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A gennaio però

Le colpe sono di

tutti anche del

tecnico che ha

sopravvalutato i

giocatori che il

club gli ha

comprato

Federico Agliardi osserva il

pallone finire in rete. Nella foto

grande Stefano Pioli (Ansa e

La Presse)

Tutti con Pioli ma servono fatti concreti

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Tutti con Pioli. Tutti per Pioli. Non

solo Bologna è con lallenatore, « fino alla fine come sta scritto in quelloStefano Pioli»,

striscione che ora trova spazio sulla rete direcinzione a Casteldebole, ma anche la società,« non lo abbiamo mai messo in discussione, ha

lassicurazione dettatatutta la nostra fiducia»,anche domenica sera al termine diTorino-Bologna da Roberto Zanzi, e anche lasquadra è con Pioli, considerato che continua aritenerlo lallenatore giusto, se non lunico

allenatore capace ditraghettare il Bolognafuori dai guai. E cè dacredere a quello chefanno sapere sottosotto i giocatorirossoblù, anche se poiin campo non semprelo evidenziano, magarinon riuscendo a dare

fino in fondo quello che vorrebbero. Permancanza di qualità? Oppure soprattutto permancanza di personalità? Oppure ancora perpaura e preoccupazione? Forse per un po ditutto questo, ma è chiaro che non cè più tempoda perdere e che la stessa squadra dovrà dare dipiù con i fatti, quanto meno dovrà dimostrare diavere addosso la rabbia di chi contro il Palermogiocherà prima di tutto per la propria poveraclassifica poi anche per il proprio allenatore.

- Sì, anche per lallenatore,LE COLPE DI TUTTIperché è vero che tutti sono con Pioli e per Pioli,ma è altrettanto vero che quando un allenatorene perde 8 su 12 è chiamato a fare un risultatoimportante entro tempi brevi per poter proseguireil suo percorso. Nonostante Guaraldi abbiagrandi responsabilità, essendosi fatto terrabruciata attorno con il passare dei mesi, avendo allontanato tra laltro certi potenzialiacquirenti per restare al comando della società e avendo cancellato il Bologna di ieriricostruendolo poi con troppe scommesse. Nonostante Zanzi, da ministro con pocoportafoglio, abbia fatto scelte che il campo almeno per il momento sta bocciando.Quali sarebbero a questo punto le colpe di Pioli? La prima: aver accettato in estate epoi sopravvalutato i giocatori che la società gli ha messo a disposizione, perché

attenzione, Pioli è strasincero quando assicura che questoBologna ha valori buoni e che manca ormai un niente pertrovare la quadratura del cerchio. La seconda: non essere

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Guaraldi e Zanzi

devono attrezzarsi

per rinforzare i

punti deboli della

squadra

riuscito a far dare il massimo alla squadra. Che è inferiore (enon di poco) a quella dellanno passato ma che non può enon deve albergare allultimo della classifica (non vadimenticato che il Siena, senza penalizzazione, di punti neavrebbe 13), visto che almeno secondo noi ci sono cinque osei squadre più povere sul piano tecnico del Bologna.

- Ora tutto sta a vedere cosa si chiede al Bologna diLA SALVEZZA DA COSTRUIREoggi. Se uno pensava che potesse più o meno ripetere quello che ha fatto nelcampionato passato era fuori dal mondo, ma se lobiettivo finale è la salvezza eccomese questa squadra può ancora agguantarla. E ha ragione Pioli quando dice chebasterebbe al Bologna una vittoria per rivedere una luce in fondo alla galleria dovecolpevolmente si è infilato. Il punto è che questa vittoria va fatta non solo con le parolema sul campo, e loccasione è domenica contro il Palermo. E vero, in certi momenti farconvivere una squadra che ha poco mestiere e poca personalità con eccessivetensioni e pressioni può essere dannoso, ma i giochi si fanno ora, in attesa che ritorniDaniele Portanova (il Bologna sta pagando tremendamente la sua assenza in campoe per certi versi anche nello spogliatoio, perchè quando uno non gioca non è chepossa dettare regole e comportamenti alla squadra) e che a gennaio Guaraldi dia aZanzi la possibilità di mettere a disposizione di Pioli quei giocatori che avrebbe dovutodargli già in estate. Certo, ci vorranno soldi e non discorsi alla riapertura del mercato,ma quella sarà anche la resa dei conti, perché qua lunica cosa da costruire che contaper davvero è la salvezza.

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Nessuno in serie A ha fatto

peggio del Bologna, che ha

perso otto volte su dodici. Per

gli uomini di Stefano Pioli due

sono le sconfitte al DallAra e

sei in trasferta. Chievo,

Pescara, Sampdoria e Genoa

(queste ultime due si

affronteranno domenica nel

derby) ne hanno perse sette

8Sconfitte su 12 partite

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La sconfitta per 1-0 è una

abitudine per il Bologna

targato 2011-12. Che ha perso

con questo risultato a Firenze,

a Siena, a Cagliari e infine

domenica pomeriggio a Torino.

In tre di queste occasioni il ko

è maturato contro squadre

implicate nella corsa salvezza

4Partite perse per 1-0

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LUOGHI COMUNI PROMESSE E RESPONSABILITAdi Bruno Bartolozzi

Il calcio è spesso terreno di gioco di luoghi comuni. Colpa dei giornalisti? Anche. Matutti ne possono restare avvinti, trasformando abitudini, atteggiamenti e parole in unepos stanco, lo stereotipo attorno al quale, appunto, si formano tante formule nonscritte del mondo del pallone. E allora capita che i calciatori di una squadra in difficoltàdicano spesso a gran voce, credendoci, di giocare per lallenatore. Cioè annuncianoche, oltre alla propria professionalità, che significa sempre dare il cento per cento,attingeranno altrove (ma dove?) per dare qualcosa in più. Quel surplus denergia dovràconsentire alla prestazione collettiva di ottenere un risultato fino a quel momentoinaccessibile per salvare lallenatore.Cosa leghi un gruppo al suo capo è evidente. Come è chiaro cosa può dividere ungruppo dal suo leader. Quando, è il caso del Bologna, lallenatore è una personaperbene, capace, rispettosa verso i destinatari delle sue disposizioni e impone, comeovvio che sia, le sue scelte attraverso il convincimento, scatta un sentimento diffusotra la truppa: questo allenatore è capace, merita tutto, va salvato.E un rito, e si articola più o meno come tutti i riti di una società strutturata dove tra ilcapo supremo, lallenatore e il gruppo ci sono figure intermedie capaci di recitare unruolo un po più importante degli altri. E spesso queste figure si spellano inrassicurazioni con maggiore energia: giocheremo per il nostro capo, per lallenatore.Poi arriva il momento della verità. In campo, di fronte ai propri obiettivi, contro gliavversari. Lenergia, la prestazione, così sottolineata a parole, evapora in unatteggiamento scialbo. Per rimediare arrivano nuove assicurazioni: nessun tradimento,giocheremo per lallenatore. E così in una fuga dalle continue promesse eresponsabilità. Finchè si spera arrivi qualcuno e gridi loro: «Vi faccio passare un'animadi guai. Tornate subito a bordo, cazzo!».

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18 reti subite in 12 partite. E lo

score del Bologna. Che in una

sola occasione è riuscito a

mantenere la sua porta

inviolata. E successo in

Bologna-Catania 4-0 del 30

settembre. Nel primo tempo in

porta giocò Curci, che poi si

infortunò e venne sostituito da

Agliardi

1 8I gol subiti

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La stessa classifica del 2008 alla 13ª cè ancora il Palermo

BOLOGNA - Il cammino del Bologna di questanno è uguale in tutto e per tutto a

quello del primo Bologna dopo il ritorno in A, quello allenato da Arrigoni (per le

prime 10 giornate) e Mihajlovic nel 2008-9. Anche allora dopo 12 giornate i punti

erano 8. Anche allora frutto di 2 vittorie (contro Milan e Lazio) e 2 pareggi

(contro Roma e Siena, i primi punti di Sinisa dopo lesonero di Arrigoni quando

perse 5-1 a Cagliari). Il parallelo con le due stagioni trova conferma anche nel

calendario. Alla 13ª giornata quel Bologna affrontò al dallAra il Palermo. Proprio

come succederà domenica prossima per la squadra di Pioli. Allora finì 1-1.

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Sei sconfitte e una sola

vittoria. Nessun pareggio. Così

il Bologna in versione trasferta.

Lunica vittoria è arrivata alla 3ª

giornata, allOlimpico, contro la

Roma che nel primo tempo era

avanti per 2-0. Ci pensarono

poi Diamanti e Gilardino

(doppietta) a ribaltare tutto

0Pareggi in trasferta

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Lesterno del Bologna Nico

Pulzetti (La Presse)

IL MOTIVOCÈ MEZZA SQUADRA SOTTO ESAME Aspettando il mercato, Piolisi attende la reazione da molti dei suoi

BOLOGNA - Da qui alla riapertura del mercato digennaio mancano 7 partite (di cui 6 sarannogiocate prima della sosta di Natale), che perStefano Pioli rappresentano altrettante finali, mache sono anche autentici esami per i giocatoridel Bologna. Soprattutto per quelli che fin quaper un motivo e per un altro non hanno datoquelle garanzie che la società e lo stessoallenatore si aspettavano. A oggi è difficile direquanti giocatori nuovi dovranno arrivare aCasteldebole, perché a volte basta un niente perinvertire una tendenza, ma nel caso in cui gliscenari restassero questi ecco che servirebbero dai 4 ai 5 rinforzi. Certo, a cominciaredal portiere. E il discorso riguarda soprattutto Gianluca Curci, prelevato a zero eurodalla Roma per fare il titolare e che da luglio ha riportato tre guai muscolari (unoancora quando lavorava con Zeman). Da domenica contro lUdinese Curci è tornato inpanchina e a questo punto resta da vedere quale sarà la scelta di Pioli nelle prossimepartite: è evidente che se Curci dimostrerà di essersi messo una buona volta allespalle tutti i suoi guai fisici e al tempo stesso di offrire anche le necessarie garanzietecniche il Bologna resterà così comè, altrimenti dovrà acquistare un nuovo portiere.Andiamo avanti: al di là del ritorno di Portanova, dovranno essere valutati meglioSørensen, Antonsson e Cherubin, come daltra parte dovrà essere affrontato ilproblema degli esterni. Più a sinistra che a destra. In estate Morleo avrebbe dovutoessere una buona alternativa per la fascia sinistra, poi è successo che è diventato untitolare inamovibile e che per sostituirlo domenica passata a Torino sono statiimpiegati due esterni destri, prima Pulzetti e poi Motta, considerato che Abero non èancora affidabile come fase difensiva. Siamo al centrocampo: Perez ha giocato pocofin qua, sta deludendo Pazienza, si vede che ha alle spalle una stagione attraversatatra panchina e tribuna Guarente, vive di alti e bassi Taider: insomma, anche questo èun reparto che va seguito con attenzione, anche alla luce del fatto che è uncentrocampo che non verticalizza mai e che di contro porta troppo il pallone. Infinelattacco. Detto che lo stesso Diamanti deve ritrovarsi, essendo lontano dal rendimentodellanno passato, serve un attaccante che si sposi bene con le caratteristiche diGilardino. Perchè se hai la fortuna di avere Gila e poi non giochi per lui finisci perrenderlo quasi impalpabile.

c. ben.

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La delusione di Albano

Guaraldi (Schicchi)

LA CONTESTAZIONE CONTINUATIFO SPACCATO, GUARALDI NEL MIRINO Il Cbc chiede unincontro, gli ultrà rifiutano il dialogo: laria è pesante

BOLOGNA - Anche il Centro Bologna Clubsrompe il silenzio. Lo fa per chiedere chiarezzaalla società rossoblù in merito alle intenzioni delBologna per l'immediato futuro. E per esprimereil proprio punto di vista su quale possa essere lavia d'uscita da questo momento di crisi dellasquadra. Il Centro Bologna Clubs, che raccoglieal proprio interno circa 2500 tifosi, attraverso uncomunicato firmato dal proprio presidente,Stefano Dalloli, si dice preoccupato. Di più.Chiede « Alla società un incontro che tenda achiarire la destinazione delle risorse per la

». Si chiede, pure, se non sia il caso «realizzazione del nuovo centro tecnico diaccontonare momentaneamente il progetto del centro tecnico, convogliando le risorse

». Le risposte, le avranno in occasione dell'incontro.previste interamente al mercatoQuando? Il presidente rossoblù, Guaraldi, e Dalloli si sentiranno in giornata perdecidere la data dell'incontro. E sempre in giornata, il Centro Bologna Clubs cercheràdi capire se sia meglio fissare la data dell'appuntamento dopo mercoledì, giorno in cuila società rossoblù dovrà pagare gli stipendi ai calciatori, o dopo il 20, data fissata peril cda.

- Data a parte, le richieste del Centro Bologna Clubs sonoLE RICHIESTE DEL CBCchiare: i membri, si aspettano, innanzitutto, l'innesto di un direttore sportivo: sia perpoter pianificare il mercato di gennaio, sia per supportare Stefano Pioli, lasciato tropposolo. Poi i rinforzi, almeno uno per reparto. Chiederanno inoltre che, se proprio ilprogetto del centro tecnico non potrà essere accantonato, la cifra da investire sulmercato sia pari a quella destinata all'acquisto dei terreni. A questi soldi, dovranno poiessere aggiunti quelli necessari per l'acquisto, quanto meno in comproprietà, diAlberto Gilardino. Il Centro Bologna Clubs, insomma, è pronto a dettare le propriecondizioni: « Una volta chiarito che cosa intenda fare il Bologna, decideremo da che

», commenta Dalloli. Per Guaraldi, l'incontro rappresenta l'ultima chanceparte stareper non rompere con l'intera tifoseria organizzata. L'appuntamento, infatti, saràdisertato dai gruppi della curva, che dopo le recenti contestazioni hanno già fattosapere di non voler più dialogare con la proprietà. Ma c'è di più. L'aria comincia a farsipesante anche per la squadra, che con il Torino non ha dimostrato grinta eattaccamento. In caso di sconfitta con il Palermo, nel mirino della contestazionepotrebbero entrare pure Diamanti e compagni, chiamati a invertire la rotta: sotto ilprofilo dei risultati e dell'atteggiamento.

Infopress

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Linfortunio alla

spalla sembra

meno grave del

previsto. Il

contratto?

Discorso

rimandato, ma a

giugno andrà via

Diego Perez e Archimede

Morleo. Tutti e due zavorrati da

recenti infortuni. Pioli spera di

recuperarli entrambi per la

partita verità contro il Palermo

(La Presse)

LE BUONE NOTIZIE PEREZ E MORLEO Fiducia per luruguaiano(oggi gli esami) e per lesterno

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Diego Perez sarà sottoposto solo

oggi agli esami radiografici per verificare lentitàdel guaio alla spalla che il centrocampista hariportato a Torino, ma anche se i sanitarirossoblù non si fanno sfuggire neanche unaparola cè grande fiducia a Casteldebole. Nelsenso che Perez dovrebbe esserci contro ilPalermo e questa è già una bella notizia per Piolie per il Bologna, che ha bisogno come il panedellesperienza e della personalità delcentrocampista uruguaiano. Perez è uscito

dallOlimpico di Torinoper una contusione allaspalla, è vero, ma vaanche detto che eranelle previsioni un suoimpiego ridotto,considerato che avevaalle spalle un serioinfortunio muscolare. Aldi là della radiografiaalla quale sarà

sottoposto oggi, Perez porterà avanti con moltaprobabilità una preparazione specifica per unpaio di giorni, poi dovrebbe riunirsi al gruppo.Inutile nascondere che la sua assenza ha pesatosul Bologna, anche se va sottolineato comeallinizio del campionato Perez non fosse inbuone condizioni fisiche, poi con il passare dellesettimane si era ritrovato, prima di rimediare unalesione muscolare nella partita contro il Catania.Che il suo calvario sia finalmente finito? Ci contafortemente lo stesso Perez, che vuole dare uncontributo importante alla causa della salvezza, «che va messa davanti a tutto, anche al mio

la sua assicurazione. In realtà, delcontratto»,contratto non vuole parlare neanche il suoprocuratore Daniel Delgado, e a meno diripensamenti si andrà verso una separazione agiugno, con Perez che lascerà il Bologna aparametro zero. Per andare allAtletico Madrid,che da due anni gli sta addosso?

- Intanto cè unaltra bellaMORLEO RECUPERAnotizia per Pioli, a meno di nuovi intoppidomenica prossima contro il Palermo tornerà

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Casteldebole: la

ripresa Pioli pensa

di tornare al 3-4-1-2

affiancando una

punta a Gilardino

Si (ri)scalda

Gabbiadini

disponibile anche Archimede Morleo, che contro lUdinese aveva accusato unacontrattura muscolare. Probabilmente lesterno avrebbe potuto giocare anchedomenica passata a Torino, in caso di estrema necessità, ma i sanitari del Bologna e

Pioli hanno deciso di non rischiarlo, volendo a tutti i costievitare ricadute, che poi avrebbero costretto Morleo a restareai box a lungo. Certo che nessuno si sarebbe mai aspettatoun Morleo tanto fondamentale per il Bologna, anche alla lucedel fatto che in estate Zanzi era alla ricerca di un esternomolto affidabile. E giusto riconoscere che dallanno passatoMorleo ha fatto buoni progressi anche nella fase di nonpossesso palla, senza dimenticare che incide maggiormentepiù di prima anche quando attacca. Se, come sembra, Pereze Morleo giocheranno contro il Palermo, ecco che in una

partita che vale più di mezza vita il Bologna scenderà in campo con una squadra chedà buone garanzie, considerato che mancheranno solo Portanova per squalifica eNatali per infortunio.

- Oggi il Bologna torna a lavorare a Casteldebole e solo traUNA PUNTA IN PIU?giovedì e venerdì capiremo quelle che sono le intenzioni di Pioli, ma considerato che èuna partita da vincere e che il Palermo è vulnerabile dietro non è escluso che Pioliriproponga la squadra con Diamanti impiegato alle spalle di Gilardino e Gabbiadini. Secosì sarà, potremmo vedere di nuovo un Bologna modellato sul 3-4-1-2, con la difesaa tre (appunto) e con due mediani in mezzo al campo, che poi era lidea di Bologna sulquale la società e Pioli avevano lavorato in estate. Pioli potrebbe percorrere questastrada per dare un po di continuità al Bologna, anche perché in un momentocomplicato come questo è necessario che tutti i giocatori siano impiegati nel loro ruolo,anche per consentire a ciascuno di poter dare il meglio. Una riflessione: fin qua ilBologna non ha mai sbracato contro nessun avversario, ma sarà importante che daPalermo in poi sia più propositivo nella fase di attacco, anche per permettere aGilardino di fare il Gilardino.

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25 giocatori utilizzati finora

Da Agliardi a Pasquato, da Antonsson a Gimenez: sono 25 i giocatori utilizzati

da Stefano Pioli in 12 giornate

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-3 punti rispetto allanno scorso

Rispetto allo scorso campionato il Bologna ha tre punti in meno. Allora ne aveva

11 (1 conquistato da Bisoli, 10 da Pioli)

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A L E S S A N D R O D I A M A N T I11 NOVEMBRE 2012

«Io e Gila lì davanti siamo soli Alla squadra dicoche ora bisogna sputare sangue Serve piùattaccamento alla maglia»

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S T E F A N O P I O L I11 NOVEMBRE 2012

«Abbiamo perso la gara per un errore Diamantiha ragione: lattacco non è stato supportato Masono sicuro: ci salveremo»

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F R E D E R I C K S ø R E N S E N11 NOVEMBRE 2012

«In difesa siamo ancora troppo distratti Abbiamoperso una finale ma cè tempo per recuperare Enoi non abbiamo nessuna paura»

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BOLOGNAbologna.repubblica.it

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MARTEDÌ 13 NOVEMBRE 2012

Incontricon i cittadinialla ricercadel Welfare

PARMA.REPUBBLICA.IT

Bologna.it Parma.it

Caro nidi in cittàtra il 2010 e il 2011le rette cresciutedel 29,7 per cento

BOLOGNA.REPUBBLICA.IT

La Regione inizia un sondaggio per verifica-re il gradimento degli autobus in Emilia Ro-magna: le domande arriveranno ovvia-

mente in ritardo.(federico taddia)

IL BOLOGNINO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Cna: “Piazza troppo cara, ne cercheremo un’altra”. Il sindaco: “Mi spiace, c’è la crisi, i prezzi sono quelli”. L’Ascom rincara: “Vergogna”

Scoppia la guerra del cioccolatoIl Cioccoshow: “Affitto alle stelle, è l’ultima edizione”. Merola: “Pazienza”IL CIOCCOSHOW dice addio a Bolo-gna. Quella che sta per aprirsi in piaz-za Maggiore sarà l’ultima edizione.«Troppo costoso il Crescentone»,spiega la Cna, dopo l’aumento dellatassa di occupazione del suolo pub-blico a 42mila euro. Duro il sindacoVirginio Merola: «Se ne vanno? Pa-zienza. Il Comune non ha un euro».

SANCINI E BIGNAMI ALLE PAGINE IV E V

Ma in questi anniil consumodel territorioio l’ho ridotto

L’intervento

TEMO anch’io, come scri-ve Bruno Simili (su Re-pubblica di sabato), che

con la chiusura delle Province,se non sapremo trovare stru-menti idonei, potrà esserci unpeggioramento del governometropolitano della pianifica-zione. Ma è l’unico punto di ac-cordo, perché questa sua con-clusione nasce da un’analisiche poggia su elementi parzia-li e non condivisibili. Le più re-centi scelte pianificatorie, so-no in gran parte lasciti di vecchistrumenti di pianificazione(PRG) trasferiti — essendo di-versa la loro natura, non pote-va essere altrimenti — nei Pia-ni Strutturali Comunali recen-temente approvati. Ma già nel-l’adozione dei Piani OperativiComunali quell’eredità viene,in diversi casi, eliminata o si-gnificativamente ridotta, pro-seguendo verso un minoreconsumo di suolo che è il datoche emerge dall’intero territo-rio provinciale. Il quadro chepresenta Simili, prendendo apretesto alcuni casi particolari,non tiene infatti conto che, ne-gli ultimi 10 anni, il consumo disuolo nella provincia bologne-se si è ridotto di oltre il 50% ri-spetto al decennio precedente.Resta ancora molto da fare, macredo sia importante e positivorilevare che ci siamo già mossiin quella direzione.

SEGUE A PAGINA XI

GIACOMO VENTURI

Il pubblico in coda al Duse per il “Cyrano” di Preziosi

La squadra affoga e la società annaspa, allarme rossoblù

I tifosi stanno con Pioli, dal 4 ottobre 2011 tecnico del Bologna

I conti in tasca al club guidato da Guaraldi

Quel bilancio in rossononostante le cessionie il boom dei diritti tvINTORCIA E MIELE A PAGINA III

OTTO sconfitte in 12 gare, 5 nelle ultime 6partite. Il Bologna sprofonda, e i tifosi deiclub in una lettera chiedono un invito,

subito accordato e in programma nei prossimigiorni, al presidente Guaraldi. La squadra si pre-para al delicatissimo match di domenica controil Palermo, in quel Dall’Ara dove ha conquista-to appena 5 punti in 5 partite. E intanto il sociodi minoranza Massimo Zanetti, mister Segafre-do, rivela ai suoi uomini: «Se c’è bisogno ci so-no, gli attuali proprietari sanno dove trovarmi».

MONARI A PAGINA II

Ieri al magazzino di Anzolapresidio di 60 lavoratori

Tensione ai cancellidel centro CoopCobas e facchinibloccano i tirBETTAZZIA PAGINA XI

All’assemblea dei costruttoriil nodo infrastrutture nel bolognese

“Sul Passante Nordintervenga Monti”l’appello dell’Anceil pressing di MerolaMIELEA PAGINA XI

Fondi Ue per il terremotoErrani in missione a Roma

OGGI è il giorno della veritàsui 670 milioni promessidall’Ue all’Emilia terremo-

tata, bloccati dalle procedure aBruxelles. Il presidente della Re-gione Vasco Errani è sceso ieri aRoma per seguire la vicenda assie-me al sottosegretario alla presi-denza del Consiglio Catricalà e al-l’ambasciatore Nelli Feroci. Ementre il presidente dell’assise co-munitaria Martin Schulz attaccal’ostruzionismo («si vergognino»),Errani deve far fronte pure agli im-prenditori modenesi inferociti peril mancato rinvio delle tasse.

VARESI A PAGINA VII

Dopo il congelamento dei 670 milioni, oggi riparte il negoziato a Bruxelles

Il caso

“Mio padre ucciso dall’amianto”ora su Bori indagano i pm torinesi

“Omicidio colposo” per la tragica fine del docente bolognese

L’inchiesta

Un weekend da esaurito per il “Cyrano” di Alessandro Preziosi

Al Duse ci si mette in fila, agonia e rinascita di un teatro

BRUNELLA TORRESIN

NON è la prima volta che ve-di le persone sciamare, fit-te, la sera, lungo il portico di

via Castiglione e quello di via Car-toleria. All’inizio fu una sorpresa.Ma quel che è diverso, ora, è la cer-tezza che le vedrai ancora, all’oracanonica tra le 20.30 e le 21, affret-tarsi verso l’ingresso del teatroDuse. Sono l’immagine più effica-ce della resurrezione. L’avevamopianto per morto, il teatro Duse divia Cartoleria, nel 2010 abbando-nato dall’Eti. Lo ritroviamo ora al-la seconda stagione della sua se-conda vita sano, salvo e ottimista.

SEGUE A PAGINA XIII

LORENZA PLEUTERI

SULLA morte del profes-sor Pier Cesare Bori —«ucciso dall’amianto»,

hanno fatto scrivere i fami-liari nel necrologio — indagala procura di Torino. La storiadella tragica fine del docentebolognese, nato e cresciuto aCasale Monferrato, è entratanel terzo troncone delle in-dagini coordinate da Raffae-le Guariniello. L’ipotesi direato, per ora, è omicidio col-poso.

SEGUE A PAGINA IXPier Cesare Bori

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SPORTBOLOGNA ■ II

MARTEDÌ 13 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaaLA CITTÀ E IL CALCIO

QUANDO cominciò a dare nu-meri e statistiche in tv, contri-buendo a fare del calcio un argo-mento da analisi e non più soltan-to da berci sguaiati, con AdrianoBacconi c’era ancora GiacomoBulgarelli. Erano i tempi di Gala-gol e di Alba Parietti.

Vent’anni dopo Bacconi nonsmette di cibarsi di dati. «ConPaola Ferrari alla Domenica spor-tiva - dice - siamo già al terz’an-no».

Cosa dice il suo database delledifficoltà del Bologna?

«La mia sensazione è che Pioli

abbia ancora la fiducia dei gioca-tori, nonostante le tante sconfit-te. Ho però l’impressione che sia-no i giocatori a non avere fiduciain loro stessi».

Il primo problema qual è?«Ce ne sono diversi. La diffi-

coltà nella costruzione del giocoemerge analizzando i passaggicompletati in zona d’attacco. Con626 il Bologna è fra le peggiori del-la Serie A, molto sotto ad esempioal Pescara (799), al Parma (870) oal Palermo (892). Squadre con cuidovrebbe riuscire a competere.Anche i dati sul possesso palla,

pur superiori almeno a quelli diSamp, Siena e Genoa, dimostra-no scarsa qualità tecnica o pocafiducia nei propri mezzi».

Pioli poi ha cambiato spesso ilmodulo.

«È partito con Diamanti-Ac-quafresca nelle prime due gior-nate ed ha finito con Diamanti-Gilardino. Nel mezzo tanti espe-rimenti. Ha proposto la difesa a 4,anche se sente più sua quella a 3che così bene aveva fatto l’annoscorso. Ha dovuto tradirla perprovare a dare qualche certezzain più alla squadra in fase di nonpossesso, ma la coperta quest’an-no è sempre stata corta. Visto poiche anche la difesa a 4 non dava ri-sultati è tornato alla sua difesa a 3cercando di non rinunciare al tri-dente. La partita chiave è stata

quella con l’Udinese, io credo cheil tridente Diamanti-Gilardino-Gabbiadini sia potenzialmente ilmigliore, se il Bologna avesse vin-to sarebbe potuta arrivare la svol-ta».

Invece?«Con quell’1-1 Pioli è andato a

Torino con una formazione an-cor più prudente. Ma gli zero tirinello specchio della porta sonoun indice di sterilità».

E la difesa patisce.«C’è un dato negativo da evi-

denziare, il Bologna è in fondonella classifica delle palle recupe-

SIMONE MONARI

NELL’ULTIMA riunione dellascorsa settimana con gli uominidel suo staff, Massimo Zanetti, ilnumero uno della Segafredo eazionista del Bologna col 22%delle quote, è stato chiaro: «Iosono qui, non mi sono mai mos-so quando le cose andavano be-ne, non sono neanche andatoalle assemblee dei soci. Non mimuovo adesso che vanno male.Se hanno bisogno sanno dovetrovarmi».

È poi quello che l’imprendi-tore del caffè ha ripetuto nellerarissime apparizioni pubbli-che che si è concesso dopo le suedimissioni da presidente nel

gennaio del 2011. Gli attuali soci rossoblù an-

dranno a Canossa? O provvede-ranno da soli a gennaio a rinfor-zare la squadra?

Ecco, il punto è questo. Per ilmomento il presidente AlbanoGuaraldi resiste nel fortino asse-diato, mentre il Bolognasprofonda. Penultimo posto inclassifica, che significa poi ulti-mo posto virtuale, perché il Sie-na ha 7 punti, ma è partito da —6 per le sentenze sul calcio-scommesse. Dopo 12 gare, il Bo-logna ha appena un punto inpiù, 8. E 8 sono le sconfitte, 5 nel-le ultime 6 partite. L’anno scor-so, subentrando dopo 5 gare,Pioli complessivamente ne per-se appena 9. Sono numeri chefotografano meglio di tante ana-lisi lo stato in cui versa il Bolo-gna. Dallo spogliatoio il messag-gio che filtra all’indomani del kocontro il Toro è rassicurante: «Iproblemi ci sono, ma la squadraè compatta. Siamo tutti con Pio-li, il nostro leader. Domenicadobbiamo battere il Palermo

per svoltare», dice un giocatore. Ovvio, i problemi ci sono, ma

il patto è chiaro. Restare uniti,per dirla col presidente onora-rio Gianni Morandi, e andare ol-tre le difficoltà. Per quanto le di-chiarazioni del capitano Dia-manti, quelle critiche espliciteai compagni («attacchiamo ma-le, io mi gioco la vita ma ci vuoleattaccamento a questi colori»)non siano state per nulla digeri-te. Più d’uno rimpiange la com-postezza e l’aplomb di Di Vaio,che i rimbrotti preferiva farli nelchiuso dello spogliatoio e non ataccuini e microfoni spalancati.In più, entro giovedì, vanno sal-dati gli stipendi. Delle difficoltàfinanziarie e di bilancio del club

parliamo a parte, luglio è l’ulti-ma mensilità corrisposta, anchela prima della nuova stagione,ma nessuno in squadra sembrapreoccupato. «La società — di-ceva domenica a Torino un altrogiocatore — con noi si è semprecomportata correttamente».

La tifoseria invece è imbufali-ta. Basta guardare i siti interneto ascoltare le trasmissioni ra-diofoniche della mattina. IlCentro Bologna Clubs, per boc-ca del suo presidente StefanoDalloli, ieri in una nota haespresso «preoccupazione perla posizione in classifica» e chie-sto «un forte, competente e mi-rato intervento sul mercato digennaio per rimediare alla fin

qui fallimentare campagna ac-quisti estiva». Non solo. Nel mi-rino c’è anche il centro tecnicoche la proprietà vuole costruirenel comune di Granarolo, aQuarto Inferiore. «Chiediamo alclub un incontro che tenda achiarire la destinazione delle ri-sorse per la realizzazione delnuovo centro tecnico e capire senon sia il caso di accantonaremomentaneamente il progettoconvogliando le risorse previsteinteramente sul mercato di ri-parazione».

In serata il presidente Guaral-di ha fatto sapere di essere di-sponibile all’incontro, nei pros-simi giorni.

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Le critiche diDiamanti sgraditeai compagni.Ed entro giovedìstipendi da pagare

Adriano Bacconi della Domenica Sportiva: “I numeri mostrano un gruppo che manca di autostima. Però i rimedi ci sono”

Lo statistico: “Poco possesso, c’è scarsa fiducia”

Sprofondo rossoblù

La squadra in crisi si aggrappa a Pioli“Solo il nostro tecnico ci può salvare”I tifosi: ora investite. Zanetti: Guaraldi sa dove trovarmi

VOLTO TVAdrianoBacconi,opinionistatelevisivo econsulentetecnico diCoverciano

MISTER 4 MILIONISono quelli che mise Zanetti aNatale 2010 dando avvio alsalvataggio del Bfc di cuidivenne presidente. Si dimiseil 21 gennaio in polemicacon gli altri soci

Numeri e precedenti

NESSUNO PERDE COSÌIl Bologna ha perso 8partite su 12, è lasquadra più battuta inserie A. Genoa, Samp,Pescara e Chievohanno subito settesconfitte

COME NEL 2008Il Bologna di Arrigonifece 2 vittorie e 8 ko.Subentrò Mihajlovic eottenne 2 pareggi.Totale 8 punti in 12gare. Come quelli diPioli. Con Papadopuloarrivò poi la salvezza

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BOLOGNA ■ III

@MARTEDÌ 13 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa PER SAPERNE DI PIÙbologna.repubblica.itwww.comune.granarolo-dellemilia.bo.it

FRANCESCO SAVERIO INTORCIAENRICO MIELE

QUASI cento milioni di diritti tvincassati in quattro anni. Una ro-sa dei sogni smontata pezzo apezzo per fare cassa: Viviano,Meggiorini, Ekdal, Britos, DellaRocca, Mudingayi e Ramirez, pertacere di Gillet, rivenduto dopoun anno per guadagnare pochemigliaia di euro, e di quelli partitia costo zero (Di Vaio e Raggi). Tut-to questo per ritrovarsi penultimiin classifica e con i conti semprein rosso. Il Bologna ha chiuso il bi-lancio al 30 giugno con una per-dita di quasi 6,2 milioni. Persinopeggio della travagliata stagioneprecedente, quella dei cinquepresidenti (-4,2 milioni). Un clubcon 78,8 milioni di debiti, che og-gi rischia la B, progetta un centrotecnico da 12 campi di calcio giàcostato 1,6 milioni solo di terreni.

PROVENTI IN AUMENTO

Sono passati quasi due annidall’insediamento di Bologna2010, 586 giorni con Guaraldipresidente. E molto lavoro è sta-to indubbiamente fatto. Nell’ul-timo anno, ad esempio, il Bfc haridotto i debiti da 86,3 a 78,8 mi-lioni. Sono stati più che dimezza-ti quelli con le banche e tagliati diun terzo quelli verso i fornitori.Tutte eredità pesanti delle passa-te gestioni. Sono cresciuti di 13milioni i ricavi, grazie all’aumen-to della pubblicità, dei diritti tv equelli di immagine, e persino agliindennizzi Uefa per i convocatiall’Europeo, Diamanti e Antons-son, due acquisti della gestioneGuaraldi. Eppure non basta an-cora. E per il 2012-13 il club pre-vede di perdere altri 3 milioni, no-nostante abbia già ceduto Gillet,Mudingayi, Ramirez.

PLUSVALENZE IN CRESCITA

Prima di venderli, al 30 giugno2012 il Bologna contava già 21,7milioni di plusvalenze. In alcunicasi ha incassato soldi freschi incambio di pezzi pregiati (Britos eDella Rocca). Altri sono stati sem-plici operazioni contabili: Taidernon si è mai mosso da Bologna,ma ‘passando’ per la Juve ha ge-nerato una plusvalenza da 4,5

milioni. Lo scambio Casini-Fi-nocchio, due promesse venten-ni, col Parma, un’altra da 2 milio-ni. Va spiegato che il valore di uncalciatore lo fa solo il mercato: untalento cresciuto nel vivaio, broc-co o fenomeno che sia, vale zerofinché non viene ceduto e ‘prez-zato’. Nel tempo, il Bologna haimparato a vendere. Nel 2008-09,con Francesca Menarini al timo-ne, i guadagni da cessione calcia-tori fruttarono spiccioli, 5.331euro (cinquemila, già). Un annodopo, con Baraldi, balzarono a9,9 milioni. Nel 2010-11 sono lie-

vitati a 12,4 milioni, fino ai 21,7della stagione appena conclusa.Cifra che, ricordiamolo, non tie-ne conto delle partenze di luglio eagosto: solo Ramirez ha già frut-tato già un +12 milioni, circa.

DIRITTI TV

Restando in A, il Bologna è di-ventato una gallina dalle uovad’oro: incassi televisivi (Sky, Me-diaset, Rai) in continua crescita.Nel 2010 Porcedda poté finanzia-re una campagna acquisti farao-nica con questi soldi, e poi nonriuscì a pagare il primo stipendio.

Per capire l’affare: se nell’ultimoanno di B al club andavano337mila euro, dall’approdo in Asono arrivati 20,1 milioni nelleprime due stagioni, 28 nella ter-za, 30,1 nell’ultima. Eppure il bi-lancio è stato chiuso sempre inperdita: -13,2 nel 2008-09, -8,2nel 2009-10, -4,2 nel 2010-11, -6,2ora. Retrocedere in B sarebbeuna jattura per il commercialista,non solo per la curva.

IL CARO STIPENDI

Nel primo campionato verodella presidenza Guaraldi, il Bo-logna non è riuscito a contenere icosti, lievitati da 59,8 a 72,8 milio-ni. E il principale aumento di spe-sa riguarda il personale: 120 di-pendenti, 25 in più della stagioneprecedente. I calciatori sottocontratto erano 27, sono diventa-ti 45 nel 2011-12. Ma soprattuttosi è rivelata un boomerang la po-litica dei contratti a rendimento.Come Repubblica ha avuto giàmodo di spiegare, la base degli in-gaggi è rimasta sostanzialmenteinvariata negli ultimi due anni,ma il Bologna ha pagato 5,7 mi-lioni di premi, che hanno portatoil costo tesserati da 27,3 a 33,8.

PREMI E VITTORIE

Il nono posto, i 51 punti, Dia-manti convocato all’Europeo, in-somma tutto ciò che ha dato lu-stro al Bologna nella scorsa sta-gione, è stato un salasso per lecasse, costrette a pagare ricchibonus alla squadra. Certo, uncampionato di vertice accrescel’appeal del club verso sponsor,tifosi, nuovi acquisti da convin-cere a trasferirsi qui. Ma, a contifatti, nel breve periodo sarebbeconvenuta una mediocre salvez-za. All’ultima assemblea dei soci,per la stagione 2012-13, quella incorso, è stata prospettata una ri-duzione di 3,8 milioni di spese su-gli ingaggi dei giocatori, «pari al-l’importo dei premi di squadracontabilizzati nell’esercizio2011-12». Un anno fa i rossoblùottennero ricchi incentivi a quo-ta 45 e 50 punti, oltre ai bonuspersonali. Per il campionato at-tuale, di questo passo, non sispenderanno certo quelle cifre.

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Entratee uscite

SPONSORUn anno fasono arrivati800 mila euroda NGM, 300mila daSerenissimaCir, 700mila euro daMacron comepartnertecnico

PREMI UEFALa presenzadi Diamantie Antonssonall’Europeoha portatocirca mezzomilione nellecasse del Bfccomeindennizzodall’Uefa

BONUSIl club hapagato 5,7milioni dipremi aigiocatoril’anno scorsoe il costo delpersonaletesserato èsalito da 27,3a 33,8 milionidi euro

L’analisi

I conti del Bologna calcio

2010/2011 2011/2012

In milioni di euro

72,859,8

-4,2-6,2

71,158,1

COSTI

PERDITADI FINESTAGIONE

RICAVI

ENTRATA PRINCIPALE(diritti tv)

28 30,1

USCITA PRINCIPALE(costi staff e calciatori)

27,3 33,8

Cessioni d’oro e diritti tvma il bilancio del clubè sempre più in rossoCosti alle stelle. E se si va in B si perdono 30 milioni

rate in attacco».Può darsi che tutto cominci lì.

Rimedi?

«I dati, soprattutto quelli degliassist, dimostrano che ci sonogiocatori poco sfruttati che po-trebbero dare una mano, mi rife-risco a Perez, fermato dagli infor-tuni, e a Gabbiadini utilizzato po-co. Il primo fa un assist ogni 21 mi-nuti, il secondo ogni 19. Bastereb-bero un paio di vittorie per arriva-re in linea di galleggiamento almercato di gennaio».

(simone monari)

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IN DIFFICOLTÀStefano Pioli,nono l’annoscorso con51 punti.Nella fotocentraleAlbertoGilardino, 5gol, gli ultimidue con ilCatania loscorso 30settembre

Il presidente

In sella da 19 mesi

Albano Guaraldiè diventato numero 1del club il 7 aprile del 2011dopo l’immediata uscita discena di Alfredo Cazzola.Guaraldi subentrò a MarcoPavignani, attuale vicepresidente

Il dg

Arrivò a maggio 2011

Roberto Zanzi è direttoregenerale dal 10 maggio2011. Inizialmente sioccupava solo di aspettigestionali. Dopo l’uscita diStefano Pedrelli e l’addio aSalvatore Bagni ha assuntola guida dell’area tecnica