Il Volatile - gassmodel.it GASS/Giornalino N4 Nov 4 V1p6.pdfqui, il mitico Pancrazio che di vernice...

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Ciao, eccomi qui a credere con tenacia nel gruppo GASS ed a fare il resoconto dell’anno volante duemilaquattordici svelandovi con gelosia la ricetta segreta del gruppo GASS. Ingrdienti: Un campo di grano da 12150m 2 o “darset pertic ad tera” come direbbero i nostri contadini. - Qualche aeromodellista “di buona volontà” e capace di sognare e rincorrerei i sogni, poi aggiungetene quanto basta ma di buona educazione. - Quattrocento chilogrammi di semenza d’erba. - Un trattorino tosaerba rosso e cento litri di benzina. - Sessanta metri quadrati di ramina metallica di protezione. - Un computer dotato di programmi per scrittura elettronica e fogli di calcolo. Lavorazione degli ingredienti: Per prima cosa fresate con cura la superficie al fine di frantumare e sminuzzare omogeneamente le inevitabili "garople" argillose della precedente lavorazione agreste. Con cura rullate il fondo da nord a sud e da est ad ovest. Non dimenticate che siamo un gruppo, ogni socio ha la sua specializzazione, riconosciamola ed applichiamola. Nessuno meglio di Davide Colombi fresa e rulla, se poi il Gramegna dà la direzione non può che esserci la perfezione. Aquesto punto semenza a volotà tanto che l'immpazienza la brucerà. Sorvolate con più aeromodelli possibile, in attesa dell'autunno e delle pioggie. Cominciate a diffondere e sostenere gli ingredienti principali, la flessibilità e la libertà per garantire i voli invernali in campi vicini e già da anni rigogliosi di verde peluria antimalta. Non dimentichiamoci di ringraziare Cristiano e Marco Bergami per averci ospitati in più di un’occasione, sappiate che un aeromodellista deve sempre poter decollare, volteggiare ed atterrare. Non rimandate mai la sicurezza per aspettare la perfezione, fin da subito stendete e tirate la ramina metallica protettiva, avrete sempre tempo per migliorarla in futoro. Ricordatevi che come pianta i pali Michele, non li pianta nessun altro aeromodellista e non. Michele afferra il palo in cemento, lo guarda dritto nelle feritoie per poi alzarlo una volta e due volte e tre volte, al quarto salto il palo è piantato irremovibilmente. Gurdare per credere! Come una torta ricamata è il momento di scriverci sopra in giallo ben visibile gli avvertimenti di oggetti volanti a bassa quota. Chi è entrato in azione qui, il mitico Pancrazio che di vernice ha il pennello sazio. Dato che di avvisi si sta parlando, di regolamento i soci in campo andran leggiucchiando. Affidatevi a Francesco che una soluzione ha gia' in fresco. Le stagioni passano, la gente si lamenta, ma la Natura, solo con molta calma, lerba aumenta. Bene bene, ora che avete ben cosparso d'acqua e cotto al Sole il vostro campo ve lo sarreste aspettato così verde? Fin troppo vero? Ok ora rasatelo per bene ogni settimana, Il Volatile Lettera circolare informativa del GASS rivolta ai propri Soci; stampato in proprio. 21 novembre 2014 Numero 4 Stampato il 20/11/14 questo sì che piace ai soci, quasi è un peccato che il trattorino rosso sia un monoposto da corsa. Rimedieremo con un pulmino tagliaerba. Ma li ringraziamo tutti senza fare nomi, tanto i piloti rasatori sapranno identificarsi, un sincero grazie, perché col clima di quest’anno di erba ne è stata tagliata tanta e sono riusciti a garantire il campo in ordine ad ogni week-end. Cari ragazzi freschi di storia, chi ha detto ora che abbiamo fatto il campo dobbiamo fare i volatili? Ma no, farli significa stamparli tutti uguali, ma per fortuna ci sono già con moltà libertà, trenta teste con trecento idee varie, chi vuole volare elettrico, chi a scoppio, chi al sabato, chi vola da solo e chi cerca compagnia, chi vuole la ramina e chi vuole la baracca. Ci tengo ad evidenziare anche un bel gruppetto che fa manifestazioni. Come avete letto fino a qui, la costruzione del GASS è stata come la preparazione di una torta che piacesse a molti gusti. Molti gusti, non tutti, l’adattamento a tutti i gusti comporterebbe inevitabilmente una certa anarchia, che potrebbe essere bella all’inizio e fino a quando non si hanno problemi da getire, oltre diventerebbe un dramma. Un giornalino sociale deve riportare tante belle foto, ma anche informare ed analizzare con oggettività e coraggio. Cos’è il GASS oggi? Per chi piace partecipare a manifestazioni, ci sono ben 6 soci (il 20%!!!) che regolarmente partecipano agli eventi e meritano di essere nominati in copertina, Angelo Montagna che sicuramente ha aggregato questa passione con Michele, Marco Bertagna, Mattia Marchesi, Jacopo, Mattia Vigliotti. Non è inventato, è un dato di fatto! Chi vola elettrico, praticamente tutti abbiamo un modellino elettrico, ma vorrei portare l’attenzione su o un bellissimo gruppetto domenicale che si diverte veramente a volare elettrico in gruppo, credo che gli accentratori siano Dario e Wash in flotta con Mattia Vigliotti, Giorgio, Paolo Chiarelli. Poi al centro ci sono e ci debbono essere i ragazzi e devono volare razzi! Fino ad oggi si sono sempre organizzati tre eventi sociali, la grigliata di primavera all’Air Service Center di Acuto, il raduno con invito di piloti esterni (che hanno ringraziato per l’accoglienza e la qualità) sempre da Cristiano. La porchetta in campo e le garette sociali, infine la cena sociale con proiezioni di foto. È un gruppo dove appena ci si iscrive si riceve una busta contenenete: un foglio con tutti i dati del gruppo, C.F. P.IVA, recapiti ecc., copia dell’atto costitutivo, lo statuto, il regolamento di pista, il regolamento FIAM, il regolamento nazionale ENAC, le clausure assicurative, 2 fogli bianchi per appunti ed una biro. Il cappellino è fuori busta. All’atto del pagamento della quota si riceve una regolare ricevuta che permette la detrazione dai redditi della quota associativa. Lo sapevate? Proseguo ad annoiarvi in seconda pagina. Editoriale: la torta GASS di Giulio Ricotti p. 8 Il Volatile Ricotti Giulio D'Angelo Francesco Brega Bruno Montagna Angelo Bertagna Marco Linzaghi Michele Colombi Davide Serafino Bernuzzi Omar Passalacqua Giacomo Lotasi Jacopo Jose' Bergami Marco Cantone Dario Torretta Riccardo Vigliotti Pancrazio Maini Giancarlo Chiarelli Paolo Torretta Pietro Vigliotti Mattia Acuto Cristiano Ricotti Gianluca Marchesi Giorgio Marchesi Mattia Filippo Portinari Paolo Roveda Gabriele Roveda Davide Veniani Andrea Miotti Samuele Schiavi Ferdinando Ferro Dario Laurenti Matteo GASS: I 30 Soci Attività svolte 2014 dai Soci Aggiunta tavoli avviamento motori a scoppio (Veniani) Semina di 500m 2 di erba Verniciatura tavoli Sostituzione ramina e manica vento Sostituzione cartelli segnaletici Rifacimento cartelli regolamento campo Raduno con invito piloti esterni da Cristiano Presentazione sicurezza e assicurazione Richiesta sede sociale Tre gare sociali in campo con 29 trofei in palio Semina di 500m 2 di erba Corso teorico di aeromodellismo Cena di fine anno Magliette nominative Contratto di sostituzione trattorino (in corso)

Transcript of Il Volatile - gassmodel.it GASS/Giornalino N4 Nov 4 V1p6.pdfqui, il mitico Pancrazio che di vernice...

Ciao, eccomi qui a credere con tenacia nel gruppo GASS ed a fare

il resoconto dell’anno volante duemilaquattordici svelandovi con

gelosia la ricetta segreta del gruppo GASS.

Ingrdienti: Un campo di grano da 12150m2 o “darset pertic ad

tera” come direbbero i nostri contadini.

- Qualche aeromodellista “di buona volontà” e capace di sognare e

rincorrerei i sogni, poi aggiungetene quanto basta ma di buona

educazione.

- Quattrocento chilogrammi di semenza d’erba.

- Un trattorino tosaerba rosso e cento litri di benzina.

- Sessanta metri quadrati di ramina metallica di protezione.

- Un computer dotato di programmi per scrittura elettronica e fogli

di calcolo.

Lavorazione degli ingredienti: Per prima cosa fresate con cura la

superficie al fine di frantumare e sminuzzare omogeneamente le

inevitabili "garople" argillose della precedente lavorazione agreste.

Con cura rullate il fondo da nord a sud e da est ad ovest. Non

dimenticate che siamo un gruppo, ogni socio ha la sua

specializzazione, riconosciamola ed applichiamola. Nessuno meglio

di Davide Colombi fresa e rulla, se poi il Gramegna dà la direzione

non può che esserci la perfezione.

Aquesto punto semenza a volotà tanto che l'immpazienza la

brucerà. Sorvolate con più aeromodelli possibile, in attesa

dell'autunno e delle pioggie. Cominciate a diffondere e sostenere gli

ingredienti principali, la flessibilità e la libertà per garantire i voli

invernali in campi vicini e già da anni rigogliosi di verde peluria

antimalta. Non dimentichiamoci di ringraziare Cristiano e Marco

Bergami per averci ospitati in più di un’occasione, sappiate che un

aeromodellista deve sempre poter decollare, volteggiare ed

atterrare.

Non rimandate mai la sicurezza per aspettare la perfezione, fin da

subito stendete e tirate la ramina metallica protettiva, avrete sempre

tempo per migliorarla in futoro. Ricordatevi che come pianta i pali

Michele, non li pianta nessun altro aeromodellista e non. Michele

afferra il palo in cemento…, lo guarda dritto nelle feritoie per poi

alzarlo una volta e due volte e tre volte, al quarto salto il palo è

piantato irremovibilmente. Gurdare per credere! Come una torta

ricamata è il momento di scriverci sopra in giallo ben visibile gli

avvertimenti di oggetti volanti a bassa quota. Chi è entrato in azione

qui, il mitico Pancrazio che di vernice ha il pennello sazio. Dato che

di avvisi si sta parlando, di regolamento i soci in campo andran

leggiucchiando. Affidatevi a Francesco che una soluzione ha gia' in

fresco.

Le stagioni passano, la gente si lamenta, ma la Natura, solo con

molta calma, l’erba aumenta. Bene bene, ora che avete ben cosparso

d'acqua e cotto al Sole il vostro campo ve lo sarreste aspettato così

verde? Fin troppo vero? Ok ora rasatelo per bene ogni settimana,

Il Volatile Lettera circolare informativa del GASS rivolta ai propri Soci; stampato in proprio.

21 novembre 2014

Numero 4

Stampato il 20/11/14

questo sì che piace ai soci, quasi è un peccato che il trattorino rosso

sia un monoposto da corsa. Rimedieremo con un pulmino

tagliaerba. Ma li ringraziamo tutti senza fare nomi, tanto i piloti

rasatori sapranno identificarsi, un sincero grazie, perché col clima

di quest’anno di erba ne è stata tagliata tanta e sono riusciti a

garantire il campo in ordine ad ogni week-end.

Cari ragazzi freschi di storia, chi ha detto ora che abbiamo fatto il

campo dobbiamo fare i volatili? Ma no, farli significa stamparli

tutti uguali, ma per fortuna ci sono già con moltà libertà, trenta teste

con trecento idee varie, chi vuole volare elettrico, chi a scoppio, chi

al sabato, chi vola da solo e chi cerca compagnia, chi vuole la

ramina e chi vuole la baracca. Ci tengo ad evidenziare anche un bel

gruppetto che fa manifestazioni. Come avete letto fino a qui, la

costruzione del GASS è stata come la preparazione di una torta che

piacesse a molti gusti. Molti gusti, non tutti, l’adattamento a tutti i

gusti comporterebbe inevitabilmente una certa anarchia, che

potrebbe essere bella all’inizio e fino a quando non si hanno

problemi da getire, oltre diventerebbe un dramma.

Un giornalino sociale deve riportare tante belle foto, ma anche

informare ed analizzare con oggettività e coraggio.

Cos’è il GASS oggi?

Per chi piace partecipare a manifestazioni, ci sono ben 6 soci (il

20%!!!) che regolarmente partecipano agli eventi e meritano di

essere nominati in copertina, Angelo Montagna che sicuramente ha

aggregato questa passione con Michele, Marco Bertagna, Mattia

Marchesi, Jacopo, Mattia Vigliotti. Non è inventato, è un dato di

fatto!

Chi vola elettrico, praticamente tutti abbiamo un modellino

elettrico, ma vorrei portare l’attenzione su o un bellissimo

gruppetto domenicale che si diverte veramente a volare elettrico in

gruppo, credo che gli accentratori siano Dario e Wash in flotta con

Mattia Vigliotti, Giorgio, Paolo Chiarelli.

Poi al centro ci sono e ci debbono essere i ragazzi … e devono

volare razzi!

Fino ad oggi si sono sempre organizzati tre eventi sociali, la

grigliata di primavera all’Air Service Center di Acuto, il raduno con

invito di piloti esterni (che hanno ringraziato per l’accoglienza e la

qualità) sempre da Cristiano. La porchetta in campo e le garette

sociali, infine la cena sociale con proiezioni di foto.

È un gruppo dove appena ci si iscrive si riceve una busta

contenenete: un foglio con tutti i dati del gruppo, C.F. P.IVA,

recapiti ecc., copia dell’atto costitutivo, lo statuto, il regolamento di

pista, il regolamento FIAM, il regolamento nazionale ENAC, le

clausure assicurative, 2 fogli bianchi per appunti ed una biro. Il

cappellino è fuori busta. All’atto del pagamento della quota si

riceve una regolare ricevuta che permette la detrazione dai redditi

della quota associativa. Lo sapevate?

Proseguo ad annoiarvi in seconda pagina.

Editoriale: la torta GASS di Giulio Ricotti

Editoriale: campa GASS

che l’erba cresce di Giulio Ricotti

p. 8 Il Volatile

Ricotti Giulio

D'Angelo Francesco

Brega Bruno

Montagna Angelo

Bertagna Marco

Linzaghi Michele

Colombi Davide Serafino

Bernuzzi Omar

Passalacqua Giacomo

Lotasi Jacopo Jose'

Bergami Marco

Cantone Dario

Torretta Riccardo

Vigliotti Pancrazio

Maini Giancarlo

Chiarelli Paolo

Torretta Pietro

Vigliotti Mattia

Acuto Cristiano

Ricotti Gianluca

Marchesi Giorgio

Marchesi Mattia Filippo

Portinari Paolo

Roveda Gabriele

Roveda Davide

Veniani Andrea

Miotti Samuele

Schiavi Ferdinando

Ferro Dario

Laurenti Matteo

GASS: I 30 Soci

Attività svolte 2014 dai Soci

Aggiunta tavoli avviamento motori a scoppio (Veniani)

Semina di 500m2 di erba

Verniciatura tavoli

Sostituzione ramina e manica vento

Sostituzione cartelli segnaletici

Rifacimento cartelli regolamento campo

Raduno con invito piloti esterni da Cristiano

Presentazione sicurezza e assicurazione

Richiesta sede sociale

Tre gare sociali in campo con 29 trofei in palio

Semina di 500m2 di erba

Corso teorico di aeromodellismo

Cena di fine anno

Magliette nominative

Contratto di sostituzione trattorino (in corso)

Il Volatile

Il Volatile

p. 2

p. 2

p. 7

p. 3 Il Volatile

Il Volatile

ufficiali ritenuti obbligatori per un’ASD: l’elenco soci, i verbali

delle assemblee generali firmati ed i verbali delle riunioni del

consiglio direttivo firmati.

Essendoci iscritti anche al CONI congiuntamente ad un bilancio

con proventi inferiori ai 250000€, possiamo godere del bilancio

economico agevolato, assolutamente indispensabile per essere

gestito da non professionisti, ma che non sto qui ad

approfondire.

La parte più onerosa è forse l’iscrizione di un nuovo socio,

richiede più di un’ora, occorre registrarne i dati in duplice

copia, entrambe da digitalizzare e spedirle alla FIAM per

l’assicurazione NOMINATIVA. Occorre aggiungere il nuovo

iscritto in due registri excel differenti, uno nostro ed uno FIAM,

riportando l’iperlink ai file pdf con i documenti digitalizzati. Il

foglio excel fortunatamente abilita le caselle per registrare a

bilancio la quota d’iscrizione totale, dalla quale occorre

separare la quota FIAM. Quest’ultima va inviata per mezzo di

bonifico bancario ed occorre registrarne la ricevuta e le relative

spese bancarie a bilancio. La FIAM risponde rapidamente con

una mail riportante il numero di registrazione e di

assicurazione, ed invia un nuovo registro soci aggiornato da

archiviare. A questo punto ci sono tutti i dati per completare la

registrazione aggiornando il numero FIAM e se possiedo anche

foto posso impaginare e preparare il tanto richiesto tesserino

GASS. Per ultimo si archivia la copia del regolamento di pista

firmato. Se l’iscritto è maggiorenne a questo punto abbiamo un

socio in più nel registro, altrimenti la procedura non è ancora

terminata occorre registrare anche i dati ed i recapiti del

genitore di riferimento.

La tenuta del bilancio è una passeggiata, la rottura di scatole è

invece la scrittura dei verbali delle riunioni di direttivo e delle

assemblee, mandarle in visione ai componenti del direttivo e se

non evidenziano incorrettezze si rincorre il presidente per la

firma in originale. L’originale cartaceo viene archiviato, ne

viene fatta una copia da depositare in sede ed un’altra per essere

disponibile ai soci che ne facessero richiesta. I verbali firmati

vengono tutti digitalizzati ed archiviati anche in forma

elettronica.

Tutto il database elettronico del GASS è criptato e protetto da

password per questioni di privacy ed è in duplice copia, una nel

mio hard disk ed una in cloud chissà dove, probabilmente in

Finlandia o sotto l’oceano (è lì che ci sono i servers di internet

per essere meglio raffreddati).

Tutto qui, poi qualche lettera di corrispondenza con la FIAM,

qualche lettera protocollata con il comune, la banca, le ProLoco

e qualche diario di campo. Ah dimenticavo che i soldi del

GASS sono nel cavò della Banca Popolare di Sondrio, con

firma disgiunta dei Bruno, Michele e Giulio.

Ma perché tutto questo?

È troppo bello vedere persone in campo che volano, per me è

una soddisfazione enorme osservare ragazzi di tutte le età che

ormai sanno come muovere gli stick dei comandi per sfidare la

gravità con precise leggi fisiche e portare liberamente i volo i

modelli, non è come fare un quadro che spennella qui o

spennella là e tutto va bene, un modello per volare deve essere

aerodinamicamente_elettronicamente_motoricamente_radioco

mandicamente corretto.

Divertitevi, imaparate e sperimentate sempre cose nuove, il

GASS è NOSTRO, la FANTASIA è VOSTRA.

di legge e le direttive della Federazione per lo svolgimento del

nostro hobby, credevate che sarebbe stato possibile ?

Io sì, ci credevo e ci credo tutt’ora.

Ho imparato che se credo fermamente nelle cose che sogno prima o

poi arrivo anche a vederle realizzate. Sicuramente mi devo

obbligare a mettere impegno e perseveranza, ma poi alla fine la

soddisfazione mi ripaga.

Il mio mandato nel direttivo del GASS si è quasi concluso, l’anno

prossimo non so cosa mi riserverà ma nel frattempo voglio

ringraziare quanti come me hanno creduto e credono nel GASS e

quanti in futuro vorranno crederci ancora, proprio come me.

Ciao, lo so che su questo giornalino vorreste vedere articoli di

costruzioni aeromodellistiche e belle fotografie con le microstorie

di un anno vissuto al campo, spero che troviate questi contenuti

nelle prossime sei pagine.

Ho deciso di scrivere queste righe, perché ho pensato che qualcuno,

per informazione o semplicemente per curiosità abbia il piacere o

desiderio di conoscere cosa c’è di invisibile in un gruppo volo oltre

al trattorino ed ai radiocomandi.

Per volontà costitutiva, si è scelta l’affiliazione ad un’associazione

nazionale, la FIAM appunto e questa scelta comporta

inevitabilmente la costituzione di una forma giuridica nota come

Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD). Niente di complicato,

è la normale forma delle squadrette di calcio, dei gruppi ciclistici o

delle più svariate aggregazioni di persone che voglio praticare un

hobby insieme, per potersi aiutare, confrontare e ottenere

reciproche soddisfazioni.

Perché alla FIAM? Avevamo due scelte, la FIAM e l’AeCI, la

seconda comportava un impegno piuttosto pesante per i singoli soci

ed oggi questo aspetto è cresciuto maggiormente, è una forma che

poco contempla il volo per divertimento, richiedendo un approccio

più orientato a gare e competizioni ed approfondimenti teorici.

Credo che il primo motivo per cui ci siamo affiliati alla FIAM sia

relativo alla formula assicurativa, invidiata da tutti gli stati europei

ed orientata all’aeromodellismo ed alla protezione dei gruppi.

Personalmente prima di essere associato alla FIAM, avevo stipulato

un’associazione personale, dove ho espressamente richiesto la

copertura aeromodellistica, ma dopo aver speso più di un’ora in

agenzia a spiegare cosa volevo che si coprisse, sono uscito

assolutamente non tranquillo di essere ben tutelato. In aggiunta,

avevo quindi stipulato l’assicurazione alla FANI (Federazione

Aeromodellistica Nazionale Italiana), già si avvicinava

maggiormente alle esigenze ed alle problematiche del volo dei

modelli, mah … personalmente avevo ancora qualche dubbio e su

questo aspetto non volevo lasciare niente al caso.

Gli altri motivi non di minore importanza consistevano nella

consapevolezza che a causa della proliferazione del volo elettrico

incontrollato in un qualunque spiazzo libero (senza tirare in ballo i

droni), l’aeromodellismo cominci ad attrarre l’attenzione dei

giornalisti che ovviamente enfatizzeranno unicamente gli aspetti di

vendita dei giornali, quindi riportando gli eventi negativi o

allarmistici. Abbiamo ritenuto che l’appartenenza ad una struttura

nazionale faccia la differenza, permettendoci di fatto di dimostrare

una serietà, attenzione per quello che pratichiamo ed avere

un’omologazione del campo e degli spazi volo. In due parole

sembriamo meno dei giocherelloni. Attenzione, non voglio dire che

altri gruppi o persone non iscritte siano “faciloni”, abbiamo mille

esempi di gruppi con responsabili, scrupolosi ed espertissimi

aeromodellisti, ma sapete come vanno le cose in Italia, in caso di

problemi un pizzico di formalismo fa la differenza rispetto alla

nuda parola della singola persona.

Va bene. Affiliarsi alla FIAM comporta essere un’ASD, punto.

A seguito di varie mail e telefonate col Dott. Giannoni (giudice

civile e consulente legale FIAM) siamo riusciti a scrivere un

valido statuto e atto costitutivo, firmato dagli 11 soci fondatori e

registrato all’agenzia delle entrate il 19 aprile 2011, Tutti voi ne

avete una copia. Per la cronaca, ora sto preparando delle modifiche

da apportare in quanto cambierà l’indirizzo della sede legale.

Perché è importante aggiornare i dati all’Agenzia delle entrate?

Non è solo importante, è obbligatorio per legge, infatti abbiamo

l’obbligo di specificare dove risiendono i seguenti documenti

Sono già passati quasi quattro anni da quando abbiamo deciso di

fondare il GASS, ci credevate che sarebbero passati così alla svelta

?

All’inizio avevamo un campo agricolo fangoso, dove si faceva

fatica ad entrare ed uscire dopo la pioggia, oggi è verde da fare

invidia, ci credevate che sarebbe cresciuta l’erba?

Siamo stati il primo gruppo aeromodellistico della Lombardia ad

avere la pista omologata per aeromodelli di classe A, ci credevate

che ce l’avremmo fatta?

Ci eravamo messi come presupposto fondamentale l’assoluta

volontà di essere in regola con tutto quanto concerne le prescrizioni

Io sì di Francesco D’Angelo

Demoiselle 1909 di Marco Bertagna

Finalmente quest’anno nel mese di Luglio io e Marco Bertagna abbiamo effettuato il collaudo del mio BEAVER.

Caratteristiche: apertura alare 3m, fusoliera 2.05m, motorizzazione MFE 80 cc, peso in ordine di volo 15 Kg.

Il collaudo è stato fatto al nostro campo a Pirocco, arrivati in pista ci prepariamo all’accensione, 3 colpi all’elica e il motore parte.

Rullaggio in pista e via, un quarto di gas e il modello in pochi metri si alza.

Qualche colpo di trim, ma il modello risulta ancora cabrato, decidiamo di atterrare per aggiungere altro peso.

Decidiamo di fare il secondo volo ed il modello è decisamente migliorato, dopo cinque minuti di volo mi preparo al sotto vento ed

effettuo l’atterraggio.

Sono molto soddisfatto del modello.

La parte gestionale e burocratica del GASS ed un po’ di informazioni di Giulio Ricotti

Un Grazie al GASS di Andrea Veniani

Collaudo del BEAVER di Michele Linzaghi

Demoiselle 1909 di Marco Bertagna

Atterra

da solo!

Il Volatile

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Il Volatile

Giornate all’Air Service Center e Raduno Tutto Vola 11 maggio 2014 di Giulio Ricotti

Un Grazie al GASS di Andrea Veniani

Per gli amanti della costruzione è impossibile non consigliare un

modello nuovo da assemblare vitina per vitina. Esistono dei cloni

cinesi esatte repliche di modelli di marca. Per iniziare si può

prendere in considerazione un prodotto del genere, salvo poi

intervenire con dei ricambi originali e quindi gradatamente

trasformarlo da Clone a elicottero di Marca (non fatemi citare dei

produttori non mi pagano per la pubblicità... spero comunque di

essere stato chiaro).

Io ho optato per una strategia differente. Ho acquistato un usato di

Marca già montato e settato e mi sono concentrato più sul problema

del pilotaggio....ATTENZIONE; se optate per un usato acquistatelo

da persone che conoscete e pretendete di vederlo volare. I vari

mercatini di Internet sono pieni di elicotteri in vendita, ma molti

sono

VERAMENTE sfruttati e con molti crash all'attivo, quindi:

attenzione alle fregature!

Flybar o flybarless

Cominciamo a spiegare di cosa si tratta. La Flybar è una barra di

stabilizzazione inventata da un certo sig. Bell, che sicuramente

avrete sentito nominare. Essa è posizionata perpendicolarmente alle

pale del rotore principale e, tramite un sistema di leveraggi,

stabilizza il volo dell'elicottero (scusate la semplicità della

spiegazione ma non volevo andare molto sul tecnico).

Gli elicotteri Flybarless per contro non hanno questa barra

stabilizzatrice ma volano solo ed esclusivamente perché c'è una

centralina elettronica che li mantiene stabili.

Andando contro TUTTE le varie teorie lette sui diversi Forum, mi

sento di consigliare al 100% il sistema Flybarless. L'elicottero è

DECISAMENTE più stabile e più semplice da pilotare. La parte

meccanica, inoltre, è molto più semplificata e in caso di piccoli urti

non c'è il rischio che si pieghi o si allenti qualche leveraggio

peggiorando sensibilmente le doti di volo del Vs. mezzo. Io ho

passato nottate intere a cercare di capire cosa non funzionava e vi

assicuro che è molto demoralizzante.

Per contro, bisogna dire che le centraline flybarless sono un costo

aggiuntivo e che richiedono molta pazienza per i settaggi, ma una

volta capito come funzionano vi danno la possibilità di far volare il

vs. modello ESATTAMENTE nella maniera che più vi aggrada.

Primo Volo

Eccoci qui: siete arrivati al campo col vostro nuovo modello. Un

bell'elicottero classe 500 (o per i più fortunati classe 550),

preferibilmente equipaggiato con una buona centralina Flybarless e

non vedete l'ora di fare il primo volo!

OK, Secondo Consiglio: NON PROVATECI!

Aspettate che in campo ci sia qualcuno che abitualmente usa gli

elicotteri e che verifichi con voi passo par passo tutti i settaggi. Fate

fare a Lui il primo volo di collaudo e, quando sarete sicuri che è

tutto OK, allora toccherà a voi portare in volo il Vs. gioiellino e

vedrete che tutta la pratica fatta col modello a passo fisso e col

simulatore vi verrà molto utile!

Ultimo Consiglio:

Esistono in commercio delle specie di stabilizzatori da montare

sotto il carrello fatti a X con delle palline di gomma schiuma alle

estremità. Io trovo che rendano il volo più difficile invece che

facilitarlo.

I risultati migliori li ho ottenuti con un Hula Hop debitamente

modificato e fissato ai pattini dell' Ely. Non è bello da vedere ma

facilita molto i primi atterraggi e credetemi: il Vs. portafogli vi

ringrazierà.

Primo Consiglio: DESISTETE!

Se non volete veder dilapidati quasi tutti i vostri risparmi e volete

evitare feroci incavolature e altrettanto cocenti delusioni, la

strada più facile è proprio quella di NON INIZIARE.

Se invece avete questo tarlo di voler portare in volo un frullatore,

che secondo logica non ha nessuna possibilità di alzarsi da terra,

allora dedicatevi a questa piccola lettura in cui cercherò di darvi

tutti i consigli per intraprendere questa strada nel modo corretto.

Il primo modello

Non fatevi entusiasmare da offerte promozionali di elicotteri che

volano da soli con la forza del pensiero. Il Vostro primo acquisto

deve essere un piccolo elicottero a passo fisso con Flybar a 45°.

Lasciate perdere gli elicotteri con doppio rotore perché sono

autostabili e quindi non riuscirete ad apprendere i meccanismi

del pilotaggio; non avvicinatevi neppure ad elicotteri a passo

variabile, sono troppo impegnativi per cominciare.

Una volta che avrete fatto pratica con questi modelli e sarete in

grado di manovrarli con una discreta padronanza, allora si potrà

parlare di uno step successivo.

Il Simulatore

E' Fondamentale fare pratica con un simulatore. La prima virata

non riuscirete mai a farla con un modello vero se non prima di

averlo distrutto 7/8 volte. Quindi è ben meglio acquisire

dimestichezza con un software in cui, se ci si schianta, si

ricomincia da capo senza spendere soldi in ricambi.

Il primo vero modello Quale elicottero acquistare per primo?

Bella domanda qui le cose si complicano: Marche, dimensioni,

scoppio o elettrico?? Si potrebbe parlare per ore (o scrivere per

pagine). La soluzione più semplice è quella di optare per un

prodotto DI CUI SI RIESCANO A REPERIRE CON

FACILITA' I RICAMBI. Consigliatevi con il Vs. negoziante di

fiducia e cercate di capire quali sono i ricambi che riesce a

reperire con più facilità e orientatevi su quella marca.

Non fatevi false illusioni: quando si comincia a pilotare un

elicottero bisogna metter in conto che è molto facile cadere ed è

quindi altrettanto facile rompere qualche pezzo. Anzi, a dire il

vero, la vera incognita è sapere QUANDO vi schianterete e non

SE vi schianterete perchè è CERTO che prima o poi succederà.

La cosa buona è che è abbastanza semplice riparare gli elicotteri,

ma bisogna trovare facilmente e velocemente i ricambi,

altrimenti si sta a terra...

Dimensione del modello

Certamente saprete che gli elicotteri sono suddivisi in classi che

corrispondono alla misura delle pale. Io posseggo elicotteri dalla

classe 300 alla classe 700 e ne conosco potenzialità e difficoltà.

La scelta deve essere un compromesso tra dimensioni e costi.

Più un elicottero è piccolo, meno è stabile, ma per contro ha dei

costi, sia di acquisto che di riparazione, abbastanza contenuti.

Più si sale di classe più l'elicottero è stabile ma più grosse sono

anche le cifre con cui fare i conti.

Assolutamente vi sconsiglio di iniziare con un modello di classe

450 o inferiore. E' vero sono poco costosi, ma sono anche “delle

brutte bestie”. Sono scattanti e reattivi e non vanno molto

d'accodo con dei pollici non ancora del tutto allenati. Il modello

perfetto sarebbe, a mio parere, un elicottero di classe 550. Molto

tranquillo in volo e di facile gestione. Ahimè costicchia un

pochettino... Alla fine è preferibile optare per una classe 500

abbastanza stabile e con dei costi ancora abbordabili.

Modello nuovo o usato

Consigli per aspiranti elicotteristi di Andrea Veniani

Una Breve Storia di Aeromodelli e Fotografia di Francesco D’Angelo

Extra 330sc indoor di Marco Bertagna

Un Grazie al GASS di Andrea Veniani

materiale, lo si fissa alla sagoma di plastica, poi sotto un

sempilce trapano a colonna con montata una fresa a tazza da

20mm, ben affilata, e con il fine corsa della colonna a un

millimetro dal piano si può procedere a scavare il depron,

facendo molta molta attenzione e portando il materiale allo

spessore desiderato con almeno un paio di passate (se si

"affonda" troppo la fresa il depron tende ad incollarsi

all'utensile e a strapparsi).

Alleggerire il depron con questo sistema è molto macchinoso

e delicato, e se non si utilizza il modello in palestra è

praticamente inutile, anzi per il volo all'esterno è dannoso,

infatti il primo che ho costruito per provare il disegno lo ho

fatto senza alleggerimenti e all'aperto non volava peggio del

secondo modello (quello della foto) completamente

alleggerito, mentre nel volo indoor si comporta molto meglio

il secondo.

Un'altra soluzione simpatica per questi modellini è fare la

"capottina" trasparente, in un modo molto semplice. Basta

tagliare il contorno inteno dell'abitacolo, lasciando 5/8mm di

margine, e successivamente incollare da un lato della

pellicola da cucina con della semplicissima colla stick. Una

volta attaccata al depron basterà passare con un phon la

pllicola che si ritirerà facendo sparire le eventuali grinze.

Una volta finito il modellino pesa ben 120g e ha un volo

molto diretto e preciso ma non estremamente semplice, e

nonostante tutto lo si riesce a usare molto bene anche

all'esterno, sopratutto se non è alleggerito, anche con una

leggera brezza. Grazie alle parti mobili esagerate, basta

pensare che sulle ali la parte mobile occupa 2/3 della

superficie totale, il modello è in grado di eseguire dei loop

quadrati con spigoli veramente icredibili.

Il Volatile

Il Volatile

p. 4

p. 2

p. 5

p. 3 Il Volatile

Il Volatile

Anche questa volta vorrei parlare di un modello indoor,

dopo il Demoiselle dello scorso anno, nell'insieme molto

simile al velivolo originale sia nell'aspetto che nel volo.

Questo prende solo il nome e vagamente la linea

dell'aereo a cui si ispira, l'Extra 330sc.

Il modello è completamente in depron con una

"ragnatela" di rinforzi in carbonio, la struttura di tipo

shock flyer (a tavoletta). Disegnato sulla base del modello

che ha vinto il campionato di F3P AM Aeromusical (volo

a tempo di musica) del 2013.

Essendo progettato per un volo 3D molto spinto deve

essere necessariamente rigido, leggero e veramente

preciso. Per ottenere tali caratteristiche la struttura deve

essere molto curata sia come rinforzi, nei punti

strettamente necessari, per non appesantire inutilmente

ma allo stesso tempo evitare cedimenti in volo, sia come

dimensionamento delle superfici portanti (anche la

fusoloiera) per poter essere neutro in tutti gli assetti. Ad

esempio il modello deve poter volare senza correzioni

sull'elevatore sia volando dritto che in volo rovescio, e

senza interventi su alettoni ed elevatore in volo a coltello.

Un'ulteriore sistema che ho usato su questo modello per

alleggerire il depron è quello di praticare delle fresature e

così portarne lo spessore da 3mm a 1mm soltanto, anche

se è una tecnica molto complessa e laboriosa, in quanto si

lavora con un materiale molto delicato e la fresa usata

potrebbe strapparlo se non si fa attenzione. Ho trovato un

modo relativamente sempice di fare queste fresature,

tramite dime in PVC da 2 mm che servono sia come

guide per tagliare il modello, sia come dime per gli

alleggerimenti. Per cominciare, una volta tagliato il

Campione

“Tutti Su 2013”