci della storica Coop. La fondazione risale al 1886, oltre 120 anni fa

(Archivio della Legacoop)

DAI FUCILI DI GARIBALDI A TOGLIATTI QUELLE COOP CHE NON ESISTONO PILa prima nel 1876. Oggi resta ben poco del mutuo soccorsoe foto virate seppia a corredo di questo articolo sono il miraggio di unItalia che non c pi. Una certa e romantica idea delle cooperative sociali invece persiste ancora, legata a una storia gloriosa. Un gesto di nostalgia comprensibile dice lo storico Valerio Castronovo. Ma paragonabile a quello del militante che gira con la foto di Enrico Berlinguer nel taschino, vagheggiando unet delloro ormai scomparsa. Nella sede della societ di mutuo soccorso dei facchini livornesi campeggiava una scritta. Una piccola luce in fondo alla buia galleria. Siamo nella prima met dellOttocento, quando il movimento cooperativo passa dallo stato embrionale a quello di nuova realt sociale. Dentro e fuori dagli opifici, nei campi e allinterno delle botteghe artigiane cresce lesigenza di migliorare la vita delle classi pi povere. Dalla Pia Unione dei tessitori di seta al Pio Istituto dei cappellai, fioriscono ovunque societ mutualistiche. La Congregazione sussidiaria degli artieri bolognesi crea un fondo per le vedove di guerra, a Milano il Pio Istituto tipografico esige dai suoi soci un contributo mensile di due lire austriache per assistere infermi e disoccupati. Nel 1862, un anno dopo lUnit dItalia, se ne contano 432. La politica centra, allora forse pi di oggi. Il nume tutelare di questo nuovo associazionismo italiano si chiama Giuseppe Mazzini, che vede nelle leghe di operai, braccianti e artigiani una larga base per lopposizione antimonarchica e antigovernativa. La prima Unione cooperativa nasce a Milano nel 1876. Allordine del giorno anche una sottoscrizione per lacquisto di fucili da destinare a un Giuseppe Garibaldi ormai in disgrazia. Dal primo congresso dei cooperatori italiani, sempre a Milano, 13 ottobre 1886, emerge una miscela di orientamenti cattolici, liberali, socialisti e operaisti. Allinizio del nuovo secolo, il cambio di rotta, sulla scia del famoso spettro che da qualche tempo si aggira per lEuropa e di un testo di riferimento sulle societ mutualistiche firmato da Karl Marx. Poi arriva il fascismo. Scrive Giuseppe Galasso che lobiettivo di Mussolini quello di mettere le mani sul movimento cooperativo per farne un elemento di rilievo nel suo nascente sistema di potere. I modi sono tuttaltro che urbani, come da copione squadrista. Nellottobre del 1925 cessa le pubblicazioni la Cooperazione italiana, un mese dopo il prefetto di Milano scioglie la Lega. Nel dopoguerra delle macerie e della fame la cooperazione una necessit. Allinizio del 1947 si contano tra le 18.000 e le 20.000 cooperative, per quasi 5 milioni di soci. Infine

L

giunge larticolo 45 della Costituzione, che scolpisce nel marmo il fine sociale della cooperazione, figlio, sostiene Castronovo, di madre cattolica e padre marxista. La strategia del partito nuovo di Palmiro Togliatti ha bisogno di una stampella forte, magari spogliata da ogni seme di riformismo maneggione. Al congresso della Lega nazionale, i comunisti portano a casa 141 delegati su 236, quasi il 58 per cento. Le Coop rosse per definizione nascono allora. Anche se un modo per identificare una parte per il tutto, si pianta nellimmaginario collettivo, fino ai nostri giorni. Le cooperative prosegue Castronovo trovano forza nella cinghia di trasmissione con i partiti, ed entrano nel mercato, a met strada tra il settore pubblico e quello privato. Se questo Bignami della cooperazione dovesse davvero somigliare a una serie di istantanee, tra il tempo presente e gli spacci cooperativi degli anni Cinquanta-Sessanta, senza orario, molti aperti anche la domenica, quasi tutti devoti al credito di banco, ovvero il pagamento della spesa a rate settimanali, ci sarebbe da inserire una dissolvenza. Oggi le cooperative rappresentano un settore che in Italia fattura 57 miliardi e l8 per cento del Prodotto interno lordo, d lavoro a 470 mila persone, con un dato occupazionale in lieve crescita, al contrario della quasi totalit delle aziende nostrane. C di tutto: dai colossi edili alle imprese di pulizia e di logistica fino alla grande distribuzione, che da sola conta 156 mila dipendenti. Tra il 1985 e il 1987 Castronovo e Galasso, insieme allex sindaco di Bologna Renato Zangheri, scrivono una Storia del movimento cooperativo. La scelta della data non casuale. Cerano gi i sintomi del cambio di scenario. Stava finendo unepoca. La fisionomia imprenditoriale delle cooperative aveva

Origini Da sopra, in senso orario: la Lime di Grugliasco (Torino); la cooperativa edile di Ravenna; lo Statuto e il manifesto dellUnione Cooperativa di Milano; i fondatori della Coop. Falegnami reggiana; uno spaccio di Pesaro

preso il sopravvento. In quegli anni gli spot del tenente Colombo che si aggira tra gli scaffali delle Coop italiane ne sdoganano anche limmagine delle foto in bianco e nero, consegnandola alla sua realt industriale e di massa. Nel 1991, la notizia che le Coop emiliane fanno assunzioni di massa pescando nel bacino delluniversit Bocconi, allepoca vissuta dalla pancia della sinistra come il tempio dei manager dassalto, non fa seguire dibattito solo perch tutti sono impegnati in una faccenda ancora pi lacerante, il cambio di nome del Pci. Possibile che la mutualit delle origini abbia solo cambiato dabito, come i valori sociali citati dalla Costituzione. Un addetto ai lavori come Gianpiero Calzolari, presidente di Legacoop Bologna, ne convinto. Non stiamo parlando delle Coop di inizio secolo, ma di grandi imprese. Ogni volta che una di esse rinuncia al profitto per salvaguardare loccupazione, privilegia il lavoro sul capitale. Sono giorni, questi, in cui le Coop tornano ad essere oggetto di confronto da curva Sud, tirate in ballo dai tagli della manovra economica e dallo scandalo Penati, che riesuma la vecchia cinghia di trasmissione. Laccusa implicita quella di una mutazione che rinnega le ragioni sociali delle origini. A sostegno della tesi viene citato il caso Unipol, con il corollario di vicende non edificanti come il fallimento della Coop costruttori di Argenta, nel Ferrarese, tremila famiglie che perdono 80 milioni di euro. Faccende spinose, anche se il direttore de Il riformista Emanuele Macaluso ricorda a tutti che i processi hanno quasi sempre salvato lonore dei consorzi, emiliani e non solo. Il vero nodo non di natura giudiziaria. Lo riconosce leconomista Stefano Zamagni, autore di un saggio sulla cooperazione pubblicato nel 2008 dal Mulino, che si rifugia nelle metafore dellamato Platone. Solo se i due cavalli che tirano laratro procedono di pari passo dice il solco sar dritto e il raccolto abbondante. Il cavallo della filosofia manageriale in questi anni ha marciato pi spedito. Quello della mutualit rimasto indietro. Nel gennaio 2011 nata lAlleanza delle Cooperative italiane, chiamata anche a far nascere un Centro di elaborazione culturale che avr il compito di ricreare una classe dirigente che tenga ben presente cosa sono, davvero, le cooperative. Esattamente ci che mancato in questi anni sospira Zamagni. Ma i provvedimenti della Finanziaria aggiunge sono sbagliati nel merito. Quelle che stanno per essere eliminate sono misure compensative che risarciscono le Coop per il mantenimento del livello occupazionale, quindi per la sua funzione anticiclica. Anche Castronovo, autore di opere su Fiat e Confindustria, non un bolscevico, si associa. La revisione delle formule di tutela ha senso solo se inserita in una serie di tagli strutturali, e non episodici come quelli allo studio del governo. Altrimenti, certi provvedimenti vanno catalogati sotto altra voce. E la vendetta, concordano lo storico e leconomista, non un piatto da servire con la manovra economica.

Marco Imarisio RIPRODUZIONE RISERVATA

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La manovra Gli enti locali

Il precedente di Vincenzo Visco nel 2008, che mise i redditi online. Il tentativo dur pochi minuti, poi intervenne il Garante della Privacy

I sindaci pubblicheranno i redditi di tuttiLipotesi allo studio per essere inserita gi nella manovraROMA Vincenzo Visco ci aveva provato nel 2008, ma fu un flop clamoroso. Le dichiarazioni dei redditi 2005 degli italiani rimasero online, sul sito dellAgenzia delle Entrate, solo per pochissimi minuti. Sufficienti tuttavia a scatenare un putiferio (protest furiosamente anche Beppe Grillo), ed una richiesta di chiarimenti del Garante della Privacy, che indusse lamministrazione ad oscurare tutto. Oggi ci riprova il governo di centrodestra. Tra le nuove misure destinate a confluire nella manovra e concordate luned nel vertice di maggioranza a casa di Silvio Berlusconi, infatti, ci sarebbe anche la pubblicazione, che potrebbe essere obbligatoria, dei redditi dei cittadini. Non pi compito dello Stato, ma dei sindaci, che per questa via, confidando sulle spiate dei loro concittadini (invidiosi, o semplicemente onesti e stanchi di pagare troppe tasse al posto di altri) tenteranno di recuperare una parte consistente dei tagli operati ai trasferimenti da parte dello Stato. Il meccanismo ancora da mettere a punto, lemendamento alla manovra atteso solo questa sera, ed ovviamente si useranno tutte le precauzioni possibili e immaginabili per evitare che vada a finire in barca, come successe tre anni fa. Non chiaro se il maggior gettito atteso dal controllo sociale della fedelt fiscale, come la chiamano gli addetti ai lavori, sar cifrato. E neppure se accanto a questa misura comparir una sorta di paracadute per assicurare le entrate necessarie (un paio di miliardi di euro) per compensare lalleggerimento dei tagli ai Comuni deciso ieri laltro dal vertice di maggioranza. Di sicuro la pubblicazione dei 730 dei cittadini non sar lunico strumento per garantire quellobiettivo. La cosa pu funzionare bene nei municipi pi piccoli, ma non detto che i sindaci abbiano poi il coraggio politico di andare fino in fondo, sfruttando a debita maniera le eventuali delazioni. N pensabile che la pubblicazione degli elenchi possa funzionare nelle grandi citt, dove il controllo sociale una chimera (in Finlandia, addirittura, i cittadini pagano quasi 2 euro per ricevere per sms i dati dei redditi di chiunque essi vogliano). Cos, ai Comuni, saranno concesse nuove armi ed offerti migliori incentivi. Laccesso ai dati dellanagrafe tributaria sar quasi to-

50%, ma domani la percentuale potrebbe anche raddoppiare. La stretta allevasione dettata dalla necessit di risorse per far quadrare i conti pubblici (dopo aver eliminato il contributo di solidariet sui redditi pi alti) riguarder anche le societ cooperative, con un taglio delle agevolazioni fiscali che dovrebbero essere del 10%, e i grandi patrimoni. Nel mirino finiscono le societ di comodo: la norma che si sta scrivendo prevede che quando un be-

10% 50%

Il taglio alle agevolazioni fiscali alle cooperative

I terreni edificabili Sar possibile far pagare lIci sui terreni edificabili, che nelle grandi citt non paga quasi nessunone intestato ad una societ, ma viene utilizzato esclusivamente o in maniera assolutamente prevalente da una persona fisica, la societ di comodo diventer fiscalmente trasparente. Nel senso che gli agenti delle imposte lignoreranno del tutto, andando a batter cassa direttamente a casa di chi effettivamente gode di quel bene. Visco-bis e norma Briatore, le chiamano nei corridoi del ministero dellEconomia.

Il gettito spettante oggi ai Comuni che aiutano il recupero

tale. E sar possibile, per esempio, far pagare lIci sui terreni edificabili, che nelle grandi citt non paga quasi nessuno. Oltre al bastone, naturalmente, c anche la carota. Gli emendamenti che il governo sta mettendo a punto dovrebbero infatti alzare e di parecchio il premio sul gettito recuperato dai sindaci allevasione nel proprio territorio. Oggi incassano il

Mario SensiniLa protesta I sindaci luned a Milano contro i tagli agli enti locali. Qui i primi cittadini della Liguria RIPRODUZIONE RISERVATA

Loperazione Il primo collocamento dei titoli dopo la pausa. Decennali al 5,22%

In porto lasta del Tesoro sui Btp Lo spread risale a quota 300MILANO Rendimenti in sensibile calo e domanda superiore allofferta per lattesissima asta di Btp a 3 e 10 anni da parte del Tesoro. La seconda tornata dellasta di titoli di Stato organizzata da Via XX Settembre dopo lestate nera della crisi del debito ha avuto un esito debole, anche se il test rappresentato dallappuntamento pu dirsi superato. Venerd scorso aveva raccolto risultati positivi la vendita di Bot a sei mesi e di Ctz con scadenza 2013; questa volta, vista come la vera cartina di tornasole degli umori dei mercati, la domanda si attestata sui 6,739 miliardi di euro, per unofferta compresa nel range 5,5-8 miliardi. Il titolo decennale ha visto un tasso medio del 5,22%, in calo di 0,55 punti rispetto al 5,77% dellultima analoga operazione, e le richieste hanno raggiunto quota 4,759 miliardi, 1,27 volte limporto in asta (3,750 miliardi), da 1,38 di fine luglio e 1,33 di giugno. Pi sensibile la flessione del rendimento del titolo triennale, sceso di 0,92 punti al 3,87%. Il Btp triennale, con scadenza primo luglio 2014, ha registrato richieste per quasi 4 miliardi di euro, a fronte di unofferta di poco meno di 3 miliardi. Il range inizialmente previsto dal Tesoro era nellordine dei 3,25-2,5 miliardi. La quota di copertura dellofferta passata quindi all1,32 dal precedente 1,31. Sempre ieri sono stati collocati Cct indicizzati allEuribor per poco meno di un miliardo; loperazione ha visto un rendimento del 4,52%, in flessione di 0,13 punti rispetto allultima operazione. Le due precedenti aste in programma ad agosto erano state cancellate causa le turbolenze che stavano percorrendo i mercati; nel frattempo, a infondere fiducia agli investitori intervenuta in modo massiccio in agosto la Banca centrale europea per abbassare i rendimenti sui titoli di Stato italiani. A fine mese, il totale degli interventi a favore dellItalia ha sfiorato probabilmente i 30 miliardi. E se il test rappresentato dallasta di ieri pu dirsi superato, nonostante la domanda non altissima, lesito delloperazione mostra due aspetti: da un lato, lItalia ha dimostrato di poter tornare sul mercato a tassi sostenibili; dallaltro, lappetito degli investitori moderato, come segnalato proprio dallinteresse relativamente contenu-

to del mercato. Gli investitori hanno recepito entrambi questi segnali. E a seguito dellasta, lo spread (o premio di rischio) tra Bund e Btp ha raggiunto quota 300 punti dai 288 della mattinata, per poi calare appena. Piazza Affari ha risposto ripiegando leggermente, con il Ftse Mib che ha chiuso in flessione dello 0,23% a 15.106,28 punti e lAll Share in calo dello 0,10% a 15.990,22 punti, in un panorama europeo piatto. Se lasta di ieri il riflesso della reazione dei mercati alla manovra in via di definizione, i riflettori si spostano ora sulle maxiemissioni di titoli di Sta-

to in agenda a settembre, mese in cui dovranno essere rifinanziati circa 60 miliardi di euro di debito. Per il Tesoro sar uno dei mesi pi intensi dellultimo periodo: previsto il collocamento di ben 46 miliardi di euro di Btp e di Bot a breve scadenza per 15 miliardi. Riguardo allasta di ieri, nel complesso gli analisti si mostrano cauti: Lammontare stato vicino al massimo che il Tesoro si era prefissato commenta Elia Lattuga di Unicredit Mib . Si vista qualche concessione prima dellasta, ma da ascriversi a un quadro di normalit quando si emette in un clima di tensione come quello degli ultimi mesi. La domanda stata buona con rendimenti in calo rispetto a fine luglio, che indicano un miglioramento del costo del finanziamento. Nel complesso le aste sono risultate un po deboli, segno che la Bce deve continuare a comprare i titoli sul mercato per sostenerlo, dice Alessandro Giansanti di Ing. Il risultato sembra un po peggiore di quello che il mercato si attendeva. Il mercato perder probabilmente un po di fiducia a seguito di questasta, finch il decennale italiano non si stabilizzer, il che nelle mani della Bce, spiega Peter Chatwell di Crdit Agricole Cib.

Milena Vercellino RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commento

LEVASIVA LOTTA ALLEVASIONESEGUE DALLA PRIMA

E solo due mesi fa impose l'altol alla offensiva contro gli evasori tuonando a Pontida: Gi marted voteremo un decreto che metta dei paletti allazione di Equitalia. Ci sono agricoltori che si sono visti sequestrare trattori, balle, mucche. Cos non possono lavorare. Tesi rafforzata, mentre venivano rimosse le ganasce fiscali e allungati di altri 180 giorni in tempi per i contenziosi, dalle parole di altri leghisti. Come Matteo Salvini: In certi casi

Equitalia pratica lo strozzinaggio. Per non dire della minaccia di Calderoli di uno sciopero fiscale se non fossero stati trasferiti alcuni ministeri al Nord. Si sono convertiti? Bene: anche San Paolo, prima di restare folgorato sulla via di Damasco, aveva altre idee. Saranno per chiamati a darne prova in modo convincente su certi punti scabrosi. LAgenzia delle Entrate sta lavorando, ad esempio, a una stretta sulle societ di comodo. Quelle, per intenderci, cui sono intestate barche e ville (compresi lo yacht di Flavio Briatore o la Certosa di Porto Rotondo) per fare marameo al Fisco. Passer, quella stretta? E come? Non si tratta di convincere solo i cittadini. La stessa Corte dei Conti due anni fa, davanti all'ennesimo ipotetico pacco di miliardi da ricavare dalla guerra agli evasori e messo alla voce entrate, us parole dure: Sussiste il problema dell'incertezza sugli effetti di gettito ascrivibili alla lotta allevasione a causa dell'as-

senza di affidabili meccanismi e metodologie di verifica a posteriori che consentano di distinguere con certezza l'effettivo recupero di evasione agli effetti imputabili al ciclo economico o a fattori normativi o, anche, a meri errori di stima. Parole al vento. Ma pesanti come pietre. Tanto pi alla luce di una manovra composta, come quella attuale, per oltre il 60% da aumenti delle entrate e per meno del 40 da tagli alle spese. Auguri. Quanto ai costi della politica, viene un sospetto: che per lasciare che tutto rimanga com, stiano promettendo che tutto cambier. Vale per il dimezzamento dei parlamentari, vale per l'abolizione delle Province. Affidati a un mitico disegno di legge costituzionale destinato a fare 4 passaggi parlamentari in un anno e mezzo. Il tutto dopo anni di ringhiose barricate leghiste. Dopo che ai primi di luglio la stessa maggioranza aveva seppellito alla Camera sotto una valanga di no lidentica legge

proposta dall'Italia dei Valori. Dopo che solo alla vigilia di Ferragosto, davanti ai crolli in Borsa, la prima versione della manovra aveva deciso di abolirne 37 poi scese a 29 e infine a 22. Anche qui, auguri. Non possono pretendere per che i cittadini ci credano cos, al buio. Non dopo avere scoperto che quel famoso progetto di riforma storica e immediata sventolato da Roberto Calderoli non mai (mai) stato depositato. Non dopo aver letto sul Giornale tre anni fa un titolo a 9 colonne: Via alla manovra: abolite nove Province. Non dopo avere trovato su La Padania di due settimane fa, a proposito di svolte epocali gi oggi evaporate, il titolone La Casta colpita al cuore. Questa volta gli annunci non bastano pi. Non solo ai mercati: ai cittadini.

Sergio Rizzo Gian Antonio Stella RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mercoled 31 Agosto 2011 Corriere della Sera

Approfondimenti Tasse e controlli

I trucchi di chi non paga Frodi carosello e finte residenze

Il mancato gettito viene stimato in circa 120 miliardi di euro Nei primi mesi dellanno lIva non versata, secondo i controlli della Guardia di Finanza, aumentata del 64%

COMUNI, PREMI ANTI EVASORI IN TRE MESI 15 MILA DENUNCESale al 100% la percentuale che spetter agli enti localiMILANO Uno sport nazionale. Laveva definita cos levasione fiscale nel nostro Paese, lHerald Tribune. Non a torto: levasione sottrae ogni anno circa 120 miliardi di euro alleconomia italiana. Un fenomeno rilevante ha detto ieri Ignazio Visco, vicedirettore della Banca dItalia quantificato nelle statistiche ufficiali in quasi un quinto del prodotto interno lordo. Un bacino bello ampio da cui potrebbero arrivare anche i fondi per gli enti locali. Gli enti locali Lultima novit sulla manovra, dopo il vertice di Arcore, infatti che i sindaci potrebbero riscuotere il 100% del gettito derivante dal recupero dellevasione. O meglio, tutto ci che sar recuperato dallAgenzia delle Entrate grazie alle segnalazioni dei Comuni, torner ai Comuni. Unoperazione che amplia quellalleanza tra Fisco e amministrazioni comunali che allinizio prevedeva una percentuale di ritorno (per gli enti locali) del 30%. Salita poi al 33%, fino a raggiungere, ad aprile di questanno con il decreto sul federalismo, il tetto del 50%. Lasticella a questo punto si alzerebbe ancora e potrebbe arrivare fino al 100% (alcune ipotesi in tarda serata parlavano del 60%). Niente male. Basti pensare che grazie a questa collaborazione, nel primo trimestre del 2011 sono arrivate agli 007 del Fisco (secondo i dati dellAgenzia delle Entrate) circa 15 mila segnalazioni con 21,5 milioni di maggiori imposte accertate. Che ora finirebbero dritte dritte nelle casse comunali. Considerati i numeri che ruotano attorno allevasione, per i Comuni sarebbe una bella boccata di ossigeno.

Record di clic per la manovraIeri sul Corriere.it i pezzi sulle misure previste nella manovra hanno superato i 500 mila clic. Con 1.300 commenti. Oggi sul sito tutti i particolari sulle decisioni allo studio del governo

I numeri sullevasione Perch nonostante il costante impegno dellAgenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, il fenomeno dellevasione continua a fare fedeli sostenitori. Abbiamo un tasso medio di evasione Irpef (stimato sullintera popolazione, fonte: Zizza-Marino) al 13,5 per cento del reddito. In media ogni contribuente non denuncia al Fisco 2.093 euro. E nel 2011? Oltre 23 miliardi di euro i redditi non dichiarati (e individuati dalla Gdf) nei primi cinque mesi dellanno con IVA evasa per 5,5 miliardi di euro (+64% sul corrispondente periodo del 2010). Ma non

solo. Nello stesso periodo le Fiamme Gialle hanno denunciato nelle indagini su frodi e reati fiscali, 5.360 soggetti, il 13% in pi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Principalmente per aver utilizzato (1.524) o emesso (826) fatture false o per non aver versato lIva (241). Con sequestri, ai responsabili dei reati fiscali, per 542 milioni di euro, valore dieci volte superiore a quello del corrispondente periodo del 2010. E poi c il fronte dell evasione internazionale. Da gennaio a maggio, sono stati scoperti redditi non denunciati per circa sette miliardi di euro, superiori del 47% rispetto a quelli dello scorso anno. Idem per le imprese e lavoratori autonomi completamente sconosciuti al Fisco perch non hanno presentato le dichiarazioni annuali

Corriere della Sera Mercoled 31 Agosto 2011

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La soglia di allerta per le societ di comodo Che cosa cambia per le finte intestazioni dei beni di lussoto, per determinare l'operativit, tra i ricavi effettivamente conseguiti e quelli presunti, avviene sulla base di regole precise. Detto in parole semplici, se una societ ha un patrimonio di una certa entit, deve produrre un reddito equo, stabilito con delle vere e proprie percentuali a seconda dei casi. Se cos non succede, scatta laccertamento. I finti poveri La stessa identica regola vale per tutti gli altri contribuenti e non solo per le societ: barche, auto di lusso, ma anche crociere, scuole private con rette astronomiche, circoli sportivi vip. Sono tutti indicatori che ormai i funzionari del Fisco utilizzano per stanare chi, le tasse, non le paga. O le paga poco. Attilio Befera, direttore dellAgenzia, in passato su questo argomento stato chiaro: Gli strumenti ormai li abbiamo, dobbiamo solo lavorare. Con un rafforzamento dei controlli possibile sconfiggere in dieci anni levasione fiscale. Laiuto delle amministrazioni locali pu essere senzaltro utile e i Comuni lo sanno bene: 540 quelli che fino ad oggi hanno firmato una convenzione con lAgenzia delle Entrate, per stabilire una collaborazione diretta nella lotta allevasione e stanare i finti poveri. Un numero destinato ad aumentare, soprattutto se lipotesi del tetto del 100% sar confermata. Bisogna vedere come ci viene data la possibilit di svolgere questa attivit ha subito precisato ieri il presidente dellAnci Osvaldo Napoli. Senza contare che per avere le risorse disponibili, ci vorr del tempo. un fatto positivo ha aggiunto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ma non basta: serve lazzeramento dei tagli ai Comuni.

(sommerso dazienda): evasi oltre undici miliardi, pari al 42% in pi rispetto al 2010. Al danno si aggiunge la beffa se si pensa che a rimetterci di pi, in questo contesto di illegalit, sono quelli che le tasse le pagano eccome. Dipendenti e pensionati subiscono un prelievo medio di circa il 52% del proprio reddito. I trucchetti antitasse Scontrini, Iva, affitti in nero, lavoro sommerso. Sono tanti i metodi utilizzati per pagare meno tasse, e agli italiani, si sa, la fantasia non manca. Eppure met dellevasione fiscale totale, realizzata sullIva. Si tratterebbe di circa 60 miliardi di euro lanno a cui si aggiungo altri 60 sulle imposte sui redditi, i contributi e tributi minori. Tutte

stime ufficiose, ma proprio qui che, di solito, si concentra lattenzione del Fisco e della Guardia di Finanza. Dagli scontrini alle fatture non rilasciate, dai costi gonfiati attraverso fatture false fino allo scarico dellIva su spese che non centrano nulla con la propria attivit. E poi ci sono gli strumenti di elusione pi complicati, le frodi carosello, le residenze allestero fittizie, i paradisi fiscali. Molti gruppi italiani si strutturano con apposite entit allestero, compresi quelli per i quali non previsto lo scambio di informazioni. Fenomeni che hanno spinto lamministrazione finanziaria italiana a definire percorsi di indagine di carattere internazionale e a dotarsi di molteplici strumenti di intelligence. In questo caso gli 007 verificano il rispetto della normativa in-

Met del totale realizzata sullimposta sul valore aggiunto. Circa 60 miliardi lanno

sieme alle diverse amministrazioni fiscali estere ed eseguono controlli multilaterali. La stretta sulle societ di comodo E poi ci sono le societ di comodo contro le quali il governo ha annunciato battaglia attraverso un emendamento alla manovra. Societ dette senza impresa o schermate, costituite per scopi meramente elusivi. Questi soggetti precisano dalle Entrate si considerano, salvo prova contraria, non operativi se conseguono un ammontare complessivo di ricavi inferiore a un importo forfetario. Che viene determinato in misura percentuale sul valore di alcune attivit patrimoniali risultanti dal bilancio ovvero, per i soggetti non obbligati alla sua redazione, dalle scritture contabili. Il raffron-

Corinna De Cesare RIPRODUZIONE RISERVATA

Lanalisi I test delle societ di software semantico I2 e ExpertSystem per far dialogare Inps, Fisco e Inail

BANCHE DATI E INCROCI FISCALI, LALGORITMO ACCHIAPPA-FURBIIl freno del garante della Privacy: no ai dossier sui cittadiniPer dirla con una chiacchiera da bar: com possibile che chi ha la chiave di accesso a terabyte di dati anagrafici, fiscali e personali con applicazioni investigative altisonanti come Ser.Pi.Co, R.a.d.a.r. e A.p.p.l.e. non riesca a scovare i grandi furbi mentre i cittadini comuni si vedono arrivare dei controlli su poche centinaia di euro magari dimenticate in fase di dichiarazione dei redditi? Il sospetto di molti che sullincrocio delle banche dati e la lotta allevasione possa valere il vecchio detto andreottiano: A pensare male si commette peccato, per.... Un fatto di cronaca recente sembra sostenere questa tesi: solo due mesi fa la Lega si era scagliata contro Attiesperti di information technology: 100 milioni di codici permettono di gestire 61 milioni di profili anagrafici e 1,6 milioni di profili aziendali. E oltre al back up che avviene di continuo in una localit pi o meno segreta quei dati vengono incrociati con i server dellAgenzia delle Entrate di Pomezia, con quelli di Ancona della Elsag Datamat (Finmeccanica) che fa un po da outsorcing a diverse realt pubbliche, con la Guardia di Finanza e il ministero del Lavoro. Lo sapeva di certo il libanese, un imprenditore torinese 57enne arrestato dopo le indagini della polizia delle comunicazioni lo scorso gennaio per aver infilato linsidioso malware Bandook nelle banche dati dellAgenzia delle Entrate, Inps, Aci e Agenzia del Territorio. Nonostante le apparenze per e al netto della volont politica il dialogo tra i dati tuttaltro che un esercizio facile. Non si potrebbe fare subito, questa la realt dichiara una fonte che preferisce lanonimato. Tecnicamente un obiettivo raggiungibile ma richiederebbe centinaia di milioni di investimento di cui non c traccia. I linguaggi macchina sono diversi, in molti casi i computer sono obsoleti. Alcuni dati sono sporchi come si dice in gergo, perch la raccolta avviene ancora a mano, come per la maggior parte delle dichiarazioni dei redditi con il modello 730. La firma digitale sviluppata dalle Poste Italiane, nonostante il successo con la richiesta di 1,3 milioni di utenti, ancora lungi dal divenire lo standard. Soffriamo anche in questo campo del digital divide che affligge lItalia delle famiglie. Ma anche per i bilanci delle societ, che sono ormai digitalizzati, non c uniformit perch alcuni sono scannerizzati, altri sono in formato pdf ma anche per questi i numeri non sono leggibili dalle macchine. Inoltre c il problema dei software contabili usati dalle aziende: molti non sono compatibili con quelli degli enti pubblici. Sia ben chiaro: non un problema solo italiano. Ma, per esempio, i Paesi del Nord Europa, come lIslanda e la Danimarca, hanno fatto un patto con le aziende: se usano software compatibili possono

Computer obsoleti, file sporchi e software incompatibili: il confronto unodissealio Befera, capo dellAgenzia delle Entrate, e Antonio Mastrapasqua dellInps, accusati di aver fatto perdere voti alla maggioranza a causa della nuova efficiente strategia contro levasione ottenuta con il dialogo tra le banche dati. Oggi tutto digitalizzato, esistono piattaforme sofisticate, camere piene di server e back up. In pochi sanno che quella dellInps la pi grande banca dati anagrafica europea, superiore anche a quelle tedesche che trattano i dati in maniera maggiormente parcellizzata. come nei thriller americani: se chi visita la sede dellEur dellInps avesse la possibilit di spingere negli ascensori i bottoni dei piani interrati scoprirebbe 4 li