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Il Viaggio dell’Eroe L’appartenenza 10 maggio 2013 Reportage della mattinata del 10 maggio 2013 presso l’aula magna dell’Università di Mantova UFFICIO SCOLASTICO DI MANTOVA O ltre 200 gli studenti che hanno affollato, il 10 mag- gio scorso, l’aula magna dell’Università di Mantova in occasione dell’incontro conclusivo de “Il Viaggio dell’Eroe” , laboratorio del Collegamento Provinciale del Vo- lontariato Mantovano realizzato con la collaborazione del Centro Servizi Volontariato Mantovano. L’iniziativa, che si in- serisce nelle materie curriculari di alcune scuole, era que- st’anno dedicata al tema dell’appartenenza. Presenti i ragaz- zi di Istituto Sanfelice di Viadana, Istituto Pitentino e Istituto Bonomi-Mazzolari di Mantova, Istituto Comprensivo di Boz- zolo (scuole primaria e secondaria). I giovani hanno propo- sto riflessioni tematiche attraverso la proiezione di video e riflessioni sull’argomento, o l’allestimento di vere e proprie teatralizzazioni che hanno riscosso calorosi applausi. Erano presenti associazioni e ospiti di alcune Rsa della provincia. Una grande festa in nome dell’appartenenza. ESPERIENZE D’APPARTENENZA

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Il Viaggio dell’EroeL’appartenenza 10 maggio 2013Reportage della mattinata del 10 maggio 2013 presso l’aula magna dell’Università di Mantova

UFFICIO SCOLASTICODI MANTOVA

Oltre 200 gli studenti che hanno affollato, il 10 mag-gio scorso, l’aula magna dell’Università di Mantova in occasione dell’incontro conclusivo de “Il Viaggio

dell’Eroe”, laboratorio del Collegamento Provinciale del Vo-lontariato Mantovano realizzato con la collaborazione del Centro Servizi Volontariato Mantovano. L’iniziativa, che si in-serisce nelle materie curriculari di alcune scuole, era que-st’anno dedicata al tema dell’appartenenza. Presenti i ragaz-

zi di Istituto Sanfelice di Viadana, Istituto Pitentino e Istituto Bonomi-Mazzolari di Mantova, Istituto Comprensivo di Boz-zolo (scuole primaria e secondaria). I giovani hanno propo-sto rifl essioni tematiche attraverso la proiezione di video e rifl essioni sull’argomento, o l’allestimento di vere e proprie teatralizzazioni che hanno riscosso calorosi applausi. Erano presenti associazioni e ospiti di alcune Rsa della provincia. Una grande festa in nome dell’appartenenza.

ESPERIENZE D’APPARTENENZA

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II - 10 maggio 2013 - Il Viaggio dell’Eroe - L’appartenenza

Enzo Zampolli, presidente CPVM: “Unirsi per superare gli ostacoli e le incomprensioni”

SIl viaggio dell’eroe è giunto or-mai alla sua nona edizione - ha detto in apertura dell’incontro il

presidente del CPVM, Enzo Zampolli - e l’interesse da parte degli studenti e degli insegnanti rimane elevato. La formula è consolidata e gradita per-ché permette di affrontare e appro-fondire temi sempre diversi e sem-pre attuali. Anche la possibilità di coinvolgimento di altre realtà, in par-ticolare quella del volontariato, per-mette un profi cuo allargamento delle conoscenze che può diventare mol-to utile alle comunità. Da parte nostra c’è l’augurio che questa esperienza possa ispirare e avvicinare i giovani al mondo del terzo settore vista anche la carenza, presso molte associazioni, del numero dei volontari attivi”. “Que-st’anno il Viaggio dell’Eroe prenderà in esame il tema dell’appartenenza – ha proseguito Zampolli -. e il termine appartenenza lo vogliamo intendere

in termini positivi. Auspichiamo quin-di che l’appartenenza rappresenti un orgoglio che unisca e superi gli osta-coli e le incomprensioni. C’è un gran bisogno di armonia e di collaborazio-ne per poter vivere serenamente. Siamo infatti convinti che la coesione sociale sia il primo passo per il conse-guimento di risultati positivi oltre che una condizione indispensabile per af-frontare e superare le diffi coltà dei nostri giorni”. “Seguiremo con gran-de attenzione i vostri lavori – ha con-cluso il presidente del CPVM – come negli anni precedenti questa giornata verrà rendicontata sul nostro giornali-no Sfi da nel Sociale. Voglio ringrazia-re le scuole presenti, studenti e inse-gnanti, gli ospiti delle Case di riposo e le autorità che annualmente ci ono-rano con la loro attenzione. Un senti-to grazie al CSVM e a Francesco Mo-lesini per la sua guida collaudata e competente”.

Tutte le positività dell’appartenenza

Altre testimonianze Lucia Balboni, don Paolo Gibelli, Attilio Rossato

Dopo Zampolli, ha preso la pa-rola Lucia Balboni dell’Uffi cio Scolastico Territoriale. “Ormai

da anni ci ritroviamo a presentare gli esiti del progetto ‘Il Viaggio dell’Eroe’. Che la proposta sia gradita lo dimo-stra il fatto che, ad ogni edizione, dobbiamo trovare spazi sempre più ampi per contenere tutte le scolare-sche partecipanti. Il tema dell’appar-tenenza è stato ed è tuttora stimo-lante con la possibilità per i ragazzi di svilupparlo nell’ottica del gruppo, ovvero della classe, ma anche di am-pliarlo al fenomeno dell’intercultura che si genera dal confronto e dalle conoscenza fra alunni di etnie diver-se”. “Auspico che tale confronto - ha aggiunto Balboni, rivolgendosi ai ra-gazzi presenti - siai sempre più ampio ed effi cace anche grazie al contributo di tutti voi”. “Voglio infi ne ricordarvi – ha concluso – che fuori dalla scuola, sulla scorta di questa esperienza, po-

tete rinnovare le vostre energie impe-gnandovi nel volontariato, scegliendo il settore di intervento che più si con-fà a ciascuno”.Don Paolo Gibelli ha poi portato i sa-luti del vescovo di Mantova. Il Vicario episcopale per i rapporti con il terri-torio ha poi incitato i ragazzi presenti “ad implementare la capacità di par-tecipazione e a difendere e promuo-vere la libertà”. “Siamo liberi – ha con-cluso puntando l’accento sul tema della giornata – quando decidiamo di appartenere”.Attilio Rossato, presidente del Centro Servizi per il Volontariato Mantovano ha precisato quelle che, in buona so-stanza, era una delle principali aspet-tative del progetto “Il Viaggio del-l’Eroe”. “Attraverso i vostri elaborati – ha detto - cercheremo di capire al meglio qual è il vostro pensiero e quindi come vi collocherete, da adulti responsabili, nella società”.

QUESTE LE TEMATICHE AFFRONTATE NELLE PRECEDENTI EDIZIONI DEL VIAGGIO DELL’EROE:

2006: le dipendenze 2007: l’alcol 2008: educazione alimentare 2009: educazione alimentare

2009: la relazione 2010: cittadinanza e costituzione 2011: il volontariato 2012: anziano attivo

Enzo Zampolli

Lucia Balboni

Attilio Rossato tra Francesco Molesini (a sinistra) e Enzo Zampolli (a destra)

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III - 10 maggio 2013 - Il Viaggio dell’Eroe - L’appartenenza

Il palcoscenico dei giovani

Abbiamo voluto titolare que-sto breve resoconto “il palco-scenico dei giovani” perché

gli studenti presenti nella mattinata del 10 maggio scorso, in occasione della giornata conclusiva de “Il Viag-gio dell’Eroe” 2013, hanno comples-sivamente dato vita ad uno spetta-colo a tutto tondo. Teatralizzazioni, video, sketch sostanziati da rifl essioni e testimonianze di varia natura. Varia

come molteplice è il senso di “appar-tenenza”, il tema che, insieme, le sco-laresche hanno intelligentemente ap-profondito. Come anticipato in apertura del no-stro inserto, erano presenti oltre 200 ragazzi appartenenti alle seguenti scuole mantovane: Istituto Sanfelice di Viadana, Istituto Pitentino e Istituto Bonomi-Mazzolari di Mantova, Istituto Comprensivo di Bozzolo (scuole pri-

maria e secondaria). I giovani hanno proposto rifl essioni tematiche attra-verso la proiezione di video e rifl es-sioni sull’argomento, o l’allestimento di teatralizzazioni che hanno riscosso calorosi applausi. La presentazione delle varie scuole e la conduzione della mattinata hanno visto protagonista Francesco Molesi-ni del CSVM, responsabile del servizio Volontariato e Scuola.

Istituto Pitentino, classe IIIc AFM (Amministrazione Finanziaria e Marketing)

La rifl essione dei ragazzi del Piten-tino parte dalla visione del fi lm “L’onda”, tratto dal romanzo omo-

nimo di Todd Strasser, opera che svi-luppa in parallelo la nascita di una fi -losofi a di vita nuova in una classe di studenti, sceneggiata con allusioni parallele alla nascita del nazismo. Tre alunni dell’istituto salgono in cattedra e, supportati da slide di testo proietta-te, precisano i termini della loro ricer-ca sul tema dell’appartenenza. “Appar-tenenza e sentirsi accettati - dicono e scrivono gli alunni -. è identifi cazione, azzeramento delle differenze, un aiu-to a crescere”. Parlano poi del loro ap-partenere alla scuola, alla classe, alla passione condivisa per la musica o lo sport di squadra. Precisano poi, per escludere possibili errori di interpreta-zione, a cosa non vogliono appartene-re: ovvero alla logica del pregiudizio,

del moralismo, dell’arroganza, dell’ipo-crisia, della fi nzione. “È per questo che esistono le sfumature – concludono i tre giovani – sta a noi essere i pittori della nostra vita. L’appartenenza è ne-cessaria, ma a volte è rischiosa”. A corollario della presentazione del-l’elaborato del Pitentino, è intervenuta Maria Luisa Costa del Centro di aiuto alla vita, a nome del progetto “Giova-ni tra quotidiano e progettualità” che vede in rete sei associazioni e il Dipar-timento di Giustizia Minorile: “L’appar-tenenza è una scelta per decidere a cosa e a quali luoghi appartenere. In-nanzitutto è bene appartenere a se stessi manifestando piena consapevo-lezza”. “I colori sono nostri – ha con-cluso Maria Luisa Costa riferendo-si all’esempio del pittore che disegna la propria vita – Il mondo non è tuo o mio, è nostro”.

Maria Luisa Costa

Classi III a e b della Scuola primaria di Rivarolo Mantovano

I bambini sono andati in scena assieme ad alcuni ospiti della Casa di Riposo Domus Pasotelli Romani di Bozzolo e della Fondazione Tosi Cippelletti ONLUS di Rivarolo Mantovano. E il risultato è stato quello di un’apprezzata perfor-

mance di ‘teatro sociale’. Anziani e ragazzini sulla medesima scena, ad analizza-re il tema dell’appartenenza teatralizzandolo attraverso il gioco: quello di oggi e quello di ieri. Piacevole e simpatica la gara di limbo, con il sostegno delle note di “Azzurro” di Adriano Celentano, che ha visto giovanissimi e anziani gareggia-re amabilmente tra loro, a signifi care il confronto aperto tra età della vita molto diverse tra loro. Degne di nota le canzoni che gli ospiti delle due RSA hanno in-tonato per rendere ancora più effi cace l’atmosfera gioiosa del gioco fra diverse generazioni: un tuffo nel passato, più semplice, più povero, meno tecnologico, eppure vivo e dinamico così come la realtà dei giovani di oggi. L’esibizione, che ha visto in scena decine di personaggi tra bimbi e anziani ha riscosso calorosi applausi. Dopo l’esibizione è tornata al microfono Lucia Balboni dell’Uffi cio Sco-lastico Territoriale che ha ricordato il supporto dell’Asl di Mantova all’iniziativa nell’ambito di progetti che promuovono la salute nelle classi nonché le valenze del gioco (al centro della performance dei giovanissimi studenti) come occasio-ne di sperimentazioni personali che aiutano a crescere e a maturare.

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IV - 10 maggio 2013 - Il Viaggio dell’Eroe - L’appartenenza

Istituto Tecnico Commerciale Ettore Sanfelice di Viadana, classe IV K del Liceo di Scienze sociali

Era ispirato al testo “Aspettando Godot”, opera teatrale di Samuel Beckett, il lavoro collettivo degli

alunni del Sanfelice. I giovani, in sce-na con cappelli di paglia, hanno dato vita ad una scena molto articolata. Tra gli sketch più riusciti quello dell’inter-vento del sindaco di Viadana, interpre-tato da un ragazzo con fascia tricolore, che ha sintetizzato le parole del vero primo cittadino captate in una prece-dente intervista a tema dei ragazzi. La frase più signifi cativa: “Per una visio-ne più ampia del mondo in cui vivia-mo serve innanzitutto il confronto”. È seguita una sorta di balletto dove gli studenti sembravano mimare un volo.

Poi hanno dato vita a scenette bal-neari, chi leggeva, chi beveva sotto un ombrellone, chi si faceva aria con un ventaglio. Si è colta in questo l’idea di tracciare alcune pennellate di vita con-sueta, forse un po’ noiosa come quella di chi non vuole rischiare il confronto vero con gli altri preferendo una dora-ta solitudine esistenziale. L’abbraccio fi nale fra i protagonisti rivela la solu-zione: amore, rispetto, fratellanza. Ricca di colori, molto articolata nell’elabo-razione, l’azione dei ragazzi del San-felice è parsa allusiva delle tematiche dell’appartenenza, quasi un suggeri-mento teatralizzato per le rifl essioni del pubblico.

Istituto Tecnico Commerciale Ettore Sanfelice di Viadana, classe Ia

I giovani del Sanfelice hanno inscenato un TG in di-retta, con tanto di immagini sul maxi-schermo che scorrevano. L’appartenenza attiva è stato il concet-

to sviluppato dai protagonisti di questa “trasmissione”. D’ispirazione sono stati alcuni passi di racconti di An-drea Camilleri e una fi aba di Andersen. Tra i concet-ti espressi più chiaramente la necessità di “esprimere senza paura le proprie opinioni”, il “rispetto per ogni cultura”, la valenza del linguaggio “che fa gruppo”. E infi ne una frase importante: “Appartenenza vuol dire avere gli altri dentro di sé”. Veloce nello sviluppo e de-cisamente divertente la sceneggiatura della perfor-mance ben supportata da immagini effi caci e sempre inerenti. Al termine è intervenuto Emanuele Nitri in rappresentanza dell’Arcigay “La Salamandra” di Man-tova e a nome del progetto “Cittadinanza e Costitu-zione” che vede in rete tredici associazioni e due coo-perative. No al rifi uto di un gruppo nei confronti di un altro: questo il messaggio più forte espresso. E sì all’apertura nei confronti del diverso da noi.

Emanuele Nitri

Scuola secondaria (medie) di Rivarolo Mantovano, classi Ia, IIa e IIb

Una proiezione di diapositive, musicata e recitata da alcune ragazze: questa la formula scel-

ta dal giovani delle medie di Rivarolo per offrire una personale interpreta-zione del concetto di appartenenza. Si è trattato di una rifl essione a tutto campo che partiva dalla conoscenza reciproca intesa come base dell’appar-

tenenza stessa. L’elaborazione multimediale ha pro-posto interessanti riferimenti alla real-tà del mondo del volontariato di Riva-rolo. Solidarietà senza pregiudizi è stata la ricetta lanciata al pubblico presente per defi nire come gli alunni interpre-tino l’appartenenza.

FOTO

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V - 10 maggio 2013 - Il Viaggio dell’Eroe - L’appartenenza

Istituto Tecnico Commerciale Ettore Sanfelice di Viadana, classe IV K del Liceo di Scienze sociali

Il senso dell’appartenenza”: questo il titolo di un video proposto dai ragazzi del Sanfelice di Viadana. La proiezione ha posto l’ac-cento su alcune parole ben precise, utili ad offrire l’interpreta-

zione che i ragazzi hanno elaborato sul tema della mattinata: l’ap-partenenza. Il semplice elenco di tali parole illustra pienamente le rifl essioni tematiche dei giovani studenti. Rispetto, Sicurezza, consa-pevolezza, appoggio reciproco, felicità, vitalità, accettazione (l’accet-tarsi), libertà d’espressione, amicizia. La conclusione è stata chiara e precisa: appartenere signifi ca avere gli altri dentro di sé. Un vero e proprio inno all’amicizia e al confronto. Ben confezionate e stimo-lanti le immagini del video.

Istituto Tecnico Commerciale Ettore Sanfelice di Viadana, classe III Liceo Linguistico

Marco Polo, celeberrimo viaggia-tore, rappresenta per i giovani della scuola viadanese l’esem-

pio di un uomo che aveva una visione ampia del mondo. “Viaggiando ho vi-sto tutto” ha detto l’interprete dell’illu-stre veneziano alludendo alla diversità fra i popoli. Citati alcuni precisi esem-pi, come il racconto di nozze tra bim-bi morti che si celebrano dall’altra par-te del mondo con lo scopo di unire le famiglie dei piccoli defunti, come gli

uomini cane o il bue sacro adorato da genti diverse da noi. Esempi di culture lontane e diverse che oggi si intreccia-no nella realtà dei giorni nostri caratte-rizzati da un crescente intreccio di tradi-zioni originarie di paesi diversi e lontani. L’appartenenza ne esce così modula-ta soprattutto sotto il profi lo delle dif-ferenze etniche e culturali, considerate, nelle intenzioni degli alunni del Sanfeli-ce, come banco di prova di un’apparte-nenza in senso decisamente attuale.

Istituto Bonomi-Mazzolari di Mantova, classe IIIc SS

Achiudere il “giro” delle proposte giova-nili sul tema dell’appartenenza sono stati i ragazzi del Bonomi-Mazzolari di

Mantova. Questi hanno deciso di presentar-si attraverso un video dal titolo “Finestre sul mondo”. Interpreti del fi lmato diversi alunni stranieri che frequentano l’istituto virgiliano. Una rimodulazione delle interviste multiple cui ci hanno abituato, in televisione, alcune popolari trasmissioni. Apertamente citata la famosa “Canzone dell’appartenenza” di Gior-gio Gaber: “L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme / non è il confor-to di un normale voler bene / l’appartenen-za è avere gli altri dentro di sé”. Ricordiamo che il testo originale del brano termina con la frase: “Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi”. Il video è stato presentato da Bruno Miorali del Cen-tro Ricerca Educativa.

Al termine dell’incontro la voce dei ragazzi ha riper-corso le parole che il noto campione Roberto Baggio aveva letto allo scorso Festival di Sanremo: una ri-fl essione incentrata sui concetti di passione, gioia, co-raggio, successo, inteso come realizzazione di quello che si è, e anche sacrifi cio, perché gli eroi quotidiani sono quelli che danno il massimo nella vita. E que-sto augurio è stato rivolto a tutti i ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione del percorso.Bruno Miorali

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VI - 10 maggio 2013 - Il Viaggio dell’Eroe - L’appartenenza

Siete il nostro futuro

Gli organizzatori della mattinata del 10 maggio scorso, Collegamento Provincia-le del Volontariato Mantovano in testa,

sono particolarmente soddisfatti dell’esito del-l’evento. Il presidente Enzo Zampolli precisa in merito che “i ragazzi hanno dimostrato di es-ser liberi di pensare e di credere nei loro idea-li nonostante le pressioni psicologiche di vario

genere che subiscono quotidianamente. Le di-verse appartenenze che hanno esplicitato ne sono la conferma”. “Credo che questa sia per noi adulti una garanzia per una vivibilità futura migliore di quella attuale – ha infi ne commen-tato Zampolli -. Possiamo quindi cominciare a dire che i giovani sono già diventati, da oggi, il nostro futuro”.

Un viaggio che è una nuova, importante sfida

Per il CSVM ogni anno collabo-rare al Viaggio dell’Eroe è una nuova sfi da, perché il tema su

cui sono chiamati a rifl ettere i ragazzi, gli insegnanti e le associazioni è sem-pre nuovo. La scelta dell’appartenenza era sicuramente stimolante, ma anche rischiosa. Il collegamento con l’Anno Europeo del Cittadino 2013 ha offer-to stimoli e spunti che come sempre, nella restituzione fi nale dei ragazzi, ci hanno sorpreso. Una piacevole con-

ferma dell’intelligenza e della matu-rità dei giovani partecipanti. Se mes-si in condizione di pensare in modo progettuale, i giovani studenti sono una risorsa che gli adulti non posso-no continuare a relegare nello spazio di “cittadini del futuro”. A questi giovani cittadini del presente dobbiamo lasciare spazi, affi ancandoli sin da ora.Francesco Molesini, responsabile Setto-re Promozione Comunicazione CSVM.

Francesco Molesini, responsabile Settore Promozione Comunicazione CSVM.

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VII - 10 maggio 2013 - Il Viaggio dell’Eroe - L’appartenenza